La figlia del Senatore
Cap.2
L'hotel si presentava maestoso e luminoso. C'erano luci e fiori ovunque e camerieri e guardie di sicurezza, che attraversavano tutto il giardino, prima di giungere all'entrata.
Andy lasciò la macchina al parcheggiatore, vergognandosi di far scendere quella bellezza di donna da una semplice macchina in mezzo a tante limousine e supercar.
Arrivati alla terrazza, Flynn si paralizzò alla vista di come fosse la cornice di Sharon illuminata dalla luna. Bella era riduttivo e qualunque altro termine conosciuto dall'uomo non era abbastanza.
"Ti senti bene? Hai di nuovo quell'espressione da …"
"…Pesce lesso? Tranquilla capitano c'è nato con quell'espressione." Provenza sorrise e si avvicinò ai due.
"Tenente Provenza, che piacere, non credevo sarebbe venuto."
"Perché no? Cibo e vino d'alta qualità gratis. Per non parlare della compagnia femminile. Inoltre, più offerte ci saranno, più la mia pensione si gonfierà."
"Capitano Raydor, Tenente Provenza, Tenente Flynn felice che vi siate uniti a noi." Arrivò anche il capo Taylor, che subito si intromise nella conversazione.
"Salve Capo."
"Capitano, il senatore mi ha detto che c'è una questione urgente della quale vorrebbe discutere con lei."
"Ma io…"
"L'accompagno." Avvicinandosi a Sharon. "Flynn resta pure e divertiti, le cameriere non sono niente male … " Detto questo, Taylor mise la mano sulla schiena del capitano e la spinse nella direzione della biblioteca, lasciando Andy in mezzo alla folla, che si era inspiegabilmente materializzata e che gli impediva di raggiungerla. Il capo Taylor accompagnò il capitano Raydor in una suite, che il senatore Anderson aveva preso per sé.
"Prego capitano." Disse aprendo la porta.
"Oh, capitano Raydor, che piacere, sono felice di rivederla." Disse il senatore sorridendo soddisfatto.
"Non è proprio strano incontrarci senatore Anderson. Ha chiesto a Taylor di accompagnarmi qui, quindi, secondo i suoi ordini, eccomi. Cosa posso fare per lei?"
"Taylor ci può lasciare, grazie." Il senatore fece un cenno a Taylor, che uscì. "Posso offrirle qualcosa da bere?"
"No, grazie senatore."
"Mi chiami pure Robert, la prego." Si versò da bere e si avvicinò a Sharon.
"Di cosa voleva parlarmi così urgentemente. " Passò subito al sodo, la presenza di quell'uomo la disturbava. Il senatore a bere il suo scotch "Sharon, posso chiamarla Sharon?"
"Se proprio ci tiene …" Era un poco infastidita dai modi di quell'uomo, non le piaceva.
"Sharon, sono rimasto vedovo con una figlia adolescente. Per me è stato difficile affrontare la scomparsa di mia moglie e soprattutto far accettare a Tilly che sua madre non ci fosse più."
"Mi dispiace per la sua perdita … non ne sapevo nulla…"
"Mi pare di sentire un ma ..."
"Infatti. Mi ha chiesto di chiamarmi Sharon, non di darmi del tu."
"Arguta, oltre che bellissima!" Il senatore sorrise, quella donna era molto intelligente, l'aveva sottovalutata "Ok, ho bisogno del suo aiuto."
"Se posso, anche se…" Sharon era perplessa, non capiva dove volesse arrivare quell'uomo.
"Mia figlia Tilly ha ricevuto delle minacce e sono molto preoccupato. Vorrei che prendesse una guardia del corpo e si mettesse sotto protezione, ma non ne ha voluto sapere. Ho paura che le possa succedere qualcosa di brutto e ho insistito perché non prendesse rischi e fosse prudente. Poi Tilly mi ha detto che ad una festa ha conosciuto un tenente di polizia, molto simpatico, un certo ... Flick, o Blinn …"
"Flynn? Andy Flynn?" Sharon era sorpresa dalla notizia, si ripropose di riparlarne con Andy, perché era all'oscuro di questo fatto.
"Ecco, appunto Flynn. Ho chiesto informazioni su questo tenente e ho saputo che appartiene alla Crimini Maggiori ed è sotto il suo comando. Taylor dice che ogni tanto non rispetta le regole, però è un elemento valido, di cui ci si può fidare."
"Perché mi sta dicendo tutto questo … "
"Perché vorrei il tenente Flynn come guardia del corpo per mia figlia, finchè non scopriamo chi la sta minacciando."
"Il tenente non è specializzato per questo genere di lavoro."
"Mi aiuti Sharon, non posso perdere anche mia figlia! Tilly ha ricevuto delle lettere minatorie, le ho consegnate tutte all'FBI per esaminarle e tentare di trovare questo pazzo che minaccia di rapirla." Adesso il senatore si stava agitando, sembrava veramente disperato e bisognoso d'aiuto.
"Quindi c'è di mezzo anche l'FBI?" Sharon scosse il capo, la situazione si stava ingarbugliando.
"Sì, ho avvisato loro."
"Allora non sarebbe meglio che sua figlia rimasse sotto protezione dell'FBI?"
"Ci abbiamo già provato, ma non vuole. Dice che accetterà solo la protezione di questo tenente, sembra che abbiano instaurato un buon feeling, forse ha la sua età, non so."
"Ha detto di aver preso informazioni sul tenente Flynn, eppure non conosce il nome corretto e l'età." Era tutto troppo strano e le cose non quadravano, Sharon era sempre più perplessa, continuava a chiedersi dove volesse arrivare quell'uomo.
"Sono propenso a credere che mia figlia abbia una cotta per lui. Da quando l'ha conosciuto non parla d'altro. Sono convinto che se il suo diretto superiore chiederà al tenente Flynn di fare la guardia del corpo a Tilly, sono certo che accetterà. Per favore."
"Non posso obbligare il tenente Flynn, specie se il caso non è di nostra competenza."
"Se vuole il caso, non ci sono problemi… è suo! Così potrà ordinargli di prestare questo servizio."
"No, non lo voglio questo caso. C'è anche di mezzo l'FBI, troppe giurisdizioni, rischieremmo di pestarci i piedi a vicenda." Sharon stava cercando una scusa per uscire da una situazione poco piacevole.
"Lei è madre?"
"Sì."
"Si fida del tenente Flynn?"
Con tutta sè stessa avrebbe voluto urlare, ma disse semplicemente "Certo, mi fido del tenente Flynn."
"Allora può capirmi, Sharon. Voglio solo che mia figlia sia al sicuro. Le sto forse chiedendo troppo?"
TBC
