La figlia del senatore

Cap. 6

Il tragitto verso casa fu di un silenzio devastante. Sharon fece per andare al suo condominio, ma Flynn aveva insistito per tornare a casa sua. Senza nemmeno salutarla, sces dalla macchina e entrare in casa, chiudendo la porta. Sharon rimase in macchina, era sconcertata dal comportamento di Andy. Non riuscire del tutto a capirlo, sospirò e pensò ad un modo per poter risolvere la situazione. Dopo una decisione di minuti lo vide uscire dalla porta. Sharon macchina era scesa dalla, voleva entrare in casa, ma nello stesso tempo non voleva irritare ancora di più Andy. Era incerta sul da farsi.

"Dove stai andando?"

"Vado dal senatore".

"Andy aspetta, parliamo..."

"Capitano, da oggi fino a data da destinarsi sarò la guardia del corpo di Tilly Anderson. Perciò se gentilmente può spostare la macchina dal mio vialetto in modo da farmi passare ..." del senatore per iniziare il nuovo lavoro. Durante il tragitto si malediceva per come aveva trattato Sharon, ma non poteva fare altrimenti. Prima si allontanava da lei, prima si sarebbe ripreso dalla sua assenza.

Una volta arrivata, vide che la casa era piena di telecamere, anche se c'erano parecchie zone d'ombra. Inoltre, c'era in giro troppa gente: giardinieri, manutentori, operai. Lui stesso era arrivato fino alla porta d'entrata senza alcun problema. Suonò il campanello e arrivare il posso maggiordomo "Buongiorno, cosa fare per lei?"

"Sono il tenente Flynn, il senatore Anderson mi sta aspettando."

"Andyyy!" Tilly gli saltò tra le braccia gridando forte "Finalmente sei arrivato! Papà vieni, è arrivato, presto vieni!" Tilly era al settimo cielo e non fece nulla per mascherarlo.

Il senatore Anderson è arrivato, seguito da un uomo che sembrava la guardia del corpo.

"Tenente Flynn, prego si accomodi, sono felice di incontrarla. Vuol dire che ha voluto il lavoro! Venga accomodiamoci nel mio studio."

"Ma papà, quando starà con me?!" Si lamentò la ragazza, come una bambina a cui avevano tolto il peluche preferito.

"Io e il tenente dobbiamo discutere di alcune cose, poi sarà da te, ok?!"

"Uffa, va bene, aspetterò di là. Ci vediamo dopo Andy!" Sorrise maliziosamente e corse via.

"Venga tenente, accomodiamoci nel mio studio, beve qualcosa?"

"No, grazie."

"Giusto, sta lavorando. Ma se vuole..."

"Non bevo, perché sono un ex alcolizzato. Sono sobrio da più di vent'anni e intendo mantenere la mia sobrietà." Lo disse sperando di perdere il lavoro per il suo problema con l'alcol. "Credo sia giusto che lei lo sappia."

"Grazie per la sincerità, l'apprezzo molto." Il senatore lo guardò con ammirazione. Prese un bicchiere di bourbon e guardò Andy, che stava ammirando la raccolta di libri rari.

"E' uno dei pochi che si ferma a guardare mia piccola raccolta, è un collezionista?"

"No, non colleziono libri. Però mi piacciono le cose belle." Continuò ad ammirare la raccolta del senatore, alcuni sembravano libri rari.

"Certo, si vede che le piacciono le cose belle. La capisco, con un capitano come il suo, mi abituerei anch'io alle cose belle. Con il capitano che si ritrova ..."

"Vieni scusi?" Finse di non aver sentito e cercò di stare calmo. Quell'osservazione l'aveva irritato e non fece nulla per nascondere i suoi sentimenti. Ma il senatore non se ne curò, si mise a guardare la collezione di libri.

"La mia collezione è da principiante, ma con il tempo … sono un uomo paziente, questa è una mia particolarità." Silenzio. "Ma veniamo al lavoro… ho fatto molta pressione per averla come guardia del corpo di mia figlia, perchè Tilly non nessun altro. Niente FBI, guardie private, ha chiesto solo del tenente Flynn. Cosa le ha fatto per suscitare così tanto la sua attenzione? Tilly si stufa facilmente delle persone, invece di lei, non fa altro che parlarne. Ecco il motivo per qui l'ho voluta qui. La paga sarà generosa e mi dica pure se ha bisogno di qualsiasi cosa vedremo, accontenta dirla."

"Bene. Innanzitutto, entrare in casa sua è stato troppo facile. Gira troppa gente, bisogna monitorare meglio l'immobile. Inoltre, vorrei vedere le lettere che vorrei vedere tutto a sua figlia, per capire qualcosa di più, su chi la sta minacciando."

"Avrà tutto quello che vuole, il mio assistente fornirà le ogni cosa."

"Senatore, voglio essere chiaro, ho voluto questo lavoro perché me lo ha chiesto il mio capitano."

"Il capitano Raydor, una donna particolare, si vede che ottiene quello che vuole." Il senatore si avvicinò ad Andy "Posso farle una domanda personale tenente?"

Flynn annuì senza rispondere.

"Lei e il capitano Raydor, non siete una coppia, vero?"

"No."

"Bene." Il senatore sorrise soddisfatto "Se mi vuole seguire, ora la porto da Tilly, la sta aspettando."

"Il senatore vorrei chiedere una cosa, che esula da questo lavoro."

"Mi dica puro."

"E' innamorato del capitano Raydor?"

"Tenente Flynn, Andy. Posso chiamarti Andy?" Sorrise soddisfatto "Non credo siano affari che ti riguardano, ma visto che mi hai riposto, posso solo rendere la cortesia. Parlando da uomo a uomo, Andy, il tuo capo è una donna bellissima e molto intelligente. Sharon non mi è mai stata indifferente , mi pare sia una donna indipendente e forte. Mi ha colpito dal primo anno che la vidi al college, lo ammetto. Era una matricola e io ero già all'ultimo anno fidanzato con quella che sarebbe stata mia moglie. Ci perdemmo di vista, ma una bellezza così non si dimentica, anche dopo anni, anche se Sharon sembra non ricordarsi di me. Ieri sera alla festa è andata via presto e questa mattina le ho fatto ricapitolare alcuni oggetti che le avevo donato. Non prima della mia consegna di due dozzine di rose rosse e cioccolatini." Silenzio. Il senatore finì di bere il suo bourbon "Adesso sarebbe meglio andare da Tilly, non vede l'ora di stare con te."

TBC