Digimon Adventure 02 Reload

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Justice: Salve a tutti i miei colleghi fan di Digimon. Allora, che ve ne è parso della sorpresa che vi ho fatto nell'ultimo capitolo? E credetemi, non finisce qui…

Daisuke: Detta da lui, questa frase suona più minacciosa che mai… Takeru-kun è ancora sotto shock per quanto si è scoperto…

Justice: Che ci posso fare, mio giovane amico… per scrivere una bella storia di avventura, i colpi di scena e le rivelazioni inaspettate sono indispensabili, e poi ci voleva un nemico abbastanza tosto da opporre alle due generazioni di Digiprescelti, oltre a… ARGH!

Miyako (prende l'autore per il collo e comincia a scuotere): Ah, tu ti diverti tanto, vero? Vediamo quanto ti diverti ADESSO! Ci hai mandato contro quei due pazzoidi di Arukenimon e Mummymon, quel megalomane dalla bocca larga di Devimon… e chissà cos'altro hai in mente! Trova un modo per toglierci dai guai, o dovrai vedertela con me!

Koushiro: Ehm… Miyako, forse è meglio che lo lasci andare… ancora un po' e lo perdiamo!

Miyako (mollando la presa): Hmph! Considerati fortunato perchè sei l'autore: se ti faccio secco non puoi più scrivere il resto della storia!

Justice: Cough… Hanf… hanf… Già… molto… fortunato…

Ken: In ogni caso, considerazioni sui colpi di scena a parte, sembra che l'ultimo capitolo sia piaciuto… L'autore ringrazia Killkenny e Francesca Akira per le recensioni… e io stesso… vorrei ringraziare Francesca, che a quanto pare è una mia grande ammiratrice… che dire, grazie, Francesca… sono lusingato…

Hikari: Per quanto riguarda Garrick… in realtà si tratterebbe di Devimon, non di Apocarymon, però… ehm, l'autore mi dice che non posso rivelare altro… Bisognerà attendere gli sviluppi futuri per scoprirlo…

Jyou: Grazie anche a Driger e a Rika88 per le recensioni. L'autore ringrazia inoltre Rika88 per le chiarificazioni sulla differenza tra 'disclaimer' e 'rinunzie legali'. Grazie infinite!

Taichi: E, prima che me ce ne dimentichiamo… Forza, ragazzi, tutti con me…

Tutti i Digiprescelti e i Digimon: TANTI AUGURI, AUTORE!

Justice: Ehm… ebbene sì! Proprio ieri, giovedì 21 luglio 2005, ho compiuto gli anni! Ringrazio i miei amici e i miei genitori per la bellissima giornata! Ora, il capitolo 8 sta per iniziare, e da qui in poi la storia si stacca quasi completamente dalla serie TV. Siete pronti ad una nuova avventura?

Taichi: Io sono SEMPRE pronto! Allora, si parte?

Episodio 8 – Voltare pagina

Mentre nel Mondo Reale i Digiprescelti erano alle prese con una scioccante scoperta, i vari settori del Mondo Digitale fermevano di attività: numerosi Digimon buoni, molti dei quali erano stati alleati dei Digiprescelti in passato, erano occupati ad abbattere le Dark Towers rimaste in piedi. Non erano poche, e molte di esse erano dislocate in luoghi difficili da raggiungere, perciò serviva la collaborazione di tutti. In quel momento, in un settore ricoperto da lussureggianti foreste, un piccolo Digimon alato, ricoperto da una pelliccetta rosa, con grandi occhi scuri e una lancia più grande di lui in una mano, stava guidando un gruppetto di Rookie e Champion all'attacco di alcuni dei micidiali dispositivi di controllo.

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Piximon

Anche chiamato: Piccolomon

Tipo: Folletto

Attributo: Dati

Livello: Ultimate

Attacchi: Pixi Bomb, Magical Tail

E' in grado di trasformarsi, e può confondere il nemico con il suo aspetto inoffensivo. In passato è stato alleato dei Digiprescelti, e ha sacrificato sé stesso per salvarli dai Dark Masters. Ora, ritornato in vita, tiene d'occhio eventuali nuove minacce a DigiWorld.

"Ci siamo, ragazzi!" esclamò Piximon con voce squillante, alzando la sua lancia in aria con tono leggermente melodrammatico. Non appena il gruppetto di Digimon aveva svoltato un angolo, si era trovato davanti una radura, al centro della quale svettavano gli obiettivi da distruggere: quattro minacciose Dark Towers.

"Ora è il momento di mettere in pratica quello che vi ho insegnato." Proseguì Piximon "Vediamo se i vostri poteri si sono sviluppati abbastanza!"

"Ah, è quello che spero…" mormorò tra sé un Gazimon facente parte del gruppetto "Non vorrei mai dover rifare tutti quegli stupidi 'allenamenti'…" Piximon era un ottimo insegnante, ma spesso gli esercizi che faceva eseguire ai suoi allievi scadevano nel ridicolo… a cosa serviva, si chiedeva da un bel po' quel Gazimon, fare su è giù per le scale di una torre e rimanere tutto il santo giorno piegati a pulire il pavimento?

"C'è qualche problema? Ci sono domande da fare?" chiese tutt'a un tratto Piximon, volgendosi verso il Gazimon che aveva appena mormorato, come se gli avesse letto nel pensiero. Il Digimon simile ad un coniglio spalancò gli occhi allarmato e iniziò a muovere freneticamente le mani davanti a sé con fare apologetico. "Ah! Ehm… no, no, Piximon, nessun problema! Stavo… ehm… sì, stavo solo cercando l'angolatura giusta per colpire gli obelischi di controllo... tutto qui! Davvero!"

"Bene, allora…" Piximon volse nuovamente l'attenzione alle Dark Towers davanti al gruppo, facendo tirare un sospiro di sollievo al Gazimon "Mettiamoci al lavoro! Questi ammassi di roccia non si smuoveranno da soli…"

Aveva appena finito la frase, che accadde una cosa incredibile: i quattro obelischi di controllo iniziarono a sbiadire davanti ai suoi occhi, risplendendo per un attimo di una strana luce grigia, e i loro contorni si fecero sempre meno nitidi. Un attimo dopo, avevano perso sostanza al punto tale da diventare trasparenti… e l'attimo dopo, erano scomparsi come se non fossero mai esistiti!

Un grosso gocciolone di sudore scese lungo la fronte di Piximon, mentre la voce cavernosa di un Monochromon dietro di lui commentava: "Ehm… non vorrei sembrare sfacciato, Piximon… ma si sono appena smossi da soli…"

Il piccolo folletto rosa si stropicciò gli occhi, convinto di avere le traveggole, ma quando li riaprì si rese conto che, in effetti, le Dark Towers erano svanite nel nulla! Come era possibile una cosa del genere? Quei diabolici obelischi di controllo stavano riservando fin troppe sorprese per i suoi gusti!

"Prima si trasformano in Digimon, poi ci scompaiono sotto il naso! Cosa si inventeranno la prossima volta?" pensò tra sé Piximon.

Quasi in risposta alla sua domanda, il Digimon folletto sentì una voce nella propria mente… una voce che conosceva molto bene…

Piximon… Piximon, mi senti?

"Gennai! Meno male…" rispose telepaticamente Piximon "Cosa sta succedendo qui? All'improvviso le Dark Towers si sono messe a svanirci sotto il naso!"

Allora è come temevo… ascoltami, Piximon… ti devo chiedere di interrompere ciò che stai facendo… dobbiamo incontrarci il prima possibile… i Digiprescelti avranno bisogno dell'aiuto di tutti noi…

"I Digiprescelti? Ho capito… ti raggiungerò non appena possibile!"

Nel settore dell'immensa metropoli automatizzata abitata da Andromon e dai controllori Guardromon, il Digimon androide si trovava in una sala di controllo, ed era connesso, tramite dei cavi fuoriuscenti dall'armatura sulle braccia, ad un enorme computer che monitorava la condizione dell'intera zona circostante. Sullo schermo del gigantesco computer, si trovava una rappresentazione in 3D della metropoli e dei suoi dintorni, e dei puntini rossi indicavano le posizioni delle Dark Towers rimanenti nel settore. Andromon stava controllando la quantità di Dark Towers rimaste, e la loro posizione sulla mappa. Era sua intenzione radunare alcuni Guardromon e lanciare un ultimo attacco contro gli obelischi di controllo, in modo da liberare una volta per tutte la zona.

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Andromon

Tipo: Androide

Attributo: Anti-Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Lightning Blade, Gatling Attack

Un Digimon robotico sperimentale, con il compito di proteggere il settore della metropoli. Alleato dei Digiprescelti nel corso del loro primo viaggio a DigiWorld. La sua Lightning Blade, formata tramite vibrazioni ad alta velocità, taglia con precisione micidiale!

"Download completato al 97... 98... 99... download ultimato. Trasferimento e memorizzazione dati in corso… Dati memorizzati, operazione ultimata." Parlò Andromon, con voce metallica e monotona. A quel punto non doveva fare altro che trasferire tali dati ad un gruppo di Guardromon, dopodichè sarebbe stato possibile eliminare rapidamente ed efficacemente gli obelischi di controllo.

Tuttavia, un messaggio apparso all'improvviso sullo schermo del mainframe attirò la sua attenzione. "Attenzione. Aggiornamento in tempo reale della situazione del settore in corso. Rilevate anomalie. Concentrazione energetica di natura sconosciuta attorno alle Dark Towers." Il Digimon androide non potè fare a meno di spalancare gli occhi quando tutti i puntini rossi che indicavano le Dark Towers scomparvero dalla mappa.

"Errore. Nessuna presenza di Dark Towers nel settore. Inspiegabile." Commentò Andromon, osservando la mappa come a cercare una spiegazione a quanto stava accadendo. I suoi circuiti interni continuarono ad elaborare dati, emettendo dei lievissimi suoni che ricordavano quelli di una sirena, ma molto meno acuti. Dopodichè, riprese a parlare.

"Rilevato messaggio in ingresso all'unità principale. Scansione automatica in corso… completata. Procedere a lettura del messaggio."

Il cervello elettronico di Andromon cominciò a leggere il messaggio. "Mittente: Gennai. Lettura in corso."

I miei omaggi, Andromon. Spero che la situazione nel tuo settore sia migliorata, dopo che i Digiprescelti ti hanno liberato dal Dark Ring che ti teneva sotto il controllo dell'Imperatore. Purtroppo, altrettanto non si può dire della situazione generale. Sicuramente ti sarai accorto dell'improvvisa sparizione di alcune Dark Towers, e temo che questo sia il preludio ad un periodo di caos e devastazione per il Mondo Digitale. I Digiprescelti si stanno già occupando della situazione, ma ho paura da soli non siano in grado di farcela. Perciò ti chiedo di incontrarci il prima possibile. Spero che sarai in grado di rispondere positivamente. Gennai.

Andromon distaccò i cavi dal computer principale e li ritrasse nel proprio corpo metallico. "Lettura completata. Messaggio ricevuto, risposta… affermativa!"

L'ultima frase fu pronunciata con una convinzione insolita al Digimon robotico, che di solito non esprimeva molto le sue emozioni…

In un altro settore…

"Hmm… ero sicuro che fossero lì, ma forse sono state trasformate adesso…" mormorò Leomon, guardando verso l'orizzonte con aria dubbiosa. Lui e Ogremon stavano camminando lungo un sentiero di montagna, verso un altro settore infestato di Dark Towers, e in quel momento il valoroso Digimon leonino si era accorto della sparizione di due obelischi di controllo che fino a qualche istante prima facevano capolino all'orizzonte.

"Che cosa c'era lì, scusa?" gli chiese Ogremon, volgendo lo sguardo nella direzione in cui si era voltato il suo rivale. Leomon rispose, senza staccare gli occhi dal punto di interesse.

"Non hai visto? C'erano due Dark Towers in quella zona, fino a qualche istante fa. Ora non ci sono più. Probabilmente sono già state trasformate in Digimon."

"Andiamo comunque a vedere!" propose Ogremon, afferrando con entrambe le mani la sua clava d'osso. "Forse troveremo il responsabile di queste trasformazioni… e in ogni caso avremo due Digimon artificiali per le mani, e io non vedevo l'ora di una bella rissa!"

Leomon, pur deplorando la violenza di cui invece Ogremon sembrava essere appassionato, non potè che dargli ragione. Poteva essere l'occasione di scoprire la mente dietro al complotto, e comunque era imperativo eliminare i Digimon artificiali creati dalle torri nere "Va bene. Ma prudenza, non sappiamo con esattezza a cosa stiamo andando incontro." Detto ciò, Leomon afferrò con una mano l'elsa della sua spada, e si avviò nella direzione verso cui si era già incamminato Ogremon. Tuttavia, i due Digimon fecero appena qualche passo prima di essere fermati da un messaggio telepatico.

Sarebbe inutile andare là, valorosi guerrieri. Non trovereste nulla. I nostri nemici hanno in mente qualcosa d'altro.

Leomon e Ogremon si fermarono all'istante. Il Digimon dall'aspetto di orco, spalancando gli occhi, cominciò a guardarsi attorno con aria confusa. "Hey, chi è stato? Chi ha parlato? Fatti vedere!"

"Calma, Ogremon…" gli rispose Leomon, piazzandosi l'indice e il medio della mano destra sulla fronte "Non ha parlato nessuno. Qualcuno sta comunicando telepaticamente con noi."

"Telepaticamente?" esclamò Ogremon "Fantastico! E noi come facciamo a rispondere?"

"Devi semplicemente concentrarti, e pensare intensamente a quello che vorresti dire. L'altra persona sentirà subito i tuoi pensieri." Rispose il Digimon leonino. Il valoroso Digimon chiuse gli occhi, concentrandosi su una risposta da dare. "Sì… Riconosco questa voce…Venerabile Gennai, cosa intende quando dice che il nemico ha in mente qualcosa d'altro? Per caso… lei ha idea di cosa stia succedendo?"

Sì, purtroppo temo di essermene già fatto un'idea… I Digiprescelti non sanno ancora cosa li attende… ci sarà bisogno anche del vostro aiuto, amici miei…

Nel frattempo, l'intera zona circostante l' ex-base volante dell'Imperatore era cambiata radicalmente: dove fino a pochi minuti prima si stendeva il deserto, il terreno era ora punteggiato da migliaia di minacciose Dark Towers, che continuavano ad apparire dal nulla. Un'intera vallata di obelischi di controllo si estendeva quasi a perdita d'occhio, e continuava ad espandersi.

Sulla stessa piattaforma di lancio dalla quale Chimeramon aveva spiccato il volo per la prima volta, stavano Arukenimon e Mummymon. La prima, che in quel momento era in forma umana, sembrava molto concentrata: teneva gli occhi serrati dietro gli occhiali da sole e aveva una mano appoggiata sulla fronte. E man mano che si manteneva concentrata, altre Dark Towers si aggiungevano a quelle che occupavano la zona, già innumerevoli. Mummymon era in piedi vicino alla sua partner, e la osservava con aria leggermente preoccupata.

La concentrazione di Arukenimon venne spezzata da un messaggio telepatico. Basta così, Arukenimon. Hai già trasferito una quantità sufficiente di Dark Towers, e non è il caso di sprecare ulteriori energie. Possiamo procedere con la fase successiva. Attirate qui quegli stupidi mocciosi, e fate in modo che mi arrivino ulteriori dati. Ormai dovrebbe mancare poco.

La donna, tirando un lieve sospiro di sollievo, interruppe la concentrazione e, per la stanchezza, le gambe le cedettero per un attimo. Mummymon fu rapido a sorreggerla e aiutarla a rimettersi in piedi, ma Arukenimon, divincolandosi leggermente, si staccò da lui con aria sdegnata. "Hey, non ci provare, tu!"

Mummymon si mise una mano dietro la nuca, sorridendo con aria imbarazzata. "Ehm, scusa… è che mi sembrava che stessi cadendo…"

"Hmph!" Arukenimon gli voltò le spalle, poi rispose al messaggio telepatico del suo signore. "Sarà fatto, mio signore. Mi sono premurata di lasciare in giro abbastanza Dark Towers da far pensare a quei mocciosi che non sia cambiato nulla…"

Ottimo, Arukenimon. Sapevo che eri qualificata per questo compito…

Nell'ex-sala di controllo, la figura alata all'interno della colonna di tenebre si concesse un sogghigno. Molto presto, il suo piano avrebbe cominciato a dare frutti… ci sarebbe voluto un po' più di tempo del previsto, ma alla fine sarebbe tornato al potere di una volta… e allora nulla avrebbe più potuto salvare il Mondo Digitale…

"Purtroppo sì, Taichi… quello… è un Black Gear…"

Un silenzio spettrale calò nella stanza alle parole di Koushiro. I Digiprescelti di vecchia generazione sembravano ancora incapaci di credere alle loro orecchie, e tra essi sembrava essere Takeru il più sconvolto: quello che aveva temuto più di ogni altra cosa si era avverato. Devimon, il mostro che gli aveva portato via (anche se solo temporaneamente) Patamon, era tornato.

"No… non posso crederci…" mormorò tra sé il ragazzino biondo, mentre Patamon gli si posava sulla spalla con aria preoccupata.

I Digiprescelti più giovani non avevano avuto la sfortuna di incontrare Devimon di persona, ma avevano sentito parlare di lui dai ragazzi più grandi, e sapevano già di quali atrocità era capace: in particolare, erano rimasti impressionati dalla storia dei Black Gear, i micidiali congegni con i quali il demone era in grado di corrompere chiunque, trasformandolo in un burattino delle forze del male: stando ai racconti di Taichi e dei suoi compagni, un solo Black Gear era stato sufficiente per piegare la volontà di Leomon, uno dei Digimon più giusti e nobili del Mondo Digitale. Daisuke, Miyako e Iori si rendevano conto che la situazione non era affatto rosea.

Ma la domanda che in quel momento assillava tutti i Digiprescelti era una: com'era possibile che Devimon fosse tornato? Per quanto erano venuti a sapere da Gennai e da altri loro amici del Mondo Digitale, i Digimon malvagi non venivano riconfigurati, dopo la cancellazione. I loro dati si disperdevano, e il loro spirito veniva inviato in un vuoto senza ritorno chiamato Dark Area – una sorta di inferno digitale. Quindi, che cosa aveva permesso al loro primo nemico giurato di ritornare in vita e terrorizzare ancora una volta il Mondo Digitale?

"Un momento… un momento… cerchiamo di ragionarci con calma…" riflettè Takeru costringendosi alla calma, mettendosi una mano sulla fronte e cercando di mettere assieme i particolari a sua disposizione. La sua mente ritornò ad alcuni minuti prima della nascita di Chimeramon, all'istante in cui aveva visto, per un attimo, la figura del Digimon demone su quello schermo, circondato da uno sfondo nero che sembrava un abisso. Che ci fosse un collegamento tra quell'evento e Chimeramon stesso? Un attimo dopo, Takeru si ricordò del particolare più importante "Ma… ma certo! Due delle braccia di Chimeramon… erano braccia di Devimon!"

"Ragazzi! Ascoltatemi, mi sono ricordato di una cosa!" il biondo Digiprescelto della Speranza richiamò l'attenzione dei suoi amici "Daisuke, Hikari, Iori, Miyako… vi ricordate di quando abbiamo affrontato Chimeramon? Una parte del suo corpo… era stata presa da Devimon! Sulle prime non ci ho fatto caso, ma due delle sue braccia appartenevano proprio a Devimon! Non può essere una coincidenza!"

Ken trasalì, rendendosi conto di quello che Takeru stava implicando. "Penso… penso di aver capito cosa stai cercando di dire… quando ero ancora l'Imperatore, stavo cercando dei dati per completare il mio Progetto Chimera… non mi importava che tipo di dati, purchè avessi potuto creare un Digimon invincibile… e all'improvviso ho trovato quella specie di abisso da cui scaturiva un'energia che non avevo mai sentito prima… sono sceso con un Mekanorimon nelle profondità marine per capire di cosa si trattava… e mi sono trovato davanti il volto di Devimon, che scherniva il mio tentativo di impadronirmi dell'energia delle tenebre!". L'ex-Imperatore terminò il suo discorso stringendo una mano a pugno per la rabbia. A quanto sembrava, i peccati che aveva commesso continuavano a far sentire il loro peso. E il fatto di rendersi conto che le sue azioni passate facevano parte di un elaborato piano volto a riportare al potere un essere malvagio, non serviva certo ad alleviare il suo senso di colpa…

Ormai, tutti i Digiprescelti si erano resi conto di cosa volevano dire Ken e Takeru. "In altre parole…" iniziò Daisuke "…state ipotizzando che Chimeramon altro non fosse che il 'biglietto di ritorno' al Mondo Digitale di questo Devimon?"

"Proprio così, Daisuke… Non avrei potuto trovare un termine più calzante… un biglietto di ritorno, esattamente!" spiegò Koushiro "Probabilmente, quell'abisso di cui parlava Ichijouji in questo momento era una sorta di portale verso la Dark Area, dove lo spirito di Devimon era imprigionato. Devimon, permettendo a Ken di raccogliere alcuni dei suoi dati, ne avrà approfittato per trasferire nuovamente il proprio spirito nel Mondo Digitale… solo che a questo punto non mi spiego una cosa… è difficile che fossero rimasti abbastanza dati da permettere a Devimon di ricostruire completamente il suo corpo… quindi, a questo punto quali potrebbero essere i suoi obiettivi, e come spera di realizzarli…"

"Va bene, Koushiro-kun…" lo interruppe Taichi, per evitare che Koushiro si impegolasse in qualche discorso tecnico "Al momento, nessuno di noi vuole pensare a quello che Devimon potrebbe avere in mente per il Mondo Digitale… direi che quello che ci importa è il fatto che lui è di nuovo a DigiWorld, e questo non vuol dire niente di buono!"

"Già, Taichi ha ragione…" assentì Yamato "Sono pronto a scommettere che vorrà vendicarsi di quando lo abbiamo sconfitto tre anni fa e riprendere il potere a DigiWorld, tutto in un colpo solo! Dobbiamo pensare ad un modo di fermarlo… il problema è come!"

"Appunto…" mormorò Jyou "Non abbiamo la minima idea di dove possa trovarsi, e anche se in qualche modo riuscissimo a individuare il suo nascondiglio, sicuramente si sarà preparato qualche brutta sorpresa… e come se non bastasse, i nostri Digimon possono raggiungere solo il livello Champion, che abbiamo visto essere insufficiente contro di lui!"

"Era sempre così ottimista, quando eravate a DigiWorld?" chiese Daisuke con tono sarcastico. Taichi rispose annuendo.

"Così, e anche di più! Tuttavia…" la sua espressione si fece più seria "…non possono negare che abbia ragione. Chissà dove si nasconde in questo momento, e chissà quanto sarà cambiato dopo tre anni. Non penso sia rimasto il Digimon di livello Champion che Angemon ha sconfitto su File Island…"

"Quello che sappiamo per certo, è che ora Devimon ha sotto il suo controllo quel Mummymon e quel Digimon femminile, e che sono quei due a trasformare le Dark Towers in Digimon malvagi." Koushiro proseguì il discorso "Non ho idea dello scopo di tutto questo, ma ora che sappiamo quanto sta accadendo, è imperativo eliminare tutti gli obelischi di controllo rimasti il prima possibile."

"Beh, era quello che avevamo intenzione di fare comunque, no?" esclamò Miyako, chiudendo una mano a pugno con aria decisa "Io dico, facciamo un salto a DigiWorld, in uno dei settori più infestati, e facciamo piazza pulita!"

"Non possiamo andare là così, senza neanche prepararci, Miyako!" rispose Koushiro "Innanzitutto, dovremmo avvertire i nostri Digimon del settore in cui abbiamo intenzione di andare: senza di loro non potremmo fare molto. Inoltre, potrebbe volerci chissà quanto tempo per eliminare tutte le Dark Towers, anche da una zona di dimensioni limitate! Potremmo dover restare lì anche per più di un giorno, come nel caso della battaglia finale contro l'Imperatore, e quindi dovremmo portarci dietro l'equipaggiamento necessario… oltre al fatto che dovremmo inventarci una scusa plausibile ogni volta, per i nostri genitori… come vedi, non è che possiamo semplicemente andare là e metterci a distruggere Dark Towers!"

"E che facciamo allora? Restiamo fermi qui mentre Devimon conquista tutto il Mondo Digitale?" esclamò Daisuke con tono esasperato.

Taichi sospirò e scosse la testa, mentre attorno a lui gli altri cominciavano a discutere. Il ragionamento di Koushiro non faceva una grinza – dopotutto, era sempre stato lui il cervello del gruppo – ma anche Daisuke aveva ragione: più tempo restavano là, a cercare di formulare una strategia, più tempo guadagnava Devimon… più Dark Towers venivano trasformate… più il suo potere cresceva…

"Accidenti… un po' rimpiango i tempi del nostro primo viaggio a DigiWorld… sicuramente le cose erano molto più semplici! Beh, inutile rimuginare, ora abbiamo un problema e bisogna risolverlo!" riflettè il primo leader dei Digiprescelti.

"Ascoltate, ragazzi!" Taichi alzò una mano per chiedere la parola, e quasi subito gli altri ragazzi ammutolirono e si volsero verso di lui. "Non risolveremo nulla né temporeggiando troppo, né colpendo alla cieca: ci sono talmente tante Dark Towers in giro per DigiWorld, che anche andare a distruggerle di settore in settore non danneggerebbe significativamente i piani di Devimon. Io dico che il problema va risolto alla radice: dobbiamo scovare il nascondiglio di Devimon, radunare i nostri Digimon, andare direttamente nella tana del leone, e neutralizzarlo una volta per tutte!"

"Sono d'accordo! Così si parla!" approvò Daisuke. Tuttavia, gli altri Digiprescelti non sembravano altrettanto entusiasti…

"Direttamente nella tana di Devimon?" esclamò un incredulo Yamato Ishida "Taichi, ti rendi conto di cosa stai proponendo? Affrontare Devimon nella condizione in cui siamo, e senza neanche sapere quali poteri possiedano adesso lui e i suoi scagnozzi… è un autentico suicidio!"

"Hai un'idea migliore? Se ce l'hai, sono tutto orecchie!" rispose Taichi, sfoderando tutta la sua leggendaria testardaggine "Ma pensa alla situazione in cui ci troviamo: abbiamo a che fare con un vecchio nemico in cerca di vendetta, che può corrompere e schiavizzare qualsiasi Digimon grazie a quegli aggeggi infernali chiamati Black Gear, e che ora sta usando due Digimon, condizionati proprio in questo modo, per riempire il Mondo Digitale di altri suoi servitori! Come se non bastasse, ci sono troppi obelischi di controllo per poterli distruggere tutti, anche con gli aiuti esterni che stiamo ricevendo. Per risolvere questo problema, non vedo altra scelta che estirparlo alla radice!"

Tutti i Digiprescelti rimasero muti, riflettendo sulle parole del loro primo leader. In effetti, nessuno di loro poteva dire di avere idee migliori per affrontare questa inattesa minaccia. Forse l'idea migliore era davvero organizzare un attacco diretto, come contro l'imperatore, ed eliminare la minaccia con un colpo di mano.

Comunque, non ci fu il tempo di riflettere sulla proposta di Taichi. In quel momento, tutti i D-3 cominciarono a vibrare e suonare, come facevano quando veniva ricevuto un messaggio.

"E adesso cosa succede?" si chiese un'esasperata Miyako, premendo un pulsante sul suo Digivice. Un sinistro messaggio apparve sullo schermo del piccolo dispositivo.

Digiprescelti. Siete invitati a presentarvi immediatamente nel settore 01-002-SIGMA del Mondo Digitale. Ho una proposta che potrebbe interessare a uno di voi. Avete cinque minuti di tempo per presentarvi nella zona stabilita. Se non sarete tutti là entro lo scadere del tempo, distruggerò il Primary Village. Cordialmente, vostro Devimon.

Un'espressione di rabbia e indignazione si dipinse sui volti di tutti i ragazzi. "La… faccia tosta di quel… verme!" strepitò Daisuke, il pugno stretto al punto che le nocche stavano diventando bianche.

"Una proposta? E che tipo di proposta potrebbe farci un individuo del genere?" si chiese Hikari. Accanto a lei, Takeru stava scuotendo la testa, furente.

"Non importa. Devimon ha annunciato che distruggerà il Primary Village se non ci presenteremo, e credetemi, è capacissimo di fare una cosa del genere! E' chiaro che si tratta di una trappola, ma…"

"Ma la posta in gioco è troppo alta per rifiutare semplicemente!" concluse Patamon. Takeru annuì, d'accordo con il suo Digimon.

"Allora non c'è altra scelta. Dobbiamo proprio andare." Mormorò Ken, cupamente. L'ex-Imperatore condivideva la rabbia di Takeru, e non era disposto a passare sopra il fatto di essere stato manipolato in quel modo. "Koushiro-san, sei in grado di aprire un Digi-Port verso il settore…" Diede nuovamente un'occhiata allo schermo del suo D-3 "…01-002-SIGMA?"

"Niente di più facile!" rispose il Digiprescelto della Conoscenza, premendo una sequenza di pulsanti sulla tastiera del suo PC e dando il segnale di invio. "Solo che, purtroppo, stavolta non vi possiamo accompagnare. Per poter fare qualcosa, dovremmo avere i nostri Digimon, e ora non abbiamo il tempo di avvertirli e di trasferirli da un settore all'altro."

"Grazie lo stesso, Koushiro-san. Ci arrangeremo da soli." Rispose prontamente Iori, mentre il Digi-Port appariva sullo schermo del computer. Koushiro settò le coordinate giuste, e si spostò per permettere l'accesso al gruppo dei nuovi ragazzi prescelti.

"Per favore, ragazzi, state attenti!" si raccomandò Sora.

"In bocca al lupo!" si limitò a dire Taichi. Daisuke rispose per tutti, volgendosi verso i Digiprescelti più 'anziani' e facendo il segno dell'ok. "State tranquilli! Ce la caveremo anche questa volta!"

"Digi-Port Open!" esclamò Miyako, puntando il suo D-3 verso lo schermo "Pronti, Digiprescelti? Attivarsi!"

Mentre i nuovi ragazzi prescelti, compreso Ken, scomparivano nel vortice dimensionale, tutti coloro che erano rimasti indietro si unirono in una muta preghiera. In quel momento, solo i loro successori erano davvero in grado di fare qualcosa per fermare il redivivo Devimon…

I nuovi Digiprescelti riapparvero in un settore costiero: la zona consisteva di una grande pianura, terminante in una spiaggia lambita dal mare, con tanto di cabine telefoniche messe lì da chissà quale mente contorta!

"Cabine telefoniche sulla spiaggia?" esclamò un'incredula Miyako "E pensare che quando Sora me l'ha raccontato non ci credevo! Ma… Hawkmon, scusa… sai per caso chi abbia messo là quelle cose?"

Il Digimon aquilotto scosse la testa. "Mi spiace, Miyako. Non ne ho idea. Per quanto ne sappiamo noi Digimon, sono state là fin dalla nascita del Mondo Digitale!"

"Pazzesco…" commentò la ragazza dai capelli fucsia, sgranando gli occhi.

"Comunque, vedo che qui c'è qualcosa che sicuramente non era lì fin dalla nascita di DigiWorld!" commentò Takeru, volgendo uno sguardo irato verso sei Dark Towers allineate a diverse centinaia di metri da loro.

Daisuke si guardò attorno, cercando tracce di Devimon o dei suoi scagnozzi. "Allora, Devimon?" esclamò il ragazzino "Siamo venuti qui come ci hai chiesto! Ora smettila di fare il vigliacco, vieni fuori e combatti da uomo… anzi, da Digimon!"

"A meno che tu non abbia paura di noi!" continuò Veemon, mettendosi in guardia come un pugile. La maggior parte dei Digiprescelti li guardò con aria incredula.

"Beh?" commentò Daisuke, notando gli sguardi dei suoi compagni "Siamo i protagonisti, no? Dobbiamo fare un po' di scena!"

Le risposte alla sfida di Daisuke e del suo Digimon furono un paio di risatine che ad alcuni dei Digiprescelti erano molto familiari… i ragazzi volsero lo sguardo verso una collinetta lì vicina per vedere Arukenimon e Mummymon, entrambi in forma umana, che li guardavano con aria di derisione.

"Benvenuti, mocciosi prescelti…" li salutò la donna con il suo solito tono di sufficienza "E' un piacere conoscervi tutti di persona, anche se temo che la nostra conoscenza si risolverà in un unico scontro mortale..."

Il piccolo Iori fece un passo avanti, rivolgendosi direttamente ai due Digimon dall'aspetto umano. "Quindi voi siete gli scagnozzi di Devimon, non è così? Che cosa siete venuti a proporci?"

"Di qualsiasi cosa si tratti, dubito che la parola del vostro padrone valga qualcosa!" aggiunse Takeru.

Arukenimon sogghignò nuovamente. "Siamo un po' nervosetti, eh, Digi-mocciosi? In realtà, non siamo venuti a proporvi nulla di tanto speciale… soltanto un accordo che potrebbe convenire ad entrambe le parti!"

Hikari storse il naso, e Gatomon rispose quello che la sua partner umana stava pensando. "Certo, come no! So che tipo di 'accordi' propongono quelli come Devimon! Alla fine, sarà lui l'unico a beneficiare!"

Ignorandola, Arukenimon si rivolse a Ken, guardandolo dritto negli occhi. "Riguarda te, Ken Ichijouji."

L'ex-Imperatore sentì un brivido freddo percorrergli le membra, e indietreggiò involontariamente di un passo, mentre Wormmon scendeva dalla sua spalla e si metteva in guardia. "Che cosa volete da Ken? Lui non è più uno di voi! Lasciatelo in pace, o dovrete vedervela con me!"

"E anche con noi!" fecero coro Daisuke e Veemon.

"Povera creatura… Spogliata della sua dignità e del suo potere, e ridotta a seguire un branco di pezzenti che stanno combattendo una battaglia persa in partenza… Sinceramente mi fai pena!" proseguì la donna-ragno rivolta a Ken, senza neanche degnarsi di rispondere. Queste parole fecero arrabbiare non poco gli altri prescelti e i loro Digimon, soprattutto Daisuke, Miyako, Gatomon e Armadillomon.

"HEY! Chi sarebbero i pezzenti, STREGA?" ruggì la Digiprescelta con gli occhiali.

"Parlate voi di fare pena, voi che non fate altro che leccare i piedi ad un essere spregevole come Devimon!" sbottò Armadillomon.

Ken strinse i denti, sostenendo lo sguardo gelido di Arukenimon. "Ti sbagli. Quando ero l'Imperatore non avevo nessuna dignità. E nessun potere, se non quello che credevo di ottenere grazie alle mie creazioni. Il 'rispetto' che mi portavano i Digimon che opprimevo non era altro che odio e paura, e altro non era che un modo che io usavo per nascondere la mia debolezza. Questi ragazzi che tu chiami pezzenti sono stati gli unici ad accettarmi nonostante i miei errori, e a darmi un'altra chance!"

"Ma davvero?" fece eco Arukenimon, impassibile "Come fai ad esserne così sicuro? In questo momento, mentre stiamo parlando, alcuni di loro nutrono ancora dubbi circa la sincerità delle tue intenzioni…" Volse lo sguardo verso Iori, sogghignando. "Tu, per esempio! Non pensi che Ken potrebbe ingannarvi di nuovo? Farvi una sviolinata per farvi credere di essersi pentito, e poi, quando è sicuro di aver carpito la vostra fiducia…"

Il ragazzino spalancò gli occhi e trattenne il respiro, rendendosi conto che Arukenimon aveva espresso esattamente quelli che erano i suoi pensieri quando aveva sentito la proposta di ammettere Ken nel gruppo!

"E tu, piccola Gatomon…" proseguì Arukenimon, rivolta al Digimon di Hikari "…perché non dovrebbe essere giusto il tuo modo di pensare? Le persone non cambiano tanto facilmente, quella che hai detto tu è la sacrosanta verità… Ken è un pericolo per te e per i tuoi compagni, non diresti più o meno così?"

La gattina soffiò rabbiosamente. "Sei… sei spregevole…"

Mentre Mummymon, che se ne stava in disparte, sghignazzava tutto contento, Arukenimon volse nuovamente la sua attenzione a Ken, che rimaneva a testa bassa, con i denti serrati e i pugni semichiusi. "Non ti è sufficiente, Ken Ichijouji? Tu non appartieni a questo branco di perdenti! Loro non ti vogliono… non ti accettano… e tu non hai bisogno di loro, e di nessun altro! Il tuo destino è dominare il Mondo Digitale al fianco delle forze delle tenebre, perché continuare a negarlo? Ritorna ad essere il potente e fiero Imperatore Digimon di una volta, e non dovrai più farti tante preoccupazioni!"

"Non ascoltarli, Ken…" implorò Wormmon "Non farti ingannare, ti prego… tu sei diverso da loro…"

"ADESSO BASTA!" gridò Daisuke a squarciagola. Lui e Veemon si posero davanti al gruppo, pronti ad affrontare Arukenimon e Mummymon da soli se necessario. "In questo momento… voi e quella carogna del vostro capo avete mostrato chiaramente quanto sappiate essere crudeli e meschini. Giocare sui sentimenti degli altri per manipolarli e costringerli a fare quello che volete… è una violenza in tutto e per tutto! Non mi importa un fico secco di quello che voi, Devimon, o chiunque altro possa dire, io ho fiducia in Ken! Lui non è più uno di voi, quindi scordatevi di poterlo convincere!"

Gli sguardi sbalorditi di Digiprescelti e Digimon si posarono sul loro leader. Tutti erano colpiti dalla fiducia incondizionata che nutriva nel suo amico… e che Daisuke sarebbe stato disposto a concedere a tutti loro in qualsiasi momento. Vedere qualcuno disposto a difenderlo con tanta tenacia, fu per Ken come un'iniezione di fiducia in sé stesso. L'ex-Imperatore e Wormmon si posero a fianco di Daisuke, gli occhi risplendenti di un nuovo coraggio.

"Quando sono tornato ad essere un ragazzo normale…" iniziò Ken "Non avevo la più pallida idea di dove iniziare per rimediare a quanto avevo fatto. Mi sentivo perso, stavo vagando in un mare di tenebre da cui non vedevo modo di uscire. Ero convinto che il mio destino sarebbe stato passare anni e anni, forse il resto della mia vita, a scontare i miei peccati. Grazie a Daisuke-kun, e poi agli altri Digiprescelti, ho capito di non essere più solo. Loro mi hanno dato fiducia, e io non li deluderò. Non riuscirete a convincermi! Io non sarò mai più l'Imperatore Digimon!"

"Ben detto, Ken!" continuò Takeru, mentre lui e Patamon si univano ai loro amici "Non permetteremo a Devimon di fare quello che vuole!"

"I vostri subdoli inganni sono finiti." Aggiunse Hikari, aggiungendosi a sua volta. Miyako e Iori raggiunsero il gruppo un secondo dopo, con grande soddisfazione di Daisuke.

"Allora? Questa è sufficiente come risposta, strega?" chiese il nuovo leader dei Digiprescelti.

"Uffa… se sapevo che avrei assistito a un tale polpettone, sarei rimasto a casa…" commentò Mummymon con tono annoiato.

Arukenimon scosse la testa, staccandosi alcuni capelli. "Che patetico melodramma. Ma ora vediamo se sapete sostenere tutti questi ridicoli sentimentalismi con i fatti. Andate, mie creature! Distruggete i Digiprescelti!"

La donna-ragno lanciò in aria i suoi capelli, che si diressero verso le sei Dark Towers e si fusero con esse, cominciando a modificarle. Da ogni torre nera, si formò un massiccio Digimon simile ad uno strano incrocio tra una chiocciola e una tartaruga, con una grossa conchiglia grigia a forma di cono, ricoperta di spuntoni ricurvi, dalla quale fuoriusciva un corpo rosato dall'aspetto molle. Due braccia consentivano alle creature di trascinarsi sul terreno, e la testa simile a quella di un Agumon, ma dalla bocca priva di denti, era sormontata da una massa di 'capelli' simili ad alghe.

"Hey, ragazzi, io li ho già visti quei Digimon!" esclamò Takeru "Sono degli Shellmon!"

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Shellmon

Tipo: Animale Acquatico

Attributo: Dati

Livello: Champion

Attacchi: Hydro Blaster, Drill Shell

Questo scontroso Digimon è protetto da una robusta conchiglia. La sua arma segreta è un getto d'acqua ad altissima velocità e pressione.

"Okay, Veemon! Non deludiamo questi buffoni, e facciamogli vedere di cosa siamo capaci!" esclamò Daisuke.

"Io sono pronto!" rispose il piccolo drago, cominciando a brillare…

"Veemon shinka… EXVEEMON!". Un attimo dopo, il massiccio drago guerriero apparve davanti al gruppo di Shellmon.

"Dammi il via, Miyako!" esclamò Hawkmon, svolazzando vicino alla sua partner umana, che non se lo fece dire due volte.

"Benissimo, Hawkmon! Dagli una lezione!"

"Hawkmon shinka… AQUILAMON!". Hawkmon si trasformò nell'enorme rapace armato di corna e si alzò in volo pronto a combattere!

"Te la senti di evolvere alla vecchia maniera, Patamon?" chiese Takeru al suo Digimon, che rispose annuendo con entusiasmo.

"Certamente, Takeru! Sarà un messaggio anche per Devimon! Patamon shinka…" Il piccolo mammifero alato venne avvolto da una calda luce bianca, aumentò di dimensioni e assunse una forma umanoide, con diverse ali bianche che gli spuntavano dalla schiena, vestito di una sorta di toga azzurra e bianca coperta di simboli sacri, stivali grigi e un elmetto dall'aspetto elaborato che gli copriva gli occhi. Teneva tra le mani una lunga verga, e aveva quelle che sembravano delle cicatrici sul petto.

"ANGEMON !" annunciò il nuovo Digimon con voce ferma ma gentile, apparendo in un vortice di piume bianche.

Gatomon sogghignò leggermente, osservando con tutta calma uno degli Shellmon avanzare verso di lei. "Hikari, questo mollusco posso sistemarlo senza neanche evolvere! Siediti e goditi lo spettacolo!"

"Ne… sei sicura, Gatomon?" chiese Hikari. La gattina rispose facendo il segno dell'ok con una zampina.

"Ken, sono orgoglioso di te!" proclamò felicemente Wormmon "Si può dire che con oggi ti sei lasciato il passato alle spalle e hai voltato pagina! Ora, diciamo una volta per tutte quello che pensiamo a questi due!"

"Hai ragione, Wormmon! Andiamo!" rispose Ken.

"Wormmon shinka… STINGMON!" L'enorme insetto si erse in tutta la sua statura, pronto a fronteggiare gli Shellmon.

"Fai digievolvere anche me, Iori! Iori… che… che ti succede?" chiese Armadillomon, guardando il suo partner umano con aria preoccupata. Iori teneva in mano il suo D-3, lo sguardo fisso verso lo schermo che iniziava a brillare. Nella sua mente, stava sentendo di nuovo i consigli che suo nonno gli aveva dato la sera prima, e altri insegnamenti che gli erano stati dati molto tempo prima…

"La rabbia e il risentimento non sono mai dei buoni consiglieri. Annebbiano il tuo giudizio, e lasciano solo l'amaro in bocca sia a te, che alle persone che ti stanno intorno…"

Poi, una voce più giovanile, ma dal tono altrettanto gentile, si fece sentire. Una voce che Iori avrebbe riconosciuto tra mille altre – la voce di suo padre Hiroki.

"Quando sarai più grande, figliolo, ti renderai conto di una cosa: la vendetta non è giustizia. Se a chi ha sbagliato non viene data la possibilità di rimediare, non ha senso punirli. E' per questo che esistono le leggi, e la polizia – perché chi fa del male agli altri si renda conto delle sue azioni, e possa da lì iniziare a voltare pagina…"

"Io…" mormorò tra sé Iori "…mi dispiace, papà… mi sono lasciato prendere dalla rabbia, e ho dimenticato quello che tu hai cercato di insegnarmi. Ora mi rendo conto che sono stato ingiusto nei confronti di Ken… come posso pretendere di essere degno del Digimental dell'Affidabilità, se dimentico con tanta facilità gli insegnamenti in base ai quali voglio orientare la mia vita? Ma ora... ora me ne sono ricordato! E non li perderò più di vista!"

La luce, più brillante che mai, scaturì dal D-3 di Iori e avvolse Armadillomon, che sentì immediatamente una nuova forza scorrere in lui.

"Sono fiero di te, Iori… speravo davvero che tu giungessi a questa conclusione! Armadillomon shinka…"

Il corpo del piccolo Digimon si espanse fino alle dimensioni di un elefante, e la corazza dorata sul dorso e sulla testa si inspessì, mentre delle grosse punte nere, affilate come lame, fuoriuscivano dai fianchi e dalla spina dorsale. Degli spuntoni più piccoli, dello stesso colore della corazza, ornavano il dorso del nuovo Digimon, mentre il ventre era diventato di un colore viola molto scuro. Due lame ricurve simili a corna spuntavano dai lati della testa, e la coda segmentata, ora molto più lunga, terminava con una minacciosa palla di ferro armata di spuntoni. Come nel caso di ExVeemon e Aquilamon, l'espressione del muso era più feroce e combattiva, e tale effetto era acuito dalla placca corazzata sul cranio, che proteggeva i grandi occhi verdi. Le zampe erano diventate molto più robuste, ed erano ornate da dei bracciali di ferro, anch'essi dotati di punte, attorno alle giunture. Il nuovo Digimon si volse verso gli Shellmon artificiali, pronto alla carica, ed esclamò il proprio nome.

"ANKYLOMON !"

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Ankylomon

Tipo: Dinosauro

Attributo: Anti-Virus

Livello: Champion

Attacchi: Tail Hammer, Mega Pressure

Un Digimon rettile il cui corpo è completamente coperto da un'armatura impenetrabile, capace di respingere qualsiasi attacco. La sua arma principale è la sfera chiodata sulla coda.

"Evvai! Anche Armadillomon ha raggiunto la forma Champion!" esultò Daisuke.

"Armadillomon…" mormorò Iori "Sei… sei riuscito a digievolvere anche tu…"

L'enorme dinosauro corazzato annuì, sorridendo lievemente. "C'era solo bisogno che tu ti ricordassi di una delle cose che rappresenti, Iori. Il resto è venuto da sé."

"Benissimo! Ora sistemiamo questi tartarugoni venuti male!" esclamò Miyako, stringendo un pugno davanti a sé. Gli Shellmon artificiali lanciarono un ruggito e si scagliarono con velocità insospettabile contro i ragazzi, ma i loro Digimon erano più che pronti a ricevere l'attacco.

"Vee Laser!" esclamò ExVeemon, scagliando un laser a forma di X dal petto.

"Blast Rings!" Aquilamon aprì il becco e lanciò una raffica di anelli di energia contro uno Shellmon

Angemon strinse una mano a pugno, e un'aura di luce dorata scaturì da essa. "Hand of Fate!" esclamò il Digimon angelico, e dal pugno chiuso partì uno scintillante raggio di luce contro i Digimon artificiali. I tre attacchi colpirono un bersaglio ciascuno, cancellandoli all'istante!

Gatomon schivò un potente getto d'acqua scagliato da uno Shellmon, e sfruttando la sua maggiore velocità e agilità, riuscì ad aprirsi un varco nella sua difesa. Mentre il Digimon artificiale cercava ancora di rimettersi in guardia, la gattina balzò verso la sua testa, colpendolo con un pugno in mezzo agli occhi. "Lightning Paw!".

Il risultato fu immediato, e il Digimon artificiale si trasformò in una statua di granito nero prima di sbriciolarsi in stringhe di dati. Gatomon atterrò su un ginocchio come una ninja, facendo un lieve sogghigno.

"Questo è quello che succede quando si fa i duri con me…"

Stingmon aveva preso di mira il quinto Shellmon, che cercò di difendersi ritirandosi all'interno della conchiglia e sparando un getto d'acqua da quella posizione difensiva. Ma l'enorme insetto schivò l'attacco con agilità, per poi tirare fuori la sua lama laser dalla corazza sull'avambraccio.

"Spiking Strike!" esclamò Stingmon, infilando la lama esattamente nel buco della conchiglia, infilzando il Digimon artificiale al suo interno, e cancellandolo. Nel frattempo, Ankylomon e l'ultimo Shellmon erano impegnati in una lotta corpo a corpo, e il Digimon corazzato si stava rapidamente portando in vantaggio!

"Allacciati la cintura di sicurezza, mollusco! Sto per battere un fuoricampo!" esclamò Ankylomon. Un attimo dopo, cogliendo un istante di distrazione dello Shellmon, infilò la testa sotto la conchiglia dell'avversario e, sollevandosi di colpo, lo scagliò in aria sotto lo sguardo incredulo di tutti i presenti. Mentre lo Shellmon ridiscendeva, Ankylomon scagliò il suo attacco.

"Tail Hammer!" ruggì il dinosauro corazzato, ruotando rapidamente su sé stesso. La sua coda chiodata colpì in pieno lo Shellmon e lo scagliò a diverse decine di metri, facendolo atterrare violentemente sulla spiaggia e disgregare come gli altri prima di lui. I pixel neri che componevano i Digimon artificiali salirono turbinando verso il cielo e svanirono.

"Stratomitico! Gli abbiamo dato una lezione!" esclamò Daisuke "E ora tocca a quei due… Hey, ma dove sono spariti?"

Voltandosi verso il punto in cui si trovavano Arukenimon e Mummymon fino a poco prima, i Digiprescelti non trovarono nessuno. In compenso guardando verso l'orizzonte, riuscirono a vedere una jeep che si allontanava, con il Digimon mummia al volante, e la donna che, seduta a fianco, esclamava una minaccia contro di loro.

"Non finisce qui, mocciosi prescelti! Ci incontreremo ancora, ve lo garantisco!"

"Scappate pure, coppia di vigliacchi! E andate a dire al vostro capo che presto verremo anche da lui!" le gridò dietro Daisuke.

I ragazzi e i loro Digimon, che in quel momento stavano ritornando alle loro forme Rookie, rimasero a guardare con rabbia impotente la jeep che si allontanava, finchè non fu più visibile.

"Uff… adesso sì che è finita!" commentò Veemon, passandosi una zampina sulla fronte, come ad asciugarsi il sudore.

"A proposito, complimenti, Iori!" si congratulò Takeru con il suo piccolo amico "Anche il tuo Digimon ha raggiunto il livello Champion!"

"Bravo, Iori!" fece eco Miyako "Bella prova, come mi piace ripetere!"

Il più giovane dei Digiprescelti, piuttosto sbalordito, ricevette i complimenti da parte di tutti i compagni. "Beh, ragazzi… vi ringrazio, ma… non ho fatto niente di che…"

"Insomma, mi hai permesso di raggiungere il livello Champion, e non mi sembra poco!" spiegò Armadillomon, raggiante "Dovresti essere fiero di te, Iori!"

"Vi ringrazio, però…" rispose Iori, abbassando lo sguardo "...avrei qualcosa di molto importante da dire."

"Qualcosa di…" iniziò Hawkmon "E che cosa?"

Lentamente e con solennità, Iori si portò di fronte a un sorpreso Ken Ichijouji, guardandolo negli occhi. Daisuke e gli altri rimasero a guardare, chiedendosi cosa sarebbe successo.

"Ichijouji." Iniziò a parlare Iori. Un attimo dopo, con grande sorpresa di tutti, il più giovane dei Digiprescelti fece un inchino di scuse, piegandosi in avanti di quasi novanta gradi. "Ti devo delle scuse, Ken Ichijouji-san. Ho dato ascolto solo al mio risentimento, e non volevo darti la possibilità di dimostrare che eri davvero cambiato. Ero convinto che tu volessi soltanto ingannarci. Non mi sono comportato bene nei tuoi confronti, e di questo devo scusarmi."

Miyako fece un passo avanti, con sguardo serio, e si inchinò a sua volta. "Devo scusarmi anch'io. All'inizio la pensavo anch'io allo stesso modo di Iori-kun. Ora ci hai dato prova della tua sincerità, e chiedo perdono per averti giudicato troppo frettolosamente."

"E va bene. Riconosco anch'io quando sbaglio a valutare gli altri. Non sei male come pensavo, quindi ritiro le mie precedenti opinioni, e ti do il benvenuto in squadra." Concluse Gatomon. Hikari sorrise, vedendo confermate le proprie certezze. "Sapevo che Gatomon avrebbe cambiato idea…" pensò tra sé.

Ken, meravigliato, cercò le parole per qualche secondo. "Ehm… non c'è bisogno di scusarvi, io non ce l'ho mai avuta con voi… e le vostre opinioni su di me erano giustificate… Comunque… vi sono grato per avermi accettato nella vostra squadra… e spero che riusciremo ad andare d'accordo, da adesso in poi."

"Sicuramente, ora le cose saranno molto diverse." Replicò Iori, rivolgendo a Ken uno dei suoi rari sorrisi "Sei riuscito a voltare pagina, Ichijouji-san. Congratulazioni."

Daisuke sorrise tra sé, osservando la scena. In una giornata, erano riusciti a distruggere altre Dark Towers, ottenere la digievoluzione Champion di Armadillomon, e accettare definitivamente Ken in squadra. Nonostante l'ombra di Devimon continuasse a stagliarsi all'orizzonte, la situazione prometteva di migliorare…

Sfortunatamente, nessuno dei ragazzi poteva sapere cosa stava accadendo a molti settori di distanza…

Sì… questi sono proprio i dati che mi ci volevano… I Digiprescelti si sono messi in trappola con le loro stesse mani!

Nella ex-base dell'Imperatore, le stringhe di dati che fino a poco prima avevano composto gli Shellmon creati dalle Dark Towers si raccolsero nella sala di controllo, entrando nella colonna di oscurità che scaturiva dal centro della stanza. Poco dopo, la nebbia che aleggiava nella stanza cominciò a turbinare, raccogliendosi attorno alla colonna e assumendo la forma di una specie di nuvola cilindrica. Dei lampi di energia verde percorsero la superficie del cilindro, come ad annunciare l'orrore che ne sarebbe uscito…

L'entità rise crudelmente, mentre tutti i dati che aveva accumulato si raccoglievano, formando un corpo solido.

Grazie ai dati di Devimon, ho ottenuto quello che volevo. Ho compiuto un passo importante verso il mio obiettivo… presto il Mondo Digitale dovrà soccombere alla devastazione a cui si è sottratto tre anni fa… e quei maledetti mocciosi pagheranno per quello che mi hanno fatto…

Finalmente, il miscuglio di tenebre e nebbia smise di muoversi e si solidificarono. Al loro posto, apparve un'inquietante figura alata dagli occhi rossi brucianti d'odio. La bocca della nuova creatura si contorse in un sogghigno diabolico, pregustando la vittoria che riteneva ormai sicura.

"Date nuovamente il benvenuto al vostro peggiore incubo, Digiprescelti! Io sono… MEPHISTOMON!"

CONTINUA…

Note dell'autore: Ebbene sì, sono riuscito a postare un altro chappy! La mia settimana al mare è stata posposta, e ho potuto lavorare alla mia storia. Che ve ne è sembrato? Ora, per questa settimana, sarò via e non potrò continuare a scrivere. Comunque, credetemi, riprenderò a lavorarci il prima possibile! Facendovi tanti auguri di buona estate, vi do appuntamento a quando sarà! Ciao!

Justice Gundam