Digimon Adventure 02 Reload

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Justice: Incredibile ma vero! Riesco a lavorare, pur più saltuariamente, alla mia fanfiction anche adesso! Di questo devo ringraziare mio padre, che mi ha permesso di usare il suo portatile…

Daisuke: Stratomitico! Questo significa che le nostre avventure potranno andare avanti più rapidamente del previsto!

Justice: Entusiasta come al solito, eh, Dai? Comunque, spero che le vacanze stiano andando bene a tutti voi, amici lettori, e procediamo a rispondere alle recensioni!

Sora: Vediamo che molti lettori sono rimasti sorpresi dall'apparizione di Mephistomon alla fine dell'ultimo capitolo. Questo vuol dire che l'autore è riuscito nel suo intento… Scherzi a parte, Mephistomon è un Digimon ufficiale – è il nemico principale del primo film di Digimon Tamers, 'The Adventurers' Battle'. Comunque, Driger, Myotismon ci sarà… non sarà la stessa cosa dell'anime, ma ci sarà!

Daisuke (mormorando): Io spero solo che non sia la mezza calzetta che si è rivelato nel finale della serie ufficiale…

Koushiro: Comunque, per rispondere a Garrick… in effetti Mephistomon non fa parte della linea evolutiva ufficiale di Devimon, che secondo i dati raccolti dall'autore dovrebbe per l'appunto evolvere in Myotismon – e in diversi altri. Ma l'autore ha assicurato che la spiegazione di molte cose – compresa la storia dei Black Gear – sarà data in questo capitolo, e si ricollegherà al ruolo di Mephistomon nel primo film di Digimon Tamers.

Justice: A questo proposito, vorrei comunicare ai lettori che tutti i Digimon che userò nella mia storia sono ufficiali, a meno che non indichi diversamente. Alcuni di questi Digimon ufficiali sono apparsi soltanto in videogiochi, o nel gioco di carte, quindi a molti di voi non saranno familiari… a proposito, se volete che ve ne invii un'immagine, non dovete fare altro che inviarmi una mail a: EMartinellilycos.it, e io cercherò di accontentarvi il prima possibile!

Miyako: Ringraziamo infine Killkenny e Francesca Akira per le recensioni e i complimenti. Siamo contenti, Francesca, che ti sia piaciuta la scena tra Ken e gli ultimi scettici… l'autore pensava che una scena del genere sarebbe stata azzeccata nell'anime – soprattutto da parte di Iori – e ha deciso di aggiungerla…

Yamato: Detto ciò, andiamo avanti con il nono episodio di 'Digimon Adventure 02 Reload'. Vi auguriamo buona lettura!

Mimi: Evviva! In questo capitolo ritorno in scena!

Episodio 09 – Mephistomon, emissario delle tenebre

"Date nuovamente il benvenuto al vostro peggiore incubo, Digiprescelti… io sono… MEPHISTOMON!"

La nuova creatura strinse le mani a pugno, godendo della sensazione di potere che percorreva il suo corpo come una scarica elettrica. Alcune scintille rosse danzavano attorno alle punte dei suoi lunghi artigli, illuminando lievemente e in confuso le sue orribili fattezze. Il demone fece qualche passo in avanti, e i suoi pesanti piedi caprini, abbattendosi al suolo con un cupo clangore, aprirono delle fenditure nel freddo acciaio del pavimento.

Con una risata gutturale, Mephistomon si guardò le mani. "Ottimo… anche se il mio piano ha dovuto subire delle modifiche inaspettate, sono comunque riuscito a ripristinare una porzione sufficiente del potere che avevo tre anni fa… questo dovrebbe essere più che sufficiente per distruggere i Digiprescelti di Odaiba… e tutti coloro che hanno osato tentare di mettermi i bastoni tra le ruote. Allo scopo, i dati i Devimon mi serviranno ancora… e anche Arukenimon e Mummymon non hanno ancora esaurito la loro utilità…"

La creatura diabolica chiuse i suoi ardenti occhi scarlatti, lanciando un richiamo mentale ai suoi schiavi. "Arukenimon… Mummymon… avete svolto un ottimo lavoro. Quegli stupidi mocciosi sono caduti nella nostra trappola, e mi hanno fornito tutti i dati di cui avevo bisogno per raggiungere la mia nuova forma. Ora ho di nuovo un corpo."

"Ne siamo lieti, signore…" rispose telepaticamente Arukenimon dal suo posto sulla jeep che lei e il suo complice usavano per spostarsi. "La sua idea di minacciare la distruzione del Primary Village ha funzionato alla perfezione. Siamo in attesa di nuovi ordini, signore… dobbiamo tornare alla base?"

"Non ancora." Rispose Mephistomon "Voglio che la mia vendetta sui Digiprescelti sia completa, perciò vi chiedo di continuare la perlustrazione del Mondo Digitale. Scoprite le identità di tutti i bambini prescelti che stanno contribuendo all'opera di ricostruzione di DigiWorld oltre al gruppo di Odaiba, e comunicatele direttamente a me. Al momento, è meglio attendere senza fare alcuna mossa. Quando poi colpiremo, l'effetto sarà ancora più devastante…"

Mephistomon si concesse un'altra risata. Una volta andata in porto la fase successiva del piano, nulla avrebbe più potuto impedirgli di porre fine ad entrambi i mondi…

Erano passati quattro giorni da quando Ken si era ufficialmente unito al gruppo dei nuovi Digiprescelti, e da allora i ragazzi avevano moltiplicato i loro sforzi per la distruzione delle Dark Towers e la ricostruzione di DigiWorld. Inoltre, erano impegnati a cercare l'ubicazione della base operativa di colui che credevano essere Devimon e ad elaborare un piano d'attacco per rimuovere la minaccia una volta per tutte. Tuttavia, avevano notato che stava succedendo qualcosa di strano: sembrava infatti che la concentrazione dei terribili obelischi di controllo nei settori infestati si fosse improvvisamente ridotta. Il programma che Koushiro aveva messo a punto per monitorare DigiWorld non era ancora sufficientemente preciso da dare un'indicazione esatta di quante Dark Towers ci fossero nei settori infestati, e l'unico indizio che aveva dato di quanto stava accadendo era stato il fatto che diversi settori erano diventati da neri a grigi all'improvviso. All'inizio, Daisuke aveva pensato che si dovesse all'aiuto degli altri Digimon e Digiprescelti, ma questa sua teoria era subito venuta meno quando i ragazzi si erano resi conto che lo stesso fenomeno si era ripetuto in tutti i settori. Data la vastità del Mondo Digitale e il numero esorbitante di torri presente, era impensabile che così tanti Digimon e ragazzi prescelti avessero svolto un simile lavoro in così poco tempo. Inoltre, in tutto quel tempo, i Digiprescelti vecchi e nuovi non avevano più subito alcun attacco da parte dei Digimon artificiali creati dalle Dark Towers. Tutto questo era fin troppo strano, e i ragazzi temevano che quella calma improvvisa non facesse altro che preannunciare una tempesta…

Anche i Digimon del vecchio gruppo stavano contribuendo alle indagini, e avevano scoperto che mentre in alcuni settori le Dark Towers scomparivano nel nulla, in altri, che già apparivano neri sulla griglia del programma di Koushiro, apparivano in quantità stratosferica. Non ci voleva molto per capire che Devimon, o chi per lui, le stava appositamente prelevando e riposizionando in settori già ampiamente occupati, in modo tale che dal Mondo Reale fosse difficile accorgersi della differenza. Anche se lo scopo sfuggiva ai ragazzi…

"Quindi, dici che le Dark Towers rimosse dai vari settori del Mondo Digitale, sono riapparse in altre zone, tutte già indicate come fittamente infestate?" chiese Koushiro Izumi, rivolto all'immagine di Tentomon che gli stava parlando dalla finestra aperta sullo schermo del PC. Koushiro, Taichi e Yamato si trovavano in quel momento in camera del Digiprescelto della Conoscenza, e stavano ascoltando i loro Digimon fare rapporto su alcuni strani eventi dei giorni precedenti.

Il Digimon insetto annuì, e rispose con tono preoccupato. "Sì… pensiamo che in uno di questi settori si trovi la base operativa di Devimon, ma potrebbe benissimo essere un trucco per sviarci…" risuonò la voce nasale di Tentomon.

"Hmmm…" Taichi riflettè ad alta voce "Un piano ben congegnato, non c'è che dire… Devimon ha fatto in modo che non ci accorgessimo di quanto stava succedendo per un bel po'… e sono convinto che quel verme abbia ancora qualche sorpresa in serbo per noi… L'unica cosa che gli impedisce di animare tutte quelle Dark Towers è il fatto che per farlo ha bisogno dei capelli della sua serva, stando a quanto ci hanno raccontato Daisuke e gli altri…"

"Allora, deve avere qualche piano a lungo termine in mente…" proseguì Yamato "Non mi stupirei se volesse crearsi man mano un esercito di Digimon artificiali per riprendersi il potere, e abbia voluto proteggere quelle Dark Towers piazzandole in luoghi dove la sua influenza è più accentuata. E' chiaro che non c'è tempo da perdere… Taichi ha ragione, dobbiamo attaccare Devimon prima che il suo piano, qualunque esso sia, si porti a compimento e sia troppo tardi per fermarlo. Il problema è capire dove si trovi la sua base…"

"Allora, perché non possiamo fare sì che sia lui a venire da noi?" esclamò Taichi, dando voce all'idea che gli era appena venuta. "Ascoltatemi, finchè lasciamo che sia Devimon a dettare le regole del gioco, non faremo altro che assecondarlo. Quello che dobbiamo fare è anticiparlo e costringerlo ad uscire allo scoperto, per poi toglierlo di mezzo una volta per tutte!"

"L'idea è buona, Taichi…" rispose Tentomon dallo schermo del PC "…ma come pensi di costringerlo a farsi vedere?"

Il Digiprescelto del Coraggio rimase in silenzio per un attimo, con aria seria. "Oh, è molto semplice…"

Silenzio per qualche altro secondo. Yamato e Koushiro si erano entrambi voltati verso il loro amico, attendendo con ansia che Taichi parlasse. Finalmente, Taichi infranse il silenzio, mettendosi una mano dietro la nuca e sorridendo goffamente.

"Non ho la più pallida idea di come fare!"

Yamato e Koushiro cascarono a terra a gambe all'aria per il disappunto, mentre un grosso gocciolone di sudore scendeva lungo la fronte di Tentomon.

"Urgh… perché mi aspettavo una risposta simile?" mormorò Yamato, rialzandosi e scuotendo la testa. Il suo migliore amico era pieno di risorse, questo era certo, ma i dettagli non erano il suo forte…

"Seriamente, non penso abbiamo molti mezzi per azzardare un gioco d'anticipo…" riprese Koushiro "Per costringere Devimon ad uscire allo scoperto dovremmo poter minacciare uno degli elementi fondamentali del suo piano, e a parte quei luoghi in cui le Dark Towers sono concentrate, non riesco a pensare ad un altro elemento che possa essere sfruttato a nostro favore…"

"Purtroppo, temo che un attacco diretto a quei settori sia impossibile… ci saranno già centinaia, forse migliaia di Dark Towers in quei posti… tentare di distruggerle tutte sarebbe un'impresa a dir poco assurda!" riflettè Yamato "Il che ci riporta alla strategia dell'attacco diretto alla base…"

"Mi sa tanto che non abbiamo abbastanza informazioni a nostra disposizione per tentare in altro modo…" ammise Taichi "Ma come facciamo ad individuare la base di Devimon senza andare a cercare alla cieca tra tutti i settori neri?"

Koushiro stava per sospirare, non sapendo come risolvere un simile problema, quando sullo schermo del suo PC apparve un avviso di posta elettronica. Incuriosito, avvicinò il cursore alla finestra, e lesse che il mittente era Ken Ichijouji.

"Ragazzi, ho appena ricevuto un' e-mail da Ken!" esclamò il piccolo genio, poi si rivolse a Tentomon "Scusa, Tentomon, interrompo per un attimo la conversazione. Forse Ken ha delle novità importanti da comunicarci."

Il buffo insetto annuì. "Fai pure, Koushiro!"

Dopo che Koushiro ebbe fatto doppio clic sulla finestra di avviso di messaggio ricevuto, apparve la finestra di visualizzazione del testo. Koushiro lesse rapidamente l'e-mail, e un leggero sorriso si dipinse sul suo volto.

"Che dice, Koushiro-kun? Sono buone notizie?" chiese un incuriosito Taichi. Il Digiprescelto della Conoscenza annuì.

"Sì, Taichi-kun! Ken dice che forse ha individuato il settore dove Devimon tiene la sua base! Si trova in un deserto della zona centrale di DigiWorld, lo stesso in cui si è svolta l'ultima battaglia tra Magnamon e Chimeramon! Dal momento che Chimeramon conteneva anche i dati di Devimon, è plausibile che essi siano rimasti in quella zona, ed è lì che dovremmo cercare!" spiegò Koushiro.

"E' un'ottima notizia! Allora dobbiamo subito iniziare a pensare ad un modo per attaccarla!" esclamò Taichi, entusiasta.

Koushiro annuì, poi aprì nuovamente la finestra dalla quale Tentomon stava comunicando. "Ascolta, Tentomon, credo che avremo bisogno dell'aiuto di tutti per riuscire a neutralizzare Devimon! Cercheremo di radunare tutti i Digiprescelti e i Digimon e condurre con loro un attacco decisivo. Riusciresti a passare questo messaggio ad Agumon e agli altri?"

Il Digimon insetto alzò una zampa e fece un saluto militare. "Nessun problema, Koushiro! Conta su di me!"

Yamato fece un lieve sorriso. "Allora è deciso… In questi giorni vedremo di ottenere ulteriori dati su questa base, e cercheremo di pensare ad un piano d'attacco. Vi terremo informati sugli sviluppi, e quando sarà il momento ci incontreremo in un settore designato."

"Da lì potremo finalmente lanciare l'attacco decisivo e togliere di mezzo una volta per tutte Devimon!" concluse Taichi. Sullo schermo del PC, Tentomon annuì con aria entusiasta.

"Benissimo! Allora radunerò il prima possibile tutti gli altri Digimon! Ci sentiamo… spero presto!"

"Contaci, Tentomon! Buona fortuna!" lo salutò Koushiro, chiudendo il collegamento.

I successivi furono giorni di preparativi per i Digiprescelti, vecchi e nuovi. Taichi, Yamato e Koushiro avevano girato le ultime notizie ai loro compagni (e Sora si era poi occupata di comunicare tutto a Mimi, che non avrebbe certo accettato di essere esclusa da una nuova avventura), e il gruppo si era spesso riunito per valutare tutte le possibilità per quello che doveva essere l'attacco finale.

Tre giorni dopo la comunicazione con Tentomon, i preparativi erano stati quasi ultimati, e ancora una volta i Digiprescelti erano a casa di Koushiro, predefinire gli ultimi particolari. I ragazzi avevano deciso per un piano abbastanza semplice, ma che sembrava avere delle buone possibilità di riuscita: due gruppi avrebbero lanciato un attacco preliminare per distrarre Devimon e i suoi scagnozzi, mentre il gruppo principale, composto da Daisuke e dai nuovi Digiprescelti, avrebbe sferrato un attacco diretto a Devimon usando i Digimon Armor, che avevano migliori possibilità di riuscita contro il demone. I due scagnozzi di Devimon, Arukenimon e Mummymon, potevano anche essere ignorati, considerato che sconfiggere Devimon li avrebbe, in teoria, liberati dall'influsso del Black Gear. Nessuno aveva avuto obiezioni anche se Jyou, che come al solito si preoccupava per ogni evenienza, stava già cercando di formulare un paio di piani di emergenza nel caso non fosse andata bene.

"E dai, Jyou, non essere sempre così ansioso!" aveva commentato Daisuke "Se andiamo là pensando che tutto filerà per il verso giusto, non abbiamo migliori possibilità di vittoria?"

"Ad ogni modo, Jyou-kun non sbaglia a prevedere ogni ipotesi… non abbiamo modo di sapere cosa ci attenda, e Devimon si sarà certamente preparato qualche brutta sorpresa." Era stata la risposta di Taichi. "Inoltre… vorrei approfittare della situazione per avvertirvi di un particolare non trascurabile…"

Tutti i presenti rivolsero la loro attenzione al leader del primo gruppo dei prescelti di Odaiba, colpiti dal suo tono improvvisamente serio. Il ragazzo dai capelli castani osservò per un attimo il suo uditorio e proseguì.

"Devimon è un Digimon la cui essenza stessa non è altro che odio e malvagità. Non ci darà quartiere, e non risparmierà alcun mezzo per ottenere ciò che vuole. Quello che voglio dire è… che non è un nemico con cui possiamo discutere, e non possiamo renderlo inoffensivo come facevamo con altri. Dovremo distruggerlo, pur sapendo che è un Digimon senziente e dotato di volontà propria. Non è un burattino come quei Digimon creati dalle Dark Towers." Continuò Taichi. Daisuke, Iori, Miyako e i loro Digimon spalancarono gli occhi, increduli.

"Distruggere… un Digimon? Sinceramente… non so se me la sento, per quanto malvagio possa essere questo Devimon…" disse il più giovane dei Digiprescelti. Daisuke annuì lentamente, e disse la sua.

"Certo, abbiamo pur distrutto Chimeramon… ma Chimeramon era soltanto una macchina da combattimento priva di sentimenti, come quei Digimon artificiali… qui invece abbiamo a che fare con una creatura vivente e pensante…" disse il nuovo leader dei bambini prescelti.

Al suo fianco, Takeru scosse la testa, tenendo lo sguardo fisso verso il pavimento. "Credetemi, ragazzi… se conosceste Devimon… non la pensereste allo stesso modo." Patamon sospirò, ben sapendo quanto il suo partner umano avesse sofferto per la sua perdita, dopo la battaglia avvenuta tre ani prima su File Island.

"Purtroppo, si tratta di una cosa che dobbiamo fare." Proseguì Sora "Anch'io odio l'idea di distruggere un Digimon, e se ci fosse un modo per neutralizzarlo senza ucciderlo, io sarei la prima a proporlo. Ma con Devimon le cose non funzionano così."

"Già, Sora ha ragione." Assentì Yamato "Se lo lasciamo fare, Devimon continuerà a ricostruire il suo regno di terrore, e non si fermerà finchè tutto il Mondo Digitale non sarà sotto il suo dominio."

Ken annuì, rendendosi pienamente conto di quanto seria fosse la situazione. "E poi, chissà se si fermerà lì…"

Un grave silenzio cadde tra i Digiprescelti, mentre Daisuke, Miyako e Iori rimuginavano su quanto avevano detto i loro colleghi più esperti.

"Dai!" esclamò DemiVeemon, tirando la manica della camicia di Daisuke "Dai, tutto bene?"

"Sì, sì…" rispose il ragazzino, con aria distratta. Poi, prese in braccio il suo Digimon, guardandolo negli occhi. "Dimmi, DemiVeemon… probabilmente ci troviamo davanti ad una battaglia che si concluderà soltanto quando una delle due fazioni sarà annientata. Tu… te la senti di combattere anche sapendo questo? Anche questa battaglia contro Devimon, in fondo, fa parte dei nostri doveri come ragazzi prescelti."

Il draghetto azzurro non ebbe esitazioni. "Sì, Daisuke, io sarei pronto anche a questo, se non ci fosse altra scelta. Io sono il tuo Digimon, e resterò al tuo fianco fino alla fine!"

Daisuke annuì con decisione, alzandosi dal suo posto e parlando a tutti i suoi amici. "Va bene, ragazzi, ascoltate! Quando siamo diventati Digiprescelti, abbiamo ricevuto la responsabilità di proteggere entrambi i mondi dalle forze del male, e purtroppo in questo caso, per adempiere al nostro compito potremmo essere costretti a fare cose che ci ripugnano. Tuttavia, non possiamo tirarci indietro, neanche davanti a questo. Se lasciamo che Devimon faccia quello che vuole, tutte le battaglie che abbiamo sostenuto e i sacrifici che abbiamo fatto noi, e hanno fatto i ragazzi più grandi, saranno stati inutili! E io non permetterò che questo accada! Se sarà necessario, sono pronto a combattere!"

"Sì, Daisuke ha ragione. Purtroppo, non saremo in grado di fermare Devimon parlandogli od offrendogli l'altra guancia…" continuò Ken, ripensando tristemente alla distruzione che Chimeramon, pervaso dal potere delle tenebre, era stato in grado di seminare. "E dobbiamo fermarlo, se vogliamo evitare che innumerevoli altri Digimon vengano schiavizzati o distrutti…"

"Non so se mi sento pronto, ragazzi…" mormorò Iori, abbracciando stretto Upamon "Vorrei tanto che ci fosse un modo per evitare di usare la violenza…"

"Anche noi lo vorremmo…" sospirò Jyou "Credimi, noi detestiamo la violenza quanto te… ma è un prezzo che a volte non possiamo fare a meno di pagare, per preservare la sicurezza dei due mondi e dei loro abitanti." Per lui in particolare, che stava studiando per diventare medico, l'idea di fare del male ad una creatura vivente era ancora più dura da accettare…

Miyako non fece commenti: rimaneva seduta al suo posto, accarezzando distrattamente Poromon. Il Digimon dall'aspetto di uccellino rosa alzò lo sguardo verso la sua partner umana, cercando di farle coraggio.

"Miyako, ascolta…" cinguettò "Lo so che non sarà facile, ma come dice Daisuke, fa parte del nostro dovere come prescelti. Non possiamo tirarci indietro, e prima o poi ci saremmo trovati di fronte ad una situazione del genere…"

"Lo so." Rispose la ragazzina con gli occhiali con aria sconsolata "Il fatto è che ho paura… di come una situazione del genere possa influenzarci. Combattere… può distruggere il cuore di una persona, e per voi Digimon è la stessa cosa. Ho paura, Poromon… che tu possa trasformarti in una creatura violenta e distruttiva come Chimeramon… per causa mia…"

"Capisco le tue paure, Miyako, e sono ampiamente fondate…" rispose l'uccellino rosa "Ma ti posso garantire che non succederà, finchè il nostro legame rimarrà saldo. Dopotutto…" Poromon sorrise "…tu hai il Digimental dell'Amore, no? Abbi fiducia nei valori che rappresenti!"

"Forse hai ragione, Poromon…" rispose lei, sorridendo leggermente e arruffando le piume sulla testolina del suo Digimon.

"Va bene, ragazzi!" prese la parola Koushiro "Mi rendo conto che la situazione sia motivo di tensione per un po' tutti noi, quindi…" diede un'occhiata all'orologio sulla parete della sua stanza "…credo che faremmo meglio a riposarci, in modo da essere freschi per ciò che ci attende. Tra due giorni daremo inizio all'operazione."

"D'accordo, Koushiro!" esclamò Daisuke, stringendo un pugno davanti a sè "Saremo tutti pronti!"

Stava iniziando a calare la sera su Odaiba, e un terzetto di amici stava camminando assieme verso casa. Due ragazzi, uno castano e uno biondo, e una ragazza dai capelli arancioni, in quel silenzio che spesso esprime l'amicizia meglio di mille parole. Tutti e tre erano preoccupati per quanto li aspettava nei giorni a venire, ma cercavano di mostrarsi abbastanza sereni. Ad ogni modo, i problemi del Mondo Digitale non erano l'unica cosa che occupava le menti dei ragazzi…

Taichi Yagami, il leader del primo gruppo dei prescelti di Odaiba, era in mezzo ai suoi più cari amici, Yamato Ishida e Sora Takenouchi. I suoi pensieri andavano a come si era evoluto il rapporto con loro due. Ricordava bene come, all'inizio del loro primo viaggio a DigiWorld, lui e Yamato finissero spesso per litigare, a causa dei loro caratteri così diversi, e un paio di volte avessero finito per mettersi le mani addosso. Tuttavia, proprio quegli screzi avevano permesso al loro rapporto di consolidarsi e di cristallizzarsi in quell'amicizia sincera e disinteressata che durava da tanto tempo. Taichi era orgoglioso di considerare Yamato il suo migliore amico, e sapeva che Yamato la pensava allo stesso modo.

Tuttavia, il ragazzo era più confuso a proposito della sua amica d'infanzia, Sora Takenouchi. Recentemente, stava cominciando a pensare che forse, ciò che provava per lei andava oltre la semplice amicizia…

"Non ho idea di come dovrei comportarmi… ho paura di ciò che potrebbe dire, e soprattutto, di rovinare il rapporto che c'è tra noi due… che ironia, io sarei il Digiprescelto del Coraggio, e finora non sono riuscito a darmi abbastanza coraggio da parlarle di ciò che provo…" pensò tra sé Taichi Yagami, scostandosi dagli occhi una frangia dei suoi scompigliati capelli castani. I suoi occhi color cioccolato erano fissi sul bel viso della sua più cara amica d'infanzia. Sora, come tutti loro, era cambiata molto in tre anni. Quando erano andati per la prima volta a DigiWorld, era una ragazza dinamica e intraprendente, che però soffriva per la lontananza del padre, e per il fatto di non sentirsi capita dalla madre. Ora, grazie anche alle sue esperienze come Digiprescelta e alla vicinanza di Biyomon, era diventata più femminile e pacata, ma non aveva mai perso le qualità che la rendevano ciò che era: la sua solarità, la sua dolcezza e il suo amore per gli amici e la famiglia. Erano queste le qualità che Taichi aveva sempre ammirato di lei…

Il ragazzo sospirò, ripensando a quanto era accaduto diverso tempo prima, poco prima dell'incidente di Diaboromon. Lui e Sora avevano litigato a causa di un regalo di compleanno che la ragazza aveva considerato di cattivo gusto (un fermaglio per capelli, per l'esattezza). Certo, poi erano riusciti a spiegarsi e a tornare amici, ma entrambi avevano sofferto per quel fatto. Ripensandoci, forse era allora che Taichi aveva cominciato a vedere Sora come qualcosa di più che una semplice amica…

Anche Yamato stava ripensando al suo rapporto con i Digiprescelti del Coraggio e dell'Amore. Ricambiava in pieno la fiducia e la sincerità di Taichi nei suoi confronti, e ripensava con un po' di rammarico ai litigi che c'erano stati in passato tra loro – in particolare, a quella volta in cui si era lasciato manipolare da uno scagnozzo di Puppetmon e aveva pensato che Taichi stesse cercando di ostacolarlo. Ora, comunque, era felice di poter chiamare 'migliore amico' il Digiprescelto del Coraggio.

Quello che da un po' di tempo sorprendeva Yamato, era come i suoi pensieri spesso andassero a Sora. Quasi ogni giorno, la vedeva giocare a tennis, parlare con le amiche, e fare tutti quei piccoli gesti quotidiani che parlano dell'animo di una persona meglio di qualsiasi dialogo. Il biondo Digiprescelto dell'Amicizia si trovava sempre più spesso ad ammirare la gentilezza e il buon cuore di Sora, e per quanto non lo desse a vedere, stare vicino a lei gli faceva battere il cuore.

"Che i miei sentimenti per Sora… vadano oltre la semplice amicizia? Come vorrei sapere come comportarmi in casi del genere…" pensò tra sé Yamato, osservando attentamente la ragazza dai capelli arancio. Essendo il vocalista di una delle band giovanili più di successo di Tokyo, i Teenage Wolves, ed essendo anche attraente di suo, Yamato si era procacciato, pur involontariamente, una nutrita schiera di fan, tra le quali – con grande rammarico del ragazzo – c'era anche Jun Motomiya, la stravagante sorella di Daisuke. Ma non aveva mai provato una vera e propria attrazione per nessuna di esse. Sora riusciva a risvegliare in lui delle sensazioni che altre ragazze non riuscivano a dargli.

"Non credevo che provare attrazione per una ragazza mi avrebbe posto di fronte a questi problemi… Parlarne con Sora, e dirle quello che provo? E lei come la prenderà? E soprattutto… credo che ne dovrei discutere con Taichi… dopotutto, loro sono amici d'infanzia, e forse… dopo un'amicizia così lunga, Taichi potrebbe provare qualcosa di simile a quello che provo io per Sora… non troverei giusto nascondergli una cosa del genere…" Questi, o su queste linee, erano i pensieri di Yamato, che furono interrotti quando il gruppetto si fermò davanti ad un negozio di fiori, quello di proprietà della madre di Sora.

"Sono arrivata! Grazie per avermi accompagnato, ragazzi!" disse Sora, fermandosi di fronte alla porta di casa sua e inchinandosi di fronte ai due ragazzi.

"Di niente, Sora! Allora, ci pensi tu ad avvertire Mimi?" chiese Taichi, tenendo lo sguardo leggermente rivolto verso il terreno.

"Sì, lasciate fare a me! Le comunicherò il piano, e il settore nel quale ci ritroveremo per l'operazione!" rispose la Digiprescelta dell'Amore.

"D'accordo, allora ci vediamo domani! Ciao!"

"Ciao!"

"Ci vediamo!"

Sora rimase sulla soglia della sua porta di casa, osservando con aria pensosa i suoi amici che si allontanavano… La ragazza si scopriva sempre più spesso a pensare ai suoi due amici, e a come, in quei tre anni dopo la prima avventura nel Mondo Digitale, si fossero evoluti i loro rapporti. C'era Taichi, il suo primo grande amico d'infanzia, un po' spaccone e imbranato, ma altruista e determinato… e c'era Yamato, più introverso e riflessivo, ma altrettanto dolce e gentile…

"Non so cosa pensare… è come se provassi qualcosa sia per l'uno che per l'altro, e non so come devo comportarmi… e meno male che secondo la mia Crest io dovrei rappresentare l'Amore… Hey, ma… ma che vado a pensare? Non è il momento questo di preoccuparsi di certe cose!" si rimproverò la ragazza "Ora devo parlare con Mimi-chan e comunicarle quello che abbiamo deciso e dove ci incontreremo! Quando tutto sarà finito, avrò tutto il tempo di fare più chiarezza…"

Sora scosse la testa e sospirò, mentre oltrepassava la soglia di casa sua…

"Tutto bene, Yamato? Mi sembri un po' perso…" chiese Taichi, notando l'aria pensosa del suo migliore amico. Yamato scosse la testa, sorridendogli bonariamente. "E' tutto a posto, Taichi. Davvero… ero solo preoccupato per la storia di Devimon e dei Black Gear, e mi chiedevo se saremo all'altezza…"

Taichi rispose con una pacchetta amichevole sulla spalla. "Non c'è da aver paura, amico mio. Anche senza le nostre Crest, sono sicuro che andrà tutto bene, se restiamo uniti e abbiamo fiducia in noi stessi e l'uno nell'altro!"

"Già, forse hai ragione tu…" rispose Yamato, sorridendo a sua volta. Il semplice fatto di parlare con Taichi aveva fatto svanire molte delle sue preoccupazioni, e gli aveva consentito di pensare più chiaramente ai propri sentimenti.

"Prima risolviamo i problemi del Mondo Digitale… e poi, avremo tutto il tempo, io e Taichi, di discutere di altri problemi…"

Il cielo di Odaiba era tinto della calda luce arancione del tramonto, che sembrava quasi cercare di trasmettere un po' di calma e serenità nei cuori dei ragazzi prescelti. C'era una tempesta all'orizzonte, e dovevano essere pronti a resisterle…

Anche in un certo settore di DigiWorld fermevano dei preparativi…

Nella ex-base dell'Imperatore, Arukenimon e Mummymon, entrambi nella loro forma umana, entrarono nella sala di controllo e si chinarono su un ginocchio davanti a Mephistomon. Il Digimon malvagio, in quel momento, era al lavoro davanti ad un enorme monitor, quello stesso monitor che era servito all'Imperatore per ammirare e controllare l'estensione dei suoi domini. Numerose spie e luci lampeggiavano sulle console e sulle interfacce, e lievi suoni di caricamento e di elaborazione riempivano la sala, prima cupa e silenziosa. Pareva che molti dei macchinari avessero ripreso a funzionare, anche se la base in sé non poteva più muoversi.

"Mephistomon, mio signore." Iniziò Arukenimon "Abbiamo fatto quello che ci aveva ordinato. Abbiamo le identità dei Digiprescelti che stanno contribuendo all'opera del gruppo di Odaiba."

"Bene. Allora, cosa aspettate a comunicarmele?" ingiunse il demone con tono autoritario. Mummymon, un po' nervosamente, tirò fuori una telecamera che teneva nascosta chissà dove, la puntò verso uno dei monitor della sala, e la attivò, proiettando quattro immagini sul maxischermo.

"Eccoli, mio signore… questi quattro sono quelli potenzialmente più pericolosi. Ce n'è qualcun altro, ma solo questi quattro rappresentano una minaccia tangibile." Indicò con lo sguardo la prima immagine, che ritraeva un tredicenne dai capelli biondi e ricci. "Il primo di loro si chiama Michael McComak, americano, Digimon assegnato Betamon. Sappiamo che in questi ultimi tempi ha spesso accompagnato la Digiprescelta della Sincerità."

Mephistomon annuì con un grugnito gutturale. "Vai avanti. Non mi interessano le informazioni inutili."

"Ehm… sì, signore, mi scusi…" si giustificò il Digimon mummia, prima di indicare l'immagine di una ragazzina bionda vestita di rosso, dall'aria distinta "Comunque, la prossima è Catherine DeGaul, francese, partner di Floramon. Il terzo…" indicò il ritratto di un ragazzino dai capelli arancioni "…è Derek 'Dingo' Russell, australiano, Digimon assegnato Crabmon. La quarta e ultima è Rosa Escobàr, messicana, partner di Gotsumon." Concluse indicando una ragazzina dall'aria vivace e dai capelli castani scuri, legati in un paio di trecce.

Mephistomon rimase ad osservare per qualche secondo le immagini, per fissarsi le identità dei suoi potenziali nemici, poi annuì lentamente, muovendo le ali da pipistrello che gli spuntavano dalla schiena. "Un buon lavoro, miei fedeli schiavi. Questi insetti, e i Digiprescelti di Odaiba, saranno i primi della lunga serie di coloro che sentiranno l'amaro sapore della mia vendetta. I preparativi sono quasi ultimati, e ora non dobbiamo fare altro che attendere. Arukenimon, credo sia il momento di provare quel nuovo utilizzo degli Spirit Needle che ti ho insegnato. Molto presto, i topi si metteranno in trappola con le loro stesse mani, e io sarò là a godermi il loro terrore prima di distruggerli…"

Mephistomon terminò di digitare alcune righe di codice sullo schermo davanti al quale si trovava, e premette un pulsante di invio, salvando il programma nella memoria principale. Dopodiché, il demone rise di nuovo, sollevandosi a qualche centimetro da terra e alzando una leggera nuvola di polvere, come se avesse voluto fare più effetto. Se qualcuno avesse potuto vedere, avrebbe notato i Black Gear impiantati nelle spalle di Arukenimon e Mummymon brillare di luce rossa per qualche istante, mentre i due Digimon sghignazzavano come ad imitare il loro capo…

Due giorni erano volati, e per i Digiprescelti di Odaiba, vecchi e nuovi, era arrivato il momento della verità. In quella calda giornata di inizio luglio, i ragazzi e i loro Digimon si sarebbero riuniti in un settore di DigiWorld adiacente a quello in cui la base dell'Imperatore era stata abbattuta, e da lì avrebbero lanciato un attacco massiccio al loro primo grande nemico, per liberare per sempre il Mondo Digitale dalla sua malvagità.

Per Daisuke Motomiya, non era stata una notte di riposo. Il giovane Digiprescelto, emozionato all'idea di una nuova avventura a fianco dei suoi amici e dei Digiprescelti più grandi, continuava a fare lo stesso sogno, in cui si vedeva sconfiggere Devimon al fianco di ExVeemon. L'eccitazione stava tenendo svegli sia lui che il piccolo DemiVeemon. Finalmente, i primi raggi di sole cominciarono a filtrare dalle imposte semichiuse delle finestre della sua camera, illuminando il pavimento disseminato di modellini, giocattoli, cartacce e altre amenità.

Come se non stesse aspettando altro, Daisuke, disteso sul suo letto ormai disfatto, aprì un occhio e sorrise, mentre i suoi occhi si riabituavano alla luce. Il grande giorno era arrivato. Finalmente, avrebbero fatto vedere a quello spaccone di Devimon cosa succedeva a chi faceva il duro con i Digiprescelti!

DemiVeemon, che aveva dormito sul cuscino, si stiracchiò e saltò in braccio al suo amico, saltellando per svegliarlo del tutto. "Ci siamo, Dai! E' ora di alzarsi! Ci siamo, ci siamo!"

Daisuke rise, accarezzando la testa del draghetto e stropicciandosi gli occhi. "Lo so che ci siamo, DemiVeemon… Questa è una di quelle poche volte in cui mi fa piacere svegliarmi presto. Oggi ci aspetta un'avventura ancora più grande della nostra ultima battaglia con l'Imperatore!"

"E noi siamo pronti a vincere anche stavolta, giusto?" cinguettò DemiVeemon.

"Altroché!" rispose Daisuke, che tra tutte le qualità stimava in particolare la determinazione. In un lampo, il ragazzino si alzò dal suo letto, si fiondò in bagno (battendo sul tempo la povera Jun che, meraviglia delle meraviglie, si era svegliata presto anche lei), e si preparò, presentandosi al tavolo della colazione cinque minuti dopo, già vestito e preparato.

"Ta-daaan! Sono già pronto, come potete vedere!" esclamò Daisuke, davanti agli occhi sbalorditi dei suoi genitori.

"Però, Daisuke! Una volta tanto tu e tua sorella vi svegliate presto! Cosa c'è sotto?" chiese con tono scherzoso il signor Motomiya.

Daisuke ridacchiò, mettendosi una mano dietro la nuca e sedendosi al tavolo per fare colazione. "Beh, siamo entrambi piuttosto emozionati. Oggi facciamo una bella uscita, io e i miei amici… e Jun non vede l'ora che arrivi stasera…" modulò la propria voce in un irritante falsetto e si volse verso il bagno nel quale sua sorella si era rinchiusa "…per assistere al concerto di Yamato-chaaaan, non è così, sorellina?"

"Grr… Fatti gli affari tuoi, mostriciattolo!" gli gridò dietro Jun dal bagno.

Dopo aver divorato con entusiasmo una tazza di latte e cereali, ed essersi lavato i denti a tempo di record, Daisuke fece un salto a prendere lo zaino con tutto l'occorrente per il viaggio a DigiWorld, prese con sé DemiVeemon (che, come al solito, stava facendo finta di essere un peluche) e salutò i suoi familiari.

"Allora ci vediamo stasera, gente!" esclamò il ragazzino dalla soglia d'uscita.

"Sì, a stasera!" lo salutarono i suoi genitori e Jun. La ragazza, tuttavia, stava guardando con aria leggermente sospettosa lo strano draghetto azzurro che faceva capolino dallo zaino del fratello minore, restando immobile come una statua. "Scusa, ma tu te lo porti sempre dietro, quel peluche?" chiese, aggiungendo tra sé e sé: "Sempre che di un peluche si tratti…"

"Che c'è di male?" rispose Daisuke con naturalezza "E' un regalo dei miei amici, e ci tengo molto: anche gli altri ne hanno uno simile, e ce li portiamo sempre dietro, nelle nostre riunioni!"

Jun alzò le spalle. "Come vuoi… non sarò io a impedirtelo…"

Daisuke salutò un'ultima volta, ricambiato dai suoi familiari, e scomparve dietro la porta.

"Eppure non me la racconta giusta…" riflettè Jun, ripensando a quello che suo fratello faceva passare per un peluche. La maggiore dei fratelli Motomiya, nonostante le apparenze, non era una stupida, e soprattutto si ricordava bene di quando, tre anni prima, durante l'incidente della nebbia di Odaiba, lei e la sua famiglia erano stati tenuti in ostaggio, assieme a molte altre famiglie, da quello strano individuo megalomane che si faceva chiamare Myotismon… e di quando, poco dopo, era apparso quel continente nel cielo. Per qualche motivo, aveva il sentore ('intuito femminile', avrebbe detto lei con malcelato orgoglio) che quello strano draghetto azzurro fosse in qualche modo collegato a quegli eventi…

Comunque, decise di non stare a pensarci. Sfoderò un sorrisone da orecchio a orecchio, ricordandosi di cosa la aspettava quella sera "Beh, concentriamoci sull'oggi… finalmente, stasera chiederò a Yamato-chan di uscire con me! Yahoo!"

Daisuke si avvicinò il più furtivamente possibile ai cancelli d'entrata della Odaiba Middle School, che erano chiusi per le vacanze estive. I Digiprescelti, per poter lavorare con meno disturbi possibili, si erano messi d'accordo di incontrarsi nell'aula computer della scuola, e da lì avrebbero aperto il Digiport per il Mondo Digitale.

Dopo essersi guardato attorno per assicurarsi che nessuno lo stesse osservando, Daisuke si intrufolò nel perimetro della scuola, infilandosi agilmente in una stretta apertura tra i cancelli. Dopodiché, si tolse lo zaino dalla schiena, dando a DemiVeemon il permesso di uscire.

"Tutto a posto, DemiVeemon, nessuno in vista!" disse, togliendosi un pacchettino di caramelle gommose dalla tasca della sua giacca. Il draghetto blu saltellò allegramente fuori dallo zaino e si tuffò letteralmente nel sacchetto di dolcetti che il partner umano aveva aperto per lui. "Wow, questi dolcetti sono i miei preferiti! Grazie, Dai!" esclamò.

Daisuke sorrise, grattando il suo amico digitale sulla testolina con due dita. "Di niente, amico mio! Mangia quanto vuoi, che ci aspetta una giornata dura!"

"Hey, Daisuke-kun! Buongiorno!" si sentì la voce di Taichi da dietro i cancelli. Il mentore di Daisuke era appena arrivato, accompagnato da Gatomon e dalla sorellina Hikari. Daisuke rispose al saluto, facendo l'occhiolino alla ragazza già che c'era.

"Hey, Taichi! Ciao, Hikari-chan! Allora, pronti per dare a Devimon una lezione che non scorderà mai?"

"Puoi scommetterci, Dai! Gli faremo vedere di cosa siamo capaci noi Digiprescelti!" rispose Taichi. I due leader si scambiarono un cinque, sotto lo sguardo divertito di Hikari e quello rassegnato di Gatomon.

"Non sarà un problema!" disse Daisuke.

"Facile come bere un bicchiere d'acqua!" proseguì Taichi. Hikari ridacchiò tra sé, mettendosi una mano davanti alla bocca.

"Sai, Gatomon, ci dovrebbe essere una regola che vieti a mio fratello e a Dai-kun di stare nella stessa camera!" commentò la ragazzina.

La gattina annuì. "Concordo."

Non appena DemiVeemon ebbe finito la sua colazione, Taichi, Daisuke e Hikari si diressero in aula computer, dove tutti gli altri Digiprescelti erano già riuniti.

"Heilà, ragazzi! Vedo che ci siamo già tutti!" esclamò Daisuke, notando il cospicuo numero di ragazzi presenti. Davanti al computer, c'erano già Koushiro, Miyako, Poromon e Jyou, mentre Sora, Yamato, Takeru e Patamon, Iori e Upamon, e Ken e Minomon erano dietro di loro, in attesa.

"Già. A quanto pare, siamo arrivati tutti in anticipo rispetto all'orario stabilito!" rispose Koushiro, che stava lavorando al computer da cui i nuovi prescelti erano soliti aprire il Digiport. "Ho già settato le coordinate per il settore in cui emergeremo, e Mimi è già presente sul posto, assieme ai nostri Digimon, e anche a Michael e Betamon."

"C'è anche Michael? Bene, più siamo, meglio è!" rispose Hikari.

Koushiro si volse verso lo schermo, dove era aperta una finestra di comunicazione. La Digiprescelta della Sincerità, Mimi Tachikawa, e la sua partner digitale, Palmon, erano in ascolto su quella finestra. "Allora, Mimi, in questo momento sono arrivati anche Taichi, Daisuke e Hikari, quindi direi che siamo pronti per partire!"

"Molto bene!" rispose la ragazza dai capelli rosa, per poi rivolgersi al suo amico "Okay, Michael, sono arrivati tutti!"

"Davvero? Allora devo salutarli!" rispose la gioviale voce del Digiprescelto americano. Michael fece capolino dalla finestra di comunicazione e agitò una mano verso Taichi e gli altri. "Hey, Taichi, Daisuke! Vedo che lavoreremo ancora assieme… Hey, ma che…"

"Taichi! Taichi, mi vedi?" esclamò la familiare voce di Agumon. Il piccolo dinosauro, sentendo che il suo partner umano era arrivato, si era subito fiondato alla finestra per salutarlo, e in quel momento stava passando proprio in mezzo alle gambe del sorpreso Michael.

"Agumon! Un po' di contegno, mica scappa!" protestò Palmon.

La buffa scenetta fece ridere un po' tutti i Digiprescelti, e anche i più austeri Iori e Ken abbozzarono un sorriso divertito.

"Allora, ci siamo tutti?" chiese Jyou, dando un'occhiata in giro per vedere se erano presenti tutti i suoi amici. Tutti fecero un cenno, alzarono la mano, o pronunciarono il proprio nome per confermare la loro presenza.

"E va bene. Allora, se siete pronti… Miyako, fai il tuo solito!" concluse Jyou.

"Agli ordini!" esclamò la ragazza con gli occhiali, facendo un saluto militare volutamente melodrammatico. Poi, puntò il suo D-3 verso lo schermo e pronunciò la sua frase-tormentone:

"DIGIPORT OPEN! Pronti, Digiprescelti? ATTIVARSI!"

"Ci siamo. Sono proprio loro." Sogghignò Mephistomon, osservando una griglia sul maxischermo della sua sala di controllo. Grazie ai macchinari che l'Imperatore aveva installato, il Digimon demone era ora in grado di monitorare l'apertura di Digiport e la presenza di esseri umani in qualsiasi zona del Mondo Digitale. Poco prima, era stato avvertito di un Digiport che si era aperto in un settore adiacente al suo, ma privo di Dark Towers. Da quel Digiport erano usciti due esseri umani. Ora, un altro se ne era aperto nello stesso settore, e ben undici presenze umane erano state rilevate. Non poteva essere una coincidenza… E poi, erano state rilevate altre tre presenze umane in altri settori. Mephistomon non riusciva a credere alla propria fortuna: forse aveva la possibilità di sbarazzarsi di tutti i suoi nemici con un colpo solo!

"Quei mocciosi sono dunque venuti… credono di avere in mano il gioco, ma non hanno idea di cosa ho in serbo per loro…" Con una risata di crudele piacere, Mephistomon aprì una finestra sul maxischermo, nella quale era scritta una lunghissima sequenza di strane parole nell'antica lingua di DigiWorld. Fece un ultimo ritocco al testo, poi premette un pulsante di invio.

"Molto presto mi divertirò a vedere le loro facce sconvolte dalla paura… Arukenimon, Mummymon! Il gruppetto dei mocciosi prescelti ha deciso di farci visita! Non facciamoli aspettare!"

I due servitori di Mephistomon, che erano rimasti nascosti nell'ombra ad attendere ordini, fecero un passo avanti, rivelandosi. Mephistomon volse i suoi brucianti occhi scarlatti verso la donna ragno e le fece una domanda. "Hai fatto come ti ho detto? Dieci obelischi di controllo?"

"Sì, mio signore. I preparativi sono ultimati, e SkullBaluchimon è pronto a combattere." Rispose lei, prontamente.

"Perfetto!" rise Mephistomon "Ora, mostriamo ai Digiprescelti a quale potere hanno stupidamente deciso di opporsi… Andiamo ad accoglierli come si deve, e a mostrargli il potere di un Digimon Ultimate!"

Dopo un'allegra riunione e i convenevoli di rito, il gruppetto di ragazzi prescelti e Digimon iniziò a dirigersi verso il settore nero adiacente, dove, ne erano tutti convinti, li avrebbe attesi lo scontro decisivo con Devimon e i suoi scagnozzi. Sapevano che il Digimon demone avrebbe sicuramente riservato loro qualche sgradita sorpresa, ma ora che erano tutti assieme, erano sicuri che le probabilità di vittoria fossero enormemente migliorate…

Per buona parte del tragitto, i ragazzi e i loro amici digitali avevano chiacchierato allegramente, comportandosi come in una semplice uscita tra compagni. Tuttavia, quando Tentomon ritornò da un giro di ricognizione per informarli della miriade di Dark Towers che si stava stagliando all'orizzonte, l'umore si incupì immediatamente.

"Ci siamo, ragazzi! Il settore di cui Ken ci aveva parlato è molto vicino!" aveva detto il Digimon insetto "Ho visto obelischi di controllo a perdita d'occhio!"

"Allora ci siamo…" mormorò Taichi, stringendo una mano a pugno davanti a sé "Probabilmente Devimon si nasconde lì, e ci starà già aspettando…"

Il leader del primo gruppo di Digiprescelti si rivolse ai suoi amici. "D'accordo, ragazzi, ascoltate! Dobbiamo evolvere adesso i nostri Digimon, prima che si facciano sentire gli effetti delle Dark Towers!"

"OKAY!" risposero in coro diversi membri del gruppo. Tutti i Digiprescelti più 'anziani' tirarono fuori i loro Digivice e D-3, e i loro Digimon si misero davanti ad essi per riceverne energia. Un attimo dopo…

"Agumon shinka… GREYMON!"

"Gabumon shinka… GARURUMON!"

"Biyomon shinka… BIRDRAMON!"

"Tentomon shinka… KABUTERIMON!"

"Palmon shinka… TOGEMON!"

"Gomamon shinka… IKKAKUMON!"

"Patamon shinka… ANGEMON!"

Tra lampi di luce ed effetti speciali, le forme Champion del gruppo originale riapparvero in tutta la loro gloria.

"Aaah! Da quanto tempo desideravo rivedere una scena come questa!" ruggì Greymon con aria soddisfatta, osservando i suoi compagni Digimon nella loro prima forma evoluta. Taichi non potè fare a meno di ridere divertito per il commento. "Eh, già, mette quasi nostalgia!"

Michael rimase ad osservare meravigliato il gruppo di Digimon Champion davanti a sé. Quindi erano questi gli eroi che, tre anni prima, avevano salvato il mondo quando era apparso quello strano continente (che ora lui sapeva essere DigiWorld) nel cielo… e sapere che una delle sue più care amiche faceva parte di quel gruppo gli dava un certo orgoglio!

"Michael! Io sono pronto, fammi digievolvere!" sentì la voce gracidante di Betamon che lo risvegliò dal suo stupore. Il Digiprescelto americano tirò fuori il suo Digivice e annuì. "Certamente, Betamon! Sei pronto?"

Il Digimon dall'aspetto di girino fece un cenno affermativo, mentre un fascio di luce, proveniente dal Digivice, lo avvolgeva e gli trasmetteva energia!

"Betamon shinka… SEADRAMON!" L'istante successivo, al posto di Betamon si ergeva in tutta la sua ragguardevole statura il maestoso serpente marino che era stato uno dei primi avversari dei Digiprescelti durante il loro primo viaggio.

Allo stesso tempo, anche Daisuke e il suo gruppo avevano preparato i Digivice per eseguire la Digievoluzione a livello Champion, tranne Hikari che aveva optato per una Armor-Digievoluzione.

"Veemon shinka… EXVEEMON!"

"Wormmon shinka… STINGMON!"

"Armadillomon shinka… ANKYLOMON!"

"Hawkmon shinka… AQUILAMON!"

"DIGI-ARMOR ENERGIZE!" esclamò Hikari, richiamando a sè il potere del Digimental della Luce.

"Gatomon armor shinka… NEFERTIMON, l'Angelo di Luce!"

"Fantastico, ci siamo tutti!" commentò Daisuke, osservando il nutrito gruppo di Digimon che gli stava davanti. "Direi che con tanti Digimon a livello Champion al nostro fianco, Devimon può già iniziare a pregare!"

"L'hai detto, Daisuke!" rispose ExVeemon "Ora andiamo là e diciamo una volta per tutte a quel pallone gonfiato come la pensiamo…" Il drago guerriero si interruppe di colpo, guardando dietro di sé con la coda dell'occhio. Come lui, anche altri Digimon erano diventati improvvisamente ansiosi e allarmati.

"Cosa sta succedendo?" chiese Jyou, guardando nella direzione verso cui ExVeemon aveva puntato lo sguardo.

"Sta arrivando qualcuno." Rispose Angemon "Non so bene chi, ma percepisco un grande potere maligno."

"Sarà sicuramente Devimon…" mormorò Takeru "E' venuto a darci il benvenuto di persona…"

"Come vuole! Ci ha risparmiato la fatica di andarlo a stanare!" replicò Daisuke, stringendo i pugni. Proprio in quel momento, Ken puntò un indice verso l'orizzonte, indicando due figure che si stavano avvicinando rapidamente.

"Un momento, guardate là! Quella… non è la jeep di Mummymon e di quella donna? E quella creatura che corre al loro fianco… che cos'è?" chiese l'ex-Imperatore.

Tutti guardarono verso la direzione che Ken aveva indicato, per vedere la jeep guidata da Mummymon, e con Arukenimon sul lato passeggeri, procedere a velocità sostenuta verso di loro. Ma la cosa che colpì ancora di più i Digiprescelti fu vedere un enorme Digimon, dall'aspetto piuttosto raccapricciante, correre al fianco del fuoristrada: sembrava lo scheletro di una gigantesca tigre dai denti a sciabola, con le ossa ricoperte di uno strano metallo azzurro e ali scheletriche che non sembravano in grado di sostenerlo in aria. La creatura era alta almeno due metri e mezzo alla spalla, e lunga in proporzione, le sue zampe erano armate di artigli, e un paio di canini ricurvi, sproporzionatamente lunghi, sporgeva dalla bocca. Il cranio della bestia era sormontato da un paio di corna ricurve, e ne aveva una, piegata verso avanti, anche in mezzo agli occhi. Infine, una strana luce rossa, che mal celava gli intenti malvagi della bestia, brillava nelle orbite vuote. Nonostante la mole, la bestia sembrava molto agile e veloce, e stava dietro alla jeep senza problemi.

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: SkullBaluchimon

Tipo: Scheletro

Attributo: Dati

Livello: Ultimate

Attacchi: Glaive Horn, Deadly Fear

Digimon della stessa famiglia di SkullGreymon, nato da una digievoluzione corrotta. Ogni informazione a suo riguardo è sconosciuta.

"Che… razza di Digimon è quello? Non ne ho mai visto uno simile!" domandò Michael. Al suo fianco, Mimi fece una faccia intimorita. "Qualunque cosa sia, fa paura! Sembra un ossario ambulante!"

Taichi sussultò, vedendo qualcosa, o qualcuno, in piedi sul cranio del Digimon sconosciuto, e andò a pescare il suo vecchio canocchiale che aveva usato fin da quando era più piccolo. "Aspettate, non è finita! C'è qualcun altro, lì!" esclamò, dando un'occhiata con il suo strumento.

"Cosa? Riesci a vederlo?" gli chiese Yamato. Taichi annuì. "Sì, ma… proprio non ricordo di averlo mai visto!"

Sul vetro del canocchiale di Taichi era apparso un Digimon umanoide, anch'esso dall'aspetto poco rassicurante: aveva una mostruosa testa di capra sormontata da un paio di corna nere e ricurve, ricoperta da un'ispida peluria marrone e con un paio di strisce verticali che solcavano gli occhi rossi simili a braci ardenti. Il torace, muscoloso e dalla pelle di un blu talmente scuro da sembrare nero, era decorato con una sorta di stella nera in mezzo ai pettorali, e un paio di ali da pipistrello fuoriusciva dalla schiena. Le spalle, solcate da strisce rosse, e gli avambracci, ricoperti dalla stessa peluria marrone della testa, erano mostruosamente grandi, le mani erano artigliate, mentre il resto delle braccia, dalle spalle ai gomiti, era quasi scheletrico e decorato con strisce nere e rosse. La creatura si sorreggeva su un paio di robuste zampe caprine, terminanti in zoccoli neri.

Prima che il gruppo dei bambini prescelti potesse fare qualcosa, la jeep e il gigantesco Digimon dall'aspetto di scheletro si erano avvicinati, e si erano fermati a circa una decina di metri. Tutti i ragazzi e i loro Digimon trattennero involontariamente il respiro, fissando il gruppo di nemici e attendendo la loro prossima mossa.

Finalmente, dopo alcuni secondi di silenzio, Mimi puntò lo sguardo verso Arukenimon e Mummymon. "Miyako… quelli sono i due Digimon di cui parlavate, che trasformano le Dark Towers in Digimon?"

La ragazza con gli occhiali strinse gli occhi con rabbia. "Sì, sono loro… Mummymon e quella strega che lo accompagna…" sibilò.

"Arukenimon, prego." Precisò la donna con tono spocchioso.

Daisuke volse lo sguardo verso il Digimon dall'aspetto caprino. "Però… quell'altro buffone non lo conosciamo proprio…"

Il diretto interessato, dalla sua postazione sulla testa di SkullBaluchimon, sostenne lo sguardo indignato del ragazzino, facendo un sorrisetto di sufficienza. "Ma bene… finalmente ci incontriamo di nuovo, Digiprescelti, e vedo che avete invitato un altro po' di amichetti alla festa. Finalmente, potrò avere la mia vendetta per quello che avete fatto alla mia forma precedente…" tuonò il demone.

"Cosa?" esclamò Sora "Forma precedente? Sei Devimon, vero? O meglio… la sua forma evoluta…"

Il demone rispose gettando indietro la testa e scoppiando in una terribile risata. "HAHAHAHAAA! Avete ragione, perdonate i miei modi! Non mi sono nemmeno presentato!" disse con aria falsamente apologetica. Si ricompose rapidamente e fece un inchino da gentleman.

"Ho l'onore di essere… Mephistomon! Piacere di rivedervi, Digiprescelti!"

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Mephistomon

Anche chiamato: Mephismon

Tipo: Malvagio

Attributo: Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Dark Cloud, Black Sabbath

Questo Digimon, nato da elementi di puro odio e malvagità, cerca di distruggere tutto ciò che gli sta attorno! I suoi poteri sono enormi, ed è specializzato in maledizioni.

"Cosa? Mephistomon?" fece eco Koushiro "Non ho mai sentito di un Digimon con un nome del genere…"

"E, per rispondere alla domanda della Digiprescelta dell'Amore…" proseguì il demone, facendo una pausa per fare maggior effetto "No, temo che qui ci sia un errore. La mia forma precedente… non era Devimon!"

L'annuncio colse tutti tra capo e collo. I Digiprescelti rimasero sbalorditi, vedendo le loro aspettative disattese in maniera così brusca. "Non… non sei la nuova forma di Devimon? E allora… come si spiegano i Black Gear… e tutto il resto?" chiese Jyou.

Mephistomon guardò dall'alto in basso il Digiprescelto dell'Affidabilità. "Immagino che questo sia il momento in cui il 'cattivo' rivela tutto agli 'eroi', non è così? E va bene…" sghignazzò un'altra volta, poi proseguì "Innanzitutto, credo sia giusto dirvi quale fosse la mia forma precedente. Suppongo che ve la ricordiate molto bene, voi della vecchia generazione… dopotutto, ero… anzi, ERAVAMO… il Digimon più potente che entrambi i mondi abbiamo mai conosciuto!"

Quel verbo, usato al plurale, fece accendere una lampadina a Taichi, che sobbalzò per la sorpresa. "Ma allora… tu sei… una nuova forma di… Apocalymon!"

"Che cosa? Apocalymon?" trasalì Michael "Non era quel bestione a forma di poliedro che è apparso nel cielo… in occasione della crisi di tre anni fa?"

"Ugh… sì, è proprio lui…" mormorò Mimi, sentendo improvvisamente girare la testa.

Daisuke strinse i denti. Aveva visto Apocalymon assiso nel cielo di Odaiba in occasione della battaglia finale di tre anni prima, e immaginava quanto fosse potente e temibile. Era quasi riuscito ad eliminare i Digiprescelti e distruggere entrambi i mondi, e se non fosse stato per un miracolo compiuto all'ultimo momento dai ragazzi, ci sarebbe davvero riuscito. Ed ora, se lo ritrovavano davanti, in una nuova forma!

Mephistomon gettò indietro la testa e scoppiò a ridere, sotto gli occhi attoniti dei Digiprescelti. "Corretto, Digiprescelto del Coraggio! Dieci e lode! Ero quasi riuscito a ridurre il Mondo Digitale e quello Reale al loro giusto stato di nulla assoluto, quando voi avete rovinato ogni cosa. Per tre anni ho vagato in quell'inferno conosciuto come Dark Area, non pensando ad altro che a vendicarmi e completare la mia opera di distruzione. Ma i miei dati erano stati dispersi, e non avrei potuto, neanche volendo, ammassare nuovamente una simile mole di dati per ricostruire il mio corpo!"

"Scommetto quello che volete che con quanto ci hai appena detto c'entra il fatto che noi credessimo di avere a che fare con Devimon!" commentò Koushiro, sostenendo lo sguardo colmo d'odio di Mephistomon. "Di tutti i nemici che abbiamo affrontato e distrutto, Devimon era quello di livello più basso: era solo un Champion, mentre gli altri erano tutti a livello Ultimate o Mega, e questo comportava una minore quantità di dati da rimettere insieme per potersi manifestare nuovamente nel Mondo Digitale! Perciò… hai integrato i dati di Devimon, che ancora fluttuavano nella Dark Area, nella tua struttura, e hai approfittato di quel varco di cui Ken ci ha parlato per inviare tali dati nel Mondo Digitale vero e proprio, a formare il corpo di Chimeramon! Dopo la distruzione di Chimeramon, i tuoi dati, o meglio quelli di Devimon, sono rimasti nel Mondo Digitale, e tu hai potuto iniziare a ricostruirti un corpo."

"Intelligente e intuitivo come al solito, Digiprescelto della Conoscenza! Un dieci e lode anche a te! Ma non era solo questo il motivo per cui ho scelto i dati di Devimon per ricostruire il mio corpo! Sapete indovinare qual è l'altro?" chiese Mephistomon. Sembrava che la nuova forma di Apocalymon si divertisse a tenere sulle spine i ragazzi.

"Credo di immaginarlo." Rispose Ken, scuotendo la testa "Utilizzando i dati di Devimon, hai acquisito anche la sua conoscenza sull'uso dei Black Gear, e l'hai usata per impiantare quei diabolici congegni in quei due Digimon che ti accompagnano in questo momento!" volse lo sguardo verso Arukenimon e Mummymon, che restavano immobili al loro posto, con aria divertita. "Ti serviva per mandare qualcun altro a fare il lavoro sporco, mentre tu te ne stavi nascosto, recuperando le forze! E quando il tuo potere è ritornato a livelli abbastanza alti… hai potuto crearti un nuovo corpo e tornare a terrorizzare DigiWorld!"

Mephistomon annuì, sempre con quel sogghigno atroce sulle labbra "Proprio così, Imperatore! Ed è proprio a questo punto che sei entrato in gioco tu! Anzi… in realtà eri entrato in gioco già da prima, da quel giorno in cui ci siamo incontrati e tu sei diventato l'Imperatore Digimon!"

"Che… cosa?" esclamò Ken, ritornando con la mente a quel giorno in cui, giunto in quello strano e inquietante mondo privo di colore, aveva sentito quella voce che lo aveva convinto a muovere i primi passi sulla via del male "Allora… quella voce che ho sentito quel giorno… era la tua!"

"Indovinato, moccioso! Nella pietosa condizione in cui ti trovavi, è stato un gioco da ragazzi convincerti a cedere il tuo spirito alle forze delle tenebre!" rispose Mephistomon, chiaramente compiaciuto "Nei panni dell'Imperatore, hai disseminato le tue Dark Towers, tra l'altro composte dello stesso materiale dei Black Gears e per questo facilmente manipolabili da Devimon, o da chi ne possiede i dati… per tutto DigiWorld, preparandomi involontariamente un esercito che non avrei dovuto fare altro che animare e guidare alla distruzione di entrambi i mondi! Certo, non mi aspettavo che oltre a voi ci fossero altri bambini prescelti, e per questo sono stato costretto a raggruppare numerose Dark Towers per sottrarle alla distruzione… ma alla fine, tutto è andato come da previsione, e di questo devo ringraziare soltanto te, mio POVERO RAGAZZINO SVIATO!" Mephistomon, per pura crudeltà, aveva ripetuto le parole che aveva detto a Ken quel giorno in cui, sotto forma di spirito, gli aveva parlato per la prima volta. Tutti i Digiprescelti stavano stringendo i denti, disgustati dalla codardia del loro avversario, mentre l'ex-Imperatore teneva gli occhi rivolti verso il terreno e i pugni chiusi, tremando visibilmente.

"Sei… uno spregevole vigliacco!" ringhiò Yamato, guardando dritto negli occhi Mephistomon. Il demone non fece nemmeno caso alle parole del biondo Digiprescelto dell'Amicizia, e si alzò in aria con un rapido colpo d'ali.

"Ed ora, tutto quello che rimane da fare per completare i miei piani è distruggervi! Vai, SkullBaluchimon! Annienta i bambini prescelti!"

A queste parole del suo creatore, SkullBaluchimon, che fino ad allora era rimasto immobile, gettò indietro la testa e ruggì, mostrando gli artigli sulle zampe anteriori, mentre la luce rossa e maligna che brillava nelle sue orbite vuote si faceva più brillante. Mummymon fece marcia indietro e si scostò di alcuni metri per dare maggior spazio al gigantesco Digimon scheletrico, mentre i Digimon dei ragazzi prescelti si mettevano in posizione di guardia. Non si preannunciava un combattimento facile, per niente…

CONTINUA…

Note dell'autore: Phew! Un altro chappy completato! Spero che vi piacerà! Non ho molto da dire, ora come ora, perciò vi saluto e vi do appuntamento al prossimo paragrafo, dove entrerà in scena qualche altro nemico dei Digiprescelti (uno dei quali ha avuto un ruolo assurdamente limitato nella serie originale…). Ciao!

Justice Gundam