Digimon Adventure 02 Reload

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Justice: Bentornati alla mia fanfiction! Purtroppo, non ho avuto molto tempo per lavorarci, con i miei esami della sessione autunnale e tutto il resto, ma cerco comunque di scrivere ogni volta che posso… e credetemi, in questo capitolo ne vedremo delle belle! Per l'occasione, ho invitato delle ospiti speciali che presto vedremo in azione su Italia 1: signore e signori, diamo il benvenuto… alle WITCH!

(Le cinque WITCH si fanno avanti e salutano i lettori)

Justice: Ebbene sì, che ci crediate o no, sono un fan delle mitiche guardiane della Disney, il cui cartone animato inizia ad andare in onda martedì! Ho pensato che sarebbe stato appropriato far presentare a loro questo capitolo… i Digiprescelti li ritroverete nel prossimo! (abbassando la voce) E poi, è un'altra serie in cui una delle mie coppie preferite è andata al diavolo… chi ha letto il numero 23 di WITCH sa di cosa sto parlando…

Will: Siamo tutte molto liete di questo invito, sig. Justice Gundam!

Cornelia: Quindi lei è un fan delle nostre vicende… la ringraziamo per l'apprezzamento!

Justice: Di niente, Corny! Ora, ci sarebbero delle recensioni a cui rispondere. Mi date una mano?

Hai Lin: Yap! Vediamo un po' chi ci lascia commenti… Driger, l'autore ringrazia ancora per le tue recensioni, e mi comunica di dirti che pensava che il precedente chappy fosse fallato perché stava entrando in periodo di esami, quindi gli è sembrato di aver scritto l'ultima parte un po' frettolosamente… ad ogni modo, no, Justice non ha mai giocato a quei due giochi di cui parli… comunque, ha comprato Digimon World 3 un po' di tempo fa, e conta di iniziare a giocarci a fine settembre, quando avrà terminato con gli esami – e in ogni caso, ha già qualche conoscenza sulla storia del gioco...

Irma: E poi… un'altra affezionata lettrice, Francesca Akira! Jus mi dice di ringraziare anche te per la recensione… e che non ha nessuna intenzione di lasciare solo Ken, che è anche il suo personaggio preferito! Dice inoltre che si rende conto che alcune delle sue coppie sono piuttosto inusuali… ma voleva dare un tocco di originalità alla sua storia! In ogni caso, Jus conta di scrivere un'altra saga di Digimon, in cui vedremo la mitica coppia Ken/Miyako!

Justice (facendo gli occhioni da cucciolo stile Kim Possible): Allora, Franci? Sono perdonato? Ti prego, dimmi di sì… TT

Irma: Ti stai rendendo abbastanza ridicolo…

Cornelia (sorridendo tra sé): Sì, certo… parla la regina della compostezza!

Irma: HEY!

Taranee (sorride e scuote la testa): Giuro, quelle due a volte sembrano le versioni femminili di Taichi e Yamato… andando avanti con le review troviamo Miele: l'autore è molto felice del fatto che tu lo segua con tanta assiduità! Ti chiede solo di avere un po' di pazienza… Ad ogni modo, grazie ancora per i tuoi commenti entusiastici! E' molto bello sapere di avere degli estimatori così entusiastici!

Will: Dopodichè, qui troviamo la recensione di Killkenny, con il quale mi sembra che l'autore abbia già scambiato qualche parola via e-mail. Justice ringrazia per la tua collaborazione e i tuoi suggerimenti, e spera che anche questo capitolo sarà di tuo gradimento. Questa volta, sarà BlackWarGreymon al centro dell'attenzione! Quindi, allacciatevi le cinture di sicurezza, e diamo ufficialmente il via al capitolo 13!

Justice: Grazie, ragazze! Buona lettura!

Capitolo 13 – La nascita di BlackWarGreymon

Mentre Grizzmon cominciava ad avanzare minacciosamente verso di loro, mostrando i letali artigli e gli spuntoni che decoravano spalliere e paramano, Iori e Derek attivarono i loro Digivice, trasmettendo energia ai loro Digimon…

"Forza, Crabmon! Mostragli di che pasta sei fatto!" esclamò il Digiprescelto australiano, mentre il suo partner e quello di Iori cominciavano a brillare…

"Armadillomon shinka… ANKYLOMON!"

"Crabmon shinka… COELAMON!"

Mentre Armadillomon si era trasformato nell'enorme dinosauro corazzato che era apparso per la prima volta il giorno in cui Ken era stato accettato in squadra, Crabmon si era evoluto in uno strano pesce con quattro zampe, grande un po' meno di uomo, dalle squame rosate ricoperte da una corazza metallica segmentata, che scopriva solo gli occhi, il sottopancia e le zampe posteriori. La bocca di Coelamon era piena di denti squadrati e metallici, e un paio di pinne si dipartivano dalla sua spina dorsale. La coda era foderata di squame grigie e terminava in una buffa pinna caudale a ventaglio, mentre le zampe anteriori erano dotate di affilati artigli metallici.

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Coelamon

Tipo: Crostaceo

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Fossil Bite, Ice Fist

Questo pesce corazzato popola i mari più remoti del Mondo Digitale, e viene visto raramente. Può respirare sia sott'acqua che fuori, e si muove sulla terraferma grazie agli arti che sostituiscono le pinne laterali.

Colto di sorpresa dall'inaspettata evoluzione dei suoi avversari, Grizzmon indietreggiò, grugnendo di rabbia, poi si sollevò in tutta la sua ragguardevole altezza e lanciò un altro tremendo ruggito, che costrinse i due ragazzi a coprirsi le orecchie.

"Hmph! Dovrai fare di più per impressionarci!" esclamò Piximon, svolazzando verso il Digimon dall'aspetto di orso e creando una sfera di energia in una delle sue piccole mani. "Pixi Bomb!" Con un rapido movimento, il folletto rosa scagliò la sfera crepitante contro Grizzmon, colpendolo in pieno petto e scagliandolo a terra con un ruggito. Più indietro, Coelamon spiccò un balzo e puntò gli artigli di una zampa contro il Digimon artificiale.

"Fossil Bite!" esclamò il pesce preistorico, e i suoi artigli si trasformarono in scie di luce, separandosi dalla zampa del Digimon e andando a schiantarsi sul corpo di Grizzmon, infliggendogli ulteriori danni. Lanciando un altro ruggito, Grizzmon cercò di rialzarsi e riorganizzarsi per un altro attacco, ma Ankylomon non aveva intenzione di lascialo fare: non appena il Digimon artificiale si rimise in piedi e iniziò a riprendere fiato, si vide arrivare addosso l'enorme massa del dinosauro corazzato, che lo stava caricando con la velocità di un treno-proiettile!

"Mega Pressure!" Ankylomon abbassò la testa poco prima di raggiungere Grizzmon, colpendo il suo bersaglio con la placca corazzata sul cranio, con un fragore quasi assordante, e facendolo volare in aria per diversi metri, mentre i pixel colorati che ricoprivano il Digimon artificiale si disperdevano, rivelando una statua di granito nero. Poi, ciò che rimaneva di Grizzmon piombò a terra e si dissolse, trasformandosi in una pioggia di dati neri che salirono verso il cielo e scomparvero sotto gli occhi dei due Digiprescelti e dei loro compagni digitali.

"Bene, è così che mi piace che vengano fatti i lavori: con efficienza e collaborazione!" commentò Piximon, facendo un cenno d'assenso verso i due Digiprescelti.

"Grazie, signor Piximon." Rispose il piccolo Iori, facendo un lieve inchino verso il loro mentore.

"Non è stato un problema." Proseguì Ankylomon, abbassando la testa.

"Oh, e… bella Digievoluzione, voi due!" Piximon si rivolse a Derek e Coelamon "Se siete già arrivati alla forma Champion, significa che tra voi c'è già l'intesa giusta… e poi, non vedevo un Coelamon da un po' di tempo!"

Derek si mise una mano dietro la nuca, sorridendo imbarazzato. "Grazie… ehm… Piximon, giusto? Beh, sapevo già, più o meno, come fare… ho incontrato alcuni di questi Digimon artificiali prima che voi mi trovaste, anche se non ne ho sconfitto nessuno… quindi avevo già una mezza idea di come comportarmi…" Poi, il ragazzo australiano assunse un tono più serio. "Piuttosto, io e Coelamon… Crabmon per l'esattezza…" si corresse rapidamente vedendo il suo partner brillare e tornare allo stadio Rookie "…stavamo cercando qualcuno che potesse darci una mano a trovare un certo Gennai… vorremmo cercare di capire come mai il Mondo Digitale è all'improvviso piombato nel caos, e i Digivice non funzionano più… pensavamo che questo Gennai potesse in qualche modo darci una mano…"

Ankylomon, come Coelamon prima di lui, rimpicciolì e ritornò ad essere Armadillomon, mentre Iori prendeva un respiro e cercava le parole per rispondere alla domanda di Derek. "Sfortunatamente, Derek-san… temo che la situazione sia molto più complicata di quanto ti possa apparire… vedi, io, Armadillomon e Piximon-san siamo stati mandati qui proprio da Gennai, allo scopo di aiutarti a sfuggire ai Digimon artificiali… e mentre stiamo parlando, i miei compagni stanno facendo la stessa cosa con altri Digiprescelti come noi, rimasti intrappolati nel Mondo Digitale…"

"Già… e la mente che sta dietro a questo caos è un Digimon malvagio di nome Mephistomon…" proseguì Armadillomon "Questo pericoloso individuo è il risultato della mutazione dei dati di quel Digimon che una volta era conosciuto come Apocalymon… e sfortunatamente ha anche lo stesso obiettivo…"

"Apocalymon?" ripetè Crabmon, sbigottito. Anche il suo partner umano era incredulo… e piuttosto intimorito "Stiamo parlando di quella mostruosità che ha creato i Dark Masters e ha cercato di distruggere il Mondo Digitale tre anni fa? Quello che è stato sconfitto dai Digiprescelti di allora?"

"Proprio di lui, purtroppo…" confermò Piximon "Anche quell'Imperatore Digimon di cui avrai probabilmente sentito parlare… e tutte queste Dark Towers disseminate per DigiWorld… facevano parte del suo piano per ritornare al potere di un tempo e finire l'opera di distruzione che aveva iniziato. E' proprio per fronteggiare questa nuova minaccia che stiamo cercando di radunare quanti più Digiprescelti possibile… ci sarà bisogno del contributo di ogni singolo."

"Se vuoi unirti a noi, conosciamo un luogo dove Mephistomon non potrà individuarci… e potrai contare sul supporto di ognuno di noi per risolvere questo problema e riportare DigiWorld alla normalità!" concluse Armadillomon "Allora, cosa dici?"

Derek sfoderò un sorriso sicuro. "Che sono dei vostri, ragazzi! Sei d'accordo, Crabmon? Diamo un po' di filo da torcere a quel Mephistomon?"

"Contate su di me!" esclamò il granchio gigante, muovendo le chele in aria con entusiasmo "Facciamo vedere a quel buffone cosa significa essere dei Digiprescelti! Vi daremo una mano anche noi!"

"Grazie infinite." Ringraziò Iori, facendo un lieve inchino "Sono sicuro che il vostro aiuto si rivelerà determinante…"

"A quanto pare, questi guerrieri artificiali non valgono poi questo granchè…" grugnì Mephistomon, sospirando con tono irritato allorchè tutte le luci che davano la posizione dei Digiprescelti scomparvero dalla mappa, tranne le otto nella zona più occidentale, che in quel momento erano passate ad un settore adiacente. Il demone dall'aspetto caprino chiuse la mappa con la pressione di un pulsante, sorridendo tra sé nonostante tutto. La distruzione di un gruppo di Champions artificiali era un incidente di poco conto…

"Anzi, potrà addirittura tornarmi utile…" disse tra sé Mephistomon con aria soddisfatta, mentre dei pixel neri, una volta appartenuti a Sabirdramon, Grizzmon e al gruppetto di Fugamon che aveva inseguito Catherine, apparvero dal nulla e sciamarono attorno al suo corpo, accompagnati da un sordo ronzio, per esserne assorbiti dopo qualche secondo. "Ad ogni modo, con la Digievoluzione DNA ormai nelle mani di quei marmocchi, anche un Ultimate potrebbe rivelarsi un'arma insufficiente… credo proprio che sia il caso di far scendere in campo il mio guerriero più forte…"

Sommo Mephistomon… risuonarono improvvisamente i pensieri di Arukenimon nella mente del demone. La donna-ragno aveva un tono molto preoccupato, e non era difficile intuirne il perchè Mio signore, io e Mummymon dovremmo tornare a fare rapporto… temo di avere delle notizie poco piacevoli…

Non importa… rispose telepaticamente Mephistomon Credo di sapere già di cosa tu stia parlando… tornate immediatamente alla base, ho già pianificato la nostra prossima strategia d'attacco. E questa volta, sarà sicuramente quella vincente!

Mephistomon riuscì a percepire la sorpresa della donna-ragno alla notizia, prima che il contatto telepatico si interrompesse. I suoi schiavi, entrambi ancora in forma umana, riapparvero nella sala di controllo qualche istante dopo con un lieve sibilo, simile a quello del vento tra gli alberi, e si piegarono su un ginocchio in segno di sottomissione. Arukenimon emise un sospiro rassegnato prima di iniziare il suo rapporto.

"Mio signore… sono spiacente di comunicarle che i Digimon artificiali che abbiamo mandato contro i Digiprescelti hanno fallito nella loro missione, e sono stati cancellati. Al momento, purtroppo, non sappiamo quale sia la nuova ubicazione dei nostri bersagli. Siamo spiacenti, temo che abbiamo fallito su tutta la linea."

Al fianco di Arukenimon, Mummymon strinse i denti, sudando freddo. "Ecco… ora viene la grandine…"

Concluso il rapporto, Arukenimon e Mummymon restarono in intimorito silenzio, aspettandosi una punizione, o quanto meno una sonora lavata di capo per il loro fallimento. Invece, con loro grande sorpresa, il loro padrone incrociò le braccia sul petto e iniziò a sghignazzare, emettendo un suono roco e riecheggiante, amplificato dalle pareti metalliche della sala di controllo, che ricordava un pò il rombo di un tuono.

"Huhuhuhuu… beh, tutte qui le 'notizie spiacevoli' che mi dovevate portare? La sconfitta dei miei Champion artificiali è soltanto un fastidio di poco conto: vuol semplicemente dire che ci metteremo un po' più di tempo per liberarci dei Digiprescelti, ora abbiamo a disposizione qualcosa di molto più affidabile!" esclamò Mephistomon.

"Huh? Temo di non capire, mio signore…" esordì Mummymon "Insomma, credevo che lei sarebbe stato molto seccato di questa sconfitta… e che cosa sarebbe questo qualcosa di molto più affidabile di cui sta parlando?"

"Molto semplice…" iniziò a spiegare la nuova forma di Apocalymon "Vedete, considerando come Paildramon, il Digimon nato dalla Digievoluzione DNA di ExVeemon e Stingmon, abbia distrutto con facilità SkullBaluchimon, un Digimon Ultimate che, secondo i miei calcoli, avrebbe sicuramente dovuto sconfiggere i ragazzi prescelti, ho pensato… se un obelisco di controllo mi dà un Champion, e dieci formano un Ultimate, cosa potrei ottenere mettendone assieme ben cento?" Terminò la domanda retorica inclinando leggermente la testa da un lato, gli occhi fiammeggianti rivolti verso Arukenimon, e sfoderando uno dei suoi sinistri ghigni, che gli conferivano un'aria ancora più innaturale, stampati com'erano su un volto di capra…

"Mio signore…" mormorò Arukenimon, trasalendo "Lei vuol dire… che ha intenzione di creare un Mega?"

"Esatto, Arukenimon. Un Mega. Anche con Paildramon dalla loro parte, quei ragazzini non avranno nessuna possibilità!" rispose Mephistomon, serrando gli artigli della mano destra davanti a sé e facendo crepitare delle scariche di energia rossa tra le loro punte. "Il progetto è già molto vicino al completamento, e prevedo che entro domani sarai in grado di dargli vita."

"Ha… ha avuto un'idea fantastica, sommo Mephistomon…" commentò Arukenimon, la sua aria sbalordita rapidamente sostituita da un ghigno di perfidia "E, mi dica… sarebbe possibile vedere i risultati di questo progetto?"

"Sarei curioso di vederli anch'io…" aggiunse timidamente Mummymon. Mephistomon rispose facendo un cenno con il capo e indicando una sezione della sala comandi avvolta dalle tenebre. "Nessun problema. Venite, e vedrete con i vostri occhi la nostra arma finale."

Il demone condusse i suoi servitori sopra una sezione rettangolare di pavimento, grande abbastanza da farli stare tutti e tre, e premette un interruttore che fino a quel momento Mummymon e Arukenimon non sospettavano neppure ci fosse. Un attimo dopo, l'intera sezione sprofondò sotto gli occhi increduli dei due Digimon artificiali, trasportando i passeggeri nella sala di costruzione in cui stavano avendo luogo gli ultimi ritocchi del 'progetto BlackWarGreymon'… Arukenimon e Mummymon rimasero di nuovo esterrefatti davanti all'enorme statua nera, dall'aspetto di drago umanoide, che troneggiava nella sala oscura

"Quello… è un Digimon di livello Mega…" esclamò Arukenimon, mentre le sue zampe aracnidi si posavano sull'acciaio del pavimento con un ticchettio snervante. La donna-ragno non riusciva a staccare gli occhi da quella che a lei appariva come una meravigliosa macchina di morte: le fattezze erano umanoidi, ma era alto almeno quindici metri e i dettagli erano in parte di drago, in parte di dinosauro, con zampe artigliate, una pelle coriacea e ricoperta di squame, e un muso allungato tipico di un predatore. Benchè la creatura fosse ancora una statua di granito nero priva di vita e di colore, molti dettagli erano già chiaramente visibili: quasi tutto il suo corpo era protetto da una corazza che lasciava scoperti soltanto i piedi artigliati e le parti superiori delle braccia e delle gambe. Due spuntoni affilati emergevano dalle spalliere, tre lunghi artigli ornavano le protezioni degli avambracci, e aveva un paio di ali, simili alle due metà di uno scudo. Il petto era racchiuso in una spessa e robusta armatura, e portava sulla testa un elmetto con due corna sulle tempie e una sulla punta del naso, dal quale spuntava una folta criniera.

Compiaciuto delle reazioni meravigliate di Arukenimon e Mummymon, Mephistomon fece qualche passo verso l'enorme statua di granito nero e appoggiò una mano artigliata su una delle sue gambe. "Esatto, Arukenimon. Ho il piacere di presentarvi BlackWarGreymon, la macchina da combattimento più feroce e spietata che sia mai esistita. Ho pensato che sarebbe stato congruo… far distruggere i Digiprescelti dalla versione oscura di uno dei loro Digimon più potenti. Non lo trovate ragionevole anche voi?"

"Sommo Mephistomon, sono stupefatta… Questo Digimon… è proprio quello che ci voleva… per distruggere i mocciosi prescelti e i loro disgustosi mondi!" esclamò Arukenimon, senza riuscire a staccare gli occhi dalla enorme statua di granito nero.

"Ero sicuro che vi sarebbe piaciuta…" rispose Mephistomon "Allora domani, non appena BlackWarGreymon sarà completato, attireremo i Digiprescelti in una trappola, dopodichè tu, Arukenimon, lo animerai, e scatenerai la sua potenza sui Digiprescelti… vedrai, non se ne salverà uno solo… Huhuhuhuu…" il demone interruppe il suo discorso e sghignazzò ancora con tono malvagio, poi squadrò i suoi due servitori, come per dare loro le ultime istruzioni "Allora, ci sono domande?"

Con leggera titubanza, Mummymon alzò una mano. "Ehm… in effetti, mio signore… io avrei due domande da fare…"

"Prego."

Il Digimon mummia si schiarì la voce. "Ecco… visto che questo BlackWarGreymon è composto da cento Dark Towers, ci vorranno cento dei capelli di Arukenimon-chan per animarlo, giusto?" Una delle sopracciglia della donna-ragno guizzò verso l'alto come in un tic al sentire il nomignolo che il suo compagno le aveva affibbiato.

Mephistomon annuì. "Vieni al sodo."

"Ah… Ehm… sì, signore…" Mummymon si mise una mano dietro alla nuca per l'imbarazzo "Ecco… quello che volevo dire è… non diventerà pelata?"

Un attimo di scioccato silenzio accolse la domanda di Mummymon. Le zampe insettoidi di Arukenimon persero la presa sul pavimento, e la donna-ragno cascò a terra di faccia per il disappunto, mentre Mephistomon manteneva un'espressione totalmente neutrale.

"Dovevo aspettarmelo… un idiota fa una domanda idiota…" pensò tra sé il Digimon caprino. Nel frattempo, Arukenimon cominciava a tirarsi su, con una venuzza pulsante che le era apparsa sulla nuca, e una minacciosa aura della rabbia attorno al corpo…

"Tu… tu… razza di… DEFICIENTE!" strillò Arukenimon, alzando in aria una mano stretta a pugno e calandola giù…

KAPOW!

"Ahiooo!" piagnucolò Mummymon, disteso a terra di faccia con un enorme bernoccolo sulla testa "Ma che ho detto di male? Cento capelli non sono pochi…"

Mephistomon grugnì spazientito. "Di questo non preoccuparti, cervello di mummia… i capelli di Arukenimon si rigenerano in 24 ore. Seconda domanda, e spero sia più sensata."

Massaggiandosi il bernoccolo sulla testa, Mummymon si mise a sedere. "Ecco, mio signore… la seconda domanda è… non è possibile che BlackWarGreymon sfugga al nostro controllo? Voglio dire, stiamo creando un Mega molto potente, e… non so… magari sarà diverso dai burattini che abbiamo creato finora…"

Mephistomon scosse la testa. "Tsk… Parli come se questo pezzo di granito potesse pensare… i nostri Digimon artificiali non sono più vivi di un sasso, mi spiego, razza di idiota? Sono automi che fanno tutto quello che noi gli ordiniamo, punto e basta. Quindi, la tua preoccupazione è ingiustificata: non corriamo nessun rischio da questo punto di vista. Tutto chiaro?" Mephistomon concluse guardando Mummymon dritto in faccia e facendo accendere ancora una volta di luce scarlatta i suoi occhi, il che ebbe l'effetto di intimorire il Digimon mummia al punto da indurlo al silenzio.

"Tutto… più che chiaro…" rispose Mummymon, deglutendo nervosamente. Al suo fianco, Arukenimon scosse la testa con aria desolata.

"Ma perché mi ritrovo con un simile buffone come partner?" pensò.

"Bene, allora sapete cosa fare!" concluse il demone, puntando uno sguardo feroce su Arukenimon e Mummymon. "Domani, BlackWarGreymon sarà completato, e voi dovete fare in modo che sia l'ultimo giorno in cui i Digiprescelti ci metteranno i bastoni tra le ruote! Conto su di voi per il successo di questa operazione… non mi deludete!"

"Non si preoccupi, sommo Mephistomon!" rispose Arukenimon, accarezzando il freddo granito della gamba destra di BlackWarGreymon. "Domani porremo fine una volta per tutte alla sciocca leggenda dei Digiprescelti… ed entrambi i mondi saranno alla sua mercè!"

Quella sera, in un settore all'estremo Ovest del Mondo Digitale…

Già da diverse ore, il gruppo composto dai Digiprescelti originali e dai loro partner Digimon, accompagnati da Leomon, Ogremon e Andromon, era emerso da un Digiport ed era in viaggio verso il santuario di Azulongmon, dove si trovavano le Crest che avrebbero permesso loro di competere ad armi pari con Mephistomon e i suoi scagnozzi. Per tutta la durata del viaggio, erano stati accompagnati dalle allegre chiacchierate di Mimi e Biyomon, dai saggi consigli di Jyou e Koushiro, dalle battute di Gomamon, dai bisticci amichevoli tra Taichi, Yamato e Sora… insomma, da tutte le voci e le emozioni che erano soliti vivere durante il loro lungo primo viaggio attraverso il Mondo Digitale. Si respirava un'atmosfera di amicizia e cordialità che ricordava nostalgicamente la loro prima avventura, in cui tutto sembrava più semplice e immediato, e dove i ragazzi avevano imparato molte più cose di quante non avrebbero mai potuto imparare sui banchi di scuola.

Tuttavia, aleggiava nell'aria, messa momentaneamente da parte ma mai totalmente dimenticata, la preoccupazione per quanto stava succedendo nel Mondo Reale. Nessuno dei ragazzi poteva fare a meno di chiedersi come i loro cari avessero preso la notizia della loro scomparsa, che a quell'ora sarebbe stata sicuramente notata… infatti, dopo la sconfitta (o meglio, la prima sconfitta) di Apocalymon, lo scorrere del tempo nei due mondi si era praticamente sincronizzato, e ora al tempo che passavano in un mondo corrispondeva un tempo uguale nell'altro. Ed era già passato quasi un giorno da quando avevano affrontato SkullBaluchimon al loro arrivo nel Mondo Digitale.

Tra i più preoccupati per questi sviluppi imprevisti, c'erano Taichi e la sua sorellina Hikari. I fratellini Yagami sapevano bene quanto apprensivi fossero i loro genitori, in particolare la signora Yagami, e come, al loro ritorno sulla Terra dal loro primo viaggio, avessero promesso che una cosa del genere non sarebbe più accaduta. Ora, erano bloccati nel Mondo Digitale, senza neanche la possibilità di avvertire i loro cari. Certo, Gennai stava cercando un modo di risolvere la situazione da questo punto di vista, ma questo faceva ben poco per dissipare le loro preoccupazioni…

"Tutto bene, Taichi?" chiese Sora, notando l'espressione preoccupata del suo amico d'infanzia. "Mi sembri un po'… nel pallone…"

Il ragazzo venne scosso dalle sue elucubrazioni, e si voltò per rispondere, sorridendo con aria leggermente sbalordita. "Oh? Ah… scusa, Sora, ero un po' distratto… sì, sì, tutto bene! Nessun problema, davvero! Perchè, dovrebbero essercene?" Fece una risata imbarazzata per nascondere il suo stato d'animo, ma anche lui si rendeva conto di non aver convinto la sua amica.

"Hmm… Non sei mai stato bravo a dire le bugie, Taichi…" lo rimproverò cordialmente Sora "Dai, Taichi, se hai qualche problema puoi discuterne con me… Sei in ansia per la tua famiglia nel Mondo Reale, ho ragione?"

"E' quello che cerco di dire anch'io, ma non vuole ammetterlo!" protestò Agumon, incrociando le zampe anteriori sul petto. Biyomon, che stava svolazzando al fianco della sua partner umana e fino a quel momento l'aveva intrattenuta con il suo allegro chiacchierare, rise tra sé, notando che i suoi compagni d'avventura non avevano perso un briciolo del loro leggendario temperamento…

Il Digiprescelto del Coraggio sospirò, fissando il viso angelico della sua amica. Fu allora che si accorse di quanto vicina fosse, e la cosa lo fece leggermente arrossire. Certo, lui e Sora erano stati già a stretto contatto prima di allora, ma… era stato prima che lui iniziasse a vederla come qualcosa di più che un'amica! Questo turbine di emozioni che cominciava ad agitarsi all'interno del suo cuore, doveva ammetterlo, gli faceva un po' paura… la sua amicizia con Sora era una delle cose che lui aveva dato per assodate per più tempo, e non voleva rischiare di perderla a causa dei propri sentimenti… e se lei non avesse ricambiato? Se una sua confessione l'avesse spaventata e allontanata da lui? Era disposto a perdere la sua possibilità di dichiararsi… ma non l'amicizia di Sora. E poi, lui cosa aveva che altri ragazzi non avevano? Sora meritava di più…

Scuotendo la testa come per scacciare quei pensieri, Taichi iniziò a parlare. "Sì, in effetti è così… non posso fare a meno di chiedermi come si staranno preoccupando i nostri genitori e i nostri amici… a questo punto avranno già chiamato la polizia e avranno denunciato la nostra scomparsa…" Il ragazzo fece vagare il suo sguardo verso l'orizzonte, cercando di concentrarsi sul loro compito, e sperando che il santuario di Azulongmon si decidesse ad apparire all'orizzonte. Fu colto di sorpresa quando Sora gli appoggiò una mano sulla spalla, cercando di ridargli un po' di sicurezza.

"Ti capisco, Taichi… è per questo che dobbiamo cercare di risolvere i problemi di DigiWorld e respingere Mephistomon… e chiunque possa essere dietro di lui… il prima possibile. Perciò, a maggior ragione dobbiamo darci da fare e sbrigarci a ritrovare le nostre Crest, non sei d'accordo?" chiese lei, con quel tono pacato che riusciva sempre a infondere fiducia a chiunque.

Taichi continuò a fissare meravigliato la sua migliore amica, poi sorrise di nuovo, questa volta con aria più convinta. "Sì, hai ragione…"

"Guarda, Taichi, anche noi siamo tutti, in una certa misura, preoccupati per i nostri cari…" fu Yamato a parlare, portandosi a fianco dei suoi migliori amici, accompagnato da Gabumon come ai vecchi tempi. "Anch'io sto pensando a come saranno preoccupati i miei genitori, e i ragazzi della mia band…"

"Già, la tua band…" disse Taichi "Se non sbaglio, la sera del giorno in cui siamo partiti tu avevi un concerto a Hikari Ga Oka…"

Yamato annuì. "Già, e ormai Akira, Takeshi e Yutaka mi avranno dato per disperso…"

"Beh, guarda il lato positivo… almeno così ti sei evitato Jun!" scherzò Taichi, alludendo alla cotta pazzesca che la sorella maggiore di Daisuke aveva per il biondo cantante.

"Heh… non ha tutti i torti… Non tutto il male viene per nuocere, come si suol dire!" rise Gabumon, chiudendo gli occhi e sorridendo da un orecchio all'altro.

Yamato sbattè gli occhi, leggermente sbalordito, poi fece una breve risata imbarazzata. "Heh, hai proprio ragione! Non che mi sia antipatica, beninteso, ma a volte diventa troppo soffocante!"

I tre ragazzi e i loro Digimon condivisero una risata, risollevandosi il morale. Era straordinario, agli occhi di Yamato, come lui, che all'inizio delle loro avventure a DigiWorld era un ragazzo introverso e piuttosto scostante, avesse acquistato una tale fiducia nei suoi compagni, e avesse imparato a fare gioco di squadra e a sentirsi parte di un gruppo. Aveva compreso il vero significato dell'amicizia, e in quel momento, si sentiva orgoglioso di possedere la Crest corrispondente…

"Hey, di cosa si discute di tanto interessante?" risuonò la voce allegra di Mimi, che si era avvicinata al terzetto di amici e stava ascoltando con interesse la loro conversazione. "Non teneteci all'oscuro, vogliamo dire la nostra anche noi!"

"Appunto! Cos'è questa atmosfera romantica che sento?" aggiunse Palmon, guardando di sottecchi il trio di amici. I tre arrossirono lievemente, sbarrando gli occhi alla domanda del piccolo Digimon pianta e alle implicazioni che comportava…

"Ma Palmon! Cosa stai dicendo, li stai mettendo in imbarazzo!" cinguettò Biyomon, svolazzando attorno alla sua amica, che si limitò a ridere divertita. "Hey, non posso farci niente… in fondo, io sono la partner della Digiprescelta della Sincerità, e come lei dico quello che penso!"

Nelle retrovie, Koushiro, Jyou, Takeru e Hikari, assieme ai loro compagni e agli altri Digimon, stavano assistendo alla conversazione tra i loro amici, tendendo le orecchie per ascoltare quello che si dicevano.

"Certo che sono allegri… quanto meno, il morale della compagnia è alto…" commentò uno stupito Ogremon, che si stava chiedendo come fosse possibile che i ragazzi mantenessero uno spirito così positivo anche in una situazione potenzialmente così pericolosa. In fondo, avevano Mephistomon e i suoi Digimon artificiali alle calcagna, e stavano fronteggiando una minaccia ad entrambi i mondi che probabilmente superava tutte quelle viste in passato.

"Cercano sempre di pensare positivo, anche se la situazione è difficile…" replicò Hikari, guardando inorgoglita il fratello maggiore "Quando abbiamo affrontato i Dark Masters, era sempre così… era Taichi quello che più di tutti ci spronava a dare del nostro meglio e a non lasciarci abbattere… e Sora-san lo aiutava il più possibile!"

Gatomon, la sua solita aria cinica e le zampine anteriori incrociate dietro la nuca, riassunse tutto con un'unica frase. "Sono dei buffoni, tutto qui…"

"Accidenti, quanto sei severa…" commentò Patamon, dalla sua posizione privilegiata sul berretto di Takeru. "Stanno solo cercando di non farci preoccupare troppo, tutto qui!". Il Digiprescelto della Speranza sorrise in tono di approvazione, e disse la sua. "Già, e credo proprio che per mandare all'aria i piani di Mephistomon… dovremo cercare di scacciare ogni preoccupazione inutile, e dimostrarci nuovamente degni delle nostre Crest…"

Il volto di Takeru si rabbuiò al pensiero di quel Digimon oscuro che tre anni prima, in forma di Apocalymon, era giunto ad un passo dall'annientare entrambi i mondi. Fin dal giorno in cui Patamon/Angemon si era sacrificato per salvarli da Devimon, il ragazzino biondo aveva sviluppato una vera avversione per le tenebre e tutto ciò che era ad esse collegato… compreso Mephistomon. Hikari si accorse dell'aria leggermente afflitta del suo amico, e gli rivolse uno sguardo rincuorante.

"Takeru…" mormorò la ragazzina. Tempo prima, Hikari aveva passato un periodo in cui si sentiva costantemente depressa e impaurita, e vedeva cose strane ed inquietanti. Il tutto era culminato quando Hikari era scomparsa nel nulla davanti agli occhi di Gatomon, dopo aver mormorato qualcosa riguardo il 'mare'… e si era ritrovata in una strana dimensione di pura oscurità, nella quale vivevano spettrali Digimon privi di colore e di emozioni. Alla fine, era stato Takeru a salvarla, a permetterle di fuggire da quel lugubre posto, e ad aiutarla ad uscire da quel periodo nero. Hikari sarebbe stata pronta in qualsiasi momento a fare lo stesso per lui, o per chiunque altro dei suoi amici…

Leomon, guardando il sole che stava iniziando a scomparire dietro l'orizzonte, alzò una mano per richiamare l'attenzione dei suoi amici. "Se permettete, ragazzi, io suggerirei di fermarci per la notte e riposarci. In fondo, siamo abbastanza vicini al santuario di Azulongmon, ed entro domani mattina dovremmo arrivarci."

Uno alla volta, i ragazzi e i Digimon si dissero d'accordo e si fermarono in una radura, appoggiando a terra i loro zaini e iniziando a preparare un accampamento per la notte. Come ai vecchi tempi, era Jyou quello che coordinava le operazioni, cercando di badare alla sicurezza di tutti. In breve tempo, i sacchi a pelo vennero spiegati sul terreno, e i ragazzi avevano già iniziato a raccattare della legna per accendere il fuoco e a cercare frutta e verdura commestibili nei dintorni. Andromon, non essendo in grado di sentire fatica o stanchezza, si era offerto di fare la guardia per la notte.

"Grazie ai miei sensori, sono in grado di percepire calore e movimento anche nell'oscurità e a notevoli distanze." Aveva spiegato il Digimon robotico. "Quindi, forse è meglio lasciare a me questo compito."

"Grazie, Andromon, ma sei sicuro di non volere una mano?" chiese Taichi "Io e Agumon ce la cavavamo bene, ai tempi…"

"Ringrazio per l'offerta, ma devo dare risposta negativa." Rifiutò Andromon "Voi dovete risparmiare le forze per la prova di domani."

"Va bene… ma stai attento, e non cercare di fare più di quanto ti sia possibile. Se si avvicinano dei Digimon artificiali, avvertici subito." disse Yamato, con una certa riluttanza. Nel corso della loro precedente avventura, soprattutto ai tempi dei Dark Masters, si erano spesso trovati a dover abbandonare, in balia di terribili pericoli, i loro amici e alleati, e per questo molti Digimon avevano incontrato la morte per mano dei quattro tiranni. Piximon, Whamon, i Numemon… tutte vittime dei Dark Masters il cui ricordo non era mai svanito dalle menti dei Digiprescelti. Nessuno di loro avrebbe voluto far rischiare ancora un loro amico, e per quanto l'idea di Andromon fosse sensata, trovavano stridente e disumana questa logica secondo cui le loro vite sarebbero state più importanti.

Cercando di cambiare discorao e non pensare a questi tristi argomenti, Koushiro rivolse una domanda ai loro accompagnatori. "Scusate la domanda, ma questa prova di cui parlava Andromon… consiste nel dimostrare che siamo ancora degni delle nostre Crest, giusto? Solo così potremo riottenerle e permettere ai nostri Digimon di evolvere ancora…"

"Sì, ma i dettagli non ci sono noti." Rispose Leomon, appoggiando a terra alcuni pezzi di legna "E sfortunatamente, temo che non ci sarà consentito accedere al santuario, che è riservato alla conservazione delle Crest e permette l'ingresso solo ai ragazzi prescelti. Quindi, dovrete affrontare questa prova da soli. Mi dispiace, questo è tutto quello che sappiamo."

"Grazie comunque dell'aiuto che ci state dando. E' più di quanto avremmo mai il coraggio di chiedervi." Fu Mimi a ringraziare i tre Digimon, che stavano rischiando le loro vite per aiutarli nella loro missione. Ci pensò Ogremon a risollevare il morale di tutti, incrociando le braccia sul petto come a darsi un'aria da cattivo e alzando il naso in aria.

"Beh, non guardate me! Io sto dando una mano perché Leomon mi ha promesso un duello con lui non appena questa storia sarà finita, e perché non mi piace avere pendenze! Voi mi avete salvato da MetalEtemon tre anni fa, e io non faccio altro che ricambiare, tutto qui!" grugnì il Digimon orco, strappando una risata a molti dei suoi compagni di viaggio.

"Sono contento di vedere che essere inseguito da una scimmia metallara stonata come una campana e con manie di grandezza non ha influenzato il suo proverbiale cattivo umore!" rise Gomamon, mentre Leomon scuoteva la testa con un sorriso bonario.

"Lui è fatto così… gli piace fare la parte del cattivo…"

Osservare i suoi amici che ridevano e scherzavano fu per Taichi come un'iniezione di fiducia. Il Digiprescelto del Coraggio rivolse lo sguardo all'orizzonte e al cielo terso e punteggiato di stelle, pensando con una certa eccitazione alla prova che li attendeva l'indomani.

"Ti vedo carico, Taichi! Ti senti pronto per reclamare la tua Crest?" gli chiese allegramente Agumon.

Il suo compagno umano gli fece il segno dell'ok. "Prontissimo, Agumon! E so che tutti insieme riusciremo a superare anche questi nuovi ostacoli!"

"Wow… forte! Quindi, questa è la vostra… base operativa?" chiese Rosa, guardandosi attorno meravigliata. Lei, Gotsumon, Daisuke, Veemon, Ken e Wormmon avevano utilizzato un Digiport per ritornare alla casa di Gennai dopo che l'allegra Digiprescelta messicana era stata recuperata. Sia lei che il suo Digimon, in quel momento, erano impegnati a divorare con lo sguardo ogni angolino di quella che, almeno fino al perdurare dell'attuale crisi, sarebbe stata la loro nuova casa.

"Diciamo di sì… almeno, questo è il luogo dove il nostro nemico, Mephistomon, non può individuarci né assillarci con i suoi Digimon artificiali…" spiegò Daisuke. Prima di prendere il Digiport, Daisuke e Ken avevano spiegato la situazione a Rosa e al suo Digimon, e ora anche loro sapevano di Mephistomon e della minaccia da lui rappresentata. Entrambi si erano subito offerti, con un entusiasmo che i due ragazzi trovavano ammirevole, di dare una mano.

"Speriamo che ti troverai bene… e ci dispiace per i problemi che ti stiamo creando." Aggiunse Ken. La ragazzina messicana rispose aggrappandosi nuovamente al Digiprescelto della Bontà, gli occhioni neri luccicanti di gioia. "No hay problema, senorito Ken! Con lei mi troverei bene in qualsiasi luogo!"

Ken sbattè gli occhi meravigliato, mentre Wormmon si schiariva la gola, cercando di nascondere la venuzza pulsante che gli era apparsa sulla testa. "E-hm… capisco l'affetto… ma non potremmo concentrarci sulla situazione attuale?"

Rosa gli rispose mostrandogli la lingua.

"Okay, okay…" Gotsumon si mise in mezzo, tentando di frenare la lite prima che potesse scoppiare. "Forse sarebbe meglio andare a conoscere questo signor Gennai e poi rilassarci un po', non credi?"

"Ehm… desculpe, mi sono lasciata prendere dall'entusiasmo! Hehehehee…" si scusò la bambina messicana, mettendosi una mano dietro la nuca e scoppiando a ridere sotto gli sguardi sbalorditi di Daisuke, Ken e Veemon, e sotto quello contrariato di Wormmon, che scosse la testa.

"E questa sarà la nostra nuova alleata? Speriamo in bene…" mormorò tra sé il piccolo bruco, seguendo il suo partner umano e i suoi amici in un lungo corridoio illuminato da luci alogene verdi. In silenzio, il gruppetto di Digiprescelti e Digimon seguì il corridoio fino alla porta scorrevole che dava accesso al salone principale.

"Okay, Rosa-chan, dietro questa porta si trovano Gennai-san e il resto dei nostri amici. Spero che ti farà piacere conoscerli!" disse Daisuke, appoggiando una mano su un pannello elettronico vicino alla porta, che si aprì scorrendo lateralmente con un leggero sibilo, rivelando Gennai e i rimanenti membri del nuovo gruppo (Miyako, Iori e Michael) seduti ad un tavolo, intenti a discutere della situazione. Con loro, Daisuke e Ken videro anche due nuovi ragazzi – una ragazzina bionda vestita di rosso e un ragazzo dai capelli ricci e dall'aria sportiva – e due nuovi Digimon, un granchio gigante e un fiore rosso dotato di braccia e gambe. Evidentemente, erano gli altri Digiprescelti rimasti nel Mondo Digitale…

"Bene, sembra che anche gli altri siano riusciti nel loro compito! La situazione volge al meglio!" pensò tra sé Daisuke, alzando una mano mentre avanzava verso il gruppo dei suoi amici. "Hey, ragazzi! Finalmente, la banda è al completo, anzi vedo che c'è qualcuno in più!"

"Hm? Ah, ecco i due membri mancanti del gruppo…" disse Derek, volgendo la sua attenzione ai nuovi arrivati.

"Oh, bonjour, monsieurs…" li salutò Catherine, alzandosi dal suo posto e inchinandosi formalmente "Immagino che voi siate Daisuke Motomiya e Ken Ichijouji, n'est pas?"

"Ehm, sì… siamo proprio noi…" disse Ken, osservando i due Digiprescelti internazionali. "Voi… siete gli altri Digiprescelti rimasti intrappolati qui a DigiWorld, giusto?"

La ragazzina bionda rispose con un cenno d'assenso. "Je m'appelle Catherine, Catherine DeGaul, e lei…" indicò il Digimon dall'aspetto di fiore che le stava accanto "…è il mio Digimon, Floramon…"

"Mentre io…" proseguì il ragazzo dai capelli ricci "…mi chiamo Derek Russell, e vengo dall'Australia. Il mio partner…" fece per presentare Crabmon, ma il granchio gigante lo precedette balzando sul tavolo e alzando una chela in aria come in un saluto militare!

"…sono io, il buon vecchio Crabmon! Per qualsiasi problema, chiedete a me! Non garantisco la soluzione, ma una tenaglia ve la do senz'altro!"

Derek sbattè gli occhi meravigliato, poi sghignazzò e scosse la testa. "Ecco, ha praticamente detto tutto lui!"

"Bentornati, Daisuke e Ken! Sembra che anche voi abbiate avuto successo!" li salutò Gennai, voltandosi verso di loro e vedendo la bambina dalle trecce castane e vestita di rosa che li seguiva. Rosa e Gotsumon corsero davanti a Gennai, fermandosi a pochi metri da lui, e si inchinarono in segno di rispetto.

"Lei è il senor Gennai? E' un onore conoscerla!" esclamò Rosa "Io mi chiamo Rosa Hernandez, e lui è il mio companero Gotsumon! Saremo lieti di dare una mano a lei e ai suoi amici!"

"Piacere mio, piccola Rosa. Felice di conoscerti, Gotsumon." Rispose la guida del Mondo Digitale, facendo un cenno d'assenso verso la giovane Digiprescelta e il suo partner "Anche io sono lieto di poter contare sul vostro aiuto."

Piximon, tuttavia, si sentì in dovere di aggiungere qualcosa "Spero però che tu ti renda conto che ti stai imbarcando in un'impresa pericolosa, e che se vuoi tirarti indietro nessuno ti biasimerà…"

"Neanche per idea!" protestò Gotsumon "E lasciare che un megalomane come Mephistomon faccia il bello e il cattivo tempo? Noi glielo impediremo a tutti costi!"

"La penso allo stesso modo!" proseguì la Digiprescelta messicana. Gennai annuì nuovamente, e procedette a presentare a Rosa i suoi compagni di squadra. "Molto bene, allora… non posso fare altro che darti il benvenuto in squadra. Immagino che tu conosca già Daisuke Motomiya e Ken Ichijouji…" fece un cenno ai due Digiprescelti che l'avevano accompagnata. "Mentre gli altri sono… Miyako Inoue, Iori Hida, Michael McComak, Catherine DeGaul e Derek Russell, assieme ai loro Digimon Hawkmon, Armadillomon, Betamon, Floramon e Crabmon…" Ognuno dei bambini prescelti e dei loro compagni digitali salutò Rosa man mano che i loro nomi venivano pronunciati. "Spero che andrete d'accordo!"

"No hay problema, senor Gennai!" rispose Rosa, mentre lei e Gotsumon si inchinavano con entusiasmo davanti ai loro nuovi amici "Sono sicura che formeremo una squadra vincente. Bueno, dove se encuentra este feo individuo di nome Mephistomon? Ho voglia di cantarle los cuarenta!"

"Encuentra? Feo? Cantarle… los… comesichiamano?" mormorò Daisuke, sbarrando gli occhi "Che… che lingua è?"

"Se non sbaglio, è spagnolo, Dai-kun…" rispose Ken, ricordandosi ciò che aveva imparato alle lezioni di lingue straniere "Credo che significhi che ne vuole dire quattro a Mephistomon…"

"Ehm, non credo sia consigliabile, al momento, gettarsi a testa bassa contro il nemico…" fu Armadillomon ad invitare Rosa alla calma "Al momento non sappiamo abbastanza di Mephistomon da formulare una strategia adeguata, e non sappiamo neanche se è lui il nostro vero nemico o se ci sia qualcun altro."

"Heh. Devo dirmi d'accordo, anche se gettarmi a testa bassa è il mio stile…" scherzò Daisuke.

La ragazzina sbattè gli occhi. "Como? E… e volete dire che non possiamo fare altro che stare qui ad aspettare?"

"Non è proprio così…" spiegò Miyako "Vedi, immagino tu sappia che Mephistomon crea i suoi guerrieri artificiali tramite le Dark Towers… quello che stiamo cercando di fare, al momento, è distruggere quanti più obelischi di controllo possibili, in modo da non permettere a Mephistomon di aggiungere altri Digimon al suo già nutrito esercito!"

"Sfortunatamente, molti di essi sono nei suoi territori…" proseguì il piccolo Iori "…ma ce ne sono altri sparsi per DigiWorld che possono diventare un pericolo. Prima di attaccare Mephistomon nel suo covo, dobbiamo cercare di distruggerli, e di rendere più forti i nostri Digimon in vista dello scontro decisivo. Non possiamo sferrare un attacco diretto, correremmo troppi rischi."

"Hmm… va bene, e allora che cosa si fa per adesso?" chiese Rosa, non sembrando eccessivamente convinta.

"Consiglierei a tutti voi di riposarvi… in fondo, è stata una giornata stancante." Consigliò Gennai, guadagnandosi l'approvazione di quasi tutti i membri del gruppo.

"Ottima idea!" commentò Hawkmon "Domani vogliamo essere freschi e riposati se dobbiamo mettere i bastoni tra le ruote a Mephistomon, non siete d'accordo?"

"Sagge parole, amico mio!" arrivò la voce gioviale di Digitamamon. Il buffo Digimon dall'aspetto di uovo con le zampe si avvicinò ai ragazzi con quello che poteva essere un sorriso (difficile dirlo, dal momento che si vedevano soltanto gli occhi…) sul volto, affiancato dal suo assistente, Tapirmon. "E per terminare come si deve la giornata, consiglio uno dei miei famosi pranzi cinesi! Nulla di meglio per rimettersi in forze!"

"Involtini plimavela." Proseguì Tapirmon, facendo un inchino. Tutti i Digiprescelti non provenienti dal Giappone indietreggiarono leggermente, guardando stupiti quelle strane creature…

Miyako si mise una mano davanti alla bocca e ridacchiò. "Non vi preoccupate, ragazzi… Digitamamon è un amico, anche se è un po' tirchio…"

"Hey! Mi ritengo offeso!" sbottò il Digimon uovo, con delle venuzze pulsanti che gli apparivano sulla sommità del guscio "Cerco solo di far andare avanti il mio business, e con i tempi che corrono ho dovuto alzare i prezzi!"

"Lo so, lo so… non te la prendere, scherzavo!" rise la ragazzina con gli occhiali, rendendosi conto una volta di più di quanto sapesse essere mutevole l'umore di Digitamamon. "Allora, ragazzi, stasera si mangia cinese. Tutti d'accordo?"

"YAHOO!" esclamò Veemon, balzando sulle spalle di Daisuke. "Evviva! Si mangia cinese! A me piace tanto! Allora, Dai, facciamo una gara a chi mangia più baozi?"

L'ormai familiare fuoco della competizione si accese negli occhi di Daisuke. "Certamente, ma ti informo che ho già la vittoria in pugno!"

"Lo vedremo!"

Ridendo e scherzando, la maggior parte dei Digiprescelti e dei loro compagni digitali si diresse verso la sala da pranzo, sotto lo sguardo meravigliato di Iori, e quello divertito di Armadillomon e Gennai.

"Che c'è, Iori?" chiese il piccolo Digimon corazzato "Mi sembri un po' spaesato…"

"Ehm… non è niente…" rispose il più giovane (fino a poco prima) dei ragazzi prescelti "E' solo che… mi fa una strana impressione vederli così spensierati anche in una situazione così seria… mi sembra quasi che si stiano comportando da incoscienti…"

"Non è proprio così, piccolo Iori…" spiegò Gennai "Anche i tuoi compagni hanno preso molto a cuore le sorti del Mondo Digitale, e sottovalutare la gravità della situazione è proprio l'ultima cosa che farebbero. Solo, cercano di non farsela pesare troppo, e di tenere alto il morale gli uni degli altri."

"Anche per i Digiprescelti prima di noi era così, stando a quanto mi hanno raccontato." Proseguì Armadillomon "Si rendevano conto di quanto era in ballo… ma cercavano di mantenere un certo distacco, in modo da farsi coraggio a vicenda…"

Iori rimase un attimo a riflettere sulle parole del suo compagno Digimon e di Gennai, pensando che non avevano tutti i torti… in fondo, pur ammirando la sua intelligenza e maturità, molti dicevano che Iori era un po' troppo serio e rigido per un ragazzino della sua età… chissà, forse per una volta allentare i freni non avrebbe fatto male…

"E va bene…" rispose infine Iori, prendendo in braccio Armadillomon. "Forse non è una cattiva idea staccare un po'… andiamo ad unirci alla compagnia, Armadillomon?"

"Certamente!" rispose il Digimon corazzato, facendo un sorrisone.

L'indomani…

La sera e la notte erano passate in un lampo, tra scambi di battute, scherzi, e una dormita che aveva rimesso tutti in forze. Ora, il gruppo dei nuovi ragazzi prescelti era pronto ad affrontare una nuova giornata, e pronto a respingere qualsiasi creazione malefica Mephistomon potesse scagliare loro contro… cosa che, a quanto pareva, il crudele Digimon caprino non aveva tardato a fare… nella grande sala computer della casa di Gennai, in un settore abbastanza vicino a quello in cui Miyako e Michael avevano recuperato Catherine, era stata rilevata una massiccia presenza di Dark Towers… più di cento, stando alle rilevazioni.

"La faccia tosta di quel caprone!" esclamò Daisuke, osservando infuriato la mappa di DigiWorld sulla quale il settore incriminato era diventato completamente nero. "E che cosa spererebbe di ottenere con questa mossa? Vorrebbe attirarci lì per farci cadere in trappola?"

Michael strinse gli occhi, osservando preoccupato il settore annerito. "Hmm… purtroppo, Daisuke, temo che non si tratti di una semplice trappola… se davvero fosse così, non penso si sarebbe preso la briga di trasferire lì tutti quegli obelischi di controllo… no, credo che sotto ci sia qualcosa di serio…"

"Sono d'accordo…" mormorò Betamon "Se davvero fosse un tranello, più di cento Dark Towers sarebbero un po' tantine… non vorrei mai che stesse cercando di crearsi un altro… per così dire, avamposto, allo scopo di espandere il suo controllo ad altre zone."

"Se così fosse, sarebbe un guaio…" rispose Gennai, stringendo i denti. "Se Mephistomon riuscisse a impadronirsi di abbastanza settori, gli sarebbe ancora più facile inviare i suoi Digimon artificiali per il Mondo Digitale a spargere terrore…"

"Eppure mi sembra strano che faccia una mossa tanto eclatante…" pensò la guida del Mondo Digitale.

Fu Miyako a prendere una decisione. "Allora, andiamo a fermarlo!" esclamò la ragazzina, sbattendo il proprio pugno nella mano. "Raggiungiamo quel settore e distruggiamo quelle Dark Towers prima che possa trasferirsi altrove! Se le cose stanno come ha datto Gennai-san, aspettare ancora le mosse di Mephistomon ci sarà più dannoso che utile. Questo è il momento giusto per contrattaccarlo e forse, perché no, anche scovarlo e annientarlo!"

"Per una volta sono d'accordo con Miyako… questo è un segno che sta per venire la fine del mondo!" scherzò Daisuke, guadagnandosi un'occhiataccia da parte della sua amica dai capelli violetti.

"Yo tambien penso che sia la cosa migliore!" esclamò Rosa "Sistemiamo Mephistomon, eliminiamo quel virus che ci ha lasciato nei Digivice, e torniamo a casa! Semplice, no?"

"Non lo so, Rosa…" commentò Gotsumon "Ho come la sensazione che quel Mephistomon non sia tipo da esporsi così, senza un motivo…"

"Ma credo che valga comunque la pena di controllare… dopo tutto, sta pur sempre facendo una mossa contro di noi, e non mi sembra il caso di ignorarla…" fu il turno di Hawkmon, le cui parole vennero accolte da qualche istante di riflessione. In effetti, i ragazzi si rendevano conto che Hawkmon aveva ragione… non potevano rischiare che Mephistomon si piazzasse davanti a loro in questa gara!

"E va bene, allora! Dirigiamoci tutti verso quel settore!" concluse Daisuke, stringendo il suo D-3. "Se ci sono problemi, io e Ken possiamo eseguire di nuovo la Digievoluzione DNA e sistemare qualunque cosa ci venga mandata contro! Che ne dici, Veemon?"

"Che sono d'accordo con te, Dai!" esclamò il draghetto azzurro, mettendosi in una posa da pugilatore e sferrando qualche pugno in aria. "Mi sento completamente carico dopo la mangiata di ieri sera!"

"Tu che cosa dici, Wormmon?" chiese Ken, tenendo in braccio il suo Digimon "Se ce ne fosse bisogno, credi che riusciresti a fare la Digievoluzione DNA?"

"Senz'altro!" rispose il bruco verde "Se ho abbastanza energia… cosa che ho… e il legame tra te e Daisuke-san è ancora saldo, puoi stare certo che la Digievoluzione DNA riuscirà di nuovo!"

Ken annuì, un po' cupamente. Per qualche motivo, aveva un brutto presentimento circa quella situazione. Aveva come l'impressione che sarebbe successo qualcosa di terribile, ma non riusciva ad immaginare cosa…

I suoi pensieri furono interrotti dalla voce decisa di Daisuke. "Bene, Gennai-san, allora noi andiamo! Rimettiamo a posto quel settore e siamo di ritorno!"

"Va bene, ragazzi…" rispose Gennai "Ma state attenti…"

Pochi minuti dopo, i ragazzi avevano preso il Digiport dalla casa di Gennai ed erano riemersi nel settore che era stato individuato come infestato dalle Dark Towers… certo, l'atterraggio mancava un po' di stile, come spesso accadeva…

"Ahiooo! Qualcuno farebbe il favore di spostarsi?" esclamò Derek, schiacciato sotto il peso di diversi dei suoi compagni. I ragazzi prescelti erano atterrati in una montagna umana davanti allo schermo televisivo dal quale erano usciti!

"Sono troppo giovane per diventare sushi!" si lamentò Crabmon, cercando di scostare con le chele i corpi umani e digitali che gli erano piombati addosso.

"Je regrette, ma non è colpa nostra!" si scusò Floramon, districandosi dal groviglio e rimettendosi in piedi. "Questi Digiport potrebbero essere progettati meglio…"

Dopo qualche istante impiegato a rialzarsi e a togliersi la polvere di dosso, i ragazzi e i Digimon si diedero un'occhiata intorno: davanti ai loro occhi si estendeva un'ampia pianura rocciosa e assillata da un sole implacabile, con qualche spaurata pianta grassa e qualche roccia sparsa ad interrompere la monotonia del paesaggio. Tuttavia, quello che saltò subito agli occhi dei ragazzi fu il fatto che non c'era nessuna Dark Tower in vista… mentre il computer della casa di Gennai ne dava almeno un centinaio!

"Che significa? Non vedo nessun obelisco di controllo, mentre in teoria ora dovremmo vederne a decine…" si chiese Iori, guardandosi intorno alla ricerca dei loro bersagli. I suoi compagni, anche loro intenti a perlustrare ogni centimetro della zona, sembravano altrettanto perplessi.

"Non capisco…" mormorò Miyako "…eppure il computer di Gennai-san non dovrebbe aver sbagliato… dove sono finite tutte le Dark Towers che…"

Venne interrotta improvvisamente da un assordante ronzio, simile al suono di uno sciame di calabroni amplificato di varie volte, e da un violento colpo d'aria che la investì, facendole svolazzare i capelli e strappandole un breve strillo di sorpresa. Un enorme insetto, simile ad un cervo volante umanoide dalle mandibole affilatissime, era passato pochi metri sopra di lei e stava scendendo verso il gruppo. Era accompagnato da almeno altri sette Digimon dello stesso tipo.

"Se quelli sono Digimon artificiali… e credo lo siano… abbiamo trovato una parte della risposta!" esclamò Michael, chinandosi con fare protettivo su Betamon quando un altro dei cervi volanti passò vicino a lui e cercò di raccogliere con le mandibole il Digimon girino. Uno alla volta, gli otto assalitori atterrarono, circondando i Digiprescelti, che riuscirono a vederli meglio: la corazza era di colore rosso, con delle decorazioni nere sulla sommità del cranio, le mandibole frastagliate erano lunghe almeno quanto la testa, e quattro braccia si dipartivano dalle spalle. Gli insetti giganti si sorreggevano su un paio di gambe piuttosto esili rispetto al resto del corpo, e le elitre sul dorso rimanevano aperte anche a terra, mettendo in mostra due trasparenti ali screziate da venature nere. Certi punti del corpo, più precisamente l'addome e le articolazioni di braccia e gambe, erano privi di corazza per permettere movimenti più agili, e i tessuti verdi dell'insetto erano chiaramente visibili in quelle zone. I ragazzi riconobbero immediatamente quei Digimon come Kuwagamon, una delle più comuni specie di insetto del Mondo Digitale.

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Kuwagamon

Tipo: Insettoide

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Scissor Claw, Power Guillotine

Insetti predatori con potenti mandibole capaci di tagliare l'acciaio e la roccia. Un Kuwagamon è stato il primo avversario dei Digiprescelti durante il loro primo viaggio a DigiWorld…

"Ehm… calma, signori… non siamo venuti qui per combattere con voi…" mormorò Wormmon, un po' intimorito dall'aspetto impressionante dei nuovi arrivati. La risposta del Kuwagamon alla testa del gruppo fu un secco schiocco di mandibole e un ruggito rabbioso che la diceva fin troppo lunga sulle intenzioni dei Digimon insettoidi…

"Mi sa tanto che sono proprio creature delle Dark Towers…" commentò Iori, stringendo in mano il suo D-3.

"E va bene… allora vediamo di parlare un linguaggio che questi burattini capiscano! Andiamo, ragazzi! Digievoluzione!" esclamò Daisuke. Lui e i suoi amici alzarono i loro D-3 e Digivice vecchio modello in aria e li attivarono, mentre i loro Digimon si piazzavano davanti a loro per affrontare i Kuwagamon…

"Veemon shinka… EXVEEMON!"

"Wormmon shinka… STINGMON!"

"Hawkmon shinka… AQUILAMON!"

"Armadillomon shinka… ANKYLOMON!"

"Betamon shinka… SEADRAMON!"

"Gotsumon shinka… MONOCHROMON!"

"Floramon shinka… KIWIMON!"

"Crabmon shinka… COELAMON!"

In un lampo, tutti i Digimon passarono alle loro forme Champion, ergendosi in tutta la loro ragguardevole (per la maggior parte di loro…) statura davanti al gruppo di Kuwagamon, che indietreggiarono leggermente, percependo una potenziale minaccia. ExVeemon, che si trovava alla testa dei Digimon, fece un passo avanti, guardando con aria di sfida i terribili insetti.

"Beh? Che succede? Ora che non siete più i più grossi, vi manca il coraggio?" ruggì il drago, aprendo leggermente le ali e facendo risplendere il segno a forma di X sul suo petto. "Permettete che vi dia un incentivo! Vee Laser!"

ExVeemon aprì le braccia, e sparò l'ormai familiare laser rosso a forma di croce contro il gruppo dei Kuwagamon, uno dei quali non fu abbastanza rapido da schivare, e venne investito in pieno, ri-trasformato in una statua di granito nero, e cancellato. Gli altri cervi volanti avevano spiccato il volo per evitare il laser, ma per ognuno di loro c'era un Digimon pronto a riceverlo.

"Adesso, ragazzi! Sono sotto tiro! Volcanic Strike!" ruggì Monochromon, sparando una sfera di energia rossa dalla bocca e colpendo uno dei Kuwagamon.

"Uno per uno, eh? A me va bene! Blast Rings!" commentò Aquilamon, annientando un altro Kuwagamon con gli anelli di energia emessi dal becco.

"Ice Blast!"

"Tail Hammer!"

"Fossil Bite!"

"Pummel Peck!"

"Spiking Strike!"

Uno alla volta, i Digimon lanciarono i loro attacchi, senza che nemmeno uno andasse a vuoto. E sempre uno alla volta, i Kuwagamon corrispondenti si sbriciolavano in stringhe di dati e pixel neri un attimo dopo l'impatto. In pochi secondi, l'ultimo Digimon artificiale scomparve dai cieli. Il combattimento era stato breve e indolore… fin troppo, stavano riflettendo Digimon e ragazzi prescelti.

"Non mi convince… è stato tutto troppo facile…" commentò ExVeemon, lo sguardo fisso sui rimasugli dei Kuwagamon artificiali che scomparivano nel nulla. Prima che chiunque potesse aggiungere qualcosa, tuttavia, un lento battito di mani, che suonava come un applauso dal tono canzonatorio, proveniente da un costone di roccia poco distante, attirò l'attenzione dei presenti. Nessuno fu sorpreso alla vista di Arukenimon e Mummymon, entrambi in forma umana, in piedi sulla formazione rocciosa, un sorrisetto beffardo dipinto sui loro volti.

"Ma guarda, sono quei due buffoni!" esclamò Daisuke "Che cosa state facendo qui? Quali sono i piani del vostro capo? E dove sono finite tutte quelle Dark Towers che abbiamo rilevato in questo settore?" La donna-ragno battè le mani ancora un paio di volte, poi iniziò a parlare.

"Brillante, Digi-mocciosi. Grazie per lo spettacolino, è stato un piacevole passatempo…" commentò Arukenimon "Sfortunatamente, come si suol dire, un gioco è bello quando dura poco, e i vostri giochetti sono durati abbastanza."

"Non siamo qui per ascoltare i vostri giri di parole!" ribattè Michael, sostenendo lo sguardo di Arukenimon "Qual è lo scopo per cui ci avete attirati fin qui? Non vi aspettavate che quei Kuwagamon potessero battere i nostri Digimon, immagino!"

"Uff… siete impazienti, lo sapete?" rispose Mummymon "Comunque, se volete una risposta… ecco, vi facciamo vedere dove sono finite cento delle Dark Towers. Arukenimon, vorresti fare gli onori?"

"Senz'altro…" rispose con tono mellifluo la donna, alzando una mano in aria e schioccando le dita. Un istante dopo, una scossa tellurica, dapprima impercettibile, ma poi sempre più intensa, iniziò a muovere il terreno sotto i piedi dei Digiprescelti e dei loro compagni.

"Cosa? Ma che… che sta succedendo?" ruggì Ankylomon, allargando le zampe e accucciandosi per mantenere stabilità. Tutti i Digimon che potevano volare si erano librati in aria ed erano accorsi al fianco dei ragazzi per aiutarli a mantenere l'equilibrio. I Digimon incapaci di volare, invece, si arrangiavano come potevano: Seadramon si era avvinghiato attorno ad una roccia, Monochromon stava imitando Ankylomon, mentre Kiwimon e Coelamon erano saliti sull'enorme dorso dei due dinosauri, cercando di ripararsi.

"Argh! Ma che sta… succedendo… non credevo che… ci potessero essere… terremoti… a DigiWorld…" esclamò Daisuke. Lui, Iori, Miyako e Michael si erano aggrappati all'enorme zampa di ExVeemon, nel disperato tentativo di rimanere in equilibrio, mentre Ken e Catherine erano stati raccolti e messi al sicuro da Stingmon. Aquilamon, infine, aveva portato in salvo Rosa e Derek.

"Guardate là!" esclamò allarmato Stingmon, indicando una crepa che si era formata proprio davanti alla roccia sulla quale stavano Arukenimon e Mummymon "Sta uscendo qualcosa, ma non riesco a capire cosa…"

Gli sguardi di tutti si volsero verso il punto indicato dall'enorme Digimon insetto: in effetti, qualcosa di enorme, nero e minaccioso stava lentamente emergendo dalla fenditura sul terreno, grondando frammenti di roccia e sollevando una nuvola di polvere. Tutti rimasero a guardare, increduli, la figura, simile ad un WarGreymon di granito nero, che lentamente ma progressivamente si innalzava, fino a che le sue zampe artigliate non si appoggiarono sul terreno. Il terremoto cessò non appena l'enorme statua nera finì di emergere, ma lo stupore dei ragazzi prescelti (oltre che la loro paura al rendersi conto di cosa avevano davanti) impedì loro per qualche istante di proferire parola.

"Non… non… non posso… crederci…" boccheggiò Miyako, iniziando a sudare freddo "Un… un WarGreymon… artificiale?"

Arukenimon sogghignò, tirando fuori una consistente ciocca dei suoi capelli argentei. "Esatto! La nostra ultima creazione, nata dall'assemblaggio di ben cento obelischi di controllo!"

"Ecco perché il computer dava così tante Dark Towers in questo settore!" realizzò Iori, mentre lui e gli altri ragazzi prescelti ridiscendevano dai Digimon "Anche se erano state fuse in un unico Digimon, non erano ancora state riconfigurate!"

Arukenimon rise, compiaciuta per le capacità intuitive del giovane Digiprescelto. "Indovinato! Ed ora… ammirate il volto di colui che vi distruggerà!" Con un gesto della mano, la donna-ragno lanciò i propri capelli in aria, mandandoli ad inserirsi nel gigante di pietra nera prima che i ragazzi avessero il tempo di fare qualsiasi cosa. In breve tempo, l'imponente statua prese colore: il pettorale, l'elmo, gli artigli sulle mani e sui piedi, gli schinieri e la parte interna delle ali scolorirono, passando dal nero ad un cupo grigio, mentre i tubi sul pettorale, le decorazioni degli schinieri, e la criniera che sporgeva da sotto l'elmo, si insero di un giallo vivo. A parte questo, il corpo del Digimon artificiale rimase di quel lucido colore nero che caratterizzava le Dark Towers. Un paio di occhi bianchi, nei quali luccicavano pupille nere, si accesero nelle orbite della creatura, sprizzando rabbia e desiderio di combattere. Il WarGreymon nero fece un passo in avanti e alzò un braccio in aria, lanciando un ruggito di trionfo davanti agli sconvolti ragazzi prescelti: un'aura di potere quasi palpabile circondava il corpo del nuovo arrivato, identificandolo subito come un avversario ben oltre le capacità di qualunque Digimon avessero dalla loro parte!

"Allora, che ve ne pare?" chiese Arukenimon "Vi piace il nostro nuovo giocattolo? Vi presento la nostra arma finale, BlackWarGreymon!"

"Esto se pone feomuy feo…" mormorò Rosa, tenendosi stretta a Monochromon.

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: BlackWarGreymon

Tipo: Drago

Attributo: Virus

Livello: Mega

Attacchi: Terra Destroyer, Black Tornado

E' proprio così, le cose si stanno mettendo male! BlackWarGreymon è la controparte oscura di WarGreymon, un Digimon pieno di rabbia e amarezza, creato unicamente per combattere e distruggere! Il suo attacco, Terra Destroyer, rade al suolo ogni cosa!

(Nota dell'Analizzatore: voci non confermate sostengono che, in un altro Mondo Digitale, un BlackWarGreymon faccia parte dei membri di alto rango della malvagia organizzazione chiamata A.o.A...)

BlackWarGreymon fece un altro passo, avanzando inesorabile contro il gruppo dei ragazzi prescelti e dei loro Digimon, che stavano freneticamente pensando ad una strategia da usare contro questo temibile avversario. In particolare, Daisuke stava stringendo i denti, cercando di farsi venire un'idea… ma più ci rifletteva, più si rendeva conto di quanto disperata fosse la situazione: erano in otto Champion contro un Mega, e anche ricorrendo alla Digievoluzione DNA, le cose non sarebbero cambiate più di tanto! "Maledizione, che cosa facciamo… qual è il punto debole di questo ammasso di granito… Accidenti, se solo Taichi e gli altri fossero qui, forse qualche possibilità ce l'avremmo…"

"Non volete attaccare? Come volete, in tal caso saremo noi a fare la prima mossa!" si sentì la voce spocchiosa di Arukenimon. "Vai, BlackWarGreymon! Mostra ai mocciosi prescelti di cosa sei capace! Ma non ucciderli subito, mi raccomando! Voglio che prima si rendano conto della loro impotenza!"

Il Mega artificiale non si fece ripetere l'ordine, e attaccò con brutale efficienza: scattò in avanti ad una velocità tale da sembrare scomparire nel nulla e riapparire proprio davanti ad ExVeemon! Prima che il drago azzurro potesse tentare una difesa, BlackWarGreymon lo centrò in pieno con un manrovescio che lo spedì al suolo con un tonfo impressionante, sollevando un'enorme nuvola di polvere!

"ExVeemon, no!" esclamò Daisuke, osservando il suo Digimon stordito a terra. Il colpo era stato così violento che le rocce attorno al punto d'impatto erano scheggiate!

"Come temevo… è troppo forte…" esclamò Miyako, tremando visibilmente. BlackWarGreymon, nel frattempo, rivolse la sua attenzione agli altri Digimon volanti, Aquilamon e Stingmon, e si lanciò contro di loro!

"B… Blast Rings!" esclamò Aquilamon, scagliando un'altra raffica di anelli di ardente energia rossa dalla bocca. Facendo di nuovo sfoggio di un'agilità incredibile, BlackWarGreymon virò di lato, lasciando che l'attacco energetico gli passasse oltre e andasse a sbriciolare una roccia diverse decine di metri più in là, e si scagliò contro il Digimon aquila. Prima che avesse il tempo di raggiungerlo, però, Stingmon intervenne con il suo attacco!

"Spiking Strike!" L'insetto umanoide calò in picchiata su BlackWarGreymon e cercò di colpirlo con un affondo della sua lama laser. Sfortunatamente, il dinosauro cibernetico fu più veloce, e parò il colpo con gli artigli metallici montati sulle braccia. Poi, centrò in pieno Aquilamon con un paio di calci, portati con entrambe le gambe, e afferrò le braccia di Stingmon, facendolo roteare per qualche secondo, poi mollandolo in modo che andasse a sbattere contro Aquilamon, ancora in caduta libera. I due Digimon urlarono di dolore e si abbatterono al suolo molto vicino ad ExVeemon, sotto gli occhi terrorizzati dei ragazzi.

"Aquilamon!" strillò Miyako.

"Oh, no… Stingmon!" esclamò Ken. Dietro di loro, Rosa e Catherine cominciavano a farsi prendere dal panico, e anche Michael, Derek e Iori facevano fatica a restare calmi.

"Quel mostro… ci sta spazzando via…" mormorò il ragazzo americano.

BlackWarGreymon, vedendo che in aria non c'erano più avversari, ridiscese a terra, facendo mostra delle lame affilate che ornavano la corazza sugli avambracci. Ma questa volta, i Digimon decisero di prendere l'iniziativa, e attaccare prima che BlackWarGreymon potesse riorganizzarsi. Seadramon, Monochromon e Coelamon puntarono contemporaneamente i loro attacchi migliori contro il Mega artificiale, e li lanciarono mettendoci tutta la potenza di cui erano capaci.

"Ice Blast!"

"Volcanic Strike!"

"Fossil Bite!"

La pioggia di strali di ghiaccio, palle di fuoco e raggi di energia cadde su BlackWarGreymon, che però si difese efficacemente alzando il proprio scudo e permettendo agli attacchi di schiantarsi su di esso senza danni. I Digimon, tuttavia, avevano raggiunto lo scopo di distrarre l'avversario, e Ankylomon, Monochromon e Kiwimon ne approfittarono subito, scagliandosi contro BlackWarGreymon prima che questo potesse riorganizzarsi. Monochromon tentò di colpire il Mega artificiale con un'incornata in carica, Ankylomon roteò su sé stesso, sferrando una codata che avrebbe sbriciolato un muro di roccia, mentre Kiwimon, balzando rapidamente sul dorso di Monochromon e usandolo come trampolino per lanciarsi, fece un salto altissimo che raggiunse la testa di BlackWarGreymon.

"Tail Hammer!" ruggì Ankylomon.

"High Jumping Kick!" cinguettò Kiwimon, usando le robuste zampe per sferrare un calcio alla testa di BlackWarGreymon. I tre attacchi colpirono in contemporanea, come se i Digimon si fossero messi d'accordo in precedenza: la coda di Ankylomon e il corno di Monochromon presero BlackWarGreymon all'addome, mentre il potente calcio di Kiwimon costrinse il Mega artificiale a voltare la testa di lato.

"Sì! Finalmente qualcosa che gli fa effetto…" iniziò a dire Daisuke. Le sue speranze, tuttavia, furono vanificate fin troppo presto: anche con degli attacchi così potenti e sferrati in simili punti vitali, BlackWarGreymon non era nemmeno indietreggiato di un passo! Il Mega artificiale volse nuovamente la testa verso lo sbalordito Kiwimon, squadrandolo come per chiedergli se quello fosse il meglio di cui era capace, poi centrò l'uccello corridore con una testata che lo mandò a terra. Una frazione di secondo dopo, BlackWarGreymon afferrò la coda di Ankylomon e il corno di Monochromon, sollevando in aria i due dinosauri come se non pesassero nulla!

"Mon Dieu… ha una forza spaventosa…" commentò Catherine, aiutando Kiwimon ad alzarsi. "Tu stai bene, Kiwimon?"

L'uccello terricolo scosse la testa, ancora un po' stordito. "Più o meno… ma non durerà a lungo, temo…"

Ankylomon e Monochromon ruggirono di dolore quando BlackWarGreymon li fece sbattere l'uno contro l'altro, poi li scagliò di lato, facendoli finire a terra ammaccati e storditi. Il Mega artificiale rivolse poi la sua attenzione ad ExVeemon, Aquilamon e Stingmon, che in quel momento si erano ripresi e stavano cercando di rialzarsi. Con passi pesanti che scuotevano il terreno, BlackWarGreymon iniziò ad avvicinarsi alle sue vittime…

"Presto, Seadramon! Ti prego, devi fermarlo!" implorò Michael rivolto al suo Digimon, uno dei pochi ancora in piedi. Il serpente marino, per fortuna, aveva avuto la stessa idea e stava anticipando il suo partner umano: scattò a tutta velocità contro BlackWarGreymon, avvinghiandosi attorno alle sue gambe e impacciandolo nei movimenti, poi puntò ancora una volta la bocca spalancata verso di lui e attaccò di nuovo!

"Ice Blast!" ringhiò Seadramon, bombardando il corpo di BlackWarGreymon con un'altra raffica delle sue stalattiti di ghiaccio. Tutti i colpi, sfortunatamente, si infransero sulla resistente corazza di Chrome-Digizoid che ricopriva il dinosauro nero. Senza scomporsi, BlackWarGreymon alzò un braccio per colpire quel fastidioso serpente marino, ma si ritrovò con Coelamon aggrappato alla spalla, che tentava di morderlo. Contemporaneamente, Aquilamon si alzò in volo e rimase in sospensione vicino al volto di BlackWarGreymon, cercando di ostruirgli la visuale con le piume delle ali. Kiwimon, per non essere da meno, corse verso il Mega artificiale e lo attaccò con tutta la forza di cui era capace.

"Pummel Peck!" strillò Kiwimon, sparando contro le anche di BlackWarGreymon una raffica di missili a forma di teste di volatile. Grugnendo per la frustrazione, BlackWarGreymon cominciò a sferrare colpi alla cieca con il braccio libero, nel tentativo di liberarsi di quegli irritanti disturbatori…

"Daisuke! Ken!" esclamò Derek "E' il momento! Dovete eseguire la Digievoluzione DNA mentre noi lo teniamo occupato!"

I due amici avevano già tirato fuori i loro D-3 e li stavano puntando l'uno verso l'altro. "Grazie, Dingo, era quello che intendevamo fare comunque! Sei pronto, Ken?" chiese Daisuke al suo migliore amico.

"Quando vuoi!" rispose Ken, con decisione.

Fino a poco prima, il suo mondo non era stato altro che buio e silenzio.

Tuttavia, man mano, una pallida luce e dei lievi mormorii avevano infranto quell'isolamento, regalandogli qualche sparuto barlume di coscienza. Improvvisamente, una marea di sensazioni aveva incominciato ad attraversare il suo cervello… colori, suoni, odori… assieme a qualcos'altro che gli giungeva nuovo, e assieme magnifico e spaventoso…

Doveva pensare. Doveva pensare che esisteva. Lui esisteva… certo, come negarlo? In quel momento stava pensando… non poteva essere altrimenti… lui esisteva… Esisteva… e anzi, si rendeva conto di essere forte… potente… aveva il desiderio di sfogare quest'energia contro qualcosa… ma sapere solo questo era così… così… terribilmente inutile… una strana sensazione lo stava prendendo, una sensazione sgradevole di futilità e vuoto… c'era ancora molto che gli sfuggiva, e stavano accadendo troppe cose tutte in un istante… non aveva avuto il tempo di capire… di rendersi conto di sé prima di essere introdotto al mondo esterno…

Perché il mondo esterno… esisteva, no? Lui lo vedeva, anche se non chiaramente… lo sentiva… lo percepiva… non era un'illusione. Lui esisteva… il mondo esterno esisteva… ma era ancora troppo poco… non avrebbe calmato quell'orrenda sensazione che si era impadronita di lui…

Un'altra domanda si presentò alla sua mente, che ancora si stava abituando all'attività…

Perché?

Perché esisteva? Qual era il suo scopo? Aveva uno scopo? Cosa stava facendo in quel momento?

La vista gli si schiarì ulteriormente, presentandogli davanti un gruppo di Digimon… i quali stavano tutti cercando di attaccarlo, con attacchi corpo a corpo, e colpi energetici a distanza… Nessuno di loro riusciva a fargli provare dolore. Erano lenti. Deboli. Patetici. Indegni della sua forza. Scaricare la sua illimitata energia su questi perdenti non gli avrebbe dato alcuna sensazione… non lo avrebbe liberato da quel vuoto che si portava dentro, e che il chiarirsi delle sue percezioni sensoriali non aveva fatto altro che acuire…

Eppure… perché quei Digimon continuavano ad opporsi a lui… sapevano bene che era un duello perso in partenza… allora perché? PERCHE'?

La sensazione di vuoto si stava trasformando in rabbia… rabbia accompagnata da tristezza e invidia. Sentiva che quei piccoli, insignificanti Digimon che lo stavano ostacolando erano spinti da qualcosa… credevano in qualcosa… AVEVANO qualcosa che li spingeva a lottare… e assieme a questo, sentiva che loro avevano ciò che a lui era stato negato… la consapevolezza del proprio ruolo… della propria utilità… loro sapevano chi erano… lui no…

Se solo… se solo avesse trovato le parole per esprimere la miriade di sensazioni, strane e contraddittorie, che gli occupavano la mente… i dubbi e le incertezze che lo pervadevano…

Doveva continuare. Doveva combattere. Distruggere. Uccidere. Solo così… solo così, forse, avrebbe davvero capito…

chi era…

per quale motivo… fosse nato…

Con un leggero sforzo, BlackWarGreymon afferrò Seadramon con la mano libera, stringendolo in una morsa, sbattendolo contro il terreno, poi scagliandolo a diversi metri di distanza, liberandosi così dalla presa alle gambe che lo intralciava nei movimenti. Il serpente marino crollò al suolo con un rombo assordante e rimase stordito. Poi, con un altro manrovescio, il Mega oscuro colpì Aquilamon, facendogli perdere quota e atterrare più in là con un tonfo. Stava per riservare un trattamento simile a Kiwimon e Coelamon, quando una luce abbagliante, proveniente da ExVeemon e Stingmon, attirò la sua attenzione.

"DIGIEVOLUZIONE DNA!" esclamarono in contemporanea Daisuke e Ken, tenendo sollevati i loro D-3, ed inviando una scarica di energia ai loro Digimon. ExVeemon e Stingmon brillarono per un istante, trasformandosi in scie di pura energia che salirono turbinando verso il cielo…

"ExVeemon!"

"Stingmon!"

"Jogress shinka… PAILDRAMON!" Quando la luce si dissolse, Paildramon, il potente drago guerriero che aveva aiutato i Digiprescelti nella loro prima battaglia contro Mephistomon e i suoi sgherri, apparve al posto dei due Digimon, cannoni spianati e pronto all'azione! BlackWarGreymon osservò incuriosito questo nuovo avversario, cercando di valutarne la forza, mentre Kiwimon e Coelamon si sganciavano da lui per non restare vittime dell'attacco dei loro alleati…

"NON TI LASCERO' FARE!" esclamò Paildramon, parlando contemporaneamente con le voci di ExVeemon e Stingmon e scattando verso il Mega artificiale. BlackWarGreymon, istintivamente, alzò un braccio per abbattere Paildramon non appena fosse giunto a tiro, ma venne colto di sorpresa quando il drago scattò improvvisamente verso l'alto, evitando le lame affilate che sembravano in procinto di impalarlo, e ridiscese giù con altrettanta rapidità, sferrando un calcio che raggiunse BlackWarGreymon al volto e lo costrinse ad indietreggiare un po'…

"Non dargli tregua, Paildramon! Continua a colpire!" lo incitò Daisuke. Rapidamente, Paildramon ridiscese e cominciò a sferrare una raffica di pugni all'addome di BlackWarGreymon, sperando di fare breccia nella sua difesa. Per un po', l'attacco sembrò funzionare, dato che il Mega oscuro non contrattaccava e continuava semplicemente a subire i colpi. Sfortunatamente, il tutto durò solo pochi secondi prima che BlackWarGreymon eseguisse una violenta carica di spalla che raggiunse Paildramon al torace, scagliandolo a terra con un grugnito. Tuttavia, prima che BlackWarGreymon potesse continuare l'assalto, Ankylomon e Monochromon, ripresisi dai colpi subiti poco prima, scattarono in piedi e intervennero caricando il Mega artificiale sui due lati e stringendolo in una morsa. Grugnendo per il disappunto, BlackWarGreymon fece nuovamente appello alla sua sconfinata forza fisica, spingendo indietro i due dinosauri e liberandosi parzialmente dalla stretta nella quale era intrappolato…

Improvvisamente, usando un trucchetto da lottatori, Ankylomon e Monochromon smisero di opporsi alla spinta di BlackWarGreymon e balzarono indietro, facendo in modo che il Digimon artificiale, ancora sospinto dal suo stesso impeto, perdesse l'equilibrio! Paildramon non aspettava altro che quello. Prese il volo, tirando fuori i cannoni assicurati alla sua cintura, e iniziò ad accumulare quanta più energia possibile. Prima che BlackWarGreymon potesse riorganizzarsi e attaccare di nuovo, il Digimon fusione aprì il fuoco…

"DESPERADO BLASTER!"

Dai cannoni di Paildramon partì una raffica apparentemente senza fine di raggi laser, tutti diretti contro BlackWarGreymon! Il Digimon artificiale non ebbe nemmeno il tempo di tentare una difesa prima di essere investito in pieno dalla raffica di colpi, che si abbatterono sul suo corpo e sul terreno attorno a lui con un fragore assordante. In breve tempo, BlackWarGreymon venne inghiottito da un'enorme nube di polvere e rocce sollevata dalla conflagrazione, ma questo non fermò l'attacco di Paildramon. Ancora, e ancora, il drago guerriero bombardò il suo avversario con i suoi cannoni, mettendo tutta l'energia di cui era capace in quello sforzo disperato. L'attacco continuò per vari, interminabili secondi, e ormai tutti i Digiprescelti erano stati costretti a tapparsi le orecchie per non rimanere assordati. Finalmente, dopo quella che era sembrata un'eternità, Paildramon esaurì l'energia e ridiscese al suolo, cadendo su un ginocchio per la stanchezza.

"Ha… ha funzionato?" si chiese Daisuke, tenendo lo sguardo fisso sulla nuvola di polvere nella quale era scomparso BlackWarGreymon. I secondi passavano, scanditi dai battiti cardiaci accelerati di ragazzi e Digimon, e la nuvola iniziava a diradarsi: ancora nessuna reazione per qualche istante…

Poi, la terrificante sagoma di BlackWarGreymon emerse dal polverone.

Un brivido di terrore gelò il sangue ai ragazzi quando si resero conto che il Mega artificiale era rimasto completamente illeso! Certo, la sua armatura era piena di polvere, ma i danni si limitavano a quello!

In un silenzio innaturale, la nube di polvere si dissolse del tutto, e BlackWarGreymon si erse nuovamente in tutta la sua statura, guardando i suoi avversari terrorizzati con un'espressione illeggibile sul volto. Poi, per la prima volta da quanto il combattimento (se così lo si poteva chiamare) era iniziato, il Mega oscuro parlò, con voce profonda e tonante.

"Bene. Finalmente un attacco degno di questo nome. Ma il risultato, come potete vedere, è stato lo stesso." Detto questo, BlackWarGreymon si alzò nuovamente in aria, ignorando completamente gli ultimi, disperati attacchi che qualcuno dei Digimon continuava a scagliargli contro: tutti si infrangevano senza danni sulla sua corazza, o si dissolvevano prima ancora di toccarlo. Giunto ad un'altezza sufficiente, il drago nero alzò entrambe le braccia al cielo, accumulando energia negativa tra le mani e condensandola in una crepitante sfera di oscurità che mandava inquietanti riflessi purpurei, come un buco nero in miniatura.

"Oh no… temo di sapere cosa farà… PRESTO, TUTTI AL RIPARO!" urlò Daisuke, con tutto il fiato che aveva in gola. Immediatamente, i suoi amici e i Digimon si tuffarono verso il più vicino luogo che potesse offrire una certa protezione, pur sapendo a quanto poco questo sarebbe probabilmente valso…

"Ora, i giochi sono finiti! TERRA DESTROYER!" ruggì BlackWarGreymon. La sfera nera che teneva tra le mani si espanse fino a diventare quasi più grande del suo corpo, e, muovendo le braccia come un paio di catapulte, il potentissimo Digimon artificiale la scagliò contro il terreno, esattamente verso il punto dove si trovavano i Digiprescelti e i loro compagni! Dai loro ripari improvvisati, le vittime osservarono con crescente terrore la meteora di fuoco nero avvicinarsi sempre di più… sempre di più… fino ad impattare con il terreno!

I risultati furono, per dirla con una parola, catastrofici.

Un rombo spaventoso, simile al rumore di decine di cannoni che sparavano contemporaneamente, si levò in aria, mentre la sfera di energia negativa esplodeva, strappando via pezzi di roccia dal terreno e disintegrandoli prima che potessero fare strada. Una coltre di opprimente oscurità avvolse la zona, mentre l'onda d'urto dell'esplosione raccattava ogni cosa trovasse sulla sua strada e la scagliava in aria. Uno alla volta, i ragazzi e i loro Digimon vennero investiti dall'incredibile spostamento d'aria e scagliati, con urla di terrore, a svariati metri di distanza, per poi essere scaraventati dolorosamente al suolo, mentre l'oscurità e il rumore sopraffacevano i loro sensi…

Finalmente, quanto il fragore si fu attenuato e le tenebre diradate, fu possibile vedere gli effetti devastanti dell'attacco di BlackWarGreymon: tutti i ragazzi prescelti e i loro Digimon erano a terra, ammaccati e coperti di polvere, alcuni privi di sensi, ma per fortuna erano tutti ancora vivi: tutti i Digimon erano regrediti allo stadio Rookie, e anche Paildramon si era scisso nuovamente in DemiVeemon e Minomon. L'intera zona colpita dal Terra Destroyer era stata spazzata via, lasciando soltanto un cratere fumante davanti agli sconfitti. Frammenti di roccia sbriciolati e piccoli arbusti bruciati attorniavano la zona, testimonianze della potenza del colpo. Era davvero uno spettacolo desolante, acuito ulteriormente dall'imponente figura di BlackWarGreymon che torreggiava sul luogo del disastro, come se fosse stato fiero della sua opera.

"E'… è troppo forte… mi dispiace… Daisuke…" riuscì a mormorare DemiVeemon, con le lacrime agli occhi.

Tuttavia, qualcuno stava trovando la scena molto divertente: Arukenimon, che per tutto il corso del duello era rimasta al sicuro sulla sua postazione sopraelevata assieme a Mummymon, contorse le sue labbra tinte di rossetto viola in un ghigno crudele. Finalmente, avevano trovato il servitore perfetto… potente, spietato, inarrestabile… ormai, i Digiprescelti non rappresentavano altro che un ostacolo raso al suolo!

"Fantastico… Meraviglioso…" disse tra sé la donna-ragno "Li ha sconfitti tutti senza nemmeno fare fatica! Che potenza affascinante… che perfetta macchina di morte… finalmente, il sommo Mephistomon ha in mano la carta vincente!"

"Arukenimon…" mormorò Mummymon, con tono leggermente affranto. Non aveva potuto fare a meno di sentire le parole della sua complice, e la parola 'affascinante' riferita a BlackWarGreymon gli aveva provocato un tuffo al cuore. Quel BlackWarGreymon stava calamitando tutte le attenzioni della sua compagna, e questo lo faceva star male. La soddisfazione di avere dalla sua parte un guerriero così forte aveva rapidamente fatto spazio a uno strano, sconfortante senso di essere niente più che un peso…

Arukenimon, comunque, era troppo impegnata a godersi il trionfo di BlackWarGreymon per rendersi conto dei sentimenti del suo compagno. Alzando un braccio in aria, la donna diede un altro ordine. "Ottimo lavoro, BlackWarGreymon! Ed ora, chiudiamo questa storia una volta per tutte! Finiscili!"

Tuttavia, BlackWarGreymon rimase immobile, lo sguardo fisso sul gruppo di ragazzi e Digimon che in quel momento cominciavano dolorosamente a rialzarsi. Il Mega artificiale non stava facendo nulla per impedirglielo.

"Allora, BlackWarGreymon? Non hai sentito? Ti ho detto di finirli, subito!" ripetè Arukenimon, alzando la voce. Ma il suo 'giocattolo' non mosse un dito, e si limitò a rispondere, senza neanche degnarsi di guardarla in faccia.

"Non mi dare ordini."

"COSA?" esclamò Arukenimon, il sorriso di trionfo trasformato in una maschera di disappunto "Come hai detto… tu… tu non puoi… non puoi avere…"

Anche Mummymon si riscosse dalle sue riflessioni e fece un passo indietro, incredulo. Quello che aveva prospettato si era avverato! La loro creatura si era rivoltata contro di loro!

"Io non obbedirò agli ordini di due Digimon così deboli… da avere bisogno di far fare agli altri il loro lavoro." Proseguì BlackWarGreymon "Io deciderò per conto mio dove andare, e cosa fare. Cercherò altri avversari più forti… avversari alla mia altezza con cui combattere… e forse, trovare le risposte che cerco…"

Detto ciò, sotto gli occhi sbalorditi di tutti i presenti, BlackWarGreymon si alzò in volo, librandosi in aria alla stessa velocità terrificante di cui lo avevano visto capace, e si allontanò all'orizzonte, lasciandosi dietro soltanto silenzio… e gli animi sconfitti dei Digiprescelti e dei loro compagni. A malapena Daisuke si accorse di Arukenimon e Mummymon che scomparivano nel nulla, probabilmente per riferire le cattive notizie al loro capo…

"DemiVeemon! Minomon!" esclamarono Daisuke e Ken, correndo verso i loro compagni a terra e prendendoli in braccio. Entrambi i Digimon avevano un'aria olto affranta e delusa.

"Dai… mi… mi dispiace… ho tentato…" si scusò DemiVeemon, mentre il suo partner umano lo prendeva in braccio, stringendolo a sé per dargli conforto.

"No, DemiVeemon, non devi scusarti…" lo consolò Daisuke "Era troppo forte, punto e basta."

"Ho fatto del mio meglio, Ken… ma non è bastato…" disse Minomon, tra le braccia di Ken.

"Non ti preoccupare per questo, Minomon…" mormorò Ken, accarezzandolo con delicatezza. "Ora riposati, ne hai bisogno…"

Intorno a loro, anche gli altri si stavano riprendendo, scuotendo la testa per schiarirsela. "Uuuh… ci… ci siete tutti? State tutti bene?" chiese Derek, tenendo in braccio lo stordito Crabmon e porgendo una mano a Catherine.

"Sì… se sentirsi uno Shinkansen nel cervello può essere considerato stare bene…" rispose Armadillomon, scrollandosi la polvere dalla corazza e dando una mano a Iori a rialzarsi.

"Accidenti, non posso crederci…" commentò Miyako, togliendosi gli occhiali scheggiati "Eravamo in otto contro uno… e ci ha battuti tutti come dilettanti…"

"Miyako… quell'uno era un Mega…" spiegò Michael, che in quel momento stava controllando se Betamon stava bene "Noi avevano soltanto Champion e un Ultimate… che speranze avevamo, secondo te?"

"Guardiamo il lato positivo della cosa…" fu Rosa a cercare di consolare tutti "Siamo ancora vivi, e abbiamo un'altra possibilità di vittoria…"

"Lo… lo dici come se questo… potesse fare qualche differenza…" rispose Floramon, tenendosi la testa tra le foglie-braccia per fermare le vertigini. La ragazzina messicana la fulminò con lo sguardo. "E allora cosa dovremmo fare? Ci arrendiamo e gettiamo la spugna?"

"Per favore, non cominciamo a litigare!" Iori richiamò all'ordine le due, mettendosi in mezzo. "Io penso che Rosa-san abbia ragione: in questo caso eravamo impreparati, e abbiamo perso. Dobbiamo trarre una lezione da questa sconfitta, e usare il tempo che abbiamo per prepararci meglio al prossimo scontro con BlackWarGreymon. Litigare non servirà a nulla!"

Alzando un attimo lo sguardo verso il cielo, verso il punto in cui BlackWarGreymon era scomparso, Daisuke strinse i denti, amareggiato per la sconfitta e preoccupato per quanto sarebbe successo in futuro. Con una calamità ambulante come BlackWarGreymon in giro, nulla nel Mondo Digitale era al sicuro… e nessuno di loro aveva il potere di contrastarlo!

"Questa volta, Mephistomon e i suoi sgherri hanno voluto strafare… hanno creato un mostro talmente potente da sfuggire al loro controllo, e ora l'intero DigiWorld potrebbe subire le conseguenze del loro gesto sconsiderato… dobbiamo fermare questa follia al più presto… sconfiggere Mephistomon e BlackWarGreymon… ma come?"

Uno spettrale silenzio fu l'unica risposta che Daisuke ricevette…

CONTINUA…

Note dell'autore: Phew, e anche questa è fatta! Devo dire che il modo in cui è venuto fuori questo capitolo mi ha soddisfatto, e spero che voi sia piaciuto il modo in cui ho fatto entrare in scena il terribile BlackWarGreymon, che già ha fatto sfoggio della sua incredibile potenza! Nel prossimo capitolo, mi concentrerò nuovamente su Taichi e sulla 'vecchia guardia'… riusciranno a ritrovare le loro Crest e dimostrarsi degni di esse? Ora ne avranno bisogno più che mai…

Vi ringrazio di aver letto il capitolo, e spero di iniziare presto a scrivere il prossimo, se non sarò troppo impegnato con gli esami (ebbene sì, ne ho ancora… ma intanto, uno l'ho passato…). Mi raccomando, recensite e… alla prossima! Momentai!

Justice Gundam