Digimon Adventure 02 Reload
Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam
Justice: Bene, amici lettori, benvenuti al consueto appuntamento con la mia fanfiction. Ora che gli esami mi stanno lasciando in pace per un po', potrò dedicare più tempo a questa storia… e ho intenzione di fare scintille!
Veemon: Bene, ma spero che ti sia fatto venire in mente delle buone idee! Adesso abbiamo BlackWarGreymon con cui fare i conti, come se non bastassero Mephistomon e Daemon… a proposito di Daemon, che fine ha fatto?
Justice: Lo rivedrete prima di quanto possa farvi piacere, temo… lui e i suoi scagnozzi romperanno le scatole molto più a lungo di quanto non abbiano fatto nella serie televisiva!
Gatomon (sarcastica): Ma che bello…
Justice: Su, su, Gatomon… intanto pensa che, con la Crest della Luce di nuovo in mano ad Hikari, potrai trasformare LadyDevimon in cibo per gatti! Beh, intanto guardiamo le recensioni, e poi vedremo come risolvere i problemi di DigiWorld…
Daisuke: Buona idea, e cominciamo subito da Driger… non c'è bisogno che tu ti scusi per non aver recensito il capitolo 13… in fondo, il qui presente autore è un maestro quando si tratta di dimenticare di recensire! (ridacchia)
Justice: HEY!
Daisuke: Scherzi a parte, grazie per il chiarimento sui quattro animali sacri… l'autore ha detto che rivedrà i capitoli precedenti e correggerà in maniera opportuna!
Tentomon: Ringraziamo anche Francesca Akira per la sua delucidazione… Per quanto riguarda la domanda sulle Crest… no, la Crest di Ken non dovrà essere rienergizzata… in fondo, in questa versione degli eventi, Ken non ne ha esaurito l'energia! Per quanto riguarda le altre Crest, l'autore aveva sentito dire che erano proprio scomparse… almeno, gli pareva che nella traduzione americana fosse così… forse ci sono delle divergenze tra le varie versioni… Per il resto, mi sembra che l'autore ti abbia già inviato una mail con le dovute spiegazioni… Grazie mille per la recensione!
Jyou: Andando avanti, abbiamo Killkenny, che ha dato all'autore degli ottimi spunti per la storia, a cominciare dalle nuove Crest. Se Daisuke e gli altri le riceveranno… beh, l'autore dovrebbe averti già risposto in una mail. Ti è arrivata?
Biyomon: Infine, grazie ancora a Miele! Ormai anche tu fai parte dei lettori abituali di questa storia, direi, e siamo sempre contenti di sentire i tuoi commenti! Come puoi vedere, in questo capitolo i due gruppi si ritrovano!
Justice: Ottimo, ragazzi! Per la questione dei quattro animali sacri, chiedo scusa per la mia svista, e provvederò a correggere il prima possibile. E per quanto riguarda i riconoscimenti… vedo che tutti i lettori hanno fatto i loro compiti di Digimon! Diamo quindi il via al Capitolo 15, e buona lettura!
Capitolo 15 – Riuniti per la nuova sfida
Non era passato molto tempo da quando i ragazzi prescelti e i loro Digimon erano entrati nel tempio di Azulongmon, ed ora, dopo aver riattivato le loro Crest e aver ricevuto dal Guardiano Digitale un importante avvertimento su quanto li avrebbe attesi in futuro. Tutti erano rimasti molto sbalorditi per quanto avevano appreso, ma sapevano che ora li attendeva un compito più immediato: dovevano aiutare Andromon, Leomon e Ogremon ad affrontare i Digimon artificiali che stavano ancora loro alle costole, per poi riunirsi ai nuovi Digiprescelti e aiutarli nella lotta contro Mephistomon!
Uno alla volta, i ragazzi prescelti, ciascuno accompagnato dal relativo Digimon, uscirono dal santuario, con le Crest ancora splendenti attorno al collo, e cominciarono a guardarsi intorno, cercando di individuare la zona dove si stava svolgendo il combattimento. Per fortuna, non ci volle molto, visto che le profonde impronte lasciate sul terreno dai tre colossi artificiali, i rumori di esplosioni e alberi caduti provenienti dalla sezione di bosco alla loro destra, e il denso fumo nero che si levava da quella zona erano indizi più che evidenti!
"Sono di là! Guardate!" esclamò Agumon, indicando una fitta nuvola di fumo che saliva verso il cielo "Leomon e gli altri si trovano lì, e stanno cercando di resistere!"
"Bene, allora andiamo a dargli una mano!" esclamò Taichi, stringendo la sua Crest "E' il momento migliore per provare di nuovo la Digievoluzione a livello Ultimate! Siete tutti d'accordo?"
Dietro di lui, tutti i Digimon si erano già messi in posa da combattimento, e i loro partner umani avevano già in mano i Digivice brillanti di energia. Questa era l'unica risposta di cui Taichi e Agumon avessero bisogno: il Digiprescelto del Coraggio tirò fuori a sua volta il Digivice e, sorridendo, diede l'ordine che aspettava da tanto tempo: "E allora, forza ragazzi! DIGIEVOLUZIONE!"
In quel preciso istante, da tutti i Digivice scaturì un'ormai familiare colonna di luce bianca, che schizzò verso il cielo, perdendosi per un attimo tra le nuvole, per poi ridiscendere e andare ad avvolgere i Digimon, che si sentirono di nuovo percorsi da un'inebriante scarica di potere e iniziarono a mutare, portandosi alle loro forme evolutive superiori…
"Agumon shinka… GREYMON! Greymon chou shinka…"
Il corpo di Greymon aumentò ulteriormente le sue già ragguardevoli dimensioni, mentre una luccicante piastra di metallo appariva sul suo petto, e il suo braccio sinistro veniva ricoperto di un'armatura cibernetica completa di artigli. Anche l'elmetto divenne d'acciaio, e la criniera che spuntava da sotto di esso si fece più ispida, mentre tre paia di relativamente sottili ali viola gli spuntavano dalla spina dorsale. Il nuovo Digimon ruggì, esclamando il proprio nome.
"METALGREYMON!"
"Gabumon shinka… GARURUMON! Garurumon chou shinka…"
Al contrario di quanto era successo con Greymon, Garurumon si ridusse di dimensioni e si alzò sulle zampe posteriori, assumendo un'andatura umanoide. Un paio di blue-jeans stracciati, con tanto di ginocchiere, cintura, e un teschio disegnato sulla gamba sinistra, gli apparvero addosso. Una spalliera, assicurata da una cinghia che gli avvolgeva il petto muscoloso, proteggeva la spalla sinistra del lupo umanoide, che gettò indietro la testa e ululò.
"WEREGARURUMON!"
"Biyomon shinka… BIRDRAMON! Birdramon chou shinka…"
Fu poi il turno di Birdramon: l'enorme uccello venne avvolto da una colonna di fuoco, da cui riemerse sotto forma di una colossale donna-aquila dalle piume bruno-rossicce che ornavano le ali e la metà inferiore del corpo, e un elmetto decorato sulla testa, da sotto il quale fluivano lunghi capelli biondi. Presentava dei corti artigli da rapace su mani e piedi, e delle scritte in antico linguaggio digitale sulle spalle e sulle cosce.
"GARUDAMON!"
"Palmon shinka… TOGEMON! Togemon chou shinka…"
Il cactus pugile si trasformò in una graziosa fatina, con quattro foglie sottili al posto delle classiche ali da libellula. Indossava un vestitino rosa senza maniche, con una gonna fatta di petali di tulipano, un paio di scaldamuscoli verdi sugli avambracci, con maniche che sembravano petali, stivali verdi decorati con motivi floreali, e un copricapo rosa a forma di fiore.
"LILLYMON!"
"Tentomon shinka… KABUTERIMON! Kabuterimon chou shinka…"
In un attimo, al posto di Kabuterimon, apparve un imponente scarabeo dalla corazza bruno-rossiccia, decorata sulla schiena da una sfera azzurra. Aveva quattro braccia e due gambe, tutte piuttosto esili rispetto al corpo gigantesco, che terminavano con mani e piedi artigliati a tre dita. La caratteristica più distintiva, comunque, era l'enorme corno sulla fronte del coleottero.
"MEGAKABUTERIMON!"
"Gomamon shinka… IKKAKUMON! Ikkakumon chou shinka…"
Ikkakumon venne inghiottito da un vortice d'acqua, e ne uscì con l'aspetto di un tricheco umanoide dalla pelle grigia, con una pelliccia arancione sul muso, sul braccio sinistro e sulle gambe, un robusto carapace verde e armato di spuntoni sulla schiena, e un lungo corno seghettato che gli spuntava in mezzo agli occhi. Nella mano destra, teneva un impressionante martello di Chrome-Digizoid grigio.
"ZUDOMON!"
"Patamon shinka… ANGEMON! Angemon chou shinka…"
Il Digimon angelo venne ricoperto da un'elaborata armatura bianca, decorata con lunghe strisce dorate, incise di simboli mistici, sulla goliera e sul pettorale. Indossava inoltre un paio di stivali di ferro grigio, e portava uno scudo di luce violetta sul braccio sinistro, e una lunga spada di luce, dello stesso colore, su quello destro. Un elmo viola simile ad un copricapo papale proteggeva la sua testa, e aveva quattro paia di ali bianche, due delle quali ripiegate verso il corpo come ad offrire maggiore protezione.
"MAGNANGEMON!"
"Gatomon chou shinka…"
Per finire, la gattina divenne un bellissimo angelo femminile dai lunghi capelli dorati, avvolta in un vestito bianco che lasciava scoperti lo stomaco, il braccio destro, le spalle e la gamba destra, e in una eterea sciarpa rosa che le cingeva le braccia, passandole sopra la testa. Lo stivale destro era piumato e terminava alla caviglia, mentre l'altro copriva tutta la gamba, congiungendosi col vestito. Indossava inoltre un elmetto grigio, e le sue quattro ali bianche e piumate erano elegantemente ripiegate dietro la schiena.
"ANGEWOMON!"
Takeru, assieme a tutti i suoi compagni più grandi, era rimasto ad osservare, rapito e in preda alla nostalgia, lo spettacolo delle Digievoluzioni. "Finalmente… i Digiprescelti di Odaiba sono davvero tornati!" commentò infine il giovane prescelto della Speranza, mentre la luce dei Digivice si affievoliva, e i livelli Ultimate dei loro Digimon riapparivano davanti ai ragazzi, per la prima volta dalla fatidica battaglia con Diaboromon.
"Mi sembra di tornare indietro nel tempo…" aggiunse Taichi, ricordando con un pizzico di malinconia il viaggio da cui tutto era iniziato.
"Oh, Lillymon! Sei rimasta stupenda come ti ricordavo!" esclamò Mimi, portandosi una mano alla bocca e cercando di trattenere qualche lacrima di commozione. La fatina della natura si mise in una posa da top model, con una mano sul fianco e una sulla fronte, e rispose con la sua solita allegria.
"Davvero? Beh, a quanto pare invecchio bene!"
Fu MetalGreymon a risvegliare tutti dalla loro navigazione nel mare dei ricordi. "Ragazzi, capisco l'emozione del momento, ma ora è il caso di sbrigarsi. I nostri amici hanno bisogno di noi!" Detto ciò, il dinosauro cibernetico si chinò per permettere a qualcuno di salire sulla sua schiena.
"Già, hai ragione." Assentì Yamato, salendo sul dorso di MetalGreymon e aiutando Taichi e Sora a fare la stessa cosa. Intanto, Mimi, Koushiro e Jyou erano saliti sulle grandi mani di Garudamon, mentre MagnAngemon e Angewomon cinsero la vita ai rispettivi partner umani, tenendoli stretti a sé. Finalmente, fatto ciò, il gruppetto di Digimon Ultimate si diresse alla massima velocità possibile verso il luogo da dove proveniva il fumo, pronto ad affrontare la nuova sfida…
Leomon si gettò di lato, evitando per un pelo la raffica di missili che Assaultmon gli aveva scaricato contro. Il valoroso Digimon leonino rotolò un paio di volte sul terreno, nel tentativo di allontanarsi il più possibile dal luogo dell'impatto, ma venne comunque scagliato a qualche metro di distanza dallo spostamento d'aria e dall'intenso calore dell'esplosione, e atterrò dolorosamente sulla schiena.
"Ow…" mormorò Leomon, sforzandosi di rialzarsi e dandosi una rapida occhiata intorno per vedere come se la cavavano i suoi compagni. "Accidenti… non potremo resistere a lungo, continuando così…" Più in là, Andromon stava cercando di tenere a bada MetalTyrannomon, che lo aveva attaccato direttamente sperando di afferrarlo nelle sue poderose fauci metalliche: il Digimon androide riusciva a malapena a trattenere con le mani le mandibole del dinosauro robotico per evitare che si chiudessero su di lui. Ogremon, invece, aveva appena evitato per un soffio un morso di Okuwamon, abbassandosi e permettendo alle affilate mandibole dell'insetto di passargli sopra la testa e colpire un albero dietro di lui. L'albero venne spezzato in due quasi subito dalla potenza del colpo, e precipitò al suolo con uno schianto tremendo.
"Diavolo…" borbottò il Digimon orco, con gli occhi che gli schizzavano comicamente fuori dalle orbite "Ci potevo essere io al posto di quel tronco…"
Okuwamon, tuttavia, non rimase neanche per un istante a rimuginare sul suo fallimento, e stava già ricominciando a puntare contro Ogremon, schioccando minacciosamente le mandibole. Ogremon indietreggiò lentamente, afferrando la sua clava d'osso con entrambe le mani e tenendosi pronto ad un altro assalto del gigantesco cervo volante. Molto presto si ritrovò schiena contro schiena con i suoi due alleati, con i tre Ultimate artificiali che si avvicinavano a loro sempre di più…
"Hey, Leomon! Andromon! Come vanno le cose da voi? Qui stanno precipitando al meglio…" disse sarcasticamente il Digimon orco.
Leomon sospirò. A volte, il suo rivale non sapeva quando era meglio risparmiarsi le battute… "Come puoi vedere…"
"Secondo i miei calcoli, le probabilità di fuga sono prossime al 4." Commentò Andromon, con quel tono piatto che Ogremon cominciava a trovare irritante "La nostra unica possibilità, salvo interventi esterni, sarebbe passare in mezzo a due dei nostri avversari, ma la loro migliore portata rende la cosa difficilmente fattibile."
"In altre parole, siamo fritti!" esclamò Ogremon, parlando più a sé stesso che a qualcun altro. Mancò poco che Ogremon cascasse a terra per il disappunto quando Andromon gli rispose, con lo stesso tono che avrebbe avuto parlando delle condizioni meteorologiche: "Affermativo."
"Beh, io non sono disposto ad arrendermi tanto facilmente… In fondo, abbiamo promesso ai Digiprescelti che ci saremmo rivisti vivi." proseguì Leomon, la spada sguainata e puntata contro Assaultmon. "Dobbiamo continuare a resistere: sono sicuro che ai ragazzi non manca molto…"
"Garuru Kick!"
Prima che Leomon potesse proseguire, la familiare sagoma di WereGarurumon piombò sui Digimon artificiali come un'aquila in picchiata, ridiscendendo su MetalTyrannomon e sferrandogli un poderoso calcio circolare alla testa prima ancora che il dinosauro cibernetico potesse rendersi conto di cosa stava accadendo: con un boato assordante e un acuto ruggito di rabbia, MetalTyrannomon venne sollevato da terra dalla potenza del colpo e scagliato contro un grande albero secolare, per poi scivolare stordito al suolo. Immediatamente, Okuwamon e Assaultmon distolsero la loro attenzione dai tre Digimon che stavano circondando e si voltarono verso il luogo da cui era provenuto l'attacco: rimasero quasi sorpresi quando videro arrivare altri sette Digimon, tutti di livello Ultimate, alcuni dei quali portavano con sè dei ragazzi.
"A quanto pare, avevo ragione…" disse Leomon. Lui e i suoi due alleati guardarono a loro volta nella stessa direzione, per vedere proprio quello che si erano aspettati.
"Salve, ragazzi!" esclamò Taichi, rivolto a Leomon, Ogremon e Andromon. Il ragazzo stava comodamente in piedi sulla spalla di MetalGreymon assieme a Yamato e Sora, e teneva una mano sollevata in segno di saluto "Abbiamo pensato che forse avreste gradito l'arrivo della cavalleria!"
"Scusate il ritardo, ma abbiamo trovato traffico!" scherzò MetalGreymon.
"Heh! Alla buon ora! Qui stavamo per lasciarci la pellaccia!" brontolò Ogremon, senza però nascondere il ghigno divertito sulle sue labbra.
"Ero sicuro che ce l'avreste fatta, ragazzi…" disse Leomon. Andromon non fece commenti, ma, mentre lui e i suoi alleati si allontavano dal luogo della battaglia, si vedeva chiaramente il lieve sorriso che gli si era dipinto sulle labbra. I Digimon dei ragazzi si fermarono, permettendo a tutti i loro passeggeri di scendere e di mettersi a distanza di sicurezza, e si misero in posizione di guardia davanti ai tre Ultimate artificiali, che sembravano stranamente impauriti.
"Sembra che all'improvviso abbiano perso la loro spavalderia!" commentò divertita Lillymon "Che ne dite, ragazzi? Gli mostriamo come combattono i veri Digimon?"
"L'hai detto, Lillymon! Wing Blade!" esclamò Garudamon, aprendo le braccia e le ali e facendo scaturire un'enorme fiammata rossa a forma di aquila dal proprio corpo. Il proiettile infuocato si alzò nel cielo, poi ridiscese in picchiata e andò a schiantarsi, con un'accecante lampo di luce, proprio in mezzo agli Ultimate artificiali. Okuwamon, Assaultmon e MetalTyrannomon riuscirono per un pelo ad evitare danni seri, ma furono costretti a disperdersi e a rompere la formazione che altrimenti avrebbe permesso loro di proteggersi a vicenda. In quel momento, i Digimon dei ragazzi prescelti attaccarono, con tutta la forza e l'ardore di cui si erano dimostrati capaci ai vecchi tempi!
"Ed ora… Vulcan's Hammer!" ruggì Zudomon, afferrando con entrambe le mani il suo terrificante martello e abbattendolo al suolo con tutte le sue forze. La terra si spaccò nel punto d'impatto, e una enorme scarica di energia uscì a tutta velocità dalla fenditura e andò a colpire Okuwamon, strappando un acuto strillo al gigantesco cervo volante, che indietreggiò di alcuni passi e rimase stordito.
"Bel colpo, Zudomon!" si complimentò Jyou.
Lillymon colse immediatamente l'occasione e volò contro lo stordito Okuwamon a tutta velocità, un'elegante corona di fiori tra le mani.
"Flower Wreath!" esclamò il Digimon folletto, piazzando la corona di fiori, minuscola in confronto alle dimensioni del bersaglio, esattamente sulla congiunzione tra il capo e il torace di Okuwamon. L'insetto, riscuotendosi dallo stordimento, cercò immediatamente di colpire Lillymon con i suoi affilati artigli, ma la fatina era troppo agile per lui: con una spettacolare virata, prese quota, passò in mezzo alle mandibole di Okuwamon e proseguì, salutandolo con la mano mentre gli volava all'altezza degli occhi.
"Mi dispiace, non hai una gran mira!" lo prese in giro Lillymon "Però un premio di consolazione te lo lascio lo stesso! Guarda!"
A quelle parole, la corona di fiori che Lillymon aveva lasciato su Okuwamon aumentò repentinamente di dimensioni, fino ad avvolgersi completamente attorno al 'collo' del cervo volante. Okuwamon alzò un braccio, cercando di togliersela a colpi d'artiglio, ma non fece in tempo a fare neanche una mossa: quasi subito, infatti, la corona di fiori iniziò a brillare, e numerose scariche di energia rossa attraversarono il corpo chitinoso dell'insetto, facendolo ruggire e costringendolo a terra!
"Lillymon!" esclamò Mimi, stupefatta dell'effetto di quella mossa apparentemente inoffensiva "Cosa gli sta succedendo?"
La fatina atterrò vicino alla sua partner umana con la grazia di una ballerina di danza classica. "Oh, niente di speciale… in condizioni normali, la mia Flower Wreath serve ad eliminare le influenze maligne da un Digimon. Ma dal momento che questi Digimon sono stati creati dalle Dark Towers, e sono quindi composti da pura e semplice energia negativa, ho pensato che le mie corone di fiori avrebbero avuto l'effetto di indebolirli… e avevo visto giusto!"
"Ottima pensata, Lillymon!" commentò Koushiro. Davanti a lui, anche MegaKabuterimon stava dando dei cenni d'assenso.
"Concordo, è stata una buona idea. Ed ora, ragazzi, finisco io! Horn Buster!"
Sulla punta del lungo corno dello scarabeo gigante iniziò a crepitare una sfera di energia elettrica che aumentò rapidamente di dimensioni. Quando ebbe raggiunto le dimensioni giuste, MegaKabuterimon scagliò il fulmine globulare contro Okuwamon, che ancora stava lottando per liberarsi della Flower Wreath e non ebbe la possibilità di scansarlo. Il cervo volante venne inghiottito dalla sfera di elettricità e ruggì per l'ultima volta prima di trasformarsi in una statua di granito nero e dissolversi sotto gli occhi dei ragazzi.
"Ottimo lavoro anche a te, MegaKabuterimon!" Koushiro si rivolse al suo Digimon insetto con orgoglio.
Nel frattempo, MagnAngemon e Angewomon erano impegnati a schivare le raffiche di colpi scagliate da Assaultmon, che tentava di tenere a bada i due angeli con le mitragliatrici sulle braccia e il cannone montato sulla schiena. Tutti gli attacchi vennero evitati con agilità dai due Digimon angelici o bloccati dallo scudo di MagnAngemon.
"Forza, MagnAngemon! Continua così!" esclamò Takeru da terra.
"Sei grande, Angewomon!" proseguì Hikari, facendo il tifo per la donna-angelo. Angewomon volse per un attimo lo sguardo alla sua partner umana e le sorrise lievemente prima di concentrarsi di nuovo sul centauro robotico: puntò l'indice della mano guantata contro di lui, e mosse l'altro braccio in aria come se stesse incoccando una freccia in un arco.
"Celestial Arrow!" esclamò Angewomon, e scagliò una enorme freccia di luce pura contro Assaultmon: il mostro meccanico cercò di scansarla facendo un passo di lato, ma non riuscì ad impedire che essa gli trafiggesse la spalla, penetrando la sua armatura metallica come un coltello rovente entra nel burro. Un ruggito soffocato provenì dalla maschera antigas che copriva il volto di Assaultmon, una pioggia di scintille elettriche esplose dalla zona danneggiata, e i suoi occhi si accesero improvvisamente di rosso. Il centauro barcollò per un istante, ma si rimise subito in piedi, puntò tutti i suoi cannoni e le mitragliatrici sulle braccia verso il cielo, e scagliò il suo attacco più potente, il Justice Massacre: con tremendo frastuono, uno sciame apparentemente infinito di laser, missili e proiettili venne esploso dal suo corpo e puntò contro i due Digimon angelici, che non avrebbero potuto fare nulla per evitare un attacco così massiccio! Hikari impallidì e si portò entrambe le mani alla bocca.
"Oh, no! Attenti!" esclamò Takeru, preoccupato per la sorte di entrambi i Digimon.
Tuttavia, MagnAngemon e Angewomon non sembravano preoccupati: al contrario, MagnAngemon si fece avanti, la spada sguainata, come se fosse stato pronto a bloccare tutti quei colpi da solo. Senza una parola, sotto gli occhi prima ansiosi, poi meravigliati di Takeru e Hikari, il guerriero celeste eseguì un movimento circolare con il braccio destro che teneva la spada, tracciando in aria una circonferenza di luce dorata che si solidificò immediatamente in un portale di pietra beige!
"Gate of Destiny!" esclamò MagnAngemon, e all'istante le due sezioni di roccia che tenevano sigillato il portale si separarono, rivelando una grande luce bianca dietro di esse. Improvvisamente, tutti i colpi sparati da Assaultmon cambiarono bersaglio e si riversarono nel portale, sparendoci all'interno senza fare danni! Da rossi che erano, gli occhi di Assaultmon cominciarono a passare rapidamente da un colore all'altro, come ad indicare la confusione del Digimon artificiale.
Takeru, dopo aver tirato un sospiro di sollievo assieme ad Hikari, applaudì alla trovata del suo Digimon. "Bravo, MagnAngemon! Non smetti mai di sorprendermi, a quanto pare!"
Come Angewomon prima di lui, MagnAngemon rivolse un sorriso a Takeru, poi rivolse nuovamente lo sguardo allo sbalordito Assaultmon. "E' il momento, Angewomon! Diamogli il colpo di grazia!"
"Certamente. Heaven's Charm!" rispose l'angelo femminile aprendo le braccia e tenendole alzate orizzontalmente. Un cerchio di luce discese immediatamente su Assaultmon e si strinse sul suo corpo, bloccandogli le braccia-mitragliatrici e impedendogli ulteriori attacchi. Mentre il centauro robotico lottava per liberarsi, MagnAngemon scese in picchiata, la spada alzata e pronta a colpire!
"Scompari, creatura delle tenebre! Excalibur!" Con queste parole, MagnAngemon raggiunse Assaultmon e sferrò un impeccabile affondo, trafiggendo il petto del mostro meccanico con la sua spada! Il cerchio di luce evocato da Angewomon si dissolse subito, seguito di lì a poche frazioni di secondo da Assaultmon stesso, il cui corpo si trasformò in stringhe di dati nere che si dispersero nell'aria, mentre a poca distanza i Digiprescelti della Luce e della Speranza applaudivano la vittoria dei loro Digimon.
Un'altra battaglia era conclusa.
MetalTyrannomon evitò per un pelo gli attacchi di MetalGreymon e si ritirò a distanza di sicurezza, poi aprì la bocca e creò una palla di fuoco rossa tra le terribili fauci, scagliandola contro i tre avversari che gli stavano di fronte. Tuttavia, Garudamon si fece avanti, intercettando la sfera infuocata e facendola infrangere sul suo enorme corpo senza subire alcun danno!
"Attenta, Garudamon!" esclamò Sora, vedendo l'audace azione del suo Digimon.
"Non preoccuparti, Sora! Questo colosso è tutto fumo e niente arrosto!" rispose Garudamon, squadrando rabbiosamente lo Ultimate artificiale. "Allora? Tutto qui quello che sai fare, bestione?" Un attimo dopo, si scagliò contro MetalTyrannomon sfoderando gli affilati artigli sulle mani. "Eagle Claw!"
Questa volta, la velocità migliorata di MetalTyrannomon non lo salvò, e gli artigli di Garudamon lacerarono la corazza di metallo che gli proteggeva il torace, facendolo ruggire di dolore e scagliandolo a terra. Il dinosauro cibernetico, tuttavia, si rialzò rapidamente e cercò di colpire la donna-aquila con i laser emessi dalle zampe anteriori. Garudamon riuscì ad evitare il primo, ma il secondo le sfiorò l'ala destra, facendola sussultare lievemente. Sfortunatamente per lui, MetalTyrannomon aveva distolto l'attenzione dagli altri due avversari, che ne approfittarono immediatamente!
"Wolf Claw!" ruggì WereGarurumon, sferrando un fendente con ciascuna delle sue mani artigliate e scagliando delle scie energetiche rosse a forma di arco contro MetalTyrannomon. Nessuna di esse andò a vuoto, colpendo il Digimon artificiale al petto e alle braccia, e distruggendo quanto era rimasto dell'armatura già danneggiata da Garudamon. MetalTyrannomon barcollò, mentre pezzi della sua corazza si spargevano tutt'attorno a lui e scintille elettriche scaturivano dai cavi tranciati: ora le sue difese erano state seriamente indebolite!
Fu MetalGreymon l'ultimo a farsi avanti. "Grazie, WereGarurumon! Ora ci penso io! Giga Blaster!"
La piastra sul petto di MetalGreymon si aprì, rivelando un paio di tubi lanciamissili dai quali il dinosauro esplose un paio di lunghi siluri grigi, decorati da un paio di occhi e da una bocca sghignazzante. I due missili si diressero verso il torace scoperto di MetalTyrannomon e lo centrarono in pieno, esplodendo al momento dell'impatto e avvolgendo lo Ultimate artificiale in una enorme sfera di fuoco. Il ruggito finale di MetalTyrannomon costrinse i tre ragazzi a coprirsi le orecchie, dopodichè anche lui venne cancellato.
"Grandioso! Li abbiamo sconfitti tutti!" esclamò Taichi, rendendosi conto che anche le altre battaglie si erano concluse con la vittoria dei Digiprescelti. Il Digiprescelto del Coraggio raggiunse i suoi due migliori amici e li abbracciò euforicamente. "Hey, Yamato, Sora! Ottimo gioco di squadra, eh?"
"Hey, calma, Taichi!" esclamò Yamato, divincolandosi leggermente dalla stretta, ma condividendo l'allegria del suo amico. "Sì, beh, abbiamo visto di cosa sono stati capaci i nostri Digimon…" Subito dopo, si rivolse ai loro tre Digimon, che stavano ritornando allo stadio Rookie. "A proposito, ragazzi, tutto bene? Vi sentite stanchi?"
Gabumon, che era riapparso nel punto in cui, un istante prima, si trovava WereGarurumon, respirò affannosamente un paio di volte, passandosi una mano impellicciata sulla fronte. "Uff… un po', sì… non siamo più abituati a gestire l'energia delle nostre forme Ultimate o Mega…"
"Però… allo stesso tempo mi sento talmente euforico che sarei pronto ad affrontare altri dieci MetalTyrannomon già adesso!" esclamò Agumon, alzando la zampa destra stretta a pugno in aria. "Sono felice di poter digievolvere ancora e aiutare Taichi e gli altri!"
"Lo siamo un po' tutti, direi…" aggiunse Patamon, svolazzando verso il gruppetto. Taichi, Yamato e Sora si voltarono per vedere gli sguardi entusiasti e pieni di speranza dei loro amici Digiprescelti e dei rispettivi compagni Digimon, che si stavano avvicinando a loro con solennità e commozione, come vecchi amici che si ritrovano dopo tanto tempo. In effetti, in un certo senso era davvero così: finalmente, i ragazzi prescelti di Odaiba erano tornati. Finalmente, avrebbero di nuovo combattuto insieme contro le forze del male, per proteggere il loro amato DigiWorld e la loro Terra!
Taichi osservò con un sorriso i vostri entusiasti dei suoi amici, e quelli approvanti di Leomon, Ogremon e Andromon, che stavano arrivando per unirsi ai festeggiamenti. Era davvero un momento magico, che sarebbe rimasto nei loro ricordi per sempre.
"Congratulazioni, ragazzi." Disse Taichi. "Avete fatto un ottimo lavoro. Tutti quanti."
"Huh? Cosa significa? Cos'è questa sensazione?"
BlackWarGreymon, che in quel momento stava camminando attraverso una pianura desolata del Mondo Digitale, si fermò di botto. Qualcosa… una sensazione che lui non riusciva bene ad identificare… lo aveva costretto a fermarsi. Il Mega oscuro aveva sentito qualcosa di strano… come una voce che lo stava chiamando… percepiva che in quel momento, nel Mondo Digitale, si trovava una creatura a cui era collegato… non sapeva bene come definire quella sensazione… ma era sicuro che, chiunque quella creatura fosse, i loro destini erano strettamente intrecciati tra loro…
"Un essere come me… con la mia stessa forza, il mio stesso potere… ma che forse sa meglio di me quale sia il suo scopo… la sua ragione di vita… forse… forse sarà proprio lui a darmi il combattimento che cerco… lo scontro che chiarirà i miei pensieri…"
Con la solita espressione illeggibile, nella quale sarebbe stato tuttavia possibile percepire un'ombra di solitudine e tristezza, BlackWarGreymon si guardò attorno, osservando stoicamente il silenzioso paesaggio attorno a sé: solo rocce sgretolate e arbusti rinsecchiti per miglia e miglia… non spirava un solo refolo di vento, e nessun Digimon si arrischiava ad uscire dalla propria tana… era come se la natura stessa di DigiWorld si stesse arrendendo alla potenza di BlackWarGreymon oppure cercasse di rifiutarlo. Lui non apparteneva a DigiWorld… non era un Digimon come gli altri… era diverso, per sua stessa natura… quel mondo non lo avrebbe mai accettato, e questo non si poteva cambiare…
"Solo questo scontro potrà farmi capire qual è il mio posto… qual è lo scopo della mia esistenza…" Il Mega artificiale alzò lo sguardo verso il cielo, rivolgendosi nel proprio immaginario alla creatura che aveva percepito. "Sei tu l'avversario contro cui dovrò combattere… chiunque tu sia, io ti troverò, e nulla potrà interferire con questa battaglia… che mi darà la conoscenza o la pace… in ogni caso, porrà fine per sempre al mio tormento…"
Con queste parole, il confuso e potentissimo Digimon artificiale spiccò un balzo altissimo e si innalzò nel cielo terso sopra di lui, lasciando solo un'opprimente silenzio dietro di sé…
Avrebbe trovato la risposta alle sue domande. In un modo o nell'altro.
Mentre si alzava in volo, tuttavia, BlackWarGreymon non si rese conto dei tre occhi rossi e malefici che lo osservavano, ben nascosti dietro un grosso costone di roccia a notevole distanza da lui… e non si accorse della mostruosa forma di MarineDevimon e del suo drappello di Vilemon che strisciavano dietro di esso. Il demone acquatico sogghignò nonostante il disagio che provava stando in un ambiente così arido, osservando BlackWarGreymon che si allontanava nei cieli di DigiWorld.
"Ma bene…" disse tra sé e sé MarineDevimon "Ancora una volta, ho idea che Mephistomon ci stia involontariamente favorendo… forse questo BlackWarGreymon sarà la nostra migliore esca per attirare i mocciosi prescelti… Ken Ichijouji compreso! Heh, alla fine è valsa la pena di trascinarmi fuori dall'acqua e sopportare questa dannata calura… finalmente, il sommo Daemon riconoscerà anche il mio valore…"
Dopo aver fatto un cenno di ritirata ai Vilemon che lo scortavano, il mostro marino chiuse gli occhi, sempre con quel sogghigno crudele sulle labbra, e scomparve nel nulla, tornando alla base per fare rapporto…
Seduto davanti al proprio schermo radar nella sala di controllo della ex-base dell'Imperatore, Mephistomon sospirò irritato quando uno sciame di pixel neri, fino a qualche momento prima appartenuti ad Okuwamon, MetalTyrannomon ed Assaultmon, entrò fluttuando nella stanza e iniziò ad orbitargli attorno, volteggiando nelle vicinanze del suo corpo mostruoso prima di esserne assorbiti. Per un attimo, la pelle bluastra sul tronco della creatura infernale emise una tenue luminescenza, e una strana ed inquietante luce azzurra si accese nei suoi occhi caprini, per poi scomparire altrettanto rapidamente. Mephistomon, resosi conto di quanto stava accadendo al suo corpo, si concesse un sorriso.
"Ma guarda… non immaginavo di essere già a questo punto… bene, in fondo mi fa comodo che quei tre siano stati annientati. Anzi, se l'avessi saputo, avrei mandato uno o due soldati Ultimate in più… beh, non importa. Che quei mocciosi si godano pure la vittoria, non sanno cosa li aspetta… e comunque, grazie a BlackWarGreymon, l'ultima parola sarà sicuramente mia, e le Crest non faranno alcuna differenza!" grugnì Mephistomon, soddisfatto di come il suo piano, pur con qualche intoppo imprevisto, stesse proseguendo bene. Fu in quel momento che un messaggio telepatico da parte di Arukenimon lo scosse dalle sue riflessioni.
Mio signore, qui Arukenimon e Mummymon. Cominciò la donna-ragno, senza riuscire a nascondere una certa preoccupazione. Siamo qui per fare rapporto…
Mephistomon si accorse dell'insicurezza nel tono della sua serva e si fece uscire una nube di vapore dalle narici. A quanto pareva, risolto un problema se ne presentava subito un altro… D'accordo, venite pure. Spero che abbiate buone notizie.
Il demone dall'aspetto caprino potè giurare di aver percepito il cuore di Arukenimon mancare di un battito. Sì… sì, signore!
Mephistomon interruppe il contatto telepatico e si alzò dal suo posto. Un attimo dopo, come da programma, Arukenimon e Mummymon, entrambi in forma umana, si teletrasportarono nella stanza, apparendogli davanti con un lieve fruscio, e si posero su un ginocchio, tenendo lo sguardo incollato al pavimento di acciaio grigio, come se attendessero l'ira del loro padrone. In effetti, una volta finito il rapporto, chissà quale sarebbe stata la reazione di Mephistomon…
Il demone restò in attesa per qualche secondo, le braccia incrociate sul petto muscoloso, poi si spazientì. "E allora? Non dovevate fare rapporto? Il Gatomon vi ha mangiato la lingua?" sbottò con irritazione.
"Ehm… sì, signore…" balbettò Mummymon, gettando un rapido, spaventato sguardo alla sua complice come a chiederle se non poteva svolgerlo lei questo compito ingrato. Vedendo però che anche Arukenimon era tesa come la corda di un violino, il Digimon mummia sospirò, prese fiato per calmarsi, e iniziò a parlare. "Ecco… mio signore… come posso dirglielo… abbiamo svolto l'operazione come da programma… e abbiamo attirato in trappola i Digi-mocciosi… poi… sì, insomma… Arukenimon ha dato vita a BlackWarGreymon, che ha iniziato a far vedere i Chuumon verdi a quei ragazzini… aveva praticamente vinto… ecco… ma quando gli abbiamo ordinato di finirli… come dire… ehm… BlackWarGreymon ha detto che non voleva obbedire… e se n'è andato… così!"
Gli occhi bestiali di Mephistomon si spalancarono al punto che Arukenimon temette che stessero per cadere dalle orbite. "CHE COSA? State cercando di dire che BlackWarGreymon ha coscientemente e deliberatamente disobbedito ai vostri ordini?"
"Quello… quello che sta dicendo Mummymon corrisponde alla verità, sommo Mephistomon…" disse Arukenimon, vedendo la difficoltà in cui si trovava il suo collega. "BlackWarGreymon si è ribellato, ha detto di voler cercare avversari più forti, ed è fuggito senza neanche finire i Digiprescelti… al momento, la sua ubicazione ci è ignota… siamo spiacenti, sommo Mephistomon…"
"Piantatela di chiedere scusa, non è colpa vostra." Tagliò corto Mephistomon, che già stava cercando di pensare a una soluzione. "Nessuno avrebbe potuto prevedere che un Digimon creato dalle Dark Towers avrebbe improvvisamente sviluppato autocoscienza e comportamento indipendente… o meglio, avevo qualche sospetto che sarebbe potuto accadere, ma non ci ho fatto caso. L'errore è stato mio."
"Qualche… sospetto?" mormorò Mummymon, alzando leggermente lo sguardo con la consapevolezza che non lo attendeva alcuna punizione.
Mephistomon annuì e proseguì con la spiegazione. "Quando SkullBaluchimon è stato animato, ho notato che, durante il suo combattimento con i Digiprescelti, dimostrava qualche barlume di emozione: provava una certa rabbia quando non riusciva a colpire i suoi bersagli, e paura quando si è trovato di fronte Paildramon, che ha riconosciuto come un avversario capace di distruggerlo. Forse il fatto di mettere assieme così tante Dark Towers ha dato questo risultato imprevisto, e che avrei dovuto studiare meglio prima di mettere in moto il mio piano. Ad ogni modo, non c'è nulla di perduto. Cercheremo BlackWarGreymon, e lo costringeremo a collaborare!"
"Cercare… BlackWarGreymon?" chiese Arukenimon, perplessa "Ma… ormai potrebbe essere ovunque, nel Mondo Digitale… e poi, anche se lo trovassimo… come faremmo a costringerlo all'obbedienza? E' estremamente potente… e, perdoni se lo dico, ma nelle sue condizioni attuali… potrebbe non essere in grado di batterlo nemmeno lei, sommo Mephistomon…"
Il demone, invece di andare su tutte le furie, sogghignò crudelmente. "Domanda legittima, Arukenimon… ad ogni modo, trovarlo non sarà così difficile… non dimenticate che è un Digimon appena creato! Sarà anche un Mega, ma ha l'esperienza di un cucciolo, e non conosce DigiWorld bene come noi! Non sa dove nascondersi, e probabilmente non tenterà neanche di farlo, impegnato com'è nella sua ricerca di avversari degni… e poi, lascerà dietro di sé troppe tracce per riuscire a sfuggirci! Pensate davvero che un Mega di quella potenza possa andarsene in giro per DigiWorld senza seminare alcun indizio della sua presenza?"
I due scagnozzi annuirono, rendendosi conto che il loro signore aveva ragione. Ma rimaneva ancora un problema…
"E… una volta che l'avremo trovato, come gli… mettiamo il guinzaglio? Ha una forza spaventosa, e ci butterebbe giù come birilli!" chiese Mummymon. Il crudele ghigno di Mephistomon si allargò. Esattamente la domanda che si aspettava…
Flettendo gli artigli della mano destra davanti a sé, il demone dalla testa di capra fece danzare delle scintille di energia rossa e blu sopra il palmo della propria mano, sghignazzando sinistramente. "Huhuhuhuu… sarà a quel punto che inizierà il divertimento… voi ancora non ne siete stati testimoni, ma io ho molti modi per indurre i ribelli all'obbedienza… e BlackWarGreymon, per quanto possa sforzarsi, alla fine dovrà rassegnarsi ad essere un burattino nelle mie mani!"
Arukenimon e Mummymon lo fissarono sorpresi. Certo, sapevano bene che il loro capo era uno che non lasciava nulla al caso, ma la sua sicurezza anche in una situazione così delicata era davvero sconcertante… veniva da chiedersi quanti altri assi avesse nella manica…
"Ad ogni modo, dobbiamo muoverci adesso!" concluse Mephistomon "Mummymon, prepara la jeep, partiremo subito alla ricerca di BlackWarGreymon, e verrò anch'io con voi!"
"D'accordo, mio signore…" rispose Mummymon. "Ma… come mai la jeep? Perché non potremmo semplicemente teletrasportarci da un settore all'altro e cercare in una zona alla volta?"
"Perché non abbiamo idea di dove iniziare, stupido!" tuonò Mephistomon, fulminandolo con lo sguardo. "Come ha detto Arukenimon, ormai potrebbe essere ovunque, e cercare a casaccio non ci porterà da nessuna parte! Dobbiamo invece seguire le tracce di BlackWarGreymon, cosa che con la vostra jeep sarà sicuramente più agevole!"
"Ah… Ehm… mi scusi, ha ragione…" balbettò il Digimon mummia. Mephistomon annuì, poi si rivolse di nuovo ad Arukenimon. "Prima di partire, tuttavia, meglio lasciare qualcuno di guardia… se dovessero venire a sapere che la nostra base è incustodita, i Digiprescelti potrebbero tentare un'incursione, e questa è l'ultima cosa che ci serve al momento! Arukenimon, tu sai cosa fare!"
La donna-ragno si mise sull'attenti come per un riflesso condizionato. "Sì, mio signore! Animerò immediatamente alcuni Digimon che facciano da guardie durante la nostra assenza!" Detto ciò, iniziò immediatamente a dirigersi verso il tetto della fortezza in rovina, passandosi una mano tra i capelli, mentre Mummymon si affrettava ad andare a prendere la jeep e a prepararla per il viaggio.
Mephistomon seguì con lo sguardo i suoi scagnozzi che si allontanavano, poi grugnì di nuovo, senza riuscire a nascondere una certa preoccupazione. Erano successe troppe cose non previste, e la ribellione di BlackWarGreymon era soltanto la più eclatante. Non poteva negare che la situazione fosse abbastanza delicata: le Crest erano in mano ai bambini prescelti e, cosa forse ancora più preoccupante, era venuto a sapere che alcuni Digimon sconosciuti, invariabilmente accompagnati da squadroni di Vilemon, avevano incominciato a setacciare i vari settori di DigiWorld, alla ricerca di qualcosa… Mephistomon non sapeva bene cosa, ma aveva il timore di sapere chi ci fosse dietro a tutto questo, e sapeva invece molto bene che, se avesse avuto ragione, la situazione si sarebbe complicata ulteriormente…
"Se davvero è opera sua… dovrò agire con ancora maggiore prudenza. Non posso permettermi colpi di testa, o sarà la mia fine…" mormorò tra sé il demone, spiegando le sue nere ali e alzandosi a pochi centimetri da terra, svolazzando poi davanti al monitor principale. Dopo aver inserito alcune righe di comandi in quella stessa lingua sconosciuta che aveva usato in precedenza, premette il pulsante d'avvio e si sedette, in attesa. Era il momento di scommettere il tutto per tutto, e la ricompensa per il successo sarebbe stata inebriante…
…ma un fallimento avrebbe solo voluto dire una rapida, prematura distruzione…
Nello stesso momento, in una zona sotterranea del Mondo Digitale…
Daemon sospirò, irritato dalle notizie che aveva appena ricevuto da SkullSatamon e LadyDevimon, in quel momento chinati su un ginocchio davanti a lui: nessuno dei due aveva scoperto nulla che potesse essere loro utile per trovare Ken Ichijouji, e con lui il Dark Seed che lui tanto agognava.
"E' TUTTO QUI QUELLO CHE DOVEVATE COMUNICARMI? CONSIDERANDO QUANTO VE LA SIETE CAVATA BENE IN PRECEDENZA, LE VOSTRE PRESTAZIONI MI STANNO DELUDENDO!" tuonò il Digimon ammantato, squadrando severamente i suoi due sottoposti. LadyDevimon strinse i denti, cercando le parole giuste per non scatenare la rabbia del suo signore. "Purtroppo è così, sommo Daemon… non sono riuscita ad avvicinarmi alla base di Mephistomon abbastanza da scoprire qualcosa di significativo… era troppo ben protetta, e nemmeno i miei pipistrelli sono riusciti ad intrufolarsi… ho scoperto il settore in cui si trova, ma temo che non ci servirà a molto…"
Daemon alzò una mano, come per imporle il silenzio. "NON IMPORTA. E' GIA' QUALCOSA. PER QUANTO RIGUARDA TE, SKULLSATAMON, DICI CHE I BAMBINI PRESCELTI STAREBBERO USANDO I DIGIPORT PER SALTARE DA UN PUNTO ALL'ALTRO DEL MONDO DIGITALE?"
"E' la conclusione a cui siamo giunti io e MarineDevimon, sommo Daemon…" replicò lo scheletro alato. "Avevamo anche pensato che qualcuno di noi avrebbe potuto introdursi nella base di Mephistomon e copiare il programma che lui usa per individuare i Digiprescelti… ma se è vero quello che dice LadyDevimon, che la zona è così strettamente sorvegliata, allora anche questa soluzione sarà difficilmente praticabile…"
"QUELLO CHE SI DOVRA' FARE, SI FARA', DI QUALSIASI COSA SI TRATTI, MI SONO SPIEGATO?" ribattè severamente Daemon "NON SIAMO MAI STATI COSI' VICINI AL DARK SEED PRIMA D'ORA, E CHISSA' QUANDO SI PRESENTERA' UN'ALTRA POSSIBILITA' DI OTTENERLO SE CI FACCIAMO SFUGGIRE QUESTA! DOVETE TROVARE UN MODO DI OTTENERE QUEL PROGRAMMA, O IN ALTERNATIVA INDIVIDUARE I DIGIPRESCELTI E PORTARE KEN ICHIJOUJI AL MIO COSPETTO, A QUALSIASI COSTO!"
"Sì, sommo Daemon!" esclamarono all'unisono LadyDevimon e SkullSatamon, abbassando lo sguardo verso terra. Il Digimon ammantato grugnì con aria di disapprovazione, poi riprese a parlare.
"MARINEDEVIMON NON E' ANCORA TORNATO A FARE RAPPORTO… MI AUGURO CHE QUESTO VOGLIA DIRE CHE HA TROVATO NOTIZIE INTERESSANTI…"
Un poco rassicurante silenzio scese nella sala oscura, interrotto dopo alcuni interminabili secondi dal lieve suono di artigli che si appoggiavano sul pavimento. L'immensa figura di MarineDevimon entrò nella stanza, inchinandosi immediatamente al cospetto del suo signore e padrone. Gli sguardi di tutti furono puntati su di lui, come a chiedere una spiegazione per il ritardo.
"Perdonate il mio ritardo, sommo Daemon…" esordì il demone acquatico "Ma nel Mondo Digitale è accaduto un fatto che potremmo sfruttare a nostro vantaggio…"
Dalla gola di Daemon uscì un suono indistinto che indicava il suo interessamento alla notizia. "UN FATTO CHE POTREMMO USARE A NOSTRO VANTAGGIO? INTERESSANTE… VAI AVANTI!"
"Sì. Ho scoperto, grazie a una serie di appostamenti, che Mephistomon e i suoi servitori Arukenimon e Mummymon hanno creato un Digimon artificiale di livello Mega riunendo una grande quantità di obelischi di controllo. Non ne conosco il numero preciso, e immagino che non ci serva neanche… comunque, questo Digimon, che risponde al nome di BlackWarGreymon, ha dimostrato maggiore indipendenza e capacità di comportamento ragionato rispetto a Digimon artificiali di livello più basso… e ha finito per ribellarsi ai suoi creatori: ora sta vagando per DigiWorld, per motivi che al momento mi sono ignoti... e sta lasciando dietro di sé numerose tracce del suo passaggio…"
Se il volto di Daemon non fosse stato incappucciato, il suo sogghigno sarebbe stato chiaramente visibile. "HO CAPITO DOVE VUOI ARRIVARE… CERTO, I DIGIPRESCELTI NON SE NE STARANNO BUONI, E NON LASCERANNO CHE BLACKWARGREYMON VAGHI INDISTURBATO PER IL MONDO DIGITALE… DOBBIAMO SOLO TENERE D'OCCHIO BLACKWARGREYMON, E I MOCCIOSI ARRIVERANNO! HAI AVUTO UNA BUONA IDEA, MARINEDEVIMON!"
Il mostro marino sogghignò a sua volta. "Grazie delle lodi, sommo Daemon."
Anche i due complici di MarineDevimon sembravano aver messo da parte l'invidia ed essere sinceramente ammirati per la trovata. "Beh, lo ammetto: la tua potrebbe rivelarsi l'idea vincente…" ammise, pur un po' a malincuore, SkullSatamon. "Ora però vedi di non montarti la testa!"
"Hmph!" sbottò MarineDevimon, fissando lo scheletro alato con la coda dell'occhio.
"Okay, okay! Abbiamo capito!" fu LadyDevimon ad intervenire, evitando che quei due iniziassero una disputa. "Quello che ci serve ora è individuare questo BlackWarGreymon e tenere traccia dei suoi spostamenti… ma immagino che lo faranno anche Mephistomon e i suoi scagnozzi… non credo vogliano rinunciare tanto facilmente ad un servitore di tale potenza. Come dovremmo comportarci in quel caso?"
"CERCHEREMO COME SEMPRE DI AGIRE IN SEGRETEZZA, MA RICORDATEVI CHE TROPPA PRUDENZA NON PAGA." Rispose seccamente Daemon. "AL MOMENTO GIUSTO, E' NECESSARIO SAPER RISCHIARE, SE IL GIOCO VALE LA CANDELA… E IL DARK SEED E' UN MOTIVO PIU' CHE SUFFICIENTE! NEL CASO VI IMBATTESTE IN MEPHISTOMON E I SUOI SERVITORI, CONFIDO CHE SARETE IN GRADO DI TENERLI A BADA. E NELLA PEGGIORE DELLE IPOTESI, POSSO SEMPRE INTERVENIRE IO STESSO!"
Tutti e tre i suoi servitori rivolsero al demone ammantato uno sguardo sbalordito. "Mio signore…" disse SkullSatamon "Vuol dire che lei sarebbe disposto a combattere personalmente?"
Daemon sghignazzò, sollevando la mano destra e facendo apparire una minacciosa fiamma rossa tra le dita. "HUHUHUHUU… PERCHE' NO? IN FONDO, E' PASSATO UN PO' DI TEMPO DALL'ULTIMA VOLTA IN CUI SONO SCESO IN CAMPO, E NON VORREI MAI ARRUGGINIRMI! SONO CONVINTO CHE CI SARA' DA DIVERTIRSI! MOLTO BENE, MIEI FEDELI SERVITORI, RADUNATE I VILEMON E INIZIATE I PREPARATIVI! PARTIREMO NON APPENA POSSIBILE!" Con queste parole, Daemon strinse improvvisamente la mano a pugno, estinguendo la fiamma, come se avesse voluto dare una dimostrazione del destino che attendeva i suoi avversari…
"Ricevuto, sommo Daemon!" risposero in coro i tre Digimon Ultimate, alzandosi in piedi e mettendosi sull'attenti. Poi, silenziosamente, si teletrasportarono in un'altra zona della base sotterranea. Daemon rimase da solo nella stanza oscura, pregustando la vittoria che riteneva ormai già sua…
"ORMAI E' SOLO QUESTIONE DI TEMPO… IL DARK SEED SARA' MIO, E CON ESSO IL POTERE DI APRIRE TUTTI I PORTALI CHE VOGLIO DA UNA DIMENSIONE ALL'ALTRA… PRESTO, SIA DIGIWORLD CHE IL MONDO REALE SARANNO MIEI… PER SEMPRE!" disse tra sé il demone, creando un'altra fiammata tra le proprie mani. Daemon inspirò profondamente, godendo dell'atmosfera opprimente e malvagia che regnava in quel luogo oscuro. Presto, quelle tenebre che lui chiamava 'casa' avrebbero coperto entrambi i mondi… grazie al potere del Dark Seed, e all'aiuto di Oikawa, quello sciocco, misero umano che inseguiva un sogno impossibile… più nulla avrebbe potuto fermarlo!
"E' SOLO QUESTIONE DI TEMPO…"
"Uff… bene, e con questo abbiamo finito…" disse tra sé Gennai, finendo di scrivere l'ultima e-mail e premendo il tasto di invio. Da quando i bambini prescelti erano arrivati, la guida del Mondo Digitale aveva cercato un modo di avvisare i loro genitori e i loro amici rimasti nel Mondo Reale, e finalmente era riuscito ad inviare dei messaggi computerizzati alle famiglie di tutti i Digiprescelti, compresi quelli non provenienti dal Giappone. Tirando un sospiro di sollievo, Gennai alzò gli occhi dallo schermo, sfregandoseli per alleviare il bruciore. C'era solo da sperare che le famiglie ricevessero quei messaggi, li leggessero, e non si facessero prendere dal panico…
Le sue riflessioni furono interrotte quando Centarumon lo chiamò dal corridoio. "Mi perdoni, venerabile Gennai… ma il gruppo di Daisuke Motomiya è appena tornato dal settore in cui era stata registrata quella massiccia presenza di Dark Towers. I ragazzi la stanno aspettando nel salone principale, sembra che abbiano delle notizie preoccupanti da riferire." Disse il Digimon centauro.
Gennai strinse i denti per il disappunto. "Notizie preoccupanti? Accidenti, proprio quello di cui non avevamo bisogno… spero almeno che stiano tutti bene…"
"Ho capito. Grazie, Centarumon, controllo un paio di cose e arrivo." Rispose Gennai, volgendosi verso il suo interlocutore, che fece un breve inchino e si incamminò nuovamente verso il salone centrale. La guida del Mondo Digitale, dopo essersi assicurata una volta di più che i suoi messaggi fossero stati inviati, richiamò sullo schermo la mappa del Mondo Digitale, evidenziando il settore in cui aveva rilevato le Dark Towers diverse ore prima. Provò un certo sollievo quando vide che in quel momento il settore era completamente sgombro, ma il cattivo presentimento che l'aveva accompagnato fin da quando gli obelischi di controllo erano stati individuati non svanì: chissà cosa poteva essere successo…
Con la pressione di due pulsanti, Gennai mise il computer in protezione e si alzò dalla sua postazione, incamminandosi a sua volta lungo lo stesso corridoio che Centarumon aveva imboccato, che in breve tempo lo portò al salone principale. Si mise davanti alle porte scorrevoli d'ingresso e prese fiato, preparandosi per qualunque brutta notizia dovesse arrivare…
Non appena le porte scorrevoli si furono aperte, Gennai avanzò, con passo quanto più calmo possibile, e si guardò intorno, vedendo subito il gruppo dei Digiprescelti e dei loro Digimon seduto ad un tavolo, assieme ad altri dei Digimon riunitisi nella casa di Gennai – tra questi Centarumon, Meramon e un gruppetto di Geckomon e Otamamon. Gennai diede una rapida occhiata al gruppetto di ragazzi e Digimon, e rimase molto sollevato vedendo che nessuno di loro mancava all'appello: tuttavia, non gli sfuggì il fatto che tutti, chi più chi meno, sembravano piuttosto preoccupati e giù di corda, e avevano un'aria pensierosa che sembrava proiettare un'ombra cupa sull'intera sala: c'era qualcosa di decisamente strano e 'fuori posto' nel non vederli chiaccherare, scherzare e divertirsi tra loro come erano soliti fare… inoltre, tutti i ragazzi sembravano sporchi e impolverati, per chissà quale motivo…
"Salve, ragazzi, che succede?" chiese Gennai, raggiungendo ragazzi e Digimon al loro tavolo. "Avete l'aria di essere piuttosto abbattuti…"
Gli sguardi di tutti si volsero verso la guida del Mondo Digitale. "Ah, ciao, Gennai… beh, in effetti non si può dire che la situazione ci sorrida… è successo qualcosa che potrebbe mettere a rischio l'intero DigiWorld…" spiegò Daisuke.
Gennai sbattè gli occhi. "Cosa? Spiegatevi, cos'è successo di così terribile?"
DemiVeemon prese subito d'assalto il discorso. "Quelle cento Dark Towers si sono trasformate in un unico Digimon… abbiamo tentato di fermarlo, ma era troppo forte… se n'è andato dicendo che voleva cercare avversari più forti…"
Notando l'espressione meravigliata di Gennai e dei Digimon alleati, Daisuke iniziò a scuotere freneticamente le mani. "Woah... calma, DemiVeemon, non stai correndo un po' troppo? Spieghiamo come sono andate le cose in maggior dettaglio…"
"Oops… scusate…" cinguettò il draghetto azzurro, portandosi le mani alla bocca e lasciandosi scorrere un gocciolone di sudore lungo la fronte.
"Di niente…" rispose il nuovo leader dei Digiprescelti.
Ken, che teneva Minomon in braccio, prese fiato e cominciò a raccontare. "Le cose stanno così, Gennai-san… quando siamo arrivati nel settore in cui erano state rilevate tutte quelle Dark Towers, abbiamo trovato alcuni Digimon artificiali ad accoglierci… siamo riusciti a sconfiggerli senza problemi, ma poi ci siamo trovati di fronte Arukenimon e Mummymon, che ci hanno rivelato che un centinaio degli obelischi di controllo presenti in quel settore erano già stati assemblati in un unico Digimon."
"Quindi Mephistomon e i suoi scagnozzi hanno creato un Digimon da ben cento obelischi?" esclamò Gennai.
"Sì…" rispose Armadillomon, sdraiato sul tavolo con espressione depressa. "Un Digimon di livello Mega di nome BlackWarGreymon, che Arukenimon ha provveduto subito ad animare… abbiamo cercato di resistere, ma era davvero troppo forte, e noi eravamo solo dei Champion… nemmeno Paildramon ha funzionato contro quel bestione…"
"Ma a questo punto è successa la cosa più incredibile…" concluse Derek. "Subito dopo averci sconfitto, BlackWarGreymon ha disobbedito ad Arukenimon, che gli aveva ordinato di finirci, ha detto che voleva decidere per conto suo cosa fare… e se n'è andato chissà dove… ora potrebbe essere ovunque, e non abbiamo idea di cosa potrebbe accadere, con quella calamità ambulante in giro per DigiWorld…"
Gennai aveva ascoltato tutta la spiegazione con crescente preoccupazione. Si rendeva conto che la situazione era seria, e non avevano i mezzi per contrastare BlackWarGreymon… se solo si fossero già impadroniti della digievoluzione DNA, o se il vecchio gruppo fosse già tornato con le loro Crest, allora forse avrebbero avuto una possibilità… ma così, un tentativo di attaccare direttamente BlackWarGreymon (o anche solo Mephistomon, per quello…) sarebbe equivalso ad un suicidio.
"Accidenti… avete ragione, siamo in una brutta posizione…" riconobbe la guida del Mondo Digitale. "Mi sa tanto che l'unica possibilità è aspettare che tornino i ragazzi del vecchio gruppo e, nel frattempo, riposarvi in vista della prossima battaglia…"
Daisuke sbattè un pugno sulla panca sulla quale era seduto. "Accidenti, che rabbia! Quanto mi secca dover aspettare…"
"Purtroppo, temo che Gennai-san abbia ragione… altro non possiamo fare." Concluse Iori, scuotendo la testa.
"Però…" fu Catherine a prendere la parola. "Per qualche motivo, io non credo che quel BlackWarGreymon sia poi così malvagio e distruttivo… non chiedetemi perché, ma… ho idea che in realtà… sia solo confuso… non sappia bene come comportarsi, quale sia il suo posto a DigiWorld… forse sono troppo ottimista?"
"In realtà, Catherine, spero che il tuo ottimismo sia fondato…" rispose Floramon. "Me lo auguro proprio…"
Alcune ore dopo, il Digiport che aveva permesso a Taichi e al suo gruppo di raggiungere il santuario di Azulongmon si attivò nuovamente per riportare alla base il gruppo dei Digiprescelti originali. I ragazzi, le mani ancora strette sulle loro Crest, e i Digimon che li accompagnavano riapparirono in un lampo di luce, trovandosi davanti gli ormai familiari muri della casa di Gennai.
Taichi fu il primo a parlare. "Bene, con questo possiamo dire che la missione è conclusa. Non vedo l'ora di comunicare le buone notizie a Gennai e agli altri!"
"E non dimenticarti di consegnare le nuove Crest…" fu Koushiro a ricordargli delle quattro Crest sconosciute che Azulongmon gli aveva affidato. Taichi rispose con un cenno affermativo e stava per rispondere quando la porta che si trovava all'altro lato della sala si aprì, rivelando un Gennai leggermente preoccupato dietro di essa. Il vecchio amico dei prescelti di Odaiba si trovava nelle vicinanze quando il Digiport si era attivato, ed era andato a dare il bentornato al gruppo. Il loro ritorno aveva leggermente attenuato la sua ansia, sia per la loro salvezza che per la situazione attuale di DigiWorld.
"Oh, bentornati, ragazzi…" li salutò Gennai. "Spero che sia andato tutto bene…"
"Ah, Gennai-san…" disse Sora. "Sì, per fortuna sì… è andato tutto bene, e abbiamo ritrovato le nostre Crest… oltre ad averne ricevute altre destinate ai nuovi Digiprescelti…". Tutti i ragazzi, affiancati dai rispettivi Digimon, mostrarono con orgoglio i loro medaglioni ancora luccicanti
"Venerabile Gennai." Disse Leomon, facendo un inchino formale. "Come può vedere, la missione è stata un successo su tutti i fronti. Abbiamo incontrato una forte opposizione all'arrivo al santuario, ma grazie alle Crest e alle ripristinate evoluzioni a livello Ultimate, siamo riusciti a distruggere i Digimon artificiali di Mephistomon."
"L'ho sempre detto io che siamo una grande squadra!" esclamò Agumon, mettendosi una zampa dietro la nuca.
"Però… non ce l'avremmo fatta senza l'aiuto di Leomon, Andromon e Ogremon!" aggiunse Biyomon, indicando i tre Digimon con un cenno dell'ala.
"E' vero…" proseguì Takeru. "Sono stati loro a rischiare in prima persona per consentirci di accedere al santuario e recuperare le Crest. Quindi, i ringraziamenti vanno anche a loro."
"Era nostro dovere." Rispose con modestia Leomon.
"Confermo. Il recupero delle Crest aveva priorità sulla nostra incolumità…" proseguì Andromon. "E siamo felici di constatare che ancora una volta ci siamo potuti fidare di voi…"
"Hmph… niente di speciale…" grugnì Ogremon, appoggiandosi la clava sulla spalla destra e alzando il naso in aria. Tutti i presenti risero un po' per il suo comportamento affettatamente burbero.
"Comunque… l'importante è che siamo tornati e stiamo tutti bene!" concluse Taichi. "Ora che abbiamo di nuovo le Crest, la situazione si farà sicuramente più equilibrata…"
"E' quello che spero, giovane Taichi…" replicò Gennai, incupendosi leggermente. "Perché, non vorrei sembrare un guastafeste, ma mentre voi eravate impegnati nei settori ad Est, sono successe delle cose preoccupanti…"
Questa frase ebbe l'effetto di smorzare all'istante l'entusiasmo del gruppo. "Che succede, Gennai-san? Ci sono problemi?" chiese Yamato.
Gennai sospirò e indicò il corridoio d'accesso al salone principale con un cenno della testa. "Purtroppo sì… penso che i nuovi arrivati potranno darvi un quadro più completo della situazione…"
"Accidenti… non fai in tempo a risolvere un problema che ne arriva un altro…" mormorò Gomamon.
Ragazzi e Digimon seguirono Gennai lungo il corridoio e nel salone principale, dove vennero accolti festosamente dai Digimon loro alleati e dai nuovi arrivati. In particolare, Daisuke fu felice di rivedere il suo idolo Taichi e la sua 'Hikari-chan' di ritorno con le loro Crest, e Derek, Catherine e soprattutto Rosa furono entusiasti di incontrare i loro predecessori che avevano salvato DigiWorld tre anni prima.
"Asì que… questi sono i bambini prescelti venuti prima di noi? Wow, fantastico! Io sono Rosa Escobàr, e questo è il mio partner Gotsumon! Encantada!" esclamò Rosa, schizzando con entusiasmo da un Digiprescelto all'altro (trascinando con sé il sorpreso Gotsumon) e guardandoli da capo a piedi. La sua allegria stava lasciando di stucco i membri del gruppo originale.
"Scommetto che è lei la proprietaria della Crest della Vitalità…" disse Mimi a Sora.
"Già… Non mi sorprenderebbe…" rispose Sora.
"Je suis tres heureux di fare la vostra conoscenza, monsieurs… Je suis Catherine DeGaul, e la mia partner qui presente… è Floramon.' Si presentò Catherine, facendo un inchino e accennando al piccolo Digimon dall'aspetto di fiore che le stava accanto.
"Enchantè." Disse Floramon, inchinandosi a sua volta.
"Oh… ehm, enchantè…" disse Takeru, ricambiando il saluto. Diversi membri del gruppo volsero uno sguardo sorpreso verso di lui.
"Non mi avevi mai detto che sapevi parlare francese, Takeru-kun…" disse Hikari sottovoce, chinandosi verso il suo coetaneo.
"Il mio nonno materno vive a Parigi… ho imparato un paio di cosette…" spiegò il ragazzino biondo.
Infine, fu Derek a presentarsi. "Beh, salve a tutti, io mi chiamo Derek Russell, e il mio partner è Crabmon!" indicò con un cenno il grosso granchio che gli stava al fianco, agitando le chele. "Per me è un onore conoscere i famosi Digiprescelti di Odaiba!"
"Beh… piacere nostro, e spero che ti troverai bene!" rispose Jyou, stringendo la mano al Digiprescelto australiano. Gomamon stava cercando di fare la stessa cosa con Crabmon senza farsi strizzare la pinna dalla chela affilata del granchio gigante.
"Bene, mi sembra che questi nuovi Digiprescelti abbiano i numeri per essere delle valide aggiunte alla squadra…" commentò Taichi, per poi rivolgersi a Daisuke, Miyako, Iori e Ken. "Ragazzi, abbiamo sentito dire che ci sono dei problemi… che cosa è successo esattamente?"
Con un sospiro, Miyako invitò Taichi e gli altri a sedersi ad un tavolo. "E' un po' lunga da spiegare… sedetevi, che vi spieghiamo tutto…"
Un po' di tempo dopo, anche i Digiprescelti del primo gruppo erano venuti a conoscenza del problema di BlackWarGreymon.
"E così… siamo stati costretti a ritirarci. Adesso BlackWarGreymon è a piede libero nel Mondo Digitale, e non abbiamo idea di come fermarlo…" concluse Hawkmon, guardandosi attorno per vedere le reazioni dei suoi amici alla notizia.
"Maledizione… così, Mephistomon ha creato un Mega oscuro che non è neanche riuscito a controllare?" mormorò Yamato. "Stavolta, ha davvero fatto il passo più lungo della gamba…"
Daisuke annuì, accarezzando la testolina di DemiVeemon. "Già… nelle condizioni in cui eravamo, non avevamo possibilità contro quel colosso nero… anche Paildramon si è rivelato insufficiente… perciò, abbiamo deciso di aspettare il vostro ritorno, e poi decidere sul da farsi…"
"Per come la vedo io, la cosa migliore da fare sarebbe riposarsi un po' per recuperare le forze, e poi cominciare subito a cercare BlackWarGreymon…" propose Gabumon.
"Sì, sono d'accordo con Gabumon!" disse Tentomon. "Più aspettiamo, maggiori sono i danni che potrà fare…"
"Forse, ora che abbiamo di nuovo la Digievoluzione dalla nostra, il risultato sarà diverso… almeno, lo spero…" aggiunse Koushiro.
Uno alla volta, tutti i Digiprescelti e Digimon del vecchio gruppo si dissero d'accordo: BlackWarGreymon andava fermato e reso in qualche modo inoffensivo il prima possibile.
"Benissimo, ragazzi, allora facciamo così: per stanotte ci riposiamo e pensiamo a far recuperare le forze ai nostri Digimon, poi domattina cominciamo la ricerca! E a questo proposito…" si infilò una mano nella tasca e ne estrasse quattro medaglioni decorati con degli strani simboli, che porse a Michael, Derek, Catherine e Rosa. "Azulongmon mi ha affidato il compito di consegnarvi queste Crest, che rappresentano la Giustizia, l'Adattabilità, la Fermezza e la Vitalità… dice che anche il vostro aiuto sarà importante nella battaglia che ci attende…"
"Delle Crest… anche per noi?" chiese Michael, guardando stupito (così come gli altri Digiprescelti intenazionali) le quattro Crest sconosciute che iniziavano a fluttuare dalla mano di Taichi fino a loro: a lui era toccata una Crest decorata con una sorta di Omega maiuscola sottolineata.
"Sì… queste dovrebbero permettere ai vostri Digimon di superare il livello Champion, ma per fare ciò dovrete dare prova delle vostre qualità, come abbiamo fatto noi in passato." Spiegò Koushiro, mentre ciascuno dei quattro ragazzi stranieri tendeva una mano esitante verso i rispettivi medaglioni.
"E… questo Azulongmon non vi ha per caso consegnato delle Crest anche per me, Daisuke-kun e Iori-kun?" chiese Miyako. Taichi rispose scuotendo la testa. "No… non so il motivo, ma… a quanto pare voi dovrete, per adesso almeno, continuare a lavorare sulla Digievoluzione DNA…"
"Cavolo…" mormorò Daisuke, un po' deluso all'idea di non avere una sua Crest, ma si rallegrò subito. "Beh, non fa niente! In fondo, trovo che questa Digievoluzione DNA sia più significativa! In fondo, simboleggia il forte legame che c'è tra noi, giusto, Ken?"
L'ex-Imperatore rivolse uno dei suoi rari sorrisi al suo migliore amico. "Hai ragione, Dai-kun…"
Michael, Rosa, Derek e Catherine presero le loro Crest, ed immediatamente alcuni raggi di luce colorati scaturirono dai medaglioni, inondando la sala di bizzarre sfumate iridate. Per due secondi, la danza di luci e colori proseguì, poi le nuove Crest riapparirono attorno al collo dei quattro Digiprescelti internazionali, che le fissarono meravigliati.
"Grande!" esclamò Betamon, saltellando di gioia alla vista della Crest della Giustizia al collo di Michael. "Ora sì che giocheremo ad armi pari con Mephistomon e quel BlackWarGreymon!"
"Beh, prima immagino che mi dovrò dimostrare degno di essa…" rispose Michael, cercando di smorzare un po' l'entusiasmo del suo partner.
"Ce la faremo, no te preocupe!" esclamò Rosa trionfante, mostrando con orgoglio la Crest della Vitalità attorno al proprio collo. "Bueno, allora si parte domani mattina? Non vedo l'ora di sistemare quel Mephistomon!"
"Entusiasta come sempre, eh, Rosa?" commentò Gotsumon. "Sono sicuro che la tua brillerà in men che non si dica…"
"Allora, Catherine, che ne dici? Pensi di farcela?" chiese Floramon alla sua partner, che stava ancora fissando rapita la sua Crest. Dopo un attimo di riflessione, la ragazzina francese chiuse gli occhi, sorridendo timidamente, e rispose. "Non ne sono sicura… ma farò senz'altro del mio meglio!"
"E va bene, Crabmon…" disse Derek, scambiandosi uno sguardo d'intesa con il suo partner. "Come diciamo sempre…"
"…una volta che si è nel ballo, bisogna ballare! E noi abbiamo qualche passo da sfoderare!" replicò il granchio gigante.
"Bene… vedo che il nuovo gruppo non è meno determinato degli altri due!" disse Gennai, fissando compiaciuto le Crest che i nuovi arrivati sfoggiavano. "Avete una lunga strada davanti a voi, e questa determinazione vi sarà indispensabile per affrontare i pericoli a cui andate incontro. Ma adesso, credo sia il caso di riposarvi. Domani vi attende una giornata faticosa."
"D'accordo, Gennai!" risposero in coro i ragazzi e i Digimon.
Scambiatisi i saluti di rito, ognuno cominciò dirigersi verso le stanze degli ospiti, che Gennai aveva messo loro a disposizione per la notte. Taichi, Yamato, Agumon e Gabumon si stavano in quel momento dirigendo verso la camera dei ragazzi, impegnati in conversazione amichevole.
"Allora, Taichi? Come la vedi, la situazione?" stava chiedendo Yamato al suo migliore amico. Taichi riflettè un attimo prima di rispondere.
"Yamato… ti dirò la verità, non penso che sarà facile trovare BlackWarGreymon e sconfiggerlo… avremo bisogno senz'altro della Digievoluzione a livello Mega, e spero che WarGreymon e MetalGarurumon non si siano… 'arrugginiti', con l'inattività di questi ultimi tre anni…" rispose infine. Le esperienze fatte nel suo primo viaggio avevano fatto molto anche per lui – ora era meno propenso a gettarsi a testa bassa nelle situazioni, e aveva imparato a non fare solo di testa sua, ma manteneva ancora quella capacità di leadership e quella voglia di avventura per le quali era conosciuto.
"Non ti preoccupare, Taichi!" fu Agumon, il suo partner, a dissipare le sue preoccupazioni. "Anche se è passato un po' di tempo dalla battaglia con Diaboromon, posso assicurarti che la mia Digievoluzione Mega non ha perso colpi!"
"Neanche la mia!" fece eco Gabumon.
"D'accordo, ragazzi… se lo dite voi, ci fidiamo!" rispose Yamato, per poi rivolgersi nuovamente a Taichi. "Ehm… a proposito, Taichi, c'è una cosa di cui ti vorrei parlare. Pensavo di parlartene dopo che i problemi di DigiWorld fossero stati risolti, ma poi ho pensato che fosse meglio non rimandare oltre… anche se non so se faccio bene a parlarne a te…"
Taichi sbattè gli occhi meravigliato. "Huh? E perché non dovresti fare bene? Tu sei il mio migliore amico, Yamato, e sono contento che tu mi parli di qualsiasi problema tu possa avere… ricorda che io sarò sempre lieto di darti una mano!"
Yamato prese fiato, sentendosi un po' più tranquillo, poi si rivolse ai loro compagni Digimon. "Ehm… Agumon, Gabumon, potrei chiedervi di lasciarci un attimo da soli? E' una cosa di cui io e Taichi dobbiamo discutere a quattr'occhi…"
Pur un po' sorpresi, i Digimon acconsentirono. "Huh? Va bene, Yamato… spero che non sia niente di grave…"
"Non ti preoccupare, Gabumon… è semplicemente una di quelle cose per cui è meglio che la discussione sia solo tra due…" rispose Yamato, rassicurando il suo partner, che sembrò capire subito.
"D'accordo, Yamato… Allora, a dopo!" Gabumon alzò una zampa in segno di saluto e si avviò verso la stanza degli ospiti, seguito di lì a poco da Agumon.
Taichi aspettò che entrambi i loro Digimon fossero usciti dal loro campo visivo prima di riprendere il discorso. "D'accordo, Yamato, ora possiamo parlare senza problemi… dimmi, di che cosa si tratta?"
Il ragazzo biondo prese fiato. "Allora, Taichi, verrò subito al punto… sai, da tre anni a questa parte io, te e Sora siamo stati molto vicini. Posso dire con tutta tranquillità di considerarvi i miei migliori amici, assieme a Gabumon, si intende. Però, vedi… in questi ultimi tempi ho cominciato a osservare Sora nella vita di tutti i giorni, e a ripensare a ciò che provo esattamente per lei… a volte mi sento confuso e non so più cosa pensare… mi trovo ad ammirare la sua solarità e semplicità… insomma, Taichi, quello che voglio dire è… sì, ecco… che penso di essere innamorato di Sora…" Yamato concluse il discorso con un sospiro. Ora, non restava che aspettare la reazione di Taichi e sperare per il meglio…
Taichi, dal canto suo, era rimasto sorpreso. Certo, non si aspettava che quello che Yamato voleva dirgli fosse una cosa del genere. Assieme alla sorpresa, sentiva una strana, indefinibile, ma sgradevole, sensazione crescere in lui… come se una morsa invisibile gli avesse stretto il petto, e i suoi battiti cardiaci si fossero improvvisamente intensificati, facendosi sentire in tutto il suo corpo. Del resto, anche Taichi stava cominciando in quel periodo a rivalutare i suoi sentimenti per Sora, e venire a sapere che qualcun altro era innamorato di lei non poteva certo riempirlo di gioia. Tuttavia, anche Taichi considerava Yamato il suo migliore amico, e non avrebbe permesso ad una cosa del genere di influire nei loro rapporti.
Dopo un attimo di esitazione, passato a cercare le parole giuste, Taichi rispose. "Beh… che dire, sono contento per te, Yamato… ma perché hai pensato che fosse il caso di parlarne con me? Insomma, penso che tu non debba fare altro che parlarne a Sora, e vedere se lei ricambia…"
Yamato sorrise benevolmente dell'ingenuo tentativo dell'amico di nascondere ciò che provava. "Andiamo, Taichi, tu non sei mai stato bravo a mentire… tu e Sora vi conoscete fin dall'infanzia, e mi stupirebbe che tu non la consideri qualcosa di più di un'amica…" il suo tono si incupì leggermente "Anzi, ti vorrei anche chiedere scusa… mi sembra quasi di farti un torto, considerando quello che provi per lei…"
Riscosso dalla sorpresa iniziale, Taichi mise una mano sulla spalla dell'amico, guardandolo dritto negli occhi. "E di cosa dovresti chiedere scusa, Yamato? Dovrei farti una colpa per i sentimenti che provi? Adesso, perché io e Sora siamo amici fin da bambini, questo vuole necessariamente dire che ci dovremmo mettere insieme? Ascolta, Yamato, tu sei stato sincero con me, e io lo sarò altrettanto con te. E la verità è che, sì, anch'io credo di essere innamorato di Sora… ma non voglio che questo cambi qualcosa nei rapporti tra noi due! Noi siamo amici, Yamato, e voglio che continuiamo ad esserlo, qualsiasi cosa accada!"
"Ti ringrazio, Taichi…" rispose Yamato dopo un primo istante di sorpresa ammirata. Non avrebbe mai osato sperare che Taichi avrebbe preso così bene la rivelazione sui suoi sentimenti per la Digiprescelta dell'Amore.
Sfoderando di nuovo uno dei suoi limpidi sorrisi, Taichi proseguì. "Di niente, Yamato… facciamo così, lasciamo che sia Sora a decidere, e non affrettiamo i tempi. Chissà, lei potrebbe semplicemente non volersi spingere oltre l'amicizia con noi, e cercare qualcun altro a cui affidare il suo cuore. Se poi sceglierà te, io mi farò da parte e sarò felice per voi!" Il Digiprescelto del Coraggio concluse il discorso porgendo la mano al suo migliore amico, che la strinse con decisione.
"Grazie, Taichi… io farò lo stesso se dovesse accadere il contrario!" rispose Yamato. I due amici si scambiarono una stretta di mano, mentre le Crest del Coraggio e dell'Amicizia che portavano al collo ricominciavano a brillare, come se approvassero le loro azioni. Dal canto loro, anche i due ragazzi si sentivano in pace con sé stessi: entrambi sentivano di aver fatto la cosa giusta ed erano sicuri che, comunque fossero andate le cose con Sora, il loro rapporto ne sarebbe uscito rafforzato.
"Allora, in bocca al lupo, Yamato! Amici per sempre!"
"Certamente, e altrettanto a te!"
Nessuno dei due ragazzi, tuttavia, si era accorto di qualcuno che stava accidentalmente passando per un corridoio laterale, e aveva ascoltato il loro discorso senza volerlo. Sora Takenouchi, la Digiprescelta dell'Amore, nascosta dietro un angolino, si portò una mano al petto, rendendosi bene conto di cosa implicava quanto aveva sentito… ora sapeva che sia Taichi che Yamato provavano per lei qualcosa di molto più vicino all'amore che all'amicizia… e lei non aveva ancora fatto chiarezza nel proprio cuore. Anche lei, del resto, si era riservata di occuparsi di questo problema una volta che la lotta contro Mephistomon fosse finita. Ma ora si trovava di fronte alla scelta fatidica: chi dei due avrebbe dovuto scegliere? Anche lei sentiva di provare qualcosa per entrambi… e si rendeva bene conto che, qualunque fosse stata la sua scelta, sicuramente uno dei due ne avrebbe sofferto…
"Sora! Sora!" si sentì la vocetta acuta di Biyomon chiamare la sua partner. Sora trasalì, volgendosi nella direzione da cui proveniva la voce per vedere la sua amica digitale svolazzare verso di lei. "Sora, dov'eri finita? Le altre ti stanno aspettando…"
"Sssh! Puoi abbassare un po' la voce, Biyomon?" sussurrò la ragazza, mettendosi un indice sulla punta del naso. Biyomon atterrò vicino a lei, guardandola con aria interrogativa, ma facendo come voleva. Dalla loro posizione, Sora e Biyomon rimasero ad ascoltare le voci di Taichi e Yamato che si intensificavano leggermente per poi affievolirsi, mentre i due ragazzi si dirigevano alla loro stanza degli ospiti, continuando a parlare e scherzare tra loro. Quando fu sicura che i suoi due amici fossero abbastanza distanti, Sora uscì dal suo nascondiglio, emettendo un sospiro di sollievo.
"Che succede, Sora? Hai qualche problema con Taichi o Yamato? Avete litigato, per caso? Se vuoi parlarne a me, sono disponibile!" cinguettò Biyomon, svolazzando sulla spalla della sua amica. Si rendeva conto di quando Sora aveva qualche problema, e anche se non fosse stata in grado di risolverli, voleva almeno far sentire la propria vicinanza e il proprio supporto.
"Grazie, Biyomon…" rispose Sora, accarezzando la testa dell'uccellino rosa. "Va tutto bene… solo, mi sto rendendo conto che il sentimento che rappresento… può essere più complicato di quanto credessi…"
"Sora…" mormorò Biyomon, che sembrava essersi resa conto di cosa voleva dire la sua amica. Dopo qualche istante di silenzio, Biyomon riprese a parlare. "Vorrei tanto poterti offrire un aiuto più sostanzioso, ma temo di non poterlo fare… posso solo consigliarti di riflettere bene, e considerare quello che provi per ciascuno dei due. Solo così potrai fare una scelta sicura di non pentirtene in seguito…"
"Lo farò, Biyomon… grazie del consiglio…" rispose Sora. Lei e la sua partner ripresero il loro cammino verso la sala degli ospiti riservata alle ragazze, ripensando con un pizzico di malinconia a quanto Sora aveva appena sentito, e alla scelta che avrebbe dovuto fare…
"Non immaginavo… che il sentimento che la mia Crest rappresenta… potesse essere così complicato…"
CONTINUA…
Note dell'autore: Il Capitolo 15 è terminato, e come avete appena potuto leggere, ho deciso di mandare avanti un po' le cose nel mitico triangolo Taichi-Sora-Yamato. Triangolo che ho deciso di inserire in ogni caso, in quanto indispensabile ad approfondire il rapporto tra i membri dell'inossidabile trio! Spero di aver fatto un lavoro decente, qualsiasi sia l'accoppiata per cui voi tenete.
Voglio dedicare questo capitolo ad Erika, come ringraziamento per il suo lavoro e per aver dato agli anime-fan come me un luogo dove trascorrere momenti spensierati e felici. Spero che, nonostante le recenti difficoltà, la Erika's Fanfiction Page continui ad andare avanti su questa strada! Grazie infinite, Erika, e lunga vita ad EFP!
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