Digimon Adventure 02 Reload

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Justice: Ta-daaan! Rieccomi qui! Il capitolo della sfida tra WarGreymon e BlackWarGreymon ha ricevuto un'ottima accoglienza, a quanto vedo!

Daisuke: Già… peccato che quel rompiscatole di Mephistomon abbia interrotto tutto sul più bello! E ora, autore, come pensi di uscire da questa situazione?

Justice: (mano dietro la nuca) Beh… in qualche modo me la caverò! Scommetto che, come il qui presente Daisuke Motomiya, tutti voi lettori siete ansiosi di vedere come andrà a finire, eh? Beh, non c'è più bisogno di aspettare. Ecco a voi il Capitolo 18!

Hawkmon: Passando alle recensioni… Driger, l'autore è davvero molto onorato di essere sulla buona strada per essere inserito tra i tuoi preferiti! E assicura che farà del suo meglio per raggiungere questo traguardo!

Jyou: Un grosso ringraziamento anche a Miele-chan, che ringraziamo per l'affetto che ci dimostra. Ricambiamo i saluti! Ah, l'autore mi dice di dirti che, purtroppo, non ha ricevuto la tua mail, su nessuno dei suoi account di posta elettronica… prova a rispedirla! A volte la posta elettronica è inaffidabile quanto quella regolare…

Taichi: Non solo per Miele-chan, ma anche per tutti gli altri fan di questa storia, l'autore comunica che cercherà di aggiornare ogni una-due settimane… lui pubblica i capitoli man mano che li scriva, quindi c'è per forza un po' di sospensione tra un capitolo e l'altro.

Agumon: Sora89 si complimenta per il duello tra me e la mia controparte… beh, l'autore voleva farlo il meglio possibile, visto che voleva fosse una parte molto significativa! Ci fa piacere vedere che è riuscito nel suo intento!

Justice: Credetemi, quel duello non è stato una passeggiata da scrivere…

Miyako: KillKenny, in questo capitolo avremo un primo assaggio del potere di Mephistomon in un combattimento vero e proprio! Per quanto riguarda Daemon… beh, non posso anticipare nulla! Ma ti posso dire che l'autore ha intenzione di gestire meglio della serie animata sia lui che…

Justice (tappandole la bocca): Alt, Miyako! Niente spoiler! Anche se i lettori probabilmente sanno già di chi si tratta, vorrei mantenere la tensione fino all'ultimo!

Miyako (goccia di sudore): Oops… Scusate!

Hikari: Grazie anche a Francesca Akira per la sua recensione... che dire, non ti sfugge proprio nulla! Congratulazioni! L'autore assicura che correggerà i suoi errori non appena avrà tempo... e non esclude di revisionare l'intera serie un giorno o l'altro!

Justice: Beh... in fondo non penso di essere poi questo granchè come scrittore. Mi sembra utile revisionare i miei lavori precedenti.

Veemon: Infine, Rika88 si fa sentire ancora dopo un pò di capitoli di silenzio. L'autore è contento che la sua storia ti continui a piacere e... beh, sì, avevamo già una certa idea che tu odiassi Catherine. Comunque, non ti preoccupare, avrà un certo ruolo nella storia, ma nulla di veramente primario! Con questo, vi diamo il benvenuto al Capitolo 18, e vi auguriamo buona lettura!

Justice: La situazione si sta riscaldando sul serio!

Capitolo 18 – Di fronte a Mephistomon

Shiro - "Per colpa di gente come te, persone che potrebbero capirsi e accettarsi sono invece costrette ad ammazzarsi a vicenda!"

Windell – "Cercare di capire il proprio nemico è perfettamente inutile. In guerra, quello che si deve fare non è capire il proprio nemico, ma distruggerlo!"

Shiro – "…"

Windell – "Non hai niente da dire? Ti sei reso conto della verità?"

Shiro – "Sono sollevato! Non mi farò sconfiggere da uno che pensa che combattere voglia dire questo!"

--- Dal videogioco "Super Robot Wars A",

Shiro Amada (Gundam The 8th MS Team) vs. Windell Mouser (personaggio originale)

"Io ti ho creato… per obbedirmi ciecamente!" ringhiò Mephistomon, un sorriso diabolico stampato sul suo volto mostruoso. Con queste parole, il demone dall'aspetto caprino strinse ulteriormente il pugno, e la dolorosa scarica di energia che percorreva il corpo di BlackWarGreymon si intensificò, costringendo il Mega oscuro a ruggire dal dolore e portarsi le mani alla testa nel tentativo di sfuggire alla tortura.

"Huhuhuhuu… opponiti pure se vuoi, tanto è inutile!" sghignazzò il demone. "Il mio controllo sulle Dark Towers, e dunque anche su ciò che da esse è stato generato, è assoluto! Ogni volta che voglio, posso infliggerti questi dolori lancinanti, e continuerò a farlo finchè non eseguirai i miei ordini. Allora, qual è la tua risposta?" A questa domanda, Mephistomon allentò leggermente la presa, facendo in modo che il dolore che attanagliava BlackWarGreymon si calmasse, almeno per un attimo. Il dinosauro nero incespicò in avanti, portandosi una mano al petto e riprendendo fiato.

"BlackWarGreymon, no!" esclamò WarGreymon, scagliandosi contro Mephistomon con gli artigli sguainati. "Lascialo subito andare, o dovrai fare i conti con me!"

Mephistomon rivolse la sua attenzione alla controparte della sua creatura, senza perdere quel sogghigno malefico. Prima che WarGreymon potesse raggiungerlo, la reincarnazione di Apocalymon mosse il braccio destro e i suoi occhi si illuminarono di rosso. "Non ho tempo da perdere con te, WarGreymon. Avanti, mia creatura, fai ciò per cui ti ho dato la vita!"

Un istante dopo, BlackWarGreymon scomparve dal punto in cui si trovava… e riapparve dal nulla proprio tra Mephistomon e WarGreymon, il braccio sollevato pronto a colpire di nuovo la sua controparte, e gli occhi ancora una volta iniettati di rosso! Ridendo malvagiamente, Mephistomon fece qualche breve gesto con il braccio, e BlackWarGreymon, ruggendo di rabbia e frustrazione, abbattè un tremendo colpo su WarGreymon, centrandolo in pieno con la piastra di metallo che proteggeva il suo avambraccio! Il guerriero del Coraggio grugnì di dolore e venne scagliato verso il terreno, ma riuscì a fermarsi a mezz'aria, scuotendo la testa per schiarirsela.

"WarGreymon! Stai attento!" esclamò Taichi.

"Guardate…" fece notare Ken "Ho come l'impressione… che in questo momento sia Mephistomon a controllare le azioni di BlackWarGreymon!"

In effetti, i Digiprescelti notarono che i movimenti del Mega oscuro apparivano molto più legati e incerti, come se non avesse avuto controllo su di essi, e anzi cercasse di opporsi in ogni modo possibile. Sfortunatamente, la sua era una battaglia persa: con dei semplici gesti delle braccia, Mephistomon lo stava costringendo a muoversi secondo i suoi desideri, spezzando ogni suo tentativo di resistenza con altre dolorose scariche elettriche. Mentre WarGreymon si rimetteva in posizione, pronto a difendersi da un altro assalto, il demone caprino fece un gesto con la mano, interponendo di nuovo BlackWarGreymon tra sé e il Digimon di Taichi.

"Sporco vigliacco!" Taichi indirizzò un insulto alla reincarnazione di Apocalymon. "Lascia andare BlackWarGreymon e combatti ad armi pari!"

"A meno che tu non abbia paura di noi!" proseguì Daisuke, che più di ogni altra cosa disprezzava la codardia. Ma le loro parole ebbero il solo effetto di divertire la perfida creatura.

"Huhuhuhuu… parole così coraggiose escono raramente da bocca umana… ma mi chiedo se quello che voi definite coraggio in realtà altro non sia che semplice stupidità!" li prese in giro Mephistomon, prima di rivolgere nuovamente l'attenzione alla sua creatura. "Ora, torniamo a noi, BlackWarGreymon. Vai, e annienta il partner del Digiprescelto del Coraggio!" Con queste parole, Mephistomon fece un gesto con la mano, e BlackWarGreymon cominciò a volare contro la sua controparte, il braccio destro portato indietro per caricare un affondo micidiale!

"NO!" ruggì BlackWarGreymon, gli occhi che, per un istante, tornarono ad essere gialli. "Il mio corpo… si sta muovendo contro la mia volontà!"

"Andiamo, BlackWarGreymon… una semplice pedina come te non ha bisogno di avere volontà propria!" proseguì Mephistomon. "Tu sei nato come macchina di distruzione… e allora fai quello che devi! In fondo… non era quello che volevi?"

Mephistomon sferrò un pugno in aria e, nonostante la sua volontà continuasse ad opporsi tenacemente, BlackWarGreymon non era in grado di resistere ai comandi mentali del suo diabolico creatore. Con un ruggito di rabbia e disperazione, BlackWarGreymon colpì la sua controparte anti-virus con un tremendo pugno che lo costrinse ad indietreggiare, poi proseguì l'assalto, incalzando WarGreymon con pugni e calci in rapida successione. Il Digimon di Taichi, con un grugnito di disappunto, cercò di difendersi tenendo le braccia davanti a sé e bloccando i colpi più che poteva.

"NO! Non è così… non è così che volevo combattere contro WarGreymon! Questo non sono io!" esclamò BlackWarGreymon, continuando suo malgrado a sferrare attacchi sempre più violenti.

Mephistomon sghignazzò nuovamente. "Quando te ne farai una ragione, BlackWarGreymon? Io sono il tuo creatore, e decido io quale deve essere la tua strada! Io ti ho dato la vita, io decido come devi viverla… e io te la posso togliere in qualsiasi momento mi faccia comodo! Quindi non ti opporre, e accetta la realtà dei fatti!"

"ADESSO BASTA!" intervenne una nuova voce, quella di Paildramon. Il drago guerriero volò verso Mephistomon e tirò fuori i suoi cannoni, caricandoli di energia e prendendo accuratamente la mira. "NON HAI ALCUN DIRITTO SU BLACKWARGREYMON, QUINDI LASCIALO ANDARE! DESPERADO BLASTER!"

Mephistomon, colto di sorpresa, spalancò gli occhi e si voltò di lato per vedersi arrivare contro Paildramon e vedere i suoi cannoni iniziare a sparare una raffica di raggi laser, tutti diretti verso di lui! Con un ringhio di disappunto, il demone compì una brusca virata che riuscì a sottrarlo dalla linea di fuoco di Paildramon, ma fu costretto ad interrompere il flusso di energia negativa che stava trasmettendo a BlackWarGreymon e a liberare la sua vittima, che cessò immediatamente di attaccare WarGreymon e barcollò in avanti, spossato dagli effetti del controllo di Mephistomon. WarGreymon si scrollò di dosso lo stordimento dovuto alla raffica di colpi che aveva dovuto sostenere, e volò verso la sua controparte virale per sincerarsi delle sue condizioni.

"BlackWarGreymon!" esclamò WarGreymon. "Ti senti bene?"

Il Mega artificiale ansimò un paio di volte prima di rispondere. "Credo… credo di sì… ma voi… dovreste andarvene… Mephistomon può controllarmi in qualsiasi momento… e mandarmi contro di voi…"

"Davvero?" esclamò la voce di Daisuke da terra. "In tal caso, noi non gli lasceremo il tempo di farlo! Sei d'accordo, Ken?"

Ken annuì con decisione e rispose al suo migliore amico, la voce pericolosamente bassa e indignata. "Sono assolutamente d'accordo, Daisuke… Mephistomon ha controllato e manipolato fin troppe vite finora… non solo mi ha spinto a diventare l'Imperatore Digimon e a seminare tanta morte e disperazione nel Mondo Digitale… ma ora sta cercando di fare di BlackWarGreymon una sua marionetta per proseguire il lavoro! Dobbiamo fermarlo, prima che altri soffrano per colpa sua!"

"Come la sua precedente forma, Apocalymon, Mephistomon non vuole altro che distruzione. Vuole ridurre i nostri mondi a cenere e polvere, assieme a tutti i nostri cari, e alle speranze e ai sogni di tutti… un simile Digimon... non può e non deve continuare ad esistere!" disse Yamato, avvicinandosi a Daisuke e Ken accompagnato da Taichi e MetalGarurumon.

Derek annuì con decisione. Sembrava che tutti i dubbi e le incertezze che l'avevano assillato poche ore prima avessero lasciato posto ad una cosciente accettazione della situazione, e alla consapevolezza del suo dovere di fare qualcosa per cambiarla. "Anch'io combatterò! Forse non sarò in grado di fare molto… ma non mi sottrarrò ai miei doveri! Insieme, troveremo il modo di sconfiggere Mephistomon!"

Intanto, la lotta tra Paildramon e Mephistomon stava proseguendo: il drago guerriero caricò di nuovo, attaccando Mephistomon con un pugno destro che il demone evitò con uno scatto verso l'alto. Poi, Mephistomon rispose sferrando un doppio calcio con i suoi piedi armati di zoccoli duri come l'acciaio, ma Paildramon alzò il braccio sinistro e parò l'attacco, svolazzando all'indietro di qualche metro per ristabilire una distanza di sicurezza dall'avversario.Il quale, tuttavia, non si fece intimorire e proseguì l'assalto, puntando il palmo della mano destra verso Paildramon e caricandosi di energia negativa.

"Credi di essere un duro, vero, Paildramon? Uno che ci sa fare? Beh, vediamo come te la cavi con me! DARK CLOUD!" Dal palmo della mano di Mephistomon partì ad altissima velocità un'onda circolare di energia nera, e Paildramon fece appena in tempo a mettersi in guardia prima di esserne investito in pieno! Il tremendo impatto trascinò via il Digimon fusione, trasportandolo dolorosamente con sé per vari metri prima di scagliarlo via con un ruggito di dolore.

"Attento, Paildramon!" esclamò Ken.

Con un sogghigno maniacale, Mephistomon inquadrò nuovamente il suo bersaglio e abbassò la testa, per poi scattare verso di lui, tentando di impalarlo con le sue corna ricurve. Per fortuna, Paildramon si riprese in tempo e si preparò a ricevere la carica. Non appena Mephistomon arrivò a tiro, Paildramon fece scattare le mani in avanti e gli afferrò le corna, spingendo contro di lui con tutta la forza di cui era capace. La violenza dell'impatto lo fece grugnire leggermente, spingendolo indietro ancora un po' e facendogli perdere quota, ma in compenso fu Mephistomon a ritrovarsi, un attimo dopo, in una brutta posizione! Il demone, rendendosi conto di essere ora alla mercè di Paildramon, spalancò i suoi crudeli occhi scarlatti e iniziò a divincolarsi, per liberarsi dalla presa del drago guerriero.

"SPERO CHE TI PIACCIA IL RODEO, CAPRONE!" esclamò Paildramon. Un attimo dopo, iniziò a girare vorticosamente su sé stesso, sempre più velocemente, trascinando con sé il suo avversario che ancora lottava per liberarsi. Per qualche secondo, Paildramon proseguì la rotazione, mettendoci sempre più forza, fino a diventare niente più che una scia di luce turbinante nell'aria. Poi, quando fu sicuro di aver guadagnato un momento sufficiente, Paildramon mollò la presa sulle corna di Mephistomon e, con un lungo ruggito di rabbia, il Digimon oscuro venne scagliato violentemente verso il terreno, precipitando a peso morto.

"UAAAARRRGH! M… maledizione… non finirà così!" esclamò Mephistomon, dibattendosi a mezz'aria nel tentativo di riprendere il controllo dei suoi movimenti. Riuscì, non senza un po' di sforzo, a spiegare nuovamente le ali e a sbatterle quanto bastava per rimanere di nuovo sospeso in aria, ma Paildramon fu di nuovo addosso a lui, prima che potesse organizzare un contrattacco!

"CABLE CATCHER!" esclamò Paildramon, lanciando alcune punte di metallo dall'armatura che proteggeva le braccia. Il demone indietreggiò, evitandole per un pelo e mandandole ad infilzare il terreno sotto di lui, poi rispose volando di nuovo verso Paildramon e colpendolo con un tremendo pugno al volto che lo destabilizzò per un secondo. Per fortuna, il drago si riprese quasi subito e centrò a sua volta Mephistomon con un pugno, spedendolo a distanza di sicurezza.

"Ugh… Non credere di aver vinto… ho ancora molti assi nella manica…" ruggì Mephistomon, rimettendosi in guardia e preparandosi ad un nuovo attacco di Paildramon. Il drago rispose scuotendo la testa e alzando le spalle.

"SEI TUTTO CHIACCHIERE E NIENTE FATTI… PERCHE' NON PROVI A DIMOSTRAMI QUANTO SEI FORTE INVECE DI…"

"Long Machine Gun!"

All'improvviso, la familiare voce gracchiante di Mummymon interruppe Paildramon, e una scarica di lucente energia elettrica sfrecciò verso il potente drago, che riuscì ad evitarla soltanto agendo d'istinto e scansandosi repentinamente. Gli sguardi di tutti (compreso BlackWarGreymon, che solo in quel momento si era del tutto ripreso dal controllo di Mephistomon) scattarono nella direzione della voce: all'orizzonte, con un rombo tremendo, erano apparsi otto possenti Mammothmon, enormi Digimon dall'aspetto di elefanti preistorici ricoperti di una ispida pelliccia marrone chiaro, con lunghe zanne ricurve, larghe orecchie a forma di ali e un robusto elmo di metallo, con un occhio dorato disegnato sulla fronte, che ricopriva la testa e la proboscide. I loro passi pesanti stavano scuotendo il terreno sotto i piedi dei presenti. Chiaramente, si trattava di Digimon artificiali. Su due di essi, stavano i servitori di Mephistomon, Arukenimon e Mummymon, entrambi in forma mostruosa, ed entrambi con dei sogghigni sicuri sulle labbra.

"Accidenti! Dovevo immaginare che non saresti venuto da solo, vero, caprone?" esclamò irritato Daisuke. Mephistomon sghignazzò nuovamente e si abbassò fino a giungere ad appena qualche metro dal suolo, mentre il piccolo branco di Mammothmon rallentava la sua carica e si fermava un po' indietro rispetto a lui.

"Credevo che ormai ve ne foste accorti, mocciosi prescelti! Io non sono così stupido da affrontarvi senza avere a mia disposizione almeno un piano di emergenza!" tuonò Mephistomon con aria compiaciuta, per poi rivolgersi ai suoi servitori. "Ce ne avete messo, di tempo! Dove eravate finiti, voi due?"

"Ehm… le nostre più umili scuse, sommo Mephistomon…" iniziò Mummymon "C'è voluto un po' di tempo per radunare abbastanza Dark Towers e animare tutti questi Mammothmon…"

Mephistomon grugnì, poi atterrò davanti al gruppo dei suoi servitori, squadrando i Digiprescelti e i loro compagni digitali, ora schierati davanti a lui come un esercito ben addestrato, con aria di sufficienza. "Bene, BlackWarGreymon… quella che vedi ora, con i tuoi occhi, non è che una piccola dimostrazione del potere che possiedo. Anche senza la tua volontà, posso costringerti a fare quello che voglio e animare abbastanza guerrieri artificiali da distruggere i bambini prescelti e i loro patetici Digimon. Hai un'ultima possibilità di scelta… accettarmi come tuo legittimo signore e padrone, risparmiandoti così inutili travagli e sofferenze, oppure essere costretto a farlo nella maniera più dolorosa! Scegli tu!"

Gli occhi da rettile di BlackWarGreymon divennero una fessura. Il Mega artificiale si diede una rapida occhiata ai fianchi, vedendo prima WarGreymon poi Paildramon atterrare vicino a lui e fissare uno sguardo di sfida su Mephistomon e i suoi scagnozzi. Dietro di loro, anche Coelamon e MetalGarurumon, oltre ai cinque ragazzi prescelti presenti, stavano guardando i loro avversari con aria di indignazione e condanna. Un sentimento nuovo, che lui non aveva mai immaginato prima di allora, stava cominciando a farsi strada nel suo cuore… un sentimento piacevole… qualcosa che gli stava dando la forza di opporsi a qualsiasi bassezza Mephistomon fosse in procinto di usare contro di lui… ora il suo creatore non gli faceva più paura! Era questa… la forza di cui parlava WarGreymon? Questo intendeva dire quando diceva che gli amici danno una forza immensa? Qualunque fosse la verità, per la prima volta in vita sua, BlackWarGreymon provava speranza!

Volgendo di nuovo lo sguardo verso il suo creatore, BlackWarGreymon rispose.

"Chi sei tu per darmi degli ordini? Io non sono un burattino che tu puoi far ballare sulla mano come quei pupazzi che ti trascini dietro!" indicò con lo sguardo i Mammothmon artificiali dietro Mephistomon. "Io sono vivo, e posso pensare e decidere per conto mio. E ho deciso che d'ora in avanti… seguirò il mio cuore, cosa che non ho mai fatto finora, accecato com'ero dalla rabbia e dall'odio per me stesso!"

Queste parole ebbero l'effetto di disgustare Mephistomon, sul cui volto si dipinse una smorfia. "Cuore? Ma cosa stai dicendo, BlackWarGreymon… tu non hai un cuore! Tu non sei un vero Digimon! Non ti ho creato per farti influenzare dai discorsetti di questi idioti! Tu mi obbedirai, che tu lo voglia o no, mi sono spiegato?"

"La mia risposta rimane no, Mephistomon! Sarai anche il mio creatore, ma io non ho nessun obbligo nei tuoi confronti!" ribattè BlackWarGreymon, senza esitazioni. Un sogghigno trionfante si dipinse sul volto di Daisuke, che guardò in faccia Mephistomon e rincarò la dose: "Lo avete sentito, buffoni? Se c'è qualche passaggio di tutto questo discorso che non vi è chiaro, ve lo possiamo spiegare noi! Fatevi sotto, se avete coraggio!"

Mephistomon grugnì irritato e alzò la mano destra davanti a sé: chiaramente, voleva cercare ancora una volta di sottomettere BlackWarGreymon trasmettendogli la stessa scarica di energia di prima. "Queste idiozie mi hanno stufato! Obbedisci, BlackWarGreymon!" Detto ciò, il demone strinse la mano a pugno, e subito gli occhi di BlackWarGreymon tornarono a tingersi di rosso, un dolore atroce costrinse il Mega artificiale in ginocchio, strappandogli un ruggito furioso, e delle crepitanti raffiche di energia scarlatta iniziarono a percorrere il suo corpo. Tutti i Digimon si raccolsero preoccupati attorno a lui.

"BlackWarGreymon!" esclamò Ken.

"AAAAARRRGH!" ruggì BlackWarGreymon, portandosi una mano al petto e cercando di rialzarsi. "No… No! Tu non… riuscirai a controllarmi… non… te lo permetterò…"

"Resisti, BlackWarGreymon! Tu sei più forte di questo buffone con le corna!" lo incoraggiò Taichi.

"Non permettergli di sfruttarti ancora!" proseguì Yamato.

"Liberati dalla sua tirannia! Tu non sei il suo giocattolo!" fu la volta di Derek.

"E ricordati… noi saremo sempre al tuo fianco in questa lotta, qualsiasi cosa accada!" disse Ken.

Daisuke mosse un passo in avanti, mettendosi tra Mephistomon e BlackWarGreymon e fissando fieramente il demone dall'aspetto caprino. "Ora lo vedi, Mephistomon? Lo vedi fino a che punto siamo disposti a lottare per difendere i nostri amici e impedirti di far soffrire altre persone e altri Digimon? Le tue azioni e le tue manipolazioni sono atti spregevoli, e noi vi porremo fine!"

Non appena Daisuke ebbe finito di pronunciare queste parole, BlackWarGreymon lanciò un altro ruggito, questa volta di rabbia e determinazione anziché di dolore, e si alzò in piedi di scatto, mentre un lampo di luce rossa scaturiva dal suo corpo corazzato, illuminando per un istante la zona dello scontro. Mephistomon, con un grugnito di disappunto, barcollò indietro e aprì la mano destra, costretto ad interrompere il flusso di energia destinato a BlackWarGreymon!

"Sommo Mephistomon!" esclamò Arukenimon.

"Io… non sono lo strumento di nessuno!" ruggì BlackWarGreymon, prendendo un respiro profondo.

Il demone si fissò la mano destra intorpidita, tremando dall'indignazione, e i suoi occhi bestiali si accesero nuovamente di rosso. "Tu… tu, BlackWarGreymon… sei riuscito ad interrompere il mio flusso di energia negativa… non posso ancora crederci…"

"Heh. Questo significa che non hai più alcun potere su di lui, giusto?" chiese retoricamente Daisuke. Mephistomon rispose con un silenzio pieno di rabbia, che non fece che confermare l'ipotesi del giovane Digiprescelto, che proseguì con aria sicura. "Ormai, Mephistomon, non fai più paura a nessuno! Fatti avanti, e metti fine a questa storia combattendo con le tue mani! A meno che tu non sia troppo vigliacco per farlo!"

Digrignando i denti, Mephistomon si librò in aria con un unico colpo d'ali e puntò le mani artigliate contro Arukenimon e Mummymon. "Ti pentirai delle tue parole impudenti, moccioso! Avanti, miei fedeli soldati! Distruggete quelle nullità!"

Immediatamente, dalle mani del demone partirono due raggi di energia che andarono a colpire i Black Gear incassati nelle spalle della donna-ragno e della mummia. I due Digimon artificiali gettarono indietro la testa e urlarono simultaneamente di dolore, iniziando ad espandersi e ad aumentare di dimensioni sotto gli occhi di tutti. In breve tempo, i due servitori di Mephistomon erano raddoppiati in altezza, e i loro occhi si erano tinti di un inquietante rosso acceso. Il demone cessò di inviare il flusso di energia ai Black Gear, e Arukenimon e Mummymon si stabilizzarono e puntarono i loro sguardi allucinati contro i Digimon dei ragazzi prescelti. La donna-ragno strinse gli artigli, squadrando con odio Paildramon.

"Speravo… di evitare di sporcarmi le mani… ma a quanto pare… è inevitabile…" ringhiò Arukenimon, la voce diventata improvvisamente più sonora e rimbombante. "Voi Digi-mocciosi… avete interferito… per l'ultima volta!"

"E' QUELLO CHE VEDREMO, STREGA!" ribatté il drago guerriero, preparando nuovamente i suoi cannoni. "TI GARANTISCO CHE NON AVRAI VITA FACILE CON NOI!"

Nel frattempo, Coelamon aveva puntato lo sguardo contro Mummymon, che stava avanzando verso di lui a passi pesanti, bilanciando il fucile tra le mani e sghignazzando sinistramente. "Derek! Di questo qui posso occuparmi io!" esclamò il pesce preistorico, sferrando un fendente in aria con la sua pinna armata di artigli. Il Digiprescelto australiano afferrò stretto il suo Digivice e annuì con decisione. "Va bene, Coelamon! Io sarò al tuo fianco e ti aiuterò quanto più possibile!"

"Hehehehee…" rise Mummymon, muovendo un altro passo in avanti. "Vedo un bel pesciolino da fare fritto…"

"Tsk! Ti avverto che mi troverai un bocconcino salato, rifiuto d'ospedale!" ribatté Coelamon.

BlackWarGreymon fece un passo in avanti, squadrando il suo creatore ed ex-padrone con aria infuriata. "WarGreymon! MetalGarurumon! Lasciate a me Mephistomon! Voi sistemate quelle stupide marionette che potrebbero interferire!" ruggì, puntando un raccio artigliato contro gli otto Mammothmon che, ad un cenno della mano di Mephistomon, avevano iniziato a caricare a testa bassa contro WarGreymon e MetalGarurumon.Taichi e Yamato, ben comprendendo i sentimenti del Mega artificiale, annuirono.

"Va bene, BlackWarGreymon… sappiamo che questa battaglia significa molto per te…" rispose il biondo Digiprescelto dell'Amicizia.

"Cerca solo di stare attento… sarà solo un Ultimate, ma per esserlo è decisamente potente!" lo avvertì Taichi, squadrando il demone che restava in sospensione a qualche metro da terra, le braccia conserte come se fosse impaziente di iniziare la battaglia.

"Allora, vediamo di togliere di mezzo i seccatori il prima possibile!" ringhiò MetalGarurumon, volgendo il muso corazzato verso WarGreymon. "In tutto ci sono otto Mammothmon. Quattro per uno, okay?"

"Perfetto. Allora, diamo inizio alle danze!" esclamò WarGreymon, sollevandosi in aria e alzando entrambe le braccia verso il cielo. Tra le sue mani artigliate apparve subito una enorme sfera di energia che il guerriero del Coraggio scagliò contro il gruppo di elefanti preistorici. "TERRA FORCE!"

Intuendo istintivamente il pericolo, i Mammothmon artificiali si fermarono, emettendo dei barriti inferociti, ma quattro di loro si erano già spinti troppo avanti, e l'ardente sfera di energia, proseguendo la sua corsa, li colpì in pieno, disintegrandoli! Prima che i Mammothmon superstiti potessero tentare qualcosa, MetalGarurumon fece un balzo enorme, caricando una enorme quantità di energia azzurra nelle sue potenti fauci. "Ottima mira, WarGreymon! Ed ora ci penso io a questi! METAL WOLF CLAW!"

Il lupo cibernetico alzò fieramente la testa, e dalle sue fauci serrate si sprigionarono dei raggi di luce azzurra, segno che l'energia era giunta al massimo! Poi, MetalGarurumon aprì la bocca e sparò l'energia accumulata sotto forma di un enorme, apparentemente infinito, raggio di energia gelido come azoto liquido! I rimanenti Mammothmon vennero travolti dal colpo di MetalGarurumon e, senza avere neanche il tempo di accennare una difesa, vennero ricoperti da una gelida coltre e trasformati in ghiaccioli! Un attimo dopo, i blocchi di ghiaccio nei quali i Digimon artificiali erano racchiusi si creparono e si infransero in innumerevoli schegge congelate assieme ai Digimon artificiali in esse contenuti! In meno di quindici secondi, l'intera mandria di Mammothmon artificiali era stata cancellata!

Nell'istante stesso in cui l'ultimo dei Mammothmon scompariva nel nulla, BlackWarGreymon scattò in avanti, puntando dritto contro Mephistomon che ancora attendeva impassibile, e tirando indietro il braccio destro con l'intenzione di sferrare un colpo micidiale! Nella foga della battaglia, BlackWarGreymon non aveva badato al fatto che i frammenti dei Digimon artificiali appena sconfitti erano volati verso Mephistomon ed erano stati assorbiti dal suo corpo…

"Ed ora, Mephistomon… BATTITI!" ruggì il Mega oscuro, facendo partire un fendente con i suoi enormi artigli contro il suo ex-signore e padrone. Il demone, tuttavia, si era aspettato un simile attacco, ed evitò il tremendo colpo scostandosi repentinamente e svolazzando verso l'alto per ristabilire una certa distanza di sicurezza tra lui e la sua creatura. Poi, puntò il palmo della mano destra, carico di energia negativa, verso BlackWarGreymon, apprestandosi ad usare di nuovo l'attacco con il quale aveva colpito Paildramon poco prima.

"Se questo è quello che vuoi, povero stupido… sarò lieto di accontentarti! DARK CLOUD!" ruggì Mephistomon, scagliando di nuovo la sua onda di energia oscura. Ma, con un abile movimento, BlackWarGreymon scartò l'attacco, facendolo disperdere senza danni, e si scagliò nuovamente contro Mephistomon, mancandolo di pochissimo con i suoi terribili artigli. Il demone ringhiò per la frustrazione… il Digimon artificiale era decisamente forte, e per giunta non poteva più controllarlo! Poteva solo sperare di resistere il più a lungo possibile, contando sul fatto che i suoi scagnozzi rimasti eliminassero quanti più possibile dei bambini prescelti…

Per qualche istante, l'ingigantita Arukenimon e Paildramon rimasero a fissarsi negli occhi, sfidandosi senza pronunciare una parola. Poi, come obbedendo ad un segnale che solo loro erano in grado di sentire, la donna-ragno e il drago si scagliarono l'uno contro l'altra! Arukenimon piegò leggermente le sue numerose zampe armate di artigli e spiccò un balzo altissimo, arrivando alcuni metri sopra Paildramon e aprendo le ostilità con uno dei suoi colpi migliori.

"Spider Thread!" esclamò Arukenimon, sparando una massiccia ragnatela bianca e appiccicosa contro Paildramon, il quale spalancò gli occhi allarmato e si scansò di lato, evitando di rimanere invischiato dalla seta. Prima che Arukenimon potesse organizzarsi e attaccare di nuovo, Paildramon scattò verso di lei, portando un braccio dietro di sé per preparare un colpo micidiale!

"TI CI VORRA' BEN ALTRO PER BUTTARMI GIU'!" ringhiò il drago, avvicinandosi pericolosamente ad Arukenimon, che sussultò quando vide il muscoloso braccio del suo avversario scattare verso di lei. La donna-ragno incrociò le braccia davanti a sé per parare l'attacco, ma non riuscì a difendersi efficacemente, e il poderoso colpo di Paildramon la raggiunse, facendola precipitare di nuovo al suolo con un lungo grido di rabbia e dolore. Arukenimon toccò terra con un tonfo sordo e sollevò una nuvola di polvere, ma non ci mise molto a rialzarsi e rimettersi in posizione, attendendo il prossimo attacco del Digimon Ultimate. Il quale, sfortunatamente per lei, ora si trovava in posizione di vantaggio! Deciso a sfruttare le condizioni favorevoli il più possibile, Paildramon afferrò i suoi cannoni e iniziò a caricarli di energia."DESPERADO BLASTER!" esclamò Paildramon, aprendo il fuoco contro Arukenimon.

Soltanto l'istinto di sopravvivenza e la prontezza di riflessi salvarono la donna-ragno dalla raffica di strali di luce che il drago guerriero le fece piovere addosso. Si ritirò saltellando all'indietro con un grugnito di disappunto, mentre i laser sparati da Paildramon esplodevano sul terreno davanti a lei e sollevavano altra polvere. Mentre Paildramon scendeva di quota per inquadrare di nuovo la sua avversaria, Arukenimon sparò nuovamente i suoi fili di seta contro di lui, e questa volta riuscì a colpirlo alle zampe posteriori, avvolgendogli le caviglie con un robusto filo bianco e appiccicoso. Il drago spalancò gli occhi: non si era aspettato che Arukenimon si riorganizzasse così in fretta. Prima che avesse il tempo di pensare ad un contrattacco, Arukenimon afferrò il filo con entrambe le mani e diede un secco strattone, trascinandosi dietro Paildramon e minacciando di farlo sbattere contro il terreno.

"Paildramon!" esclamò Ken.

Per fortuna, Paildramon reagì rapidamente ed efficacemente all'attacco imprevisto: un attimo prima che Arukenimon potesse farlo schiantare a terra, Paildramon puntò un braccio artigliato verso il suolo e vi piantò dentro le affilate lame, frenando bruscamente la caduta. Strinse i denti per il forte dolore provocato dall'improvvisa decelerazione, ma riuscì ad evitarsi danni. Irritata, Arukenimon iniziò a tirare verso di sé con tutte le sue forze, nel tentativo di trascinare l'avversario davanti a sé e finirlo rapidamente. Ed era proprio quello che Paildramon si aspettava: il drago alzò il braccio ancora libero e lo abbattè sul filo di resistente seta che Arukenimon stava usando per trattenerlo, tranciandolo di netto. La donna-ragno lanciò un grido di sorpresa e disappunto, e l'impeto con cui aveva tirato il filo si ritorse contro di lei, facendola incespicare e cadere rovinosamente schiena a terra. Cercò immediatamente di rialzarsi, ma prima che potesse farlo, Paildramon scattò verso di lei e la centrò in pieno con una spallata che la fece volare per diversi metri e schiantare nuovamente a terra. Arukenimon strinse i denti, sentendo che le forze supplementari che Mephistomon le aveva concesso già cominciavano a venirle meno. Paildramon si stava rivelando un avversario molto più tosto del previsto.

"Hmph… questa non me l'aspettavo…" mormorò Arukenimon, rialzandosi sulle zampe malferme. "Hai... hai sfruttato la mia stessa forza, rivoltandomela contro..."

"Un semplice trucchetto che ho imparato guardando wrestling in TV assieme a Daisuke..." rispose Paildramon, parlando unicamente con la voce di ExVeemon. "Quando l'avversario si aspetta che io tiri, spingo... era così più o meno, no, Daisuke?"

Daisuke annuì, sorridendo fieramente. "Già... e poi dicono che guardare la televisione fa male!"

"Devo riconoscerlo, Dai-kun... tu non smetti mai di sorprendere!" commentò Ken, sorridendo leggermente.

Infuriata, Arukenimon si rimise nuovamente in posizione, guardando ferocemente il suo avversario. "Non... non sperare che io mi arrenda così... Vediamo come te la cavi contro questo! Acid Mist!"

La donna-ragno aprì le braccia, e improvvisamente una fitta coltre di nebbia verdognola, composta di vapori irritanti e corrosivi, apparve dal nulla attorno al suo corpo insettoide, nascondendola alla vista di Paildramon e fluttuando lentamente verso il dragone, che indietreggiò allarmato quando vide che l'erba e il terreno toccati dalla nebbia rinsecchivano e venivano bruciati in breve tempo.

"Hey, ma così non vale!" protestò Daisuke.

Paildramon afferrò stretti i suoi laser, cercando di pensare ad un modo di attaccare Arukenimon senza esporsi a quella nebbia letale. L'attacco a distanza con il Desperado Blaster era l'unica opzione fattibile, ma era impossibile vedere il bersaglio in quella nube di vapori tossici.

"TUTTAVIA, NON C'E' ALTRA SCELTA..." pensò tra sè Paildramon, aguzzando la vista quanto più possibile nel tentativo di individuare la sua avversaria. I suoi occhi guizzarono da una parte all'altra del muro di nebbia davanti a lui, cercando di cogliere anche il più insignificante particolare che potesse tradire Arukenimon, mentre la nebbia acida continuava ad avanzare...

Improvvisamente, un lieve movimento e un'ombra che guizzava nella coltre di nebbia attirarono l'attenzione di Paildramon. Senza lasciare alla sua avversaria il tempo di far perdere di nuovo le sue tracce, il drago guerriero si volse rapidamente nella sua direzione, caricò al massimo i suoi laser, e fece fuoco! "DESPERADO BLASTER!"

Ancora una volta, una raffica di laser partì dai cannoni di Paildramon, trafiggendo la nube di nebbia letale che gli fluttuava ormai quasi in faccia. Una frazione di secondo dopo, una serie di esplosioni e un ruggito di rabbia e dolore proveniente dall'interno della nebbia confermarono la riuscita dell'attacco! Arukenimon venne colpita ripetutamente dai laser e messa nuovamente al tappeto! La nebbia acida dai lei creata si fermò improvvisamente, iniziando a disperdersi pochi istanti dopo e dissipandosi senza provocare ulteriori danni. Quando la coltre di nebbia velenosa si fu finalmente dissolta, Paildramon, Daisuke e Ken poterono vedere Arukenimon stesa a terra, che respirava affannosamente e cercava faticosamente di alzarsi facendo forza sulle braccia. Non aveva ancora riassunto le sue dimensioni originali, ma era chiaro che ormai poco ci mancava.

"Bel colpo, Paildramon! Hai avuto una bella pensata!" si congratulò Ken.

"Beh, cosa ti aspetti? E' il nostro Digimon, in fondo! Bravo, Paildramon!" proseguì Daisuke.

"M... mocciosi... che cosa... bisogna fare... per sistemarvi... eh? Me lo sapete... dire?" ansimò Arukenimon, scuotendo la testa. Trasalì, stringendo i denti per la rabbia, quando Paildramon mise via i cannoni e iniziò ad avanzare, lentamente e minacciosamente, verso di lei.

"ARUKENIMON, ARRENDITI! ORMAI TU E I TUOI COMPLICI NON POTETE PIU' VINCERE! NON VOGLIO ESSERE COSTRETTO A COMBATTERE INUTILMENTE!" tuonò il drago corazzato, guardando nei grandi occhi rossi e furiosi della sua avversaria. Tuttavia, nonostante il netto svantaggio in cui si trovava, Arukenimon si alzò di nuovo e rispose con tono spavaldo. "Arrendermi? Io... una servitrice del sommo Mephistomon... che si arrende a un verme come te? Scordatelo! Spider Thread!"

Puntando di nuovo le ghiandole produttrici di seta contro il drago, Arukenimon sparò ancora una volta la sua ragnatela, tentando di cogliere Paildramon alla sprovvista. Ancora una volta però la sua tattica andò a vuoto: non appena aveva percepito che la sua avversaria aveva iniziato a muoversi, Paildramon aveva piegato le zampe e aveva spiccato un balzo enorme che lo portò fuori dalla portata della seta appiccicosa. L'attacco di Arukenimon proseguì, passò vicino a Daisuke (che non trattenne un poco garbato invito a prendere meglio la mira...) e invischiò un cespuglio a diversi metri di distanza, senza danneggiare nessuno.

Paildramon ridiscese in picchiata, preparandosi a colpire di nuovo Arukenimon. "COME DESIDERI, ALLORA! FATTI SOTTO!"

Mummymon sghignazzò con tono di presa in giro, avvicinandosi baldanzosamente a Derek e Coelamon. "A quanto sembra, siamo rimasti soltanto io e te..." disse il Digimon non-morto, giocherellando con il suo fucile mentre si avvicinava al pesce preistorico. "Bene, avevo proprio voglia di una bella frittura di pesce..."

"Non ci contare, buffone imbalsamato!" replicò Coelamon, sollevandosi sulle pinne anteriori. "Abbiamo tutta l'intenzione di darvi una lezione e toglierci dai piedi il vostro padrone!"

"Ben detto, Coelamon!" assentì Derek, con il Digivice brillante di energia in mano "Facciamogli vedere quanto siamo forti io e te!"

Il pesce preistorico sogghignò, piegando leggermente le pinne anteriori contro il suolo. "Con piacere, Derek!". Poi, prese lo slancio e spiccò un balzo altissimo con la sola forza degli arti anteriori, arrivando sopra Mummymon e scagliando il suo attacco. "Fossil Bite!" esclamò, e gli affilati artigli delle pinne anteriori si trasformarono in dardi di energia e saettarono verso l'avversario. Mummymon era un bersaglio troppo grande per essere mancato, e tutti gli attacchi lo raggiunsero, infrangendosi uno dopo l'altro sul petto e sulle spalle del Digimon mummia, che del resto non aveva fatto neanche un tentativo per evitarli. Sfortunatamente, Mummymon non subì alcun danno dall'attacco, e fu soltanto costretto ad indietreggiare di un passo.

"Hehehehee... scusa, questi colpetti dovevano farmi male, per caso?" chiese Mummymon, iniziando a puntare il fucile contro Coelamon. Ma il pesce corazzato, per niente perturbato dalla situazione di apparente svantaggio, incurvò la bocca armata di zanne in un sorrisetto.

"No, amico... dovevano distrarti!" rispose, mentre gli artigli sulle pinne ricrescevano in un lampo.

Mummymon abbassò lievemente il fucile, spiazzato dalle parole di Coelamon. Era proprio il momento che il pesce corazzato attendeva: con un lieve sogghigno, e un rapido colpo della sua pinna caudale, Coelamon si lanciò su Mummymon, che pure lo sovrastava di parecchio in statura, superò la sua guardia e gli raggiunse le gambe, poi spalancò la bocca e la richiuse esattamente sopra il ginocchio del Digimon mummia!

"AHUUUUUU!" esclamò Mummymon, con gli occhi che gli schizzavano comicamente fuori dalle orbite, e iniziò a saltellare qua e là tirando calci in aria nel vano tentativo di scrollarsi di dosso quell'irritante pesce. "Ahioooo! Uhiuhiuhiuhiuhi! Lasciami! La gamba! Mi serve... ahio! Qualcuno me lo tolgaaaa!"

Derek aveva assistito a tutta la scena con gli occhi sgranati e una grossa goccia di sudore sulla fronte. "Beh... che dire... efficace, come attacco... ma non è un pò poco ortodosso?"

Mummymon stava perdendo la sua già esile pazienza. Mollando il suo fucile e lasciandolo cadere a terra, il Digimon mummia afferrò Coelamon con entrambe le mani e iniziò a lottare per fargli allentare la presa. Ci mise qualche secondo, ma Coelamon fu infine costretto a mollare la gamba di Mummymon e a farsi sollevare in aria, proprio davanti alla faccia infuriata del suo avversario.

"Ora mi hai davvero stufato, piccola pulce!" esclamò Mummymon, sulla cui fronte erano apparse diverse venuzze pulsanti che minacciavano di scoppiare da un secondo all'altro. "Ti faccio vedere io come si combatte!"

Il pesce preistorico, rendendosi conto di essere in una brutta posizione, iniziò ad agitarsi per sgusciare fuori dalla presa del suo avversario, ma la differenza di livello e la forza ulteriore che Mephistomon aveva conferito al suo servitore si facevano sentire. Dopo aver bloccato un paio di colpi d'artiglio sferrati dal pesce preistorico, Mummymon lo scagliò via con un rapido movimento delle braccia, facendolo atterrare dolorosamente al suolo a diversi metri di distanza.

"Coelamon! Tutto bene?" esclamò Derek, correndo accanto al suo Digimon e chinandosi su di lui. Coelamon rispose scuotendo la testa per schiarirsela e rialzandosi rapidamente, voltandosi di nuovo per affrontare la mummia ingigantita. "Tutto bene, Derek! Lascia fare a me, e guarda come mi cucino questo buffone!"

Sfortunatamente per lui, Mummymon non aveva nessuna intenzione di lasciarlo fare. "Snake Bandage!" esclamò, puntando il braccio destro verso Coelamon. Senza alcun preavviso, le bende che avvolgevano l'arto ossuto del Digimon non-morto presero vita e partirono come serpenti infuriati in direzione di Coelamon. Il pesce corazzato, troppo sorpreso per reagire efficacemente, non riuscì ad evitare l'attacco in tempo, e le striscie di lino si avvolsero attorno al suo corpo, bloccandogli le pinne contro il corpo e serrandogli le mandibole! In un secondo, Coelamon si ritrovò legato e imbavagliato senza alcuna possibilità di reagire!

"Cosa?" esclamò Derek, mentre Coelamon cominciava a dibattersi per liberarsi dalle bende che gli impedivano sia di muoversi che di parlare.

"Hahahahahaaa! Ora sembri proprio una grassa trota al cartoccio!" esclamò Mummymon, puntando un indice contro Coelamon e ridendosela della grossa. Poi, chinandosi per raccogliere il suo fucile, proseguì: "Allora, adesso non hai che l'imbarazzo della scelta, piccoletto... preferisci essere fatto arrosto, lesso o fritto? Per me non fa differenza!"

Derek aveva raggiunto il suo limite di sopportazione: non avrebbe permesso agli scagnozzi di Mephistomon di fare del male al suo Digimon. Anzi, a dirla tutta ne aveva abbastanza anche lui di questi buffoni che si facevano portare al guinzaglio da quell'esaltato! Era suo dovere come Digiprescelto mettere fine a questa follia: il che voleva dire rimboccarsi le maniche e darsi da fare, volente o nolente! Avrebbe affrontato il problema con l'intenzione di risolverlo, mettendo da parte le proprie incertezze, e assumendosi le proprie responsabilità. Quanto al resto, come diceva sempre Crabmon, grazie alla fiducia e alla collaborazione reciproca sarebbero riusciti a superare qualsiasi avversità. "Io sono un Digiprescelto... e farò quello che deve essere fatto!" pensò tra sè il ragazzo australiano, facendo qualche passo in avanti e piazzandosi esattamente tra Coelamon e Mummymon.

"Il mio Coelamon non sceglie assolutamente nulla." rispose Derek alla domanda del Digimon mummia. "Piuttosto, io scelgo di fare la mia parte e aiutare i miei amici a mandare all'aria i piani del tuo padrone!"

Mummymon, che stava iniziando a sollevare il suo fucile per attaccare nuovamente Coelamon, si bloccò per un attimo, spiazzato dall'intervento di Derek. "Eh? E tu cosa vorresti fare, microbo? I bambini come te dovrebbero tornarsene a casa dalla mamma prima che l'uomo nero venga a portarseli via!"

"Beh, spiacente di deluderti, reietto dell'era dei faraoni, ma il sottoscritto non se ne va!" gli rispose Derek, guardandolo dritto negli occhi, mentre la Crest dell'Adattabilità comiciava a brillare. "Ora non ho più dubbi, nè incertezze, so quello che devo fare e lo farò con ogni mezzo a mia disposizione! Finchè io e Crabmon saremo uniti, nulla ci farà paura!"

La Crest che il Digiprescelto australiano portava al collo sprigionò tutt'a un tratto un'abbagliante luce bianca che costrinse lo sbalordito Mummymon a indietreggiare e a mettersi una mano davanti agli occhi. Come era successo anche con Rosa e Michael, una colonna di luce bianca partì dalla Crest e avvolse Coelamon, che ancora lottava per liberarsi dalle bende con cui il Digimon mummia lo aveva legato. Il pesce preistorico si sentì pervaso da una nuova, prorompente energia, e, con un unico movimento delle sue pinne anteriori, strappò le striscie di lino, liberandosi.

"No!" esclamò Mummymon, aprendo un occhio quel tanto che bastava per vedere cosa stava succedendo. "Questo non era previsto!"

"Oh, scusa tanto se ti stiamo rovinando la festa!" rispose con sarcasmo Coelamon, iniziando a brillare di luce propria e ad aumentare di dimensioni. "Ma vedi, si stava facendo noiosa e abbiamo pensato di aggiungerci qualcosa di nostro! Coelamon chou shinka..."

Coelamon, che continuava a crescere, venne completamente avvolto dalla colonna di luce, e la corazza che ricopriva il suo corpo iniziò a modificarsi. Prima che fosse possibile vedere altri dettagli della trasformazione, tuttavia, la luce che il Digimon sprigionava si fece così intensa che tutti, compreso Derek, furono costretti a chiudere gli occhi. Quando gli fu possibile riaprirli, il Digiprescelto australiano rimase sbalordito alla vista di un colossale Digimon dall'aspetto di un drago serpentino che aveva preso il posto dell'apparentemente innocuo pesce corazzato: il suo corpo ricordava quello di MetalGreymon, ma era più muscoloso e longilineo al tempo stesso, e non aveva le placche di metallo sui pettorali: inoltre, il ventre del nuovo Digimon non era di colore più chiaro come nel caso del Digimon di Taichi, e il corpo del nuovo arrivato, al posto delle zampe posteriori, aveva una lunghissima coda a frusta che si dimenava come dotata di volontà propria dietro al corpo del Digimon. L'elmetto che ricopriva il cranio del nuovo arrivato ricordava molto la testa di Machinedramon, lungo, nero, e con due corna corna appuntite dietro la nuca, mentre gli occhi erano gialli e feroci. Le braccia, dal gomito in giù, erano fatte di metallo nero ed erano collegate al resto del corpo da minacciosi cavi elettrici, e le mani presentavano tre lunghi artigli ciascuna. Dalla schiena del nuovo arrivato spuntavano due grandi ali nere e membranose, e una lunga criniera azzurra emergeva da sotto l'elmetto, e una fila di corta peluria dello stesso colore percorreva la spina dorsale del drago cibernetico fin quasi alla punta della coda. Sollevandosi in aria con un rapido colpo d'ali, la forma Ultimate di Coelamon ruggì, aprendo le mani e scagliando un paio di missili da altrettanti compartimenti installati nei palmi.

"...MEGADRAMON!"

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Megadramon

Tipo: Drago Oscuro

Attributo: Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Darkside Attack, Ultimate Slicer

Un potente e rissoso Digimon dall'aspetto di drago, sempre desideroso di combattere. Le sue capacità fisiche sono state potenziate dai suoi impianti cibernetici, e può bombardare i suoi avversari con missili e bombe. Alcuni Megadramon facevano parte, assieme ai Gigadramon, dell'armata di Machinedramon durante il dominio dei Dark Masters.

"Megadramon?" esclamò Derek "Wow! Bella Digievoluzione!"

"Grazie, Derek!" esclamò Megadramon con voce cavernosa. "Ma forse è meglio discuterne dopo. Ora ho un conticino in sospeso con questo buffone..."

Il nuovo Digimon si librò in volo, torreggiando minacciosamente su Mummymon, la cui mascella sembrava in procinto di cascare a terra per lo sbigottimento! Abbassando la testa, Megadramon incrociò lo sguardo del Digimon mummia e lo fissò con un'espressione talmente feroce che avrebbe potuto congelare il mercurio!

"Ah... ehm... hehe... S-salve..." balbettò Mummymon. "Ehm... ma... perchè mi guarda con quella faccia? Hehe... Oggi... è proprio una bella giornata, no?"

Megadramon grugnì, facendo svolazzare alcune delle bende del Digimon mummia con il suo fiato, e invadendo ulteriormente il suo spazio. "Per te, no di sicuro!" ruggì con tono intimidatorio. Mummymon strinse i denti e spalancò gli occhi, sentendosi diventare ancora più piccolo sotto la mole del Digimon cibernetico: anche in versione ingrandita, Mummymon raggiungeva a malapena un quarto delle dimensioni di Megadramon!

"Ehm... sì... in effetti non faccio fatica a crederlo... hehehee..." proseguì Mummymon, cominciando lentamente a voltarsi. "Beh... insomma... come dire... resterei volentieri a discutere, ma... mi sono appena ricordato di un appuntamento urgente! Hehehee... che ci volete fare... AIUTOOOOOO!"

Repentinamente, Mummymon voltò le spalle a Megadramon e a Derek e cercò di scappare a gambe levate, lasciandosi dietro una nuvoletta di polvere.

"Non possiamo lasciarlo scappare così!" esclamò Derek, puntando l'indice verso il Digimon in fuga. "Cerca di fermarlo, Megadramon! Ma non distruggerlo, mi raccomando!"

Megadramon sogghignò, alzando le spalle. A quanto pareva, la Digievoluzione aveva avuto effetto anche sul carattere burbero e sarcastico che Crabmon si ritrovava già in forma Rookie! "Lo dici come se fosse una cosa difficile, compagno! Tu mettiti comodo e guarda come lo blocco!" Detto ciò, Megadramon puntò entrambe le braccia verso la volta celeste e aprì le dita, rivelando un paio di missili che già si apprestavano a lasciare le bocche di lancio innestate sui palmi. "Darkside Attack!" esclamò Megadramon, e sparò una raffica di missili che partirono ad altissima velocità con un acuto sibilo, tracciarono un ampio arco in aria, e piovvero sul terreno proprio davanti a Mummymon, esplodendo fragorosamente davanti al fuggiasco e mancandolo di appena qualche metro. Mummymon non subì danni, ma lo spavento e l'onda d'urto dell'esplosione gli fecero fare un balzo altissimo e lo mandarono a sedersi per terra. Mentre il servitore di Mephistomon era immobilizzato, Megadramon sbattè nuovamente le ali e si alzò in volo nella sua direzione, alzando uno dei suoi artigli per sferrare l'altro suo attacco.

"Bravo, Megadramon! Ed ora, cerca di distruggere quella cosa sulla spalla di Mummymon! Mi hanno detto che è tramite quella che Mephistomon lo controlla!" esclamò Derek iniziando a correre dietro al suo Digimon. Megadramon sogghignò di rimando. "Nessun problema! Era esattamente quello che avevo intenzione di fare!"

In un istante, il drago serpentino fu a ridosso di Mummymon che, allarmato dall'ombra che vide improvvisamente incombere su di lui, voltò la testa, lasciandosi però scoperta la spalla destra. Proprio come aveva detto Derek, Megadramon vide un piccolo oggetto a forma di disco dentellato piantato nella spalla del Digimon non-morto. Il Black Gear.

"Ah! Ehi, aspetta! Se ne potrebbe parlare! Andiamo, non fare quella faccia, amico!" esclamò Mummymon in preda al panico, con il viso pieno di righine blu per la paura. Senza badargli, Megadramon alzò uno dei suoi artigli metallici e prese la mira, puntando la spalla scoperta del Digimon avversario...

"Farà più male a me che a te." Tagliò corto Megadramon. "Ultimate Slicer!"

Con un ruggito di rabbia, il drago serpentino abbattè l'artiglio sulla spalla di Mummymon, facendolo urlare di dolore e facendo saltare via il Black Gear dal suo corpo! Mentre Mummymon cadeva a terra privo di sensi, il congegno diabolico volò per un breve tratto, poi si infranse a mezz'aria, disperdendosi in innocua polvere digitale. Immediatamente, sotto gli occhi di Derek e Megadramon, Mummymon cominciò a rimpicciolire, ritornando alle dimensioni originali in un paio di secondi.

"Bel colpo!" si complimentò Derek, raggiungendo di corsa il suo Digimon che svolazzava trionfante sul luogo dello scontro. "Una Digievoluzione davvero provvidenziale!"

Megadramon rise bonariamente, aprendo le ali e mettendosi in posa eroica. "Beh, modestamente riconosco di non essere stato male... ma il merito è tuo, compagno! Sei stato tu ad attivare la tua Crest, rendendoti pienamente conto della tua responsabilità e decidendo di fare quanto in tuo potere per cambiare il destino di questo mondo! Quindi, immagino che i complimenti vadano prima di tutto a te!"

Derek si mise una mano dietro la nuca e rise a sua volta. "Hehehee... beh, anche questo fa parte dell'avere la Crest dell'Adattabilità, no?"

Mephistomon grugnì di rabbia quando un altro dei pesanti colpi di BlackWarGreymon gli sibilò a poche decine di centimetri dal corpo. Fino a quel momento, il Digimon Ultimate era riuscito, usando la sua maggiore agilità ed esperienza, ad evitare i colpi della sua creazione, e anche a mettere a segno qualche attacco suo. Sfortunatamente per lui, l'unico effetto era stato quello di irritare ulteriormente BlackWarGreymon, spingendolo a mettere ancora più forza nei suoi attacchi. Era chiaro che, se il combattimento si fosse protratto ancora, Mephistomon si sarebbe trovato in grossi guai.

"DARK CLOUD!" esclamò Mephistomon, caricando un'altra onda di energia oscura nella mano artigliata e scagliandola contro BlackWarGreymon. La versione virale di WarGreymon incrociò le braccia davanti a sè e parò l'attacco, che ebbe il solo effetto di farlo indietreggiare di qualche centimetro. Poi, con un ruggito di rabbia, si scagliò nuovamente sul suo creatore, che questa volta non riuscì a difendersi efficacemente e riuscì solo a spalancare gli occhi incredulo mentre il pesante braccio corazzato di BlackWarGreymon si abbatteva su di lui! Si sentì un colpo tremendo quando il colpo del Mega oscuro andò a segno, e Mephistomon, con un lungo ruggito di rabbia e dolore, venne scagliato verso il terreno e sbattuto violentemente al suolo. Il tonfo fu talmente forte che i Digiprescelti rabbrividirono e si misero le mani sulle orecchie, osservando increduli il polverone sollevato dalla caduta del demone.

"Accidenti, che colpo!" commentò WarGreymon. "Mi fa piacere non aver dovuto prolungare oltre il combattimento con BlackWarGreymon, se devo essere sincero..."

"Lo hai detto, amico..." rispose Taichi, deglutendo leggermente.

"Purtroppo, temo che non sia finita... guardate là!" fece notare Yamato, puntando l'indice verso la nube di polvere che si andava diradando. All'interno di essa, Digiprescelti e Digimon videro chiaramente la figura di Mephistomon che, pur con il fiato corto per il colpo preso, si stava rialzando, digrignando i denti per la rabbia. Barcollando leggermente, il demone dall'aspetto caprino si rialzò, fissando con odio BlackWarGreymon che atterrava in posizione di guardia, senza dire una parola, pochi metri davanti a lui.

"Hmph... non penserai davvero di aver vinto, non è così, BlackWarGreymon?" ringhiò Mephistomon, sollevando uno zoccolo in aria e abbattendolo violentemente sul terreno. "BLACK SABBATH!"

Dal punto in cui lo zoccolo del demone era atterrato scaturì improvvisamente una sorta di onda tellurica che sollevò in aria, con una tremenda esplosione, enormi quantità di detriti, creando una sorta di onda di terra che viaggiò a tutta velocità verso il Digimon artificiale. Tuttavia, BlackWarGreymon aveva già pronto il contrattacco.

"BLACK TORNADO!" Alzando le braccia in aria, BlackWarGreymon iniziò nuovamente a girare su sè stesso come una perforatrice, e si scagliò contro l'ondata di terra creata dal Black Sabbath di Mephistomon, squarciandola come burro e proseguendo la corsa verso il suo creatore, che riuscì a salvarsi soltanto grazie ai suoi riflessi sovrumani: agitando rapidamente le ali, Mephistomon prese il volo, e BlackWarGreymon lo mancò di pochissimo, sballottandolo comunque in aria grazie all'enorme forza centripeta generata dal suo attacco. Mephistomon ruggì nuovamente e si abbattè al suolo, giusto in tempo per vedere BlackWarGreymon atterrare dal Black Tornado e volgersi nuovamente verso di lui per ritornare all'attacco. Dandosi una rapida occhiata alle spalle, Mephistomon grugnì quando vide che WarGreymon e MetalGarurumon avevano deciso di smetterla di fare da spettatori e si erano posizionati a pochi metri da lui, bloccandogli la via d'uscita. E, guardandosi attorno, Mephistomon riuscì a vedere che Arukenimon, nonostante i suoi nuovi poteri, stava perdendo contro Paildramon, mentre Mummymon era stato sconfitto e liberato dal Black Gear che lo controllava dalla nuova forma del Digimon di Derek. La situazione, per la reincarnazione di Apocalymon, si presentava niente affatto rosea...

"Arrenditi, Mephistomon! Ormai hai perso! Rinuncia ai tuoi piani e lascia in pace il Mondo Digitale!" ingiunse WarGreymon, sollevando un braccio con aria feroce.

"I tuoi piani e le tue macchinazioni finiscono qui!" ringhiò MetalGarurumon, aprendo le ali metalliche sulla schiena. Taichi e Yamato, pochi passi dietro i loro compagni digitali, stavano puntando i loro sguardi indignati sul demone. Mephistomon strinse rabbiosamente gli occhi, rendendosi conto di essere in una brutta situazione: guardando dietro di sè con la coda dell'occhio, notò che Paildramon stava facilmente avendo la meglio su Arukenimon, e in quel momento l'aveva nuovamente messa a terra con un Desperado Blaster. La donna-ragno volò in aria con un urlo di rabbia e atterrò pesantemente sul terreno, a pochi metri dal suo capo.

"Hmph..." grugnì Mephistomon, mentre Arukenimon si rimetteva in piedi barcollando. "Credete davvero... che io mi lascerò sconfiggere così?"

"Non mi sembra che tu sia nelle condizioni di fare il duro! Star Shower!" si sentì la voce squillante di Pegasusmon. Gli sguardi di tutti si volsero verso il cielo, dove il cavallo alato stava elegantemente volteggiando, scagliando una raffica di proiettili a forma di stella contro Mephistomon. Il demone e la sua servitrice fecero appena in tempo a balzare all'indietro prima che l'attacco di Pegasusmon si abbattesse sul terreno dove loro stavano appena qualche secondo prima!

"Takeru!" esclamò Yamato, riconoscendo il fratello minore, Iori e Armadillomon sulla groppa di Pegasusmon. Dietro di loro, stavano arrivando anche MegaKabuterimon, con Koushiro, Jyou e Gomamon in groppa, e MegaSeadramon, che portava Michael sulla testa.

"Salve, ragazzi!" salutò il Digiprescelto americano. "Potete farci il riepilogo? Mi sa tanto che ci siamo persi qualcosa di interessante!"

"Allora, farai meglio a procurarti dei popcorn..." scherzò Daisuke "...perchè ne abbiamo di cose da raccontare!"

Un'altra voce, questa volta femminile, si intromise nella conversazione. "In tal caso, finiamo il lavoro, e poi parleremo a volontà! Flower Cannon!"

La familiare figura di Lillymon, le mani trasformate in un cannone, volò fuori da un tratto di boscaglia lì vicino e scagliò il suo attacco speciale contro Mephistomon, che riuscì appena in tempo a mettersi in guardia. Il proiettile di energia verde si infranse sul suo corpo senza danni. Tuttavia, Mephistomon non poteva negare di essere finito dalla padella alla brace... a confermare i suoi timori, dietro Lillymon apparvero anche Garudamon, Nefertimon, Halsemon e Triceramon, che portavano in groppa le sei ragazze Digiprescelte e Floramon.

"Hey ragazze!" esclamò Taichi, agitando una mano verso Sora e Hikari. "Come mai ci avete messo tanto?"

"Ma se siamo partite subito dopo aver ricevuto il vostro messaggio!" protestò scherzosamente Sora "E comunque, mi sembra che ve la stiate cavando bene anche da soli!"

Sotto gli occhi furenti di Mephistomon, tutti i Digimon evoluti atterrarono vicino al gruppo che lui già stava affrontando, facendo smontare i loro partner umani nel processo, e squadrarono fieramente lui e Arukenimon. Anche Megadramon e Paildramon si pararono di fronte a lui, aggiungendosi al muro vivente che li separava dal gruppo dei Digiprescelti. Il demone ringhiò tra sè. Contro alcuni di loro, e se BlackWarGreymon fosse stato ancora sotto il suo controllo, avrebbe potuto farcela senza problemi, ma così... la situazione era aggravata dal fatto che BlackWarGreymon, con grande sorpresa di tutti i bambini prescelti che non erano stati presenti alla battaglia di prima, si era unito al gruppo di Digimon che lo stava affrontando, affilando gli artigli l'uno sull'altro.

"Ma... BlackWarGreymon..." cominciò a dire Takeru, guardando meravigliato il colosso nero che si schierava tra le fila dei suoi compagni. Taichi, capendo lo spiazzamento del suo amico, spiegò la situazione.

"BlackWarGreymon è dalla nostra parte adesso... è un pò lunga da spiegare, ma posso dirti che ci siamo accordati su chi è il nostro nemico in comune... e non soltanto su quello!" spiegò il leader del primo gruppo dei ragazzi prescelti, mentre WarGreymon annuiva in accordo.

"Hmph... e va bene, per questa volta avete vinto voi..." ringhiò Mephistomon, afferando la spalla di Arukenimon e iniziando ad assorbire l'energia che le aveva trasmesso, facendola rimpicciolire alle dimensioni originali. "Ho perso BlackWarGreymon, ho perso Mummymon... ma la guerra non l'ho ancora persa, bambini prescelti! Finchè gli Spirit Needle saranno in mio controllo, non avrò mai davvero perso! E questa umiliazione... la pagherete con le vostre vite!"

"Blah, blah, blah. Voi cattivi volete sempre l'ultima parola, eh?" lo prese in giro Daisuke.

Non appena ebbe detto ciò, i contorni del demone e della donna-ragno sbiadirono sotto gli occhi dei ragazzi prescelti, e il sinistro duo scomparve nel nulla prima che qualcuno potesse fare qualcosa per fermarlo.

"Hmph... scappate pure finchè potete..." grugnì BlackWarGreymon, tenendo lo sguardo fisso sulla zona dove i suoi ex-padroni erano svaniti. Dopo qualche istante di silenzio carico di tensione, il Mega artificiale si volse, lentamente e con solennità, verso il gruppo di bambini prescelti e Digimon che aveva preso le sue difese. Ancora una volta, nessuno disse nulla per un pò. Poi, Taichi e Daisuke si fecero avanti, tenendo in mano i loro Digivice e rivolgendosi ai loro compagni.

"Credo che possiamo abbassare la guardia, ragazzi. BlackWarGreymon è dalla nostra parte." disse Taichi.

"Già, Taichi ha ragione..." proseguì Daisuke. "Facciamolo anche come dimostrazione di fiducia nei suoi confronti..."

Uno alla volta, i Digimon di Taichi, Yamato, Daisuke, Ken e Derek brillarono e ritornarono allo stadio Rookie. Paildramon si scisse in Veemon e Wormmon, che corsero immediatamente dai loro compagni, che li presero affettuosamente in braccio.

"Bravo, Wormmon, sei stato grande!" esclamò Ken, abbracciando il suo Digimon.

"Hey, Veemon, ottimo quel trucchetto da wrestling!" commentò Daisuke.

Rosa sbattè gli occhi dubbiosa, guardando intimorita quel bestione colossale che già una volta aveva sconfitto il suo Digimon e i suoi compagni. Vedere poi i Digimon di Sora, Mimi, Hikari e Catherine che, ad un cenno delle loro compagne umane, e senza mostrare eccessiva preoccupazione, regredivano allo stadio Rookie, le faceva uno strano effetto. Doveva davvero fidarsi di quel bestione? Era pur vero che si era schierato dalla loro parte contro Mephistomon, ma l'idea di fidarsi così di lui le faceva uno strano effetto. E non era la sola, dal momento che anche Miyako sembrava un pò esitante. "Chicas... siamo sicure che non corriamo rischi se i nostri Digimon ritornano dei Rookie?" chiese la ragazzina messicana, voltandosi rapidamente da BlackWarGreymon a Triceramon e viceversa.

"Se devo essere sincera..." mormorò Miyako con tono nervoso. "...anch'io non mi sento proprio tranquilla all'idea..."

"Fidatevi..." disse Hikari con un sorriso, mentre Nefertimon tornava ad essere Gatomon. "Sono convinta che BlackWarGreymon non voglia più farci del male... anzi, in realtà non ne ha mai avuto l'intenzione..."

Sora annuì, mentre Biyomon le svolazzava sulla spalla. "Sì, anch'io mi voglio fidare di lui..."

Miyako, ancora un pò esitante, guardò nei grandi occhi gialli del Digimon artificiale. BlackWarGreymon continuava a restare immobile, come ad attendere qualcosa... e il suo sguardo sembrava freddo ed inespressivo... eppure, guardando meglio, la ragazzina con gli occhiali colse un bagliore di tristezza e rabbia repressa... era uno sguardo che esprimeva tutto il tormento del Digimon artificiale... e nel quale tuttavia si leggeva ancora speranza e fiducia.

"Lui... ci sta chiedendo di fidarci..." pensò tra sè la ragazzina, sentendo improvvisamente una grande pena attanagliarle il cuore. Come poteva, si chiese, negare una seconda possibilità a BlackWarGreymon? Aveva già commesso quell'errore con Ken, e meno male che Daisuke le aveva fatto capire i pericoli del giudicare una persona troppo frettolosamente. Era un errore che non voleva più fare.

Rivolgendo un sorriso al Mega artificiale, Miyako premette un pulsante del suo D-3, e Halsemon cominciò a brillare e a ridursi di dimensioni, fino a ritornare Hawkmon. Rosa, tuttavia, sembrava ancora indecisa. Ormai, quasi tutti i Digimon attorno a lei erano tornati dei Rookie. Anche Takeru, che all'inizio era stato il più restio a credere che BlackWarGreymon avesse un cuore, aveva permesso a Pegasusmon di ritornare Patamon. Eppure lei aveva ancora un pò di paura. Restò ancora qualche secondo ad osservare in silenzio il proprio Digivice, poi alzò lo sguardo incerto verso Triceramon, come a chiedergli consiglio. Il triceratopo bipede, capendo l'indecisione della sua piccola amica, si chinò verso di lei, annuendo leggermente.

"Io sono il tuo partner e il tuo amico, e come tale ti consiglierò." disse Triceramon. "Scegli secondo quello che ti dice il tuo cuore, piccola Rosa. Io rispetterò la tua scelta."

"Gracias, Triceramon. Ora... credo di sapere cosa sia più giusto." rispose Rosa. Poi, la ragazzina premette un pulsante del suo Digivice vecchio modello, e subito Triceramon brillò e, con un lieve sorriso sul volto dall'aspetto duro, cominciò a rimpiocciolire e a diventare più esile, fino a trasformarsi nuovamente in Gotsumon. Anche l'ultimo dei Digimon aveva gettato le armi.

"Ecco, BlackWarGreymon." disse Taichi, mentre tutti i suoi amici, umani e digitali, rivolgevano espressioni speranzose al Mega artificiale. "Non credo ci sia più bisogno di batterci. Io... credo di poter dire che siamo arrivati a capirci a vicenda. Tu, che cosa ne dici?"

Il Digimon artificiale rimase ancora in silenzio, guardando tutti quei ragazzi e quei Digimon che si mostravano a lui, indifesi e fiduciosi. Dopo un pò di tempo, Daisuke sorrise tra sè, vedendo il volto di BlackWarGreymon muoversi dietro la maschera d'acciaio. Avrebbe potuto giurare che il Mega artificiale avesse sorriso.

Poi, con la stessa solenne lentezza, BlackWarGreymon si mise su un ginocchio, inchinandosi elegantemente in segno di gratitudine.

"Bambini prescelti." Disse il Mega oscuro, socchiudendo gli occhi. "Oggi ho imparato una grande lezione. Ero convinto che solo combattendo avrei trovato la risposta alle mie domande. Ero convinto che non ci sarebbe stato altro che il conflitto e la solitudine nel mio futuro. Eppure oggi, grazie a voi, ho capito che forse potrei percorrere un'altra strada. Io volevo combattere e distruggere, perchè ero convinto di essere nato solo per questo. Voi mi avete aperto gli occhi. Ora... penso di iniziare a capire cosa vuol dire avere degli amici." Si volse verso Agumon. "Soprattutto, devo ringraziare te, piccolo Agumon. Sei stato tu il primo a credere in me."

"Ne sono veramente lieto, BlackWarGreymon." rispose sorridendo il piccolo dinosauro "E sono felice di vedere che, nonostante le nostre diversità, possiamo comprenderci e accettarci a vicenda."

BlackWarGreymon annuì, e si rialzò in piedi. "E' così. Purtroppo, bambini prescelti, le nostre strade si dovranno dividere... almeno per adesso."

L'annuncio di BlackWarGreymon colse un pò tutti di sorpresa. "Cosa? E... e dove andrai, BlackWarGreymon? Se vuoi restare con noi, guarda che non c'è problema..." cominciò a dire Daisuke. Fu Ken a fargli cenno di aspettare, mettendogli una mano sulla spalla.

"Aspetta, Daisuke... non farlo sentire obbligato a rimanere... Io... penso di capire cosa vuole dire BlackWarGreymon..." disse il Digiprescelto dela Bontà. "Ha ancora bisogno di un pò di tempo per sè... per riflettere su sè stesso e sulla strada che dovrà prendere da questo momento in poi. Io... posso capire che per un pò voglia rimanere da solo." Il suo tono si intristì leggermente, ripensando ad un periodo particolarmente cupo della sua vita, che si era da poco lasciato alle spalle e che ancora adesso continuava, pur più saltuariamente, a farsi sentire...

Il Mega oscuro annuì. "Io... ho ancora bisogno di un pò di tempo. Devo mettere ordine nei miei sentimenti, e rispondere ancora a certe domande che ancora mi assillano. Ma questa volta, lo farò senza usare la violenza, e senza causare altra inutile distruzione. In ogni caso, questo non è un addio. Le nostre strade si incroceranno ancora, bambini prescelti. Fino ad allora, vi auguro buona fortuna per le prove che ancora vi attendono."

"Capiamo come ti senti." disse seriamente Iori. "Noi rispettiamo la tua decisione, BlackWarGreymon. E auguriamo buona fortuna anche a te."

"Grazie, bambini prescelti." concluse BlackWarGreymon, spiegando le ali. "Sono in debito con voi, non lo dimenticherò."

Poi, con un grande balzo, BlackWarGreymon si librò in aria e si allontanò, rivolgendo un ultimo sguardo di gratitudine a quei ragazzi e a quei Digimon che, primi in tutto il Mondo Digitale, gli avevano dimostrato amicizia e comprensione. A loro volta, i prescelti rimasero fermi, osservando il tormentato Mega artificiale allontanarsi sempre di più, illuminato dai raggi del sole che tramontava. Molto presto, BlackWarGreymon diventò niente più che un puntino nero nel cielo tinto di rosa.

"Arrivederci, BlackWarGreymon." mormorò Ken "Spero che un giorno tu possa trovare la pace che cerchi."

Ancora per un pò, ragazzi e Digimon continuarono a tenere lo sguardo sulla figura di BlackWarGreymon che si allontanava, tutti in silenzio come se avessero paura di guastare l'atmosfera del momento. Quando il Mega artificiale fu scomparso all'orizzonte, Daisuke prese un profondo respiro e parlò. "Beh, direi che la giornata è andata bene... siamo riusciti a discutere pacificamente con BlackWarGreymon, abbiamo rimandato Mephistomon a casa con le ossa rotte, e abbiamo ottenuto tre nuove evoluzioni!" Rivolse uno sguardo di congratulazioni a Michael e Betamon, poi a Rosa e Gotsumon, e infine a Derek e Crabmon.

"Hey, non soltanto loro!" esclamò Miyako, prendendo in braccio Hawkmon. "Pensate, io e Hikari abbiamo ottenuto la nostra Digievoluzione DNA! Ci ha salvato la vita, potrei dire!"

"Anche noi siamo riusciti a farla!" disse un eccitato Armadillomon. "E anche nel nostro caso, è arrivata al momento giusto! Grazie ad essa, siamo riusciti a battere un Digimon malvagio davvero forte!"

Alle parole di Armadillomon, Iori corrugò leggermente la fronte. Non si era certo dimenticato di SkullSatamon, quel crudele Digimon che avevano affrontato vicino al villaggio degli Upamon... e soprattutto non si era dimenticato del nome di colui che SkullSatamon aveva presentato come suo signore... Daemon.

Schiarendosi la voce, il ragazzino fece una domanda ai suoi compagni. "A proposito di questo... qualcuno di voi ha per caso sentito parlare di un certo Daemon durante la ricerca?" chiese, cercando di nascondere quanto più possibile la sua preoccupazione.

"Daemon?" ripetè Daisuke "No, noi non abbiamo sentito nessun nome del genere... ragazzi, qualcuno ne sa niente?"

La domanda del ragazzino fu accolta da una generale espressione di confusione e da sguardi pensosi. I Digiprescelti scossero la testa, non avendo mai sentito un nome del genere prima d'allora.

"Come mai questa domanda, ragazzi? Cosa è successo?" chiese infine Daisuke.

Takeru sospirò. "E' una storia un pò lunga, Dai-kun... forse è meglio se torniamo a casa di Gennai-san e..."

"Owww..."

Un leggero lamento di dolore si fece sentire da dietro il gruppo di bambini prescelti. Sorpresi, i ragazzi si voltarono per vedere Mummymon, che era rimasto steso a terra da quando Megadramon gli aveva strappato di dosso il Black Gear, cominciare a rialzarsi sulle ginocchia e massaggiarsi la testa come se avesse avuto un'emicrania. Si erano scordati di lui!

"Ohiohiohi... hey, che ci sto facendo qui?" chiese il Digimon mummia, con aria confusa. "E... e Arukenimon-chan... dov'è finita?"

"Ops... e adesso come ci comportiamo con lui?" chiese Gomamon.

Takeru si fece avanti. "Beh, io direi che sia il caso di parlare con lui... credo che abbia molte cose da spiegarci, e forse può anche darci una mano..."

"Buona idea." rispose Koushiro annuendo. I due ragazzi, accompagnati dai loro Digimon, si avvicinarono a Mummymon, che stava ancora cercando di scrollarsi di dosso il giramento di testa che sentiva.

"Huh?" mormorò il Digimon mummia, accorgendosi dei due ragazzi e di Tentomon e Patamon. "E... e voi... chi siete? Mi sembrate... vagamente familiari... Ma cosa ho fatto in tutto questo tempo... mi sento così strano..."

Fu Koushiro a rispondere. "Eri vittima di un Black Gear. Mephistomon ti stava controllando, usandoti per i suoi scopi malefici."

"Mephistomon?" rispose Mummymon, grattandosi la testa e assumendo una posizione seduta. "Prima volta che lo sento, questo nome... L'ultima cosa che ricordo è che io e Arukenimon-chan stavamo viaggiando verso un settore... e all'improvviso ci sono comparsi davanti questi strani dischetti neri dentellati... da lì in poi, ho un vuoto..." All'improvviso, l'unico occhio visibile del Digimon non-morto si spalancò allarmato. "Un... un momento! E Arukenimon-chan, dov'è? L'avete vista, per caso?"

Takeru scosse la testa desolato. "Mi dispiace... temo che Mephistomon l'abbia portata via. Gli serviva ancora, immagino, per la sua capacità di trasformare le Dark Towers in mostri..."

Mummymon scattò in piedi, improvvisamente rinvigorito. "Che... CHE COSA? Quello crede di potersi portare via la mia Arukenimon-chan quando gli pare? Diamine, questa non la passa liscia! Ora vado là e gli faccio vedere io! Aspettami, Arukenimon-chan, sto arrivando!" Si chinò per raccogliere il fucile e prese ad incamminarsi via con passo spedito, sotto gli occhi increduli dei ragazzi prescelti.

"Aspetta!" gli gridò dietro Patamon. "Hai idea di dove cercare Mephistomon?"

Mummymon si bloccò a metà del passo che stava compiendo. Come un'immagine al riavvolgitore, il Digimon mummia cominciò a marciare all'indietro, ritornando davanti a Koushiro e Takeru. Appoggiò il fucile per terra e si mise una mano dietro la nuca con aria imbarazzata. "Ehm... in effetti, non ne ho la più pallida idea!"

Tutti i Digiprescelti cascarono a terra per il disappunto, e i Digimon non trattennero dei grossi goccioloni di sudore stilizzati.

"Ugh... ho capito..." mormorò Takeru, scuotendo la testa. "Non sai neanche dove iniziare... beh, allora..." si interruppe, cercando le parole per un attimo, poi fece la sua proposta.

"Allora... che ne diresti di... unirti a noi?"

Alla baia di Tokyo, Gennai, tramite il proprio ologramma, aveva appena finito di spiegare la situazione ai parenti dei Digiprescelti (ovviamente, dopo essere sfuggito alle ire della signora Yagami...). Aveva raccontato di come i ragazzi fossero coinvolti nella situazione attuale, di cosa era successo nel Mondo Digitale nei tre anni successivi alla crisi di Odaiba, e della venuta dell'Imperatore Digimon (avendo cura di tralasciare il particolare che l'Imperatore fosse Ken: non credeva fosse il caso di dare un'ulteriore angoscia ai signori Ichijouji...). I parenti dei prescelti del vecchio gruppo si erano dimostrati fin da subito comprensivi, essendo stati direttamente coinvolti negli eventi di tre anni prima. Per quanto riguarda gli altri, le reazioni erano state abbastanza diversificate...

"Allora non mi ero sbagliata..." mormorò Jun tra sè. "Quello strano animaletto azzurro che Dai si portava sempre dietro in questo periodo non era un peluche... ma un Digimon!"

"Ed ecco perchè Ken era scomparso..." proseguì il signor Ichijouji, a qualche passo di distanza da lei. "Lui... aveva il suo compito da svolgere in questo 'Mondo Digitale'..."

Gennai annuì lentamente. "E' così. Purtroppo, ora DigiWorld sta affrontando una crisi forse mai vista prima: Apocalymon, il Digimon malvagio che tre anni fa ha cercato di distruggere entrambi i mondi, è tornato con nuove sembianze. Ha bloccato i vostri ragazzi nel Mondo Digitale grazie ad un programma di sua creazione, in modo da poterli eliminare più facilmente e rapidamente. Al momento, li sto ospitando io, assieme ad altri Digiprescelti provenienti da altri paesi, e stiamo cercando di trovare un modo di farli ritornare nel Mondo Reale. Fino a quando però questa crisi non sarà risolta, ci sarà bisogno di loro a DigiWorld. Comunque, se può tranquillizzarvi, sappiate che stanno tutti bene."

Si sentirono diversi sospiri di sollievo. "Mi scusi, Gennai-san..." intervenne una voce maschile, che Gennai riconobbe come appartenente a Mantaro Inoue, il fratello maggiore di Miyako. "E... per quanto riguarda questi ragazzi stranieri, come vi siete regolati? Avete mandato anche alle loro famiglie messaggi come quelli che abbiamo ricevuto noi?"

"Sì, e anche ai Tachikawa, a New York." rispose Gennai. "Le loro famiglie sanno già cosa sta accadendo, e ho fatto quanto possibile per tranquillizzarli."

"Sì... comprensibile..." mormorò la signora Hida, tenendo lo sguardo basso. All'inizio, era rimasta piuttosto delusa dal fatto che suo figlio le avesse nascosto la verità sul Mondo Digitale. Tuttavia, si rendeva conto che Iori non aveva molta scelta... e, del resto, dubitava che sarebbe riuscita a credere ad una storia del genere, anche se Iori gliela avesse raccontata.

"Purtroppo... adesso non posso darvi ulteriori informazioni..." disse Gennai, mentre la sua immagine cominciava a sbiadire. "Non ho abbastanza energia per un collegamento più lungo... Vi fornirò notizie... il prima... possibile..."

"A... Aspetti un secondo!" esclamò la signora Yagami. Prima che potesse aggiungere altro, l'ologramma di Gennai scomparve del tutto, immergendo nuovamente la baia nel silenzio e nella luce del crepuscolo, e lasciandosi dietro un gruppo di genitori e parenti ancora confusi e disorientati.

"La mia sorellina... e i suoi amici... dei Digiprescelti..." disse tra sè Momoe. "Non riesco ancora a crederci..."

"Io spero soltanto... che vada tutto bene..." disse la signora Hida, mettendosi una mano sul cuore e sentendo una profonda angoscia iniziare a pervaderla. "Spero che Iori-chan e gli altri tornino sani e salvi..."

Chikara, il nonno di Iori, capendo cosa stava provando la moglie del suo figlio scomparso ancora tanto tempo fa, le mise una mano sulla spalla. La signora Hida aveva già perso il marito, e ora aveva paura di perdere anche Iori. "Abbi fiducia, figliola. Iori è un ragazzino assennato, e riuscirà a cavarsela. E poi, ha i suoi amici al suo fianco. Vedrai, andrà tutto bene..."

La giovane donna annuì con un singhiozzo. "Lo spero, signor Chikara... lo spero..."

Nessuno dei presenti si era accorto della figura in impermeabile che aveva assistito a tutta la scena, ben nascosto dietro il muro di un capannone lì vicino. Yukio Oikawa sorrise tra sè, rendendosi conto che il momento che da tutta una vita stava aspettando era ormai molto vicino.

"E così..." si disse tra sè, frugando nella propria tasca con una mano "...il figlio di Hiroki è un Digiprescelto... certo che il destino ha un modo di fare ironia... in ogni caso, non importa. Presto, avrò anch'io il mio Digivice, e allora... finalmente... grazie a te... lo scopo della mia vita si realizzerà."

Estreando la mano dalla tasca, l'uomo tirò fuori un piccolo cristallo trasparente a forma di prisma, un pò più grande dell'indice della mano di un uomo, all'interno del quale scorrevano dei minuscoli quadratini luminosi, simili a pixel, che tingevano la superficie del solido di riflessi variopinti, e rilucevano di strani coloro sotto la fioca luce del tramonto. Oikawa guardò con gratitudine gli strani pixel che fluttuavano nel cristallo, poi sorrise di nuovo, questa volta con tristezza.

"Hiroki... finalmente vedrò il Mondo Digitale... il mio unico rimpianto è non poter condividere con te questa gioia..."

CONTINUA...

Note dell'autore: E così si conclude un altro capitolo. Chiedo scusa per il ritardo con cui l'ho fatto uscire, e vi garantisco che l'avrei fatto prima se non avessi avuto rogne con il mio computer. In ogni caso, spero che il capitolo sia soddisfacente, e vi prometto che inizierò a lavorare sul 19 il prima possibile. Ora Daemon acquisterà maggior rilevanza, il che non vuol certo dire buone notizie per i nostri bambini prescelti... Spero inoltre di aver fatto un buon lavoro con BlackWarGreymon. Lo incontreremo ancora, non dubitate...

Ad ogni modo, grazie di essere stati con me ancora una volta. Appuntamento il prima possibile con il Capitolo 19, in cui comincerò a rivelare una porzione ben poco conosciuta della storia di Digimon, e a malapena accennata nella serie, che però diventerà una delle colonne portanti della mia saga. Vi dice niente il nome... Ryo? Sì, immagino che vi dica molto, ma... aspettate e vedrete!

Allora, alla prossima!

Justice Gundam