Digimon Adventure 02 Reload
Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam
Koushiro: Ehm... I miei omaggi a tutti i lettori di questa saga. Sono Koushiro Izumi, Digiprescelto della Conoscenza, e sono onorato di presentare questo nuovo capitolo ai signori lettori. In condizioni normali, sarebbe stato l'autore a fare le dovute presentazioni. Ma in questo momento non gli è possibile, per cause non... del tutto... dipendenti dalla sua volontà.
(L'inquadratura passa ad un terrorizzato Justice Gundam, che indietreggia davanti ai minacciosi Daisuke e Miyako...)
Justice: Ehm... Daisuke... Miyako... posso... posso spiegare tutto... vi prego, calmatevi e discutiamone...
Miyako: Daisuke... io lo tengo e tu gliele suoni!
Daisuke: No, io gliele suono e tu lo tieni!
Miyako: E' quello che ho detto io, fesso!
Daisuke: Ah... giusto, è vero... oO U
Miyako: Sgrunt... comunque, tornando a noi, caro il mio autore... - RIPORTA INDIETRO IL MIO KEN-CHAN, O DAEMON TI SEMBRERA' UNA PASSEGGIATA IN CONFRONTO A ME!
Daisuke: E QUANDO AVRA' FINITO LEI COMINCERO' IO!
Justice (facendosi piccolo piccolo): Aiuto... no, per favore... io sono contro la violenzaaaaaaaAAAAAA!
(Stendiamo un pietoso velo su questa scena cruenta e torniamo a noi...)
Mimi: Speriamo che ne esca vivo... altrimenti, come facciamo a finire la storia?
Palmon: Non preoccuparti, Mimi-chan! Daisuke e Miyako non hanno intenzione di ucciderlo o menomarlo: vogliono solo... fargli passare qualche brutto quarto d'ora!
Gatomon: Ben gli sta, così impara a ficcarci in queste situazioni assurde! La prossima volta ci penserà su due volte. Ora, lasciamo il povero pischello al suo destino, e rispondiamo alle recensioni. Driger, grazie ancora per la tua recensione. Sai, l'autore mi ha detto di non essere rimasto molto soddisfatto di come era venuto l'ultimo capitolo... ha detto che eventualmente lo revisionerà e lo migliorerà. E per quanto riguarda la storia di Frontier... beh, non è certo la prima volta che gli italiani storpiano un anime. La puntata in cui Ken andava al Primary Village, a proposito, è stata censurata da mamma Rai perchè vi si vedeva la morte del fratello di Ken. Stessa cosa per un episodio di Tamers in cui si vedeva la morte della mamma di Juri...
Taichi: Che gente... comunque... ora tocca a Miele! Grazie ancora e... anche noi speriamo che non succeda nulla! In questo capitolo ci daremo da fare per strappare Ken alle grinfie di Daemon! Vedrai che faremo del nostro meglio... e poi, io e Daisuke dovremmo parlare di una certa esperienza simile alla sua che io ho fatto a suo tempo...
Agumon: Grazie ancora a Topomouse... anch'io direi che con i Daemon Corps l'autore ha fatto del suo peggio!
Patamon: Francesca Akira, l'autore ti ringrazia per la tua comprensione... e si congratula con te per quella breve fanfiction che hai pubblicato di recente, che a suo parere è stata un bellissimo omaggio a tutti i fan di Digimon! Grazie, Francesca, e continua così! L'autore sta continuando a seguire le tue storie!
Gatomon: Ah. E perchè non le ha mai recensite?
Patamon: Ehm... beh, insomma... immagino che una spiegazione ci sarà... uhm...
Gatomon: Diciamo pure che è un tiratardi cronico, e non se ne parli più.
Patamon: Brutale... oO
Takeru: Grazie a KillKenny per aver sostenuto le decisioni dell'autore... continua a seguirci, si sta preparando una battaglia finale che ti farà dimenticare quella dell'anime!
Iori: Infine, rispondiamo alle recensioni di Rika88 e Sora89: Sora89, l'autore non se l'è affatto presa per il fatto che tu non abbia recensito. E, per quanto riguarda le coppie, ha detto che quelle attualmente listate alla fine del Capitolo 4 sono quelle definitive. Si scusa anticipatamente per il fatto che alcune non corrisponderanno ai tuoi gusti, ma ha detto che si farà perdonare nelle fanfiction dedicate a Digimon Tamers.
Armadillomon: Per quanto riguarda Rika88... beh, l'autore ha voluto mantenere un pò di ambiguità nel personaggio di Mummymon, pur avendogli dato una parte un pò diversa dall'anime... ha detto che non gli andava di renderlo un nostro alleato vero e proprio, considerando che lavora comunque per Oikawa...
Koushiro: Grazie degli interventi, amici. Detto questo, ritorniamo alle regolari trasmissioni con il capitolo 21 di Digimon Adventure 02 Reload. Buona lettura, e buon proseguimento.
Tentomon: Sempre con questo tono formale...
Capitolo 21 - Le ali di Imperialdramon
"Bene... finalmente il momento di temporeggiare è finito..."
Phantomon e i quattro Bakemon del suo seguito emersero lentamente da un corridoio immerso nelle ombre della citta-fabbrica, stando attenti a non farsi notare dai Guardromon, o dai Digiprescelti e dai loro partner, che stavano tornando alle loro forme Rookie. Ad ogni modo, i Digimon robotici stavano abbandonando l'assetto da combattimento, essendo svanite dai loro sensori tutte le possibili minacce. E per quanto riguardava i ragazzi... erano troppo presi dal rapimento del loro compagno per badare troppo ad altro. In quel momento, se ne stavano in piedi sulla strada principale, gli sguardi fissi nella direzione nella quale si era dileguato SkullSatamon, tutti con aria molto contritai. Il ragazzino coi capelli appuntiti e la giacca blu decorata con fiamme rosse, in particolare, sembrava furioso: teneva lo sguardo basso e i pugni chiusi, e Phantomon, dalla sua posizione, riusciva a percepire che tremava per la rabbia. Guardò poi Mummymon per un istante. Il Digimon non-morto era in piedi pochi metri dietro i Digiprescelti, e la sua espressione era illleggibile. Di una cosa, comunque, Phantomon poteva essere sicuro: non stava sorridendo.
Non che la cosa facesse alcuna differenza per lui: ciò che gli importava, alla fine, era che uno dei servitori di Daemon avesse catturato Ken Ichijouji. Questa era una condizione necessaria alla riuscita dei loro piani. Ed ora, tutto quello che restava da fare, era stare dietro a SkullSatamon e colpire al momento opportuno. Con un pizzico di fortuna, Daemon si sarebbe ritrovato con le spalle al muro. Sul tetro volto del Digimon fantasma si dipinse un invisibile sogghigno. Ora sì che iniziava il divertimento...
"Bakemon!" ordinò, sollevando leggermente la sua falce dorata. "Ora tocca a noi! Statemi dietro e non prendete iniziative personali. Adesso, la rapidità del nostro attacco e il fattore sorpresa saranno cruciali!"
"Sì, comandante Phantomon!" esclamarono a una sola voce i quattro fantasmi di livello inferiore, mentre il loro leader si teletrasportava via senza un suono. Un istante dopo, seguirono il suo esempio e scomparvero a loro volta, pronti a colpire al momento opportuno.
Era giunto il momento della verità. La parte finale del piano stava per compiersi.
Ma, da tutt'altra parte, qualcun altro stava dando gli ultimi ritocchi al suo piano principale. Nella ex-base dell'Imperatore Digimon, immerso nel buio della sala controllo, Mephistomon stava freneticamente lavorando al mainframe, digitando una stringa di comando dietro l'altra sulla tastiera. Sullo schermo si avvicendavano, in rapida successione, immagini in wireframe di vari modelli di Digimon artificiali e rappresentazioni in scala di Dark Towers, oltre a grafici apparentemente incomprensibili e diagrammi di flusso. La reincarnazione di Apocalymon stava attenta ad annotarsi ogni risultato dei propri calcoli, senza riuscire a scacciare la rabbia e la frustrazione che gli erano diventate fin troppo familiari in quei giorni: i suoi piani così ben architettati erano andati in fumo uno dopo l'altro, a causa di fattori che non avrebbe mai potuto prevedere: prima la digievoluzione DNA, poi la faccenda di BlackWarGreymon... e ora sapeva che anche Daemon era coinvolto, e come se non bastasse aveva perso Mummymon! I bambini prescelti gli avevano dato tanto filo da torcere quanto tre anni prima, e come se non bastasse ora se ne erano aggiunti di nuovi! Non era rimasta altra scelta, se davvero voleva raggiungere il suo scopo e distruggere entrambi i mondi: animare tutte le Dark Towers possibili e mandare l'esercito di Digimon artificiali così ottenuto contro i bambini prescelti. E questo voleva dire dare fondo agli Spirit Needle disponibili ad Arukenimon, e sperare che fossero abbastanza.
Dietro il demone dalla testa di capra stava in piedi, in paziente attesa, la donna-ragno, che in quel momento era in forma umana. Stava attendendo i nuovi ordini del suo signore, nascondendo il suo sguardo preoccupato dietro gli occhiali da sole che teneva sempre addosso. Sapeva bene che, qualunque cosa avesse in mente Mephistomon, lei sarebbe stata molto probabilmente parte del piano...
"Molto bene..." tuonò infine Mephistomon, alzando la testa dallo schermo del mainframe. "Le Dark Towers rimaste in questo settore sono 130. Secondo i calcoli che ho effettuato, la soluzione ottimale consiste nell'animare 8 Digimon di livello Ultimate, e usare le rimanenti 50 per animare dei Champion. Posso dire con relativa sicurezza che non saranno necessarie anche le Dark Towers degli altri quattro settori. In ogni caso, potrebbero tornarci utili, quindi teniamole d'occhio!". Concluse la frase premendo un bottone sulla tastiera del gigantesco computer, ed evidenziando quattro settori, tutti abbastanza distanti l'uno dall'altro, sulla mappa a griglia del Mondo Digitale che stava sullo schermo.
"Centotrenta Dark Towers... mi sembrano un numero più che sufficiente a sferrare un attacco massiccio contro i Digi-mocciosi" rispose Arukenimon. "Presumo che anch'io farò parte dell'operazione, dico bene, sommo Mephistomon?"
Il demone annuì lentamente. "Esattamente. Ora che Mummymon non è più dalla nostra parte, avremo bisogno di tutto il potenziale offensivo che possiamo mettere assieme. Per fortuna, sono riuscito ad individuare il nascondiglio più probabile dei bambini prescelti, e stavolta anche riuscire a non farsi individuare dai miei computer non gli servirà a nulla. Confido che, avendo già avuto modo di combattere contro i Digimon dei ragazzi, tu ti sia fatta una migliore idea dei loro punti deboli e saprai sfruttarli a nostro vantaggio."
"Su questo punto può stare tranquillo, sommo Mephistomon." si affrettò ad assicurare Arukenimon. "E per quanto riguarda il traditore Mummymon... lo tratterò come merita. Tuttavia... con tutto il dovuto rispetto, non stiamo tentando di fare qualcosa di troppo eclatante? Daemon si accorgerà senz'altro della nostra mossa e cercherà di fermarci..."
Il Digimon caprino sogghignò con aria malefica. "Non ti preoccupare... se tutto andrà secondo i piani, Daemon non sarà più un problema... perchè non avrà più nulla su cui tentare di governare!"
Il volto impassibile della donna-ragno si contorse in un'espressione di sorpresa: possibile che Mephistomon, con le risorse che gli erano rimaste, avesse già preparato un piano di emergenza per mettere nel sacco il potente Daemon? "Huh? Temo... temo di non capire cosa vuole dire, mio signore..."
Mephistomon sghignazzò nonostante la situazione pericolosa in cui si trovava. I suoi piani erano pericolosamente prossimi al fallimento, ma il demone non sembrava lasciarsi scoraggiare da quelli che ora gli apparivano come niente più che dettagli. "La cosa non ha importanza, Arukenimon... sappi soltanto che dovrei essere a pochi passi dal tornare al mio potere di un tempo e anche più! Tu pensa ad assicurarti che tutto vada al giusto posto... Dei mocciosi, avrò l'onore di occuparmi io, personalmente..."
Ancora un pò sorpresa, la donna-ragno decise comunque di fidarsi del suo signore. "Molto bene, sommo Mephistomon!" rispose, mettendosi sull'attenti. "Provvederò subito a creare i Digimon artificiali di cui lei ha bisogno. Ha detto otto Ultimate e cinquanta Champion, giusto?"
"Esattamente. Io comincerò a fare i preparativi per l'incursione... vedrai che i mocciosi prescelti non riusciranno a reggere all'impatto di una tale armata di distruttori! E' tutto, ora puoi andare!" concluse il demone. Arukenimon annuì, e si allontanò lentamente e con ordine dalla sala di controllo, infilando la porta scorrevole che dava nei corridoi della base. Mephistomon la guardò con la coda dell'occhio mentre se ne andava, e la porta automatica scivolava nuovamente al proprio posto, richiudendosi con un sonoro click. Poi, il demone dal volto di capra rivolse un altro sguardo alla mappa di DigiWorld, fissando i quattro quadrati che brillavano di una luce gialla intermittente, segnalando le ultime concentrazioni di Dark Towers nel Mondo Digitale.
"Inutile negarlo... quei mocciosi hanno decimato le mie Dark Towers, potendo a serio rischio i miei piani..." pensò tra sè, grattando la tastiera con un dito artigliato. "Hmph... in ogni caso, questo non ha più importanza... stavolta, riuscirò a spazzare via quegli irritanti ragazzini e i loro insulsi compagni. Speravo soltanto di non dover ricorrere ai metodi drastici, e gustarmi la vendetta poco per volta... ma le circostanze hanno dettato altrimenti! Beh, non importa... stavolta, che quei mocciosi vengano distrutti dalla mia ultima armata... o che siano loro ad avere la meglio su di essa..."
Mephistomon fece una pausa, abbassando lo sguardo e dando un'occhiata al suo torso muscoloso, ricoperto da lucida pelle blu notte. Per qualche secondo, tutto rimase immobile. Poi, accadde una cosa estremamente schifosa, da togliere il fiato al più coraggioso: i muscoli addominali di Mephistomon si mossero e, con un verso agghiacciante, una seconda bocca, simile a quella di un non meglio identificato predatore, e piena di lunghe e affilate zanne, si aprì nello stomaco del demone, facendo colare a terra qualche rivolo di bava puzzolente. Le orripilanti fauci si agitarono per qualche secondo, come governate da una volontà propria, poi si richiusero con uno schiocco e vennero riassorbite dal corpo di Mephistomon, che aveva assistito compiaciuto a tutto quell'allucinante spettacolo.
"...sarò comunque io a vincere!"
Era passata appena un'ora da quando SkullSatamon era riuscito a prelevare Ken, e in quel momento il Digimon dall'aspetto di scheletro stava svolazzando di gran carriera nei cieli nuvolosi di una zona montagnosa all'estremo nord-ovest del Mondo Digitale, verso il luogo in cui lo attendevano il suo padrone e gli altri due suoi compagni. Il Digiprescelto della Bontà, tenuto sotto il braccio dello scheletro gigante come se si fosse trattato di bottino di guerra, aveva già da un bel pò perso i sensi a causa della velocità del volo, cessando di opporre resistenza. Mentre si avvicinava al nascondiglio del suo signore e padrone, SkullSatamon non riusciva a trattenere una risata malefica di tanto in tanto: finalmente, anche lui aveva avuto modo di dare prova del proprio valore! Sicuramente, il sommo Daemon sarebbe stato molto soddisfatto... finalmente, il Dark Seed, lo strumento che gli avrebbe permesso di varcare le barriere tra le dimensioni e ottenere il potere di colui che tutti temevano... era nelle sue mani! Sicuramente, SkullSatamon avrebbe ricevuto quanto meno una gratifica...
Giunto in prossimità di una enorme formazione rocciosa frastagliata, che si ergeva minacciosa dalle catene montuose circostanti, SkullSatamon rallentò il volo, infilandosi abilmente in una spaccatura nelle pareti della montagna e planando verso il pavimento della spelonca immersa nell'oscurità, iluminata soltanto da delle sfere di luce verde, simili a fuochi fatui, che fluttuavano in aria, in prossimità dei muri di roccia. In breve tempo, gli stivali del Digimon malvagio si appoggiarono su un freddo pavimento di acciaio grigio, con un inquietante clangore, e SkullSatamon sbattè le ali membranose un altro paio di volte prima di ripiegarle dietro la schiena. Alla flebile luce verdognola che pervadeva l'ambiente, vide davanti a sè l'ormai familiare porta di ferro nero a doppio battente scavata nella roccia, la stessa porta che aveva varcato un sacco di volte per fare rapporto al suo signore. Con un ghigno malefico, afferrò la porta e spinse, facendola aprire con uno scricchiolio sinistro: ora più che mai, non vedeva l'ora di aprire quella porta.
Ad accoglierlo, ci fu la stessa tetra atmosfera a cui era abituato: al centro della stanza spoglia e immersa nell'oscurità stava il suo signore, Daemon, affiancato da LadyDevimon e MarineDevimon, i cui sguardi puntarono immediatamente verso di lui. Trattenendo a stento l'eccitazione, SkullSatamon fece qualche passo nella stanza, richiudendo la pesante porta dietro di sè, e si inchinò al cospetto di Daemon.
"Mio signore." Esordì, appoggiando il suo scettro e il corpo privo di sensi di Ken sul pavimento spoglio.
Daemon annuì, alzando una mano. "RIPOSO, SKULLSATAMON. VEDO CHE LA MISSIONE E' STATA UN SUCCESSO, E SEI RIUSCITO A CATTURARE KEN ICHIJOUJI. I MIEI COMPLIMENTI. HAI DATO UNA VOLTA DI PIU' PROVA DEL TUO VALORE." Il tono di voce rimaneva imperioso, ma era chiaro che il signore dei demoni era compiaciuto per l'ottimo lavoro svolto dal suo servitore.
SkullSatamon sogghignò. "La ringrazio delle sue parole. Ora il Dark Seed è nelle nostre mani, e con esso il potere che le consentirà di dominare entrambi i mondi, sommo Daemon!"
"Sì... ammetto che hai fatto un discreto lavoro, SkullSatamon..." proseguì LadyDevimon con tono spocchioso. "Per una volta, sei riuscito a non mandare tutto al diavolo!". SkullSatamon non rispose nulla, ma si limitò a zittire la sua collega con uno sguardo feroce. MarineDevimon alzò le spalle, preferendo non interferire nelle loro solite dispute...
Il demone ammantato aprì le ali e sghignazzò cupamente, iniziando a muoversi verso Ken. "IL DARK SEED... DOPO TANTO TEMPO, FINALMENTE POTRO' TORNARE IL DOMINATORE DI DIGIWORLD, E ANCHE IL MONDO REALE DOVRA' INCHINARSI A ME... E I PRIMI A SENTIRE L'AMARO SAPORE DELLA MIA VENDETTA... SARANNO QUEGLI INSULSI BAMBINI PRESCELTI...". Ormai giunto a ridosso di Ken, Daemon si chinò e tese una mano verso di lui per sollevarlo...
"Fermi! Che nessuno si muova!"
Una voce profonda, che sembrava un eco proveniente da una caverna, bloccò Daemon proprio all'ultimo secondo, e una terrificante lama dorata ricurva, appartenente ad una lunga falce, apparve pericolosamente vicina alla gola di Ken. Il signore dei demoni spalancò gli occhi allarmato (cosa non troppo facile a verificarsi...), e indietreggiò di un passo, mentre tutti i suoi servitori puntavano gli sguardi increduli verso l'intruso che aveva interferito: si trattava di Phantomon, affiancato da un gruppetto di quattro Bakemon. In quel momento, stava fissando minacciosamente Daemon e i suoi uomini, e la sua falce era pericolosamente vicina al Digiprescelto della Bontà.
"CHE... CHE SIGNIFICA?" esclamò Daemon infuriato. "CHI SEI TU, E DA DOVE VIENI?"
"Chi sono è presto detto." tagliò corto Phantomon. "Io sono un semplice agente che viene a proporti uno scambio... uno scambio che ti converrebbe accettare."
Daemon grugnì infastidito. Il fatto che questo Digimon fosse apparso così all'improvviso e fosse riuscito a coglierli tutti di sorpresa voleva dire che qualcuno li stava tenendo d'occhio... da chissà quanto tempo! In quel momento Daemon si rendeva conto, troppo tardi, che stava giocando una partita nella quale non riusciva a muovere tutte le pedine...
"Ma chi ti credi di essere, misera pedina?" ringhiò LadyDevimon, iniziando a muoversi verso Phantomon con l'intenzione di scagliare un attacco energetico. "Forse nella tua stupidità non te ne sei reso conto, ma sei di fronte al sommo Daemon e ai suoi Daemon Corps. Tu non sei nessuno per minacciarci..."
La donna si interruppe quando il pomo dello scettro di SkullSatamon le apparve pericolosamente vicino alla faccia. "Idiota!" gracchiò lo scheletro gigante. "Quel Digimon è nella posizione perfetta per minacciarci, invece! Non siamo in grado di attaccare lui e i suoi sottoposti senza rischiare di colpire Ichijouji!"
"Cosa?" esclamò sorpresa la donna demoniaca, facendo un passo indietro. "Volete dire che..."
"ALTRIMENTI PER QUALE MOTIVO MI SAREI RACCOMANDATO DI PORTARE QUI ICHIJOUJI VIVO, RAZZA DI IDIOTA?" tuonò Daemon, stringendo i pugni per la rabbia. "POTREI DISTRUGGERE QUESTI IRRITANTI FICCANASO IN UN ISTANTE... MA ATTACCANDOLI ADESSO RISCHIO DI COLPIRE ICHIJOUJI O DI DARE LORO IL TEMPO NECESSARIO A COLPIRLO! E SE DOVESSE MORIRE, NON POTREMMO ESTRARRE IL DARK SEED, E' CHIARO ADESSO?"
Mentre LadyDevimon si mordeva mentalmente la lingua, Phantomon fece una breve risata gutturale. "Vedo che ci siamo già capiti, e forse possiamo anche venirci incontro... dopotutto, uno scambio potrebbe convenire ad entrambe le parti..."
"RISPARMIATI LA RETORICA E DIMMI COSA VUOI." Abbaiò Daemon, facendo danzare qualche scintilla di fuoco tra le dita artigliate. Se non fosse stato per la natura dello scudo umano che Phantomon si teneva dietro, Daemon si sarebbe assicurato di far tacere per sempre quella lingua impudente...
La risposta di Phantomon fu, ancora una volta, qualcosa di inaspettato. "Quello che voglio è un Digivice." Rispose il Digimon fantasma. "Un Digivice che consenta l'ingresso e l'uscita dal Mondo Digitale. So che tu hai il potere di crearne uno, per quanto temporaneo. Asseconda questa mia richiesta, e Ichijouji sarà di nuovo tuo. Rifiuta di farlo e... beh, ci siamo intesi!"
Gli occhi di Daemon divennero una fessura. Come faceva quel Phantomon a sapere che lui, caso raro tra i Digimon non divini, era in grado di creare un Digivice temporaneo? Questo voleva dire che lavorava per qualcuno molto ben informato, e che sapeva bene come ideare piani a lungo termine... e in quel momento soltanto un nome gli veniva in mente... sì, ma la domanda era, cosa se ne sarebbe fatto? Beh, ci sarebbe stato tempo di pensarci in seguito... era più importante, in quel momento, preoccuparsi del Dark Seed: senza di quello, i loro piani andavano all'aria.
"POSSO FARE QUELLO CHE TU MI CHIEDI." Rispose Daemon. "MA MI CI VORRA' DEL TEMPO, E COSA MI ASSICURA CHE DOPO CHE L'AVRO' FATTO TU LASCERAI ANDARE ICHIJOUJI?"
"Il fatto che, se a quel punto non mantenessi la mia promessa, tu mi distruggeresti." rispose Phantomon con tono assolutamente neutrale. Compiaciuto per la propria sveltezza di risposta, iniziò ad allontanarsi dal gruppo di Daemon, portandosi dietro Ken. "Per il momento, ci penserò io a tenere in custodia il Digiprescelto della Bontà. Non vorrei mai che a qualcuno dei tuoi gorilla venissero strane idee..." Lanciò un'occhiata ironica verso SkullSatamon, MarineDevimon e LadyDevimon, che rimasero al loro posto ingoiando la propria rabbia. Poi, si allontanò, seguito dai suoi Bakemon, e svolazzò verso una stanza attigua nella quale depose il suo ostaggio, per poi chiudere la porta. "Molto bene... in questa stanza non ho visto finestre, e l'unica porta è questa davanti alla quale mi trovo in questo momento. Se qualcuno di voi tenta di fare qualcosa... ne va della vita del moccioso!"
"Maledizione... ci ha messi nel sacco, tutti quanti..." ringhiò MarineDevimon, osservando con rabbia la porta blindata dietro alla quale era scomparso Ken, e davanti alla quale Phantomon e i suoi sgherri si erano messi a fare la guardia. Daemon non badò ai commenti del proprio servitore e, trattenendo la propria ira, iniziò a dirigersi verso un'altra sala. "MOLTO BENE, ALLORA. TU E CHIUNQUE TI STIA DIETRO AVRETE IL DIGIVICE. MA DOVRAI RISPETTARE I PATTI, MI SONO SPIEGATO? SKULLSATAMON, LADYDEVIMON, MARINEDEVIMON... VOI RESTATE QUI A CONTROLLARE CHE NON FACCIA MOSSE STRANE MENTRE IO SONO IMPEGNATO A CREARE IL DIGIVICE!"
"Sì, sommo Daemon!" risposero a una sola voce i tre demoni di rango inferiore, mentre il loro signore si allontanava con uno svolazzo della lunga tunica rossa. La grande sala ripiombò nel silenzio, e gli scagnozzi di Daemon, con un sospiro rabbioso, si disposero sul lato opposto della sala, guardando rabbiosamente Phantomon e i Bakemon, che si erano messi davanti a lui per formare una sorta di scudo vivente. Sapevano di non poter fare nulla, ma se gli sguardi avessero potuto uccidere, Phantomon sarebbe stato cancellato già da un bel pò...
"Tutto come previsto..." pensò Phantomon, compiaciuto. "Ora, credo che sia solo questione di tempo prima che i Digiprescelti arrivino... e per allora, avrò già quello che interessa al mio signore..."
"E questo è quanto è successo: quel dannato SkullSatamon ha portato via Ken sotto i nostri occhi, e non sono riuscito a fare nulla per impedirglielo!" concluse rabbiosamente Daisuke, sbattendo un pugno sul tavolo davanti a sè. Tutto quello che riuscì a fare fu intorpidirsi la mano a causa del lieve dolore del colpo.
I Digiprescelti e Digimon che non erano con il gruppo di Daisuke, assieme a Gennai, avevano ascoltato il riassunto che il loro amico aveva fatto, e ora erano tutti estremamente ansiosi e preoccupati: si chiedevano cosa ne sarebbe stato del loro amico, e quale sarebbe stata la prossima mossa di Daemon... di qualunque cosa si trattasse, sapevano soltanto di essere in una pessima posizione!
"L'idea di Daemon, quella di dividerci e impegnarci su vari fronti... ha funzionato fin troppo bene..." commentò Takeru a denti stretti.
Alla casa di Gennai era tornato anche Mummymon: come aveva previsto, nessuno l'aveva visto mentre aiutava SkullSatamon a catturare la sua preda, ma provava comunque una strana sensazione... si sentiva umiliato come se lo avessero colto sul fatto. Strano. Mummymon sapeva bene che la sua missione veniva prima di ogni altra cosa, e che non avrebbero potuto portarla a termine se Ken non fosse stato catturato, e Phantomon non avesse fatto il suo lavoro. E per adempiere alla sua missione, era disposto a fare tutto ciò che si fosse rivelato necessario. Ciò nonostante, era grato verso quei ragazzi: del resto, se non lo avessero liberato dal controllo di Mephistomon, lui non avrebbe mai potuto portare a termine la missione. Ma non era solo questo il problema... il Digimon non-morto si stava trovando ad ammirare il rapporto di grande lealtà e fiducia che c'era tra quelli che pure dovevano essere i suoi nemici, e pensava che, favore dovuto o meno, fosse suo dovere dare loro una mano in quel momento. Appoggiandosi la mano sinistra sulla fronte, iniziò a pensare... ci doveva pure essere un modo con cui aiutare i bambini prescelti a recuperare il loro compagno e sconfiggere Daemon... ma quale? Sapeva bene quanto grandi fossero i poteri di Daemon e che, allo stato attuale delle cose, non sarebbero stati in grado di competere con lui. Però, se fossero riusciti a neutralizzarlo in qualche modo...
Lo sguardo di Mimi, dall'altra parte del tavolo, era fisso sul Digimon mummia. Già in precedenza aveva avuto il presentimento che Mummymon non fosse del tutto degno di fiducia (vuoi per la qualità che rappresentava, vuoi per il fatto che Mimi era tutt'altro che la stupida che poteva sembrare...), e il fatto che nel gruppo di Daisuke ci fosse anche lui quando Ken era stato rapito non contribuiva certo a convincerla del contrario. Stava per parlare e dire quello che le stava venendo in mente, quando la discussione proseguì.
"Non te ne fare una colpa, Daisuke..." disse Wormmon, guardando il migliore amico del suo partner con i suoi grandi occhioni tristi. "Non c'era nulla che nessuno di noi potesse fare... è capitato un imprevisto, e SkullSatamon ne ha approfittato. Tutto qui!"
"Giusto, Wormmon ha ragione!" riprese Veemon. "Non puoi farti una colpa di cose su cui non hai alcun controllo. E poi, scusa se te lo dico, ma tu non sei il tipo da rimuginare su cose già accadute..."
Daisuke sospirò, cercando di scacciare la rabbia. Quello che dicevano i due Digimon era sensato, e lo sapeva bene, ma non poteva fare a meno di starci male: quel giorno in cui Daisuke e Ken si erano incontrati per la prima volta da quando Ken aveva smesso i panni dell'Imperatore Digimon, Daisuke aveva preso la decisione di dare una mano al Digiprescelto della Bontà in ogni modo possibile, che si trattasse di affrontare la diffidenza degli altri, oppure di fare i conti con il passato e gli sgherri di Mephistomon. E, appena il giorno prima, Daisuke gli aveva promesso che finchè ci fosse stato lui nessuno sarebbe riuscito a fargli del male. E invece, il giorno dopo, già non era riuscito a mantenere il suo impegno. Ormai, Ken era diventato a tutti gli effetti un membro del gruppo dei Digiprescelti di Odaiba...
...e Daisuke sentiva che, non riuscendo a difenderlo, lo aveva praticamente abbandonato.
Poteva un capo... un Digiprescelto... il Digiprescelto con i Digimental del Coraggio e dell'Amicizia, santi numi!... fare una cosa del genere? Nessuno dei suoi compagni aveva dato a lui la colpa di quanto era successo... anche Miyako, che di solito non perdeva occasione di stuzzicare Daisuke con un commento sarcastico quando le cose non gli andavano per il verso giusto, si era trattenuta dal girare il coltello nella piaga... ma il senso di colpa e di inadeguatezza era lì, e il ragazzino non riusciva a scrollarselo di dosso.
"Io... capisco quello che volete dire, però... Scusate, ma ho bisogno di restare da solo per un pò!" Con queste parole, Daisuke si alzò di scatto e si allontanò a passo spedito dalla sala principale, seguito da Veemon e Wormmon che cercavano in qualche modo di tenere il passo e di richiamarlo indietro.
"A... aspetta, Dai!" lo chiamò Veemon. "Forse parlandone con gli altri risolvi qualcosa..."
"Daisuke-kun, aspetta!" esclamò Hikari, alzandosi dal suo posto, con Gatomon al suo fianco, e facendo per seguire il suo amico. Si bloccò quando Taichi e Agumon si alzarono a loro volta, dirigendosi nella stessa direzione in cui era andato Daisuke. "Vado io a parlare con lui, ragazzi!" disse il ragazzo dai capelli scompigliati.
"Sei... sei sicuro che sia una buona idea, Taichi-kun?" gli chiese Yamato. "Dopotutto, lui stesso ha detto che voleva restare da solo un pò..."
Taichi annuì. "Sì, lo so... ma non lo disturberò a lungo. Vorrei soltanto dargli due consigli e assicurarmi che non si butti giù..." La sua voce si incupì leggermente, e abbassò lo sguardo. "Dopotutto, io credo di sapere per esperienza cosa stia provando Daisuke..."
Sora sbattè gli occhi, leggermente spaesata. "Per esperienza? Cosa vuoi dire con..." Si bloccò, intuendo cosa voleva dire il suo amico d'infanzia. "Ah... sì, credo di capire cosa intendi...". Poi si rivolse a Miyako, che aveva assunto un'espressione spaesata di fronte a quanto stava dicendo la sua 'sempai'. "Ehm... è una storia un pò lunga, Miyako-san... te la racconterò, un giorno..."
"Bene, allora..." proseguì Taichi. "...io e Agumon torniamo tra poco. Andate pure avanti per conto vostro."
Il piccolo tirannosauro arancione volle dire la sua. "Anzi, potete anche discutere della parte strategica senza di noi... pensare troppo mi fa venire l'emicrania!". La battuta di Agumon strappò una breve risata a una certa parte dei presenti, che gradirono quel breve istante di distensione, poi Taichi e il suo Digimon fecero un cenno di saluto con la mano e infilarono il corridoio.
Per qualche istante, i Digiprescelti rimasero in preoccupato silenzio. Anche Mimi decise di tenere per sè i suoi sospetti su Mummymon... la situazione era già abbastanza antipatica di per sè, e aggiungere ulteriore tensione era proprio l'ultima cosa di cui ci fosse bisogno...
"Spero solo che Taichi e Daisuke sappiano quello che fanno..." mormorò infine Jyou, picchiettando con una mano sul tavolo. Yamato annuì, con un leggero sorriso sulle labbra. "Non preoccuparti per loro, Jyou-san... saranno un pò sventati, a volte... ma ci sanno fare. Vedrai che andrà tutto per il meglio!"
"Molto bene, allora." Fu Gennai a richiamare l'attenzione dei presenti. "Per quanto riguarda il problema di Ken, dovrò assentarmi un attimo per fare una ricerca sul mainframe. Credo di poter scoprire dove si trova senza problemi. In fondo, dovrebbe avere ancora il suo D-3."
"Sì, in effetti non lo abbiamo trovato da nessuna parte, prima di tornare alla base..." rispose Derek, appoggiando il mento sul palmo della mano destra. "Se riusciamo a trovarlo, allora abbiamo trovato anche la tana di Daemon..."
"Precisamente. Era appunto questo il mio pensiero." Confermò Gennai. "Tuttavia, ho paura che il problema non si limiterà a questo..."
Taichi e Agumon non dovettero cercare a lungo. Dopo un paio di svolte a sinistra, qualche passo, e un giro a destra, il ragazzo e il suo Digimon si trovarono davanti Daisuke che, appoggiato con la schiena ad un muro, stava osservando con sguardo perso e cupo il paesaggio sottomarino visibile da una grande finestra sulla parete. Veemon e Wormmon si erano piazzati vicino a lui, e lo osservavano a loro volta in silenzio, sperando di tirarlo su di morale con la loro vicinanza.
"Hey, Daisuke... va tutto bene?" chiese Taichi, facendosi avanti e decidendo di parlare al suo pupillo. Senza preoccuparsi di nascondere la propria ansia, il ragazzino si volse verso il suo mentore e predecessore.
"Ciao, Taichi." gli rispose, con un tono neutrale che, uscito dalla sua bocca, suonava terribilmente stonato. "Sì, tutto bene... più o meno..."
"Sai... credo che non dovresti buttarti giù per quanto è successo oggi..." disse Agumon. "Dopotutto, tu hai fatto tutto quello che era in tuo potere... non c'era nulla che tu potessi fare per impedire a quello SkullSatamon di portare via Ken..."
"Non è questo il problema, Agumon!" lo rimbeccò Wormmon, leggermente irritato. La scomparsa di Ken stava gravando anche sul piccolo bruco verde. "E' un'altra la cosa che fa rabbia a Daisuke, non lo capisci?"
Con un sospiro rabbioso, Daisuke proseguì il discorso. "Appunto. Avevo promesso a Ken che non gli sarebbe accaduto nulla di male finchè ci fossi stato io al suo fianco... che nessuno degli scagnozzi di quel Daemon sarebbe riuscito a toccarlo... e invece ora sento di non aver fatto niente per difenderlo quando ne avevo la possibilità! Non ho mantenuto la mia parola... che razza di amico mi sono rivelato?" Mentre parlava, Daisuke teneva lo sguardo rivolto al pavimento e i pugni pericolosamente serrati.
"Dai..." mormorò Veemon. Voleva dirgli che non aveva nulla da rimproverarsi, che aveva anzi fatto del suo meglio... ma temeva che in quel momento servisse a poco.
"Mi dispiace per quanto è accaduto, Daisuke..." disse Taichi, dopo aver cercato per qualche secondo le parole giuste "...e credimi, capisco quello che provi. Ci sono passato anch'io durante il nostro primo viaggio a DigiWorld."
Questa frase ebbe l'effetto di scuotere il Digiprescelto più giovane. Sbattendo gli occhi meravigliato, Daisuke alzò nuovamente la testa. "Come? Anche a te è successa una cosa del genere...?"
"E' successo mentre eravamo inseguiti da Etemon, quando siamo dovuti entrare in una piramide per cercare la Crest dell'Amore di Sora..." iniziò a spiegare Taichi, ripensando con tristezza al giorno in cui aveva rischiato di perdere per sempre la sua migliore amica. "Poco tempo prima, Koushiro-kun ci aveva detto che, mentre eravamo nel Mondo Digitale, i nostri corpi erano composti di dati. La cosa sulle prime mi ha emozionato: ho finito per pensare che, in fondo, ci trovavamo in niente più che una specie di gigantesco videogioco, e che qualunque cosa avessimo fatto, comunque ci fossimo comportati, non sarebbe cambiato nulla per nessuno. Ho permesso a questa mia convinzione di darmi alla testa... e il risultato è stato che, a causa della mia imprudenza, Sora è stata catturata da un Digimon malvagio di nome Datamon." Taichi strinse i pugni al ricordo di quel mostro meccanico che aveva cercato di clonare e uccidere la sua migliore amica, poi andò avanti. "Puoi immaginare quanto grande fosse il mio senso di colpa... avevo lasciato che la mia migliore amica fosse catturata, senza fare nulla per impedirlo."
"Un pò come è successo a me..." commentò Daisuke. Taichi annuì silenziosamente.
"Sì, più o meno... non facevo altro che darmi la colpa di quanto era successo... e oltre a ciò, avrei voluto ammazzare Datamon con le mie mani... ma poi, mi sono convinto che non potevo continuare a rimuginarci... dovevo tirare fuori il mio coraggio e andare a salvare Sora. E alla fine... beh, è andato tutto bene, per fortuna: abbiamo recuperato Sora, Biyomon e la Crest dell'Amore, Datamon è morto nel crollo della sua piramide... e Agumon è digievoluto a MetalGreymon e ha sconfitto Etemon!" A queste parole, Agumon si passò una zampa dietro la nuca, sghignazzando nervosamente.
"Beh, modestamente... devo dire di essermela cavata bene..." disse il piccolo dinosauro.
"Altrochè! Quella volta sei stato davvero grande!" gli rispose Taichi, facendo il segno dell'ok, poi si rivolse di nuovo a Daisuke. "Quello che voglio dire... è che stare a rimuginare sui propri errori non porta alla soluzione del problema... e poi, scusa se lo dico, ma non è da te abbatterti: il Daisuke che conosco io affronta le avversità a testa alta, e non si tira mai indietro. Quindi, cerca di farti forza, ok? Nessuno di noi crede che tu abbia alcuna colpa, quindi stai tranquillo!" Taichi concluse la frase dando una pacca amichevole sulla spalla del suo 'allievo'.
"Già... e sono sicuro che nemmeno Ken lo crede!" proseguì Wormmon. "Lui ha sempre avuto fiducia in Daisuke, e l'avrà anche adesso!"
"So che riusciremo a salvarlo, Daisuke! Tu hai sempre trovato il modo di risolvere ogni problema!" fu la volta di Veemon.
Per qualche istante, Daisuke non disse nulla: rimase con lo sguardo puntato verso il pavimento, ripensando a quanto aveva sentito. E, quando alzò di nuovo la testa, Taichi fu contento di vedere che nei suoi occhi brillava di nuovo quel fuoco che lui aveva visto all'inizio delle loro avventure a DigiWorld, quando il ragazzino aveva appena ricevuto il Digimental del Coraggio e aveva incontrato per la prima volta Veemon. Daisuke era di nuovo pronto a lottare per salvare il suo amico.
"E va bene, ragazzi... allora torniamo dagli altri! Dobbiamo iniziare ad elaborare un piano per salvare Ken e sconfiggere Daemon!" esclamò Daisuke, completando la frase con il sorriso sicuro che ormai era il suo marchio di fabbrica. Veemon e Wormmon sorrisero a loro volta, compiaciuti di vedere che il loro amico umano aveva superato il suo momento di insicurezza.
"Alla grande! Siamo tutti con te, Daisuke!" esclamò Agumon, facendo un piccolo salto per l'eccitazione. Taichi non riuscì a trattenere una risata davanti a quel buffo spettacolo.
"Andiamo, Daisuke... gli altri ci stanno aspettando in sala per discutere di come fare!" concluse Taichi, indicando il corridoio dietro di sè con un cenno del capo. Annuendo energicamente, Daisuke e i tre Digimon lo seguirono, mentre ripercorreva i suoi passi verso il salone centrale...
Dopo aver digitato una stringa di comandi sul suo mainframe, dando istruzioni per localizzare tutti i Digivice presenti nel Mondo Digitale, Gennai premette il pulsante di invio e osservò attentamente la mappa di DigiWorld che era apparsa sullo schermo: numerosi puntini gialli intermittenti avevano iniziato a lampeggiare su un settore che si trovava più o meno al centro della mappa, e che corrispondeva esattamente al settore in cui Gennai aveva la propria dimora. Ovviamente, si trattava dei segnali relativi ai Digivice dei suoi piccoli amici...
Quello che attirò subito la sua attenzione fu un altro puntino luminoso, quello corrispondente al Digivice di Ken, apparso su un settore vicino all'angolo in alto a sinistra dello schermo. La guida del Mondo Digitale storse leggermente il naso, e digitò altri comandi, facendo apparire sullo schermo un insieme di statistiche sul settore incriminato.
"Accidenti... proprio come temevo..." mormorò Gennai dopo averle lette rapidamente. "Daemon ha scelto appositamente un settore remoto, dove non si trova alcun Digiport, per impedire ai ragazzi di giungere rapidamente in aiuto... anche usando i Digiport più vicini a quel settore, dovrebbero poi farsi diverse ore di cammino, e poi farsi strada tra quelle montagne impervie e cercare il suo nascondiglio... ci vorrebbe troppo tempo, e intanto Daemon avrà tutto il tempo di fare quello che vuole."
Il giovane sospirò, mettendosi una mano sulla fronte e cercando di pensare ad una soluzione alternativa. "Eppure ci dovrà essere un modo per raggiungere quel settore in tempo... se ci fosse la possibilità di arrivare in quel settore in breve tempo, e in un modo che Daemon non si aspetta, allora forse... un momento, e questo che cos'è?"
La domanda che Gennai aveva fatto a sè stesso fu dovuta ad uno strano pop-up bianco che era apparso sullo schermo nero del mainframe, che lo avvisava di un messaggio in arrivo. Incuriosito, il giovane spostò il cursore sulla misteriosa finestra e aprì il file allegato. Ne era passato parecchio, di tempo, da quando era accaduta per l'ultima volta una cosa del genere - chi mai gli avrebbe inviato un messaggio in quel momento, e per comunicargli che cosa? Attese pazientemente che la barra di caricamento in fondo allo schermo si riempisse, e il testo del messaggio gli apparisse davanti...
...ma, con sua grande sorpresa, non apparve nessun testo. All'interno del pop-up era invece apparsa una strana sfera di vibrante luce azzurra, che brillava come una lampadina fluorescente nella penombra della sala. Riconoscendo immediatamente lo strano fenomeno, Gennai spalancò gli occhi meravigliato, staccando le mani dalla tastiera.
"I... I miei omaggi, venerabile Azulongmon..." disse, schiarendosi la voce e inchinandosi con eleganza. "Non mi aspettavo una sua chiamata, ed è un onore per me riceverla."
"Salute a te, fedele Gennai." rispose la calda, rassicurante voce del Digimon sacro che governava il Mondo Digitale dell'Est. Man mano che scandiva le parole, la luce azzurra all'interno del pop-up sembrava pulsare lentamente. "Ho avuto modo di vedere che i Digiprescelti hanno fatto un uso giudizioso dei poteri a loro conferiti, e ne sono felice. Voglio innanzitutto ringraziare te, Gennai, per averli guidati così bene."
"Ho fatto solo il mio dovere." rispose con modestia Gennai. "Sfortunatamente, temo che adesso la situazione sia al di là delle loro capacità. Purtroppo, nessuno di noi si aspettava il ritorno di Daemon."
"E' vero." disse la voce di Azulongmon. "Daemon è probabilmente l'avversario più pericoloso che il Mondo Digitale dell'Est abbia mai avuto... o meglio dire, il secondo avversario più pericoloso... e i ragazzi non sono ancora pronti ad affrontarlo. Tuttavia, credo di poter fare qualcosa per loro, per aiutarli a recuperare il loro compagno e intralciare i nefasti piani di quell'essere diabolico. Avvicinati, Gennai, e ricevi dalle mie mani una porzione del mio potere. E' ora che Imperialdramon si risvegli e combatta di nuovo contro le forze del male."
"Imperialdramon..." mormorò Gennai, avvicinandosi allo schermo, dal quale stava uscendo una piccola sfera di luce bianca. "Il Digimon della leggenda... si dovrà risvegliare?"
A Gennai sembrò quasi di vedere il sorriso benevolo di Azulongmon. "Sì, amico mio. Ora più che mai, il suo potere sarà necessario... Ascolta, sarà necessario fare qualcosa di mai tentato prima d'ora..."
Poco dopo...
Di ritorno nel salone centrale, Gennai trovò di nuovo i ragazzi, tra cui c'erano di nuovo Daisuke, Taichi, Veemon e Wormmon, impegnati a discutere tra loro di come fare a raggiungere la tana di Daemon e salvare Ken. Si erano trovati d'accordo sul fatto che avrebbero dovuto trovare un Digiport abbastanza vicino oppure arrivare per via aerea, grazie ad un Digimon abbastanza veoce. Ma rimaneva il problema di trovare uno qualsiasi di questi due mezzi. Non sapevano dove si nascondesse il loro nemico, e nessuno dei Digimon volanti del gruppo sembrava in grado di portarli tutti in un tempo sufficientemente ridotto.
"Temo che anche Garudamon non sia abbastanza veloce..." stava dicendo Sora in quel momento. "Abbastanza forte da portarci, certamente, ma per il resto... e non è per dubitare delle tue capacità, Biyomon..." La Digiprescelta dell'Amore aggiunse, preoccupata di non aver offeso la sua partner. Biyomon scosse la testa come per dire che non c'era bisogno di scusarsi.
"Purtroppo è così, Sora... anche in forma Ultimate, se il nascondiglio di Daemon fosse troppo lontano non riuscirei a raggiungerlo in tempo utile..." rispose il piccolo uccellino rosa. Gennai sorrise tra sè, poi si fece avanti, richiamando l'attenzione dei suoi protetti.
"Beh, ragazzi, vedo che la grinta non vi manca mai! E' una buona cosa!" esordì, alzando la mano destra nel cui palmo teneva una piccola sfera di luce bianca. "Ad ogni modo, vengo con buone notizie... ho trovato il settore dove Ken è stato portato grazie al segnale emesso dal suo Digivice... ma si trova in una zona montuosa all'estremo nord-ovest di DigiWorld, dove un tempo sorgeva il castello di Daemon, e non ci sono Digiport disponibili per quella zona.". La notizia venne accolta da un collettivo sospiro di frustrazione.
"Diavolo... la fortuna è proprio dalla nostra, eh?" mormorò Daisuke con tono sarcastico.
"Purtroppo, sembra che il nostro avversario si sia scelto bene il nascondiglio..." rispose Koushiro.
"Già, proprio così..." proseguì Gennai. "Tuttavia, credo di avere la soluzione al problema. Il venerabile Azulongmon mi ha dato questa, per darvi una mano nel vostro compito. Ha detto che servirà a risvegliare il Digimon leggendario, Imperialdramon." Mostrò a tutti i bambini prescelti e ai loro Digimon la sfera di luce, poi fissò lo sguardo su Daisuke. "Daisuke Motomiya, questo potere va a te. Grazie all'energia di Azulongmon e al forte legame che c'è tra te e il tuo amico, Imperialdramon potrà volare di nuovo." Detto ciò, Gennai passò delicatamente la sfera di luce al suo giovane amico, che la accolse con sguardo stupito, per poi sorridere con sicurezza.
"E va bene, Gennai... se questo Imperialdramon è quello che ci serve per sconfiggere Daemon e salvare Ken, troverò il modo di farlo rinascere!"
"Che cos'è, Dai? Fammi vedere, fammi vedere!" esclamò Veemon con entusiasmo, sollevandosi sulle punte dei piedi per vedere meglio la sfera di energia che Gennai aveva dato al suo partner.
"Imperialdramon..." mormorò Betamon, visibilmente meravigliato. Michael, incuriosito dal nome, si chinò verso il suo Digimon con aria interrogativa. "Hey, Betamon, hai già sentito parlare di questo Imperialdramon?"
"Tutti i Digimon ne hanno sentito parlare!" rispose Floramon, in piedi vicino al Digimon girino. "Imperialdramon è un Digimon drago di livello Mega, considerato il più potente difensore del Bene mai apparso nel Mondo Digitale! Dicono che la sua velocità non abbia pari, e sia in grado di fare un giro completo attorno alla Terra in meno di un'ora, portando con sè anche decine di passeggeri!"
"No puedo creerlo... allora, avremo dalla nostra un Digimon così potente, senor Gennai? Con questo, sconfiggeremo Daemon di sicuro!" commentò Rosa, resa euforica dalla notizia. Tuttavia, Gennai credette opportuno smorzare un pò la baldanza di certi membri del gruppo.
"Un pò di pazienza, ragazzi... innanzitutto, vorrei dire che, anche con Imperialdramon dalla nostra parte, sconfiggere Daemon non sarà comunque una passeggiata: in fondo, stiamo parlando di un'antica forza del male, un Digimon che ha avuto secoli, forse millenni di tempo per impadronirsi completamente dei propri poteri. Appena risvegliato, Imperialdramon non avrà la stessa esperienza, per cui la prudenza sarà comunque d'obbligo." iniziò a spiegare la guida di DigiWorld.
I Digiprescelti risposero con vari cenni d'assenso. "Certo, ce ne ricorderemo..." rispose Hikari.
Gennai attese un secondo, per assicurarsi che non ci fossero domande, prima di proseguire il discorso. "Molto bene. Il secondo problema è anche quello più immediato. Per riattivare i poteri di Imperialdramon, sarà necessario prima far raggiungere il livello Ultimate, Paildramon, a Veemon e a Wormmon. Ma, in questo momento, il partner di Wormmon non è con noi...". Si interruppe, sapendo bene che il resto veniva da sè.
Qualche secondo di sconfortato silenzio accolse questa rivelazione. Purtroppo, era un problema che non si poteva aggirare: senza Ken, sarebbe stato possibile eseguire la Digievoluzione DNA e ottenere Paildramon?
"Gennai..." disse Yamato, dopo aver riflettuto per qualche secondo. "Stai dicendo che dovremmo tentare una Digievoluzione DNA... a distanza?"
"E' esattamente questo il mio pensiero, e quello del venerabile Azulongmon stesso, mio giovane amico." rispose la guida del Mondo Digitale. "Sfortunatamente, questa è una cosa possibile soltanto in teoria. Non è mai stata tentata prima d'ora, e temo che avrà successo soltanto se il vostro legame sarà veramente molto saldo e sicuro."
Questa volta, Daisuke non ebbe esitazioni. Rivolse uno sguardo pieno del suo inestinguibile ardore alla piccola sfera che teneva in mano, poi a Veemon e Wormmon che lo guardavano speranzosi, e rispose. "Allora non ci saranno problemi. Io ho fiducia in Ken, e so che lui ricambia. Anche se le possibilità che questa Digievoluzione riesca sono minime... sono convinto che ce la faremo!"
"Bravo, Dai!" esclamò Veemon.
Taichi sorrise al suo pupillo e alzò il pollice. "E' questo lo spirito giusto!"
"Devo dire che non ho mai visto Daisuke sotto questa luce... non sembra neanche lo stupido che conosco!" bisbigliò Miyako a Hikari. La Digiprescelta della Luce si mise una mano davanti alla bocca, soffocando una risatina, e rispose alla sua migliore amica. "Dai-kun tiene molto alla sua amicizia con Ken-san... come a quella con tutti noi! E poi, non pensi di essere un pò cattiva con lui? Daisuke non è uno stupido... è solo un pò..." Si interruppe, cercando la parola giusta. "...esuberante! Fa un pò il buffone qualche volta, ma è per dimostrarci che ci vuole bene!"
"Già, hai ragione..." rispose la ragazza con gli occhiali, per poi sfoderare un sorrisetto ironico. "Ma questo non toglie che di tanto in tanto io abbia il diritto di metterlo in riga, non ti pare? In fondo, è il mio hobby preferito! Hehehee..."
La Digiprescelta della Luce rise divertita. "Miyako-san, che cosa faremmo senza di te..."
"Ehm... scusate, potrei dire una cosa?" risuonò la familiare voce di Mummymon. Il Digimon non-morto aveva alzato una mano e mosso un passo verso il gruppo dei Digiprescelti, chiedendo la parola. "Credo di essermi ricordato qualcosa che potrebbe aiutarci a sconfiggere Daemon... e salvare il vostro amico..."
Tutti rivolsero la loro attenzione all'aggiunta più recente al loro gruppo. "Ah, Mummymon... va bene, dicci pure... di cosa si tratta?" chiese Iori, accogliendo con piacere la notizia.
"Ecco..." iniziò Mummymon, massaggiandosi la tempia con una mano. "...mi sono ricordato che è stato per colpa di Mephistomon che il vostro amico si è trasformato nell'Imperatore Digimon... quello che voglio dire è che nel suo Digivice potrebbe essere rimasta ancora dell'energia negativa... se la situazione dovesse volgere al peggio, quella stessa energia potrebbe aprire un portale verso la Dark Area, dove il Digivice del vostro amico è stato corrotto... e in teoria potreste usare questo fatto per intrappolarci Daemon... è una cosa che mi sono ricordato adesso, e spero possa esservi utile..."
"Lo sarà senz'altro!" rispose Veemon, strizzando un occhio al Digimon mummia. "Grazie, Mummymon, il tuo aiuto potrebbe essere provvidenziale!"
Mummymon assunse un'aria leggermente imbarazzata. "Oh, beh... figuratevi, è stato un dovere..."
"Soprattutto considerando che sono stato io a cacciarli in questo guaio..." concluse tra sè e sè, sperando che nessuno si fosse reso conto di nulla. Sapere di essere stato potenzialmente d'aiuto ai ragazzi gli aveva dato un pò di sollievo da quello sgradito senso di colpa che si portava dietro da diverse ore, da quando aveva, con le sue azioni, permesso a SkullSatamon di catturare Ken. Quella specie di morsa che gli ancorava il petto si era allentata, e ora Mummymon sentiva di poter respirare più liberamente... che strani sentimenti, non credeva che sarebbe mai riuscito a provarli... nè si immaginava che una simile liberazione potesse essere così elettrizzante. Si augurava vivamente che il consiglio che aveva loro dato potesse in qualche modo rimediare ai problemi che lui aveva causato...
...oltre al fatto che togliere di mezzo Daemon avrebbe permesso al signor Oikawa di vedere il DigiWorld che voleva lui...
Un pò di tempo dopo, i Digiprescelti, assieme ai loro partner e a Gennai, si erano riuniti nella radura verdeggiante appena fuori dalla loro 'base operativa', ed erano stati fatti tutti i preparativi per tentare la nuova digievoluzione: i ragazzi si erano disposti in un ampio cerchio, al cui centro stavano Daisuke, con la sfera di luce che rappresentava il potere di Azulongmon in una mano e il suo D-3 nell'altra, Veemon e Wormmon. Il nuovo leader dei Digiprescelti prese un profondo respiro, cercando di scacciare dalla propria mente ogni preoccupazione prima di tentare di contattare Ken.
"Allora, ti senti pronto, giovane Daisuke?" gli chiese Gennai, mettendosi davanti al suo giovane amico. "Invia il messaggio che hai scritto a Ken... e poi speriamo in bene. Non posso assicurare nulla per quanto accadrà dopo. Potrebbe risolversi tutto in un fallimento."
"Non andrà così!" rispose Daisuke, senza perdere la testardaggine che lo contraddistingueva. "Se non riuscirò questa volta, riproverò ancora, e ancora... finchè non ce la farò. C'è troppo in gioco per abbandonare la partita!"
Mentre parlava, Daisuke continuava a premere i tasti del suo D-3, componendo un messaggio da inviare al Digivice del suo amico. Gli altri ragazzi prescelti e Digimon restavano in piedi là attorno, in un silenzio assoluto e carico di attesa. Dopo altri interminabili secondi, Daisuke completò il messaggio e, quasi trattenendo il fiato per la tensione, premette il pulsante di invio.
"Ci siamo..." mormorò tra sè. "Ti prego, Ken, ricevi questo messaggio..."
"Uh... dove... dove mi trovo? Che... cosa è successo...?"
Ken si portò una mano alla fronte, cercando di reprimere il feroce mal di testa che lo attanagliava. Si sentiva intorpidito e disorientato, come se si fosse appena svegliato da un lungo sonno, e il suo corpo poggiava su qualcosa di duro e freddo che gli faceva male alle ossa. Il Digiprescelto della Bontà si rese conto che si trattava di un pavimento di acciaio grigio, che gli aveva lasciato sulla pelle un disgustoso odore metallico. Aprì lentamente gli occhi, trattenendo a malapena un verso di sorpresa e terrore quando vide che, anche così, non riusciva a vedere granchè, se non un flebile raggio di luce proveniente da una fessura sul muro dietro di lui, unica via di comunicazione con l'esterno. Per il resto, la stanza era completamente buia e spoglia, e dava tutta l'aria di essere una specie di cella...
"Cella... Ma certo... ora ricordo... quel Digimon, SkullSatamon, durante la battaglia alla città-fabbrica... ricordo quelle macerie cadute tra me e Daisuke, poi SkullSatamon che mi afferrava... e a quel punto devo aver perso i sensi..." mormorò tra sè, ricordandosi di quanto era successo alcune ore prima. "Temo che quel Digimon mi abbia catturato e portato dal suo signore Daemon... ma continuo a chiedermi cosa potrebbe volere da me... per quale motivo gli interesso tanto?".
Mille ipotesi si affacciarono nella mente del ragazzo, ma nessuna di esse gli sembrò preferibile alle altre. Cercando a tentoni sul proprio corpo, fu lieto di scoprire che se non altro la sua Crest e il suo D-3 non gli erano stati tolti, anche se la cosa non lo aiutava un granchè. Senza Wormmon, non aveva modo di uscire da quella cella, e se anche fosse stato così, dove sarebbe andato? Non sapeva dove si trovava, nè che strada avesse fatto SkullSatamon per portarlo lì... si sarebbe ritrovato disperso tra quelle montagne impervie, facile preda dei Digimon di Daemon!
Con un sospiro rassegnato, Ken appoggiò la schiena contro il muro della sua cella, cercando di pensare a come uscire da quella terribile situazione. Tuttavia, senza il suo compagno Digimon, sapeva bene che c'era ben poco da fare. Sorrise tristemente ripensando a cosa avrebbe fatto Daisuke se fosse stato al suo posto: sicuramente si sarebbe gettato contro la porta della cella battendo i pugni, e sfidando i suoi carcerieri a liberarlo per vedere quanto fossero bravi in un confronto alla pari!
"Già, lui farebbe così..." si disse Ken, sganciando il suo D-3 e osservandone cupamente lo schermo. "Spero almeno che lui e gli altri ragazzi se la stiano cavando bene senza di me..."
Si interruppe, trasalendo leggermente per la sorpresa al sentire il familiare bip bip del suo D-3, che lo avvertiva di un messaggio in arrivo. Sperando che i muri della cella fossero sufficientemente isolanti e gli scagnozzi di Daemon non avessero sentito nulla, Ken premette il pulsante di ricezione e lesse il messaggio apparso in kanji e hiragana neri sullo sfondo bianco. Mentre lo scorreva, la sua espressione sbalordita fece rapidamente posto ad un sorriso speranzoso. Era un messaggio di Daisuke, che diceva che forse erano riusciti a trovare il modo di raggiungere la tana di Daemon!
Ken,
mi dispiace di non essere riuscito a proteggerti da quello stupido mucchio di ossa. Qualsiasi cosa io dica per giustificarmi, sarebbe una scusa, e tu sai che addurre giustificazioni per le mie mancanze non è nel mio stile.
Ad ogni modo, pare che Gennai-san e Azulongmon abbiano trovato un modo per permetterci di raggiungerti e salvarti. Sappiamo già dove ti trovi, ma il problema è che avremo bisogno di Paildramon per farlo. Veemon e Wormmon sono già con me. Non sarà facile consentire loro una Digievoluzione DNA da una tale distanza, ma è l'unica possibilità concreta che abbiamo. Dimmi, Ken, te la senti di tentare?
Daisuke
"Sapevo che non si sarebbero arresi... e non preoccuparti, Dai... io non te ne ho mai fatto una colpa!" mormorò Ken, rinfrancato dal messaggio che aveva ricevuto. "Una Digievoluzione DNA a distanza, eh? Beh, vale la pena di tentare!"
Iniziando a premere i bottoni del suo D-3, Ken formulò la risposta...
"Avanti, Ken... rispondi, ti prego..." disse tra sè Daisuke, passeggiando nervosamente a destra e a sinistra e tenendo gli occhi fissi sullo schermo del suo D-3. L'atmosfera che si respirava attorno era di grandissima tensione, mentre i ragazzi attendevano speranzosi una risposta del loro compagno rapito. I secondi continuavano a scorrere, lunghi e sofferti... ancora nessuna risposta... ancora niente...
BIP BIP!
Gli occhi di Daisuke si spalancarono per la contentezza quando sullo schermo del suo Digivice apparve l'avviso di messaggio ricevuto, e un colletivo sospiro di sollievo si levò dai presenti. Senza perdere tempo, Daisuke lesse il messaggio di Ken, compose una breve risposta, e inviò. Attese qualche altro secondo, e infine si volse verso i suoi compagni, alzando un pollice.
"Prima parte dell'operazione completata, ragazzi!" esclamò entusiasta. "Ken ha ricevuto il messaggio e si è detto pronto a tentare la Digievoluzione!". La maggior parte dei Digiprescelti più giovani lanciò un breve grido di gioia alla notizia, e anche Gennai sembrava molto contento di come fossero andate le cose.
"Molto bene, ragazzi... finora tutto come previsto, ma ora viene la parte più complicata." spiegò la guida di DigiWorld. "La vostra concentrazione dovrà essere assoluta se vogliamo avere qualche possibilità che la Digievoluzione riesca. Quindi sgombra la tua mente da ogni pensiero, e concentrati unicamente su Ken e sul tuo partner..."
La voce di Gennai arrivava a Daisuke sempre più fioca, in quanto il ragazzino aveva già da tempo chiuso gli occhi. I suoi pensieri ritornavano a tutti i momenti tristi e felici che aveva passato grazie a Veemon e Ken nel corso della sua avventura. Rivide il Digimental del Coraggio, che aveva trovato nel suo primo viaggio a DigiWorld... ricordò la sua prima partita a calcio con Ken... la delusione e la rabbia che aveva provato scoprendo che Ken era l'Imperatore... la lotta tra Raidramon e BlackMetalGreymon... la digievoluzione di Veemon a Magnamon e lo scontro con Chimeramon... le lacrime di Ken per la morte di Wormmon... quando aveva difeso Veemon dagli Allomon...
Poi, a questi ricordi se ne sovrapposero altri, di maggiore quotidianità ma forse proprio per questo ancora più belli: le interminabili gare di spruzzi con DemiVeemon nella vasca di casa sua... la lunga discussione che aveva fatto con Ken quella sera in cui lui gli aveva proposto di entrare a far parte del gruppo... ricordi che più di ogni altro riuscivano a trasmettere calore al suo cuore... ricordi dello splendido legame che condivideva con i suoi migliori amici... e che non avrebbe barattato per nulla al mondo. In quel momento, Daisuke si sentiva quasi fluttuare senza peso, pervaso da un senso di estasi e libertà indescrivibile. Un raggio di luce, proveniente dallo schermo del suo D-3, avvolse il suo corpo in una sorta di aura benefica. A malapena Daisuke si accorse degli sguardi di meraviglia e incoraggiamento che provenivano dai suoi compagni...
Improvvisamente, gli sembrò di sentire una voce... una voce inconfondibile, quella di Ken, che parlava a sua volta dei momenti tristi e felici che aveva vissuto grazie ai Digimon, in particolare Wormmon e Daisuke. Gli occhi di Daisuke videro per un istante l'immagine di un ragazzino della sua età, con i capelli nero-azzurri come quelli di Ken ma più scompigliati, e un paio di occhiali... due genitori, il cui sguardo esprimeva una grandissima dolcezza e tristezza... una gigantesca base semidistrutta... e infine Ken, di ritorno al Primary Village, che abbracciava in lacrime Leafmon, la forma Baby di Wormmon, appena tornato in vita. Non ci volle molto a Daisuke per capire cosa stava accadendo.
Questi... questi sono alcuni dei ricordi di Ken... i ricordi legati al Mondo Digitale e alle persone a lui care...
Daisuke... Daisuke, sei tu? sentì la voce del suo migliore amico che lo chiamava. Io... non so come, ma riesco a percepire alcuni dei tuoi pensieri... Non so come questo sia possibile...
Neanch'io, Ken... rispose Daisuke. Però... è una sensazione incredibile... provo una pace e una tranquillità... la senti anche tu, Ken?
Gli sembrò di vedere il sorriso del suo amico. Sì... anch'io provo una sensazione di calma... niente tristezza... niente rabbia... Forse quella Digievoluzione di cui parlavi ha davvero funzionato, Daisuke...
E' quello che vedremo presto... tieni duro, Ken, stiamo venendo a salvarti!
"Guardate! Non posso crederci, funziona davvero!" esclamò la voce di Michael quando una colonna di luce partì dal Digivice di Daisuke e salì verso il cielo, per poi scendere e avvolgere Veemon. Allo stesso tempo, un'altra colonna di luce iniziò a splendere attorno al corpo di Wormmon, e i due piccoli Digimon iniziarono a fluttuare senza peso, pervasi dall'ormai familiare energia della Digievoluzione! Tutti i presenti erano senza parole per lo stupore, mentre Daisuke continuava a tenere gli occhi chiusi, mantenendosi concentrato...
"Funziona, Wormmon! Stiamo evolvendo!" esclamò Veemon, mentre il suo corpo già iniziava a cambiare forma...
"Veemon shinka... EXVEEMON!"
"Wormmon shinka... STINGMON!"
"ExVeemon! Stingmon! Jogress shinka... PAILDRAMON!"
Non appena l'enorme ibrido drago-insetto apparve davanti a lui, Daisuke aprì gli occhi serrando la sfera di energia che rappresentava il potere di Azulongmon in una mano. "Bene... e adesso, il tocco finale! Forza, Paildramon, mostra di cosa sei capace!"
Il ragazzino sporse il braccio in avanti verso Paildramon, che ancora stava finendo di brillare, e lasciò uscire la sfera di energia, che iniziò a fluttuare in aria e si avvicinò lentamente al Digimon fusione. Quest'ultimo tese la mano e lasciò che la sfera si posasse sul suo palmo, trattenendo il fiato per l'emozione.
"E... e adesso cosa succederà?" chiese Takeru, osservando rapito i raggi di luce bianca che cominciavano a scaturire dal globo di energia, venendo assorbiti dal corpo di Paildramon e fornendogli ulteriore energia.
"Teniamo le dita incrociate... e speriamo succeda qualcosa!" rispose Derek. Delle scariche di energia cominciarono in quel momento a crepitare attorno all'enorme corpo di Paildramon, costringendo quanti gli stavano più vicino ad allontanarsi di qualche passo, il drago iniziò ad assumere un'andatura quadrupede, e le sue dimensioni cominciarono ad aumentare ancora di più. Finalmente, le voci unificate di ExVeemon e Stingmon parlarono all'unisono, scandendo le parole che tutti pregavano di sentire!
"Paildramon... Kyokugetsu shinka..."
Un gigantesco fascio di luce avvolse il corpo del Digimon draconico, immergendo l'intera zona in un accecante bagliore dorato e costringendo tutti i presenti a coprirsi gli occhi. Per diversi secondi, i Digiprescelti e i loro compagni non videro altro che lampi di luce e di oscurità alternati, poi un'esplosione dorata ancora più brillante di qualsiasi cosa avessero mai visto prima. Un fortissimo vento iniziò a soffiare, scompigliando loro capelli ed abiti, e minacciando di far perdere loro l'equilibrio. Finalmente, la luce si smorzò abbastanza da permettere ad alcuni di loro di aprire timidamente gli occhi... Taichi fu il primo a scostare le mani dal viso, e a posare gli occhi su cosa fosse nato da quella digievoluzione mai tentata prima. E quello che vide lo lasciò senza fiato per diversi secondi!
"Che... cosa... GUARDATE LA'!" esclamò il primo leader dei bambini prescelti, puntando l'indice verso il gigantesco Digimon che stava apparendo in volo sopra la radura: era un mastodontico, quanto maestoso, drago quadrupede, lungo almeno venti metri dal muso alla punta della coda, che ricordava per certi versi una versione ingigantita di ExVeemon, con tanto di squame azzurre e ventre bianco. Tuttavia, le zampe erano protette da una spessa armatura nera con giunture, decorazioni e speroni dorati, e terminavano con lunghissimi artigli ricurvi, anch'essi dorati. Una grossa placca di armatura, anch'essa nera con decorazioni dorate, proteggeva la schiena del nuovo Digimon, e su di essa era montato un cannone cilindrico, ai cui lati spuntavano un paio di enormi e potenti ali rosse. La testa del drago presentava due vibrisse rosse appena sopra la bocca, ed era protetta da un elmetto bianco decorato con due grandi corna ricurve, una sulla fronte e una sul naso, e da sotto il quale fluiva una corta criniera bianca. Tutti i bambini prescelti, i Digimon e Gennai stesso rimasero a bocca aperta a guardare l'enorme Digimon che lentamente scendeva al suolo, sollevando un folto polverone e continuando ad emanare un'aura dorata che contribuiva ad accrescerne la regalità, e dava l'impressione di un Digimon potente e giusto al tempo stesso.
"Non posso... crederci..." mormorò Crabmon, passandosi le chele sugli occhi. "Non credevo l'avrei mai visto... questo è il Digimon della leggenda... questo... questo è..."
Venne interrotto dalle voci combinate di ExVeemon e Stingmon, che esclamarono il nome del nuovo arrivato non appena le sue zampe toccarono terra...
"...IMPERIALDRAMON!"
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Imperialdramon
Tipo: Antico Drago
Attributo: Anti-Virus
Livello: Mega
Attacchi: Positron Laser, Giga Crusher, Splendor Blade
L'antico drago si è risvegliato! Questo leggendario Digimon è talmente veloce da poter fare il giro del mondo in volo in poco più di mezz'ora, solcando i cieli e disperdendo le tenebre! E' inoltre incredibilmente potente, e si dice che abbia un'altra forma...
Un momento di sbalordito silenzio accolse l'apparizione di Imperialdramon. Finalmente, lo spettacolare gioco di luci e colori che aveva pervaso la radura per tutto quel tempo cessò, e la colonna di luce proveniente dal Digivice di Daisuke venne riassorbita dallo schermo del congegno. Con un sorriso orgoglioso sulle labbra, il ragazzino incespicò in avanti, indebolito dallo sforzo mentale fatto nel contattare Ken da una simile distanza.
"Ce l'abbiamo... fatta..." riuscì a mormorare, prima di perdere l'equilibrio e cadere in avanti con un sospiro affannoso. Immediatamente, Takeru e Hikari scattarono in avanti per sorreggerlo...
...ma vennero preceduti da Imperialdramon, che spostò delicatamente una delle sue enormi zampe corazzate quel tanto che bastava per permettere a Daisuke di appoggiarsi ad esse. Il nuovo leader dei bambini prescelti rimase appoggiato per qualche istante, riprendendo fiato, mentre i suoi due amici lo raggiungevano, seguiti a ruota da Miyako e dai Digiprescelti internazionali.
"Daisuke... tutto bene?" chiese Takeru, appoggiando una mano sulla spalla del suo amico. Gli rispose un segno di vittoria da parte di Daisuke.
Hikari emise un sospiro di sollievo. "Sei stato incredibile, Dai-kun... in un modo o nell'altro riesci sempre a sorprenderci!"
"Heheee... che ti devo dire, Hikari-chan?" rispose Daisuke, rimettendosi in piedi e sfregandosi la nuca con una mano. "A volte anch'io sorprendo me stesso..."
"Spaccone fino all'ultimo, eh?" ribattè Miyako, scuotendo la testa, poi rivolse nuovamente lo sguardo al maestoso drago che era nato dalla nuova digievoluzione di Paildramon. "Quindi, questo è Imperialdramon... se non lo vedessi con i miei occhi non ci crederei..."
Imperialdramon chinò leggermente il capo verso la Digiprescelta occhialuta, facendola sobbalzare per la sorpresa. "ESATTO, QUESTA E' LA FORMA MEGA DI PAILDRAMON, IL DRAGO DELLA LEGGENDA IMPERIALDRAMON, ABBASTANZA VELOCE DA RAGGIUNGERE ANCHE GLI ANGOLI PIU' REMOTI DEL MONDO DIGITALE IN BREVISSIMO TEMPO, E ABBASTANZA CAPIENTE DA TRASPORTARVI TUTTI. ORA LA DISTANZA NON E' PIU' UN PROBLEMA PER NOI." disse il potente drago, con una voce simile ad un misto tra quella di ExVeemon e quella di Stingmon, ma più profonda e autorevole.
"E' così." disse Gennai, sorridendo leggermente. Anche lui era meravigliato alla vista di Imperialdramon, e orgoglioso che Daisuke e Ken fossero riusciti ad ottenere quell'evoluzione. "Ora abbiamo qualche concreta possibilità di opporci a Daemon..."
"Wow... Sono felice che quel bestione stia dalla nostra parte..." commentò Mummymon, guardando Imperialdramon con occhi sgranati, e tremando al pensiero che avrebbe potuto essere costretto ad affrontarlo, se fosse rimasto dalla parte di Mephistomon...
"ORA POSSIAMO ANDARE, AMICI MIEI." riprese Imperialdramon, emanando dal petto un fascio di luce rossa. "ENTRATE IN QUESTO RAGGIO DI LUCE, E POTRO' TRASPORTARVI TUTTI. ANDIAMO A STANARE DAEMON E METTIAMO FINE ALLE SUE MACCHINAZIONI!"
"Pronti, ragazzi? Allora, si va!" esclamò Daisuke, rivolgendo uno sguardo di incoraggiamento a Takeru e Hikari. Anche gli altri Digiprescelti e i loro compagni (Mummymon compreso) cominciavano a dirigersi verso il gigantesco drago, tra cenni d'assenso e sorrisi sicuri.
"Noi siamo pronti!"
"Quando volete!"
"Ken ci sta aspettando!"
"Bene, ragazzi... allora buona fortuna..." si augurò Gennai. "Fate del vostro meglio, e guardatevi dai poteri di Daemon..."
Un improvviso fruscio e alcune vocine trafelate, provenienti da un cespuglio lì vicino, interruppero la frase del giovane, facendolo sobbalzare lievemente.
"Ci siamo, amico mio! Li abbiamo raggiunti!"
"E' già la decima volta che lo dici, zuccone!"
"Questa volta è la volta buona, ne sono sicuro!"
"D'accordo, d'accordo... stai solo attento a non... AAAARGH!"
Due piccole figure, ben conosciute ad alcuni dei Digiprescelti, emersero dal cespuglio, cascando rovinosamente al suolo in un impeto di fretta. Mimi spalancò gli occhi quando riconobbe un piccolo Digimon simile ad uno strano topolino rosa, in groppa ad un altro Digimon, dalla forma quantomeno peculiare...
"Sukamon! Chuumon!" esclamò la Digiprescelta dai capelli rosa, correndo dai due Digimon. "State bene? Come siete arrivati fin qui?"
"Oh... hey! Ciao, Mimi-chan!" rispose Chuumon tutto allegro, mentre Sukamon cercava goffamente di rialzarsi. "Stiamo bene, se non fosse per il fatto che il qui presente Sukamon soffre di un caso di idiozia galoppante!" Concluse dando un'occhiataccia al suo amico.
Sukamon era finalmente riuscito a rialzarsi. "Ehm... beh, mi conoscete... comunque, ciao, Mimi! Non ci si vedeva da un bel pò!"
"Ehm... già, in effetti..." disse la ragazzina, ridendo nervosamente al pensiero che quei due pasticcioni fossero in procinto di chiederle un appuntamento... "Ad ogni modo... sono felice di rivedervi! Come mai da queste parti?"
"Ehm..." iniziò Chuumon, incupendosi visibilmente. "In realtà, è proprio questo il problema... Siamo arrivati qui il prima possibile... perchè abbiamo visto un'intero esercito di quei terribili Digimon artificiali... che si stava dirigendo verso questo settore! Temiamo che abbiano preso di mira la casa di Gennai-san!"
In un attimo, tutti coloro che avevano fatto parte del gruppo dei primi Digiprescelti si riunirono attorno ai due stravaganti Digimon. "Che... che cosa? Un intero esercito di Digimon artificiali... diretto qui?" strillò Agumon.
Gennai strinse i denti. "Mephistomon deve aver deciso di giocare il tutto per tutto... ha animato dozzine di Dark Towers e ha mandato i Digimon risultanti a distruggere la mia casa, in modo che voi non abbiate più un posto dove nascondervi ai suoi computer! Speravo che la nostra posizione rimanesse segreta per un altro pò..."
"In questo caso... temo che dovremo dividerci un'altra volta!" esclamò Taichi. "Daisuke! Tu, i tuoi compagni e i ragazzi provenienti dagli altri paesi salite su Imperialdramon e andate a salvare Ken. Dei Digimon artificiali di Mephistomon ci occupiamo noi!"
"D'accordo, Taichi! Date loro una lezione anche da parte mia!" rispose Daisuke.
Mummymon si fece avanti, piazzandosi vicino al gruppo di Taichi. "Ragazzi! Mi unisco anch'io a voi! Ho un conto in sospeso con Mephistomon e i suoi bestioni! E poi, non ho ancora fatto abbastanza per sdebitarmi!"
"Va bene, Mummymon..." rispose Taichi, notando i cenni d'assenso dei suoi compagni del primo gruppo. Intanto, i Digiprescelti più giovani e i loro partner erano entrati nel raggio di luce emanato da Imperialdramon, e una barriera di energia pura, a mò di cabina passeggeri, era apparsa attorno a loro, permettendo al gigantesco Digimon di trasportarli tutti. Da questa gabbia di forza, Michael e altri alzarono la mano per salutare e augurare buona fortuna.
"Okay, a Daemon pensiamo noi! Ci incontriamo di nuovo qui quando avremo sistemato le cose!" esclamò il digiprescelto americano, mentre Imperialdramon iniziava a prendere quota. Il Digimon draconico abbassò la testa, e parlò ai Digiprescelti più grandi. "BUONA FORTUNA CONTRO MEPHISTOMON E I SUOI UOMINI! NOI SISTEMEREMO DAEMON, RITROVEREMO KEN E TORNEREMO DA VOI IN UN LAMPO!"
"Buona fortuna, ragazzi!" esclamò Gennai alzando la mano. "E mi raccomando, non abbassate la guardia! Ricordatevi che Daemon è terribilmente potente!"
Gli rispose un segno di pollice in alto da parte del gruppo, prima che Imperialdramon si librasse nei cieli tersi e partisse, quasi scomparendo nel nulla davanti agli occhi dei Digiprescelti più anziani grazie alla sua incredibile velocità.
"Questo Imperialdramon è veramente incredibile..." commentò Gabumon, ancora sbalordito da quanto aveva visto del Digimon leggendario. "Speriamo che sia sufficiente contro quel Daemon..."
Gennai annuì lentamente. "Sì, è quello che spero anch'io..."
"Vedrete, non ci sarà problema!" proseguì Taichi. "Se conosco Daisuke come credo, torneranno vittoriosi... e dobbiamo ringraziare anche il qui presente Mummymon per l'utile consiglio che gli ha dato!". Concluse battendo una mano sulla schiena del Digimon mummia, che sobbalzò e sghignazzò nervosamente. Dopotutto, ancora non si sentiva del tutto a suo agio, con quello che aveva fatto prima...
"Bene, allora non ci resta che accogliere Mephistomon come merita." concluse Yamato. "Chuumon, Sukamon, da dove avete detto che stanno arrivando i suoi Digimon artificiali?"
"Li abbiamo visti che arrivavano qui da quella direzione!" rispose Chuumon, indicando un sentiero che si dirigeva verso un settore ad ovest. "Ormai dovrebbero arrivare qui entro un'ora, o poco prima."
"In tal caso, vediamo di anticiparli." rispose Sora. "Con due Mega e cinque Ultimate contando anche Mummymon-san, dovremmo riuscire a tenere testa anche a un così grande numero di Digimon artificiali..."
"Posso dire con relativa sicurezza che, se sono davvero così tanti, dovrebbero essere perlopiù dei Champion... nel Mondo Digitale non sono rimaste abbastanza Dark Towers da animare un gran numero di Ultimate, quindi dovremmo stare sicuri da questo punto di vista." disse Koushiro, facendo un rapido calcolo.
Jyou annuì, ma un dubbio gli permaneva in mente. "Tuttavia... mi sembra strano che Mephistomon abbia fatto una mossa del genere... credo che sappia, ormai, quali sono le caratteristiche dei nostri Digimon: perchè mandarci contro un esercito di Champion, quando sa bene che non possono competere con voi?" chiese, rivolto a Gomamon e agli altri loro compagni. Il piccolo Digimon foca alzò le spalle con nonchalance.
"Mah... chi lo sa cosa passa per la testa di un prodotto degli scarti di Apocalymon! Avrà perso la pazienza, e avrà deciso di lanciare un attacco disperato... e questa è la nostra occasione di sistemarlo una volta per tutte!" disse Gomamon, alzando una zampina in aria come un generale che arringa le truppe. Tutti i Digimon lo imitarono, esclamando ad una sola voce: "ANDIAMO!".
Taichi si mise una mano davanti alla bocca e sghignazzò brevemente. L'entusiasmo che i loro piccoli amici digitali mettevano in ogni cosa che facevano era contagioso, e ammirava il fatto che, anche in un momento così cruciale, riuscissero a mantenere la calma e pensare positivo.
"Credo che questa grinta ci servirà... ora ci stiamo avvicinando al momento decisivo. Entro breve, Mephistomon avrà esaurito le sue risorse, e finalmente sarà costretto ad affrontarci personalmente. E noi lo fermeremo, prima che possa fare ulteriori danni. Dal canto loro, Daisuke e gli altri fermeranno Daemon... e a quel punto, potremo davvero dire di aver risolto ogni problema del Mondo Digitale..." pensò tra sè il Digiprescelto del Coraggio, riconocendo la propria espessione determinata sui volti di tutti i suoi vecchi compagni... e anche su quello di Mummymon!
Mimi si chinò e accarezzò Chuumon sulla testa, sorridendo dolcemente. "Grazie, Chuumon, grazie, Sukamon... ancora una volta vi siamo debitori!"
Arrossendo visibilmente, il piccolo topo rosa iniziò a balbettare dei ringraziamenti. "Oh... beh... niente di che... abbiamo... sì, insomma... fatto il nostro dovere... ehm... sì... dopotutto, Mimi, tu sei sempre stata così buona con noi, anche se all'inizio ti siamo sembrati dei tipi strani..."
"Forse sarete anche un pò strani, ma avete un grande cuore!" rispose la ragazzina dai capelli rosa. "Vi saremo sempre grati per il vostro aiuto!"
"Mimi-chan..." esclamò Chuumon, con dei fiumi di lacrime stilizzati che gli scorrevano lungo le guance...
Il momento fu rovinato quando Sukamon, di punto in bianco, scattò su e afferrò una mano di Mimi nelle proprie, tentando come poteva di mettersi in una posa da latin lover, con tanto di rosa rossa apprsa dal nulla tra i denti! "Beh... allora... se proprio proprio volessi ringraziarci, signorina... le andrebbe un appuntamento con me?" propose, sbattendo gli occhi e assumendo la sua espressione più attraente... ovviamente nel senso relativo della parola, data la natura del Digimon stesso!
I ragazzi prescelti, i Digimon, e Gennai, che fino a poco prima avevano assistito commossi alla dimostrazione di affetto e amicizia, assunsero improvvisamente delle espressioni sbalordite, dei goccioloni di sudore scesero sulle loro fronti, e delle grosse libellule nere svolazzarono dietro le loro nuche!
"Un... appuntamento?" fece eco Taichi.
"Mimi-chan... credo che ci siano un pò di cose che dovresti spiegarci..." commentò Sora, sbattendo gli occhi davanti alla surreale scena.
Mimi si irrigidì, sentendosi proporre esattamente quello che più temeva... una piccola venuzza pulsante le apparve sulla testa... delle lievi scosse telluriche minarono la stabilità del terreno attorno a lei... una inconfondibile aura rossa aveva iniziato a brillare attorno a lei... ormai i sintomi c'erano tutti...
Con un rapido movimento, Mimi portò entrambe le mani dietro di sè e afferrò il manico di un enorme martello di legno sulla cui testa c'era scritto '100 Tons'. Poi, muovendo entrambe le braccia, sferrò un devastante colpo davanti a sè, proiettando in aria il malcapitato Sukamon assieme al suo compagno, sotto gli occhi increduli di tutti i presenti!
"Te l'avevo detto che non avrebbe funzionatoooooooo!" si sentì la voce di Chuumon, mentre i due Digimon iniziavano a solcare i cieli.
"Io ci ho provatooooooooo!" rispose Sukamon.
I due Digimon si dileguarono nei cieli, e il punto in cui erano scomparsi brillò come una stella per un istante, mentre il martello punitore svaniva dalle mani di Mimi misteriosamente come era apparso. Con aria indignata, Mimi si sbattè la polvere dalle mani. "Sono dei grandi amici, è vero... ma quel Sukamon si stava montando un pò troppo la testa!" spiegò ai suoi sbalorditi compagni.
Palmon fischiettò con tono di ammirazione, e rise divertita. "Accidenti, Mimi-chan! Se lo avessimo saputo prima, avremmo trovato un modo di usare la tua forza contro Mephistomon... non so se rendo!". La battuta scatenò l'ilarità generale, e anche i più seri Yamato e Koushiro furono costretti a mettersi una mano davanti alla bocca per trattenere le risate.
Smettendo gradatamente di ridere, Taichi si rivolse nuovamente ai suoi amici. "E va bene, ragazzi... allora, se siete tutti pronti, possiamo partire! Agumon, ti senti pronto?"
"Mai stato più pronto in vita mia!" esclamò il piccolo dinosauro.
"Anch'io sono pronta!" rispose Sora.
"E anch'io!" fece eco Biyomon.
"Andiamo." disse Yamato, annuendo.
Gabumon: "Siamo tutti con te!"
Koushiro: "Ce la faremo."
Tentomon: "Confermo anch'io!"
Jyou: "Ormai la pace è alla nostra portata!"
Gomamon: "E non ce la faremo sfuggire!"
Mimi: "Allora ci siamo tutti!"
Palmon: "Daremo a Mephistomon una lezione che non scorderà!"
Mummymon: "Bene... e io vi darò una mano!"
"Io non posso che augurare anche a voi buona fortuna, ragazzi..." disse Gennai "...e dirvi che tutto il Mondo Digitale sarà sempre in debito con voi."
Con un sorriso sicuro, Taichi afferò il suo Digivice vecchio modello, e ne fissò lo schermo per un istante, come a ricordare i vecchi tempi. Poi, rialzò la testa, incamminandosi lungo il sentiero seguito dai suoi amici.
"Perfetto... allora concludiamo ciò che abbiamo lasciato in sospeso tre anni fa!"
CONTINUA...
Note dell'autore: E con questo capitolo, ho fatto entrare in scena Imperialdramon. Nel prossimo, inizierà la sfida con Daemon e i suoi scagnozzi, e con i Digimon artificiali di Mephistomon... cosa verrà a galla? Il misterioso superiore di Phantomon e Oikawa si rivelerà? Mephistomon svelerà il suo vero piano? Per queste e altre risposte, appuntamento al prossimo capitolo!
Purtroppo, cominciano ad avvicinarsi gli esami, quindi forse avrò meno tempo per continuare... temo che potrò scrivere soltanto la sera! Anche così, continuerò a fare del mio meglio per regalarvi una storia sempre emozionante! Intanto, posso dire di essere abbastanza soddisfatto di come è venuto questo capitolo, anche se ci sono delle scene che, a mio parere, potevo fare molto meglio. Ah, già, a proposito... la scena dello scambio di pensieri tra Daisuke e Ken mi è stata lievemente ispirata dal leggendario anime 'Mobile Suit Gundam', dalla celeberrima scena in cui Amuro e Lalah entrano in contatto Newtype...
Non ho altro da dirvi per adesso! Restate collegati per il Capitolo 21, che arriverà... il prima possibile! Grazie a tutti!
Justice Gundam
