Digimon Adventure 02 Reload

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Justice: Bentornati, amici lettori! Siamo finalmente arrivati al Capitolo 23 della mia prima serie di Digimon, e ormai la battaglia finale (o forse dovrei dire LE battaglie finali...) è ad un passo... prima, però, i ragazzi dovranno vedersela con Daemon e trovare il modo di tornare a casa... e non hanno idea di quali sorprese Mephistomon e il misterioso (ma davvero?) 'benefattore' di Oikawa abbiano in serbo per loro!

Mimi: Ecco, lo sapevo... ha intenzione di farci qualche altra brutta sorpresa...

Derek: Meno male che Digimon non gli appartiene, altrimenti chissà dove saremmo adesso...

Justice: Tanto per incominciare, signor Digiprescelto dell'Adattabilità, un pò di rispetto per chi ti ha dato un ruolo un attimo più importante di quella frazione di episodio nella quale sei stato relegato nella serie originale!

Derek: ...ammutolisco.

Justice: Ti conviene, potrei sempre decidere di cancellarti dalla fic...

Jyou: Ehm... non mi sembra il caso di litigare così per queste sciocchezze... non faremmo meglio a rispondere alle recensioni e poi proseguire con la storia?

Justice: (borbottando) Va bene, va bene...

Taichi: Come accade spesso, ci arriva per prima la recensione del nostro amico KillKenny, che a quanto vedo si aspetta fuoco e fiamme per gli scontri finali! Molto bene, sarai accontentato, e questo capitolo non sarà che l'inizio! Se sta tornando Apocalymon? Hmmm... l'autore mi comunica che non posso anticipare niente, mi dispiace...

Justice: Grazie ancora dei complimenti, Francesca Akira, ma sono comunque convinto che tu sia molto più brava di me in campo Digimon! Non conta il fatto che io aggiorni più spesso... per il resto, sì, Daemon ha usato molta energia per creare il Digivice di Phantomon... ma considera anche che Imperialdramon non ha ancora ottenuto il Fighter Mode, in cui è molto più potente! Quindi, Imperialdramon potrebbe non essere in così netto vantaggio...

Iori: Ancora una volta, Miele, siamo contenti che il capitolo ti sia piaciuto, e speriamo che la nostra battaglia con Daemon sia all'altezza delle tue aspettative. Per il resto... beh, intanto l'autore ha voluto far avvicinare un pò questi due personaggi... in futuro vedremo come evolverà, visto che l'autore preferisce procedere un pò per gradi...

Jyou: Ringraziamo inoltre Topomouse per la recensione: beh, l'autore dice che, in effetti, cerca sempre di mettere un certo impegno nei combattimenti. E, dato che questi ultimi capitoli saranno pieni di combattimenti, aspettati scintille anche tu! Per il resto... chi sia AlforceVeedramon sarà spiegato in questo capitolo!

Miyako: Ringraziamo per i suoi commenti anche Driger, alla quale questa storia sembra fare sempre impressione positiva. Ora ci vedrai in azione contro Daemon in persona, e gli ultimi tasselli del puzzle cominceranno ad andare al loro posto... continua a seguirci! Per quanto riguarda la recensione di Rika88... davvero pensi che Ken sia stato messo in ombra? In tal caso, l'autore vedrà di dargli un pò più di ruolo, in modo che non scompaia dietro Daisuke. Arukenimon... beh, ormai la conosciamo! E infine Daisuke... anche secondo l'autore, l'anime non ha reso proprio giustizia al suo personaggio. Certo, io sono la prima a dire che è un fesso, un imbranato, un buffone, uno che si crede chissà chi, uno...

Daisuke (irritato): Abbiamo capito, non serve che tu sottolinei!

Miyako: ...però riconosco anch'io che si è comportato in maniera matura e responsabile nelle ultime puntate, e lo rispetto per questo!

Justice: Questo capitolo segna inoltre il ritorno in scena di un Digimon molto amato sia da me che, a quanto vedo, anche dai lettori... comunque, non vi anticipo altro, visto che il capitolo sta per incominciare! Buona lettura a tutti!

Capitolo 23 - La sconfitta di Daemon

Mondo Digitale. Una pianura erbosa nella zona sud-orientale.

Un silenzio innaturale regnava supremo sulla zona, interrotto solo da qualche alito di vento che spirava tra i rami degli alberi e dall'occasione, sparuto piccolo Digimon che saltellava tra l'erba, tenendosi a debita distanza dalle dozzine di infernali obelischi di controllo che costellavano il terreno. Una coltre di nuvole nere, percorsa da minacciose scariche elettriche, si era raccolta sopra la zona, come se la presenza delle Dark Towers, così fitta in quel settore, avesse inquinato l'atmosfera. Quella che, prima dell'avvento di Mephistomon, era semplicemente un'altra zona di DigiWorld era ora ridotta ad una pianura morta e pervasa di energie negative, evitata da tutti i Digimon.

Improvvisamente, l'opprimente quiete venne spezzata quando una familiare ombra nera apparve in volo sopra la miriade di torri nere che si stagliava minacciosa contro il cielo: era la sagoma di un Digimon nero, corazzato e simile ad un incrocio tra un Tyrannosaurus Rex e un drago... un Digimon che a lungo aveva cercato il suo motivo di esistere e combattere, e che in quel momento stava guardando con disprezzo la sterminata distesa di Dark Towers... quelle Dark Towers a cui doveva la sua creazione, ma verso le quali non provava altro che odio... e che avrebbero continuato ad insozzare il Mondo Digitale che lui aveva imparato ad amare, se non avesse fatto qualcosa.

E qualcosa poteva fare. Quegli orribili strumenti di controllo erano il mezzo con cui Mephistomon cercava di portare la distruzione nel Mondo Digitale, e poi anche in quello Reale. Erano stati il mezzo con cui aveva dato vita ai suoi distruttivi Digimon artificiali, con i quali progettava di mettere a ferro e fuoco entrambi i mondi. Lui stesso era un prodotto, per quanto imprevisto, di un centinaio di quegli orrori.

E tuttavia, quegli stessi poteri che tutte quelle Dark Towers gli avevano conferito, ora sarebbero stati il mezzo per annientarle...

Dopo essere rimasto immobile a mezz'aria ancora per qualche secondo, BlackWarGreymon alzò entrambe le braccia, e una sfera di energia nera dai riflessi purpurei cominciò ad apparire tra i suoi artigli corazzati, diventando sempre più grande man mano che il Mega artificiale si concentrava. Ben presto, la sfera raggiunse dimensioni pari a quelle del Digimon, e iniziò a pulsare, quasi implorando il suo creatore di lasciarla andare e permetterle di divorare i suoi bersagli. Ancora per un secondo BlackWarGreymon rimase concentrato, portando l'energia al massimo, poi lanciò il suo ruggito di battaglia.

"TERRA DESTROYER!"

Con un rapido movimento delle braccia, BlackWarGreymon scagliò la sfera di energia negativa contro le Dark Towers, in un punto in cui la concentrazione era superiore. L'enorme proiettile partì con il ruggito di una belva infuriata, piombando come una meteora sugli obelischi di controllo e tingendo l'aria dei suoi riflessi violacei. Si sentì un rombo tremendo, simile a quello di un fulmine che cade molto vicino, quando il Terra Destroyer toccò il suolo ed esplose, proiettando in aria enormi zolle di terra e frammenti di granito nero che fino a qualche istante prima appartenevano alle diaboliche torri nere. Decine di Dark Towers furono vaporizzate dall'esplosione iniziale, mentre numerose altre vennero sradicate e gettate per terra dall'onda d'urto. Con cupa soddisfazione, BlackWarGreymon osservò le Dark Towers cadute che si dissolvevano nel nulla, la sua corazza nera illuminata dalla luce purpurea del suo attacco. Gradatamente, il terrificante rumore dell'esplosione si quietò, e la luce nera che aveva avvolto la zona si diradò, permettendo di vedere i devastanti effetti del Terra Destroyer: la zona dove la Dark Towers erano state erette era stata ridotta ad un cratere rovente e dai bordi anneriti, circondato da qualche misero resto degli obelischi di controllo e avvolto in una nube di fumo grigio che saliva lentamente. BlackWarGreymon storse impercettibilmente il naso: un danno notevole per quella zona... tuttavia, pur sempre minore di quello che le Dark Towers avrebbero fatto se fossero rimaste in piedi. Lentamente, il dinosauro nero scese a terra e si affilò gli artigli l'uno contro l'altro, puntando lo sguardo verso le Dark Towers rimaste in piedi.

"Finalmente, ora lo so..." disse tra sè BlackWarGreymon. "Ora so qual è il mio compito, e quale potrebbe essere il mio scopo in questo mondo..."

I ragazzi e i loro compagni trattennero il fiato, tenendo gli sguardi fissi su Daemon che avanzava verso di loro, una fiamma rossa che ardeva quasi rabbiosamente nel palmo della sua mano destra. Inquietanti bagliori di luce scarlatta illuminavano a sprazzi e in confuso i muri d'acciaio della tana del signore dei demoni, e le figure in ritirata di SkullSatamon, LadyDevimon e MarineDevimon. Daisuke e Ken, alla testa del gruppo dei loro amici, dovevano ammettere di essere felici del fatto che le lingue di fuoco non illuminassero anche il volto di Daemon, che restava sempre nascosto dal cappuccio della tunica. Dietro di loro, Hikari era riuscita a smettere di tremare, ma il suo sguardo impaurito era ancora fisso sul Digimon ammantato. L'energia negativa emessa dal suo corpo era qualcosa che lei non aveva mai sentito nemmeno quando era stata trascinata nella Dark Area...

Con un unico movimento della mano sinistra, Daemon fece sparire il piccolo oggetto che teneva stretto in essa nella manica del suo abito dalle ampie falde e continuò ad avanzare. Ormai la sua possente figura copriva la vista dei ragazzi e dei Digimon più piccoli. Finalmente, Daemon parlò, la voce tetra che rimbombava in tutta la caverna. "ALLORA, VOGLIAMO INIZIARE? NON HO TUTTO IL GIORNO DA DEDICARVI, E IL VOSTRO AMICO HA QUALCOSA CHE MI APPARTIENE. CONSEGNATEMELO SUBITO, E VI LASCERO' ANDARE. QUESTO E' IL MIO ULTIMO AVVERTIMENTO."

Con aria decisa, Imperialdramon avanzò verso il demone ammantato, ricambiando il suo sguardo furente con uno determinato. "QUESTO TE LO PUOI SCORDARE, DAEMON. NON SAPPIAMO COSA TU VOGLIA DA KEN, MA SICURAMENTE LE TUE INTENZIONI NON SONO BUONE. SE VUOI KEN, DOVRAI PRIMA PASSARE SU DI NOI!". Guardandosi attorno, il drago leggendario sorrise tra sè vedendo che la sua stessa espressione era riflessa sui volti di tutti gli altri Digimon e dei ragazzi prescelti.

"L'hai sentito, amico?" riprese Daisuke, indicando Imperialdramon con il pollice. "Questa è la nostra risposta, quindi fai le valigie e smamma, oppure rimani e affrontaci... ma ti avverto che non ci faremo battere tanto facilmente!"

Daemon scosse la testa, facendo finta di essere dispiaciuto per la risposta. "VOI ESSERI UMANI DOVETE SEMPRE FARE LE COSE NELLA MANIERA PIU' DIFFICILE, EH? E AVETE FINITO PER CONTAGIARE I VOSTRI DIGIMON... D'ACCORDO, SE E' QUESTO CHE VOLETE, MI PRENDERO' IL DARK SEED DOPO AVER SPAZZATO VIA I VOSTRI PATETICI ANIMALETTI... SOLO, NON DITE CHE NON VI AVEVO AVVISATO!"

"Ma si può sapere una buona volta cos'è questo Dark Seed?" chiese Takeru. "E perchè mai dovrebbe averlo Ichijouji-san? A cosa ti serve?"

Daemon ghignò dietro il cappuccio. "HUHUHUUU... CERTO, VOI NON POTETE RICORDARE... MA AD OGNI MODO, NON CREDO CHE QUESTA RISPOSTA VI SERVIRA' A MOLTO, VISTO CHE LA VOSTRA FINE E' VICINA. SAPPIATE SOLO CHE IL SUO POTERE MI PERMETTERA' DI REGNARE INCONTRASTATO SUI VOSTRI MONDI, IN OGNI TEMPO E IN OGNI ERA. MA IL TEMPO DELLE PAROLE E' FINITO, MOCCIOSI PRESCELTI! EVIL INFERNO!"

Con queste parole, Daemon portò avanti le mani aperte e lanciò un'enorme sfera di fuoco scarlatto contro i suoi avversari impreparati. Il proiettile fiammeggiante schizzò attraverso l'aria a velocità folle e colpì il terreno davanti ai Digimon, esplodendo fragorosamente e inghiottendo alcuni dei Digimon nel suo bagliore infernale. Tra urla di dolore e disappunto, Silphymon, Deramon, Triceramon e Megadramon vennero scagliati in aria dall'esplosione e gettati sul pavimento, mentre gli altri Digimon indietreggiavano allarmati, chiudendosi in difesa per proteggersi dalle fiammate e dai detriti che schizzavano per ogni dove.

"Ragazzi!" esclamò Daisuke, facendosi scudo con le braccia e cercando disperatamente di mantenere l'equilibrio. Lui e gli altri bambini prescelti erano stati costretti a ritirarsi verso un anfratto della grotta per evitare di restare coinvolti nella lotta.

"Accidenti..." mormorò Michael, osservando preoccupato il suo Digimon, MegaSeadramon, che tentava di difendersi dall'onda d'urto dell'esplosione, ma veniva infine sollevato in aria e scagliato contro il muro. "Questo tizio non scherza..."

Imperialdramon e Shakkoumon furono i primi a riprendere lucidità. Rimessosi in piedi, il Digimon dall'aspetto di statua si librò in volo e sparò una raffica di Kachina Bombs, i suoi dischi taglienti, dal gonnellino, mentre Imperialdramon iniziava a caricare il suo Positron Laser, aguzzando la vista per individuare Daemon tra le fiamme dell'esplosione precedente, che ancora non si erano diradate. La minacciosa sagoma del demone ammantato apparve improvvisamente tra le fiamme, ali spiegate e pronto alla carica...

Imperialdramon ebbe appena il tempo di sussultare quando Daemon scattò verso di lui scartando agilmente tutti i proiettili di Shakkoumon, più veloce di quanto l'occhio umano potesse vedere: il dragone non pensava di aver mai visto una velocità simile, nemmeno da BlackWarGreymon... ma i suoi pensieri vennero interrotti da un tremendo pugno al volto che lo costrinse ad indietreggiare e interruppe il caricamento del suo cannone. Shakkoumon si voltò rapidamente verso il suo compagno, e i suoi occhi tondi si illuminarono di rosso...

"JUSTICE BEAM!" esclamò Shakkoumon, sparando un doppio laser scarlatto contro il signore dei demoni, che non riuscì ad alzare la guardia in tempo, e si voltò verso il Digimon statua soltanto per essere colpito in pieno petto e sbalzato indietro. Sfortunatamente, i raggi si infransero sul suo corpo, senza infliggergli nessun danno.

"Che... CHE COSA?" strillò Miyako, gli occhi quasi fuori dalle orbite. "Si è preso quel colpo come aria fresca!"

Daemon si ripulì la tunica dalla polvere con due rapidi gesti della mano. "NOTEVOLE. ORA SI' CHE MI E' CHIARO COME ABBIATE FATTO A SCONFIGGERE I MIEI UOMINI... MA SFORTUNATAMENTE PER VOI, CI VORRA' BEN ALTRO CONTRO DI ME..."

"VUOI CHE FACCIAMO QUALCOSA DI PIU', PAGLIACCIO AMMANTATO?" esclamò Silphymon, rialzandosi con un colpo di reni. "ECCOTI SERVITO, ALLORA! STATIC FORCE!"

Silphymon congiunse le mani, creò una sfera di energia rosata tra i palmi e portò avanti le braccia, scagliando il proiettile energetico contro Daemon con tutta la forza di cui era capace. Il demone, tuttavia, rimase fermo a mezz'aria, osservando la sfera che sfrecciava verso di lui con ben poco interesse. Quando ormai sembrava inevitabile che la Static Force lo raggiungesse, Daemon richiuse le ali davanti a sè, facendosi scudo con esse e respingendo il colpo di Silphymon senza problemi.

"QUESTO SAREBBE QUALCOSA DI PIU', MISERA NULLITA'?" tuonò, riaprendo le ali. Non si aspettò di trovarsi di fronte il sorrisetto malizioso dell'uomo-aquila, che sembrava aver previsto ogni cosa.

"CERTO CHE NO, DAEMON. SERVIVA SOLO A DISTRARTI! FORZA, RAGAZZI, TOCCA A VOI!"

"NON CE LO FACCIAMO DIRE DUE VOLTE!" ruggì Imperialdramon, ancora alle spalle di Daemon. Il drago leggendario aveva approfittato dell'istante di distrazione del suo avversario per caricare nuovamente il suo cannone, e non intendeva farsi sfuggire quest'altra possibilità di colpirlo! Anche Shakkoumon e Megadramon avevano preso la mira ed erano pronti a scatenare i loro attacchi sul comandante supremo dei Daemon Corps.

"POSITRON LASER!" esclamò Imperialdramon, aprendo il fuoco con il suo cannone.

"JUSTICE BEAM!" Shakkoumon provò di nuovo a colpire con i suoi raggi ottici.

"Darkside Attack!" ruggì Megadramon, esplodendo una raffica di missili contro Daemon. Il Digimon malvagio si ritrovò circondato dai colpi che si dirigevano verso di lui, ma sfortunatamente la cosa non sembrò preoccuparlo più di tanto. Infatti, dopo essersi guardato rapidamente attorno, Daemon alzò le spalle... e svanì nel nulla sotto gli occhi di tutti!

"NO! Dannazione, può anche teletrasportarsi?" ruggì Megadramon, guardando con rabbia i suoi missili che continuavano a sfrecciare... e venivano centrati in pieno dai raggi di Imperialdramon e Shakkoumon, esplodendo a mezz'aria senza fare danni. Stringendo i denti per il disappunto, Silphymon si girò... e un potente manrovescio lo colpì al viso, sollevandolo in aria per poi farlo ripiombare al suolo dopo un volo di diversi metri. Daemon era riapparso esattamente dietro di lui!

"NON STATE FACENDO GRANDI PROGRESSI, MI SEMBRA! EVIL INFERNO!" esclamò il demone ammantato, creando un'altra fiammata tra le mani e scagliandola contro Imperialdramon, Shakkoumon e Megadramon. Il Mega riuscì a difendersi alzando una zampa anteriore e facendosi scudo in qualche modo, ma gli altri due vennero raggiunti dal tremendo colpo e scagliati contro le pareti, scivolando storditi al suolo.

"HUHUHUHUUUU... MI FATE RIDERE, POVERI SCIOCCHI!" sghignazzò Daemon osservando i tre Digimon a terra e Imperialdramon in difficoltà. Prima che potesse continuare l'attacco, però, due ombre gigantesche si sollevarono su di lui, seguiti da un paio di giganteschi Digimon rettili pronti all'attacco!

"Non ti sarai dimenticato di noi, vero? Thunder Javelin!" esclamò MegaSeadramon. Una potente scarica elettrica partì dal corno sulla sua fronte e sfrecciò verso Daemon, che lo evitò agilmente con un passo laterale. Ma così facendo, il demone ammantato finì esattamente sulla traiettoria di Triceramon, le cui corna appuntite, avvolte da fiamme scarlatte, miravano dritte contro il suo torace!

"Tri Horn Attack!" ruggì il triceratopo bipede, scendendo in picchiata sul signore dei demoni. Ma, ancora una volta, Daemon si rivelò un avversario troppo abile: con un rapido colpo d'ali, prese il volo, sfrecciando verso Triceramon e colpendolo al ventre con diversi pugni prima che potesse completare l'attacco. Triceramon venne scagliato a terra di schiena con un grugnito di dolore. Poi, Daemon si voltò rapidamente verso MegaSeadramon, che già stava caricando un altro Thunder Javelin, e gli scagliò contro un paio di palle di fuoco rosse. Il serpente marino, colto di sorpresa, riuscì ad evitare la prima con uno scatto laterale, ma la seconda lo colpì al torace, facendolo barcollare pericolosamente.

"B... Beak Buster!" squillò la vocina di Deramon. Daemon distolse la sua attenzione da MegaSeadramon per vedere la colomba gigante scagliarsi verso di lui a mò di proiettile con il becco in avanti, una scintillante aura bianca attorno al corpo. Con un rapido movimento del braccio, talmente veloce da sembrare impossibile da eseguire, il demone ammantato afferrò al volo Deramon per il becco, la sollevò in aria mentre lei si dibatteva per liberarsi, e, con un verso di disprezzo, la scagliò via, facendola finire con la schiena contro il muro! Per fortuna, il grosso cespuglio che Deramon portava sulla schiena ebbe l'effetto di attutire il colpo, ma anche così la colomba rimase stordita e scivolò al suolo con gli occhi trasformati in spirali.

"INSETTO IRRITANTE." sentenziò Daemon, iniziando a creare altre fiamme nella sua mano destra e preparandosi a scagliarle contro i tre Digimon che gli stavano di fronte. MegaSeadramon scattò di nuovo in avanti, cercando di colpire Daemon con il corno sulla fronte, ma il demone ammantato riuscì a fermare la lama lucente con la mano libera e, senza nessuno sforzo apparente, scagliò via il serpente marino, facendolo finire addosso a Triceramon che si era appena rialzato. Poi, puntò la mano destra verso i suoi bersagli, stringendo gli occhi con cupa soddisfazione.

"MegaSeadramon!" esclamò Michael.

"Attento, Triceramon! Para quel colpo!" strillò Rosa.

"No! Deramon, riprenditi!" esclamò Catherine, vedendo che la colomba stentava a rialzarsi. Per fortuna, prima che Daemon potesse attaccare, Imperialdramon riuscì a riorganizzarsi e caricò il suo cannone.

"Forza, Imperialdramon! Fagliela vedere!" lo incitò Daisuke. Il drago leggendario strinse gli occhi e fece un sorriso, inquadrando il signore dei demoni e prendendo accuratamente la mira...

"GIGA CRUSHER!" ruggì Imperialdramon, sparando una raffica di raggi di energia positiva contro Daemon, che si voltò allarmato e, capendo di non avere il tempo di spostarsi, interruppe l'attacco che stava preparando per incrociare le braccia davanti a sè, in modo da farsi scudo. I laser di Imperialdramon lo raggiunsero, strappandogli, per la prima volta da quando il duello era iniziato, un grugnito di dolore e costringendolo ad indietreggiare di qualche passo! Daemon barcollò, ma si rimise in piedi quasi subito, una vaga espressione di incredulità dipinta sul volto minaccioso.

"Sì! Finalmente gli abbiamo fatto qualcosa!" esultò Miyako, facendo un salto e sollevando un pugno in aria.

Daemon scosse il braccio destro con aria infastidita. "HMPH... IMPRESSIONANTE, DEVO AMMETTERLO... NE E' PASSATO DI TEMPO DALL'ULTIMA VOLTA CHE HO AFFRONTATO QUALCUNO IN GRADO DI INFLIGGERMI DEI DANNI... DA QUANDO, TANTI ANNI FA, ALFORCEVEEDRAMON E I VOSTRI PREDECESSORI MI HANNO AFFRONTATO IN COMBATTIMENTO..."

Il nome che Daemon aveva pronunciato fece apparire un'espressione confusa sul volto dei ragazzi prescelti e dei loro compagni. "AlforceVeedramon? I nostri predecessori? Parli dei cinque Digiprescelti originali, immagino..." disse Ken.

Mentre i Digimon di livello Ultimate si rialzavano, schierandosi nuovamente davanti ai loro partner con aria protettiva, Daemon si tolse la polvere dalla tunica con un gesto infastidito della mano, e rispose. "PROPRIO LORO... SEI ANNI FA, SONO STATI PROPRIO LORO A MANDARE ALL'ARIA I MIEI PIANI... UNO DEI LORO DIGIMON, UN POTENTE MEGA DI NOME ALFORCEVEEDRAMON, MI HA AFFRONTATO IN COMBATTIMENTO, ED E' RIUSCITO, CON MIA GRANDE SORPRESA, A TENERMI TESTA... E' STATO GRAZIE A QUEI CINQUE INSULSI RAGAZZINI SE SONO RIMASTO INTRAPPOLATO NELLA DARK AREA PER TUTTO QUESTO TEMPO! E ORA, L'ENERGIA CHE IL VOSTRO DIGIMON, IMPERIALDRAMON, STA EMANANDO... E' STRAORDINARIAMENTE SIMILE A QUELLA DI ALFORCEVEEDRAMON, IL CHE SIGNIFICA CHE IL SUO POTENZIALE E' PARI O FORSE ANCHE SUPERIORE!"

"Se non altro, sai riconoscere il valore degli avversari che ti stanno davanti!" ribattè Daisuke. "Bene, visto che le cose stanno così... i nostri Digimon ti daranno un altro assaggio di questa energia che tanto temi!"

La reazione di Daemon fu uno sghignazzo divertito, che sembrò dissipare l'irritazione precedente. "HUHUHUUU... NON TI DARE TROPPE ARIE, RAGAZZINO... HO DETTO CHE IL POTENZIALE DI IMPERIALDRAMON E' PARI O SUPERIORE A QUELLO DI ALFORCEVEEDRAMON, NON CHE SIA GIA' A QUEL LIVELLO! MI ASSICURERO' DI ELIMINARVI PRIMA CHE QUESTO SUCCEDA! CHAOS FLARE!" Con queste parole, Daemon portò entrambe le mani davanti a sè, e il luccichio bluastro dei suoi occhi crebbe improvvisamente di intensità, diventando una sorta di flash che illuminò l'intera grotta e mandò potenti ondate di energia a schiantarsi contro i Digimon dei ragazzi prescelti, indebolendoli seriamente e costringendone molti con le ginocchia a terra! Anche Imperialdramon, questa volta, non riuscì a resistere e venne scagliato a terra, atterrando su un fianco con uno schianto che fece tremare le pareti della caverna, mentre i ragazzi venivano fatti volare all'indietro dall'onda d'urto e finirono ruzzoloni a terra tra urla di sorpresa e panico. L'abbagliante luce azzurra si smorzò un attimo dopo, rivelando lo spettacolo dei Digimon a terra doloranti, dei Digiprescelti storditi... e di Daemon, ancora nel pieno delle forze, che rilassava le braccia lungo i fianchi, ridendo sinistramente.

"A... Accidenti..." mormorò Takeru, ponendosi una mano sulla tempia mentre si rimetteva in piedi. "Sembra indistruttibile..."

"TSK... MISERE CREATURE, DAVVERO PENSATE DI POTER COMPETERE CON ME? E' VERO CHE I MIEI POTERI NON SONO AL MASSIMO, AL MOMENTO..." ringhiò il Demone dell'Ira, infastidito per aver dovuto usare parte della sua forza per creare il Digivice di Phantomon. "MA SONO COMUNQUE PIU' CHE SUFFICIENTI PER SPAZZARVI VIA TUTTI..."

"PIU' O MENO CE NE ERAVAMO ACCORTI TUTTI..." commentò Silphymon, rimettendosi in piedi barcollando.

"Ora sì che siamo nei guai..." commentò Iori. "Se davvero non è al massimo delle sue forze adesso, e pure riusciamo a malapena a resistere ai suoi attacchi, che possibilità abbiamo di sconfiggerlo?"

"Ci dovrà pur essere un modo!" esclamò Rosa indignata, stringendo una mano a pugno. "I Digiprescelti che sono venuti prima di noi ce l'hanno pure fatta, a sconfiggerlo, verdad?"

"E mi piacerebbe pure sapere come hanno fatto..." pensò tra sè Daisuke, tirando un sospiro di sollievo nel vedere che Imperialdramon si stava rialzando. Per il momento erano riusciti a reggere alla furia del signore dei demoni, ma per quanto tempo avrebbero potuto andare avanti? Se fosse continuato così, non per molto... Il ragazzino strinse i denti quando vide altre fiammate apparire tra le mani di Daemon, che riprese ad avvicinarsi minacciosamente...

"Devo farmi venire un'idea... ci sarà un modo per battere questo maniaco incappucciato, no? Ci DEVE essere..."

Ormai, la battaglia contro i Digimon artificiali stava volgendo al termine. Con anche Arukenimon e Mummymon dalla loro parte, i Digimon dei ragazzi prescelti erano riusciti a fare breccia tra le fila nemiche con ancora maggiore facilità, disperdendole e facendole a pezzi. Non più ammassati in modo da proteggersi a vicenda, ma sparpagliati per la pianura ed esposti agli attacchi dei loro avversari, gli ormai disorganizzati Digimon delle Dark Towers stavano cessando ogni resistenza, crollando uno ad uno sotto i colpi di WarGreymon, MetalGarurumon, e gli altri.

"Ormai li abbiamo in pugno, amici! Diamo loro il colpo di grazia! MEGA TORNADO!" esclamò WarGreymon, girando su sè stesso come una trivella e scagliandosi contro un gruppetto di Digimon artificiali, riducendoli in dati invisibili.

"Attacchiamo tutti assieme! ICE WOLF BITE!" ruggì MetalGarurumon, esplodendo un'altra raffica di missili contro i Digimon delle Dark Towers.

"Wing Blade!"

"Flower Cannon!"

"Vulcan's Hammer!"

"Horn Buster!"

"Spider Thread!"

"Long Machine Gun!"

Garudamon scagliò un proiettile infuocato a forma di aquila, Lillymon trasformò le proprie mani in un cannone e fece fuoco, Zudomon colpì il terreno con il suo maglio, facendo partire una scarica di energia, mentre MegaKabuterimon lanciò una folgore bianca dal suo corno. Arukenimon creò delle ragnatele dalla sua filiera e le diresse una ad una contro i Digimon artificiali, intrappolandoli e permettendo a Mummymon di colpirli e distruggerli con il suo fucile. Tutti gli attacchi centrarono i Digimon oscuri con precisione millimetrica, trasformandoli in statue nere senza vita che si sbriciolarono un istante dopo. Sotto lo sguardo soddisfatto dei Digimon e dei loro compagni, gli ultimi rimasugli di Dark Towers scomparirono in un vortice di pixel neri, e si dispersero al vento, facendo ripiombare la vallata nel silenzio e nella quiete. Quando finalmente l'ultimo dato dei Digimon artificiali sparì, WarGreymon tirò un sospiro di sollievo e riprese fiato per qualche secondo, poi alzò lo sguardo per osservare gli effetti dello scontro sul territorio. Il terreno era stato dissestato dalla violenza dello scontro, e delle grosse fenditure e voragini ora solcavano il suolo, a testimonianza della dura battaglia che si era appena conclusa... ci sarebbe voluto tempo per riparare questi danni, e tutti gli altri danni fatti dai Digimon di Mephistomon e dagli scagnozzi di Daemon... ma ora, forse, il Mondo Digitale avrebbe avuto il tempo di rigenerarsi, di tornare allo splendore che aveva prima dell'avvento dell'Imperatore. Forse, ora, una volta sconfitti Mephistomon e Daemon, la pace sarebbe stata di nuovo alla portata di tutti. Questi erano i pensieri di WarGreymon mentre osservava con aria stanca lo scenario della battaglia appena conclusa.

"Ce l'abbiamo fatta, ragazzi..." commentò, mentre un lieve sorriso gli increspava il volto dietro la maschera di metallo che indossava. "Avete fatto un ottimo lavoro, tutti quanti!". Con queste parole, il gigantesco Mega brillò e rimpicciolì, regredendo alla sua forma Rookie e sedendosi per terra esausto. Tutt'attorno, anche gli altri suoi compagni stavano facendo la stessa cosa, mentre Arukenimon e Mummymon sospiravano, rilassandosi dopo il duro scontro e tornando alle forme umane che avevano spesso usato per le loro missioni in incognito a DigiWorld. Dopo essersi passata una mano sulla fronte per scacciare la stanchezza, la donna-ragno fece un lieve sorriso, e si rivolse ai piccoli Digimon che la circondavano, osservandoli con la coda dell'occhio.

"Beh, immagino di dovervi dei ringraziamenti, piccoletti..." esordì. "Ci avete reso un bel favore!"

Biyomon si alzò in piedi, muovendo allegramente le ali. "Anche noi vi dobbiamo ringraziare, signori Arukenimon e Mummymon! Ci avete dato una mano in questa battaglia, e Mummymon prima ancora! Siamo stati contenti che voi abbiate combattuto al nostro fianco!"

"Già, Biyomon ha ragione!" ronzò Tentomon, alzandosi in volo. "Alla fine, non eravate cattivi come credevamo!"

La donna-ragno scosse impercettibilmente la testa, e il sorriso le scomparve rapidamente dalle labbra. "Hmph... in tal caso, temo che vi dovremo dare una delusione..."

"Agumon! Ragazzi, siete stati magnifici!" si sentì la voce di Taichi. Tutti i Digimon si voltarono per vedere i Digiprescelti più anziani correre verso di loro, e si rialzarono da terra per andare loro incontro. Ragazzi prescelti e compagni digitali si raggiunsero, scambiandosi abbracci e congratulazioni.

"Bravissimi, ragazzi, li avete sconfitti tutti! Siamo orgogliosi di voi!" replicò Taichi, prendendo in braccio Agumon. Il piccolo dinosauro rise divertito, mentre il suo partner umano lo faceva volteggiare lentamente in aria. "Taichi, mi fai il solletico!". Yamato si accucciò a terra e accarezzò affettuosamente la testa di Gabumon, grattandolo dietro le orecchie, mentre Jyou si chinava per prendere il braccio il festante Gomamon.

"Congratulazioni a tutti voi, amici! Grazie a voi e ai nostri nuovi alleati, ora Mephistomon non dovrebbe avere più risorse." proseguì Koushiro, permettendo a Tentomon di atterrargli sulla spalla.

"Complimenti, Palmon! Sono orgogliosa di te!" esclamò Mimi, abbracciando il piccolo Digimon vegetale. "Ora le cose dovrebbero essere molto più facili, senza quegli orribili Digimon neri in giro per DigiWorld!"

"Hehehee... grazie, Mimi-chan!" rispose Palmon, indicando i due Digimon artificiali dietro di sè con una delle sue mani-foglia. "Però, c'è qualcun altro che ci ha aiutato e dobbiamo ringraziare!"

La ragazzina dai capelli rosa annuì, per poi rivolgersi ad Arukenimon e a Mummymon. "Sì, i nostri Digimon hanno ragione! Arukenimon, Mummymon, vi siamo grati dal più profondo del cuore!"

Sora proseguì, accarezzando la testolina di Biyomon. "Il vostro aiuto è stato determinante, e vi ringraziamo per l'impegno che ci avete messo!"

"Heh, heh... beh, niente di che... ci siamo semplicemente sdebitati!" rispose Mummymon, mettendosi una mano dietro la nuca. "E poi, era una cosa che dovevamo al signor Oikawa, e... ARGH!" Improvvisamente, il Digimon mummia spalancò gli occhi allarmato e si mise una mano davanti alla bocca, mentre Arukenimon, che fino ad un attimo prima era sembrata serena, si irrigidiva, lanciando un'occhiataccia severa al suo compagno.

Fu un attimo. L'atmosfera festante e allegra che era seguita alla sconfitta dei Digimon artificiali di Mephistomon scemò rapidamente, allorchè ragazzi e Digimon drizzavano le orecchie nell'udire quel nome sconosciuto uscito dalle labbra di Mummymon. Sopra il gruppetto era calata un'ombra tetra, accompagnata da sospetti e timori. C'era qualcosa che non andava... decisamente!

"Il... il signor... Oikawa?" ripetè Mimi, il suo tono gioviale gravato da una sgradita sensazione di dubbio. "Che... che significa? Cos'è questa storia? Una cosa che dovevate fare per lui?". Dietro di lei, anche gli altri cominciavano a vociare, insospettiti. Era ormai chiaro che Arukenimon e Mummymon non erano più semplici Digimon coinvolti loro malgrado nelle vicende...

"Oikawa? E chi sarebbe?"

"Mai sentito questo nome..."

"Ma allora... chi sono questi due?"

"Cosa significa?"

Rendendosi conto dell'errore che aveva commesso, Mummymon cercò di far dimenticare le sue parole, agitando scompostamente le mani davanti a sè, e tentando di cambiare discorso. "Ah... ehm... sì, volevo dire... è una cosa che dovevamo a voi, ragazzi prescelti, e... sì, insomma, vi siamo grati e... allora, quand'è che andiamo a sistemare quel Mephistomon una volta per tutte? Saremo lieti di aiutarvi ancora... heheheheee..."

Arukenimon si sbattè una mano sulla fronte, irritata dalla goffaggine del suo complice e dai numerosi occhi sospettosi puntati verso di loro. "Piantala, razza di imbranato... credi davvero che siano così stupidi?"

Taichi fece un passo in avanti, un'espressione terribilmente seria dipinta sul volto. "Rispondo io per lui, Arukenimon: no, non lo siamo. Vi abbiamo accettato nella nostra squadra, perchè pensavamo di poterci fidare di voi... ma ora ci rendiamo conto che sapete qualcosa che non sappiamo e non volete rivelarci. Quindi, adesso spiegateci chi è questo Oikawa di cui avete appena parlato, e quali sono i vostri scopi. In che modo siete collegati all'attuale situazione di DigiWorld?"

"Oh, quante domande!" ribattè la donna-ragno in tono sarcastico, passando nuovamente alla sua forma aracnide. "Ma ci vorrebbe troppo tempo per spiegare ogni cosa, quindi... mi basti dire che la nostra alleanza termina qui! Spider Thread!". Poi, con un rapido movimento che colse tutti di sorpresa, Arukenimon sparò una raffica di fili appiccicosi contro i ragazzi prescelti e i loro compagni, che non riuscirono a spostarsi in tempo e vennero colpiti, rimanendo invischiati sul terreno, con espressioni attonite e furiose dipinte sul viso!

"AAARGH!" esclamò Yamato, ritrovandosi con le braccia e le gambe legate dai fili di seta, e iniziando a dibattersi per liberarsi. "Che... razza di inganno..."

"Avete approfittato di noi per i vostri scopi!" esclamò Gabumon, che ora si ritrovava nella stessa condizione dei suoi compagni: legato come un salame e impossibilitato a muoversi.

"E pensare..." proseguì Mimi, cercando di scollarsi il braccio destro dal terreno "...che noi ci eravamo fidati di voi... anche se all'inizio... io temevo che Mummymon non ci stesse dicendo tutta la verità... A quanto pare avevo ragione!"

L'accusa di Mimi sembrò pungere sul vivo Mummymon, che assunse un'espressione contrita. Del resto... quando si era offerto di aiutarli, non era stato soltanto per tornaconto personale, e ora, per qualche motivo, gli faceva male sentirsi tacciato in questo modo. Abbassando lo sguardo verso il terreno, il Digimon non-morto mormorò una scusa. "Per... per quanto questo possa valere... sappiate che non vi ho mentito quando vi ho detto che vi ero grato..."

Finalmente, dopo aver tirato a lungo, Agumon riuscì a staccare una zampa dal terreno, e iniziò a districarsi dai fili appiccicosi. "Ma... ma allora perchè vi comportate così? Pensavo... potessimo collaborare... e che la pace a DigiWorld fosse anche il vostro obiettivo..." esclamò il piccolo dinosauro.

Arukenimon alzò le spalle, mentre lei e Mummymon iniziavano ad allontanarsi. "Tanto spiacente, marmocchi. Noi abbiamo la nostra agenda personale, e mentre stiamo parlando, credo che i vostri amichetti ci stiano già, a modo loro, aiutando a realizzarla. Voi eravate soltanto dei mezzi per raggiungere i nostri obiettivi, e non ci interessa il resto. Perciò, tanti saluti, e statemi bene!"

"Accidenti!" imprecò Taichi, sbattendo un pugno sul terreno con tutta la forza che la tela vischiosa gli permetteva di esercitare. Mentre il duo di ex-alleati si allontanava, Mummymon guardò i Digiprescelti e i loro compagni un'ultima volta, incrociando i loro sguardi indignati con un suo sguardo dispiaciuto, ma Arukenimon non rallentò nemmeno.

"Mi dispiace, ragazzi..." si sentì appena la voce gracchiante di Mummymon, prima che Arukenimon lo spronasse a proseguisse con un brusco cenno della mano. Mentre i ragazzi prescelti cercavano di scollarsi, i loro ex-alleati ebbero tutto il tempo di allontanarsi e far perdere le proprie tracce.

"M... maledizione..." esclamò Taichi, che era riuscito finalmente a staccarsi da terra e alzarsi in piedi, rimuovendo con le mani il resto delle ragnatele. "Questa proprio non me l'aspettavo... quelli ci hanno usati come pedine!"

"Non è giusto! Che razza di canaglie!" esclamò Mimi, cercando di togliersi le ragnatele dai vestiti e, nel contempo, di aiutare Palmon a rialzarsi. "Ragazzi, mi dispiace... io avevo dei sospetti su quel Mummymon, ma non ve ne ho parlato perchè non mi sembrava il momento adatto... "

"Non serve che ti scusi, Mimi-san... hai fatto una cosa comprensibile..." rispose Koushiro a denti stretti, mentre Tentomon lo aiutava a liberarsi tagliando i filamenti appiccicosi con gli artigli. "E poi, ora come ora non possiamo farci molto... credo che sia più saggio tornare alla base e cercare di capire cosa stia succedendo..."

"Già..." assentì Taichi, che ormai si era liberato e si era chinato verso Sora per aiutarla a rialzarsi. "Speriamo solo che Daisuke e gli altri se la stiano cavando meglio di noi..."

"Huhuhuhuuu... Perfetto... assolutamente perfetto... questo era proprio il potere che desideravo!" rise Mephistomon, immerso nell'oscurità della sua sala di controllo. Anche gli ultimi frammenti di dati, una volta appartenuti ai Digimon artificiali, erano scomparsi all'interno del suo corpo, ormai quasi raddoppiato di dimensioni. "E' stata un'ottima idea non rivelare ai mocciosi questo 'piccolo' particolare del mio piano... Finalmente, è arrivato il momento che aspettavo da tre lunghissimi anni... il momento in cui i miei poteri sarebbero tornati all'apice... il momento della mia vendetta sui bambini prescelti!"

Con un battito d'ali, Mephistomon si sollevò in aria, gettò indietro la testa, ed esplose in una risata di trionfo, circondato da scariche di energia negativa che erompevano dal suo corpo e si abbattevano sul pavimento, sollevando in aria minacciose scintille. La pelle blu notte della creatura malefica era diventata traslucida, mettendo in mostra per qualche istante i possenti muscoli che guizzavano sotto di essa. Il demone sentiva una familiare, inebriante energia tornare a scorrere nelle sue vene... era un'energia molto simile a quella che aveva usato nel suo ultimo scontro con i bambini prescelti, ma ora era in quantità decisamente superiore... l'energia sembrava agitarsi all'interno del suo corpo, facendolo fremere dall'eccitazione... stava quasi implorando di liberarsi, e scatenare la propria forza distruttiva su tutto ciò che lo circondava... ma Mephistomon, con un sogghigno sul suo volto bestiale, si costrinse alla calma... almeno per il momento...

"No, non ancora... non è il caso di farsi notare adesso... voglio riservare una sorpresa ai mocciosi che mi hanno sconfitto tre anni fa... chissà come resteranno vedendo la mia nuova forma... e i miei nuovi poteri!" ringhiò Mephistomon, ripiegando le ali e atterrando con un tremendo clangore di zoccoli sul metallo. Prese fiato, concentrandosi per tenere a bada l'enorme energia che ora permeava tutto il suo corpo. Dopo alcuni secondi, le scariche distruttive iniziarono a calare di intensità, poi cessarono del tutto, immergendo nuovamente la sala di controllo in un silenzio di tomba. Mephistomon sogghignò di nuovo, quasi pregustandosi quel silenzio come anticipazione del nulla assoluto che avrebbe presto inghiottito entrambi i mondi...

"Benissimo... Ed ora... non mi resta che attendere!" concluse tra sè, osservando soddisfatto le ultime scintille di energia nera insinuarsi nel suo corpo. Espirò con estrema voluttà, per poi dirigersi a passi pesanti verso il computer principale che monitorava la situazione dell'intero Mondo Digitale. "Per adesso... sono semplicemente curioso di vedere come stanno andando le cose a DigiWorld..."

La sua mano artigliata si mosse rapidamente sulla tastiera, inserendo alcune righe di codice e premendo il tasto di invio. Dopo qualche istante di caricamento, tre settori del Mondo Digitale si illuminarono di una luce gialla intermittente, a segnalare le ultime concentrazioni di Dark Towers del Mondo Digitale. L'espressione altezzosa di Mephistomon lasciò rapidamente posto ad una smorfia sorpresa. Credeva che i settori ancora infestati fossero quattro... almeno, l'ultima volta che aveva controllato era così...

"Non che la cosa mi interessi particolarmente..." si disse, gli occhi trasformati in due fessure. "Ora che ho ripristinato il massimo del mio potere, assorbire altre Dark Towers non mi servirebbe a nulla... ma se sono riusciti a distruggere tutte quelle Dark Towers in così poco tempo, questo significa che quei mocciosi si stanno dando ulteriormente da fare... a meno che..."

Mephistomon si interruppe. Gli era tornato in mente qualcun altro che avrebbe potuto fare la stessa cosa ed eliminare le sue Dark Towers con sforzo minimo, e la cosa, dopo un'iniziale sorpresa, lo fece sogghignare divertito.

"BlackWarGreymon... allora hai deciso anche tu di mettermi i bastoni tra le ruote, eh? Come desideri... divertiti pure a fare a pezzi le mie Dark Towers... saprò occuparmi anche di te, stai tranquillo... ti pentirai di esserti messo contro di me... " ringhiò, premendo altri tasti sul mainframe e spegnendo il monitor. Con un sogghigno sinistro, il demone si portò nuovamente al centro della sala, pregustandosi la vittoria che riteneva ormai sicura. Quando parlò di nuovo, la sua voce suonava distorta e alterata, come se stessero parlando due Digimon contemporaneamente.

"Tutti coloro che si opporranno... al NOSTRO ritorno... saranno spazzati via!"

Molti dei Digiprescelti si coprirono gli occhi quando un altro attacco Evil Inferno esplose dalle mani di Daemon, e l'enorme sfera di fuoco scarlatto fece volare in aria diversi dei loro Digimon, mandandoli a terra in una massa disordinata. Imperialdramon, Shakkoumon e Silphymon si ripresero abbastanza velocemente e riuscirono a rialzarsi, pur evidentemente indeboliti, ma Triceramon, MegaSeadramon, Deramon e Megadramon rimasero a terra ansimanti: erano ormai esausti, e infatti non ci misero molto a regredire alle loro forme Rookie e a venire soccorsi dai loro compagni umani, mentre il demone ammantato davanti a loro sembrava ancora molto forte, e tutti loro messi assieme non erano riusciti a mettere a segno nulla di più di qualche colpo di tanto in tanto. Non c'era davvero confronto tra le due fazioni: Daemon stava chiaramente vincendo, e i suoi tre scagnozzi, che erano rimasti in disparte ad osservare il loro signore combattere, ne erano deliziati.

"Heh, heh... devo ammettere che sono impressionato... nemmeno io mi aspettavo che il sommo Daemon fosse così potente!" esclamò SkullSatamon con aria compiaciuta. "Ormai quei mocciosi hanno i secondi contati. Si staranno già pentendo di non aver lasciato che il nostro signore prendesse quello che voleva!"

MarineDevimon sogghignò, annuendo lentamente. "Sì, la situazione è in mano nostra... ma non dimentichiamoci che quell'Imperialdramon è molto potente... e se è vero che possiede un'energia simile a quella di AlforceVeedramon, potrebbe sempre tirare fuori una sorpresa all'improvviso..."

"Come è successo la volta scorsa, no?" ringhiò LadyDevimon, per poi sghignazzare crudelmente e alzare le spalle. "Ad ogni modo, stavolta non finirà così! Quei ragazzini sono ormai alle corde, e presto il Dark Seed sarà nelle mani del sommo Daemon. Noi restiamocene qui, e godiamoci lo spettacolo!"

Il sogghigno sul repellente volto di MarineDevimon si allargò, mentre osservava con la coda dell'occhioDaemon bloccare un attacco combinato di Silphymon e Shakkoumon e scagliare via i due Digimon Ultimate con un gesto sprezzante. "Sì, probabilmente avete ragione voi... non abbiamo più nulla di cui preoccuparci!"

Si sentì uno schianto impressionante quando Shakkoumon e Silphymon atterrarono pesantemente sul pavimento d'acciaio, facendolo vibrare per la violenza dell'impatto. Miyako strinse i denti agghiacciata, e Takeru, Iori e Hikari trattennero il fiato: ormai, cominciavano a perdere ogni speranza. Qualsiasi attacco i loro Digimon sferrassero, Daemon sembrava già conoscerlo a memoria, e schivarlo senza problemi, oppure si rivelava troppo poco potente per infliggere danni al Demone dell'Ira. Appena dietro di loro, Daisuke, Ken, e i Digiprescelti internazionali sembravano altrettanto sconvolti, per quanto i primi due cercassero di non darlo a vedere, e Catherine stesse prendendo fiato per mantenere la calma.

Dopo aver respinto una zampata di Imperialdramon, e aver scagliato a terra il dragone leggendario con un'altra raffica di sfere infuocate emesse dalla mano, il Digimon malvagio si voltò verso Daisuke e Ken e avanzò minacciosamente verso di loro, un sogghigno di superiorità che gli increspava il volto dietro il cappuccio e la mano destra tesa verso di loro. "ALLORA, DIGIPRESCELTI... RINUNCIATE AL VOSTRO INUTILE TENTATIVO DI OPPORVI A ME E MI CONSEGNATE IL DARK SEED, OPPURE VI DEVO DARE UN'ALTRA DIMOSTRAZIONE DELLA MIA FORZA? VI CONVIENE DECIDERE IN FRETTA, CONSIDERANDO CHE LA MIA PAZIENZA SI STA ESAURENDO..."

I due amici strinsero i denti rabbiosamente: si rendevano perfettamente conto che, ormai, avevano esaurito tutte le opzioni... ma non potevano certo consegnare a Daemon quel Dark Seed di cui parlava tanto, qualunque cosa esso fosse... indietreggiarono di un passo, nel disperato tentativo di guadagnare un pò di tempo per pensare ad un'altra strategia...

"Senorito Ken!" si sentì la vocetta di Rosa, che reggeva un Gotsumon semisvenuto tra le braccia.

"Maledizione... che cosa possiamo fare..." mormorò Derek, stringendo un pugno davanti a sè. Era pieno di rabbia impotente per quanto il Digimon malvagio aveva fatto a Crabmon. "Questo pazzoide ammantato è più forte di noi..."

Sempre sostenendo lo sguardo minaccioso di Daemon, con il cuore che gli martellava nel petto, Ken fece un altro passo indietro, cercando di pensare ad un modo per uscire da quella situazione. Ci DOVEVA essere qualcosa a cui non avevano pensato... non era possibile che Daemon fosse imbattibile... in fondo, i primi bambini prescelti lo avevano battuto, sei anni prima... o meglio, lo avevano rinchiuso nella Dark Area... perchè non si poteva fare la stessa cosa? Se solo avessero avuto un modo per aprire un portale verso quell'orribile luogo...

Un momento!

Ken sobbalzò e spalancò gli occhi, facendosi venire in mente un particolare che non aveva considerato. Inconsciamente, afferrò il suo D-3 con la mano, rigirandolo nervosamente tra le dita. Tempo prima, quello stesso Digivice era pur stato contaminato dalle energie oscure della Dark Area...

"Forse... forse questa potrebbe essere la nostra unica possibilità..." riflettè il Digiprescelto della Bontà. "E' soltanto una teoria, ma non abbiamo davvero altro... se solo riuscissimo a distrarre Daemon ancora un pò, qualcosa si potrebbe fare..."

Le sue preghiere furono esaudite inaspettatamente quando Imperialdramon si rialzò di scatto e caricò Daemon, costringendolo a distogliere l'attenzione dai due ragazzi e a svolazzare all'indietro per schivare. Mentre il dragone, sostenuto quasi unicamente dal suo desiderio di proteggere i suoi amici, sparava un paio di raggi di luce bianca verso il signore dei demoni, Silphymon e Shakkoumon si rialzarono dalle loro posizioni e, dopo aver assicurato i rispettivi compagni circa le loro condizioni, si unirono di nuovo alla battaglia.

"ASTRAL LASER!" esclamò Silphymon, creando un colpo energetico di forma umanoide e facendolo volare contro Daemon.

"JUSTICE BEAM!" fu la volta di Shakkoumon, che bombardò il terreno attorno a Daemon con una raffica di laser scarlatti sparati dagli occhi. Irritato, il Digimon malvagio eseguì un ubriacante dribbling che gli permise di scansare a malapena i tre attacchi, e rispose con un'altra potente fiammata. Ma questa volta, i Digimon erano preparati all'attacco. Con un abile scatto laterale, Silphymon e Shakkoumon oltrepassarono la fiammata, mentre Imperialdramon bloccava il colpo alzando una zampa... poi tutti e tre si lanciarono contro Daemon, costringendolo alla difesa. Era il momento giusto! Ken afferrò il suo D-3 e lo sganciò dalla cintura.

"Forza, ragazzi... cercate di resistere ancora un pò, per favore..." pregò tra sè il Digiprescelto della Bontà.

"Daisuke!" esclamò improvvisamente, volgendosi verso il suo migliore amico che gli camminava al fianco. "Forse ho un'idea... ma non sono sicuro che funzionerà... ti senti pronto a tentare?"

"A questo punto, un'idea qualsiasi è sempre meglio che niente... dimmi, Ken, cosa vuoi tentare?" rispose Daisuke, osservando apprensivo il terzetto di Digimon che cercava di tenere Daemon sotto pressione, ma capendo che non sarebbe durato a lungo.

"Ho intenzione di usare l'energia negativa rimasta nel mio D-3... per aprire un portale verso la Dark Area e rinchiuderci dentro Daemon e i suoi uomini. Da lì non potranno più uscire." spiegò Ken. "Il problema è che ci sarà bisogno di molta energia per farlo, e il mio D-3 da solo potrebbe non essere sufficiente. Tu e gli altri riuscireste a usare i vostri Digivice per trasmettere altra energia al mio?"

Daisuke spalancò gli occhi, sorpreso. Ma certo, come aveva fatto a dimenticarsene così? Questa era esattamente la strategia che Mummymon aveva proposto prima che partissero! Una rapida occhiata al tremendo scambio di colpi tra Daemon e i loro Digimon lo convinse che, giunti a quel punto, valeva la pena di tentare...

"Puoi contarci!" fu la risposta del nuovo leader, che un attimo dopo si rivolse ai suoi compagni e ai Digiprescelti internazionali, ancora in apprensiva attesa, attirando la loro attenzione con un rapido battito di mani. Questo ebbe l'effetto desiderato, e presto tutti gli altri ragazzi prescelti erano in ascolto.

"Ascoltatemi, ragazzi! Forse abbiamo trovato un modo per sconfiggere Daemon! Faremo come i primi Digiprescelti, lo sigilleremo nella Dark Area... e per fare questo abbiamo bisogno dei nostri Digivice!" esclamò, cercando di spiegare la situazione con meno parole possibile.

"I nostri Digivice?" chiese Michael. "E cosa potrebbero servire contro quella mostruosità?"

"Ken aprirà un Digi-Port verso la Dark Area e ci spedirà dentro Daemon e i suoi uomini!" proseguì Daisuke. "Noi dobbiamo inviare l'energia dei nostri Digivice al suo D-3, in modo che abbia abbastanza potenza da aprire il passaggio! E' soltanto una teoria, ma credo che funzionerà!"

Il ragazzino volse il capo da una parte, poi dall'altra, osservando le espressioni prima dubbiose, poi convinte dei suoi compagni. Takeru fu il primo a farsi avanti, D-3 alla mano.

"E va bene, allora!" esclamò il ragazzino biondo. "Facciamo questo tentativo!"

Un secondo dopo, Miyako fece un passo in avanti. "Okay. O la va o la spacca!"

"Io sono con voi, ragazzi!" proseguì Hikari.

"Non abbiamo molto da perdere, a questo punto..." commentò Iori, alzando a sua volta il suo D-3.

"Ci siamo anche noi!" si sentì la voce di Michael. Dopo un rapido consulto tra loro, anche i ragazzi prescelti internazionali si erano detti d'accordo con l'idea di Ken, e avevano preparato i loro Digivice. Daisuke annuì energicamente, poi sollevò a sua volta il suo D-3 e si mise a fianco dei suoi amici. Presto, gli schermi di tutti i dispositivi furono puntati verso l'ex-Imperatore. "Noi siamo pronti, Ken! Quando vuoi!" esclamò Daisuke al suo migliore amico.

Con un lieve sorriso, Ken annuì a sua volta, preparandosi ad attivare il suo D-3 per tentare la manovra disperata. Un improvviso frastuono, proveniente dal luogo in cui Imperialdramon, Silphymon e Shakkoumon stavano affrontando Daemon, giunse alle sue orecchie, facendogli serrare gli occhi e stringere i denti.

"CHAOS FLARE!" ruggì Daemon, sprigionando nuovamente un accecante lampo di luce bluastra e investendo i tre Digimon con potenti scariche di energia negativa che li scagliò via come foglie portate dal vento. Imperialdramon venne sollevato in aria e sbattuto pesantemente sul pavimento. Silphymon e Shakkoumon, più leggeri, finirono col cozzare contro i muri della grotta e scivolare a terra, ormai ad un passo dallo scindersi nei Digimon che li componevano. I Digiprescelti trattennero il fiato, terrificati dallo spettacolo.

"T... TROPPO FORTE..." mormorò Silphymon, rialzandosi barcollante. "ANCHE CON IMPERIALDRAMON DALLA NOSTRA, NON POSSIAMO BATTERLO..."

Daemon sghignazzò malvagiamente, aprendo le ali ed elevandosi minacciosamente in aria. "HMPH. POVERI SCIOCCHI, VE NE SIETE RESI CONTO TROPPO TARDI. AMMETTO CHE IL VOSTRO IMPERIALDRAMON MI HA FATTO PREOCCUPARE UN PO'... MA ALLA FINE, QUESTA BATTAGLIA ERA DECISA PRIMA ANCORA DI INIZIARE."

"Ora basta, Daemon! Lasciali stare! E' me che vuoi, giusto?" esclamò improvvisamente la voce di Ken. Lo sguardo gelido del demone ammantato puntò all'istante il Digiprescelto della Bontà, che si stava avvicinando a lui di qualche passo, con fare deciso, il D-3 strettamente serrato nella mano. La sua espressione normalmente riflessiva e tranquilla ora appariva molto determinata... e quasi arrabbiata. Senza sospettare nulla, Daemon ridusse ad una fessura i propri occhi, sorridendo soddisfatto.

"MA BENE... SEMBRA CHE IL NOSTRO EX-IMPERATORE ABBIA DECISO DI FARE LA COSA PIU' INTELLIGENTE E CONSEGNARMI IL DARK SEED. SAPEVO CHE ALLA FINE TI SARESTI CONVINTO." commentò Daemon, facendo con la mano cenno di avvicinarsi al Digiprescelto. Ken si fermò immediatamente, alzando il proprio D-3 all'altezza del cuore, poi, dopo aver preso fiato ed essersi preparato all'impresa, puntò il dispositivo contro il Digimon ammantato.

"Certo, ti darò qualcosa, Daemon... ma non il Dark Seed! DARK DIGIPORT OPEN!" esclamò Ken, premendo un pulsante sul Digivice. Quasi immediatamente, lo schermo del D-3 si illuminò di luce nera, e un raggio di pura oscurità scaturì da esso, passando a fianco del sorpreso Daemon e fermandosi a mezz'aria pochi metri dietro di lui. Immediatamente, la luce si condensò, formando una sfera di energia negativa che sembrava assorbire anche quella poca luce che c'era nella grotta. Ad un cenno di Daisuke, Imperialdramon, Silphymon e Shakkoumon si rialzarono di scatto e si allontanarono, capendo cosa avevano intenzione di fare i loro compagni umani.

Sfortunatamente, l'aveva capito anche Daemon. Ma questa volta, la sua reazione fu di rabbia e, per la prima volta, di paura! Per quanto riguarda i suoi uomini, anche loro avevano capito cosa stava per accadere, ed erano scattati in piedi, cercando disperatamente di allontanarsi.

"NO! Questo no!" esclamò MarineDevimon.

"NO, MALEDIZIONE! UN DIGIPORT VERSO LA DARK AREA! NON TI PERMETTERO' DI FARLO!". Con queste parole, il demone ammantato alzò una mano e creò una palla di fuoco, intenzionato a scagliarla abbastanza vicina a Ken da fargli perdere concentrazione. Per fortuna, i bambini prescelti furono più veloci.

"Adesso, ragazzi! Trasmettiamo tutta l'energia possibile al D-3 di Ken!" esclamò Iori, premendo a sua volta il pulsante del suo dispositivo, subito seguito dagli altri ragazzi. Delle scie multicolore partirono dagli schermi dei loro Digivice e andarono a posarsi sul D-3 di Ken, trasmettendogli ulteriore potenza. Il Digivice dell'ex-Imperatore iniziò a brillare di vari colori iridati e, con un ululato simile a quello del vento tra gli alberi, la sfera di energia nera che si era formata dietro Daemon si espanse, trasformandosi in una colonna di ombre turbinanti che iniziò a risucchiare ogni cosa al proprio interno. All'interno della grotta, si scatenò un potentissimo vento convergente verso la colonna, e una terrificante forza centripeta minacciò di buttare a terra i ragazzi prescelti e i loro amici. Imperialdramon si mise davanti ai ragazzi, facendo loro scudo con il proprio enorme corpo, e ancorandosi al terreno con i suoi potenti artigli. Shakkoumon e Silphymon si rifugiarono a loro volta dietro il gigantesco drago, afferrandosi stretti alle sue robuste zampe corazzate.

"AAARGH! Che... che potenza..." esclamò Daisuke, con gli occhi lacrimanti per le raffiche di vento che gli sbattevano sul viso.

"Ugh... resistete, ragazzi... ce la possiamo fare..." rispose Hikari, cercando di trattenere i suoi capelli castani che svolazzavano disordinatamente. Davanti ai ragazzi, Daemon e i suoi uomini, aggrappati disperatamente al terreno con quanto avevano a loro disposizione (artigli, scettro, tentacoli...), stavano chiaramente avendo ancora più difficoltà a resistere alle raffiche: per qualche motivo, la forza scatenata dal portale aveva più effetto su di loro. Per qualche istante, i quattro demoni rimasero immobili, resistendo ancora... e ancora... Il sudore iniziò ad imperlare la fronte di Ken, che strinse i denti e si stabilizzò sul terreno, incanalando ancora più energia nel portale. Doveva farcela... era la loro ultima speranza...

Improvvisamente, un urlo femminile sovrastò il fragore del vento, e una figura dai lunghi capelli bianchi e vestita di cuoio nero volò in aria e venne risucchiata nel vortice oscuro: LadyDevimon aveva ceduto!

"AAAAAHHH! Sommo Daemoooooon!" strillò la donna, venendo sballottata qua e là dalle energie oscure che formavano il portale. Finalmente, venne del tutto sopraffatta, e scomparì urlando negli abissi della Dark Area.

"MENO UNO!" esclamo Silphymon, con un leggero sorriso. "E SEMBRA CHE AVRA' PRESTO COMPAGNIA!"

Infatti, anche SkullSatamon stava dando chiari segni di cedimento: lo scheletro gigante aveva puntato a terra lo scettro, per usarlo come sostegno, e stava sbattendo furiosamente le ali, illudendosi così di sfuggire al risucchio. Ma ormai aveva esaurito le forze, e la sua battaglia stava giungendo al termine: finalmente, i venti ebbero la meglio su di lui e lo sollevarono in aria come uno stuzzicadenti in un fortunale. Aggrappandosi ancora alla sua arma, il mostro scheletrico continuò a sbattere freneticamente le ali, ma fu tutto inutile, e presto anche lui venne inghiottito dal portale. Il suo urlo di rabbia impotente venne presto soffocato dall'ululato del portale.

MarineDevimon, grazie alla sua maggiore forza fisica, era riuscito a rimanere aggrappato più a lungo dei suoi compagni, e ora stava usando i suoi quattro tentacoli più grandi, armati di ventose, per ancorarsi al terreno. Teneva i denti serrati per lo sforzo, e ringhiava minacciosamente verso i bambini prescelti.

"Grrr... no, io non mollo... non mi farò battere tanto facilmente..." ruggì, i muscoli doloranti per lo sforzo. Ma anche lui non riuscì a reggere molto più a lungo: uno ad uno, i suoi tentacoli vennero violentemente staccati dal pavimento con un secco schiocco di ventose, e il mostro marino venne trascinato nel portale a fare compagnia ai suoi complici nella Dark Area.

"No... no... proprio adesso che eravamo così vicini... sommo Daemon... MI AIUTIIIII!" fu l'ultimo ruggito di MarineDevimon prima di essere bandito dal Mondo Digitale. Tuttavia, grazie ai suoi poteri superiori, Daemon stava ancora resistendo, la tunica svolazzante, le braccia incrociate davanti a sè, e le gambe che si muovevano con difficoltà nel suo tentativo di andare controvento.

"NO... QUESTO NON ACCADRA' DI NUOVO... NON RIUSCIRETE A RISPEDIRMI NELLA DARK AREA... AVRO' IL MIO DARK SEED FOSSE L'ULTIMA COSA CHE FACCIO!" strepitò il demone ammantato, concentrandosi il più possibile per resistere alla furia dei venti. Ken spalancò gli occhi allarmato quando vide che Daemon stava riuscendo a muovere qualche passo verso lui e i suoi amici, opponendosi al risucchio! Senza perdersi d'animo, il Digiprescelto della Bontà strinse i denti e diede fondo all'energia oscura ancora contenuta nel suo Digivice, pregando che fosse abbastanza. I venti presero ad urlare e a soffiare con ancora più violenza, costringendo il signore dei demoni ad indietreggiare di qualche passo... ancora uno... poi un altro...

"UGH... NO... NON VI PERMETTERO'... DI OSTACOLARMI... ANCORA..." ringhiò Daemon, spingendo con tutte le sue forze per sottrarsi ad ulteriore tempo di prigionia nella Dark Area. Con la forza della disperazione, il Demone dell'Ira riuscì a stabilizzarsi sul terreno e ripiegò le ali contro il corpo, proteggendosi il volto con le braccia. Ormai Ken aveva il fiato corto, e anche gli altri ragazzi sembravano stanchi: le loro mani tremanti erano quasi avvinghiate sui loro Digivice, e quasi tutti tenevano i denti stretti per lo sforzo di mantenere il flusso di energia verso il Digivice del loro compagno. Era una situazione di stallo che non poteva andare avanti a lungo... presto, una delle due fazioni avrebbe ceduto...

Deciso a risolvere una volta per tutte le situazione, Imperialdramon cominciò a girarsi verso Daemon, tenendo quanto più possibile gli artigli piantati nel pavimento. Una scintillante sfera bianca stava iniziando a formarsi sulla bocca del suo cannone... finalmente, dopo un pò di sforzo, il dragone leggendario si accucciò sul pavimento, proteggendo i suoi amici dal risucchio e puntando il cannone ormai carico contro Daemon.

Troppo tardi, Daemon si accorse con disappunto di essere in una pessima posizione: stava usando tutte le sue forze per resistere al portale che minacciava di risucchiarlo, e non era in grado di difendersi o di schivare l'attacco! Certo, Imperialdramon non era ancora in grado di danneggiarlo seriamente... ma sicuramente, se il suo colpo fosse andato a segno, lo avrebbe spedito dritto nel varco dimensionale!

Spalancando gli occhi, il demone iniziò a parlare, cercando di apparire minaccioso nonostante la situazione in cui versava. "CHE... CHE COSA? NO, TU NON PUOI... BADA A TE... NON OSERAI FARLO!" esclamò disperatamente. Ma Imperialdramon lo liquidò stringendo gli occhi e aggiustando la mira.

"POSSO, E LO FARO'! POSITRON LASER!" ruggì Imperialdramon. Il cannone sulla sua schiena fece fuoco, e il raggio di energia positiva solcò l'aria, illuminando la caverna e centrando Daemon in pieno petto! Con un grugnito di dolore, il Digimon malvagio perse la presa e, sotto gli occhi festanti dei ragazzi prescelti, finì dritto all'interno della colonna di ombre turbinanti, che subito iniziò a trascinarlo nella dimensione oscura! Dibattendosi con tutte le sue forze, Daemon sporse le mani fuori dal Digiport oscuro, ma le richiuse su niente più che aria. Ruggendo per il disappunto, Daemon iniziò a sparire nel portale... ma prima che potesse farlo, la sua espressione furente lasciò improvvisamente lo spazio, ancora una volta, ad un ghigno canzonatorio e di superiorità.

"HUHUHUHUUU... CHI AVREBBE MAI DETTO... CHE SAREBBE FINITA COSI'..." tuonò Daemon, ormai visibile soltanto dalla vita in su. "ANCORA UNA VOLTA, RELEGATO IN QUELLA SCHIFOSA DIMENSIONE OSCURA... MA NON ESULTATE, MOCCIOSI PRESCELTI... QUESTA E' SOLO UNA VITTORIA TEMPORANEA... ANCORA UNA VOLTA, AVETE DIMOSTRATO CHE POTETE SCONFIGGERMI SOLTANTO RISPEDENDOMI NELLA DARK AREA! UN GIORNO... IO TORNERO'... E LA MIA VENDETTA SARA' TERRIBILE! KEN ICHIJOUJI, NON TE LO DIMENTICARE... IO HO TUTTO IL TEMPO CHE VOGLIO! HAHAHAHAHAHAAAAAA!"

La risata diabolica di Daemon fece vibrare le pareti della grotta ancora per qualche secondo dopo che il Demone dell'Ira fu completamente scomparso. Poi, gradualmente si smorzò assieme ai venti che lo avevano trascinato nel portale assieme ai suoi scagnozzi, e la colonna di ombre turbinanti perse forza, ululando sempre più sommessamente, finchè non rimase che un lieve sibilo. Poi, con un suono che sembrava una breve nota suonata da un trombone, il portale oscuro si richiuse. Si sentì il lieve suono di qualcosa che cadeva sul pavimento della caverna... poi, più nulla.

Attoniti, i ragazzi e i loro Digimon guardarono il luogo in cui Daemon era scomparso, quasi temendo che il minimo rumore da parte loro avrebbe fatto tornare il loro crudele avversario... poi, Ken emise un sospiro di sollievo e cadde in ginocchio, subito seguito dall'esausto Imperialdramon, che si scisse in Veemon e Wormmon. I loro amici li raggiunsero di corsa per sincerarsi che stessero bene.

"Ichijouji-san!" esclamò Hikari, chinandosi verso l'ex-Imperatore. "Stai bene? Non sei ferito?"

Ken riprese fiato per qualche istante, poi alzò lo sguardo verso i suoi amici e sorrise, facendo il segno dell'ok con una mano mentre il suo D-3 smetteva di brillare, la sua energia oscura completamente esaurita. "Hanf... hanf... sto... sto bene, non vi preoccupate... sembra proprio... che ce l'abbiamo fatta..."

"Bravissimo, Ken! Sei stato mitico!" commentò Daisuke, ricambiando il pollice alzato. Intanto, anche Silphymon e Shakkoumon si scissero nelle loro forme Rookie, che corsero in braccio ai rispettivi partner.

Takeru, dopo aver permesso a Patamon di atterrargli sul berretto, tese una mano verso l'ex-Imperatore, aiutandolo a rialzarsi. "Grazie, Ichijouji-san... se non fosse stato per te, saremmo stati alla mercè di Daemon e dei suoi uomini. La tua idea ci ha salvato tutti!"

"Di niente... Piuttosto, mi dispiace di avervi creato tanti problemi..." si schermì il ragazzo dai capelli neri, andando a raccogliere il suo esausto Digimon. "Wormmon, come stai? Ti senti bene?"

Il bruco verde scosse la testa per scacciare le vertigini, poi guardò Ken e sorrise. "Tutto... a posto! Grazie, Ken... sei stato coraggioso! E non hai creato problemi a nessuno!"

"Appunto!" assentì Miyako. "Avremmo comunque dovuto affrontare quel fissato, prima o poi! E poi, tu sei uno di noi, no? Era nostro dovere salvarti! Ci eravamo tutti molto preoccupati, lo sai?"

Con un certo imbarazzo, Ken incrociò lo sguardo della ragazza con gli occhiali, mettendosi a cercare le parole giuste. "Ehm... la cosa mi rende molto felice, amici miei... davvero, non so che dire..."

Miyako sorrise dolcemente. "Non c'è bisogno di dire nulla, Ken-san... sono... ehm, volevo dire, SIAMO... molto felici che tu..."

All'improvviso, una piccola folgore dai capelli castani legati in due trecce sfrecciò a fianco di Miyako, facendole fare un salto di mezzo metro per la sorpresa, e si avvinghiò all'altrettanto sbalordito Ken, urlando a squarciagola per la gioia. "AAAAH! Senorito Keeeeen! Estoy asì feliz che lei stia bene! Lei non sa quanto sono stata in pensiero per lei! Gracias, gracias!"

Tutti i presenti sgranarono gli occhi davanti alla plateale dimostrazione d'affetto di Rosa, che continuava a stare aggrappata al Digiprescelto della Bontà, strusciandosi su di lui come un gattino. Gotsumon, in piedi vicino alla sua partner, scosse la testa desolato. Miyako si irrigidì leggermente, tamburellando con le dita di una mano sui suoi pantaloni, e si schiarì la gola. "Ehm... va bene, va bene, abbiamo capito che eri preoccupata... ora, non è che ti dispiacerebbe lasciar andare Ken-san?"

Rosa volse lo sguardo verso la ragazza occhialuta e strizzò l'occhio, sorridendo furbescamente. "Que pasa, senorita? Non sarà gelosa, per caso?"

Il bel viso di Miyako si tinse di un pericoloso color rosso gambero, gli occhiali le si appannarono, e due getti di vapore uscirono sibilando dalle sue orecchie, segno che ormai si era surriscaldata! "Che... che cavolo c'entra questo adesso? Parlavo del fatto che dobbiamo tornare dai nostri amici alla casa di Gennai-san! Come se la starano cavando contro gli uomini di Mephistomon, secondo voi?" esclamò, cercando di nascondere il suo imbarazzo.

"Oui, Mademoiselle Miyako ha ragione..." si fece avanti Catherine, portando Floramon tra le braccia. "Dobbiamo sentire cosa può dirci Monsieur Koushiro riguardo quel virus nei nostri Digivice, e organizzarci per sferrare l'ultimo attacco a Mephistomon."

"Certamente..." assentì Daisuke, anche lui con in braccio Veemon, che stava dormendo saporitamente. "Prima però dovremmo dare a Veemon e a Wormmon il tempo di riposare, non credete? Dopotutto, hanno appena sostenuto un duro scontro..."

"Hey, un momento! E quello che cos'è?" si sentì improvvisamente la voce di Gatomon, che puntò una zampina guantata verso il punto in cui Daemon era scomparso appena un minuto prima.

Gli sguardi incuriositi degli altri presenti seguirono l'indice della gattina, accorgendosi di un piccolo oggetto che era caduto esattamente in quel punto: evidentemente, un oggetto perduto da Daemon durante la sua transizione nella Dark Area, e l'oggetto che aveva provocato quel lieve suono cadendo a terra. Takeru e Hikari, i più vicini ad esso, si avvicinarono con circospezione, osservando l'oggetto da una certa distanza: era grande come una loro mano, e tutto nero, e aveva una forma familiare...

"Hey, ma... ma quello è un Digivice!" esclamò un istante Patamon, spalancando gli occhi per la sorpresa.

"Che cosa? Un Digivice?" ripetè Takeru, la sua espressione sbalordita riflessa sui volti di molti dei presenti. "E... e cosa se ne faceva Daemon di un Digivice? Apparteneva a qualcuno... o che altro?"

"Non lo so, ma sarebbe meglio prenderlo con noi, e fare qualche ricerca..." iniziò a dire Hikari, chinandosi verso il Digivice nero. Ma, prima che la sua mano potesse afferrare l'oggetto, cinque dita artigliate emersero repentinamente dal pavimento d'acciaio e si richiusero su di esso, facendo sobbalzare la Digiprescelta della Luce. Sotto gli occhi di tutti, la spettrale figura di Phantomon si sollevò dal pavimento, portando con sè il Digivice creato da Daemon.

"HEY! Tu sei quel Digimon che stava davanti alla cella di Ken e mi ha fatto passare!" esclamò Daisuke. "Che significa questo? Pensavo che tu e i tuoi uomini ve ne foste andati!"

Phantomon sghignazzò cupamente, esibendo il Digivice nero davanti a tutti i ragazzi prescelti. "Per perdermi questo importante tassello del mosaico? Certo che no! Sapevo bene che Daemon non me lo avrebbe mai consegnato senza Ichijouji nelle mie mani... e io non avevo nessuna intenzione di lasciare che estraesse il Dark Seed dal nostro ex-Imperatore, per questo vi ho permesso di liberare il vostro amico quando il Digivice era ormai completo! Sono rimasto in attesa finchè voi non ci aveste liberato di Daemon... e a quanto pare la mia idea ha avuto successo!"

"Eh? Hai architettato un piano così rischioso soltanto per un Digivice?" esclamò Rosa. Il Digimon fantasma alzò le spalle con noncuranza.

"A te potrà anche sembrare un semplice Digivice, ragazzina con le treccine... ma per me, per il signor Oikawa e per il mio signore e padrone, vuol dire molto, molto di più..." rispose.

"Oikawa?" esclamò Ken, sbalordito. Aveva già sentito quel nome... il nome di uno dei colleghi di suo padre!

"Ken! Tu conosci questo Oikawa?" chiese Takeru. Il Digiprescelto della Bontà annuì lentamente. "Più o meno... lavora nella stessa ditta di software in cui lavora mio padre, e l'ho visto qualche volta...". Sospirò tristemente, ricordandosi dell'occasione in cui l'aveva incontrato per la prima volta... era stato al funerale di suo fratello Osamu, ancora tre anni prima.

Il piccolo Iori aggrottò leggermente la fronte. Quel nome... Oikawa... perchè non gli giungeva nuovo? Era sicuro di averlo già sentito anche lui... da qualche parte... forse da suo nonno... o da sua mamma... in ogni caso, gli era familiare.

"Aspetta un momento!" esclamò Iori. "Il signor Oikawa? Chi è... e cosa c'entra con questo Digivice?"

"Oh, mi sembra che tu faccia troppe domande, moccioso..." rispose Phantomon beffardo. "Sappiate solo che il vostro involontario aiuto è stato prezioso! Addio, bambini prescelti, e spero che vi godiate il ritorno alla gloria del mio signore!". Con una risata, il fantasma armato di falce sbiadì e scomparve nel nulla, portandosi dietro il Digivice.

"Fermo! Che cosa stai dicendo? Chi sarebbe questo..." iniziò a dire Armadillomon. Tutto inutile. Ormai Phantomon era già scomparso, immergendo nuovamente la caverna nel silenzio innaturale che regnava in precedenza. I Digiprescelti tacquero, sbalorditi da questo imprevisto volgere degli eventi.

"Ehm..." disse infine Crabmon, schiarendosi la gola. "Perchè ho come l'impressione che la situazione non si sia affatto semplificata?"

"Accidenti..." ringhiò Daisuke a denti stretti. "Questa non ci voleva... adesso si è messo anche questo Oikawa di mezzo!"

"Ma... ma che è successo qui? Sembra che sia passato un tornado!"

Fu questa l'esclamazione di Ogremon non appena il gruppo composto da lui, Leomon, Piximon e Andromon giunse, col sole ormai basso sull'orizzonte, in prossimità della concentrazione di Dark Towers segnalata nel settore che stavano esplorando. O meglio, dove tale concentrazione si sarebbe dovuta trovare. Ora, davanti ai loro occhi non si stendeva che una pianura devastata, sulla quale giacevano sparpagliati frammenti di granito nero di varie dimensioni, rimasugli di Dark Towers e mucchietti di detriti. Sul terreno si aprivano delle grosse voragini, alcune delle quali ancora fumanti, come se fossero precipitate delle piccole meteoriti. Miracolosamente, tuttavia, la maggior parte degli alberi erano rimasti in piedi, come se il cataclisma avesse colpito in modo selettivo gli obelischi di controllo Non sembravano esserci segni di battaglia di alcun tipo.

I quattro Digimon osservarono in silenzio lo spettacolo che si parava davanti ai loro occhi. Dovette passare qualche secondo prima che qualcuno di essi si decidesse ad aprire bocca di nuovo.

"Una zona relativamente ampia di questo settore è stata seriamente danneggiata." commentò Andromon. "Secondo le analisi che sto compiendo, saranno necessari dai tre ai cinque mesi prima che la zona venga riconfigurata e ritorni alla normalità. Tuttavia, non rilevo più alcuna presenza di Dark Towers."

"Secondo voi... chi potrebbe essere stato a fare questo macello?" proseguì Ogremon, guardando ora Piximon, ora Leomon. Il piccolo folletto rosa, sulle prime, sembrò non aver sentito la domanda dell'orco, ma dopo qualche istante di riflessione, sfoderò un sorriso da saputello.

"Credo di avere già una mezza idea..." rispose laconicamente. "Colui che una volta minacciava il Mondo Digitale, ora si è votato alla sua conservazione. Pensi anche tu che sia così, Leomon?"

Il Digimon leone annuì. "Se le cose stanno così, non posso che essere felice per lui. Forse, sta cominciando a trovare un significato alla propria vita e ai propri poteri."

"Va bene, va bene..." sbottò Ogremon. "Non ho ben capito di chi state parlando, ma non importa. Sta dalla nostra parte. Intanto, noi cosa dovremmo fare?"

Piximon si volse verso il Digimon orco, con la stessa aria di rimprovero amichevole che molti erano abituati a vedergli scritta in faccia. "Non siamo molto pazienti, eh, signorino? Intanto direi che la cosa migliore sia ritornare alla base, raccontare a Gennai quanto abbiamo visto, e tenere d'occhio le restanti concentrazioni di Dark Towers. Poi... beh, si dovranno iniziare i preparativi per attaccare direttamente Mephistomon, e porre fine per sempre alla minaccia che lui rappresenta! Con i ragazzi al nostro fianco, oserei dire che abbiamo quanto meno delle concrete possibilità."

Scambiandosi cenni d'assenso, i quattro Digimon fecero per andarsene... quando la familiare voce calda e austera di Gennai risuonò nelle menti di tre di loro, facendoli trasalire leggermente. "Piximon... Ogremon... Leomon... amici miei, riuscite a ricevermi?"

Pur leggermente sorpreso, Leomon scacciò immediatamente ogni pensiero superfluo dalla mente e si concentrò sulla risposta, chiudendo gli occhi e piazzandosi una mano sulla tempia. "Venerabile Gennai... non ci aspettavamo la sua chiamata... siamo arrivati nel settore infestato più vicino, ma abbiamo trovato le Dark Towers completamente rase al suolo."

"Stavamo tornando alla base appositamente per comunicarle questo." proseguì Piximon. "A cosa dobbiamo questa chiamata? E' successo qualcosa? Ci sono problemi?"

I Digimon poterono giurare di aver sentito il sospiro della guida di DigiWorld. "Purtroppo, ragazzi, pare che la situazione sia più complessa di quello che pensiamo. I ragazzi più grandi sono appena tornati, dopo aver fermato un esercito di Digimon artificiali... ma Arukenimon e Mummymon, i due Digimon che avevano liberato dal controllo di Mephistomon, li hanno improvvisamente abbandonati. Pare che lavorino per qualcun altro... qualcuno che fin dall'inizio ha tramato alle spalle sia di Mephistomon che dello stesso Daemon. Purtroppo, non sappiamo di chi si tratti. Abbiamo soltanto un cognome, Oikawa..."

"Un essere umano?" esclamò nei propri pensieri Ogremon (ringraziando il cielo di aver finalmente capito come diavolo si faceva a comunicare telepaticamente!) "E chi potrebbe essere così interessato al Mondo Digitale?"

"Questo è quello che stiamo cercando di capire." rispose Gennai. "Al momento, Daisuke e gli altri sono impegnati nel salvataggio di Ken Ichijouji. Non appena saranno tornati, decideremo sul da farsi. Koushiro sta ultimando il suo programma anti-virus, ed è in procinto di installarlo sui Digivice vecchio modello. Molto probabilmente, un gruppo dovrà tornare nel Mondo Reale per andare a fondo di questo mistero, mentre un altro dovrà restare qui per occuparsi di Mephistomon e assicurarsi che non possa causare ulteriori problemi. Temo di dovervi chiedere, quando sarà il momento, di accompagnare questo gruppo. Ve la sentite?"

"Certamente. Saremo da lei il prima possibile." fu la risposta di Leomon.

"Vi ringrazio, amici miei." concluse Gennai. "Proverò ad aprire un Digiport nel settore dove vi trovate, in modo da trasferirvi direttamente alla base. Mi raccomando, siate prudenti!"

"Può contarci!" rispose Piximon, prima che il contatto mentale si interrompesse. I tre Digimon cessarono di concentrarsi e riaprirono gli occhi, scuotendosi di dosso il leggero torpore dovuto alla comunicazione telepatica.

"Immagino fosse un messaggio di Gennai." disse Andromon, che, per la sua natura robotica, non aveva potuto partecipare alla comunicazione telepatica. "C'è ancora bisogno del nostro aiuto."

"Ora più che mai, Andromon..." mormorò Leomon. "Ora più che mai..."

Ad Odaiba, all'insaputa di tutti, in un piccolo appartamento per singoli, si stava preparando qualcosa di grosso. Mentre la sera scendeva sul quartiere residenziale di Tokyo, qualcuno rincasava dall'azienda di programmazione in cui lavorava, impaziente di scoprire se i suoi sforzi avevano finalmente portato a qualcosa...

Rientrato a casa sua dopo l'ennesima giornata di lavoro, che era passata lentamente e faticosamente come tutte le altre, Oikawa sospirò per scaricare la stanchezza, togliendosi il suo onnipresente impermeabile viola e gettandolo sul letto con noncuranza. Entrato nel suo studio, l'uomo si sedette alla sua scrivania e accese il computer, attendendo pazientemente il caricamento dei settaggi, e gettando qualche occhiata di tanto in tanto al misterioso prisma di cristallo che giaceva vicino al mouse. Come tutti i giorni, Oikawa non aspettava che il momento di collegarsi alla sua casella di posta elettronica, speranzoso di leggere finalmente il messaggio che l'avrebbe condotto al luogo che desiderava più di ogni altro...

Gli occhi grigi dell'uomo si illuminarono quando, terminate tutte le operazioni di setup, apparve sullo schermo del suo PC una finestra che lo avvertiva di un nuovo messaggio in arrivo, e la sua faccia pallida sembrò quasi riprendere colore per l'eccitazione. Oikawa afferrò il mouse e fece un doppio clic sulla finestra, aprendo la sua casella di posta e bisbigliando tra sè una preghiera che le cose fossero andate esattamente come sperava...

Dopo qualche interminabile (per Oikawa) secondo di caricamento, sullo schermo non apparve nessun messaggio, bensì un ulteriore finestra che brillava di varie sfumature di rosso, e sulla quale si muovevano strane ombre scarlatte che cambiavano continuamente forma. Non c'era dubbio, si trattava chiaramente di un Digiport...

Trattenendo il fiato, Oikawa rimase ad osservare la luminescenza espandersi sempre di più... sempre di più... fino ad illuminare l'intero studio e a costringerlo a distogliere lo sguardo dallo schermo. Uno strano sibilo risuonò nell'aria, accompagnato da un suono cupo e vibrante, mentre qualcosa di mai visto prima si materializzava nella stanza. Quando Oikawa fu in grado di vedere cosa era apparso, un largo sorriso apparve sul suo volto smagrito: erano due inconfondibili figure umanoidi, una maschile e una femminile, vestite rispettivamente di blu e di rosso, e un altrettanto inconfondibile Digimon dall'aspetto spettrale con una grossa falce in una mano e un cappuccio rosso in testa. Ma quello che fece davvero gioire Oikawa fu il piccolo oggetto nero che la donna vestita di rosso teneva in una mano...

"Arukenimon... Mummymon..." esclamò l'uomo, in tono deliziato. "Temevo che non avrei più avuto vostre notizie! Allora, com'è andata? Siete riusciti nella vostra missione?"

"Signor Oikawa..." esordì Arukenimon, porgendo il Digivice al suo creatore. "Perdoni se l'abbiamo fatta attendere a lungo. Comunque, alla fine è andato tutto come da programma. Abbiamo liberato Daemon dalla Dark Area come da programma, e lo abbiamo costretto a fornirci il Digivice che volevamo. I Digiprescelti hanno quindi sigillato nuovamente Daemon, e ora più nulla potrà impedirle di vedere il mondo che lei desidera."

Con la mano tremante, Oikawa accettò il Digivice dalle mani della donna-ragno. "Eccellente... davvero eccellente... I ragazzi sospettano qualcosa di quanto sta accadendo?"

"Ehm... purtroppo questo è stato inevitabile..." si giustificò un imbarazzato Mummymon, sfregandosi la nuca con una mano sotto lo sguardo irritato della sua compagna. "Però... sono comunque bloccati nel Mondo Digitale, e anche se riuscissero a trovare un modo di ritornare nel Mondo Reale, non avrebbero comunque modo di ostacolarla. Credo proprio che, da questo punto di vista, lei possa stare tranquillo, signor Oikawa!"

Entusiasta, Oikawa fissò con occhi bramosi il Digivice nero che ora giaceva nelle sue mani, emanando una velata luminescenza verde. "Ottimo... Grazie infinite, mie creature... ho con voi un debito che non potrò mai saldare!"

"Era il nostro compito... e non possiamo negare che ci abbia fatto piacere seguire le sue direttive!" rispose Arukenimon, aggiustandosi il cappello.

Phantomon si fece avanti. "Sono venuto per darti le ultime istruzioni che dovrai seguire se vorrai raggiungere il Mondo Digitale: domani, alle ore 17, dovrai recarti alla Highton View Terrace, portando con te quel Digivice e il cristallo che hai ricevuto. Queste sono le condizioni necessarie affinchè si possa aprire il Digiport di cui il mio signore ti ha parlato. Senza uno qualsiasi dei due oggetti, il Digiport resterà inattivo. Tutto chiaro?"

"Chiarissimo." replicò Oikawa. Allungò una mano sulla scrivania e raccolse il misterioso prisma di cristallo, all'interno del quale i dati stavano scorrendo con velocità ancora maggiore, come se reagissero alla presenza del Digivice. Per certi versi, stava pensando Oikawa, aveva senso che il luogo dove si trovava il Digiport fosse la Highton View Terrace, il luogo dove, circa otto anni prima, erano stati visti combattere un Greymon e un Parrotmon. Da quel luogo era iniziato tutto... e in quel luogo la sua ricerca si sarebbe conclusa.

La voce senza corpo tornò a parlare ad Oikawa, con un tono che sembrava improvvisamente meno spettrale e più naturale. "HAI VISTO, YUKIO OIKAWA? LA TUA PERSEVERANZA E LA TUA PAZIENZA TI HANNO PREMIATO. TU HAI FATTO A ME UN ENORME FAVORE PRESERVANDOMI DALL'OBLIO ETERNO, E ORA IO RICAMBIO. COME TI AVEVO PROMESSO, IL MONDO DIGITALE CHE TU E IL TUO AMICO SOGNAVATE E' ORA ALLA TUA PORTATA. RIPOSATI, E PREPARATI PER IL GRANDE VIAGGIO."

Oikawa sentì gli occhi riempirsi di lacrime di felicità, e un calore immenso diffondersi nelle sue membra. Finalmente, il suo sogno di gioventù si sarebbe avverato, e la memoria di Hiroki sarebbe stata onorata... "Grazie... grazie, amico mio... finalmente, dopo tutti questi anni di ricerca e di sacrifici, vedrò DigiWorld... quasi non mi sembra vero..." rispose telepaticamente. Dopo essersi passato una mano sugli occhi per asciugarseli, l'uomo alzò nuovamente lo sguardo verso le sue due creature e Phantomon, parlando con tono deciso. "Molto bene, allora! Domani alle 17 saremo alla Highton View Terrace, e inizieremo il nostro cammino verso il Mondo Digitale! Vi sentite pronti?"

"Certamente!" risposero Arukenimon e Mummymon, ad una sola voce. Nessuno di loro si era accorto del sogghigno minaccioso che attraversava il tetro volto di Phantomon, dietro le falde del suo cappuccio...

"Festeggiate pure finchè potete, poveri sciocchi illusi! Domani, il mio signore tornerà al potere... e voi precipiterete nelle tenebre assieme ad entrambi i mondi!"

CONTINUA...

Note dell'autore: Ci siamo, gente! Ormai lo scontro finale è vicinissimo! Il prossimo capitolo sarà di 'preparazione', per così dire, poi la grande battaglia inizierà sul serio! Presto, tutti i nodi verranno al pettine, e questa serie si concluderà... ma solo per fare spazio alla mia fanfic successiva: Digimon Adventure 02: Lord of Digital Rings, nella quale introdurrò un certo numero di Digimon originali... ma non facciamo troppe rivelazioni, altrimenti...

Anche nella mia storia, come nell'anime, Daemon è stato spedito nella Dark Area. Ma, in questo caso, ci sono delle importanti differenze: innanzitutto, i suoi tre scagnozzi sono ancora vivi e vegeti. E poi, al contrario di quanto ha fatto la Toei, io non ho nessuna intenzione di DIMENTICARMI Daemon nella Dark Area! Lui tornerà... non posso dirvi quando, ma tornerà! Questa è stata solo una vittoria temporanea.

Quando parlo dello scontro tra Greymon e Parrotmon mi riferisco, per chi non lo sapesse, al primo film di Digimon. Bene, ragazzi, sono felice di dirvi che esattamente ieri, 20 Dicembre 2005, si sono conclusi i miei esami (superati con discreti risultati, tra l'altro...), e che, per tutte queste festività di Natale, potrò dedicare un pò più di tempo ogni giorno a questa storia! Quindi, conto di mettere in rete il Capitolo 24 entro fine anno! Detto ciò, vi faccio tantissimi auguri di Buon Natale, e spero che sia un periodo di gioia e serenità per tutti voi. Tanti auguri!

Con affetto,

Justice Gundam