Digimon Adventure 02: Lord of Digital Rings

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Justice: Salve a tutti, colleghi fan di Digimon! Dopo un periodo passato a lottare con l'influenza e con i compiti universitari, eccomi di nuovo a voi per farvi vivere - spero! - un altro pò di avventure in compagnia dei nostri amici Digimon! Spero di non esservi mancato troppo!

Gatomon: Se intendi dire se ci sono mancate le assurde situazioni nelle quali ci cacci... allora no, non ci sei mancato, non preoccuparti!

Justice: Che cattiveria... TT. Ad ogni modo, gente, ora che non ho più niente spero di poter scrivere di più, e spero che una volta tolti di mezzo certi impegni universitari riuscirò a lavorare un pò più intensamente a questa storia. Per il momento... vediamo di risolvere la situazione in cui vi ho lasciato nel Mondo Reale e di fare un pò di luce sul mistero (ormai non più tale) dei Kooun-Yubiwa!

Taichi: Intanto, cominciamo a rispondere alle recensioni: il primo è il nostro vecchio amico KillKenny... beh, questa storia sarà in effetti più breve rispetto alle altre della saga, quindi è anche naturale che si sia entrati quasi subito nell'azione! E presto io e i miei amici dovremo vedercela con gli scagnozzi di Balormon, e con Balormon in persona! Per il resto... beh, visto che la forma umana di Marilismon è stata ispirata proprio da Xelloss, immagino che mettere davanti lei e lui sarebbe come fargli incontrare sè stessi!

Daisuke: Grazie anche a Topomouse per la recensione! Siamo contenti che anche questo capitolo ti piaccia, e speriamo di andare altrettanto bene nei prossimi! Grazie anche a Kari89, e reiteriamo l'augurio che ci siamo fatti con Topomouse!

Justice: Ringrazio ancora Driger per la recensione positiva. Purtroppo, io sono davvero un pessimo disegnatore, altrimenti avrei in qualche modo pubblicato qualche disegno di Balormon, Marilismon, Ahuizomon e MaleBrancmon... comunque, un giorno ci proverò, ok? Per il resto, grazie ancora, e spero che il prossimo capitolo sia anch'esso di tuo gradimento. Oh, a proposito, grazie per la tua e-mail nella quale mi hai avvisato di quel nuovo virus... ci starò attento!

Armadillomon: Le recensioni di Rika88 hanno sempre questo tono spiritoso che mi è immensamente gradito... Ad ogni modo, per scoprire il potere dei Kooun-Yubiwa non dovremo aspettare a lungo... ti dico solo che sono molto più di quanto non sembri! Per quanto riguarda Piddomon... allora, il suo nome non proviene da qualche grado delle gerarchie angeliche: il nome originale era Pidmon, dove quel 'Pid-' è un abbreviativo di Cupid. Rispondo alla tua domanda?

Justice: E ora, la solita recensione di Francesca Akira. Come ho detto, per scoprire il vero scopo di Balormon e dei suoi scagnozzi bisognerà aspettare un pochino. I Kooun-Yubiwa sono molto più di quello che sembrano... e per il resto, hmmmm... sì, probabilmente hai ragione tu... ma per qualche motivo i gingilli portafortuna non mi sembravano addirsi molto a Miyako-chan... gli oggetti carini senz'altro, ma i portafortuna... non ero molto convinto. In ogni caso, se ho commesso qualche OOC, me ne scuso immensamente con i lettori. Cercherò di stare più attento alla caratterizzazione... che, credetemi, è una delle cose più difficili da rispettare in una fanfiction di Digimon! Per adesso, godetevi il capitolo 3 della mia nuova storia... e speriamo che sia accettabile! Io, dico sinceramente, non credo di aver fatto questo gran bel lavoro... ma lascerò che siate voi a giudicare!

Armadillomon: Buona lettura!

Capitolo 3 - Un piano insidioso

"Ragazzi... qui mi sa che siamo nei guai!" mormorò Miyako, deglutendo nervosamente. Lei e un pugno di suoi compagni di classe si erano improvvisamente trovati nel bel mezzo di quella che sembrava essere una rivoluzione: poco prima della campanella che avrebbe dato inizio alla prima ora, una buona metà degli studenti della sua classe aveva improvvisamente iniziato a comportarsi in modo strano: due di loro avevano iniziato prendendole a calci il banco, e da lì si era scatenata la follia: in breve tempo, molti ragazzi avevano iniziato a gettare cartine e aeroplanini di carta in giro, a imbrattare i banchi e le lavagne, e a schiamazzare come galline inferocite, al punto che persino l'insegnante era rimasto sconvolto e aveva deciso di girare i tacchi, non prima però di minacciare seri provvedimenti disciplinari. Sfortunatamente, tale minaccia non aveva fatto nulla per calmare gli animi degli alunni impazziti, che anzi continuavano imperterriti a fare quello che volevano! In quel momento, molti banchi giacevano a terra rovesciati, e la porta d'ingresso della classe era stata ostruita da una catasta di sedie, banchi e cartelle che formavano una sorta di barricata improvvisata. Miyako diede un'occhiata ai vetri: forse sarebbe stato possibile fuggire dalla scala antincendio, ma sarebbe riuscita a raggiungerla e a dileguarsi, oltre che far dileguare gli altri suoi amici rimasti in sè, prima che i ragazzi impazziti la fermassero? Miyako prese un respiro profondo e fece un passo verso la porta antincendio, sperando che nella confusione nessuno badasse a lei...

Miyako strinse i denti e spalancò gli occhi quando una sedia, scagliata da un compagno di classe in preda alla furia, le atterrò vicinissima. Le urla di terrore dei ragazzi rimasti sani di mente le spaccarono quasi i timpani, ma si costrinse a mantenere la calma, anche se sinceramente non vedeva come uscire da quel pasticcio. Altre urla di battaglia, provenienti dal corridoio, si sovrapposero a quelle dei compagni di classe di Miyako, indicando che ormai la follia distruttiva si era estesa anche ad altre zone dell'edificio, e facendo trattenere il fiato alla ragazzina con gli occhiali: questo voleva dire che ora anche i suoi amici erano in pericolo! Ma cosa stava succedendo? Come mai all'improvviso tutti sembravano posseduti da qualcosa? Avesse avuto almeno il suo Digimon al fianco, avrebbe potuto ancora sperare di uscire da quella terribile situazione...

"Vee Headbutt!"

La voce squillante di Veemon risuonò improvvisamente nella classe in preda al caos. Tutti si voltarono meravigliati quando un tremendo colpo proveniente dall'esterno fece uscire dai gangheri la porta della classe e la fece piombare al suolo con un assordante fragore, sparpagliando in giro sedie, banchi e cartelle impilati davanti ad essa. Con un urlo di terrore, tutti i ragazzi posseduti si ritirarono verso l'interno della stanza, osservando con occhi sgranati il piccolo draghetto azzurro che balzava sui resti della porta e si metteva in guardia, seguito a poca distanza da Daisuke, che si mise in posa eroica dietro l'uscio, e un Digimon angelico che Miyako non aveva mai visto prima di allora. Sulle prime, ipotizzò che si trattasse di Angemon, ma scartò subito l'ipotesi quando vide arrivare Takeru e Patamon subito dietro Daisuke. Infine, per ultimi, c'erano Hikari, Gatomon, Iori, Armadillomon e Poromon, che guardavano ad occhi sgranati quello che Daisuke e Veemon avevano fatto.

"Ma... Daisuke!" esclamò Hikari, con gli occhi fuori dalle orbite alla vista della prodezza del suo compagno e del suo Digimon. "Non c'era un altro modo per entrare nella classe? Ora i danni per quella porta chi li paga?"

"Ehm, mi dispiace, Hikari-chan, ma avevamo provato a spingere e non si apriva..." si scusò Daisuke mettendosi una mano dietro la nuca. "E poi, se devo essere sincero, ho sempre desiderato fare un'entrata in scena come questa!"

Miyako alzò gli occhi al cielo, mentre gli altri suoi compagni di classe osservavano sbalorditi i ragazzi prescelti e i Digimon che entravano nella classe semidistrutta. Sembrava che, anche nel bel mezzo di situazioni così serie, Daisuke non resistesse al vizio tutto suo di mettersi in mostra... Le riflessioni della ragazzina furono interrotte quando il piccolo Poromon si avvicinò saltellando a lei, un'espressione preoccupata dipinta sul musetto. "Miyako! Miyako! Come stai, tutto bene? Dai e gli altri sono venuti a prenderci un attimo fa, ci hanno spiegato tutto, e siamo andati a prendere Iori prima di passare dalla tua classe! Sembra che in tutta la scuola stia succedendo la stessa cosa!"

"Poromon!" esclamò Miyako, abbracciando il suo partner digitale. "Sì, mi ero accorta che stava accadendo qualcosa di strano in tutta la scuola, ma non ho idea di cosa... E quel Digimon simile ad un Angemon che sta con voi... è un amico, spero!"

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Piddomon

Anche chiamato: Pidmon

Tipo: Angelo

Attributo: Anti-Virus

Livello: Champion

Attacchi: Fire Feather, Mega Heal, Apollo Tornado

Un guerriero alato difensore della giustizia! Può volare ad alte velocità e controllare le correnti d'aria per scatenare una bufera sui Digimon malvagi. Inoltre, può purificare le persone dagli influssi del male.

Poromon annuì. "Si chiama Piddomon, ed è venuto dal Mondo Digitale per avvisarci di un terribile pericolo... ma ti spiegherò tutto dopo, ora dobbiamo fuggire di qui!"

"Ho idea che sarà più facile a dirsi che a farsi..." commentò Miyako, dando un'occhiata ansiosa alla moltitudine di ragazzi che guardava minacciosamente lei e i suoi amici, gli occhi luccicanti di un'inquietante luce scarlatta. "Ci sarà secondo voi un modo di convincerli a farci passare senza far loro del male?"

"Senz'altro." rispose Piddomon con tutta calma, alzando un braccio verso i ragazzi posseduti e facendo piovere su di loro un'altra nuvola di quella polvere dorata che aveva già usato in precedenza. Esattamente come prima, la polvere fatata si posò delicatamente sui corpi degli spiazzati ragazzi, ai quali improvvisamente si piegarono le gambe. In breve tempo, la confusione che regnava sovrana nella classe lasciò il posto alla calma e al silenzio, le vittime cessarono ogni resistenza e si sdraiarono a terra, finendo tra le braccia di Morfeo.

"Bel colpo, Piddomon! Ti darò una chiamata nel caso soffrissi d'insonnia!" scherzò Armadillomon. L'angelo, apprezzando il senso dello humour del mammifero corazzato, gli sorrise di rimando.

"In realtà, non si trattava esattamente di un attacco soporifero, Armadillomon. Serviva a bloccare la forza del male che teneva sotto controllo questi ragazzi, e impedire ad essa di manovrarli ancora. Una volta liberatisi dal controllo, i ragazzi si sono addormentati perchè le loro energie vitali sono state risucchiate da quei malefici anelli... ad ogni modo, non vi preoccupate. Si sveglieranno tra un pò, e probabilmente non ricorderanno nulla di quello che hanno fatto."

"Va bene, a dopo il resto delle spiegazioni! Ora occupiamoci dei problemi più immediati!" tagliò corto Daisuke. Tutti i ragazzi prescelti entrarono con circospezione nella classe di Miyako, scavalcando la porta scardinata e alzando le mani per tranquillizzare i ragazzi che erano rimasti svegli.

"Calma, ragazzi, calma! E' tutto finito... almeno per adesso!" disse Daisuke, stringendo i denti al sentire le urla e i rumori che provenivano dai corridoi e dalle altre aule. "Ora pensiamo ad uscire di qui, questa scuola è diventata in pochi istanti l'edificio più invivibile di tutta Tokyo..."

"Possiamo usare la scala antincendio!" rispose Miyako, indicando la porta oltre la quale si trovava la via di fuga d'emergenza. "Da lì potremo scendere in cortile senza problemi... ma che ne sarà dei ragazzi rimasti addormentati? Mica possiamo lasciarli qui!"

"Miyako-san ha ragione, dovremmo almeno cercare di togliere loro l'anello..." rispose Takeru, chinandosi per sfilare un Kooun-Yubiwa dall'anulare di una ragazza. Si aspettava che l'anello uscisse subito ma, con sua grande sorpresa, il piccolo 'portafortuna' oppose una resistenza incredibile, e per quanto il Digiprescelto della Speranza tirasse, non riusciva a spostarlo di un millimetro. "Ugh... hey, ma... questa cosa sembra incollata al dito! Non viene via!"

"E' perchè non lo puoi togliere... soltanto la stessa persona che se lo è messo può sfilarlo. Quel malefico oggetto è programmato così!" spiegò Piddomon, fermando il Digiprescelto biondo mettendogli una mano sulla spalla. "Piuttosto, dovremmo cercare di radunare i vostri amici... probabilmente adesso si trovano in una situazione molto simile alla vostra. Anzi, non mi stupirei se in città ci fosse una certa confusione."

"Accidenti, è vero!" esclamò Hikari. "Con tutti i Kooun-Yubiwa che sono stati venduti, molto probabilmente ci sono un sacco di ragazzi e giovani in balia di... chiunque sia la mente dietro a tutto questo!"

"Allora, non perdiamo altro tempo!" riprese Miyako, prendendo in mano la situazione. Raccolse il suo zaino, si diresse verso la porta che dava sulla scala antincendio e la spalancò, stringendo i denti per il freddo del vento invernale che la investì non appena lo ebbe fatto, per poi indicare la via di fuga ai suoi compagni di classe ancora confusi e spaventati. "Okay, ragazzi, usciamo da questo manicomio e raduniamoci in giardino! Lì penseremo ad un piano d'azione! Poromon, ti senti in grado di digievolvere? Temo che avremo bisogno di Halsemon in questa situazione..."

"Certamente, Miyako!" rispose il pulcino rosa, mentre la sua partner umana cominciava a discendere le scale, seguita a ruota dagli altri Digimon e Digiprescelti e da tutti i loro compagni di classe. Dando un'occhiata, la ragazzina con gli occhiali vide con suo grande sollievo che già una buona quantità di alunni e insegnanti era riuscita a sfuggire alla 'rivoluzione' in corso alla Odaiba Middle School, e si era radunata nel giardino. Sembravano tutti piuttosto spaesati, ma incolumi. In breve tempo, anche i ragazzi della classe di Miyako si unirono al gruppetto di rifugiati, stando attenti a schivare i vari astucci, matite, gomme e quant'altro pioveva giù dalle finestre.

"Ufff... finalmente fuori!" esclamò Miyako, mettendosi le mani sulle ginocchia e tirando un sospiro di sollievo. Lei e i suoi amici del gruppo dei Digiprescelti si erano appartati dal resto dei fuggiaschi. "Col senno di poi, sono doppiamente contenta di non aver comprato quegli stupidi anelli 'portafortuna'... chissà cosa mi sarebbe successo se lo avessi fatto..."

"Saresti stata preda dell'influsso malefico di Balormon, la mente criminale che sta dietro questa nuova 'moda'..." le rispose Piddomon. "Tutto questo non è altro che la punta dell'iceberg del suo piano... anche se sinceramente, non mi aspettavo che i suoi malefici anelli provocassero simili reazioni negli esseri umani..."

"Okay, okay... time out!" rispose Daisuke, unendo le mani a T come per chiedere un intervallo durante una partita di football americano. "Una cosa alla volta! Innanzitutto, chi è questo Balormon, e come è implicato in questa storia dei Kooun-Yubiwa? Che cosa vorrebbe fare, controllare tutti gli esseri umani per avere il dominio sul mondo? E cosa volevi dire prima con quella storia dell'assorbimento di energia?"

"Hey, calma, Dai!" lo esortò Veemon. "Respira e dagli il tempo di rispondere, no?"

Un pò spaesato dalla raffica di pur legittime domande del nuovo leader dei bambini prescelti, Piddomon alzò le mani per chiedere la calma e iniziò a parlare. "Ehm... calma, calma, una domanda alla volta! Innanzitutto, credo che dovrei dirvi chi è questo Balormon..."

"Allora, mio signore, come le sembra stia andando l'esperimento?" chiese Marilismon, dando un'occhiata inorgoglita ai frutti del lavoro suo e del suo signore.

Nella tana di Balormon, il potente demone e i suoi tre servitori erano intenti ad osservare sul maxischermo la confusione che era scoppiata a Tokyo nel momento in cui era stato dato il segnale di attivazione dei Kooun-Yubiwa. Il sinistro quartetto aveva avuto così modo di vedere che nella capitale del Giappone si erano verificati numerosi episodi di vandalismo, piccoli furti, risse di poco conto, imbrattamenti di muri... e che le autorità si erano trovate improvvisamente sommerse di telefonate da parte di cittadini impauriti o semplicemente infastiditi. In pratica, la città di Tokyo era stata improvvisamente investita da un'ondata di confusione e da un'inspiegabile aumento della microcriminalità... resa ancora più spiazzante dal fatto che i colpevoli dei furti erano per una certa parte bambini, e che gli oggetti rubati erano per lo più dolci, giocattoli e altri oggetti di scarso valore.

Comunque, Balormon non sembrava interessato ai dettagli, e continuava ad osservare seduto sul suo trono, con espressione illeggibile, gli eventi che venivano mostrati sullo schermo davanti a lui. Ai piedi della scalinata che portava al trono stavano Marilismon, Ahuizomon e MaleBrancmon, tutti in trepidante attesa di un cenno, una reazione qualsiasi da parte del loro padrone.

Passavano i secondi... e ancora nessuna reazione da parte di Balormon. Marilismon e Ahuizomon rimasero immobili come statue, mentre il meno controllato MaleBrancmon non riuscì ad impedirsi di stringere le mani sul suo tridente d'acciaio, deglutendo fragorosamente. Senza badare alle reazioni dei suoi servitori, Balormon alzò la mano destra, concentrandosi sull'anello inciso di rune che portava all'anulare, e le immagini sul maxischermo sbiadirono per lasciare il posto ad uno sfondo blu, sul quale spiccava quello che sembrava essere un diagramma cartesiano attraversato da un reticolo che individuava ascisse e ordinate, e da una linea spezzata gialla che indicava l'andamento di qualche funzione...

Ancora per qualche secondo, il silenzio regnò nella sala del trono di Balormon, interrotto solo dal crepitio delle fiamme delle torce appese ai muri, e dai lievi suoni di caricamento di un computer. Finalmente, il demone di fuoco annuì, con enorme sollievo dei suoi scagnozzi, e attivò di nuovo il suo anello intarsiato di rune, facendo sparire il diagramma e sostituendolo con le immagini del caos che aveva avviluppato Tokyo. I suoi ardenti occhi cremisi si posarono sui tre Digimon ai piedi del trono, fissandoli intensamente prima di pronunciare il verdetto.

"Uhm... soddisfacente." sentenziò Balormon, senza sbilanciarsi. "Avete svolto un buon lavoro, e raccolto una buona quantità di energia. Per la prossima volta, comunque, voglio che il programma dei Kooun-Yubiwa venga modificato... la reazione degli esseri umani all'impulso di controllo è eccessivamente caotica, e per quanto un pò di confusione non mi dispiaccia certo, in questo caso fa sprecare preziosa energia alle nostre vittime... energia per la quale potremmo fare un uso migliore, se capite cosa voglio dire."

"Ehm... sì, signore... capiamo perfettamente..." replicò Ahuizomon, chinando umilmente il capo. "Modificheremo il programma quanto prima..."

"Mi occuperò personalmente della cosa, sommo Balormon..." proseguì Marilismon, inchinandosi a sua volta. Balormon annuì nuovamente e guardò di nuovo lo schermo."Molto bene. Vedete di fare in modo che venga sprecata quanta meno energia possibile. Ora vediamo se i nostri anelli sono riusciti a togliere di mezzo qualcuno dei bambini prescelti..."

Attivando ancora una volta il suo anello, Balormon attivò un'altra schermata, sulla quale si vedevano i volti dei Digiprescelti di entrambe le generazioni. Il demone di fuoco strinse gli occhi e storse leggermente il naso quando vide dei cerchi verdi apparire al fianco di ciascun ritratto.

"No, nessuno... in qualche modo, se la sono cavata tutti, almeno per adesso..." grugnì Balormon. "Sono pronto a scommettere che quel Piddomon è riuscito ad avvisarli del pericolo e li ha avvisati dei miei piani..."

MaleBrancmon strinse i denti, temendo la reazione del suo signore. "Io... sono terribilmente spiacente, sommo Balormon. Era mio il compito di eliminare Piddomon, e invece me lo sono lasciato sfuggire..."

Balormon zittì il demone di rango inferiore con un breve cenno della mano. "Non c'è bisogno di scusarsi. E' un inconveniente di poco conto, dopotutto... e non significa niente se non il fatto che i Digiprescelti sapranno della mia esistenza e verranno qui ad affrontarmi... significa solo che dovremo anticipare un pò i tempi e passare direttamente alla fase terminale!"

"Capisco, supremo Balormon..." replicò Marilismon. "A questo punto, i Kooun-Yubiwa si dovrebbero essere diffusi abbastanza da garantirci un certo margine di sicurezza. Provvederò immediatamente alla correzione del loro programma, e farò in modo che tutto sia pronto per quando i bambini prescelti verranno a farci visita..."

"Ottimo, Marilismon. Vedo che hai già capito la situazione. Dunque procedi." tuonò Balormon, compiaciuto dall'efficienza della sua servitrice. La donna-serpente fece un breve inchino e si allontanò strisciando, scomparendo dietro le doppie porte che davano sul corridoio. Balormon sogghignò e rivolse la sua attenzione agli altri due Digimon inchinati davanti al suo trono. "MaleBrancmon! Ahuizomon! Voi dovrete occuparvi di organizzare le nostre truppe di Cyclonemon, e radunarne il maggior numero possibile per quando i Digiprescelti arriveranno. Non mi illudo che siano in grado di fermare i bambini prescelti, ma saranno sicuramente in grado di trattenerli il tempo sufficiente affinchè i Kooun-Yubiwa facciano il loro lavoro..."

Il demone armato di tridente chinò nuovamente il capo. "Certamente, mio signore. Provvederemo immediatamente."

"Quando quei ragazzini e Piddomon arriveranno... troveranno sicuramente qualche bella sorpresa!" proseguì il rettile acquatico, stringendo la mano sulla coda con l'aria di non vedere l'ora di accogliere i loro avversari. I due Digimon malvagi si alzarono dalla loro posizione e, ad un gesto di Balormon, si allontanarono e uscirono dalle doppie porte dietro le quali era scomparsa Marilismon. Rimasto solo nella sua sala del trono, Balormon inviò un altro impulso al maxischermo, facendolo mutare di colore qualche volta prima che tornasse alla normalità, poi spense il computer con un semplice gesto della mano alla quale portava l'anello, e si appoggiò allo schienale del suo seggio con un sospiro di soddisfazione, accompagnato da un sogghino sicuro.

"Nonostante qualche sbavatura, il mio piano sta procedendo molto bene... Huhuhuhuuu, non avrei mai immaginato che... esaudire i desideri degli esseri umani, anche a modo mio, sarebbe stato così remunerativo... Vi consiglio di venire preparati, mocciosi prescelti, perchè vi aspettano un bel pò di sorprese..."

Prima che Piddomon potesse iniziare a raccontare, le grida e i rumori provenienti dalla scuola iniziarono improvvisamente a smorzarsi, cessando con la stessa rapidità con cui erano iniziati. Dalla confusione più totale, la Odaiba Middle passò improvvisamente ad una calma innaturale che lasciò sconcertati tutti coloro che avevano trovato rifugio nel giardino.

"Hey, e ora che succede?" chiese Veemon. "Non si sente più niente... cosa sarà successo?"

Piddomon riflettè un attimo prima di rispondere. "Hmm... Balormon deve avere interrotto l'influsso dei suoi Kooun-Yubiwa sui vostri compagni... questa probabilmente non era altro che una prova per testare l'efficacia della sua invenzione..."

"E dei ragazzi controllati, che ne sarà stato?" chiese Miyako preoccupata. La risposta arrivò quando alcuni ragazzi e ragazze, storditi e confusi, cominciarono ad affacciarsi alle finestre e alle porte dell'istituto e a scendere in giardino, osservando la confusione che ora regnava nell'edificio e le espressioni sbalordite dei loro compagni e degli insegnanti con aria interrogativa.

"Hey, ma che è successo?"

"Cos'è questo disastro?"

"E perchè mi sento così assonnato? Mi sembra quasi di aver corso per miglia..."

Queste, o su questa falsariga, erano le frasi che si sentivano più di frequente dagli alunni appena risvegliatisi dal controllo dei Kooun-Yubiwa. Nessuno di essi sembrava ricordarsi di quello che aveva fatto o di quanto era successo nei momenti in cui erano controllati, e in breve tempo gli altri alunni e i docenti si radunarono attorno ai ragazzi appena usciti dall'edificio scolastico per controllare le loro condizioni, mentre i Digiprescelti, i loro partner, e Piddomon restavano in disparte ad osservare quello che succedeva.

"Come immaginavo... era soltanto una prova. Balormon voleva controllare l'effetto dei suoi anelli sugli esseri umani, il che significa che abbiamo ancora un pò di tempo per fermare i suoi piani, qualunque cosa essi siano." commentò Piddomon.

"Ma si può sapere, insomma, chi sarebbe questo Balormon?" chiese Daisuke trattenendo un brivido di freddo quando una folata di vento invernale lo investì. Il ragazzino era innervosito dalla situazione in cui si era trovato assieme ai suoi amici, e come se non bastasse non era riuscito neanche a recuperare il suo cappotto nella concitazione del momento.

"E poi... hai detto che questi Kooun-Yubiwa sono una creazione di questo Balormon, giusto?" chiese Takeru. "E gli servono per controllare gli esseri umani, dico bene? Ma a quale scopo?"

Piddomon sospirò prima di iniziare a raccontare. "Allora, dovete sapere che Balormon è un Digimon demoniaco molto potente, la cui specialità consiste nel realizzare i desideri degli esseri umani e dei Digimon che lo contattano... a causa della sua natura caotica e paradossale, Balormon è costretto ad esaudire i desideri di coloro che glieli richiedono. Ma, chiaramente, i desideri che gli vengono espressi hanno un loro prezzo, e trattandosi di una creatura maligna e molto potente, questo prezzo è sempre qualcosa di terribile da pagare... e non si può sfuggire alle sue condizioni."

"Comprensibile. Una sorta di patto col diavolo." commentò il piccolo Iori, annuendo seriamente.

Piddomon ricambiò il cenno affermativo del giovane Digiprescelto. "Giustamente. Molto tempo fa, forse ancora prima della venuta dei primi cinque Digiprescelti e dell'incidente di Parrotmon alla Highton View Terrace, questo terribile demone spargeva i suoi semi maligni nel Mondo Digitale, realizzando i desideri dei Digimon che venivano a lui, e trasformandoli in suoi schiavi obbedienti come 'pagamento'. Il suo scopo era di ammassare un enorme esercito di Digimon schiavizzati, con il quale avrebbe preso possesso di DigiWorld, per poi muovere guerra al Mondo Reale. Ma, per fortuna, un gruppo di Digimon buoni, di cui facevo parte anch'io, riuscì a porre fine al suo piano. Mancando loro le risorse per distruggere Balormon, questi difensori del bene riuscirono, grazie anche all'aiuto di Gennai, ad aprire un Digiport e ad inviare Balormon nel vuoto che separa il vostro mondo da DigiWorld... quella dimensione intermedia a cui voi umani date il nome di 'Internet'."

"Mio fratello e Yamato-san hanno già vissuto un'avventura in Internet, quando è apparso Diaboromon..." commentò Hikari, ricordandosi degli eventi di quasi quattro anni prima, in seguito ai quali i bambini prescelti avevano rinunciato alle loro Crest.

"Esatto, era proprio quello il luogo..." confermò il Digimon angelico. "Eravamo convinti che Balormon non sarebbe più riuscito a fare danni, una volta rinchiuso nella rete... ma a quanto pare ha trovato il modo di tornare. E' stato proprio notando alcuni disturbi nella struttura di DigiWorld che Gennai ha deciso di fare delle indagini, e ha scoperto l'esistenza di una maxi-fortezza digitale in una zona inesplorata della rete mondiale. Era stata costruita in modo da non interferire con il traffico di dati presente ogni giorno in rete... e sfuggire così a qualunque ispezione voi Digiprescelti poteste fare."

"E non si vince nessun premio se si indovina chi è stato a costruirla, eh?" chiese retoricamente Hawkmon.

Sorridendo leggermente, Piddomon scosse la testa. "Decisamente, è qualcosa di facile da intuire... dopo essere venuto a sapere quello che Gennai-san aveva scoperto, mi sono offerto volontario per andare in Internet ad accertarmi della vera natura di quella costruzione digitale, e ho scoperto che il vecchio nemico di DigiWorld, Balormon, aveva raccolto sotto di sè un piccolo esercito di mostri e reclutato altri tre Digimon malvagi quanto lui per diffondere nel mondo la sua ultima e più potente invenzione: i Kooun-Yubiwa, o 'anelli della buona sorte', che una dei suoi scagnozzi, tale Marilismon, già aveva diffuso per buona parte del vostro pianeta, spacciandoli per portafortuna e per amuleti che esaudiscono i desideri."

"Marilismon..." riflettè Daisuke, ricordandosi dell'incontro della sera prima. "Per caso, è un Digimon che può assumere forma umana? La forma di una tizia dai capelli lunghi e dagli occhi perennemente chiusi?"

"Non ne sono sicuro, non avendola mai vista in forma umana..." rispose Piddomon. "Tuttavia, so che uno dei suoi scagnozzi ha questa capacità di farsi passare per umano..."

"Ma allora era lei quella donna di ieri sera!" esclamò Veemon, stringendo un pugno. "Ha cercato di offrire anche a noi uno di quei Kooun-Yubiwa... ma Dai ha rifiutato!"

"E sono contento di averlo fatto!" esclamò il ragazzino, guardando nervosamente gli insegnanti e il preside che rimproveravano aspramente i ragazzi che erano stati posseduti dai Kooun-Yubiwa. "Se avessi accettato, a giudicare dalle facce di quei prof, sarei dovuto rimanere coi secchi in mano per tutta la vita!"

"Non ti sembra che qui ci sia in ballo qualcosa di un attimo più importante di una punizione che non ti è neanche capitata?" rispose un'irritata Miyako.

Piddomon strinse i denti. Balormon era arrivato addirittura a cercare di corrompere un Digiprescelto? Non osava pensare alle conseguenze che sarebbero derivate da un fatto del genere... sicuramente la Crest si sarebbe disattivata, o i Digimental non avrebbero più risposto ad alcuna chiamata... ma probabilmente questo sarebbe stato soltanto l'inizio. Forse il Digimon avrebbe perso i suoi poteri evolutivi, o peggio ancora il legame tra Digiprescelto e Digimon si sarebbe interrotto per sempre...

Scosse la testa. Non era il momento di pensare a quello che non era accaduto. "Comunque sia, la situazione è questa: Balormon ha creato questi Kooun-Yubiwa allo scopo di continuare con la sua 'specialità': esaudire i desideri degli uomini costringendoli nel contempo a pagare un prezzo altissimo. Ho scoperto che, una volta attivati, i Kooun-Yubiwa fanno riemergere dalla mente della vittima desideri nascosti e inconfessati, e inviano energia negativa al cervello di colui che li indossa in modo da inibire completamente i loro freni, e spingerli a commettere qualsiasi azione pur di soddisfare questi desideri."

"Cosa? Desideri..." mormorò Hikari, ripensando a quella sua compagna di classe che l'aveva spintonata. Non aveva idea di essersi attirata la sua antipatia, antipatia che la ragazza normalmente non dava a vedere, ma che a causa dei Kooun-Yubiwa aveva controllato le sue azioni.

"Ora forse mi spiego come mai quei ragazzi si sono messi a buttare sottosopra la scuola... il loro desiderio inconfessato, in quel momento, era quello di non fare lezione... e di divertirsi a trasformare la scuola in un campo di battaglia!" esclamò Miyako, con un secco schiocco di dita. "Quel Balormon l'ha pensata davvero grossa... se dovesse attivare i Kooun-Yubiwa in tutto il mondo, la Terra precipiterebbe nel caos!"

"Ma la domanda che mi pongo è un'altra: cosa ci guadagna Balormon da tutto questo?" chiese Gatomon. "Non credo che si sia messo in testa di portare alla luce i desideri reconditi degli esseri umani soltanto per divertimento personale!"

"Infatti..." rispose Piddomon, senza perdere l'espressione preoccupata che aveva occupato il suo volto fin da quando la spiegazione era iniziata. "Pare che mentre i ragazzi sono controllati da quei terribili anelli, producano a loro volta energia negativa, che i Kooun-Yubiwa inviano a Balormon. Una volta terminato il controllo, i ragazzi si risvegliano senza alcun ricordo di quanto hanno fatto, e non sono così in grado di rendersi conto del vero pericolo insito nei loro 'anelli portafortuna'. Sfortunatamente, non ho la più pallida idea di cosa se ne faccia Balormon di quell'energia... anche se sicuramente nulla di buono... Ero in procinto di scoprire di più, ma sono stato intercettato da MaleBrancmon, uno dei tre scagnozzi di Balormon, e costretto a fuggire nel Mondo Reale. Sapevo che voi Digiprescelti eravate la migliore speranza per fermare i piani di Balormon, perciò sono rimasto nascosto per un pò di tempo, per svolgere qualche altra ricerca e accertarmi della diffusione dei Kooun-Yubiwa, e sono intervenuto per avvisarvi di questo pericolo a nome di Gennai-san."

"Capiamo... solo una domanda, come mai Gennai non si è rivolto direttamente a noi, se aveva qualche sospetto riguardo quanto stava accadendo in rete?" chiese Takeru, incuriosito. "Avremmo potuto intervenire prima ed evitare un bel pò di confusione."

"Sì, è vero, ma nè Gennai-san nè io volevamo interpellarvi inutilmente." rispose Piddomon, guardando negli occhi il Digiprescelto della Speranza. "Prima di contattarvi, volevamo attendere che ci fosse una vera emergenza, come adesso... sfortunatamente, Balormon si è nascosto bene ed è stato in grado di tenerci segrete le sue attività per un bel pò di tempo... il che significa che dobbiamo agire in fretta se vogliamo fermarlo."

"D'accordo, allora..." concluse Daisuke, tirando fuori il suo D-3. "Se questo Balormon vuole mettere le mani sul nostro mondo e su DigiWorld, ha trovato pane per i suoi denti. Non perdiamo altro tempo e andiamo a prendere Ken a Tamachi, poi avvisiamo anche Taichi e gli altri. Credo che avremo bisogno dell'aiuto di tutti, in un caso del genere!"

"Benissimo! Forza, ragazzi, è il momento di tornare in azione!" esclamò estasiato Veemon, spronando gli altri Digimon prima di iniziare a brillare e aumentare di dimensioni, eseguendo per la prima volta dopo diversi mesi la Digievoluzione...

"Veemon shinka... EXVEEMON!"

Pochi secondi dopo, dove prima c'era il piccolo, inoffensivo draghetto azzurro apparve un enorme e possente drago dalle squame celesti, con il ventre bianco sul quale era incisa una cicatrice a forma di X e con un lungo corno di metallo ricurvo sulla punta del naso. Con un possente ruggito di trionfo, che esprimeva tutta la sua eccitazione e il suo desiderio di tuffarsi nella nuova avventura, ExVeemon, la forma Champion di Veemon, si alzò in volo spiegando le sue magnifiche ali per poi atterrare davanti al gruppo di bambini prescelti, attirandosi gli sguardi meravigliati di tutti gli alunni che avevano assistito allo spettacolo.

"Hey, ma avete visto? Quel Digimon si è trasformato!"

"Fantastico... mai visto niente del genere!"

"Dai e gli altri vorranno far luce sulla situazione!"

"Vai, Daisuke!"

"ExVeemon, sei tutti noi!"

Daisuke sogghignò soddisfatto al 'dolce suono' del tifo che i suoi compagni di scuola facevano per lui ed ExVeemon, mentre il drago si chinava per raccogliere il suo partner umano. Dalla sconfitta di MaloMyotismon sei mesi prima, i Digiprescelti e i loro Digimon erano diventati delle specie di eroi locali... e Daisuke doveva ammettere che essere popolare dava una bella sensazione, per quanto i più riservati Hikari, Takeru, Iori e Ken avessero accolto questa loro fama involontaria con un certo imbarazzo. Di recente, con il fatto che vedere DemiVeemon e gli altri era diventata una consuetudine, l'entusiasmo degli abitanti di Odaiba si era un pò smorzato, ma sembrava proprio che fosse destinato a riaccendersi per l'occasione!

"Grazie, ragazzi!" esclamò Daisuke, in piedi sull'enorme mano di ExVeemon, agitando le mani verso i suoi festanti compagni di scuola. La scena strappò una breve risatina a Hikari, Iori e Takeru alzarono gli occhi al cielo, mentre Miyako scuoteva la testa desolata e fece finta di non conoscerlo.

"Ditemi, quel vostro amico... fa sempre così?" chiese Piddomon, guardando divertito Daisuke che continuava a mettersi in mostra. Fu Miyako a rispondergli, sospirando con tono seccato.

"No, soltanto quando c'è un'emergenza... altrimenti è peggio!" rispose la ragazzina, appoggiando a terra Poromon che si concentrava per eseguire la Digievoluzione. Il pulcino rosa, come Veemon prima di lui, emanò degli splendenti raggi di luce bianca e aumentò di dimensioni...

"Poromon shinka... HAWKMON!"

...fino a trasformarsi nella sua forma Rookie, la piccola aquila americana che aveva accompagnato Miyako nelle sue avventure a DigiWorld, e mettersi in posa facendo il segno di vittoria con le piume delle ali. "Ed eccomi di ritorno! Allora, si parte?"

"Certamente, Hawkmon! DIGI-ARMOR ENERGIZE!" esclamò Miyako con un largo sorriso sulle labbra, digitando un paio di comandi sul suo D-3 e chiamando a sè il Digimental dell'Amore, che iniziò immediatamente a fondersi con il corpo di Hawkmon...

"Hawkmon armor shinka... HALSEMON, le Ali dell'Amore!"

Quando la trasformazione fu completata, il falchetto si era trasformato nel maestoso Digimon Armor simile ad un grifone che spesso aveva salvato la situazione quando i Digiprescelti avevano avuto a che fare con l'Imperatore e gli scagnozzi di Mephistomon, e le esclamazioni di incoraggiamento della folla di studenti si alzarono ancora una volta. Halsemon chinò il capo come per fare un inchino formale, accettando con umiltà le acclamazioni, mentre Miyako rivolgeva un segno di vittoria agli alunni e montava sul dorso del suo Digimon, aiutando poi Iori e Armadillomon, gli unici privi di una Digievoluzione in grado di volare, a salire con loro. Subito dopo, furono Takeru e Hikari a tirare fuori i loro D-3 ed evocare il potere dei loro Digimental, facendo evolvere Patamon e Gatomon.

"Patamon armor shinka... PEGASUSMON, Speranza Alata!"

"Gatomon armor shinka... NEFERTIMON, l'Angelo di Luce!"

Non appena il cavallo alato e la sfinge si furono materializzati, fecero cenno ai loro partner umani di montare in sella. Non appena Takeru e Hikari ebbero fatto ciò, il gruppetto di Digimon spiegò le ali e prese il volo tra gli applausi della folla, seguito a breve distanza da Piddomon, diretto verso il quartiere di Tamachi. Dopo aver risposto con un breve cenno delle mani alle acclamazioni dei loro coetanei, i Digiprescelti puntarono verso il quartiere residenziale dove viveva Ken, pregando che il loro amico se la fosse cavata...

Da un'altra parte, in un'altra scuola, le cose non erano andate molto meglio al gruppo dei Digiprescelti più anziani...

"Cavolo, ragazzi... ma cosa ha preso all'improvviso ai nostri compagni?" mormorò Taichi, passandosi una mano sulla fronte mentre si riavvicinava alla classe che erano stati costretti ad abbandonare. La stanza era abbastanza disastrata, anche se non tanto quanto molte di quelle della Odaiba Middle, forse perchè un numero minore di alunni indossava i Kooun-Yubiwa... ma in ogni caso, erano stati momenti di confusione e panico: alcuni alunni si erano messi, senza alcun preavviso, a comportarsi in maniera strana: alcuni se n'erano andati dall'istituto senza nulla aggiungere, altri avevano cominciato a litigare tra loro e con altri compagni rimasti padroni di sè, altri a giocherellare... e, in pratica, tutti i ragazzi posseduti si erano dati da fare per rendere impossibili le lezioni e complicare la vita agli altri! Ben presto, vedendo che la situazione stava degenerando, Taichi, Yamato, Sora e tutti coloro che ancora erano padroni di sè avevano saggiamente scelto di allontanarsi, benchè la piccola folla di studenti impazziti non rendesse la cosa molto facile... e proprio quando stavano per guadagnare l'uscita, la follia collettiva era cessata con la stessa rapidità con cui era iniziata, lasciando i ragazzi posseduti stanchi, confusi e spompati. In quel momento, insegnanti e capiclasse si stavano adoperando per riportare la situazione alla normalità, richiamando all'ordine i ragazzi impazziti e cercando di riordinare le aule e i corridoi... ma la situazione era talmente caotica che non sembrava ci fosse molta altra scelta se non quella di interrompere le lezioni per quel giorno...

"Non ne ho la più pallida idea..." fu Sora a rispondere alla domanda di Taichi, scuotendo la testa. "E' come se qualcosa li avesse posseduti all'improvviso..."

Sentendo il proprio telefono cellulare vibrare nella sua tasca, Yamato lo tirò fuori e diede un'occhiata allo schermo, che lo avvisava della ricezione di un messaggio. Gli occhi del biondo Digiprescelto dell'Amicizia si strinsero quando vide che il mittente era Koushiro. Rapidamente, premette il pulsante di lettura e lesse la comunicazione dell'amico dai capelli rossi.

"Già... Qualcosa di proveniente dal Mondo Digitale, o da qualche luogo affine..." mormorò Yamato, facendo un cenno ai suoi migliori amici e mostrando loro il messaggio sullo schermo. "Mi è appena arrivato questo messaggio da Koushiro-kun... dice che nella sua scuola è accaduta la stessa identica cosa, e che ha ricevuto un messaggio da Miyako che gli comunicava di un evento simile alla Odaiba Middle... dove anzi sembra che il fenomeno abbia colpito con maggiore violenza!"

"Che cosa?" esclamò Taichi, improvvisamente preoccupato per la sorella minore e i Digiprescelti più giovani, che si trovavano alla Odaiba Middle. "Vuol forse dire che questa follia ha colpito contemporaneamente tutte le scuole di Tokyo? E non dice come stanno Hikari e gli altri? Erano lì quando questo è successo..."

Yamato alzò una mano per calmare il suo amico. "Sta calmo, Taichi! Perdere la testa non servirà a nulla... non preoccuparti per i nostri amici, stanno bene e non sembrano essere stati coinvolti in questo disastro, anche se le loro lezioni sono state sospese... piuttosto, Koushiro mi comunica qualcosa che non mi fa stare troppo tranquillo... stando a quanto Miyako gli ha comunicato tramite il suo D-3, pare che dietro a tutto questo ci sia il complotto di qualcuno di nome Balormon, e che si serva di quegli anelli portafortuna, i Kooun-Yubiwa, per realizzare i suoi piani... dice che, per i dettagli e per pensare ad un piano d'azione, dovremo trovarci il prima possibile, a casa sua!"

Taichi annuì, sentendo un attimo più tranquillo. "Ho capito... I Kooun-Yubiwa, eh? Mi verrebbe da chiedere come questo sia possibile, ma immagino che la risposta sia riservata a dopo. Allora, andiamo a prendere i nostri Digimon e vediamo di raggiungere Daisuke e gli altri il prima possibile..." Il ragazzo si interruppe non appena ebbe dato un'occhiata fuori dalla finestra e aver visto, con suo grande sgomento, che la confusione non aveva risparmiato neanche le strade di Odaiba. Appena fuori dalla scuola, le strade innevate e coperte di pozzanghere del quartiere residenziale erano piene di automobili e altri veicoli rimasti bloccati in un ingorgo, che stavano tenendo uno snervante concerto di rombi di motore, irritate segnalazioni acustiche, e sirene. Taichi spalancò gli occhi vedendo passare alcune vetture delle forze dell'ordine e alcuni vigili che correvano a rotta di collo verso qualche negozio, o qualche strada dove si era verificato qualche atto particolarmente grave.

"Alla... alla faccia!" esclamò Taichi, indicando la confusione agli sbalorditi Sora e Yamato. "Pare che il tutto non si sia limitato alle scuole! Tutta Odaiba è in preda alla confusione! Guardate che macello!"

Sora si avvicinò alla finestra, spalancando gli occhi alla vista del groviglio di mezzi che infestava le strade. "Oh, mamma mia... è veramente un disastro! Chi avrebbe mai immaginato che quei piccoli anelli portafortuna potessero causare qualcosa del genere?"

"E la cosa peggiore... è che adesso saranno diffusi in mezzo mondo!" aggiunse Yamato. "Maledizione, chiunque sia questo Balormon ci ha giocato bene... veniamo a sapere del suo complotto solo quando ormai ha già messo basi stabili..."

Taichi scosse la testa. "Immagino che prendere la metropolitana o l'autobus sia fuori discussione con questo caos... se vogliamo raggiungere Dai e gli altri, dobbiamo andare a piedi... huh?" Il ragazzo venne distratto dallo squillo del suo cellulare, che si fece sentire oltre la cacofonia di suoni che proveniva sia dall'interno che dall'esterno della scuola. Toltosi dalla tasca il telefonino, il Digiprescelto del Coraggio premette il pulsante di risposta e iniziò a parlare.

"Pronto? Ah, ciao, Jyou-san..." disse Taichi, riconoscendo la voce del più 'anziano' dei Digiprescelti. "Sì? No, no, io, Sora e Yamato stiamo tutti bene, non ti preoccupare... è successo anche alla tua scuola, eh? Sì... sì, Koushiro-kun ci ha avvisato di questo problema... c'è qualche Digimon dietro, questo lo sapevamo già... comunque grazie dell'avviso! Sì... d'accordo, allora ci vediamo tra poco! Evita i mezzi pubblici, ci sarà un macello anche lì... Perfetto... allora ci vediamo dopo, e porta Gomamon con te! Ciao, Jyou!"

Con queste parole, Taichi staccò il telefonino dall'orecchio e aspettò il segnale di chiamata interrotta prima di chiudere la comunicazione a sua volta.

"Anche nella scuola di Jyou-san si è ripetuto lo stesso fenomeno, eh?" chiese Sora. Taichi rispose annuendo. "Esatto... hanno deciso di sospendere le lezioni finchè non sia tutto tornato alla normalità... e mi sembra che anche qui abbiano deciso la stessa cosa!" Il ragazzo concluse la frase dando un'occhiata al corridoio d'uscita della scuola, in quel momento percorso da una certa quantità di ragazzi e ragazze, alcuni dei quali sembravano soddisfatti di poter iniziare prima le vacanze di Natale, mentre altri sembravano piuttosto irritati da quanto era successo e bisbigliavano nervosamente tra di loro.

"Va bene... allora andiamo a prendere i nostri Digimon, e raggiungiamo Koushiro e gli altri. Questa situazione rischia di prendere una brutta piega da un momento all'altro..." concluse Yamato, facendo strada ai suoi amici verso la palestra, dove avevano lasciato temporaneamente Agumon, Gabumon e Biyomon.

Non ci misero molto a raggiungere la palestra, dove vennero accolti dai loro preoccupati Digimon, che avevano assistito alla confusione da una posizione di sicurezza dietro una delle finestre della palestra, e avevano visto alcuni dei ragazzi controllati dai Kooun-Yubiwa attraversare il cortile, disperdersi per la scuola e andarsene senza tante cerimonie. Agumon fu il primo a raggiungere il suo partner umano, seguito a breve da Biyomon e Gabumon.

"Yamato!" esclamò la lucertola impellicciata, mentre il ragazzo biondo si chinava verso di lui. "State bene, per fortuna! Non siete impazziti anche voi!"

"Per fortuna no..." rispose Yamato. "Ma metà della scuola si è improvvisamente messa a comportarsi in maniera strana..."

"Hey, Taichi! Ragazzi, ma cosa sta succedendo qui?" chiese Agumon, andando ad accogliere il Digiprescelto del Coraggio. "Abbiamo sentito una gran confusione nella scuola e ci siamo andati a nascondere... dopodichè abbiamo visto soltanto un gran viavai di gente... ma non dovevano esserci le lezioni? Cosa sta succedendo?"

"E' quello che vorremmo sapere..." rispose Taichi. "E' successa la stessa cosa, a quanto pare, in tutta Tokyo, e pare che quegli anelli portafortuna ne siano la causa... ma non sappiamo altro!"

"Koushiro, Jyou e gli altri ci hanno chiesto di incontrarli il prima possibile, per discutere di questo problema e decidere cosa fare." proseguì Sora. "Biyomon, ti devo chiedere un favore... non è che potresti portarci al luogo di ritrovo? Con tutto il traffico che c'è, ci metteremmo un secolo ad arrivare a piedi..."

Il piccolo uccellino rosa annuì, mentre il gruppo cominciava a dirigersi verso il giardino. "Nessun problema, Sora! Mi basta digievolvere a Birdramon, e vi porterò lì in un lampo!"

"Grazie, Biyomon..." rispose la Digiprescelta dell'Amore, aprendo una delle porte di servizio e consentendo al gruppo di uscire in cortile. Non appena furono usciti tutti, e si furono allontanati abbastanza dall'edificio scolastico, Sora tirò fuori il suo Digivice vecchio modello, e lo attivò, trasmettendo a Biyomon l'energia necessaria a passare al suo livello Champion, il potente uccello da preda dalle piume arancioni conosciuto come Birdramon.

"Biyomon shinka... BIRDRAMON!"

L'enorme rapace apparve in una colonna di luce, scatenando una folata di vento che fece agitare la rada erba del prato e scosse le poche foglie rimaste sugli alberi, poi si abbassò quel tanto che bastava a far salire i tre ragazzi e gli altri due Digimon, facendo loro cenno di accomodarsi con il becco.

"Okay, ragazzi, accomodatevi pure!" disse Birdramon con la sua voce calda e morbida. "Vi porterò dai nostri amici il prima possibile!"

"Grazie ancora, Birdramon!" rispose Sora, salendo sul dorso del suo Digimon e aiutando Taichi, Agumon, Yamato e Gabumon a fare lo stesso. Birdramon prese il volo un attimo dopo, alzandosi lentamente di quota per non rischiare di far cadere i suoi passeggeri, poi, una volta presa un'altitudine sufficiente, iniziò a volare sopra il quartiere di Odaiba sotto lo sguardo meravigliato di diversi studenti e passanti che si trovavano lì in quel momento. Taichi non resistette alla tentazione di sporgersi lievemente e fare un saluto alle persone che acclamavano lui e i suoi amici mentre Birdramon passava.

"Taichi..." lo avvertì Yamato, facendo un mezzo sorriso divertito. "Cerca di non agitarti troppo, non ci assumiamo nessuna responsabilità se cadi durante il tragitto!"

"Non cado, non cado..." rise Taichi, facendo un gesto rassicurante con la mano destra, per poi dare nuovamente un'occhiata alle strade di Odaiba che lui e i suoi compagni stavano sorvolando. Anche dall'alto, si riuscivano a vedere bene le automobili incastrate negli ingorghi, e i veicoli dei vigili del fuoco e della polizia che cercavano in qualche modo di farsi largo in tutta quella confusione. Molte strade erano inagibili per la calca di veicoli, e in diverse altre il traffico era comunque sensibilmente rallentato e ostruito. Le vittime dei Kooun-Yubiwa, disperdendosi per le strade di Tokyo, sembravano aver provocato un bel pò di caos con le loro azioni caotiche ed imprevedibili...

"E' peggio di quanto pensassimo..." esclamò Agumon, il cui sguardo continuava a spostarsi sulle affollate strade di Odaiba. "E' bastato un attimo per attivare tutti gli anelli portafortuna e far piombare Tokyo nell'anarchia... pensate le conseguenze se questo dovesse ripetersi nelle altre città del mondo..."

"Non è un'ipotesi remota, purtroppo, visto che quegli anelli portafortuna sono ormai diffusi in tutto il mondo..." riflettè a voce alta Gabumon. "Ma non capisco lo scopo di tutto questo..."

"Di questo si discuterà più avanti, Gabumon..." lo rassicurò Yamato. "Per adesso, pensiamo a raggiungere la casa di Koushiro... lì avremo qualche ulteriore chiarimento, e sapremo di più di questo misterioso Digimon di nome Balormon..." Lo sguardo del Digiprescelto dell'Amicizia si spostò sui suoi migliori amici, seduti vicino a lui e stretti nei loro cappotti per proteggersi dal freddo. "Sembra proprio che ci attenda una nuova avventura, eh?"

Sora sospirò, accarezzando la testa di Birdramon con aria distratta. "Già... il nostro dovere di Digiprescelti non sembra essere mai finito... comunque io sono pronta... e spero che saremo in grado di venire a capo anche di questo mistero..."

"Non ti preoccupare, Sora... ce la faremo anche questa volta! Sai bene che quando siamo uniti non ci ferma nessuno! E poi, sinceramente, cominciavo a sentire la mancanza delle nostre avventure nel Mondo Digitale! Diciamo che questo imprevisto sarà un modo per spezzare la quotidianità!" la rassicurò Taichi, sfoggiando il suo classico tono ottimista, pur essendo anche lui preoccupato per quanto stava accadendo. "Allora, Agumon? Che ne dici, andiamo là da quel Balormon e facciamo crollare le pareti?"

"Senz'altro, Taichi! Gli faremo vedere che nessuno può mettere le mani sulla Terra e su DigiWorld!" rispose il piccolo dinosauro. "E poi... hai ragione a dire che con tutta questa calma le cose stavano diventando molto noiose! Finalmente una nuova avventura!"

Sora, Yamato e Gabumon sorrisero leggermente, apprezzando il tentativo del loro amico di risollevare gli animi, mentre Birdramon cominciava a rallentare il suo volo e a ripiegare le ali, scendendo di quota nelle vicinanze di un condominio ben conosciuto ai tre ragazzi... il condominio dove abitava la famiglia Izumi, e davanti al quale c'erano già Koushiro, Jyou, Tentomon e Gomamon ad aspettarli.

"Hey, ragazzi! Koushiro, Jyou e i loro Digimon sono già arrivati!" esclamò Taichi, riconoscendo i loro amici non appena questi alzarono lo sguardo, attirati dallo sbattere delle ali di Birdramon, e iniziarono a salutarli. Dopo aver trovato uno spiazzo abbastanza ampio che non fosse ingombro di automobili, Birdramon atterrò delicatamente, facendo scendere i suoi passeggeri, e de-evolse a Biyomon. Sora raccolse il suo Digimon, permettendole di appoggiarsi sulla sua spalla, prima di seguire Taichi, Yamato, Agumon e Gabumon che andavano a salutare Koushiro e Jyou.

"Ben arrivati, amici..." li salutò Koushiro. "Mi fa piacere vedere che siete riusciti ad arrivare qui rapidamente e senza problemi... le strade di Odaiba sono quasi del tutto ostruite dal traffico a causa dei disordini di poco fa..."

"Già... per fortuna avevamo Birdramon a darci un passaggio..." commentò Taichi. "Però non immaginavo di trovarvi già qui tutti e due..."

"Beh, non è Birdramon la sola a poter spiccare il volo..." spiegò Tentomon con la sua voce nasale. "E per quanto riguarda Jyou-kun, beh... diciamo che lui ha trovato un'altra strada, che non aveva problemi di traffico!"

"E ribadisco che un sistema di trasporto fluviale migliorerebbe enormemente la viabilità... se capite cosa voglio dire!" proseguì Gomamon, il buffo Digimon foca che accompagnava Jyou, la testolina leggermente alzata in un'espressione di fierezza. Seguì una breve risata da parte dei presenti, che avevano capito cosa voleva dire il piccolo Digimon acquatico: per arrivare fin lì, era digievoluto in Ikkakumon e aveva trasportato Jyou come un ferry-boat.

"Heheee... Non è male come idea, Gomamon..." rispose Agumon ridendo. "E vedo che a Jyou non è neanche venuto il mal di mare come al solito!"

"Ehm, già, meno male... Comunque..." riprese a parlare Jyou, richiamando l'attenzione sul problema corrente. "...abbiamo ricevuto poco fa un messaggio da Daisuke e gli altri. Stavano andando a prendere Ken a Tamachi quando li ho sentiti per l'ultima volta, dieci minuti fa... hanno detto che stavano tutti bene, che ci raggiungeranno il prima possibile, e che hanno con loro qualcuno che può spiegarci molto della situazione attuale."

"Fortuna nella disgrazia." commentò Taichi. "Se non altro, avremo un'idea di che cosa dovremo affrontare... allora non ci resta che aspettare che Daisuke e gli altri arrivino, e poi potremo fare un pò di luce su questo mistero..."

Koushiro annuì, senza nascondere la sua preoccupazione. "Speriamo solo che non sia troppo tardi per intervenire..."

Nello stesso momento, i Digimon di Daisuke e dei suoi compagni, con Piddomon al seguito, avevano solcato le trafficate strade del quartiere di Odaiba e stavano in quel momento sorvolando i relativamente più alti edifici di Tamachi, il quartiere dove Ken abitava e andava a scuola. La situazione lì sembrava leggermente migliore rispetto al loro quartiere, ma anche lì i Kooun-Yubiwa avevano scatenato una discreta confusione: ingorghi, qualche vetrina rotta, e diversi giovani (e anche qualcuno non più tanto giovane) sparsi per i marciapiedi, storditi e disorientati dopo che il controllo mentale degli 'anelli portafortuna' era cessato.

"La situazione è davvero seria..." commentò Piddomon osservando lo scenario, mentre planava a fianco di Halsemon. "Dobbiamo trovare il vostro amico e raggiungere la base operativa in rete di Balormon il prima possibile, prima che la fase finale del suo piano cominci..."

"Già... e probabilmente ora immagina che noi sappiamo dei suoi piani..." commentò Miyako scuotendo la testa. "Il che significa che accelererà i tempi..."

Improvvisamente, ExVeemon rallentò il volo e puntò l'indice verso un edificio più grande degli altri, circondato da una fitta folla di bambini e ragazzi loro coetanei. "Okay, ragazzi... mi sembra che siamo arrivati. Non è quella la scuola di Ken, la Tamachi Middle?" esclamò il drago. Daisuke sporse leggermente la testa per vedere meglio e rispose annuendo in tono affermativo.

"Sì, siamo arrivati... ora cerchiamo un luogo in cui atterrare e andiamo a prendere Ken..." iniziò a dire Daisuke, prima che un lampo di luce bianca proveniente dal tetto dell'edificio attirasse la sua attenzione. Qualche secondo dopo, la familiare figura di Stingmon, con Ken in piedi su una della robuste spalliere, si levò in volo dall'edificio scolastico, le robuste ali trasparenti spiegate dietro la schiena, e raggiunse il gruppetto di bambini prescelti, rimanendo in sospensione a pochi metri da loro. Ken era vestito della sua classica uniforme scolastica grigia, e nonostante l'aria un pò confusa per quanto era appena successo sembrava stare bene. I bambini prescelti lo salutarono agitando le mani, gesto che Ken ricambiò.

"Hey, Ken! Tutto bene, vedo!" esclamò Daisuke.

"Siamo contenti di vedere che stai bene..." proseguì Iori, con un lieve cenno del capo.

"Daisuke! Ragazzi, per fortuna state tutti bene! Tranquilli, va tutto bene, almeno per quanto riguarda me... Immaginavo sareste venuti, quindi sono andato sul tetto della scuola ad aspettarvi." esordì il Digiprescelto della Bontà. "Ma cosa è successo, esattamente? All'improvviso molti miei compagni di classe e alunni hanno cominciato a comportarsi in maniera strana e a buttare all'aria la scuola..."

"E' una storia un pò lunga, Ken-san..." rispose Takeru dal dorso di Pegasusmon, scuotendo la testa. "Sappi comunque che ci sono dietro quegli anelli portafortuna che vanno di moda ultimamente..."

"Sì, avevamo notato che tutti i ragazzi impazziti portavano al dito quegli strani anelli trasparenti..." disse Stingmon, posando i suoi occhi compositi sulla figura di Piddomon che volava al fianco del gruppo di prescelti. "E quel Digimon angelo che è con voi? Immagino sappia qualcosa della situazione attuale..."

Il Digimon simile ad Angemon annuì seriamente. "In effetti ero venuto proprio per avvisarvi di quanto sta accadendo... il mio nome è Piddomon, e ho personalmente indagato sui piani del Digimon malvagio che ha ordito tutto questo complotto... sfortunatamente, ho scoperto che i suoi piani sono già arrivati ad uno stadio molto più avanzato di quanto credessi. Tramite i Kooun-Yubiwa, questo demone vuole raccogliere l'energia degli esseri umani e usarla per scopi malefici."

Ken fece a sua volta un cenno affermativo. "Capisco... e dato che i Kooun-Yubiwa sono già molto diffusi, si può dire che il suo piano è già giunto alle fasi conclusive... contate pure sul nostro aiuto! Io e Stingmon faremo il possibile per fermare questo complotto!"

"Grazie, Ken Ichijouji..." replicò Piddomon con un lieve sorriso sulle labbra. "Ci sarà bisogno di tutti voi per fermare il nostro nuovo nemico, Balormon."

"Dovere..." replicò Stingmon, parlando anche per il suo partner umano. "Allora, avete già qualche piano d'azione?"

Hikari, dal dorso di Nefertimon, indicò il quartiere di Odaiba, ancora visibile all'orizzonte. "Mio fratello e i suoi amici si stanno riunendo a casa di Koushiro-san e ci stanno aspettando. Non appena arriveremo lì, cercheremo di individuare il nascondiglio di Balormon nella rete mondiale, e andremo là per cercare di fermare i suoi piani..."

"E' un'idea rischiosa, ma credo che a questo punto non ci siano molte alternative..." rispose Ken. "Va bene, allora raggiungiamo gli altri... e quando sapremo un pò di più forse potremo pensare ad un piano d'azione. Stingmon, te la senti di tornare a combattere?"

"Sicuramente." rispose il gigantesco insetto corazzato, senza riuscire a nascondere una certa tristezza. "Mi dispiace solo che la pace così faticosamente raggiunta con la sconfitta di MaloMyotismon sia durata così poco..."

Ken sospirò. Anche lui avrebbe preferito non dover tornare a combattere contro altre creature viventi, e non esporre il suo amico a nuovi rischi. Tuttavia, la situazione non sembrava presentare molte altre soluzioni... "Ti capisco, Stingmon, ma... purtroppo quello di Digiprescelto è un compito a tempo pieno. E in questo momento, il dovere ci chiama, e non possiamo rifiutare..."

"Giusto, Ken..." rispose Stingmon, per poi rivolgersi ad ExVeemon e a Piddomon. "Molto bene, allora! Andiamo ad Odaiba e incontriamoci con Taichi e gli altri! Dobbiamo risolvere questa situazione il prima possibile!"

"Ottimo." replicò Piddomon, aprendo nuovamente le ali e facendo cenno al nuovo gruppo di bambini prescelti di seguirlo. "Vi ringrazio per l'aiuto che mi state dando... venite, vi faccio strada."

Detto ciò, l'angelo riprese il volo e si diresse verso Odaiba, con ExVeemon, Stingmon e tutti gli altri Digimon subito dietro. Una certa tensione aveva colto tutti i membri del gruppetto, sia umani che Digimon, mentre solcavano nuovamente i cieli di Tamachi, ma ognuno cercò di scacciarla. Dovevano essere concentrati per far fronte alla nuova crisi, e fermare l'ennesimo piano malvagio...

CONTINUA...

Note dell'autore: Non posso dire di essere soddisfatto al cento per cento di come è venuto questo capitolo. Non me lo so spiegare bene neanche io, ma sento che manca qualcosa... saranno stati gli impegni universitari, sarà stato un pò di blocco dello scrittore... insomma, penso che avrei potuto fare di meglio, comunque lascio a voi il giudizio...

Non ho molto da dire in queste note dell'autore, se non che sto già iniziando a lavorare al capitolo 4... e che probabilmente metterò in rete un breve teaser della storia 'Invasion', che farà da seguito a questa. (Per maggiori informazioni, vedere le note dell'autore alla fine dell'ultimo capitolo di 'Digimon Adventure 02 Reload'). Ah, già, e tra poco dovrei riprendere in mano la mia storia di Sonic X, e iniziare a pubblicare, previo permesso dell'autrice, la traduzione di una fanfiction di Danny Phantom (un divertente cartone animato americano della Nickelodeon) intitolata 'She's No You'... accidenti, ho un pò di cosette da fare... ma troverò il tempo, state tranquilli! Grazie della vostra cortese attenzione, e arrivederci al prossimo capitolo!

Justice Gundam