Digimon Adventure 02: Lord of Digital Rings

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Justice: Ancora una volta, do il bentornato ai fan di questa storia! Nel capitolo che vi apprestate a leggere, vedremo finalmente un pò di azione, allorchè i nostri amici si avventureranno nella fortezza di Balormon e le battaglie con Marilismon, Ahuizomon, MaleBrancmon e i loro Cyclonemon entreranno nel vivo... riusciranno i Digiprescelti e i Digimon a mandare all'aria i piani del temibile demone prima che sia troppo tardi per fermarlo?

Ken: La risposta la sai tu... noi, che cosa possiamo risponderti se non 'aspettiamo e vediamo'? -- U

Justice: Hehee... è che ai lettori piace un pò di teatralità e di preambolo prima che l'azione cominci! Come hanno detto molti, ci vuole un pò di comicità di tanto in tanto per spezzare la tensione!

Wormmon: Comunque... spero che le cose si risolvano per il meglio.

Gatomon: E speriamo che il qui presente autore non abbia qualcuna delle sue idee strampalate per guastarci la giornata...

Justice: Tranquilla, Gatomon... le mie idee non sono poi COSI' assurde, dopotutto...

Gatomon: (alza le spalle)

Justice: Ehm... okay, ho capito... -- U

Koushiro: Intanto, io e Miyako siamo fermi nel Mondo Reale a fare da controllori della situazione...

Miyako: Uffa! E io che speravo di avere una parte un pò più sostanziale in questa fanfiction! Stupido autore...

Justice: Hey, vi sto facendo fare un lavoro importante! Mica potevate andare in rete senza qualcuno che vi tenesse d'occhio e fosse pronto ad intervenire in caso di pericolo! E visto che tu e Koushiro siete i geni del computer di turno...

Miyako: Va bene, va bene... vedremo di fare del nostro meglio!

Justice: E poi, non ho mica detto... ops, è il momento di rispondere alle review! Ragazzi, volete fare gli onori?

Veemon: Certamente! E cominciamo dall'immancabile Topomouse, che ci invia una breve ma esauriente recensione. Siamo contenti che l'intermezzo comico ti sia piaciuto, e grazie dei complimenti!

Takeru: Passiamo ora ad Hikari-Kanna: l'autore si dice soddisfatto che tu abbia gradito la parte comica, e vuole inoltre comunicarti che ha dato un'occhiata alla tua fanfiction: come prima storia, promette molto bene!

Justice: Approfitterei inoltre per spiegarmi con Hikari-Kanna: sai, in realtà a me piacciono anche le coppie Koushiro/Mimi e Takeru/Hikari, ma per questa saga ho voluto fare qualcosa di diverso, con altre coppie di mio gradimento. Grazie anche a Killkenny per la recensione... e per il suo buon consiglio! Non ti preoccupare, farò del mio meglio per assicurarmi che anche questo capitolo venga bene! Sono contento che tu abbia trovato Balormon e i suoi scagnozzi dei cattivi più ragionevoli della media... E darò un'occhiata alle tue fanfic non appena potrò!

Ken: Rispondo io a Catgirl... Ehm, che dire, mi sembra che tu sia una mia fan, con tutti quei nomignoli che mi affibbi... che dire, sono lusingato... e sono contento che tu stia meglio! L'autore ti ringrazia immensamente per le tue lodi (anche se continua a dire di non essere COSI' bravo), e ti fa tanti auguri!

Wormmon: Ottimo, Ken! Passiamo ora alla nostra amica Rika88, che nota come Tokyo sia la... come posso dire... 'meta preferita' degli invasori in ogni serie animata giapponese. Immagino che i giapponesi siano un pò egocentrici di loro...

Gomamon: L'autore stesso non si è ancora dimenticato delle 'festicciole' (soprattutto nei pressi della Tokyo Tower) viste in anime quali Sailor Moon, Pretty Cure, Aura Battler Dunbine, e compagnia bella... per il resto, beh, la stessa domanda sull'esistenza dei registi la si potrebbe fare ai protagonisti di 'Duel Masters'... fanno un commento del genere ad ogni episodio! Siamo inoltre contenti che tu abbia trovato esaurienti le spiegazioni nel capitolo precedente. L'autore non è uno a cui piace lasciare buchi nella trama (se non per riempirli in seguito...).

Daisuke: Tocca a me, e rispondo a Kari89... uhmmm, questa recensione mi sembra più un collage di altre recensioni... perciò, per ogni risposta, ti rimando a quando detto sopra! - Comunque, non aver paura di esprimere le tue opinioni! E' sentendo i vari punti di vista che un autore può regolarsi e migliorare!

Jyou: Grazie anche a Driger per i suoi complimenti... e credo che alcune delle tue domande avranno una risposta in questo capitolo. Per la storia del cambio dei vestiti... beh, questo forse è un aspetto che l'autore avrebbe dovuto considerare meglio... ad ogni modo, grazie infinite, e resta sintonizzata! Tra non molto, c'è la possibilità che l'autore pubblichi, giusto come assaggio, il primo capitolo della sua terza fanfiction di Digimon, 'Invasion', che sarà scritta in seguito, in parallelo con 'Digimon Zero'!

Justice: Amico Fuzio, ti ringrazio per i complimenti, ed eccoti il capitolo 5! Non credere che Balormon andrà giù tanto facilmente, ha qualche sorpresina in serbo...

Gatomon: E per finire, qui abbiamo la review di una nuova fan, Titty. Siamo contenti che 'Adventure 02 Reload' ti sia piaciuta, e speriamo con questa storia di fare il bis! Per il resto... aspetta e vedrai! Accidenti, un bel pò di recensioni per questo capitolo!

Justice: Già... e devo dire che sono contento che la mia storia abbia così tanto successo! Ecco a voi il nuovo capitolo, buona lettura!

Capitolo 5 - L'attacco alla fortezza

"Sì, ci siamo arrivati... questo è il palazzo di Balormon!"

Le parole di Piddomon risuonarono quasi come una sentenza nelle orecchie dei Digiprescelti. La transizione in Internet era riuscita, e ora si trovavano di fronte al nascondiglio da cui il loro nuovo nemico stava dirigendo il suo insidioso piano di conquista. Da quella posizione, l'enorme fortezza incombeva sui ragazzi e sui loro Digimon come un gigante oscuro, avvolgendoli con la sua ombra.

"Quindi, Balormon si trova lì, da qualche parte..." disse Taichi dopo qualche attimo di teso silenzio. "Dobbiamo cercare di introdurci nel palazzo, scovarlo e sconfiggerlo prima che possa attivare di nuovo i Kooun-Yubiwa..."

Il Digimon angelico annuì. "Precisamente. Ma entrare al suo interno sarà un'impresa, ora che Balormon sospetta del nostro arrivo. Avrà già predisposto le sue truppe di Cyclonemon per accoglierci..."

La discussione venne interrotta da un acuto squillo proveniente dai D-3 di Daisuke, Hikari, Takeru, Iori e Ken. I cinque ragazzi abbassarono lo sguardo verso i loro Digivice, raccogliendoli e dando un'occhiata allo schermo, che li avvisava di una comunicazione in corso.

"Dev'essere Koushiro-san..." affermò Iori, premendo un pulsante del D-3. "Probabilmente vuole assicurarsi che il nostro arrivo in rete sia avvenuto senza problemi..."

Il volto dai capelli rossi di Koushiro apparve sugli schermi dei dispositivi elettronici come conferma delle supposizioni del giovane Digiprescelto.

"Hey, Koushiro!" salutò Daisuke. "Tutto bene là nel Mondo Reale?"

"Salve, ragazzi..." rispose il Digiprescelto della Conoscenza. "Vedo che siete arrivati tutti, senza eccezione. Qui nel Mondo Reale la situazione è sotto controllo, almeno per ora... Per quanto riguarda i vostri Digimon, stanno tutti bene?"

"Sicuro!" si sentì la vocetta acuta di Veemon. Il vivace draghetto si era arrampicato sulla spalla di Daisuke per partecipare anche lui alla conversazione. "Ora che ci troviamo in un luogo in cui c'è un costante afflusso di dati, mantenere le nostre forme Rookie è meno stancante! Ci siamo tutti e siamo carichi!"

"Ottimo!" rispose Miyako, inserendosi a sua volta nella conversazione. "Allora, io e Koushiro-san stiamo iniziando una scannerizzazione sistematica della fortezza, in modo da renderci conto di quali potrebbero essere le vie d'accesso più sicure e i suoi punti deboli."

"L'operazione è ancora in corso, e potrebbe volerci un pò per completarla." riprse Koushiro, volgendo di nuovo lo sguardo alla tastiera del suo PC, e iniziando a premere pulsanti. "Vi invieremo i dati non appena sarà stata ultimata... Vi chiedo soltanto di attendere qualche minuto."

"Grazie infinite dell'aiuto, amici!" rispose Takeru. "Credo che ci sarà indispensabile per riuscire in questa impresa!"

"Di niente! E mi raccomando, fate del vostro meglio, là in rete!" proseguì Miyako aggiustandosi gli occhiali. "Se vi farete sconfiggere, farete una ben magra figura!"

Daisuke non riuscì a resistere alla tentazione di prendere in giro la sua amica-nemica. "Non ti preoccupare, Miss Secchiona! Ormai siamo esperti di avventure digitali... e poi, io non ho ancora finito di rompere le scatole ad una certa signorina di mia conoscenza!"

Mentre Veemon si metteva a sghignazzare, il volto di Miyako assunse un pericoloso colore rosso infuocato e passò prepotentemente in primo piano, nascondendo il sorpreso Koushiro. "GRRRR... RINGRAZIA CHE SEI IN RETE E IO SONO FERMA QUI A MONITORARVI, SGORBIO! Altrimenti avresti potuto benissimo dire addio a qualcuno dei tuoi denti!"

Daisuke le rispose abbassando la palpebra inferiore e mostrandole la lingua. Gli altri Digiprescelti scossero la testa, ormai abituati agli scambi di frecciate tra i loro due compagni.

Nel frattempo, però, anche i Digiprescelti più grandi avevano ricevuto un messaggio da qualcuno. Lo schermo dei loro Digivice vecchio modello si era illuminato, e stava emettendo dei suoni acuti simili allo squillo di un cellulare. I ragazzi tirarono fuori i piccoli dispositivi elettronici, spalacando leggermente gli occhi quando un raggio di luce bianca uscì dallo schermo e si alzò con leggerezza verso il cielo nero sopra di loro. Un'immagine eterea ed inconsistente cominciò ad apparire all'interno della colonna di luce, prendendo lentamente forma fino a rivelarsi per una figura umanoide avvolta in un elegante saio bianco, dal volto giovanile e sorridente che ai ragazzi era familiare...

"Gennai-san!" esclamò Taichi, estasiato di rivedere la saggia guida del Mondo Digitale. Tutti i ragazzi sembravano altrettanto felici della visita del loro vecchio amico, per quanto non stesse avvenendo nelle circostanze più favorevoli.

Dopo aver rivolto un sorriso e un inchino ai suoi giovani amici, Gennai iniziò a parlare. "Piacere di rivedervi, ragazzi... vedo che, purtroppo, ancora una volta siete coinvolti nei problemi del Mondo Digitale... credetemi, mi dispiace di non avervi avvisato della crisi, ma speravo che si potesse risolvere senza dovervi interpellare, e senza farvi correre altri rischi..."

Yamato fugò le preoccupazioni del loro vecchio amico con un cenno della mano. "No, non ti scusare, Gennai... tutto questo è quello che abbiamo accettato il giorno in cui abbiamo incontrato i nostri Digimon..." si chinò per accarezzare la testa a Gabumon. "...anche se all'epoca non sapevamo ancora cosa questo volesse veramente dire..."

"Possiamo affermare, come si suol dire, che sono rischi del mestiere..." Fu Gomamon a fare un riassunto conciso.

"E poi, ormai la situazione non è risolvibile in altro modo..." continuò Jyou, emettendo un sospiro ansioso. "Se non interveniamo, Balormon scatenerà il caos nel nostro mondo e in quello Digitale. E' nostro dovere intervenire..."

"Sono felice di sentire queste parole da voi, ragazzi..." proseguì Gennai. "E vorrei cercare di fare qualcosa per darvi una mano, se non altro fornendovi tutte le informazioni che ho su Balormon e sui suoi uomini..."

"Grazie, Gennai-san, credo che ci saranno molto utili..." rispose Biyomon. La guida del Mondo Digitale si schiarì la gola e iniziò a parlare.

"Allora, da quanto ho avuto modo di scoprire..." disse Gennai "...il grosso dell'armata di Balormon è composta da Digimon mutanti chiamati Cyclonemon... ecco, questo è uno di essi..." L'immagine della guida di DigiWorld scomparve, per lasciare il posto a quella di un'enorme mostro semi-umanoide simile ad un Greymon disgustosamente mutato, con un braccio sproporzionato rispetto all'altro e grandi fauci da coccodrillo, contorte in una smorfia feroce.

Jyou spalancò gli occhi, deglutendo un pò di saliva. "Mamma mia, hanno un aspetto impressionante..."

Anche Gomamon sembrava un pò intimorito dall'aspetto di quel colosso. "Certo, non è un tipo che vorrei incontrare per le strade di notte..." mormorò la fochina, gli occhi leggermente spalancati.

"So, grazie alle informazioni raccolte da Piddomon, che Balormon ha con sè diverse decine di questi selvaggi e crudeli Digimon predatori..." proseguì Gennai, riapparendo sullo schermo dopo che l'immagine del Cyclonemon si fu dissolta. "Vi consiglio di stare attenti. Sono soltanto di livello Champion, ma ce ne sono molti, e per di più sono molto forti e resistenti, anche se non molto intelligenti. Non sarà facile introdursi nel palazzo con quei mostri di guardia... vi posso solo consigliare di cercare di evitarli il più possibile. Anche se temo non sarà facile, visto che saranno sparsi per tutta la fortezza..."

"Va bene, Gennai-san... ci staremo attenti!" rispose Sora con un cenno della testa. Gennai fece un cenno d'approvazione, poi continuò.

"Balormon può inoltre contare sui servigi di tre Digimon malvagi, tutti di livello Ultimate." asserì, facendo apparire sopra di sè le immagini di un'elegante creatura metà donna e metà serpente con quattro braccia, una belva simile ad una pantera ma con squame da rettile e una mano sulla coda, e un possente demone alato armato di tridente. "Questi sono i suoi scagnozzi... rispettivamente, si tratta di Marilismon, Ahuizomon e MaleBrancmon: della prima, sappiamo che si occupa di strategia generale e di programmazione, e che è in grado di assumere forma umana come Arukenimon e Mummymon sapevano fare a loro tempo. Pensiamo sia stata lei ad occuparsi della diffusione dei Kooun-Yubiwa sulla Terra. Non so molto altro su di lei, se non che è un'esperta stratega, e una combattente altrettanto abile. Vi consiglio di avvicinarla con prudenza."

Agumon strinse gli occhi, guardando con attenzione la creatura serpentina. "Dev'essere lei quel Digimon che Dai ha incontrato l'altro giorno... ti ricordi, Taichi? Quella che ha cercato di offrirgli quell'anello..." disse infine. Taichi storse il naso, osservando a sua volta l'immagine di Marilismon. "Sì, può essere..."

La successiva immagine che Gennai indicò fu quella del rettile-pantera. "Il secondo degli uomini di Balormon è Ahuizomon, un Digimon acquatico esperto di spionaggio e mimetismo. Probabilmente, il suo scopo era tenere d'occhio gli eventi nel Mondo Reale e assicurarsi che i Digiprescelti dei vari stati non venissero a scoprire nulla finchè non fosse stato troppo tardi. E' abile negli attacchi a sorpresa, quindi restate pronti: i suoi attacchi potrebbero provenire da ogni direzione."

"Un Digimon acquatico, eh?" commentò Gomamon, inclinando la testa e guardando con disapprovazione la mostruosa lucertola. "Già a guardarlo così non mi piace... e credo mi piacerà ancora meno quando lo incontrerò!"

Gennai sorrise della battuta di Gomamon, poi proseguì ad indicare il demone alato. "E, ultimo ma non come importanza, troviamo MaleBrancmon, che fa da comandante alle truppe di Cyclonemon. Lui è meno propenso dei suoi colleghi ad usare attacchi a sorpresa o strategie complesse, ma la sua forza fisica e la sua esperienza sul campo di solito sono sufficienti a sopperire alle sue mancanze. Non so, purtroppo, che tipi di attacchi sappiano usare questi tre Digimon, e posso soltanto invitarvi alla prudenza. Sono tutti e tre guerrieri esperti, e non sarà facile avere la meglio su di loro. Cercate di non farvi cogliere impreparati."

"Non succederà, Gennai-san! Sistemeremo quei tre e anche Balormon!" esclamò Taichi con un sorriso sicuro. "Grazie per l'aiuto che ci hai dato!"

Gennai accolse i ringraziamenti con un breve inchino. "Di niente, ragazzi... mi dispiace soltanto di non poter fare qualcosa di più per voi, ma sfortunatamente al momento non ho le risorse necessarie ad aprire un Digiport verso la rete e mandare qualcun altro oltre a Piddomon a darvi una mano. Forse, con un pò di fortuna, posso chiedere a BlackWarGreymon di entrare in rete, ma non sono sicuro che riesca a trovare un Digiport adatto..."

BlackWarGreymon! Ma certo! Gli occhi dei Digiprescelti più grandi si spalancarono leggermente alla menzione del Digimon artificiale continuamente in cerca del proprio scopo, creato da Arukenimon e Mummymon nel corso della lotta contro Mephistomon. Il potente Mega era stato prima loro acerrimo nemico e poi loro grande alleato, e alla fine della loro ultima avventura a DigiWorld, li aveva aiutati enormemente nello scontro finale con Galfmon, sacrificandosi per salvarli da un potente attacco della reincarnazione di Apocalymon. In seguito alla sconfitta di MaloMyotismon e alla liberazione di Azulongmon, quest'ultimo aveva ricomposto i dati di BlackWarGreymon riportandolo in vita come Digimon vero e proprio, dandogli così un'altra possibilità. Da allora, i ragazzi non avevano più sentito parlare del gemello virale di WarGreymon, ma sapevano che stava assolvendo al suo nuovo compito di guardiano di DigiWorld, e che finalmente aveva trovato la pace che per tanto tempo aveva cercato.

Scuotendo la testa, Agumon tornò alla realtà. Certo, sarebbe stato felice di rivedere la sua controparte, ma come Gennai aveva detto, non c'erano garanzie che potesse venire a dar loro una mano. Per il momento, non potevano che contare su loro stessi.

"Non preoccuparti, Gennai..." disse il piccolo dinosauro. "Grazie per il suo aiuto, ma credo che per il momento possiamo fare da soli. E poi, c'è anche Piddomon con noi, sono sicuro che ci saprà guidare lui!"

La guida di DigiWorld rivolse un sorriso incoraggiante ai suoi giovani amici. "Molto bene, allora. Conto su di voi e sul fedele Piddomon per fermare Balormon e distruggere i suoi Kooun-Yubiwa. Mi raccomando, state attenti, e tornate sani e salvi!"

"Lo faremo, Gennai-san..." rispose Yamato per tutti.

"Conti pure su di me, venerabile Gennai. Li aiuterò al meglio delle mie possibilità." rispose Piddomon facendo un lieve inchino al mentore dei bambini prescelti, mentre l'immagine del giovane in saio sbiadiva progressivamente fino a scomparire, e i Digivice di vecchio modello si disattivarono, smettendo di emettere luce.

"Va bene, allora la situazione è questa..." fu Taichi a prendere la parola. "Ora che sappiamo qualcosa di più di Balormon e dei suoi tirapiedi, dobbiamo pensare ad un modo di entrare nel palazzo, non possiamo semplicemente sfondare la porta d'entrata e fare irruzione...". Rivolse uno sguardo ai Digiprescelti più giovani e a Piddomon, che erano ancora riuniti lì vicino ad ascoltare il messaggio di Koushiro e Miyako. "Ragazzi! Tutto bene, lì da voi?"

Hikari tranquillizzò il fratello maggiore con un cenno della mano. "Tutto bene, onii-chan! Stiamo solo aspettando che Koushiro-san e Miyako-san finiscano di scandagliare il nascondiglio di Balormon...". La Digiprescelta della Luce diede un'occhiata al suo D-3, sul quale era apparsa una piantina dell'esterno della fortezza del loro avversario, e sorrise. "Ecco, hanno finito! Grazie a queste piantine, adesso sappiamo quali sono le possibili entrate, e possiamo pensare ad un piano per introdurci!"

"Ci sono più entrate di quante pensassi..." riflettè Iori. Lui, Piddomon e gli altri Digiprescelti più giovani si erano già messi a studiare le immagini apparse sui loro schermi.

Taichi raggiunse la sorella e diede un'occhiata all'immagine visualizzata, fischiettando con tono ammirato davanti al lavoro del Digiprescelto della Conoscenza e della migliore amica di Hikari. Sugli schermi a cristalli liquidi dei D-3 era visibile una schematizzazione del palazzo di Balormon, con delle freccette luminose che indicavano varie possibili vie d'accesso. Dandoci una rapida occhiata, si rese conto che, oltre alla porta principale, c'erano un'apertura sul tetto, un'entrata segreta su una fiancata dell'edificio, a diversi metri d'altezza da terra, e una via d'ingresso sotterranea sulla fiancata opposta.

"Accidenti... hanno fatto davvero un ottimo lavoro! Non ringrazierò mai abbastanza di avere due geni del computer in squadra!" commentò il leader più anziano. Un istante dopo, il volto di Koushiro riapparve sulla schermata del Digivice di Hikari.

"Vi ringraziamo per l'apprezzamento, ma temo non ci sia molto tempo per le felicitazioni." disse il rossino, mantenendo un'aria seria. "Quella che vi ho inviato è una scansione abbastanza approssimativa, ma non avevamo la possibilità di fare una ricerca più approfondita. Per il momento, queste sono le informazioni che vi possiamo dare. Cercate di sfruttarle bene!"

"Grazie, Koushiro-san... Miyako-san..." replicò Iori. "Anche senza essere qui, ci state dando un aiuto notevole. Ne faremo buon uso."

Il visetto sorridente di Miyako riapparve sugli schermi. La ragazzina occhialuta agitò una mano verso i suoi amici, augurando loro buona fortuna. "D'accordo! Vi seguiremo grazie ai Digivice e vi forniremo eventuali informazioni utili man mano che le troveremo! Andate, ragazzi, e fate pentire Balormon di aver mai provato ad impadronirsi di DigiWorld! Buona fortuna!"

"Grazie, ragazzi! Torneremo vincitori!" esclamò Daisuke, osservando le immagini dei suoi due amici scomparire non appena la trasmissione si interruppe, lasciando di nuovo spazio alla piantina che Koushiro e Miyako erano riusciti a visualizzare sui D-3. Varie paia di occhi si posarono sulla mappa, i loro proprietari intenti ad elaborare una strategia per introdursi nella fortezza dei Digimon malvagi.

Fu Taichi a prendere la parola. "Molto bene... quindi, vedo che ci sono diverse vie d'entrata, e tutte sono alla nostra portata. Attaccare dall'esterno è fuori discussione, non apriremmo nemmeno una crepa in quel colosso di cemento..." rivolse per un attimo lo sguardo all'imponente palazzo, rendendosi conto una volta di più del suo aspetto inespugnabile, poi proseguì. "Allora, vediamo un pò... se entrassimo tutti insieme da una sola via, sono pronto a scommettere che Balormon ci noterebbe e ci manderebbe contro tutti i suoi scagnozzi contemporaneamente... anche con WarGreymon, MetalGarurumon e Imperialdramon dalla nostra, sarà difficile affrontare così tanti nemici..."

Sora alzò la mano, chiedendo la parola. "Ehm... e poi, Taichi, temo che tu non abbia considerato un particolare: non dimentichiamo che combatteremo al chiuso, e i nostri Digimon Mega e diversi dei nostri Ultimate potrebbero essere troppo grandi per stare nei corridoi della fortezza di Balormon. Con la loro mole, potrebbero provocare un crollo estremamente pericoloso... ovviamente senza offesa, amici!" Concluse la frase chiedendo scusa, con tono imbarazzato, ai loro Digimon, sperando di non averli offesi con quel commento riguardo le loro dimensioni.

"Non ti preoccupare, Sora... hai solamente detto come stanno i fatti, non ce la siamo mica presa!" rispose Biyomon, senza perdere la sua allegria. "Anch'io, quando divento Garudamon, sono troppo grande per stare al chiuso..."

Taichi rimase un attimo in silenzio, sorpreso da quanto aveva detto la sua amica d'infanzia. Era vero, era un risvolto a cui non aveva pensato, considerando che la maggior parte delle loro battaglie, fino a quel momento, si era svolta all'aperto. Molti dei loro Digimon avrebbero potuto avere problemi ad evolvere ai livelli più alti in uno spazio chiuso.

"Hmmm... hai perfettamente ragione... grazie, Sora, a questo non avevo pensato..." rispose Taichi, incrociando le braccia e fissando il pavimento per qualche istante, per poi riprendere il discorso. "Comunque, come stavo dicendo... entrare tutti assieme ci attirerebbe subito addosso tutte le truppe di Balormon, ma se entriamo da più ingressi nello stesso momento, saranno costretti a dividere le forze per organizzare una buona difesa. Se riusciamo a sfruttare quegli attimi di incertezza come si deve, forse possiamo raggiungere Balormon senza dover sprecare troppe energie, e in tempo utile per impedire l'attivazione dei Kooun-Yubiwa."

"Allora, immagino che entrare dalla porta principale sia fuori discussione..." iniziò Daisuke. "Ci saranno di sicuro un bel pò di guardie a darci il benvenuto..."

"Al contrario..." rispose Taichi, sorprendendo il suo giovane amico. "...credo che non sarebbe una cattiva idea che qualcuno entrasse dalla porta. Da quanto ho capito, i Cyclonemon sono abbastanza corti di cervello, e non appena un intruso entrerà, probabilmente sciameranno su di lui senza riflettere. Così facendo, lasceranno sguarnite altre zone della fortezza, e gli altri gruppi si troveranno ad affrontare una resistenza molto inferiore! Semplice, no?"

La proposta di Taichi venne accolta da una platea di espressioni dubbiose. Certo, i ragazzi non potevano negare che l'idea avesse senso, per certi punti di vista, ma suonava estremamente rischiosa... soprattutto per colui che sarebbe entrato dalla porta principale, facendo da esca!

"Non lo so..." mormorò infine Piddomon, spezzando il silenzio che si era venuto a creare. "Esattamente... chi è che dovrebbe entrare dall'ingresso principale?"

A dare la risposta provvide Agumon, che si fece avanti alzando una zampina artigliata. "Beh, secondo voi, chi tra noi potrebbe farlo?". Chiaramente, i presenti trattennero il respiro, sbalorditi dall'idea del loro leader più anziano.

"Come?" esclamò Iori, incredulo. "Taichi-san, è un'idea folle! Vorresti fare tu da esca?"

"E' troppo pericoloso, fratellino! Non puoi fare una cosa del genere!" lo implorò Hikari.

"E' un suicidio!" proseguì Armadillomon.

Il Digiprescelto del Coraggio strizzò un occhio e scosse il dito indice di una mano per darsi un tono. "Non necessariamente. Le esche hanno imparato alcuni trucchi nel corso delle loro avventure a DigiWorld, trucchi che quei bestioni non conoscono! Vedrete, io e Agumon ve li toglieremo di torno di quattro e quattr'otto!"

"Spero che tu sappia quello che stai facendo, Taichi..." lo ammonì Yamato. "Perchè questa sarà davvero un'impresa pericolosa..."

"Io e Agumon lo sappiamo bene..." rispose seriamente il Digiprescelto del Coraggio, facendo un cenno col capo per dire di aver capito. "...ma se questo piano dovesse funzionare, voi avrete meno Cyclonemon con cui dover fare i conti, e potrete raggiungere Balormon più facilmente... per quanto riguarda voi, credo che fareste bene a dividervi in gruppi, ognuno dei quali si introdurrà nel palazzo tramite un ingresso diverso, in modo da attaccare Balormon su più fronti."

"A questo proposito, pensavo che sarebbe meglio includere in ogni gruppo un Digimon che possa giungere livello Mega..." intervenne Yamato. "E' vero che, come diceva Sora, potrebbe non essere possibile farli evolvere fino a quel punto, ma non si può mai sapere."

"Capisco..." riflettè Daisuke. "Questo vuol dire che io e Ken saremo nello stesso gruppo..."

"Esatto." rispose Taichi, indicando a Daisuke e a Ken, sullo schermo dei loro D-3, l'apertura più elevata sul fianco del palazzo di Balormon. "Voi due e Hikari vi introdurrete da qui, vi va bene? Paildramon dovrebbe cavarsela, anche in quei corridoi..."

"Certamente, Taichi-san..." rispose Ken. "Daisuke, sei d'accordo anche tu con questo... huh?"

L'ex-Imperatore si interruppe, guardando sbalordito il volto di Daisuke passare dalla neutra serietà con cui ascoltava il discorso di Taichi ad un'espressione di estasi, gli occhi trasformati in cuoricini pulsanti, e le stelle luccicanti tutto attorno a lui. "Se mi va bene? Sono... sono... sono il Digiprescelto più fortunato del Mondo Digitale! Finalmente la mia occasione di mettermi in luce con la mia Hikari-chan!"

Veemon, che stava guardando la buffa messinscena del suo partner umano, inclinò la testa da un lato, confuso. "Ma i ragazzi umani luccicano sempre così quando sono innamorati? Dev'essere proprio vero che l'amore è un sentimento sfolgorante..."

Il momento di gloria di Daisuke fu interrotto da un lieve strattone sulla spalla da parte di Piddomon. "Ehm... vorrei ricordare che in questo momento siamo impegnati in un'operazione da cui dipende il futuro di entrambi i mondi. Non mi sembra il caso di distrarsi, quindi chiederei di restare concentrati sul compito."

"Huh? Ah... ehm... sì... sì, d'accordo..." rispose Daisuke, mettendosi una mano dietro la nuca con aria imbarazzata.

Con un grosso gocciolone di sudore sulla fronte, Ken rispose alla sua stessa domanda. "Ehm... direi che è entusiasta della proposta..."

Hikari fece una risatina vedendo le buffe figure del suo amico. Per quanto a volte facesse il bulletto, a Hikari non dispiaceva assistere, almeno di tanto in tanto, alle 'uscite' di Daisuke... lo trovava un ragazzo con cui non ci si annoiava mai! A voler essere del tutto sincera con sè stessa, apprezzava molto anche la compagnia di Takeru... ma in maniera diversa rispetto al nuovo leader dei bambini prescelti. Dove Daisuke era vulcanico ed entusiasta, Takeru era serio e padrone di sè, e la prescelta della Luce si rendeva conto di quanto entrambi tenessero a lei, pur mostrandolo in modi diversi. Gatomon, dal canto suo, alzò lo sguardo e scosse la testa: ormai era abituata alle stramberie di Daisuke e Veemon...

"Sora... tu, Iori e Takeru attaccherete il palazzo di Balormon passando per il tetto." proseguì Taichi, richiamando tutti al problema più immediato. "Se ci saranno nemici in quella zona, Garudamon o se necessario anche Phoenixmon potrà affrontarli in uno spazio aperto."

La ragazza dai capelli arancioni ci pensò su un attimo. "Beh... sì, in effetti mi sembra una buona idea. Iori-chan, Takeru-chan, siete d'accordo?"

I due Digiprescelti più giovani e i loro Digimon non fecero obiezioni: si scambiarono una breve occhiata, e Takeru fece un cenno affermativo con la testa. "Siamo d'accordo. Mi sembra una strategia ragionata." rispose infine Iori, volgendosi di nuovo verso i suoi due compagni più grandi. Prima che qualcuno aggiungesse altro, Piddomon si fece avanti.

"Se permettete, vorrei unirmi a questo gruppo." propose il Digimon angelico, alzando una mano. "Sarei l'ultimo a dubitare delle vostre capacità, ma so che la partner della Digiprescelta dell'Amore ha raggiunto la sua forma Mega solo da poco, e l'ha usata una volta sola. Non ha quindi molta esperienza con essa. Con me nel gruppo, potrebbe contare su un pò di aiuto in più. Sempre se voi siete d'accordo."

"Beh, perchè no..." rispose Taichi, dopo averci pensato su qualche secondo. "Sora, Iori, Takeru... se a voi va bene, Piddomon vi accompagnerà."

"Va bene, nulla da eccepire..." fu la risposta del Digiprescelto della Speranza.

"Per finire, immagino che io e Yamato-san entreremo dall'ingresso sotterraneo..." concluse Jyou, indicando l'unico ingresso rimasto, quello a livello del terreno sulla fiancata opposta del palazzo di Balormon.

Gomamon alzò le spalle, sfoderando il suo solito sorriso sornione. "Visto che non ne sono rimasti altri..."

"Esatto." disse Taichi. "So che siete in due, ma credo che quell'entrata non sia molto sorvegliata. E poi, come ho detto, ci penserò io ad attrarre alcune delle guardie..."

"D'accordo." rispose Yamato, per poi rivolgersi a tutto il gruppo. "Allora, i nostri movimenti sono stati decisi. Da qui in poi ci separiamo: usiamo i nostri Digivice per tenerci in contatto... e buona fortuna!"

"Buona fortuna!" ripeterono quasi in coro i ragazzi e i loro compagni digitali, prima che Taichi ed Agumon si scambiassero uno sguardo di intesa e iniziassero ad avanzare a passo spedito verso le enormi porte dell'ingresso principale, seguiti dalle frasi di incoraggiamento dei loro compagni.

"Taichi! Agumon!" esclamò Sora. "Mi raccomando, state attenti!"

"Cerca di non strafare come al solito!" si raccomandò scherzosamente Yamato.

"E non vi preoccupate! Noi ci occuperemo del resto!" proseguì Daisuke, tenendo alto il suo D-3. Taichi rispose voltandosi verso i suoi compagni e alzando un pollice per fare il segno dell'ok, poi si rivolse ad Agumon.

"Allora, Agumon, è passato un pò di tempo dalla nostra ultima avventura... che ne dici, ci sgranchiamo un pò le ossa?" chiese, tenendo in una mano il Digivice. Il piccolo dinosauro sfoderò un largo sorriso e strinse gli occhi, puntando le porte d'ingresso come se si apprestasse a demolirle.

"Puoi starne sicuro, Taichi... vediamo di che pasta è fatto questo Balormon!"

Seduto nella sua sala del trono, Balormon attendeva con aria annoiata. Sapeva bene che i bambini prescelti sarebbero arrivati da un momento all'altro, ma gli sembrava che ci stessero mettendo un pò troppo... che stessero pensando a qualche strategia? Il demone di fuoco espirò sonoramente, buttando fuori l'aria dalle narici accompagnata da una fitta nuvola di fumo nero, e la sua possente mano accarezzò la lama a forma di fulmine della spada appoggiata al suo fianco destro.

"Sicuramente verranno... non possono non essersi accorti di quanto sta per accadere nel Mondo Reale, e comunque avrà pensato quell'impiccione di Piddomon ad avvertirli. Non ho idea di cosa abbiano in mente di fare, ma è meglio stare in guardia... non credo che faranno semplicemente irruzione nella mia fortezza per attaccarmi frontalmente..."

Un forte boato, proveniente dallo schermo di sorveglianza sopra di lui, interruppe i suoi pensieri. Senza alzarsi dal trono, Balormon rivolse pigramente, in maniera quasi disinteressata, lo sguardo alla scena ripresa dai circuiti di sicurezza, giusto in tempo per vedere le porte dell'ingresso principale venire scardinate da un'esplosione di fiamme rosse e volare per un breve tratto nell'atrio desolato e immerso nell'oscurità. Il demone strinse gli occhi, dubbioso. Che quello che non credeva potesse accadere fosse invece accaduto? I dubbi di Balormon svanirono all'istante, e un sogghigno di superiorità si dipinse sul suo volto quando, dal fumo dell'esplosione, emersero le figure di un giovane ragazzo sui quattordici anni, dai capelli castani scompigliati e dallo sguardo sicuro, e di un tirannosauro arancione e marrone, un pò panciuto, con un robusto elmo bicorne a proteggergli la testa. Un Greymon, senza ombra di dubbio. E questo voleva dire che il ragazzo con lui non era altro che Taichi Yagami, il Digiprescelto del Coraggio che aveva sconfitto Etemon, MetalSeadramon e Machinedramon...

"Ma guarda..." ringhiò Balormon, divertito dalla loro teatrale entrata in scena. "E così, pensavate davvero di riuscire ad ingannarmi? Io ho molta più esperienza di quanto voi immaginiate..."

"Allora, Balormon?". Gli altoparlanti trasmisero la voce ringhiante di Greymon, che aveva alzato la testa e stava sfidando il terribile demone. "Siamo venuti a porre fine ai tuoi piani! Fatti avanti e combatti da uomo... anzi, da Digimon!"

"A meno che tu, invece di farti avanti, non te la faccia sotto!" proseguì il ragazzo. Con una breve risata gutturale, Balormon si alzò dal suo trono, lasciandosi dietro qualche piuma nera come le tenebre che si staccò dalle sue possenti ali e fluttuò sinistramente in aria, raccolse la spada e schioccò le dita della mano libera, facendo scendere dal soffitto altri schermi di comunicazione, già attivi e che già, pur sfarfallando un pò per il collegamento appena iniziato, inquadravano i volti di Marilismon, Ahuizomon e MaleBrancmon. Tutti e tre gli scagnozzi avevano un'espressione piuttosto tesa, e non appena videro il loro capo non persero tempo ad inchinarsi. Con un gesto della mano, Balormon ordinò loro di farla breve con le formalità.

"I Digiprescelti... sono arrivati, non è così, mio signore?" chiese MaleBrancmon, intuendo quello che Balormon stava per dire.

Il demone di fuoco grugnì in tono affermativo. "Proprio così. Tenetevi pronti, perchè non ho idea di quale entrata vogliano usare per cercare di introdursi. Forse una delle tre più evidenti dopo l'ingresso principale, ma non ne posso essere sicuro. E' anche possibile che si siano separati per attaccare da più direzioni. Controllerò quanto prima. Nel frattempo, voi prendete posizione, e riceveteli come meritano... non vorremo certo che pensino che il servizio lasci a desiderare, non è vero? E cercate di trattenere i vostri Cyclonemon, già che ci siete... lasciate pure che qualcuno di loro vada a fermare il Digiprescelto all'ingresso principale, ma non mandatene troppi. Ve ne servirà il più possibile per fermare gli altri!"

"Sì, mio signore... ma le vorrei chiedere..." esclamò MaleBrancmon, piuttosto confuso. "Uno dei Digiprescelti è entrato dall'ingresso principale? E come fa a sapere che gli altri stanno per arrivare?"

Balormon grugnì irritato. "Molto semplice, ammasso di muscoli! Davvero credi che i Digiprescelti, solidali come sono, lascerebbero andare uno di loro allo sbaraglio senza avere un piano preciso? Questo attacco frontale era chiaramente una distrazione: uno di loro attira su di sè quanti più Cyclonemon possibili, mentre gli altri entrano!"

Il demone alato si schiarì la gola imbarazzato, pentendosi della domanda inopportuna. "Ehm... mi perdoni..."

Decidendo di ignorare il suo scagnozzo meno brillante, Balormon si rivolse a Marilismon. "Allora, Marilismon? Il programma dei Kooun-Yubiwa è stato completato come ti avevo detto? Non possiamo permetterci un margine di rischio troppo ampio!"

La donna-serpente annuì con decisione. "Ordine eseguito, supremo Balormon! Ora il programma è molto più efficiente... inoltre, mi sono ricordata di installare una piccola misura di sicurezza, giusto per stare tranquilla... tra non molto sarà stato caricato in tutti gli anelli e potrà essere reso operativo!"

"Le mie truppe sono già in posizione, mio signore!" sibilò Ahuizomon. "Non aspettano altro che quei mocciosi si facciano vivi..."

"Ottimo. Allora, affido a voi il compito di respingere questo attacco. Occhi aperti, e non mi deludete." concluse Balormon, interrompendo la trasmissione dopo aver visto i cenni affermativi dei suoi tre scagnozzi. Mantenendo un'espressione neutrale, il demone osservò gli schermi di comunicazione che si ritiravano nuovamente nei loro compartimenti, e rivolse di nuovo la sua attenzione allo schermo di sorveglianza, dove Greymon era già impegnato in un'accesa lotta corpo a corpo contro un Cyclonemon. I due Digimon, così incredibilmente simili eppure spiccatamente diversi, si erano afferrati per le spalle, e cercavano di sottomettersi l'un l'altro, mettendoci tutta la loro forza e la loro tecnica. Mentre il Cyclonemon, usando il suo braccio più robusto, cercava di esercitare quanta più forza possibile per far stancare subito Greymon, quest'ultimo giocava d'astuzia, sfruttando l'impeto dell'avversario a suo vantaggio per sbilanciarlo e facendogli sprecare energie. Balormon osservò divertito lo spettacolo imprevisto, che si concluse quando Greymon riuscì, con un rapido colpo di coda alle gambe, a far perdere l'equilibrio al mutante e a proiettarlo sul pavimento, lasciandolo stordito. Ma la sua esultazione durò poco, in quanto altri tre Cyclonemon emersero dall'oscurità pronti ad affrontarlo.

"Forza, Greymon! So che puoi farcela!" lo spronò Taichi. Greymon rivolse un breve sorriso al suo partner, prima di rimettersi in posizione e prepararsi a ricevere l'attacco dei Cyclonemon.

"Sì, continua pure a lottare, Greymon... metticela tutta..." ringhiò Balormon, alzando una mano per guardare con bramosia l'anello che portava. Il gioiello stava brillando debolmente, circondato da una flebile aura di luce bianca. "Mi sto divertendo molto, soprattutto considerando che tu e i tuoi amichetti non sapete nulla di ciò che vi aspetta..."

"Tutto a posto? Non c'è nessuno?" chiese Gomamon, rivolgendosi a Yamato che era andato in avanscoperta. Appena qualche minuto prima, Yamato, Gabumon, Jyou e Gomamon si erano separati dal gruppo dei loro compagni ed erano arrivati sulla fiancata del palazzo di Balormon, introducendosi in esso tramite una piccola apertura ben nascosta che dava su uno stretto tunnel dalle pareti perfettamente liscie e debolmente illuminato da luci al neon verdastre. Man mano che avanzavano, il tunnel si addentrava sempre di più nelle viscere della terra (o almeno, quello che era l'equivalente delle viscere della terra in quello strano luogo...), e solo nell'ultimo tratto aveva cominciato a risalire, portando infine ad un grande portone incrostato di muschio e ruggine che non piaceva per niente ai due Digiprescelti e ai loro compagni. Yamato e Gabumon si erano arrischiati a dare un'occhiata dietro al portone, per evitare di essere colti di sorpresa da qualche Cyclonemon o da uno dei servitori diretti di Balormon.

Il biondo Digiprescelto dell'Amicizia e il suo partner (che Yamato si era premurato di precedere, in modo da coprirlo nel caso di un attacco a sorpresa) gettarono un'occhiata oltre il portone, trattenendo il fiato. Ai loro occhi si presentò un'immensa sala dall'aspetto quantomeno inusuale: il pavimento e i muri erano composti da grandi mattoni bianchi, umidi e corrosi dal muschio, e la cupa illuminazione era data da lunghe lampade al neon verdi uguali a quelle che i due ragazzi avevano trovato nel corridoio. Nelle parti più elevate della sala, degli inquietanti tubi di metallo arrugginito entravano e uscivano dai muri del soffitto, andando e proveniendo da chissà dove, ed emettendo un poco rassicurante rumore di risucchio. La cosa più strana, tuttavia, era la grande pozza di acqua stagnante, ampia quanto un piccolo fiume, che tagliava la sala in due parti, attraversata soltanto da un ponte di roccia privo di ringhiere di sicurezza, e a malapena largo abbastanza per una sola persona alla volta. Un disgustoso odore di palude invadeva la colossale stanza, costringendo Gabumon, il Digimon dall'olfatto più sensibile, a turarsi il naso con entrambe le mani per non svenire.

"Ugh, che fetore... mamma mia, ma che razza di posto è questo?" brontolò la lucertola travestita da cane, barcollando allorchè la puzza nauseabonda la colpì come un pugno sul naso. Yamato, disgustato a sua volta dall'odore, si ritirò dietro la porta con il volto contorto in una smorfia.

"Non... non c'è nessuno... almeno, non che io abbia visto." rispose, riprendendo fiato. "In compenso, abbiamo trovato la stanza più improbabile che si potesse immaginare... e c'è un odore da far svenire!"

Un'espressione stupita si dipinse sui volti di Jyou e Gomamon, che corsero a fianco dei loro compagni e sbirciarono a loro volta dietro il portone. "Che cosa? Una stanza... Ah, adesso capisco..." commentò il Digiprescelto dell'Affidabilità, storcendo a sua volta il naso davanti all'insopportabile odore di alghe marcite. Gomamon pregò tra sè che al suo compagno umano non venisse la nausea proprio in quel momento.

"Mi sembra strano che ci sia una stanza del genere in questo posto... è una trappola, ve lo dico io!" mormorò il Digimon foca, entrando cautamente nella sala e guardandosi attorno con mille occhi. Se non altro, la stanza era talmente grande che avrebbe permesso ad entrambi i Digimon di evolvere a qualsiasi livello... il che, Gomamon pensava, sarebbe stato necessario entro breve.

Yamato, Gabumon e Jyou entrarono a loro volta nell'enorme fogna, sventolandosi una mano davanti al naso per sopportare l'odore pestilenziale. "Sì, Gomamon ha ragione..." disse Gabumon, riprendendosi dall'impatto iniziale con l'ambiente insalubre. "Se c'è una pozza d'acqua qui, un motivo ci sarà... in fondo, non si era detto che uno dei Digimon di Balormon era di tipo acquatico?"

"Esatto... Ahuizomon, se non ricordo male..." rispose Jyou, spostando il suo sguardo verso la polla di acqua stagnante. Il gruppetto aveva iniziato a muoversi verso l'esile ponticello che collegava le due metà della sala. "Probabilmente ci vuole attaccare di sorpresa emergendo all'improvviso. E quel piccolo ponte sarebbe il luogo ideale, visto che non ci lascerebbe spazio per evitarlo..."

Yamato si mise a pensare, cercando un modo di aggirare la trappola ipotizzata. Dopo qualche secondo di silenzio, ebbe un'idea. "In tal caso, perchè non proviamo a mettere alla prova la sua pazienza?"

Gli altri tre si volsero verso di lui con aria interrogativa, e Yamato proseguì con la sua spiegazione. "Attraversare il ponte di corsa sarebbe troppo rischioso: è troppo stretto, probabimente è scivoloso, ed è troppo lungo perchè noi possiamo attraversarlo in tempo per evitare un eventuale attacco di Ahuizomon. Se però restiamo fermi abbastanza a lungo, forse lui si stancherà di restare nascosto e tenterà di attaccarci comunque. Immagino che Balormon gli abbia ordinato di difendere la sua fortezza, quindi dovrà uscire ad affrontarci, prima o poi..."

"Ora ho capito... vuoi costringerlo a giocare secondo le nostre regole, giusto?" chiese Jyou, iniziando a muoversi verso il bordo dello stagno. Arricciò ulteriormente il naso sentendo il disgustoso odore di acqua marcia invadergli le narici con ancora più prepotenza, ma si costrinse a tenere lo sguardo fisso su quell'acqua ripugnante. In fondo, Ahuizomon poteva essere nascosto ovunque...

"Sì... restiamo qui per un pò, forse farà lui la prima mossa, e allora avremo la possibilità di coglierlo impreparato." spiegò Yamato, avvicinandosi alla sponda sull'altro lato dell'angusto ponte di pietra. I due ragazzi e i loro Digimon cominciarono immediatamente a guardarsi attorno, facendo finta di ispezionare la stanza mentre in realtà tenevano sempre un occhio fisso sulla polla d'acqua.

I loro sospetti erano fondati: infatti, ben nascosto dall'acqua torbida e dalle alghe, Ahuizomon sguazzava silenziosamente e con calma quasi innaturale appena sotto l'orlo della sua tana sommersa, i suoi occhi dorati che puntavano ora un Digiprescelto, ora l'altro, in paziente attesa che i due avanzassero sul ponte o si avvicinassero abbastanza all'acqua. Vedeva le sue vittime aggirarsi per la sala, indicare i vari angoli, discutere tra loro e con i loro Digimon... e sapeva che era solo questione di tempo prima che uno dei due capitasse a tiro...

Un minuto.

Due minuti. Tre, quattro, cinque minuti...

Ahuizomon stava seriamente cominciando ad irritarsi. Quei mocciosi ci stavano mettendo troppo tempo perchè la loro fosse una semplice ispezione. Probabilmente avevano mangiato la foglia, e non stavano aspettando altro che lui si stancasse di aspettare e uscisse allo scoperto.

"Niente male, ragazzini... siete più furbi di quanto credessi..." pensò l'irritato rettile acquatico, muovendosi impercettibilmente sotto il pelo dell'acqua per avere una visuale migliore. Il suo cipiglio di irritazione lasciò presto il posto al suo classico ghigno malefico. "Poco male... in fondo, non sono certo io l'unico ad essere in agguato in questa sala..."

Fuori dall'acqua, Yamato, Jyou e i loro Digimon stavano continuando la loro finta perlustrazione della gigantesca sala, e il loro olfatto si era finalmente abituato al rivoltante odore di quel luogo. Cercando di non avvicinarsi troppo all'acqua stagnante, continuavano ad aspettare che il loro avversario facesse la prima mossa, o che passasse abbastanza tempo. Tuttavia, mentre continuavano la loro 'recita', Gomamon non aveva potuto fare a meno di notare l'espressione di Jyou: il più grande dei ragazzi prescelti aveva un'espressione pensierosa e preoccupata che al Digimon dall'aspetto di foca piaceva poco: anche nella loro prima avventura, Jyou aveva sempre cercato di badare alla sicurezza dei suoi amici più giovani, ma spesso si rimproverava la carenza di decisione e di non avere la grinta e il carisma che potevano avere, per esempio, Taichi e Yamato. Sentiva che questa mancanza avrebbe potuto mettere in pericolo i suoi compagni, e a volte questa sua convinzione lo portava a tentare imprese pericolose, cosa decisamente contraria al suo carattere.

Il Digimon foca scosse la testa. Inutile restare là a preoccuparsi, e andare a chiedere direttamente a Jyou cosa c'era che non andava. Alzando la testa, Gomamon si schiarì la voce e chiamò il suo partner umano.

"Hey, Jyou! Terra chiama Jyou, tutto bene lassù?"

Il ragazzo fece un sobbalzo, richiamato improvvisamente alla realtà dalla voce del suo Digimon. "Ah... ehm... scusa, Gomamon, ero un pò distratto..."

"Jyou-san! Gomamon! C'è qualche problema?" chiese Yamato, notando la reazione dell'amico e temendo che ci fosse qualche problema. Il ragazzo con gli occhiali mosse una mano per dire di no. "No, no, Yamato-san... nessun problema, davvero! Io e Gomamon dovevamo solo discutere di un paio di cose..."

Il ragazzo biondo accettò la spiegazione con un'alzata di spalle, pur non essendo convinto al cento per cento. "Va bene... ma cerca di non distrarti. Potrebbe arrivare un attacco da un momento all'altro."

"Lo so, Yamato-san... non ti preoccupare!" rispose Jyou annuendo. Poi, si chinò verso Gomamon per ascoltare quello che il suo partner aveva da dirgli. "Dimmi, Gomamon... c'è qualcosa che ti turba?"

Il Digimon foca alzò gli occhi al cielo con una risatina sarcastica. "Jyou, non sapevo che tu avessi doti di telepate! E' esattamente la stessa domanda che ti volevo fare io!". Facendosi più serio, Gomamon proseguì. "Da quando questa nuova avventura è iniziata, ti ho visto piuttosto teso... mi sembra che qualcosa ti stia preoccupando, e mi piacerebbe sapere cos'è. Forse potrei darti una mano."

Jyou sospirò, sorridendo tra sè. Inutile cercare di nascondere certe cose a Gomamon, il suo partner digitale sembrava conoscerlo meglio delle sue pinne... Assumendo un'espressione decisamente più seria, il ragazzo occhialuto rispose alla domanda.

"Beh, Gomamon, se devo essere del tutto sincero... non mi sento sicuro, ho paura di essere soltanto un peso morto..." iniziò a spiegare Jyou. "Voglio dire, anche se ho riottenuto la mia Crest sei mesi fa, e ho cercato di fare il possibile per aiutare i miei amici... non sono riuscito a rendermi molto utile, nè contro Daemon e i suoi uomini, nè contro Galfmon. Alla fine, sono stati Taichi-san, Yamato-san e Sora-san a fare tutto. Ed ora, mi sento allo stesso modo... temo che la mia presenza qui sia solo un intralcio..." Lo sguardo del ragazzo andò ad indicare Yamato e Gabumon, che continuavano la loro finta perlustrazione. "Guarda Yamato-san, tanto per farti un esempio. Anche se il suo Digimon non potesse raggiungere il livello Mega, lui è comunque intelligente, deciso e sa prendere in mano la situazione. Io non ho le sue qualità, nè sono un trascinatore come Taichi... capisci cosa voglio dire?"

Gomamon, che era rimasto attento per tutto il discorso, sospirò a sua volta, scuotendo la testa. "Sì, Jyou, ho capito... ma scusa se ti faccio una domanda impertinente... ti sei dimenticato qual è la tua Crest, per caso?"

Jyou sbattè gli occhi un paio di volte, sorpreso dall'apparentemente banale domanda del suo Digimon. "Certo che no... la mia è la Crest dell'Affidabilità... ma perchè una domanda del genere, tutt'a un tratto?"

"Mio caro Jyou, mi sembra che tu stia dimenticando una cosa... se tu sei stato scelto come Digiprescelto e come mio partner, non è certo stato per caso! Hai detto bene, la tua Crest è quella dell'Affidabilità... e questo fatto rispecchia una parte importante del tuo carattere. Tu ti preoccupi sempre per i tuoi amici, cerchi di fare in modo che nessuno corra rischi, e si può contare su di te per ogni cosa, anche se a volte sei un pò ansioso... e questo non corrisponde per caso all'essere affidabili?" chiese il piccolo Digimon foca.

"Beh..." iniziò Jyou, fermandosi per raccogliere i pensieri. "Sì, immagino di sì..."

Gomamon sorrise furbescamente. "E allora, Jyou, vedi che anche tu hai la tua parte nella nostra squadra? Non conta essere capaci di raggiungere il livello Mega o meno, o essere capaci di gestire all'istante una situazione o prendere decisioni rapide e incisive! Ognuno di noi ha il suo ruolo, non te lo scordare, nessuno di noi è inutile o un peso morto! E usando tutte le nostre qualità individuali, con intelligenza e spirito di collaborazione, possiamo affrontare qualsiasi ostacolo! Non è quello che direbbero Taichi o Daisuke?". La piccola foca concluse il discorso strizzando l'occhio in segno di intesa con il suo partner.

Jyou rimase per un pò a pensare a quanto gli aveva appena detto il suo Digimon. Non poteva negare che Gomamon avesse parlato a ragion veduta: in fondo, lui aveva la Crest dell'Affidabilità, ed essa era rimasta attiva fino a quel momento. Questo voleva dire che le sue qualità fondamentali non erano venute meno, e di questo era lieto. E, certo, il suo ruolo non era certo quello del leader, che lui lasciava a Taichi e a Daisuke. Tuttavia, ciò non toglieva che avrebbe voluto fare qualcosa per dimostrarsi davvero utile, come non aveva avuto occasione di fare nella loro precedente avventura...

"Beh, forse Gomamon ha ragione... non devo cercare di fare cose che vadano oltre le mie capacità, e la mia opportunità di rendermi utile verrà..." riflettè infine, alzandosi in piedi con maggiore convinzione. Stava per aprire bocca e ringraziare Gomamon del consiglio...

CRAAAAAAAASSSSH!

...quandoun boato spaventoso, simile all'esplosione di un cannone, invase la stanza, accompagnato dal crollo di intere sezioni dei muri laterali e da una pioggia di calcinacci marciti che mancò di poco i due Digiprescelti e i loro compagni. Yamato, allarmato, fece qualche passo indietro per mettersi a distanza di sicurezza, ma Jyou non fu altrettanto composto e finì per ruzzolare a terra con un'esclamazione di sorpresa. Anche i Digimon del resto, erano stati colti alla sprovvista da quell'improvviso avvenimento.

"Uwah!" esclamò Gomamon, cercando di proteggersi con le pinne dai frammenti di pietra che grandinavano tutt'attorno. "E adesso cosa..."

La risposta arrivò pochi istanti dopo, sotto forma di una cacofonia di grugniti bestiali e diverse enormi figure, umanoidi solo nel senso più lato del termine, che si facevano largo tra le macerie di roccia umida. Chiaramente, erano stati loro la causa del crollo improvviso. Non appena furono uscite dalle ombre, i due ragazzi riuscirono a vedere le loro fattezze vagamente simili a quelle di un Greymon, ma deformi e orribili, con un braccio sproporzionatamente muscoloso, fauci da alligatore e un singolo corno sulla fronte.

"I Cyclonemon!" esclamò Gabumon, allarmato dal vedere almeno cinque di quei mostri spaventosi avanzare verso di lui e verso il suo partner. "Mi sa tanto che dobbiamo combattere!"

Yamato e Jyou erano già pronti: estrassero rapidamente i Digivice e li attivarono, puntandoli verso i loro compagni che già erano in guardia di fronte ai Cyclonemon. "E va bene... Forza, ragazzi, mostrate a Balormon di cosa siete capaci!"

"Comincia la festa!" commentò Gomamon.

I dispositivi elettronici, come avevano fatto ormai un'infinità di volte, si illuminarono e trasmisero energia ai due Digimon...

"Gabumon shinka... GARURUMON! Garurumon chou shinka... WEREGARURUMON!"

"Gomamon shinka... IKKAKUMON! Ikkakumon chou shinka... ZUDOMON!"

...che si trasformarono immediatamente nelle loro forme Ultimate: un muscoloso uomo-lupo vestito di un paio di pantaloni, e un tricheco umanoide dalla spessa corazza, armato di un martello di scintillante Chrome-Digizoid. I Cyclonemon, avvertendo per istinto che quelle nuove forme rappresentavano una minaccia, lanciarono dei rochi ruggiti d'ira e indietreggiarono, ma già altri si stavano ammassando dietro di loro. I ragazzi si trovarono circondati: di fronte e ai lati avevano quelle bestie giganti, e dietro di sè quella pozza di acqua stagnante attraversata solo da quel misero ponticello...

"Accidenti, ma quanti ce ne sono?" esclamò Jyou, notando la ressa dei Cyclonemon dietro i muri sbriciolati. Gli enormi mostri avevano ripreso ad avanzare senza mostrare ulteriori esitazioni, sbriciolando i frammenti di roccia sotto i piedi con una facilità che la diceva lunga sulla loro forza fisica. Il Cyclonemon alla testa del piccolo esercito decise di non perdere altro tempo e attaccò, spalancando le sue terrificanti fauci ed esclamando, per una volta, delle parole intelleggibili.

"Hyper Heat!" ruggì il drago mutante, sputando una velocissima fiammata che avrebbe colpito in pieno WereGarurumon, se il lupo umanoide non fosse balzato via appena in tempo con un agile salto laterale, appoggiando poi i piedi sul muro e usandolo come trampolino di lancio per scagliarsi sul Cyclonemon. Giunto a ridosso del suo sorpreso avversario, WereGarurumon eseguì un perfetto calcio ruotato che colpì la bestia mutante in pieno petto, facendole perdere l'equilibrio e scagliandola contro due dei suoi compagni posizionati appena dietro. I tre mostri ruzzolarono al suolo in un groviglio di arti e ruggiti furiosi, e WereGarurumon emise un temporaneo sospiro di sollievo. Tuttavia, altri di quei bestioni continuavano ad arrivare dallo squarcio sul muro, costringendo il Digimon Ultimate alla difesa.

"Yamato, ce ne sono parecchi!" ruggì, scansandosi per evitare gli artigli affilati del braccio di uno dei Cyclonemon. "Non possiamo attaccare per primi, o verremo fatti a pezzi!"

"In tal caso, cerchiamo di trattenerli... almeno per adesso..." lo consigliò Yamato, che sperava di non dover essere costretto a far evolvere il suo partner alla forma Mega. In fondo, dovevano pur conservare le risorse per Balormon. Il ragazzo gettò una rapida occhiata a Jyou e Zudomon per vedere come se la stavano cavando...

"Vulcan's Hammer!" esclamò Zudomon, sollevando il martello e abbattendolo sul terreno con tutta la sua immane forza. Si sentì un tremendo rombo di tuono, e un'enorme scarica di energia bianca uscì dal punto in cui la potente arma aveva toccato terra e investì in pieno tre dei Cyclonemon attaccanti, uno dei quali venne cancellato all'istante. Gli altri due si ritrovarono a terra vicino ai loro compagni, ma si rialzarono poco dopo, scrollando la testa per schiarirsela e rimettendosi in posizione d'attacco. Zudomon alzò nuovamente il suo scintillante martello, indietreggiando di un paio di passi per meglio proteggere il suo partner.

"Bravo, Zudomon!" esclamò Jyou, tenendo alto il Digivice. Non si era accorto, nella concitazione della battaglia appena scoppiata, di essersi avvicinato pericolosamente all'acqua. "Cerchiamo di resistere il più possibile!"

Sotto la superficie dell'acqua stagnante, Ahuizomon ghignò crudelmente vedendo una preda avvicinarsi: lui sì che si era accorto di quanto il Digiprescelto dell'Affidabilità si fosse avvicinato al suo elemento! La sua coda si mosse lentamente, la mano a quattro dita sulla sua punta che si apriva e si richiudeva nella bramosia di afferrare la preda. Ormai, l'arto era appena sotto il pelo dell'acqua, vicinissimo alle caviglie del ragazzo occhialuto...

Tre Cyclonemon tentarono contemporaneamente un attacco Hyper Heat contro WereGarurumon, ma il guerriero-lupo riuscì ad evitare tutti i raggi di energia infuocata con un ubriacante dribbling seguito da un agile balzo, poi spalancò le braccia e sferrò una doppia artigliata verso i mostri mutanti.

"Wolf Claw!" esclamò, lanciando due archi di energia rossa che si schiantarono contro il muscoloso torace di uno dei mostri, che fece appena in tempo a ruggire, prima di dissolversi nel nulla. Ma un altro Cyclonemon era pronto a prendere il suo posto, facendosi largo nella breccia lasciata dai suoi compagni e riempiendo immediatamente il vuoto. A giudicare dai ruggiti provenienti dal varco, Yamato era sicuro che ci fossero ancora un bel pò di avversari.

"Jyou-kun, qui ce ne sono davvero troppi!" esclamò il ragazzo biondo, avvicinandosi al suo amico. "Dobbiamo trovare un modo di distrarli e andarcene, o temo che non riusciremo a reggere..."

"L'ho notato..." ansimò Jyou, facendosi scudo con un braccio dal terrificante calore sprigionato da un'esplosione che lo Hyper Heat di un Cyclonemon aveva causato vicino a lui. "Sto cercando di pensare a come... UWAH!"

Jyou non fece in tempo a terminare la frase prima che la terra gli venisse a mancare sotto i piedi a causa di un violento strattone alla caviglia sinistra. Tutto si dissolse per una frazione di secondo in un caleidoscopio di colori, poi il ragazzo andò a sbattere bruscamente sul pavimento umido, trattenendo un'esclamazione di dolore, e i suoi occhiali caddero a terra rompendosi. Con suo grande sgomento, Jyou sentì una forza tremenda trascinarlo verso le fetide acque della pozza. Per sua fortuna, anche gli altri se ne erano accorti.

"Jyou!" esclamò Zudomon, interrompendo la lotta con un Cyclonemon per andare ad assistere il suo compagno umano in difficoltà.

"Jyou-kun! Che cosa..." iniziò a dire Yamato, prima che i suoi occhi si spalancassero alla vista di ciò che aveva afferrato il suo amico: una grossa mano nodosa a quattro dita attaccata ad una lunga coda ricoperta di squame grigie. Il proprietario, una mostruosa creatura simile ad un enorme ibrido tra una lucertola e una pantera, emerse lentamente, grondante di acqua fetida, gli occhi dorati che scintillavano di una luce omicida, la bocca armata di zanne contorta in un ghigno maniacale. Jyou, non avendo più gli occhiali, ebbe qualche difficoltà a vedere i dettagli, ma riuscì comunque a distinguere il muso feroce e il corpo muscoloso in parte emerso.

"Tu... tu sei..." esclamò Jyou cercando di ancorarsi al pavimento con le mani.

"Benvenuti!" sibilò la creatura, mentre i Cyclonemon arretravano di un passo per riorganizzare l'attacco. "Benvenuti nel palazzo del supremo Balormon! Io, Ahuizomon, farò in modo che la vostra visita finisca qui!"

"Certo che volare in questi stretti corridoi fa un certo effetto..." mormorò Daisuke, tenendosi abbassato per non farsi colpire dai forti venti che gli sibilavano attorno. Il ragazzino, in groppa al suo ExVeemon, e i suoi amici Ken e Hikari (rispettivamente su Stingmon e Nefertimon) avevano volato lungo una fiancata del palazzo di Balormon, trovando uno stretto corridoio, largo appena a sufficienza da farli passare in fila per uno, che si immetteva nelle viscere del palazzo. E in quel momento stavano percorrendo, ormai da diversi minuti, e destreggiandosi tra deviazioni e biforcazioni, quell'angusto percorso, alla massima velocità possibile in quelle condizioni. Le pareti del corridoio erano spoglie e grigie come il piombo, e solo qualche breve raggio di luce permetteva ai ragazzi di vedere dove stavano andando.

"Concordo." tuonò il drago azzurro, dandosi una rapida occhiata alle spalle per vedere se i loro compagni erano a buon punto. "Speriamo di non dover attendere a lungo... Hey, giusto in tempo!"

Daisuke, incuriosito, guardò in avanti, e subito i suoi occhi vennero assaliti da una luce molto più intensa: il corridoio oscuro terminò all'improvviso, sfociando nella parte superiore di un'ampia sala, la cui parte superiore era vuota: ma diversi metri sotto di loro, Daisuke ed ExVeemon riuscirono a vedere computer e strani macchinari coperti di spie multicolori, le cui luci danzavano in maniera quasi ipnotica sui muri, per contrasto spogli e grigi. ExVeemon, incuriosito dalla scoperta, avanzò con qualche lieve battito d'ali, controllando che gli altri due Digimon e ragazzi prescelti uscissero a loro volta dall'apertura. Tutti e quattro avevano la stessa espressione sollevata dei loro compagni, ma a nessuno di loro piaceva l'aspetto spoglio ed asettico della stanza. C'era qualcosa di inumano in tutto quello, che loro riuscivano distintamente a percepire.

"Guardate un pò, ragazzi!" Daisuke indicò sotto di loro, verso i macchinari in azione. "Sapete, credo che abbiamo trovato qualcosa di interessante..."

"Finalmente siamo fuori... ma ora dove siamo capitati?" chiese Hikari, sporgendo la testa dalla groppa di Nefertimon e osservando quanto stava sotto di loro. Nefertimon scosse la testa. "Non ne ho idea, Hikari... è la prima volta che vedo una cosa del genere..."

Ken corrugò la fronte. "Una sala computer... forse sarebbe una buona idea dare un'occhiata là sotto. Stingmon, potremmo provare ad ad abbassarci lentamente, restando ben nascosti? Magari troviamo qualcosa di utile." propose, indicando alcuni schermi luminosi sui mainframe sotto di loro.

"Certamete, Ken. Seguitemi, ma fate piano. Non sappiamo cosa si nasconda qui..." rispose l'enorme insetto, rallentando i suoi battiti d'ali quel tanto che bastava per discendere dolcemente. Alla fine, l'enorme insetto poggiò i piedi su una grande macchina, dalla quale gli era possibile controllare buona parte della sala, e si acquattò per non esporsi a sguardi vigili. ExVeemon e Nefertimon seguirono a ruota, planando su un grande macchinario cilindrico e dando un'occhiata alla situazione.

"Allora, Hikari-chan... riesci a capire di cosa si tratta?" chiese Daisuke, guardando fisso lo schermo di un monitor a non grande distanza. Lui ed ExVeemon riuscivano a vedere dei simboli sullo schermo, ma non riuscivano a capire di cosa si trattasse.

"Da qui è difficile... forse se ci avvicinassimo..." Hikari trattenne il fiato quando un Cyclonemon, probabilmente messo lì di guardia, passò proprio sotto il suo nascondiglio, annusando l'aria con grugniti bassi e rimbombanti come tuoni. Trattenendo a stento un'esclamazione di disappunto, Nefertimon ed ExVeemon si acquattarono per evitare di essere visti, ma sempre tenendo d'occhio la mostruosa creatura che pattugliava i corridoi della sala computer. Era talmente vicina che ExVeemon riusciva a vederne le luride squame arancioni.

Finalmente, dopo qualche istante di tensione, la creatura si allontanò con andatura dinoccolata, andando a pattugliare un'altra zona della sala, e i due ragazzi si concessero un sospiro liberatorio. Questa volta erano giunti ad un passo dall'essere scoperti...

"Va bene... dobbiamo avvicinarci, ma come, con quei bestioni di guardia?" mormorò Daisuke alla sua amica, vedendo con la coda dell'occhio altri due di quei Digimon mutanti imboccare un corridoio a poca distanza da loro. Fu in quel momento che il suo D-3 si illuminò ed emise un lieve suono di avvertimento, che avvisava di una comunicazione. Il ragazzino non perse tempo e afferrò il suo Digivice, osservando i caratteri apparsi sullo schermo.

CYCLONEMON DI GUARDIA. CONTATI ALMENO QUINDICI. SUGGERISCO DI DISTRARLI E APPROFITTARE PER ANALIZZARE CONTENUTI COMPUTER. KEN.

Annuendo, Daisuke digitò la risposta.

RICEVUTO. ORA CI PROVIAMO NOI. DAISUKE.

Hikari, nel frattempo, si era messa a guardarsi attorno alla ricerca di qualcosa, e finalmente i suoi occhi si posarono su un macchinario particolarmente imponente a diverse decine di metri dal gruppo. La ragazzina avvicinò la testa alle orecchie di Nefertimon, e le bisbigliò una domanda all'orecchio, cercando di non farsi sentire dai Cyclonemon. "Nefertimon, scusa... credi di riuscire a colpire un punto un pò lontano, più o meno in quella direzione?" chiese, indicando il macchinario più grande.

Dietro la maschera che indossava, Nefertimon fece un sorriso. "Ne sono certa, amica mia... vuoi usare la confusione per distrarre quei balordi e così ne approfittiamo per prendere quello che ci interessa dal computer, giusto?"

"Beh... Sì, era quella l'idea!" rispose Hikari.

"Bene... allora ecco a voi un pò di fuochi d'artificio! Cat's Eye Beam!" Con queste parole, Nefertimon illuminò gli occhi e sparò due rapidi raggi laser che solcarono l'aria con un lieve sibilo e centrarono in pieno l'enorme macchina che Hikari aveva indicato. I Digiprescelti e i loro compagni si tapparono le orecchie quando un'esplosione di luce accecante squarciò la fiancata della macchina e illuminò la sala, strappando un ruggito di rabbia e sorpresa ai Cyclonemon di guardia, che non persero tempo a correre sul luogo dell'incidente, sicuri di trovarne anche la causa. Vedendo che tutti i Cyclonemon erano stati distratti a sufficienza, Stingmon diede un segnale di via libera ai suoi cmpagni, e i tre Digimon si levarono in volo nella direzione opposta rispetto a quella dove i mostri di guardia si stavano precipitando, diretti verso il mainframe che spiccava sulla parete.

"Perfetto, li abbiamo giocati!" esclamò Daisuke, allorchè ExVeemon si abbassò per permettergli di scendere dalle sue spalle. "Ora però dobbiamo prendere i dati che ci servono prima che ritornino... qualcuno sa come fare?"

"Ci provo io... anche se questo è diverso dal PC che ho a casa, credo di poterci capire qualcosa!" si offrì Ken, mentre lui e Hikari smontavano dai loro Digimon. Il Digiprescelto della Bontà tirò fuori il suo D-3 e si mise immediatamente alla tastiera, osservando i pulsanti per cercare di capire a cosa servissero...

"Se vi serve, vi posso dare una mano io!"

Una voce femminile alle loro spalle fece sobbalzare Daisuke, Hikari e Ken. Distogliendo l'attenzione dallo schermo di fronte a loro, i tre ragazzi si voltarono di scatto, in tempo per vedere emergere, apparentemente dal nulla, una giovane donna dai lunghi e fluenti capelli nero-violetti, vestita di un impermeabile grigio con sciarpa nera e scarpe dai tacchi alti dello stesso colore. Teneva gli occhi chiusi, e le sue labbra erano incurvate in un sorriso cordiale... ma al tempo stesso inquietante. Si avvicinò al gruppetto, le eleganti scarpe che picchiettavano sul pavimento di acciaio man mano che avanzava, le mani congiunte dietro la schiena nel tentativo di apparire affabile. In ogni caso, aveva un aspetto che a Daisuke era molto familiare... e la cui vista gli fece corrugare la fronte per l'irritazione.

"Chi si rivede..." mormorò il ragazzino.

"Volete dare un'occhiata ai nostri programmi di controllo mentale? Per me non c'è problema!" parlò la giovane donna, con tono di presa in giro. "Tanto, non porterete fuori di qui nemmeno una delle informazioni che vi darò!"

"Sei tu!" esclamò ExVeemon, riconoscendo la donna che aveva avvicinato Daisuke per offrirgli un Kooun-Yubiwa esattamente il giorno prima. "Tu sei quella donna... o meglio, quel Digimon... che ha cercato di dare quell'anello a Dai!"

La risposta della donna si limitò ad una breve risatina.

"Tu devi essere Marilismon... la servitrice di Balormon capace di assumere forma umana, giusto?" esclamò Ken, facendosi avanti mentre Stingmon si metteva in guardia. "E in questo computer stanno tutti i vostri piani, immagino..."

La donna sogghignò di nuovo, aprendo gli occhi per rivelare un paio di iridi dorate dalle pupille ellittiche, il cui sguardo di fuoco fece fare un passo indietro a tutti e tre i ragazzi. "Proprio così, ex-Imperatore... ma quest'informazione non vi servirà a nulla dopo che vi avrò eliminato!"

"Accidenti... questa fortezza è ancora più alta di quanto pensassi... spero di arrivare presto al tetto..." esclamò Pegasusmon, continuando a sbattere le ali mentre risaliva la fiancata del palazzo di Balormon, con Takeru in groppa e affiancato da Birdramon, Sora, Iori, Armadillomon e Piddomon. Il più giovane dei Digiprescelti e il suo compagno erano sulla groppa di Birdramon assieme alla Digiprescelta dell'Amore, e restavano in silenzio, concentrati sul compito che li attendeva.

"Neanch'io ricordavo che il tetto fosse così in alto... ma dovremmo esserci quasi, tenete duro!" esortò il Digimon angelico, lo sguardo fisso verso l'orlo del tetto che si avvicinava sempre di più. "Attenti, comunque, sono sicuro che Balormon avrà piazzato delle guardie: propongo di disperderci non appena arriviamo a destinazione, in modo da avere più possibilità di evitare gli attacchi a sorpresa."

"D'accordo..." rispose Sora, per poi spalancare gli occhi alla vista del loro obiettivo ormai vicinissimo. "Birdramon, tienti pronta! Ormai ci siamo!"

Il Digimon uccello strinse gli occhi, preparandosi a compiere una brusca virata non appena la protezione della fiancata fosse venuta a mancare. "Sono pronta, Sora! Iori, Armadillomon, reggetevi forte, perchè ci sarà da ballare!"

Sora e gli altri trattennero il fiato trattennero il fiato. La velocità di salita che i loro Digimon avevano raggiunto era ormai notevole, e sentivano il vento scompigliare loro i capelli e martellare le loro orecchie. Piddomon e i loro partner, a giudicare dalle loro espressioni calme ma decise, non sembravano avere questo problema. Ormai mancavano pochi secondi all'arrivo...

"Ormai ci siamoi!" esclamò Iori. "Uno... due... e TRE!"

Nell'istante in cui il ragazzino ebbe terminato il conto, i Digimon e i ragazzi prescelti emersero sul tetto del gigantesco edificio, riuscendo a cogliere di sfuggita un nutrito gruppetto di Cyclonemon in piedi sull'ampio terrazzo, le bocche già spalancate e le fiamme già ardenti nelle loro fauci, pronte per essere scagliate. Takeru sentì il cuore fermarsi per una frazione di secondo: era proprio come aveva detto Piddomon, e loro erano caduti dritti nell'imboscata...

...o meglio, lo avrebbero fatto, se non avessero acconsentito all'idea del Digimon angelico di separarsi di scatto una volta giunti a destinazione. Tutto accadde come al rallentatore. I Cyclonemon non avevano fatto neanche in tempo a prendere la mira, che Piddomon fece uno scatto verso l'alto, mentre Pegasusmon e Birdramon, con un'agile virata, si gettarono di lato, uno da una parte e una dall'altra. Una frazione di secondo dopo, una raffica di scie infuocate solcò l'aria esattamente nel punto in cui si sarebbero trovati i Digimon, mancandoli di pochissimo e investendoli con un'ondata di calore, per poi proseguire la corsa e disperdersi nell'innaturale cielo della rete Internet. Sora strinse i denti, afferrandosi il più stretta possibile, e Iori tenne stretto Armadillomon, quando Birdramon scattò nuovamente verso l'alto, bombardando il branco di Cyclonemon con strali di fuoco sparati dalle sue ali.

"Meteor Wing!"

I colpi di Birdramon andarono a segno, esplodendo fragorosamente addosso a due dei bestioni mutanti, ancora stupefatti per aver mancato un bersaglio che ritenevano ormai loro. I due mostri esplosero in un ruggito infuriato prima di essere scagliati a terra storditi, ma rimaneva ancora un buon numero di guardie, che non persero tempo a puntare di nuovo l'enorme Digimon uccello e i Digiprescelti che le stavano in groppa, sparando contro di loro altre fiammate che Birdramon riuscì a malapena ad evitare.

Sfortunatamente per loro, i Cyclonemon si erano concentrati su un unico nemico, e si accorsero troppo tardi di Pegasusmon e Piddomon che scendevano in picchiata su di loro, caricando i loro attacchi.

"Apollo Tornado!" esclamò Piddomon, portando entrambe le mani aperte davanti a sè. Con un lungo ululato, una raffica di vento di immane potenza scaturì dai palmi del Champion angelico e investì il gruppo di Cyclonemon facendo loro perdere l'equilibrio e costringendone alcuni a terra. Approfittando della confusione creata, Pegasusmon puntò contro i mostri che stavano attaccando Birdramon.

"Presto, Pegasusmon! Dobbiamo aiutare Sora-san e Iori-kun, o non resisteranno a lungo!" esclamò Takeru, afferrandosi stretto al cavallo alato di livello Armor. La gemma incastonata sull'elmetto di Pegasusmon iniziò a brillare di una intensa luce verde, che il Digimon della Speranza puntò sul Cyclonemon più distante...

"Consideralo già fatto, Takeru! Equis Beam!" esclamò Pegasusmon, facendo partire dal gioiello un raggio laser smeraldino che impattò in pieno sul bersaglio. Il Cyclonemon aveva fatto in tempo a voltarsi allarmato, ma non riuscì a rispondere all'attacco, e venne colpito in pieno e disintegrato.

La rapida ed efficace azione offensiva dei Digiprescelti aveva gettato nel caos i poco svegli draghi mutanti, che si erano messi a sparare attacchi Hyper Heat a tutto spiano nel tentativo di colpire quegli irritanti Digimon alati. Con uno spettacolare zig-zag aereo, Birdramon e Pegasusmon riuscirono a vanificare tutti gli attacchi, dando a Piddomon il tempo di organizzare la sua offensiva: il Digimon angelico si innalzò fino a giungere ad una buona distanza dal tetto e richiuse le ali attorno al corpo, evitando altre fiammate dei bestioni di guardia. Per un attimo, delle lingue di fuoco dorate danzarono sulle ali di Piddomon, illuminando la figura angelica di una radiosità sacra.

"Fire Feather!" esclamò Piddomon, aprendo di scatto le ali fiammeggianti. Uno sciame di candide piume avvolte da fiamme dorate partì dalle ali dell'angelo e volò verso i Cyclonemon come uno sciame di locuste infuriate. Troppo esposti per difendersi efficacemente, i Cyclonemon vennero presi dal panico, e finirono per cozzare l'uno contro l'altro nel tentativo di sottrarsi all'attacco, ma non avevano possibilità di fuga. Le piume infuocate raggiunsero in pieno il branco, facendo cadere a terra molti dei suoi membri e vaporizzandone due o tre in una pioggia di dati multicolore. Piddomon si concesse un sorriso. L'attacco stava procedendo meglio di come previsto...

"Ottimo, Digiprescelti. Li abbiamo messi in difficoltà." esclamò l'angelo, indicando un'ampia rampa di scale che, dal soffitto del palazzo, scendeva verso l'interno. "Ora faremmo meglio a entrare nella fortezza, prima che..."

"Trident Heat!"

Prima che Piddomon potesse terminare, un bagliore rossastro luccicò minacciosamente nelle tenebre che avvolgevano la scalinata, e un raggio di energia rossa, rapido come la folgore, sfrecciò nell'aria, mancando di pochissimo i Cyclonemon e centrando in pieno petto Piddomon! Con un gemito di dolore e disappunto, l'angelo perse stabilità e iniziò a precipitare!

"Piddomon!" esclamò Takeru, sopraffatto dall'orrore nel vedere il Digimon angelico venire investito dall'attacco fulmineo e cadere giù a peso morto. Per un attimo, al Digiprescelto della Speranza sembrò di vedere Angemon al posto di Piddomon... e le reminescenze del sacrificio del suo partner ritornarono in superficie dalla sua mente, facendogli venire un tuffo al cuore e mozzandogli il respiro...

Ma, per fortuna, la caduta di Piddomon non durò molto, interrompendosi sul dorso di Birdramon dopo solo alcuni metri. L'enorme Digimon uccello si era lanciato al salvataggio, ed era riuscito a bloccare la caduta che altrimenti sarebbe potuta essere fatale.

"Meno male... è salvo..." mormorò Takeru, sentendo dissolversi il terrore e l'angoscia che gli avevano attanagliato il cuore per un istante.

"Piddomon!" esclamò Iori allarmato, assistendo lo stordito Digimon angelico per sincerarsi delle sue condizioni.

"Piddomon, cos'è successo? Tutto bene?" domandò Armadillomon.

"Haaaahahahaha! Ma guarda un pò, Piddomon! E' passato soltanto un giorno, e tu sei già peggiorato al punto da doverti far salvare da una ragazza e da un moccioso! Mi deludi, mio vecchio amico!" tuonò improvvisamente una voce roboante proveniente dalle scale. Un istante dopo, una figura possente e muscolosa prese il volo dall'oscurità, attirando su di sè gli sguardi di riverenza dei Cyclonemon, quello sorpreso di Sora e Iori, e quello infuriato di Takeru: un terrificante demone alato simile ad una gargolla, coperto di una robusta pellaccia grigio piombo rinforzata da un'elaborata bardatura da guerra, con lunghe corna ricurve sulla fronte, zoccoli di capra al posto dei piedi, e la mascella inferiore sporgente e armata di denti affilati come rasoi. Tra le mani teneva un affilato tridente d'acciaio, dalle cui punte partivano ancora scintille di energia rossa.

"Tu sei uno dei tre luogotenenti di Balormon, immagino..." esclamò Takeru, guardando con rabbia il demone che si ergeva in volo sopra il piccolo esercito di Cyclonemon. Sulla groppa di Birdramon, Piddomon si riprese, dando due colpi di tosse, e alzò lo sguardo verso il suo assalitore, riconoscendolo fin troppo bene.

"Cough... Ugh... Dovevo aspettarmi di trovarti qui... MaleBrancmon..." mormorò il Digimon angelico, scuotendo la testa per schiarirsela.

"Attento, Jyou!" esclamò Zudomon, scagliando via il Cyclonemon che gli stava addosso con un colpo di martello. Il suo partner umano era stato attaccato di sorpresa e afferrato da Ahuizomon, che come Jyou e Yamato temevano, era nascosto sott'acqua e non attendevano altro che loro abbassassero la guardia per lanciarsi all'assalto. E, nonostante la prudenza dei ragazzi, il piano era riuscito, grazie all'intervento dei Cyclonemon nascosti dietro i muri.

"Jyou! Afferra la mia mano!" esclamò Yamato, cercando di trattenere il braccio dell'amico. Jyou, lottando con tutte le sue forze, riuscì ad alzarsi da terra e ad aggrapparsi all'appiglio offertogli dal ragazzo biondo, mentre WereGarurumon cercava di tenere a bada i Cyclonemon... ed era già riuscito a mettere ko un certo numero!

"Siete rimasti sorpresi da questo trucchetto, eh?" ringhiò Ahuizomon, strattonando la gamba di Jyou con la mano sulla coda e mandando delle fitte di dolore al Digiprescelto dell'Affidabilità. "I miei Cyclonemon erano nascosti proprio dietro il muro, e non aspettavano altro che un mio comando mentale per intervenire... e spingervi verso di me!"

Zudomon spiccò un balzo altissimo, puntando dritto verso il rettile acquatico e alzando il martello per sferrargli un potente colpo. "Ti hanno mai detto che parli troppo? Vulcan's Hammer!"

La possente arma si accese di luce bianca, e il gigantesco tricheco umanoide la calò con tutta la sua forza sul rettile acquatico, che però si rivelò molto più veloce del previsto. La mano sulla sua coda mollò improvvisamente la gamba di Jyou, e l'inerzia accumulata fece perdere l'equilibrio sia a lui che a Yamato, che ruzzolarono a terra, e Ahuizomon si immerse nuovamente nelle acque stagnanti, ponendosi fuori dalla portata del martello e facendo cadere Zudomon nella polla con un tonfo impressionante che sollevò un enorme geyser!

"Zudomon!" esclamò Jyou, alzando un braccio per proteggersi come meglio poteva dall'enorme mole d'acqua che arrivava addosso a lui, Yamato, WereGarurumon e il branco di Cyclonemon, trascinandoli sul terreno per diversi metri e facendoli cadere proni. Una ripugnante puzza di palude assalì le narici dei due ragazzi e del lupo mannaro, facendo loro venire un capogiro, ma i Cyclonemon non se ne curarono e si rialzarono all'istante, pronti a riprendere l'attacco...

Zudomon, pur stordito dal violento impatto con l'acqua, cercò subito di riscuotersi e si guardò attorno, nel tentativo di scorgere la longilinea figura di Ahuizomon pur in condizioni visive così sfavorevoli. Tutt'attorno, non vedeva altro che uno strano colore azzurro-verde che conferiva un aspetto malato all'acqua, impressione rafforzata dalla repellente puzza di uova marce, rifiuti e chissà cos'altro che si era soltanto intensificata con l'immersione. Il tricheco umanoide ebbe un moto di orrore al pensiero di cosa ci potesse essere in quel liquido schifoso, ma si fece coraggio e puntò lo sguardo davanti a sè, riuscendo finalmente a scorgere la figura del suo avversario che si avvicinava...

...sfortunatamente, Ahuizomon era già a pochi metri di distanza, ed era già in procinto di attaccare!

"Tidal Crusher!" esclamò il rettile acquatico, divaricando le zampe anteriori per poi sferrare con esse un doppio fendente in acqua. Due scie di luce azzurra scaturirono dagli artigli della creatura malefica, unendosi in un grosso proiettile energetico a forma di X che solcò le acque inquinate con una velocità incredibile e colpì in pieno petto Zudomon prima che questo potesse tentare una difesa, strappandogli un grugnito e mandandolo con la schiena contro la parete della pozza. Numerose bolle d'aria lasciarono le fauci del Digimon tricheco, che subito sentì un orribile sapore di alghe riempirgli la bocca. Quando Zudomon si staccò dalla parete per prepararsi al contrattacco, riuscì soltanto a vedere la sagoma di Ahuizomon che si allontanava di nuovo, mimetizzandosi alla perfezione nelle acque torbide.

"Ugh... non scappare, razza di codardo! Perchè non vieni qui e non combatti seriamente?" ruggì Zudomon, afferrando di nuovo il martello e rimettendosi in guardia, mentre tentava di stabilizzarsi in acqua con la lunga coda e agitando le zampe posteriori. Il suo peso maggiore lo rendeva molto meno agile del suo avversario, e sapeva che cercare di inseguire Ahuizomon sarebbe stata una tattica destinata al fallimento. Meglio restare attaccati al muro, in modo da impedire ad Ahuizomon di sferrare attacchi alle spalle...

La risposta di Ahuizomon fu una secca risata di disprezzo. "Hahahahahaaa! Credi che io sia stupido? Mi va molto meglio così... tu non puoi vedere me, ma io posso vedere te e colpirti quando voglio! E comunque, ora che sei nel mio elemento, sei condannato! Non puoi più vincere!"

"Ah, davvero?" tuonò Zudomon, appoggiando le zampe posteriori sul fondo dalla pozza e assicurandosi che la sua schiena fosse appoggiata al muro. Il tricheco umanoide stava tendendo le orecchie al massimo, cercando di capire da quale direzione proveniva la voce roca del crudele rettile. "Vediamo se vali tanto quanto dici, spaccone! Coraggio, sferra un altro dei tuoi attacchi!"

"Con piacere." sibilò Ahuizomon. "Oh, e ti avverto... metterti spalle al muro come hai appena fatto per impedirmi di attaccarti alle spalle... beh, è una strategia buona, ma con me non funzionerà!"

Zudomon strinse i denti. Ancora non riusciva a vedere il suo avversario, ma ora aveva la conferma che il rettile non aveva lo stesso svantaggio... e che aveva qualcosa in mente...

"Devo stare in guardia... il combattimento è appena iniziato..."

CONTINUA...

Note dell'autore: La stesura di questo capitolo è stata un pò lenta, visto che i miei esami si stanno avvicinando, ma sono riuscito comunque a ritagliarmi un pò di tempo ogni sera... e questo è il risultato! Spero sia buono! Ora i Digiprescelti e Piddomon se la stanno vedendo con gli scagnozzi di Balormon, che si preannunciano avversari non facili... riusciranno ad avere la meglio e a raggiungere la mente del complotto prima che i terribili Kooun-Yubiwa entrino in azione? Le risposte (forse) nel prossimo capitolo, che penso sarà apprezzato da tutti coloro che, come me, sono dei fan di Jyou Kido! A proposito di Jyou, spero che la sua caratterizzazione in questo capitolo sia decente...

Prima di lasciarvi, vorrei dare una breve spiegazione: il Turing, l'unità di misura che Marilismon e Balormon usavano nel capitolo precedente per misurare l'energia accumulata dai loro anelli, è un'unità di misura inventata di sana pianta, ispirandomi al nome del teorizzatore della prima macchina di calcolo automatico. Beh, questo è quanto per il capitolo 5. Lasciatemi i vostri commenti... e alla prossima!

Justice Gundam