Digimon Adventure 02: Lord of Digital Rings

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Justice: Buonasera, e bentornati a tutti, amici lettori! Dopo un periodo di esami, posso riprendere a scrivere la fanfiction a cui più mi sono affezionato! Un altro capitolo di 'Lord of Digital Rings' è in rete, e la situazione sta iniziando a scaldarsi sul serio... Jyou, Yamato e i loro Digimon sono riusciti a sconfiggere il perfido Ahuizomon grazie al coraggioso intervento di Jyou e alla provvidenziale digievoluzione a livello Mega di Gomamon, ma gli altri ragazzi stanno ancora combattendo... e i guardiani della fortezza rimasti non hanno intenzione di lasciarli passare tanto facilmente!

Taichi: E anche se riuscissimo a sconfiggere Marilismon, MaleBrancmon e i loro scagnozzi Cyclonemon, ci rimarrebbe ancora Balormon in persona da affrontare... e finora non abbiamo avuto neanche un assaggio del suo potere!

Yamato: Chissà che sorprese avrà in serbo per noi...

Justice: Lo scoprirete presto... ma intanto, pensate ad arrivare a lui! Tu e Jyou ve la siete cavata bene, ma si potrà dire lo stesso del gruppo di Sora e di quello di Daisuke? Beh, lasciamo a questo capitolo le risposte... e passiamo alle recensioni!

Agumon: Catgirl ha recensito per prima questa volta... purtroppo, su ti devo dare ragione: hai proprio esposto il motivo per cui l'autore di questa storia non frequenta più tanto quel sito... la sezione Digimon, in particolare, è terreno di guerra aperta, soprattutto per i disaccordi tra i sostenitori dell'una o dell'altra coppia...

Justice: E' proprio questo il motivo per cui ho giurato di non partecipare mai più ad un'altra discussione sulle coppie... di QUALSIASI anime: non servono a niente, tanto ognuno si mantiene sulla sua opinione... e come nessun altro argomento ti danno modo di incontrare gente immatura e presuntuosa. E tuttavia, la cosa che odio di più di sono le recensioni volgari e offensive, che purtroppo lì non sono illegali. C'è modo e modo di dire le cose, accidenti!

Yamato: Passando ad altri argomenti, ringraziamo Killkenny per il buon voto datoci ancora una volta. Beh, sì, in effetti Ahuizomon ha pensato che il fatto di essere nel suo elemento preferito, e di aver ideato una buona strategia, lo mettesse al sicuro. Ma non poteva certo essere pronto a tutto... Grazie anche a Kari89 per la sua recensione!

Gomamon: Heilà, Driger! Allora, mi hai ammirato nella mia forma Mega meno conosciuta? Non per vantarmi, ma per una volta è stato bello essere il protagonista! Comunque, non mi lamento neanche della mia vecchia forma Mega... sono carino e piaccio alle ragazze!

Justice: Okay, Gomamon, è ufficiale... stai passando troppo tempo con Terriermon...

Jyou: Hehee... scusate il mio partner, ma è ancora eccitato per la sua evoluzione nel capitolo precedente! Ad ogni modo, grazie, Driger, e speriamo anche noi che le altre due battaglie vadano altrettanto bene!

Piddomon: Permettete che risponda io ad una review?

Justice: Ah, Piddomon... prego, in fondo anche tu sei in questa storia... hai il diritto di partecipare come tutti...

Piddomon: Ringrazio sentitamente. Allora, Hikari-Kanna, ecco qui il capitolo 7. Non preoccuparti per Takeru e Patamon, l'autore vedrà di trattarli bene... così come cerca di trattare bene ogni personaggio, per quanto minore possa essere il suo ruolo nella serie. Attendi qualche capitolo e vedrai cosa accadrà!

Justice: Anche Topomouse recensisce, come al suo solito... beh, sai, ho voluto mantenere anche in Plesiomon quella vena comica che caratterizza Gomamon... comunque, grazie della recensione, e goditi il nuovo capitolo! Ringrazio inoltre Titty, e le prometto che cercherò di continuare su questa strada... o anche su una strada migliore, se è per quello!

Iori: E per finire, abbiamo le recensioni di Rika88 e di Amico Fuzio. Rika, l'autore ti è molto grato per i complimenti, e mi dice di riferirti che la tua recensione ha proprio centrato il suo punto di vista su Jyou-san... a suo parere, nella prima serie era quello che si comportava in maniera più realistica. Per quanto riguarda Amico Fuzio, come l'autore ha già detto non c'è bisogno di scusarsi per una recensione postata in ritardo. Abbiamo tutti i nostri impegni e i nostri imprevisti. Anzi, a proposito, ci dispiace che tu sia stato in punizione... Grazie ancora, e vi lasciamo al capitolo 7 di 'Lord of Digital Rings'. Buona lettura.

Capitolo 7 - Nella sala del trono

Sopra il tetto della fortezza di Balormon, era in pieno svolgimento una tremenda battaglia tra il gruppo guidato da Sora e un branco di Cyclonemon, con alla testa MaleBrancmon, che era appena balzato fuori per colpire Piddomon con un attacco a sorpresa. Il Digimon angelico era in quel momento disteso sul dorso di Birdramon, accanto a Sora, Iori e Armadillomon, e stava scuotendo la testa per scacciare lo stordimento, mentre il feroce demone alato si librava nel cielo di Internet brandendo il suo micidiale tridente. Takeru e Pegasusmon, dal canto loro, erano impegnati ad evitare le raffiche di fiammate che i Cyclonemon continuavano a scagliare contro di loro. La situazione non si presentava affatto buona: presto, per quanto fossero decisamente più agili dei poco svegli Cyclonemon e del loro comandante, Birdramon e Pegasusmon non sarebbero più riusciti a schivare le raffiche di colpi che saettavano contro di loro, come raffiche di batteria antiaerea. E allora sarebbero stati veramente nei guai.

"Se non facciamo qualcosa in fretta per fermare quei bestioni, faremo una brutta fine!" esclamò Sora, reggendosi ancora più stretta allo sgargiante piumaggio di Birdramon. Una delle palle di fuoco passò pericolosamente vicina all'ala del Digimon uccello, e la ragazza ebbe un moto di panico quando ne sentì il calore periferico sul volto.

"Star Shower!". Nel frattempo, Pegasusmon stava cercando di tenere a bada i Cyclonemon, scagliando contro di loro raffiche di proiettili a forma di stella dalle sue magnifiche ali. I colpi del cavallo alato andavano a segno abbastanza di frequente, dal momento che la calca di draghi mutanti era tale da non permettere loro di schivare efficacemente, ma non riuscivano a fare molto prima che i mostri si rialzassero e proseguissero l'offensiva. Pegasusmon e Takeru si videro costretti ad un altro dribbling tra le palle di fuoco dei Cyclonemon, riuscendo per un pelo a schivarle tutte.

"Così non andremo da nessuna parte..." mormorò il ragazzino biondo, abbassandosi sulla groppa del suo Digimon. "Non mi aspettavo una simile resistenza..."

MaleBrancmon, che fino a quel momento si era limitato ad osservare divertito i suoi avversari che si davano da fare per evitare gli attacchi dei suoi sottoposti, si alzò in aria con un potente colpo d'ali, e con grande sgomento di Sora, Iori e Armadillomon, iniziò a puntare verso di loro! "Devo ammettere che ve la siete cavata bene, finora! Ora capisco perchè il supremo Balormon ci ha avvertito di prepararci al meglio per il vostro arrivo! Ora però ve la vedrete con me! Fatevi sotto!" ruggì il demone alato, scagliandosi contro Birdramon con il tridente davanti a sè, come la lancia di un cavaliere. Nonostante la mole, si muoveva con una velocità sorprendente, e prima che Birdramon si potesse rendere conto di cosa stesse accadendo, aveva già accorciato pericolosamente le distanze. Solo una rapida manovra aerea, che minacciò di disarcionare i passeggeri e Piddomon, permise al maestoso Digimon uccello di evitare le crudeli punte acuminate: accompagnata da un urlo di paura della sua partner umana, Birdramon eseguì una virata, piegando quasi ad angolo retto, e si pose fuori dalla portata di MaleBrancmon, il cui tridente schizzò a pochi centimetri dalla punta della sua ala seguito dal corpo muscoloso. Grugnendo per l'irritazione, l'imponente demone rallentò e prese quota, chiaramente intenzionato ad attaccare da una posizione sopraelevata, ma Birdramon si accorse delle sue intenzioni e cercò di anticiparlo: sfortunatamente per lei, un'altra raffica di attacchi Hyper Heat le tagliò la strada proprio mentre stava per alzarsi, costringendola ad una brusca frenata.

"Accidenti, ma questi non si distraggono mai?" esclamò Armadillomon, appiattito sul dorso di Birdramon per evitare di essere sbalzato via dalle terrificanti manovre a cui quest'ultima era costretta. "Se solo non avessimo quei bestioni a darci fastidio, allora forse una possibilità ce l'avremmo... ma nelle battaglie aeree tutte le mie evoluzioni sono inutili!"

Come se le parole del suo partner gli avessero fatto tornare in mente qualcosa di importante, il piccolo Iori spalancò improvvisamente gli occhi. "Aspetta un momento, Armadillomon! Hai detto... nelle battaglie aeree! Ma certo, come ho fatto a non pensarci prima!"

Il piccolo mammifero corazzato sbattè gli occhi un paio di volte, non capendo cosa volesse dire il suo partner. "Eh? Iori, che cosa ho detto di strano? Ho detto che nelle battaglie aeree non servo a nulla... un momento! Forse ho capito cosa hai intenzione di fare!"

"Speriamo solo che funzioni..." mormorò Iori in risposta, mentre i proiettili dei Cyclonemon si avvicinavano sempre di più, e MaleBrancmon si preparava ad un nuovo attacco. Accorgendosi dello sguardo interrogativo di Sora, il più giovane dei Digiprescelti espose la sua idea. "Sora-san... sarebbe possibile scendere di quota con un certa velocità? Forse io e Armadillomon possiamo fare qualcosa..."

La ragazza alzò un braccio, tenendolo davanti al viso per proteggersi dal vento sferzante e dalle vampate di calore. "Scendere... di quota? Che cosa vorresti fare, Iori-kun?"

"Ho detto che non sono di nessuna utilità nei combattimenti aerei..." rispose Armadillomon, esponendo l'idea che credeva che il suo partner avesse avuto. "Ma forse, se riesco a scendere e a Digievolvere in Ankylomon, posso seminare un pò di scompiglio tra i Cyclonemon e impedire loro di bersagliarci! Era questa la tua idea, giusto, Iori?"

"Esatto..." rispose il giovane Digiprescelto, notando che ora sorvolavano proprio il tetto della fortezza. "Ma per farlo dobbiamo abbassarci a sufficienza affinchè io e Armadillomon possiamo scendere... e temo che non sarà facile!"

Birdramon osservò la miriade di Cyclonemon sul tetto: erano almeno una ventina, e attaccavano secondo uno schema semplice ma efficace: alcuni di loro sparavano una raffica di fiammate, poi si ritiravano per riprendere fiato e lasciavano avanzare un altro gruppetto di loro compagni, che proseguivano il bombardamento. In questo modo, c'era sempre qualcuno di loro a prendere di mira Birdramon e Pegasusmon. Tuttavia, Birdramon capiva che era una strategia che lasciava il tempo che trovava... "Se riuscissimo però ad infrangere la loro formazione, avremmo tempo più che sufficiente per scendere a terra..."

Piddomon si era finalmente ripreso abbastanza da potersi rialzare, e aveva ascoltato il piano del giovane Digiprescelto per filo e per segno. "In tal caso..." esordì il Digimon angelico "...permettetemi di dare una mano! Il mio attacco ha funzionato contro di loro in precedenza, e non vedo perchè non dovrebbe farlo ora! Ascoltatemi, ora proverò a lanciare il mio Fire Feather contro quei bestioni. Mentre sono disorganizzati, voi due potrete scendere ed attaccarli, mentre noi torniamo ad occuparci di MaleBrancmon!"

"Ricevuto! Birdramon, tienti pronta!" rispose Sora, pregando che la strategia del Digimon angelico funzionasse. A tentare di disturbare i loro piani, intervenì MaleBrancmon, che scese in picchiata con il tridente davanti a sè, le fauci contorte in una smorfia furibonda. Il suo ruggito di rabbia fece sobbalzare Iori e Sora, che si volsero allarmati verso di lui.

"Non vi lascerò scappare, marmocchi!" tuonò, puntando il tridente pulsante di energia scarlatta verso Birdramon. Deciso a non lasciarlo fare, Piddomon scattò in piedi sul dorso di Birdramon e caricò uno dei suoi attacchi, ma prima che l'angelo e il demone potessero attaccarsi a vicenda, qualcun altro intervenì inaspettatamente.

"Equis Beam!" esclamò la voce di Pegasusmon. MaleBrancmon non ebbe nemmeno il tempo di voltarsi: un raggio smeraldino lo colpì proprio in mezzo alle scapole ed esplose sul suo corpo in un bagliore verdognolo. MaleBrancmon ruggì di nuovo, questa volta di dolore, e le sue ali cessarono di battere per un istante, facendolo perdere pericolosamente di quota. Tuttavia, il demone era un combattente troppo esperto per farsi sconfiggere da un trucchetto simile, e riuscì a riprendere posizione in aria con un agile movimento del corpo. Infuriato per quel colpo inaspettato, MaleBrancmon si voltò verso il suo assalitore per vedere Pegasusmon avanzare verso di lui, con Takeru in groppa, la gemma incastonata sull'elmetto che già luccicava, pronta per sparare un altro laser smeraldino. Il cavallo alato era riuscito a dribblare agilmente i colpi dei Cyclonemon, ed ora si stava avvicinando pericolosamente al demone alato, costringendo i mostri di guardia a cessare il loro bombardamento per non colpire il loro comandante.

"Moccioso... come osi?" tuonò MaleBrancmon, stringendo spasmodicamente il tridente tra le mani artigliate.

"Noi due contro di te, MaleBrancmon!" esclamò Takeru, alzandosi dalla sella quel tanto che bastava a lanciare una sfida al demone alato. Anche lui aveva intuito, più o meno, quale potesse essere il piano dei suoi compagni, e voleva distrarre MaleBrancmon quel tanto che bastava per permettere loro di portarlo a termine "Allora, cosa ne dici? Accetti, o hai paura di noi?"

Una nube di vapore solforoso uscì dagli angoli della bocca dell'oltraggiato demone, che rivolse il tridente verso il cavallo alato e si preparò ad un altro attacco. "Ti pentirai di avermi fatto irritare, bambino! Tu e il tuo Digimon diventerete cibo per Numemon! Trident Heat!"

Takeru spalancò gli occhi, riconoscendo l'attacco che aveva messo temporaneamente fuori causa Piddomon appena un attimo prima. Per fortuna, Pegasusmon era preparato, e agì una frazione di secondo prima che l'attacco di MaleBrancmon partisse: si scostò rapidamente di lato, e il raggio di energia scarlatta sparato dal tridente del demone sfrecciò attraverso l'aria, mancò di pochissimo l'ala del cavallo alato, e andò a disperdersi in lontananza. Approfittando dello sbalordimento del suo avversario, Pegasusmon accorciò rapidamente le distanze prima che questo potesse riorganizzarsi, e lo colpì in pieno con una testata nello stomaco, facendogli perdere l'equilibrio un'altra volta e dando il tempo al Digimon Armor di caricare un altro Equis Beam. Tuttavia, MaleBrancmon si rimise a posto con rapidità sorprendente, e rispose con un veloce pugno sui quarti anteriori, che fece indietreggiare il cavallo alato e gli impedì di lanciare il suo attacco. Takeru sobbalzò per la violenza del colpo, sentendo persino i denti battere tra loro, e le sue mani si afferrarono al collo di Pegasusmon in un disperato tentativo di rimanere in sella. Per un attimo, il ragazzino guardò in basso, ed ebbe una vertiginosa panoramica dell'abisso sotto di lui, che gli fece correre un brivido gelido lungo le ossa. No, non era decisamente il caso di perdere l'equilibrio...

"Takeru, reggiti forte! E non guardare in basso!" si raccomandò Pegasusmon.

MaleBrancmon non sembrava avere di questi problemi, considerata la facilità con cui aveva ripreso il volo anche dopo aver preso quei colpi. Dopo essersi passato una mano artigliata sul torace, spazzolandosi di dosso la polvere, il demone alato afferrò di nuovo il suo tridente e si rimise in guardia. "Così, ti piace giocare duro, eh, moccioso? Molto bene... vediamo quanto riesci a resistere contro di me!"

Ruggendo in tono intimidatorio, MaleBrancmon si scagliò contro Pegasusmon proprio mentre Takeru finiva di sistemarsi sulla sua sella. Il tridente scattò in avanti, mirando al collo del Digimon Armor che riuscì a scansarsi per un soffio e colpì MaleBrancmon con i suoi zoccoli dorati mentre questo era sbilanciato. Il demone si ritrasse infastidito, ma per il resto i calci di Pegasusmon non ebbero un grande effetto su di lui, e il cavallo alato fu costretto ancora una volta a ritrarsi prima di cadere vittima del suo tridente.

"Speri davvero di potermi vincere da solo, ragazzino insolente?" tuonò MaleBrancmon, sferrando un altro micidiale affondo che tagliò un pò di crine a Pegasusmon, ma che per fortuna non ferì il cavallo alato. "Ora ti farò vedere che la tua valutazione non potrebbe essere più errata!". Il tridente del mostro alato scattò più e più volte contro Pegasusmon, che riuscì a percepire dietro a quei fendenti una forza inaudita. Sapeva che non sarebbe riuscito a tenerlo a bada troppo a lungo, senza l'intervento degli altri Digimon, ma doveva comunque resistere...

"E' veramente potente..." pensò tra sè Takeru, mentre lottava per non essere disarcionato dagli affondi di MaleBrancmon, che cominciavano ad essere diretti anche verso di lui. "Ma se riusciamo a distrarlo un altro pò, forse..."

L'idea del Digiprescelto della Speranza era andata in porto. Concentrandosi sul pericolo più immediato, MaleBrancmon si era completamente dimenticato di Birdramon e gli altri, che continuavano ad essere bersagliati dai Cyclonemon, ma riuscivano ancora a schivare abilmente tutti gli attacchi. Finalmente, dopo che un gruppetto di Cyclonemon ebbe finito di attaccare, nel breve intervallo temporale in cui si spostavano per dare il cambio ai loro colleghi, Piddomon aprì le ali e si librò nuovamente in aria, prendendo rapidamente la mira e scagliando il suo attacco principale contro i mostri mutanti prima che questi potessero riprendere il bombardamento!

"Fire Feather!" esclamò Piddomon, ripiegando le ali contro il suo corpo per poi aprirle di scatto, rilasciando una furiosa pioggia di piume infuocate sui Cyclonemon di guardia, che ruggirono di rabbia e si dispersero per il tetto nel vano tentativo di sfuggire ai dardi incandescenti. In breve, sul tetto si scatenò la confusione più totale, con i Cyclonemon che cozzavano l'uno contro l'altro e rotolavano a terra in una cacofonia di ruggiti inarticolati, ognuno pensando unicamente a salvare sè stesso. Più di uno venne raggiunto da diverse piume infuocate e scagliato a terra.

Sora riconobbe subito il momento ideale per agire. "Birdramon! Adesso, abbassiamoci! Dobbiamo far scendere Iori-kun e Armadillomon!"

"Subito!" rispose il maestoso Digimon uccello. La risposta non aveva ancora finito di uscirle di bocca, che Birdramon smise per un attimo di battere le ali e le spalancò a mò di paracadute, scendendo rapidamente verso il tetto della fortezza. Sora, Iori e Armadillomon sentirono per un attimo lo stomaco in gola, ma cessò subito quando Birdramon ricominciò a battere le ali, ad appena un metro di distanza dal pavimento in cemento e acciaio, mentre i Cyclonemon ancora cercavano di riorganizzarsi in qualche modo e rientrare nei ranghi. Iori e Armadillomon si scambiarono un segno di intesa, prima che il giovane Digiprescelto prendesse in braccio il suo Digimon e scendesse dal dorso di Birdramon con un agile balzo, piegandosi sulle ginocchia e incespicando per un breve tratto non appena i suoi piedi si appoggiarono sul terreno solido.

"Iori-kun, affidiamo questa parte a te! Mi raccomando, stai attento!" esclamò Sora dal dorso di Birdramon, che stava già riprendendo quota. Iori annuì seriamente, appoggiando il suo Digimon per terra, e si guardò attorno per vedere alcuni dei Cyclonemon a lui più vicini rialzarsi ed avanzare minacciosamente verso di lui, le bocche mostruose già spalancate, in modo da non lasciare alcun dubbio circa le loro intenzioni... Mantenendo il sangue freddo, Iori afferrò il suo D-3 e lo puntò contro Armadillomon.

"Ora tocca a noi, Iori!" esclamò il piccolo mammifero corazzato, risplendendo di quell'intensa luce bianca a lui ormai familiare...

"Armadillomon shinka... ANKYLOMON!"

I Cyclonemon più vicini si ritrassero allarmati, lanciando acuti ruggiti, quando la luce si espanse attorno ad Armadillomon, e il piccolo mammifero aumentò di dimensioni: la sua corazza si fece più spessa, le sue zampe e la sua coda più robuste, e l'espressione più feroce, finchè la sua forma Champion, Ankylomon, non apparve davanti agli sbalorditi draghi mutanti, la palla aculeata sulla coda già alzata e pronta a colpire!

"Allora, bestioni, chi è che si fa avanti per primo?" ruggì Ankylomon, sbattendo la potente coda sul terreno e facendovi apparire delle crepe. Vedendo che i mostri esitavano, si accucciò e strinse gli occhi, preparandosi a ricevere i mostri non appena questi avessero fatto la prima mossa. Mormorando un augurio di buona fortuna al suo Digimon, Iori si portò a distanza di sicurezza senza mai staccargli gli occhi di dosso...

Finalmente, un Cyclonemon più ardito degli altri si decise a farsi avanti: lanciò un tremendo grido di battaglia e alzò la testa, per poi abbassarla di nuovo e scagliare un potentissimo Hyper Heat contro il dinosauro corazzato, che però si aspettava una mossa del genere e si abbassò ulteriormente fino quasi a toccare il terreno. L'ardente raggio di energia si infranse sulla sua corazza costellata di punte, dissipandosi senza riuscire a danneggiare Ankylomon. Poi, prima che i Cyclonemon potessero organizzare una nuova offensiva, Ankylomon prese lo slancio e caricò a testa bassa, portando avanti le lame affilatissime che svettavano ai lati del cranio!

"Giga Pressure!" ruggì Ankylomon, andando a sbattere con tutto il suo peso contro il Cyclonemon più vicino. L'urto fu tale che Iori fu costretto a coprirsi le orecchie per il fragore, e la bestia draconica colpita venne sollevata da terra e fatta volare verso alcuni suoi compagni che si erano appena rialzati, costringendoli di nuovo a terra. Prima che i Cyclonemon ancora in piedi potessero reagire, Ankylomon scattò verso di loro, e giunto alla distanza giusta eseguì un rapdo giro su sè stesso, portando in avanti la sua terribile coda chiodata. "Ed ora questo! Tail Hammer!" ruggì, centrando in pieno altri due Cyclonemon: uno dei mostri non resse al tremendo impatto e si dissolse, mentre l'altro piombò rumorosamente sul pavimento, frantumando il cemento nel punto colpito. Ankylomon emise un sospiro di sollievo, concedendosi un attimo di pausa, prima di voltarsi nuovamente verso l'orda di Cyclonemon in avvicinamento. Ormai, i mostri guardiani avevano perso ogni interesse nella battaglia che si stava svolgendo nei cieli, ed erano concentrati unicamente sul corazzatissimo Digimon dinosauro che li stava stendendo con inaspettata facilità...

"Proprio quello che volevamo!" esclamò Ankylomon. "Sono troppo occupati con me per aiutare il loro capo! Hai davvero avuto un'idea geniale, Iori-chan!"

"Grazie, Ankylomon, ma cerca di non distrarti..." si raccomandò Iori, vedendo che ancora un buon numero di Cyclonemon era rimasto in piedi. "Dobbiamo cercare di tenerli occupati ancora un pò..."

Nel frattempo, la battaglia tra Pegasusmon e MaleBrancmon era in pieno svolgimento, con il cavallo alato in posizione di svantaggio. Il demone alato era molto più robusto, e per quanto precisi fossero gli attacchi di Pegasusmon, riusciva facilmente a scrollarseli di dosso e proseguire. Pegasusmon, dal canto suo, riusciva ad evitare i colpi più facilmente, ma ora i suoi movimenti stavano rallentando, e Takeru temeva che entro breve MaleBrancmon li avrebbe messi all'angolo...

La preoccupazione di Takeru si avverò fin troppo presto: MaleBrancmon puntò di nuovo il tridente contro lui e la sua cavalcatura e lanciò un altro raggio di energia rossa, che il cavallo alato evitò con uno scatto laterale. Proprio in quel momento, MaleBrancmon sogghignò e scattò verso l'alto, ad una velocità che prima di allora non aveva mai sfoggiato: fu talmente rapido che Pegasusmon lo perse di vista per un attimo, e quando lo vide di nuovo, MaleBrancmon si trovava appena alcuni metri sopra di lui!

"Oh, no! Attento, Pegasusmon!" esclamò Takeru, rendendosi conto del pericolo in cui si trovavano. Il demone alato sogghignò, tirò indietro la testa e prese fiato.

"Ed ora, piccoli insetti... vediamo quanto siete furbi quando non riuscite a volare! Pitch Black!" ruggì con veemenza, prima di spalancare a dismisura la bocca e sputare un grosso grumo di pece nera e fumante contro il Digimon Armor. Colto di sorpresa, Pegasusmon si spostò di lato con tutta la velocità di cui era capace, ma non riuscì ad evitare il globo di bollente liquido appiccicoso, che lo colpì sull'ala destra e gli fece emettere un acuto nitrito di dolore. Takeru strinse i denti e sentì lo stomaco in gola quando Pegasusmon perse quota, sbattendo disordinatamente le ali nel tentativo di liberarsi dalla pece.

"PEGASUSMON!" esclamò il ragazzino biondo, afferrandosi stretto al suo Digimon, come ad implorarlo di rimettersi in sesto. Sfortunatamente, la scottatura, la densità della pece, e il suo peso che gravava sull'ala destra avevano sbilanciato il cavallo alato, che riuscì soltanto a rallentare la caduta. Pegasusmon ormai stava per perdere del tutto le forze, e precipitare...

"Apollo Tornado!" esclamò Piddomon, creando un vortice tra le mani ed indirizzandolo verso il grumo di pece appiccicato all'ala di Pegasusmon. Con grande sollievo suo e di Takeru, l'idea del Digimon angelico funzionò, e il liquido sparato da MaleBrancmon venne gradualmente sollevato dalle piume del Digimon Armor: prima si distaccarono soltanto alcune gocce, poi l'intero globo venne strappato via dalla potenza del vortice di Piddomon e disperso in migliaia di minuscole goccioline nere che scomparvero nell'atmosfera di Internet. Libero da quel liquido letale, Pegasusmon tirò un sospiro e riprese a sbattere le ali in maniera più regolare, riuscendo finalmente a stabilizzarsi proprio mentre Piddomon e Birdramon si riunivano a lui.

"Takeru-kun!" esclamò Sora. "Va tutto bene? Tu e Pegasusmon ci sembravate in difficoltà..."

Il ragazzino biondo annuì, rivolgendo un sorriso alla prescelta dell'Amore prima di volgersi di nuovo verso il nemico, che sembrava decisamente sorpreso di quell'intervento all'ultimo minuto. "In effetti lo siamo stati... quel MaleBrancmon è molto più forte di quanto credessimo..." rispose Takeru. "Pegasusmon, ti senti bene? Pensi di poter continuare?"

Il cavallo alato fece un cenno affermativo con la testa. "Sì, non preoccuparti, Takeru... l'ala mi brucia ancora un pò, ma non è un problema..."

"Voi..." ringhiò MaleBrancmon, sorpreso dal fatto che anche gli altri due Digimon volanti fossero intervenuti e dal non vedere più il Digiprescelto più piccolo e il suo partner in groppa a Birdramon. "Come avete fatto a sfuggire ai miei Cyclonemon? Pensavo che vi avrebbero tenuto a bada abbastanza a lungo..."

"Temo che i tuoi Cyclonemon abbiano altro a cui pensare, al momento..." rispose Sora, gettando uno sguardo al tetto della fortezza, dove Ankylomon, sotto lo sguardo ansioso di Iori, continuava a combattere contro i mostri mutanti, e ne aveva già messi al tappeto una discreta quantità. MaleBrancmon seguì lo sguardo della ragazza, e grugnì infastidito quando si rese conto del perchè i Cyclonemon non stessero più prendendo di mira i suoi avversari. Ma lo sbalordimento durò poco: il demone, con un rapido battito di ali, prese ulteriore quota e puntò di nuovo il suo tridente contro i tre Digimon che gli stavano davanti.

"Non importa in quanti siete! Non raggiungerete il sommo Balormon prima di avermi sconfitto!" ringhiò infuriato MaleBrancmon, scendendo in picchiata per scagliarsi a tutta velocità contro il gruppo di Sora, tridente puntato e pronto a colpire. Agendo con una prontezza di riflessi quasi incredibile, Birdramon, Pegasusmon e Piddomon si dispersero: Birdramon si alzò di quota, mentre il cavallo alato e l'angelo si gettarono uno da una parte, uno dall'altra, in modo che MaleBrancmon si ritrovasse esattamente in mezzo al gruppo. Troppo tardi, il demone si accorse di essersi lasciato prendere la mano dalla rabbia, e di aver caricato a testa bassa senza preoccuparsi delle conseguenze! Ma non ebbe il tempo di rammaricarsene prima che i suoi avversari si gettassero di nuovo su di lui da tutti e tre i lati, bombardandolo di attacchi. Piddomon tirò indietro il braccio e poi lo fece scattare in avanti, colpendo con un pugno alla mascella il servitore di Balormon, di tanto più grosso di lui, e costringendolo ad indietreggiare. Prima che MaleBrancmon potesse riorganizzarsi, Pegasusmon lo centrò con una testata al fianco che lo fece piegare in due, poi scagliò un altro attacco a bruciapelo.

"Equis Beam!" esclamò, sparando di nuovo il suo laser smeraldino. Vicino com'era, non c'era possibilità di sbagliare, e il raggio colpì MaleBrancmon tra il torace e l'addome, scagliandolo a diversi metri di distanza con un lungo ruggito. Tuttavia, il demone alato riuscì a stabilizzarsi a mezz'aria, sbattendo freneticamente le ali, impugnò di nuovo il tridente e contrattaccò furiosamente con una combinazione di attacchi disperati.

"Non... non mi batterete tanto facilmente! Trident Heat! Pitch Black!" ruggì, facendo piovere sui ragazzi e sui loro Digimon una raffica di raggi incandescenti e globi di pece. I Digimon furono costretti ad una rapida ritirata per non essere colpiti, ma Birdramon riuscì a portarsi in una posizione vantaggiosa, e scagliò il suo attacco, interrompendo il furioso assalto d MaleBrancmon.

"Meteor Wing!" esclamò il maestoso uccello, aprendo le ali per scagliare una raffica di proiettili infuocati contro MaleBrancmon e intercettando tutti i grumi di pece che si dirigevano verso di lei e i suoi compagni. I proiettili scagliati da MaleBrancmon si incendiarono e precipitarono al suolo come i rimasugli di giganteschi fuochi d'artificio, e ciò che rimaneva della Meteor Wing di Birdramon colpì il demone alato, facendolo indietreggiare ancora. Ma ancora una volta, il demone alato si rivelò un avversario ostinato: infatti riuscì a riprendersi in pochi secondi e si scagliò di nuovo contro i tre Digimon anti-virus. Birdramon spalancò gli occhi sorpresa e riuscì a malapena ad evitare un affondo di tridente sferrato con velocità insospettabile. Tuttavia, non era preparata per la micidiale raffica di pugni che seguì l'attacco, e un colpo diretto la raggiunse al petto, strappandole uno strillo acuto e facendo quasi cadere Sora! La ragazza lanciò un breve urlo di terrore, ondeggiò pericolosamente e riuscì per un soffio a rimettersi in equilibrio, stringendo con tutte le sue forze il piumaggio di Birdramon. Per fortuna, Piddomon intervenne prima che MaleBrancmon potesse continuare l'attacco, e riuscì a distrarlo con una raffica di pugni che costrinsero il demone a stare sulla difensiva.

"Apollo Tornado!" esclamò nuovamente Piddomon, colpendo di nuovo MaleBrancmon con una violenta raffica di vento emesse dai palmi delle mani. Colpito in pieno, MaleBrancmon riuscì comunque a sbattere le ali e a sottrarsi all'attacco prima di essere distanziato eccessivamente, e rispose scattando verso Piddomon e colpendolo in pieno con un manrovescio. Pegasusmon volò sopra MaleBrancmon e tentò un altro attacco Star Shower, bombardando l'avversario con i suoi proiettili a forma di stella, ma anche questo servì a poco, in quanto il demone riuscì a chiudersi in difesa, incrociando le braccia davanti a sè, e parare tutti gli attacchi: le stelle scagliate da Pegasusmon si infransero sul suo corpo muscoloso senza infliggergli alcun danno.

"Continuando così, perderemo inutilmente energia..." mormorò Piddomon, passandosi una mano davanti alla bocca. "Dobbiamo coglierlo di sorpresa e colpirlo il più duramente possibile con i nostri attacchi migliori, o non saremo in grado di vincerlo..."

"Proviamo di nuovo a prenderlo tra due fuochi... ma questa volta senza avvicinarci a lui! Dal punto di vista prettamente fisico, ci è superiore!" propose Pegasusmon. "Se però riusciamo a colpirlo a distanza da due o più lati, forse ce la facciamo..."

Birdramon annuì. "Vale la pena di provare... attenti, ragazzi, eccolo che attacca di nuovo!" esclamò, notando che la ormai familiare luce rossa aveva di nuovo avvolto il tridente di MaleBrancmon, e sapendo già cosa stava per accadere. Tuttavia, ora l'energia accumulata sembrava essere nettamente superiore. Per quanto la cosa fosse preoccupante, i ragazzi sentivano anche che la vittoria non era poi così lontana: il mostro alato sembrava decisamente più stanco, e cominciava a farsi prendere dalla rabbia... potevano essere le prime avvisaglie di cedimento!

"Trident Heat!" esclamò di nuovo MaleBrancmon, e ancora una volta i Digimon furono costretti a disperdersi per evitare il raggio di energia, ancora più ampio del solito, che sfiorò una delle ali di Birdramon. Il feroce demone alato proseguì l'assalto sfrecciando contro Piddomon e colpendolo con un violento pugno in pieno petto che lo proiettò a diversi metri di distanza con un gemito di dolore, poi scese giù in picchiata contro Pegasusmon tentando di infilzarlo con il suo tridente. Il cavallo alato si spostò appena in tempo, e Takeru vide le punte acuminate dell'arma scintillare a poche decine di centimetri dalla sua testa.

"Meteor Wing!" esclamò Birdramon, attaccando un'altra volta MaleBrancmon con le bombe infuocate lanciate dalle sue ali. Stringendo i denti infastidito, il demone si voltò per un attimo verso il Digimon uccello, giusto il tempo di rendersi conto di dove provenisse l'attacco, e si spostò rapidamente, colpendo con il tridente tutti i proiettili ormai troppo vicini per essere schivati e facendoli esplodere. Tuttavia, questo gli fece perdere un pò di tempo prezioso, che Pegasusmon sfruttò a proprio vantaggio colpendo MaleBrancmon con una testata e scagliandolo contro Piddomon, che si era rimesso in posizione dopo il colpo subito e stava caricando uno dei suoi colpi migliori...

"Fire Feather!". Questa volta, MaleBrancmon era troppo stordito per reagire in tempo, e la pioggia di piume incandescenti lo investì in pieno! Inutilmente il demone cercò di farsi scudo con il tridente: i colpi di Piddomon erano troppo piccoli e cadevano troppo fitti per essere respinti, e MaleBrancmon venne colpito più volte. Ma questa volta, i Digiprescelti non gli diedero la possibilità di reagire, in quanto Pegasusmon caricò un altro Equis Beam e indirizzò un altro raggio laser smeraldino contro l'avversario, colpendolo alla schiena con un tremendo fragore! Il demone lanciò un lungo ruggito di rabbia e di dolore e rimase fermo a mezz'aria sbattendo disperatamente le ali, schiacciato tra i due attacchi senza la possibilità di fare nulla, mentre il suo tridente gli cadeva dalle mani e si dissolveva nel nulla prima ancora di toccare terra! Con uno sforzo tremendo, MaleBrancmon cercò di assumere la posizione di difesa e sfuggire all'attacco combinato, ma ogni tentativo fu vano. Senza esitare, Piddomon e Pegasusmon intensificarono l'attacco, incanalando ancora più energia e seppellendo MaleBrancmon in un mosaico di esplosioni smeraldine e scarlatte! Finalmente, il demone cessò ogni resistenza, e le sue braccia muscolose si afflosciarono lungo i fianchi, mentre i suoi dati cominciavano ad essere cancellati!

Sconfitto ma non domato, MaleBrancmon riuscì a pronunciare le sue ultime parole. "Avete... avete sconfitto me... ma non illudetevi... il sommo Balormon... è tutt'altra cosa...". Poi, il suo corpo si infranse in stringhe di dati che scomparvero in pochi istanti, e allo stesso tempo Pegasusmon e Piddomon interruppero l'attacco e tirarono il fiato, stanchi per il combattimento appena concluso, ma soddisfatti della vittoria della loro strategia.

"Phew... ce l'abbiamo fatta... finalmente..." mormorò Takeru, senza fiato per l'adrenalina che gli era scorsa a fiumi nelle vene. "Congratulazioni, Pegasusmon... la tua idea è stata vincente!"

"Grazie, Takeru... ma hanno collaborato tutti affinchè riuscisse..." ansimò il cavallo alato, riprendendo fiato.

"Ottimo lavoro, prescelti... avete ideato un buon piano!" esclamò Piddomon, mentre Takeru annuiva con un sorriso e Sora si riavvicinava ai suoi compagni e alzava un pollice. Insieme, i tre Digimon e i due ragazzi iniziarono lentamente a discendere verso il tetto della fortezza di Balormon. "Ora andiamo ad aiutare Iori..."

"Tail Hammer!" si sentì di nuovo la voce di Ankylomon provenire da sotto di loro. Gli sguardi di tutti si volsero in basso, appena in tempo per vedere il possente dinosauro corazzato eseguire una spettacolare giravolta su sè stesso e colpire l'ultimo dei Cyclonemon con la sua coda chiodata. Il mutante emise un flebile ruggito e si accasciò al suolo, lottò per qualche secondo per rialzarsi, ma infine si arrese e perse i sensi, accasciandosi sul cemento con un grugnito. Vicino al luogo dove si era combattuta la battaglia, Iori si concesse un breve sorriso, e accorse al fianco di Ankylomon per fargli i complimenti, prima che il dinosauro corazzato rimpicciolisse e ritornasse alla sua forma Rookie di Ankylomon. Tutto attorno a loro, il tetto era pieno di Cyclonemon storditi o privi di sensi.

"Sembra che non avrà bisogno del nostro aiuto..." commentò Birdramon, appoggiando le grandi zampe artigliate sul cemento e seguita subito dopo da Pegasusmon e Piddomon. Takeru e Sora smontarono dai loro Digimon, che regredirono immediatamente a Patamon e Biyomon, e andarono a complimentarsi con Iori e Armadillomon per la loro vittoria.

"Siete stati fenomenali, voi due! Siete riusciti a battere tutti quei bestioni da soli!" commentò Takeru, battendo una mano sulla spalla del compagno più giovane, che fece un cenno d'assenso, riprendendo la sua classica espressione seria e concentrata.

"Grazie, Takeru-san... Sora-san...ma ho semplicemente fatto la mia parte..." rispose Iori. "E' ad Armadillomon che vanno i complimenti..."

Il piccolo mammifero corazzato si passò una zampa dietro la nuca e rise con tono imbarazzato. "Hehee... insomma, cerco di fare del mio meglio..."

"Siete stati tutti bravi, dico davvero!" si complimentò Piddomon. "Il contributo di tutti voi è stato rilevante... ma ora non c'è più tempo per discuterne, dobbiamo trovare la sala del trono e fermare Balormon." Indicò con un cenno della testa le scale da dove i Cyclonemon e MaleBrancmon erano apparsi. "Seguitemi, conosco abbastanza bene l'interno del palazzo... forse conosco anche una strada che ci condurrà alla sala del trono senza correre troppi rischi!"

"Ci fidiamo della tua guida, Piddomon!" replicò Patamon, atterrando sul cappello bianco del suo partner umano. Sora prese in braccio Biyomon, e senza perdere ulteriore tempo, il gruppetto si precipitò giù per le scale, preparandosi mentalmente a quella che sarebbe stata la sfida più dura...

All'interno della sala macchine della fortezza, ExVeemon, Stingmon e Nefertimon si erano messi in posizione di combattimento davanti ai loro partner umani, pronti ad affrontare Marilismon, che continuava ad avanzare imperturbabile verso di loro, ancora in forma umana. Con un gesto casuale del braccio, la donna si passò una mano tra i lunghi capelli neri dai riflessi viola, e il sorriso canzonatorio continuava a danzare sulle sue labbra.

"Molto bene, ragazzini, vogliamo cominciare?" chiese Marilismon. "Mi piacerebbe togliermi di torno questa incombenza in fretta, se possibile...". Non appena terminò di parlare, il suo corpo iniziò a mutare davanti agli occhi dei suoi avversari, trasformandosi in una creatura metà donna e metà serpente, terrificante nella sua bellezza diabolica: le sue gambe si fusero assieme, trasformandosi in una lunga e robusta coda di serpente, coperta di squame verdi e decorata da degli intricati motivi rossi. Altre due braccia spuntarono dalle sue spalle, e i suoi vestiti scomparvero per essere sostituiti da un'armata dorata e argentata che le proteggeva il busto. I lunghi capelli neri della donna-serpente divennero rossi e scarmigliati, un diadema argentato decorò la sua fronte, e quattro lunghe spade dalla foggia esotica apparvero dal nulla in ciascuna delle sue mani. Terminata la trasformazione, Marilismon alzò la testa ed emise un lungo sospiro, evidentemente sentendosi più a suo agio in quel corpo mostruoso. A giudicare dalle espressioni sgradevolmente stupite dei ragazzi e dei loro Digimon, le opinioni delle due fazioni erano contrastanti...

"Se devo essere sincero, ti preferivo quando ti ho incontrato nel Mondo Reale..." mormorò Daisuke, ridendo nervosamente.

Marilismon sogghignò, rivelando una lunga lingua biforcuta e un paio di acuminati canini gocciolanti di veleno. "Tu trovi? IO, invece, mi trovo molto più a mio agio così... il corpo umano, con la sua debolezza e fragilità, è troppo limitante, anche se è stato utile per immettere i nostri Kooun-Yubiwa nel mercato e diffonderli per tutto il mondo... poveri sciocchi esseri umani, è stato un successo immediato!"

"Allora è proprio vero... anche se li ha creati Balormon, sei stata tu la responsabile vera e propria della diffusione di quegli anelli malefici..." grugnì ExVeemon, camminando lentamente in circolo attorno alla donna-serpente, cercando un punto debole dove attaccare. Marilismon si accorse delle intenzioni del drago, e gli tenne una delle spade puntata contro.

"Esattamente..." rispose lei, giocherellando con la spada. Sembrava non avere nessuna difficoltà a sostenere il peso dell'arma, come se fosse stata di legno anzichè di acciaio luccicante. "E' stato addirittura troppo facile, tutto considerato... i rivenditori a cui li ho proposti hanno subito abbracciato l'idea, sicuri che ne avrebbero venduti a migliaia... e tutti gli stupidi ragazzi umani... e anche alcuni non più tanto giovani... si sono precipitati a comprarli, come galline sul granoturco. Hmph, tipico di voi umani... il sommo Balormon aveva ragione sul vostro conto, se esiste una possibilità di ottenere i risultati che volete facendo meno fatica, siete subito pronti a sfruttarla... anche qualcosa di assurdo come un inutile pezzo di plastica profumato, opportunamente spacciato come portafortuna! E questo vi rende i bersagli perfetti, per il mio signore..."

"Sbagli! Non tutti gli esseri umani sono così!" esclamò Stingmon, irritato dal tono di sufficienza della donna-serpente. "Purtroppo, è vero che qualcuno si comporta come dici tu... ma ci sono anche persone che si impegnano ogni giorno per realizzare i loro sogni, e non scelgono la via più facile... sanno bene che non porterebbe da nessuna parte!"

Il sogghigno di Marilismon si allargò. "Oh, ma sentitelo... da che pulpito viene la predica, se non ricordo male anche il tuo compagno che tu stimi tanto è caduto in questa trappola... dico bene, ex-Imperatore?". Concluse la domanda ponendo enfasi sull'ultima parola e rivolgendo uno sguardo mellifluo a Ken, che lo sostenne senza battere ciglio. Stingmon riuscì a malapena a trattenere l'impulso di scagliarsi contro la donna-serpente e farle ingoiare le sue parole.

Daisuke, dal canto suo, sentì qualcosa esplodere dentro di sè. Se c'era una cosa che detestava, anche a distanza di così tanto tempo, era che qualcuno rinfacciasse a Ken quello che aveva fatto quando era vittima delle tenebre e non aveva controllo delle proprie azioni. Stringendo furiosamente i pugni, il ragazzino fece un passo verso Marilismon. "Come ti permetti, strega? Ken non è come pensi tu! Vieni qui a dirmi in faccia il contrario, se ne sei tanto convinta..."

"No, Daisuke... non farti condizionare da lei!" disse il Digiprescelto della Bontà con voce ferma, ma calma, afferrando con una mano la spalla dell'amico. "E' esattamente quello che vuole... farci prendere dalla rabbia e farci fare qualcosa di azzardato!". Poi, alzando la testa verso Marilismon, proseguì. "Sì, quello che dici è vero... o almeno, lo era una volta! Anch'io, ad un certo punto, ho pensato che prendere la via facile e consegnare il mio cuore alle tenebre fosse la soluzione ai miei problemi... fosse il modo per perdonarmi la morte di mio fratello... e ne ho pagato le conseguenze. Ma adesso sono una persona diversa, e ne ho la consapevolezza. Non potrò mai dimenticare quello che ho fatto, e il senso di colpa non svanisce mai completamente... posso dire per esperienza che non è una strada facile... ma le mie azioni mi saranno di esempio più avanti nella vita, e mi aiuteranno a non ripetere gli stessi errori."

Marilismon gettò indietro la testa e rise, divertita dal discorsi di Ken. "Hahahahaaa! Complimenti, moccioso, bel discorso! Mi verrebbero le lacrime agli occhi, se avessi un cuore! Ma quanto dici non cambia il fatto che i nostri Kooun-Yubiwa sono ormai diffusi per tutta la Terra, e che è solo questione di tempo prima che il supremo Balormon ne diventi il padrone assoluto! Dancing Swords!"

Con un rapido gesto delle braccia, la donna demoniaca lanciò verso l'alto le sue spade, che volteggiarono elegantemente per qualche istante, poi si fermarono a mezz'aria come trattenute da qualche forza invisibile. Allarmati, i Digimon e i ragazzi si scansarono dalla posizione in cui si trovavano, e nello stesso momento, ad un comando mentale di Marilismon, le spade puntarono contro di loro e si gettarono in picchiata a velocità folle, trasformate in proiettili d'acciaio. Mancarono di pochissimo Nefertimon, ExVeemon e Stingmon, andando a strisciare contro il pavimento in acciaio e sollevando una raffica di scintille, poi si risollevarono in volo e tornarono indietro, passando sopra i loro bersagli iniziali e tornando a fluttuare in aria sopra la loro padrona, che sghignazzò con tono di superiorità.

"Cavolo... ma avete visto che roba?" esclamò Daisuke, rialzandosi da terra, dove si era gettato per evitare le lame affilate. Vicino a lui, Hikari era altrettanto sbalordita, e teneva gli occhi fissi sulle spade che galleggiavano in aria. Ora, stavano orbitando minacciosamente sopra la testa di Marilismon, a velocità sempre maggiore, come se stessero implorando la loro padrona di permettere loro di levarsi di nuovo all'attacco e divorare le loro prede.

"Riesce a controllare quelle spade... con il solo pensiero!" mormorò la ragazzina. "Temo che non sarà così facile sconfiggerla..."

"I tuoi timori sono più che giustificati, prescelta della Luce!" sibilò Marilismon, tirando fuori per un attimo la sua lingua biforcuta per fare più impressione. "Sotto il mio controllo, le mie spade possono prendere qualsiasi traiettoria io voglia e anche cambiarla per inseguire le mie vittime! Come avrete modo di rendervi conto ora! Dancing Swords!"

La donna-serpente puntò l'indice contro i Digimon, e le spade smisero di girarle attorno, puntarono di nuovo contro ExVeemon e gli altri, e partirono di nuovo con un sibilo inquietante. Ma questa volta il drago guerriero e i suoi compagni erano pronti: ExVeemon prese il volo, evitando due delle spade, che puntavano contro il suo torace. Con un sogghigno, Marilismon fece loro cambiare direzione col pensiero, e le terribili lame ricurve si divisero, volando in due direzioni diverse, e poi conversero di nuovo sulla loro vittima. Ma ExVeemon era pronto a riceverle: proprio mentre le spade sembravano in procinto di trafiggerlo da entrambi i lati, ExVeemon interruppe il volo, gettandosi in picchiata verso il terreno e atterrando fragorosamente sulle quattro zampe. Sopra di lui, le spade proseguirono la loro corsa fino a scontrarsi tra loro con un tremendo clangore metallico, la loro mortale danza aerea si fermò, ed esse cominciarono a precipitare... prima che l'infastidita Marilismon le richiamasse a sè con un cenno di due delle sue quattro mani, afferrandone al volo le else quando le arrivarono a tiro. I diabolici occhi da vipera della donna-serpente si strinsero... pur essendo soltanto un Champion, quel drago azzurro si preannunciava come un avversario difficile. Non era davvero il caso di sottovalutarlo, aveva bisogno di una strategia più accorta...

"Spiking Strike!" esclamò Stingmon, estraendo una lama violacea dall'avambraccio e intercettando la spada che gli volava dietro, respingendola in un lampo di luce color lavanda. La terribile arma si ritrasse un pò, come a soppesare l'avversario, poi si gettò di nuovo all'attacco con rinnovata furia. L'insetto gigante non si perse d'animo e usò la lama sull'avambraccio per difendersi, parando gli affondi della lama incantata e rispondendo con dei poderosi fendenti nel tentativo di farla cadere. Per qualche secondo, Stingmon proseguì quello spettacolare duello, utilizzando tutta la sua agilità e la sua perizia per evitare gli attacchi. Sembrava che stesse combattendo con un duellante invisibile.

Marilismon, comunque, ne aveva avuto abbastanza. Quando capì che Stingmon non era avversario da farsi sopraffare così facilmente, la donna-rettile richiamò l'arma a sè, permettendo all'insetto gigante di tirare il fiato. Ora non rimaneva che una sola spada, che stava volteggiando come un calabrone inferocito sopra Nefertimon, in attesa del momento giusto per colpire. La sfinge rimaneva ferma al suo posto, tenendo d'occhio la lama animata e preparandosi all'attacco che, ne era sicura, sarebbe partito da un momento all'altro... gli occhi di Hikari, pieni di preoccupazione, erano a loro volta fissi sulla sua partner digitale, in ansiosa attesa che la situazione si risolvesse bene...

"Avevo sentito parlare della 'spada di Damocle', ma così si esagera..." pensò tra sè Nefertimon, senza mai staccare lo sguardo dall'arma che le ronzava sopra la testa. La seguì mentre eseguiva una cabrata, poi una spettacolare parabola verso il terreno... risalì rapidamente e sembrò allotanarsi per una frazione di secondo... poi, cambiò improvvisamente direzione, proprio quando sembrava che la cosa fosse impossibile, e Nefertimon si ritrovò con la lama affilatissima che puntava contro la sua testa e si avvicinava sempre di più, a velocità folle! Era così veloce, che anche con i suoi riflessi migliori, il Digimon sfinge non sarebbe mai riuscito ad evitarla...

Ma Nefertimon non era tipo da farsi cogliere impreparata così facilmente. Sorridendo leggermente, si acquattò sul terreno e iniziò a brillare, rimpicciolendo fino a ritornare ad essere Gatomon. Le dimensioni ridotte della sua forma naturale la salvarono dalla lama che le stava puntando contro, che la mancò di pochi centimetri e cozzò contro il pavimento, sollevando altre scintille e un fastidioso rumore stridente che costrinse non solo Gatomon, ma anche gli altri Digimon e i ragazzi a tapparsi le orecchie. La spada di Marilismon rimbalzò contro il terreno, volteggiò in aria un paio di volte, poi tornò indietro e in mano alla sua padrona, che ora aveva di nuovo in mano tutte le sue armi. Gatomon si rialzò si scatto e si spolverò il mantello bianco, dopodichè i Digimon ripresero posizione davanti a Marilismon, osservandola con aria di sfida.

"Beh? Chi l'ha detto che essere piccoli è sempre uno svantaggio?" esclamò Gatomon. "A me, per esempio, è servito in questo momento!"

Hikari tirò un sospiro di sollievo nel vedere che il suo Digimon era sano e salvo. "Brava, Gatomon..."

"Forza, ragazzi! Continuate così!" fece il tifo Daisuke. "Potete battere quella strega dalla lingua biforcuta!"

"Se questo è tutto quello che sai fare, lasciaci dire che Balormon non è molto selettivo nel reclutare i suoi uomini!" grugnì ExVeemon scuotendo la testa. La donna-serpente accolse le sue critiche con una risatina sotto i baffi e alzando di nuovo le spade. La fioca luce della sala macchine, proveniente per lo più dai mainframe di controllo, creò degli inquietanti bagliori sul suo pettorale e sulle sue armi ingioiellate, facendone risaltare la crudele affilatura.

"Oh, so fare di meglio... so fare molto, ma molto meglio!"

"Forse è meglio permettere ai nostri Digimon di evolvere..." propose Hikari, decisa a sua volta a non prendere sottogamba l'avversaria che si trovavano davanti. "A livello Champion non saranno in grado di fare molto, e i Cyclonemon potrebbero tornare da un momento all'altro..."

I due ragazzi trovarono sensata la proposta di Hikari, e si slacciarono i D-3 dalla cintura. "Certamente, Hikari-san..." rispose Ken. "Credo che sia il caso di ricorrere a Paildramon... sei pronto, Dai-kun?"

"Prontissimo!" rispose Daisuke, premendo un pulsante sul suo D-3. "Forza! ExVeemon, Stingmon, fate vedere chi siete!"

"Anche tu, Gatomon! Forza!" esclamò Hikari, attivando a sua volta il Digivice prima che Marilismon potesse fare un'altra mossa. La consueta luce bianca che preannunciava la Digievoluzione avvolse i tre Digimon...

"ExVeemon! Stingmon! Jogress shinka... PAILDRAMON!"

"Gatomon chou shinka... ANGEWOMON!"

L'ibrido metà drago e metà insetto e l'angelo femminile apparvero in un lampo bianco davanti a Marilismon, preparandosi al nuovo scontro. La donna-serpente si mise di nuovo in posizione di guardia, per niente impressionata dalle evoluzioni dei suoi avversari.

"Quindi, ora pensate di essere in vantaggio soltanto perchè i vostri Digimon sono cresciuti un pò?" li prese in giro. "Permettetemi di dimostrarvi il contrario!"

Prima che uno dei due Ultimate potesse fare qualcosa per impedirle i movimenti, Marilismon raccolse le spire vicino al proprio corpo per poi farle scattare improvvisamente verso l'alto, sollevandosi da terra e saltando verso la sommità di uno dei macchinari più vicini. Si sentì un tonfo sordo quando il pesante corpo serpentino della demone atterrò sul rivestimento esterno della macchina, appoggiando la schiena contro un tubo ascensionale che ne usciva in modo da non rischiare attacchi alle spalle.

"Accidenti... è un bel pò più agile di quanto sembri..." commentò Hikari.

"Paildramon, Angewomon, state attenti!" esclamò Ken. "Cercate di tenerla occupata mentre noi diamo un'occhiata al terminal!"

"SENZ'ALTRO, KEN!" rispose Paildramon, piegandosi sulle ginocchia e scagliandosi verso Marilismon con i cannoni laser ben stretti nelle mani. Angewomon seguì subito dopo, mentre i Digiprescelti si dirigevano al terminal con i loro D-3 ben stretti nelle mani. Senza scomporsi, la donna-serpente sogghignò e scagliò di nuovo in aria le sue spade, che si animarono di nuovo e puntarono verso i due Digimon attaccanti.

"Dancing Swords!" esclamò di nuovo Marilismon, e con un semplice comando mentale fece partire le lame affilate contro Paildramon e Angewomon. I due Digimon, aspettandosi l'attacco, si spostarono rapidamente e le scansarono, volgendosi poi ad osservarle nell'aspettativa che cambiassero direzione e puntassero verso di loro.

"Ci hai già colto di sorpresa una volta, Marilismon!" esclamò Angewomon. "Lo stesso trucco delle spade non funzionerà una seconda volta!"

Tuttavia, accadde qualcosa che nessuno dei due Digimon si aspettava: infatti, le quattro spade continuarono a volare in formazione per un pò, proprio come avevano previsto, ma giunte ad un certo punto, soltanto due di esse tornarono indietro verso di loro! Le altre due proseguirono la loro folle corsa, puntando dritte contro Daisuke e Ken, che spalancarono gli occhi per la sorpresa!

"Oh, no! Daisuke-kun! Ken-kun! ATTENTI!" esclamò Hikari portandosi le mani alla bocca, paralizzata dall'orrore. Per fortuna i due ragazzi erano pronti di riflessi: agendo con una rapidità quasi incredibile, guidati dal puro istinto di auto-conservazione, riuscirono a gettarsi di lato e ad evitare di pochissimo le lame luccicanti che puntavano dritte verso i loro cuori. Una delle spade sfiorò la giacca blu decorata a fiamme di Daisuke, aprendo uno squarcio nel tessuto, prima che le terribili armi proseguissero la propria corsa, impalandosi nell'interfaccia di controllo del terminal con un brusco rumore metallico! Immediatamente, le scintille zampillarono dal computer danneggiato, e una scarica elettrica azzurrina avvolse la macchina danneggiata, illuminando rapidamente e in confuso i dintorni semibui con una raffica di lampi accompagnata da un pungente odore di circuiti bruciati. Davanti agli occhi increduli dei tre ragazzi, lo schermo del mainframe iniziò a lampeggiare di vari colori, per poi spegnersi con un lieve suono simile a quello di un ventilatore in avaria.

"Oh no, accidenti!" imprecò Daisuke, proteggendo il viso dalle scariche elettriche. "Ora i programmi che erano là contenuti sono andati!"

Le spade di Marilismon si sollevarono da ciò che rimaneva del terminal con un clangore metallico, e ritornarono alla loro padrona che le afferrò con il paio inferiore di mani, proprio mentre Paildramon e Angewomon erano ancora impegnati a schivare le altre due. Marilismon afferrò al volo le sue armi e scoppiò a ridere, beffandosi delle espressioni incredule disegnate sui volti di Hikari, Ken e Daisuke. "Hahahahaaa! Non ve l'aspettavate, vero? Far evolvere i vostri Digimon non è stata poi questa grande idea, visto che ora ho soltanto DUE bersagli tra i quali dividere le mie spade... e alcune sono rimaste libere per fare quello che volevo! Certo, speravo di non dover colpire il terminal... ma è una perdita accettabile: tanto, il programma di controllo che vi era contenuto è già stato trasferito ai Kooun-Yubiwa... peccato, ora non potete più analizzarlo per creare un contro-programma!"

"Era proprio quello che speravamo di fare..." mormorò Hikari sconsolata.

Finalmente, l'infuriato Paildramon si liberò della spada che lo stava incalzando con un manrovescio, mandando la lama a schiantarsi contro il terreno con un fastidioso clangore, poi si girò verso la demone, le puntò contro i suoi cannoni laser, e sparò una raffica di colpi. "HAI CERCATO DI COLPIRE DAISUKE E KEN... QUESTO NON AVRESTI DOVUTO FARLO, STREGA! DESPERADO BLASTER!"

La raffica di raggi laser partì dritta in direzione di Marilismon, che però ancora una volta si rivelò un'avversaria scaltra: alzando il secondo paio di braccia, incrociò le spade davanti a sè e le fece girare nelle sue mani in modo da far loro eseguire un rapidissimo movimento rotatorio. Tutti i proiettili di Paildramon andarono a colpire le lame rotanti e rimbalzarono sulle loro superfici lucide come specchi, venendo riflesse e sparpagliandosi per ogni dove. I ragazzi furono costretti a mettersi al riparo ai lati del terminal sul quale speravano di poter lavorare per non essere colpiti, Paildramon incrociò le braccia davanti a sè per parare i propri stessi attacchi, e Angewomon si vide costretta ad un mortale slalom per evitare sia i laser del suo compagno che la spada di Marilismon. Quando la pioggia di proiettili fu cessata, Marilismon smise di far roteare le spade nelle mani inferiori, e richiamò a sè le altre due, afferrandole con una breve risatina soddisfatta e rivolgendo un altro sguardo sprezzante al drago e alla donna angelica.

"Hmph! Se queste prestazioni penose sono il massimo di cui siete capaci, potete sognarvelo di raggiungere il supremo Balormon. Come potete vedere, grazie alla mia abilità di controllare la traiettoria delle mie spade col solo pensiero, posso attaccare e difendermi contemporaneamente! Non avete nessuna chance di colpirmi!" li prese in giro.

Stringendo i denti per l'irritazione, Paildramon volò a fianco di Angewomon, tenendo d'occhio la loro avversaria che non accennava a muoversi dalla sua posizione. Avevano bisogno di una strategia migliore, se volevano sconfiggere le spade danzanti di Marilismon...

"SE SOLO TROVASSIMO UN MODO PER SUPERARE LA SUA DIFESA, FORSE AVREMMO UNA POSSIBILITA'..." esclamò, tenendo i cannoni puntati verso la donna-serpente nel caso le fosse venuto in mente di attaccare di nuovo. "HAI QUALCHE IDEA, ANGEWOMON?"

"Sì, Paildramon... ascolta, mi sembra che Marilismon abbia deciso per ora di tenersi sulla difensiva..." propose la guerriera celeste, abbassando la voce per non farsi sentire dalla loro avversaria. "Credo che ci lancerà contro quelle sue spade non appena noi tenteremo una mossa... ma se giochiamo bene le nostre carte, potremmo farle scagliare tutte e quattro le spade, e a quel punto uno di noi potrebbe trattenerle, privandola del suo principale mezzo di difesa... allora Marilismon diverrebbe una facile preda dei nostri attacchi."

"E' UNA STRATEGIA RISCHIOSA..." commentò Paildramon, abbassando a sua volta la voce. "NON SARA' FACILE TRATTENERE QUELLE ARMI MICIDIALI IL TEMPO NECESSARIO AD ATTACCARE, E HO COME L'IMPRESSIONE CHE QUELLA DONNA NON ABBIA ANCORA FATTO SFOGGIO DI TUTTE LE SUE CAPACITA'." Si interruppe per un attimo, riflettendo sulle parole di Angewomon, e alla fine gli venne un'idea. Forse non sarebbe stato necessario farle lanciare tutte e quattro le spade... "MA IN EFFETTI, LA TUA STRATEGIA POTREBBE ESSERE QUELLA GIUSTA. ANGEWOMON, TU PREPARA LA TUA CELESTIAL ARROW, CHE AL RESTO CI PENSO IO!"

Intuendo quali potevano essere le intenzioni di Paildramon, Angewomon si volse verso di lui e annuì seriamente. "Forse ho capito cosa vuoi fare... ma stai attento, abbiamo una sola possibilità"

Dietro la maschera che indossava, il drago guerriero incurvò le labbra in un lieve sorriso. "FIDATI DI ME. LA COGLIEREMO DI SORPRESA...". Poi, apparentemente gettando al vento ogni prudenza, si scagliò contro Marilismon alla massima velocità di cui era capace, il braccio destro già sollevato e pronto a sferrare un colpo micidiale!

Hikari era rimasta meravigliata. "Paildramon! Ma... ma cosa vuole fare? Un attacco frontale... è praticamente un suicidio!" esclamò a voce alta.

"Io non ne sarei così sicuro..." commentò Daisuke, osservando inorgoglito il Digimon nato dalla fusione del suo partner e di quello di Ken che avanzava impavido verso la sua avversaria. "Non so cosa esattamente abbia in mente, ma penso che sappia cosa sta facendo..."

"Sì, è vero..." proseguì Ken. "In questo momento, sta cercando di distrarre Marilismon e di dare un pò di tempo ad Angewomon, per permetterle di usare il suo attacco più potente."

La prescelta della Luce non sembrava troppo convinta. "Ma anche così... Marilismon non è tipo da cadere in una trappola così palese! Respingerà l'attacco di Angewomon come ha fatto con quello di Paildramon..."

Le riflessioni di Hikari furono interrotte dalla risata di trionfo di Marilismon: la donna-serpente sembrava essersi aspettata la mossa di Paildramon e avere già pronta la contro-offensiva!

"Che idiota! Un attacco frontale contro di me, dopo aver visto di cosa sono capace? Dancing Swords!" esclamò nuovamente, questa volta scagliando soltanto due spade contro Paildramon. Aspettandosi questa mossa, il drago volò di lato e le schivò, ma Marilismon era già pronta con un altro attacco!

"Squeeze Coil!" Prima di avere il tempo di fare qualsiasi cosa, Paildramon vide la muscolosa coda serpentina di Marilismon saettare verso di lui e avvolgersi attorno al suo torace, per poi stringersi con una forza impressionante e togliergli il respiro! Il drago emise un breve rantolo di dolore e venne trascinato vicino al corpo della demone mentre ancora lottava per liberarsi. Nel frattempo, Angewomon cercava in qualche modo di preparare la sua Celestial Arrow e contemporaneamente schivare le due spade della donna-serpente che, mancato Paildramon, si stavano dirigendo verso di lei!

"Paildramon!" esclamò l'angelo femminile, preoccupata per il suo compagno. Marilismon, ancora ferma in cima alla macchina, lo aveva portato a sè, bloccandogli le braccia in modo che non potesse reagire, e lo stava tenendo stretto con le sue letali spire, cercando di stritolarlo. Il drago corazzato stava opponendo una notevole resistenza, ma la forza di quel corpo serpentino era immensa.

"NON... NON TI PREOCCUPARE..." mormorò Paildramon, riuscendo ad allentare la presa di Marilismon con uno sforzo estremo. La donna-serpente, irritata, strinse di nuovo le spire attorno alla sua preda, mozzandole di nuovo il fiato in gola, ma così facendo aveva distratto la sua attenzione dalle spade, la cui velocità era diminuita sensibilmente. Decisa a non farsi scappare l'occasione, Angewomon colpì con un paio di calci le else delle micidiali armi, mandandole a terra con un fastidioso rumore di metallo contro metallo, e prima che Marilismon potesse richiamarle a sè, si voltò verso di lei e creò un arco di luce nelle proprie mani, incoccando una freccia di pura energia.

Inizialmente contrariata dal fatto che Angewomon avesse respinto il suo attacco, Marilismon sogghignò non appena vide la donna angelica prendere la mira, puntando la freccia contro il suo torace corazzato. La donna-serpente alzò le due spade che le rimanevano e le incrociò davanti a sè. "Ha! Temo di doverti deludere, biondina! Posso riflettere il tuo colpo come ho fatto con..."

"CON QUESTO, VUOI DIRE? DESPERADO BLASTER!"

La voce ruggente di Paildramon interruppe Marilismon, e il suono dei suoi cannoni laser che sparavano arrivò alle orecchie della donna-serpente, che non ebbe nemmeno il tempo di spalancare gli occhi quando qualcosa arrivò dalla sua destra e colpì le else delle due spade con la velocità e la violenza della grandine. Con un urlo di sorpresa, Marilismon mollò le armi che le rimanevano, che vennero scagliate via dalla raffica di colpi e caddero oltre il bordo del gigantesco macchinario sul quale si trovavano i due contendenti! Marilismon perse l'equilibrio per un attimo prima che la raffica di colpi cessasse, e con la coda dell'occhio riuscì a vedere, con suo enorme sbalordimento, le canne dei fucili di Paildramon che facevano capolino tra le spire con le quali aveva avvolto il Digimon!

"Grande, Paildramon! Ottima pensata!" esclamò Daisuke dal terreno.

"Che... che cosa... ma allora..." balbettò Marilismon, che ora si rendeva conto di essere senza difese. "Ma allora... tu ti sei lasciato catturare apposta... per avvicinarti abbastanza da sottrarmi le spade e tenermi sotto tiro al tempo stesso!"

"INDOVINATO!" grugnì Paildramon. "ANCHE PRIMA, QUANDO HO APPROFITTATO DELLA TUA DISTRAZIONE E HO ALLENTATO LA TUA PRESA... NON MIRAVO A LIBERARMI, MA A FARE IN MODO CHE I MIEI CANNONI FOSSERO PUNTATI VERSO DI TE!"

"Un gioco di distrazione e collaborazione che, a quanto pare, ha funzionato! Celestial Arrow!" esclamò Angewomon, scoccando la sua freccia di luce che volò attraverso la sala, dritta verso Marilismon! Con un moto di panico, la donna cercò di scansarsi e richiamare di nuovo a sè le sue spade per difendersi, ma l'attacco di Angewomon fu troppo veloce per lei, che tra l'altro era anche impacciata dal fatto di avere ancora Paildramon tra le spire, e la freccia energetica trapassò il suo pettorale e colpì il suo nero cuore! Marilismon spalancò gli occhi incredula, poi lanciò un acuto urlo di disperazione prima che i suoi dati si disperdessero gradualmente, partendo dalla coda e risalendo poi lungo tutto il corpo. Il suo volto si pietrificò in un'espressione di estremo orrore prima di scomparire nel nulla a sua volta, e Paildramon, non più trattenuto dalle spire, cadde in avanti sulla superficie del macchinario, respirando affannosamente.

"Tutto bene, Paildramon?" chiese Angewomon, scendendo verso il drago, tanto più grande di lei, e accertandosi delle sue condizioni. Dopo aver ripreso fiato, Paildramon rispose con un cenno affermativo e si rialzò, iniziando poi la discesa verso terra, dove ad accoglierli trovarono Daisuke, Hikari e Ken che applaudivano la loro brillante strategia.

"Angewomon! Paildramon! Siete stati fantastici!" esclamò Hikari, ancora incredula di quanto aveva visto. "Temevo che avremmo dovuto ricorrere ad Imperialdramon per affrontare quella donna..."

Paildramon, una volta appoggiati i piedi a terra, si scisse nuovamente in Veemon e Wormmon. "Beh, per fortuna non è stato così!" commentò il draghetto azzurro, mettendosi una mano dietro la nuca. "Abbiamo pensato che Marilismon doveva pur usare quel corpo di serpente che si ritrovava... e che una volta tra le sue spire, avremmo avuto una possibilità di attaccarla senza che lei se lo aspettasse, se avessimo giocato bene le nostre carte..."

"Tattica rischiosa... ma brillante, amico mio!" esclamò Daisuke, prendendo in braccio il suo Digimon. "A me non sarebbe mai venuta in mente!"

"Già, complimenti a tutti!" si congratulò Ken, chinandosi verso Wormmon e permettendogli di salirgli sulla spalla. Poi, storse il naso voltandosi con aria pensosa verso il mainframe semidistrutto alle loro spalle. "L'unico guaio è che adesso non siamo più in grado di vedere che tipo di programma hanno installato nei loro anelli..."

"Già... Forse, se fossimo riusciti a mandarlo a Koushiro-san e Miyako-san, loro avrebbero trovato un modo di neutralizzarlo..." commentò Hikari, tenendo in braccio Gatomon che era appena de-evoluta da Angewomon. "Ora, è diventata davvero una corsa contro il tempo..."

"E allora non perdiamo altro tempo!" rispose Gatomon, balzando giù dalle braccia della sua partner e accennando con la testa ad un'uscita laterale. "Forza, ragazzi! Troviamo Balormon e chiudiamo questa storia, prima che quei dannati anelli si attivino! E poi, sento arrivare i simpaticoni di prima, e non ci tengo a fare la loro conoscenza!"

I bambini prescelti, Veemon e Wormmon si voltarono verso gli angoli più lontani dell'immensa sala macchine: da essi non poveniva più la luce dell'incendio che Nefertimon aveva provocato prima della battaglia con Marilismon, ma grugniti di rabbia e animosità che crescevano sempre di più, oltre ad un pesante rimbombo di passi sul pavimento: evidentemente, i Cyclonemon erano riusciti a domare le fiamme, e stavano tornando per sfogare la loro ira sui responsabili!

"Cavolo, hai ragione!" esclamò Daisuke. "E' meglio levare le tende, prima che ci raggiungano!"

"Sì, ma prima... forse c'è ancora qualcosa da fare!" rispose Ken, interrompendo la frase a metà. Con grande sorpresa di tutti, il Digiprescelto della Bontà si diresse al terminale di controllo del mainframe semidistrutto, che ancora emanava qualche lieve scarica elettrica, e iniziò a frugare all'interno del macchinario, stando bene attento a non toccare parti elettriche.

"Ken! Cosa fai, dobbiamo andare! Cosa stai cercando?" lo chiamò Daisuke.

A rispondere fu Wormmon, tenendo comunque gli occhi sui circuiti interni del computer. "Un secondo solo, Daisuke-kun... eccolo, Ken, dev'essere quello!" esclamò, indicando qualcosa con un moto dell'antenna. Senza perdere altro tempo, Ken allungò la mano e raccolse quello che il suo Digimon gli aveva indicato, poi si rialzò, fece una carezza di gratitudine al suo Digimon e tornò dai suoi amici, con in mano quella che sembrava essere una scheda elettronica. "Okay, ragazzi, scusate se mi sono trattenuto! Ora possiamo andare!"

"Bene... ma cos'è quella cosa che hai preso?" chiese Daisuke, dirigendosi verso il corridoio di uscita assieme agli altri membri del gruppetto.

Ken corse a fianco del suo migliore amico, infilando il corridoio subito dopo di lui. "Adesso ti spiego..."

"E' incredibile... mi sembra quasi di non essere più nello stesso edificio!" commentò Jyou, guardandosi attorno meravigliato. Lui, Yamato e i loro Digimon, dopo essere usciti dal passaggio sotterraneo nel quale avevano combattuto Ahuizomon, e dopo essere passati attraverso numerosi altri corridoi nel tentativo di avvicinarsi al centro della fortezza, stavano camminando lungo un corridoio fiocamente illuminato, ma riccamente decorato, che contrastava in maniera incredibile con i muri spogli e l'atmosfera malsana del luogo da dove erano entrati: il pavimento era coperto da una morbida moquette nera percorsa da tappeti rossi di fattura pregiata, con dei vasi di piante da fiore disseminati lungo le pareti. La tappezzeria che copriva i muri consisteva di strane forme astratte che davano l'impressione di volti minacciosi, creature inquietanti e altre cose altrettanto terrificanti, e dava l'impressione che qualche occhio invisibile stesse continuamente seguendo i movimenti dei due prescelti. Impressione rafforzata dai quadri appesi lungo i muri, che ricordavano opere di pittori astratti, consistendo perlopiù di linee curve e rette che si intersecavano in maniera confusa, su sfondi di colori opprimenti. Guardando meglio, sarebbe sembrato di vedere qualche figura più riconoscibile in mezzo a quell'accozzaglia: forme geometriche, occhi, mani... e la luce dei neon che ancora accompagnava i due ragazzi, illuminando fiocamente il corridoio, non contribuiva certo a farli sentire più a loro agio...

"Tieni gli occhi aperti, Jyou-san..." si raccomandò Yamato. "Ormai dovremmo essere vicino alla sala del trono, e non mi sorprenderebbe se arrivasse qualche altro gruppo di Cyclonemon ad accoglierci..."

In effetti, i due ragazzi avevano affrontato altri due gruppi dei temibili draghi mutanti prima di arrivare nel punto in cui si trovavano: e siccome Plesiomon, la forma Mega di Gomamon, era regredito al livello In-Training (una piccola foca grigia) a causa della mancanza di energia, era toccato a Garurumon combattere: per fortuna, senza alcuno dei generali di Balormon a dare problemi, i mostri di guardia erano stati molto più facili da sconfiggere.

"Proseguiamo di qua, ragazzi..." propose Gabumon, indicando la fine del corridoio, dove si cominciava a scorgere un grande atrio dal quale proveniva una strana luce scarlatta. "Forse siamo più vicini di quanto pensiamo..."

I ragazzi annuirono, e si diressero con passo spedito, ma comunque prudente, verso l'atrio, fermandosi di tanto in tanto a controllare che non ci fossero imboscate. Riuscirono ad arrivare alla loro destinazione senza incidenti, e alla loro sinistra trovarono la fonte della luce scarlatta che avevano visto: si trattava di un doppio portone che raggiungeva i nove metri in altezza, composto di metallo rosso dall'aspetto incandescente. A giudicare dal suo aspetto imponente e minaccioso, non era difficile credere che potesse essere l'entrata alla sala del trono...

"Mi sa tanto che siamo arrivati..." commentò Bukamon.

"Già... ora il problema sta nel riuscire ad aprire quel portone senza arrostirci le mani... temo che non sarà un'impresa facile..." rispose Jyou, guardando il portone dall'alto in basso con aria preoccupata. Tuttavia, Gabumon e Yamato non sembravano altrettanto indecisi sul da farsi: infatti, si pararono davanti al portone e sembrarono prepararsi ad eseguire la Digievoluzione...

"Dietro questa porta ci dovrebbe essere Balormon, quindi..." disse Yamato. "Gabumon, sei pronto ad evolvere in MetalGarurumon? Proveremo ad abbattere questa porta con il suo soffio gelato e a coglierlo di sorpresa."

"Quando vuoi, Yamato!" rispose la lucertola travestita da cane.

Ma, prima che il Digiprescelto dell'Amicizia potesse alzare un solo dito sui pulsanti del suo Digivice, un rumore improvviso fece sobbalzare i presenti, e il portone iniziò lentamente ad aprirsi verso l'interno della stanza, emettendo uno scricchiolio sinistro. Yamato si coprì il volto, riparandosi dal colpo di aria calda che uscì dall'enorme sala, e mettendosi davanti a Gabumon e a Jyou per fare loro da scudo. Quando la folata di aria bollente fu cessata, e il ragazzo biondo si arrischiò ad aprire gli occhi, alla sua vista si presentò un'impressionante sala, molto più ampia della tana di Ahuizomon, e dalle pareti rosse brillanti come il portone di ingresso, illuminata da innumerevoli torce appese alle pareti e da vari schermi computerizzati che scendevano dal soffitto, che si elevava a più di venti metri sopra le teste dei ragazzi. L'aria della stanza era calda e soffocante, e i due ragazzi iniziarono a sudare al solo pensiero di entrare in quel terribile posto...

"Cavolo... siamo passati dalle fogne alla fornace in meno di mezz'ora!" commentò sarcasticamente Jyou, guardandosi i vestiti ancora umidi per il bagno fuori programma che aveva fatto.

Una risata gutturale provenne dal fondo dell'enorme sala, dove era visibile un trono posto in cima ad una piattaforma rialzata e affiancato da un paio di grandi torce, una su ogni lato. Sul grande seggio, era seduta una creatura mostruosa, un mastodontico demone alto sei metri, il cui corpo era costituito di fasci su fasci di muscoli guizzanti ricoperti da una lucida pelle rossa, lambita qua e là da alcune lingue di fuoco cremisi, e da un robusto pettorale d'osso. Teneva spalancate un paio di ali piumate completamente nere, spuntoni affilati fuoriuscivano da diverse parti del suo corpo, e la sua testa ricordava quella di un cane... se gli occhi di un cane avessero mai potuto brillare di tale malignità! Teneva in una mano una spada a forma di fulmine, e nell'altra una frusta composta di fiamme vive. Yamato strinse i denti allorchè la terrificante creatura si alzò dal trono, sollevando la sua spada verso di lui e facendo cenno a lui e a Jyou di avvicinarsi. Non era difficile indovinare di chi si trattava...

"E così, siete riusciti ad oltrepassare Ahuizomon e siete arrivati qui prima di quanto io credessi possibile..." ringhiò, la voce cavernosa che ricordava per certi versi il ruggito di un vulcano in eruzione. "Poco male... anzi, speravo proprio di incontrare solo voi due... credo che abbiamo molte cose da discutere, io e voi..."

"Balormon..." ringhiò Yamato, facendo un passo nella stanza incandescente con gli occhi ridotti ad una fessura.

CONTINUA...

Note dell'autore: Finalmente il mio periodo di esami è finito, e anche abbastanza bene! Il completamento di questo capitolo... potete considerarlo il mio modo di festeggiare questo lieto evento! Per un pò non dovrò più preoccuparmi di svegliarmi alle sette e andare a Padova per studiare! Yahoo:)

Finalmente, tutti e tre gli scagnozzi di Balormon hanno tolto il disturbo, e ora la situazione sembrerebbe propendere per i ragazzi prescelti... ma Balormon avrà sicuramente in serbo diverse sorprese, quindi non è il caso di dare nulla per scontato. Spero che questi combattimenti siano stati soddisfacenti... e vi abbiamo preparato per il main event, che comincerà tra non molto! Riusciranno i nostri eroi ad avere la meglio sul loro nemico, prima che possa attivare i Kooun-Yubiwa e ricevere l'energia negativa di migliaia di esseri umani? Lo scoprirete... quando avrò finito di scrivere il capitolo 8! Intanto, sto cominciando a raccogliere le idee per il seguito di questa storia, "Digimon Adventure 02: Invasion", che vedrà il ritorno in scena di due vecchie, sgradite conoscenze dei nostri amici Digiprescelti... nessuna delle quali è Myotismon, state tranquilli!

Quindi, restate sintonizzati, amici fan di Digimon, e alla prossima!

Justice Gundam