Realtà alternativa di quella di Lucifer e Chloe.
Mattina. Las Vegas.
Rory giunse in una strada di Las Vegas piena di gente che ballava e musica a tutto volume. La strada era chiusa per l'inaugurazione di un nuovo night club. Rory vide sul palco tra le ballerine, il dj e il presentatore, suo padre Lucifer. Sorrise amaramente. Pochi giorni prima aveva seppellito sua madre Chloe. Un benigno Dio Amenadiel aveva posto l'anima di quella umana che aveva amato il suo dissoluto fratello in un loop in paradiso. Un loop dove Chloe giungeva alla morte con sempre accanto Lucifer. Perché quella Rory non era della realtà di un Lucifer innamorato senza remore della sua Chloe. In quella realtà il Lucifer aveva sedotto la detective, abbandonandola subito dopo aver fatto sesso. Quello stesso Lucifer che non aveva voluto saperne di quella figlia. Inaspettatamente quella Rory si era ritrovata in una realtà dove era tutto diverso. Aveva tanto desiderato restare con quel padre così diverso. Solo Trixie era una costante in tutte due le realtà, restando sempre costantemente accanto a quella sorella con un padre veramente senza cuore.
In quell'altra realtà Rory sperava di restare, magari con quella Rory che stava crescendo nel ventre di Chloe. Un desiderio che si frantumò quando la luce che l'aveva portata in quella realtà la stava per riportarla nella sua. Proprio nel momento in cui Rory capì che stava tornando nella sua realtà, sentì una profonda invidia verso quella Rory che avrebbe avuto un padre che già l'adorava. In modo perfido decise di rendere triste anche quella Rory che doveva nascere. Il giuramento fatto fare all'altro Lucifer era per lei la sicurezza che non solo lei avrebbe sofferto. Per poi pentirsi appena era morta sua madre Chloe, parlando con sua sorella Trixie. Aveva tentato di tornare in quella realtà alternativa ma senza successo. Cercò anche l'aiuto dello zio Dio Amenadiel. Però neanche lui poteva aiutarla, spiegando
"Potevi fare quel viaggio una sola volta verso un'altra realtà"
Un peccato che era certa le sarebbe per sempre gravato sull'anima.
Prima di andare via, Rory guardò per l'ultima volta quel Lucifer, quel padre che odiava infinitamente. Quel padre che contribuì nel farle fare una cattiveria terribile. Sperava così tanto che quella Rory non dovesse soffrire come lei. Tornò da Trixie per cercare di andare avanti.
Realtà di Lucifer e Chloe. Gravidanza di Chloe al quarto mese.
Studio di Linda. Mattina di lunedì.
Il lunedì la terapista Linda non riceveva pazienti. Era il giorno che usava per rimettere controllare e vagliare le varie scartoffie. Seduta dietro la sua scrivania stava finendo al pc portatile la valutazione di una paziente. Una risata di una piccola vita la riportò alla realtà. Suo figlio Charlie di quasi due anni, giocava felice con una palla nel box vicino a sua madre. Riempì il cuore di Linda d'infinito affetto guardarlo gattonare o tentare di alzarsi, con poco successo. Nello stesso tempo Linda ricordò la figlia di Chloe e Lucifer. Una vita destinata in parte alla sofferenza. Pochi giorni prima, un giovedì, Dio Amenadiel l'aveva portata all'inferno per la sessione di terapia di Lucifer ogni due settimane. La cosa che l'aveva colpita, oltre alla sofferenza di Lucifer per dover stare lontano da Chloe e sua figlia, fu per Linda il riferimento a Trixie. Lucifer le disse con una certa emozione
"Oltre il fatto che non potrò esserci per i primi momenti di mia figlia sulla Terra, sono tranquillo perché avrà vicino l'altra mia figlia"
Linda gli domandò sorpresa
"Ce un altra figlia tua sulla Terra?"
Lucifer le sorrise con gli occhi lucidi
"Intendo dire Trixie. Lo sai che rimane per me come fosse la mia prima figlia. Senza di lei, neanche mi sarei avvicinato a tuo figlio"
Linda dovette trattenere anche lei una certa emozione, dicendo con tono più che poteva professionale
"Mi ha detto Chloe che dopo aver spiegato tutto a Trixie l'hai incontrata"
Vide il suo paziente e amico asciugarsi le lacrime, spiegando
"L'ha portata il nostro Dio Amenadiel nella mia ricostruzione dell'attico. Mi ha detto molte cose…"
La voce rotta di Lucifer colpì al cuore Linda
"...Non mi odia per la morte si Dan. Ha detto che aveva sempre saputo chi ero, come Maze e gli altri. Anche dopo avermi visto nella versione bruciata mi accetta…"
Linda sapeva bene quanto quelle lacrime erano salutari per Lucifer
"...da sempre voleva essere una sorella maggiore. Ha giurato di proteggere sempre sua sorella…Linda, quell'anima splendente mi vuole bene"
Felice la terapeuta che il suo paziente e amico non fosse più terrorizzato dai sentimenti.
Il suono di un messaggio giunto nel cellulare scosse Linda dai suoi ricordi. Muovendosi tra le varie applicazioni trovò un video che non ricordava. Aperto il video scoprì che era di Rory, quella del futuro che non sospettava di un altra realtà. Lo aveva girato una sera nell'appartamento di Chloe, una serata tra donne. C'era oltre lei Linda anche Maze, Eva. Improvvisamente alcuni particolari detti da Rory la colpirono. Ascoltò e guardò varie volte il video soffermandosi su quei particolari. Pregò Dio Amenadiel di raggiungerla.
Poche ore dopo. Appartamento di Chloe.
Grazie a un fondo istituito da Lucifer prima di tornare all'inferno, nella centrale di Chloe le agenti donne potevano portare avanti una gravidanza e gli uomini aiutare l'eventuale moglie o compagna senza problemi. Potendo poi restare oltre la nascita altri sei mesi in congedo. Il fondo istituito da Lucifer si occupava dello stipendio dei sostituti. Però Chloe in fondo si annoiava, disposta anche nel fare solo lavoro di ufficio. Sopra ogni cosa, sentiva la necessità di tenere la mente occupata per non pensare alla mancanza del suo Lucifer. Qualche giorno prima le avevano fatto sapere che al suo ritorno in centrale c'era per lei il posto di tenente. Delicatamente Chloe accarezzò quella pancia così piccola, dicendo alla vita dentro di lei
"La mamma cercherà comunque di esserci sempre per te e tua sorella"
Che aprì la porta in quel momento. Sorprese e rese orgogliosa Chloe che la sua quasi quindicenne Trixie sapesse già tutto di Lucifer con tutto il resto, non avendo mai paura
"...mamma io attendevo che qualcuno di voi volesse dirmelo"
Con una totale accettazione di quella gravidanza della madre. La voce di Trixie riportò alla realtà Chloe
"Mamma su forza. Tra mezz'ora devi fare le analisi del sangue. Questa sera zio Amenadiel porterà una curatrice del paradiso per controllare la piccoletta dentro di te"
Infatti Trixie era diventata l'organizzatrice di tutta la gravidanza di sua madre. In un'agenda che Trixie custodiva nella sua camera, Chloe sapeva che la figlia annotava ogni appuntamento medico, cibi che gli erano proibiti e medicine da prendere. Per non perdere l'agenda, Trixie faceva una foto con il cellulare della pagina ogni giorno. Una cura con un affetto che lenivano la mancanza di Lucifer. Un po' commossa, Chloe seguì sua figlia Trixie.
Qualche giorno dopo. Inferno.
Dio Amenadiel era proprio esasperato da suo fratello Lucifer. Il terapeuta delle anime all'inferno a pochi passi dal fratello Dio, gli dava le spalle dicendo
"Non posso farlo. Non posso"
Dio Amenadiel tentò nuovamente di spiegargli
"Io e Linda abbiamo scoperto che quella Rory che era giunta da noi, veniva da un altra linea temporale. Infatti in un video dice che le torri gemelle sono ancora in piedi. Che la Corea del Nord e del Sud non sono mai state in guerra. Soprattutto i nostri genitori mai divorziati o solo divisi. Ulteriore conferma me l'ha dato un mago di una realtà alternativa che mi doveva un favore. Può guardare per un secondo nel futuro. In quello di tua figlia ce la nebbia che significa ancora non scritto. Quindi Luci, tu puoi fare parte della vita di tua figlia senza farti odiare"
Lo scuotere della testa del fratello esasperò il Dio che si tratteneva a stento dal picchiarlo. Lucifer era irremovibile
"Seppure da un altra realtà, era sempre mia figlia. Non posso andare contro la mia parola"
Tornando Lucifer con le spalle basse verso la porta del suo studio da terapeuta, replica di quello di Linda. Non si voltò verso suo fratello Dio Amenadiel per non mostrargli gli occhi lucidi. Lui desiderava sopra ogni cosa tornare dalla sua Chloe ma si sentiva vincolato dalla parola data. Dio Amenadiel sbuffò, pensando a quanto si sarebbe arrabbiata Linda sapendo della decisione di Lucifer. Volò via dall'inferno con una voglia incredibile di strozzarlo. Inevitabilmente Dio Amenadiel e Linda dovettero dire tutto a Chloe e gli altri. La più arrabbiata sembrava Ella che disse
"Quell'altra Rory può ben definirsi un ingannatrice. Facendo così Luci quasi la giustifica. Non posso crederci"
Accanto a lei Carol, che conosceva ogni cosa di Lucifer e del suo mondo, tentò di consolarla. Invece fu Trixie che stupì tutti, dicendo certa
"A ormai decido. Non provi mai nel tentare di tornare in questa famiglia…"
Chloe che cercava di restare calma per la vita dentro di lei finì in lacrime, facendo ancora di più arrabbiare Trixie che continuò
"...mamma non fare così. Alla nostra Rory non serve un padre. Ci saremmo noi"
Chloe abbracciò la figlia. Solo Maze non disse niente, perché erano parole anche troppo forti.
Due mesi dopo. Chloe al sesto mese di gravidanza. Appartamento di Chloe e Trixie. Pomeriggio.
Trixie chiuse con cautela la porta della camera di sua madre Chloe. Da quando aveva saputo la decisione di Lucifer di non tornare comunque, Trixie era certa di vedere nello sguardo di sua madre un'infinita tristezza. Quel pomeriggio, come quasi ogni pomeriggio Chloe dormiva un paio di ore nella sua camera. Trixie si diresse in cucina dove c'era Maze che si preparava un panino, domandando
"Sei sicura di non avere altri impegni?"
La demone le rispose
"Proprio nessuno. Nessuna taglia interessante. Del Lux si occupa Eva, per una mega festa questa notte. Non mi vuole in giro perché dice voglio sempre fare sesso. Quindi vai tranquilla in biblioteca"
Trixie sorrise, fin da bambina adorava la sincerità della sua ormai zia. Salutò la demone uscendo dall'appartamento. In biblioteca voleva studiare a fondo una parte di fisica applicata che non capiva.
Intanto all'inferno. Corridoio dove si trovava la porta dello studio di Lucifer.
Dio Amenadiel planò nel corridoio molto arrabbiato con suo fratello Lucifer per molti motivi. Il primo che aveva disdetto le sessioni di terapia con Linda subiti dopo la rivelazione della falsa Rory. Un fatto che non fermava Linda dal sobbarcare Dio Amenadiel di richieste di portarla all'Inferno ma non poteva farlo. In ultimo, Dio Amenadiel fu avvisato che da una settimana Lucifer non lavorava più. L'ex re dell'inferno stava sempre nella riproduzione del suo attico, bevendo ogni tipo di alcol con indosso solo mutande e una vestaglia rossa. Quel giorno Dio Amenadiel andò a verificare. Trovò un cartello sulla porta dello studio del terapeuta Lucifero, con la frase scritta con inchiostro nero
"Servizio chiuso per sempre"
Un qualcosa che irritò ancora di più Dio Amenadiel. Perché era certo che l'unico colpevole di quel dolore di suo fratello Lucifer era solo Lucifer. Troppe volte aveva tentato di convincerlo, oramai così esasperato da decidere di non rivederlo. Salito nel cielo nuvoloso dell'inferno, Dio Amenadiel si fermò, vedendo un ombra nera scendere dall'altra parte dell'inferno. Nello stesso momento Lucifer era nella riproduzione dell'attico. Stava disteso sul fianco destro, stringendo tra le braccia la cornice di una foto dove c'era lui abbracciato da Trixie e Chloe. Sul pavimento diverse bottiglie di alcol. Un palliativo che non leniva il dolore di Lucifer, un dolore che gli impediva di fare qualunque cosa. Perché era lui stesso a imporsi di restare dov'era per quella parola data a quella Rory. Una Rory che per quanto cercava non riusciva a odiare del tutto. Chiuse gli occhi per cercare nei sogni un po' di pace. Un rumore lo svegliò all'improvviso. Fu afferrato per il braccio destro e lanciato dall'altra parte dell'attico. Confuso e dolorante si alzò non trovando nessuno intorno a lui. Quell'entità lo afferrò per le gambe trascinandolo fuori dalla riproduzione dell'attico. Tentò in ogni modo di liberarsi ma era impossibile. Alcuni demoni nel corridoio ridacchiavano e persino Michael che era in ginocchio intento nella pulizia di un pavimento dell'inferno con uno spazzolino da denti. Dall'alto Dio Amenadiel lo seguiva, aspettando di vedere chi o cosa stava trascinando via suo fratello Lucifer. Lo preoccupò anche la percezione di un immensa forza oscura all'interno dell'inferno.
Qualunque cosa trascinava Lucifer lo portò in aria fin sopra la più alta montagna dell'inferno. Fu lasciato a qualche metro dal suolo, cadendo rovinosamente su delle rocce. Grazie alla sua natura magica, le varie fratture e ferite guarirono mentre cercava di scendere dalle rocce. Stava cercando di capirci qualcosa mentre Dio Amenadiel restava nascosto dietro delle rocce lì vicino. Una voce dietro Lucifer lo sorprese. C'era in piedi a qualche metro da lui Rory. Una Rory però diversa. Quella Rory era vestita come sempre da metallara, completamente di nero. Però Lucifer percepiva intorno a lei un alone oscuro. Quella figlia da un altra realtà gli disse con un sorriso raggiante
"Mi dispiace averti fatto fare quel giuramento. Però devi essere felice papà. Tu contribuirà a rendermi molto potente"
Lucifer fu felice in un certo senso di provare poco per quella ragazzina, dicendogli con tono freddo
"Da quello che vedo sei abbastanza forte nella magia, portandomi qui. Io ti chiedo di liberarmi dal giuramento fatto a te"
Rory scosse la testa, quasi canticchiando
"Non potevo mai immaginare che uccidendo mio padre nella mia realtà…"
Lucifer capì come anche Dio Amenadiel che la magia di quella Rory era oscura
"...potevo acquisire la sua essenza. Ero così ingenua, spaventata di deludere mia sorella Trixie che fuggì nel tempo. Con mio piacere scopri che uccidendo una versione di mio padre in una realtà alternativa, potevo acquisire la sua essenza"
Lucifer arretrò d'un passo, vedendo crescere lunghe unghie affilate sulle dita di quella Rory e una bocca dentata. Quella Rory gli disse con voce roca
"Papà devi essere felice, sei il centesimo Lucifer che uccido"
Lucifer capì che non poteva competere con la magia nera in quella Rory, scappando via. Inseguito dalla versione ultra malvagia della figlia, Lucifer pregò il fratello Dio Amenadiel di aiutarlo. Al sentire la preghiera Dio Amenadiel tentò di fermare quella versione di sua nipote ma fu sbalzato via senza problemi. Tentando di riprendersi, Dio Amenadiel vide dal cielo dell'inferno scendere una piccola luce.
Nell'inferno la Rory di un altra realtà poteva correre, strisciare sui muri, volare con enormi ali di pipistrello nere da cui lanciava piume rosse taglienti. I pochi che avevano tentato di fermarla erano finiti tagliati a pezzi. L'unico felice della scena era Michael.
L'ultima speranza di Lucifer era arrivare a un antico portale che portava al purgatorio. Stanco e stravolto giunse vicino una grotta. All'entrata della grotta c'era una piccola colonna di marmo bianco, alta appena quanto Lucifer. Sulla colonna c'era la forma di una mano. Lucifer stava per mettere la mano sopra la via di fuga quando una freccia rossa di Rory tagliò la colonna in due mentre un ulteriore piuma si conficcò nella mano destra di Lucifer. Sempre Rory batté con un calcio sul suolo quel padre di un altra realtà. Lo voltò sulla pancia, dicendogli con voce rauca mentre Rory gli inseriva tra le scapole due lunghi artigli facendolo urlare dal dolore
"Caro papy l'unico modo per giungere alla tua essenza…"
Altri due lunghi artigli nella schiena
"...dovrò strapparti il cuore dalla schiena, mangiandolo…"
Lucifer sentiva le forze sempre meno, ricordando il mondo lasciato con Chloe e Trixie
"...addio padre"
Lucifer pensò a quella figlia che non avrebbe mai visto. Le domandò perdono per non essere tornato subito da lei. Vide una luce intensa, sicuro che era la morte. Il peso di Rory sulla schiena scomparve. Ancora dolorante Lucifer si voltò verso l'entrata della grotta. Vide che la Rory che voleva ucciderlo stava lottando con un essere alato fatto di luce. Era così sorpreso che neanche si accorse dell'arrivo di Dio Amenadiel che gli disse, anche lui ipnotizzato da quel combattimento
"Luci l'essere fatto di luce e tua figlia Rory..."
Lucifer era esterrefatto
"...cosa rara, tua figlia per tutto il sesto mese di gravidanza di Chloe, quando lei sarà addormentata potrà interagire fuori il grembo materno. Dal settimo mese rientrerà nella santa innocenza"
Lucifer era certo fosse tutto un inganno della sua mente ma il dolore che provocò una piuma di Dio Amenadiel guarendo le spalle ferite, lo convinse che era tutto vero.
Quello scontro ipnotizzò tutto l'inferno che si fermò per guardarlo. La Rory fatta di luce riuscì nel distruggere l'altra Rory facendola letteralmente scoppiare diventando cenere. Tutti applaudirono tra cui Lucifer che grazie alla magia di Dio Amenadiel era vestito nel suo modo elegante. Perché Lucifer voleva presentarsi al meglio alla figlia. Solo che la reazione della Rory fu di dirgli con voce metallica
"Se vuoi tornare la mamma e la sorella ti devono perdonare. Nessun perdono, io non ti voglio come papa"
Lucifer cercò di dire qualcosa ma sua figlia scomparve, spiegandogli Dio Amenadiel
"Credo che Chloe sia sveglia"
Lucifer sussulto alla mano destra del fratello sulla sua spalla, domandandogli
"Tu credi possa esserci perdono da Chloe e Trixie per me?"
Dio Amenadiel desiderava dirgli che lo avrebbero perdonato ma aveva visto le due umane fin troppo arrabbiate. Rispose con sincerità, sperando in un miracolo dell'amore
"Provaci Lucifer, provaci"
L'ex re dell'inferno maledisse non riuscire a venire meno alla sua parola, seppure data a una Rory ingannatrice.
Un paio di ore dopo, mattino sulla Terra. Appartamento di Chloe e Trixie.
Era stata incaricata Linda di raccontare tutto a Chloe e Trixie. Le due umane, sedute l'una accanto all'altra si guardarono alla fine delle spiegazioni di Linda, seduta con loro sul divano. Istintivamente Trixie posò la mano destra sul ventre gonfio della madre Chloe, tubando alla sorella
"Sorellina sei veramente magica. Io sapevo che saresti stata meravigliosa. Ascolta sorella…"
Chloe accarezzò commossa i capelli di sua figlia, Appoggiò la mano destra su quella della figlia posata sul suo ventre
"...Se vuoi puoi venire a interagire anche con me. Sull'argomento papà non ti preoccupare, faremo tutto quello che potremmo per il tuo benessere"
Linda domandò a Trixie
"Pensi che Lucifer possa far parte di questo benessere?"
Trixie guardò sua madre, rispondendo a Linda con un mezzo sorriso
"Io ammiro Lucifer perché mantiene la parola data ma soprattutto non mente mai. Da parte mia sarei disposta ad andare oltre ogni cosa. Perché mia sorella si merita un padre come Lucifer e io un patrigno…"
Trixie scosse la testa
"...Non un patrigno ma un secondo padre. Il primo resterà sempre mio padre Dan. Mia madre…"
Trixie guardò commossa sua madre, altrettanto commossa con gli occhi lucidi
"...poi si merita di vivere il suo immenso grande amore. Come in un domino di speranza voglio essere io nell'accettare di perdonare Lucifer. Come in una vera famiglia che possiamo creare finalmente"
Chloe era orgogliosa della sua scimmietta, annuendo positivamente a Linda che pregò Dio Amenadiel. Il Dio era nel parcheggio accanto dove era l'appartamento, seduto nella corvette con suo fratello Lucifer. Appena gli disse
"Puoi andare"
Non lo vide più accanto a lui. Il Dio sorrise contento, finalmente poteva prevedere un futuro felice per il fratello.
Poco dopo.
Maze non vide mai sua moglie Eva così commossa come quando vide una scena entrando nell'appartamento di Chloe e Trixie. In piedi vicino al divano Lucifer era abbracciato da Chloe e Trixie, dicendo quell'ex re dell'inferno con voce rotta
"Quanto mi siete mancate…senza di voi mi sentivo incompleto…solo"
Chloe si staccò dall'abbraccio, mettendo sul ventre gonfio la mano sinistra di Lucifer, sopra la mano di Trixie e infine la sua. Tutte tre sentirono dei calcetto dati dalla vita dentro Chloe che disse
"Anche lei approva"
Tutto era possibile per quella piccola famiglia riunita.
FINE
