'Da voi non me lo aspettavo proprio'
Le ultime parole della signora Hughes, prima della cordiale buonanotte, risuonavano nelle orecchie del maggiordomo mentre questo si dirigeva mesto in camera.
Era strano.
Tutti, al piano di sopra come di sotto, pensavano a lui come a un uomo privo di sentimenti.
Senza cuore. Forse con un libro delle regole dove dovrebbe esserci quell'organo vitale.
Solo la signora Hughes lo vedeva per quello che era.
O per lo meno per quello che, in base a ciò che sapeva, pensava che fosse.
Per questo era rimasta delusa da lui.
Non delusa. Neanche arrabbiata. Solo scioccata forse.
Come poteva l'uomo che curava il ginocchio sbucciato a una Lady Sybil di 5 anni (che se lo era cercato correndo a destra e sinistra senza posa) essere così duro con William per uno strappo involontario dovuto dell'usura dell'indumento?
Come poteva asciugare gli occhi a una viziata Lady Mary e calmarla quando si lamentava di sua sorella Edith con parole poco gentili per una bimba di 10 anni, quando a Thomas lo trattava così duramente solo per aver definito Lady Grantham LA VECCHIA?
La donna, per quanto in gamba fosse, aveva circa 70 anni per l'amor del cielo. Se non era vecchia lei...
Ma Charles Carson non era così. O almeno, non era SOLO così.
Lui era appassionato. Appassionato nel suo lavoro oggi e, da giovane, appassionato alla vita. All'amore.
Avrebbe voluto che Elsie, la signora Hughes, lo avesse conosciuto allora.
'A che sarebbe servito? Ti avrebbe visto nel periodo più ridicolo della tua vita. Ma forse se l'avessi incontrata prima... prima di Charlie, prima di Alice... forse...' pensò.
No! Inutile piangere sul latte versato. Il passato era passato, e l'unica cosa che poteva fare era tenersi stretto la sua seconda occasione a Downton.
Certo si sarebbe scusato con William come prima cosa il giorno dopo.
Non che fosse dalla parte del torto.
O per scusarsi di quanto detto.
Ma scusarsi sicuramente del modo e delle circostanze.
Il ragazzo era giovane e, a sua lode, aveva la testa molto più a posto di quanto non l'avesse avuta lui alla sua età.
Il mondo cambiava e a Carson, che il cambiamento non piaceva, sembrava fosse troppo in fretta.
Ripensandoci, lui stesso aveva beneficiato del cambiamento nelle cose.
Un esempio banale era stata la sua promozione a maggiordomo. Se le cose non fossero CAMBIATE all'epoca, non sarebbe dov'era adesso.
Se solo avesse potuto aprirsi VERAMENTE con Elsie.
Ahimè una regola non scritta ma vigente obbligatoria dell'epoca era che chi aveva ruoli di responsabilità in una casa, come maggiordomo o governante, non fosse sposato. Figuriamoci sposati uno con l'altro.
Dovevano la loro lealtà, fedeltà, tempo ed energia alla famiglia che servivano e non avrebbero quindi potuto mai provvedere il necessario ad una famiglia propria, se non forse dal punto di vista materiale. Per quanto la volessero.
Una famiglia, che abbia figli o meno, ha bisogno di amore, affetto, devozione. Non solo di soldi.
Per questo Charles amava tanto la famiglia del piano di sopra (che non cambiava mai tranne nascite, morti e matrimoni, al contrario di quella di sotto), che lo aveva accolto nuovamente sotto la sua ala protrettice e lo aveva fatto diventare qualcuno.
Proprio quello era il motivo invece dell'amore di Elsie per i membri dello staff. Anche se i giovani andavano e venivano, come spesso era successo, lei si sentiva come se potesse lasciare un esempio positivo.
Quante ragazze erano entrate come cameriere e ora si erano sposate, e sapevano gestire la loro casa grazie agli insegnamenti della signora Hughes?
Quanti camerieri erano andati a lavorare in fabbrica per mantenere moglie e figli, e sapevano come rispettarli e amarli grazie alla governante di Downton Abbey?
