Mattina. Inferno riformato.
Chloe era di fronte alla prima porta. La prima di dieci porte che la separavano dal suo Lucifer. Respirò profondamente guardando quell'inferno così cambiato. Un luogo che Lucifer voleva di giustizia non di solo dolore e tortura. Vicino a Chloe c'era sua figlia Trixie e Maze. Proprio Maze le aveva dato un suo vestito da combattimento seppur avessero detto che era più qualcosa di mentale che fisico in ogni porta. Un ulteriore abbraccio della figlia Trixie rincuorò Chloe ma soprattutto sentirle dire
"Mamma fai del tuo meglio per liberare Lucifer. Deve essere il mio papà del cuore…"
Come Trixie definiva un patrigno
"...Se lo vedi diglielo che non mi spaventa il suo aspetto bruciato e neanche le ali"
Chloe baciò la fronte della figlia, sperando di non commuoversi. Più indietro c'erano Amenadiel, Jesus, Ilis la nonna materna di Lucifer e Linda. Tutti notarono un luccichio sulla prima porta, fatta di semplice legno bianco. Comparve una maniglia dorata che sembrava un ala. L'anziana nonna materna di Lucifer, Ilis, si avvicinò a Chloe dicendole con tono calmo
"Se ancora vuoi, ora puoi iniziare. Ricorda Chloe, ogni livello ti mostrerà i momenti peggiori del nostro Lucifer. Cercherà di farti decidere di lasciarlo dove si trova. Tu devi contrapporre momenti che trovi nei tuoi ricordi, momenti che dimostrano quanto sia importante per te Lucifer. Cercando anche di spiegare perché lo ritieni degno del tuo amore"
Chloe annuì positivamente mentre sua figlia Trixie la staccava dal suo abbraccio. Decisa si incamminò alla porta toccando la maniglia scomparendo. La nonna materna di Lucifer disse commossa
"Ti auguro di riuscire, anima splendente..."
Accarezzando la spalla destra di Trixie, domandando
"...Vuoi fare merenda?"
Maze si avvicinò alle due, dicendo a Trixie
"Trixie ricorda che mai devi disdegnare un pasto. Non serve a niente essere deboli"
Trixie annuì positivamente, rispondendo alla nonna materna di Lucifer con un timido sorriso
"Accetto con piacere il suo invito"
L'anziana ridacchiò, dicendole ma anche agli altri
"Niente voi o lei verso di me. Per tutti voi sono solo Ilis…"
Rivolgendosi a Maze
"...ma la famosa Eva, molto cara soprattutto a te?"
Maze cercò di non mostrare emozione alla frase della nonna materna di Lucifer che Eva era importante per lei, rispondendo
"Non sopporta le attese. Preferisce attendere al Lux cosa succederà in questo luogo"
L'anziana annuì, capiva bene Eva quanto un'attesa senza poter fare nulla era snervante, rivolgendo la sua attenzione al nipote Amenadiel che vide proprio angosciato che fissava la prima porta, scosso dal risveglio alla realtà
"...nipote porta queste due amiche..."
Maze e Trixie
"...nella sala del buffet"
Amenadiel esegui, incamminandosi verso il castello con accanto Trixie e Maze. La nonna materna di Lucifer si avvicinò a Jesus, facendo segno a Linda di avvicinarsi, dicendo a bassa voce
"Comunque vadano le cose per Lucifer e Chloe…"
L'eterna capì la gravità di quelle parole
"...In paradiso devono cambiare molte cose. Prima di tutto tu Linda…"
Linda provava rispetto verso quella donna
"...cerca di restare vicino alla nostra Trixie e mio nipote Amenadiel. Tutte due sono scossi e preoccupati della situazione"
Maze posò silenziosamente la mano destra sul petto, segno di accordo che piacque all'anziana eterna. La nonna materna di Lucifer si rivolse a Jesus, porgendogli un foglio con delle scritte che il figlio di Dio lesse rapidamente, annuendo positivamente. In un luccichio Jesus scomparve. Rimase Linda con l'anziana Ilis che le disse dopo averla appoggiato la mano destra sulle spalle
"Prima di tutto ora parliamo tranquillamente tu e io. Prima di tutto, sono felice che farai diventare padre mio nipote Amenadiel"
Linda sembrò sorpresa ma disse ricordando con chi parlava
"Credo di non poter negare"
L'anziana Ilis la cinse con il braccio destro alla vita, indicandole con un movimento del capo il castello
"Andiamo anche noi nel castello. Mi servirà anche per un compito di convincimento"
Linda si sentiva sicura con quell' essere magico.
Nel castello Jesus comparve in un salotto dove era Dio con l'ex moglie la Dea. Sembravano a Jesus i due molto invecchiati e soprattutto preoccupati. Il figlio di Dio disse al padre
"Padre e voi Dea, sediamoci. Ce molto da parlare. Vedo che finalmente sentite il peso delle vostre colpe"
I due annuirono positivamente, dicendo Dio indicando il foglio che Jesus teneva tra le mani
"La mia ex suocera detta legge, riconosco la sua scrittura"
Jesus accennò un sorriso, rispondendo
"Sono solo dei consigli che possono diventare molto"
I tre sedettero a un tavolo quadrato di legno scuro.
In un altra ala del castello l'anziana Ilis aprì una porta, rivelando in un altro salottino Dan ed Ella, confusi e sorpresi. La nonna materna di Lucifer disse a Linda
"Meritano di sapere ogni cosa. Comunque vada. Per Chloe e Trixie"
Linda approvò, seguendola nel salottino, chiudendo la porta.
Nel frattempo, Chloe dopo essere entrata dalla prima porta.
Chloe si trovò semi trasparente, potendo levitare in aria. Era in quel nulla come lo era stata con Lucifer, dopo aver spento le fiamme del suo dolore. Sentì una voce metallica dire
"La prima porta viene denominata: il figlio di Dio"
Si trovò in uno splendido giardino rigoglioso. A qualche metro vide scorrere un placido fiume. Una voce nella sua testa le disse che era il paradiso. Improvvisamente da dietro dei cespugli corsero fuori quattro ragazzini che Chloe poteva dire di un dieci anni, con indosso delle tuniche bianche e piedi scalzi. Due dei ragazzini Chloe riconoscete che erano gemelli. Proprio uno di questi disse con fare trionfante
"Abbiamo dato una bella lezione a quel mammalucco"
Notando Chloe che l'altro gemello era forzatamente felice. Quel gemello felice disse a un altro dei ragazzini
"Uriel complimenti per aver portato quella colla così forte…"
Per continuare con l'altro
"...Gabriel le piume di drago sono state un'ottima idea"
In quel momento Chloe capì chi erano. L'aiutò anche il ragazzino denominato Uriel che disse al gemello che parlava prima
"Michael, finalmente nostro fratello Vien imparerà il volo, senza bloccare ogni volta la lezione con la sua incapacità…"
Domandando all'altro gemello rimasto in silenzio
"...vero Samael?"
Conferma ulteriore per Chloe. Una voce maschile da adulto che urlava
"Michael! Uriel!Gabriel! Dove siete?"
Tolse la gioia dei ragazzini. Quello che era Michael disse a tutti
"Se andiamo in direzioni diverse non ci possono prendere tutti"
disperdendosi intorno. Solo quello che era un giovane Lucifer non scappò subito, guardando preoccupato verso una zona. La paura però diede alla fuga anche il giovane angelo. La scena cambiò agli occhi di Chloe. La solita voce le disse che era nella sala del trono di Dio.
Nella sala del trono Chloe vide i quattro ragazzini in piedi a pochi passi dal trono di Dio loro padre. Tutte e quattro avevano lo sguardo basso. Non c'era ancora il trono di Jesus. Invece c'era in piedi accanto a Dio un ragazzino piuttosto esile. Dietro le spalle del ragazzino due piccole ali aperte dove c'erano attaccate poche piume grigie. Dio disse con tono così arrabbiato che provocò nuvole nere nel cielo limpido del paradiso
"Avete osato incollare a un albero del giardino del paradiso terrestre vostro fratello per le ali, usando colla e piume di drago…"
Tuoni e fulmini provocarono lo spavento dei quattro giovani angeli
"...avete osato anche troppo. Tu soprattutto Michael!..."
Chloe notò che la mano destra del giovane Lucifer era fasciata, sorridendo perché sapeva cos'era successo
"...dovresti essere un esempio!..."
Dio respirò profondamente, i tuoni si calmarono ma le nuvole nere erano ancora in cielo. Dio si rivolse al giovane Samael
"...per non parlare di te Samael. Sei incaricato di creare le stelle nel cielo ma sei ancora in ritardo con il lavoro. Non possiedi nessun giudizio o minimo senso dell'onore. Figlio sei fortunato che in te rivedo la mia gioventù scombussolata. Non tirare troppo la corda, prima o poi potrei dimenticare che sei mio figlio. Comunque tutti voi siete condannati a pulire le stalle dei cavalli alati finché lo riterrò giusto"
Chloe disse a quel maleficio che teneva prigioniero Lucifer
"Io conosco il resto della storia"
Chloe si concentrò. Apparve l'immagine di lei molto arrabbiata con accanto Lucifer che usciva dalla scuola di Trixie. La figlia di Chloe li seguiva per niente contenta. I tre salirono nella corvette rossa con tettuccio di Lucifer. Appena partiti, una furente Chloe disse alla figlia seduta dietro
"Sono molto delusa da te Trixie. Come gli altri non sei intervenuta quando quelle altre tue compagne hanno tagliato una treccia a quella bambina"
Trixie cercò di giustificarsi
"Mamma sarei stata presa per una spia. Non potevo fare niente"
Dopo un grave silenzio tra madre e figlia, Lucifer disse a Trixie
"Prole io capisco che non vuoi essere trattata come una spia. Però ti assicuro che ti sentirai peggio quando ripenserai a quei momenti…"
Chloe ricordava fin troppo bene quel momento, dove Lucifer la sorprese dando un buon consiglio alla figlia.
Accostata la corvette vicino al marciapiede, Lucifer continuò a Trixie
"Tu conosci la mia situazione famigliare…"
Trixie annuì positivamente e Chloe era certa fossero solo metafore i suoi riferimenti ad angeli e roba del genere
"...quando ero ancora in paradiso, vivendo in una sorta di caserma militare, per tutti ero uno scavezzacollo, ignorante delle leggi. Non sai quante volte sono stato punito per azioni illecite che si direbbero in modo benigno marachelle. Purtroppo troppe volte seguivo il gruppo. Solo una cosa mi consola oggi, ma blandamente, al ricordo delle mie malefatte da bambino e adolescente. Per quanto potevo cercavo sempre di mettere una piccola toppa. Per esempio una volta con il mio gemello Michael e i nostri fratelli Uriel e Gabriel, bloccammo le ali di un nostro fratello poco bravo nel volare ai rami di un albero del giardino dell'Eden. Io, dopo che erano andati via tutti gli altri, tornai indietro aiutando quel fratello a liberarsi. Mi tagliai anche il palmo della mano destra. Non mi importava perché era lo scotto per essere un piccolo fuorilegge. Comunque il senso di colpa non mi abbandonò mai. Avrei preferito essere odiato, magari picchiato ma non seguire il gruppo"
La Chloe semitrasparente cercò di abbracciare il suo Lucifer ma neanche lo sfiorò. Orgogliosa del suo amato re dell'inferno, Chloe disse a quel posto che lo teneva prigioniero
"Questa condivisione di un'esperienza di Lucifer fu fondamentale per mia figlia Trixie. Grazie a Maze imparò le tecniche di difesa personale, riuscendo nel far paura ai bulli della sua scuola. Quindi non puoi mostrarmi nulla che può farmi desiderare di non volere Lucifer nella mia esistenza"
Chloe tornò nel nulla dove una voce metallica le disse
"Era pur sempre un figlio di Dio che non eseguiva gli ordini del padre. Doveva fare le stelle ma rimandava"
Chloe ridacchiò. Mostrò il perché del ritardo. In altri racconti, Lucifer le rivelò che passava molto tempo con i fratelli e le sorelle più piccole
"Odiavo vederli così spaventati e soli tra ordini e prove di coraggio. Soprattutto mi era molto cara Azrael. La cara Ella e Trixie mi ricordano molto quella mia sorella così tanto nerd quando non c'era questa definizione. In fondo fui felice che non vide come ero diventato dopo la caduta. Per fortuna Jesus cambiò le cose in paradiso, pensa detective, ora in paradiso festeggiano anche i compleanni. Io passavo le notti restando con loro nei dormitori per cantare, leggergli favole o solo consolarli per qualche grave punizione"
Di fronte a Chloe comparve una porta logora con una maniglia che sembrava piegata da un enorme fiamma. Toccata la maniglia, Chloe sentì la voce metallica dire
"Apri la seconda porta, la porta riflesso di un mostro"
Fuori la zona delle dieci porte.
Nell'enorme veranda del castello, Trixie era rimasta seduta in una comoda poltrona imbottita, coperta da un plaid color oro. Non poteva negare a Maze che stava meglio con la pancia piena, seppure con il cuore in subbuglio. Maze le aveva anche detto che gli altri avevano cercato qualcosa da fare, non sopportando l'attesa. Appena Trixie vide cadere il muro del cerchio della prima porta disse con un enorme sorriso
"Brava mamma, continua cosi"
Nello stesso momento, dalla finestra di un'enorme biblioteca nel castello, anche Amenadiel vide il crollo del muro della prima porta. L'angelo cercò di mantenere la calma, sussurrando a se stesso
"Calma. Mancano altre nove porte"
Quasi non accorgendosi dell'arrivo di Linda che gli disse con un timido sorriso
"Amenadiel devo darti due notizie…"
L'angelo le diede ogni attenzione
"...grazie a tua nonna, tua sorella Azrael e l'angelo Charlotte possiamo dire Dan ed Ella tra gli amici di Lucifer. Lo accettano del tutto…"
Amenadiel stava per dire qualcosa ma Linda alzò la mano destra per fermarlo, continuando
"...ti prego, potrei perdere il coraggio. Il coraggio per dirti che sono incinta di quasi quattro mesi. Non ti obbligo nel fare niente, io mi…"
Un abbraccio di Amenadiel bloccò Linda, domandandogli
"...cosa vuol dire?"
Amenadiel le rispose con gli occhi lucidi
"Che in ogni modo ci sarò per te e la vita creata. Linda non immagini quanto tu mi abbia salvato. Ero devastato scoprendo cosa avevano fatto i miei genitori a Luci. Vedere poi la tristezza di Trixie aveva gravato ancora di più il mio senso di colpa. Invece tu, mia splendida Linda sei stata una gioia, doppia per avermi detto di Dan ed Ella"
Per Linda fu l'abbraccio più soddisfacente di sempre.
CONTINUA
