CAPITOLO 1:Ari wants to kill the team
Gibbs era tornato con McGee in ufficio da quasi un'ora ormai. I due avevano setacciato da cima a fondo la zona della sparatoria e il palazzo per cercare prove del coinvolgimento di Ari, ma avevano trovato solo un paio di bossili di proiettili che in quel momento Abby stava analizzando. Gibbs aveva il brutto presentimento che i risultati sarebbero stati un buco nell'acqua. 'Maledizione!' - pensò- 'Ci sarà un modo per incastrare quel bastardo!'
Ari aveva quasi ucciso Kate e visto lo stato del computer di McGee supponeva che avesse cercato di uccidere anche lui. Era ovvio che voleva far fuori il suo intero team, e Gibbs voleva smascherarlo prima che questo succedesse. Metterlo in prigione o ucciderlo non faceva nessuna differenza. Il suo cellulare squillò. "Pronto?"
"Capo sono io"- rispose Tony- "Volevo avvisarti che Kate sta bene, ma passerà la notte in ospedale per precauzione. Non sai cosa c'è voluto per convincerla!"
Dal tono di voce spazientito di Tony, Gibbs poteva immaginarselo. "D'accordo Dinozzo, resta con lei e tieni gli occhi aperti." Poi parve riflettere un attimo e disse: "Domattina non portarla a casa, venite tutti e due qui in ufficio" Tony stava per chiedergli il perchè, ma Gibbs lo battè sul tempo. "Perchè è più sicuro, Dinozzo. E perchè te lo dico io" Detto questo terminò la telefonata.
McGee lo guardò di sottecchi. "Dovremmo rimanere anche noi all'interno dell'edificio capo?"
"Si. Dormiremo qui stanotte".L'ufficio era veramente il posto più sicuro al momento e avrebbe obbligato il resto della squadra a restarci volendolo o no. Non voleva rischiare di perdere nessuno di loro.
Gibbs non si era accorto che Abby e Ducky erano entrati nella sala. "Ma Gibbs!- disse la ragazza- io e Ducky volevamo andare a trovare Kate in ospedale e toglierla dalle grinfie di Tony.." Lo guardò sorridendo cercando di ottenere il permesso di uscire.
"Non se ne parla Abby! Vuoi che ti succeda quello che stava per accadere a lei!" ribattè furioso l'uomo.
"Ma in realtà Ari voleva colpire te, no? Si è sbagliato ed ha colpito di striscio Kate..." vedendo che Gibbs evitava di guardarla negli occhi, la verità la colpì come un fulmine a ciel sereno. "Oh mio Dio! Voleva sparare a lei! Non dirmi che siamo tutti in pericolo!" disse allarmata.
"Calma Abby" l'uomo le si avvicinò e l'abbracciò. "Non ti succederà niente. Te lo prometto."- poi guardò gli altri due uomini "Lo prometto a tutti voi"
Ducky lo fissò preoccupato "Come sta Caitlin?Sa la verità?"
"Sta bene. No, non sa la verità, ma la sa Tony. Gli ho chiesto di stare con lei stanotte in ospedale e di portarla qui domattina- vedendo l'espressione preoccupata dell'uomo anziano lo rassicurò- Vedrai Duck andrà tutto bene" e gli diede una pacca sulla spalla. Poi si rivolse ad Abby "Hai trovato qualcosa sui bossili di proiettile?"
Abby si staccò da lui e si ricompose. "Sono riuscita a capire la marca e il fucile dal quale probabilmente sono stati sparati. Ho anche rifatto la traiettoria del proiettile che...- le parole le morirono in gola mentre pensava a cosa sarebbe potuto succedere all'amica. McGee avvicinatosi a lei le strinse una spalla. Abby confortata da quel gesto riprese a parlare:"...che ha ferito Kate. Chiunque ha sparato si trovava sul tetto del palazzo di fronte proprio come avevi ipotizzato tu. Ma..."
"Ma non c'è niente che lo riconduca ad Ari" finì lui per lei.
Abby annuì triste. "Mi dispiace Gibbs"
"Non importa Abs." la guardò dolcemente. "Trovatevi un posto comodo signori e riposate un pò. Domani ci aspetta una lunga giornata"
"Posso andare nel mio laboratorio a prendere il pupazzo?" gli chiese Abby.
Gibbs le sorrise "Permesso accordato. Mcgee accompagnala" Il ragazzo annuì.
Appena i due furono fuori dall'ufficio, il cellulare di Gibbs si mise a squillare. "Pronto?"
Gli rispose una voce di donna divertita "Non dirmelo! Te ne sei dimenticato! Ah Jehtro che devo fare con te?"
Malgrado la situazione non fosse delle migliori, Gibbs non potè fare a meno di curvare le labbra in un mezzo sorriso. "Scusa Ann, ma il momento non è dei migliori. E poi che cosa mi sarei dimenticato?" ribadì confuso.
"La cena, Jehtro. Sai quella cosa dove ci si mette tutti seduti a tavola e si chiacchierà un pò?"
Gibbs roteò gli occhi. "Se ti riferisci a quella 'cena', non mi sono perso niente!"
Ducky lo guardò curiosamente, capendo a poco a poco con chi stava parlando.
"Ah Jehtro! Sempre il solito! Che scusa hai stavolta per giustificarti?" gli ribattè divertita lei.
Gibbs cambiò tono. "Qualcuno ha cercato di uccidere alcuni membri della mia squadra oggi"
Dall'altra parte del telefono si sentì un silenzio assoluto per un paio di secondi, poi la voce della donna preoccupata. "Oddio, ma stanno bene?" chiese. Sapeva quanto quelle persone fossero importanti per lui.
"Si, è solo che...bè sarò un pò impegnato qui"
"si capisco" gli disse comprensiva "Vuoi che venga lì lo stesso questo weekend?"
Gibbs dissentì. "No, è meglio che tu rimanga fuori da questa storia. Ti chiamerò io quando le cose si saranno sistemate" e mise giù il telefono senza salutare. Sapeva che lei non se la prendeva. Aveva imparato a conoscerlo ormai.
"Era Annette?" gli chiese Ducky.
"Si" ribattè secco lui chiudendo il discorso. Aveva altre cose a cui pensare al momento.
Abby e McGee tornarono dal laboratorio di lei e si sdraiarono vicini alla scrivania di lui. McGee si tolse la giacca e la posò su Abby che si era sdraiata con la testa appoggiata al suo pupazzo, il quale ogni tanto emetteva qualche 'rumore'. Gibbs li guardò sorridendo pensando che erano davvero carini insieme. Poi spostò l'attenzione fuori dalla finestra, dove stava piovendo. Ducky si avvicinò a lui. "Che cosa c'è?"
"Non lo so, ma ho la sensazione che qualcuno ci stia osservando"
FINE PRIMO CAPITOLO
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Riferimenti:
-Ho preso l'idea dell'ufficio più sicuro dai primi due episodi della terza stagione quando gibbs obbliga i suoi a rimanere all'interno dell'NCIS
-Il pupazzo di Abby: nell'ultimo epsiodio della seconda serie scopriamo che Abby ha un pupazzo che emette il suono della scoreggia
