CAPITOLO 9: Feelings
Kate era seduta alla sua scrivania immobile a fissare il vuoto. Il telefono squillò.
"Pronto?" rispose con voce atona.
"Kate? Sono Ducky. Ho appena saputo. Ma...sta bene?"
La ragazza sospirò. "Non lo so Duck"
Sentendo la voce triste e quasi senza vita di Kate, il dottore ne ebbe compassione. "Senti..vuoi venire giù? Così ne parliamo"
La ragazza acconsentì e riagganciò. Aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno.
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Gibbs entrò nel
laboratorio della scientifica senza essere accolto da nessuna musica
assordante. 'McGee deve averglielo detto' pensò.
Trovò
i due ragazzi seduti per terra in un angolo della stanza, entrambi
coi volti tristi.
McGee appena lo vide si alzò in piedi di scatto. "Hai saputo qualcosa di nuovo capo?"
Gibbs scosse la testa e gli fece segno di tornare su in ufficio. Abby rimase seduta per terra stringendosi le gambe con le mani e con il volto appoggiato sulle ginocchia. L'uomo le si avvicinò e l'aiutò a rialzarsi.
"Abs, abbiamo trovato questo sangue. Fai una scansione del DNA per vedere a chi appartiene."
"Pensi sia di Tony?" gli chiese la ragazza preoccupata. Gibbs non sapeva cosa risponderle. La osservò per un pò negli occhi senza parlarle. La ragazza annuì ed iniziò la scansione.
"E' stata colpa mia, Abs" la voce di Gibbs risuonò forte e chiara nel silenzio della stanza. "Avrei dovuto saperlo...avrei dovuto intuirlo...Maledizione!" e con un pugno colpì il tavolo.
Abby lo guardò avvertendo tutto il suo dolore. Non riuscendo più a trattenere le lacrime lo abbracciò. "Non è stata colpa tua." gli disse con la voce rotta dal pianto. "Promettimi solo che lo ritroverai."
"Te lo prometto" disse sicuro Gibbs allontanandosi dall'abbraccio e asciugandole con il pollice le lacrime che le erano scese sulle gote. "Fosse anche l'ultima cosa che faccio!"
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Kate entrò in sala autopsie e vide Ducky insieme a Palmer.
"Signor Palmer può lasciarci soli?" Il ragazzo annuì e con un'occhiata perplessa se ne andò.
Ducky fece cenno a Kate di sedersi su un tavolo vuoto. Lui le si sistemò accanto."Tutto bene?"
"No Ducky! Non va tutto bene!" disse arrabbiata scuotendo al testa. "E' tutta colpa mia"
"Cosa è colpa tua?" le chiese dolcemente.
"Tutto questo! Quest'incubo dal quale non c'è via d'uscita! Se solo avessi ucciso Ari quando ne ho avuto l'occasione, Tony non..." La frase le si spense a metà mentre cercava di trattenere le lacrime. Non voleva piangere di nuovo per Tony. Ma a volte quello che uno vuole non coincide con la realtà dei fatti.
"Kate" disse Ducky posandole un braccio sulle spalle "Non è vero e lo sai. Un anno fa in questa stessa stanza non potevi prevedere quello che sarebbe successo in seguito. Purtroppo nessuno di noi può."
Kate annuì debolmente e continuò a guardare dritto davanti a sè senza avere il coraggio di guardarlo negli occhi. Una singola lacrima le scese sulla guancia.
"Vieni qui" L'uomo la strinse forte a sè e finalmente la ragazza si lasciò andare ad un pianto liberatorio.
"Non voglio perderlo!" singhiozzò Kate contro la sua spalla.
"Lo so, bambina mia" Ducky sapeva che quello che la ragazza aveva appena detto le era venuto fuori d'impulso. Era dovuto all'angoscia del momento ed una volta tornata in sè l'avrebbe negato.
"Kate non devi preoccuparti" le disse per rassicurarla "Tony è un ragazzo forte che sa cavarsela da solo. Ce lo ha dimostrato varie volte." detto questo le passò un fazzoletto. "Vedrai tornerà quanto prima qui con noi e ricomincerà a torturarti." Si complimentò con se stesso perchè sul viso di Kate era apparso un sorriso.
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Tony cercò di sistemarsi meglio sulla scomoda sedia. Aveva la schiena dolorante, le gambe intorpidite e la testa che gli pulsava ancora. Visto che non c'era molto da fare, ripensò alle parole di Ari. Sapeva che in realtà i suoi colleghi gli volevano bene. Facevano finta di considerarlo una palla al piede ma...Sospirò. Poteva quasi vedere Abby sull'orlo delle lacrime e spronare a Gibbs a ritrovarlo. Quest'ultimo probabilmente si stava incolpando dell'accaduto e cercando un modo di uccidere Ari il più dolorosamente possibile. Ducky e McGee erano sicuramente preoccupati per lui, poteva quasi avvertirlo. E Kate? Bè con lei la faccenda era un pò più complicata. A volte si comportava con lui come se non lo sopportasse. Dopotutto non aveva tutti i torti, riflettè. La stuzzicava di continuo, ma non poteva farne a meno. C'erano altre volte però che gli era capitato di pensare che quella di lei fosse solo una maschera e che in realtà ci tenesse sul serio a lui. La questione della piaga ne era stato un esempio lampante. Era rimasta con lui rischiando persino di essere infettata. Mcgee gli aveva riferito che mentre lui era sul punto di morire, Kate era esplosa in un pianto dirotto. Ne era rimasto sorpreso...non si aspettava una reazione simile da parte sua. Ma da qui a provare a qualcosa di più per lui della semplice amicizia, come aveva sottinteso Ari, ce ne voleva. Neanche lui, d'altronde provava qualcosa di più per lei, si disse.
Il
dolore alla testa si fece più pressante. 'Maledizione!' pensò
furioso. 'Se mi capita tra le mani Donner, vedi cosa gli faccio!
Proprio sulla nuca mi doveva colpire?'.
Si guardò intorno e
vide il suo controllore comodamente seduto sulla sedia. Doveva
pensare ad un piano per uscire da lì.
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Gibbs fissò il computer per l'ennesima volta, aspettando i risultati. Non aveva altro da fare. Non c'era nessun altra pista da seguire, anche se sapeva che Ari non si sarebbe fatto attendere. Voleva lui ne era certo. Prendere Tony era stato solo un pretesto. Si voltò e guardò la figura di giovane donna sdraiata per terra che dormiva profondamente. Era stato lui ad insisitere che si riposasse un pò. Ne aveva passate tante quel giorno. Si alzò dalla sedia e con in mano il Caff Pow si avvicinò a lei.
"Abs" le disse scuotendole dolcemente una spalla. La ragazza mormorò qualcosa, poi aprì gli occhi. Gibbs le allungò il bicchiere e lei gli sorrise di rimando.
"Novità?" chiese Abby alzandosi.
"No. Questo coso non ha ancora suonato perciò..."
Abby diede un'occhiata all'orologio. "Manca poco" Si sedette sulla sedia dove prima era seduto Gibbs a sorseggiare il Caff Pow. Il suo sguardò si soffermò per un attimo sul cestino, dal quale trasbordavano bicchieri vuoti di caffè. A quanto pare mentre lei dormiva, il capo aveva fatto il pieno.
Un beep segnalò che la scansione del DNA era terminata. Gibbs ed abby guardarono ansiosi il monitor. Ma ciò che comparì sullo schermo li lasciò entrambi attoniti. Il sangue apparteneva a Richard Donner.
FINE NONO CAPITOLO
Riferimenti:
-Dunque per tutto il capitolo vi
sono riferimenti a SWAK (2x22) dove Tony era stato infettato con la
piaga.
-La scelta di Ducky come confidente di Kate l'ho fatta
perchè primo appunto in SWAK lei piange tra le sue braccia
perchè Tony sta morendo e secondo perchè nell'episodio
Pop Life (2x16) dopo che Kate e Tony hanno avuto un'altra delle loro
litigate vanno da Ducky per chiedergli di fargli da moderatore. Lui
accetta dicendo così:
Ducky: Va bene sarà un pò
come fare un consulente matrimoniale!
Tony schifato: Non dire
così
Kate: Si infatti. Il nostro è solo un rapporto
tra colleghi
E Ducky qui fa un'espressione di chi la sa lunga!
-I
nomignoli tipo Abs, Duck non me li sono inventati. In inglese Gibbs
(sopratutto), Tony e Kate tendono a chiamarli così. Perchè
nella versione italiana non lo facciano per me rimane un mistero!
