Intanto in sala riunioni dei quattro cavalieri.
Artorias rideva per entrambi gli episodi narrati da Ornstein.
- Ridi, ridi fin che non capiterà a te - disse sarcasticamente il cavaliere del leone.
- Scusa Ornstein ma era esilarante, la tua non morta comunque si potrebbe annoiare se comincia a fare cose di questo tipo, trovale un hobby - suggerì Ciaran, infondo erano donne si potevano capire, ma cosa piaceva a Lora?
Se lo chiedeva, poi pensò a quello che ha fatto quando lo ha curato, era imbarazzante ma era ciò che faceva a radice oscura, doveva solo comprarle semi di muschio e un mortaio oltre che le ampolle.
Chiese aiuto a qualcuno che praticava medicina, gli ha dato il necessario per la non morta, un mortaio in pietra, semi di ogni genere di pianta medica e dei vasi con del terriccio, doveva pensare che per Lora quella stanza era fuori misura era alta che gli arrivava sotto la cassa toracica potrebbe procurargli della mobilia di misura, comunque il lato positivo era che alcuni vestiti per Lora tra quelli degli eventi erano arrivati tra cui anche un completo da notte.
Tornando nella stanza.
Lora lo vide entrare, Ornstein poteva vedere che la sua non morta ha messo in disordine solo qualche pergamena curiosa forse di leggerla, sospirando e vedendola riordinare con terrore, posò sul tavolo ciò che trasportava per poi aiutarla.
Una volta finito la condotta in veranda e ha messo giù ciò che le serviva per fare giardinaggio ti ho portato quello che facevi a radice oscura le disse mentre lei ispezionava le piante mediche e ciò di cui ora disponeva, sembrava contenta, si è messa a saltellare sul posto mentre si era messa a piantare le erbe.
Mentre lui sospirava e tornava in stanza a sistemare i vestiti, non sapeva se rimaneva per questo teneva la catena al piede di Lora ancora chiusa, mentre lei si era inginocchiata a prendersi cura delle piantine appena piantate.
Intanto le ha sistemato i vestiti nell'armadio, mentre le metteva un appendi abiti a portata di mano, comunque erano vestiti troppo difficili da indossare da soli senza un aiuto, poi la di nuovo lasciata sola, Lora non ha fatto in tempo a seguirlo fuori come sempre.
Passava tutto il tempo da sola anche se ora poteva fare l'attività medica come le piaceva di più, mentre si sedeva, solo che per lei era breve, le piante dopo un po' dovevano essere lasciate sole e non c'erano animali che potessero dare fastidi ai vasi quindi ha deciso di andare al balcone e con l'aiuto di una sedia osservare quello che succedeva di sotto.
Vide così tre cavalieri con Ornstein, ricordò che l'ultima volta che si era affacciata era caduta, ma ha ritentato rimanendo dietro la ringhiera osservandoli di nascosto, sembravano parecchio concentrati su quello che facevano, avrebbe anche lei voluto unirsi alla discussione, però le basto vedere dalla parte opposta come veniva trattata una non morta serva per capire che non era la benvenuta e il suo padrone aveva ragione.
Si accorse dopo che uno di quei quattro cavalieri la stava osservando, era una donna con una maschera, i suoi colori e il suo vestito ricamavano le ali di un calabrone, decise subito di scendere prima che Ornstein si accorgesse di nuovo che era sulla ringhiera del balcone della veranda e quindi le impedisse di uscire.
Intanto sotto la veranda.
- Ciaran cosa succede? - chiese Artorias.
- ho visto la non morta di Ornstein, che carina - disse sinceramente contenta, le piaceva come era stata vestita.
- Dov'era questa volta? - le chiese il cavaliere del leone sospirando.
- Si era affacciata ora è tornata dentro - gli riferì mentendo, aveva visto bene che era seduta in ginocchio sulla ringhiera di pietra.
- Bene, almeno non era in piedi sulla ringhiera, comunque non doveva badare alle piante? - si chiese per poi ricordarsi che le piante avevano bisogno di spazio si come non crescevano velocemente.
- Ouch,,, - espresse.
- Già devi cercarle qualcos'altro, o pure la potresti portare in giro sarà stanca di stare in quel posto - gli disse seria il cavaliere del calabrone.
-Ci penserò, ma non da sola, purtroppo devo farle da babysitter mal grado la voglia - affermò mentre pensava cosa farle fare di nuovo.
Nel mentre pensava non sapeva che Ciaran era andata nelle sue stanze bussando alla porta, Lora le aprì curiosa di sapere se Ornstein era tornato, trovandosela d'avanti, impallidì vedendola, e si fece indietro mentre lei entrava.
- Oh scusa, non avere paura volevo vedere se eri annoiata - le disse usando il linguaggio dei segni.
Lei annui, con le mani le fece cenno che non poteva entrare.
- Sono amica di Ornstein, e no non ti farò del male o ti giudicherò - la calmò, ma rimase dubbiosa.
Lei si mise a frugare se trovava qualcosa da offrire all'ospite, Ciaran ridacchiò nel vedere come la camera di Ornstein con quella non morta era più con tocco ordinato e femminile, i vasi di piante non ancora cresciuti erano un tocco carino, in futuro quella veranda poteva diventare un piccolo e confortevole angolo di giardinaggio.
Lora trovo quello che poteva essere del tè con un set fuori misura, per poi scendere saltando e provando a uscire, allora Ciaran notò la catena al piede della ragazza che si era allungata, era una catena magica che la confinava nelle stanze del cavaliere del leone, la non morta era inciampata e il set fortunatamente non si era rotto, le dispiaceva ma erano le volontà di Ornstein non poteva violarle, e pur volendo quella catena solo con tocco di Ornstein poteva aprirsi.
- Mi dispiace tanto, se vuoi vado a bollire l'acqua - le disse aiutandola a rialzarsi, lei annui, la donna prese il set e sparì nella porta mentre Lora preparò la stanza, prendendo solo due sgabelli e il tavolino basso, cercò altro come zucchero o qualche centrino per addornare, trovò il centrino ma non zucchero o altri tipi di dolcificante.
Era delusa che la sua ospite dovesse fare tutto per il te, se non fosse stato per quella catena ora vagherebbe un po' da per tutto.
Ciaran come promesso tornò presto con il te e alcuni dolci di cortesia, aveva anche lo zucchero, si misero sedute in quel salotto di fortuna, e solo il cavaliere del calabrone parlava, la non morta ancora non pronunciava parola a causa della sua condizione.
Allora il cavaliere del calabrone provò con il linguaggio dei segni, sembrava comprenderlo e rispondere, ne fu sollevata di questa notizia.
-Allora da che regione vieni? - le chiese.
Segnò un punto nella mappa che possedeva Ornstein, lì c'era una città famosa solitamente per le ragazze di rara bellezza.
- Vieni da Gwendalina, ormai i draghi la hanno distrutta - disse la donna capendo come potesse essersi infortunata i polmoni, mentre sorseggiavano il tè, mentre la non morta sorseggiava a causa proprio del stato si come non ha bisogno di mangiare e bere, ma chi ha mai detto che ogni tanto i non morti non lo fanno in compagnia.
Ovvio che era strano parlare con un non morto incapace di rispondere, solitamente sapeva che i non morti hanno una voce roca, ma questo aveva un respiro forzato e dolorante.
- non ho avuto le buone maniere di presentarmi, Ciaran del calabrone tu sei Lora non c'è molto da dire, Ornstein parla dei disastri che combini, vorrei comprendere anche io cosa cerchi - le disse provocandole una risata, almeno quelle risate non sembravano sofferte.
Spigò la non morta che era ciò che faceva a radice oscura e come immaginato creava degli unguenti, però era anche dispiaciuta del disordine e tentava di ripulire, solo che lei all'incirca come Ciaran arrivavano solo alla vita di Ornstein, quasi sotto la sua cassa toracica, il cavaliere del leone era piuttosto alto, come Artorias, niente a che vedere con Gough e la sua stazza gigantesca, ma era scomodo da quello che sapeva lei dei suoi rapporti era davvero scomodi la taglia era troppo grande altro che dolorosa, comunque era contenta che ci fosse una persona della sua taglia con cui fare amicizia.
Ornstein non era esigente con la piccola non morta, o meglio lui la vedeva piccola, lei la vedeva della sua taglia.
Finita quella visita per conoscere la non morta di Ornstein decise di andarsene a mal in cuore, la non morta era visibile che si annoiasse a stare lì tutto il tempo, ma erano le volontà del cavaliere del leone e non desiderava calpestarle.
In quel momento arrivò il suddetto cavaliere che aprì con l'armatura in dosso e senza l'elmo, la non morta è andata da lui, e ha fatto un semi inchino per salutarlo.
- non c'è bisogno Lora - le disse per poi guardare Ciaran - qualcuno è venuto a trovarmi, spero che non ti sia annoiata - le disse.
- No, ero qui per vedere Lora è molto educata - gli confessò, lui sorrise nel saperlo - Ornstein potresti farla uscire un po' qui non può sempre stare segregata qui e con quella catena mi sembra brutale - le disse il calabrone mettendo le mani incrociate.
- Va bene, anche Artoris ha fatto storie per questo - le disse sospirando sfinito.
Lora sembrò saltellare entusiasta all'idea, per poi ricordarsi che alcuni odiano i non morti quindi correre alla gamba di Ornstein appiccicandosi e cercando di supplicargli di cambiare idea, mentre lui sospirava.
- Lora non ti voglio fare le coccole, ci conosciamo da poco anche - le disse pensando fosse quello.
Lo fisso allibita e seria nel confondere le sue movenze, non avrebbe fatto così per chiedere coccole e non le voleva.
- Oh ma dai! - fece Ciaran non seriamente, per poi prendere Lora e coccolarla - Volevo farlo da quando lo vista - disse strapazzando la non morta - è così carina - aggiunse mentre la teneva al petto accarezzandola, ovvio che un uomo avrebbe voluto trovarsi in quella situazione, non lei invece che era parecchio infastidita e sconcertata.
- Ciaran lasciala subito! - le diede l'ultimatum sicuramente scocciato, erano dei cavalieri di alto livello insomma, avevano un decoro, Lora era una non morta e anche se la trattava da pari più o meno non comunicando ancora è incapace di difendersi in un dibattito e lui non vuole costantemente minacciare con lo sguardo i soldati o chiunque altro, per lui erano alleati e buoni compagni, oltre che molti lo ammiravano e gli erano fedeli, difendere una categoria giudicata schiava non era ciò a cui aspirasse, che ne sarebbe stato della sua reputazione, no non poteva per niente.
Anche se a portarla lì era stato il primo genito del sole, e il destino la ha affidata a lui poteva solo in quelle quattro mura della sua stanza trattarla come suo pari.
Ciaran lasciò Lora che si rimise in piedi, Ornstein le versò una medicina che bevve con sicurezza, cominciò poi a tossire.
- Cattiva - espresse la non morta
- almeno una parola la hai detta - disse il cavaliere del leone.
