Il primo posto sarebbe stata l'infermeria era coperta di morsi di serpente, oltre che ha dolori addominali a causa delle vibrazioni dell'armatura con i morsi, e un naso che poteva essere rotto.
Incontrò per strada Gwynsen mentre si dirigeva in infermeria.
- Ciao Lora, che hai fatto al naso? - gli chiese vedendo il morso di serpente.
- Storia lunga - rispose.
- Andiamo insieme da Gwyndolin? - le domandò.
- Sta dormendo dopo un episodio isterico sai cosa è successo? - chiese.
- Si, andiamo in infermeria e ti dico tutto - disse sospirando.
Intanto nelle stanze di Gwyndolin, si era svegliato e non vedendo Lora ancora lì si allarmò, non voleva stare solo, ricordava di aver urlato per ore ma nessuno era venuto a vedere cosa succedeva, l'unico che l'ha consolato è stata proprio la donna che voleva cacciare, scese dal letto, vide la porta di nuovo chiuse, ancora gli prese l'ansia di essere visto, di essere giudicato.
Era qualcosa che metteva a lui un sacco paura, uscire da lì, ma voleva raggiungere Lora, cominciò a respirare con affanno sperando che Lora si facesse vedere, ma non succedeva niente, così ancora cominciò con allungare e ritirare il braccio dal pomello della porta in panico.
Alla fine prese coraggio e aprì lasciandola andare la porta si aprì e chiuse gli occhi pronto a sentire qualcuno urlare nel vedere i suoi "piedi" a serpente.
Quando aprì di nuovo gli occhi non sentì nessuno, quel corridoio era deserto, come quando era uscito con Lora, così a difficoltà prima lento e man mano prendendo l'andamento normale uscì, in panico mentre camminava, ma vedendo un cavaliere cominciare a correre per trovare un nascondiglio.
Mentre cercava Lora nelle varie stanze chiamandola, ma vedendo le guardie si nascondeva dietro i vasi terrorizzato, ne ha visti parecchi con armature argentate, alcuni con armature d'oro, altre personalizzare, ma chiamava Lora, quando vedeva che qualcuno lo sentiva si nascondeva.
Vide anche le schiave non morte che stavano svolgendo compiti molto duri, molti le trattavano anche molto male, ad alcune era stato fatto qualche mutilazione, alcune venivano spinte in modo violento contro muri e pavimenti, picchiate a sangue, per un bambino ciò era traumatico.
Guardo ciò pensava che Lora avesse passato l'inferno, mentre continuava ad andare avanti, alcune non morte si sono accorte di lui ma non hanno detto niente.
Gwyndolin si accorse che si stava solo perdendo mentre avanzava all'interno di quell'immenso castello, stringendo i denti guardò in giro vedendo una non morta con una benda sull'occhio, sembrava vuota, lui si avvicinò con cautela e le strinse l'enorme gonna.
-M-mi s..scusi - disse debolmente catturando l'attenzione della donna -Ha visto… il cavaliere…della falena?- domandò, la schiava sapeva cosa doveva fare, ma il bambino era spaventato e in crisi.
- In infermeria, ti ci porto - gli disse sospirando e camminando con lui, solo una volta d'avanti alla infermeria e guardandosi intorno non vedendo nessuno a parte Gwyndolin la non morta corse via sotto lo sguardo del bambino, ripreso dall'azione improvvisa spinse la porta nella speranza che la donna stesse bene.
Qualche minuto prima…
- Mio padre ha manipolato Gwyndolin, anche se ha goduto nel vederlo scioccato e sofferente, ha spezzato la sua fiducia che nutriva verso di te -disse lui sospirando.
-Gwynevere gli ha dato man forte, ha detto lei a Gwyndolin che eri stata una non morta, povero, nostra madre sicuramente non vorrebbe questo per l'ultimo nato - aggiunse furioso, mentre Lora si curava il naso.
- Mio signore ormai la frittata è fatta - disse il cavaliere della falena.
- Come ti vuoi difendere Lora? - le domandò.
- Non ne ho intenzione, le mie azioni parlano chiaro sulla mia natura -rispose seria.
- Ma Gwyndolin è un bambino non ha la comprensione che nostro padre lo sta manipolando per recarti dolore e recargli dolore, non ha la concessione delle bugie e di ciò che è la realtà, non sa ne meno cosa deve fare -replicò.
- Lascia che si calmi, poi cercherò di parlare, ma è un bambino per l'appunto la concezione è diversa, ma non sottovalutarlo è in gamba gli servono delle spinte esterne che lo rendano forte, e se deve odiarmi per farlo che sia, ma io so quanto sono innocente e quanto colpevole, ma un giorno so che comprenderà, Gwynsen ho aspettato 50 anni e qualche mese prima di tornare umana, posso aspettare ancora - disse lei.
La porta dell'infermeria si aprì, rivelando Gwyndolin alzato che aveva le lacrime agli occhi ed era spaventato, Gwynsen era rimasto stupito che fosse arrivato da solo fin lì, mentre Lora si era alzata, lui è andato da lei abbracciandola per il ventre.
- Lora! - si lamentò singhiozzando.
Lei ricambiò l'abbraccio dondolandolo un po' cercando di calmarlo Visto che non era così difficile uscire dalla porta gli disse lei, mentre lui voltava il volto versò l'altro prendendo un respiro e guardandola in modo severo.
- Mi hai lasciato solo! Ho avuto tanta paura, i cavalieri erano così spaventosi! - le gridò.
- Scusami, avete ragione mio giovane signore, sono un cattivo cavaliere, potete mai perdonarmi? - gli chiese mentre lui si abbracciava e annuiva.
Lora sospirò prendendolo per mano.
- torniamo in camera? - chiese, annui ancora.
- Vuoi salutare un attimo tuo fratello maggiore prima di tornare? - gli domandò lui si voltò e fece il cenno di un saluto timido, per poi andarsene.
Ritornarono nella stanza del bambino che era rimasta aperta, nessuno era venuto a controllare, meno male che si trattava del principe, Lora sapeva dove erano le guardie effettive della zona e che distanza si trovavano, quindi Gwyndolin quando disse che non c'erano prima, Lora sapeva il perché praticamente erano distanti e c'era il cambio di guardie, nessuno si era accorta dell'allontanamento dalla stanza.
Sospirò sonoramente, solo allora le guardie sopraggiunsero, fingendo che era solo un cambio.
Lora si è chiusa la porta alle spalle, mentre tornava con il bambino a studiare magia, avevano molte pergamene e Gwyndolin doveva imparare l'affinità alla luna prima di essere inviato a un tempio.
A seguire.
Lora in questo doveva anche allenarsi per tenere testa a una guerra, una cosa che sembra più tosto semplice in teoria, in pratica era l'inferno.
Dovendo badare a un bambino ed era complesso, da un lato doveva far sembrare al bambino che non fossero in guerra, dall'atra deve allenarsi ed essere pronta a tutto, però è difficile stare dietro a tutto, quindi in quel periodo Lora era stanca e voleva dormire.
- Lora perché molte volte sparisci? - chiese lui.
- Beh è semplice, vado ad allenarmi per essere pronta in ogni evenienza- rispose.
Tipo se mi rapiscono? domandò e lei annuì, era contento che Lora gli dicesse che lui era il centro del suo mondo, in realtà lei sa che non è così ma in quell'età i bambini si sentono sempre al centro di tutto e ne hanno bisogno.
E lui festeggiava per piccole cose come questa, comunque in quel periodo tutti erano parecchio stressati visto il poco tempo alla battaglia decisiva quella che avrebbe confermato il cambiamento, tutti gli alleati persi in battaglia sarebbero stati vendicati e la loro memoria resa eterna.
Molti bardi avevano scritto delle gesta di ogni eroe nell'abbattere i draghi, in tutto il regno risuonavano ballate e elogi, gli dei di Anor Londo venivano chiamati, una poesia si intitolava "le montagne degli dei", ciò spronava tutti a rendere quella ultima battaglia ciò che sarebbe stato il ricordo per tutti.
Però provocava la cosa un enorme stanchezza, Lora rientrava negli alloggi con Ornstein che era già buttato nel letto con la faccia sopra il cuscino e l'armatura ancora indossata, lei non fa eccezione si ricordava di togliere l'armatura e svegliare il suo compagno per fare altre tanto.
- Ornstein l'armatura - si lamentò con tono esausto.
Lui rispose con un paio di suoni, e da quello che sembrava sonnambulo si tolse l'armatura per poi ributtarsi sopra il letto, con Lora che lo seguiva.
Non facilmente si chiedevano come era andata la giornata e quando succedeva a metà racconto si addormentavano.
Nei casi peggiori invece buttati entrambi sul letto dormivano profondamente saltando la cena e il pranzo una cosa che facevano i cavalieri di elitè.
Intanto…
Gwyndolin si ritrovò di nuovo a litigare con Gwynevere, questa volta la sorella maggiore aveva accusato il piccolo di averle rotto un oggetto, Lora non era lì a difenderlo, il piccolo si era scusato ma alla ragazzina sembrava non bastare, visto che lo ha chiuso fuori dalle sue stanze sapendo quanto terrore aveva di vagare da solo per il castello senza Lora, e con tutti quelli che lo vedevano lo giudicassero o provassero a fargli del male.
Quindi ha cominciato a vagare chiamando Lora, nessun cavaliere come sempre interveniva, anche se cercava di chiedere dove erano le stanze di Lora.
Fortunatamente venne visto da Gwynsen.
- Gwyndolin che fai fuori? - chiese il ragazzo.
- Gwynevere mi ha chiuso fuori - gli spiegò mentre il più grande gli asciugava le lacrime, era anche lui esausto e quella goccia ha fatto traboccare il vaso, avrebbe dato una bella lezione a Gwynevere.
Infatti alla dea furono tagliati i suoi capelli, non rasata ma corti fino al collo, ciò la fece impazzire, cominciando ad urlare, Gwyn convocò tutti e la ragazza ha tirato fuori il peggio di se, non solo piangeva isterica per quello che succedeva, ma stava accusando Gwyndolin, Lora si è sinceramente messa d'avanti al bambino che stava per mettersi a piangere, sembrava essersi messa in difesa, e Gwyn voleva passare a punizioni corporali.
Sono stato io! gridò Gwynsen rientrato da un allenamento Tanto al tempio le avrebbero comunque tagliato i capelli padre disse il primo genito, Gwyn stinse i denti incavolato, e lasciò il piccolo che si rifugiò a piangere dal cavaliere della falena e portato indietro.
Quel giorno era stato tremendo per il piccolo, ma Gwyn si sfogò sul primo genito prendendolo a frustrate, a farlo per non macchiare le mani del Lord del sole era Smough detto il giustiziere, un boia.
Era stato nominato tale prima per le voci, in seguito la scoperta dei suoi atti cannibalistici nei confronti delle sue vittime, ciò era disgustoso, Gwyndolin dalla paura si era voltato e Lora gli ha tappato le orecchie, mentre al fianco di Ornstein guardavano la scena impotenti, Smough in tutto ciò stava ridendo e dava quelle frustrate più forti cercando di far urlare Gwynsen, il giovane re stava resistendo molto bene, anzi dimostrava che tutto l'allenamento di anni era fruttato.
Ma la nove code arrossava la pelle e apriva piccole ferite sul corpo scolpito del primo genito del sole, causando un sanguinamento da esse, il giustiziere sembrava goderne di ciò, una pelle tonica e abbronzata ora si stava riempendo di cicatrici.
In questa occasione si è dovuti aspettare che Smough si stancasse, soprattutto perché stava soffocando con le sue risate, quindi hanno dovuto rimuovere Gwynsen dal palo dove era stato legato e scortato in infermeria, ovvio che era una tattica di terrore, ben riuscita per salvaguardare i figli con future ripercussioni.
Lora ha portato via Gwyndolin e gli ha suggerito di prendere delle erbe mediche insieme, andando in un orticello che era stato piantato per raccogliere erbe mediche i due hanno raccolto alcune erbe capaci di sgonfiare alcuni ematomi del primo genito del sole.
In infermeria…
Lora stava aiutando l'infermiera a guarire il primo genito del sole, la donna non ostante i miracoli era contenta di avere la sua maestra che la aiutava a realizzare qualcosa per aiutarla.
E il ragazzo si era ripreso Gwyndolin gli teneva compagnia mentre guardava le due donne preparare unguenti.
- Mi dispiace - gli disse calmo il fratello minore al maggiore.
- No, mi spiace a me che stavi finendo nei guai a causa mia - ribatte, quei due andavano d'accordo per il momento.
-Lora se fosse stata con me avrebbe potuto fare qualcosa? - gli domandò insicuro.
- No, anche volendo Lora in principio è sempre di nostro padre, ma una volta morto lei potrebbe diventare effettivamente tua - gli rispose, mentre lui guardava il cavaliere della falena pensando.
- Ok, primo genito si prepari questo farà molto male - disse Lora avvicinandosi mentre spalmava il composto, il ragazzo stringeva i denti nascondendo il volto, pensava questa volta di gridare, l'erba medica bruciava di più dei colpi della nove code o la sua resistenza si era esaurita.
- Fanno male gli unguenti? - chiese Gwyndolin.
- No, solitamente sono fastidiosi, dipende dagli ingredienti - rispose mentre lui era curioso.
- mi insegneresti fare unguenti?- le chiese.
-Si, certamente ma ora portami le bende ok? - disse tranquilla mentre il piccolo annuiva e le portava ciò che era richiesto.
- ci vorrà davvero tanto tempo, e come fai se Gwyndolin non può uscire? - chiese l'infermiera alla sua maestra.
- un modo troveremo, già viene un sacerdote in camera a fare lezione e una strega - affermò Lora.
-Gwyndolin è fortunato che tu sia il suo cavaliere - disse il primo genito del sole, ma c'era anche dell'amarezza, la voleva nelle sue schiere, voleva che ci fosse un cambiamento tenendo una umana, e Lora poteva esserne una rappresentante di quella fazione, ma con Gwyndolin la luce era diversa, entrambi faticheranno a farsi piacere.
Decisero di andarsene dal luogo, questa azione avrebbe sicuramente avuto ripercussioni molto grandi nella battaglia finale, tutti i cavalieri migliori avrebbero dovuto allenarsi il triplo.
Infatti Lora ha dovuto tenere Gwyndolin con se mentre lui studiava e lei si allenava sul campo di allenamento sudando, c'era anche Ornstein e stavano facendo un percorso ad ostacoli, ed erano realmente molto impegnati per questo.
Gwyndolin guardava interessato più tosto che leggere la pergamena, vedeva che erano veloci nello schivare il drago finto, si erano esercitati per anni, Ornstein sembrava essere un fulmine, Lora faceva fatica era dovuto alla sua natura di umana, ma con il cavaliere del Leone sembrava compensare a ciò.
La prendeva per la vita e la lanciava sulla schiena del drago in modo che lei gli conficcasse il primo colpo fatale con l'energia elettrica, in seguito lui si sarebbe aggiunto sferrando un colpo con la lancia, e avrebbero finito il lavoro Ornstein mandando un colpo elettrico in gola e poi scendendo, Lora lo avrebbe seguito.
Lei cadde al suolo distrutta, era il quinto drago illusorio che affrontavano insieme, e Lora a drago perdeva forze, Ornstein provava pietà ma entrambi erano senzienti che nella guerra finale avrebbero dovuto affrontarne più di cinque, e lei quando si è tolta l'elmo aveva i capelli zuppi di sudore, le gocce cadevano a terra.
Anche Ornstein era stanco, lui aveva meno sudore di Lora, ma aveva esaurito il suo mana come la falena, quindi si erano concessi una pausa, ma molto breve, poi sono tornati a combattere, Gwyndolin li osservava impietrito di come le armature stessero cuocendo i due cavalieri.
E Lora è caduta a terra esausta, Ornstein le si era messo sopra bloccandole i polsi morta le disse sorridendo ma poi crollando sopra la sua amata anche lui esausto.
- Non sono l'unica - osservò ridendo della cosa.
- Dai Ornstein almeno mettiti di fianco- disse cercando di spostarlo, ma era pesante, anche Gwyndolin provò a spostarlo da sopra Lora, senza successo.
- Ascoltate mio giovane signore andate a chiamare Sir Artorias, lo riconoscerete dall'armatura blu e argento, è accompagnato da un grosso lupo - gli disse, annuì mentre andava a cercarlo.
Era intimorito ma Lora aveva bisogno di aiuto, andò a controllare prima la sala del trono, senza successo, poi chiese a un cavaliere nero, indicò l'ultimo posto dove era stato Artorias, trovandolo in compagnia di alcune donne di corte, al quale stava facendo il filo.
-Sir Artorias?- chiese timidamente.
- Oh tu non dovresti essere con Lora? - gli chiese.
- Mi serve aiuto, Lady Lora è rimasta schiacciata sotto Sir Ornstein - pronunciò il piccolo.
- Sono rimasti sotto una trappola, sarebbe stato meglio chiamare Gough per questo - disse accarezzandosi il campo, mentre lui scuoteva la testa.
- è rimasta schiacciata da Ornstein - disse ancora insistendo prendendo il cavaliere cercando di portarlo con se.
- Hanno avuto qualche incidente strano? - si chiese seguendo il bambino, conoscendo la relazione si immaginava qualche incidente di percorso di altro tipo "Se è andata così ci vorrà un bel po' di lubrificante o vasellina" pensò "Succede anche a me certi incidenti simili con Ciaran, le dimensioni contano in fisica purtroppo" aggiunse, e pensava che anche per questo Gwyndolin aveva quel tono timido, forse era imbarazzato e traumatizzato dalla scena.
Almeno fino a quando non raggiunsero il campo di battaglia, e l'affermazione era vera, Lora era stata schiacciata da Ornstein, questo perché avevano avuto un attacco di calore, per cui hanno dovuto rimuovere i pezzi dell'armatura lasciandoli solo con la suite sottostante e pochi pezzi di metallo mentre riprendevano aria.
- Questo è successo perché siamo tutti agitati per la battaglia finale - sospirò.
- Battaglia? - chiese Gwyndolin.
- Lora non ti ha detto che siamo da prima che tu nascessi in guerra con i draghi - affermò.
-Quindi esistono? - chiese lui.
- Si, e per questa ragione che spesso non siamo a corte, ci segnalano dei draghi e andiamo ad affrontarli, Lora spesso ti racconta delle sue imprese? - chiese, lui annuì sorridendo, non era arrabbiato con Lora per non dirgli dove va, anzi certe volte non lo chiede, ma ora che lo sapeva era preoccupato, sapeva che i draghi erano grandi e pericolosi, ma sapere che c'era qualcuno che li uccideva lo sollevava, l'unico problema era che si rischiava la vita.
Hanno dormito per un po' e Artorias con Gwyndolin si erano messi a prendersi cura dei due facendo bere dell'acqua e facendo annusare ai due odori forti, e quando hanno aperto gli occhi Lora non aveva un Gwyndolin preoccupato.
-Ehi, cosa succede? - le chiese mettendogli una mano sul volto.
- Sei svenuta - le disse mentre lei stava lentamente rimettendo seduta.
Sospirò mentre si scusava per quello che era successo, chiedendogli scusa per quello che è successo.
- Non ti scusare - le disse abbracciandola, fingendo ancora di non sapere niente.
Mentre Ornstein rimprendeva conoscenza, ringraziando Artorias per averli aiutati.
-No, non devi ringraziare me Ornstein, ma il piccolo Gwyndolin, è stato rapido e tempestivo nel avvertirmi - disse Artorias dando merito a chi lo aveva, era umile per questo.
- Oh allora hai i miei riconoscimenti giovane Gwyndolin - gli disse arruffandogli i capelli e facendolo sorridere, come immaginato Ornstein aveva un affetto di un padre, in un tocco caloroso, il piccolo si emozionò, e gli pizzicavano gli occhi e Ornstein si allontanò stranito e impaurito.
- Oh, io scusa, scusa - disse Gwyndolin cercando di asciugarsi le lacrime ma aveva una voce roca.
- Di cosa? Forse ti ho fatto male? - chiese, mentre Lora lo ha abbracciato.
- No, Ornstein non gli hai fatto male, si è emozionato - gli spiegò mentre asciugava le lacrime e il piccolo si era imbarazzato per come ha reagito.
Ornstein si colpì la faccia come se fosse stato stupido, doveva immaginarsi che era qualcosa del genere, il piccolo non aveva tanto affetto per cui fare una carezza o qualsiasi cosa di cui aveva bisogno gli facesse provare emozioni molto forti, e un bambino che stava imparando con il tempo a controllare i propri sentimenti.
Sospirò e di istinto era tornato ad arruffargli i capelli mentre Gwyndolin era tornato calmo.
"Vorrei tanto che foste voi due… mia madre e mio padre" pensò.
Lora ha accompagnato Gwyndolin nelle sue stanze per una lezione programmata, promettendo al piccolo che sarebbe tornata dopo il bagno.
