Petite Londo, corte del Lord del Sole

-Perché non parla per se stessa?- domandò il Lord del sole spazientito.

-è muta, e non si mostra per le gravi ustioni subite, ne ha vergogna, una volta finito vuole tornare a Radice oscura- affermò il giovane.

-Le sue abilità diranno se può tornare a Radice oscura o rimanere qui- affermò Gwyn, mentre il giovine sospirava, per poi ricevere il segnale di lasciare la stanza.

La non morta venne scortata nelle stanze dei cavalieri e nell'infermeria, sopra un baldacchino agonizzante giaceva un ragazzo di dimensioni alte e dai capelli rossi e ricci, agonizzava mentre le coperte bianche lo coprivano e un ancella disperata stava al suo capezzale.

-è lei?- chiese al principe, lui annui mentre la non morta si avvicinò al giovine, prese la coperta e ne scoprì il nudo corpo segnato da ferite di miasma, cicatrice color viola che sembravano pulsanti e ricucite, il ragazzo respirava affannato dal veleno.

-che fa?!- esclamò scandalizzata la donna uscendo, mentre la non morta prendeva muschio, una pianta grassa e una specie di radice con altre spezie prendendo anche un mortaio, mise il muschio cominciando a pestare in modo vigoroso, con un coltello aprì il pezzo di pianta grassa e ne estrasse il liquame appiccicoso trasparente, e buttò anche le spezie cominciando a mischiare e pestare in modo vigoroso, poteva udire lo stridere della pietra del mortaio, giurava di vedere anche delle scintille di fuoco che veniva soffocato.

La non morta poi versò il composto sulle ferite di Ornstein il contenuto del mortaio che sembrava disgustoso e appiccicoso, si tolse i guanti quando cominciò ad spalmarlo, non escluse nessuna parte di quel corpo esamine dal composto, il rosso sembrava rabbrividire soprattutto disgustarsi, beh le mani della non morta era comunque scheletriche e prive di carne o grasso anche per quello, e perché lo stava toccando in volto.

La parte più disgustosa di quel metodo curativo arrivò quando il miasma oltre a dissolversi come aria cominciò a colare dalle ferite, la non morta si era messa con una ciotola giusto su un fianco per raccogliere quello strano liquido color giallastro, ma la parte peggiore arrivava dall'odore che emanava, disgustoso più dell'odore di un cadavere in decomposizione, il figlio del re del sole dovette uscire dalla stanza prima di vomitare al suo interno, non osava pensare se l'odore sgradevole di un fluido corporeo si fosse unito a quello schifo che odore ne poteva uscire, gli dispiaceva per il povero cavaliere del leone al suo interno con la non morta, e sbattendo la porta a lasciato i due al suo interno.

La non morta invece mischiava il veleno mortale con altri ingredienti, il suo vantaggio di non avere necessità di respirare era qualcosa che trovava positivo quasi come l'incapacità olfattiva, ma doveva comunque testare gli intrugli, e doveva neutralizzare le tossine in circolo, e per non farsi mancare nulla il paziente si era svegliato, ma vedendo la non morta e la malattia dovuta al veleno aveva perso conoscenza, nel mentre lei testava il muschio viola insieme a qualche acqua sacra per poi aggiungere un po' di linfa di corteccia.

Lo sparse questa volta solo sulla ferita dove sgorgava il miasma, e fece bere il resto al cavaliere che si risvegliò tossendo e nauseato, ovviamente ciò che gli ha messo in bocca da bere era viscido e il sapore non sapeva neanche cosa era, forse il peggiore tra i sapori schifosi che c'erano.

Guardò la non morta di spalle, e provò a farle una domanda senza battere i denti o sembrare balbuziente

-chi ti ha autorizzato a… curarmi?- le chiese, si voltò e vedendola in faccia si congelò a vederla mezza sfigurata per poi smuoversi saltando non appena sentì il respirò forzato fuori e rantolando che non riusciva a parlare, o quello che diceva era incomprensibile capì che era stato il lord del sole o qualche alta carica a incaricarla.

La donna si è di nuovo voltata a prendere il mortaio e cominciare a pestare qualcosa con foga, non capiva se era un uomo o una donna, i rantoli che emetteva erano inquietanti ma si accorse che non erano rantoli erano leggeri ma acuti e soffocati era il modo in cui respirava, se un non morto poteva respirare, era qualcosa che non poteva controllare e si capì subito.

Non migliorava niente il fatto che fosse nudo con un non morto che non definiva la sua sessualità, e soprattutto non sapeva cosa era peggio l'odore costante di carne bruciata e decomposizione del non morto o quello che usciva dalle sue ferite una volta che spargeva il contenuto di quel mortaio, oltre all'incredibile fredda e appiccicosa melma, dopo questo neanche 30 bagni potevano cancellare quella puzza incredibile dal suo naso.

Comunque anche i suoi compagni venivano a trovarlo chiedendo dello "zombie" così rinominato da tutti a causa proprio dell'odore e dell'incapacità di parlare, solitamente un non morto quando parlava aveva una voce roca e poco vitale, ma quello che curava Ornstein di morto aveva anche la voce, il principe gli ha riferito che era perché i polmoni del non morto erano bruciati e il suo corpo produceva quel respiro soffocato e basta.

Non aveva parlato con lei e se ci provava beh sapeva già che non avrebbe risposto, il respiro pesante e sforzato era l'unica cosa che udiva, non uscivano parole e se fosse stato così sarebbero come qualcosa di forzato fuori e agghiacciante, ma vederla lavorare era incredibile, giorno e notte, senza affamarsi e senza bisogni fisiologici da soddisfare, era una sorta di macchina da guerra se volesse, Gwyn li ha relegati a schiavi a causa proprio di questo, i non morti nel castello diventavano facilmente vuoti per il trattamento riservato, l'usura e le umiliazioni degli altri cavalieri li rendevano privi di una volontà.

Ne ha visti tanti venire portati via e rimpiazzati, al manicomio venivano portati prigioni per coloro che diventavano vuoti, il non morto che stava cercando di curarlo sembrava uguale e sembrava che lentamente perdesse la volontà.

Ma etichettò la cosa come immaginazione, intanto sentì ancora le sue orribili dita avergli afferrato i capelli per sollevarlo e fargli bere l'intruglio disgustoso, mandare giù quella roba era un suicidio alla faccia della cattiva cucina, ogni volta che finiva era sempre affannato, oltre che sul suo corpo c'era la sostanza, sembrava che fosse una vongola piena di sabbia, le sue erano emanazioni di miasma che venivano prese dalla non morta, mescolata con muschio, spezie e una pianta grassa e fatte ribere al paziente, però c'era da dire che giorno per giorno il miasma diminuiva e Ornstein rinvigoriva aveva cominciato a parlare e sentire il bisogno di mangiare.

Pian piano le funzioni estinte a causa del tempo con il miasma in circolo tornarono, non che il suo corpo non funzionava, semplicemente lui non se ne accorgeva quando succedeva ed era dimagrito molto perché non riusciva a mangiare.

La non morta lo ha aiutato inizialmente a muoversi era qualcosa di umiliante soprattutto perché la non morta era esile e le ossa sembravano cedere, la sua carne rimaneva su Ornstein, ma ci si abituò fin che il suo corpo ne aveva bisogno.

Lo hanno cambiato fortunatamente, le ferite erano sgonfie dal miasma ma rosse, l'odore disgustoso della medicina era svanito lasciando quello della non morta, però lei si è presa cura di lui anche se in quel modo, ora gli dava alcuni unguenti curativi da spalmarsi da solo, mentre lei continuava di nuovo a preparare nuovi unguenti, voleva parlarle mentre era girata.

-Senti non so come parli ma che dici se mi rispondi si o no?- le chiese.

Lei annui dando a Ornstein il via con le domande.

-sei un maschio?- domandò, lei scosse la testa, era una femmina, lo fece sentire imbarazzato.

-sei una serva di Lord Gwyn?- domandò scosse la testa.

Ornstein prese una mappa aprendola e facendola avvicinare.

-Da dove vieni?- le chiese, lei indicò la radura di radice oscura.

-è molto lontano, quindi sei venuta per curarmi… molti medici mi hanno condannato a morte senza provare, tu sei l'unica- le confidò.

Era una sensazione ma sembrava che la non morta fosse dispiaciuta, lo stava solo fissando, ma notò la frustrazione seguita da una soddisfazione, per il suo operato e il giudizio verso altri medici.

-ti devo la vita…- non sapeva come chiamarla, la non morta scrisse un biglietto per poi passarlo a Ornstein che lo aprì e lesse "logora"

-ti chiami Logora?- le chiese, annuì, lo trovò triste e di pessimo gusto per un non morto che evidentemente soffriva, era come se si condannasse continuamente per qualcosa.

La non morta ha toccato le cicatrici ora visibili, erano sgonfie e Ornstein poteva riprendere le attività quotidiane, Logora sembrava felice ma vuota, era il momento per loro di separarsi, aveva conosciuto poco la non morta ma si era legato a lei in qualche modo, sarebbe passato poco a radice oscura visti i pericoli ma voleva accertarsi che Logora non si svuotasse, e mentre raccoglieva le proprie cose che entrò il principe e alcune guardie di Gwyn che presero Logora, il ragazzo cercava di impedirne la cattura.

Ma non riuscì a impedirlo, non potevano lasciare una non morta vagante, il ragazzo si sentì spiazzato aveva promesso che non sarebbe successo niente a Logora e ora suo padre sapeva tutto, maledisse il cavaliere del calabrone per aver fatto il suo dovere.

il principe stesso provò a mettere una buona parola per liberarla di nuovo a radice oscura, ma Gwyn voleva renderla una schiava come le altre non morte trovate.

Ornstein fece un giro riflettendo vedendo tutti i cavalieri, pensavano dalle voci che fosse disgustato che un non morto si fosse preso cura di lui, almeno ha provato a salvarlo riuscendoci, Smough il giustiziere non vedeva l'ora di farla diventare cenere e ucciderla ogni volta che la incrociava, come con altre schiave non morte, i cavalieri compagni di Ornstein erano dispiaciuti di essere stati ligi al dovere, Artorias ha assistito alle cure per cui era contrario al destino che dovrà subire.

Cercavano un modo per spedirla a radice oscura, ma sapevano non c'era alcun modo, allora guardarono il vecchio libro delle leggi, quello con cui è iniziato il regno di Petite Londo quando i primi non morti si sono manifestati.

Ciaran controllò e la trovò facilmente, leggi per gli schiavi non morti.

"N°76

Un non morto non dichiarato schiavo salva la vita a una carica importante diventerà bottino di guerra del soccorso."

-Ornstein Logora è effettivamente tua, questa legge parla chiaro- disse Ciaran.