Durante la notte.
Lora come non morto non era stanca Ornstein stava dormendo, mentre lei era incatenata, non ha provato a spostarsi ma ha deciso di farlo, mentre camminava la catena produceva rumore, lo odiava preferiva di gran lunga muoversi nel silenzio, ma Ornstein le ha detto che lo faceva perché non poteva vagare in quel luogo da sola, ovvio ha capito fin dalla sua cattura che per i non morti c'era una sorta di avversione e odio come di non rispetto, e forse anche il suo "padrone" ha lo stesso tipo di razzismo, e hanno ricorso per disperazione a lei come guaritrice, ovvio conosce quei miasmi avendoci lavorato sopra, ma ora lui stava solo ricambiando un debito, non è detto che gli piaccia.
Lei cominciò a vagare sulla stanza, era tutto abbastanza alto, lei arrivava solo alla vita del suo padrone, lì era tutto fuori misura per lei, vedendo la sedia ha provato a mettersi seduta sopra e ci dovette quasi arrampicarsi, e per vedere cosa ci fosse sopra, si era dovuta mettere in piedi sulla sedia, la catena si era sollevata e basta, mentre lei si sporgeva spiando il libro, erano alcuni appunti sui non morti.
Quando si stufò scese dalla sedia saltando giù facendo rumore, ma il palmo del piede colpì la catena facendola gemere di poco di dolore, fortunatamente non abbastanza da svegliare Ornstein, decise così di portarsi alle finestre guardando di fuori, c'era un balcone e un cielo notturno, voleva vedere oltre a quello che riteneva noioso.
Però la sua chiusura era troppo in alto, ha dovuto mettersi in punta di piedi e poi usare uno sgabello solo che ha fatto rumore nel trascinarlo e quando stava per aprire Ornstein era sveglio e la fermata.
- Vai a dormire Lora - gli disse coricandosela in braccio e portandola con se nel letto, solitamente avrebbe protestato, se non fosse stato per la mancanza di voce, e poi Ornstein stava dormendo lei non ne aveva bisogno però si è assicurato che non potesse lasciare il letto visto che le ha incatenato la catena a una sponda del letto in modo che tirasse e non riuscisse ad allontanarsi.
Lei ha guardato Ornstein era carino e comprensivo, anche se impaziente, si sedette lì vicino ma decise di scivolare alle sue spalle, e vedendo come stringeva il cuscino su cui riposava la testa aveva avuto una saggia decisione, quella presa la avrebbe sicuramente uccisa normalmente.
Comunque non aveva idea se dovesse dormire o meno, non era stanca ma era una pratica umana che non si concedeva da 50 anni, quindi si sdraio il più lontano possibile da Ornstein prima di chiudere gli occhi e rilassarsi.
Ricordò quando potette parlare perché non sognava,
sentì il trottare dei cavalli e i suoi fratelli parlare.
- Allora era stanca? - chiese quella voce familiare.
- Molto, lei fa di tutto chissà che non vada a servire il lord del sole - rispose.
Prese conoscenza in quel momento alzandosi e stropicciandosi gli occhi.
- Cosa discutete? - chiese sbadigliando.
- Te, e i tuoi metodi hai curato un cavaliere speriamo tu possa servire Gwyn e il suo esercito - disse il maggiore Rick.
- Quale cavaliere sposerà nostra sorella? - chiese Daniel.
- Smettetela, ho giurato di essere di aiuto non fare l'infermiera innamorata - disse lei.
Ridendo molti scommettevano su Artorias perché aveva l'armatura più bella, sospirando si mise a osservare il villaggio mancava d'avvero poco all'arrivo.
Poi vide la figura che la spaventò la sua ombra passò sopra le loro teste - Cosa? - chiese Rick sorpreso, un boato e poi un grande schianto, Lora cadeva per terra, tossendo si rialzò i suoi fratelli erano di fronte a lei morti, schiacciati come zanzare, erano irriconoscibili, lei riconobbe il carro, cominciò così a correre quando vide le case piene di fiamme.
Riuscì ad entrare in casa ma tutto stava crollando, chiamando i genitori solo per poi vedere due figure bruciate a terra, in quel momento stava cadendo, lei sentì allora le urla nella parte superiore, c'erano le compagne dei fratelli con i bambini tra cui anche altri fratelli più piccoli, corse su per le scale che stava venendo distrutte, gettandosi alla porta urlò con tutte le forze per farsi aprire, le donne non ci riuscirono dicendo che erano bloccate da detriti troppo grandi da spostare, Lora provava ancora a buttare giù la porta senza successo, le altre le chiedevano di andarsene, ma lei non aveva modo per andarsene, quando anche l'ultima voce nella stanza si era estinta, si arrese sedendosi piangendo e aspettando che il fuoco la consumasse, fino a quando non trovò una corda e provò a strozzarsi da sola non notò che stava arrivando una nuova ondata di fuoco.
Lora si svegliò tra le ceneri delle macerie con quel suono orribile che proveniva dai polmoni, tentando di gridare fece uscire un suono che non era la sua voce, era forzata e dire dolorosa.
Intanto.
Ornstein scuoteva Lora svegliandola, era preoccupato ma poi fece una faccia infastidita, non sapeva cosa avesse ma lo ha svegliato.
- Sei peggio di una sveglia, allora cominciamo a prendere la medicina - le disse versando un sorso di una pozione fatta da terzi e facendola bere.
- prova a dire qualcosa - le disse.
Lei provò a parlare ma era comunque forzata, sentiva diversi dolori alla cassa toracica forse è troppo presto le disse sospirando mentre guardava Lora, sospirare e avere le lacrime agli occhi, sembrava provare dispiacere ora che era più espressiva.
- Ascolta ora devo andare ad allenare i cavalieri d'argento, quindi tu devi rimanere qui, lascio la veranda aperta visto che ieri sera volevi avventurarti, e no non toglierò la catena - le disse facendo come promesso ma lasciandola sola senza possibilità di seguirlo visto che la catena la tirava subito indietro dopo che cercò di tenere la porta aperta.
Sospirò e decise così di avventurarsi nella stanza fuori misura in cerca di qualcosa da fare, finendo per riordinare l'enorme letto, spazzare qua e la, cercando faccende domestiche, la stanza era fuori misura ma riusciva a tenerla pulita, poi si affacciò al balcone, era una veranda, e lei si era messa a osservare quanto era spoglia e noiosa, Orstein non aveva alcun hobby visibile, ovviamente annoiata stava provando a scavalcare la ringhiera per una buona visuale nel sotto, faticando con i suoi tentativi di saltarci sopra prese lo sgabello ma comunque non arrivava quindi decise di prendere anche un cuscino e metterlo lì salendo ed esponendosi.
Intanto sotto la veranda
Ornstein stava radunando i suoi cavalieri d'argento le armate di Gwyn, come sempre li stava facendo sudare, orgoglioso di quelle armate aveva messo tutto se stesso al fine di sapere che sarebbero stati disposti a tutto, erano grandi guerrieri invincibili, avrebbero spazzato via centinaia di uomini come scopo avevano la vittoria, e lui ne era il comandante.
Stavano tutti lottando in addestramento tra di loro e li correggeva, chi una postura troppo spinta, chi perdeva l'equilibrio e lui spiegare come mantenere la posa, e poi c'era chi spettegolava su Lora e lui che la stava tenendo come serva.
- è una bambola cadaverica - dicevano mentre l'incombente presenza del cavaliere del leone si avvicinava a passi felpati, l'armatura era messa ma a causa delle altre armature che tintinnavano non si sentiva niente.
- credi che ser Ornstein abbia dei gusti in quanto necrofilia? - domandò, mentre lui ascoltava - Beh, vedendola è una bambola che la tenga a scopi sessuali si anche, la terrei anche io per questi motivi - affermò.
- Oh davvero? - chiese scocciato
- Mi sa che voi due dopo dovrete affrontarlo - disse per poi farli voltare, quei due erano sbiancati, era dietro di loro scintille su tutto il suo corpo, inutile dire che hanno provato a scusarsi o chiedere venia ma senza successo, anzi Ornstein aveva in mente cosa fargli fare.
- SIGNORE! SOPRA LA SUA VERANDA! - gridò un uomo del cavaliere del leone che alzò la testa, sopra quando vide chi c'era sulla ringhiera gli prese un colpo.
Come diavolo aveva fatto a finire lì, non importava - LORA! - le gridò facendola sussultare per poi guardare di sotto e salutalo - SCENDI SUBITO DA Lì è UN ORDINE ! - gridò subito delle scariche elettriche le arrivarono facendola inciampare, finendo a testa in giù e tenendosi la gonna, fortunatamente la catena magica aveva funzionato e non si era rotta, ma ora la sua non morta era a testa in giù completamente imbarazzata.
Ornstein corse subito via dal campo di allenamento correndo nelle sue stanze a tirare su Lora dalla sua posizione, vedendo che la catena era tesa ci mise poco a precipitarsi in veranda e prendere la catena sollevando in automatico Lora, poi le mise una mano sotto la schiena e la raddrizzò poggiandola a terra.
- Sei impossibile! Ieri sera hai fatto un casino assurdo muovendoti per non andare a dormire, e oggi hai rischiato l'osso del collo su quella ringhiera, non posso portarti con me Lora, qui a nessuno piaci per la tua natura di non morta ficcatelo in testa, e indietro a radice oscura non puoi tornare, quindi fatti piacere come ti tratto ok? - chiese mentre lei lo fissava seria.
- Io torno dai miei studenti tu non fare cazzate - le disse lasciandola lì e assicurandosi che la veranda fosse chiusa, Lora provò di nuovo a seguirlo senza successo, è stata tirata di nuovo indietro.
Si mise di nuovo a gambe conserte cominciando a piangere tra se e se, sentì che i singhiozzi non erano sforzati come prima, però ciò non la calmò per niente, mentre si teneva le gambe al petto, voleva tornare a Radice oscura e voleva vedere le altre fanciulle, ma non è andata così, Ornstein si era comunque comportato bene per uno che odia i non morti, non era così cattivo e se ne era accorta, però quello che aveva fatto era pericoloso per un mortale no una non morta come lei, perché si preoccupato in questo modo non lo capirà.
