Erano cose che non vorrebbe ripetere, ma sentiva che allo stesso tempo era ciò che doveva correre il rischio, un sospiro rumoroso si levò, mentre Lora stava tentando il riposo, purtroppo non era una di quelle rare volte e quindi ebbe difficoltà e basta.
- non sei costretta a dormire - le disse mentre lei sospirava.
- prima o poi dovrò dirti cosa mi è successo - affermò guardando a terra.
- Basta guardarti per capirlo, quel drago ha solo portato per te tanta sofferenza, non meritavi niente di quello che ti è successo in seguito - le disse guardando a terra, non aveva il coraggio di guardarla in faccia.
- in realtà se non fosse successo il dopo non avrei incontrato te, e non dire il contrario, quante probabilità c'erano che tu mi avresti rincontrato - disse lei sorridendo e guardando a terra cercando di coprire il suo rossore sulle guance.
Ornstein si grattò il capo e poi ci pensò ma aveva ragione, ovvio che questa logica rompeva spesso gli stati d'animo di comprensione che aveva verso Lora, ma amava questa situazione.
Riusciva a togliergli ogni senso di colpa verso di lei, come le responsabilità, essere realisti come lei non era sicuramente cattivo, ma sapeva che all'interno del suo ruolo non poteva esserlo, doveva romanzare le cose, renderle più digeribili per tutti, chissà se per lui sarebbe stata così romanzata anche la sua vita.
Ma si sa che non era così, però ha giovato dei progressi di Lora nell'allenamento per essere cavaliere, oltre che si prendesse cura di lui, si stavano nuovamente allenando, Ornstein aveva alzato l'asticella della difficoltà, e Lora era pronta ad affrontare la prova che questa volta doveva superare.
Si passò a un ripasso di base, per poi passare a un vero e proprio duello amichevole, Lora tentava ancora di far perdere l'equilibrio a Ornstein, ma il cavaliere del leone era preparato per non perdere l'equilibrio, al contrario della non morta, ma qualcosa ha imparato visto che si muove bloccandogli ogni tipo di tentato sbilanciamento con la spada.
A causa della sua condizione di non morta vinse lei, non si stancava mai, e anche lei lo confessò, e il cavaliere del leone non conterà mai questo duello come prima vittoria di Lora.
Nel mentre tornarono indietro al castello, ma anche nel ritorno c'è stato qualche imprevisto, uno di questi esempi è quello di aver dovuto fare da scorta a un mercante per colpa di un doganiere scorretto, e aver spezzato una maledizione.
Quel giorno pensarono forse è utile una maledizione per conoscere meglio come una persona è fatta dentro, entrambi fecero solo il passo di tenersi per mano, mentre Lora voltava lo sguardo emozionata, le sembrava di essere ragazzina quando era attirata dai ragazzi del villaggio, per questa ragione era stata mandata a radice oscura, impedirle di avere questi rapporti.
Comunque si era messa a guardare con il cavaliere del leone le stelle, era comunque un risultato perché lui le faceva compagnia, entrambi non si sarebbero impegnati nel confessare una cotta, in quanto era tale la consideravano una fase finta della loro vita.
Dopo un po' nel loro viaggio a ritroso trovarono un biglietto del re dei morti, Nito, aveva mandato loro una lettera per informarli tramite un suo scheletro, il messaggero era praticamente terrorizzato.
Ritornarono così nelle terre dei morti, riuscendo così a ricevere udienza, Nito aveva avuto buone notizie, poteva rimuovere il marchio in modo temporaneo, almeno fino a quando Lora non fosse morta, però era geniale Lora poteva ottenere libertà e allo stesso tempo diventare un servitore dell'esercito.
Lei si voleva sottoporre volontariamente, ma era solo una volta quindi decise di ascoltare Nito e allenarsi ancora.
- Ricordati di non morire ancora, altrimenti potresti tornare a essere una non morta - si assicurò.
Allora Ornstein e Lora si sono allenati duramente per sopravvivere, la guerra che seguiva sarebbe stata la più lunga mai esistita, non si sapeva come uccidere i draghi, però serviva che Lora rimanesse umana e presto o tardi durante l'arrivo del primo grande battaglione tra i Draghi e gli uomini si sarebbe svolta e Gwyn non voleva esseri non morti tra le file, già c'erano le schiere di Nito per questo.
Lora alle porte di quella battaglia, decise di sottoporsi alla procedura.
Indossò una lunga veste bianca e portata da Ornstein si offrì volontariamente alla procedura di Nito, che dolorosamente rivelò il marchio e lo rimosso, pungendo la carne e estraendolo via, Lora provò un dolore allucinante sentendo ogni senso nervoso tornare vivo e provocandole troppo dolore.
Lei sentì il dolore del proprio respiro non ostante era guarita la funzione tornò autonoma, come il battere del cuore, la respirazione e lo sbattere delle ciglia.
Alla fine Lora fu poggiata, il marchio era sparito e quella era l'unica vita che aveva, Ornstein la prese in braccio preoccupato aiutando i chierici a portarla in un luogo diverso dove poter riprendersi, quella donna era rinata sotto gli occhi degli dei, e senza il suo marchio.
Ornstein in quel periodo dovette aiutare Lora con la riabilitazione e la ricomprensione di essere viva, non era per niente facile in quanto Lora molte volte rischiava di farsi male, pensando di essere ancora una non morta in allenamento si accorgeva all'ultimo della stanchezza, anche di muscoli indolenziti, tagli poco superficiali che curati come faceva prima facevano pizzicare le ferite o le rendevano dolorosa la chiusura di quest'ultime perchè le cauterizzava.
Sopratutto il ritorno del senso della stanxhezza, fame e i bisogno per Lora sembrò andare stretto in quanto non dedicava più secondo lei, la stessa dedizone in combattimento e per altro, ciò era un sintomo schiacciante.
Ciò la fece sentire meno utile che prima e il cavaliere del Leone se ne era accorto dopo attente osservazioni di come la compagna si muovesse cercando di dare il massimo, ma in modo a suo dire frustrante non vi riusciva.
Allora la presa da parte parlando mentre le dava un crema per uno strappo che si era procurata.
-Lora, smettila con questo atteggiamento ti stai solo facendo male - la rimproverò ma lei sbuffò.
- Sei tornata in vita da poco, devi capire che ora le cose sono diverse, già dai il massimo lasciati un po' di riposo, non ti mancava quando eri una non morta? - le chiese ricordando cosa gli ha detto.
- Si, ma Ornstein non mi sembra di dare il massimo per l'esercito e mi sento schiacciata come creatura che è di tenebra - disse sapendo che tipo di clima si respirava a Petite Londo, sopratutto nell'esercito di Gwyn, gli umani non piacevano tanto quanto i non morti, ed erano tollerati solo perchè una risorsa indispensabile.
-Lora guardami, io so chi sei e anche te, non è una cazzo di origine di luce e tenebra che ci definisce, ma ciò che proviamo sulla nostra pelle e dimostriamo, a me tu piaci molto così, piaci a Ciaran ma questo perchè forse siete donne, non prenderla male, e piacerai anche ai cavalieri d'argento, piacerai ad Artorias anche se a lui piaccino tutti, e Gough, Havel, piaci anche al primo genito del sole, che Gwyn vada dove diamine gli pare se non riesce a guardare oltre alla tua origine, e poi tu ti devi accettare e spero che queste mie parole ti aiutino a farlo - la spronò.
Lei sorrise ridacchiando non poteva dire cose del genere del proprio signore ma sentirle l'ha confortata, mentre tornavano al castello, mostrano a Gwyn che il marchio era sparito e mal grado dovette garantire la libertà a Lora e la possibilità di entrare nell'esercito come con altri umani.
Il giorno a seguire.
Ornstein portò Lora sul campo c'erano anche i tre cavalieri d'elitè di Gwyn, mentre Ornstein si portava di fronte a quella schiera e Lora lo seguiva in armatura leggera per esercitarsi.
- Scusate l'attesa e spero che vi siate allenati, oggi vi voglio presentare il nuovo membro di questo esercito mi augurò lo trattate da vostro pari, lei è Lora - annunciò, tutti avevano visto la ragazza ma vederla senza il marchio fece comprendere come mai era stato assente il loro capitano.
Molti dell'esercito sii complimentarono per il viaggio intrapreso, altri pensarono che era solo un artificio la scomparsa del marchio e che c'era ancora, ma ciò che importava e che per Lora si apriva una lunga strada, lastricata di ostacoli e pericoli, una guerra con i draghi ma non era sola c'erano altere persone di cui avrebbe presto o tardi acquisto in loro fiducia ricambiata o rispetto nei loro ruoli.
Ma al momento doveva subirsi le loro canzonerie e la severità di Ornstein sul campo di battaglia molto serio su questo.
Lora non voleva però rinunciare alla stanza con Ornstein, ma decise per un periodo di passare del tempo nei letti messi a disposizione per i soldaiti, ovviamente si accorse della differenza, stare in una stanza fissa che in un letto che poteva cambiare di posizione in base all'orario di quando si andava a dormire, a dover condividere il bagno, agli orari molto stretti.
Fu un periodo snervante per Lora che desiderava poter tornare indietro e non tornare in vita, però aveva tempo per parlare un po' con tutti Artorias che aveva conosciuto sul campo di allenamento come gli altri, non li conosceva bene come per il cavaliere del leone, questo perchè si somigliavano tutti di carattere almeno quando combattevano e cercavano di cooperare, ma fuori da quel contesto erano persone diverse.
c'è chi come cavaliere era fiducioso, chi studiava e ristudiava prendendo la cosa con dedizione, chi si voleva appisolare in un lato rimandando i doveri, poi c'era chi si concedeva una pausa e chi strafava ritrovandosi in infermeria, chi parlava male e chi osannava prendendo in ammirazione tutti, erano persone davvero semplici e comuni ma una volta indossata armatura e ruolo di soldati ritornavano a essere insipidi.
Eseguivano molto bene il loro lavoro, ma pochi brillavano di personalità in combattimento ben presto sarebbero stati investiti di nuovi titoli a parere di Lora, poi capì che ad altri non importava, molti volevano solo vedere la fine, altri ci mettevano dedizione perchè erano giovani ed entusiasti pensavano che invece di essere una cosa seria fosse un gioco.
In tutto questo Lora sentiva chela guerra le era indifferente, lo voleva fare solo per non ripetere tragedie simili a quelle del suo villaggio natale, però si sforzava troppo e rischiando di farsi male ha deciso di prendersi una pausa di riflessione, facendo sorridere Ornstein per aver avuto il giudizio di fermarsi a pensare.
Andò in un luogo alto fuori dalla caserma, e pensava guardando quei paesaggi che sembravano eterni, ma tutto aveva una fine, lei pensò davvero che mancava poco all'inzio della guerra, non ostante non vi fosse lo scorrere del tempo ancora ben definito, doveva svuotarsi di dire le ultime cose si come non sapeva se sarebbe sopravvissuta qundi decise di portare da parte Ornstein quella sera e cominciare a parlare.
Gli lasciò un messaggio dove incontrarla e che ora del passare del giorno.
In parallelo.
Anche Ornstein aveva riflettuto in tutto quello che doveva fare, era bravo ormai a farlo, ma non era ciò che pensava al lavoro, ma a ciò che gli mancava, anche se inizialmente una scocciatura nella stanza, gli mancava Lora, e aveva ancora parecchio delle sue cose, e anche se si era trasferita in temporaneo in caserma beh non voleva realmente che si trasferisse in un altro luogo del castello.
Si guardò quasi ridendo nel riflesso di un vetro, prima voleva sbarazzarsi di Lora, ora che si era avverato la voleva indietro, toccava davvero stare attenti a quello che si desiderava, e guardare le piante cresciute e curate da Lora gli fece tornare in mente ciò che avevano coltivato nel pellegrinaggio e quello che hanno fatto per i villaggi, lei ha acquisito esperienza per lui e vice versa.
Vedeva la sua stanza con quelle braci di calore che tentavano di divampare inutilmente senza Lora, quella stanza stava tornando spoglia e fredda come era prima che arrivasse, guardò la catena che non ha rimosso, quanto Lora dava fastidio per toglierla senza quasi successo, la sua medicina e il bicchiere con cui la beveva di media grandezza per il palmo di Ornstein.
Ricordò anche quali abiti aveva indossato guardandoli dall'armadio e un senso di malinconia gi salì, tra se e se pensò che forse avrebbe trovato qualcun'altro ma si stava mentendo, aveva trovato la sua leonessa e la cacciata via.
Però non era stato sgarbato o incomprensivo, anzi molte volte si sono trovati a parlare per cui probabilmente provava qualcosa per Lora, e vederla con gli altri lo rendeva malinconico e incerto perchè non sapeva se lei si sarebbe innamorata di qualcun'altro, ma aveva notato chemotli che ci provavano con lei venivano respinti ed era lei, quindi aveva puntato qualcuno, non voleva credere che era lui, ma lo era perchè non ha visto atteggiarsi romanticamente a qualcun'altro.
Come soldato e capo di tutto sapeva riconoscere se Lora fosse stata distratta per qualcun'altro, invece si è impegnata al massimo si per se stessa ma dava un extra anche per qualcun'altro, ed era lui per certo non vi era esclusione.
Rientrando trovò d'avanti alla porta un biglietto era di Lora c'era scritto:
"Incontriamoci nel corridoio più alto di Petite Londo, nell'ala est dove si vede la cascata,
devo parlarti
-Lora"
Sospirò aspettandosi cosa volesse dirgli, ma era incerto su questo
dire di si?,
dire di No?,
cosa era meglio?,
Sarò in grado di gestire la cosa?
Tutte domande nella sua testa che non sapeva cosa era meglio tutti gli scenari per lui gli sembrava di farlo rammollire come carattere, ma era davvero una debolezza?
Ornstein non sapeva cosa era giusto o meno, cosa dire a Lora, forse per lui era tutta una farsa, forse era vero, ciò stava che si sarebbe lasciato andare se fosse stato ciò che pensava, ma se fosse stato altro avrebbe cercato ancora più indizzi per essere sicuro dei propri sentimenti, sia per il suo benessere che per quello di Lora.
