ATTENZIONE! la seguente pagina contiene tematiche delicate e una scena di sesso non esplicita si prega se non si ha voglia di leggerla di saltarla da dove comincia la riga e finisce. buona lettura.

All'appuntamento…

Ornstein non mancò di raggiungerla, mentre la guardava da dietro, gli sembrò che il suo cuore scoppiasse ma tenne la sua maschera e postura, mentre si avvicinava e si mostrava, lei sussultò un po' spaventata, mentre lui la calmava.

- Sono qui quindi? - le domandò, lei chiuse gli occhi sperando di non diventare rossa all'improvviso.

- Ornstein devo dirti una cosa- gli disse, aprì gli occhi castani e la osservò sollevato che lei si fosse svegliata.

- Anche io, e ti devo confdare una cosa - le confessò.

- Ok contiamo fino a tre e diciamolo entrambi - disse lei.

Annui e cominciarono la conta, il cuore batteva il tempo rallentava e poi...

-Ti Amo! - rimasero sorpresi nel aver detto la stessa cosa ed erano arrossiti, e si guardarono negli occhi, pensavano che avessero detto una bugia per non permettere a nessuno dei due di andarsene dalla stanza, ma era vero.

- Oddio da quanto? -chiese Lora.

- Dal salvataggio, e poi quando Nito ti ha preso e cambiato in quel modo doloroso, pensavo saresti morta e in questa guerra possiamo morire in qualsiasi momento, ecco cosa mi ha spinto a confessare, tu? - domandò.

- Da quando mi hai accolto nella tua quotidianità stravolgendola - disse mentre lui contento le disse soltanto.

- Quindi rimarrai qui? - le chiese.

- Si - confermò abbracciandosi a vicenda.

di istinto unirono le labbra lasciandosi a un bacio, anche se Lora essendo bassa dovette essere sollevata dal cavaliere del Leone, gli sembrava quasi uno scherzo essersi innamortato di una umana, il suo signore non avrebbe approvato temendo l'oscurità, ma era la sua vita fino a un certo punto serviva Gwyn per il resto era un uomo pensante, poteva innamorarsi di chi voleva fosse essa una creatura di luce come se stesso, sia che sia una di tenebra come Lora, e l'istinto di cadere nel peccato.

E peccato sarebbe stato anche quando dirigendosi nelle proprie stanze private si portò nel letto con in grembo Lora, chiaro era a entrambi cosa volessero fare, dal giorno dopo sarebbero potuti morire in qualsiasi momento, e per cui era quello per loro il momento di giacere, no dopo un vincolo.


Poi provò insieme al suo compagno qualcosa di più carnale, spogliati nelle candide coperte, avvinghiati l'uno sull'altra, il respiro caldo e affannato, il sudore sulla pelle a gocce d'acqua cristallina, al chiaro di luna.

Così che Lora si trovava appoggiata al petto dell'amato, per una volta contenta di ritrovare la stanchezza e il piacere perduti con la maledizione, sentì dalla schiena nuda mentre veniva retta sopra il corpo dell'amante, tra le dita lei teneva i suoi capelli rossi lunghi e arricciati mentre le sue mani vi si poggiavano, e mentre spingeva il bacino verso il basso per poi tornare in alto.

Le sembrava una danza primitiva mentre poi fu l'amante di sua grande stazza a ribaltarla contro il letto, per quanto fosse grosso, non poteva avere una posizione dominante senza schiacciarla, ma ci volle provare, reggendosi con entrambe le braccia alla sponda del letto, sperando che avrebbe retto un altro raund, la difficoltà principali erano le dimensioni strutturali, più piccola è la partner più sofferenza c'era nell'atto.

Dopo ha solo espresso il verso che segnava la fine di quel atto, Ornstein si portò da una parte esanime, mentre lasciava tempo a Lora di respirare, era sconvolta anche nei capelli, oltre che i gemiti di dolore tenendosi lo stomaco, il cavaliere del leone le poggiò una mano massaggiandola, era in colpa con se stesso per il dolore che ha dato alla partner, ma era un rischio che si è voluta prendere quando ha deciso di ammiccare a ciò che voleva fare.


Lei invece si era divertita da una parte, e si era quindi poggiata al petto di Ornstein per poi mettersi a dormire, mentre il cavaliere del leone toccava dolcemente i capelli bianchi della compagna e la stava osservando, pensava che non voleva che arrivasse domani, voleva rimanere così consapevole che il domani ci sarebbe stata solo una grande battaglia.

Secondo lui, probabilmente Lora sotto sotto, ne era contenta perché dal punto di vista di chiunque anche della implicata erano stati i draghi a farla diventare un non morto, per ciò ora che aveva sconfitto la maledizione per lei era un canto di vendetta.

Anche se Lora ha affermato che il miglior canto di vendetta per lei era quando ha potuto liberarsi di tale condizione di non morte, e vivendo questa sua vita giorno per giorno, ma ha approvato di poter lottare nella guerra,

cominciando così la loro carriera da guerrieri, sterminatori di draghi, lo divertì si come nessuno sapeva come sconfiggerli, e ancora le tattiche dovevano giungere al termine.


La 1° Battaglia:

Gli eserciti erano sul campo, molti erano agitati altri stavano pregando, mentre altri si vantavano di come sarebbero diventati eroi, i più pessimisti invece già pensavano di diventare non morti o morti.

Non sapevano quanto avevano ragione, nella carica la prima che ci è stata, l'esercito non ebbe una decimazione assurda, Lora vide che molti draghi bastava sputare un'alitata di fuoco per ridurli in cenere, le truppe di Izalith i piromanti non riuscivano a bruciare le scaglie, molti guerrieri di Gwyn cominciarono a usare anche i miracoli mentre altri usavano alcune cure sul momento.

Le scaglie dei draghi erano talmente spesse che le poche armi che li colpivano come giavellotti e altro si rompevano, sbriciolavano e sparivano.

Armi e armature dei migliori materiali sciolte come ghiaccio sotto il sole, e corpi inceneriti come legna, l'orrore di quela battaglia portò un trauma inestinguibile, la cenere che impediva la visuale, compagni morti e la loro carne incenerita portata via dal vento si attaccava sulle altre armature dei cavalieri d'argento, le piromanti si facevano scudo ma non funzionava nulla, gli scheletri che combattevano diventavano anneriti, era chiaro che quella prima battaglia i draghi avrebbero vinto.

Con grande tenacia l'esercito provò a contrastarli, difficilmente ne uccisero un numero modesto, gola squarciata, ma scaglie troppo resistenti, un occhio perfofato colpi letali, ma che uccidevano pochi anzi forse di meno dei soldati dei draghi, mentre per gli umani, i piromanti, morti e dei c'erano perdite consistenti, masse che costrinsero a una fuga con altre tante perdite.

una nube di disperazione si era abbattuta, un trauma di odori e suoni, i draghi avevano solo vinto una battaglia, ma per un esercito legato ai suoi compagni era come se avessero vinto già la guerra a tavolino.

Molti furono scortati in infermeria, tutti i chierici che non hanno partecipato si erano messi a curare tutti gli altri, c'era anche la Regina a fare qualcosa del genere, mentre Gwyn doveva rimettere in piedi nuovi piani e cercarsi altri uomini.


Intanto...

la undicenne Gwynevire insieme ad altre sacerdotesse si prendevano cura dei feriti, la piccola era impaurita, anche se la regina era presente, Lora anche era allettata con le donne dell'esercito sopravvissute, lei ha avuto la fortuna di slogarsi il braccio perché stava usando troppi miracoli insieme, ed era stata colpita solo dall'onda d'urto di un attacco di un drago, leggendo libri e puntando un braccio al cielo e l'altro sul bersaglio, per questo aveva anche gli occhi bendati la cenere e qualche frammento di sassi era finito negli occhi e quindi udiva le compagne doloranti, certamente non hanno avuto fortuna come lei.

Le dispiaceva ma ovviamente non si era esposta a un pericolo diretto, era rimasta con coloro che erano maghi e guarrieri, però ha avuto un ruolo nel ammorbidire qualche scaglia di drago per aiutare ad abbatterli anche se non ha avuto successo come tattica, molti compagni hanno avuto la peggio di venire accecati da un soffio d'aria e frammenti minuscoli di sassi.

Era preoccupata per Ornstein ma anche per gli altri, li ha visti correre verso il pericolo e li aveva raggiunti una soffiata di fuoco e gelo, provò così ad alzarsi per dirigersi verso la porta, ma doveva andare a tastoni almeno fino a quando non fu fermata.

-Non ti muovere Lora, con la benda non hai una buona mobilità e con l'udito non va meglio - le disse una voce, che riuscì a darle un volto che Ciaran, se era lì poteva essere ferita.

- Ciaran hai qualche infortunio? - le chiese.

- Non precisamente sono uno dei rari illesi, grazie ad Artorias - le riferì.

- Come stanno gli altri? -chiese.

- Ornstein ha subito un ustione al volto niente di grave, devi sentire come sta brontolando, Artorias ha una ustione alla schiena e Gough invece ha un simile infortunio simile al tuo - le spiegò, mentre lei sospirò.

- chi è cosciente per ora? - domandò

-Tu, Ornstein e Gough, Artorias è ancora incosciente e il principe primo genito sta cercando una soluzione per quelle scaglie indistruttibili - aggiunse.