incontrando il suo amante nelle loro stanze.

- Ehi, già finito il turno? -le chiese.

- No, volevo una pausa - disse lei.

- Facciamo il bagno insieme? - le propose.

-Si - rispose un po' imbarazzata, ma pensando che aveva già visto il suo corpo nudo per cui non ha nulla da imbarazzarsi.

Nel grande bagno dopo essersi spogliata si avvicinò di nuovo a quella grande cisterna d'acqua immergendosi solo sulle sponde, tenendo coperto il resto del corpo ancora fuori con l'asciugamano.

Al contrario Ornstein immergendosi con tutto il corpo sporgeva con il busto, e si era messo a fianco di Lora, mentre l'effetto della benedizione faceva il suo effetto guarendo le piccole contusioni e slogamenti, e rendeva un riposo decente ai muscoli che dolevano.

Lora si spinse dentro lasciando l'asciugamano da una parte, al contrario del compagno lei sporgeva solo con spalle e di poco più alta non poteva stare seduta a causa della altezza, così Ornstein se la è portata in grembo e ha avvicinato le ginocchia facendo emergere le caviglie e i piedi di Lora, provò un brivido prima di rilassarsi nella posizione, attaccata a lui, mentre aveva deciso di aiutarla a strofinarsi la schiena, i capelli della donna era sempre tenuti in uno chinion, e se li scioglieva arrivavano solo alle spalle.

- Quindi Gwyndolin non sa solo piangere come una femmina- affermò mentre Lora sospirava.

- Si, sta crescendo in fretta - commentò

- in realtà forse siamo abituati a essere stati e essere amati dai nostri genitori, ma dimentico sempre che Lord Gwyndolin non ha questo lusso, e non perché Gwyn non possa per impegni del regno, ma perché agli occhi del nostro lord del sole è responsabile della morte della moglie e un essere senza nessun legame divino - disse Ornstein.

- Dei non si nasce, si diventa -disse Lora.

- Che cosa dici Lora, anche se questo ragionamento ha senso, i Lord hanno trovato le fiamme e si sono eretti a dei, forse no per Nito ma credo che il mondo avesse bisogno di qualcuno che arbitrariamente amministrasse vita e morte - disse lui filosofico come la sua compagna.

- Beh credo che sia il mio turno di strofinarti la schiena - disse accorgendosi, lui annuì aiutandola a rimettersi sul bordo, mentre si scostava i capelli dalla schiena.

Ornstein si era guadagnato delle nuove cicatrici, ovvio che alcuni erano sottili e sarebbero scomparse, altre erano profonde e rimanevano, passava con le mani alcune cicatrici pronunciando sottovoce le formule dei miracoli per non lasciare cicatrici in più.

Finito si concedettero un altro po' di tempo insieme, prima di separarsi e tornare ai loro compiti.

Lora tornò da Gwyndolin e Ornstein ad addestrare le sue truppe, durante un buco pensò bene di visitare il primo genito del sole.

Il ragazzo si stava riprendendo in fretta, ma non sapeva quanto stavano facendo ma lo avrebbe scoperto presto, però sembrava cambiare appariva più riflessivo e più distaccato, e in quel momento era più serio, era il dio della guerra per cui vederlo in quello stato era una cosa strana ma sembrava anche stufo.

- ti annoi? - gli chiese mettendo da parte ogni ipotesi con lui.

- Ornstein, che ne pensi di questa guerra? - chiese.

- in che senso? -domandò confuso.

Lui sorrise malinconico, da quanto era rimasto lì aveva riflettuto molto e questo lo ha cambiato in qualche modo.

-Dico uccidere tutti i draghi, il duca e mio padre - spiegò.

- se bene io non sono d'accordo è nostro compito servirlo - disse lui.

- Sai che non è tardi per andarsene… - disse scioccando Ornstein.

-Che dite qui è la vostra casa - disse il cavaliere del leone sconcertato.

- Ornstein… stavo solo scherzando - disse tranquillizzandolo.

Ma come lo ha detto diede da pensare al cavaliere del leone, quel modo di parlare sembrava non essere lui, sentiva il bisogno di parlarne con Lora o qualcun altro, Gwynsen era come loro, odiava i draghi, amava ammazzarli era il dio della guerra, colui che avrebbe ereditato tutto, perché tutto questo, qualcosa iniziava a puzzare.

Lora era ancora con Gwyndolin da quello che sapeva, si era diretto in quelle stanze, non si accorse dell'andamento veloce quasi non volesse perdere tempo richiamando il cavaliere della falena.

- Ornstein che cosa succede, ti abbiamo sentito arrivare dal fondo del corridoio - disse la ragazza.

- ho bisogno di un favore, io ti sostituirò nel tuo compito lo giurò - disse troppo in fretta.

-Capitano calmati - disse lei avvicinandosi e toccandogli le mani non arrivando alle spalle.

Lui prese un respiro Devi parlare con Gwynsen per conto mio, riguarda questo periodo di degenza le disse solo.

Osservando come era in panico lei decise di accettare, lasciando Ornstein con Gwyndolin, mentre lei andava in infermeria.

Vedendo come era pallido il capitano era sicuramente qualcosa che lo ha lasciato pensare molto e Lora era d'avanti all'infermeria chiedendosi se voleva sapere, aveva una bruttissima sensazione, quella per cui non vuoi conoscere una cosa anzi mentiresti a chiunque ti ha chiesto questo favore, era inquieta, ma Ornstein si fidava di lei, tanto da darle una cosa del genere, da un lato non voleva aprire voleva rimanere ignorante di questa cosa, ma se non lo avesse fatto il destino avrebbe fatto il suo comodo per farle sapere l'informazione.

Lei entrò e lui sembrava immaginarsi che le sarebbe stato chiesto di venire lì.

- Ornstein lo ha detto a te? - chiese.

- Non mi ha detto nulla, ma il suo volto esprimeva preoccupazione - rispose.

- Lora anche tu sei preoccupata o terrorizzata? - le chiese.

- Ho una brutta sensazione - rispose - cosa sta succedendo?- domandò.

- Credimi non sei pronta a saperlo- le confessò.

- Gwynsen in qualche modo lo saprò il destino trova molti modi, quindi dillo adesso con me - disse lei ormai esasperata dal suo nodo al petto.

Lora dopo i fatti successi credo che stiamo facendo solo errori, stiamo facendo qualcosa che presto o tardi potrebbe rivolgersi contro di noi, ho pensato alla tua condizione e quello che è successo, i draghi sembra non abbiano avuto intenzione di accettare un cambiamento, e da ciò tu e altri siete divenuti non morti, ora penso a mio padre e gli altri Lord, sarebbero pronti ad accettare un era di buio se mai la fiamma primordiale finisse? chiese, Lora come pessimista lo sapeva.

- Vista la paura che ha vostro padre per me e gli altri pigmei direi di no - rispose.

Annuì in assenso.

- Però quel drago Seth non sta dicendo tutto, vorrei indagare su di lui da quando è qui cose strane succedono le disse ma mio padre è d'accordo nel mantenere vivo e diffondere la conoscenza di quel drago a causa della volontà di scoprire e impadronirsi di ogni segreto - ringhiò

Non sapeva cosa dire mentre pensava, il figlio del primo genito del sole le apriva occhi nascosti sullo sguardo su tutto, un tempo si trattava solo di se stessa ora si trattava di tutti.

-Temo che mio padre voglia mantenere un era di fuoco eterna, senza più tenebre, e temo che per farlo sacrificherà tutto e tutti, già in prima parlava di un piano ancora informe, e ora come ora sta prendendo forma, ma in ogni era c'è una fine, ma quando arriverà la fine di questa - disse guardando in basso.

Lora io vorrei tentare un accordo con i draghi, sia per distruggere Seth sia perché nei loro confronti questa guerra è ingiusta le confessò ma mi devi promettere che non dirai niente a Ornstein o chiunque altro, sono troppo fedeli a mio padre per disobbedire, ne meno Gwyndolin una volta cresciuto deve sapere le disse stringendole le mani.

- Fallirai se vieni scoperto - disse lei.

- Allora si tu la mia infiltrata - le propose.

- Non posso, io sposerò Ornstein e ho acquisito questo titolo fantoccio da poco, facessi qualcosa di questo tipo e mi scoprissero cosa ne sarà della reputazione di ogni Pigmeo? - chiese al Lord della guerra.

Lui sorrise amaramente Devi solo dirmi quanto Seth comincerà a sospettare e diventare irrequieto, e non permettere a qualche spia di seguirmi le disse per preservare la reputazione della donna, lei annui.

Quando uscì tutto era cambiato per lei, realtà troppo grandi da accettare e cosa avrebbe detto a Ornstein, lei sapeva che il cavaliere del leone come gli altri erano fedeli a Gwyn fino a un certo punto, e questa cosa era successa proprio il giorno prima della battaglia finale.

Comunque non ebbe bisogno di cercare Ornstein era lui che si dirigeva da lei, ora doveva intavolare la cosa per renderla comprensiva ma nascondere parecchie cose, ma come fare quando la persona d'avanti è qualcuno che ti ha dimostrato che non ha bisogno di proteggersi da alcune informazioni.

Fu complicato spiegare tutto, ma svuotò il sacco con Ornstein che sembrava comprendere, già il duca non piaceva, ma quello che era stato detto sembravano le parole di un folle, Lora stessa era spaventata, quindi l'ha abbracciata ora consapevole.

-Cercherò di assicurarmi che non faccia sciocchezze, ma domani ci aspetta una dura battaglia - le disse, mentre lei annuì.

La battaglia finale…

Gli schieramenti si posizionarono, il primo genito del sole non si vedeva, era ancora in convalescenza da quello che sapeva.

In realtà stava tentando di lavorare un patto con gli ultimi draghi, e prima di far venire fuori una notizia del genere ci sarebbe voluto tempo, Gwyn sembrava impaziente, quando si fece vedere il ragazzo fu rimproverato e lasciato nelle retrovie.

Così ebbe iniziò quel fantomatico incontro finale, i guerrieri del Lord del sole evocarono subito i miracoli dell'elettricità lanciandoli come giavellotti.

La strega di Izalith e le sue figlie lanciarono un fuoco travolgente.

E Nito evocò lande di miasma.

Il senza scaglie troneggiava d'avanti ai cadaveri dei suoi simili, ha tradito la sua razza pur di accedere a un patto, ma non erano tutti.

I cinaque cavalieri si portarono in avanti ognuno con prontezza sfoderò le sue armi migliori Gough nelle retrovie abbatteva i draghi.

Ciaran e Artorias schiena contro schiena usavano le spade per sferrare fendenti micidiali, intrise della resina dorata.

Ornstein e Lora si lanciavano addosso ai draghi per colpirli con fendenti mortali e intrise del medesimo oggetto.

La battaglia non era infinita ma quei momenti nel guardare tutti gli altri sembravano eterni, molti perivano, altri vincevano, ma solo fino a quando l'ultimo drago che era in quella battaglia non fu abbattuto e a terra, nessuno si fermò, e la marcia era eterna.

Poi il silenzio.

Lora sapeva che alcuni erano sfuggiti, ma non disse niente, un vento bruciato, l'odore dei grandi esseri che erano stati abbattuti.

Odore di bruciato e morte riecheggiava ovunque, respiri che si bloccavano o spegnevano come dei falò lasciati solo con braci poco accese.

Non videro nessun drago arrivare, ne come soccorso o altro, in quel momento avevano effettivamente vinto.

Alcuni con il fiatone, altri morirono per l'emozione di vedere la fine di tutto, altri feriti ma quello era finito, non rimanevano altro che gli ultimi draghi rimasti, uno di loro nel bene o ne male preannunciò a Gwyn l'età dell'oscurità, scelta più pessima non era mai stata presa, uno che interessò questa profezia fu il nano furtivo, il possessore della anima oscura.

Lora non aveva tempo per godersi l'attesa di un matrimonio, doveva farlo subito, prima che ciò che avesse in mente il capostipite degli umani si avverasse.

Ornstein capì il presagio di Lora, per questo decise di prenderla subito in moglie, prima delle celebrazioni della fine della battaglia e lo sterminio di tutti i draghi.

Gwyn concesse l'onore ai due cavalieri di unirsi in matrimonio, Lora fu sollevata di avere quel minimo stress, sposare l'uomo che amava era anche un modo per comunicare un messaggio quasi di essersi messi in un angolo senza fare nulla di male.

Da quel momento l'unico stress erano abiti, preparativi, inviti e tante consacrazioni.

Nel mentre cominciò un grido di vittoria si alzava.

Durò per tutto il tragitto da quel punto fino al castello, Gwyn si godeva il grido, mentre altri ne erano rimasti praticamente toccati o traumatizzati.

Ornstein stava tenendo sotto braccio Lora, che camminava appoggiata, stessa cosa anche per Artorias e Ciaran.

La navata era distante e ogni passo da allontanamento dal luogo della battaglia cominciava a rallentare, solo una volta completamente lontani da quel luogo vi fu una sensazione di pace interiore, i guerrieri smisero di inneggiare all'urlo di vittoria per togliere le sensazioni spiacevoli e la delusione provata.

Infondo non sembrava una battaglia finale quanto più una sorta di esca per permettere a qualcuno di scappare, ma troppo ebbri dalla vittoria quasi nessuno si era accorto, alcuni da come riferito si erano persi in ciò.

Sembrava una falsa fine, ma c'era chi se lo teneva per se questa informazione, soprattutto i coinvolti.