Buon lunedì a tutti! Ecco un nuovo capitolo! Buona lettura

Mini

09. Scappa!

"Così fu Hashirama a separarvi" concluse Shikaku, quando Kurama finì di raccontare ciò che aveva già detto a Naruto.

"Sì, per noi fu un dolore immenso, non solo perché eravamo stati separati dai nostri simili, come se non bastasse i ninja ci schiavizzarono, mettendoci al loro servizio come armi prive di sentimenti, come doni per ottenere una pace fittizia e superficiale, doni offerti in buona fede ma accettati da gente senza morale.

Noi avremmo dovuto essere venerati, invece tutti iniziarono a temerci. La paura fu ben presto sostituita dalla rabbia e infine dall'odio, coloro che ci avevano fatto soffrire ora ci odiavano, coloro che ci avevano usato come strumenti di pace ora ci consideravano come armi terribili, da nascondere e da usare per terrorizzare gli altri.

Non so come sia andata agli altri miei fratelli, escludendo Shukaku, ma non posso dire di odiare le mie Forze Portanti, nonostante iniziassi già a covare dentro di me odio verso chi mi aveva imprigionato, Mito e Kushina Uzumaki furono per me un luogo sicuro in cui rifugiarmi, e Naruto non è da meno, anzi, è stato l'unico, dopo Hagoromo, a parlarmi con il cuore in mano, a chiedermi davvero come mi sentissi, cosa provassi, da dove derivasse tutta la rabbia distruttrice che lo aveva portato a ferire così tante persone."

I due Nara rimasero in silenzio, così Kurama continuò.

"Poco fa mi avete accusato di essere un assassino, di aver ucciso molti ninja. Volete sapere la verità? Non fu colpa mia."

Shikaku si agitò.

"Come sarebbe?" chiese, quasi arrabbiato "Tutti sanno come andarono le cose! Quei ninja furono uccisi da te! Il Quarto Hokage morì a causa tua e così fu per sua moglie!"

Kurama sbuffò.

"Voi ninja lo avete visto dall'esterno!" contestò Kurama "Non fu per mia volontà che vennero uccisi. No, non interrompermi!" aggiunse, vedendo che Shikaku si stava già agitando "Io sono un Cercoterio, un concentrato di Charka immenso, ma …" aggiunse, lasciando una pausa drammatica "Ho una mia volontà. Come potete sentire, vi sto parlando, vi sto raccontando di me, sono un essere razionale, non il mostro che voi immaginate. Il mio problema è che ci sono alcuni ninja che, al contrario di tutti gli altri, possono controllarmi."

Shikaku e Shikamaru si guardarono, cercando di capire, poi tornarono a fissare Kurama che parlava attraverso Naruto.

"Hashirama Senju mi controllò per la prima volta con la sua arte del legno e riuscì a sigillarmi dentro sua moglie Mito, poi scoprii che anche Madara, grazie al suo Sharingan, poteva manipolare la mia volontà come quella di una marionetta."

"Lo Sharingan …" mormorò Shikamaru, che aveva iniziato a capire dove voleva andare Kurama "Quindi quella notte di tanti anni fa …"

"Esatto." rispose Kurama "Fu un Uchiha a manipolarmi per fare quella strage. Io non ero sigillato dentro Kushina in quel momento perché stava partorendo, un momento molto delicato durante il quale fu obbligatorio allentare il sigillo. Non so di preciso quale degli Uchiha agì quella notte, ma fu uno di loro a liberarmi e a manipolarmi."

Shikaku annuì.

"Questo cambia tutto." ammise, senza riuscire a trovare altre parole.

"Perché hai deciso di raccontare tutto proprio ora?" chiese Shikamaru "Perché non prima?"

Kurama sorrise.

"A causa di Naruto." disse, con voce meno dura, quasi dolce "Anche lui, come me, aveva iniziato chiudendosi in se stesso, piegandosi al dolore, alla rabbia e alla paura, poi qualcosa cambiò, decise di non volersi arrendere e venne a parlare con me. Prima non gli avrei risposto, ma lui fu talmente insistente che non potei farne a meno e iniziai a parlare con lui. Naruto raccontò al suo Maestro ciò che era realmente accaduto e ora voi siete qui. Ho voluto raccontarvi la mia storia per lo stesso motivo."

Shikaku annuì, colpito da quella confessione.

"Ma …" iniziò.

"Sì, ho quasi ucciso Choza" ammise "Voi, al mio posto, cosa avreste fatto? Stava uccidendo Naruto, sentivo di doverlo proteggere."

Shikaku chiuse la bocca e annuì.

"Voi lo avete spinto al limite della sopportazione, avete provato ad ucciderlo quando lui si fidava di voi, lo avete distrutto prima mentalmente e poi fisicamente, avete fatto crollare tutte le sue certezze e so per certo che, mentre era qui, all'inizio avrebbe voluto morire. Se non fosse stato per me probabilmente si sarebbe fatto uccidere anche quella notte, ma sono riuscito a far leva sulla sua paura e a prendere il controllo per salvargli la vita."

Shikamaru trattenne il fiato, non si sarebbe mai aspettato niente di simile, si sentì terribilmente in colpa ricordandosi come aveva attaccato il suo amico il quale, era ora evidente col senno di poi, era distrutto per tutto ciò che gli era successo.

"Ora, per ottenere il nostro perdono, dovete cominciare a cambiare la vostra visione di noi, dovete capire che noi non siamo mostri ma, come voi, esseri che hanno avuto le loro esperienze e che sono stati sfruttati e trattati come oggetti."

Shikamaru e Shikaku non seppero ribattere, Kurama sembrava estremamente serio.

"Se devo essere sincero, mi spaventano di più degli esseri senza scrupoli come Danzo, che manipolano gli altri per uccidere e raggiungere i loro scopi. Io sono pericoloso perché sono potente, ma c'è chi è più pericoloso di me per altri motivi."

Shikaku annuì.

"Hai ragione …" iniziò, senza sapere come chiamare la volpe.

"Kurama" concluse lui "Chiamami Kurama."

"Hai ragione, Kurama" riprese Shikaku "Spesso ci dimentichiamo che spesso sono più pericolose le intenzioni che il reale potere di un ninja."

Sempre utilizzando il corpo di Naruto come tramite, Kurama annuì.

"Vedo che cominciamo a capirci." disse.

"In effetti ci sono molti, troppi pregiudizi, tanti vedono voi cercoteri solo come bestie prive di ragione, folli e pericolose" spiegò Shikaku "Sono onorato di essere riuscito a parlare con te, Kurama."

"Anche per me è stato un onore" disse anche Shikamaru, inchinandosi.

Kurama si inchinò a sua volta, poi chiuse gli occhi e, quando li riaprì, erano tornati quelli azzurri di Naruto.

"Ho sentito tutto" disse, sorridendo soddisfatto "Adesso mi sento meglio."

Shikaku e Shikamaru gli sorrisero.

Mentre osservava Naruto muoversi rapidamente attraverso il villaggio, Shikaku ripensò a quel giorno.

"Quello è veramente Naruto?" chiese Choza, senza riuscire a nascondere lo stupore.

"Esatto" confermò Shikaku "Lo aveva fatto vedere a me e a Shikamaru quella volta in prigione mi ha permesso di parlare con Kurama, la volpe, che mi ha raccontato la sua storia, tutto ciò che è successo. Ero già in dubbio prima, ciò che mi ha raccontato Kurama mi ha spinto a capire che, davvero, Danzo cercava di manipolarci."

Choza non rispose ma continuò ad osservare la copia di Naruto che si prodigava per aiutare più persone possibili e nel frattempo le proteggeva con il suo charka.

"Non possiamo permettere che tutto resti impunito!" esclamò Choza, furioso "Danzo si è preso gioco di noi, ha fatto leva sul nostro senso del dovere, sulle nostre paure e ci ha costretti con l'inganno a uccidere un innocente!" gridò, sempre più furioso.

Shikaku e Inoichi si guardarono, finalmente quello era il Choza che ben conoscevano.

"Non mi importa nulla, che si fotta Danzo e l'insabbiamento!" continuò, sempre più arrabbiato.

Shikaku annuì.

"Sono d'accordo" disse "La paura, l'odio e il pregiudizio sono stati generati dall'ignoranza, dai segreti tenuti nascosti per troppo tempo, è giunta l'ora che tutti conoscano la verità."

Kakashi non si era perso una parola della loro conversazione.

"Sono felice di sentirvi dire questo." disse "Per troppo tempo Danzo ha agito alle spalle degli Hokage, nascondendosi all'interno della Radice. è giunto il momento di fermarlo."

Shikaku annuì.

Nella foresta, Naruto osservava Deidara e Tobi.

"Adesso ti gonfio di botte davvero!" esclamò, rivolgendosi al dinamitardo.

"Oh, che carino, vero?" chiese Deidara rivolto a Tobi "Sarà anche più facile del previsto catturarlo! è così stupido da essere venuto lui da noi!"

Tobi non rispose ma si limitò ad osservare Naruto, così diverso dall'ultima volta in cui lo aveva visto.

"Stai attento, Deidara" gli disse "Sembra più potente. Non sembra provato dai mesi trascorsi in prigione."

"Cosa ne sai tu?" chiese Naruto, quasi ringhiando "Non impicciarti!"

"Sei davvero buffo, lo sai?" disse Tobi "Ti dai tanta pena per della gente che invece vorrebbe vederti morto!"

Naruto ringhiò ma Deidara sembrava non aver ascoltato l'avvertimento del compagno di squadra.

"Ti farò esplodere, moccioso!" lo minacciò Deidara, iniziando ad impastare l'argilla esplosiva sulle mani "Ti farò a pezzi!"

Deidara non riuscì a terminare le sue bombe perché Naruto lo attaccò frontalmente.

"Idiota" mormorò Tobi.

Naruto era scatenato, ma Deidara sembrava sapere come difendersi, lasciò che Naruto si avventasse su una sua copia di argilla e la fece scoppiare, sbalzandolo indietro.

L'esplosione non ferì minimamente Naruto, né gli fece perdere lucidità.

"Sei sicuro che non sia meglio aspettare dei rinforzi?" chiese Kurama "Ti stai mettendo nei guai!"

"No! Voglio pestarlo personalmente! Dove sono andati?" chiese, guardandosi attorno "Sono scappati?"

"Non credo" rispose Kurama "Vogliono solo che tu … ecco, lo sapevo" disse, rassegnato, mentre Naruto saltava di ramo in ramo per inseguirli "Vogliono solo che tu li insegua! Lascia perdere! Vogliono attrarti lontano dal villaggio per catturarti, non lo hai capito?"

Naruto lo ignorò e continuò a muoversi sempre più lontano cercando il loro chakra.

"Calmati, Naruto" disse Kurama "Rallenta! Fermati, respira e ragiona."

Naruto si fermò e si nascose dietro ad un albero.

"Ecco, bravo" mormorò Kurama, tirando un sospiro di sollievo "Rifletti prima di agire! Cosa dovresti fare, ora? I nemici sembrano scomparsi, ma è ovvio che si tratti di una trappola. Ti conoscono, sanno come agirai, sei troppo impulsivo."

"Sanno come agirò, eh?" chiese Naruto, sogghignando.

Al villaggio della Foglia, tutto sembrava tornato alla normalità, le esplosioni erano terminate e i ninja rimasti avevano iniziato a valutare i danni. Oltre ai feriti lievi e ai danni dovuti alle prime esplosioni, grazie all'intervento di Naruto la situazione sembrava sotto controllo. I feriti erano già stati presi in carico dai ninja medici, mentre altri iniziavano a valutare i danni.

"Dobbiamo trovare Naruto" disse Kakashi, notando che la sua copia era svanita "Conoscendolo deve aver trovato Deidara per vendicarsi dell'ultima missione."

"Dannazione!" esclamò Asuma "Così si farà catturare!"

"Andiamo!" disse Choza "Dobbiamo trovarlo!"

"Ci penso io" intervenne Inoichi, che nel frattempo aveva individuato un corvo di passaggio "Shikaku, ti affido il mio corpo" disse, rivolto al compagno di squadra, che lo afferrò prontamente mentre lui scambiava la sua mente con quella dell'animale.

"è inutile andare e cercare a caso" spiegò "Inoichi lo troverà subito e sapremo esattamente dove andare."

Kakashi e Asuma, che erano pronti per partire, si fermarono, in attesa.

Naruto era fermo dietro quell'albero da qualche minuto, ma non c'era traccia né di Deidara né di Tobi.

"Mi stanno prendendo in giro?" chiese "Dove sono andati?"

"Torna al villaggio, fidati" consigliò Kurama "Smettila di inseguirli, non otterrai nulla."

Naruto non rispose.

"Naruto? Per favore, ti farai catturare!"

Naruto lo ignorò ancora e si mosse.

"Forse ho sentito qualcosa! Non sembra il chakra di Deidara, forse è quello di Tobi?"

Kurama sospirò, rassegnato, poi però sobbalzò.

"Questo chakra ..." mormorò, spaventato, mentre si avvicinavano sempre di più all'obiettivo "No, non può essere, è lui!"

"Lui chi, Kurama?" chiese Naruto, sempre concentrato per trovare i nemici.

"Non c'è dubbio, è lui" ripeté Kurama, in preda al panico "Scappa, Naruto! Scappa! SCAPPA! ADESSO! Ti catturerà!"

Naruto si fermò, poi sogghignò.

"Sai cosa, forse glielo farò fare ..."

Kurama gemette, spaventato.

Al villaggio della Foglia, Danzo osservava il caos provocato da Alba.

"A quanto pare non posso più avere la fedeltà di Shikaku, Inoichi e Choza" mormorò, quando l'informatore che lo aveva avvisato di ciò che aveva sentito a casa Nara se ne fu andato "Ho fatto bene a tenerli sotto controllo. Avanti!" esclamò, sentendo bussare.

"Ci ha fatto chiamare?" chiesero due ninja con il volto coperto dalla maschera degli Anbu, un falco e un orso.

"Sì." spiegò Danzo "Ho una missione per voi. Non voglio domande, non voglio proteste. Dovete trovare Naruto ..."

"Sarà fatto!" risposero in coro, pensando che Danzo volesse salvarlo, dopo tutto ciò che aveva fatto per il villaggio.

" ... e ucciderlo!" concluse, con sguardo serio e voce dura.

I due ninja si guardarono, poi guardarono il loro superiore.

"Ne è sicuro?" chiese uno dei due, incerto.

"Ho detto che non voglio domande, perciò non risponderò. Ciò che voglio è che portiate a termine la missione. Trovatelo prima che lo catturi Alba ed estragga la Volpe a Nove code! Adesso!" esclamò, agitato.

"Sì, signore!" risposero in coro, un istante prima di saltare via.

"Non ho potuto ucciderlo mentre si trovava in prigione, sarebbe stato troppo sospetto" pensò Danzo "Ma ora questa crisi mi dà l'occasione di rimediare, non me la lascerò sfuggire!"