Buongiorno! Com'è andato il fine settimana? Ora sedetevi comodi, prendete qualcosa di caldo e preparatevi perché questo capitolo vi sconvolgerà. Almeno spero.

Ci sentiamo lunedì prossimo!
Un abbraccio

Mini

11. Morte

Kakashi non riusciva a smettere di tremare. Ciò che aveva appena visto era spaventoso, terrificante. Naruto aveva ucciso a sangue freddo due ninja, trapassandoli da parte a parte e sgretolando i loro corpi. Non c'era molto margine per poterlo difendere, nonostante si stesse difendendo lui per primo dai loro attacchi. Perché l'aveva fatto? Cosa era successo? Fu Shikaku a riportarlo alla realtà.

"Kakashi, dobbiamo tornare indietro e contattare Yamato. Solo lui può tentare di fermare Naruto, se ci avvicinassimo con lui in quelle condizioni rischieremmo di farci uccidere tutti."

Kakashi annuì, quasi in trance.

"Perché non era con noi dall'inizio?" chiese Choza, preoccupato.

"Non pensavamo di aver bisogno di lui" rispose lentamente Kakashi "Credevo che Naruto avesse imparato a padroneggiare il chakra della volpe, che collaborassero …"

"Mi dispiace" disse Shikaku "Ma a prescindere dagli ordini di Danzo, se Naruto ha ucciso due ninja della Foglia e ora è scappato, deve essere considerato un traditore e ucciso."

Kakashi impallidì, non poteva ribattere, non poteva difendere il suo allievo, stavolta il suo destino era scritto.

Naruto era esausto, il suo corpo era arrivato al limite, non era più abituato a usare tutto quel chakra. Nonostante gli allenamenti, dopo tutti quei mesi trascorsi in prigione il suo corpo doveva ancora riprendersi. Non sapeva come, ma in qualche modo era riuscito a raggiungere la radura dove, ancora sconvolti per ciò che avevano visto, lo stavano attendendo Kakashi e tutti gli altri. Il suo corpo era tornato alla normalità, Kurama era tranquillo ma lui era stremato.

"Naruto …" disse Kakashi, che non sapeva bene che parole usare.

"Dobbiamo parlarti." si fece avanti Shikaku

Naruto si limitò ad annuire.

"Visti i recenti sviluppi" iniziò "Noi tutti ci siamo consultati e abbiamo preso una decisione. Non abbiamo altra scelta, capisci? Se vogliamo che le cose vadano bene, che il Villaggio della Foglia possa prosperare in pace, non ci resta altra soluzione se non questa."

Kakashi era teso, si vedeva dallo sguardo, ma Naruto era determinato e senza paura.

"Vi ascolto" disse, guardandoli negli occhi.

Danzo non si era quasi fermato, l'attesa di Yugao e Torune si era fatta insostenibile. Perché ci stavano mettendo così tanto? Qualcosa era andato storto? Dopotutto Naruto non era più un ninja debole e inutile, era diventato grande, era diventato forte, forse più forte dei Jonin, non poteva permettersi di sottovalutarlo, non dopo ciò che era successo a Choza.

Stava quasi per chiamare altri ninja per cercare quelli che aveva già inviato, quando qualcuno bussò alla sua porta.

"Chi è?" chiese, sperando che rispondessero Yugao e Torune.

"Sono Shikaku".

Shikaku? Cosa ci faceva lì? Da ciò che gli avevano detto i suoi informatori aveva deciso di rinunciare alla missione che lui gli aveva affidato. Cosa avrebbe voluto?

"Entra."

Shikaku non se lo fece ripetere.

"Onorevole Danzo" disse, inchinandosi appena "Sono venuto a farle rapporto. Purtroppo non porto buone notizie."

"Dimmi" lo incalzò lui, andando a sedersi "Dove sono …" iniziò, ma si rese conto che Shikaku non avrebbe potuto saperlo, perciò lasciò la frase in sospeso.

"Yugao e Torune?" chiese Shikaku "So che li avete inviati a uccidere Naruto" spiegò "Purtroppo lui li ha uccisi. Lo abbiamo visto quando li abbiamo raggiunti nella foresta. Naruto aveva perso il controllo e li ha uccisi a sangue freddo. Quando siamo riusciti a calmarlo gli abbiamo spiegato la situazione, gli abbiamo detto che non potevamo più difenderlo, che ciò che aveva fatto era troppo grave … e si è lasciato uccidere."

Danzo spalancò l'occhio non fasciato per la sorpresa.

"Cosa?" chiese, lasciandosi sfuggire un sorriso "Naruto è morto?"

"Anche Yugao e Torune" rimarcò Shikaku, accigliato.

"Tsunade lo sa?" chiese Danzo.

"In questo momento glielo sta comunicando Kakashi." rispose Shikaku "Questo è un giorno molto triste per il nostro Villaggio."

Danzo annuì distrattamente.

"Almeno non saremo più un obiettivo per Alba" disse, alzandosi e iniziando ad andare avanti e indietro.

"In effetti è vero" ammise Shikaku "Il villaggio ha subito molti danni oggi, proprio a causa di Alba."

"Vedi?" disse Danzo, battendo il bastone a terra "A volte dobbiamo fare dei sacrifici per il Villaggio. Certo, se voi tre lo aveste ucciso come vi avevo chiesto tutto questo sarebbe stato evitato …" concluse, non senza un tono di rimprovero nella voce.

"Ha ragione, Onorevole Danzo" disse Shikaku, chinando il capo.

"Ora, torniamo a noi" proseguì, come se nulla fosse "Dov'è il corpo?"

Shikaku aggrottò le sopracciglia.

"Il corpo di Naruto. Dove si trova?"

Shikaku non si lasciò sfuggire nessuna espressione che potesse tradire i suoi pensieri.

"Lo abbiamo portato al villaggio, si trova all'obitorio."

Danzo annuì.

"Bene." disse "Molto bene. Puoi andare."

Shikaku chinò nuovamente il capo in segno di saluto e uscì.

Danzo, rimasto solo, si fece sfuggire un moto di gioia. Poco gli importava di Yugao e Torune, la cosa importante era che il cuore di Naruto avesse smesso di battere, ora poteva portare avanti il suo piano. Aspettò un quarto d'ora, poi si alzò e uscì dalla stanza. Durante il tragitto non riusciva a fare a meno di sogghignare, al pensiero di ciò che stava per accadere. Lui sarebbe diventato un eroe, solo lui avrebbe avuto il potere di mantenere l'equilibrio tra i villaggi Ninja, lui sarebbe diventato più influente di Tsunade e sarebbe stato eletto Hokage al suo posto.

Non ci mise molto a raggiungere la porta giusta, bussò senza riuscire a trattenere l'entusiasmo. Dall'interno arrivò una voce roca.

"Avanti!"

Danzo entrò e senza tante cerimonie si rivolse a Hyo, che già aveva indossato la maschera.

"Ho bisogno che tu vada all'obitorio a prendere un corpo" disse "Non posso dirti di preciso dove si trovi, ti basti sapere che è Naruto Uzumaki. Quando lo avrai trovato sigilla il suo corpo in un rotolo e portalo a me."

Hyo sobbalzò leggermente ma non disse nulla, si limitò ad annuire e ad uscire dalla stanza, seguito dallo sguardo compiaciuto di Danzo.

"Manca poco, tra poco la Volpe a Nove code sarà finalmente mia!"

Hyo era uno dei pochi membri della Radice che non aveva mai fatto domande, quello di cui Danzo si fidava di più. Non era potente, non aveva abilità innate segrete, ciò che lo distingueva dagli altri era il silenzio. Hyo si muoveva in silenzio, agiva in silenzio e, soprattutto, non diceva nulla di ciò che faceva a nessuno. Per questo motivo Danzo lo utilizzava per missioni delicate, in cui non era necessaria forza fisica o abilità quanto la capacità di muoversi nell'ombra senza farsi nè vedere nè sentire, talmente discreto e fedele da non meritare quasi nemmeno il sigillo sulla lingua. Quasi, perché ovviamente lo aveva imposto anche a lui.

Non era la prima volta in cui Danzo gli chiedeva di sottrarre un cadavere all'obitorio, ma quella volta sarebbe stato diverso, in qualche modo si rendeva conto anche lui che in Danzo c'era qualcosa di strano, qualcosa che non aveva mai visto prima.

Tutti questi pensieri affollavano la sua mente mentre entrava nell'obitorio e cercava freneticamente il corpo di Naruto tra i tanti custoditi lì. Come al solito agì in silenzio, senza farsi scoprire, in poco tempo riuscì a trovare il corpo senza vita di Naruto e, come aveva già fatto, lo sigillò in un rotolo.

Hyo agì rapidamente, quasi senza pensare, o forse pensando troppo all'espressione di trionfo che aveva notato nell'occhio non fasciato di Danzo, forse furono tutti quei pensieri a distrarlo e a non fargli notare che, mentre lui agiva apparentemente indisturbato, qualcuno lo stava spiando. Forse il dubbio gli venne, ma quando si voltò, il suo inseguitore era già scomparso e lui, convinto di essersi sbagliato, tornò da Danzo per completare la missione.

Erano trascorsi alcuni giorni, per decisione dell'Hokage, Yugao, Torune e Naruto non ebbero un funerale, le loro morti vennero tenute segrete, come tante altre all'interno della Radice, e la vita tornò rapidamente a scorrere tranquilla al Villaggio, almeno in apparenza.

Tsunade era tesa, sapeva che l'equilibrio tra i villaggi ninja era dovuto anche grazie alla presenza della Forza Portante della Volpe a Nove code. Dopo il salvataggio del Kazekage i rapporti tra i due villaggi si erano fatti più stretti, ma quel legame sarebbe sopravvissuto a ciò che era successo? Per il momento non aveva ancora divulgato la notizia della morte di Naruto, era un'informazione che era rimasta segreta e solo pochi ninja ne erano a conoscenza, ma cosa sarebbe successo se gli altri villaggi lo avessero saputo?

Kakashi e Shikaku erano anche più tesi di Tsunade, ogni giorno osservavano Danzo, sperando di poterlo cogliere in fallo, di capire le sue intenzioni. Shikaku era riuscito a seguire Hyo fino all'obitorio, lo aveva osservato portare via il corpo di Naruto e poi se ne era andato per non correre il rischio di essere scoperto. Da quel momento era diventato l'ombra di Danzo, il quale sembrava troppo impegnato per rendersene conto.

"Dovrai pur tradirti" pensò Shikaku un giorno, esasperato dall'attesa.

La pazienza del Nara venne premiata il giorno seguente, Shikamaru gli disse che Danzo era stato a colloquio con Tsunade e che, ascoltandoli di nascosto, aveva sentito che stavano parlando della Volpe a nove code, che senza di lei il villaggio sarebbe stato in pericolo.

"Dobbiamo stare all'erta" disse Shikamaru al padre "Probabilmente agirà presto."

"Hai ragione" ammise Shikaku "Ora Kakashi lo sta tenendo d'occhio, ci avvertirà non appena accadrà qualcosa di strano."

In quei giorni Kakashi divenne quasi nostalgico, i ricordi dei giorni trascorsi come Anbu gli tornarono prepotentemente alla memoria, ma non riuscirono a distoglierlo dalla sua missione. Gli appostamenti erano decisamente noiosi, ma allo stesso tempo rivelavano l'abilità di un ninja. Se un ninja che spia una persona normale può ritenersi nella norma, un ninja che spia un altro ninja deve possedere capacità superiori, capacità che Kakashi possedeva. Danzo non sembrava intenzionato a fare passi falsi, ma quel giorno avvenne.

Kakashi lo aveva osservato tutto il giorno, quando finalmente aveva congedato l'ultimo ninja al suo comando, si alzò e aprì uno scomparto segreto, dal quale estrasse una pergamena.

"Non qui, non è sicuro." mormorò, parlando a se stesso.

Preso com'era dall'emozione, Danzo non si rese conto della presenza di Kakashi, che come un'ombra lo seguì fuori dal villaggio, attraverso la foresta, fino all'ingresso di una grotta, ben celato tra gli alberi.

La grotta era profonda, l'ingresso era in superficie ma la camera principale si trovava molto più in basso. Poco prima di entrare Kakashi evocò Pakkun e lo inviò al Villaggio.

"Chiama Shikaku, fallo venire qui e digli di fare silenzio quando scenderà nella grotta."

Pakkun annuì e corse via, quindi, facendo attenziona a non fare rumore, Kakashi seguì Danzo, lo vide accendere una torcia e, raggiunta un'area più ampia, accenderne altre, già disposte lungo le pareti, che illuminarono una lastra di pietra liscia, messa giusto nel mezzo.

"Non sarà facile" mormorò Danzo, sempre parlando a se stesso "Ma dovrei riuscire a farcela. D'altra parte mi sono allenato per anni per questo."

Kakashi non capiva dove Danzo volesse arrivare, ma inorridì quando lo vide sciogliere le bende che gli avvolgevano il braccio e metà della testa: al di sotto di quelle garze erano nascosti occhi dotati di Sharingan! Ce n'erano tantissimi, perfino uno nell'occhio destro. Kakashi non riuscì a contarli tutti perché Danzo continuava a muoversi. Dove li aveva presi? Perché? Come faceva a controllarli? A cosa gli sarebbero serviti?

Danzo, con mano tremante, estrasse dalla tunica il rotolo, che posò sulla lastra di pietra, lo aprì e fece comparire il corpo senza vita di Naruto.

Il ragazzo sembrava addormentato, il suo corpo non presentava lividi o tagli da difesa ma, sul petto, a livello del cuore, c'era una ferita enorme dai bordi bruciacchiati, sembrava quasi che qualcuno glielo avesse sfondato con una potente scarica elettrica. Danzo non prestò attenzione a questo, ovviamente, la sua attenzione era tutta sul ventre di Naruto.

"Ora diventerò un eroe" disse.

Kakashi trattenne il fiato quando sentì la mano di Shikaku sulla sua spalla, non si parlarono, ma entrambi si limitarono ad osservare Danzo, cercando di capire quali fossero le sue intenzioni.