Eccomi ancora qui, anche se piena di raffreddore.

Questo capitolo contiene un flashback molto importante, a cui vorrei aggiungere una nota: la prima cosa che dice Naruto nel flashback è una battuta presa dai video dello Zio Aldo Jones, cercateli su Youtube, fa riassunti comici dei cartoni animati, in particolare questo è del riassunto degli episodi 3,4 e 5 di Lady Oscar. Guardateli se non li conoscete e fatemi sapere cosa ne pensate! Nel frattempo, se non avete voglia di guardarli, vi consiglio di vedere un piccolo pezzettino al minuto 11:25 prima di leggere il capitolo!
Buona lettura e a lunedì prossimo!

12. Inganno

Qualche giorno prima

"Eccellente" pensò Obito "Dopotutto è stato facile controllare la Volpe sigillata all'interno di Naruto, dal momento che stava utilizzando il suo chakra. Ora non devo fare altro che aspettare che arrivi qui, così potrò svegliare Deidara e portare via Naruto. Sarà facile tenerlo prigioniero mentre gli altri saranno impegnati a catturare l'ottacoda."

Non dovette aspettare molto tempo, dopo pochi istanti Naruto arrivò e si mise in piedi di fronte a lui. Era veramente terrificante da osservare, gli occhi rossi, la pelle bruciata dal chakra, ricoperta del suo stesso sangue, gli artigli e i denti affilati come rasoi, pronti ad uccidere. Non lui, però, Naruto non lo avrebbe ucciso, era il suo schiavo.

"Sei arrivato, finalmente. Bene."

Naruto era immobile, minaccioso, spaventoso, la tensione nell'aria era palpabile, sembrava perfino che l'aria attorno a lui fosse più scura, come se emergesse dall'oscurità.

Poi, all'improvviso, scoppiò a ridere. La risata era quella del demone, profonda e intimidatoria, poi però cambiò, lentamente tornò la voce di Naruto, mentre il suo corpo cambiava e tornava alla normalità.

"Ma che ti credi, che sono così cretino da cadere in un trappolone così fesso?"

Tobi lo fissò, spaventato e confuso allo stesso tempo, mentre rapidamente la sua pelle tornava ad essere dorata.

"Ma … no, non è possibile!" mormorò "Tu … tu dovresti essere sotto il potere …"

"Del tuo sharingan?" chiese Naruto "Non devi preoccuparti di spiegare, Kurama mi ha raccontato tutto."

Obito sembrava ancora più confuso, così Naruto continuò.

"Le arti illusorie non funzionano contro di noi, siamo in due e possiamo liberarci a vicenda."

Obito non rispose e nonostante non si vedesse il suo viso, i suoi pugni serrati trasmettevano la rabbia che provava.

"Ma … hai ucciso quei due ninja! Lo hai fatto davvero! Non era un'illusione! Tu non puoi usare le arti illusorie, in ogni caso nemmeno su di me funzionerebbero!"

Naruto rise ancora.

"Li ho uccisi?" chiese, ridendo di lui.

La tensione era altissima, tutti i presenti avrebbero voluto trovare un modo, una scappatoia, per salvare la vita a Naruto, ma tutto sembrava perduto.

"Mi dispiace" disse Shikaku "Ma a prescindere dagli ordini di Danzo, se Naruto ha ucciso due ninja della Foglia e ora è scappato, deve essere considerato un traditore e ucciso."

Kakashi impallidì, non poteva ribattere, non poteva difendere il suo allievo, stavolta il suo destino era scritto.

"FERMI!"

Tutti si voltarono. Dai cespugli alle loro spalle uscirono Yugao e Torune.

Kakashi trattenne il fiato e si inginocchio a terra, stremato. Non capiva cosa stesse succedendo, cosa aveva fatto Naruto?

"Siamo vivi, stiamo bene" disse Yugao "Abbiamo sentito cosa avete detto, non sarà necessario chiamare Yamato, Naruto è perfettamente padrone di se stesso."

"Ma … vi ha …" iniziò Shikaku "Sinceramente non so cosa sia successo!"

"Nemmeno noi" rispose Yugao "Naruto è stato rapidissimo, mi ha afferrato per il collo e si è girato in modo tale che solo io potessi vederlo direttamente in volto, i suoi occhi erano azzurri, i suoi occhi, e con la sua voce mi ha sussurrato solo "Obbedisci, se vuoi vivere fai subito la tecnica della sostituzione e nasconditi tra quegli alberi, cercando di annullare il più possibile il tuo chakra. Adesso!" Io ho annuito e appena ha capito che avevo eseguito il suo ordine ha trafitto la mia copia, che ha disintegrato per non far capire che in realtà era un pezzo di legno."

"Ha fatto così anche con me!" disse Torune, avvicinandosi.

Tutti si guardarono, senza capire.

"Perché?" chiese Inoichi "Non capisco, sinceramente non capisco!"

Kakashi scoppiò a ridere, si sedette a terra è lasciò che le emozioni che aveva provato in quei pochi minuti si sfogassero in un pianto misto a una risata.

"Lo sapevo! Lo sapevo! Ha ingannato anche noi! Lui è abituato a fare scherzi! Ci ha ingannati … ma perché? Perché fuggire così? Eravamo appena arrivati noi per dargli man forte contro - perdonatemi - contro di voi."

"Probabilmente doveva ingannare anche qualcun altro" ipotizzò Shikaku "Qualcuno che noi non potevamo vedere, qualcuno che poteva in qualche modo prendere il controllo della Volpe da lontano." concluse, sperando che Kakashi capisse dove voleva andare a parare.

"Parli dello sharingan?" chiese lui "In effetti avrebbe senso, se lui e Kurama hanno avvertito la presenza di qualcuno con lo sharingan che ha provato a manipolarli avranno cercato di ingannarlo, in fin dei conti loro sono in due, possono liberarsi a vicenda."

"Sharingan?" chiese Inoichi "Come? Chi? Il clan Uchiha ..:"

"Ci sono ancora Sasuke …" iniziò Kakashi.

"Poco probabile" lo interruppe Shikaku.

" … e Itachi" concluse Kakashi "Lui fa parte dell'Organizzazione Alba" spiegò "Non era presente al primo attacco a Konoha ma è plausibile che si sia fatto vivo vedendo i suoi compagni in difficoltà."

"Strano, di solito agiscono solo in coppia." disse Asuma, accendendosi una sigaretta.

"In ogni caso dobbiamo trovare Naruto e cercare di aiutarlo perché se deve avere a che fare con tre avversari avrà bisogno del nostro aiuto!"

"Iniziò a cercarlo" disse Inoichi, entrando nella mente di un uccello di passaggio.

Tobi era sconvolto. Quando Naruto ebbe finito di raccontargli cosa aveva fatto si sentì ribollire dalla rabbia.

"So cosa volevi fare, visto che non è possibile ferirmi o stordirmi hai preferito tentare di imprigionare la mia mente. Mi dispiace, qualche mese fa avrebbe funzionato, ora io e Kurama siamo una squadra, non puoi sconfiggerci se lavoriamo insieme!"

Kurama, dentro Naruto, sorrise. Il calore di quelle parole gli diede nuova energia, non si era mai sentito così, tutto il rancore provato in tanti anni di prigionia sembrò essere svanito del tutto. Naruto era sincero, non aveva secondi fini, era puro come la luce del sole.

"Adesso però voglio sapere tutto il resto!" disse Naruto, con voce decisa e minacciosa "Tutto ciò che Kurama non ha potuto dirmi. Chi sei in realtà? Se possiedi lo sharingan devi essere un Uchiha, ma gli unici rimasti sono Sasuke e Itachi! Tu chi sei?"

Tobi non rispose, era ancora amareggiato per la sconfitta.

"Non è tempo che tu sappia la verità."

"Ah, sì, eh?" chiese Naruto "Quanto tempo dovrò aspettare?"

Tobi non rispose, ma prima che Naruto potesse fare o dire altro, iniziò a svanire.

"FERMATI!" gridò Naruto "ASPETTA!"

Troppo tardi, ormai Obito era scomparso del tutto.

Nel frattempo gli altri stavano discutendo animatamente

"Potremmo approfittare della situazione per capire quali sono le intenzioni di Danzo" disse Shikaku, pensieroso.

"Sì, allo stesso modo riusciremo a proteggere Naruto." rispose Kakashi, che lentamente si stava riprendendo dallo spavento.

"Voi due dovrete sparire, almeno per qualche giorno" spiegò Shikaku a Yugao e Torune, che annuirono "Vi richiameremo quando tutto sarà risolto.

"Va bene" rispose Yugao "Per non correre rischi è meglio che ce ne andiamo già ora."

Torune annuì.

"Ah, ringraziate Naruto da parte nostra" disse Yugao "e chiedetegli scusa."

Kakashi annuì e i due ne ne andarono, scomparendo dopo poco tra gli alberi.

"A proposito" chiese Asuma "Dov'è? Avrà bisogno d'aiuto?"

"L'ho trovato!" esclamò Inoichi, tornando in sé.

"Non abbiamo un momento da perdere!" esclamò Asuma "Facci strada!"

"Non servirà correre" spiegò Inoichi "Naruto ora è tornato normale, stava parlando con il tizio di Alba con la maschera, che all'improvviso è scomparso."

"Scomparso?" chiese Kakashi "Come?"

"Non ne ho idea" rispose Inoichi "ma potremmo chiederlo a Naruto, che è solo e sta tornando da noi. Basterà aspettare qui."

Naruto avanzava lentamente, passo dopo passo. Si sentiva sfinito, privo di energie, ma non riusciva a smettere di pensare a Tobi e ai segreti che celava dietro quella maschera. Avrebbe voluto prenderlo per il collo e costringerlo a parlare, lui era il responsabile della morte dei suoi genitori, la persona che lo aveva condannato a una vita di sofferenza, dalla quale era riuscito a uscire a fatica. Voleva delle risposte, le esigeva, ma Tobi era scomparso lasciandolo amareggiato e arrabbiato. Finalmente, dopo un tempo che gli sembrò infinitò, vide Kakashi, che sembrava sull'orlo di una crisi di nervi.

"Naruto …" disse Kakashi, che non sapeva bene che parole usare.

"Dobbiamo parlarti." si fece avanti Shikaku

Naruto si limitò ad annuire, troppo stanco anche solo per parlare.

"Visti i recenti sviluppi" iniziò "Noi tutti ci siamo consultati e abbiamo preso una decisione. Non abbiamo altra scelta, capisci? Se vogliamo che le cose vadano bene, che il Villaggio della Foglia possa prosperare in pace, non ci resta altra soluzione se non questa."

Kakashi era teso, si vedeva dallo sguardo, ma Naruto era determinato e senza paura.

"Vi ascolto" disse, guardandoli negli occhi.

"Sappiamo ciò che hai fatto, Yugao e Torune ci hanno spiegato ogni cosa."

"Dove sono?" chiese Naruto, guardandosi attorno.

"Se ne sono andati … e anche tu dovrai fare lo stesso." spiegò Shikaku "Siamo giunti alla conclusione che l'unico modo per capire le vere intenzioni di Danzo sia fargli credere di aver vinto, perciò fingeremo che tu abbia davvero ucciso due ninja e che, sopraffatto dai sensi di colpa, ti sia lasciato uccidere da noi. Non sarà un problema recuperare un corpo da modificare per far sembrare che sia tu, per quanto riguarda Yugao e Torune sarà ancora più facile, dal momento che diremo che li hai disintegrati e di loro è rimasta solo polvere."

Naruto ascoltò quel discorso attentamente, non senza una certa ansia.

"Dove andrò?" chiese "Dovrò restare nascosto, ma per quanto tempo?"

"Sappiamo che Jiraya è tornato al villaggio, già oggi tu partirai di nuovo con lui."

"Lui ancora non lo sa" spiegò Kakashi "Ma non potrà rifiutarsi. In questo modo potremo proteggerti e scoprire perché Danzo vuole ucciderti."

Naruto annuì. Non gli piaceva l'idea di dover lasciare il villaggio, ma d'altra parte sentiva anche la necessità di prendersi una pausa, di riposarsi da tutte le emozioni negative che aveva vissuto negli ultimi mesi.

"Va bene. Vi ringrazio." disse, chinando appena la testa "Mi dispiace di avervi fatto spaventare" aggiunse, guardando in particolar modo Kakashi "Credo di dovervi dare una spiegazione. Sapete cosa è successo qui grazie a Yugao e Torune, ma non sapete perché ho agito in quel modo. Purtroppo non avevo tempo per spiegarvi, ho dovuto improvvisare."

"In effetti ce lo stavamo chiedendo" disse Kakashi "Ti ascoltiamo noi, ora."

"Non ho idea di chi sia" disse Naruto "ma il tizio di Alba con la maschera ha lo sharingan e voleva cercare di catturarmi usando il suo potere su Kurama. Per qualche istante ci era anche riuscito, ma l'ho liberato subito dall'illusione e insieme abbiamo finto di stare al suo gioco per poterlo trovare e vedere se riuscivamo a catturarlo, ma oltre ad arrabbiarsi per lo scherzo che gli ho fatto … è svanito!"

"Esatto" disse Inoichi "L'ho visto anch'io."

"In che senso svanito?" chiese Asuma "Molti ninja lo sanno fare, non ci vedo nulla di strano."

"No, qualcosa di strano c'era. Non ho mai visto nulla del genere, sembrava quasi che il suo corpo venisse … risucchiato, non so come spiegarlo meglio …"

"Ora non ha importanza" disse Kakashi, avvicinandosi a Naruto "Siamo tutti sollevati dal fatto che tu stia bene. Ora dobbiamo concentrarci su Danzo, per indagare sul tizio di Alba ci sarà tempo. Vieni, ti accompagno nel luogo dove dovrai aspettare Jiraya."

Naruto annuì.

"Io andrò da Danzo a riferirgli l'esito della missione" disse Shikaku.

"Una volta accompagnato Naruto andrò io da Tsunade e le spiegherò il nostro piano."

Tutti annuirono e si divisero.

Qualche giorno dopo

Danzo era impallidito. Il corpo di Naruto era lì, di fronte a lui, ma non percepiva il chakra della Volpe a Nove code. Perché? Sapeva che la Tricoda era rimasta all'interno del corpo di Rin Nohara per poco tempo dopo la sua morte e si era liberata quasi subito per tornare libera, prima che qualcuno potesse anche solo provare a sigillarla in una nuova Forza Portante, ma il sigillo del Quarto Hokage avrebbe dovuto tenere il Chakra dell'Enneacoda all'interno del Corpo di Naruto e d'altra parte non aveva ricevuto segnalazioni di qualcuno che avesse visto la Volpe in libertà. Perché? Perché? Cosa era successo?

"Dove sei?" gridò, furioso "Maledetta Volpe! Dove sei? Dovresti essere qui? Dovresti cadere sotto il mio comando! Lo Sharingan ipnotico di Shisui Uchiha non basta per tirarti fuori di lì e sottometterti al mio volere?"

Danzo era furioso, credendosi solo aveva iniziato a sfogare ad alta voce la sua frustrazione mentre Kakashi e Shikaku lo ascoltavano sempre più sconvolti.

"Allora è questo il motivo" pensò Kakashi, mentre la memoria ritornava alla morte di Rin "Non credevo che fosse così folle!"

Danzo era fuori di sé, non si accorse nemmeno che quello che aveva di fronte non era il corpo di Naruto, lo lasciò lì senza nemmeno prendersi il disturbo di sigillarlo nuova mente nel rotolo, quindi passò di fronte a Kakashi e Shikaku senza vederli.

Quando se ne fu andato, i due ninja si guardarono sconvolti.
"Cosa facciamo?" chiese Shikaku.

"Andiamo da Tsunade" rispose Kakashi "Lei saprà cosa fare."