Eccomi, finalmente eccomi. Eccezionalmente pubblico di martedì perché finalmente sono riuscita a scrivere.
Vi chiedo ancora scusa per la lunga assenza, ma proprio non riuscivo a scrivere.
Che altro dire? Spero che questo capitolo vi piaccia e che ciò che ho cambiato rispetto alla storia originale sia di vostro gradimento!
Un abbraccio e, spero, a lunedì!
Mini
14. Pain
L'attesa sembrò lunghissima, Fukasaku ad un certo punto si era perfino seduto sulla sua spalla, per precauzione, ma i minuti passavano e Jiraya sembrava non avere intenzione di richiamarlo.
Nel frattempo, Kurama parlava in privato con Naruto.
"Sei certo di ciò che vuoi fare?" gli chiese "Jiraya è stato chiaro, devi stare al sicuro."
"Ho mai detto qualcosa di cui non fossi certo?" chiese Naruto, che iniziava a spazientirsi "So cosa ha detto l'Eremita Porcello, c'ero anch'io. Il punto è che sento che devo stare vicino a lui. Sento che è in pericolo."
"Ovviamente è in pericolo" puntualizzò Kurama "Si trova in missione e ha richiamato Gamaken, cosa ti aspetti? Ricorda però che lui è uno dei tre Ninja Supremi, non qualcuno da battere così facilmente."
"Sarà anche vero" rispose Naruto "ma stavolta è diverso. Sento che devo stare vicino a lui. Non voglio perderlo."
Kurama non rispose perché anche lui aveva avuto la stessa sensazione.
"Non ha senso!" esclamò all'improvviso Fukasaku "Se ha evocato Gamaken vuol dire che sta combattendo e se si trova in difficoltà deve chiamare noi! Non …"
Fukasaku non aveva ancora finito la frase, che venne richiamato, fortunatamente gli bastò un secondo per portare con sé anche Naruto.
Jiraya era in evidente difficoltà, aveva richiamato Gamaken e non era stato sufficiente, così lo aveva rispedito a casa e subito dopo aveva richiamato i vecchi rospi, Fukasaku e Shima, per potersi fondere con loro ed entrare in modalità eremitica. Sapeva che il vecchio e sua moglie dovevano badare a Naruto, ma lui aveva bisogno di loro e … Naruto?
"Naruto!" gridò, in preda alla rabbia "Tu dovresti stare nascosto! Non dovresti essere qui? Hai la minima idea contro chi sto combattendo? Pain! Hai idea di cosa ti farebbe se ti vedesse?"
"Calmati, Jiraya" lo interruppe Fukasaku "Sarebbe stato impossibile trattenerlo, Naruto sentiva di dover venire."
"Esatto!" disse Naruto, calmo "Sono qui per aiutarti."
Jiraya esitò, lo sguardo di Naruto era determinato, c'era qualcosa di diverso in lui e, nonostante il suo spirito protettivo lo portasse a volerlo tenere lontano dal pericolo, non poteva non notare che il suo allievo non era assolutamente indifeso.
"Ti sorprenderà, piccolo Jiraya" lo rassicurò Fukasaku.
"Vedrai" lo rassicurò anche Shima "Si è occupato di lui a fondo."
Jiraya annuì, sempre preoccupato.
"Ora, per favore, possiamo fonderci per la modalità eremitica?"
"Certo!" rispose Fukasaku, saltando sulla sua spalla, imitato dalla moglie "Naruto, vieni con noi?"
Naruto annuì.
"Siete sicuri? Non sarebbe meglio se …"
"Vorresti che restasse solo con il rischio che Pain lo catturi?" chiese Shima, arrabbiata.
"Avrei voluto che restasse al monte Myoboku! Al sicuro!"
"Starò bene, non preoccuparti, ora però lasciatemi concentrare."
"Concentrare?" chiese Jiraya, sorpreso "Non mi dirai che …"
"Silenzio!" lo rimproverò Fukasaku, ora concentrati anche tu!"
Jiraya annuì e nel giro di pochi minuti, grazie all'aiuto di Fukasaku e Shima, raggiunse la modalità Eremitica imperfetta. Nonostante tutti i suoi tentativi e la buona volontà non era riuscito a raggiungere la modalità Eremitica perfetta e aveva perfino bisogno d'aiuto, ma già così sarebbe stato in gradi di avere qualche possibilità contro Pain. Jiraya aprì gli occhi e rimase di sasso. Di fronte a lui, Naruto brillava del Chakra di Kurama, i segni intorno agli occhi e le pupille inoltre erano la prova che era riuscito a raggiungere la modalità Eremitica perfetta, come suo padre.
"Non ci posso credere …" mormorò "In così poco tempo …"
"Io e Kurama ci siamo allenati parecchio" disse Naruto "Vedrai, non ti saremo d'intralcio."
Jiraya restò qualche istante
"Ora, pensiamo a come sconfiggere Pain."
"Hai scoperto qualcosa a riguardo?"
"Qualcosa" commentò Jiraya, scuro in volto
"Puoi spiegarci perché hai ritenuto di aver bisogno del nostro aiuto? Contro chi ti stai scontrando?"
"Possiede gli occhi delle sei vie" spiegò Jiraya "Inoltre è un mio ex allievo" spiegò Jiraya.
"Un tuo ex allievo?" chiese Fukasaku, allarmato "Non pensavo che avessi avuto un allievo simile, quindi lui potrebbe essere …"
"Il bambino della profezia?" chiese Shima "Non capisco però, perché vuoi ucciderlo?"
"è cambiato da quando era bambino" rispose Jiraya "A quanto pare è cresciuto male, deve essergli successo qualcosa di terribile."
"Sei sicuro di volerlo affrontare?" chiese Fukasaku "Non sarebbe meglio scappare?"
"No, non posso, c'è qualcosa che devo verificare, devo raccogliere più informazioni possibili sul suo conto, non posso andarmene ora."
"Va bene" acconsentì Fukasaku "Piuttosto, dove si trova?"
"Si è nascosto all'interno di un animale evocato che si è reso invisibile" spiegò Jiraya "Ho teso la rete sensibile per scoprire dove si trova."
"Perdiamo solo tempo!" sbottò Shima "Userò il mio segugio" concluse, posizionando le mani per eseguire la tecnica.
"Non servirà" si intromise Naruto "So dove si trova, lo percepisco."
Fukasaku, Shima e Jiraya si voltarono verso di lui, stupefatti.
"è strano, ma riesco a percepire le intenzioni malvagie. Non lo vedo ma sento dove si trova."
Sebbene la rivelazione di Naruto lo avesse scosso, Jiraya annuì.
"Molto bene, indicamelo."
"Farò di meglio, lo costringerò a mostrarsi!" esclamò Naruto "Kurama, facciamo quella cosa."
"Ne sei certo?" chiese la volpe "Non ci siamo allenati abbastanza per quello!"
"Lo so, ma basteranno pochi secondi, giusto il tempo di trovare il nemico."
"Va bene allora."
"Di cosa stai parlando, Naruto?" chiese Jiraya, incuriosito.
"Lo vedrai, Eremita Porcello!" rispose naruto con un sorriso, quindi si alzò e posizionò le mani per accumulare Chakra.
"Pronto, Kurama?"
"Sono sempre pronto!"
"Anche tu, Eremita Porcello, tieniti pronto per intervenire! Non so quanto potrò resistere!"
Il Chakra attorno a Naruto iniziò ad espandersi e in pochi secondi divenne enorme, con le sembianze della volpe a nove code.
"Non posso crederci …" mormorò Jiraya, mentre Naruto usciva allo scoperto.
Jiraya osservò il suo allievo mentre lentamente camminava verso il nemico, nascosto dentro l'animale.
"Ti ho trovato!" esclamò Naruto, afferrando qualcosa con le zampe di Kurama.
Immediatamente il camaleonte divenne visibile, quindi svanì, rivelando colui che era nascosto al suo interno: Pain.
Pain sembrava decisamente minaccioso, sotto i suoi lunghi capelli rossi raccolti in una coda, il suo viso era pieno di piercing e il suo sguardo era crudele, spietato e i suoi occhi, che portavano il rinnegan, sembravano non mostrare la benché minima pietà.
Naruto non riuscì a resistere in quella forma molto a lungo, tornò presto alla modalità eremitica e raggiunse Jiraya, che nel frattempo era uscito allo scoperto.
"Sono passati tanti anni da quando ci siamo visti l'ultima volta, Maestro." disse Pain, con voce piatta
"Sei molto cambiato" rispose Jiraya "Ma dai tuoi occhi è evidente, tu sei Nagato."
"Credi di aver fatto una grande scoperta?" chiese lui "Conoscere la mia identità non cambierà il tuo destino."
"Sei diverso, perché hai intrapreso questa strada? Ciò che stai facendo è …"
"Sbagliato?" chiese Pain, alzando lievemente la voce "Non sai cosa ci è successo quando ci hai lasciati, molte cose sono cambiate, non solo noi. Tu sei un estraneo."
Jiraya incassò il colpo ma non rinunciò a comunicare con il suo ex allievo.
"Avevo tante speranze per voi" disse, guardandolo negli occhi "Mi distrugge dentro sapere che avete perso la speranza …"
"Abbiamo perso molto più della speranza" rispose Pain "Non meriti di sapere nulla."
Calò il silenzio e per qualche istante sembrò che tutti fossero congelati per la tensione nell'aria, tensione che fu presto spezzata da Naruto.
"Sei solo un vigliacco!" gridò, rivolgendosi a Pain, guardandolo dritto negli occhi "Non so cosa ti sia successo di tanto terribile da farti reagire così ma sei solo un vigliacco se credi che quello che stai facendo sia la soluzione ai tuoi mali!"
Jiraya si voltò verso Naruto, il ragazzo non era cambiato da quando l'aveva conosciuto, era sempre impaziente, irruento e caotico, ma qualcosa nel suo sguardo gli fece capire che, nonostante tutto, era maturato.
"Tu sei meno di un granello di polvere, Enneacoda!" lo rimproverò Pain "Ma sei indispensabile per il nostro piano, perciò non ti ucciderò … per ora. Invece" aggiunse, spostando lo sguardo su Jiraya "Ucciderò lui!"
Pain alzò una mano con il palmo verso il suo Maestro e fece apparire un dardo nero, che in meno di un secondo si conficcò nella spalla di Jiraya.
"Maestro!" gridò Naruto.
"Non è niente" sussurrò Jiraya, cercando di estrarre la barra che gli trapassava la spalla, però senza successo.
"Qualcosa non va" mormorò Fukasaku "Dobbiamo ritirarci, per ora"
"No!" gridò Naruto "Voi occupatevi dell'Eremita Porcello, io affronterò Pain!"
Fukasaku stava per parlare ma Naruto balzò via per raggiungere il nemico.
"Sciocco." disse Pain "Jiraya, sei peggiorato come Maestro, il tuo allievo non ha abbastanza pazienza! Finirà per farsi uccidere!"
"Ti farò vedere io!" gridò Naruto, mentre Kurama al suo interno sospirava.
Jiraya, nel frattempo, tentava ancora di estrarre la barra, ma c'era qualcosa che non capiva, una sensazione che non aveva mai provato, sembrava quasi che …
Naruto era partito all'attacco e Pain si era tirato indietro. Jiraya aveva convissuto con Naruto per ben due anni, lo aveva visto crescere e maturare, ma ciò che stava osservando era decisamente qualcosa che non si sarebbe mai aspettato. Era passato poco tempo dal loro rientro a Konoha e Naurto sembrava essere migliorato ancor di più, tanto da mettere in difficoltà Pain, che finì con le spalle al muro.
"Ci sai fare, ragazzino!" esclamò Pain, posizionando le mani "Ma presto sarai nostro prigioniero!"
Pain posizionò ancora le mani e dal nulla, richiamati, apparvero altri cinque ninja, tutti con la stessa divisa, lo stesso colore di capelli, solo acconciati in modo diverso, gli stessi piercing posizionati in modo di verso e, soprattutto, il Rinnegan negli occhi.
"Non è possibile!" esclamò Jiraya "Non è possibile che sei ninja abbiano tutti il Rinnegan … a meno che Pain …" sussurrò, finalmente riuscendo a liberarsi dalla barra.
"Noi siamo le Sei vie della Trasmigrazione di Pain. Pain è il nome che indica noi sei."
Naruto si era fermato ad osservare.
"Vorrà dire che romperò il culo a tutti e sei!" gridò il ragazzo, mentre il Chakra di Kurama sembrava letteralmente prendere fuoco.
Jiraya sembrava sotto shock, fissava intensamente uno dei sei ninja.
"Tu … tu sei …"
I sei nina si scambiarono uno sguardo, sembrava che il loro obiettivo non fosse più Naruto, ma Jiraya. Dopo un attimo di attesa, i sei partirono all'attacco contemporaneamente.
Jiraya, superata la sorpresa iniziale, si riebbe e iniziò a combattere contro i nemici insieme a Naruto, che nel frattempo si era moltiplicato.
"Andiamo, Eremita Porcello! Possiamo sconfiggerli!"
Jiraya era incerto, ma annuì al suo allievo.
"Andiamo!"
"Stai attento, ragazzino!" lo ammonì Fukasaku, ma Jiraya si limitò a sorridere.
Fu come tornare ai tempi del loro viaggio insieme. Anche se non era trascorso molto tempo dall'ultima volta, Jiraya aveva sentito la mancanza di una battaglia al fianco del suo allievo e anche in quel caso non fu deluso. Naruto già era abituato a combattere al suo fianco, ma stavolta grazie all'aiuto di Kurama e a tutte le capacità che aveva appreso nei mesi in cui erano stati distanti lo avevano trasformato. I due ninja combattevano in perfetta sincronia, anticipando le reciproche mosse, prendendo più di una volta di sorpresa il nemico.
Mentre combattevano, però, a Jiraya venne un dubbio; osservando i ninja notò qualcosa che non sapeva bene come spiegarsi, gli sembrava di averli già visti, soprattutto uno di loro. Ragionando sembrò aver raggiunto la soluzione ai suoi dubbi, ma quel momento di distrazione gli costò caro, uno dei Pain, quello con la coda lunga, lo afferrò per la gola e lo sbatté a terra.
Tutti i Pain si fermarono e Naruto, che non si era accorto di ciò che era successo a Jiraya, si voltò e, vedendolo a terra, scattò subito per salvarlo, ma così facendo non si accorse di uno degli altri Pain alle sue spalle, quello più tarchiato, che lo afferrò per le braccia.
"Siete stati bravi, vi siete difesi bene" disse un altro Pain, quello con i capelli corti "Ma la vostra ora è vicina."
"Col cavolo!" esclamò Naruto, cercando di divincolarsi "Vi sconfiggeremo!"
"Finora abbiamo solo giocato" spiegò Pain "Vi conviene arrendervi."
Naruto riuscì a liberarsi dalla presa, ma il Pain che teneva fermo Jiraya alzò il braccio.
"Tu sei più forte di Jiraya" spiegò Pain "Potresti anche riuscire a fuggire, se lo volessi, ma condanneresti il tuo Maestro per la tua propria libertà?"
Naruto digrignò i denti e lo guardò con rabbia.
"Non lo abbandonerei mai!" gridò.
Pain sembrò sorpreso, ma tornò subito serio.
"Molto bene, allora." disse "Se vuoi che il tuo Maestro abbia salva la vita, fatti catturare. Se sarai nostro prigioniero, lasceremo che Jiraya se ne vada.
Fukasaku e Shima sembravano turbati, ma Naruto aveva lo sguardo determinato di chi ha ormai preso una decisione.
"Va bene. Lo farò. Sarò vostro prigioniero."
"Sei scemo?!" chiese Jiraya "Non puoi farti catturare! Ti uccideranno!"
Naruto non rispose subito, si limitò ad osservare i sei Pain, decidendo se potersi fidare o meno di loro.
"Mi dispiace per ciò che sto per fare, Maestro" disse "Ma non preoccuparti, non resterò loro prigioniero molto a lungo."
Detto questo, Naruto tornò nella forma con la quale aveva sconfitto il camaleonte e, afferrato Jiraya con Fukasaku e Shima, lo scagliò lontano, come una palla. Jiraya volò oltre i confini della città ma grazie alla protezione del Chakra di Kurama, riuscì ad atterrare senza farsi male.
"CHE ALLIEVO IDIOTA!" gridò, una volta riacquistato un certo equilibrio "COSA GLI è SALTATO IN MENTE!"
Fukasaku e Shima erano spaventati.
"Ti ha salvato la vita, ragazzino" disse Shima "Dovrai ringraziarlo, quando lo rivedrai. Ora hai raccolto abbastanza informazioni su Pain. Mi pare di aver visto una lampadina accendersi nei tuoi occhi mentre li osservavi. Hai scoperto qualcosa?"
"Sì, ma sarà il caso di andarsene ora" disse, scuro in viso, mentre osservava da lontano la città in cui si trovava Naruto "O il suo sacrificio sarà stato vano."
Fukasaku annuì e, posizionate le mani, eseguì il richiamo inverso per portarli tutti al Monte Myoboku.
"Naruto, torna indietro. Vivo." pensò Jiraya, mentre osservava quel luogo che non vedeva da tanto tempo.
Nel frattempo, nel Villaggio della Pioggia, Pain osservava Naruto, che aveva sciolto il Chakra di Kurama, tornando normale.
"Tu ora sei nostro prigioniero" disse.
Naruto annuì.
"Non preoccuparti, non ti uccideremo, per ora" spiegò "Tu sei troppo prezioso ma non possiamo ancora estrarre il Chakra della Volpe, sarebbe troppo rischioso. Per il momento resterai qui, ma sappi che se proverai a scappare distruggeremo il Villaggio della Foglia."
Naruto non rispose. Non sapeva esattamente cosa gli fosse passato per la testa quando si era offerto come prigioniero per lasciar fuggire Jiraya, ma ora doveva trovare il modo di fuggire senza mettere in pericolo il villaggio.
