Piccola premessa: dal momento che non sto descrivendo il fumetto per intero ma semplicemente scrivendo una fanfiction, per snellire la storia e per non rischiare di sbagliare alcuni fatti avverranno off screen, soprattutto quelli relativi a Sasuke. Probabilmente rimarrete delusi di come concluderò una certa parte del racconto ma al momento non riesco a fare meglio di così.

Naruto sarà in modalità "Belle" di la Bella e la Bestia XD

Vediamo chi coglie la citazione nel discorso di Pain, anche se in questo caso la conclusione è moooolto diversa e chi ha pronunciato questa frase non sarebbe molto contento dell'operato di Pain.

Spero di non farvi più attendere così tanto e buona lettura!

15. Grazie

Dopo aver lanciato via Jiraya e aver sperato che atterrasse sano e salvo, Naruto era tornato al suo stato normale ed era rimasto in attesa, quindi uno dei Pain, quello con i capelli corti, lo aveva preso per un braccio e trascinato via, per portarlo all'interno di un edificio lì vicino che assomigliava molto ad una prigione e lì lo aveva rinchiuso in una stanza buia con una minuscola finestra fornita di sbarre.

"Fantastico!" pensò Naruto, cercando di ambientarsi in quel luogo buio, che prendeva pochissima luce dalla piccola finestra dal momento che il cielo era perennemente coperto "Di nuovo in prigione!"

"Te la sei voluta tu, idiota!" rispose Kurama "Perché ti sei fatto catturare proprio da coloro che vogliono impossessarsi del mio Chakra?"

Naruto non rispose subito si alzò e andò a prendere un po' d'aria alla finestra.

"Non so dirti perché ho fatto ciò che ho fatto" rispose "Ma posso dirti che mi sono chiesto cosa sarebbe successo se non l'avessi fatto."

Calò il silenzio, la pioggia picchiettava incessantemente all'esterno e il rumore era rilassante, quasi ipnotico.

"Lo avrebbero ucciso, Kurama" disse Naruto "Sono certo che se non fossi stato con lui, se non avessi combattuto con lui e non gli avessi permesso di fuggire lui sarebbe morto."

Kurama non rispose.

"Lo so, lo so, ora rischio di morire io … ma …"

"So quanto tieni a lui" rispose Kurama "Ma ora devi trovare il modo di uscire da qui. Se ti uccidessero non ci sarebbero conseguenze solo per te ma per tutti gli altri! Pensa cosa succederebbe se riuscissero ad impadronirsi del mio Chakra!"

Naruto non rispose ma si avvicinò alla finestrella per guardare fuori.

Jiraya era nervoso, molto nervoso, in più si sentiva estremamente in colpa per ciò che era successo a Naruto. Certo, il suo allievo non avrebbe dovuto essere lì, avrebbe dovuto stare al sicuro al Monte Myoboku, ma era ugualmente sotto la sua responsabilità!

"Lo avrebbero catturato in ogni caso, ragazzo" cercò di consolarlo Shima, mentre gli serviva un piatto di vermi all'arrabbiata "Ti avrebbero ucciso e l'avrebbero catturato."

"Questo dovrebbe consolarmi?" pensò "Mi ha mandato via come se fossi un …"

"Se stavi per dire "codardo" sei totalmente fuori strada." commentò Fukasaku "Naruto ci tiene a te, ha capito che se fossi rimasto avresti fatto una brutta fine e ti ha protetto. Non c'è niente di male nel farsi salvare dal proprio allievo, sai? Vuol dire che l'hai cresciuto bene!"

"Inoltre" aggiunse Shima, posando la pentola "Se fossi morto nessuno avrebbe saputo dove trovare Pain e come sconfiggerlo, o sbaglio?"

"Esatto!" si aggiunse Fukasaku "Ora puoi … anzi, devi andare da Tsunade e comunicarle tutto ciò che sai su Pain! In questo modo potrete partire per salvarlo!"

Jiraya si alzò.

"Avete ragione. Devo agire o sarà troppo tardi."

Danzo era su tutte le furie. Una volta ritrovata la calma era riuscito a scoprire che quello che aveva prelevato dall'obitorio non era il cadavere di Naruto ma quello di un altro ninja, opportunamente modificato per ingannarlo. Shikaku lo aveva tradito ma lui non poteva punirlo per questo, farlo avrebbe significato autodenunciarsi, rivelare a tutti i suoi secondi fini. Naruto, invece, dov'era? Lo avevano nascosto da qualche parte? Avevano avvertito Tsunade? Erano trascorsi alcuni giorni, eppure nulla si era mosso, così lui restava in attesa.

Tsunade era nera. Era felice di rivedere Jiraya ma il suo umore era pessimo.

"Come hai potuto permettere che lo catturasse?!" chiese, quasi gridando "Ti rendi conto delle conseguenze?"

"Doveva stare lontano dal villaggio, giusto?" chiese Jiraya, senza scomporsi: "Doveva stare lontano da Danzo. Bene, ora è in salvo, almeno per il momento, non possono estrarre la Volpe prima di aver estratto gli alti Cercoteri e questo ci dà del tempo, per non parlare del fatto che se non fossi scappato mi avrebbero ucciso e lo avrebbero catturato ugualmente."

"Allora spiegami perché era lì!" continuò Tsunade, che si era un po' calmata.

"Ha agito di testa sua, lo avevo lasciato al Monte Myoboku ma lui ha seguito Fukasaku quando l'ho evocato."

Tsunade sospirò.

"Chiaro. Dunque hai delle novità su Pain, giusto?" chiese Shikaku, che era nella stanza insieme a Kakashi "Con le informazioni che hai raccolto potremmo sconfiggerlo e salvare Naruto."

"Esatto." rispose Jiraya "Piuttosto, cosa avete intenzione di fare con Danzo?"

"Pensavamo di attendere" rispose Tsunade "Non sappiamo ancora come muoverci, non sappiamo se stia agendo da solo o se abbia qualche alleato e i ninja della Radice non possono parlare a causa del sigillo." spiegò "Pensavamo di attendere la sua prossima mossa, ma ad eccezione di ciò che ha cercato di fare con il finto corpo di Naruto non ci sono state novità."

Jiraya sbuffò.

"Capisco la vostra prudenza" disse Jiraya, incrociando le braccia "Ma ora non possiamo più aspettare, anche se non uccideranno subito Naruto …"

La porta si spalancò di colpo ed entrò Shikamaru.

"Danzo!" esclamò, quasi gridando "Danzo!"

"Calmati, figliolo" gli disse suo padre "Danzo è qui? Sta venendo qui?"

Shikamaru scosse la testa.

"Danzo è morto!"

Tutti nella stanza trattennero il fiato.

"Morto? Com'è possibile?"

"A quanto pare è stato Sasuke!" spiegò Shikamaru.

"Sasuke?" esclamò Kakashi "Sai se è ancora nei dintorni?"

"Non ne ho idea" rispose Shikamaru, mentre Kakashi già si preparava per evocare la sua muta di cani, che comparve qualche istante dopo.

"Dobbiamo cercarlo, immediatamente!"

"Perché lo hai fatto?"

La voce di Pain aveva spezzato il silenzio ma Naruto lo aveva visto arrivare e non fu colto di sorpresa.

"Cosa?" chiese "Perché mi sono fatto catturare?"

Pain annuì e, sebbene Naruto fosse di spalle, intuì la risposta positiva.

"Lo avresti ucciso." rispose "Non avrei potuto permetterlo."

Calò di nuovo il silenzio, Pain cercava di trovare un significato a quelle parole.

"Morirai tu" continuò.

"Non mi importa" rispose Naruto "Ho vissuto per anni nella solitudine, so cosa significa soffrire. Jiraya è stato uno dei primi a credere in me, a insegnarmi a non aver paura e a migliorarmi giorno dopo giorno. Non avrei potuto sopportare di perderlo."

Pain rimase in silenzio.

"Credi che il tuo sacrificio potrà portare la pace?" chiese, dopo lunga riflessione "Credi che lui non soffrirà? Lui soffrirà tantissimo e sarà solo colpa tua. Non credi che il tuo sia stato un gesto egoistico? Quando tu morirai non sentirai più nulla, lui resterà … e soffrirà."

Naruto si voltò di scatto. Non aveva pensato a questa eventualità. Abbassò lo sguardo, lentamente.

"Non … non ci avevo pensato." disse "Non avrei mai creduto che qualcuno potesse soffrire a causa mia … Non so se questo mio gesto porterà la pace o sarà causa di altre sofferenze, ho agito d'istinto."

"Finché esisteranno i ninja non potrà mai esserci la pace" disse Pain, con tono che non ammetteva repliche "Qualsiasi cosa accada, ci sarà sempre qualcuno che soffrirà, ci sarà sempre qualcuno che morirà. Perché è sempre la stessa cosa. Quando parte il primo attacco, non importa quanto giusto sembri, non avete alcuna idea di chi morirà, non sapete i figli di chi urleranno e bruceranno o quanti cuori verranno infranti, quante vite saranno spezzate, quanto sangue verrà versato. C'è una sola via, una sola soluzione alla guerra, e presto tutto il mondo la conoscerà."

Pain non aggiunse altro, voltò le spalle a Naruto, lasciandolo nel silenzio.

Mentre Kakashi era andato a cercare Sasuke insieme a Shikaku e Shikamaru, Tsunade e Jiraya avevano continuato a parlare.

"Ora che Danzo è morto non dobbiamo più fingere, Naruto potrebbe tornare allo scoperto e tutto ciò che c'è stato dietro la sua incarcerazione verrà reso pubblico." spiegò Tsunade "So che è meschino da parte mia, ma …"

"Non sia così severa con se stessa, Tsunade" disse Jiraya "Non è un giorno di festa, ma di certo la morte di Danzo ci toglie molti problemi."

"Sì, sì, è vero" ammise Tsunade "Ora potremo agire più agevolmente."

"Non sarà necessario farlo in tempi brevi" spiegò Jiraya "Come dicevo, passerà del tempo prima che possano estrarre la Volpe, il suo Charka è troppo instabile, e finché non avranno catturato le altre Forze Portanti non potranno agire. Anzi, credo che ora siano più all'erta, prevederanno un nostro attacco, dobbiamo fare in modo che pensino di essere al sicuro e poi attaccare. Purtroppo Pain non è facile da affrontare, i ninja che ho incontrato nel Villaggio della Pioggia sono tutti nemici che ho affrontato in passato e che sono certo siano morti, perciò il potere di Pain, il potere delle Sei vie della Trasmigrazione consente al vero Pain di manipolare quei corpi come delle marionette. Quelli contro i quali abbiamo combattuto io e Naruto non erano il vero Pain."

"Allora chi è?" chiese Tsunade.

Jiraya sospirò, era doloroso affrontare quell'argomento, ma sapeva di doverlo fare, non poteva nascondersi.

"Ti ricordi quei tre ragazzini che incontrammo nel Paese della Pioggia?"

Tsunade annuì.

"Ti fermasti per addestrarli, giusto?"

"Esatto. Volevo che fossero forti, che potessero arrangiarsi. Non so cosa gli sia successo quando li abbandonai, ma ho incontrato Konan, viva, e uno dei sei Pain sono certo che sia Yahiko, che deve essere morto a quanto pare. Colui che sta dietro i sei Pain, però, è Nagato, colui che possiede il Rinnegan."

Tsunade annuì ancora.

"Quindi ci sono loro dietro tutto?" chiese "Sono loro i fondatori dell'Organizzazione Alba?"

"Non so dirlo per certo" rispose Jiraya, pensieroso "Sta di fatto che hanno molto potere e molta rabbia e queste due cose, insieme, non sono mai positive. Fin da bambini hanno vissuto gli orrori della guerra e ora non so cosa sarebbero disposti a fare. Sono feriti, nel corpo e nella mente e un ninja in queste condizioni è ancor più pericoloso."

Restarono in silenzio per un po'.

"Cosa dovremmo fare?" chiese Tsunade "Tu li conosci meglio di tutti, come dovremmo procedere?"

"Intanto credo che sia necessario un incontro tra i Kage, ormai è ovvio che la questione Alba riguarda indiscriminatamente tutti i villaggi, perciò dobbiamo unirci per combattere un male comune."

"Credo si possa fare." disse Tsunade "Nel frattempo possiamo solo sperare che Naruto stia bene …"

In quel momento la porta si spalancò.

"Lo abbiamo perso!" esclamò Kakashi, entrando "Purtroppo è troppo lontano."

"Non importa" disse Tsunade "Continuate a cercare, organizzeremo una missione con i ninja sensistivi, useremo i tuoi cani e quelli del Clan Inuzuka."

"Ma … Naruto …" mormorò Kakashi, sempre più preoccupato per il suo allievo."

"A suo tempo." spiegò Jiraya "Per ora è più al sicuro dove si trova, non possono ancora estrarre la Volpe e finché non lo faranno dovranno mantenerlo in vita e proteggerlo. Nel frattempo dobbiamo concentrarci sul catturare Sasuke."

"Cosa gli accadrà una volta che l'avremo catturato?" chiese Kakashi, senza riuscire a celare una lieve ansia.

"Verrà trattato come un ninja traditore, ovviamente" spiegò Tsunade "Inoltre potrebbe essere una fonte di informazioni. In tutti i casi il fatto che lui sia libero potrebbe essere un grande problema. Organizzerò una spedizione e dovrete partire il prima possibile, già in giornata."

Kakashi annuì, era straziante per lui dover trattare un suo allievo come un delinquente, sebbene sapesse le motivazioni che avevano spinto Sasuke ad andarsene, non poteva smettere di incolparsi per non essere riuscito a tenerlo lontano da Orochimaru.

"Agli ordini, Madamigella Tsunade" disse, inchinandosi leggermente "Sono pronto per partire in qualsiasi momento."

Kurama, da dentro Naruto, aveva ascoltato tutto il discorso tra lui e Pain.

"Ci sono tantissime persone che soffrirebbero se tu morissi. Davvero non ci hai mai pensato?" chiese, con tono di rimprovero.

"No, in effetti no" rispose Naruto "Io non …"

"Non ti sei reso conto che sei riuscito ad ottenere ciò che hai sempre desiderato? Ora hai degli amici che tengono a te, che hanno sofferto per te quando è successa quella cosa con Choza, sei nei loro cuori e nei loro pensieri, nonostante tutto! Sei riuscito anche a far aprire il cuore a un mostro come me e sai perché? Perché non agisci con secondi fini, non ti nascondi dietro comportamenti falsi, sei te stesso sempre e comunque, sincero fino in fondo. Non hai mai permesso a nessuno di sottovalutarti, non cominciare tu a farlo con te stesso."

Kurama aveva parlato con calma ma con determinazione e, mentre una lacrima attraversava il sorriso di Naruto, lui si limitò a sussurrare.
"Grazie"