FINEEEE! Questa è davvero la fine!
è stata dura per me scrivere questa fanfiction, ho cercato di renderla interessante e piena di colpi di scena e, sebbene sia stato bello scriverla, sono felice che sia finita.
Non pensate di esservi liberati di me però! Presto tornerò e non sarò sola …
Un abbraccio e grazie a tutti quelli che hanno letto e quelli che hanno commentato!
Grazie, grazie, grazieee!
Alla prossima
Padmini
23. Epilogo
La prigione del villaggio della Foglia era buia e silenziosa, il posto perfetto per criminali pericolosi. In quel luogo non venivano certo spediti ladruncoli o criminali innocui, era un luogo concepito per contenere ninja altamente pericolosi e che si erano macchiati di delitti gravissimi ed erano considerati ancora potenzialmente un rischio per la società.
Il silenzio di quei luoghi, l'isolamento, il vuoto totale, davano ai prigionieri diverse sensazioni: c'era chi impazziva e chi, al contrario, riscopriva se stesso valutando la sua vita e le sue azioni.
Obito aveva paura di impazzire ma, in quel silenzio, era stato costretto a rivivere i suoi ricordi, il suo passato lo aveva travolto come una frana, ferendolo.
Era trascorso quasi un mese da quando era stato catturato e da allora era stato sempre solo, fatta eccezione per i pochi istanti in cui gli portavano il cibo, non aveva incontrato nessuno. Non sapeva se Kakashi fosse consapevole della sua presenza lì e non sapeva nemmeno se avrebbe avuto il coraggio di affrontarlo, l'attesa era snervante e forse era la cosa che più lo stava torturando.
"C'è nessuno?"
Kurama non dormiva, era sveglio ma stava in silenzio mentre il vento gli accarezzava delicatamente il pelo e l'erba bagnata dalla pioggia recente lo rinfrescava. Da quanto non provava più queste sensazioni? Ormai era libero da un po', ma fino a quel momento non era ancora riuscito ad apprezzarlo fino in fondo e ora, in quel luogo pacifico e lontano dagli esseri umani, poco distante dal Monte Myoboku, era stato l'ideale per guarire la sua anima ferita.
Forse il fatto che fosse rilassato in quel silenzio così pacifico lo aveva aiutato a sentire ciò che prima non aveva ancora percepito.
Una voce.
Quella voce.
Per un istante si chiese se stesse sognando, ma no, era sveglio, perfettamente sveglio.
"C'è nessuno?"
Ancora quella voce. Kurama chiuse gli occhi, tutto si fece buio attorno a lui e il silenzio si fece più spesso, quasi palpabile, così lui si concentrò di più, sentiva di essere vicino a una scoperta che gli avrebbe cambiato la vita.
Andare? Non andare? Per giorni Kakashi si era posto questo interrogativo, poi i giorni si erano trasformati in settimane e ora Obito era rinchiuso in prigione da quasi un mese.
Solo lui era stato imprigionato lì, in quanto traditore della Foglia, tutti gli altri erano stati estradati nei rispettivi paesi, mentre Sasuke, Karin e Jugo erano rimasti a Konoha perchè, sebbene provenissero da villaggi diversi, volevano restare uniti.
Nel frattempo lui si era tormentato e, alla fine, aveva deciso di assecondare il suo istinto ed era andato a trovarlo.
Quando era arrivato, Obito dormiva; non era legato ma indossava una pesante maschera di ferro che gli impediva di utilizzare l'occhio sinistro, in cui possedeva lo Sharingan.
Si avvicinò alle sbarre e si schiarì la voce per far percepire al prigioniero la sua presenza.
Obito, che aveva il sonno leggero, si svegliò e, lentamente, si mise a sedere, ma quando vide Kakashi di fronte a lui si bloccò, indeciso su come comportarsi. Kakashi conosceva la sua identità?
"Obito." disse lui, confermando di averlo riconosciuto.
"K-kakashi … Sei in ritardo." rispose, cercando di sdrammatizzare "Non è da te."
"Ho imparato dal migliore."
Rimasero in silenzio per qualche istante.
"Perché lo hai fatto, Obito?" chiese infine Kakashi, senza riuscire a celare il dolore nella sua voce "Perché ti sei compromesso fino a questo punto? Tutti i ninja che sono morti per causa tua … il nostro Maestro …"
"Ciò che ho fatto l'ho fatto solo per Rin" rispose lui, secco "Ero stanco delle guerre, ero stanco di ninja costretti a sacrificarsi per porre fine a guerre inutili!" continuò lui, alzando man mano la voce "Rin è morta per la sete di potere dei nostri nemici e anche i nostri alleati non erano da meno! Volevo formare un gruppo che fosse contro tutti, a prescindere, per questo i membri di Alba provengono da villaggi diversi, per fermare questa follia e creare un mondo in cui ci fosse anche Rin!"
Kakashi lo aveva ascoltato in silenzio e aveva lasciato crescere il silenzio per parlare.
"Hai pensato che, probabilmente, quello che hai scelto, non sarebbe stato il modo giusto per ottenere ciò che volevi?"
"Tu non sai." rispose Obito "Se fossi riuscito a catturare tutti i Cercoteri …"
"Cosa avresti ottenuto, eh?" chiese Kakashi, più incuriosito che arrabbiato.
"Non è così facile da spiegare."
"Provaci."
Obito prese un profondo sospiro, quindi parlò.
"Unendo il Chakra di tutti i Cercoteri sarei riuscito a risvegliare il Decacoda e grazie al mio Sharingan sarei riuscito a controllarlo e a dare vita al Piano "Occhio lunare".
"Stai scherzando?" chiese Kakashi "Mi sembra un nome altisonante per un piano ninja …"
"No, non lo è, perché avrei usato la luna per proiettare in tutto il mondo un'llusione creata dal mio Sharingan, in cui tutti avrebbero vissuto la vita dei loro sogni. Io, per esempio, avrei ritrovato Rin …"
"Un'illusione?" chiese Kakashi, incredulo "Ammesso e non concesso che sia possibile … ma Obito! Un'illusione? Non serve a nulla rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere!"
Obitò aprì la bocca per parlare, ma la richiuse ed espirò dal naso.
"Per tutti questi anni è stata la mia unica e sola ossessione, non pensavo ad altro, e ora …"
"Ora hai perso tutto, amico mio" rispose Kakashi "Dopo tutto ciò che hai fatto la speranza che tu possa vedere di nuovo la luce del sole è ridotta al minimo."
"Cosa avrei potuto fare, eh?" chiese, diventando rosso per la rabbia.
"Avresti potuto vivere" rispose Kakashi che, al contrario di lui, era calmissimo "Non so come tu possa essere vivo, ma …"
"Madara Uchiha" rispose lui, sempre rosso in viso ma con voce più calma "Mi salvò quel giorno e fu lui a parlarmi del Piano "Occhio Lunare", poi morì, lasciandomi solo."
"Se non ti fossi fatto avvelenare dalle sue parole" mormorò Kakashi "Avresti potuto tornare al Villaggio, ti avremmo accolto, saremmo stati di nuovo compagni."
"L'ho fatto!" rispose lui "Ho visto cosa hai fatto a Rin!"
"Hai visto ciò che volevi vedere. Come hai detto, abbiamo passato dei periodi bui, tempi in cui i ninja dovevano sacrificarsi per il bene della pace, ed è esattamente questo che ha fatto
Rin."
"Capisci perché il piano di Madara mi sembrava l'unica via percorribile?"
Kakashi scosse il capo.
"No, non lo era. Il mio allievo, Naruto, che è morto per colpa tua, mi ha fatto vedere che un'altra via è possibile. Ha vissuto poco, ma durante la sua esistenza è riuscito a cambiare la vita di molte persone e a creare alleanze fino a poco tempo prima insospettabili, il tutto grazie alla determinazione e al coraggio. Ti sei sentito coraggioso mentre decimavi ninja e uccidevi Forze Portanti per portare avanti il tuo piano, eh? Eri solo un codardo che si nascondeva dietro ad una maschera e al potere dei tuoi sottoposti."
Obito non rispose subito, rimase in silenzio per qualche minuto, mentre la presenza di Kakashi lo spingeva a guardarsi dentro.
"Hai ragione" sussurrò infine, prima di scoppiare in un lungo pianto liberatorio, per se stesso e per Kakashi il quale, dopo avergli parlato, si sentì più sereno.
"Tornerò a trovarti" gli disse, quando infine si era calmato.
"Ci conto" rispose lui "ma non fare tardi"
"Non posso prometterti niente" disse Kakashi, ridacchiando "Se dovessi incontrare una vecchietta che ha bisogno di aiuto con la spesa?"
Obito rise a sua volta.
Il nero era profondo, scuro, ma trasmetteva a Kurama pace e tranquillità poi, all'improvviso, iniziò a schiarirsi, il nero si fece sempre più chiaro e si trasformò in un bianco quasi accecante.
Quando Kurama fu riuscito ad abituare gli occhi a quella luce lo vide e rischiò quasi di svenire.
"Kurama!" esclamò Naruto, vedendolo "Sei tu? Sei davvero tu?" chiese, correndogli incontro per tastargli la pelliccia e sincerarsi che non fosse un'illusione.
"Sì, sono io" rispose la volpe "Ma … com'è possibile?"
"Me lo chiedo anch'io" rispose Naruto "Io sono morto, giusto?"
"Giusto!" rispose lui "Ma …"
"Allora cosa ci faccio qui?"
Kurama lo fissò a lungo, lo annusò, lo sfiorò con un'unghia senza fargli male.
"Ho una teoria" rispose infine, dopo lunga riflessione "Il Chakra è misterioso, coinvolge sì la parte fisica ma anche quella emotiva. Ii nostri chakra sono rimasti uniti per così tanto tempo e quando infine ti sei deciso a parlarmi ci siamo uniti anche con le emozioni. Ero devastato quando sei morto ma, evidentemente, mentre quelli di Alba strappavano il mio Chakra dal tuo corpo, parte del tuo Chakra si era già legata indissolubilmente al mio perché … perché eravamo amici e ci comprendevamo a vicenda."
Naruto sorrise, senza parole per l'emozione.
"Quindi si sono invertiti i ruoli, eh?" chiese, con il solito tono scherzoso "Prima eri tu dentro di me, ora sono io dentro di te."
"Sì!" esclamò Kurama, ridendo "Ma quanto durerà?" si chiese poi, con una punta di panico nella voce "Sparirai quando si esaurirà il tuo Chakra? Resterai sempre così? Invecchierai e poi morirai? E se invece …"
"Sei riuscito a liberare i tuoi fratelli?" chiese Naruto, ignorando le sue domande.
"S-sì" rispose Kurama "Alba è sconfitta e noi ci troviamo per ora in un luogo segreto, non distante dal monte Myoboku, lontani dagli esseri umani. Manca solo Gyuki, ma lui è ancora all'interno della sua Forza Portante."
"Ottima decisione" rispose Naruto, sorridendo.
"No cambiare discorso, cosa ti succederà?"
"Non ne ho idea" rispose il biondo, stringendosi nelle spalle "So solo che sono molto curioso di scoprirlo, così come sono curioso di scoprire cosa succederà a te e ai tuoi fratelli."
"Non solo a noi, a tutto il mondo dei ninja" lo corresse Kurama "Grazie a te è stata evitata una guerra che avrebbe portato morte e distruzione e forse ora i Villaggi inizieranno a collaborare. Hai inconsapevolmente piantato il seme della pace in molti cuori, sarà bello vederli crescere e sbocciare. Sei riuscito a cambiare anche me, in molti modi. Non avrei mai pensato al piano per ingannare Obito se non avessi vissuto per tanto tempo dentro di te. Sono felice di poter condividere questo nuovo mondo con te e vedere le conseguenze di ciò che è successo insieme. "Ti va?"
"C'è bisogno di chiederlo?" disse Naruto, porgendogli il suo.
