ETERNI:IL VIAGGIATORE

In una zona del pianeta Pandora c'era un oggetto volante,simile ad una barca di metallo,che volava

su un deserto di sabbia.

Sulla parte frontale superiore c'era una placca circolare,mentre la parte inferiore del mezzo era

divisa in 3 zone,fatte da placche rettangolari messe una accanto all'altra.

La prima parte iniziava verso la fine del mezzo,poi c'era un piccolo spazio,dopo di che c'era una

seconda zona,fatta da placche più corte,poi c'era un piccolo spazio e in fine c'era una parte

composta da placche più lunghe,che arrivavano a toccare i bordi della parte circolare

frontale,curvandosi verso la superficie e appiattendosi.

La parte superiore aveva una zona centrale di metallo liscio e,ai lati,c'erano delle lunghe placche

rettangolari e parallele,poste a distanza perfettamente regolare le une dalle altre,che andavano verso

l'alto nella zona centrale,aumentando lo spessore,e poi si abbassavano una volta raggiunti i bordi.

Verso la fine della parte centrale c'era una placca rettangolare non molto alta.

Dietro di essa c'era una struttura a forma di rettangolo,con un buco rettangolare al centro,avente

2 linee cilindriche orizzontali sulla superficie,dirette verso le estremità,e sopra questa struttura c'era

un pilastro cilindrico,posizionato al centro,fatto da placche verticali unite tra di loro.

Dalla parte superiore della placca rettangolare partivano altre 2 placche piatte e orizzontali,con una

terza placca rettangolare alla fine di queste ultime,poi la prima placca si curvava verso il

basso,andando in obliquo.

Nella zona allungata del mezzo c'era una prima placca rettangolare,posta vicino al bordo e

messa in orizzontale,poi c'era una seconda placca cilindrica,posta più all'interno dell'altra e messa

in parallelo rispetto a quella esterna,dopo di che c'era una terza placca piatta orizzontale che

andava verso la parte frontale dell'astronave,collegandosi ad essa.

Un sacerdote era seduto sulla placca rettangolare bassa e poco oltre ce n'era un altro che era vicino

alla placca circolare frontale.

Sulla zona a sinistra della struttura rettangolare,posta in fondo al mezzo,c'era una terza figura che

indossava un lungo vestito bianco e lucido.

Aveva un cappuccio allungato verso il basso e attaccato al vestito all'altezza del petto,la parte

superiore dell'abito era un'unica placca di gomma aderente che copriva le braccia,fino ai

polsi,e passava sulla pancia.

Sotto questa placca c'era un secondo vestito lungo che arrivava fino ai piedi.

"Non ce la faccio più...stiamo perdendo tempo..."disse il sacerdote seduto.

"..."disse quello che era alzato.

"...possibile che non si riesca a fare più in fretta?"disse quello seduto"Per non parlare di queste

continue esplosioni intermittenti...mi stanno stressando...se continuiamo a stare qui rischiamo di

compromettere il carico che stiamo trasportando...forse dovrei concentrarmi su qualcos'altro."

"Faresti meglio infatti..."disse la figura incappucciata"...dopo aver concluso qui dobbiamo recarci

alla città dei navì."

"Hai quindi deciso quale sarà la città?"disse il sacerdote voltando leggermente la testa.

"Si..."disse la figura.

"Avviciniamoci alla struttura e chiedi quanto ci vorrà ancora."disse il sacerdote seduto.

Il mezzo si avvicinò a 3 strutture orizzontali di pietra,dalla forma di stella a 7 punte,aventi una

sfera al centro e dotate di una punta meccanica,cilindrica e piatta,posta sulla parte superiore di ogni

circonferenza centrale.

L'astronave arrivò vicino alla parte superiore di una delle sfere.

Intorno alla punta cilindrica c'era una placca rettangolare di metallo,avente un buco circolare al

centro,con sopra un pavimento e delle ringhiere basse.

Sopra quest'oggetto rettangolare c'era un'eterna.

Aveva i capelli viola scuro,legati dietro la testa,con 2 ciocche che andavano ai lati del volto e

indossava una tuta aderente rossa,avente una linea giallo ocra che circondava la base del collo.

Le mani erano scoperte e le dita avevano delle placche circolari gialle sulla parte superiore.

"Eterna,c'è ancora molto da aspettare?"disse il sacerdote che era alzato,inginocchiandosi.

"Dobbiamo ricaricare perché siamo a corto di energia..."disse l'altro che si mise in

ginocchio"Qual'è il suo nome,eterna?"

La figura incappucciata si inginocchiò.

"Avete armi a bordo?"disse l'eterna.

"Nessuna arma...viaggiamo senza..."disse il sacerdote.

"Il mio nome è Ura."disse l'eterna"Ad ogni modo attualmente sto completando il rifornimento per

un altro mezzo...ci vorrà un po'."

"Capisco."disse il sacerdote più vicino alla parte frontale del mezzo.

"Faccio parte del gruppo Onulita."disse lei che indicò se stessa con il pollice destro"Il mio compito

è controllare e gestire la produzione energetica...e garantire che venga utilizzata..."

L'eterna li indicò con l'indice sinistro"...secondo le modalità previste dall'impero."

I sacerdoti si alzarono.

"..."disse la figura incappucciata alzandosi.

"Quindi sei una Onulita?"disse il sacerdote più vicino.

"Ho sentito davvero tante cose su di voi."disse l'altro sacerdote.

"Sono certa che saranno tutte cose positive."disse Ura.

"Ura,hai detto?"disse la figura incappucciata che si avvicinò,portando un rettangolo di metallo con

la mano sinistra.

"Proprio così...e tu chi saresti?"disse l'eterna.

La figura incappucciata allungò il braccio destro,tenendo la mano blu aperta.

"Vengo per conto di Onyel..."disse la figura"E a me interessa soltanto come funziona questa

struttura."

"Non è una cosa che posso raccontare nel dettaglio..."disse Ura indicando il cielo con l'indice

destro"...per cui mi limiterò...a riassumere.

Questa struttura è un sistema per produrre...diversi tipi di energia...e per trasmettere segnali in ogni

direzione dello spazio desiderato...questa seconda funzione è stata assegnata ad alcune strutture

simili situate più a nord-ovest."

"Intendi quelle strutture che si trovano ad ovest del territorio governato dagli eterni che hanno come

centro di comando l'Ol?"disse il primo sacerdote"Sembrano in disuso."

"Non lo sono e non lo saranno mai."disse Ura.

"Ma che significa?"disse il sacerdote.

Lei spalancò leggermente le braccia"Sono il segnale per rintracciare sempre e comunque questo

pianeta.

...tornando alla spiegazione...tutto inizia con l'inondazione controllata proveniente direttamente dal

fiume qui vicino...che allaga il territorio circostante.

Sul fianco,alla base di questa struttura,si trova un'apertura non molto grande.

L'acqua fluisce al suo interno e scende in profondità,in una camera stretta e buia e li avviene la

reazione.

Le molecole d'acqua vengono decomposte,subiscono un'alterazione particolare e assieme alla

pressione vengono incanalate,si spostano,salgono verso l'alto,fino a un ingresso...l'ingresso di

una galleria che amplifica e direziona il flusso di molecole,mentre le scorie del flusso si

depositano sul fondo della salita,proprio grazie alla conformazione del corridoio.

Giunti in fondo il passaggio si stringe verso un'anticamera di sicurezza da utilizzare nel caso si

volesse bloccare l'attività,superato questo punto si arriva ad una stanza dalle proporzioni

matematiche precise,nel cui interno si trova un contenitore di granito contenente un aro che

immagazzina l'energia in eccesso per permettere di riutilizzarla,anche all'esterno,quando il flusso

trasformato satura completamente la camera,nelle cui pareti ci sono delle aperture che consentono al

flusso di fuoriuscire.

Queste aperture hanno un'inclinazione verso l'alto,il flusso così sempre più denso sale,fino

all'ultima valvola di sicurezza,inserita per evitare perdite o infiltrazioni esterne,e procede

oltre,verso l'uscita,dove è atteso da un mezzo che ne incamera la quantità necessaria."

FLASHBACK

La zona era del tutto allagata e l'acqua entrò in un'apertura obliqua,di metallo,situata alla base di

una delle 7 protuberanze.

Il liquido cadde nel vuoto e finì in una stanza buia,dove apparve una luce rossa che iniziò a farlo

evaporare.

Sulle pareti della stanza c'era un'apertura rettangolare che portava a un condotto diretto verso

una stanza di pietra,di forma rettangolare,avente l'entrata,posta sulla parete opposta,che conduceva

a un corridoio.

L'entrata era enorme e aveva la parte superiore piatta,il centro della parte in alto aveva i bordi piatti

e verticali,poi diventavano orizzontali e formavano un piccolo gradino scavato nel muro,dopo di

che c'erano altri 5 gradini che andavano verso l'esterno,fino a terra.

Questi gradini erano collegati a lunghe placche di pietra rettangolari,che percorrevano tutto il

corridoio,e sul soffitto c'erano molti blocchi rettangolari.

Il pavimento aveva 2 muretti ai lati,perfettamente levigati,con delle aperture rettangolari nella parte

più vicina al muro.

Dopo questo corridoio ce n'era un secondo,che era collegato ad altri corridoi perpendicolari,con 3

gradini all'inizio.

Poco oltre c'era una stanza,avente le pareti composte da blocchi di pietra rettangolari,con un

oggetto rettangolare di metallo nero,avente una linea orizzontale incisa vicino alla parte

superiore,che era posizionato davanti alla parete opposta all'entrata.

Dentro questa linea c'erano delle aperture ovali,sottili e allungate,da cui usciva luce arancione.

Sulle pareti c'era un'apertura rettangolare,obliqua verso l'alto,che era connessa a un condotto

terminante con una placca rettangolare,avente una piccola apertura della stessa forma sulla parte

superiore.

La placca andò verso l'alto,aprendo il passaggio che conduceva al resto del condotto.

Fuori dalla struttura c'era un mezzo volante,sospeso a mezz'aria,vicino alla sfera centrale.

L'oggetto volante aveva la parte centrale rettangolare,con un cerchio nero posto sulla parte frontale

del rettangolo,ed era dotato di una ringhiera fatta da 8 placche rettangolari e verticali,posizionate sia

davanti che dietro.

Sui lati minori del mezzo c'erano 2 placche circolari,più una terza placca cilindrica di minore

grandezza,posta sopra,avente altre placche oblique che partivano dalla sua superficie e andavano

verso il basso,fino a toccare la base superiore del cilindro più grande,ed erano disposte a cerchio.

Sul mezzo,che non era molto grande,c'erano 3 rettili.

Dalla placca circolare,situata sulla parte frontale dell'oggetto,uscì un cilindro di metallo che entrò

nell'apertura.

"Caricamento completato!"disse un rettile alzando il braccio sinistro.

"Scollegatevi,potete andare!"disse Ura che era sospesa a mezz'aria sopra l'oggetto.

Il cilindro venne ritirato all'interno del mezzo.

FINE FLASHBACK

"Ora tocca a noi,giusto?"disse il sacerdote.

"Si,ora potete posizionarvi allo sbocco sul lato sud...in quanto a te curioso personaggio...per motivi

di sicurezza...ti chiedo di non registrare sul tuo dispositivo questa spiegazione."disse Ura.

"Ricevuto...non lo farò..."disse la figura.

Verso oriente…

A terra c'era 1 dei mezzi rettangolari che aveva una delle placche laterali aperta.

La luce filtrava all'interno dell'oggetto tramite delle placche sul soffitto,che erano leggermente

separate tra loro.

Il rettile all'interno era senza vestiti ed era poggiato su una specie di lettino,che aveva la parte

superiore obliqua,la parte intermedia orizzontale e la parte finale diretta verso il basso.

Il rettile si alzò"Umpf..."

L'essere restò ad osservare la luce che entrava dalle aperture sul soffitto,poi chiuse gli occhi per

qualche istante.

"...che pace..."disse l'essere che riaprì gli occhi e andò all'entrata"...una mattina serena."

Il rettile appoggiò la mano destra sull'entrata,poi uscì.

"Sono il primo ad essersi alzato?..."disse l'essere che si mise la mano destra sulla testa,facendosi

ombra sugli occhi.

Davanti a lui c'era il Gaded,che ora aveva una fila di grosse placche rettangolari di metallo,poste

a cerchio intorno ad esso,intervallate da zone aperte dove erano posizionati dei cilindri di

metallo,aventi 2 circonferenze orizzontali prossime all'estremità superiore e inferiore.

"Chissà cosa starà avvenendo dietro quelle mura...la nostra risolutezza avrà la meglio."disse il

rettile.

L'essere si mise di nuovo la mano destra sulla testa per vedere meglio.

"E anche oggi nessun movimento...nessuna notizia..."disse il rettile.

"Mio signore,ti sei già alzato!?"disse una navì,indossante un lungo abito grigio,che uscì dal mezzo e

lo vide"Oh no!

Ma tu sei nudo!"

Lei afferrò subito un panno marrone e corse verso di lui"Un momento ti copro subito!"

La navì lo coprì con il panno"Tieni!"

"Sai,sono stato fin troppo coperto..."disse il rettile voltandosi verso di lei"...di cosa dovrei

vergognarmi?

Siamo lontani da casa...abbandonati a noi stessi."

L'essere spalancò le braccia e si tolse di dosso il panno"Non mi nasconderò più!"

Il rettile la abbracciò"...vieni qui...stiamo qui alla luce del sole...senza paura..."

Lui le mise la parte finale del muso sulle labbra.

Poco dopo il rettile aprì gli occhi e vide un altro rettangolo di metallo a mezz'aria"?!"

La placca inferiore del mezzo si abbassò e mostrò un altro rettile con una navì.

"Eccoci arrivati..."disse il secondo rettile"Siamo giunti a destinazione…

Qua posso riunirmi ai miei fratelli…

BUONGIORNO A CHI MI ASCOLTA!"

"Non temere."disse il primo rettile"È 1 dei nostri…

SALVE!"

"SALVE A TUTTI!"disse il secondo rettile.

Il primo rettile alzò il braccio sinistro verso l'alto e chiuse il pugno"Fratello!

Benvenuto!

Lieto di vedere un altro che si unisce alla nostra causa.

Atterra pure qui accanto a noi...

Porti qualche notizia particolare?

È da un po' che tutti noi siamo scollegati dagli eventi dell'impero."

Il mezzo atterrò e il rettile fece scendere la navì.

"So che c'è un grande movimento nelle alte gerarchie,gli eterni supremi hanno scombinato i loro

piani,chi potrà dire cosa avverrà?...francamente la cosa non mi tocca,altrimenti non sarei qui."disse

il secondo rettile.

I 2 si allontanarono dal mezzo.

"Attivo la modalità"abitativa"..."disse il secondo rettile.

Le placche laterali del mezzo mandarono la loro base all'interno,poi altre placche rettangolari

uscirono da dietro di esse e una sbarra orizzontale le abbassò fino a farle diventare delle rampe a

contatto con il terreno.

Una delle placche rimase nella posizione iniziale e poi si mise in orizzontale,sulla parte

alta,lasciando aperto un passaggio.

"...tranquilla mia cara...fra non molto...potremo rilassarci nella nostra nuova casa..."disse il secondo

rettile.

...territorio Met…

...golfo Aid…

...zona dei 6 fiumi...presso la foce dell'Eud…

In un'altra zona c'era un piccolo mare da cui partivano 6 fiumi.

In una città,c'era un navì che era seduto sul tetto di una delle abitazioni,che era rettangolare e

composta di mattoni,tenendo le gambe oltre il bordo.

Aveva le mani poggiate a terra,la testa all'insù,gli occhi chiusi e indossava un lungo vestito grigio

che arrivava alle ginocchia.

"...sempre caldo e splendente...quanto forte e imponente...sempre alto e radioso...quanto adorato

perché luminoso...padre di grande luminosità e di immense capacità...calore per monti e mari

perché nessun altro è tuo pari...è sempre piacevole intonare una canzone al sole prima di cominciare

la giornata di...uhm?!"disse il navì aprendo gli occhi a causa di un'ombra che gli aveva coperto il

volto.

L'essere,sconvolto,vide l'astronave simile ad una barca,avente i 2 sacerdoti e la figura

incappucciata sopra,e la indicò con la mano destra"Se i miei occhi non mi ingannano sta arrivando

un mezzo volante...si sta avvicinando parecchio in direzione del nostro paese!..."

1 dei sacerdoti era sulla placca circolare posta sulla parte frontale del mezzo.

"Ma cosa ci fanno da queste parti i potenti?!"disse il navì"Cosa vorranno da noi?!"

Il navì si alzò sconvolto"Devo avvisare immediatamente il resto dei miei fratelli!…

EHI DICO A VOI TUTTI!

GUARDATE A EST!"

L'essere scese una scala posizionata sul lato destro della casa e mentre lo faceva indicava il cielo"I

POTENTI GENTE!

I POTENTI SONO ALLE NOSTRE PORTE...

SONO IN AVVICINAMENTO!

SVEGLIA!

STANNO PER SORVOLARE IL NOSTRO PAESE!"

Il mezzo volante sorvolò la città di pietra,passando su una strada principale che conduceva ad una

piazza con un grosso palazzo in fondo.

I palazzi erano cubici,co piani,avevano delle grosse colonne fuse con gli spigoli e,a volte,il

tetto aveva delle grosse placche rettangolari con dentro un cortile.

Altri edifici erano rettangolari,con una placca rettangolare al centro del tetto ed erano più alti,poi

c'erano zone dove erano presenti delle mura dotate di placche rettangolari nella parte bassa,che

avevano un'apertura rettangolare in ciascuna di esse.

Il palazzo alla fine della piazza era il più alto.

Era rettangolare,aveva una lunga apertura al centro,con 2 colonne rettangolari di pietra,formate da 8

enormi blocchi orizzontali,poste all'interno di quest'ultima,c'erano altre 2 colonne esterne,aventi

2 aperture rettangolari messe in verticale,e sopra di esse c'era una placca rettangolare orizzontale

che era più larga del palazzo stesso.

La parte superiore del palazzo aveva un'apertura rettangolare con una recinzione composta da

blocchi di pietra rettangolari tutt'intorno.

"Eriu...eccola li."disse il sacerdote che era vicino alla zona posteriore del mezzo.

Al centro dell'astronave c'era la figura incappucciata"Quanto tempo..."

"Certo che si è sviluppato notevolmente il centro abitato di questo gruppo di navì..."disse il

sacerdote indicando la città con l'avambraccio destro.

"I navì non smettono di stupire."disse la figura incappucciata"E credo che questo sia solo

l'inizio...ora dirigiamoci verso il centro."

L'altro sacerdote si mise sulla placca frontale a braccia incrociate"È possibile ammirare le

differenti tipologie di strutture,dalle prime più grossolane alle più recenti e leggere...davvero

sbalorditivo il lavoro di questa versione di amiti."

La gente in strada iniziò a guardare in alto.

"Ma siamo sicuri che non abbiano intenzioni ostili?"disse una navì.

"Prepariamoci ad accoglierli!"disse un altro.

"I potenti stanno sorvolando le nostre teste!"disse un secondo.

"Come può una cosa così grossa stare in aria?"disse un giovane navì.

"Guardate quanto è grande quella cosa!"disse un altro ancora.

"Si stanno eccitando la sotto..."disse il primo sacerdote.

"È enorme…"disse un navì"Sembra un uccello!"

"Merat!"disse un altro.

"A me sembra più un pesce!"disse un terzo navì.

"No!"disse un quarto"È un insetto!"

"C'è un punto preciso per scaricare la merce?"disse il sacerdote.

"Si,il palazzo della conoscenza..."disse la figura incappucciata.

Il sacerdote mise il braccio sinistro leggermente in avanti"Dirigo il mezzo verso l'edificio."

Un navì a terra guardò in alto e mise le braccia verso avanti,piegando il busto all'insù"Quanta

maestosità!..."

"Salve signori del cielo!"disse un secondo navì,che era su un tetto.

"Dobbiamo forse temere il vostro arrivo?!"disse una navì.

"Dove state andando?"disse un altro.

"Ecco,quello è il tempio..."disse il sacerdote.

...centro di Eriu…

...tempio della conoscenza…

Il mezzo arrivò sopra il tempio.

"Viro sopra il tetto."disse il sacerdote.

La figura incappucciata spalancò le braccia verso il basso"Ben ritrovati,cari figli dei navì...sono

trascorsi molti decenni dal momento della mia partenza per le stelle...ora sono tornato...ma non a

mani vuote."

"Ma quello è 1 di noi?"disse un navì.

"Ricordo che mio padre mi parlava di un nostro simile che viveva con i signori del cielo..."disse un

altro navì.

"Si,pure io..."disse una navì.

"A chi possiede ancora memoria di me,chiedo scusa per la mia lunga assenza...ma il tempo fuori da

Pandora sembra rallentare."disse la figura incappucciata"Sono tornato per portare le conoscenze

che mi sono state trasmesse.

E per chi non si ricorda di me io dico..."

La figura si abbassò il cappuccio.

Era un navì con 2 linee rosse che partivano dagli occhi,andando verso il basso ai lati delle

guance,e aveva i capelli bianchi,legati dietro la testa.

"…che sono un normalissimo...navì scelto dal sommo Onyel...io sono Ech!"disse l'essere.

La gente iniziò ad urlare di gioia"OH SI!

ORA MI TORNA IN MENTE QUEL NOME!

GRANDE !

ECH,IL GIUSTO!

COLUI CHE ANDAVA AVANTI E INDIETRO CON I POTENTI!"

"Fratelli...il desiderio di tornare era veramente grande..."disse lui che incrociò le mani davanti al

petto"...anche quando godevo della contemplazione del cielo che pare non avere confini."

"Procediamo."disse 1 dei sacerdoti.

"Quando mi illustravano i processi che regolano diversi sistemi."disse Ech"Dai più piccoli ai più

grandi...a quando mi insegnavano come si muovono i corpi celesti attorno alla nostra stella...di

come il grande gelo e il grande caldo si spartiscono i diversi luoghi di Pandora."

Le placche rettangolari più corte,poste sulla parte inferiore del mezzo,si abbassarono leggermente e

si misero sopra a quelle dietro di esse,formando un'apertura quadrata.

Una sostanza gialla,informe e molle cadde nel buco rettangolare del palazzo,uscendo da quello sulla

parte inferiore dell'astronave.

"...di come siamo nati e da dove veniamo...come dobbiamo agire e cosa dobbiamo temere."disse

Ech.

La folla iniziò a mormorare.

"Cosa sono questi sistemi di cui ci parli?"disse un navì.

"Vogliamo sapere cos'hai visto."disse un secondo.

"Cosa sono i corpi celesti?"disse un terzo.

"Stelle?"disse un quarto.

"Cosa dobbiamo temere?"disse una navì.

"Calma fratelli avremo tutto il tempo...infatti vi ho preparato ciò che serve per trasferire e registrare

le mie conoscenze...l'ap..."disse Ech"L'ap,utile e prezioso per trascrivere le memorie!

Vi insegnerò come fare!

Scendiamo nel cortile dietro il tempio per scaricare il resto dei doni...qui sotto,rimaniamo dentro le

mura..."

Il mezzo atterrò in un cortile rettangolare,che aveva 3 lati dotati di un muro con il tetto di

mattoni,mentre la parte frontale aveva il tetto liscio.

La base di tutt lati della zona era formata dai blocchi rettangolari di pietra,con delle entrate

della stessa forma.

"Molto bene,possiamo spegnere i motori."disse 1 dei sacerdoti.

"Li raggiungo."disse Ech andando sulla placca circolare del mezzo.

"Non avevamo detto di entrare in contatto con i navì."disse il primo sacerdote.

"Infatti non era previsto."disse il secondo.

"Certamente...non vi sto chiedendo di seguirmi."disse Ech"Andrò da solo...dopotutto è del loro

calore che sento il bisogno da tanto tempo."

Fondamenta del Gaded…

Sotto il Gaded c'era una stanza enorme che aveva un acquario rettangolare molto lungo.

Sulla parte superiore del vetro c'erano delle placche ovali,con le estremità piatte,che emettevano

luce azzurra verso di esso ed erano connesse a una placca orizzontale,che era attaccata al

soffitto,dalla quale partivano decine di tubi di metallo che andavano dritti per un po' e poi si

piegavano verso il basso,seguendo il soffitto.

Prima che la parte alta della stanza andasse in obliquo verso il basso c'era un'altra placca

rettangolare lunghissima.

Alla base dell'acquario c'era un pavimento di metallo e poi c'erano 4 grandi scalinate,separate

tra di loro da delle placche di metallo oblique verso il basso,poste poco oltre.

Davanti al vetro rettangolare c'era Onul,con le braccia incrociate,che guardava i pesci oltre la

vetrata.

"In sintesi è stato avviato il processo di evaporazione e trattamento delle acque del bacino...al fine

di regolare il livello della massa d'acqua."disse una voce nella stanza"Sono centinaia di milioni le

tonnellate d'acqua che la struttura deve...sostenere."

"La percentuale maggiore di trattamento delle acque a che scopo viene usata?"disse Onul.

"Secondo le ultime stime...la massa attualmente sottoposta ad evaporazione supera quasi del doppio

quella utilizzata a scopi di sopravvivenza e di lavoro…sono dati che fanno riflettere eterno..."disse

la voce.

"Ovviamente,ma bisogna considerare che le nostre attività progettuali..."disse Onul"...stanno

volgendo al termine perché stiamo completando quanto previsto dai protocolli dell'impero...per

questo pianeta."

Una porta di metallo rettangolare iniziò a scorrere verso l'alto,facendo entrare una fioca luce

arancione.

Un rettile arrivò nella stanza"Notizie dalla periferia del Gaded...i ribelli in numero sempre maggiore

si stanno radunando con le loro strutture attorno alla nostra area di controllo...riteniamo che alcuni

di loro abbiano intenzione di sabotare le nostre colture."

"È appena entrato un mortale,ti ricontatto io..."disse Onul"...quindi non hanno recepito il mio

messaggio?"

"L'ordine di ritirarsi è stato inviato,ma non è sortito alcun effetto."disse il rettile.

"Che seccatori..."disse Onul mettendo la mano destra sul vetro"...facciamo così...per i prossimi

periodi limitatevi a presidiare il perimetro del laboratorio...riferisci a tutti i soldati sparsi per i campi

esterni."

"Informerò chiunque abbia a che fare direttamente con loro."disse il rettile.

"Recapita anche questo,un secondo messaggio..."disse Onul che mise la mano sinistra vicino al

volto e chiuse il pugno"...che potrebbe avere il sapore di una minaccia,ma di fatto...noi stiamo

esaurendo le nostre attività e quando queste cesseranno...rischieranno di rimanere a bocca asciutta e

noi non saremo responsabili di questa loro situazione...perché di asciutto ci sarà ben poco..."

Il pianeta Pandora continuava a galleggiare nello spazio.

...Er sud orientale…

...Lib…

...entroterra..."

In un'altra zona c'era una struttura di pietra,di forma quadrata e con le mura alte 7 metri,connessa

ad una seconda struttura che era rettangolare e allungata.

Al centro della costruzione quadrata c'era una zona rettangolare,divisa a sua volta in 2

rettangoli,aventi al centro 2 placche di pietra rettangolari,orizzontali e sottili,e nel mezzo c'erano

2 placche rettangolari più grandi,messe in perpendicolarmente.

Sopra il lato minore del rettangolo c'erano 6 blocchi di pietra cubici,poi,lungo i lati

maggiori,c'erano delle placche rettangolari e poi c'erano altre 2 placche della stessa forma,con 1

spazio nel mezzo,poste vicino all'altra base minore.

Ai lati della struttura cubica c'erano 2 file di mezzi di vario genere.

Alcuni erano astronavi quadrate,con la cupola sopra,altri erano a forma di disco e altri ancora erano

triangolari,ma con la punta piatta.

Nella parte finale della zona rettangolare c'erano 3 mezzi allungati,aventi la parte posteriore che

sporgeva dalla struttura stessa.

La zona superiore di questi oggetti era piatta,la parte frontale era circolare e allungata,mentre la

zona che sporgeva era lunga e più sottile.

La parte sporgente aveva la base circolare,con un'apertura al centro,posta sopra un'altra

circonferenza avente una placca circolare nella zona centrale,e c'erano 3 colonne,poste poco dietro

questa parte del mezzo.

Sulla struttura c'erano decine di rettili e nel territorio deserto,alla base della costruzione,c'erano

centinaia di navì nudi,sia maschi che femmine,che camminavano nella zona.

"La squadra addetta all'ampliamento della piattaforma ha concluso la fase di livellamento del piano

d'attracco della parte sud..."disse un rettile"...seppur lamentando l'intromissione dei navì nelle loro

operazioni."

Su 1 dei bordi della struttura c'era Terraxia,che indossava una corazza d'oro e nera.

Era alta 3 metri.

Terraxia aveva la pelle viola,con delle linee verticali incise sul mento,che era come quello di una

persona comune,gli occhi avevano l'iride grigio e aveva una lunga chioma di capelli bianchi.

L'elmo della corazza,avente 2 placche ai lati,le copriva il cranio e i lati del volto.

Il bordo superiore dell'oggetto era d'oro,con una punta diretta verso il basso,posta sopra il

naso,terminante in modo piatto,e sopra di essa partiva una linea dorata che percorreva tutto

l'elmo nella parte centrale.

Il copricapo era nero,con 2 linee d'oro che partivano da sopra gli occhi e che percorrevano il cranio.

Accanto a queste linee c'erano 2 placche d'oro che percorrevano la testa nello stesso modo e

terminavano sopra il bordo dell'elmo.

Sulle tempie c'erano 2 placche d'oro che coprivano tutta la parte laterale e la zona frontale

dell'oggetto.

La parte superiore di queste placche aveva una punta diretta verso il basso,che superava il bordo di

poco,poi andavano verso dietro,in modo curvo,formando una punta larga sulla parte posteriore della

testa.

Le placche avevano un'incavatura ovale sotto la punta frontale,poi andavano verso avanti,coprendo

le guance,formavano una punta piccola,obliqua in alto,all'altezza degli zigomi,poi il bordo andava

in basso e si curvava in avanti,formando 2 punte sulla parte laterale,all'altezza della mascella.

La base di queste placche era nera e connessa alla parte inferiore dell'elmo.

Il collo era coperto da una placca d'oro che ci girava intorno sui lati e dietro,divisa da 3 solchi

laterali e obliqui verso il basso,mentre la parte frontale della gola era scoperta in alto e aveva una

placca nera in basso,che era formata da 2 placche a trapezio,con la base maggiore verso il

basso,poste in alto,di cui la seconda era più grande della prima.

Le spalle erano coperte da un'unica placca d'oro che passava anche sull'inizio del petto e terminava

a punta al centro.

La parte laterale di questa placca aveva delle punte curve sopra le spalle.

Tra collo e spalle,sulla grande placca d'oro,c'erano delle placche nere e rettangolari che formavano

delle punte dirette in basso.

Le spalle erano coperte da una placca nera,divisa da linee orizzontali,dai bordi laterali obliqui e

curvi,che passava sulla parte esterna e sulla parte frontale superiore e posteriore superiore,mentre la

parte frontale inferiore e posteriore inferiore era scoperta.

La parte esterna di questa placca nera aveva una seconda placca rettangolare d'oro,posta sopra,da

cui partivano delle linee d'oro,uscenti dagli spigoli inferiori,che andavano verso il basso unendosi

ad una fascia nera,orizzontale,posta a metà bicipiti.

Questa fascia era connessa ad una placca d'oro,posta sulla parte esterna dei bicipiti,che era

rettangolare al centro,poi i lati andavano in obliquo,verso la zona frontale,e si connettevano ad un

lato verticale.

La placca aveva anche un rettangolo nero,posto in alto,nella zona centrale.

I bicipiti avevano 4 linee verticali sulla parte frontale,incise nella pelle,che andavano verso le spalle.

Il gomito e gli avambracci erano coperti da una grossa placca nera,dalla superficie irregolare e con

linee informi,avente una placca d'oro,a forma di rombo,sulla parte superiore esterna,che era

connessa a una placca nera che copriva i polsi e il dorso delle mani,avente la parte in cima piatta e i

lati obliqui.

La parte frontale di questa placca aveva un rettangolo d'oro che arrivava quasi alle nocche.

I seni erano coperti da una placca che era d'oro al centro,nera ai lati e d'oro sulla parte più esterna,da

cui partiva una linea d'oro,obliqua verso i fianchi e il basso,con 6 placche,che erano

rettangolari,nere e oblique,poste sulla parte superiore,poi questa linea andava in avanti,in

obliquo,allargandosi e arrivando all'altezza della vita,dove,al centro,formava una placca con la parte

superiore che aveva un'incavatura a trapezio verso il basso e la parte inferiore triangolare,con la

punta rettangolare piatta.

La parte centrale della pancia era coperta da delle placche dorate,orizzontali e rettangolari,aventi la

parte centrale obliqua in basso e simile a un trapezio.

Tra le placche al centro della pancia e le 2 linee d'oro ai lati,c'erano 4 placche

nere,rettangolari e oblique verso il basso nella parte che andava verso il centro.

Dalla placca d'oro al centro della vita partivano altre 3 placche nere,che erano rettangolari,unite da

una placca d'oro a forma di triangolo posta alla fine.

Ai lati di queste 3 placche ce n'erano altre 2 più lunghe,nere e rettangolari,aventi la punta obliqua

verso l'interno e la parte finale d'oro.

I lati della vita avevano anche 2 placche blu,rettangolari,con la parte bassa d'oro.

Le cosce avevano la parte superiore d'oro,con il bordo interno che andava in obliquo in basso e poi

verso la parte interna delle gambe.

La parte inferiore delle cosce,sull'esterno,aveva una placca nera e trapezoidale.

Le ginocchia avevano delle ginocchiere d'oro a forma di"U",con la base orizzontale,e tra le 2 punte

verticali c'era una placca nera rettangolare.

I polpacci erano coperti dalla corazza d'oro sulla parte frontale,mentre ai lati c'era la corazza

nera,terminante a semicirconferenza sulle caviglie.

Gli scarponi erano d'oro e massicci,con la parte laterale e frontale nera.

Nella mano sinistra aveva un'asta di metallo cilindrica,che aveva un'apertura sulla parte superiore e

una placca di metallo rettangolare poco oltre la metà,mentre nella mano destra aveva un'immensa

spada a doppia lama,di cui una rivolta in avanti e l'altra all'indietro,con un manico rettangolare di

metallo,posto in mezzo,alle cui estremità c'erano 2 placche curve,aventi la parte finale diretta verso

le lame,che erano rettangolari,con la punta piatta e lo spigolo esterno obliquo.

"Questi dannati animali...sempre tra i piedi...questo problema si presenta ogni volta che

avviene...una serie di importanti discese. "disse Terraxia"Comunque il ponte è ormai pieno...avvisa

i mezzi in avvicinamento che non possiamo garantire loro 1 spazio per la sosta."

"Al momento ci è giunta una richiesta anonima di primo grado dalla stazione madre in orbita."disse

un rettile.

"Bene,se è di primo grado un posto possiamo concederlo."disse Terraxia"Ma tornando al problema

che si sta verificando attorno alla piattaforma...in quanti dei nostri sono laggiù a gestire la

situazione?"

"Una dozzina..."disse il rettile alla sua destra.

"E grandi e grossi come sono non riescono ancora a gestire quelle bestie?"disse Terraxia.

"Eterna,non è così semplice perché non possiamo intervenire fisicamente facendo loro del male...ed

è la fame che li spinge a venire da noi."disse il rettile alla sua sinistra.

Un altro rettile andò sotto la seconda delle 3 strutture che sporgevano dalla piattaforma,la placca

circolare superiore si illuminò di luce verde e l'essere venne tirato su,passando attraverso l'apertura

circolare,e poi camminò verso la parte frontale del mezzo.

Sulla parte dell'oggetto che dava verso la superficie della struttura c'era una porta rettangolare che

si aprì,accendendo delle luci verdi.

L'entrata aveva una placca rettangolare sulla parte superiore.

"Questi navì sono attratti dai boati,dalle luci e dalla nostra presenza,che considerano un punto di

ritrovo vitale...bisogna inoltre capire che molti di questi si sono,o sono stati allontanati dai loro

nuclei abitativi e ora si trovano dispersi...terrorizzati e ammaliati...da ciò che non

comprendono."disse il rettile alla sua destra"Tutti questi navì sperano che venendo da

noi...potranno riempirsi la pancia...trovare una casa...un luogo dove sistemarsi e stare

tranquilli...anche se questo comporta rendersi...nostri umili servi..."

"Umili servi?..."disse Terraxia"...per quanto mi riguarda un servo è proprietà del padrone...e il

proprietario lo può usare come meglio crede...magari anche togliergli la vita...questo potrebbe

essere un modo per scappare dal dolore..."

"Il discorso sembra filare,eterna,ma al momento ci è impossibile agire di forza sui navì..."disse il

rettile alla sua sinistra.

"Non c'è nessun motivo che tu mi ricordi quello che già conosco."disse Terraxia che conficcò la

spada a terra,mise l'asta nella mano destra e mosse il braccio sinistro"Bando alle ciance!

Occupatevi di quegli insulsi esseri!"

"Sono troppi...centinaia e continuano a radunarsi attorno al muro..."disse il rettile appena uscito dai

mezzi"...semplicemente non serve parlargli e provare ad allontanarli con la forza...anche perché

molti non capiscono cosa diciamo loro...i loro idiomi si sono alterati,mischiati fra loro e infine

elaborati...in forme a noi incomprensibili...e di fatto da sotto questo porto si alzano cori di circa una

aventina di linguaggi differenti."

"Incomprensibile?..."disse Terraxia"...il potere,come dice anche il principe Onul,è l'unica lingua

comprensibile da ogni creatura vivente quando viene esercitato con l'imposizione.

...compresi loro...questi disgraziati…riferisci a quelli di sotto!"

2 rettili si avvicinarono ai navì che si inginocchiarono.

1 dei 2 li indicò"Allontanatevi!..."

"Qua non c'è nulla per voi!"disse il secondo.

"Hai sentito?"disse il primo rettile indicando il cielo"È in arrivo un mezzo di primo grado..."

"Si!"disse il secondo"Dobbiamo scacciare questi esemplari dall'area!"

I 2 rettili continuarono ad indicare il deserto ai navì.

"Certo che sono davvero cocciuti!..."disse il primo rettile.

"Si,ma noi di più..."disse il secondo rettile"Gira a largo!"

"State indietro,navì!"disse il secondo"Non possiamo permettere che si avvicinino alle attrezzature

del porto."

Terraxia si mise sul bordo della struttura e allungò il braccio destro verso destra"Dunque?

Siamo ancora ad imparare le lingue?

Pensate di smuovere la situazione con le buone maniere?"

"Stiamo cercando di fare del nostro meglio..."disse il primo rettile mandando la mano sinistra verso

l'alto"...non possiamo che spaventarli e minacciarli,ma sono ormai insensibili alle intimidazioni..."

"Quindi bisognerebbe andare oltre..."disse Terraxia.

"Che significa,scusi?..."disse 1 dei 2 rettili dietro di lei.

Un navì arrivò ad una parete e si mise a scalare i blocchi di pietra rettangolari.

"Che significa mi chiedi?..."disse Terraxia.

Gli occhi dell'eterna divennero neri,l'iride si illuminò di luce azzurra e dalla mano sinistra uscirono

dei filamenti di energia dello stesso colore,che entrarono nel bastone di metallo.

"...potere!..."disse Terraxia.

"Mia signora!"disse 1 dei 2"Il suo potere è instabile!…

Se..."

"La mia corazza è creata per contenerlo e incanalarlo."disse Terraxia"Non vi farà del male."

L'eterna puntò l'asta in basso.

"Avete fame?!..."disse Terraxia e dal bastone uscì un raggio azzurro che trapassò il petto del navì

mentre stava scalando le pareti"MANGIATEVI IL CADAVERE DI QUESTO VOSTRO

SIMILE!...CHE HA OSATO TOCCARE LA NOSTRA STAZIONE..."

"!"disse 1 dei rettili.

"QUESTA È LA FINE RISERVATA A TUTTI COLORO CHE INFRANGERANNO LA

LEGGE!"urlò Terraxia che iniziò a sparare decine di raggi azzurri dal bastone"AVETE FAME?!

MANGIATE!"

"Si calmi!..."disse 1 dei rettili.

"VOLETE LA LUCE?!..."urlò Terraxia"...PRENDETENE!

VI INTERESSIAMO?!…VEDIAMO FINO A CHE PUNTO SIETE DISPOSTI A SEGUIRCI!

STATE LONTANI BESTIE!"

I navì scapparono terrorizzati.

"Credo che sia sufficiente."disse Terraxia"Non penso che ci siano metodi più efficaci della paura

per addomesticare questo animale…

Credete di poter prendere esempio da ciò?..."

"...non saprei...era davvero necessario uccidere?"disse il rettile sotto la struttura.

"Non siate moralisti!"disse Terraxia"Quando ci vuole ci vuole!

Il potere è ordine!...il potere è sistema...il potere è controllo..."

Il rettile guardò il corpo del navì,poi gli altri 3,che erano alla base della struttura,misero le mani in

avanti.

"Avete visto navì?"disse il primo.

"Volete fare la stessa fine del vostro fratello?"disse il secondo.

"Via!"disse il terzo.

Un mezzo arrivò sul posto.

Aveva la base circolare e la parte superiore ad imbuto,con una placca a cupola più piccola in cima.

La parte inferiore aveva una placca circolare,posta al centro,che aveva 7 propulsori,aventi la stessa

forma,da cui usciva luce arancione.

Questa placca era dentro una circonferenza fatta da 20 placche rettangolari,messe in cerchio,e sui

bordi della circonferenza c'erano placche rettangolari curve.

"Ecco il primo grado!..."disse Terraxia voltandosi.

"Nave in avvicinamento,qui è la stazione...atterri nel riquadro centrale."disse un rettile che parlava

ad una trasmittente circolare,posta ai lati della testa.

"INDIETRO...NAVÌ!"urlarono 4 rettili tenendo le mani in avanti.

"Pandora..."disse A'Lars"Sono arrivato..."

La parte frontale del mezzo si staccò da quella posteriore,rivelando un cilindro interno che aprì la

parte frontale in 2 porte triangolari.

I bordi dell'apertura erano curvi e dentro c'era una forte luce arancione.

"Avverto un po' di nostalgia…"disse A'Lars che scese dal mezzo"Quanto tempo..."

"Padre?..."disse Terraxia"...sei proprio tu?…

...quale onore..."

"Saluti a voi..."disse A'Lars.

"È cambiato qualcosa nelle alte gerarchie?"disse Terraxia"Sento parlare sempre più spesso di

importanti cambiamenti...ma solo voci mai confermate..."

"Oh si...importanti cambiamenti...e il fatto che io sia qui presente ve ne da una conferma

diretta."disse A'Lars che guardò il navì morto"Quanto a me ho trovato conferma...di un altro

genere...di cambiamento…

Sono qui per rimettere mano a diversi lavori che avevo interrotto...lavori che necessitano calma e

tranquillità,cosa che tu non aiuti a portare.

In qualità di tuo padre ti ordino di tornare nel Su e di fare compagnia a tua madre fino a nuovo

ordine."

A'Lars spalancò le braccia verso i rettili"Volevo sapere se fosse libero un vostro mezzo per

spostarmi sulla terra verso ovest…

O se qualcuno fosse disposto a scortarmi..."

Ech era nello spazio,dentro un mezzo volante rettangolare.

L'astronave era dotata di 2 propulsori ovali,posti sulla parte inferiore,che emanavano luce

arancione.

Le facciate minori del mezzo avevano un vetro,dai bordi curvi,dotato di 2 colonne rettangolari

aventi una forma curva e verticale,che passavano sopra alle estremità.

Le facciate maggiori avevano le pareti di metallo e un vetro rettangolare sulla parte bassa,con una

zona a semicirconferenza nella parte centrale e superiore della vetrata.

La parte bassa dei lati maggiori aveva anche dei buchi rettangolari,posti a distanze perfettamente

regolari.

Nel mezzo c'erano delle placche rettangolari,messe vicino alla vetrata lunga sul lato sinistro,e

l'unica luce che entrava all'interno dell'oggetto era quella della stella.

Vicino a 1 dei vetri,che formavano i lati minori,c'erano i 2 sacerdoti.

Ech era seduto su una di queste placche.

"Ho contattato la stazione e mi hanno dato conferma di un attracco libero nel primo foro

d'ingresso."disse il primo sacerdote.

"Hai già impostato la rotta?"disse il secondo sacerdote.

"Lo faccio immediatamente…"disse il primo.

Ech aprì gli occhi e guardò fuori.

"Senti,io ho un'urgenza...un eterno ha richiesto la presenza di alcuni soldati su di un'isola a terra e

la chiamata è giunta anche a me."disse il secondo sacerdote"Ti occupi tu di scortare il navì fin dove

ci è stato chiesto?"

"Certo,tu vai pure..."disse il primo sacerdote"Sarà solo questione di qualche minuto,non di più

vedrai...non si perde tempo."

"!"disse Ech.

Davanti al mezzo c'era la circonferenza di metallo del Su,dove erano messi gli oggetti simili a uova

dorate,e al centro c'era un'apertura circolare,da cui usciva luce bianca.

Ech spalancò gli occhi"Cos'è quella cosa?!

Non è possibile…

Devo segnarmelo!..."

Ech prese l'oggetto rettangolare,simile ad 1 schermo piatto,che era posto alla sua

destra"Dunque..."

Lui cliccò sulla superficie dello schermo e la placca si illuminò di luce bianca,poi il navì iniziò a

parlare"...nuoto con i potenti nello spazio nero dove la vista si perde...e all'improvviso scorgo una

grande distesa di lucente metallo...con strane sporgenze tondeggianti...avvicinandomi posso vederla

meglio...enorme...mi viene difficile poter descrivere una tale visione...ma il fatto è che mi sento così

piccolo...sperduto e indifeso,chiuso nel mio guscio volante...anche se alla guida ci sono 2 potenti...e

loro sanno sempre cosa fare...guidano i diversi oggetti con intelligenza a volte lasciandoli muoversi

da soli come se avessero la consapevolezza di cosa fare e dove andare...e li conducono in posti

talmente lontani che sono per me totalmente nuovi e che mi fanno capire che esiste un'infinità di

mondi...una bocca di pura luce,perfetta e profonda..."

Il mezzo si avvicinò alla spaccatura.

"...in procinto di divorarci...emette raggi di luce simili a quelli del sole..."disse Ech"...non si può

evitare un simile destino...le centinaia di occhi immobili sembrano fissarmi mentre la bocca

mostruosa ci inghiotte...una bocca con cento occhi...ecco cosa vedo...di tutte le cose che ho visto dei

potenti e con loro...questa è quella che mi ha colpito maggiormente..."

Il mezzo entrò nell'apertura,accedendo ad un grande spazio.

La parte interna dell'entrata,che aveva una placca romboidale e allungata,posta sul lato sinistro,da

cui partivano delle placche orizzontali e rettangolari,attaccate ad essa nella parte iniziale,era

esagonale,con varie placche incrociate alle estremità.

Il mezzo si posò sulle placche rettangolari,posizionandosi accanto ad un altro.

Il soffitto sopra il rombo di metallo era obliquo e fatto da placche rettangolari molto lunghe,che si

piegavano verso l'alto.

Dalla placca romboidale partiva una protuberanza obliqua verso il basso,che formava un' entrata

rettangolare con la base superiore più in avanti di quella inferiore.

"...la nostra nave è stata inghiottita...ci stiamo muovendo dentro le viscere della bestia...e dentro ci

sono altri potenti…"disse Ech"...non ho ben chiaro perché mi abbiano portato qui…staremo a

vedere...la nave ha smesso ora di rombare..."

Il navì,oltre a parlare,iniziò a cliccare sullo schermo facendo apparire dei segni neri.

"Ech..."disse il sacerdote avvicinandosi.

"Si?..."disse lui.

"Dobbiamo scendere."disse il sacerdote facendo un gesto con l'avambraccio sinistro,poi indicò

l'oggetto rettangolare con l'indice destro"Metti via quel dispositivo."

"Certo,come desideri..."disse Ech che mise l'oggetto sotto il vestito di gomma,poi si alzò.

"Seguimi..."disse il sacerdote camminando"Dobbiamo scendere da qui e avviarci verso il piano

superiore."

Dietro l'apertura rettangolare,da cui usciva una forte luce verde,c'era una stanza enorme avente

2 file di placche orizzontali sul soffitto,dirette verso il centro dell'ambiente,che poi si curvavano

verso l'alto,dopo di che andavano in avanti e poi,al centro della stanza,andavano in alto di nuovo.

La parete a sinistra aveva 2 entrate rettangolari e c'era un lungo ponte di metallo,senza

ringhiera,che dava su un piano inferiore,raggiungibile tramite dei corridoi laterali.

"Ehm...posso fare una domanda?"disse Ech.

"Dimmi..."disse il sacerdote,camminando davanti a lui.

"Dove siamo diretti esattamente?"disse Ech.

"Da un personaggio che a te è familiare,non devi temere nulla..."disse il sacerdote"È lo stesso che

credette in te..."

La porta alla fine della stanza si aprì,mostrando un ambiente buio.

"Accensione luci..."disse il sacerdote.

"!"disse Ech.

In quel momento si accesero delle luci gialle.

"Andiamo al piano superiore…"disse il sacerdote che alzò l'indice destro in alto.

"..."disse Ech.

I 2 arrivarono davanti ad una porta nera,oltre la quale c'era un corridoio,dotato di una placca

cilindrica sulla parte inferiore,che aveva tantissimi altri corridoi perpendicolari,tanto che era

suddiviso in molti blocchi rettangolari.

Sul soffitto c'erano delle placche circolari di metallo che emanavano luce rossa.

La porta si aprì in 2 parti che entrarono nelle pareti.

"Stammi dietro...perché questi corridoi...possono diventare un labirinto persino per me che ci sono

cresciuto."disse il sacerdote"Come ti trovi con la trascrizione dei tuoi viaggi?"

"Molto bene...devo dire che sto imparando un numero sempre maggiore di termini e soprattutto

come utilizzarli per formulare i concetti e registrare le conoscenze."disse Ech.

"Quel tipo di scrittura è considerata una delle più basilari nel nostro archivio di alfabeti...ed è una

delle tante che potevamo insegnarti per trascrivere i tuoi pensieri...questo lo sai?"disse il sacerdote.

"Si,mi è stato spiegato e un eterno mi ha detto di usare questa scrittura."disse Ech.

"Assieme a quell'insegnamento ti è stato dato anche l'ordine di omettere alcune questioni?"disse il

sacerdote.

"In che senso?"disse Ech"Non capisco..."

"Intendo che non ti sarà stato concesso di poter riportare esattamente tutto quello che vedi..."disse il

sacerdote.

"Beh...certamente 1 dei divieti è proprio quello di descrivere la loro reale natura e le loro capacità

fisiche...comprese le loro armi,i loro poteri e i loro limiti."disse Ech.

"Questo per impedire che informazioni troppo dettagliate diventino di dominio della vostra

razza...dopotutto anche voi navì siete da temere..."disse il sacerdote.

I 2 svoltarono un angolo a destra e il sacerdote mise davanti a se l'avambraccio destro.

Davanti a loro c'era una pedana rettangolare,bassa e allungata,con dietro una porta

rettangolare,fatta da placche rettangolari e orizzontali,avente i lati leggermente obliqui e la base

inferiore più grande di quella superiore.

Sopra la porta c'era una placca rettangolare,fatta di metallo,che andava prima in alto e poi verso

sinistra,collegandosi a una seconda placca rettangolare e orizzontale.

Ai lati della porta c'erano 2 linee verticali da cui partivano altre 4 linee incavate,oblique e dirette

verso l'esterno.

Oltre le linee verticali c'erano 4 colonne rettangolari e oblique,che andavano verso l'interno.

"Ci siamo,eccoci all'ingresso."disse il sacerdote"Tu dovrai procedere da solo oltre quella porta.

Io aspetterò il tuo ritorno."

"Provo sempre timore ed eccitazione quando entro nelle vostre dimore...ma mi fido di voi

signori."disse Ech"Vado!"

Il sacerdote gli mise la mano sinistra sulla spalla destra"Un momento,mi sono appena accorto di

una cosa..."

"Di cosa?..."disse Ech.

Il sacerdote mise la mano destra in una tasca del vestito nero e lungo"Che sei sporco e pieno di

polvere pandoriana..."

L'essere estrasse dalla tasca una piccola pallina di metallo,con un diametro inciso sopra"La

stanza nella quale stai per entrare e antigravità...e se le tue scorie si staccassero da te si

spargerebbero ovunque contaminando la sala asettica...dobbiamo impedire che questo avvenga...e

gli eterni pretendono pulizia,efficienza e rispetto totale.

Non tollererebbero una cosa del genere.

Togliti...tutti gli indumenti."

Ech si spogliò e si sciolse i capelli"Sono pronto…"

"Si tratta di una rapida e semplice soluzione."disse il sacerdote mettendo la sfera sopra la sua testa e

da essa uscì un liquido bianco che lo bagnò"...attraverso l'unzione..."

Il sacerdote iniziò a spalmare la sostanza su tutto il suo corpo"Fermo,ora devo finire di spargerti

l'unguento su tutta la pelle...in ogni centimetro.

Ecco...così dovrebbe bastare.

Ora sei mash…

Dammi i tuoi indumenti sporchi."

Ech diede i vestiti al sacerdote,mentre le placche sulla porta si aprivano.

"Brrr fa davvero freddo qua dentro."disse Ech che avanzò oltre l'entrata"Brrr…"

Lui arrivò in una stanza immensa e rettangolare,con le pareti di metallo,leggermente curve verso

l'esterno,intervallate da colonne fuse con esse.

In fondo all'immenso ambiente c'era una placca di metallo che lentamente andava verso

l'alto,dirigendosi anche verso l'esterno,poi diventava orizzontale e circolare.

Al centro della placca c'era un'incavatura circolare,che percorreva anche la parte diretta verso

il basso,e su di essa c'erano 7 placche rettangolari e orizzontali,che facevano da gradini.

Dietro l'incavatura c'era un'enorme placca circolare e verticale,con al centro un cerchio che

emanava luce azzurra.

I bordi della circonferenza esterna erano composti da placche rettangolari,attaccate le une alle altre.

Oltre questo cerchio c'erano 2 placche circolari,attaccate a quest'ultimo,con 1 spazio tra di

esse,posto al centro della parte superiore della circonferenza.

Queste 2 placche erano poggiate su un'altra placca circolare che circondava tutta la struttura e,ai lati

di questa circonferenza esterna,c'erano altre 2 placche ovali molto alte.

Al centro della circonferenza luminosa c'era Onyel,che era sospeso a mezz'aria e non aveva la

lancia.

Ech si fermò"Cosa?

Lei?"

"Ech...mio fedelissimo..."disse Onyel che aveva il fianco sinistro verso l'entrata,con il braccio

destro spalancato verso l'esterno e la mano aperta"...bentrovato."

"ALTISSIMO!"urlò Ech"ONYEL!"

"Hai fatto buon viaggio?"disse Onyel.

"Si signore..."disse Ech avvicinandosi alla placca dove erano le scale.

"Hai portato a termine i tuoi compiti?"disse Onyel.

"Certamente!"disse Ech.

"Bene..."disse Onyel,mentre Ech saliva le scale"...perché mi servi per una questione molto

delicata."

"Ouch!..."disse Ech venendo sollevato da terra"?!..."

"Dovrai portare un messaggio a qualcuno da parte mia...e sono sicuro che detto da te sarà

diverso..."disse Onyel allungando il braccio sinistro verso di lui e facendo uscire dei filamenti di

energia arancione dalle dita"Dopotutto è per questo che ho scelto te fra tanti..."

L'energia entrò dentro il navì e venne assorbita.

"...perché mi hanno detto della tua determinazione e del tuo rispetto per la giustizia...e quindi so che

non mi deluderai."disse Onyel"Ma ora dimmi…

Come vanno i rapporti con i tuoi simili?..."

FLASHBACK

In una grossa stanza buia c'erano dei navì,che erano seduti su degli sgabelli,con un banco obliquo

davanti.

Indossavano tutti un lungo abito bianco,dotato di cappuccio,ed erano divisi in 2 file.

Dietro di loro c'era un tavolo con sopra un oggetto rettangolare di metallo nero,tenuto in verticale

da 4 pietre messe alla base,che aveva la zona frontale piena di simboli.

Dall'oggetto uscì una luce bianca,che proiettò delle scritte sulla parete davanti ai navì,poi 1 dei

sacerdoti estrasse delle tavolette da un sacco ed iniziò a distribuirle.

I navì iniziarono a ricopiare,sulle tavolette,i segni proiettati sul muro,mediante un oggetto di pietra

che aveva la metà superiore piatta e la parte inferiore cilindrica e appuntita.

Ech andò vicino ad 1 di loro e lo ammonì,intimandogli di scrivere bene.

FINE FLASHBACK

Ech iniziò a roteare,finendo a testa in giù e poi tornando dritto"...mio Onyel...nel mio ultimo

viaggio...ho portato loro doni e messaggi...ho spiegato come registrare la memoria dei fatti

mediante delle parole...è il più grande dono che ho fatto loro...il rispetto del vissuto e di ciò che è

stato per avere un'identità...ed è col suo consenso che ho potuto farlo...a gruppi di pochi per volta

chiusi nella buia edub,li ho fatti sistemare di fronte ad una parete...e li ho generato delle

immagini...in modo tale che potessero prendere nota...e sotto la mia supervisione...hanno copiato.

E ora la sala della conoscenza si sta arricchendo...di decine e decine di tavolette."