ETERNI:IL CODICE

Il pianeta Pandora aveva un continente di ghiaccio all'estremo sud.

...polo sud…

...Atrig...

Al polo sud c'erano dei pezzi di ghiaccio in acqua e delle alture ghiacciate in lontananza.

In un'altra zona c'era una scogliera piatta con pezzi di ghiaccio sparsi tutt'intorno.

Nell'acqua c'era un grosso iceberg con un buco al centro.

Su 1 dei pezzi di ghiaccio galleggianti c'era un animale simile ad un pinguino bianco,con dei

tentacoli sulla schiena e un becco ricurvo.

Sul ghiaccio c'era anche un essere umanoide alto 3 metri,molto massiccio,che aveva una bocca

piena di denti appuntiti,2 corna curve in avanti sulle tempie,il pelo bianco e delle mani dotate di

artigli,come anche i piedi.

In aria c'era un grosso mezzo volante che aveva la parte inferiore piatta,con una placca di metallo

circolare,dai bordi dentati,posizionata sulla zona posteriore,più un'altra placca identica sulla parte

anteriore.

Quest'ultima aveva la parte superiore a cupola.

Ai lati del mezzo c'erano 3 placche cilindriche,non molto lunghe,con le estremità piatte e aventi una

luce arancione uscente dalla parte inferiore,che era leggermente incavata all'interno prima

dell'apertura circolare da cui usciva la luce.

La parte frontale e superiore del mezzo aveva una lunga placca rettangolare,con la zona finale

curva,e c'era anche una ringhiera che ne seguiva i contorni.

Sotto la placca rettangolare c'erano altre 10 placche,allungate in avanti e curve verso il basso,di cui

quelle al centro erano le più lunghe e quelle ai lati le più corte.

Sulla parte posteriore del mezzo c'era una grossa placca rettangolare,con un'altra placca

identica,ma più piccola,posizionata sopra.

Sulla placca rettangolare inferiore,al centro,c'era una porta di metallo rettangolare,avente i

contorni curvi,che era divisa in 2 parti e sui bordi c'era una placca rettangolare che ne seguiva i

lineamenti.

Attaccata alla parte superiore di questa placca c'era una spranga rettangolare e orizzontale,che

era unita a 2 placche circolari aventi la parte frontale piatta.

Sulla placca rettangolare superiore c'erano altre 2 circonferenze,poste più al centro rispetto a quelle

inferiori,e dalle parti laterali superiori della placca rettangolare inferiore partiva un tubo

cilindrico,che andava prima in verticale,poi in avanti,facendo uscire altri 2 tubi da se stesso,e poi

verso il basso.

Sopra la placca rettangolare superiore c'erano 2 pilastri circolari,attaccati ad una placca orizzontale

piatta,di forma rettangolare,che si curvava verso il basso una volta superati i bordi del rettangolo più

grande.

Sulla parte posteriore della placca rettangolare superiore c'erano altre 2 placche curve verso il

basso.

La parte inferiore e posteriore del mezzo aveva 5 punte orizzontali,poste al centro e dirette verso

dietro,con la parte finale piatta,mentre ai lati di questa zona c'erano delle grosse placche curve

all'indietro e appuntite.

Sull'enorme placca frontale c'erano 2 rettili,ai lati della porta,e un'eterna,posta tra di essi e poco più

avanti.

L'eterna aveva i capelli viola,con la riga in mezzo,lunghi e lisci.

A metà del suo collo iniziava una tuta aderente e fucsia,con una linea giallo ocra che andava dalla

spalla destra al fianco sinistro.

"40 gradi sotto 0...quanto divario tra le ampie e verdi steppe,i caldi deserti e questo angolo del

globo...un pallido manto inodore."disse 1 dei rettili"Un refrigeratore naturale...davvero singolare.

Vale la pena di tracciare le sue fondamenta...perché attualmente non abbiamo memoria di ciò che vi

era...è stato dimenticato e nessuno sa più...come fosse un tempo...ora vi è solo quiete."

"Basta cianciare!..."disse l'eterna"...come sta procedendo la mappatura?"

"Stiamo chiudendo un quadrante intero e...poco fa ho esteso il raggio d'azione in modo da evitare di

passare più volte nello stesso punto."disse il rettile a destra.

"Si,ma così facendo perderemo di definizione!..."disse l'eterna.

"Mi chiedo perché solo ora ci hanno chiesto questo lavoro...considerando che siamo qui da tanto

tempo ormai."disse il rettile a sinistra.

"Evidentemente non era prioritario fino a poco tempo fa...i tempi cambiano e noi li

seguiamo,incapaci tuttavia di gestirli...un cambiamento è alle porte,l'annuncio è stato dato da Onyel

stesso."disse l'eterna"In qualche settimana riusciremo a recepire la morfologia territoriale che si

trova sotto il ghiaccio di questo polo.

...strutture...da ritrovare...erette da pionieri...così li chiamano oggi."

"L'analisi di tutta la superficie planetaria è una di quelle cose che andrebbero svolte non appena

giunti in loco."disse il rettile a sinistra.

"Appena arrivammo non c'era tempo..."disse l'eterna"Le necessità erano ben altre,inoltre...ci sono

cose più importanti della terra...che si celano sotto i grandi costoni di ghiaccio…"

Il rettile a destra incrociò le braccia.

"..."disse l'altro rettile.

L'eterna indicò il suolo con l'indice destro"Questo continente nel quale ci troviamo...cela terre

sulle quali un tempo proliferavano forme di vita animale e vegetale...e tutto questo venne sepolto a

causa dei fenomeni prodotti dal particolare movimento compiuto da questo pianeta che genera la

precessione degli equinozi...un dislocamento dell'asse planetario,un lento respiro che si ripete

ininterrottamente...coprendo e scoprendo periodicamente aree immense che non devono essere

dimenticate.

Oltretutto queste terre inospitali per i navì sono attraversate dal campo magnetico...i cui poli

invertendosi un giorno scandiranno il termine di un ciclo...un regolare e preciso calcolo temporale

scandito dal sistema stesso...ma in tutto ciò noi siamo di passaggio,troppo veloci...troppo rapidi per

capire il meccanismo di questo grande calendario."

"Quadrante ultimato,eterna Nir!"disse il rettile a sinistra.

"..."disse l'eterna"Mi avete ascoltato almeno?…

Bene,passiamo al prossimo."

"È tutto molto affascinante,ma essendo noi esploratori così piccoli e dispersi in grandi spazi,cosa

possiamo aggiungere che non sia banale o addirittura privo di senso?"disse il rettile a sinistra.

"Nulla appunto..."disse l'eterna che mise l'avambraccio destro in orizzontale davanti al petto.

Sulla parte esterna dell'arto c'era una linea che si aprì nella zona prima del polso,mostrando un

cerchio nero,con i contorni arancioni,avente al centro un punto arancione e delle lineette dello

stesso colore che ci giravano intorno.

Sulla parte a destra dell'oggetto le linee arancioni non erano presenti.

"..."disse l'eterna"Siamo davvero indietro rispetto alla tabella di marcia.

Diamoci una mossa!...e basta cianciare!"

A terra,sotto dei nuvoloni,c'erano 5 circonferenze concentriche,fatte da enormi blocchi di pietra

rettangolari e curvi,che diventavano più piccole man mano che andavano verso la zona centrale.

Su ogni circonferenza c'erano 6 buchi circolari e dentro ognuno di essi c'erano dei mezzi

cilindrici,aventi la parte superiore conica e la punta piatta.

Al centro dell'ultima circonferenza c'era una zona vuota,riempita quasi del tutto da una placca di

metallo circolare,avente sul bordo 15 mezzi tondi,che erano posizionati ad intervalli regolari.

Al centro di questa placca ce n'era un'altra,di forma circolare,più alta e con l'interno riempito

d'acqua.

Dal bordo di questa circonferenza interna partiva un piccolo ponte,fatto da placche di metallo

rettangolari con gli spigoli curvi,avente una linea incisa al centro e dotato di 2 corrimano,posti ai

lati.

Sotto ogni placca del ponte c'erano altre 4 placche,con la parte inferiore curva,che quasi toccavano

l'acqua ed erano appoggiate su altre 2 placche orizzontali e rettangolari.

Sull'ultima placca c'era Onul che era a braccia incrociate.

Il ponte era connesso a una struttura situata al centro della zona riempita d'acqua.

La placca su cui si trovava l'eterno era attaccata a una seconda placca rettangolare,che era

perpendicolare al ponte e aveva un gradino che conduceva a una terza placca rettangolare,più

bassa,fusa con una grossa placca circolare.

Al centro di questa placca circolare c'era un buco tondo,con un'altra placca circolare che ne

percorreva il bordo,avente all'interno una struttura cilindrica di cui si vedeva la cima.

La struttura aveva 8 linee verticali,incavate nella superficie sulla parte superiore,ed era composta

da una placca circolare piatta,dotata di una seconda placca tonda e centrale,più alta della

prima,avente un buco circolare al centro di quest'ultima.

Le pareti della struttura erano lisce e,sia ai lati che al centro,c'erano piccoli pilastri con la punta

curva verso l'interno.

Ai lati della placca circolare più grande,quella a contatto con l'acqua,c'erano 2 ringhiere

circolari,aventi 3 piccole aste sotto ciascuna che le fissavano al pavimento.

"Eccellenza..."disse un rettile sul ponte"Finalmente l'ho trovata!...aveva bisogno?...intanto le

anticipo che un altro girone verde è stato smontato."

"Perfetto!"disse Onul"Quindi siamo quasi...al termine.

Questi campioni provengono direttamente dal fondale della kya.

Li stanno prelevando manualmente...dagli esemplari allevati in questi anni.

Purtroppo non vi è altro modo per farlo.

Comunque ti ho chiamato per aiutare i tuoi colleghi a traslocare altri codici...ti unirai a loro."

"Sarà fatto!"disse il rettile.

"Saranno qui a momenti."disse Onul.

La struttura uscì dal buco circolare e si aprì in 2 parti,da cui fuoriuscì una luce verde.

"Attendo..."disse il rettile.

"Ci siamo..."disse Onul"Ben ritrovati!"

Dalla struttura uscirono 2 rettili che portarono 2 placche rettangolari,connesse tra di loro da delle

placche laterali,poste a metà di ciascuna,e curve.

Gli oggetti avevano la parte frontale e finale a semicirconferenza e c'erano 6 placche rettangolari e

piccole,con la parte superiore curva,sulla superficie di entrambe.

Dentro queste piccole placche erano infilati dei contenitori ovali,con un buco circolare posto in

prossimità della parte superiore e inferiore,messi in un foro circolare al centro dei rettangoli.

"Questi che abbiamo portato qui in superficie sono gli ultimi,supremo Onul."disse il rettile a destra.

"Quelli primari sono stati tutti prelevati e catalogati."disse quello a sinistra.

"Per il momento li depositerete sulla barriera."disse Onul.

"Li abbiamo incapsulati...e sigillati..."disse il rettile a destra.

"...i codici sono al sicuro!"disse quello a sinistra.

"Per ora..."disse Onul"La salvaguardia dei semi...per le alte gerarchie è la priorità che sta venendo

portata avanti...con sempre maggiore determinazione.

Le esigenze cambiano e talvolta determinano la distruzione di qualcosa che era stato costruito...chi

può dire quanto rimarrà del nostro operato su questo pianeta..."

"Non certo noi 2."disse il rettile a destra guardando quello a sinistra.

"..."disse l'altro.

Onul si avvicinò ai 2 e allungò la mano destra"Chi mai allora?..."

L'eterno prese 1 dei contenitori ovali"Io?

Grandi progetti...grandi promesse...grande fatica...grande ricerca...grande impegno...per una grande

rinuncia..."

A sud…

...steppe verdeggianti...

In un'altra zona c'erano delle colline coperte di erba.

Ne stava camminando con una specie di asino dal pelo viola,con macchie gialle,dotato di 6 zampe e

2 tentacoli sulla schiena,posto alla sua destra.

L'animale aveva un panno marrone sul dorso e 2 ceste cilindriche sui lati,aventi un tessuto nero in

cima.

Ne indossava un abito marrone e lungo fino alle ginocchia.

"Forza bella!..."disse Ne"...ancora 2 colli...e ci siamo..."

"?!"disse un navì poco distante"Non ci credo,è proprio lui?"

Il navì aveva un panno scuro in testa,legato con un laccio marrone orizzontale,e indossava un abito

marrone che copriva il corpo fino alla pancia,dopo di che iniziava un secondo abito più lungo.

Quello con il tessuto in testa lo salutò"Ehi!

Salve!"

"..."disse Ne salutandolo"Salve..."

"Per me è un onore incontrarvi,cosa fate in giro da queste parti?"disse il navì.

"Sono addetto alla mia dimora."disse Ne.

"Capisco,io mi stavo distraendo con una passeggiata mattutina...e cosa state trasportando di

bello?"disse il navì.

"Ognuno di noi dovrebbe gestire ciò che fa con discrezione e riservatezza."disse Ne.

"Certamente giusto...mi chiedevo solo se avesse qualche istante per scambiare 2 chiacchiere."disse

il navì.

"Discrezione e riservatezza!..."disse Ne andando via"Forse non ti è chiaro?"

"Umpf!..."disse il navì"Tanto onore e rispetto...a quel puro."

Il navì si mise la mano destra sul mento"Così particolare quanto il suo carattere...colui che rinunciò

al suo titolo...per vivere in completa serenità."

Ne giunse a casa.

La struttura aveva una parte frontale e centrale di forma rettangolare,dotata di un'entrata e 6

finestre,3 da una parte e 3 dall'altra,poi c'erano 2 zone quadrate ai lati e oltre c'erano 2 parti

rettangolari,posizionate più indietro rispetto a quelle prima.

Il tetto sopra la parte centrale aveva una fila di grandi mattoni rettangolari,posti sul bordo,mentre le

2 parti accanto avevano 2 file di mattoni,di cui una era sopra l'altra.

La zona rettangolare a sinistra aveva una grande finestra,mentre quella a destra aveva una lastra di

legno obliqua,sorretta da altre 2 aste di legno oblique anch'esse,piantate a terra,e c'era una sottile

trave di legno orizzontale che le connetteva al muro.

Sotto la lastra di legno c'erano 3 mattoni impilati a destra.

Le parti più esterne della casa avevano solo 2 finestrelle sottili e rettangolari.

"Cara mia...la gente non smetterà mai di farsi gli affari del prossimo,chissà questa cosa come si

evolverà in futuro."disse Ne"..."

Lui portò l'animale sotto la lastra di legno"Eccoci a casa…

Brava bella!..."

Ne tolse le 2 sacche dalla bestia e le poggiò a terra"...porto dentro la

spesa."

Lui prese le sacche"Figli miei?"

Il puro andò all'entrata"Siete in casa?

Na?

Sono tornato dal centro a valle!

Stavo pensando che questa volta abbondiamo con gli avanzi...perché Im se li merita proprio…

Considerando che potrem…

Oh!..."

Ne spalancò gli occhi.

Davanti a lui c'erano i 3 figli,che erano seduti su degli sgabelli.

Il primo indossava un vestito identico a quello del padre,il secondo aveva una fascia marrone sulla

testa e indossava un lungo vestito bianco,senza maniche,e il terzo aveva il vestito uguale a quello

del primo.

Dietro di loro c'era Kazantra,che era a braccia incrociate.

"Em!...Am...Et!...voi?!"disse Ne"Che cosa sta succedendo qui dentro?"

Ne fece cadere a terra le sacche e da esse uscì della frutta e della verdura"CHE SIGNIFICA?!

ANCORA QUESTA STORIA?!

No..."

Ne la indicò con l'indice destro,urlando"AVEVAMO UN ACCORDO!

AVEVAMO STABILITO CHE VOI ETERNI NON SARESTE PIÙ INTERVENUTI NELLA

NOSTRA VITA!

Io mantenevo la mia parte del rit!..."

"Calmati...ricorda che sei un mortale..."disse Kazantra"Ti invito a non approfittare della tua

posizione solo perché ti rende superiore e intoccabile rispetto a qualunque altro navì...anche più dei

tuoi stessi figli..."

I 3 la guardarono.

"?"disse Em.

"..."disse Et.

"Che cosa vorresti insinuare?..."disse Ne.

"Nulla..."disse Kazantra che mise la mano sinistra sul tavolo"Non a caso sono giunta su

Pandora,sino a te,contrariamente a quanto accordato."

"Hai detto bene,contrariamente!..."disse Ne furibondo"E ORA FUORI DI QUI!"

Kazantra incrociò gli avambracci al centro del petto,mettendo il destro sul sinistro,e chiuse i

pugni"Non dimenticare mai..."

"?..."disse Ne.

"...chi comanda!"disse Kazantra che spalancò le braccia e fece uscire dagli occhi e dalla bocca una

fortissima luce bianca,talmente intensa che il bagliore uscì dalla casa e oltrepassò il dosso della

collina.

L'animale posto vicino all'abitazione si spaventò.

"ASCOLTERAI CIÒ CHE HO DA DIRE!"urlò Kazantra"PERCHÉ IO SONO L'ETERNA!...E TU

IL MORTALE!"

Il navì con il panno in testa osservò la luce insieme a un secondo.

Il secondo navì indicò la collina con la mano sinistra"Guardate lassù!

In collina!"

"Che succede?"disse quello con il panno in testa"Una seconda alba?"

"Certo che la vita dell'eremita è ricca di stranezze..."disse un terzo che indossava un lungo abito

grigio.

"Non vorrei proprio essere nei suoi panni."disse un quarto con un sacco in spalla e un abito

marrone.

"CI SIAMO INTESI?!"urlò Kazantra.

Ne cadde in ginocchio"S...si mia eterna…chiedo umilmente perdono,Kazantra…

Cosa desidera da me?..."

"Vivendo tra i navì con la consapevolezza di essere diverso ti sei abituato ad avere tutti ai tuoi

piedi..."disse Kazantra"...ma adesso sono qui per esortarti a svolgere un compito che richiede il tuo

intervento e tuo soltanto."

Sul tavolo erano stati incisi un cerchio e una linea che andava verso un'altra circonferenza,dove

c'era una"x"al centro.

"Poi te ne parlerò nel dettaglio..."disse Kazantra che indicò i 3 con l'indice sinistro"Come ho già

anticipato ai tuoi figli.

Il tempo stringe e un grande balzo deve essere effettuato..."

Ne si chinò in avanti.

"Tu devi ricoprire il ruolo che ti spetta di diritto...il motivo per cui esisti ora è la tua stessa

missione!"disse Kazantra.

"Come ho potuto essere così stupido?..."disse Ne.

"Seguirai i miei dettami,i giorni passano inesorabili per tutti,ma per molte cose questo non avverrà

più."disse Kazantra"Tu,che sei stato definito"Corretto",farai l'unica cosa giusta da fare e se fallirai

tutto il percorso fatto su di te,e tramite te,sarà stato vano."

"Farò ciò che mi chiedi per ciò che ritieni sia giusto."disse Ne.

Kazantra indicò i 3 navì con la mano sinistra"Prima occupati di sfamare i tuoi figli...perché essi ti

aiuteranno...nell'impresa che segnerà il nostro futuro...per un prosperoso avvenire...caro Ne!"

Poco dopo l'eterna era all'esterno della casa,insieme a Ne"Dunque,procederai senza indugi verso il

nord,seguendo i corsi dei fiumi a ritroso,affrontando le impervie gole delle montagne...in quelle

regioni,il mio volere,il mio potere,non contano nulla.

Cercherai di riposare il meno possibile durante il tuo spostamento...e non avrai modo ne tempo di

conoscere le zone che attraverserete.

Solo tu mortale potrai inoltrarti in quel luogo...la tua famiglia dovrà venire con te e assecondare

ogni tua decisione.

Quando dal territorio brullo e accidentato vedrete una pianura sconfinata sarete in vista...della

vostra meta.

Ricorda che in quelle lande non troverai solo dei navì,ma anche ribelli tra i potenti...così la tua

femmina e le femmine dei tuoi figli dovranno portare il panno sul capo a motivo di chi dimora nella

piana,per loro sarebbe troppo pericoloso mostrarsi…

Non le lascerete mai sole fino a che non sarete giunti al sicuro nei pressi di...un muro verde...fatto di

alberi secolari...cresciuti secondo un progetto preciso.

Solo in quel momento svelerai ai tuoi familiari ciò che dovranno fare...e spiegherai loro come

rendersi utili...così come io ti dico...per prima cosa preparerete un luogo di raduno,una tenda

provvisoria dove accamparvi.

Dirai alle donne di raccogliere ogni sorta di cibo buono da mangiare dalle piante del grande e

piccolo giardino...perché qui potranno trovare ogni tipo di alimento.

Dirai ai ragazzi di preparare le pietre...e la legna per i fuochi notturni.

Se non cesserete mai di svolgere questi ruoli la vostra missione procederà rapidamente.

Successivamente…voi navì maschi vi inoltrerete in gruppo nella foresta per procurare il legname

necessario per realizzare il progetto.

Ricordate che nel giardino non tutte le nostre attrezzature sono state del tutto disabilitate,tenetevi

dunque alla larga da esse...perché loro se ne andranno da sole...e scandiranno il tempo secondo una

salita programmata...prima della fine.

Da quando arriverete infatti assisterete all'ascesa di una decina di strutture.

Non avrete dunque necessità di sole e luna...per percepire lo scorrere del nostro tempo.

Non avrete bisogno di niente...solo di lavorare fino alla conclusione.

Preparerete un pianale e li comincerete ad accatastare tronchi abbattuti dalla foresta...

Tu e i tuoi figli dovrete impegnarvi per sistemare i pezzi del progetto così come te lo descrivo…fatti

una tev di legno resinoso...farai tale opera a celle e la spalmerai di bitume dentro e fuori.

Seguirai i lavori con attenzione estrema.

Questa struttura...avrà 360 aleap di lunghezza...70 di larghezza...e 50 d'altezza…

Farai alla struttura un tetto e...un aub,più su la terminerai…di fianco le metterai la porta.

Spronerai i tuoi figli a lavorare col massimo impegno,ricordando loro come gli eterni debbano

essere temuti...ma anche la grande generosità...che dimostrano...verso chi svolge bene...il compito

assegnato.

Passeranno i giorni e le notti...queste non saranno dedicate solo al lavoro...ma vi serviranno...per

riposare...e stare insieme…

La vostra unione dovrà essere gioiosa…ma non dovrete mai perdere di vista...il tempo...il

lavoro...l'ardire...dovrete nutrirvi a dovere...per procedere con forza e precisione…

Farai la struttura a ripiani inferiore,medio e superiore...e quando sarà quasi completata ti

incamminerai verso la parte più interna della vegetazione…

Ti farai aiutare dai tuoi figli...tieni a mente...che i signori del giardino non hanno lasciato solo

strutture..ma altro...servi...senza più 1 scopo,senza più obblighi...senza più padrone.

...andrai avanti comunque...senza timore...perché sono stati programmati per lavorare...sono navì

docili e innocui.

Ricorda Ne che se fallirai tu,tutto il progetto fallirà,se tu perirai allora tutto perirà e noi eterni

dovremo ricominciare da capo...dipende da te la buona riuscita di ciò di cui sei parte…"

Lontano…

Un piccolo oggetto volante stava passando su una foresta,composta da alberi simili a pini,e su di

esso c'era un rettile.

L'oggetto aveva 3 circonferenze alla base e in mezzo c'era un buco da cui usciva una luce

arancione.

Dalla prima circonferenza partivano 2 piccoli tubi,leggermente curvi verso il basso

all'indietro,connessi a 1 scalino rettangolare di metallo e collegati a un secondo gradino.

Sulla parte frontale c'erano 2 placche allungate e verticali,con dei buchi ovali sulla parte

superiore,collegate ad una grossa placca verticale,leggermente curva all'indietro in cima,che

arrivava alla pancia del rettile.

Ai lati della base di questa placca c'erano 2 protuberanze,simili a triangoli con la punta piatta,che

andavano verso l'esterno e verso dietro,mentre al centro della base c'era un'apertura ovale.

"Rapporto...il sole è quasi sorto."disse il rettile"...ho battuto tutto questo settore e non ho rilevato

alcuno strumento e nessun operatore in attività.

Un momento,mi sembra ci sia ancora qualcuno.

Avviso l'ultimo gruppo...il tempo stringe."

Il mezzo si fermò sopra dei rettili che erano nel bosco.

"A voi colleghi la sotto!"disse il rettile"Ritiratevi!

Gli ordini sono quelli di abbandonare le attività sul posto!

Ci dobbiamo trasferire!"

"Ci siamo!..."disse 1 dei rettili a terra.

"..."disse l'altro accanto.

"...ho ricevuto tutte le conferme!"disse il primo.

Il mezzo volante si diresse verso una grossa astronave a cupola,avente la parte superiore piatta e con

al centro una cupola più piccola,divisa in 2 da un solco verticale.

A metà del mezzo gigante c'era una linea orizzontale che aveva 6 buchi,posti a intervalli regolari,da

cui uscivano altre piccole cupole.

La parte bassa del mezzo era piatta,poi c'era una seconda placca circolare da cui partivano decine di

colonne,che erano curve verso l'interno e poi andavano in basso,formando una specie di

imbuto,fino a raggiungere una placca circolare,posta alla base dell'astronave,poggiante su un

cerchio di colonne di pietra rettangolari,con sopra altre colonne poste in orizzontale.

Al centro del cerchio di pietre ce n'era un altro.

Intorno alla circonferenza esterna c'erano dei blocchi dello stesso materiale,rettangolari e

orizzontali,messi a distanze regolari.

Sulla parte superiore del mezzo c'era un rettile.

Sopra l'astronave,in aria,c'erano altri oggetti volanti,di cui il primo aveva la parte centrale

rettangolare,con 2 punte dirette verso l'esterno sui lati minori,ed era dotato di 4 propulsori circolari

arancioni posti sulla parte inferiore,il secondo era ovale,mentre il terzo aveva la parte centrale

rettangolare e ai lati c'erano 2 placche rettangolari,con la punta curva,più lunghe dell'astronave

stessa e piene di propulsori,posizionate sia davanti che dietro.

"Giusto in tempo..."disse il rettile sul mezzo,salutando quello sull'astronave"...perché ho quasi

esaurito l'autonomia del mio ped...per la perlustrazione."

"Tranquillo,ora puoi rientrare!"disse il secondo rettile"A breve ci affideremo ai mezzi già

decollati,perché possiedono già la rotta prestabilita da seguire."

Il primo rettile indicò il basso con l'indice destro"Una domanda mi sorge spontanea...ma chi si

occuperà di ciò che resta sul territorio?

Mi riferisco alla struttura copiata da quella degli elementali del pianeta da cui è venuto Onyel."

"Nessuno."disse il secondo rettile"Quello che resta diverrà parte del futuro di tutte quelle culture

che si svilupperanno in questi territori...sarà segno di qualcosa di prezioso,di emblematico...degno

di rispetto...probabilmente una curiosità in un mare di certezze pandoriane.

In oltre sarà fonte di domande e un elemento con cui si scontreranno le certezze di molti presunti

sapienti..."

In quel momento si udì il suono di un allarme.

"L'allarme di fine lavori!"disse il rettile sul mezzo volante e tutti quelli a terra entrarono nel cerchio

di pietre"Tutti ai propri posti!"

"E si riparte..."disse 1 dei rettili a terra.

"Mah...se fosse per me farei sparire anche ciò che resta..."disse quello sul mezzo volante"In modo

da non lasciare alcun tipo di traccia…"

Su una delle cupole laterali si aprì un'entrata rettangolare e il rettile sul mezzo volante entrò

all'interno di essa.

"...ma non dipende da me..."disse il rettile.

Quello sulla cima si diresse verso l'apertura sulla cupola posta al centro della parte superiore

dell'oggetto,dietro cui c'erano delle scale di metallo"...tracce...cosa siamo senza di loro?...nulla.

Possiamo andare!"

Il mezzo accese 9 propulsori,bianchi e circolari,sollevandosi in aria.

Quello posto al centro della parte inferiore era il più grande,mentre quelli disposti a cerchio intorno

a quello centrale erano più piccoli.

Il rettile sul mezzo volante scese da esso,una volta entrato in una stanza buia,e vide un altro oggetto

meccanico identico,posto alla sua destra.

"Certo che il mio mezzo era proprio scarico!..."disse lui.

"Anche il mio..."disse un altro rettile.

"Ma quanto sono difettosi questi aggeggi?!"disse il primo"A questo punto...potevamo

benissimo...lasciare anche questi...tanto,per quel che vale..."

FLASHBACK

A'Lars era in mezzo a un deserto terroso e aveva i piedi in un fiume.

Dietro di lui c'era un mezzo volante allungato,avente una punta frontale,un'apertura ovale al

centro,con un vetro curvo e dotato di placche di metallo circolari,2 punte posteriori dirette verso

l'esterno,4 piccole aste che arrivavano fino a terra e una placca di metallo,allungata e

obliqua,che,dalla zona dove c'era l'apertura sulla cabina di pilotaggio,arrivava a terra.

Sul suolo c'erano delle piccole montagne di terra con un buco al centro.

A'Lars guardò la sua mano destra,vedendo le gocce d'acqua che evaporavano rapidamente,poi si

voltò e andò verso il mezzo,da cui prese un oggetto di metallo rettangolare avente una valvola

circolare al centro e un manico nella parte alta,che aveva la parte superiore orizzontale e i lati

verticali.

Lui poggiò il ginocchio destro a terra,la valvola iniziò a ruotare e la parte frontale dell'oggetto si

aprì,mettendosi in obliquo verso avanti,poi l'eterno fece delle piccole montagne di terra,più alte

delle precedenti,costruendo un imbuto in cima a ciascuna,dopo di che infilò una placca di metallo

cilindrica all'interno del foro superiore di queste ultime.

L'eterno si alzò e prese una piccola placca rettangolare,che aveva 2 punte in cima,solcate da una

linea verticale al centro,e lo spazio tra di esse curvo,più una piccola trave di metallo orizzontale che

le univa.

A'Lars mise in orizzontale l'avambraccio sinistro e in quel momento si formò un'apertura ovale

nella tuta,sul dorso dell'arto,mise le 2 punte sulla parte scoperta della pelle,facendo uscire dal suo

corpo dell'energia arancione che entrò nell'oggetto,poi mise una piccola asta cilindrica sulla parte

superiore dell'imbuto di ogni montagnetta di terra,dopo di che poggiò su ogni asta una placca

ovale,con le estremità curve verso l'alto,e mise l'oggetto con le 2 punte,da cui usciva

l'energia,sopra una di esse.

La placca iniziò ad emettere fumo e a scaldarsi,poi l'eterno ci mise sopra una pietra che iniziò a

sfrigolare.

FINE FLASHBACK

A'Lars era in una stanza buia,dove c'era Am,seduto su 1 dei 2 sgabelli presenti nell'ambiente,che

aveva il braccio destro,su cui c'era un piccolo buco dal quale usciva del sangue,posto sul tavolo

davanti a se.

"Mi trovavo in un periodo su Pandora particolarmente negativo per noi eterni...un periodo in cui

regnava l'incertezza...e tanti progetti non riusciti."disse A'Lars"E ecco che vivevo un momento di

vuoto progettuale disperso in un angolo remoto lontano da qui...in un posto umido e afoso.

Volevo tramutare quell'insieme di incertezze in qualcosa di concreto.

Mai nella mia esistenza di eterno esploratore ho agito per noia...o per impulso irrazionale...fatta

eccezione per un caso particolare.

Quel giorno i miei interessi mi spinsero nel progettare...qualcosa che servisse solo a me.

Un qualcosa che però mi permettesse di studiare indipendentemente...la questione della nostra

creatura intelligente...e magari di affinarla...cosa che per altri non contava...perché preferivano agire

rapidamente,così rapidamente da perdere i dettagli...e per risolvere problemi riguardanti fatica e

mancanza di mezzi.

Per molti è strano credere che gli interventi tecnici sulle creature possano coniugarsi con qualcosa

di più sottile,di più alto,non solo funzionale…

Ma questo era proprio il mio intento...per me era diverso,avevo tante idee in mente.

Preparai dunque la terra di una palude a sud del mondo,un ambiente al quale solo poche creature

riescono ad adattarsi...preparai dei recipienti con l'af e li cossi.

Avevo solo bisogno di un tassello da cui partire...e quindi scelsi volutamente...me stesso...come

cavia...per fare ciò che avevo pensato…

Prelevai quindi un concentrato della mia energia cosmica...e cominciai a testare una risultante

attraverso delle reazioni chimiche particolari...che ai tuoi occhi risulterebbero assurde...e attesi…

Così per velocizzare i tempi,dato che non avevo il mio laboratorio sul posto...usai quel sistema

proprio per evitare di continuare a fallire con gli esperimenti...in questo modo evitai di ripetere certi

errori...già commessi in precedenza...con te fu diverso.

Ora che sono qui controllerò il tuo stato di salute,tramite analisi del sangue."

"Posso chiederti quanti anni ho?"disse Am"Ho perso il conto..."

"874."disse A'Lars"Sono qui per chiederti che intenzioni hai,se rimanere qui,in vista di profondi

cambiamenti globali...o venire con me..."

"Venire con te?..."disse Am"...ora?...non so cosa dire..."

"È una cosa davvero rara venire con me,ma nel tuo caso posso fare un'eccezione."disse A'Lars.

"Io..."disse Am.

Ne era nel deserto,insieme ai figl navì femmine.

Tutti i membri del gruppo indossavano lunghi abiti bianchi,che avevano la parte superiore

terminante all'altezza della pancia e un cappuccio sulla parte alta,fuso con il vestito.

Ogni membro del gruppo aveva dei sacchi sulla schiena.

Il terreno era piatto,con un po' d'erba,e oltre iniziava un territorio pieno di increspature,con dei

monti poco dopo.

Lui indicò una via tra le montagne rocciose,oltre le quali c'era una valle immensa.

Proseguendo il gruppo raggiunse una zona dove c'era una foresta,al cui centro era presente una

montagna cilindrica,enormemente larga e dotata di un buco circolare sulla cima,che era vuota

all'interno e piena d'acqua.

Il gruppo entrò nella foresta e poi Ne iniziò a parlare.

Poco dopo i figli e una navì iniziarono a prendere dei panni dai sacchi,preparando

l'accampamento,una seconda femmina iniziò a cogliere dei frutti dagli alberi e un'altra navì mise

in avanti la parte frontale dell'abito superiore,per formare una sacca dove raccogliere i frutti,mentre

una quarta la raggiungeva.

Poco dopo i figli di Ne trasportarono della legna e tempo dopo lui e i giovani si addentrarono nel

bosco.

Il gruppo vide una zona circolare,dove non c'erano gli alberi,con una struttura metallica al centro.

L'oggetto era formato da una placca circolare alla base,da cui partiva un cerchio di colonne

rettangolari e verticali,più una seconda placca tonda,posta sopra,avente altre 2 placche circolari

sulla parte alta,che era a cupola,e c'erano 12 linee incise che andavano verso un buco al centro della

cima,da cui usciva un piccolo cilindro di metallo.

Il mezzo accese il propulsore sotto di se e volò verso l'alto,mentre Ne lo indicava con la mano

sinistra.

Tempo dopo un'intera zona di terra,leggermente sopraelevata dal suolo,era stata riempita di

tronchi,che erano stati disposti in un lungo rettangolo,e ognuno di essi era stato tagliato in 2.

I lati del rettangolo erano circondati da altri tronchi,che erano ancora interi,e su di esso c'era un

blocco di questi ultimi,messi a triangolo.

Il gruppo iniziò a mettere in verticale dei blocchi rettangolari,composti da dei tronchi legati tra loro

mediante un altro tronco messo in orizzontale,formando così le pareti.

Tempo dopo nella zona sorgeva una struttura rettangolare,che aveva le pareti esterne fatte da tronchi

messi in verticale,ma c'erano ancora degli spazi vuoti sulla sua superficie.

Ai lati del tetto della struttura c'erano 2 file di tronchi,messe in parallelo,e sopra questa zona stava

venendo costruito il secondo piano,che aveva il pavimento fatto da tronchi divisi in 2.

Ne osservò una lastra di legno levigata e accanto a lui c'era una pila di lastre identiche.

Un'altra astronave si alzò in aria.

La famiglia aveva iniziato ad innalzare le pareti del secondo piano e aveva quasi completato il

soffitto del primo piano.

Tempo dopo iniziarono a costruire il pavimento del terzo livello.

Un'altra astronave si alzò in aria.

1 dei figli usò un martello su un pezzo di legno,mentre un altro trascinava un tronco con una

corda.

La moglie di Ne fece una carezza sul volto del marito,con la mano destra,mentre i 2 guardavano la

struttura insieme.

Tempo dopo buona parte del tetto del terzo livello era completo e i fianchi della costruzione

avevano dei tronchi messi a zig zag,che andavano dalla base fino al tetto.

Un'altra astronave si alzò in aria.

La notte seguente il gruppo si mise davanti al fuoco,i navì giovani si misero a ridere e Ne sorrise.

Un'altra astronave si alzò in aria.

Tempo dopo 1 dei figli di Ne colpì un tronco con un'accetta,altri 2 trasportarono un secondo tronco

e una delle femmine portò dei frutti,messi dentro la parte superiore dell'abito.

I giovani navì continuarono a costruire il terzo livello,che era stato diviso in 6 parti,di cui 3 sopra e

3 sotto.

Un'altra astronave si alzò in aria.

Ne andò nel bosco con 2 dei 3 figli,poi tutti loro si fermarono vedendo che dietro agli alberi c'erano

dei cloni di Am,che erano del tutto nudi.

Dopo poco Ne fece segno di proseguire e il gruppo andò via.

I 3 arrivarono in una zona dove non c'erano alberi,alla base del monte,dove c'era una grossa

montagna di ovali di metallo accatastati su una parete.

"Finalmente siamo giunti al muro!"disse Ne che indicò la montagna con la mano sinistra"Credo di

aver trovato i codici...

Eccoli sono stati abbandonati qui...proprio come ci ha detto l'eterna!"

Ne si avvicinò e si accucciò,afferrando 1 degli ovali con le mani"Tutto questo lavoro per questi

affari?

Io direi di provare a raccoglierne una dozzina."

I 3 misero 12 contenitori su un panno marrone e riuscirono a trasportarli a stento.

"Umpf…!"disse 1 dei figli"Pesano davvero tanto!"

"Forza,mettetecela tutta figli miei!"disse Ne"La distanza tra il monte e la struttura è tanta."

Poco dopo…

I 3,che ora avevano il petto scoperto,erano tornati alla struttura.

Il terzo figlio di Ne era davanti all'entrata laterale destra della costruzione di legno"Papà è tornato

con qualcosa!"

"Posiamoli qui a terra."disse Ne,poi i 3 posarono il panno e si riposarono.

"Certo che non pensavo fosse così faticosa questa parte della missione..."disse 1 dei figli.

"..."disse Ne"Dobbiamo sbrigarci ragazzi a prendere gli altri rimasti perché...il tempo stringe..."

Un'altra astronave si alzò in aria.

Ne si mise le mani sulle tempie"ECCO UN'ALTRA STRUTTURA CHE SE NE VA!"

Lui urlò verso l'alto"NON CE LA FACCIO PIÙ!

KAZANTRA!

COSA POSSO FARE?!"

Il navì si mise le mani sui capelli e pianse"Ho fallito come codice!..."

Ne si accasciò a terra.

"Ne!"disse la moglie soccorrendolo"Rialzati!…

Non fare così!..."

"Tu?!"disse 1 dei figli"Il codice?"

"Padre,che significa?"disse un altro dei figli.

"Vostro padre porta sulle spalle una grande responsabilità...lui è il primo,quello che deve preservarsi

per preservare tutti gli altri."disse la navì.

Tutti andarono a toccare Ne,che era piegato in avanti.

"Sosteniamolo e diamogli forza perché se lui cede la missione viene compromessa."disse una delle

femmine.

"La missione è già stata compromessa e mi dispiace..."disse Ne.

"Ehi!"disse 1 dei 3 figli"Guardate!…laggiù fra gli alberi!"

"!"disse Ne guardando in avanti"Ma che succede?"

I cloni di Am si stavano avvicinando con i codici tra le braccia.

"Uh…?!"disse Ne"Cosa?!"

"E questi?"disse una delle femmine"Chi sarebbero?..."

"I gemelli della foresta..."disse 1 dei figli.

"Portano con se i codici!"disse Ne alzandosi sconvolto"Non li staranno portando qui da noi?

Non avrebbe senso..."

I cloni posarono gli oggetti metallici davanti a lui.

"È incredibile,ci stanno consegnando di loro iniziativa i codici!..."disse 1 dei figli.

"Ma come e perché?"disse un altro figlio.

"Cosa posso dire..."disse Ne asciugandosi la fronte con la mano sinistra"Ultimata la

struttura...procederemo con la sua rivestitura...e l'immagazzinamento dei codici...nelle nostre

apposite celle...li terremo coperti e protetti...1 dopo l'altro."

I 3 figli misero alcuni dei codici dentro un panno e li portarono all'interno della struttura,insieme ai

cloni che ne portarono altri.

Gli oggetti furono messi dentro degli scompartimenti che erano divisi da 3 tegole orizzontali,più

una verticale cilindrica,e poi coperti con dei panni.

Un'altra astronave si alzò in aria.

Poco tempo dopo la costruzione era stata completata e,sul secondo livello,aveva un'apertura

rettangolare da cui usciva una rampa di legno che arrivava a terra.

Ne si affacciò all'entrata e vide che anche lo spazio tra 1 scompartimento e l'altro era stato

coperto con dei panni"Senza l'aiuto di questi lavoratori...probabilmente non ce l'avremmo fatta...e

invece eccoci qui…

Uhm…?!"

Un'altra astronave si alzò in aria.

"...l'ultimo...se ne va...c'è silenzio..."disse Ne.

Sulla cima del monte c'erano delle astronavi identiche a quelle del Gaded,poste sui pilastri

a"T",posizionate intorno al buco circolare pieno d'acqua.

La parte inferiore dei mezzi si alzò e le strutture si sollevarono in aria.

"Dalla cima del monte si alza qualcosa...sembrano mosche da qui."disse Ne che era sul tetto della

costruzione di legno,mettendosi la mano sinistra sulla fronte e la destra sul cuore,poi entrò nella

struttura mediante una botola che venne chiusa.

"Forza figli miei!"disse Ne"Procediamo con la chiusura della porta!"

"Ma padre,i lavoratori non sono ancora entrati!"disse il figlio.

"Come?"disse Ne"E cosa aspettano a venire?"

Ne scese al piano di sotto mediante una scaletta.

"Non lo so,sembrano tentennare..."disse il figlio.

"Che significa?!"disse Ne"Ci penso io!…"

Ne si affacciò all'entrata e vide i cloni di Am che si allontanavano"EHI!

VOIALTRI!

ORMAI LA FINE È VICINA E DEVO SERRARE LA PORTA!"

1 dei navì si voltò verso di loro.

"MA...DOVE STATE ANDANDO?"disse Ne.

"Vogliono rimanere qui..."disse 1 dei figli"Sembra che per loro questo fosse l'ultimo compito da

svolgere."

"..."disse il navì che si era voltato e poi sorrise.

"Non hanno forse più motivo per vivere?..."disse Ne.

"Padre!"disse il figlio indicando la montagna con l'indice destro"Il monte si apre!"

Sulla montagna si era formata una crepa da cui stava uscendo un'enorme spruzzo d'acqua.

"FUORIESCE DELL'ACQUA!"disse il figlio.

La crepa procedette in verticale fino ad arrivare alla cima e alla base.

"...SI STA SPACCANDO TUTTO!..."disse il figlio.

"Ci siamo!"disse Ne"FORZA CHIUDIAMOCI DENTRO!"

Ne chiuse le porte.

La crepa sul monte fece crollare un'intera parte della montagna.

Ne iniziò a puntellare la porta d'ingresso"Presto…

Altri puntelli!

Scopriremo solo ora se questo cassone potrà resistere a tale impatto...sta arrivando…

Tenetevi forte cari miei!"

L'onda travolse la struttura,facendola rotolare.

"AAAAAH!"urlò una navì.

"OOOOH!"urlò 1 dei figli.

"QUANTA POTENZA!"urlò Ne"TENETEVI SALDAMENTE!"

"QUESTA È LA FINE!"urlò 1 dei figli.

"ZITTO ET!"disse un altro"NON SIAMO ARRIVATI QUI PER NIENTE!

VOI DONNE COME STATE?!"

"TUTTO BENE LASSÙ?"disse Ne"I CODICI?"

1 dei figli venne scagliato contro una parete.

Ne afferrò una colonna.

"TENETE I CODICI COPERTI,MI RACCOMANDO!"urlò Ne.

"PER IL MOMENTO I CODICI SONO AL SICURO!"disse una donna che teneva un panno.

"AVETE VISTO?"disse Ne"TUTTO SOMMATO QUESTO CASSONE STA FUNZIONANDO!"

Le onde continuavano a smuovere il mezzo.

"NON RIESCO A STARE ATTACCATO A NULLA:LA FORZA DELL'ACQUA È TROPPO

GRANDE!"urlò il figlio caduto che venne sballottato ancora.

Dell'acqua iniziò ad entrare.

"UN'INFILTRAZIONE!"urlò Ne"AM,TAPPALA SUBITO!

FATE ATTENZIONE ALLE ALTRE!"

"CI PROVO!"disse Am mettendo un panno sulla parete.

Poco distante…

Un rettile nudo era seduto sul bordo dell'entrata di una delle strutture rettangolari e aveva la mano

sinistra sul mento,con il gomito appoggiato sulle gambe.

"..."disse il rettile"Alla fine era dunque questa la punizione?…

Quel navì di Onyel di nome Ech portava un messaggio...di morte certa..."

Dentro il mezzo c'era un rettangolo di metallo a terra,con delle spranghe rettangolari orizzontali

sulla parte superiore,e su di esso c'era una navì che era con la faccia verso terra e piangeva.

"Sniff."disse lei.

"Ma cos'è la morte per chi vive con i potenti?..."disse il rettile che si alzò"Cara mia..."

Lui la indicò con la mano destra"Non devi piangere perché lui ha più probabilità di tutti noi di aver

salva la vita…

Vieni qui da me..."

Lei si avvicinò e lo prese per mano.

"Stammi vicino..."disse il rettile.

"Ho paura!..."disse lei.

"Non esiste la paura,a noi è stata concessa la salvezza..."disse il rettile abbracciandola"...gioisci per

ogni cosa...anche per questo momento...tutto ciò non è che una lacrima che lava via tutto…ogni

fallimento...ogni dubbio..."

Le astronavi vennero sommerse.

La struttura rettangolare passò sull'acqua e sotto c'erano i corpi dei lavoratori.

Onyel era sospeso nel corridoio circolare a braccia incrociate"...sarà grande la rabbia del navì...il

suo grido verso il cielo...ma sempre più grande il nostro verso la terra!...e ora che le basi per il

sistema sociale sono fondate...dividiamo i rabbiosi in nazioni!..."

Ne,nella struttura,alzò il pugno sinistro verso l'alto"OH!

ETERNI DEL CIELO...QUAL'È IL MOTIVO DI TANTO ORRORE?!..."

In una grande stanza cilindrica c'era Thanos,che era a braccia incrociate.

L'eterno indossava una lunga vestaglia nera e lucida,che arrivava fino alle caviglie,avente i bordi

interni dorati,le maniche,che avevano i bordi d'oro,arrivavano a metà degli avambracci,c'erano dei

rombi dorati dipinti sulle spalle,con delle linee irregolari all'interno,e delle stelle d'oro sulla parte

esterna dei gomiti,piene di linee gialle interne.

Il petto era scoperto fino a metà pancia,poi c'era una placca circolare nera composta da altre 4

placche,quasi unite tra loro,aventi la parte frontale più in basso del resto.

Nel punto in cui andavano in obliquo verso il basso avevano una piccola placca d'oro sulla parte

inferiore.

All'altezza dell'ombelico c'era una placca rettangolare nera diretta verso il basso e terminante con

una punta,dai lati obliqui e dorati,avente un'incavatura rettangolare con la parte superiore

appuntita,posta al centro,da cui partiva una piccola linea rettangolare d'oro che divideva la placca in

2 parti.

I pantaloni,composti da un tessuto lucido e nero,erano più larghi delle gambe e si inserivano

dentro degli stivali di metallo nero,aventi 2 placche d'oro esagonali ai lati dei polpacci.

Intorno a lui c'erano 6 colonne di metallo rettangolari,con la cima che si apriva verso l'esterno e

poi diventava piatta,le pareti della stanza avevano 8 coppie di linee verticali e c'erano 2

circonferenze incavate sui muri.