ETERNI:IL PREDILETTO

L'Ov di Thanos si fermò in mezzo al deserto,puntando la parte frontale verso il terreno,e l'eterno

saltò fuori dall'astronave.

Atterrando provocò delle crepe sul terreno,toccandolo anche con la mano destra,poi iniziò a

camminare.

Alla sua sinistra c'era una creatura di 4 metri.

Aveva il corpo umanoide,con la pelle marrone e venature nere,muso allungato,con denti appuntiti

e curvi,orecchie canine,con un tentacolo in cima,una grossa gobba sulla schiena,artigli neri e ricurvi

sulle mani,piedi canini e una lunga coda.

L'essere,che illuminò i suoi occhi di energia gialla,gli saltò addosso,poi i 2 andarono contro una

parete e la sfondarono,finendo in una grotta.

Poco dopo la creatura venne sbalzata fuori dalla parete rocciosa,atterrò di schiena e fece una

capriola all'indietro,mettendo la pancia attaccata al suolo.

Thanos uscì dal buco e gli corse contro,l'essere avanzò ringhiando e tentò di dargli un'artigliata con

la mano sinistra,ma l'eterno si abbassò,lo afferrò e corse contro una casa di pietra rettangolare,che

venne trapassata.

L'essere cadde di schiena e Thanos gli finì sopra,ma la creatura usò le gambe per scagliare via

l'eterno,che atterrò su un masso,danneggiandone la parte superiore,e poi finì a terra.

L'eterno Thanos si alzò,sorridendo malignamente,afferrò la roccia e la scagliò verso l'avversario,ma

la creatura si spostò,spiccando un salto,e il masso colpì l'abitazione.

L'essere atterrò a 4 zampe e Thanos gli corse contro,dandogli un destro e mandandolo con la

schiena contro una parete di roccia,che si riempì di crepe.

La creatura cadde a faccia in avanti,Thanos gli afferrò il braccio destro,con entrambe le mani,e la

sbatté dalla parte opposta,danneggiando il terreno,poi mise il piede destro sull'arto della

bestia,all'altezza del gomito,e lo spezzò,facendo urlare il mostro.

Dalla schiena dell'animale,sulla parte sinistra,uscì un enorme braccio,molto lungo e grande come

metà del corpo dell'essere,dotato di potenti muscoli e con 4 dita in cima,aventi degli artigli neri.

L'enorme arto afferrò l'avambraccio destro di Thanos e scagliò l'eterno contro 1 spigolo di roccia di

un monte.

Thanos fece un buco nella parete rocciosa,rimbalzò e cadde a terra,poi si alzò e andò verso

l'essere,che era accucciato e si teneva il braccio rotto con l'altro arto,mentre l'enorme mano uscita

dalla schiena poggiava il palmo a terra.

Dalla schiena della bestia uscì un altro braccio enorme.

Thanos continuò a corrergli contro,l'essere usò le enormi braccia per spiccare un salto e l'eterno

spiccò un balzo verso il nemico,ma venne colpito dall'enorme braccio destro,che lo fece rimbalzare

sul terreno,mentre l'altro arto enorme si riempiva di scariche elettriche.

L'eterno si alzò,poi il braccio sinistro della creatura lo colpì,gli fece trapassare una parete di roccia e

lo fece uscire dall'altra parte.

Thanos spaccò il terreno atterrando e rotolò.

"Maledetto elementale..."disse Thanos che mise la testa verso l'alto e vide che l'essere era sulla

cima della parete di roccia.

L'elementale spiccò un salto,l'eterno rotolò e la creatura atterrò,colpendo il terreno con entrambe le

braccia e fracassando il suolo,provocando una grossa onda d'urto circolare.

Mentre Thanos si alzava,la creatura rotolò su se stessa,cercando di colpirlo con l'enorme arto

sinistro,e prese il suolo,dato che lui si era spostato,ma poi l'arto destro gli colpì le gambe,facendogli

perdere l'equilibrio,dopo di che l'essere girò su se stesso e lo colpì con il dorso dell'enorme mano

sinistra,scagliandolo in una piccola gola rocciosa.

Thanos ruppe una roccia sul bordo,sbatté sulla parte alta della gola,danneggiando il muro,e finì sul

fondo.

L'eterno rimase accucciato,in attesa,l'essere si mise sulla parte alta delle pareti e poi si gettò di

sotto,ma Thanos gli saltò addosso e lo sbatté sulla parete opposta,poi gli afferrò la gola con la mano

sinistra e si preparò a sferrare un destro,ma la creatura gli afferrò la gola con la mano sinistra,così

lui afferrò l'avambraccio sinistro del mostro con la mano destra.

L'elementale,urlando,mise i palmi delle 2 mani immense sul muro e diede una spinta,così i 2

finirono sulla parete opposta,che venne danneggiata.

L'essere tenne la mano sulla gola di Thanos,che ora gli aveva afferrato l'avambraccio con tutti e 2

gli arti,ed iniziò a colpirlo al volto con le braccia immense,provocando delle onde d'urto ad ogni

pugno.

L'eterno gli spezzò l'avambraccio,facendolo urlare,poi gli diede un calcio alla pancia,con entrambe

le gambe,scagliandolo sulla parete opposta,che venne danneggiata,l'essere si piegò in avanti e

Thanos spiccò un salto,urlando a squarcia gola,e gli arrivò addosso.

La parete della gola esplose a seguito dell'impatto e l'essere fu catapultato oltre essa,volteggiando

più volte in aria e andando con la schiena contro un'altra parete rocciosa,poi cadde a terra.

Thanos spiccò un salto enorme e gli atterrò sul ventre,sfondando il suolo,poi lo colpì con entrambe

le braccia,dall'alto verso il basso,per 2 volte,dopo di che iniziò a colpirlo molte volte con i pugni.

Dopo diversi secondi l'eterno smise di colpire e l'essere si disintegrò,diventando polvere.

Thanos si voltò dalla parte opposta e Eros gli arrivò addosso,mentre volava,colpendolo alla pancia

con il pugno destro.

Il colpo provocò una potentissima onda d'urto che scagliò via l'eterno viola,lo fece strusciare contro

la parete di un monte,lasciando una scia nella roccia,e poi lo fece conficcare sul lato di un'altra

piccola montagna.

Thanos,che aveva un buco sulla parte centrale della maglietta aderente,si staccò dalla roccia,cadde a

terra e rimase in ginocchio per pochi secondi,poi l'eterno spiccò un salto,facendo un buco nel

terreno,l'altro si spostò e il gigante provocò un cratere atterrando,dopo di che sferrò un destro,ma

Eros lo evitò,Thanos unì entrambe le mani,cercando di afferrarlo,ma il fratello si abbassò e poi gli

diede un pugno al mento,che lo mandò in alto per decine di metri,dopo di che Eros lo raggiunse in

aria e gli sferrò un destro alla pancia,che lo mandò in una pianura desertica,facendogli lasciare una

lunga scia nel terreno.

Poco dopo ci fu un flash azzurro,seguito da un'esplosione,proveniente dalla zona dove si era

schiantato,che sollevò un polverone e Thanos emerse dal fumo.

L'eterno gigante vide il fratello su un alto dosso in lontananza,così spiccò un salto,Eros si spostò e

Thanos,urlando,diede un pugno alla parete,provocando un grosso buco da cui partirono delle crepe

che danneggiarono la parte superiore della collinetta rocciosa.

Eros atterrò a valle,l'altro spiccò un salto,fracassando la roccia dentro cui si era conficcato e poi

urlò,alzando entrambe le braccia,ma l'avversario si spostò e Thanos colpì il suolo,provocando una

scia di distruzione che lanciò in aria diverse rocce,dopo di che spiccò un altro salto verso il

fratello,urlando a squarcia gola,e iniziò a correre,lasciando un polverone dietro di se.

Il pugno destro di Thanos e il destro di Eros si incontrarono,provocando un'onda d'urto che scagliò

via entrambi e danneggiò il terreno per decine di metri.

I 2 strusciarono a terra,poi Thanos spiccò un salto,urlando furiosamente,l'avversario si abbassò e gli

colpì l'avambraccio sinistro,poi il gigante gli diede un pugno destro alla schiena,scagliandolo a terra

a decine di metri di distanza e facendolo rimbalzare,dopo di che spiccò un salto,unì le braccia e gli

diede un colpo,dall'alto verso il basso,mandando Eros a terra,generando un cratere con l'impatto,e

facendolo rimbalzare in aria,poi Thanos gli afferrò la gamba sinistra e lo sbatté sul terreno diverse

volte.

Il fratello diede un calcio all'avambraccio sinistro dell'altro,mentre era a mezz'aria,seguito da un

colpo alla nuca che mandò il cranio di Thanos nel terreno,poi l'eterno viola lo lanciò via e corse.

L'eterno con i capelli rossi atterrò in piedi,fracassando il suolo,l'altro urlò e gli diede un

destro,provocando un'onda d'urto che generò un grande spostamento di polvere,e lo fece conficcare

su un'altissima parete di roccia,poi Eros cadde verso il basso e Thanos corse,lasciando una scia di

polvere dietro di se,urlò,gli andò addoss si schiantarono contro la superficie rocciosa del

piccolo monte,facendola esplodere e provocando una frana.

Thanos venne scagliato fuori da sotto l'ammasso di rocce e rimbalzò più volte sul terreno,a

centinaia di metri di distanza.

Eros uscì da sotto le macerie,sorrise,corse verso il fratello,lasciando un buco sul terreno a ogni

passo,e Thanos provò a sferrare un pugno.

"Tocca a me!"disse Eros dandogli un pugno alla pancia che lo fece strusciare a terra,lasciando

una scia sul terreno.

"Molto bene."disse Eros che gli volò contro.

Thanos,che si era rialzato,mise le braccia ad"x"davanti a se e l'altro sferrò un pugno,provocando

un'onda d'urto che lo fece volare via e gli fece lasciare una scia di polvere enorme,mandando così il

fratello contro una parete rocciosa,connessa a una zona di terra più elevata,che esplose

completamente.

Thanos uscì dal suolo sulla parte superiore dell'altopiano,insieme a centinaia di massi,Eros corse a

super velocità,lasciando dei buchi nel terreno e una scia di polvere dietro di se,spiccò un salto e gli

diede un pugno destro,dall'alto verso il basso,mandandolo a terra e provocando un cratere enorme.

Eros atterrò e ci furono alcuni istanti di silenzio,poi il terreno iniziò a tremare e a riempirsi di

crepe,mentre dal cratere usciva una luce azzurro/viola.

Il suolo tremò e Thanos uscì dal terreno,afferrando il fratello,i 2 andarono in aria,l'eterno viola

tenne l'altro con la mano destra e atterrando lo sbatté a terra,provocando un buco con delle

crepe intorno,poi fece uscire i raggi laser azzurri dagli occhi e sferrò un sinistro,che provocò

un'onda d'urto e fece sollevare dei pezzi di terra per decine di metri intorno a loro,dopo di che Eros

lo colpì con entrambi i piedi,scagliandolo in aria.

Thanos atterrò sui piedi e si accucciò,mettendosi a 4 zampe mentre dai suoi occhi usciva

costantemente luce azzurra,poi spiccò un salto,urlando a squarcia gola,e alzò il braccio

destro,chiudendo il pugno,Eros si spostò e l'altro colpì il suolo,provocando un cratere,poi l'eterno

Thanos spiccò un salto verso il fratello,tenendo il pugno destro in avanti,mentre le nocche della

stessa mano si riempivano di energia azzurra,Eros mise gli avambracci davanti a se e fu

colpito,venendo scagliato giù dall'altopiano.

Arrivando a terra fece un cratere,poi rimbalzò e strusciò sul suolo con le mani,dopo di che si

alzò,spiccò un salto all'indietro ed evitò Thanos,che atterrò urlando e provocò un grosso buco nel

terreno.

Subito dopo l'eterno gigante spiccò un salto in avanti,mentre Eros strusciava con i piedi a terra e

riusciva a fermarsi,sferrò un sinistro e il fratello lo parò con l'avambraccio destro,ma l'onda d'urto

provocò un cratere allungato alla sua sinistra e fece volare via diversi massi,poi Eros evitò 2 colpi

più una manata,che produssero lo stesso effetto sul terreno,e diede un destro al mento di Thanos,che

gli diede una testata mandandolo a terra e sollevando molta sabbia.

Thanos sferrò un pugno,ma Eros si mosse a super velocità e l'altro colpì il suolo,provocando un

cratere,poi il gigante sferrò un destro urlando,ma Eros si chinò all'indietro,mettendo la mano destra

a terra,gli diede un calcio al piede sinistro,facendogli perdere l'equilibrio,spiccò un salto alla sua

sinistra e,ruotando il corpo verso di lui,gli diede un pugno alla testa,mandandolo a schiantarsi a

terra,in un cratere,e facendolo strusciare sul suolo.

Thanos lasciò una scia nel terreno,poi fece una capriola all'indietro e finì a 4 zampe,dopo di che

spiccò un salto,lasciando un cratere,e gli andò contro.

Eros si mosse alla sua destra,ma l'altro lo raggiunse,gli afferrò la gamba destra con la mano

destra,ruotò su se stesso e lo scagliò contro un monte,dalle pareti quasi verticali,che fu danneggiato

vicino alla cima.

Eros rimbalzò a terra e si schiantò su una parete rocciosa,danneggiandola nella parte inferiore,poi

Thanos gli corse contro,fracassando il terreno a ogni passo e mandando frammenti di roccia in

alto,spiccò un salto e mise in avanti il piede sinistro,colpendolo e facendogli trapassare tutta la

piccola montagna.

Eros volò per centinaia di metri,colpì il terreno con la schiena,senza fermarsi,ruotò su se stesso e si

schiantò contro un'altra parete di roccia,danneggiandola.

L'eterno rimase conficcato nel muro per pochi secondi,poi cadde sui piedi e sanguinò dal naso.

Aveva la manica destra del costume a brandelli.

Le urla di Thanos si udirono in tutta la valle e le crepe generate dal buco sulla montagna si

estesero in orizzontale,circondando tutta la base.

Thanos sollevò il monte e lo scagliò contro il fratello,che spalancò gli occhi.

Prima che l'oggetto ricadesse a terra l'eterno viola spiccò un salto,lasciando un cratere dietro di

se,mentre Eros preparava il pugno destro,sollevando della polvere dal suolo mentre muoveva il

braccio,poi Thanos atterrò sulla parte del monte che era verso il cielo,spiccò un salto da

esso,lasciando un cratere,e diresse la montagna verso il basso,Eros spiccò un salto verso

l'alto e colpì il monte,frantumandolo,ma,mentre era a mezz'aria,il fratello gli andò contro,urlando a

squarcia gola.

Eros si diresse verso il basso,atterrò,mise gli avambracci verso l'alto e parò il pugno dell'altro,che

produsse un'enorme cratere.

I 2 rimasero a guardarsi nel buco per vari secondi.

Thanos sferrò un destro,ma Eros colpì il pugno con la sua mano destra,facendo indietreggiare il

fratello,dopo di che si mosse a super velocità e sferrò un sinistro,ma il gigante viola mise in avanti

la mano sinistra,afferrando quella del fratello,il cui colpo produsse un'onda d'urto che fece volare in

aria dei massi,poi gli diede un destro alla schiena,tenendo l'altra mano e provocando un'onda d'urto

che danneggiò il suolo,dopo di che lo colpì una seconda volta e subito dopo le nocche del suo

pugno si illuminarono di energia azzurra.

Thanos gli colpì il gomito,fratturandogli le ossa e provocando un cratere,Eros urlò e gli diede un

fortissimo pugno,che lo fece volare per più di un chilometro e gli fece lasciare una scia che

fracassò il terreno.

L'eterno Thanos si schiantò contro la parete di un altopiano,che fu del tutto distrutta,e arrivò fino

a un monte,che venne colpito e riempito di crepe.

Eros fece alcuni passi,tenendosi il braccio rotto con l'altra mano,vide che la scia terminava in una

gola appena formata nell'altopiano,da cui usciva fumo,e da essa partì un flash azzurro,che venne

accompagnato da un fortissimo rombo,seguito da un'onda d'urto che arrivò fino a lui.

In fondo alla gola c'era Thanos,senza più l'elmo sulla testa e con petto e pancia scoperti,che aveva

gli occhi pieni di luce azzurra e le linee su mento e spalle che emettevano la stessa luminosità.

Il terreno intorno a lui prese fuoco.

Eros corse a super velocità,facendo volare dei pezzi di pietra dietro di se,Thanos spalancò le

braccia e tenne le mani aperte,dai cui palmi uscivano scintille viola e azzurre,poi urlò,provocando 1

spostamento d'aria e aumentando la luminosità della luce azzurra,il fratello si diresse contro di

lui,urlando e tenendo il pugno destro pronto,ma Thanos sbatté le mani e provocò un'esplosione a

cupola,di colore azzurro,la cui onda d'urto raggiunse una città vicina,devastando le case dei navì e

scagliando in aria gli abitanti.

Al centro dell'enorme cratere che si era appena formato c'era Eros,messo in ginocchio,che non

aveva più l'abito sulla parte superiore del corpo,tranne la manica sinistra che venne rimossa

poco dopo che si fu alzato.

Aveva anche 1 strappo sul vestito,posto a sinistra,poco sopra lo stivale.

Thanos,che emanava ancora energia azzurra da se stesso,era a decine di metri da lui e sotto il suo

corpo c'erano delle crepe.

L'eterno viola urlò a squarcia gola,provocando una fortissima onda d'urto,poi spiccò un

salto,lasciando dietro di se una scia e facendo volare i pezzi di roccia in alto,Eros schivò il suo

sinistro,andando a sinistra,e lo colpì con il braccio destro,facendolo rimbalzare a terra,dove si formò

un cratere,e mandandolo contro il bordo del buco,dove rimase conficcato,poi gli andò contro e

iniziò a dargli dei pugni a grande velocità,formando una seconda gola.

Thanos,una volta terminato l'attacco,si ritrovò a faccia a terra,dopo di che si alzò.

I 2 corsero l'1 contro l'altro,poi Eros si spostò a sinistra,ma Thanos spiccò un salto,lo raggiunse e

gli diede un sinistro,provocando un'onda d'urto,che lo mandò contro l'inizio del bordo della

gola,frantumando la parete,e lo fece strusciare a terra sulle gambe,lasciando una scia.

Thanos alzò le braccia verso l'alto,tenendo i pugni chiusi e urlando a squarcia gola,mentre gli occhi

gli si riempivano di energia azzurra,poi colpì il suolo provocando un immenso cratere in espansione

verso l'esterno,che veniva anticipato da delle colonne di polvere dirette verso l'alto.

Eros,con gli occhi spalancati,si spostò verso sinistra,ma Thanos lo afferrò,lo mise contro la sua

spalla destra e,mentre urlava a squarcia gola,corse contro il bordo del cratere,che venne trapassato e

crollò,poi l'eterno continuò a correre nel terreno,lasciando una scia in superficie.

Eros urlò a squarcia gola,illuminando i suoi occhi di energia gialla,e la scia in superficie terminò

con un'esplosione,da cui uscì Thanos che si schiantò a terra,provocando un buco.

L'eterno viola si rialzò,mentre i pezzi di roccia cadevano a terra,e vide Eros uscire dalla massa di

polvere.

Lui corse verso il fratello,Thanos spiccò un salto verso Eros,con il pugno destro pronto,e l'altro fece

lo stesso.

Thanos lo colpì al volto e l'altro lo prese nello spazio tra la spalla destra e il collo,poi l'onda

d'urto,che fu anticipata da un bagliore azzurro,scagliò via entrambi,facendogli lasciare delle enormi

scie sul terreno.

I 2 spiccarono un salto e corsero l'1 contro l'altro,facendo alzare delle colonne di polvere verso il

cielo a ogni passo,Thanos sferrò un destro,l'altro lo evitò e sferrò un destro al fianco sinistro,ma

l'eterno viola lo parò con l'avambraccio,strusciando sul terreno a seguito dell'onda d'urto,poi Eros

gli corse contro,ma Thanos gli diede un destro,dall'alto verso il basso,mandandolo a terra,dentro un

buco,e poi provò a schiacciarlo con il piede destro,ma Eros si spostò verso destra e l'altro provocò

un cratere,mandando diversi pezzi di terra verso l'alto,Eros gli volò contro e gli diede una

ginocchiata sinistra sulla guancia destra,Thanos si rialzò subito e diede al fratello un sinistro che lo

scagliò via,facendogli fare una scia sul terreno,poi l'altro spiccò un salto,provocando un cratere,e

diede un destro agli avambracci dell'eterno viola,che erano stati messi a croce davanti alla

testa,provocando un'onda d'urto,dopo di che Thanos girò su se stesso e lo colpì con il dorso della

mano sinistra,provocando un'esplosione.

Poco dopo ci furono 3 onde d'urto e 3 flash di luce azzurra,che fecero innalzare interi pezzi di

terreno sopra il resto,poi Thanos sferrò un sinistro,ma Eros lo evitò,andando a sinistra,e sferrò un

destro,ma l'altro gli afferrò il pugno con la mano destra,producendo un'onda d'urto,e gli diede un

colpo alla schiena,tenendogli la mano,poi illuminò le nocche di energia azzurra.

"Non di nuovo!"disse Eros che lo colpì al fianco sinistro,con il braccio sinistro,scagliandolo via,poi

corse,lasciando una scia sul terreno,mentre Thanos cadeva verso il basso,gli arrivò sotto,riempiendo

la mano destra di energia gialla,si chinò,spiccò un salto e lo colpì alla schiena,urlando e provocando

un'onda d'urto,seguita da un cratere.

Thanos fu mandato fuori dall'atmosfera di Pandora e il fratello restò a guardare il cielo,dopo di che

l'eterno viola urlò,batté le mani,provocando un'esplosione di luce azzurra circolare,e tornò verso il

pianeta.

Mentre entrava nell'atmosfera,con un'espressione furibonda sul volto,un'aura di fuoco azzurro

luminoso si formò intorno al suo corpo.

"Oh no..."disse Eros che spiccò un salto,lasciando un buco sul suolo,e vide la città dei navì,poi

ricadde a terra.

"Sta tornando indietro."disse Eros che raggiunse a super velocità il centro abitato e guardò sopra di

se,vedendo la luce azzurra e pensando"Spero di avere abbastanza forza per volare ancora..."

Eros si chinò,provocando delle crepe sul terreno,poi spiccò un salto,lasciando un cratere a terra,volò

verso la luce,illuminando la mano destra di energia gialla,e diede un destro a Thanos.

L'esplosione azzurra fu immensa e l'onda d'urto raggiunse il suolo,devastando il centro abitato,poi i

2 caddero a terra.

Eros atterrò sulle ginocchia,provocando un buco sul terreno,poi si alzò e vide Thanos in un cratere

davanti a se.

L'eterno viola si mise in ginocchio e lo guardò con un'aria furibonda,ma l'altro gli corse contro e

gli diede un pugno alla pancia,che produsse varie onde d'urto circolari,facendogli trapassare il

tempio piramidale della città e facendolo uscire dal centro abitato.

"Ne riparleremo ancora...fratello."disse Eros camminando lentamente dalla parte opposta.

Tempo dopo…

...da qualche parte,in mel...

Nel deserto c'era un accampamento di tende triangolari.

Una di esse era marrone e rettangolare,con davanti e dietro 2 pali di legno cilindrici e verticali,che

avevano sopra un panno marrone,collegato alla tenda,avente i bordi laterali seghettati.

All'interno della tenda c'era un puro,seduto su un trono di legno,che aveva un copricapo bianco,a

forma di cupola,con una fascia rossa alla base,indossante il vestito bianco che copriva il petto e le

spalle,fuso con il mantello blu,più un secondo abito bianco,posto sotto il primo,che arrivava a terra

e aveva dei sandali ai piedi.

Il trono aveva la parte superiore dello schienale a trapezio,con una piccola placca rettangolare sulla

cima,i braccioli erano composti da 2 placche di pietra,rettangolari e piatte,poggiate su altri 2

braccioli di legno,aventi la parte inferiore che formava la base dell'oggetto.

Sulla parte frontale della base aveva 2 pile laterali di mattoni bianchi e rettangolari,mentre in mezzo

c'era lo spazio per sedersi.

Davanti al trono c'erano altri 2 puri e un navì,posto tra di essi,con i capelli bianchi,legati in una

lunga treccia.

Quest'ultimo era più grande degli altri 2,indossava un abito bianco che,arrivato alla vita,si divideva

in 2,formando dei pantaloni corti che terminavano sotto il ginocchio,e aveva dei sandali ai piedi.

L'abito aveva il bordo superiore che lasciava scoperta la parte centrale del petto e l'apertura si

restringeva in obliquo man mano che scendeva verso il basso.

I bordi delle maniche,dell'apertura sul petto e della fine dei calzoni erano dorati.

I 2 puri accanto a lui avevano lo stesso abito ed erano a braccia incrociate.

"...la nostra gente la fuori è sempre più numerosa e tenace,il terreno da noi occupato si estende

sempre di più...e questo genera in me profonda soddisfazione..."disse il puro sul trono

sorridendo"Questa mattina passeremo in rassegna i campi,il bestiame,le coltivazioni e

passeggeremo per il luogo che un giorno dovrete gestire direttamente voi...prima di un eventuale

esodo.

...Brakar!...Acar!...Anar!...figli miei prediletti,per voi non v'è più tempo per giocare...dovrete

cominciare a capire come amministrare un popolo,per quanto impegnativo sia.

A seconda delle vostre attitudini,in futuro...vi verranno assegnati diversi campi da gestire."

Il puro alzò leggermente l'avambraccio sinistro,tenendo il palmo aperto"Dovete sapere che oltre il

nostro territorio vi sono decine e decine di accampamenti proprio come il nostro...molti di questi

sono nostri parenti e con alcuni di essi vigono patti di alleanza...e ancora più in la vi sono grandi

regni,fondati nei minerali e costruiti con superba fattura...non è escluso che un giorno non potremo

mercanteggiare con loro..."

Il puro si alzò e spostò la parte sinistra dell'entrata della tenda"...in fondo,questo è ciò a cui stiamo

mirando nella nostra umile realtà."

Il puro mise l'avambraccio sinistro verso la valle e le montagne lontane,tenendo la mano

aperta"Guardate la fuori,il mondo è vasto e la presenza degli eterni è ovunque su Pandora e in tutte

le cose.

Dovrete sempre sentirvi attratti dal desiderio di sapere cosa ci sia ad esempio dietro una catena

montuosa,vedere fin dove giunge il sole prima di morire e rinascere...è in questo modo di essere che

nasce l'irrefrenabile sete di conquista..."

Il puro uscì dalla tenda"...se cesserete di essere curiosi...perirete.

Ricordate che nessuno vi regalerà mai niente e ora seguitemi."

Il navì e 1 dei puri gli andarono dietro.

"Aspettaci!"disse il navì correndo.

Il puro mise le sue braccia intorno alle loro spalle.

"Padre!"disse il navì"Io sento di poter fare anche meglio di te!"

"Oh...davvero Brakar?"disse il puro.

"Chi sono questi eterni?"disse il puro piccolo.

"Anar?"disse il padre voltandosi"Su forza vieni qui con noi..."

Anar era all'entrata della tenda e aveva afferrato il tessuto con la mano sinistra.

"Eh!"disse Brakar"Eh!

Lui non verrà perché fa il timido!"

"Sei un pauroso!"disse Acar"Ah!

Ah!"

"Ragazzi,non siate...così duri con lui..."disse il padre.

...molti anni dopo…

Brakar era seduto sul trono del puro ed era adulto.

Sulla testa aveva un panno marrone,con la parte iniziale dotata di una fascia blu,che andava

all'indietro e poi si dirigeva verso il basso,terminando a metà collo.

Indossava un lungo vestito marrone,che aveva le maniche molto larghe terminanti a metà dei

polpacci,e aveva i sandali ai piedi.

Sulle spalle aveva 2 tessuti blu,di forma rettangolare,che andavano verso il basso e terminavano

all'altezza delle gambe.

Davanti a lui c'era un navì,in ginocchio,che aveva l'avambraccio destro sugli occhi e il pugno

chiuso.

Aveva una sottile placca marrone circolare sulla parte superiore della testa e indossava un lungo

abito marrone,scollato e senza maniche.

"...sniff sniff..."disse il piccolo navì piangendo"...r...re...reh...p...p..pah...ad..."

"Ot?..."disse Brakar"Invece di piagnucolare qui al mio cospetto perché non mi dici cosa ti

affligge?...ne hai combinata un'altra delle tue?

A chi hai pestato i piedi questa volta?

Allora?"

"Mio padre Anar..."disse il bambino che urlò"È MORTO!...TUO FRATELLO!"

Brakar spalancò gli occhi.

"Ot!"disse una navì che era coperta da un lungo abito grigio,avente maniche lunghe e larghe,che

lasciava scoperto solo il viso e aveva le mani piene di anelli d'oro"Ma quando è successo?"

"A...Anar?!..."disse Brakar chiudendo gli occhi e mettendosi la mano destra sul viso.

"Oh...caro Ot!"disse la navì che andò ad abbracciare il bambino.

"Era malato da così poco tempo...non me lo sarei mai aspettato..."disse Brakar.

"Mi sento solo e ho paura..."disse il bambino piangendo a terra.

Brakar,in lacrime,si alzò e mise davanti a se l'avambraccio destro"ORA ALZATI OT!

E SMETTILA DI PIANGERE!

TI AIUTEREMO NOI!…

Non dovrai mai sentirti solo in famiglia!...e tanto meno avere paura!"

Brakar si accucciò e mise le mani sulle spalle del bambino,mettendo la sua fronte vicina a quella del

piccolo"Ascoltami bene Ot,adesso devi cominciare a comportarti da uomo...basta giochi,basta

con le burle...e non farti sconfiggere da questo evento,affrontalo!..."

Poco dopo arrivò il padre di Brakar,che ormai era anziano.

Indossava una tunica marrone,che copriva la spalla destra,il braccio destro e il fianco sinistro,sotto

questo tessuto aveva l'abito bianco e nella mano destra stringeva un bastone,con la parte superiore

orizzontale.

"Nessun genitore dovrebbe sapere della morte di un figlio...e quali tristi parole hanno udito le mie

vecchie orecchie?"disse il puro"Anar è morto..."

"Padre Ctrar!"disse Brakar voltandosi"Non dovresti alzarti dal tuo letto!"

"È giunto il momento di andare!..."disse Ctrar allungando in avanti l'avambraccio sinistro e tenendo

la mano aperta"Partiremo noi tutti qui presenti e ricominceremo da un'altra parte...e tu Brakar sarai

colui che dirigerà tutti noi in questa nuova avventura."

"Io?"disse Brakar"Aspetta padre..."

"Niente giri di parole,questo probabilmente è il mio ultimo ordine che rivolgo a te,figlio

mio…"disse Ctrar"Rispettalo..."

"Andare?"disse Brakar"Ma andare dove?

Questa è casa nostra!

Cosa stai dicendo padre?!"

"Ricordi quel viaggio cui ti accennai quando eri ragazzo?"disse Ctrar indicando dietro di se con il

pollice sinistro.

"..."disse Brakar.

"...quel momento è infine giunto..."disse Ctrar.

Poco tempo dopo...

Brakar era su un animale grigio,simile a un cavallo,con dei tentacoli sulla parte posteriore della

testa,dotati di 2 buchi in cima,e 6 zampe.

Il navì dai capelli bianchi,che aveva una fascia rossa sulla fronte,prese la sua lunga ciocca di

capelli,con la mano destra,e dalla cima di quest'ultima uscirono tanti piccoli tentacoli rosa,poi inserì

la parte finale della treccia dentro il buco sulla parte finale di 1 dei tentacoli della bestia e i filamenti

al suo interno si unirono ai tentacoli della ciocca.

"Usa il controllo della mente con saggezza,figlio mio."disse Ctrar che era su un carretto di

legno,connesso all'animale tramite 2 travi orizzontali.

L'anziano aveva addosso un lungo abito grigio,con cappuccio,accanto a lui c'era la moglie di

Brakar e vicino a lei c'era anche Ot.

Il carro iniziò ad allontanarsi dall'accampamento.

Una folla di navì e puri iniziò ad urlare.

"Che gli eterni vi assistano!"disse un navì.

"Buon viaggio Brakar!"disse un puro.

"Arrivederci!"disse un secondo navì.

"Passate in serenità i prossimi anni della vostra vita."disse un terzo navì.

"Ciao piccolo Ot!"disse una navì.

"Abbi cura di te!"disse un quarto navì.

"Saluti Ctrar!"disse un puro.

Brakar si voltò verso di loro e li salutò con la mano sinistra"A presto Acar!

CHE GLI ETERNI TI SIANO FAVOREVOLI E TI PROTEGGANO FRATELLO!"

Il puro alzò l'avambraccio sinistro e aveva un'aria malinconica"Arrivederci Brakar!..."

"Come spero faranno con me..."disse Brakar.

Poco dopo la navì e Ot dormivano,mentre Ctrar era sveglio.

Il sole tramontò mentre passavano su una stradina posta sulla superficie di una montagna di roccia.

Accampamento di Arran…

Tempo dopo era stata piantata una tenda rettangolare,avente 4 aste di legno davanti all'entrata e un

telo poggiato sopra.

Sulla parte superiore della tenda c'erano 2 bandiere gialle.

Ctrar era su un grande letto,dalle coperte marroni e dotato di un cuscino cilindrico rosso,e vicino a

lui c'era Brakar,insieme a un altro navì.

Brakar indossava un lungo abito marrone,con maniche larghe,e il navì accanto a lui aveva un abito

grigio e lungo.

"Per giorni abbiamo vagato,dormendo dove ci era possibile...procedendo verso ovest abbiamo

attraversato radure arse dal sole e lande desolate."disse Brakar"Rai e Ot sono giovani e per loro il

viaggio non è stato un grosso problema...ma per Ctrar...non poteva essere la stessa cosa.

Da quando ci siamo accampati qui i suoi problemi di salute...si sono aggravati..."

Brakar iniziò a versare delle lacrime"...e ora sento che non gli resta molto tempo..."

"B-Brakar..."disse Ctrar che chiuse gli occhi.

Brakar gli mise la mano sinistra sulla fronte,piangendo"Farò meglio di te padre...dopotutto era una

promessa!..."

Poco dopo era in lacrime davanti a 3 navì e 3 puri,che erano seduti intorno a lui.

I 6 indossavano degli abiti lunghi,di colore grigio e marrone.

"Perché ci hai chiamato tutti qui fuori?"disse 1 dei puri.

"Qualcosa non va,Brakar?"disse un navì.

"Ctrar il nostro anziano è deceduto stamane!"disse Brakar che allungò il braccio destro e chiuse il

pugno"Ora come suo diretto discendente assumerò io il comando del nostro gruppo..."

1 dei navì,con addosso un vestito marrone,senza maniche,e un tessuto marrone sulla testa,batté il

pugno destro nella mano sinistra"Brakar è sempre stato un carattere molto forte!"

"Anch'io l'ho sempre pensato!"disse un altro navì.

"...e in qualità di capo tribù sarò responsabile della nostra ascesa...o della nostra rovina!"disse

Brakar che alzò le braccia verso l'alto e chiuse i pugni.

"Saremo con te!"disse un navì"Brakar!"

Tutti alzarono l'avambraccio destro verso l'alto e chiusero i pugni.

"Ben detto!"disse un puro.

"Non ti abbandoneremo mai!"disse un altro navì.

Il gruppo cominciò a gridare"BRAKAR!

BRAKAR!

BRAKAR!

BRAKAR!

BRAKAR!"

La notte seguente Brakar dormiva a petto scoperto,nella sua tenda,disteso su un letto dalle coperte

marroni e con cuscini cilindrici rossi.

"Brakar!"disse una voce proveniente dall'esterno.

"Brakar..."disse un'altra voce.

"Brakar?"disse una terza voce.

Oltre l'entrata della tenda c'era una forte luce bianca.

"Brakar!..."disse una quarta voce.

"Mmm...c...che c'è?"disse Brakar alzandosi.

"Capo,svegliati,vieni fuori,è urgente!..."disse una quinta voce.

"Che succede?"disse Brakar che si mise seduto sul letto"È un allarme?!"

"Non saprei dirti...ma credo sia meglio che tu lo stabilisca con i tuoi stessi...occhi!"disse una voce.

Brakar uscì dalla tenda e vide Kazantra,con dietro un mezzo volante.

L'oggetto era rettangolare,la parte centrale e inferiore aveva una placca semi ovale,con un

propulsore circolare al centro,dotata di una placca circolare intorno a quest'ultima e c'erano 2

buchi circolari,da cui usciva luce bianca,posti accanto.

Agli angoli del mezzo c'erano 4 cilindri,che avevano la parte superiore più stretta di quella

inferiore,dotati di una circonferenza di metallo posta in cima a ciascuno,su cui c'erano 12 piccole

placche rettangolari,disposte a cerchio,e un propulsore circolare nella zona centrale.

Questi propulsori cilindrici avevano,sulla parte superiore,una placca circolare e verticale.

Sui lati maggiori dell'oggetto c'erano 4 placche rettangolari,messe in verticale,mentre sulla parte

superiore dei lati minori c'era un balcone di metallo,dotato di un muretto rettangolare,avente le

estremità oblique,con una ringhiera sopra.

Dalle estremità dei muretti partivano 2 grosse spranghe circolari per lato,unite tra di loro in un

punto e attaccate a una placca circolare orizzontale,posta sopra il mezzo.

Tale placca aveva un diametro che la divideva a metà e le 2 parti erano oblique verso l'alto.

Sul mezzo,dietro le ringhiere dei balconi,c'erano diverse figure che erano poco distinguibili a causa

della luce interna dell'oggetto.

Kazantra era a terra,con gli avambracci spalancati,e sia i navì che i puri erano in ginocchio.

"Sei tu dunque,fra tutti questi navì...Brakar?"disse Kazantra"Ti stavo cercando…"

Kazantra gli fece cenno,con l'avambraccio destro,di avvicinarsi"...avvicinati...non c'è nulla da

temere."

"I...io..."disse Brakar che fu raggiunto da 2 navì con delle lance.

"Capo calmati,dovresti fare come dice!..."disse 1 dei 2.

"Fossi matto!"disse Brakar"Quell'essere ce l'ha con me?!"

"È una degli eterni,fai come ti è stato detto!"disse l'altro navì.

"Cosa ti turba?"disse Kazantra"Tuo padre non ti ha mai accennato alla collaborazione che

intercorreva fra me e voi?

Certo all'epoca sarò parsa diversa da ora per quanto riguarda l'abito...ma sono sempre io e i tuoi avi

mi hanno sempre chiamata con lo stesso nome..."

"Si...il mio nome è Brakar e ho ereditato il compito di guidare questa gente..."disse Brakar.

"...e io infatti non ho alcuna intenzione ostile...sono qui per consegnarti l'eredità di tuo padre."disse

Kazantra"Egli strinse un'alleanza con me e ora che è venuto a mancare...la mia attenzione si posa

su di te..."

Brakar spalancò la bocca.

"Io sono l'eterna dei tuoi padri."disse Kazantra"Credo sia giusto che tu mi conosca...piacere di

incontrarti."

Brakar si avvicinò a piccoli passi.

"Ho riservato a te una promessa..."disse Kazantra.

"?!"disse Brakar.

"...ma per sancire la nostra alleanza sarà necessario che tu ti dimostri all'altezza...del compito."disse

Kazantra"Darò alle tue folle la terra che ti ho scelto…e i tuoi eredi ne gioveranno nell'avvenire..."

"Io non posso avere una prole..."disse Brakar.

Kazantra allungò la mano destra in avanti"Qua la mano!..."

"?..."disse Brakar.

"Farò di te una grande nazione e ti benedirò..."disse Kazantra che gli strinse la mano.

"M...mia signora..."disse Brakar.

"...aiuterò chi aiuterà te e distruggerò chi tenterà di farti del male..."disse Kazantra.

"Vorrei porti tante domande..."disse Brakar.

"Lo so,ma non è il momento."disse Kazantra sorridendo.

Eros si affacciò da 1 dei balconi di metallo"Dobbiamo dilungare questa discussione

ulteriormente?!..."

Indossava l'abito aderente bianco e rosso,più un mantello,di colore rosso scuro,che copriva le

spalle,la schiena,il petto,la pancia,tranne il fianco destro,e aveva una placca di metallo

rettangolare,obliqua verso l'interno,che teneva insieme 2 parti dell'oggetto,posta sulla spalla destra.

"E lui?!..."disse Brakar.

"Oh...finalmente ti sei fatto avanti...dopotutto questo momento riguarda anche te..."disse Kazantra

mettendo l'avambraccio sinistro in alto.

"..."disse Eros"...a differenza di altri,io sono sempre pronto..."

"Brakar ti presento 1 dei miei nipoti."disse Kazantra"Eros..."

"Quante unità sono presenti in questa tribù?"disse Eros incrociando le braccia.

"Un centinaio..."disse un sacerdote alla sua destra.

"Pochi,questi navì sono così noiosi e fin troppo loquaci..."disse Eros.

"Abbiamo quasi concluso..."disse il sacerdote alla sua sinistra.

Kazantra alzò il braccio destro verso l'alto e indicò il numero 3 con l'indice,il medio e

l'anulare"Suddividerò la famiglia di tuo padre Ctrar in più parti…

Ogni ramo di essa sarà diretto da ognuno dei miei nipoti...ma la tua discendenza sarà diffusa su

Pandora.

...Eros sarà 1 di loro e un giorno quasi sicuramente lo rivedrai."

"..."disse Eros.

"E ora veniamo ai fatti,domani partirai da questo luogo sperduto e ti dirigerai a ovest verso la

valle...e durante il tragitto ti indicherò la destinazione esatta."disse Kazantra.

"Spero solo che i tuoi discendenti avranno un minimo di sale in zucca...non vorrei trovarmi

nuovamente in scomode situazioni!"disse Eros.

"..."disse Brakar tenendosi il panno sulla vita con la mano destra.

"Non preoccuparti Brakar,per quel giorno anche Eros avrà maturato le capacità necessarie..."disse

Kazantra che si voltò salutando"Va dove ti dirò!

Se agirai come da me stabilito,sarai la persona che cerco..."

Kazantra staccò i piedi da terra e volò verso il mezzo"...ci rivedremo."

Kazantra andò su 1 dei balconi"...forza dirigiamoci di sopra."

Il mezzo andò via.

"FARÒ COME TU MI HAI DETTO!"disse Brakar che si guardò le mani"Non ci posso credere...ho

toccato un'eterna...e sono ancora vivo!"

In seguito…

Brakar era nel deserto,sull'animale a 6 zampe,con 100 navì dietro di lui.

Aveva un panno bianco che copriva la parte superiore della testa,lungo fino alle scapole,indossava

un abito marrone,lungo fino alle caviglie,e aveva dei sandali ai piedi.

Subito dietro di lui c'erano 2 puri,una navì e un navì.

I puri indossavano lunghi abiti bianchi e 1 dei 2,che aveva il vestito senza maniche,portava 1

zaino di pelle marrone sulla schiena,mentre i 2 navì indossavano lunghi abiti marroni e la femmina

era incappucciata.

Il gruppo iniziò a camminare su una salita curva a destra,oltre la quale,a sinistra,c'era 1

strapiombo,con sotto un bosco,mentre dalla parte opposta,a destra,c'era una parete rocciosa.

Oltre la foresta era presente un dosso roccioso,dopo di che c'era un terreno liscio,più 2

montagne,che avevano una gola che proseguiva attraverso i monti successivi.

"Direi che è venuto il momento di far fermare la carovana."disse Brakar"Che ne dici bello?…

Tenete duro!

Procederemo fino a quella piana...e li ci accamperemo."

Brakar vide un oggetto sferico volare in aria velocemente e mise la mano sinistra sulla fronte,per

farsi ombra dal sole"?

!"

Il navì vide che a mezz'aria c'era una sfera di metallo avente un buco circolare sulla zona

superiore,con dentro una placca circolare dotata di un foro,nella parte centrale,con all'interno una

seconda placca circolare,avente la parte superiore a cupola.

La sfera era divisa in 2 da una linea incavata e orizzontale,che aveva dei fori quadrati

all'interno,posti a distanza regolare l'uno dall'altro,e sulla metà inferiore c'erano 3 placche circolari

piatte.

"E quello?!..."disse Brakar"...che cos'è?!

NON È POSSIBILE!

UNA PALLA?!"

L'animale si imbizzarrì,alzando la parte frontale del corpo.

"NOOO!"urlò Brakar"BUONO!

STAI BUONO!"

La sfera,stando a mezz'aria,si aprì in 2,dopo essersi fermata,e la parte inferiore atterrò su un dosso

curvo,mentre le 3 placche circolari sulla base dell'oggetto uscivano da esso e toccavano il suolo.

"Ma cosa sta facendo?!"disse Brakar.

Tra un pezzo e l'altro si formò 1 schermo bianco e rettangolare,molto luminoso.

"STA BRILLANDO!"urlò un puro.

"È ASSURDO GUARDATE!"urlò un navì.

"Mai visto nulla di simile!"disse Brakar.

L'animale si impaurì ancora.

"AAAAH!"urlò Brakar"FERMO!"

Sullo schermo,che diminuì la luminosità,apparve l'immagine di Kazantra,di cui si vedeva la testa,le

spalle,le braccia,il petto e la pancia.

"BENTROVATO!"disse Kazantra"FEDELE BRAKAR!"

Brakar fece una carezza all'animale,con la mano sinistra"Shhh...da bravo!

Eterna?…

Sei tu?..."

"Un'apparizione divina?"disse un navì avente un panno marrone sulla testa,che gli circondava

anche i lati del viso,e un abito grigio.

"Venite tutti a vedere!"urlò un altro navì.

"Noto con piacere che stai dirigendo il tuo popolo verso ovest come ti avevo ordinato."disse

Kazantra"Sappi che alla tua discendenza io darò questa terra!"

"B...beh,certamente...come potrei disubbidirti dopo la fiducia che hai riposto in me?"disse Brakar.

"Da qui procedi dunque verso nord-ovest attraversando il fiume e ricorda:a te spetta la

responsabilità di proteggere la tua gente!"disse Kazantra.

"Proteggere?..."disse Brakar"Una mia responsabilità?"

"Esatto,questo implica che se necessario potrai contravvenire a un mio ordine qualora tu fossi

costretto a mettere al sicuro i tuoi!..."disse Kazantra.

"Questa è la regola?..."disse Brakar"Capisco..."

L'ologramma svanì e la voce uscì dalla parte superiore della sfera"Non dimenticare di erigere altari

di pietra ovunque io mi manifesterò a voi,poi ti spiegherò il motivo di ciò!..."

Le 2 parti della sfera si unirono e l'oggetto volò via.

"Se ne va!"disse un puro.

"Vola senza ali!"disse un navì.

"Mia eterna..."disse Brakar.

Poco dopo…

Sul dosso dove era atterrata la sfera vennero messe 4 pietre allungate,in verticale,poi fu posto un

piano di roccia sopra di esse,dopo di che vennero posizionate altre 3 pietre sopra quest'ultimo,fu

messo un altro piano,più piccolo,sulle 3 rocce e sopra ancora vennero poggiate altre 3 pietre,messe

in modo da formare un triangolo,che sostenevano una quarta pietra.

"Ora che abbiamo eretto l'altare possiamo proseguire il nostro cammino!"disse Brakar che era

salito di nuovo sull'animale"Ci accamperemo ai piedi delle montagne!..."

Il gruppo arrivò nei pressi di un dosso,avente un albero enorme sulla cima,e poco dopo fu piantata

una grande tenda marrone vicino alla pianta.

VOCE NARRANTE

"...così Brakar attraversò il paese degli anei fino al santuario di Camiaic...presso il grande albero…

andò verso la montagna a oriente di Aiel e rizzò la sua tenda a occidente...invocò il nome della sua

eterna diverse volte durante i suoi ripetuti spostamenti...proseguì di tappa in tappa,verso il

Nagarea…"

Tempo dopo Brakar era nel deserto,sul suo animale,e davanti a lui c'erano 2 navì,indossanti un

abito marrone lungo che gli lasciava scoperto solo il viso e le braccia,con un grosso sacco marrone

in spalla.

1 dei 2 indicò davanti a se con l'indice sinistro"Capo di fronte a noi c'è gente!..."

"…!?"disse Brakar.

Davanti a loro c'erano 5 navì maschi e una femmina.

I maschi indossavano solo un gonnellino marrone,mentre la femmina aveva un lungo abito marrone

e il cappuccio.

Dei 5,che erano magrissimi,1 era seduto a terra,un altro era sdraiato e gli altri erano in piedi.

"VI PREGO AIUTATECI!"disse 1 dei navì a petto nudo,allungando l'avambraccio sinistro verso di

loro.

"VENIAMO DAL NORD!"urlò un altro che era anziano.

"IL NOSTRO POPOLO È STATO DECIMATO DA UNA CARESTIA!"urlò un terzo.

"Una carestia?!..."disse Brakar.

1 dei navì nudi si avvicinò"Vi supplico,un tozzo di pane!..."

"Molti di loro sono malati!..."disse un navì anziano.

"Ad aiutare questi rischiamo di farci trascinare a fondo con loro!"disse un puro ritraendosi.

"Solo qualcosa da mangiare!"disse il navì,che afferrò il puro"Aiutateci!

Voi siete ben forniti!"

"Ehi!"urlò il puro ritraendosi"Sta indietro!"

In quel momento arrivò una navì incappucciata,che indossava un lungo vestito nero e aveva un

neonato tra le braccia"Tu devi essere il sovrano condottiero di questo gruppo..."

"?..."disse Brakar.

"Non compatirci,stiamo vagando da giorni in cerca di una meta...veniamo da settentrione,la non vi è

nulla se non tumulti e miseria..."disse lei.

"Da nord dici?"disse Brakar con sguardo serio.

"Esatto...dopo la morte della nostra guida abbiamo trovato solo sventura e questa sembra

perseguitarci…"disse lei"Potresti portare con te mio figlio?

Almeno salva lui..."

Brakar vide che il neonato aveva il sangue alla bocca e gli occhi chiusi,oltre che dei lividi sul

corpo"È MORTO!

NON RESPIRA!

POPOLO!

FACCIAMO RETROMARCIA!

NON POSSIAMO FARCI CONDIZIONARE DA QUESTI!"

Brakar allungò l'avambraccio sinistro e tenne la mano aperta"In ogni caso non potremmo aiutarli

siccome le nostre provviste scarseggiano anche per noi.

Perciò evitate di ascoltarli e seguitemi:vi porterò lontano da qui!..."

"Adesso siamo davvero perduti..."disse un puro rinsecchito e senza maglietta.

"Dopotutto questa è una mia responsabil..."disse Brakar.

"CONDOTTIERO!..."disse la donna e Brakar fermò l'animale.

"Che vuoi ancora donna?"disse Brakar.

"Che il tuo eterno possa assistervi...così come il nostro non ha saputo fare."disse lei.

Tempo dopo…

3 navì erano nel deserto e videro il cadavere,privo di vestiti,di un membro della loro razza.

Brakar era sull'animale vicino a loro.

"Quanti deceduti..."disse il terzo navì.

"Tutti questi fuggivano per sopravvivere..."disse il primo navì della fila.

Brakar guardò in alto e vide un animale alato,avente la pelle azzurra e verde,con delle linee

nere su tutto il corpo,muso allungato,denti appuntiti,dotato di artigli neri e curvi sul dorso delle ali e

sulle zampe,più 3 code dotate di 1 spuntone in cima.

"La loro fine dev'essere stata lenta...e dolorosa."disse Brakar.

Altri esseri volanti arrivarono sul posto.

"Tenetevi alla larga dalle loro carcasse...ora sono tornate al naturale ciclo delle cose..."disse Brakar.

1 degli esseri atterrò e si mise vicino a un cadavere.

Proseguendo il cammino…

Terra d'Agaria...

Il gruppo arrivò in una zona dove c'erano 2 discese e dopo c'era una lunga pianura desertica,con un

grosso fiume in mezzo e delle montagne all'orizzonte.

Brakar arrivò sulla seconda discesa e mise le mani sopra gli occhi,per farsi ombra e vedere

meglio"…

Quella davanti a noi dovrebbe essere la famosa terra d'Agaria!

Quel regno è gestito da un potere da tempo ben consolidato..."

Brakar si voltò verso la moglie e allungò l'avambraccio destro"Arai,ho bisogno di parlarti..."

"Dimmi…"disse lei.

Lui le mise le mani sulle braccia,vicino le spalle"Se gli agariti sapranno che sei mia moglie corro il

rischio di essere ucciso e poi loro faranno di te quello che vorranno.

Per questo ho bisogno che tu...non dica a nessuno che sei mia moglie..."

Brakar mise l'avambraccio destro vicino al petto e chiuse il pugno"...ma dovrai fingerti mia

cugina...così che io venga trattato bene e non mi si impedisca di esercitare il mio ruolo di portavoce

del nostro popolo."

Lui le tolse il panno dal capo,che le lasciava scoperto solo il viso,e le scoprì la testa,che aveva dei

lunghi capelli neri"So bene che quel che ti sto chiedendo di fare è inaudito e avventato...ma sarà

necessario."

Lei chiuse gli occhi,per qualche secondo,e poi lo guardò"Brakar...farò come tu mi chiedi..."

"Ti amo Arai..."disse Brakar.

Più tardi in paese...

Il gruppo arrivò alle prime costruzioni.

Le case erano marroni,fatte di una sostanza simile all'argilla mista a fango,di forma rettangolare,con

un'entrata trapezoidale.

Dietro queste case c'erano altri edifici più grandi e,al centro della città,c'era una strada dove le

abitazioni laterali erano connesse da dei muretti,con dei blocchi quadrati di mattoni posti a intervalli

regolari.

Sotto un panno grigio,montato su 2 aste di legno e posto vicino a un'entrata,c'era un navì anziano,a

gambe incrociate,indossante un largo abito marrone più un tessuto blu sulla parte superiore della

fronte.

Era seduto su un panno rettangolare marrone e accanto a lui c'era una cassetta di legno,con dentro

della frutta.

"Frutta...frutta fresca."disse il vecchio.

Un navì con un sacco sulle spalle urlò in strada"SEMI GENTE!"

"STOFFA PREGIATISSIMA!"urlò un altro.

"Certo che questo impero possiede un commercio ben avviato..."disse Brakar.

Su 1 dei tetti c'era una guardia navì.

Aveva un tessuto bianco sulla testa,che arrivava a metà collo sulla parte posteriore e laterale,le

spalle,il petto,la pancia e le braccia erano senza abiti,tranne gli avambracci che erano coperti per

metà da un bracciale d'oro,indossava un gonnellino bianco,dotato di una cintura marrone avente un

tessuto giallo,di cui una parte andava verso il basso,legato sulla parte frontale,e aveva dei sandali ai

piedi.

Nella mano sinistra aveva una lancia.

"Forestiero,porta i tuoi alla piazza in fondo a questa strada!..."disse il navì guardiano indicando con

la mano sinistra"...dobbiamo accertarci delle vostre intenzioni."

"Capisco..."disse Brakar"Eseguo…"

Poco dopo…

Cortile reale...

Brakar e gli altri giunsero in un'enorme piazza che aveva un grosso palazzo in fondo.

L'edificio aveva un'entrata rettangolare,con 2 colonne verticali ai lati e un balcone che fungeva

anche da placca orizzontale sulla parte alta di queste ultime,più un'apertura rettangolare posta dietro

al balcone,più piccola dell'altra.

Il tetto era piatto,mentre le pareti della costruzione andavano leggermente in obliquo verso

l'esterno.

La parte frontale della costruzione andava all'indietro,collegandosi a un edificio rettangolare che

aveva diverse finestrelle della stessa forma ed era composto da diversi piani,di cui quello superiore

era meno lungo di quelli inferiori,dove c'erano delle entrare rettangolari sottili e molto alte.

Ai lati della piazza c'erano 4 file parallele di colonne cilindriche,di cui 2 erano da una parte e 2

dall'altra,con la zona superiore più stretta rispetto al resto,sostenenti una lunga fila orizzontale di

placche rettangolari e sopra di esse c'erano dei blocchi rettangolari,messi in perpendicolare rispetto

alle placche.

Vicino alle 2 colonne poste ai lati dell'entrata del palazzo c'erano 4 guardie,di cui 2 da una parte e 2

dall'altra.

Sul balcone superiore arrivò un puro,che aveva dei bracciali d'oro,2 lacci dello stesso materiale che

dalle spalle arrivavano a un gonnellino bianco e dei sandali ai piedi.

"Quale potenza può costruire simili strutture?!"disse un navì del gruppo di Brakar.

"Davvero numerosi..."disse il puro"...una massa così folta avrà di sicuro...un buon motivo per

accorrere qui da noi."

Il puro spalancò le braccia"Benvenuti viandanti!

Io sono il re in carica!

Parlate!"

"Il mio nome è Brakar,figlio di Ctrar...potente e clemente re,le voci sulla potenza e le ricchezze del

tuo regno sono in viaggio per ogni dove...e sono giunte alle mie orecchie nei miei

spostamenti...sono state proprio queste notizie ad avermi suggerito di chiedere il vostro appoggio in

questo momento di bisogno...perché abbiamo avuto una serie di sfortunati eventi durante il nostro

spostamento!"disse Brakar.

"Qualcosa mi dice che anche voi avete un eterno..."disse il re.

"Si..."disse Brakar alzando le braccia verso il cielo e tenendo le mani aperte"Ma al momento non

risponde alle mie richieste!

Possiamo io e il mio popolo sperare nella tua comprensione e nel tuo aiuto?!"

Il re si mise la mano sinistra sul mento"Mi stavo giusto chiedendo cosa potrete mai dare in cambio

che già non possediam..."

Il sovrano vide la moglie di Brakar"...oh."

"..."disse la navì che lo guardò.

"E quella femmina?"disse il re"È davvero carina..."

Il sovrano mise in orizzontale l'avambraccio destro,tenendo il palmo della mano verso

l'alto"Riflettendoci bene,penso che potremmo offrirvi ospitalità!"

Brakar e la moglie si guardarono,sorridendo.

Il re si voltò verso un navì,posto alla sua destra,che aveva addosso un abito marrone lungo,senza

maniche,e il tessuto superiore che copriva il petto.

"Sbrigati,fai allestire in sala un banchetto per stasera!"disse il re indicando l'esterno con il pollice.

Quella sera…

La luna era alta nel cielo notturno.

Il re,Brakar,sua moglie e una donna pura erano seduti intorno a un tavolo,su delle sedie fatte da una

sostanza simile all'argilla.

Il re era a petto nudo,la moglie di Brakar,avente una fascia bianca che le legava i capelli,indossava

un lungo abito scuro,che lasciava scoperte le braccia e la parte iniziale del petto,Brakar indossava

un abito bianco e largo e la donna pura aveva solo un corto asciugamano,che la copriva dal seno

fino all'inizio delle gambe.

"Pastori?!"disse Brakar"Beh!…

Non posso certo negare le mie umili origini o negare di discendere da persone...sprovviste di

animali...HAHA!

...e non posso nemmeno negare che qualcuna di questi molto probabilmente fosse anche una delle

loro mogli!"

"HAHAHAHAHA!"disse il re.

Brakar si alzò,prendendo una lunga coppa che aveva la parte bassa cilindrica e la parte superiore più

larga"Vorrei fare un brindisi!..."

"A cosa?"disse il re sollevando la coppa.

"AI PASTORI!"disse Brakar.

"AI PASTORI!"disse il re che brindò con l'altro,poi mise il braccio destro intorno alle spalle di

Arai"Tuo cugino è veramente 1 spasso..."

"Di solito non si lascia andare così..."disse Arai.

"E dunque tu lavori qui a palazzo,di cosa ti occupi esattamente?"disse Brakar alla femmina pura

vicino a se.

"Faccio godere il mio re..."disse la donna.

"HAHA!"disse il re"È davvero un piacevole incontro!..."

Il sovrano si alzò e si mise la mano sinistra sul viso"Scusate,ma tutto questo bere mi ha dato alla

testa..."

"..."disse Brakar.

Il re condusse Arai verso un apertura tra 2 tende rosse"Vogliate scusarci noi ora abbiamo altro da

fare..."

Le stelle splendevano nel cielo notturno.

L'indomani…

"PREGIATISSIMI TESSUTI!"urlò un navì nella città.

"FRUTTA FRESCA!"urlò un altro"FRUTTA FRESCA!"

"SEMI GENTE!"urlò un terzo"SEMI!"

Brakar camminò per le strade e arrivò da un pastore,che aveva vicino a se una serie di animali

simili a pecore.

"Non so proprio come sdebitarmi..."disse Brakar.

"Non deve,se fosse per me le avrebbe già pagate..."disse il pastore che aveva in bocca il gambo di

una spiga e indossava una tunica marrone,che gli lasciava scoperto il pettorale sinistro,più una cinta

all'altezza della vita.

Brakar toccò la testa di 1 degli animali"Sono proprio degli esemplari ben messi."

"Ovvio che lo sono!…"disse il navì che indicò 1 degli animali,con il braccio destro"...io stesso li

nutro,li curo e me ne occupo in ogni momento."

"Grazie ancora..."disse Brakar unendo le mani davanti al petto"Questi,assieme agli altri doni,mi

inviteranno a tornare di buon grado presso il vostro mercato."

"Non mi ringrazi,in fondo è stata..."disse il navì che spalancò gli occhi"...sua maestà."

"TU!"urlò il re che si teneva la guancia con la mano sinistra e aveva 2 guardie con se.

Indossava un gonnellino bianco e aveva una fascia bianca,che dalla spalla destra andava verso il

fianco sinistro.

"TI HO TROVATO FINALMENTE!"disse il re"COME TI SEI PERMESSO DI PRENDERTI

GIOCO DI ME?!"

Brakar alzò gli avambracci e tenne le mani aperte"I...io?!

Gioco di voi?!

Non capisco."

Il re lo indicò con l'avambraccio sinistro"MI AVEVI ESPRESSAMENTE DETTO CHE ARAI

ERA TUA CUGINA!"

"..."disse Brakar.

Il re si indicò la guancia"MI HA DATO 1 SCHIAFFO QUANDO HO TENTATO DI

AVVICINARLA CON LA FORZA!"

"Io non so cosa..."disse Brakar.

Il re mise in avanti il braccio destro"E SICCOME HO LA CERTEZZA CHE SEI SOTTO UN

ETERNO NON FARÒ NULLA A NESSUNO DI VOI!...A PATTO CHE TU SPARISCA

IMMEDIATAMENTE DALLA MIA VISTA!"

"S...subito!"disse Brakar andando via.

"Che tipo..."disse il re"...ma come farà ad amministrare un popolo..."

Di ritorno sui propri passi…

Il gruppo si mise in marcia tra le montagne rocciose.

Brakar era sull'animale,silenzioso e infuriato,sotto lo sguardo di Ot,che non osava dire nulla.

Il gruppo passò su un'altura rocciosa,formando una lunga fila,trasportando molti animali simili a

capre e mucche,più un carretto,dotato di un piano trapezoidale,con 2 casse di pietra,di forma

rettangolare,poste sopra,piene di monete d'oro e di vasi dello stesso materiale.

Brakar fermò l'animale,vedendo una valle dove c'era una piccola roccia appuntita che usciva dal

terreno,e osservò una gola rocciosa,dopo di che fece accampare la sua gente e salì sulla

collinetta,dove c'era ancora l'altare di pietra,si inginocchiò e alzò le mani al cielo,urlando.

La notte seguente le stelle brillavano.

Ot crebbe,divenne adulto e un giorno portò 3 animali,simili a pecore,al pascolo.

Aveva una fascia sulla testa,formata da 2 parti,di cui una era rossa e l'altra gialla,divise da una linea

orizzontale a zig zag,indossava un abito bianco,senza maniche,e aveva una cinghia sulla pancia.

Gli avambracci erano coperti da dei bracciali d'oro.

Poco tempo dopo strinse la mano a Brakar,che aveva una fascia gialla sulla testa e indossava un

lungo abito marrone,con cappuccio.

I 2 si sorrisero.

Poco dopo Ot,avente una specie di frustino nella mano destra,parlò con un navì anziano,che aveva

un turbante in testa e indossava un lungo abito marrone,scollato e senza maniche,mentre era seduto

su una roccia.

"Dopo quelle vicende risalimmo più numerosi che mai verso il Eghai...Brakar sempre saldo al

comando...fiero alla testa del nostro popolo."disse Ot"Eppure nel mio piccolo avvertivo...qualcosa

che lo tormentava...

Forse quel pezzo di dignità...che aveva lasciato indietro…

Proseguimmo dal Eghai ritornando sulle nostre tappe fino a Aiel,nel luogo dov'era la sua tenda,tra

Aiel e Oi...al luogo dell'altare che era stato eretto.

...nell'immensità di quelle lande,ancora tutte da scoprire…

In quel tempo Brakar era molto ricco...di bestiame…

Il re ci aveva trattato molto bene...possedevamo argento e oro...in gran quantità.

Dovevamo solamente trovare il posto in cui iniziare la nostra nuova vita...ma in tutto questo periodo

e in ogni luogo...sentivo parlare di Brakar e della sua eterna senza tuttavia avvertirne...alcuna

sostanza.

A volte lo osservavo isolarsi presso l'altare fuori dall'accampamento e avevo una vaga sensazione

che avesse iniziato a dialogare con se stesso...più che con l'eterna.

La pietra è ciò che sembrava metterli in contatto…

...da allora crebbi…

E anche io cominciai ad accumulare ricchezze...possedimenti...mantenendo quel rispetto...che

dovevo all'uomo che mi aveva sostenuto...sin da giovane."

"...e dunque è così che andò la vostra storia..."disse il vecchio.

"Già,in sintesi è proprio così."disse Ot mandando gli avambracci verso l'esterno.

"Riconosco che avete avuto una vita non facile e ricca di eventi,ma tu Ot sembri esserne uscito più

che bene!"disse il vecchio.

Ot sorrise e si mise la mano destra dietro la testa,piegandola a destra"Beh!

Non mi posso certo lamentare..."

I 2 si voltarono,sentendo delle urla,e vedendo 2 navì che stavano litigando ferocemente.

Entrambi indossavano un lungo abito marrone,senza maniche,e 1 aveva il turbante in testa.

"BRUTTO BASTARDO!"urlò quello con il turbante.

"Chi?!"disse Ot.

"Oh cielo!"disse il vecchio.

"TI SPACCO LA FACCIA,PEZZENTE!"urlò quello con il turbante.

"BRUTTA CAROGNA!"disse l'altro.

"EHI VOI!"urlò Ot che li separò"CHE STATE FACENDO?

FERMATEVI!"

"Questo tuo uomo mi ha preso alcuni animali,lo posso dire perché riconosce bene le mie

bestie!"disse quello senza il turbante.

"..."disse Ot.

"Ot,non farei mai una cosa simile!"disse quello con il turbante.

"Pensi che sia scemo?..."disse il primo,indicando l'altro con l'indice sinistro"...vuoi spiegarlo tu

stesso al mio capo?"

"IO FACCIO PASCOLARE SOLO LE BESTIE CHE MI SONO STATE AFFIDATE,IDIOTA!"urlò

il secondo,indicandosi con le mani.

I 2 si afferrarono.

"NON TI DEVI PERMETTERE DI ACCUSARMI!"disse quello con il turbante.

"QUESTA È L'ULTIMA VOLTA CHE MI INSULTI!"disse l'altro"ANIMALE!"

"BASTA!"urlò Ot"DATEVI UNA CALMATA!"

Brakar,che era sul suo animale e indossava un lungo mantello blu,con cappuccio,più un lungo abito

marrone,arrivò sul posto.

"FINITELA ORA!"disse Brakar"Tutto questo baccano mi sconcerta!"

"Ah..."disse quello con il turbante.

"C...capo!..."disse l'altro.

"Qualsiasi cosa sia avvenuta..."disse Brakar.

"..."disse Ot.

"...non avrà più alcuna rilevanza,quindi ora tornate alle vostre mansioni!"disse Brakar"Ot!"

"Brakar!.."disse Ot avvicinandosi.

"Un'altra delle solite fastidiose liti fra i nostri uomini?..."disse Brakar.

"Non era niente,solo un innocuo fraintendimento..."disse Ot.

"Non è un semplice fraintendimento,queste liti stanno diventando sempre più frequenti..."disse

Brakar toccandosi il petto con la mano sinistra"...non voglio che ci sia discordia fra me e te...fra i

miei pastori e i tuoi pastori,perché noi siamo come fratelli."

Brakar indicò la valle con la mano destra"Non sta davanti a te tutto il paese?

Separati da me…se tu andrai a sinistra io andrò verso destra...ma se vai a destra me ne andrò a

sinistra."

"Si,forse è proprio necessario fare come dici tu!"disse Ot che allungò il braccio sinistro in

avanti"Dunque trasporterò le mie cose a oriente..."

"La valle del Ariag,un magnifico posto..."disse Brakar"Ottima scelta..."

Ot abbassò la testa e si allontanò"A presto Brakar!"

Ot guardò l'anziano"EHI TU!

MUOVITI DOBBIAMO LAVORARE!"

"Dici a me?"disse il vecchio"M...ma io sto lavorando..."

"Si da il caso che stiamo levando le tende...quindi dovrai seguirmi."disse Ot.

"Allora farò come dici tu..."disse il vecchio.

"Ot..."disse Brakar.

"Ti dimostrerò che si può vivere anche senza il favore di un eterno!..."disse Ot correndo.

"..."disse Brakar guardando in alto"Mia eterna,è da tempo che non ci si parla direttamente...ho

bisogno che tu ti presenti in una delle tue Oreot…

Sto agendo correttamente?…

...attendo una tua risposta.

...ho bisogno di vederti..."