ETERNI:IL CASTIGO

Sulle sponde del Gra...

Un navì era su una barca di legno,posta sull'acqua di un fiume,avente le estremità piegate verso

l'alto,con una linea che le divideva in 2,più 6 linee che andavano dal centro della divisione verso

l'esterno.

Il navì aveva un cappello marrone,indossava una tunica grigia,che lasciava scoperto il pettorale

destro,e in mano aveva una lunga canna di legno.

Nei pressi dell'antica Agon…

Le sponde del fiume erano piene di erba e poco oltre c'erano delle mura rettangolari,di pietra,con

una linea orizzontale presso la cima e delle torrette rettangolari incastonate nelle pareti,poste a

distanze regolari le une dalle altre,con delle finestrelle rettangolari e un'incavatura orizzontale

presso la cima.

Oltre le mura c'era una città.

Un navì,con cappello nero,maglietta rossa e pantaloni neri,era a terra in un angolo,seduto su un

panno scuro,con accanto un cuscino e dei sacchi.

Altri 2 navì,di cui 1 era su un carro trainato da un animale simile a un bovino,si mossero per le

strade della città.

Altri 2 erano davanti a un tavolo su cui era stato posto un sacco.

"Facciamo 3!"disse il primo.

"Facciamo 5!"disse il secondo.

Al centro della città c'era un palazzo rettangolare con un'entrata della stessa forma,avente 2

colonne formate da 8 blocchi rettangolari,posizionate intorno a essa,poi c'erano altre 2

colonne,dalla superficie liscia,che arrivavano alla base del secondo piano,dopo di che

ricominciavano ad essere composte dalle placche quadrate.

Il piano sopraelevato aveva un balcone posizionato sopra la porta rettangolare.

Il balcone era circolare,con una ringhiera di pietra sul bordo,dietro di esso c'era un'entrata

trapezoidale,con una placca rettangolare orizzontale sopra e 2 placche verticali,della stessa

forma,poste accanto.

Una navì,con addosso solo un lungo panno blu,era sul balcone,con gli occhi chiusi e i capelli,che

erano sciolti,mossi dal vento.

Dietro di lei c'era una grande stanza,dove si trovava un triclinio su cui era sdraiato un

navì,indossante solo un gonnellino bianco,avente le mani messe dietro la testa.

Ai lati dell'apertura che dava sul balcone c'erano delle tende rosse.

"…mmm."disse la navì.

"Dove vai bellezza?..."disse il navì.

Lei si tolse il panno,restando nuda.

"Vuoi per caso favorire?...mio signore?"disse lei guardandolo.

"E me lo chiedi?!..."disse lui sorridendo.

Fuori dal paese…

In un prato c'era una zona di terreno senza erba,alta e con delle piante simili a palme in

lontananza,dove era presente un navì,che era in piedi davanti a 5 bambini,di cui 2 erano puri.

Il navì indossava un lungo abito grigio,2 dei bambini blu avevano l'abito marrone,senza

maniche,il terzo invece aveva le maniche lunghe,mentre i puri avevano l'abito bianco senza

maniche.

"In fondo so bene che alcuni di voi staranno pensando...che essere venuti qui corrisponda a una

perdita di tempo..."disse il navì indicando il paesaggio con la mano destra"...e che la vera vita si

svolga in paese assieme a tutte le altre persone.

Ma non è così!"

Il navì raccolse da terra una lastra ovale,composta da un materiale simile all'argilla,e la mostrò agli

altri,alzando la mano sinistra.

La lastra era piccola ed era dotata di 10 linee orizzontali,aventi dei simboli incisi sulle prime 2 e

altri sulla quinta.

"Vi sono cose ben più importanti ai fini sociali."disse il navì.

"..."disse 1 dei bambini.

"...e questo è 1 di quei luoghi dove meglio si può apprendere la nostra storia...il nostro

potenziale."disse il navì"Dovreste considerarvi estremamente fortunati...perché a pochi è riservato

il privilegio...di poter apprendere la conoscenza e gli strumenti per conservarla...quella che dice a

noi e agli altri ciò che siamo e siamo stati...e successivamente tramandare i contenuti..."

"Come può tutto ciò difendere il nostro regno?..."disse 1 dei bambini"Mio padre è un militare."

"Pensi forse che sia più utile combattere?"disse il navì adulto"Ricorda che quelli che usano la

spada sono mossi da coloro che sanno cosa fare e per cosa combattere...e questi che sanno sono i

sapienti più vicini alla volontà dei grandi del cielo...

In quella palla,se tu vorrai,potrai inserire concetti che rappresentano la tua cultura e la tua storia...e

influenzare chiunque altro su questa terra...e fare in modo che anche persone molto lontane possano

sempre sapere chi tu sei e chi sei stato...

Su,ora affondate i palmi nella sostanza..."

I navì affondarono le mani nel suolo.

"Ed estraetene quanta più ne potete...e di quella manciata fatene una palletta."disse il navì"È vero

che anche questo può essere un gioco...ma va preso in modo molto molto serio."

I navì e i puri fecero delle pallette con la sostanza.

"Tiratela sulla vostra tavoletta..."disse l'adulto e i bambini lo fecero"...e stendetela per bene."

I bambini presero una spranga rettangolare e la usarono per spalmare la sostanza.

"Tentate di dare alle vostre future tavolette una forma e struttura precisa così da divenire solida...a

seguito della cottura che avverrà in paese,presso la fornace..."disse l'adulto.

"Fatto!"disse un bambino.

"Ora veniamo al tema di oggi..."disse il navì che camminò con le mani dietro la schiena,poi si mise

la mano destra sul mento"Dunque vediamo...confesso che non avevo ancora pensato a nulla."

"Uff..."disse un puro che si mise la mano destra sotto il mento.

"Ci sono!..."disse il navì mettendo il braccio sinistro verso l'esterno e tenendo il dito indice in

alto"Tramanderete la storia di Amair…

Ora ricopiate seguendo le mie indicazioni...cercate di essere precisi..."

1 dei navì bambini prese un'asticella e la premette sulla sostanza,lasciando un primo simbolo.

"...scoprirete una storia avvincente...in quel tempo molto lontano..."disse il navì.

Altrove…

I 2 sacerdoti avevano finito il pane.

Brakar era in piedi e con le mani dietro la schiena.

"Raffermo..."disse Thanos.

"Credo che ci siamo dilungati troppo..."disse un sacerdote"...per noi è venuto il momento di

andare."

"Prima di partire desiderate che vi lavi i piedi?"disse Brakar.

"No...sarebbe inutile...ne abbiamo di strada da fare..."disse Thanos sorridendo e mostrando i

denti,poi si mise la mano sinistra sul mento"Di un po' caro Brakar...data la tua vetusta età pensi di

riuscire a fare una camminata?"

"Posso provarci mio signore..."disse Brakar.

"Mi fa piacere sentirtelo dire!..."disse Thanos.

"Nel frattempo ci dirigiamo verso il paese..."disse il sacerdote a destra,che indicò il cielo con

l'indice sinistro.

"Ma per una migliore copertura necessitiamo di alcune informazioni."disse l'altro sacerdote"Si

parla dell'evento attorno alle prime luci della prossima alba!"

"Riusciremo per tempo,avete la mia parola..."disse Thanos chiudendo gli occhi.

I 2 sacerdoti si misero i cappucci e si alzarono.

"Contatteremo il resto della squadra a missione avvenuta…"disse 1 dei 2.

"Fai il bravo,Brakar!..."disse l'altro.

"!…"disse Thanos.

"Ehm...saluti..."disse Brakar.

I 2 si allontanarono.

Brakar li osservò allontanarsi e si mise la mano destra sulla fronte,per farsi ombra"Mio eterno,non

lo direi mai per mancarti di rispetto,ma francamente...devo ancora comprendere il motivo di questa

visita..."

"Si sono allontanati a sufficienza?"disse Thanos.

"Parrebbe di si!..."disse Brakar.

"Bene,perché non ne potevo più di quei 2..."disse Thanos.

Brakar si voltò verso di lui"?!..."

Thanos mise la mano destra sulla cintura"Ora dammi qualche istante..."

L'eterno prese un piccolo e sottile cilindro di metallo,avente la punta circolare con un buco in

cima,poi afferrò una piccola lastra di metallo rettangolare,divisa in 2 parti da una linea posta al

centro,mise le 2 parti dell'oggetto in obliquo verso l'alto e ci passò sopra la punta del

cilindro,facendo scendere da esso una polvere grigia.

"Se i miei occhi non mi ingannano quella è..."disse Brakar.

"Polvere di elementale."disse Thanos"I resti dei loro corpi.

Hai buon occhio mio fedele!"

Thanos fece uscire un filamento di energia azzurra dal suo indice destro ed esso entrò nella

polvere"Così è meglio.

Ma spero di poter confidare nella tua riservatezza!

Sarà il nostro piccolo segreto…

Sai,noi eterni siamo un po' restii a concederci tali vizi..."

Thanos si tappò la narice sinistra con l'indice,si mise il cilindro nell'altra narice,poggiando

l'estremità opposta dell'oggetto sulla placca rettangolare,e inspirò la polvere.

"Cosa?!"disse Brakar sconvolto.

Gli occhi di Thanos si illuminarono di luce arancione e divennero fosforescenti,mentre lui arcuava

le sopracciglia,poi si alzò e mise il braccio sinistro verso l'alto"SI!"

L'eterno sorrise verso il cielo"COSÌ!..."

"M...mio eterno...state bene?..."disse Brakar sconvolto.

Thanos si chinò sul tavolo,sbattendo leggermente le mani"HAHAHA!

MAI STATO MEGLIO!"

"Uh..."disse Brakar che si riparò con gli avambracci.

"Suvvia non temermi!"disse Thanos.

"!…"disse Brakar terrorizzato.

"...mio fedele Brakar."disse Thanos che chiuse gli occhi"Ora io e te...andremo a farci un bel giro e

intanto ti spiegherò cosa sta per succedere..."

Brakar chiuse gli occhi"Ai suoi ordini..."

Thanos sorrise istericamente"...e per prima cosa ti ricordo che dopo la bella visita che ho fatto a tua

moglie lei ti partorirà colui che sarà tuo erede."

Arai,che era tornata giovane,si trovava sotto le coperte e dormiva con una fascia marrone sulla

fronte.

Qualche ora dopo...sulle alture che sovrastano la valle…

Brakar camminò a fatica sulla salita di una montagna,avente un albero spoglio in cima.

"Non ce la faccio più!..."disse Brakar"Le mie povere ossa..."

"Un ultimo sforzo!"disse Thanos che si era rimesso il cappuccio.

"Thanos!..."disse Brakar piegato in avanti"Sono troppo vecchio per queste cose..."

Thanos spalancò il braccio destro una volta che entrambi furono arrivati sulla cima"Ammira

Brakar!"

"Oh..."disse Brakar vedendo un'immensa valle desertica,con un fiume e 6 città collocate intorno

ad esso"LA VALLE DELLE SEI CITTÀ!

Ma,Orri,Oma,Oar,Ebo e Orar!…

Non le avevo mai ammirate al crepuscolo..."

"Il grido che giunge a Onyel da Ma e Orri è molto grande..."disse Thanos"Volevo scendere a

vedere se proprio hanno fatto il male di cui mi è giunta voce oppure no,lo voglio sapere..."

"Conosco per fama questi centri,sono stato in alcuni di essi per ragioni puramente commerciali con

la mia famiglia..."disse Brakar"E se non vado errato...alcuni miei parenti trovarono sistemazione

presso questi antichi insediamenti."

"Sappi che su queste città verte una sentenza di morte...a seguito delle loro scelte sia i cittadini che i

loro alleati verranno puniti una volta per tutte..."disse Thanos.

"Puniti?"disse Brakar"Ma se si dovessero trovare 50 dei nostri?"

"Immagino che questi verrebbero risparmiati!"disse Thanos"Sarebbero prelevati con efficienza."

"Mi perdoni!"disse Brakar"Se ve ne fossero 18?..."

"Vale la stessa cosa!..."disse Thanos.

"Perdoni la mia insistenza,ma se tra questi ve ne fossero 9?..."disse Brakar.

Porta di Ma…

I sacerdoti arrivarono alle mura rettangolari di una città,dentro cui erano incastonate sottili colonne

di pietra con una placca rettangolare in cima.

Sulle pareti c'era un enorme portone di legno rettangolare aperto,con intorno 4 grosse colonne di

pietra aventi 2 incavature rettangolari ciascuna,e sopra di esso c'erano 7 enormi mattoni

rettangolari.

"Vi è una folla numerosa presso l'entrata."disse 1 dei 2 sacerdoti.

"Cerchiamo di evitarla..."disse l'altro"...ricorda che non dobbiamo dare nell'occhio…siamo in veste

di nomadi..."

Presso una zona del muro c'era una folla che si era accalcata intorno a un tavolo e seduto su una

poltrona c'era Ot,che aveva un lungo abito marrone e una fascia rossa in testa.

Molti navì avevano dei sacchi con dentro dei denari.

"...in fondo sono troppo impegnati a mercanteggiare..."disse il primo sacerdote.

"..."disse Ot che guardò verso i 2.

"Ecco a voi."disse un navì dando un sacco di monete a un altro,che era dietro il tavolo"Ne voglio 3

sacchi!..."

"!"disse Ot che si alzò"Puoi continuare momentaneamente senza di me?..."

"Certo...nessun problema."disse il navì dietro il bancone.

"?"disse il primo sacerdote.

"Miei signori vi prego di arrestarvi solo un momento!"disse Ot.

"Cosa vuoi commerciante?"disse il secondo sacerdote.

"Non vi ho mai visto da queste parti,siete per caso di passaggio?"disse Ot.

"Non sono affari che ti riguardano..."disse il secondo sacerdote.

"Posso avere l'onore di ospitarvi?"disse Ot.

"Pensavamo di alloggiare in centro presso la piazza..."disse il secondo sacerdote.

"Ve lo sconsiglio,sono giorni che in paese si vivono situazioni agitate e tumultuose,molto scomode

per dei forestieri come voi...mi chiamo Ot!"disse Ot.

"Un momento..."disse il primo sacerdote"È molto diverso dal riferimento inviato..."

"Che cosa ti aspettavi...comunque è il nostro navì..."disse il secondo sacerdote.

"Fai strada pandoriano..."disse il primo sacerdote.

"Sappi che abbiamo una serie di informazioni urgenti da riferirti..."disse il secondo sacerdote.

"Avrete la mia più totale discrezione!"disse Ot.

Un navì iniziò a notarli"?!"

"So come funzionano le regole di voi del cielo...non vi piace farvi notare..."disse Ot"In questa città

ognuno è solito farsi gli affari suoi..."

I 3 camminarono nel paese,che era composto da case rettangolari con entrate a trapezio

allungato,finestrelle rettangolari e a volte c'era una seconda placca rettangolare sui tetti.

"..."disse il navì che li aveva visti.

"Anche se questi,sono tempi assai difficili per tutti noi..."disse Ot.

Un puro sussurrò all'orecchio del navì"Ps...s..."

Ot li condusse presso una casa a un solo piano,con la parte centrale rettangolare,avente la porta di

legno con un cerchio inciso sulla zona superiore e dotata di 2 semi circonferenze perpendicolari a

quella centrale.

C'erano 2 piccole colonne rettangolari ai bordi dell'entrata,2 finestrelle rettangolari,di cui una era

da una parte e una dall'altra,era presente una placca rettangolare formante il tetto,con una ventina di

travi rettangolari che uscivano dalla zona frontale,c'era un buco quadrato sulla parte posteriore

sinistra del tetto,erano presenti 2 costruzioni,rettangolari e perpendicolari,messe ai lati di quella

centrale,da cui partivano 3 blocchi quadrati per lato,diretti verso la zona frontale della costruzione,e

dietro l'abitazione principale c'era un altro edificio rettangolare.

"Inoltre vorrei farvi conoscere le mie bellissime figliole...esse non hanno ancora conosciuto navì

perché immagino nessuno sappia apprezzare la loro dolcezza..."disse Ot"Ho sentito storie davvero

curiose su voi sacerdoti,ovunque andiate vi circondate di belle donne...non che vi sia qualcosa di

male per carità..."

Ot apri la porta"Tesori miei siete in casa?"

Le 2 figlie si voltarono verso la porta.

Entrambe indossavano un largo e lungo abito grigio,che lasciava scoperto solo il viso secco e

allungato.

"Padre?"disse la prima.

"PADRE!"disse la seconda.

Le 2 lo abbracciarono.

"Ehi!"disse lui che per poco non cadde"Tesorini!

Ouch!"

"Che bello!"disse la prima"Ha scelto di passare la giornata con noi!"

"Piano!"disse lui"Piano!

Mi soffocate!"

"Hahaha!"disse la prima figlia.

"Ma come?..."disse la seconda"Non sei contento di vederci?"

La madre,che aveva un bellissimo aspetto e indossava lo stesso abito delle figlie,arrivò in quel

momento.

"Sei rincasato presto quest'oggi,come mai?"disse lei.

"Ciao cara...vedi ho incontrato per strada 2 ospiti molto particolari..."disse Ot.

Una delle figlie vid spalancò gli occhi"...loro!

Da dove vengono?

Cosa hanno addosso?"

"Uhm...ora capisco perché attaccheranno la città..."disse il primo sacerdote.

"Prego miei signori,siete miei ospiti e potrete fare come se foste a casa vostra!"disse

Ot"Accomodatevi!"

"Non hanno sicuramente preso dalla madre..."disse il secondo sacerdote.

Più tardi…

La luna splendeva nel cielo.

Un sacerdote era seduto al tavolo con Ot,mentre l'altro era in piedi.

"...e siccome l'intento è quello di radere al suolo la valle...questo qui non è più posto sicuro per te e

la tua famiglia..."disse il sacerdote che era seduto.

"Onyel ha davvero scelto questo?"disse Ot"Ma io ho sempre lavorato con onore e dedizione!..."

"Non riescono a localizzare il luogo dove si trova il presunto elementale corruttore."disse il

sacerdote seduto"Devi comprendere,non si tratta di una questione personale."

"Ma colpisce pur sempre il singolo individuo..."disse Ot.

Le 2 figlie erano dietro un angolo e osservavano la scena.

"Chissà di cosa stanno parlando..."disse la più alta.

"Che noia...se ne stanno li ormai da ore..."disse la più bassa.

"Magari una proposta di matrimonio!..."disse la più alta.

"Oh sarebbe perfetto..."disse la più bassa"Sono 2 fusti interessanti...preferisco quello in piedi,più

rude e austero."

"Il nostro compito è quello di scortarti fuori da questo centro,francamente non so nemmeno il

motivo..."disse il primo sacerdote mettendo in alto l'indice destro.

"La vita,la pellaccia,certo,ma..."disse Ot"...il fatto è che mi ero così ben sistemato..."

Il navì si mise le mani fra i capelli e abbassò la testa"Tutto questo stravolgerà la mia vita per

l'ennesima volta..."

"Ma che maschio sei?!"disse 1 dei 2 sacerdoti"Lo vuoi capire che non c'è altro tempo?"

Una voce venne udita dal buco sulla porta"OT!

STRANIERO!"

Fuori dalla casa c'era una folla imbestialita,con torce accese,composta da navì adulti,puri,donne e

bambini.

"Allora?"disse un navì indossante un lungo abito nero"Cosa stai aspettando?!...non vorrai

costringerci a buttare giù il battente!...

...possiamo risolverla per molto meno!

In fondo tu non ci interessi!"

I 2 sacerdoti si misero il cappuccio.

"Tenetevi pronti a partire..."disse il primo sacerdote.

"Nel frattempo proverò a intrattenerli..."disse Ot.

"Non mi ripeterò un'altra volta."disse il navì"Conterò fino a 3!

1!…

2!…

...e..."

Ot aprì la porta e li salutò,sorridendo"M...ma che succede?…

Non capisco il motivo di tanto scompiglio.

Ci sono forse problemi con i miei ospiti?...vi prego di lasciarli stare,non hanno fatto del male a

nessuno."

"?..."disse il navì.

Ot mise gli avambracci in avanti e continuò a sorridere"Facciamo così...io ho 2 giovani figlie che

non hanno ancora conosciuto navì...e una bellissima moglie che è molto aperta di mente...

Prendete loro e potrete farci quel che volete!...a patto che i 2 ospiti vengano lasciati stare…

...allora?

Affare fatto?!..."

Un navì,con un abito grigio,lo indicò con la mano sinistra"Costui è venuto qui come straniero e

vuole fare da arbitro!

Ora faremo a te peggio che a loro!"

"Oh no!..."disse Ot spaventato"Qui si mette malissimo..."

"TIRATI VIA!"urlò un navì che si avvicinò con altri 3.

"NO!"urlò lui"NO!

UN MOMENTO SIGNORI!"

"Prendete questo parassita!"disse un navì.

"Ot!..."disse il primo sacerdote che mise fuori la mano sinistra e gli afferrò la manica destra.

"Che?!..."disse Ot.

"FERMATELO!"urlò il navì.

Ot fu gettato a terra nella casa"OFF!"

"Vuoi forse farti linciare?!"disse il primo sacerdote"Togliti di qui!"

Il sacerdote si mise contro la porta mentre la folla tentava di aprirla.

"Ostici questi..."disse il sacerdote.

"MALEDETTI,NON POTRETE SERRARVI IN ETERNO!"disse un navì"SIETE SPACCIATI!"

"A questi ci penso io..."disse il secondo sacerdote che prese una sfera di metallo da una tasca del

lungo abito.

"CODARDI!"urlò un navì vicino al buco sulla porta"VENITE FUORI!"

Il sacerdote mise la sfera vicino all'apertura.

"Tu..."disse il navì.

La sfera emise una luce tale da far sanguinare gli occhi di tutti.

"WOOOH!"urlò un navì.

"AAAAAH!"disse una navì.

"EHI!"disse un secondo navì"MA CHE SUCCEDE?!

DA DOVE VIENE QUESTA LUCE?!"

"N...non ci vedo più..."disse il navì che era più vicino alla porta"I miei occhi!..."

"AIUTO!"urlò una navì"Dove sono?!"

Un altro navì si mise le mani sugli occhi"BRUCIA!

QUEI BASTARDI CE L'HANNO FATTA!"

Il primo sacerdote allungò la mano destra verso Ot"Approfittiamo del momento per fuggire dal

retro!...coraggio dietro di me!"

"Alzati Ot,non è il momento di temporeggiare!"disse il secondo sacerdote.

Ot si alzò e vide che tutta la sua famiglia era spaventata.

"Lascerai in questa città ogni tuo bene materiale...e non potrai mai più farvi ritorno!"disse il

secondo sacerdote.

"Seguitemi!"disse il primo sacerdote che corse fuori"...e restate uniti!"

Ot e la sua famiglia andarono dietro ai 2.

"Possiamo fermarci momentaneamente dai miei generi!..."disse Ot.

"D'accordo,ma solo per questa notte,domani partirete alle prime luci dell'alba!"disse 1 dei 2.

Alba...

Foce dei fiumi…

...centro di comando orientale...

Sopra il tempio rettangolare,in cima alla piramide,c'erano 7 strutture volanti di metallo,aventi una

forma ovale,divise in 2 da una linea orizzontale.

La parte inferiore aveva 2 linee curve che isolavano la zona centrale dal resto e al centro c'era una

placca conica,con la parte finale piatta e dotata di un buco circolare nella zona centrale,mentre la

parte superiore era dotata di una placca curva alle estremità e al centro c'era una grossa placca

conica,con la zona superiore piatta,avente decine di placche rettangolari curve attaccate su di essa.

Dietro questa placca conica c'erano 2 aste orizzontali che andavano all'esterno,terminanti con 2

placche a semicirconferenza.

Dentro i mezzi c'erano diversi rettili,che vedevano la struttura sottostante in quanto il pavimento era

trasparente dall'interno,e al centro dell'ambiente c'era una colonna di metallo con la base a

imbuto,avente un rettangolo inciso su di essa,e la parte alta che entrava in un secondo imbuto.

"Il carico è stato portato a bordo e i serbatoi sono saturi."disse un rettile"Mentre la restante parte

della squadra è già in volo…

C'è altro?..."

"È tutto...mettetevi in marcia!"disse Daina.

"Ricevuto..."disse il rettile.

I mezzi iniziarono ad allontanarsi dal tempio.

"Partiti...impostazione della rotta..."disse il rettile"...direzione Mar Grande,segno le coordinate."

Un secondo rettile portò una bombola di metallo in un altro luogo,aprendo una porta scorrevole

rettangolare.

Vicino alla colonna centrale arrivarono 5 rettili.

"Ho ricevuto la conferma dalle altre unità..."disse il rettile in comando"Piano comunicativo attivo…

Siamo ora tutti sintonizzati sulla missione.

Noi seguiremo i vostri spostamenti a distanza e vi avviseremo per eventuali rettifiche.

Riprenderemo a breve i contatti!"

I mezzi andarono verso il deserto.

Nella direzione opposta…

Ot e le figlie stavano scalando una montagna.

"Ma non possiamo procedere ancora!..."disse la figlia più alta.

"Coraggio figliole,ricordate quali sono state le parole dei sacerdoti?!..."disse Ot che aveva un

bastone nella mano destra e indossava un lungo abito marrone con cappuccio"Di non voltarsi mai

indietro...e di salire sulle alture per aver salva la vita!"

La figlia più grande si voltò verso la città"Ma nostra madre?"

"Già...è rimasta per convincere gli altri a partire con noi..."disse la seconda figlia.

"..."disse la più grande.

Ot raggiunse le 2"Francamente io non conosco le ragioni esatte per cui sia rimasta indietro,ma so

che l'ordine era portare in salvo me e quanto più possibile...

E questo a quanto sembra conta più di ogni altra cosa…

Spero solo che si sbrighi..."

Ot guardò il fiume.

"Squadrone Ar...stiamo transitando sopra il confine..."disse il rettile"A breve saremo in vista dei

centri alleati,armiamo i reattori."

"Molto bene,così ognuno di essi riceverà...il suo castigo!"disse Daina.

"Siamo appena entrati nella valle...risaliamo il fiume."disse il rettile.

In quel momento arrivò un altro mezzo volante.

Aveva la parte centrale inferiore piatta,la zona superiore era dotata di un bozzo ovale,obliquo verso

l'alto,e la parte posteriore del mezzo era curva verso il basso.

Ai lati dell'oggetto c'erano 2 grosse placche,aventi la zona attaccata al centro del mezzo piatta e la

parte esterna curva e cava,che erano lunghe quanto l'astronave stessa e da esse uscivano 2 placche

rettangolari sottili,larghe e lunghe,con altre 2 placche più piccole ciascuna,e in cima a esse c'erano

2 grosse sfere di metallo che emettevano scariche elettriche gialle.

"A ognuno il proprio centro abitato..."disse un rettile che poi vide l'altro mezzo"E quello?…

No..."

L'astronave sparò un raggio dalle sfere e colpì il bordo destro dell'altro mezzo.

L'esplosione scagliò via il rettile"AAAAAH!"

"I convertiti!"disse un altro rettile in un'altra astronave"Nessuno ha avvisato della contraerea!

Un Ar è stato colpito!"

La parte posteriore del mezzo colpito esplose.

"STIAMO PRECIPITANDO!"urlò un rettile all'interno"NON POSSIAMO PROSEGUIRE!"

"Dirigetevi sul centro abitato!..."disse Daina"Fatelo per la nostra causa..."

"Ehi...guarda lassù..."disse un navì in una città sottostante.

Tutti guardarono in alto.

"Cosa significherà?"disse un secondo.

"C'è qualcosa che non va!"disse un terzo.

Un quarto navì allungò il braccio sinistro verso il cielo"Date retta a me,quello non è 1 dei nostri!

È diretto verso di noi!"

La folla iniziò a correre.

"VIA VIA!"urlò un navì"PRESTO!"

"CHE ABBIAMO FATTO DI MALE?!"urlò una navì.

Un navì,con un cappello rosso,dotato di righe verticali nere,più un tessuto marrone che usciva da

esso e un lungo abito grigio,guardò in alto"Dunque alla fine sono passati alle maniere forti...per

tutte queste persone è ormai troppo tardi..."

Il mezzo si stava per schiantare sulla città.

"Elementale...sto venendo da te!..."disse il navì che chiuse gli occhi e si lasciò cadere

all'indietro,poi l'astronave lo schiacciò e produsse un'immensa esplosione a cupola che distrusse la

città.

Degli abitanti restarono solo delle statue immobili e carbonizzate,fumanti da occhi e bocca.

"La prima è partita!"disse un rettile"Eludete la difesa!

Svelti procediamo con le successive!"

Un mezzo arrivò su un'altra città.

"Siamo esattamente sopra...pronti...fuoco!"disse un rettile all'interno.

Dal buco inferiore uscì un raggio giallo che produsse un'immensa esplosione.

"Bersaglio colpito!"disse il rettile.

Dei navì nella città erano rimaste delle statue carbonizzate.

"Ai prossimi lanci...correggerete il raggio d'azione,che sia delimitato di poco oltre il confine

cittadino..."disse Daina"...così da colpire il più efficacemente possibile tutti coloro che ora

tenteranno di fuggire!"

"Procediamo..."disse un rettile"Terzo bersaglio..."

Un'altra città venne bombardata.

"Colpita..."disse un rettile.

In un'altra città un navì pianse guardando in alto"DOV'È FINITA LA NOSTRA BUONA

SORTE?"

Un altro navì corse"NON VOGLIO MORIRE!"

"Questa volta è proprio la fine..."disse un terzo che rimase fermo.

"Bersaglio agganciato..."disse un rettile"...LANCIARE!"

Un'altra città fu distrutta.

La folla di Ma iniziò a correre.

"AIUTO!"disse una navì.

Un navì afferrò un altro"BRUTTO BASTARDO!

TE LO DICEVO IO!..CHE OT E I SUOI NON STAVANO AFFATTO DICENDO

SCIOCCHEZZE,CI HAI UCCISI TUTTI!..."

"I...io..."disse il secondo navì piangendo.

La gente continuò a correre.

"SI SALVI CHI PUÒ!"urlò un navì"VIA!

VIA!

SONO DECISI A TOGLIERCI DI MEZZO!

LA PROSSIMA SARÀ PER FORZA LA NOSTRA CITTÀ!"

Il navì dall'abito nero,che era stato accecato,si trovava per le strade e aveva una benda marrone

sugli occhi"Cos'è questo baccano?..."

L'essere si abbassò la benda dall'occhio destro"...uhm?!

E quelli?…

Non sono dei nostri..."

Il rettile in comando allungò il braccio sinistro verso il basso"Tutte le altre 5 sono andate.

Puntamento sul centro cittadino...quantitativo calibrato..."

Il rettile aprì la mano"...liberare l'ultima delle armi!..."

"...Oh no!..."disse il navì che venne colpito dal raggio e la città esplose.

"Colpita!..."disse il rettile.

Ot abbracciò le figlie e vide 6 esplosioni atomiche"Non era dunque una farsa…

L'ira degli eterni si è fatta tale...da radere al suolo tutta la zona...cosa rimarrà di questo nostro

grande regno?…

Non temete miei tesori ormai siamo lontani,dovremo pertanto essere al sicuro!..."

Le 2 figlie piansero.

"Quanta distruzione!..."disse la più grande.

"Saranno morti tutti!..."disse la più piccola.

"È probabile che nessuno sia sopravvissuto eccetto noi 3..."disse Ot.

Onyel era sospeso nella struttura circolare nello spazio e osservava la scena dall'ologramma sulle

vetrate.

"Vedete?"disse Ot"Questo è quel che accade...quando il piano degli eterni si fa arma cruenta...che

si abbatte sul navì!…così senza pietà...e senza remore!"

Brakar vide la luce delle esplosioni venire da oltre le montagne,mentre Thanos saliva sull'Ov.

Ot si voltò e si allontanò"Ma non possiamo indugiare proprio ora...dobbiamo proseguire!

...non c'è più nulla da vedere..."

"Ma...nostra madre?..."disse la figlia più grande.

"Anch'essa fa parte di coloro che hanno scelto...niente è sopra il giudizio degli eterni!..."disse Ot"E

per quanto me ne possa rammaricare...così stanno le cose..."

Della moglie di Ot rimaneva un corpo carbonizzato,messo in ginocchio,senza il braccio sinistro,con

un panno bruciato e lungo sulla vita e il braccio destro che stava cadendo a pezzi.

Il volto della navì aveva le orbite quasi cave ed era senza naso,oltre che fumante.