ETERNI:SEGNI

Pianeta Pandora...

Notte...

In una pianura desertica era presente una casa di pietra,rettangolare e dotata di 3 parti,di cui una era

frontale e le altre erano posteriori e laterali,più una quarta zona,che era cubica,posta alla destra di

quella frontale.

Ogni sezione dell'abitazione,che era dotata di 3 piani,aveva una porta di legno e 2 finestre,di forma

rettangolare e fornite di tende marroni,e il bordo dei tetti,che erano dotati di una piccola

costruzione cubica,fornita di una porta di legno,ciascuno,era leggermente rialzato rispetto al resto

della superficie.

Intorno alla costruzione era presente un grande prato rettangolare,i cui lati esterni erano dotati di

una staccionata di legno.

In quel momento c'erano 3 masse di energia azzurra che volavano sopra la zona,a centinaia di metri

di altezza,restando a una distanza di 30 metri l'una dall'altra e muovendosi in maniera irregolare.

Alba...

In mezzo al deserto c'era una grande casa di pietra,alta 2 piani e divisa in varie sezioni.

Il primo piano era composto da una parte quadrata,a destra,e da una rettangolare,a sinistra,connesse

tra loro e dotate entrambe di un'entrata rettangolare,avente una porta di legno ciascuna,più 2

finestre rettangolari,fornite di tende marroni interne,posizionate su ogni faccia.

Il secondo piano era identico al primo,ma meno largo,e i 2 tetti erano forniti di una costruzione

cubica ciascuno,dotata di un'entrata rettangolare.

Davanti all'abitazione erano presenti dei campi coltivati,con piante di vario genere.

Al secondo piano della struttura,dentro una stanza quadrata,era presente Ael,che dormiva nudo su

un letto imbottito,poggiato sopra una placca di legno,avente delle coperte marroni e dotato di un

cuscino rosso e cilindrico.

Nello stesso ambiente erano presenti anche 2 sgabelli di legno,posti vicino a un tavolo,fatto dello

stesso materiale,messo davanti alla parete opposta rispetto al letto.

Ael si svegliò di soprassalto e si mise seduto,guardandosi intorno,dopo di che si alzò e indossò il

lungo abito marrone.

Poco dopo venne udito un urlo femminile,proveniente dall'esterno della casa,e Ael si mise davanti

all'entrata della stanza,fissando l'esterno,dopo di che percorse un corridoio rettangolare,avente delle

finestre,dotate di tende marroni,sottili e rettangolari,giungendo in una grande stanza

rettangolare,dove c'erano altri 2 letti identici al suo,con 2 tavoli di legno,aventi ciascuno 1 sgabello

davanti,messi sulla destra.

Sulla parete a sinistra era presente un'altra tenda,di colore marrone,con dietro una finestrella.

Al piano inferiore era presente un altro letto,su cui stava dormendo un secondo navì adulto,ma più

giovane del primo e avente i capelli bianchi,che era a pancia in sotto sul lato sinistro dell'oggetto.

Nella stanza erano presenti 2 tappeti,rettangolari e marroni,posti ai lati del letto,un tavolino

rettangolare e 1 sgabello,messi dalla parte opposta di quest'ultimo,più una finestra

rettangolare,dotata di una tenda marrone,posizionata dietro il letto.

Un secondo urlo femminile fece svegliare di soprassalto il navì,poi lui si girò e cadde dal letto,dopo

di che si rialzò e andò verso l'uscita della stanza.

Ael uscì dall'abitazione poco dopo,guardandosi intorno e camminando velocemente,poi raggiunse

l'altro,indossante un lungo abito bianco,che si stava guardando intorno.

"Dove sono?"disse il navì più giovane.

"Non lo so."disse Ael guardando verso destra.

"PADRE!"urlò la voce maschile di un navì bambin si voltarono verso un campo molto

grande,pieno di vegetali alti più di loro"ZIO AGRAB!"

"PADRE!"urlò la voce di una navì bambina.

I 2 corsero tra le piante.

"Organ?..."disse Ael che arrivò,insieme all'altro,su un piccolo sentiero.

Entrambi guardarono verso sinistra,vedendo che la stradina terminava poco dopo,poi si voltarono

verso destra e videro che in lontananza c'era una piccola navì,indossante un lungo abito grigio,dopo

di che i 2 corsero verso di lei.

"Oril…!"disse Ael che si accucciò e mise le mani sulle spalle della navì bambina,mentre l'altro

continuava a guardarsi intorno"Oril…

Dov'è Organ?

Oril?"

"Ci sei anche tu nel mio sogno?…"disse la navì bambina con un tono di voce privo di emozioni.

"Cosa?..."disse Ael"Questo non è un sogno…"

"PADRE!..."disse la voce di un navì bambino,proveniente da sinistra,dopo di che Ael si alzò e

corse,mentre Agrab prendeva in braccio la navì bambina.

"Andiamo..."disse Agrab seguendo l'altro.

I 2 adulti si fecero strada tra le piante e Ael si mise in ginocchio alla destra di un navì bambino,poco

più grande della femmina,che indossava un lungo abito grigio,senza maniche.

"Organ?..."disse Ael"Che succede?"

"Gli animali si lamentavano...ci hanno svegliati."disse il piccolo navì,poi il padre gli mise la mano

destra sotto il mento,girandogli il volto verso di se.

"Ti sei fatto male?"disse Ael.

"È opera dei potenti."disse Organ.

"Che cosa,Organ?"disse Ael e il figlio gli afferrò la mascella,con la mano destra,girandogli la testa

verso destra.

Ael spalancò gli occhi,si alzò e avanzò lentamente,arrivando in una zona dove le piante erano

liquefatte e sul terreno c'era una macchia irregolare nera,larga decine di metri.

Poco dopo fu raggiunto dagli altri 3.

Il sole di quel pianeta stava illuminando anche l'altra abitazione di pietra.

2 navì si avvicinarono alla casa,camminando sul prato circostante.

Quello a destra era un maschio,indossante un lungo abito grigio,a maniche lunghe,e dotato di un

piccone,tenuto con la mano destra,mentre a sinistra c'era una femmina,che indossava un lungo abito

blu scuro,dotato di un cappuccio tirato su,e aveva una ciotola,coperta da un panno marrone,tenuta

con entrambe le mani.

Nell'abitazione c'era una stanza di pietra,dalle pareti lisce,avente un tavolo di legno,dotato di 3

sgabelli,posto davanti al muro a sinistra,mentre sulla parete destra c'era un'entrata,fornita di una

porta di legno,e nella stanza erano presenti altri 2 tavoli,messi davanti al muro posizionato alla

destra dell'entrata,con sopra varie ciotole,aventi dei panni marroni su di esse.

"È appena l'alba e già fa molto caldo..."disse la femmina navì.

"Pare proprio di si,mia cara."disse il maschio navì"Il cerchio di luce non diminuisce mai il suo

calore..."

I 2 entrarono dalla porta situata sulla zona frontale della sezione della casa posta davanti,accedendo

a un ingresso rettangolare e lungo,con una scala a destra e un'entrata a sinistra.

"...tanto che a volte vorrei che ci fosse sempre il cielo della pioggia."disse il navì

maschio posando l'oggetto,alla destra della porta"Tuttavia...sappiamo che senza quella luce...non

crescerebbe nulla...e non avremmo di che sfamarci."

"Vero…"disse lei che oltrepassò l'entrata posta a sinistra,accedendo alla stanza dove c'erano i 3

tavoli,mentre lui saliva le scale,andando al piano di sopra.

La navì si avvicinò alla porta di quella stanza e pensò"Ma che strano..."

Lei chiuse la porta e pensò"...non ricordavo di averla lasciata aperta...che sbadata che sono."

"Piccola,siamo tornati..."disse la voce del navì maschio proveniente dal piano superiore"Aglig?…

Aglig?..."

Poco dopo il navì scese le scale rapidamente"MOGLIE!..."

La femmina navì gli si avvicinò.

"Nostra figlia non risponde e al piano superiore non c'è..."disse il navì maschio che corse verso le

altre 2 parti della casa"AGLIG?…"

La navì si diresse verso l'entrata,aprì la porta e corse fuori"AGLIG?!"

"AGLIG?"disse il maschio che era dentro una delle 2 parti laterali della casa.

In quel momento Tyvron era nella struttura di metallo danneggiata e stava camminando per dei

corridoi metallici,aventi 5 linee,emananti luce gialla,incise nelle pareti.

"Eterno,c'è qualcosa che deve vedere."disse un rettile che gli si avvicinò,poi i 2 continuarono a

camminare e scesero 2 rampe di scale,arrivando in un altro corridoio,avente 3 linee

orizzontali,emananti luce rossa,poste sui muri,e raggiunsero Addà.

Alla sinistra dei 3 c'erano 4 rettili armati,mentre davanti a loro era presente una cella,avente un

campo di forza trasparente al posto della porta,con le pareti solcate dalle stesse linee rosse del

corridoio e dotata di un lettino di metallo rettangolare,posizionato in fondo.

Il rettiliano che era tornato in vita si trovava all'interno della stanza e stava urlando a squarcia

gola,mentre si contorceva e sbatteva il corpo sui muri.

"Appena in tempo."disse Addà"Sono esattamente 2 ore."

Il rettile sbatté più volte il corpo sulla parete a destra,poi si lanciò velocemente contro il muro a

sinistra,dopo di che barcollò,mettendosi le mani sulla pancia,indietreggiò,andando con le gambe

contro il letto,e cadde all'indietro,battendo la schiena contro la parete,successivamente avanzò e

sbatté il corpo contro il campo di forza,iniziando a urlare e a tremare.

Pochi secondi dopo l'essere cadde a terra,poi il suo corpo si rinsecchì completamente,mentre la

creatura emetteva tremendi urli disumani,dopo di che morì.

"È come temevo...una volta contaminate...le vittime hanno un continuo bisogno di scaricare

quell'energia,altrimenti..."disse Addà e in quel momento il corpo esplose,diventando polvere grigia.

Il sacerdote si avvicinò lentamente alla cella,accucciandosi"Per tutti gli eterni...è spaventoso...se si

dovesse diffondere…"

Addà si alzò e si diresse verso la cella accanto,venendo seguito dagli altri 2.

"Invece qui abbiamo il sacerdote attaccato da quella guardia."disse il rettile.

I 3 videro il cadavere rinsecchito,che vagava per la cella emettendo dei versi striduli,dopo di che

l'essere corse verso il campo di forza e ci si schiantò sopra,esplodendo.

"Lo stesso accadrà alla navì che abbiamo trovato..."disse Addà.

Poco dopo 5 guardie,l'eterno Tyvron e Addà erano dentro la stanza dove il rettile si era

risvegliato e ora sulla placca rettangolare era presente il cadavere rinsecchito della navì,legato da 4

cinghie nere,connesse all'oggetto metallico,di cui la prima passava poco sopra il seno,la seconda

sulla pancia,la terza sulla vita e la quarta sulle gambe.

Pochi istanti dopo la creatura aprì gli occhi,guardandosi intorno,dopo di che provò ad

alzarsi,iniziando a dimenarsi e a emettere versi.

L'essere cominciò ad avere le convulsioni,muovendosi sempre più rapidamente,e dopo alcuni

secondi divenne immobile,poi esplose,diventando polvere.

"Questa è l'ultima..."disse Addà.

"È arrivato qualche rapporto?"disse Tyvron.

"No,eterno."disse il rettile"Se ci sono novità ce le comunicheranno immediatamente."

"Messaggi dal Su o da Onyel?"disse Tyvron.

"Nessuno,però abbiamo rilevato un enorme dispiegamento di mezzi da guerra."disse il rettile.

"Di che livello?"disse Tyvron.

"Livello massimo."disse il rettile.

"Ma cosa...che intenzioni hanno?"disse Addà.

"Non ne ho idea."disse Tyvron.

Il sacerdote che era stato aggredito entrò nella stanza in quel momento.

"Avete detto che quelle cose sono state trovate a bordo del mezzo di Ech?"disse il rettile.

"Si,soldato,ma non queste."disse Tyvron"Queste sono le vittime."

"Capisco...ma per tutti gli eterni!...quel mezzo dove le ha trovate?"disse il rettile.

"Non ne ho idea,non sappiamo niente."disse Tyvron.

"Ma forse presto lo sapremo."disse il sacerdote che era stato aggredito"Ho appena ricevuto una

comunicazione proveniente dall'altra parte di Pandora.

Hanno ricevuto un segnale che sembra emesso dalla capsula di emergenza del mezzo di Ech.

Hanno già inviato delle squadre.

Entro poche ore dovremo avere delle novità."

"Avvisatemi non appena trovano qualcosa."disse Tyvron.

Ael era fuori dalla casa e fu raggiunto dai 2 navì bambini.

"Alcuni animali stanno poco bene."disse Organ"Non vogliono uscire e non mangiano."

"Intanto andate a finire il vostro compito nei recinti...poi vedrò di occuparmene."disse Ael.

"Va bene,padre."disse Organ che andò via insieme alla bambina.

Ael guardò verso destra e vide una femmina pura,indossante un lungo abito bianco e avente un

bastone dorato,con la cima dotata di 7 punte oblique,nella mano destra,che si stava avvicinando,così

le andò in contro.

"Benvenuta Evii."disse Ael.

"Scusate il ritardo di 2 ore,abbiamo avuto complicazioni."disse Evii.

"È successo qualcosa di grave?"disse Ael.

"La vecchia che abita sulla collina si era storta una caviglia,mentre passava vicino a dei piccoli navì

che stavano giocando,2 giorni fa...e questa mattina ha approfittato di un momento di assenza da

parte mia per irrompere nella mia lezione e ha cominciato a sputare sui piccoli."disse Evii e Ael

spalancò gli occhi"Sputare!…

Quando sono tornata indietro aveva inzuppato tutti i miei allievi.

Non lo so,forse è veramente folle...sta di fatto che io non mangerò per una settimana.

Che è successo al suo campo?"

I 2 iniziarono a camminare verso la zona dove c'era l'enorme bruciatura.

"Potrebbe essere stato l'eremita?"disse Evii"Anche perché mi avevi detto che eravate entrati in

conflitto e a volte succede che si accaniscano.

In quel caso avete il diritto di..."

"Ascolta,Evii..."disse Ael"...non mi importa se è stato lui.

Gli puoi dire qualcosa tu per me,è più che sufficiente."

"Come l'avete presa la questione?"disse Evii.

"È stato davvero strano...trovare il campo in quel modo."disse Ael"I miei figli...sono rimasti

impressionati...

Sicuramente sarebbe molto meno inquietante sapere che è stato 1 scherzo di quei giovani navì che

spesso venivano in queste zone nel tempo libero."

"No,ho già controllato."disse Evii"Erano dalle navì di piacere."

"Erano andati con le femmine della carne…"disse Ael"Sei sicura?"

"Assolutamente,confermato anche da loro."disse Evii.

Poco dopo i 2 erano accucciati nella zona in cui il terreno era stato bruciato.

"Guardi bene i resti delle piante sul terreno."disse Ael.

"Sono state fuse."disse Evii.

"Solamente le loro armi fanno cose simili."disse Ael.

"Non è fatto da un mezzo dei potenti,il bordo è troppo imperfetto."disse Evii"Le loro armi lasciano

segni regolari sul suolo."

"Le viene in mente qualcosa?"disse Ael.

"Non possono essere stati dei giovani o degli eremiti."disse Evii"Non ne sarebbero in grado.

E poi qui intorno nessun potente si è lamentato,mi pare.

Sono stata da un suo vicino ieri notte e mi avrebbe detto qualcosa..."

Ael la guardò"Come mai è andata da altri navì?"

"Alcuni animali si comportano in modo strano."disse Evii"Certi sono anche molto aggressivi."

"Cosa sarà?"disse Ael"Una malattia?"

"No,non credo."disse Avii"Più che altro sono nervosi...continuamente all'erta.

Fanno come quando avvertono la presenza di un predatore."

L'eterno Tyvron era dentro una stanza buia,avente una luce verde chiaro e circolare sul soffitto,ed

era seduto su un cubo di metallo.

"È ferito?"disse Tyvron.

"Solo esausto."disse una voce maschile che venne udita nella stanza.

"Allora portatelo subito da me!"disse Tyvron"Approfittate del prossimo trasporto che avete in

partenza."

Poco dopo 1 dei mezzi rettangolari atterrò vicino alla struttura danneggiata.

Ech,che indossava l'abito bianco con il cappuccio,entrò nella stanza dove si trovava il cubo

metallico su cui era seduto l'eterno e una porta trapezoidale,avente la base maggiore in alto,si

chiuse alle sue spalle.

Dietro Tyvron c'erano Addà,che era a destra,e il sacerdote che era stato aggredito,posto a sinistra.

"Ben venuto,fedele Ech."disse il sacerdote che era stato aggredito"Temevamo di averti perso."

"Per fortuna sono ancora vivo."disse Ech.

"Bene."disse il sacerdote che era stato aggredito"Permettimi di presentarti l'eterno Tyvron e l'alto

sacerdote Addà."

"Molto lieto di incontrarvi."disse Ech.

"Ci dispiace averti portato qui con tutta questa fretta,ma dobbiamo sapere cosa è accaduto nel

vostro mezzo."disse il sacerdote che era stato aggredito.

"Certamente...anche se non so quanto la mia testimonianza potrà esservi utile..."disse Ech"Credo

che sia persino difficile credere a quello che sto per dire."

"Sappiamo che sei molto affidabile,quindi degno di fiducia."disse Tyvron"E tra l'altro sappiamo già

parecchie cose."

"Ossia?"disse Ech.

"Sappiamo che sono tutti morti a bordo di quel mezzo."disse Tyvron"È stata inviata una spedizione

di recupero e abbiamo trovato intatti i corpi di 3 esseri.

Erano perfettamente conservati e li abbiamo portati in questo complesso...ma ora la femmina del

trio è fuggita e ha provocato la morte di vari soldati,una navì e un sacerdote."

"Almeno per quanto ne sappiamo."disse Addà.

"Per tutti gli eterni..."disse Ech del tutto sconvolto.

"Come puoi ben vedere...qualunque cosa hai da dire...non sarà per noi tanto assurda."disse Tyvron.

"Abbiamo trovato quei corpi a bordo di un veicolo spaziale,collocato nella scia della cometa."disse

Ech.

"Quale veicolo spaziale?"disse Addà.

"Ech...comincia a raccontare dall'inizio."disse Tyvron"E non tralasciare niente.

Per noi è molto importante."

"Eravamo a circa 9000 miglia dalla cometa."disse Ech"Abbiamo rilevato un oggetto nella scia del

corpo celeste.

Dopo che abbiamo scoperto i corpi all'interno...li abbiamo portati sul nostro mezzo.

Poco dopo...alcuni dell'equipaggio hanno cominciato ad accusare una forte stanchezza.

Dicevano di essere esausti...e disorientati.

Durante il viaggio di ritorno...l'equipaggio cominciò a morire.

1 dopo l'altro.

L'addetto alle comunicazioni...fu il primo a impazzire...e danneggiò alcune apparecchiature.

Ma non fu un danno eccessivo...dato che era da molto che non riuscivamo a comunicare con

Pandora.

Quando sottoponemmo il responsabile a un interrogatorio disse di non ricordare nulla.

Affermava di sentirsi molto debole.

Il giorno dopo...lo trovammo morto."

"Esattamente di che cosa è morto?"disse Addà.

"Non lo abbiamo mai scoperto."disse Ech"Era come se fosse disseccato.

1 ad 1...tutto l'equipaggio cominciò a morire.

Io...io non so come ho resistito.

Non volevo assolutamente morire.

Ho sempre pensato...che quei corpi..."

"Continua."disse Tyvron.

"Io...non ricordo bene...ma...penso che fossi come stordito."disse Ech"Non facevo altro che

osservare l'ologramma di Pandora.

Eravamo entrati in orbita...ma non potevo comunicare con nessuno.

Così decisi di tentare la sorte e presi la capsula di emergenza.

Non è stato facile."

"Capiamo perfettamente."disse Addà"E vista la situazione quella era l'unica decisione da

prendere."

"Temo...che non sia così facile..."disse Ech"Parte di me non voleva andar via.

Ero come legato a quell'ambiente...piuttosto che abbandonarlo avrei preferito morire."

Ci furono alcuni momenti di silenzio.

"Il navì mi sembra esausto,lasciamolo riposare."disse Addà"Continueremo più tardi."

"Si certo."disse Tyvron"Grazie."

La notte successiva il navì che aveva perduto la figlia era seduto davanti alla parte frontale

dell'abitazione,alla destra della porta,su una panca di legno rettangolare,avente 1 schienale

verticale,e stava fissando il cielo stellato,con aria malinconica.

Poco dopo lui spalancò gli occhi,guardando verso l'orizzonte,poi si alzò e guardò davanti a

se,aprendo leggermente la bocca.

Una delle astronavi rettangolari passò sopra la sua casa e proseguì oltre.

Il navì si voltò verso l'abitazione e si diresse verso la porta,quando una forte luce azzurra illuminò

le pareti della casa,dopo di che il bagliore si spense e lui si voltò verso l'esterno.

Poco dopo il navì entrò nell'abitazione,che aveva diverse ciotole di metallo,contenenti una

fiamma,disposte ai lati del pavimento,e una navì,vestita con un lungo abito rosso scuro,dotato di

cappuccio tirato giù,lo raggiunse,uscendo dalla stanza dove c'erano i 3 tavoli.

"Tutto bene,Jlu?"disse la navì vestita di rosso.

"Si,io...credo che forse abbiamo trovato una soluzione..."disse Jlu.

"Hai saputo qualcosa su tua figlia?"disse la navì vestita di rosso.

"No,ma...un mezzo dei potenti..."disse Jlu e l'altra spalancò gli occhi"...è passato sulla nostra casa

poco fa...e poco dopo...una seconda luce è apparsa,solo che questa non ci ha superati.

Credo siano atterrati nei paraggi.

Come sai mio padre aveva dei rapporti con loro...forse posso chiedere aiuto."

"Ma i potenti possono essere pericolosi e se ci sono eterni con loro non ti faranno nemmeno

avvicinare..."disse la navì vestita di rosso e un secondo navì,avente una cicatrice sul sopracciglio

destro e indossante un lungo vestito marrone,uscì dalla stessa stanza,mettendosi alla destra della

femmina.

"Cosa succede?"disse il navì con la cicatrice.

"Un mezzo dei potenti...credo sia atterrato qui vicino,vado a chiedere aiuto."disse Jlu mentre la sua

compagna scendeva le scale insieme a un navì giovane,indossante un lungo abito grigio e senza

maniche.

"So che può essere pericoloso..."disse Jlu.

"È pericoloso."disse il navì con la cicatrice"Specialmente se sei da solo.

Tu sei sempre stato generoso con noi...e ora sei in difficoltà...quindi vengo anche io."

"Davvero?"disse Jlu.

"Ma certo."disse l'altro.

"Ne sarei contenta anche io."disse la compagna di Jlu che mise la sua mano destra sul suo petto.

"Olfia..."disse Jlu avvicinandosi e toccandole le braccia con le mani"...tornerò.

Te lo posso assicurare.

E ritroveremo nostra figlia."

Un navì giovane,indossante un lungo vestito rosso chiaro,uscì dalla stanza dove erano i tavoli e li

raggiunse.

"L'ultima volta che ho sentito parlare di un navì che si è recato dai potenti,senza sapere bene come

rivolgersi a loro...ti assicuro che non è andata a finire bene la faccenda."disse il navì vestito di

rosso"Io invece ho esperienza al riguardo,come anche mio padre."

"Vengo anche io."disse il navì con il vestito senza maniche.

"No!"disse Jlu.

"Padre..."disse il navì con il vestito senza maniche.

"Non osare mettere in discussione la mia parola,figliolo!"disse Jlu indicandolo con l'indice destro.

"Portalo con te..."disse Olfia.

"Olfia!..."disse Jlu.

"Per favore..."disse Olfia.

"...eh...e va bene."disse Jlu mentre un altro navì,avente i capelli bianchi e indossante un abito

bianco,uscì dalla stanza con i tavoli.

"Vengo anche io."disse quello con i capelli bianchi.

"Bene..."disse Jlu.

Poco dopo il gruppo era nel deserto,su un carro di legno,trainato dalle creature simili a cavalli,ma

dotati di tentacoli.

Jlu,quello con l'abito rosso chiaro,che teneva una torcia infuocata con la mano destra,e quello con la

cicatrice erano sulla zona frontale dell'oggetto di legno,mentre gli altri erano seduti sulla parte

posteriore.

In cielo,a chilometri di altezza,era presente un piccolo punto azzurro,situato alla sinistra del

carretto,che li stava seguendo lentamente.

"Secondo voi...che cosa staranno facendo i potenti?"disse quello con l'abito rosso chiaro.

"Non lo so..."disse quello con la cicatrice"I potenti vanno,vengono e fanno ciò che devono fare."

"Credetemi,se ci fosse un'altra soluzione l'avrei già adoperata..."disse Jlu.

"Non c'è bisogno che ti giustifichi con noi...ti abbiamo seguito volontariamente..."disse quello con

la cicatrice"E poi...se mia figlia fosse scomparsa io farei qualunque cosa per trovarla."

Un'ora dopo...

Il carro arrivò in un'ampia gola,posta tra delle montagne rocciose,e si fermò poco dopo.

"E adesso?"disse quello vestito di rosso mentre Jlu scendeva.

"Da quanto ne so...oltre questa gola c'è una struttura gestita dai potenti..."disse Jlu"E pare che un

navì abbia prestato giuramento a un eterno proprio li.

È il posto migliore dove chiedere aiuto."

Jlu indicò,con la mano destra,il navì giovane,indossante l'abito senza maniche,seduto sul retro del

carro"Slil...resta qui con Agrunt."

"Si,padre."disse Slil mentre Jlu,quello con la cicatrice e quello con l'abito rosso iniziavano ad

allontanarsi.

"Jlu!..."disse quello con la cicatrice che accelerò il passo per raggiungere l'altro"Potresti

rallentare?"

"Prima arriviamo meglio è."disse Jlu.

"Lo so,ma questa cosa deve essere fatta a mente chiara."disse quello con la cicatrice mentre il navì

con il vestito rosso metteva,per sbaglio,il piede destro in una buca,mentre tentava di raggiungerli,e

per poco non cadde.

"Mettiti davanti a noi!"disse il navì con la cicatrice a quello con l'abito rosso.

"Allora giovane...cosa si fa in queste situazioni?"disse quello con i capelli bianchi.

"Si aspetta che padre ritorni."disse quello con l'abito senza maniche.

"E se non dovesse farlo?"disse quello con i capelli bianchi.

"Si torna indietro e lo si aspetta a casa...svolgendo il lavoro quotidianamente e senza indugio."disse

il navì con l'abito senza maniche.

"Bene."disse quello con i capelli bianchi.

Nella stanza dove si trovavano i 3 tavoli,che erano stati messi al centro dell'ambiente,c'erano le 2

navì,sedute a 1 di essi.

"Spero veramente che riescano a..."disse la navì vestita di rosso che guardò verso il

soffitto,sentendo dei tonfi,dopo di che anche l'altra fece la stessa cosa.

"Non era meglio aspettare domani?..."disse quello con l'abito rosso.

"No."disse Jlu.

"Tutto bene?"disse il navì con l'abito senza maniche.

"Si..."disse quello con i capelli bianchi che si era alzato e aveva messo le mani sul bordo sinistro del

retro del carro.

"Sembri preoccupato."disse quello con l'abito senza maniche"Non è così buio questa sera..."

"Lo so..."disse quello con i capelli bianchi,guardandosi intorno"...infatti non ho paura..."

I 2 sentirono un tonfo e si voltarono verso destra,dopo di che quello con i capelli bianchi si chinò e

sollevò un largo panno,fatto di pelle marrone,rivelando della lance di legno,con la punta

metallica,e ne prese una,con la mano destra.

Poco dopo i 2 navì si erano seduti sulla parte frontale del carro e quello senza maniche stava

tenendo in orizzontale l'oggetto appuntito,con entrambe le mani,mentre quello con i capelli bianchi

aveva una torcia infuocata nella mano sinistra.

Le 2 navì rimaste nell'abitazione si avvicinarono a una finestra,collocata nella stanza con i tavoli,e

si affacciarono,dopo di che videro un volatile,coperto di scaglie e dotato di 6 ali,sbattere contro un

muro esterno dell'abitazione,così urlarono e indietreggiarono.

Jlu e gli altri 2 si fermarono,iniziando a sentire forti versi striduli,e guardarono verso l'alto,vedendo

che sopra di loro stava passando un enorme stormo di volatili con 6 ali.

"Ma cosa?..."disse quello con la cicatrice.

I 2 navì sul carro iniziarono a guardare verso il cielo,mentre le 2 femmine,di cui quella con l'abito

rosso aveva una torcia infuocata nella mano destra,uscivano lentamente dalla porta della loro

abitazione,vedendo che c'erano decine di cadaveri di volatili intorno alla casa.

Jlu e gli altri 2 continuarono a osservare lo stormo di uccelli squamati,mentre quelli sul carro

scendevano,e le femmine rimaste nella casa si accorsero degli animali volanti poco dopo.

Il silenzio tornò nella gola roccios navì rimasti indietro risalirono sul carro,poi iniziarono a

udire un leggero ringhio e si guardarono intorno spaventati.

"Ora pensa tu a fare luce."disse quello con i capelli bianchi,prendendo la lancia e passando

l'oggetto infuocato all'altro,che lo prese con la mano destra,dopo di che i 2 scesero dal carro

nuovamente.

Jlu si voltò verso gli altri 2"Una migrazione?..."

"Non...non credo che sia il periodo...e poi...non ne ho mai visti così tanti..."disse quello con la

cicatrice.

Alle spalle di Jlu apparve una luce azzurra,circolare e irregolare,con dentro 1 dei 2 esseri dalle

grandi orecchie,che si spostò,muovendosi a mezz'aria,da sinistra verso destra,raggiungendo la

parete rocciosa della gola.

Il navì si voltò lentamente verso la luminosità e poi la sfera di energia irregolare andò verso l'alto.

Una forte luce azzurra comparve sopra il carro e il navì giovane si nascose sotto di esso,urlando e

facendo cadere la torcia infuocata,dopo di che Jlu e quello con l'abito rosso si voltarono verso la

zona dove si trovava il carretto,mentre quello con la cicatrice restò fisso a guardare davanti a se.

Del navì dai capelli bianchi era rimasta solo la lancia,che era a terra.

Alcuni sassi iniziarono a sollevarsi dal suolo,dopo di che la luce scomparve ed essi ricaddero a

terra.

Il navì indossante il vestito senza maniche uscì da sotto il carro poco dopo e si guardò intorno,poi

Jlu lo afferrò,con la mano destra,arrivandogli alle spalle e spaventandolo.

"Stai bene?"disse Jlu.

"Si!...io sto bene!...ma..."disse quello con l'abito senza maniche.

"Ma...Agrunt?..."disse Jlu"Dov'è?..."

"Io..."disse il navì con l'abito senza maniche.

"Torniamo indietro."disse il navì con l'abito rosso toccando,mediante la mano sinistra,la spalla

destra di quello con la cicatrice,che iniziò a spaventarsi e a dimenarsi.

"NO!..."urlò quello con la cicatrice che indietreggiò"NO! NO! NO!..."

"Calmati!..."disse quello con l'abito rosso allungando il braccio sinistro in avanti.

"PERCHÉ?..."disse quello con la cicatrice accucciandosi a terra"...PERCHÉ? PERCHÉ?…"

"Calmati!..."disse il navì vestito di rosso accucciandosi e toccandolo,con la mano sinistra,mentre

l'altro si metteva le mani sul cranio e si agitava.

Jlu raccolse la lancia caduta a terra,con la mano sinistra,mentre quello con l'abito senza maniche

teneva la torcia infuocata,con la mano destra"AGRUNT?..."

"NO!..."disse quello con la cicatrice.

"Sono io!"disse quello con l'abito rosso.

"NO!..."urlò quello con la cicatrice.

"Torna in te!"disse quello con l'abito rosso"Guardami!…

Mi vedi?"

"Si!..."disse quello con la cicatrice toccandogli il vestito,con la mano sinistra.

"Dobbiamo tornare indietro..."disse quello con l'abito rosso che aiutò il navì con la cicatrice a

rialzarsi e a camminare.

"AGRUUUUNT!"urlò Jlu guardandosi intorno"AGRUUUUUUNT!"

Quello con l'abito rosso e l'altro arrivarono davanti al carretto.

"Cosa è successo?"disse quello con l'abito senza maniche.

"Sali sul carro!"disse quello con l'abito rosso.

"Che è successo?"disse quello con l'abito senza maniche.

"SALI!"urlò quello con l'abito rosso e l'altro ubbidì,mettendosi al centro della zona frontale del

carretto,mentre il navì con la cicatrice venne fatto salire a destra.

"JLU ANDIAMO!"disse quello con l'abito rosso"JLU!"

"Hai visto Agrunt?"disse Jlu.

"Cosa?..."disse quello con l'abito rosso.

Il navì con il vestito senza maniche toccò,con la mano destra,la spalla sinistra di quello con la

cicatrice,che guardava fisso davanti a se,spaventandolo e facendolo dimenare,dopo di che Jlu salì

sulla parte sinistra e frontale del carro,mentre quello con l'abito rosso si metteva sul retro del

carretto.

"Padre?..."disse quello con il vestito senza maniche"...che succede?"

Il carro iniziò a muoversi,andando verso la direzione da cui era venuto.

La stessa notte Ael stava dormendo nel suo letto,voltato sul fianco destro,e fu svegliato dalla

piccola navì.

"Che cos'hai fatto?"disse Ael.

"C'è un mostro fuori dalla mia finestra,posso avere un po' d'acqua?"disse Oril.

"E quella che hai vicino a te,nella tua stanza?"disse Ael.

"Sa di vecchio."disse Oril.

Poco dopo il navì,che si era messo il vestito marrone,riaccompagnò la piccola nella sua stanza,dopo

di che i 2 si sedettero sul letto.

"A che cosa stai pensando?"disse Ael.

"Perché parli sempre di madre quando stai da solo?"disse Oril.

"Mi fa sentire meglio."disse Ael.

"E lei ti risponde?"disse Oril.

"No...i morti non possono rispondere a nessuno."disse Ael.

"Neanche a me padre risponde mai."disse Oril.

Lui fece un mezzo sorriso,dopo di che le diede un bacio,si alzò e la fece stendere sul letto.

Ael andò verso una finestra,spostò la tenda,guardò di sotto e vide la sagoma scura di 1 dei 2 esseri

con le orecchie appuntite,poi si allontanò velocemente,spalancando gli occhi.

Poco dopo il navì andò a svegliare Agrab.

"Che succede?"disse Agrab.

"I responsabili di ciò che è successo al campo sono tornati."disse Ael.

Poco dopo i 2 erano davanti alla porta d'ingresso.

"Ora gli diamo una bella lezione."disse Agrab.

"Non è un modo intelligente di affrontare la cosa."disse Ael mettendo gli avambracci in avanti e

tenendo le mani aperte.

Agrab aprì la porta,con la mano destra,e guardò fuori,poi la riaccostò.

"Se sono dei navì giovani sappi che alcuni possono essere i figli di un mio amico."disse Ael

aprendo la porta.

"Il tuo amico ti ringrazierà,credimi."disse Agrab"Sta a sentire…adesso usciamo tutt corriamo

intorno alla casa in direzioni opposte,come pazzi furiosi,accecati dalla rabbia...così si

terrorizzano...chiudiamo il cerchio e li prendiamo dall'altra parte."

"Chiarisci pazzi furiosi."disse Ael.

"Urla."disse Agrab"Linguaggi forti."

"Vuoi farmi usare un linguaggio osceno?"disse Ael.

"Non sul serio."disse Agrab"Solo per dare l'impressione che devono temerci.

Allora?"

"Ma...non so,non sarei convincente,suonerebbe falso in bocca a me."disse Ael.

"Va bene,allora fa solo casino."disse Agrab.

"Chiarisci casino."disse Ael.

"Senti,fai prima dirmi che non ti va."disse Agrab.

"No,non mi va."disse Ael.

"Vuoi che la prossima volta provino ad entrare dentro la casa?"disse Agra sentirono un

passo,mettendosi in allerta,dopo di che il navì più giovane mise l'avambraccio destro verso l'alto e

tenne l'indice verso il soffitto"Partiamo al mio via...1..."

"D'accordo..."disse Ael.

"2...3!..."disse Agrab.

I 2 corsero fuori dall'abitazione e si divisero.

"OH!...SONO ACCECATO DALLA RABBIA!"disse Ael correndo.

"VI DAREMO UN SACCO DI BOTTE,MALEDETTI!"urlò Agrab che arrivò davanti alla parte

laterale della casa e si fermò,sentendo dei passi provenire dalla zona posteriore dell'abitazione"VI

STACCHEREMO LA TESTA!"

"HO PERSO LA RAGIONE!"urlò Ael"VI ROMPEREMO LE OSSA!"

I 2 arrivarono sul retro della casa e si fermarono,rischiando di scontrarsi.

"Ho usato linguaggio pesante."disse Ael.

"Ho sentito..."disse Agrab guardandosi intorno.

Dopo pochi secondi i 2 udirono dei tonfi provenire dal tetto della casa e guardarono verso

l'alto,sentendo dei passi.

"Ma...come ha fatto?..."disse Agrab,con gli occhi spalancati,mentre si spostava verso

sinistra,indietreggiando,dopo di che si riavvicinò all'altro"Sei sicuro,Ael,che sia chi pensi?"

Poco dopo i 2 sentirono dei passi alle loro spalle e si voltarono,vedendo qualcosa che muoveva le

piante del campo,allontanandosi.

Jlu e gli altri scesero dal carro e si diressero verso l'abitazione.

"APRITE LA PORTA!..."urlò Jlu e le 2 navì si precipitarono all'entrata,dove quella con l'abito

rosso,che era giunta per prima,mandò verso destra un paletto di legno orizzontale,posto sulla

superficie della porta.

"Che succede?..."disse la navì vestita di rosso vedendo quello con la cicatrice che veniva aiutato a

camminare dal navì con l'abito rosso chiaro.

I 2 maschi andarono nella stanza con i tavoli,a cui venne fatto sedere quello con la cicatrice,e la

femmina vestita di rosso li seguì.

"Che è successo?..."disse la navì vestita di rosso scuro"Marito?…"

Lei si chinò in avanti,mettendo la mano destra sul petto del navì con la cicatrice e la sinistra sulla

nuca di quest'ultimo"Sei ferito?..."

Il navì con la cicatrice non rispose e continuò a fissare il vuoto,assumendo un'espressione del tutto

priva di emozioni.

"Marito?..."disse la navì mentre quello con l'abito rosso chiaro si affacciava da una delle

finestre,spostando le tende con la mano destra"Per tutti i cieli!...sembra che stia davvero male!...che

è successo?"

"Non lo so!"disse il navì con il vestito rosso chiaro voltandosi verso di lei.

"Marito?"disse la navì accucciandosi vicino a quello con la cicatrice"Parlami!..."

"Agrunt è tornato?"disse Jlu a Olfia.

"Non è con voi?"disse Olfia.

"No."disse Jlu camminando verso il fondo dell'ingresso,che aveva 2 aperture rettangolari,dotate di

un bastone orizzontale,posto sulla parte alta,a cui era attaccata una tenda marrone,e si recò a

sinistra,accedendo a una stanza vuota,con un grande tappeto rettangolare,di pelle bianca,messo al

centro del pavimento,dopo di che guardò da una finestra,spostando la tenda marrone,con la mano

destra.

"Jlu?..."disse Olfia seguendolo"Jlu?

Che sta succedendo?"

"Anche io me lo sto chiedendo..."disse il navì con l'abito senza maniche che li raggiunse in quel

momento.

"Ora vado fuori e cerco di..."disse Jlu.

"No!..."disse quello con l'abito rosso chiaro che li raggiunse"Non andare!"

"Perché mai?"disse Jlu.

"Agrunt è disperso,Jlu."disse quello con il vestito rosso chiaro.

"Disperso?"disse Jlu mentre Olfia si metteva le mani sulla bocca"No,no...si è probabilmente perso

nel deserto..."

"Dobbiamo chiedere aiuto."disse Olfia"Andiamo in una città,paghiamo dei soldati navì e..."

"Domani vedremo!...ora però...calmiamoci tutti!..."disse Jlu gesticolando"Ricordate ciò che diceva

mio padre...a volte l'immaginazione fa distorcere i fatti e la mente fabbrica illusioni.

Tornerò presto."

Jlu uscì dall'abitazione con una torcia infuocata,nella mano sinistra,e una spada,tenuta con la mano

destra,dalla lama non molto lunga.

"AGRUNT!"urlò Jlu guardandosi intorno mentre camminava"AGRUUUNT!"

Il navì con la cicatrice era ancora seduto a 1 dei tavoli.

"Avete visto i potenti?..."disse la navì con l'abito rosso scuro mettendo la mano sinistra sulla

schiena di quello con la cicatrice"Per favore...dimmi che succede!..."

"Io non...non so cosa ho visto…"disse il navì con la cicatrice"Ma...sentivo qualcosa...che mi

entrava nella testa."

"AGRUNT?"disse Jlu camminando all'esterno"Dannazione!...ma dove sei finito?

Agrunt?"

"Sta succedendo qualcosa..."disse il navì con la cicatrice.

Jlu iniziò a sentire un leggero ringhio,così mise la torcia infuocata in avanti e si guardò

intorno,preparandosi a sferrare un colpo con la spada.

"Qualcosa di innaturale..."disse il navì con la cicatrice.

Jlu continuò a guardarsi intorno,con gli occhi spalancati,poi indietreggiò e si voltò di

scatto,sentendo un verso animalesco.

"Qualcosa di pericoloso!..."disse il navì con la cicatrice.

Jlu tornò dentro l'abitazione e raggiunse gli altri.

"Purtroppo non..."disse Jlu.

Tutti i presenti sentirono dei tonfi provenire dai piani superiori e poco dopo Jlu,Olfia e quello con

l'abito rosso iniziarono a salire lentamente le scale,arrivando al piano più alto e trovandosi in un

corridoio di pietra,dotato di 2 finestre,di cui una era all'inizio e una alla fine,e avente varie entrate

rettangolari ai lati,con davanti delle tende scure.

Poco dopo una forte luce azzurra iniziò a filtrare da dietro le tende delle finestre.

Jlu guardò spaventato verso le 2 aperture poste alle estremità del corridoio e strinse la spada,con

entrambe le mani,dopo di che andò con la schiena contro la parete alla sua destra.

Anche i navì al piano di sotto iniziarono a guardare verso le finestre,con gli occhi spalancati,mentre

quello con la cicatrice si alzava di scatto.

Poco dopo la luce si spense e Jlu,che aveva gli occhi ancora spalancati,si staccò dal muro.

"Cosa abbiamo fatto per meritarci questo?..."disse Olfia.

Poco dopo ci fu un flash azzurro,seguito da un tuono,dopo di che la casa iniziò leggermente a

tremare,mentre altri flash dello stesso colore iniziavano a manifestarsi.

Olfia si mise le mani sulle tempie,in preda al terrore più totale"VI PREGO!…

POTENTI!..."

I flash aumentarono di intensità e la sabbia sul pavimento dell'abitazione,che formava un sottile

strato,iniziò a sollevarsi dal suolo lentamente,come anche le varie ciotole poste sui tavoli.

Il navì con la cicatrice arrivò all'ingresso e osservò la luce,in costante aumento di luminosità,che

filtrava da sotto la porta,così indietreggiò lentamente.

Diversi coltelli,che erano posizionati su 1 dei tavoli,si sollevarono a mezz'aria e volarono verso la

navì vestita di rosso,che si abbassò e gli oggetti andarono contro la parete.

Olfia si guardò intorno,mettendosi le mani sulle orecchie a causa dei tuoni che seguivano i flash

luminosi,poi urlò a squarcia gola.

Pochi secondi dopo la luce si spense e tornò il silenzio nella zona.

La polvere cadde a terra e le ciotole fecero lo stesso,spaventando la navì con l'abito rosso e quello

con il vestito senza maniche.

I navì al piano superiore scesero subito dopo.

"State tutti bene?..."disse Olfia.

"Che sta succedendo?"disse quello con l'abito senza maniche.

"Credo fossero...i potenti..."disse Jlu"Era come se fossero arrabbiati..."

"Io...non so...se sia così..."disse quello con la cicatrice.

"Certo che è così."disse quello vestito di rosso"Solo i potenti e gli eterni possono fare cose simili."

Quello con la cicatrice si sedette sulle scale,guardò davanti a se con un'aria terrorizzata e poi si

mise la mano destra sul cranio,piegando il capo in avanti.

Pochi secondi dopo tutti udirono un ringhio,proveniente da dietro la porta d'ingresso,e Jlu puntò la

spada verso l'entrata,mentre quello con la cicatrice si alzava.

"Sta indietro,figlio!"disse Jlu e quello con l'abito senza maniche indietreggiò.

"Che cos'è?"disse la navì vestita di rosso"Un animale?"

"Non so dire..."disse Jlu.

"Sembrava il verso di un animale..."disse quella vestita di rosso.

Olfia entrò nella stanza con i tavoli,tenendo d'occhio la zona dell'ingresso,poi sentì un secondo

ringhio provenire da dietro una delle finestre e si voltò verso di essa,dopo di che udì dei passi,si

accucciò e raccolse,con la mano destra,1 dei coltelli dal pavimento.

La navì tornò dal gruppo e tutti guardarono verso l'alto,sentendo dei tonfi che provenivano dal

tetto,seguiti da passi pesanti.

Poco dopo Jlu era all'ultimo piano,con dietro Olfia,che teneva una torcia infuocata,mediante la

mano sinistra.

I 2 guardarono verso il soffitto,dove c'era un'apertura rettangolare posta su di esso.

"L'apertura verso il terrazzo..."disse Jlu.

"Hai chiuso la porta superiore?"disse Olfia preoccupata.

"Si..."disse Jlu"...ma..."

Poco dopo i rumori cessarono.

Successivamente venne udito un tuono,che spaventò i 2,e all'esterno cominciò a cadere della

pioggia.

Quello con la cicatrice entrò nella stanza dove c'era il grande tappeto bianco e si avvicinò alla

finestra,mentre fuori pioveva e tuonava,spostò lentamente la tenda,con la mano destra,e vide che a

terra c'era una porta di legno,messa in orizzontale,che era stata aperta.

"VENITE TUTTI QUI!…"disse quello con la cicatrice e gli altri entrarono nella stanza.

"Che succede?"disse Jlu.

"Credo...siano entrati nel rifugio..."disse quello con la cicatrice che li guardò terrorizzato.

Jlu iniziò a pulire,con le mani,una zona di pavimento coperta di polvere e aprì una seconda porta di

legno,messa in orizzontale,dopo di che scese lentamente le scale di pietra,accedendo a una stanza

che aveva delle incavature rettangolari,contenenti altre ciotole e varie spade,scolpite nelle pareti.

Al centro della stanza c'era anche un tavolo di legno e in fondo all'ambiente era presente una scala

di pietra,che andava verso l'alto e conduceva alla porta aperta.

Poco dopo scese anche il navì vestito di rosso,che aveva un coltello,nella mano destra,più una torcia

infuocata,nella sinistra,e quello con la cicatrice,avente la lancia.

La navì vestita di rosso uscì dalla stanza dove erano i tavoli,con un coltello nella mano destra,e

lentamente si recò nell'ambiente dove c'era il tappeto.

Jlu e quello con l'abito rosso si avvicinarono lentamente alla scala che dava verso l'esterno e lui

iniziò a salire i gradini.

La navì vestita di rosso sentì un altro ringhio e si avvicinò a una delle finestre della stanza.

Jlu salì le scale e,giunto in cima,mise la mano destra verso la porta di legno aperta.

La navì vestita di rosso indietreggiò all'improvviso,a causa della riapparizione della luce azzurra da

oltre la finestra.

Un'altra luce identica apparve davanti a Jlu,che si mise la mano destra sugli occhi,mentre quello

con l'abito rosso abbassava la testa.

Quello con la cicatrice spalancò gli occhi e la bocca,facendo cadere la lancia,e rimase

immobile,dopo di che del sangue iniziò a colargli dal naso.

La navì con il vestito rosso si avvicinò alla finestra e la mano destra di una delle creature con le

orecchie lunghe la afferrò alla gola,trascinandola fuori dalla casa e gettandola terra,dopo di che

l'essere le diede un morso sul collo,facendo uscire l'energia azzurra da occhi e bocca.

La spada di Jlu cadde dalle scale poco dopo.

"JLU?..."disse quello vestito di rosso che lasciò la lancia e raccolse l'arma dell'altro,con entrambe

le mani,poi restò a fissare la luce"JLUUUUUU!"

Olfia e il navì con il vestito senza maniche si misero le mani davanti agli occhi,a causa della luce

che filtrava dalla cantina.

Il navì vestito di rosso si allontanò,mentre l'altro si avvicinava alle scale,tenendo la bocca

aperta,poi quest'ultimo venne colpito da un raggio di energia azzurra,che cominciò a

rinsecchirlo,dopo di che quello con l'abito rosso chiuse la porta della cantina.

"Dov'è Jlu?"disse Olfia.

"Non lo so..."disse quello vestito di rosso"La luce..."

"JLUUUUUUUUUU!"urlò la navì che venne fermata dall'altro,poi quello vestito di rosso

afferrò,con la mano destra,anche il navì con l'abito senza maniche.

"PADREEEE!"urlò quello con il vestito senza maniche.

"FERMI!..."disse il navì vestito di rosso.

La luce azzurra iniziò a filtrare da sotto la porta di legno orizzontale.

"ANDIAMO VIA!"urlò quello vestito di rosso.

Olfia corse verso la porta e la aprì,trovandosi davanti la figura femminile,che le mise le mani al

centro della fronte e le mandò verso l'esterno,aprendole in 2 la pelle del viso.

La stessa notte Ech era sdraiato su un rettangolo di metallo,in una grande stanza buia,e stava

dormendo.

L'eterno Tyvron era ancora seduto sul cubo di metallo e davanti a lui c'era un ologramma,mostrante

Ech.

Poco dopo Addà raggiunse Tyvron.

"I capi eterni hanno ordinato che tutti gli osservatori del cielo vengano chiusi fino a nuovo

ordine,ma ho utilizzato le strumentazioni che abbiamo in questa struttura."disse Addà"E i risultati

non sono molto positivi."

"Parla."disse Tyvron.

"Ho rilevato la presenza di 1 strano mezzo che si sta allontanando dalla cometa."disse Addà"Si

dirige verso questo pianeta."

"Che cos'è?"disse Tyvron.

"Le strumentazioni indicano un oggetto sferico,dotato di enormi punte,grande quanto il Su."disse

Addà"Il suo percorso lo porterà nell'orbita pandoriana...tra poco più di 2 giorni."

L'eterno si alzò.

"I soldati cominciano a chiedersi cosa stia succedendo..."disse Addà"Vogliono risposte.

Specialmente in questa base."

Ech era disteso sul rettangolo di metallo,con il volto coperto di sudore,e stava muovendo la testa da

una parte all'altra.

Il navì si svegliò,mettendosi seduto,e urlò a squarcia gola.

Tyvron e Addà entrarono nella stanza,mentre una luce bianca e circolare si accendeva sopra il letto

di Ech,che stava tremando.

"Cosa succede?"disse Tyvron.

"Era un sogno!...era un sogno..."disse Ech"Però...era come se non lo fosse…

Quella cosa...era qui con me!..."

"Come sarebbe?"disse Tyvron e in quel momento 3 rettili,più il sacerdote che era stato

aggredito,entrarono nella stanza.

"Non c'è niente di cui preoccuparsi."disse Tyvron.

"Non ne sono sicuro..."disse Ech tremando mentre il sacerdote che era stato aggredito gli afferrava

le spalle e lo faceva sdraiare"Era come se...stesse cercando di mettersi in contatto con me...mi

sembrava che fosse in questa stanza..."

"Era sicuramente un sogno lucido."disse Tyvron.

"Un momento eterno...un momento...ci sono alcuni mortali che hanno abilità telepatiche...e non

posso escludere che in questo caso ci sia qualcosa del genere."disse Addà"Il navì ha detto che i

membri stessi dell'equipaggio con cui era si stavano comportando in maniera irrazionale...e non

ricordavano cosa gli fosse successo.

E se fossero stati sotto un influsso mentale?"

"Io...crede che sia possibile?"disse Tyvron.

"Che la telepatia esista è un dato di fatto."disse Addà"E quei buchi di memoria per me sono

sospetti."

"In questo caso..."disse Tyvron"...va bene,la autorizzo a fare una verifica..."

"Navì...nel sogno...ti è sembrato che qualcuno ti controllasse...oppure era come nei comuni sogni

lucidi?"disse Addà.

"Non era per niente somigliante ai sogni che faccio di solito."disse Ech tremando di paura"Non

controllavo niente...vedevo tutto quello che c'era intorno a me come se fossi sveglio...ma venivo

preso e mandato da un ricordo all'altro…

Era come se..."

"Va bene,ora calmati..."disse Addà.

"Calmarmi?..."disse Ech tremando"Come faccio a calmarmi?…

Non..."

"Cerca di fare dei respiri profondi."disse Addà"Ti devi calmare...la mente non riesce a ragionare se

sei così nervoso.

Adesso calmati e dimmi che cosa hai visto o cosa credi di aver visto."

"Non ricordo..."disse Ech"...non ricordo più niente."

"Ne sei certo?"disse Tyvron.

"Si..."disse Ech che era in preda ai brividi"È come se la mia mente mi si opponesse...quando ci

penso io...vengo come bloccato!..."

"Comunque,io credo che..."disse Tyvron.

"Forse ho una soluzione,eterno."disse Addà"Anche se la mia razza non ha vere e proprie capacità

telepatiche...sono in grado di stimolare mentalmente,mediante una connessione fisica diretta,la parte

non cosciente del cervello di altre forme di vita.

Chiedo il permesso di fare un tentativo."

"Sicuro che ne valga la pena?"disse Tyvron.

"Io...penso che...data la situazione non dobbiamo escludere nulla."disse Addà.

"Allora proceda."disse Tyvron"Voi altri uscite."

"Si,eterno."disse il sacerdote che era stato aggredito,uscendo dalla stanza e venendo seguito

dai rettili.

"Molto bene,allora navì..."disse Addà.

"C'è qualcosa!...qualcosa nella mia testa!..."disse Ech"Non voglio parlare,non devo farlo...non devo

farlo non devo farlo non devo farlo non devo farlo..."

"Tranquillo..."disse Addà.

"Vi prego,non voglio che qualcuno mi faccia male..."disse Ech in preda al terrore più totale.

"Non sentirai nulla,le mie capacità funzionano con il tatto."disse Addà che si sedette sulla placca di

metallo,alla destra di Ech"Mi basterà un semplice tocco e un po' di concentrazione."

"Io...non so se voglio rivedere quelle immagini...no..."disse Ech piangendo e chiudendo gli occhi.

"Non essere vigliacco,navì!"disse Tyvron.

"Un momento...non dobbiamo per forza ripartire dal sogno,possiamo cominciare da quei ricordi

confusi che hai dei periodi passati al di fuori di Pandora...quando stavate tornando sul pianeta."disse

Addà"Hai detto che ci sono parti non sempre lucide."

"S...si...ci sono delle cose che...cerco sempre di ricordare,ma...non ci riesco..."disse Ech indicandosi

la tempia destra,con il dito indice destro"...quando provo a pensarci...la mia mente...si blocca...è

come se ci fosse qualcosa qui,nella mia testa...qualcosa conficcata qua dentro e non riesco più a

pensare..."

"Bene,cominceremo da li."disse Addà.

"Per me va bene."disse Tyvron.

"Va bene...lo farò..."disse Ech tremando.

"Allora iniziamo..."disse Addà che gli mise la mano destra sulla fronte e il navì chiuse gli

occhi"Ora voglio che pensi a quando eri di ritorno dalla cometa.

Dimmi come ti sentivi."

"Avevo...la testa a volte mi girava...e non riuscivo a dormire bene..."disse Ech.

"Da quando sono cominciati questi disturbi?"disse Addà.

"I problemi a dormire...sono iniziati poco dopo la partenza dalla cometa,mentre...le vertigini...le ho

avute dalla prima volta che sono entrato."disse Ech.

"Entrato dove?"disse Addà.

"In quel...mezzo abbandonato."disse Ech.

"Quello dove avete trovato i 3 corpi?"disse Addà.

"Si."disse Ech.

Addà guardò l'eterno,che incrociò le braccia.

"Ora pensa a quando eri a bordo e stavi tornando su Pandora."disse Addà"Pensa alle volte che hai

accusato questi disturbi.

Qual'è la prima cosa che ti viene in mente?"

"Sono...nella mia cabina..."disse Ech"Cerco di dormire...ma non ci riesco..."

"E ricordi di aver fatto,provato,sentito o visto qualcosa di insolito?"disse Addà.

"Ho visto..."disse Ech"...una macchia..."

"Una macchia?"disse Addà.

"Una luce...è sospesa in mezzo alla stanza..."disse Ech"Vorrei chiamare aiuto...ma non ci riesco?"

"E perché mai?"disse Addà.

"Sono come...bloccato..."disse Ech.

"Capisco..."disse Addà"Parlami di questa luce."

"È...una macchia di luce blu...con i contorni indefiniti...si muovono in continuazione...e cambia

forma..."disse Ech"È come...non lo so.

Non sembra qualcosa di normale..."

Poco dopo Ech si spaventò e cominciò a tremare.

"Navi?"disse il sacerdote.

"Non c'è nessuna macchia..."disse Ech scuotendo la testa e tremando"Sono da solo...provo a

muovermi...ma il mio...il mio corpo non si muove…

C'è qualcuno fuori dalla porta..."

"Dimmi subito che cosa vedi,navì."disse Addà.

"C'è qualcosa la fuori!..."disse Ech continuando a tremare.

"Riesci a vedere chi è?"disse Addà.

"Non chi!...cosa..."disse Ech tremando"Io so cosa sono!...

Glie l'ho chiesto la prima volta...e loro mi hanno risposto!…

Continuano a venire...da quando siamo partiti dalla cometa..."

"E che...che...cosa sono?"disse Addà.

"Oh!..."disse Ech tremando"...stanno per aprire la porta...entrano senza far scattare l'allarme!...io

l'ho inserito,lo so!...so di averlo fatto…

Credevo che venissero solo se pensavo a loro!...NON STAVO PENSANDO A LORO QUELLA

VOLTA!"

Ech iniziò a emettere dei versi di dolore e dei gorgoglii,seguiti da delle leggere convulsioni.

"Basta così..."disse Addà che tolse la mano.

Ech spalancò la bocca,mettendo le mani ad artiglio all'altezza del petto,ed emise un urlo appena

udibile,dopo di che continuò a emettere dei gorgoglii.

"Che succede?"disse Tyvron.

"Non capisco...togliendo la mano dovrebbe essersi svegliato!..."disse Addà mentre Ech continuava

a emettere dei versi e ad avere delle convulsioni,dopo di che il sacerdote lo toccò ancora con la

stessa mano"Navì?

Sveglia!..."

Ech spalancò la bocca ed emise un altro debole urlo,gorgogliando,dopo di che iniziò ad avere delle

forti convulsioni.

"NAVÌ!..."urlò Addà"ECH!

SVEGLIA!

SVEGLIATI!"

Ech si svegliò,spalancando gli occhi e mettendosi seduto,dopo di che si alzò e vomitò,piegandosi in

avanti.

Tyvron e Addà si avvicinarono.

"Mi dispiace molto..."disse Ech.

"Non fa niente..."disse Tyvron.

"Io...io non so come mai,ma...la sua parte non cosciente stava...come continuando a mandargli

ricordi senza più essere sollecitata..."disse Addà.

"Non importa."disse Tyvron mentre Ech andava a distendersi sulla placca di metallo,tenendo la

mano destra sulla pancia.

"Voglio sapere ogni cosa."disse Tyvron.

"Io...non ha assolutamente senso..."disse Ech.

"Cos'hai visto?"disse Addà.

"Ho visto loro..."disse Ech che stava quasi per piangere"Quei 3 esseri…"

"Hai detto che sapevi chi erano...che significa?"disse Addà.

"Non...non so come spiegarlo...la mia mente...non riesco a vedere dentro la mia mente..."disse

Ech"Non la controllo…

Ora che sono sveglio riesco a vedere solo la macchia nell'aria,poi...io lo so che non è una

macchia!...mi hanno mostrato qualcosa..."

"Ossia?"disse Tyvron.

"Non riesco a ricordare...ma loro hanno fatto qualcosa...o si sono messi qualcosa..."disse Ech"...ma

non so esattamente cosa fosse…io ne ricordo solo l'odore...come...era come carne marcia…

La cosa peggiore...era...la voce dentro la mia...testa...per...perché...perché loro...ti parlano,così puoi

sentirli,ma...parlano anche dentro la tua mente,come...se fossero collegati,non lo so…

Vengono e mi portano via,da qualche parte...non lo so...non ricordo dove...non ricordo che mi

fanno..."

"Va bene...va bene..."disse Addà"Ech...è sufficiente per ora.

Eterno?"

"Va bene."disse Tyvron.

"Ora capisco come mai alcuni dell'equipaggio hanno fatto quello che hanno fatto..."disse Ech.

"Ossia?"disse Tyvron.

"Ad esempio...il soldato che ha sabotato le comunicazioni..."disse Ech"...forse ha avuto un

momento in cui ha ricordato...deve aver visto...o sentito…

È la cosa peggiore...la cosa peggiore che si possa immaginare."

L'eterno e il sacerdote uscirono dalla stanza.

"Non capisco..."disse Tyvron.

"Quello che è successo è veramente fuori da ogni schema o protocollo..."disse Addà"...e

peggio...irrisolto."

In quel momento,in mezzo al deserto,c'erano le 2 creature dalle grandi orecchie,che stavano

divorando i resti di alcuni animali.

1 dei 2 aveva un osso,pieno di carne insanguinata,nelle mani,mentre l'altro era disteso sui resti di

una carcassa,con il volto immerso nelle carni della bestia uccisa.

Quello con il pezzo di carne in mano diede un morso all'oggetto,poi illuminò la bocca con l'energia

azzurra e il boccone venne disintegrato in poco tempo,dopo di che continuò a rosicchiare l'osso.

L'essere dalle fattezze femminili camminò verso di loro,poi 1 dei 2 la vide avvicinarsi ed emise un

enorme ruggito,che risuonò per tutto l'ambiente,dopo di che lei lo indicò con la mano destra.

La creatura le si avvicino,mettendo la sua fronte su quella dell'essere femminile,e lei gli mise le

mani sulle guance,dopo di che la femmina si sdraiò a terra e l'altro le si mise sopra.

Ech era di nuovo sdraiato sulla placca di metallo,con Addà seduto alla sua destra,sopra un cubo di

metallo,e Tyvron in piedi dietro quest'ultimo.

"Ora parlami del sogno che hai fatto poco fa."disse Addà.

"Non sembrava solo un sogno…"disse Ech"La vedevo..."

"Chi?..."disse Addà.

"Quella cosa..."disse Ech e gli altri 2 si guardarono"Intorno a lei c'erano delle colline...

Indossava i vestiti di una navì..."

"E cosa stava facendo?"disse Addà.

"Stava cercando un navì..."disse Ech.

"Quale navì?"disse Addà.

"1 qualunque..."disse Ech"Non intende fermarsi..."

"Quindi intende trovarlo e ucciderlo subito?"disse Addà.

"No...non subito..."disse Ech.

"Come sarebbe?"disse Addà.

"Sa che trovereste i cadaveri..."disse Ech.

"Allora cosa vuole fare a quel navì?"disse Addà.

"Vuole controllare la sua mente in alcuni momenti…"disse Ech"Ma non intende ucciderlo

immediatamente…"

"Può farlo?"disse Addà.

"Si...può tranquillamente sopraffare la volontà di un altro essere vivente..."disse Ech"Ricordo che

stava guardando un navì..."

"E il navì cosa stava facendo?"disse Addà.

"Era fermo...stava facendo abbeverare gli animali che trainavano il suo carro..."disse Ech.

"Dobbiamo cercare di capire dove si trova."disse Tyvron.

"Riconosci il luogo?"disse Addà"C'è qualcosa di particolare intorno?"

"Si...sembrano le terre dei nomadi dell'est...ma non posso esserne certo..."disse Ech.

"Che tipo di navì era quello che vedevi?"disse Addà"Un ricco?

Un povero?"

"Dal suo carro sembra un mercante..."disse Ech.

"Cosa è successo dopo?"disse Addà.

"Lei si è presentata al navì...che vedendo il suo volto l'ha scambiata per un'eterna…"disse Ech.

"E non si è accorto delle divergenze nel suo corpo?"disse Addà.

"No,lei era troppo coperta..."disse Ech"L'ha fatta salire...sul suo carro…e...e poi lei si è accarezzata

il collo con una mano,mentre con l'altra ha toccato il volto di quel poveretto!..."

Ech smise di parlare.

"Ech?..."disse Addà.

Il navì urlò,mettendosi seduto,dopo di che spalancò la bocca e gli occhi,facendo uscire dalla sua

gola un potente e lungo urlo,che era disumano e maschile,mentre cominciava a tremare

violentemente.

Ech si sollevò dalla placca rettangolare,tremando mentre lo faceva,e rimase seduto a mezz'aria,con

la bocca aperta,dopo di che cadde sull'oggetto rettangolare.

Poco dopo Tyvron era di nuovo seduto sul cubo di metallo,nella stanza vuota"Cercate nelle terre dei

nomadi a est.

Non sappiamo quale sia la zona precisa."

"Dobbiamo informare i soldati di quelle zone dell'accaduto?"disse una voce che venne udita nella

stanza.

"Non ancora...non voglio che le voci di una ricerca in quelle zone si diffondano."disse Tyvron"Per

quanto a me sembra assurdo basarmi su una visione di un navì...per ora non abbiamo altre

piste...perciò dobbiamo seguire questa con metodo ed efficienza.

Dovete cercare un navì che potrebbe aver detto di aver incontrato un'eterna che poi sarebbe salita

sul suo carro...e che potrebbe essere tutt'ora con lui.

Devo sapere chi è il navì in questione e dove risiede.

È importantissimo."

Addà entrò nella stanza.

"Crede che sia vero quello che ha detto?"disse Tyvron.

"Io credo solo nella scienza...tuttavia...sappiamo tutti quanto vasta sia la realtà...e che ci sono

potenze che non rispondono alle leggi di natura."disse Addà"Quindi...io dico di seguire questa pista

e poi verificare i dati."

"Ci sono novità?"disse Tyvron.

"Si,dalla mia ultima discussione ho avuto ulteriori informazioni."disse Addà"Non sappiamo ancora

cosa lo abbia terrorizzato,quella parte è come cancellata,ma...Ech mi ha detto che quella creatura

può spostare pezzi del suo potere da corpo a corpo,da mente a mente...usando solo una piccola

quantità della sua energia.

E può usare quella forza per controllare il vivente dall'interno.

L'ultima parte della visione che Ech ha avuto mostrava una navì controllata mentalmente.

Non credo che troveremo altre vittime.

Questa creatura non vuole lasciare traccia."

"È un essere molto intelligente quindi..."disse Tyvron.

"Assolutamente."disse Addà.

"Ma se può controllare altri esseri viventi a distanza...dove sarà il suo vero corpo?"disse Tyvron.

"Un'ottima domanda,eterno."disse Addà.

"Se quello che abbiamo sentito è esatto...quell'oggetto nella cometa...che cosa farà?"disse Tyvron.

"Non possiamo saperlo...e purtroppo i capi eterni hanno bloccato le comunicazioni tra il Su e

Pandora,oltre che tra le varie stazioni e basi diffuse su questo globo."disse Addà.

"Io non capisco!..."disse Tyvron"Perché fanno questo?

Siamo in una situazione di emergenza e loro sono chiusi dentro il Su!…"

"Questo atteggiamento...mi ricorda qualcuno che ha paura..."disse Addà.

"Paura?"disse Tyvron"Non scendiamo nel ridicolo.

Gli eterni non hanno paura di nulla!"

"Ma comunque stiano le cose...dobbiamo prepararci al peggio."disse Addà.

Le 3 creature erano ancora nel deserto e la femmina aveva una grande pancia ricurva,che stava

toccando con le mani.

Lei si mise in ginocchio e cominciò a contrarre i muscoli della pancia,dopo di che il ventre le si

sgonfiò e la gola le si allargò.

La mattina dopo...

Ael era seduto a un tavolo di legno,posto in una stanza,posizionata al piano terra,di forma

quadrata,insieme ad Agrab,che era al capo destro dell'oggetto,mentre all'altro capo del tavolo

c'era Avii.

Ael si alzò e uscì dalla casa.

"Come si sente,Agrab?"disse Avii.

"Ah...bene..."disse Agrab.

"E il suo lavoro?"disse Avii.

"Stimolante."disse Agrab.

"Non glie l'avevo mai detto,ma trovo...che trasferirsi qui,da suo fratello,dopo...è stato molto

generoso da parte sua."disse Avii.

"Non gli sono di molto aiuto,mi pare."disse Agrab.

"Si sbaglia."disse Avii"Io lo conosco,so com'è fatto."

Ael tornò e si sedette alla destra di Agrab"Scusi l'interruzione,controllavo i miei figli."

"Non fa niente."disse Avii"Dunque,l'unico fatto assodato fin'ora è che era buio."

"Si,molto buio."disse Ael.

"Ma lui non sapete descrivermelo."disse Avii"Non trovate che sia un po' poco?"

"Forse si..."disse Ael.

"Non so se far cercare un navì basso o alto,voi lo capite?"disse Avii.

"È escluso che fosse un navì basso."disse Ael.

"Va bene...allora era alto..."disse Avii.

Ael guardò Agrab,che annuì,dopo di che parlò di nuovo con Avii"Eh...si...io direi di si,era alto."

"Più o meno..."disse Agrab.

"Più alto di un navì di stazza media?"disse Avii.

Agrab guardò verso l'alto per qualche istante,poi riprese a parlare"Era molto buio..."

"Si,infatti."disse Ael.

"Come fate a essere sicuri che fosse un maschio?"disse Avii.

"Ah...non ho mai visto nessuna navì correre così."disse Agrab scuotendo la testa.

"Non lo so,Agrab...io un po' ne ho viste durante quei pochi tentativi di creare una fazione

dell'esercito guidato da femmine navì."disse Avii"Correvano come il vento."

"Quello è salito sul tetto in un secondo!..."disse Agrab"E la casa è alta!..."

"C'è anche un allenamento di quel tipo nell'addestramento militare."disse Avii"C'erano delle

guerriere che vi avrebbero scavalcato di netto come niente."

"Avii...qui c'è un'ipotesi,ho capito,solo che non ho capito qual'è."disse Ael.

"Sentite,ieri pomeriggio...si è fermata al mercato di Atua una navì forestiera...e si è messa a tirare

coltellate perché non aveva trovato quello che cercava."disse Avii"Alcuni sono anche morti.

Dopo di che...nessuno l'ha più vista.

La mia ipotesi e che...non sapendo assolutamente niente dell'intruso che avete visto...dobbiamo

ritenere valida qualsiasi supposizione."

"Escludendo la possibilità...che una navì soldatessa ben addestrata corresse intorno a casa nostra ieri

sera...quale altra ipotesi è probabile?"disse Agrab.

"Non ho ancora finito con le domande."disse Avii"E poi non apprezzo il sarcasmo.

C'è qualcuno che potrebbe nutrire del rancore verso 1 di voi?

Per esempio...un membro della tribù di vostro padre...a cui non è piaciuto che lei abbia deciso di

vivere con suo fratello?"

"No..."disse Agrab.

Avii guardò Ael.

"Non so,ma non credo..."disse Ael.

"Va bene,la battuta sulla soldatessa ben addestrata era fuori luogo e mi scuso...ma io sono forte...e

abbastanza veloce...e correvo veloce ieri sera,ma quello sembrava...che ci volesse quasi

provocare..."disse Agrab.

Poco dopo Ael uscì dalla casa insieme ad Avii.

"Ho fatto delle domande dopo aver visto il suo campo."disse Avii"Bastan navì per fare in

una notte un danno come quello,con l'aiuto di alcune attrezzature..."

"Davvero?"disse Ael.

"Questo però potevamo pensarlo a un primo esame...ma quel terreno..."disse Avii.

"Già..."disse Ael.

"Non ci capisco niente...è meglio che vada al tempio di Atua,un consulto con qualche altro puro o

magari con qualche eterno...mi schiarirà le idee...dopo di che...ci risentiremo."disse Avii che si

fermò.

"Va bene..."disse Ael.

"Ma una cosa è sicura...la sua famiglia ha subito un brutto colpo...e i suoi figli a tutto devono

pensare fuorché a questi strani fatti che accadono nella notte."disse Avii"Li porti in città e cercate

di tenere la mente occupata con le piccole cose quotidiane.

La miglior medicina."

"Grazie del consiglio."disse Ael.

"Abbia cura di se,mi raccomando."disse Avii.

Tyvron camminò in 1 dei corridoi con 4 linee gialle sulle pareti,insieme a un rettile,che era posto

alla sua destra.

"Forse siamo riusciti a rintracciare il navì che stavate cercando."disse il rettile"Poche ore fa un

mercante ha dichiarato che un'eterna era salita sul suo carro,mentre stava dando da bere ai suoi

animali,e come può immaginare la notizia si è sparsa.

Ho mandato qualcuno a sorvegliarlo,ma sembra sia scomparso nel nulla."

"C'era anche una navì?"disse Tyvron.

"Pare che con questo mercante ci fosse una giovane femmina,ma non è stata trovata."disse il

rettile"Chiaramente...data la fonte e la natura di questi sospetti...non possiamo essere certi di

nulla,ma ho dato l'ordine di cercarla.

Sembra che lavori in un centro identico a questo,che si trova proprio in quelle terre."

"Partirò entro oggi."disse Tyvron.

Agrab era per le strade della città di Atua e stava parlando con un puro,indossante un lungo abito

bianco.

"Ho capito tutto."disse il puro.

"Ah si?…?"disse Agrab.

"2 navì diversi mi hanno detto di aver visto dei forestieri in giro,in queste ultime sere."disse il

puro"Non hanno saputo descrivermeli...perché si muovono nell'ombra!

Furtivamente.

Non hanno fatto del male a nessuno...e proprio questa è la chiave!"

"Non capisco."disse Agrab.

"Si chiama ricognizione."disse il puro"È una strategia militare.

Mandi un gruppo in perlustrazione,molto piccolo...a dare un'occhiata in giro.

Non per attaccare,ma...per valutare...la situazione...per valutare...l'entità del pericolo...per

assicurarsi che...la via sia libera..."

"Libera per cosa?"disse Agrab.

"Per gli altri che arriveranno!"disse il puro.

Tramonto…

I 4 tornarono verso la casa,camminando su una stradina in mezzo ai campi.

"Perché non siamo andati con il carro?"disse Organ.

"Perché così passiamo più tempo insieme e ci teniamo in forma..."disse Ael guardando

Agrab"Giusto?"

"Ma certo."disse Agrab.

"Siamo certi di essere al sicuro dall'ira dei potenti?"disse Organ.

I 2 adulti si guardarono.

"Perché ce l'hanno con noi?"disse Oril.

"Ma...nessuno ce l'ha con noi,è solo che..."disse Ael.

"Organ,dietro quella bruciatura c'è un branco di delinquenti che non hanno mai lavorato un giorno

in vita loro."disse Agrab"Navì erranti,dediti alla rapina e alla razzia,che vivono secondo delle leggi

tutte loro e fanno queste cose per puro divertimento.

Nomadi razziatori erano quelli dei tempi dei nostri padri e nomadi razziatori sono quelli di oggi."

Ael lo fissò in silenzio e l'altro se ne accorse.

"Giusto...sono dei folli,Organ."disse Ael"Lo capirai quando sarai più grande."

"Perché non smettono di razziare?"disse Oril.

In quel momento i 4 udirono un potente urlo mostruoso,proveniente da delle colline poco distanti.

"Nessuno si muova!"disse Organ e tutti si bloccarono,mentre il verso veniva udito

nuovamente.

"Delle urla...avete sentito?"disse Organ"Tu hai sentito,vero Agrab?"

Agrab lo guardò in silenzio.

"Io ho sentito,Organ."disse Oril.

"Probabilmente è un animale…"disse Ael dopo alcuni secondi.

"Ma certo..."disse Agrab"Forse starà...cacciando..."

In quel momento si udì un forte urlo e tutti si bloccarono.

"Capito perché non bisogna dare retta alle voci?"disse Ael"Perché poi le menti si fissano...e ci si

spaventa per qualsiasi rumore..."

Altri versi,simili a urla e gorgoglii,iniziarono a essere uditi dai 4.

"Sembrano 2 che parlano..."disse Organ e poco dopo i rumori cessarono.

La notte seguente...

Tyvron,Addà e Ech scesero da un'astronave rettangolare e andarono verso una struttura di

metallo,identica a quella dentro cui erano stati,posta sul bordo di un burrone,collocato in mezzo a

un deserto pietroso.

Un altro sacerdote,accompagnato da 3 rettili,si diresse verso di loro.

"Ben venuto."disse il sacerdote rivolgendosi a Tyvron"Sono il sacerdote Avluk,dirigo le operazioni

di questa base.

Accomodiamoci pure all'interno."

L'eterno,Ec sacerdoti camminarono per un corridoio metallico,avente 4 linee

orizzontali,emettenti luce gialla,incise sulle pareti,dopo di che salirono una scala.

"Per di qua."disse Avluk indicando,con la mano destra,un corridoio perpendicolare,posto a

destra,dopo di che il gruppo proseguì"Le stanze presenti in questa sezione vengono usate per gli

interrogatori.

Ho fatto mettere la navì dentro una di queste in attesa del vostro arrivo."

"E di questo la ringraziamo."disse Addà.

"Sarà meglio che io entri e la informi,abbiamo dovuto farle interrompere il lavoro e portarla qui

senza che avesse fatto nulla."disse Avluk fermandosi davanti a una porta rettangolare.

"Non è necessario,se ne occuperanno l'eterno e il navì,lei venga con me."disse Add iniziarono

ad allontanarsi"Abbiamo tante cose di cui discutere."

I 2 entrarono in una stanza buia,che aveva una luce circolare,di colore giallo ocra,al centro del

soffitto.

In mezzo all'ambiente c'era un tavolo metallico e rettangolare,con dietro di esso una sedia,avente lo

schienale rettangolare e composta dallo stesso materiale,sopra cui era seduta una navì,avente i

capelli legati in una lunga treccia e indossante un lungo abito marrone.

"Femmina navì...sono l'eterno Tyvron."disse l'eterno che mandò il braccio destro verso Ech"Questo

è Ech,un fedele di Onyel."

Lei si alzò e si mise in ginocchio"Potente eterno...saggio navì..."

"Non è necessario,alzati pure."disse Tyvron e la navì si alzò.

"In cosa posso esservi utile?"disse la navì.

"Ora te lo diremo."disse Tyvron che andò verso il tavolo"Vorrei parlare con te del navì con cui

attualmente vivi.

Nadai."

"Ci deve essere un errore..."disse la navì.

"Io credo di no."disse Ech avvicinandosi,poi mise l'avambraccio destro in orizzontale e tenne la

mano aperta,con il palmo verso l'alto"Mostrami la mano."

"Ma io..."disse lei.

Ech le afferrò violentemente il polso sinistro,con entrambe le mani,e la guardò con rabbia"Tu sei

entrata in contatto con lei!…

È nella tua mente?"

"Io...non lo so..."disse la navì.

"Rispondi!"disse Ech"Te lo ordino!"

"No!..."disse lei e lui le diede 1 schiaffo,con la mano destra,dopo di che le afferrò le braccia,con

entrambe le mani"Una parte di lei è da un'altra parte..."

"Come fai a esserne certo?"disse Tyvron.

"Da quando sono entrato in contatto con quella creatura...mi sento connesso a lei...so che non ha

molto senso...ma riesco a sentirla."disse Ech.

"Ma di cosa state parlando?..."disse la navì.

"Non provare a mentire!"disse Ech"Ricordati che sono un rappresentante di Onyel...POTREI

ORDINARE LA TUA MORTE SE SOLO LO VOLESSI!"

"Ti prego!..."disse la navì e poi Ech chiuse gli occhi.

"Una parte di lei...è passata in qualcun altro!..."disse Ech.

"Ne sei certo?"disse Tyvron.

"Si...avverto troppa poca energia qui dentro..."disse Ech aprendo gli occhi"È quasi del tutto svanita!

CHI È?

DIMMI DENTRO CHI È!"

"Non lo so!..."disse la navì.

"SE NON ME LO DICI SARÒ COSTRETTO A USARE LA FORZA!"urlò Ech"Quella cosa è

pericolosa!

È estremamente pericolosa!

RISPONDI!"

Ech si voltò verso l'eterno"CHIEDO IL PERMESSO DI PROCEDERE."

"Procedi pure."disse Tyvron sedendosi al tavolo"Sono abituato alla violenza."

Ech cominciò a scuotere la femmina,dopo di che le strappò il vestito,lasciandola con la parte

superiore del corpo scoperta.

La navì aveva i bicipiti graffiati,un piccolo foro sulla zona posteriore della spalla destra e la sua

schiena era piena di graffi.

Tyvron si alzò subito dopo,osservandole la schiena e le braccia"Femmina...chi è stato a farti

questo?"

"Non mi ricordo..."disse lei.

Ech le afferrò la treccia dei capelli,con la mano destra,piegandole la testa all'indietro"SEI LI?

RISPONDIMI!"

La navì mandò gli occhi verso l'alto e cadde a terra,poi iniziò ad avere delle convulsioni,dopo di

che Ech si accucciò e cercò di tenerla ferma.

"Cosa le è successo?"disse Tyvron.

"Non ne ho idea!..."disse Ech"Mi senti?..."

"Rimane inspiegato..."disse la navì mentre le sue convulsioni cessavano"Addà...ha detto...rimane

inspiegato..."

"Come?..."disse Ech.

"...e peggio...irrisolto..."disse la navì.

"No..."disse Tyvron che si accucciò"...non è possibile..."

L'eterno le aprì gli occhi e vide che erano girati all'indietro.

"Che le succede?"disse Ech.

"È come...è come se stesse dormendo...però..."disse Tyvron"...assomiglia a quello che ti ha fatto

Addà…

Navì?

Mi senti?"

"Si..."disse la navì che girò la testa verso destra.

"Che cosa ti è successo?"disse Tyvron"Chi è stato a farti del male?"

"C'è una macchia blu...sta...sta davanti a me…"disse la navì"Mi sta...sorridendo..."

"Come?"disse Tyvron"Puoi ripetere?..."

"Quando sorride non mi piace…"disse la navì.

"Che vuol dire...che la macchia ti sta sorridendo?"disse Tyvron"Che significa?..."

"Non è una macchia..."disse la navì"Lo avete sentito?"

"Sentito cosa?"disse l'eterno.

"Mi fa vedere delle cose..."disse la navì"Cose orribili..."

"Di cosa stai parlando?"disse l'eterno.

"La forza che lei ha messo dentro di me...quella che viene da quel posto in alto...mi porta li dentro

con la mente...io li non ci torno..."disse la navì mentre delle lacrime scendevano dai suoi occhi"Io li

non ci torno..."

"Navì,io sono un eterno e sono in grado di affrontare qualsiasi minaccia..."disse Tyvron"...perciò

spiegami cosa sta succedendo."

"Se avessi visto le cose che ho visto io non cercheresti di metterti in mezzo..."disse la navì che

rimase in silenzio per alcuni momenti,dopo di che urlò"AAAAAAAAHHHHHHHH!

AIUTATEMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!"

"Femmina!...che succede?..."disse Tyvron"Sono un eterno e ti ordino di rispondere!"

"Aiutatemi..."disse la navì iniziando a muovere la testa da una parte all'altra"Sono in

troppi,aiutami!...

QUELLA LUCEEEEEE...FA MALEEEEEEEEEEEEE!

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH!"

No,no...per favore...basta!…

AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!

MI SI È CONFICCATA NELLA SPALLA!..."

Lei iniziò nuovamente ad avere le convulsioni,poi urlò a squarcia gola,emettendo un verso

disumano,dopo di che si udirono delle parole in una lingua sconosciuta"DINGIR ME EN!

E NE NE,ME NA AM,ME EN DE EN!"

Ech spalancò gli occhi.

"CHE COS'È?..."disse la navì"CHE VUOI DIRE?"

"E NE NE,ME NA AM,ME EN DE EN!"disse la voce mostruosa.

"RIDATEMI MIA FIGLIA!"urlò la navì"RIDATEMELA!"

"Sua figlia?..."disse Tyvron.

"CHE SIGNIFICA?"urlò Ech.

"KI ULUTIM,IGI KAR!"disse la voce mostruosa.

"RIDATEMELAAAAAA!"urlò la navì.

"A E SA,I E KAE,SUG ZAG GU!"disse la voce mostruosa.

La navì smise di muoversi.

"Mi senti?"disse Ech scuotendola"SVEGLIATI!"

La navì aprì gli occhi,voltando la testa verso di lui.

"Zim a bu e ter."disse una seconda voce mostruosa che uscì dalla bocca della navì,poi lei

rimase immobile a terra,dopo di che esplose,diventando polvere.

I 2 si rialzarono lentamente.

"E ora?..."disse Tyvron.

"Quando l'ho toccata...ho visto un altro navì...con un aspetto particolare…"disse Ech"E il posto

dove si trovava...era questo..."

I 2 uscirono dalla stanza e camminarono nei corridoi,trovando Addà e Avluk.

"Sacerdote Avluk...mandi qualcuno dentro quella stanza."disse Tyvron"Purtroppo non è

sopravvissuta."

"Cosa?..."disse Avluk.

"Se le descrivo 1 dei suoi lavoratori può identificarlo?"disse Ech.

"Forse si..."disse Avluk.

"Robusto,non molto alto,con una cicatrice sulla parte destra del volto."disse Ech.

"Jraclu."disse Avluk"Un rivoltoso in attesa di punizione.

Come lo conoscete?"

"Dov'è adesso?"disse Ech.

"In una cella di isolamento."disse Avluk"Ma cos'è che cercate?"

"La cosa si sta diffondendo."disse Tyvron rivolgendosi ad Addà"Dobbiamo ristabilire le

comunicazioni con il Su il prima possibile."

"Appena torneremo indietro me ne occuperò."disse Addà.

"Vorrei vedere Jraclu."disse Ech.

"Come preferite."disse Avluk toccando la spalla destra di Ech"Non posso oppormi a un inviato di

Onyel."

I 4 camminarono per il corridoio e poi svoltarono a destra,dove ce n'era un altro uguale.

"Capisco che non devo fare domande...ma se ha fatto qualcos'altro dovrei saperlo."disse Avluk che

svoltò a sinistra e si fermò.

"Capisco perfettamente le sue preoccupazioni,collega,ma attualmente stiamo ancora raccogliendo

i dati."disse Addà.

"Capisco...ma...devo insistere per essere presente."disse Avluk accorgendosi che Tyvron e Ech

stavano parlando a bassa voce,a vari metri di distanza"Vede...attualmente la sua mente non è nella

forma più equilibrata."

"Purtroppo è una decisione che può prendere solo l'eterno Tyvron."disse Addà.

"Si,certamente,può venire."disse Tyvron avvicinandosi"Vogliamo andare?"

"Che cosa dovete fargli?"disse Avluk.

"Usare le capacità di 1 di voi sacerdoti per stimolare la parte non cosciente della sua mente."disse

Ech"E farci dire delle cose."

Poco dopo i 4 erano in un corridoio dalle pareti nere,dotate di 4 linee,emettenti luce

rossa,orizzontali,con varie celle,identiche a quelle dell'altra base,poste a distanze regolari le une

dalle altre.

Un rettile arrivò poco dopo e portò un'asta di metallo,tenuta con entrambe le mani,avente un

collare circolare,di metallo,sulla cima.

"Che cos'è?"disse Tyvron.

"Un nuovo strumento per tenere a bada i navì che alzano la testa."disse il rettile"Un collare

elettrico.

Io consiglierei una scarica iniziale,per ricordargli qual'è il suo posto."

Avluk guardò verso destra,osservando la cella oltre il campo di forza e vedendo un navì,indossante

un lungo abito grigio e strappato in alcune parti,avente la guancia destra fusa,dopo di che si voltò

verso gli altri"Bene...mi sembra calmo."

"E noi siamo pronti."disse Ech.

"Guardia."disse Avluk.

"Eseguo."disse il rettile che toccò,con la mano sinistra,una zona della parete accanto all'entrata

della cella e sul muro si formò un rettangolo,dai lati rossi,poi il campo di forza trasparente

scomparve.

I 5 entrarono nella stanza e osservarono il navì.

"Il collare può essere fatale?"disse Ech.

"No,non dovrebbe provocare danni permanenti."disse Avluk mettendosi alla destra di Ech.

"Consiglio una scarica iniziale."disse il rettile"Il collare è già carico e pronto."

"Non è necessario."disse Avluk.

"Posso vedere?"disse Tyvron afferrando l'asta,con entrambe le mani.

"Bene...cominciamo."disse Avluk che fece qualche passo,ma Ech lo afferrò alle spalle,dopo di che

l'eterno Tyvron mise il collare intorno al collo del sacerdote e l'oggetto si chiuse.

Il navì si allontanò e il sacerdote ricevette una scarica elettrica.

"Che state facendo?!..."disse il rettile che provò ad avvicinarsi.

"Non muoverti!"disse Tyvron"Dobbiamo farlo!

Non posso spiegarti ora!"

Avluk urlò a squarcia gola,dopo di che cominciò a dimenarsi,facendo uscire dalla sua bocca delle

urla,sia maschili che femminili,del tutto disumane.

"Sta arrivando!..."disse Avluk.

Il sacerdote cadde a terra e Ech si accucciò,toccandolo con la mano destra,ma l'altro iniziò ad avere

delle forti convulsioni,così l'eterno intervenne,tenendolo fermo con le mani.

"Dobbiamo farlo prima che si risvegli!..."disse Ech mentre l'altro smetteva di muoversi.

Poco dopo il rettile,che stava portando il corpo di Avluk con le mani,camminò nel corridoio,insieme

agli altri,si diresse verso destra,salendo pochi gradini,e giunse davanti a una porta rettangolare,che

si aprì da sola,andando verso l'alto.

L'interno della stanza era buio e dotato di una luce circolare bianca,posta sul soffitto,che illuminava

un lettino di metallo,avente i bordi curvi verso l'alto e la parte iniziale obliqua verso il soffitto.

L'oggetto poggiava su una placca conica,avente la zona superiore più stretta e quella inferiore più

larga,fusa con il pavimento,che aveva una linea circolare circondante tutta la zona.

Il rettile posò il sacerdote svenuto sul lettino di metallo.

"Che nessuno entri."disse Tyvron"È l'eterno Tyvron che lo ordina."

"Si,eterno."disse il rettile che se ne andò,dopo di che la porta si chiuse da sola.

"Come hai fatto a capire che è dentro di lui?"disse Addà.

"L'ho sentito quando mi ha toccato la spalla."disse Ech.

"Ech...è convinto che,a seguito dell'esposizione all'energia di quella creatura,lui possa...percepire

quella stessa forza dentro altri esseri viventi."disse Tyvron.

"Capisco..."disse Addà.

"Sei fortunato che io sia un eterno aperto di mente,navì."disse Tyvron"Altri ti avrebbero già punito

per aver formulato pensieri poco razionali."

"E io la ringrazio molto per non averlo fatto."disse Ech.

"Ma...siamo sicuri che sia ancora dentro di lui?"disse Addà"Si può impedire che si trasferisca?"

"Io questo non sono in grado di dirlo,ne di farlo...per questo ora mi serve che l'eterno Tyvron mi

aiuti."disse Ech.

"Cosa mi stai chiedendo?"disse Tyvron.

"Voi potete manipolare l'energia...quindi vorrei che cercasse di contenere e stabilizzare quella

dentro questo corpo."disse Ech indicando Avluk con l'indice destro"In questo modo non dovrebbe

succedere la stessa cosa accaduta a quella navì."

"Va bene...posso usare il mio potere per fare un tentativo."disse Tyvron.

"Bene...sacerdote Addà...cominci pure."disse Ech e l'altro si mise dietro la zona del lettino su cui

era poggiata la testa di Avluk,mettendogli le mani sulle tempie,dopo di che Tyvron,che si era messo

alla destra dell'essere disteso,mise entrambe le mani sul petto del sacerdote.

"Avluk...mi senti?"disse Addà.

"Si..."disse Avluk.

"È successo qualcosa di rilevante o insolito di recente?"disse Addà.

"Si...ieri notte..."disse Avluk.

"Dove ti trovavi?"disse Addà.

"Nelle mie stanze..."disse Avluk.

"Hai visto una macchia di colore blu?"disse Addà.

"Si..."disse Avluk.

"E...com'era fatta esattamente?"disse Addà.

"Non...non me lo ricordo..."disse Avluk.

"Non ricordi com'era?"disse Addà.

"No...non la vedo la macchia adesso..."disse Avluk"Li non c'è più."

"È uscita dalla stanza?"disse Addà.

"No...io credo che...non ricordo se veramente...è mai stata li."disse Avluk.

Poco dopo il sacerdote disteso aprì gli occhi.

"C'è qualcosa fuori dalla porta..."disse Avluk"Sta per aprirla..."

Il sacerdote iniziò a tremare.

"La sta aprendo!..."disse Avluk che spalancò gli occhi"Per tutti gli eterni…

Per tutti gli eterni!…

Nooo!…"

"Che cosa succede?"disse Addà.

"Per tutti gli eterni!..."disse Avluk.

"Avluk,che succede?"disse Addà.

"No!..."disse Avluk"No!

No!

Noooo!…

Noooo!…

NO! NO! NO! NO! NO!..."

"Avluk!..."disse Addà.

"...NO! NO! NO!..."urlò Avluk"NOOO!

NOOOOOO!

NO!

NO!

NO!

NOOOOOOOOOO!

NOOOOOOOOOOOOOOOO!

AAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHH!

"AVLUK!"urlò Ech"SE LI SENTI NELLA TUA TESTA DIGLI CHE DEVONO PARLARE CON

NOI!

DIGLIELO!

"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHH!"urlò il sacerdote che poi rimase immobile.

"Non c'è bisogno di preoccuparsi per lui,Ech."disse una voce femminile e rimbombante,che uscì

dalla bocca di Avluk"Nessun bisogno.

Non temere.

Tutto andrà bene."

Ci furono alcuni momenti di silenzi si guardarono con sguardi allibiti.

"Eterno...navì...da quando tutta questa storia è iniziata...questa è la prima volta...la prima

volta...siamo in contatto diretto con la creatura femminile."

"Non potrebbe essere un suo ricordo o una distorsione vocale di qualche tipo?" disse Tyvron.

"No,non credo."disse Addà.

"Eterno...ricorda cosa è successo alla navì e a me?"disse Ech.

"Se ciò che dici è vero questa creatura sembra del tutto incurante della situazione in cui si è andata a

cacciare..."disse Tyvron.

"Infatti non credo che le interessi molto..."disse Ech.

"Io...ammettiamo che il messaggio di per se sia poco curante della situazione...ma in realtà direi che

è perfetto."disse Addà"È breve.

Preciso.

Chiaro.

È il modo in cui ci si rivolge a qualcuno per tranquillizzarlo..."

"E come farebbe a comunicare con noi?"disse Tyvron.

"Non ne sono certo..."disse Addà.

"Almeno mi dia una vaga spiegazione!"disse Tyvron.

"L'unica cosa che accomuna le sue vittime...è la sua energia,perciò...è possibile...ma non ne sono

certo...che...quella creatura stia...in qualche modo comunicando grazie ad essa...forse...riesce a

sentirci grazie all'energia che inserisce all'interno dei corpi...ma...onestamente sono vere e proprie

supposizioni..."disse Addà.

"Sei ancora la?"disse Ech dopo pochi istanti"Puoi ancora sentirmi?"

"Sono qui."disse la voce femminile rimbombante.

"A...a chi appartiene...questa voce?"disse Addà.

"A qualcuno che finirà in guai molto grossi!"disse Tyvron.

"Eterno,la prego...è la prima volta che riusciamo a comunicare..."disse Addà.

Ech afferrò l'abito del sacerdote svenuto,con entrambe le mani.

"Navì!..."disse Addà"Cosa stai facendo?"

"CHI SEI?"urlò Ech in preda alla rabbia.

"Vuoi un nome?"disse la voce femminile rimbombante"Un momento...

Chiamami Exabor.

Exabor della tribù di Kro."

"..."disse Addà"Ech...chiedigli da dove viene."

"Da dove vieni?"disse Ech con rabbia.

"Io facevo un viaggio."disse la voce femminile rimbombante"Tu facevi un viaggio.

Ora noi facciamo un viaggio insieme."

"Cosa?..."disse Tyvron"Si prende gioco di noi?..."

"No...è molto astuta."disse Addà"Ci ha dato una risposta...senza dire niente…

Exabor?

Tu riesci a sentirmi?"

"Si."disse la voce femminile rimbombante.

"Allora hai sentito per tutto il tempo le cose di cui stavamo parlando?"disse Addà.

"Si."disse la voce femminile rimbombante.

"Dannazione!..."disse Tyvron"Ora mi sono stancato!"

"Eterno..."disse Addà.

"Ci parlo io ora!..."disse Tyvron.

"No."disse la voce femminile rimbombante.

"Exabor?"disse Addà"Exabor,mi ascolti?"

Il sacerdote non rispose.

"È arrabbiata..."disse Addà"Exabor,rispondi..."

"Interrompiamo questa follia e basta!"disse Tyvron"Troviamola e annientiamola!"

"Forse non è così semplice."disse Addà.

"Si che è semplice,le diamo la caccia e la eliminiamo!"disse Tyvron.

"Forse non è così semplice darle la caccia...la tranquillità con cui sta parlando indica che non si

sente per nulla in pericolo...sento come un senso di sicurezza."disse Addà.

"Si sente sicura?..."disse Tyvron.

"Dico solo che...la via della forza bruta va lasciata per il futuro,al momento non sappiamo niente su

di lei..."disse Addà.

"Io invece so tutto su di te."disse la voce femminile rimbombante"Voglio parlare

subito.

Ora.

Adesso."

L'eterno e il sacerdote si guardarono.

"Exabor...il tuo arrivo ha causato dei problemi ai nostri progetti."disse Addà"Hai interferito

direttamente e in maniera aggressiva nei domini dell'impero dell'eterno Onyel,questo lo capisci?"

"Io non voglio smettere,no."disse la voce femminile rimbombante.

"Cosa stai facendo a questo sacerdote?"disse Addà"Non hai alcun diritto di controllare la sua mente

e distorcere i suoi ricordi."

"Questo vostro servo adesso è mio!"disse la voce femminile rimbombante"Per sempre."

"Cosa?…"disse l'eterno"Non posso tollerare…!"

"Il vostro sacerdote non esiste più!"disse la voce femminile rimbombante"Ora dovete rendere

conto alla vostra signora e padrona!

Exabor della tribù di Kro!"

"QUESTA COSA STA OLTRAGGIANDO GLI ETERNI!"urlò Tyvron"NON POSSIAMO

TOLLERARE UNA SIMILE INSOLENZA!"

"Exabor,noi abbiamo delle regole ferree...non possiamo lasciare che un'interferenza simile passi

inosservata..."disse Addà.

"Voi avete paura?"disse la voce femminile rimbombante.

"No...noi..."disse Addà.

"Se deciderai di aiutarmi avrai una ricompensa che ti sarà molto gradita."disse la voce femminile

rimbombante.

"Io servo gli eterni,non..."disse Addà.

"Non hai ancora scoperto cosa sono i tuoi padroni."disse la voce femminile rimbombante.

"Ma cosa…?"disse Addà.

"PERCHÉ MI MANDI QUEI SOGNI?"urlò Ech.

"Perché io ho scelto quelli come te."disse la voce femminile rimbombante e il navì spalancò gli

occhi"Tu sei già stato abituato a essere servizievole.

La tua razza è nata per servire e per essere docile con i padroni...servirete me da adesso in poi."

"Non credo proprio!"disse Tyvron.

"I navì sono stati creati per noi."disse Addà"E il tuo comportamento è stato veramente

aberrante...e per di più hai agito su proprietà non tue."

"Ti sbagli."disse la voce femminile rimbombante"Ovunque entra Exabor...quella è casa sua.

Dunque quei navì sono miei."

Il sacerdote smise di parlare.

"Exabor...sono Addà...sei sempre li?"disse Addà"Sono Addà.

Exabor,che cos'è la macchia blu?

Exabor,che cos'è?"

"Attento,servo!"disse Exabor"Non si chiedono cose di cui non voglio parlare!

Non avete compreso il significato dei miei avvertimenti durante le mie precedenti manifestazioni?"

"Eri sempre tu allora..."disse Addà.

"Li avete compresi?"disse Exabor"Posso manifestarmi ancora in quel modo se ancora non avete

compreso."

"No...basta così."disse Addà"Non importa."

L'eterno guardò il sacerdote.

"No,Exabor...è molto importante non fare altro per il momento."disse Addà.

"Io non voglio smettere."disse Exabor.

"Exabor,devi smettere!...Exabor ascoltami...è una cosa...essenziale."disse Addà"Le tue

manifestazioni e le tue azioni danneggiano i nostri servi...e molto presto non ci resterà altra scelta

che usare la forza.

E tutto questo perché non sei in grado di controllarti.

Perché con tutte le capacità che hai non hai la capacità di fermare te stessa,non è così?"

"Io faccio ciò che voglio per quello che sono."disse la voce femminile rimbombante.

"Che cosa sei?..."disse Ech"E cosa sono quei resti di corpi su quel mezzo nello spazio?"

"Quelli...erano i miei precedenti servitori."disse la voce femminile rimbombante"Ma ora ne avrò di

nuovi."

"Come facevi a sapere che servo qualcuno?"disse Ech.

"Quando siete entrati nella nostra nave...noi abbiamo visto nelle vostre menti."disse la voce

femminile"Ho imparato il tuo linguaggio.

E quando ho guardato dentro la mente di quegli esseri con le scaglie ho compreso altre cose su di

voi.

La vostra...formazione...è stato l'unico modo che hanno avuto per interrompere le rivolte tra i loro

servi.

Creare un essere che potesse...servirli tutti.

Così voi siete il prodotto di diverse razze di mortali.

Ma poi ognuno ha pensato al proprio interesse...creando...conflitti costanti.

Una guerra tribale...senza confini.

Tuttavia ciò non ha più importanza.

Presto saremo noi i soli a restare."

Tyvron chiuse il pugno destro e guardò con rabbia il sacerdote sdraiato.

"Ora...siete solo per noi."disse la voce femminile rimbombante.

"Exabor,sono Addà...quello di cui parli non si realizzerà...non verrà mai permesso da nessuno."disse

Addà.

"Sciocco servo!"disse la voce femminile rimbombante.

Ech spalancò gli occhi e cominciò a tremare"DOVE SEI ORA?

DOV'È IL TUO CORPO?

LASCIAMI ANDARE!"

"È inutile agitarsi."disse la voce femminile rimbombante"Questa realtà sta per essere cambiata in

un'altra dove regneremo noi 3.

Godetevi il tempo che avete...quelli che si oppongono,come Addà,saranno i primi a essere

sventrati."

Ech afferrò il vestito del sacerdote,con entrambe le mani.

Avluk aprì gli occhi e cominciò a urlare a squarcia gola,emettendo un verso disumano,dopo di che

iniziò a tremare violentemente.

"Io vi ucciderò tutti."disse la voce femminile rimbombante.

"No Exabor...no..."disse Addà.

Poco dopo la zona del pavimento sotto il lettino di metallo emise dei flash di luce azzurra,poi un

filamento di energia blu,del tutto irregolare,uscì dal corpo del sacerdote,mentre Ech e Addà

venivano scagliati via.

Un cerchio di energia azzurra si formò sopra l'essere svenuto e il filamento iniziò a colpire le

pareti,danneggiandole.

L'eterno Tyvron illuminò le sue mani di energia gialla,tenendole sul petto di Avluk,dopo di che

iniziò a tremare violentemente,mentre il sacerdote continuava a urlare.

Il filamento,che era dotato di un lato pieno di punte coniche,si curvò verso terra e fuse il

pavimento,dopo di che diversi pezzi di quest'ultimo si staccarono dal suolo e iniziarono a

volteggiare in aria,intorno alla zona centrale della stanza,mentre Tyvron continuava a tremare

sempre più violentemente.

Altri 2 filamenti irregolari,di cui il primo andò verso la zona della testa e il secondo si diresse verso

i piedi,uscirono dal petto del sacerdote.

Poco dopo il cerchio di luce svanì,facendo cadere a terra i pezzi di metallo,e nella stanza tornò il

silenzio,poi 5 rettili armati arrivarono sul posto.

"Cosa succede?..."disse 1 dei rettili.

"Non ci posso credere...ho sentito quell'energia...non dovrei sentire nulla!..."disse Tyvron.

"Se n'è andata?..."disse Ech avvicinandosi.

"Possibile...c'era un flusso di energia diretto verso l'esterno..."disse Tyvron.

Nello stesso momento…

Ael uscì dalla sua casa e si diresse verso un recinto,contenente gli animali simili a cavalli dotati di

tentacoli,e vide che le bestie all'interno di esso erano in totale agitazione,così si fermò,dopo di che

guardò verso il campo,sentendo un gorgoglio.

1 degli animali andò contro il recinto,spaventandolo,dopo di che il navì guardò di nuovo verso il

campo.

"Organ...ti sentirai 1 stolto quando verrà fuori che c'era una spiegazione semplice per tutto quello

che ci sta capitando negli ultimi giorni."disse Ael che tornò nell'abitazione e poco dopo uscì

nuovamente,con una torcia infuocata tenuta con la mano destra,iniziando ad avvicinarsi alle piante.

Lui arrivò al piccolo sentiero tra la vegetazione e passò oltre,dopo di che si fermò per alcuni

momenti.

Il navì sentì un ringhio e si voltò,guardando a destra e a sinistra.

Passati alcuni istanti di silenzio Ael continuò ad avanzare,arrivando davanti alla zona dove c'era

l'enorme bruciatura,dopo di che si fermò.

"CIÒ CHE STAI FACENDO NON FUNZIONA!..."disse Ael"NON SPERARE CHE IO

RACCONTI IN CITTÀ O AI VIANDANTI DI TE E DI QUELLO CHE FAI AL MIO CAMPO!...

NON DIVENTERAI FAMOSO GRAZIE A ME!..."

Dopo alcuni momenti il navì tornò indietro e arrivò al lungo sentiero,dove si fermò,guardando da

una parte e dall'altra.

Ael iniziò a sentire un gorgoglio,proveniente da dietro di se,così si voltò e la torcia gli cadde a terra.

Lui si accucciò e la raccolse,poi intravide la gamba destra di una delle creature dalle orecchie

appuntite,mentre entrava dentro la parte del campo più vicina alla zona con la bruciatura.

Il navì si spaventò,provò a rialzarsi rapidamente,ma cadde all'indietro,poi si tirò su e corse a grande

velocità dalla parte opposta,dopo di che entrò all'interno della zona piena di vegetazione e continuò

a correre fino ad arrivare alla casa.

I 2 piccoli navì erano seduti,con le gambe incrociate,a terra,nella stanza quadrata con il tavolo di

legno posto al centro,e stavano giocando a farsi il solletico tra di loro,mentre Agrab era su 1

sgabello,dalla parte opposta della stanza,e dava le spalle ai 2.

Ael,che non aveva più con se la torcia infuocata,entrò lentamente,osservò i bambini e si mise la

mano sinistra sulla fronte,poi si sedette lentamente al tavolo,tenendo il busto voltato verso i

piccoli,poggiò il braccio sinistro sullo schienale della sedia,mise l'avambraccio destro sul tavolo e

mandò la testa verso il basso.

I 2 piccoli navì si accorsero del padre,smisero di giocare e si alzarono,poi il maschio gli si avvicinò

lentamente.

Agrab si voltò verso il fratello e si tirò su,mentre l'altro navì adulto alzava leggermente la testa

vers li guardava,dopo di che gli si avvicinò e Ael osservò anche lui.

"Va bene...cominciamo a dare ascolto alle voci..."disse Ael.

In quel momento qualcuno bussò alla porta e il navì seduto si alzò di scatto.

"Ael?"disse Agrab"Tutto bene?..."

"Chi...chi va la?"disse Ael.

"Sono Liklub!..."disse una voce maschile"Per favore aprite!..."

Ael aprì la porta lentamente,vedendo che davanti a casa sua c'era un giovane navì,indossante un

turbante rosso e un lungo abito marrone.

"Buona sera...cosa c'è?"disse Ael.

"Qualcuno di voi sa cosa sta succedendo lassù?..."disse Liklub indicando il cielo,con l'indice

sinistro.

"Lassù?"disse Ael.

Poco dopo l'intera famiglia era fuori dall'abitazione e stavano tutti guardando 14 oggetti

luminosi,sospesi a chilometri di altezza.

"Da quanto tempo sono li?"disse Ael con gli occhi del tutto spalancati.

"Sono comparsi quasi un'ora fa."disse Liklub"Sono sicuramente i mezzi su cui viaggiano i potenti.

Forse ci sono anche degli eterni in mezzo a loro in questo momento.

L'ho saputo dalla mia femmina...era uscita a prendere dell'acqua e li ha visti..."

"Credi che centri qualcosa con la bruciatura nel mio campo?"disse Ael guardando Agrab.

"Non lo so...ma se dovesse essere così...allora non erano dei razziatori..."disse Agrab che aveva la

bocca spalancata.

"Bruciatura?"disse Liklub.

"Si,praticamente..."disse Ael.

"Bisogna scrivere ciò che sta accadendo..."disse Organ rivolgendosi alla bambina"Prendo 1 dei tuoi

papiri,i miei sono finiti..."

"No!..."disse la bambina"Sono miei..."

"Senti Oril...questo è molto più importante...i potenti sono sopra di noi ora."disse Organ"Questo

significa che anche gli eterni potrebbero presentarsi a breve.

È un evento storico.

È un pezzo di storia del mondo futuro che vediamo in alto in questo momento.

Dobbiamo scriverne e tu lo farai leggere ai tuoi figli e dirai io c'ero!

Devi farlo per i tuoi figli."

"I papiri sono miei!..."disse Oril.

"Padre?"disse Organ.

"Prendi 1 dei miei,Organ..."disse Ael che continuò a guardare verso l'alto,con gli occhi spalancati,e

il piccolo si recò dentro la casa.

A notte fonda i 2 navì adulti erano seduti sul letto di Agrab,con la schiena poggiata sul muro,e

quest'ultimo aveva sulle ginocchia Organ,che dormiva,mentre Ael aveva sulle gambe Oril,che stava

sognando.

"Qualcuno penserà che è arrivata la fine di qualche città...come accadde in passato..."disse Agrab.

"Sicuramente."disse Ael"Io ero già nato quando avvenne.

Mi ricordo che nostro padre ne parlò a lungo."

"Pensi che sia così?"disse Agrab.

"Certo."disse Ael.

"Ma che dici?..."disse Agrab guardandolo.

"Non era la risposta che volevi?"disse Ael.

"Non puoi far finta di essere quello di prima?"disse Agrab"Confortarmi un po'?"

"I navì...si dividono in 2 grandi gruppi."disse Ael"Quando capita un colpo di fortuna...i primi ci

vedono...di più che mera fortuna...che mera coincidenza…

Lo vedono come un segno degli eterni...come l'evidenza che essi si sono interessati alla loro

condizione...come la prova...che esiste davvero qualcuno lassù che veglia su di loro.

Proteggendoli.

Per i secondi...è solo un caso,una coincidenza...con un corso di circostanze.

Sono sicuro che quelli del secondo gruppo...guardano quelle 14 luci con molto sospetto.

Per loro...questa situazione è metà e metà.

Può essere brutta...e può essere bella...ma nel profondo...sono convinti che qualunque cosa

accada...essi sono soli...e questo...li riempie di paura...facendogli temere...la collera dell'alto.

Si...si ci sono navì così.

Ma sono molto più numerosi...quelli del primo gruppo.

In quelle 14 luci essi...scorgono la volontà degli eterni...che inviano i potenti su Pandora...e nel

profondo sono convinti che qualunque cosa avvenga...c'è sempre qualcuno lassù che li protegge...e

questo li riempie di speranza.

Ecco...quello che devi chiederti è...che tipo di persona sei?

Sei di quelli che vedono i potenti?

Che vedono gli eterni?

O pensi...che sia il caso a governare il mondo?

Insomma,in altri termini...è possibile...che le coincidenze non esistano?"

"Una volta ero con un gruppo di giovani."disse Agrab"Seduta vicino a me,in un momento in cui gli

altri erano lontani,c'era Mgla.

Stava seduta li,vicino a me,bellissima e mi guardava.

Mi stavo avvicinando per baciarla...quando mi accorgo di avere una spiga in bocca..."

Agrab rise per qualche istante"Allora mi giro...me la tolgo dalla bocca...la butto su una roccia vicina

a me...mi volto verso di lei...e Mgla,in quel preciso momento,si vomita addosso.

Scoprimmo da quell'evento che si era ammalata.

In quell'istante stesso ho capito...che era fortuna.

Avrei potuto prendermi il suo stesso male e avrei potuto baciarla mentre vomitava…

Anche se non mi fossi ammalato...mi avrebbe segnato per tutta la vita...non mi sarei ripreso mai

più."

Agrab rise"Io sono un fortunato."

Il navì indicò verso il soffitto,con l'indice destro"Quelle luci sono fortuna."

"Se lo dici tu."disse Ael.

"Tu a quale tipo appartieni?"disse Agrab.

"Ti senti confortato?"disse Ael.

"Si,abbastanza."disse Agrab.

"Non ti ho mai detto le ultime parole di Igran...prima che...la lasciassero morire."disse Ael"Ha

detto...vedi…

I suoi occhi cominciavano a spegnersi.

Poi ha detto...colpisci con forza.

Sai perché ha detto così?"

Agrab scosse leggermente la testa.

"Un ultimo pensiero della sua mente...le è balenato improvvisamente il ricordo di noi durante una

tua battuta di caccia."disse Ael"Non c'è nessuno che veglia su di noi,Agrab.

Siamo completamente soli."