DEVIANTI:FURIA PRIMORDIALE

Pianeta K-Pax.

Il sole stava iniziando a sorgere su una grande città semidistrutta.

Alcuni grattacieli erano rettangolari,avevano i lati coperti di cemento grigio e la superficie delle

facce di ognuno di essi,che era nera,si incavava all'interno e veniva solcata da delle linee,di colore

azzurro,emettenti luce,mentre altri erano composti da 2 parti,di forma ovale e messe una

sull'altra,aventi il bordo della zona frontale e di quella posteriore rinforzata con del metallo bianco e

c'erano anche 6 ovali metallici,che circondavano i lati delle 2 porzioni delle strutture.

Quasi tutti gli edifici avevano delle parti in fiamme,la zona superiore del tutto danneggiata e varie

spaccature e buchi su tutta la superficie.

Al di sopra della metropoli c'era un cielo nuvoloso e pieno di fulmini,dentro il quale stavano volando sia l'eterno Kingo sia l'eterno Gilgamesh.

Kingo aveva l'aspetto di un uomo indiano,con capelli neri,lisci,corti e aventi la riga a

destra,indossante una tuta aderente lucida,di colore viola,nero e bianco.

La metà superiore del collo era scoperta,mentre quella inferiore aveva i lati e la zona posteriore

coperti da un colletto di gomma viola,aderente,che si curvava verso il basso alle estremità della

parte frontale della gola,arrivando alla base di quest'ultima.

Il lato superiore e inferiore del colletto erano solcati da una sottile linea,di colore giallo chiaro,che

ne seguiva i lineamenti e quella posta in basso passava anche sul bordo frontale della tuta aderente

iniziante alla base della gola.

Poco sotto il colletto c'era un'altra linea,di colore giallo chiaro,incisa sulla superficie,che si dirigeva

verso il basso,sia a destra che a sinistra,fino a raggiungere una zona nera,comprendente quasi

l'intera superficie dei pettorali,e dal centro del collo partiva una terza linea,identica,arrivante

anch'essa alla porzione nera della tuta aderente.

Questa parte scura aveva la zona superiore centrale incavata in obliquo verso il basso e l'interno,sia

a destra che a sinistra,poi diventava leggermente obliqua verso il basso e l'esterno lateralmente,fino

a raggiungere le estremità superiori dei pettorali,dopo di che si dirigeva in obliquo verso il basso e

l'interno,arrivando all'altezza dello stomaco,e formava una parte rettangolare,centrale e

verticale,diretta verso il basso,fino a raggiungere un tessuto posto al centro della vita.

Dai lati dell'incavatura posta sulla zona alta della porzione nera del vestito partivano 2 linee,di

colore giallo chiaro e incise sulla superficie,dirette verso l'alto e verso l'esterno,che si connettevano

alla parte superiore delle spalle e dalla cui metà fuoriusciva una seconda linea,obliqua verso il basso

e l'esterno,passante su una porzione gialla dell'abito,presente sia a destra che a sinistra.

Quest'ultima zona del vestito,che era color oro e aveva le estremità solcate da una linea di colore

giallo chiaro,era di forma rettangolare e circondava la porzione del corpo immediatamente prima

delle spalle,seguendo i lineamenti di queste ultime,poi si dirigeva in obliquo verso il basso e verso

l'interno,passando sulla parte alta dei fianchi e restringendosi leggermente,dopo di che,all'altezza

dello stomaco,andava in obliquo verso il basso e leggermente verso il centro,restringendosi ancora

di più,formando una punta poco prima dell'inizio della zona della vita.

La cima di queste porzioni gialle era connessa a una linea nera,rettangolare e dai lati bianchi,diretta

verso il basso,in verticale,fino all'altezza della vita.

Le spalle erano coperte da una placca di metallo grigio,aderente al corpo e dalla superficie

leggermente curva,passante sulla parte esterna dei bicipiti e avente la zona iniziale di colore giallo

oro.

Queste placche avevano una punta,diretta verso il basso,posizionata sulla parte centrale e

inferiore,poi i lati si dirigevano verso l'esterno e leggermente verso l'alto,in obliquo,formavano

successivamente una curva e andavano verso l'esterno e verso l'alto,fino ad arrivare alla zona

superiore,che era curva.

Dal centro dell'inizio di queste placche partivano 2 linee,di cui una era davanti e una dietro,incise

nel metallo e dirette verso il basso,che si curvavano verso l'esterno alla fine e raggiungevano la

porzione del bordo dove cominciava la curva.

I bicipiti,che erano coperti dall'abito aderente viola,avevano la zona esterna nera,rettangolare ai lati

e triangolare in basso.

I bordi della parte nera erano gialli e sulla sua superficie c'era una linea dello stesso colore,incisa

nel vestito,iniziante dal lato obliquo più esterno e diretta verso l'alto e l'interno,in obliquo.

Dalla punta inferiore della zona nera,sia a destra che a sinistra,partiva una sottile linea gialla,incisa

sulla superficie,che si dirigeva,in obliquo e in basso,verso la parte frontale dei gomiti.

Gli avambracci erano solcati da 4 linee,di colore giallo chiaro,quasi orizzontali e leggermente

oblique verso il basso,dalla cui prima,posizionata all'altezza dei gomiti,uscivano altre 3 linee

identiche,poste sulla zona esterna e inferiore dei bicipiti,formanti 3 semicirconferenze,curve verso

l'alto,concentriche l'una rispetto all'altra.

La parte esterna degli avambracci era coperta da una placca di gomma nera,avente una punta sulla

zona superiore,poi i lati andavano in verticale verso il basso e formavano un laccio di

gomma,rettangolare e largo,che connetteva gli oggetti agli arti,posizionato poco prima dei polsi.

Queste placche,terminanti in modo curvo sopra il dorso delle mani,avevano i bordi gialli e la metà

superiore poggiante su una seconda placca,di colore giallo e più grande di esse,che ne seguiva i

lineamenti.

Le mani erano scoperte.

Al centro della zona nera del petto era presente una circonferenza,di colore bianco,al cui interno

c'erano altri 3 cerchi,dal bordo nero,concentrici e nell'ultimo era presente un diametro,inciso nella

superficie,più una linea verticale che divideva la circonferenza in 2 e la superava,arrivando nel

punto centrale della porzione triangolare superiore dell'abito.

Al centro del cerchio bianco,sopra il diametro,era posta una piccola circonferenza,divisa in 2 dalla

linea verticale,mentre nella metà inferiore era inciso un triangolo equilatero,diviso anch'esso dalla

linea verticale e inserito dentro un rettangolo.

Alla sinistra della circonferenza bianca centrale era presente una linea incisa,di colore giallo

chiaro,formante un semicerchio da cui partiva una seconda linea,posta sopra la metà di

quest'ultimo,diretta verso sinistra e leggermente obliqua verso l'alto.

Alla destra del cerchio centrale c'era una seconda circonferenza,più grande,avente il bordo bianco e

l'interno grigio,dentro cui erano incisi dei simboli,simili a lettere cuneiformi,disposti in cerchio

vicino al confine della circonferenza.

Dal centro della parte inferiore del cerchio centrale partiva una linea,bianca e verticale,incisa nel

vestito,che arrivava fino a una semicirconferenza bianca,curva verso l'alto e posta all'altezza dello

stomaco,dalle cui estremità partivano 2 linee bianche,dirette verso il basso in verticale e parallele tra

loro,arrivanti fino alla fine del tessuto frontale iniziante all'altezza della vita.

Dentro questo semicerchio era presente una circonferenza,dal bordo bianco e dall'interno

nero,contenente un punto bianco,dalla forma circolare,e dal centro inferiore del cerchio esterno

partiva una linea verticale,dello stesso colore,che arrivava fino alla fine del tessuto presente sulla

vita.

Dalla parte superiore delle 2 linee,sia a destra che a sinistra,fuoriusciva un solco,di colore giallo

chiaro,diretto in obliquo verso il basso e l'esterno fino a quando si trovava all'interno della zona nera

del vestito,mentre oltre questa porzione tendeva a diventare orizzontale e si univa alle larghe linee

dorate sui fianchi.

Dalle ascelle iniziava,sia a destra che a sinistra,una linea,di colore giallo chiaro,incisa nel vestito e

diretta in obliquo verso il basso e l'interno,che si univa alle parti dorate e laterali dell'abito,mentre

sotto quest'ultima ce n'era un'altra,sia a destra che a sinistra,obliqua verso il basso all'inizio e curva

all'ingiù all'altezza della vita,dove era presente una cintura,rettangolare e avente la zona centrale

ovale,dotata di 3 linee gialle,orizzontali,messe in parallelo,leggermente oblique ai lati della parte

laterale della pancia e terminanti prima di raggiungere la porzione nera dell'abito.

Il tessuto presente sulla zona frontale della vita era rettangolare,con la cima curva,lungo quasi fino

alle ginocchia e aveva una linea,di colore giallo chiaro,posta sulla parte destra,in alto,che si curvava

verso il basso e raggiungeva il lato sinistro del tessuto,poco prima della fine di

quest'ultimo,intersecando anche le 3 linee verticali principali.

Il tessuto era nero sopra la linea curva e viola al di sotto di essa.

I lati della vita erano coperti da 2 tessuti viola,di forma rettangolare e lunghi poco più di quello

centrale,solcati da 3 linee,di colore giallo,curve verso il basso e l'interno.

La prima linea raggiungeva il bordo interno all'altezza dell'inizio delle cosce,la seconda toccava lo

stesso lato poco sotto la metà e la terza raggiungeva il bordo inferiore dei tessuti,venendo

intersecata,verso la fine,da una quarta linea,dello stesso colore,obliqua verso il basso e l'interno.

La parte posteriore della vita era coperta da un terzo tessuto rettangolare,di colore viola scuro,lungo

come quelli laterali,che copriva la zona esterna delle gambe,curvandosi verso avanti ai lati.

Le cosce erano coperte dalla tuta aderente viola,come anche le ginocchia e la parte esterna e

superiore dei polpacci,sopra cui passavano 3 linee parallele,di colore giallo,oblique verso il basso e

l'interno,terminanti nel punto in cui incrociavano una quarta linea,dello stesso colore,che iniziava

dalla zona interna delle ginocchia e si dirigeva in obliquo verso il basso e l'esterno,arrivando al di

sotto di esse.

La porzione interna di abito che si trovava oltre la quarta linea obliqua era di colore viola scuro.

A metà polpacci iniziavano degli stivali di gomma,di colore viola scuro,aventi il bordo

superiore,che era giallo,formante un'incavatura triangolare centrale,diretta verso il basso,dalla cui

cima partiva una linea gialla,curva verso l'esterno e il basso all'inizio e verticale fino alle caviglie.

Dai lati delle caviglie partivano anche 2 linee oblique verso l'alto,di cui una era a destra e una era a

sinistra,formanti una punta triangolare,diretta in alto,al centro.

Gilgamesh era identico a un uomo orientale,con un'enorme muscolatura massiccia e

scolpita,indossante un abito,aderentissimo e corazzato in alcuni punti,di colore giallo ocra e verde.

Aveva i capelli neri,corti e lisci,con la parte centrale tirata all'indietro,ed era dotato di baffi e barba

appena visibili.

La metà superiore del collo era scoperta,mentre quella inferiore era coperta da un colletto,di colore

giallo ocra e avente il lato superiore verde,obliquo verso il basso e l'interno man mano che si

avvicinava al centro della gola e poi diventava quasi verticale poco prima di raggiungere la zona

centrale,unendosi con l'abito.

Tra le spalle e il collo c'era,sia a destra che a sinistra,una placca aderente,di colore verde,avente la

parte iniziale verticale,in quanto copriva i lati del colletto,e il resto orizzontale,sulla cui superficie

c'erano 2 linee,incise nel metallo,di cui la prima partiva dalle estremità e andava verso

l'interno,curvandosi verso dietro nel punto in cui le placche si dirigevano verso l'alto,mentre la

seconda iniziava dalla base frontale di quest'ultima porzione di ogni placca e si curvava verso

dietro,intersecando l'altra incisione.

La zona superiore delle spalle e anche la parte esterna iniziale dei bicipiti era coperta da una placca

di colore verde,molto aderente,avente la zona iniziale curva,poi i lati proseguivano dritti,dopo di

che si curvavano verso il basso,divenendo verticali,e tornavano a essere curvi alla fine.

Queste placche erano solcate da una linea,iniziante dalla parte superiore frontale,che ne seguiva i

lineamenti fino a raggiungere nuovamente la zona di partenza,ma dal lato opposto,ed erano presenti

anche altri 2 solchi,disposti in parallelo tra loro,posizionati sulla parte inferiore delle placche e

obliqui verso il basso e verso avanti.

La zona frontale e posteriore delle spalle,i bicipiti enormi e le braccia erano coperti da una tuta

aderente e lucida,di colore giallo scuro,e sugli avambracci era presente una grande placca metallica

d'oro.

La corazza sugli avambracci aveva la parte iniziale esterna curva,dopo di che i lati andavano verso

il basso,curvandosi,e diventavano orizzontali,ma sulla zona frontale era presente un'apertura

verticale,diretta verso il basso,che poi si restringeva e si dirigeva verso la parte interna degli arti.

Al di sotto dei bordi delle placche c'era una linea incavata,che ne seguiva i lineamenti,ed erano

presenti anche altre 2 linee,incise sulla superficie,di cui una si trovava poco sotto la metà di queste

ultime e la seconda era posizionata vicino alla fine.

Entrambe avevano una porzione curva verso l'alto,posta sulla zona esterna degli arti,poi si

dirigevano verso il basso e diventavano orizzontali.

Il dorso della parte finale delle placche sugli avambracci era curvo sulla zona esterna e arrivava a

coprire una porzione del dorso delle mani,mentre invece la parte interna terminava sui polsi.

Il petto e la pancia erano coperti da una sottile corazza,aderentissima e fusa con l'abito,di colore

verde.

Al centro del petto era presente una grande circonferenza,dal bordo nero,avente l'interno di colore

giallo ocra,abbastanza grande da occupare buona parte degli immensi pettorali e contenente un

secondo cerchio,molto più piccolo e posto in basso a sinistra,dall'interno verde.

Dalla zona alta del petto,a destra,partivano 3 linee nere,incise nel metallo,di cui la più esterna

iniziava dal bordo esterno del pettorale,quella intermedia partiva da sotto una delle placche poste tra

spalle e collo e la più interna iniziava all'altezza della gola.

Tutte e 3 si dirigevano verso il basso e l'interno,entrando nel cerchio giallo e curvandosi verso

l'interno,dopo di che si univano al bordo superiore di una seconda circonferenza di colore giallo

ocra,intersecante la prima,posta a sinistra,abbastanza grande da coprire sia la parte centrale e

sinistra della pancia sia il fianco sinistro e al cui interno,in basso al centro,era posizionato un altro

cerchio verde,grande come quello messo nella prima circonferenza.

Nel cerchio giallo posto sui pettorali c'era anche una semicirconferenza,incisa sulla superficie e

grande quanto metà di quella centrale,posizionata a destra e intersecante sia il cerchio verde sia la

seconda circonferenza gialla.

All'interno del secondo cerchio giallo era presente una seconda circonferenza,dal bordo

nero,intersecante quella superiore a sinistra e passante sopra il cerchio verde contenuto in

quest'ultima.

Dal fianco destro partivano 3 linee,di colore giallo ocra,dai lati neri,rettangolari,larghe e unite tra

loro,dirette in obliquo verso il basso e in avanti,poi,arrivate ai lati della pancia,si dirigevano in

verticale verso il basso,riempiendo la zona a destra di un tessuto rettangolare verde,avente lo

spigolo destro obliquo,che copriva la parte frontale della vita e arrivava quasi fino alle ginocchia.

Dalla linea gialla verticale più interna partivano,poco sopra la vita,2 linee nere,incise

nell'abito,parallele,curve verso il basso all'inizio e orizzontali successivamente,dirette verso sinistra

e passanti sotto il bordo del cerchio giallo posto sulla pancia.

La zona inferiore del fianco sinistro era gialla e c'era 1 spicchio di circonferenza,di colore giallo

ocra e curvo verso il basso e l'interno,posto sulla parte alta e sinistra del tessuto verde.

Dalla sezione gialla del tessuto rettangolare partiva,dalla zona superiore,una linea nera,incisa

nell'abito,obliqua verso il basso e l'interno,che poi,arrivata a metà,diveniva verticale e raggiungeva

il lato inferiore.

Sotto quest'ultima linea ce n'era una seconda,curva verso il basso e formante un mezzo ovale che

arrivava fino al lato inferiore,e sotto ancora ce n'era una terza,curva verso l'alto,intersecante le altre

2 e passante sopra la parte gialla posta in alto a sinistra.

Da quest'ultima zona del tessuto scendeva una quarta linea,curva verso il basso all'inizio,che

diveniva orizzontale e raggiungeva il lato inferiore dell'abito.

La parte posteriore della vita era coperta da un tessuto identico,ma del tutto giallo e solcato da 6

linee verticali.

Le enormi gambe erano coperte dall'abito aderente giallo ocra e sulla zona superiore delle cosce

erano presenti 2 grandi semicirconferenze,dal bordo nero,curve verso l'alto e

concentriche,intersecate al centro della parte superiore da un'altra mezza circonferenza,molto

piccola e curva verso il basso.

Al di sotto di questi semicerchi c'erano 2 circonferenze,dal bordo nero e dall'interno di colore giallo

ocra,disposte in parallelo e tra di esse erano presenti,in parallelo,4 linee,nere e verticali,di cui 2 si

curvavano a destr sinistra,andando a connettersi a 2 piccoli cerchi verdi,di cui 1 era da una

parte e 1 dall'altra.

Le ginocchiere erano verdi,esagonali e avevano la superficie solcata da 4 linee orizzontali

parallele,mentre le parti laterali e la zona posteriore delle ginocchia erano verde scuro e incavate

all'interno rispetto al resto dell'abito.

I polpacci erano coperti da una corazza dorata,avente un cerchio,dal bordo giallo,inciso sia

sull'esterno che sull'interno di ciascun arto,dotata di un bordo inferiore frontale al cui interno era

presente un tessuto verde,curvo verso l'alto al centro e posizionato sulle caviglie,fornito di 4 linee

orizzontali.

I piedi erano coperti da degli scarponi d'oro,forniti di una linea orizzontale,prossima ai bordi,che ne

seguiva i lineamenti.

I 2 eterni si diressero verso il basso,volando velocemente,e atterrarono sul tetto di 1 degli edifici

rettangolari,poi camminarono lentamente verso il bordo del palazzo e osservarono la città

distrutta,dopo di che udirono dei versi mostruosi.

"Nuovamente in guerra."disse Gilgamesh.

"Corretto...e abbiamo molto lavoro da svolgere."disse Kingo.

"Concordo."disse Gilgamesh"Andiamo."

"Kingo."disse la voce di Ajak che venne avvertita nella mente di Kingo,poi l'eterno si fermò e

chiuse gli occhi,mandando la testa verso l'alto.

"Ti sento,Ajak."disse telepaticamente Kingo mentre Gilgamesh si fermava.

"Dove siete attualmente?"disse la voce di Ajak.

"Io e Gilgamesh siamo arrivati in una metropoli."disse telepaticamente Kingo.

"Bene."disse la voce di Ajak"I devianti hanno attaccato in forze in quelle zone,sono di un tipo

estremamente letale.

Da quanto mi ha detto Phastos non ci dovrebbero essere superstiti,anche se non possiamo escludere

completamente questa possibilità.

Esplorate la città ed eliminatene il più possibile."

"Eseguo."disse telepaticamente Kingo"Elimineremo ogni essere vivente fino a quando non rimarrà

più nulla."

Dall'altra parte del pianeta il cielo era ormai scuro.

Nella foresta c'erano Ajak,che era in piedi,e Sersi,che era sospesa a mezz'aria,e intorno al corpo di

quest'ultima erano presenti 3 circonferenze metalliche,color oro,di cui la prima ruotava intorno al

suo petto,la seconda,che era la più grande,girava intorno alla sua vita e la terza,che aveva le stesse

dimensioni della prima,roteava intorno alle sue ginocchia.

La superficie di questi 3 oggetti era liscia,con una linea energetica,circolare e continua,vicino alla

zona interna,più una seconda linea identica,ma spezzata in più punti,messa vicino al bordo esterno.

Tra queste linee circolari erano presenti,a intervalli regolari,dei trattini di luce gialla,disposti a

gruppi di 2,che le connettevano tra loro.

I 3 cerchi dorati,sia a destra che a sinistra,avevano una protuberanza rettangolare,piena di linee

gialle e leggermente sporgente,e sulla parte posteriore sinistra c'era una protuberanza circolare,con

un buco sferico al centro.

Man mano che le circonferenze ruotavano lentamente le linee energetiche aumentavano e

diminuivano la loro luminosità.

FLASHBACK

Sersi si trovava nella stessa foresta e stava correndo contro una delle creature alate,successivamente

la colpì con un calcio destro e la scagliò via,facendola volare per decine di metri,poi volò a super

velocità,superando il deviante,toccò,con la mano destra,il tronco di un albero,che iniziò a riempirsi

di cerchi energetici connessi da delle linee,e il legno cominciò a diventare metallo,dopo di che dalla

pianta uscì una protuberanza appuntita e metallica che trafisse l'essere.

Lei si diresse verso il suolo e corse a super velocità,mentre si udivano altre grida bestiali nei

dintorni,poi raccolse un ramo,con la mano sinistra,ed esso venne ricoperto dalle circonferenze di

energia gialla,dopo di che l'oggetto diventò una lunga lama triangolare,grigia e lucente.

L'eterna si diresse verso altri 2 devianti e li decapitò entrambi poco dopo.

Sersi si fermò e si guardò intorno,per qualche secondo,poi iniziò a camminare,ma improvvisamente

le circonferenze metalliche comparvero intorno a lei,che fu sollevata da terra e lasciò cadere la

lama,dopo di che fu trasportata attraverso la vegetazione.

FINE FLASHBACK

Dalla parte opposta del globo era giorno e Ikaris e Thena erano sospesi a mezz'aria,a 50 metri di

altezza,sopra una prateria.

"Ho visto cosa ha fatto 1 di loro nel bosco."disse Ikaris.

"Cosa?"disse Thena.

"Quel mortale."disse Ikaris"Molto coraggioso...considerando cosa aveva contro."

"Tuttavia egli non è più qui tra noi."disse Thena.

"Vero."disse Ikaris"Ne hai incontrati altri quando eravamo separati?"

"Solo come cadaveri,altrimenti li avrei accompagnati fino a un luogo sicuro."disse Thena.

"Come ci è stato ordinato."disse Ikaris.

"Si...come ci è stato ordinato."disse Thena"Quel mortale di cui parlavi...non era spaventato dai

devianti?"

"Si."disse Ikaris"Lo era senza dubbio...però voleva vivere.

Credi che avranno paura anche di noi?"

Thena lo guardò per qualche istante"Certamente."

"Tuttavia non ne hanno bisogno."disse Ikaris"Noi non siamo qui per ucciderli.

Le eccezioni sono pochissime...solo se un deviante iniziasse a controllarli mentalmente saremmo

autorizzati a intervenire con la forza."

"I mortali sono terrorizzati da quello che non conoscono."disse Thena"Sulla Terra erano spaventati

dal potere mistico degli elementali e si riunivano in buie grotte,raggruppandosi intorno al fuoco e

narrando oralmente le vicende divine.

E quando vedevano noi...ci scambiavano per loro.

Ma in fondo è comprensibile...anche se l'energia che usiamo è diversa,sia gli eterni che gli

elementali hanno poteri immensi.

Questi ultimi sono connessi a regni spirituali sovrapposti ai vari pianeti,mentre noi siamo legati al

reame delle stringhe.

Possiamo effettivamente sostituirci alle comuni divinità,non credi?"

"Forse si,ma noi siamo diversi."disse Ikaris"Loro sono la stirpe dei 4 elementi dei vari pianeti.

Purosangue della natura stessa se preferisci.

Pochissime tracce di compassione e un'intelligenza sovrastata dall'ira.

Selvaggi che credono di essere al di sopra di ogni cosa in quanto esperti di magia."

"Forse danno l'impressione di credere di essere al di sopra di tutto...ma io ho visto."disse Thena.

"Cosa?"disse Ikaris.

"Un giorno combattevo dei devianti presso le rive di un lago della Terra."disse Thena"Dopo averli

eliminati mi resi conto che 3 elementali ci stavano osservando.

Non si sono avvicinati e sembravano furiosi...ma quella non era la rabbia che deriva da un'offesa.

Mi ricordavano le reazioni che avevano i carnivori quando si avvicinava un predatore più grande."

Thena fissò nuovamente Ikaris"Loro mi temevano."

"Si...questo dipende dal fatto che fisicamente siamo in grado di tenergli testa,pur rimanendo degli

uomini."disse Ikaris"L'energia mistica che li alimenta è presente in grande quantità in altre

dimensioni,ma è poca su questo piano,di conseguenza loro sono limitati qui...mentre l'energia

cosmica che alimenta noi in maniera perpetua...è diffusa non solamente dentro il nostro corpo,ma

nell'intero Universo...e ciò ci garantisce accesso alla dimensione delle stringhe senza bisogno di

compiere particolari riti evocativi in determinati punti energetici.

E in più...è una delle forze più potenti che esistano.

La rivelazione di questa verità...non deve essergli piaciuta."

"Sicuramente."disse Thena"Vorrei chiederti una cosa."

"Dimmi."disse Ikaris.

"L'eterna Sersi..."disse Thena"Cosa ne pensi di lei?"

"È una buona combattente."disse Ikaris.

"Non in quel senso."disse Thena facendo un mezzo sorriso"Ricordi quello che Ajak ha detto al

riguardo prima che partissimo dalla Terra?"

"Si...ha detto che era troppo vicina emotivamente ai mortali."disse Ikaris.

"Esatto...perché ha detto così?"disse Thena.

"Perché l'avrà osservata e sarà giunta a tali conclusioni."disse Ikaris.

"Intendo dire...perché questo fatto viene considerato un problema?"disse Thena"Dobbiamo

proteggere i mortali dai devianti."

"Proteggere,Thena."disse Ikaris"E nulla di più."

"Potremmo proteggerli meglio se stabilissimo dei legami con loro."disse Thena.

"Stabilire dei legami può anche offuscare il giudizio."disse Ikaris"Sersi potrebbe venire

condizionata a tal punto da essere spinta a intervenire in ogni circostanza,invece di attivarsi solo nei

casi in cui le è concesso.

E se le cose degenerano troppo...si potrebbe giungere all'abbandono della missione e della famiglia

per diventare la loro protettrice permanente."

"Capisco."disse Thena"E per quanto riguarda il livello sentimentale...cosa ne pensi di Sersi?"

Ikaris la guardò per qualche secondo"Non abbiamo tempo per pensare a questo."

Thena lo guardò per qualche istante"Certamente."

Exabor era ancora nella grande stanza,seduta all'interno del muretto circolare e con la schiena

appoggiata a esso.

Davanti a lei c'era un essere umanoide maschile,dalla pelle chiara e piena di venature nere,diffuse

su tutto il corpo.

La testa era calva,non aveva le sopracciglia,gli occhi avevano l'iride e la pupilla neri,il naso era

schiacciato e largo,le guance erano leggermente gonfie,le labbra erano rugose,ai lati della bocca

c'erano diversi solchi,obliqui verso l'esterno sia in alto che in basso,e l'orecchio destro era irregolare

e deformato.

Il corpo era del tutto senza peli e vestiti,aveva la muscolatura leggermente scolpita e le unghie di

mani e piedi erano appuntite.

"Ti ringrazio per avermi scelto."disse la creatura maschile parlando con una voce mostruosa"Ti

sono molto grato.

Hai qualche disposizione particolare da darmi?"

"No,Maul."disse Exabor"Solo non dire nulla che possa mettermi in cattiva luce con le nostre

guide."

"Cosa?"disse Maul.

"Niente che possa descrivermi negativamente."disse Exabor"Fai come quando abbiamo iniziato

l'attacco."

"Allora abbiamo un problema."disse Maul"Sono anche io un sottoposto,esattamente come te.

Anche io sono soggetto alla loro rabbia."

"Credevo che tu eseguissi i miei comandi e che fossi dalla mia parte."disse Exabor.

"Certamente."disse Maul"Ma su questa questione non ho altra scelta."

Exabor si alzò.

"Aspetta!"disse Maul che allungò il braccio destro in avanti,tenendo la mano aperta"Tenterò di

essere imparziale per quanto possibile."

"Mi servono certezze."disse Exabor"Io non voglio avere problemi."

Passarono diversi momenti di silenzio.

"Non vuoi farmi avere dei problemi...vero?"disse Exabor"Non vuoi correre il rischio di reazioni

violente che potrebbero travolgerci tutti...vero?"

Kingo e Gilgamesh stavano camminando per le strade della città distrutta.

Il primo eterno aveva un cerchio di energia gialla sulla pelle del dorso di entrambe le mani,al cui

interno c'erano altre 3 circonferenze,concentriche ed energetiche,più un diametro che divideva lo

spazio centrale in 2 parti.

Sopra il diametro c'era un rettangolo di energia gialla,con dentro un triangolo avente la punta verso

il basso,mentre sotto la linea era presente un cerchio.

Tutte e 3 le figure erano divise in 2 da una linea energetica verticale,attraversante le circonferenze e

connessa a un rettangolo,posizionato sotto il cerchio più esterno,che veniva diviso in 2 parti

anch'esso.

Dal cerchio più esterno partivano 5 linee,energetiche e gialle,dirette ciascuna verso un dito e nel

momento in cui passavano sul dorso di ciascuno di essi ognuna si divideva in 2 linee parallele.

Gilgamesh aveva un esoscheletro,composto da linee e cerchi di energia gialla,che gli circondava le

mani e gli avambracci.

I contorni della corazza energetica rispecchiavano quelli degli arti,mentre la zona superiore di questi

ultimi aveva la parte esterna orizzontale,dopo di che,all'inizio della zona frontale,il bordo si dirigeva verso il basso e l'interno in obliquo,unendosi a una

circonferenza,vuota e dai contorni di energia gialla,da cui partiva una corta linea energetica dello stesso colore,curva verso il

basso,connessa a un cerchio più grande e posizionata sulla parte frontale superiore degli avambracci.

Questa circonferenza ne aveva un'altra più piccola all'interno e tra le 2 erano presenti dei

simboli,composti da energia gialla,disposti in modo circolare e dalla zona superiore del cerchio più

esterno iniziava un'altra linea energetica gialla,diretta verso la parte interna degli avambracci,che

seguiva i lineamenti del bordo delle placche su questi ultimi,mentre la zona inferiore del bordo

dell'esoscheletro energetico formava una protuberanza,a forma di semicerchio.

Dalla linea energetica obliqua verso il basso che si connetteva al piccolo cerchio partivano altri 2

filamenti gialli,di cui il primo,che era il più interno,si curvava verso la piccola circonferenza,mentre

il secondo,che era il più esterno,si curvava verso la parte esterna degli avambracci e si connetteva

alla zona superiore di un punto di energia gialla,connesso,dalla parte opposta,a una linea identica

che si collegava a una delle estremità della base della protuberanza semicircolare posta sul retro.

Questo punto era connesso a una corta linea verticale inferiore,che attraversava una mezza

circonferenza gialla,curva verso l'alto,da cui partiva,sia a destra che a sinistra,una linea energetica

orizzontale.

Al di sotto di quest'ultima zona era presente una grande semicirconferenza,curva verso il

basso,avente il lato piatto superiore dotato di un'incavatura,semicircolare e diretta verso il basso,al

centro,con dentro una seconda incavatura della stessa forma,e da essa partiva una linea

verticale,avente la parte superiore più larga del resto,che raggiungeva il centro del bordo del

semicerchio.

All'interno della semicirconferenza più grande,in prossimità del bordo,erano presenti anche dei

simboli di energia gialla,disposti in modo da seguirne i lineamenti.

Il centro della cima del semicerchio era connesso a un'altra mezza circonferenza,che era curva verso

l'alto e più piccola,collegata a sua volta alla zona superiore di 2 cerchi,dal bordo giallo e dall'interno

vuoto,di cui 1 era a destr sinistra e da entrambi partiva,dalla parte inferiore,una linea

gialla,curva verso l'interno,connessa a un terzo cerchio,avente la zona inferiore aperta e contenente

una circonferenza,aperta al centro della parte superiore,più piccola.

Dalla zona superiore dei cerchi laterali partiva una linea,di colore giallo e curva verso il basso,che

andava a unirsi con l'inizio delle mani,più una seconda linea,posta poco sotto,iniziante dal bordo del

cerchio e diretta verso il basso,che poi si curvava leggermente verso l'interno,dopo di che,all'altezza

dei polsi,si curvava nuovamente verso la parte frontale di questi ultimi e alla fine andava verso la

zona interna,divenendo orizzontale.

I 2 cerchi laterali intersecavano un ovale,dai contorni gialli,avente una linea verticale,che lo

divideva in 2 parti,a sua volta connessa sia alla circonferenza con l'apertura in basso,che si trovava

al di sotto di esso,sia con un altro cerchio,avente un'apertura in alto e posizionato sopra.

Dal punto in cui la linea verticale curva,che partiva dalle 2 circonferenze laterali,si curvava verso i

polsi e diventava orizzontale iniziavano altre 3 linee,sia a destra che a sinistra,di cui la più alta

andava a intersecare il cerchio che aveva l'apertura in basso e raggiungeva il bordo di quello interno

a esso,la seconda si dirigeva verso il dorso degli avambracci,connettendosi a una circonferenza dal

bordo dorato,e la terza si curvava verso il basso e si collegava a un piccolo cerchio,posto sopra i

lati del dorso delle mani.

Dalla zona inferiore della circonferenza a cui era connessa la seconda linea partivano altre 5 linee,di

colore giallo,di cui quella centrale,che era connessa a un cerchio posto sopra lo spazio tra la nocca

del medio e quella dell'anulare,era verticale e dritta,le 2 più interne si curvavano verso l'esterno e si

connettevano a una linea gialla,passante sopra le nocche di ognuna delle dita,e le 2 più esterne,che

erano più corte,si curvavano verso l'esterno,toccando anche il bordo giallo di una circonferenza

posizionata poco prima della fine di queste ultime,sul lato interno.

Sopra la parte delle mani immediatamente precedente alla nocca dei pollici era presente anche una

piccola linea gialla,che si curvava verso l'interno e terminava sotto la nocca dell'anulare.

Dalla linea sopra ogni nocca partiva un triangolo,dalla punta piatta e diretta verso il basso,avente i

lati gialli e collegato a un altro triangolo,più sottile e appuntito,dalla cui cima iniziava una linea

gialla percorrente il dorso delle dita.

Intorno ai 2 eterni c'era una strada deserta,piena di macerie,piccoli incendi e macchine volanti

abbandonate,danneggiate,in fiamme e rovesciate.

I marciapiedi avevano degli alberi in prossimità del bordo e i palazzi erano pieni di buchi,posti a

varie altezze,con dentro delle fiamme.

Kingo arrivò a una curva e guardò oltre essa"Non vedo nulla.

Nessun movimento.

Gilgamesh,vai in fondo alla strada e dimmi cosa vedi,io sorveglio questa parte."

L'altro annuì,si sollevò da terra,volò verso la fine della strada,atterrò,guardò oltre una curva,posta

alla sua sinistra,e vide un'altra strada,ai cui lati c'erano delle macchine abbandonate,di cui alcune

erano in fiamme,e delle macerie che riempivano parte della carreggiata.

"Vedi nulla?"disse telepaticamente Kingo.

"No."disse telepaticamente Gilgamesh"Ci sono dei mezzi in fiamme.

Niente devianti."

"Bene."disse telepaticamente Kingo che si sollevò a mezz'aria e volò lentamente verso

l'altro,udendo dei versi animaleschi in lontananza,poi usò la telepatia"Arrivo."

Poco dopo i 2 iniziarono a camminare e videro il corpo di 1 degli esseri blu,indossante una tuta

aderente rossa,che era a pancia in sotto a terra ed era privo delle gambe,dopo di che trovarono altri

cadaveri.

"Abbiamo dei resti."disse Gilgamesh.

"C'era da aspettarselo."disse Kingo.

"Ovviamente."disse Gilgamesh"Questo è il minimo data la situazione.

D'altronde Ajak ci ha detto che quasi certamente non è rimasto vivo nessuno."

I 2 udirono altri versi animaleschi,accompagnati da dei gorgoglii,e si guardarono intorno.

"Gilgamesh,dobbiamo tenere d'occhio tutto."disse Kingo.

"Si."disse Gilgamesh guardandosi intorno"Guardiamo ovunque.

Che civiltà era questa?"

"Pare che fossero dei pacifisti."disse Kingo"Era da tempo che su questo mondo non c'erano più

guerre.

Avevano smesso di investire le loro risorse in armi."

"Allora sono finiti proprio in una situazione in cui non dovevano finire."disse Gilgamesh.

"Assolutamente si."disse Kingo"Probabilmente anche una comune civiltà guerriera avrebbe potuto

distruggerli."

"Per i devianti deve essere stata una caccia facilissima."disse Gilgamesh.

"Sicuramente."disse Kingo"Infatti li hanno massacrati.

Gli unici che si sono salvati si trovano in piccole comunità e in piccoli gruppi che pare abbiano

schermato i loro centri abitati mediante delle barriere energetiche.

Ma li sono stati fortunati.

I devianti di quelle zone sono ciechi e più deboli di questi.

Se avessero tentato di fare una cosa simile in queste zone...non avrebbero potuto mettere un solo

piede oltre la barriera."

Kingo sentì un gorgoglio alle sue spalle e si voltò di scatto,aprendo le mani e facendo comparire

davanti ai palmi di queste ultime una sfera di energia gialla,dalla superficie irregolare e in continuo

mutamento.

"Vedi nulla?"disse Gilgamesh.

"No...solo fumo."disse l'altro che riprese a camminare.

Dall'altra parte del globo era notte.

Ajak era in piedi davanti a Sersi,che era ancora sospesa in aria all'interno delle 3 circonferenze.

"Ajak,non capisco."disse Sersi"Perché ti interessa il nome dei mortali che ho salvato?

Perché devo dirtelo?"

"Se non lo fai procedo istantaneamente."disse Ajak.

"Non capisco...non ho fatto nulla!..."disse Sersi"Non so neanche perché mi hai messa qui!

Cosa centrano loro?"

Dalle circonferenze uscirono dei raggi di energia gialla che la colpirono e la fecero urlare.

"PERCHÉ?..."disse Sersi"COSA HO FATTO?"

Dall'altra parte del pianeta era giorno.

Ikaris e Thena erano sospesi in aria.

"Credo tu abbia ragione."disse Thena"Il terreno da sorvegliare e veramente ampio."

"Esattamente."disse Ikaris.

"Dividiamoci ora e ci rivedremo tra qualche giorno in questo esatto punto."disse Thena.

"E se a 1 di noi occorresse più tempo dell'altro?"disse Ikaris.

"In quel caso mi contatti con il pensiero e ti raggiungo."disse Thena"Farò lo stesso anche io."

Exabor era seduta dentro la grande stanza con il muretto circolare e poggiava la schiena contro di

esso,mentre davanti a lei c'era Maul,che era in piedi.

"Avete rilevato delle anomalie?"disse Maul.

"Esattamente."disse Exabor"Una spaccatura nel tessuto dello spazio,come una specie di apertura."

"Sappiamo cosa c'era dall'altra parte?"disse Maul.

"Si."disse Exabor"Le immagini registrate mostrano delle esplosioni in una regione di spazio

ignota."

"È successo qualcos'altro?"disse Maul.

"Si."disse Exabor"Poco prima della chiusura dello squarcio abbiamo rilevato la presenza di 2

oggetti,di forma circolare,in uscita da esso.

Pare che fossero gravemente danneggiati,ma ancora capaci di tracciare una rotta."

"Una rotta verso dove?"disse Maul.

"Da quello che mi è stato riferito da Gozer...raggiungeranno questo pianeta nelle prossime

ore."disse Exabor"Tuttavia...forse abbiamo una buona notizia.

Nessun altro veicolo simile è comparso da quel momento e se questo fatto viene aggiunto a ciò che

è stato visto oltre l'apertura...se ne deduce che probabilmente si tratta di superstiti a una qualche

guerra.

Avranno fatto un salto spaziale di fortuna e ora si trovano con una tecnologia gravemente

danneggiata."

"E forse non sanno neanche dove sono finiti."disse Maul.

"In quel caso sarebbe ancora meglio."disse Exabor"Ma indipendentemente da quest'ultimo

dettaglio...voglio che nelle prossime ore tutta la tecnologia di questo nido sia puntata verso quel

pianeta.

Se quei 2 oggetti raggiungono l'atmosfera lo voglio sapere.

Se atterrano lo voglio sapere.

Se ripartono e si spostano da un altra parte lo voglio sapere.

Se tentano di mettersi in contatto con noi o ci rilevano...tu me lo devi dire subito."

"Capisco."disse Maul"Comunque è probabile che si dirigano direttamente verso il corpo celeste se

le loro navicelle sono danneggiate e noi siamo schermati da ogni forma di rilevamento...i mortali

che costruirono questo mezzo ce l'hanno assicurato."

"Lo spero."disse Exabor"E mi auguro che i sistemi per evitare il tracciamento siano tutti

funzionanti."

"Assolutamente."disse Maul.

"Bene."disse Exabor"Una volta che saranno atterrati dovremo mandare un impulso

elettromagnetico perpetuo sul continente dove si trovano,non voglio rischiare che riescano a

mettersi in contatto con i loro compagni.

L'ultima cosa di cui abbiamo bisogno è che gli eterni abbiano l'appoggio di un esercito di

mortali,sarebbe un fallimento completo."

"Concordo."disse Maul"Li isoleremo e poi i nostri inviati li divoreranno."

"No."disse Exabor"Voglio essere sicura.

Manderemo 1 di noi."

Kingo e Gilgamesh erano dentro un corridoio di 1 dei grattacieli.

Le pareti erano bianche e rettangolari,con una linea orizzontale,emettente luce azzurra,incisa sulla

parte inferiore delle mura,mentre il soffitto,dotato di 2 file parallele di luci azzurre,era curvo.

Alla loro destra l'ambiente si allargava e formava una zona rettangolare,con un'entrata,posta sulla

parete in fondo,che conduceva a un secondo corridoio e alla destra di quest'ultima parte era

presente un terzo corridoio,mentre alla sinistra dei 2 c'era un quarto corridoio,che proseguiva

dritto,avente delle porte,di metallo bianco,poste sui lati a intervalli regolari.

Il muro opposto all'entrata aveva 8 vetrate rettangolari,dai lati metallici,che davano su un'apertura

rettangolare mostrante tutti i piani del palazzo.

I vetri avevano dei buchi,di cui alcuni erano insanguinati.

"Kingo...vieni a vedere."disse Gilgamesh dopo essersi avvicinato alle vetrate.

L'altro si avvicinò e guardando verso l'alto vide che in prossimità della cima dell'apertura

rettangolare,che dava verso il cielo,era presente un'enorme rete organica,di colore marrone

scuro,composta da filamenti carnosi e intrecciati tra loro,avente molti buchi,di varia forma e

dimensione,e da cui pendevano delle corde organiche,composte da vari filamenti scuri aggrovigliati

fra loro,che si connettevano alle gambe di una ventina di individui dalla pelle blu.

"Riserva di cibo."disse Gilgamesh.

"Si."disse Kingo che si avvicinò allo spigolo sinistro della parete opposta all'entrata e vide che nel

muro erano conficcati 4 spuntoni ossei,di colore marrone scuro,aventi una forma

allungata,cilindrica e dotati di una punta da entrambe le estremità.

L'altro eterno notò gli oggetti.

"Te li ricordi questi?"disse Kingo allungando la mano destra verso una delle punte,la cui superficie

iniziò a illuminarsi di luce azzurra.

"Si."disse Gilgamesh"Me li ricordo bene.

Sentivano l'odore del sangue da un chilometro di distanza."

I 2 eterni camminarono verso il corridoio a sinistra.

"Un'aggressività estrema."disse Gilgamesh"Il tipo di devianti da cui è stato sviluppato Gozer."

"Comunque se hanno lasciato dei corpi torneranno."disse Kingo.

"E noi saremo qui ad aspettarli."disse Gilgamesh.

"Sicuramente."disse Kingo"Anzi...io credo che stiano solo attendendo il momento giusto."

"Anche tu hai avuto l'impressione di essere osservato?"disse Gilgamesh.

"Assolutamente."disse Kingo"Da quando siamo arrivati qui."

Dall'altra parte del globo era notte.

Ajak si trovava ancora nella foresta e davanti a lei c'era Sersi,sospesa all'interno delle circonferenze

metalliche.

"Di dove erano?"disse Ajak.

"Questo non me lo ricordo."disse Sersi"Che importanza ha?

Sono individui di un mondo che non esiste più.

I devianti gli hanno portato via tutto."

"Non parliamo di questo."disse Ajak.

"Io non capisco..."disse Sersi"Perché mi chiedi in che rapporti ero con loro e se mi sentivo vicina

alla loro condizione?"

"Non spetta a te fare domande."disse Ajak"Io ricevo ordini dai celestiali,ve li riferisco e voi fate ciò

che vi è stato detto di fare.

Parlami di te.

E del tuo rapporto con i mortali che hai incontrato su questo mondo."

"Li ho trovati in una situazione di estremo pericolo."disse Sersi"Prima vivevano nei sotterranei...e

si nutrivano di spazzatura.

Ho eseguito il compito che mi avevi dato.

Li ho salvati.

Me ne sono presa cura. "

"Parlami di quella famiglia."disse Ajak.

"Il padre era un architetto."disse Sersi"Ha insegnato ai figli a disegnare.

La madre insegnava musica invece.

Passava ore e ore ad ascoltarla."

"Come mai ti hanno rivelato questi dettagli?"disse Ajak.

Sersi fece silenzio per alcuni istanti,guardando verso il basso,poi parlò"Erano spaventati.

In alcuni momenti non si rendevano conto di ciò che dicevano.

Usavano la telepatia per comunicare e a volte le loro menti venivano invase dalla paura.

La paura provoca reazioni incontrollate nei mortali.

Come quando la figlia più piccola,avendo bisogno di parlare con qualcuno,mi raccontò di un

braccialetto che aveva."

"Cos'era quel braccialetto?"disse Ajak.

"Era un regalo che il padre le aveva dato per il suo compleanno."disse Sersi"Durante la stagione

autunnale.

Avevano organizzato una festa in un parco.

C'erano tutti i suoi amici."

Sersi fece silenzio per qualche istante e guardò leggermente verso sinistra"Poi lei vide un individuo

più grande passare dentro 1 dei macchinari che utilizzavano per spostarsi e disse a suo

padre...voglio quella,padre."

Sersi rimase in silenzio per alcuni secondi,poi parlò con un tono di voce leggermente triste"Lui le

rispose...forse quando sarai più grande."

L'eterna Sersi scosse la testa leggermente"Ma non organizzarono nessuna festa l'anno successivo."

Lei abbassò la testa e guardò verso il basso.

"Perché no?"disse Ajak.

Sersi la guardò dopo qualche secondo"Perché erano tutti morti."

L'eterna iniziò a intristirsi,poi chiuse gli occhi e pianse,abbassando la testa.

"Come temevo."pensò Ajak"Questa emotività che l'ha sempre caratterizzata...la rende il membro

più pericoloso della nostra famiglia.

Non posso far si che le varie emersioni avvengano tranquillamente con qualcuno che si affeziona ai

mortali in questo modo.

Ogni volta è lo stesso da quando abbiamo lasciato la Terra.

E anche li...dovevo sempre evitare di farla entrare in contatto con quei primitivi.

Ma perché il celestiale l'ha creata così?

O forse...forse non era nelle sue intenzioni?

Che Arishem,il Giudice,non avesse calcolato che la parte umana era fin troppo attiva in questo

corpo?"

"Eterna Sersi...cosa ne pensi delle nostre missioni?"disse Ajak.

Sersi guardò leggermente verso destra,poi chiuse gli occhi e una lacrima le scese dall'occhio

destro"Voglio tornare a casa mia."

"Dov'è casa tua?"disse Ajak.

"La Terra."disse Sersi.

"Vuoi tornare sulla Terra?"disse Ajak.

"Esatto...è li che voglio tornare."disse Sersi che chiuse gli occhi,poi mandò la testa verso l'alto e

tutte le linee sul suo vestito si illuminarono,provocando un'esplosione gialla poco dopo.

Ajak mise gli avambracci davanti a se,incrociandoli a x,e piegò le gambe per non essere trascinata

via.

La luce gialla si spense poco dopo,facendo cessare l'onda d'urto,e Sersi si accorse di essere ancora

sospesa nelle circonferenze.

"È inutile resistere."disse Ajak.

Ikaris volò sopra un prato,poi si diresse verso un deviante dalle grandi zampe,fece uscire i raggi

gialli dagli occhi,dopo di che lo colpì con entrambi i pugni,volandogli addosso e scagliandolo

via.

Altre 2 creature corsero verso di lui,che era sospeso a mezz'aria,poi l'eterno fece uscire i raggi gialli

dagli occhi per 5 volte,colpendo quello a sinistra 2 volte e quello a destra 3 volte.

Poco dopo un altro deviante spiccò un salto verso l'eterno,che lo colpì con il pugno

sinistro,provocando un'onda d'urto e scagliandolo via,poi quest'ultimo fece uscire i raggi gialli dagli

occhi,uccidendolo.

Gozer si trovava a un chilometro di distanza e il suo corpo era invaso da raggi energetici

arancioni,del tutto irregolari,che entravano e uscivano da esso,illuminandone le varie parti.

Dal deviante iniziarono a uscire sfere di energia viola,dirette verso l'alto e lascianti un filamento

dietro di loro,mentre sopra l'essere cominciarono a raggrupparsi,in modo circolare,delle nuvole

nere,che formarono una tempesta la cui zona centrale era piena di energia arancione.

Alcune sfere viola iniziarono a dirigersi verso Ikaris,che venne colpito alla schiena da una di esse e

scagliato via per decine di metri,poi l'eterno si fermò a mezz'aria e si accorse della perturbazione

atmosferica.

Vedendo le altre sfere energetiche dirigersi verso di lui iniziò a far uscire rapidamente i raggi gialli

dagli occhi,colpendole e facendole esplodere,poi si accorse di altri 2 mostri dalle lunghe zampe.

Ikaris illuminò entrambe le mani di energia arancione,i devianti spiccarono un salto,lui volò contro

di loro,li afferrò per la gola,andò verso l'alto e poi si diresse verso il basso e si schiantò a

terra,provocando un cratere,dopo di che si sollevò a mezz'aria e usò i raggi gialli dagli occhi sui 2

esseri.

Intorno a Gozer si formò una colonna di energia azzurra che lo portò verso l'alto e poco dopo la

tempesta svanì.

"Sarà per me un onore organizzare la nuova guerra contro gli eterni,ho sempre voluto vendicare

i nostri fratelli assassinati sulla Terra."disse Exabor.

"Quindi non sei spaventata?"disse Maul.

"No,assolutamente."disse Exabor"Ora che il nemico è diviso e impegnato è il momento adatto per

una guerra di logoramento,con ciclici attacchi,improvvisi e imprevedibili,da parte nostra."

"Tuttavia quella non è una soluzione definitiva."disse Maul"E credo che non li convincerà neanche

a ritirarsi da questo mondo."

"Tutto a suo tempo."disse Exabor.

"Ti riferisci al condizionamento mentale?"disse Maul.

"Forse,ma è una cosa estremamente complessa con gli eterni."disse Exabor"La loro mente può

contrastare il nostro potere cosmico instabile e per ora non ho molte soluzioni al riguardo."

"Eppure questa è l'unica soluzione per controllarli e poi eliminarli."disse Maul.

"Se fosse possibile entrare nelle loro teste e prendere il controllo dei loro corpi potremmo utilizzarli

per il tempo necessario e poi farli uccidere tra loro."disse Exabor"Effettivamente potrebbe essere

una soluzione."

"Se le nostre guide fossero attualmente sveglie e potessi parlargli cosa gli diresti?"disse Maul.

"Che otterremo risultati,ma mi occorre del tempo."disse Exabor"Fare guerra agli eterni non è mai

facile.

Nel frattempo dobbiamo pensare all'espansione della prima fase del piano.

Ho intenzione di mandare almeno 1 di noi in ogni continente.

Ora che la popolazione è stata fortemente ridotta dobbiamo cominciare a capire dove si trovano i

sopravvissuti e procedere con la pianificazione di una totale sottomissione della loro mente.

Gli eterni dovranno guardarsi anche da coloro che proteggono."

"Mettere i mortali contro di loro..."disse Maul.

"Si."disse Exabor.

In quel momento,da una delle entrate,giunse un altro deviante.

Aveva il corpo umanoide,con la pelle di colore grigio spento,la testa era calva,non aveva le

sopracciglia e gli occhi,aventi l'iride arancione e le palpebre nere,erano incavati nelle orbite.

La zona sopra l'occhio destro e la tempia destra erano piene di rughe,come anche la parte alta della

tempia sinistra,e le orecchie erano leggermente appuntite in cima.

Il collo era coperto di rughe,le spalle erano fornite di piccolissime punte,disposte in modo irregolare

e oblique verso l'esterno,e gli avambracci e le mani,aventi delle unghie nere e appuntite,avevano la

pelle rugosa.

Il pettorale sinistro aveva un'abrasione irregolare,con sopra un'altra più piccola,mentre sulla zona

interna del pettorale destro era presente un solco scuro,dalla forma irregolare.

La pancia era scavata all'interno,mostrando i contorni della gabbia toracica,all'altezza dello stomaco

c'erano 2 abrasioni violacee,di cui quella a sinistra era più grande di quella a destra,e poi ce n'erano

altre 2,di cui la prima era posta a metà pancia,sulla sinistra,e l'altra poco sopra la vita,sulla destra.

Sulle ginocchia erano presenti altre piccole punte e i piedi avevano delle unghie nere appuntite.

"Plagrus."disse Exabor"Come mai sei qui?"

"Dovrei parlarti un momento."disse Plagrus.

"Dimmi pure."disse Exabor.

"Gozer ha avuto un primo scontro con il nemico."disse Plagrus.

Maul guardò Exabor e poi passarono alcuni secondi di silenzio.

"Spero stia bene."disse Exabor guardando di nuovo verso Plagrus.

"Si."disse Plagrus"Tuttavia non sapevo ci fosse già questo ordine."

"Infatti non l'ho ancora dato."disse Exabor"Anche se comunque era nei piani."

"Tuttavia lei ha agito da sola..."disse Maul.

"Ha solo anticipato i tempi."disse Exabor"Dovresti sapere com'è fatta."

"La disubbidienza comporta conseguenze."disse Maul.

"In questo caso non serve."disse Exabor"Possiamo ignorare questo fatto.

E poi mi fido del suo giudizio."

"Non so se io mi fido di lei."disse Maul.

"Mi dispiace molto per questo imprevisto,ma ha fatto comunque la cosa giusta."disse Exabor"Agire

per realizzare il nostro piano non è affatto qualcosa da rimproverare,ma da incoraggiare."

"Davvero?"disse Maul"Trovo difficile crederlo vista la poca certezza di riuscita della tua idea e

soprattutto i tempi che occorreranno."

"Bisogna essere pazienti e mantenere il controllo."disse Exabor"Quello che Gozer ha fatto ha

contribuito.

Non vedo che problemi ci siano."

"Mi hai messo in una situazione molto difficile."disse Maul.

"Avrei potuto scegliere chiunque come mio aiutante,ma ho scelto te."disse Exabor"Vorrei

proseguire in questo modo.

Quando avrò qualcosa di significativo da dire alle nostre guide...vorrei che gli venisse riferito da

te."

"Lo fai perché mi consideri degno o perché vuoi evitare di correre dei pericoli diretti andando

tu da loro?"disse Maul.

"Forse entrambe le cose."disse Exabor.

Gilgamesh e Kingo camminarono in 1 dei corridoi dell'edificio e si diressero verso una porta di

metallo rettangolare,posizionata in fondo a esso,poi il secondo eterno la aprì,appoggiando la mano

destra su di essa e deformandone la superficie,dopo di che i 2 iniziarono a scendere delle rampe di scale metalliche che percorrevano i lati di un

ambiente rettangolare.

Dall'alto iniziarono a cadere delle scintille ed esse finirono nella tromba delle scale.

I 2 continuarono a scendere lentamente,poi Kingo si fermò e l'altro fece lo stesso,dopo di che il

primo eterno guardò,per qualche momento,verso il basso.

"Non mi piace."disse Gilgamesh.

"Neanche a me."disse Kingo"C'è troppo silenzio."

Gilgamesh iniziò a scendere un'altra rampa di scale,mentre l'altro cominciò a guardare verso l'alto e

vide che i piani superiori,del tutto privi di luce,avevano le scale mezze distrutte.

Dal piano più alto si intravedeva una fioca luce azzurra,che si accendeva e si spegneva

continuamente.

Kingo iniziò a scendere lentamente la rampa di scale,poi guardò nuovamente verso l'alto e si fermò.

"Aspetta."disse Kingo e Gilgamesh si fermò,poi il primo eterno tornò sulla cima della rampa di

scale.

"Che succede?"disse Gilgamesh.

"Vedo qualcosa."disse Kingo mentre l'iride dei suoi occhi diventava lucente e giallo,poi lo stesso

accadde agli occhi di Gilgamesh.

In quel momento iniziarono a udirsi dei gorgoglii,dopo di che 2 creature si affacciarono dalla rampa

di scale più alta.

Erano delle bestie dalla pelle bianca,lunghe 2 metri e quadrupedi.

Avevano un muso corazzato e allungato,le gengive erano fuse,mediante un bordo irregolare,con la

placca ossea che formava la testa stessa e c'erano delle linee di varia lunghezza,di colore rosa

scuro,dirette verso l'alto e in obliquo verso dietro,che partivano da esse.

Il lato inferiore della sezione superiore della bocca era irregolare e dotato di enormi denti,appuntiti e

ricurvi,di cui quelli frontali erano i più lunghi.

La dentatura era disposta in maniera irregolare e discontinua,in più c'era anche qualche altro

dente,più piccolo,uscente dalla zona alta delle gengive posizionate sulla parte superiore della

bocca,che arrivata all'inizio del muso si curvava leggermente verso l'alto e poi verso il

basso,formando l'inizio della zona inferiore delle fauci.

Questa parte iniziale della bocca era dotata di filamenti carnosi,obliqui dall'interno verso l'esterno e

di varia dimensione,che andavano dall'alto in basso e l'ultimo di essi,più grande degli altri,era quasi

verticale,anche se leggermente obliquo in avanti,e arrivava al di sotto della zona bassa della

parte inferiore delle fauci.

L'inizio della zona inferiore della bocca,che era pieno di linee rosa di varia lunghezza e forma,aveva

il lato superiore curvo verso l'alto,poi si dirigeva in basso,cominciando a ospitare i denti più

piccoli,e proseguiva in orizzontale,ospitando i denti più grandi.

La dentatura era curva verso l'alto e l'esterno.

Erano presenti anche dei denti più piccoli,posizionati al di sotto degli altri.

Il mento aveva una punta,curva in avanti,in cima,mentre il lato basso della parte inferiore della

bocca era orizzontale fino all'inizio di quest'ultima,dove c'erano 2 placche ossee,molto grandi,curve

inizialmente verso il basso e poi dirette verso l'alto.

La zona frontale e centrale del muso aveva,in alto,un'apertura,dall'interno carnoso e rosa,dai lati

irregolari e diretti verso dietro,in obliquo,formante 2 incavature,triangolari e lunghe,con al centro

una punta bianca,diretta in avanti e connessa al tessuto carnoso sottostante,che si collegava alla

testa.

Dalle parti laterali della zona superiore della bocca,nel punto da cui partiva il filamento carnoso più

grande,iniziava 1 zigomo,molto lungo e diretto verso dietro,avente la parte iniziale leggermente

obliqua verso l'alto,poi,una volta aver superato la zona degli occhi,si curvava verso il

basso,formando una protuberanza ossea,avente la parte posteriore irregolare,dopo di che andava

verso l'alto,curvandosi all'interno,e si connetteva,sia a destra che a sinistra,a 3 placche ossee

bianche,fuse con la pelle e a forma di semicirconferenza,di cui la più bassa era la più grande.

Gli occhi,che erano molto incavati dentro delle orbite ovali,avevano le palpebre nere,solcate da

linee ovali concentriche,e i bulbi oculari erano del tutto neri.

La parte superiore della testa era obliqua verso dietro e verso l'alto,con la superficie della zona

posteriore piena di piccole aperture circolari vuote.

Sia la parte inferiore della bocca che la zona superiore della testa erano connesse a un largo collo

cilindrico,di colore bianco,avente la parte inferiore solcata da delle linee e sui lati di quest'ultimo si

trovavano 2 solchi,di cui 1 a destr sinistra,che iniziavano dalla zona superiore della parte

inferiore delle fauci e si dirigevano in alto e in obliquo verso dietro,fino a metà collo.

La schiena,che si curvava verso l'alto man mano che si allontanava dal cranio ed era segnata da delle macchie scure e trapezoidali,era dotata di spine

nere,coniche e lunghe,dirette verso dietro,aventi la superficie segnata da delle linee orizzontali,di forma irregolare,e con la cima

marrone.

Le punte diventavano più grandi e lunghe man mano che si allontanavano dal muso,fino a

raggiungere il metro di lunghezza.

La gabbia toracica era allungata,ovale e le costole si riuscivano a intravedere attraverso la

pelle,mentre la pancia era incavata all'interno.

Dalla parte superiore e finale del collo,sia a destra che a sinistra,era presente una placca

ossea,orizzontale e allungata,avente la zona frontale ovale,con il lato superiore obliquo verso il

basso e la cima,posta in basso,curva,dopo di che si restringeva,diventando orizzontale e terminando

vicino alla fine della schiena.

Sulla parte superiore dei fianchi,all'altezza dell'inizio della gabbia toracica,erano presenti delle

spalle,cilindriche e orizzontali,connesse a una grande placca ossea,avente una zona superiore,ovale

e curva verso dietro,che arrivava quasi all'altezza della fine della gabbia toracica.

Il lato superiore di questa parte alta era liscio,con qualche dosso,e aveva una cima,diretta verso

dietro,curva e solcata da 5 incavature,verticali e leggermente oblique verso il basso e dietro,aventi il

lato ondulato,mentre il bordo inferiore si dirigeva verso dietro,curvandosi verso l'alto,e si

connetteva alla cima.

La zona inferiore di queste placche laterali,che si restringeva rispetto al resto e si connetteva a un

gomito avente la parte posteriore diretta in avanti,era dotata di un lato superiore obliquo verso il

basso e in avanti,mentre quello inferiore aveva un bozzo ovale,poi si connetteva a un magro bicipite

inferiore e si collegava al gomito.

La superficie delle placche laterali era piena di linee incise,intervallate da file di bozzi e con

qualche piccolo buco carnoso,ovale e circolare,mentre la porzione vicina al gomito era liscia.

Dal gomito partiva un secondo avambraccio,cilindrico,diretto in obliquo verso dietro e il

basso,magro,pieno di rughe oblique verso dietro e il basso e solcato da alcune file verticali di

buchi che ne seguivano i lineamenti,collegato a un secondo gomito,avente la zona posteriore diretta

verso dietro.

Dal secondo gomito partiva un secondo avambraccio,diretto in avanti,sottile,cilindrico e liscio,con

delle rughe,orizzontali e oblique verso avanti alla fine,che aveva,sia a destra che a sinistra,una fila

orizzontale di piccoli buchi circolari,di cui quelli al centro erano più grandi degli altri,e la parte

inferiore dell'arto era dotata di 2 file parallele di spuntoni grigi,conici e curvi verso avanti,di cui i

primi erano i più lunghi e gli ultimi i più corti.

In cima a questo avambraccio c'era un altro gomito,che si curvava verso l'interno.

L'ultimo avambraccio era sottile,cilindrico,liscio e la cima era divisa in 2 sezioni,di cui quella

interna era una punta,mentre quella esterna era un lungo dito cilindrico composto da 2 parti,di cui la

seconda era un lungo spuntone curvo verso l'alto.

La parte interna di questo avambraccio era dotata di altre spine grige,identiche a quelle

superiori,curve verso l'alto.

Poco dopo questi arti c'erano altre 2 spalle,aventi la zona esterna bianca e dotata di spine nere,molto

lunghe sulla parte centrale e corte ai lati,connesse a un primo gomito,orientato verso avanti e avente

una membrana con 2 spine,di cui una era più lunga dell'altra,posta sulla zona posteriore,dopo di che

iniziava un secondo avambraccio,avente delle rughe quasi orizzontali e con dei buchi messi in file

verticali,che andava verso l'esterno e si piegava verso il basso,connettendosi a un secondo gomito.

Il terzo avambraccio,che era molto lungo e sottile,aveva delle lunghe spine nere sul gomito e sulla

parte iniziale esterna,che era dotata di una sottile protuberanza,ossea e curva,mandante la pelle

verso l'esterno,e aveva una fila di piccole incavature,rettangolari e scure,sulla zona superiore.

Dopo una lunga porzione dritta l'arto si curvava verso il basso,facendo uscire altri spuntoni

neri,diretti verso l'esterno,dalla parte esterna e formando un bozzo leggermente allungato sulla zona

inferiore di questi ultimi,dopo di che si arrivava alle zampe anteriori.

Le dita,dotate di un enorme artiglio nero,ricurvo e appuntito,erano 4 per ogni arto,di cui le più

esterne erano le più corte e piccole,mentre quelle più interne erano le più grandi e lunghe.

Dalle zone laterali della pancia partiva anche una membrana,bianca e lucida,che si connetteva al

retro dell'avambraccio tra il primo e il secondo gomito.

La parte posteriore del corpo,che era curva,aveva altre 2 zampe,aventi la zona iniziale diretta verso

l'esterno e obliqua verso l'alto poco dopo l'inizio,poi si connettevano a un ginocchio,curvo verso il

basso e orientato verso l'esterno,collegato a dei polpacci secchi,rugosi e dotati di incavature verticali

e parti rossastre,a loro volta connessi a un secondo ginocchio,orientato verso dietro.

Quest'ultimo ginocchio si connetteva a un secondo polpaccio,avente degli spuntoni sulla zona

esterna e dotato di parti rossastre,che era secco e si restringeva man mano che si avvicinava alle

zampe posteriori,dotate di 4 dita,messe a semicerchio e fornite di un'unghione nero e ricurvo

ciascuna,di cui le 2 interne erano più grandi di quelle esterne.

Dalla zona superiore e posteriore della schiena fuoriuscivano 2 tentacoli,cilindrici e molto

lunghi,diretti inizialmente verso dietro,poi si curvavano verso l'alto e in avanti,arrivando sopra alla

metà del dorso.

La parte finale delle 2 code cilindriche era dotata di spuntoni neri,diretti all'indietro,che diventavano

più grandi e lunghi man mano che si avvicinavano alla punta.

La cima dei tentacoli,che era rosa,carnosa,del tutto irregolare e da cui partivano 3 linee identiche,di

cui 2 laterali e una inferiore,percorrenti un tratto intero di questi ultimi,era fornita di 3

becchi,triangolari,neri e cavi all'interno,aperti e obliqui verso l'esterno e tra di essi c'era una

porzione di carne,dalla forma di cono,dotata di un buco in cima.

Una delle creature puntò il tentacolo destro verso il basso,mentre continuava a gorgogliare.

"Sono loro!"disse Gilgamesh e l'essere fece uscire 1 spuntone dalla cima della coda,ma l'eterno si

mosse a super velocità,evitandolo.

Kingo mandò le braccia verso l'alto e iniziò a lanciare delle sfere di energia gialla dalle mani,mentre

Gilgamesh faceva uscire i raggi gialli dagli occhi.

1 degli esseri venne colpito da 2 sfere,che gli fecero esplodere il fianco destro e la testa,poi un altro

deviante emise un verso stridulo,piegando il collo verso l'alto,e lo stesso fecero gli altri,dopo di

che una delle bestie si gettò dalla tromba delle scale,afferrò le ringhiere di 2 rampe,con le zampe

anteriori,ruggì e iniziò a far uscire gli spuntoni dai tentacoli.

"Questa è una posizione scomoda!"disse Gilgamesh.

"Scendiamo!"disse King iniziarono a scendere le scale.

La creatura iniziò a muoversi,afferrando i corrimano delle rampe di scale,e continuò a lanciare altri

spuntoni,dopo di che si avvicinò,urlando a squarcia gola,e Gilgamesh sferrò un pugno

destro,colpendo il deviante con l'esoscheletro energetico giallo,che produsse un'onda d'urto e

scagliò l'essere dalla parte opposta dell'ambiente,facendogli sfondare una parete.

Kingo continuò a lanciare sfere energetiche verso l'alto,mentre l'altro riprese a far uscire i raggi

dagli occhi.

"Scendiamo ancora!"disse Kingo mentre una moltitudine di bestie iniziava a scendere le

scale,emettendo versi mostruosi continuamente.

Un deviante saltò addosso a Kingo,che lo colpì con il pugno destro,scagliandolo via,e poi

quest'ultimo fece uscire una sfera dalla mano sinistra,causandogli l'esplosione del cranio,mentre

Gilgamesh faceva uscire i raggi gialli dagli occhi,trapassando un altro mostro.

Kingo lanciò altre 2 sfere su un altro deviante,ma quest'ultimo fece scorrere le placche all'inizio

degli arti frontali più corti verso avanti,coprendosi la testa.

Le esplosioni delle sfere danneggiarono la corazza,facendola saltare,e poi l'eterno fece uscire i raggi

dagli occhi,trapassando la testa della bestia.

Gilgamesh fece uscire i raggi gialli dagli occhi,colpendo un altro essere che si stava muovendo

attraverso la tromba delle scale,dopo di che un secondo deviante arrivò sulla cima di una rampa di

scale e sparò gli spuntoni dai tentacoli,ma Kingo si mosse a super velocità e li evitò,poi mandò

entrambe le mani verso la creatura e iniziò a bombardarla con le sfere energetiche,uccidendola dopo

pochi secondi.

Un altro deviante si mosse sulle pareti laterali dell'ambiente e Gilgamesh gli colpì la schiena con i

raggi gialli,facendolo gridare,poi il mostro gli ruggì contro,mettendo le zampe frontali sulla

ringhiera della rampa di scale e piegandola,dopo di che corse vers venne colpito alla testa da

una sfera energetica uscita dalla mano destra di Kingo,poi quest'ultimo fece uscire una seconda

sfera,dalla stessa mano,e uccise un altro essere che si stava muovendo sul soffitto.

"Troviamo una postazione migliore!"disse Kingo.

Gilgamesh sfondò una delle porte metalliche,con un calcio destro,e i 2 arrivarono in un altro

corridoio dal soffitto semicircolare,poi si mossero a super velocità,distanziandosi dall'entrata,e si

fermarono poco dopo.

1 dei devianti arrivò nell'ambiente,mettendosi su 2 zampe e attaccando la cima dei tentacoli sulle

pareti,poi iniziò a muoversi in avanti.

Kingo fece uscire una sfera energetica dalla mano destra,colpendogli la zampa posteriore

sinistra,che venne spezzata e fece uscire del sangue giallo,poi l'eterno iniziò a far uscire altre sfere

irregolari da entrambe le mani e ferì gravemente la bestia,che continuava ad avanzare,dopo di che

Gilgamesh si mosse a super velocità e colpì il deviante,con l'arto sinistro,facendogli trapassare il

soffitto.

I 2 udirono altri versi mostruosi e si girarono verso l'entrata,poi Kingo mise entrambi gli

avambracci in parallelo,generò una sfera energetica irregolare più grande,mandò il busto verso

sinistra,mettendo entrambe le mani sul concentrato d'energia,dopo di che una delle creature arrivò

nel corridoio e l'eterno mandò le braccia in avanti.

La sfera di energia colpì l'essere e provocò un'esplosione che fece crollare una porzione del

corridoio.

Dall'altra parte del pianeta era notte.

Ajak era ancora in piedi nella foresta e Sersi era ancora sospesa in aria all'interno delle

circonferenze.

"Non avresti dovuto provare a scappare."disse Ajak"In questo modo non fai che peggiorare le

cose.

Comunque le tue intenzioni erano buone in fondo.

Hai lavorato duramente per eseguire la missione,ma è evidente che la tua emotività è un problema."

Sersi abbassò la testa.

"Io non sono tua nemica."disse Ajak.

"Lo so...ma...tutto questo..."disse Sersi.

"Voglio solo conoscerti meglio."disse Ajak"Serve per comprendere la natura del tuo problema."

Sersi la guardò con un'espressione sconvolta.

"Sei molto coraggiosa."disse Ajak"È per questo che loro si sono confidati con te?"

"No,non so di che cosa stai parlando."disse Sersi.

"Io ti ammiro molto."disse Ajak mentre l'altra abbassava la testa e si intristiva"La tua

determinazione.

La tempra.

La mancanza di paura durante gli scontri.

Vorrei renderti più efficiente."

"Efficiente?"disse Sersi che stava piangendo"E come?"

"Arishem potrebbe decidere di distruggerti se venisse a sapere che il tuo comportamento potrebbe

ostacolare le future missioni."disse Ajak"O potrebbe cancellarti la mente.

Rimuovere del tutto la tua personalità."

"Io sono completamente fedele ad Arishem."disse Sersi abbassando la testa e alzandola poco

dopo"Vuoi spiegarmi bene il motivo di questa conversazione?"

"Alcune cose ti sono state tolte dalla mente."disse Ajak.

"Cosa?..."disse Sersi spalancando gli occhi.

"Alcune cose sono state tolte dalla mente di tutti voi."disse Ajak"E altre ancora vi verranno tolte in

seguito.

Alcune cose invece...vi sono state lasciate e vi verranno lasciate."

"Ma cosa...cosa significa?"disse Sersi del tutto sconvolta.

"Noi eterni siamo stati scelti...ma non soltanto per combattere i devianti."disse Ajak"C'è un secondo

scopo nascosto,anche se questo pianeta non è incluso in esso.

Ma non è importante che tu lo sappia dato che tra non molto non ricorderai quello che è accaduto

qui.

Comunque,come stavo dicendo,in quanto eterna tu sei stata scelta dal celestiale,ma non soltanto da

lui.

Anche da me.

Io credo che tu abbia il potere e la volontà per essere veramente utile per i nostri scopi."

Dall'altra parte del pianeta era giorno.

Ikaris camminò lentamente verso una foresta,che si trovava in mezzo a una grande prateria,e

raggiunse un gruppo di 5 individui maschi dalla pelle blu,indossanti la tuta aderente bianca,che

erano seduti in cerchio a terra,intorno a un fuoco acceso con dei rami e circondato da una

circonferenza di pietre.

"Non avevo mai visto nessuno volare."disse telepaticamente 1 degli individui.

"Non dovete avere paura,io non sono una minaccia."disse telepaticamente Ikaris"Avete un villaggio

protetto da un campo di energia se non erro."

"Si,esatto."disse telepaticamente l'individuo.

"E perché siete usciti?"disse telepaticamente Ikaris.

"Volevamo vedere come era la situazione all'esterno."disse telepaticamente l'individuo"Abbiamo

saputo di altri luoghi come il nostro,ma dalle grandi città non riceviamo nessun contatto da molto

tempo."

"Le città sono i luoghi più colpiti."disse telepaticamente Ikaris"Non andate mai nei grandi

centri,non pensate neanche di avvicinarvici.

Io rimarrò con voi fino a quando non sarete tornati indietro.

Il mio compito è proteggervi dai devianti e assicurarmi il loro annientamento.

Quindi non temete,questo mondo non è alla sua fine.

Lo riavrete indietro."

"Ti ringraziamo."disse telepaticamente un secondo maschio e gli altri annuirono.

"Avete avvistato altri superstiti venendo qui?"disse telepaticamente Ikaris.

"No,ma sicuramente ci saranno altri gruppi in esplorazione mandati dai centri nelle vicinanze."disse

telepaticamente il primo.

"Bene."disse telepaticamente Ikaris guardando verso destra"Una volta finito con voi andrò a

controllare anche loro."

All'interno dell'astronave di Exabor c'era una grande stanza,dalle pareti grige e biomeccaniche.

Il pavimento era scuro,pieno di irregolarità,piccoli affossamenti e un leggero strato di vapore,con

una placca centrale,a forma di mezza cupola e piena di linee irregolari scolpite su di essa,la cui

parte superiore si connetteva a una seconda placca,circolare e verticale,che poi si dirigeva verso

l'esterno e alla fine i bordi diventavano verticali,fino a raggiungere la cima,che era leggermente

incavata all'interno.

La superficie di questo oggetto aveva 8 linee per lato,scolpite e inizianti dalla zona centrale

inferiore,che si recavano verso i bordi,dotati di punte dritte verso l'alto,mentre sulla parte superiore

e interna,dove era disteso,senza vestiti,1 degli esseri blu,erano presenti 4 file parallele di placche

marroni orizzontali.

Le pareti della stanza,che era ovale,si curvavano verso l'esterno e poi si dirigevano verso

l'interno,venendo suddivise in sezioni uguali da delle colonne,dalla forma rettangolare e aventi la

superficie solcata da linee irregolari e intrecciate,che seguivano l'andamento delle mura.

Al centro del soffitto,circolare e solcato da 3 circonferenze piene di incisioni e tubature,era presente

una placca a forma di mezza sfera,posizionata sopra il lettino inferiore,a cui erano connesse tutte le

colonne laterali.

All'interno dell'ambiente erano presenti sia Maul che Plagrus.

"Sappiamo se qualcuno di loro è a stretto contatto con gli eterni?"disse Maul.

"Non ancora."disse Plagrus"Ma avremo le informazioni da questo mortale.

Essendo l'unico di quel gruppo che abbiamo catturato vivo io proporrei di procedere con il controllo

mentale immediatamente."

"Non ancora."disse Maul"C'è un altro modo per estrarre le informazioni senza uccidere."

"Dolore."disse Plagrus.

"Voglio delle risposte."disse Maul avvicinandosi all'individuo dalla pelle blu"Dimmi chi guida la

tua comunità.

Dimmi i loro nomi...e farò sparire il dolore."

L'individuo blu continuò a soffrire e a muovere la testa da una parte all'altra"Non li conosco!

Io ho solo ricevuto disposizioni!

Mi avevano detto di...di...andare in esplorazione esterna."

"Curioso."disse Maul"Vivete in un luogo circondato da una barriera energetica,protetti da attacchi

esterni...almeno per ora...e tu non conosci i nomi delle tue guide?

Io credo che se lo chiedessi a un vostro cucciolo saprebbe rispondere.

Quindi non pensare di raggirarmi.

Voglio quei nomi."

I denti di Maul iniziarono a diventare appuntiti"E li voglio subito!"

Nella città attaccata una delle creature bianche con le 2 code sfondò una finestra e arrivò in strada,poi saltò su un mezzo abbandonato e iniziò ad

emettere dei potenti ruggiti striduli,mentre un secondo deviante saltava su una seconda auto.

Poco dopo decine di creature bianche iniziarono a correre per le strade,emettendo costantemente dei

ruggiti.

Gilgamesh atterrò pesantemente in strada,rompendo l'asfalto,e diede un pugno destro a un

deviante,scagliandolo via e facendogli sfondare la parete esterna di 1 dei grattacieli.

Poco distante da quel punto un gruppo di 8 esseri dalla pelle blu,di cui 3 maschi e 5 femmine,uscì

da un'apertura rettangolare,che conduceva nel sottosuolo,e iniziò a correre per le strade,poi

girarono tutti a destra,passando in mezzo a una zona piena di fumo.

"Sbrighiamoci!"disse telepaticamente 1 dei maschi"In questo momento non ce ne sono qui

intorno!"

Kingo era sospeso a mezz'aria,a più di 100 metri d'altezza,e stava creando,con entrambe le mani,una

grande sfera di energia gialla,dalla forma irregolare ed emettente dei raggi dello stesso

colore,mentre intorno a lui ce n'erano altre 16 identiche.

"Sono quasi pronto."disse telepaticamente Kingo.

"Bene."disse telepaticamente Gilgamesh che arrivò a un incrocio,dove erano presenti dei mezzi

abbandonati.

Diverse creature bianche ruppero delle finestre dei piani inferiori di un edificio,collocato alla sua

sinistra,poi alcune di esse si misero sui balconi,mentre altre camminavano sulla parete esterna,ed

iniziarono a scagliare gli spuntoni dalla cima dei tentacoli,ma l'eterno si spostò a destra,muovendosi

a super velocità,e usò i raggi gialli per colpirne 2,dopo di che si mosse a sinistra,evitando altri

colpi,e fece uscire nuovamente i raggi dagli occhi,uccidendone 3.

Le restanti 2 creature iniziarono a muoversi sul muro esterno del palazzo,allontanandosi,ma l'eterno

le colpì entrambe con i raggi gialli usciti dagli occhi,trapassandole e facendole cadere a terra,dopo

di che Gilgamesh si voltò dalla parte opposta,sollevandosi a mezz'aria,e volò lentamente in

avanti,percorrendo un tratto della città dotato di 2 autostrade,sopraelevate e parallele,aventi diverse

zone danneggiate.

In fondo a questa strada comparvero 3 macchine volanti,con all'interno gli 8 esseri blu,che

iniziarono a dirigersi verso di lui.

"Kingo aspetta!"disse telepaticamente Gilgamesh fermandosi a mezz'aria"Sopravvissuti!"

"Sul serio?"disse telepaticamente Kingo.

"Sono davanti a..."disse telepaticamente Gilgamesh,ma in quel momento 10 creature corsero verso i

mezzi,arrivando da sinistra,e li colpirono con la testa,facendoli ribaltare e saltandoci sopra.

1 dei devianti lo vide pochi istanti dopo ed emise un urlo,poi venne colpito alla testa dai raggi gialli

dell'eterno,che atterrò e iniziò ad avvicinarsi.

Altri 2 esseri gli arrivarono alle spalle,così lui si voltò,sollevò la gamba destra,mentre intorno al suo ginocchio si formava un esoscheletro,di energia

gialla,composto da circonferenze e linee curve,poi colpì il suolo con il piede,perforando il terreno,e l'energia gialla andò verso il basso,infiltrandosi

nell'asfalto e provocando una linea circolare in espansione,che riempì la strada di cerchi energetici

gialli e linee curve.

L'onda di energia arrivò sotto le creature in pochi secondi,facendole esplodere e distruggendo tutti

mezzi meccanici presenti sulla strada,dopo di che Gilgamesh si voltò verso i mostri che avevano

rovesciato le macchine volanti,vedendoli occupati a sbranare i superstiti.

1 dei devianti di questo gruppo saltò su 1 dei mezzi e cominciò a emettere il verso

stridulo,mandando la testa verso l'alto,mentre altri 2 iniziarono a correre verso l'eterno,prendendo

direzioni diverse.

"Procedi con il bombardamento!"disse telepaticamente Gilgamesh.

"Eseguo."disse telepaticamente Kingo che era sospeso in aria,poi una delle sfere iniziò a muoversi

da sola e si diresse verso la cima di un palazzo,i cui piani superiori erano pieni di devianti,ed

esplose colpendolo.

In strada 2 mostri fecero uscire gli spuntoni dai tentacoli,ma Gilgamesh si mosse a super

velocità,evitandoli,poi fece uscire i raggi dagli occhi e colpì un deviante.

La creatura sopra 1 dei mezzi rovesciati continuò a urlare,poi corse verso l'eterno,che fece uscire i

raggi gialli dagli occhi,colpendola alla testa e facendogli esplodere il cranio,dopo di che Gilgamesh

si mosse a super velocità,correndo,e colpì,con l'esoscheletro energetico intorno a mani e

avambracci,gli altri esseri,uccidendoli.

Kingo mandò le braccia in avanti e 8 sfere energetiche gialle iniziarono a volare verso il

suolo,esplodendo in varie strade e uccidendo decine di creature,poi Gilgamesh si sollevò a

mezz'aria e altre sfere colpirono una zona distante della strada su cui si trovava,provocando delle

enormi esplosioni,dopo di che altre masse di energia atterrarono a poca distanza,uccidendo altri

devianti che stavano correndo in quella direzione.

"Non va bene."disse telepaticamente Kingo che osservò intere strade invase dalle creature

bianche"Ce ne sono migliaia."

"Allora diamoci da fare."disse telepaticamente Gilgamesh che volò in una galleria

rettangolare,piena di mezzi abbandonati e avente il soffitto composto da grandi travi

orizzontali,rettangolari e parallele,dopo di che 6 devianti corsero nel tunnel e lui fece uscire i raggi

gialli dagli occhi,colpendone 2.

Altri 2 esseri scesero dall'alto,passando nello spazio tra una colonna rettangolare e l'altra,dopo di che un'intera orda iniziò a entrare nella galleria.

Gilgamesh sollevò la gamba sinistra,facendo comparire l'esoscheletro energetico intorno al

ginocchio,colpì il terreno,l'energia entrò nel suolo e formò la linea semicircolare,avente dietro le

circonferenze gialle e le linee curve,che avanzò e fece esplodere tutti i mezzi presenti

nell'ambiente,poi l'eterno volò verso l'alto,passando tra una colonna orizzontale e l'altra.

Altre sfere di energia gialla arrivarono nella zona ed esplosero a contatto con il terreno,inondando di

fiamme anche la galleria,che era già piena di esplosioni.

Dall'altra parte del globo era notte.

Ajak era ancora in piedi nella foresta e Sersi si trovava ancora sospesa all'interno delle 3

circonferenze.

"E nonostante tutto mi hai mentito."disse Ajak.

Sersi alzò la testa e la guardò"No,ti ho detto dove si trovano."

"Mi hai detto che il braccialetto era un regalo che quella famiglia aveva fatto alla loro figlia."disse

Ajak.

"Che importanza ha?"disse Sersi.

Ajak si avvicinò all'altra"Stavo andando da loro per accertarmi che stessero bene e per comunicargli

che eri occupata.

Ho visto che ogni singolo membro di quella famiglia ne indossava 1 e ho udito che affermavano di

averli trovati nella loro attuale abitazione.

Perché hanno tutti lo stesso braccialetto?

Ha qualcosa a che vedere con la loro sicurezza?"

"No."disse Sersi guardando verso il basso.

"E allora perché hanno detto che li usano per orientarsi e avere sempre presente la loro posizione

rispetto al rifugio?"disse Ajak e l'altra la guardò"È un rilevatore di distanza.

Serve a non allontanarsi troppo e a ritrovare la strada.

Tu mi stavi mandando da loro sperando che forse raccontassi una versione errata della storia,in

questo modo avrebbero dubitato di me."

Ajak si sollevò da terra,chiuse gli occhi,mandò la testa leggermente verso l'alto e sulla zona centrale

e superiore del petto,appena sotto il collo,si formò una circonferenza dal bordo energetico giallo.

Poco dopo il cerchio venne diviso in 2 parti uguali da una linea orizzontale gialla,che uscì da

esso,sia a destra che a sinistra,e andò a connettersi al bordo di una seconda circonferenza energetica

gialla.

Dal cerchio più interno fuoriuscì una piccola sfera volante,color oro,avente la superficie in continuo

movimento e dotata di un'apertura circolare,sia sulla parte superiore destra sia sulla zona inferiore

sinistra,con una piccola circonferenza sottile vicino al bordo.

L'oggetto era dotato anche di varie aperture irregolari,sparse su tutta la superficie,che mostravano

un secondo strato,sempre in movimento,dotato di altri buchi mostranti un terzo livello mobile.

Oltre il terzo strato era presente una luce gialla,proveniente dal nucleo.

"Vorresti che fossi onesta dopo che mi hai punita perché provo dei sentimenti verso coloro che

proteggo?"disse Sersi"Io ho sempre ubbidito ai tuoi ordini...ma non ti aiuterò mai a ottenere la loro

fiducia."

La sfera fece uscire un raggio giallo dalla sua superficie ed esso entrò nella fronte di Sersi,che piegò

la testa all'indietro,poi la pupilla dei suoi occhi si illuminò di luce gialla.

"Tra poco non avrai motivo per non farlo."disse Ajak.

Ikaris stava camminando in un prato,trascinando,con la mano destra,una delle creature dalle lunghe

zampe,che veniva tenuta per l'arto sinistro,e si stava avvicinando a una montagna di corpi di

devianti,alta 3 metri,su cui gettò il cadavere poco dopo.

"Ikaris?"disse telepaticamente Thena.

Lui mandò la testa verso l'alto,chiuse gli occhi e usò la telepatia per parlare"Thena...tutto bene?"

"Io si."disse telepaticamente lei"Come procede lo sterminio?"

"In maniera eccellente direi."disse telepaticamente lui"Ne ho eliminati diverse decine.

Eppure continuano ad arrivarne altri."

"Credo sia normale."disse telepaticamente Thena"Avranno avuto sicuramente tempo per aumentare

notevolmente il loro numero nel luogo in cui si erano nascosti."

"Mi chiedo dove sia attualmente questo luogo."disse telepaticamente Ikaris.

"Se lo sapessimo saremo già andati li in gruppo."disse telepaticamente Thena.

"Lo so."disse telepaticamente Ikaris.

Exabor era sdraiata all'interno del muretto circolare,dotato di punte in cima,e davanti a lei c'era

Gozer,che era in piedi.

"Mi hai causato qualche problema con la tua decisione affrettata."disse Exabor con una voce

rimbombante.

"Quell'eterno è giunto all'improvviso e ha attaccato i nostri fratelli meno intelligenti."disse

Gozer"Non sono riuscita a trattenermi.

L'istinto richiedeva azione."

"Non ti sto rimproverando,Gozer."disse Exabor"Tuttavia ti chiedo di rimanere a bordo per un po' di

tempo."

Plagrus entrò nella stanza in quel momento"In realtà Exabor...invece di mettere da parte

Gozer...potremmo usarla per tentare di catturare quell'eterno.

Se riuscissimo a controllarli mentalmente il pianeta diverrebbe del tutto nostro entro un giorno.

Potremmo anche usarli come guardiani per tenere a bada eventuali rivolte dei mortali."

"Controllare la mente di un eterno è estremamente difficile."disse Exabor"E poi...di quale eterno si

trattava?"

"Quello che si fa chiamare Ikaris."disse Gozer.

"Si tratta della guida militare di questo gruppo."disse Exabor"Neanche 3 di noi basterebbero per

avere la meglio su di lui e in aggiunta il mio istinto mi dice che sarebbe un soggetto particolarmente

difficile da controllare.

È per questo che non ho mai neanche fatto un tentativo al riguardo.

L'unica possibilità in questo caso è la sua eliminazione e sarà estremamente difficile per noi portare

a termine questo obiettivo."

"Credevo ti piacessero i problemi da risolvere,Exabor."disse Plagrus.

"Esattamente."disse Exabor"Ma preferisco avere almeno una possibilità.

L'unica eterna su cui tenterei una cosa simile sarebbe quella specie di bambina perpetua...di cui ora

mi sfugge il nome."

"Curioso."disse Plagrus"Avrei pensato che qualcosa di difficile ti avrebbe stimolata di più."

Exabor iniziò a fissarlo.

"Ma probabilmente hai ragione."disse Plagrus"Penso che neanche tu,con tutte le tue abilità,potresti

mai riuscirci con lui."

Plagrus iniziò a dirigersi verso l'uscita.

"Plagrus,aspetta."disse Exabor"Teniamo in considerazione questa eventualità.

Forse farò un tentativo.

Ma ci vorrà tempo per organizzare un attacco coordinato e dovrò riflettere bene su chi inviare."

"Bene."disse Plagrus che uscì dalla stanza.

"Vuoi che io rimanga a bordo?"disse Gozer.

"Si."disse Exabor"Ora va pure."

Gozer si voltò e se ne andò,poi,da un'altra entrata,giunse Maul.

"Gli oggetti volanti usciti dal portale stanno per raggiungere l'atmosfera del pianeta."disse Maul.

"Bene."disse Exabor"Allora prepariamoci.

Invia Plagrus.

Pare che oggi sia in vena di contestazioni.

Vediamo se è capace di portare a termine una missione che prevede l'eliminazione di semplici

mortali."

"Io lo do per scontato."disse Maul.

"Lo spero per lui."disse Exabor.

Nello spazio c'erano 2 oggetti meccanici,a forma di disco e di colore grigio,aventi la zona superiore

piatta,con i lati che andavano verso il basso e l'esterno,curvandosi leggermente,per poi dirigersi

verso fuori fino a un bordo spesso e curvo.

Al centro della parte superiore era presente una piccola asta verticale,con in cima una placca

ovale,mentre sulla superficie erano posti,a distanze regolari,delle incavature rettangolari.

Questa zona si connetteva a una seconda placca circolare sottile,collegata a una terza placca

curva,a sua volta connessa alla parte centrale del mezzo,che era molto ampia e circolare.

Sulla zona inferiore di questa parte erano presenti 3 grosse placche,a forma di

semicirconferenza,disposte a distanze regolari.

Al centro di questa porzione dei mezzi era presente una placca circolare,più piccola,connessa ad

altre 2 circonferenze metalliche concentriche,di cui una era più piccola dell'altra.

I mezzi avevano delle zone da cui usciva del fumo e c'erano delle scariche elettriche uscenti da

alcune parti della superficie.

Gli oggetti si diressero verso il pianeta e iniziarono a bruciare una volta entrati a contatto con

l'atmosfera.

VOCE NARRANTE FEMMINILE

"Fare parte della razza pleiadiana in questo periodo non è una cosa facile.

Viviamo in un clima di guerre religiose interne continue.

C'è chi crede che un bambino nel ventre della madre ne condivide i sogni.

Il suo amore per lui.

Le speranze per il futuro.

Forse recepisce le sensazioni in forma di immagini.

Sarà per quello che al momento della nascita piange,anelando il contatto con la madre?

Ma se tu fossi consapevole di cosa la vita riserva al figlio che hai in grembo...se sapessi che verrà

braccato...che il suo destino sarà legato a quello di milioni di suoi simili...che passerai la tua

esistenza a cercare di salvargli la vita...comprenderà le ragioni della tua durezza?...del tuo attaccamento?

Ti vorrà ancora accanto se l'unico sogno che hai mai condiviso con lui è un incubo?"