DEVIANTI:MONDO DEL TERRORE

Pianeta K-Pax.

Notte.

In una zona boscosa c'erano decine di alberi spezzati o piegati,che formavano una scia conducente a

1 dei mezzi a forma di disco.

L'oggetto si era rotto i terra,tra i vari rottami,era presente un individuo femminile.

Era identica a una donna della Terra,aveva lunghi capelli biondi,con la riga in mezzo,lisci e

arrivanti all'altezza della vita,il collo era scoperto,poi,alla base di quest'ultimo,era presente una

placca circolare,di metallo grigio,connessa a una tuta aderente grigia che le copriva tutto il corpo

tranne le mani.

All'altezza della vita era presente una cintura rettangolare grigia,piena di sacche rettangolari dello

stesso colore.

La figura femminile era priva di coscienza.

FLASHBACK

Tempo prima la stessa figura era distesa su un letto,sotto delle coperte argentate e dotato di

cuscini rettangolari dello stesso colore,con accanto un individuo maschio,avente i capelli biondi e

corti.

La stanza era rettangolare e molto grande,ai lati del letto erano presenti 2 comodini metallici,di cui

1 a destr sinistra,aventi 3 cassetti ciascuno,mentre davanti alla parete sinistra,sul

pavimento,erano posti 4 cerchi di luce azzurra.

Dentro 3 di queste circonferenze erano posizionate 2 tute aderenti grige,di cui una maschile e una

femminile,più 2 abiti bianchi,molto lunghi,dotati di cappuccio e maniche larghe e lunghe.

La figura femminile iniziò a sognare.

Nel sogno era presente l'oggetto a forma di disco ed esso stava volando verso una struttura

metallica,a forma di sfera,posta in mezzo a un deserto notturno.

L'astronave circolare atterrò e dalla zona inferiore centrale di quest'ultima si formò un'apertura

circolare,emanante una luce celeste,poi un raggio,azzurro e cilindrico,venne proiettato verso il

suolo,dopo di che la figura femminile venne calata verso terra e iniziò a correre verso la struttura.

All'interno della costruzione,in 1 stretto corridoio metallico,era presente un individuo maschio,dai

capelli biondi,lunghi fino alle spalle e tirati all'indietro,e indossante una tuta aderente grigia,che era

seduto a terra,sulla destra,con le gambe incrociate e gli occhi chiusi.

Il corridoio aveva una fila di luci circolari bianche,era chiuso in fondo e all'inizio invece era dotato

di una porta metallica,di forma rettangolare,avente una placca rettangolare a sinistra di quest'ultima.

VOCE NARRANTE FEMMINILE

"Tuo figlio sentirà il suo amore scorrere nelle sue vene?"

La porta si aprì poco dopo e la figura femminile entrò nel corridoio.

"Fuori di qui e subito!"disse la figura femminile e l'altro la guardò"Muoviti Ashtar!"

Lui si alzò di scatto e corse verso di lei,poi i 2 arrivarono in un corridoio metallico più

grande,avente 3 file parallele di luci circolari e fornito di porte laterali poste a intervalli regolari.

La femmina afferrò il braccio destro del maschio,con la mano sinistra,e iniziò a camminare

velocemente.

"Ti hanno rintracciata?"disse il maschio.

"Non lo so."disse lei"Probabile."

Una porta rettangolare,che dava sull'esterno,si apr uscirono dalla costruzione,ma si fermarono

subito vedendo altri 6 mezzi circolari,aventi 4 protuberanze metalliche cilindriche,dalla cima

circolare,che uscivano da delle aperture situate vicino al centro della parte inferiore e poggianti a

terra.

La zona era piena di altri individui biondi,sia maschi che femmine,indossanti la tuta aderente grigia

e tutti puntavano verso di loro un cilindro metallico,non molto largo,avente la cima illuminata di

luce bianca.

"Si...evidentemente si."disse lei.

"Meier Sheran!"disse 1 degli individui"Ashtar Sheran!

Arrendetevi e non vi faremo alcun male!

È un ordine!"

Poco dopo 2 individui misero delle spesse manette metalliche,composte da 2 parti laterali circolari e

una placca cilindrica orizzontale che le univa,a entrambi.

"La dea è qui."disse 1 degli individui agli altri.

Meier iniziò a guardare verso l'alto,vedendo una figura sospesa a mezz'aria che si stava

avvicinando.

Era identica a una donna della terra,aveva lunghi capelli bianchi,che arrivavano alle ginocchia,con

la riga in mezzo e dotati di 2 ciocche laterali,arrivanti sul seno,più degli occhi azzurri e

luminescenti.

Indossava un lungo abito azzurro,che lasciava scoperta la spalla destra e anche il braccio

destro,mentre invece copriva il bicipite sinistro,la pancia e le gambe.

Tutti i presenti,tranne Meier e Ashtar,abbassarono il capo e chiusero gli occhi,dopo di che intorno

alle loro teste si formò un'aura di energia celeste.

"Ecco a voi il mio bliss,come ringraziamento per i vostri servizi."disse la figura volante.

"Grazie,suprema elementale solare."dissero tutti gli individui con una voce priva di emozioni.

Meier diede una testata al maschio alla sua destra,lo colpì alla pancia con le enormi manette

metalliche,facendolo chinare in avanti,e poi gli sferrò un terzo colpo alla nuca,mandandolo a terra.

Gli altri si voltarono lentamente verso di lei,mentre quest'ultima afferrava il cilindro metallico di

quello finito a terra e faceva uscire dalla punta di esso un raggio bianco,che colpì la spalla destra

dell'individuo vicino ad Ashtar,facendolo cadere.

"SCAPPA!"disse Meier"ORA CHE SONO BLOCCATI SCAPPA!"

Ashtar iniziò a fuggire,ma la figura femminile volante mandò l'avambraccio destro verso

l'esterno,mise il palmo della mano verso l'alto e sopra quest'ultimo si formò una sfera energetica

celeste,avente intorno un'aura dello stesso colore.

Meier fece uscire un raggio dalla cima del cilindro e colpì l'entità volante al viso,senza farle

nulla,poi quest'ultima la guardò per qualche istante,fece un mezzo sorriso,dopo di che osservò

nuovamente Ashtar,che stava correndo,mandò il braccio in avanti e la sfera energetica si diresse

verso il basso,trapassando da parte a parte la schiena dell'individuo.

"NOOOOO!"urlò lei che corse verso l'altro,poi si accucciò,lo voltò e lo prese tra le braccia.

La figura volante atterrò poco dopo,mentre Meier iniziava a piangere.

"Ashtar..."disse Meier in preda alle lacrime"Ashtar...

Nooooo..."

Meier si voltò verso l'elementale"AVANTI!

UCCIDI ANCHE ME!

CHE IMPORTANZA HA ORA?

UCCIDIMI!"

"Hai ragione."disse l'elementale femmina"La vita per una madre senza il figlio non ha più nessuna

importanza.

Ora che lui è morto,la sua anima appartiene a noi."

La figura femminile si voltò verso la costruzione sferica,allungò il braccio sinistro e dalla mano uscì

un'altra sfera,che fece esplodere l'edificio e inondò il terreno di fiamme per chilometri,incenerendo

tutto trann terra.

Meier tenne la testa voltata dalla parte opposta rispetto all'esplosione,mentre la zona veniva invasa

da un vento infuocato fortissimo,poi la figura femminile iniziò ad avvicinarsi.

Lei si voltò verso l'elementale e quest'ultima la afferrò alla gola,con la mano destra.

In quel momento Meier si svegliò di soprassalto,mettendosi seduta sul letto.

"Cosa succede?"disse il maschio vicino a lei"Hai urlato,hai avuto un incubo."

"Un incubo?..."disse Meier"No...

Rimettiti a dormire."

"Ma no...mi alzo."disse lui che si mise seduto"Ho il primo turno oggi."

L'individuo le mise il braccio sinistro intorno alla schiena"Tu come stai?"

"Tutto a posto."disse lei.

"Davvero?"disse lui.

"Sto bene."disse lei.

"Sarebbe preoccupante il contrario."disse lui"Mio fratello ha detto...fortunata colei che avrà

con se qualcuno come me."

"In effetti mi ritengo fortunata."disse lei che gli accarezzò il viso,con la mano destra,poi lo baciò.

"Vuoi sapere un segreto?"disse lui.

"In genere detesto i segreti."disse lei.

"Sul serio?"disse lui"Questo è un buon segreto."

"Ti ascolto allora."disse lei.

"Quel gioiello che ti ho comprato...l'ha scelto Ashtar."disse lui"Insomma,più o meno.

Continuavano a darmi moltissimi consigli e io stavo impazzendo continuando a confrontarli tra

loro..."

"E hai dato la responsabilità a mio figlio,complimenti."disse lei sorridendo.

"Pensi che sia un folle,vero?"disse lui.

"No,penso che ti amo."disse lei che lo baciò"Non dimenticarlo mai."

Lui la abbracciò.

"Farai tardi al turno."disse lei"Dai,alzati e vestiti."

"Eh...ho il turno."disse lui baciandole la spalla destra"Vado."

Poco dopo.

Ashtar,indossante la tuta aderente grigia e il lungo abito bianco su di essa,era in una grande stanza

ovale,dal pavimento grigio,lucido e riflettente l'ambiente esterno,che era come il soffitto.

Le pareti erano grige e sulla zona opposta all'entrata era presente una grande apertura ovale,fornita

di un vetro avente i bordi diretti verso l'esterno.

Oltre la vetrata c'era un paesaggio pieno di nuvole e tra di esse erano poste delle enormi strutture

che sostenevano delle piccole città.

Questi oggetti volanti avevano la zona inferiore a imbuto grigio,con una punta,cilindrica e

sottile,che si dirigeva verso il basso,mentre la parte superiore era piatta e fornita di 1 scudo

energetico,semi trasparente,a forma di cupola.

I grattacieli presenti al di sotto di ogni cupola erano bianchi,metallici,di forma rettangolare e di

varia altezza e larghezza.

Tra queste piccole città fluttuanti erano presenti delle astronavi,bianche e di forma

triangolare,aventi i lati obliqui molto più lunghi della base.

La parte superiore del cielo era scura,con una luna,dalla superficie bianca,posta sulla destra.

Il sole che illuminava quel mondo era blu.

Una porta rettangolare,indistinguibile dal resto della struttura,si aprì poco dopo,scorrendo verso

sinistra,e Meier entrò nella stanza,mettendosi alla destra del figlio,poi i 2 osservarono l'ambiente

esterno.

Lei iniziò a guardarlo poco dopo.

"Madre,come ti ho detto altre volte,non mi fissare,mi da l'angoscia."disse Ashtar.

"Hai ragione,scusami."disse Meier sorridendo.

"Cosa succede?"disse Ashtar.

"Dobbiamo andarcene,Ashtar."disse Meier che si allontanò.

"Cosa?"disse Ashtar.

"È rischioso stare qui."disse Meier fermandosi e voltandosi verso di lui.

"E quale è il rischio?"disse Ashtar"Sentiamo.

Abbiamo cancellato tutte le nostre tracce.

Non ci conosce nessuno!

Nessuno ci ha mai chiesto niente e sono passati anni!

Il mio nuovo lavoro inizia tra 3 settimane!..."

"Questa è la società formata dai religiosi,Ashtar."disse Meier"Io non lo sono.

Tu non lo sei.

Hai dimenticato che facciamo parte della resistenza?

Viviamo con i nostri nemici,ma non siamo come loro."

"E tu ricordi perché viviamo con loro?"disse Ashtar"Non stavamo vincendo e poi la resistenza non

sappiamo che fine ha fatto da quando ci hanno dispersi."

"Dobbiamo andare a cercarli,Ashtar."disse lei.

"La verità è che hai paura."disse Ashtar"Un membro del gruppo religioso vuole sposarti e ti sei

terrorizzata."

"Io ci vado d'accordo con lui,ma apparteniamo a 2 fazioni in guerra."disse Meier.

"Questa potrebbe essere la nostra occasione per tirarci fuori dal conflitto."disse Ashtar"Da quando

sono nato la mia vita è stata composta da addestramento militare,rigenerazione delle cellule

invecchiate,tattiche,strategie,cambiamenti di pianeti continui!...

Ora abbiamo un po' di pace.

E poi io so che ci tieni a lui,ti conosco.

Dammi retta i sacerdoti non ci troveranno,siamo perfettamente nascosti qui."

Meier si avvicinò e gli mise la mano destra sulla gola"Non dirlo mai più,Ashtar!

Non dirlo e non pensarlo!"

Lui abbassò lo sguardo.

"Guardami in faccia!"disse Meier e lui lo fece"Nessuno è mai al sicuro,ficcatelo in testa!"

Ashtar guardò verso il basso e lei lo lasciò.

"Ti do mezz'ora."disse Meier"Preparo qualcosa da mangiare."

Poco dopo un'astronave,a forma di disco,stava viaggiando nello spazio.

VOCE NARRANTE FEMMINILE

"Ogni famiglia ha le sue regole e noi avevamo le nostre.

Tenere giù la testa quando si era in territorio nemico e fare molta attenzione.

Resistere all'impulso di emergere,di distinguersi.

Non adattarsi alla vita agiata che veniva condotta dalla fazione avversaria durante i periodi da

da infiltrati.

Conoscere le vie di fuga."

Poco tempo dopo il maschio con i capelli corti,che indossava sia la tuta aderente che l'abito

bianco,era dentro un'altra stanza ovale,dove era presente una scrivania rettangolare di metallo,con

un altro individuo biondo,avente dei capelli lunghi e indossante sia la tuta aderente grigia sia l'abito

bianco,seduto su una sedia metallica,fornita di una parte interna bianca e imbottita,dallo schienale

rettangolare.

Anche l'individuo con i capelli corti era seduto su una sedia metallica identica,ma posta davanti al

tavolo.

"Non è una vera e propria scomparsa."disse quello con i capelli lunghi"Dall'esposizione dei fatti..."

"Si,lo so."disse quello con i capelli corti"Dall'esposizione dei fatti non sembra una scomparsa,ma

una fuga volontaria."

"È molto raro che accada,ma non impossibile."disse quello con i capelli lunghi.

"Lei non la conosce."disse quello con i capelli corti.

In quel momento entrò un altro individuo biondo.

Aveva la riga in mezzo,i capelli posizionati ai lati della testa si curvavano verso

l'esterno,all'altezza degli zigomi,e poi si dirigevano leggermente verso l'alto,mentre la parte

posteriore della capigliatura andava verso il basso e arrivava alle scapole.

Il collo era scoperto,alla base della gola era presente una placca circolare azzurra,composta di

gomma,indossava una tuta aderente azzurra,che gli copriva tutto il corpo tranne le mani,e dalla vita

scendeva un lungo tessuto celeste,arrivante fino alle caviglie.

"E lei crede di conoscerla bene?"disse quello vestito di azzurro andando alla destra dell'individuo

con i capelli corti e mettendosi successivamente dalla parte opposta della scrivania"Sono il

comandante Gor Ed."

"Cosa la porta qui?"disse quello con i capelli corti.

"Ci arriverò tra poco."disse Gor Ed"Una relazione lunga?"

"Sono mesi,più o meno."disse lui"Una grande novità per me."

"Non immagina quanto."disse Gor Ed"Mi dica...conosce il sistema difensivo Aklu,che fu progettato

dai sacerdoti?"

"No...ne questo,ne i costruttori di tale sistema."disse quello con i capelli corti"Mai sentiti ne visti in

vita mia."

"È perché non sono in vita loro."disse Gor Ed"La sua compagna,Meier Sheran,appena evasa da una

prigione militare li ha fatti saltare in aria e con loro tutte le ricerche che stavano conducendo.

Ha demolito 4 complessi di ricerca e un tempio."

L'individuo con i capelli corti spalancò gli occhi.

"Per questi reati è contemplata la pena di morte."disse Gor Ed.

"Ma no...non è possibile!..."disse quello con i capelli corti"Perché l'avrebbe fatto?"

"Davvero non lo immagina?"disse Gor Ed"Fa parte della resistenza verso gli dei.

La fazione che si è dichiarata ostile agli elementali che veneriamo.

Suo figlio sarebbe dovuto diventare una guida all'interno di quel gruppo.

Lei se lo immagina in quel ruolo?

A capo di una patetica banda di ribelli?"

"No,Ashtar è solo un giovane."disse quello con i capelli corti"Un giovane eccezionale,è come un

figlio per me."

L'individuo con i capelli corti si alzò e indicò Gor Ed,con la mano destra"Io sono venuto qui in

cerca di aiuto!...non per ascoltare le sue insinuazioni!"

"No,infatti."disse Gor Ed"Le porgo le mie scuse.

A volte il mio modo di parlare può essere equivocato.

Volevo farle capire che non sono qui solo per la sua denuncia di scomparsa o per ritrovare la

compagna della sua vita e riportarla a casa.

Sono qui per ordine del governo,che considera Meier Sheran un'eretica,una pericolosa ribelle

assassina che si è macchiata di crimini e sacrilegi molto gravi.

Cominciamo dal nome completo che le ha dato.

Che non è Sheran lo so già."

FINE FLASHBACK

Sersi aveva il ginocchio sinistro poggiato a terra e davanti a lei c'era Ajak,che era in piedi.

"Sersi...quale è il tuo scopo?"disse Ajak.

"Servire i celestiali,uccidere i devianti,proteggere i mortali e obbedire ai tuoi ordini."disse Sersi con

un tono freddo e privo di emozioni.

"Molto bene."disse Ajak"Ho una missione speciale da affidarti.

Sprite mi ha contattata mentalmente e ha detto che la Domo ha rilevato la presenza di 2 oggetti non

identificati caduti su questo mondo.

Pare si trattasse di veicoli danneggiati che quasi sicuramente si saranno schiantati al suolo,tuttavia

non posso escludere che qualcuno sia sopravvissuto.

In più sembra che il tipo di tecnologia di quei mezzi non corrisponda con quella presente su questo

pianeta,quindi è probabile che si tratti di viaggiatori che,a seguito di un guasto,hanno avuto la

sfortuna di ritrovarsi da queste parti.

Il tuo compito sarà trovarli e proteggerli per tutta la durata della loro permanenza in questo luogo."

"Eseguo."disse Sersi.

"Sei un'eterna efficiente?"disse Ajak.

"Si,sono efficiente."disse Sersi.

Dall'altra parte del pianeta il sole stava tramontando.

Ikaris si stava dirigendo verso una grande città,avente una zona che dava sul mare,i cui palazzi,che

erano sia rettangolari sia composti dalle 2 parti ovali,avevano sezioni danneggiate e in

fiamme,mentre le strade erano piene di macerie,piccoli incendi e veicoli abbandonati.

Il sole scomparve dall'orizzonte poco dopo.

Ikaris iniziò a volare tra i grattacieli,diminuendo la sua velocità,e pensò"Apparentemente non c'è

traccia di superstiti.

Tuttavia non posso escludere che ve ne siano."

"Ikaris?"disse telepaticamente Thena.

"Dimmi."disse telepaticamente Ikaris.

"Come procede l'operazione?"disse telepaticamente Thena.

"Sono appena arrivato in una grande città."disse telepaticamente Ikaris"Ora atterro."

Ikaris continuò a volare tra i palazzi,poi si diresse verso la cima di 1 dei grattacieli più alti,dopo di

che atterrò,iniziò a camminare e passò vicino a una grande placca rettangolare,posta alla sua

sinistra,da cui uscivano 2 grandi tubi cilindrici,diretti inizialmente in avanti e poi verso il basso,che

entravano nel pavimento.

Poco dopo arrivò a una piccola costruzione rettangolare,avente una porta metallica rettangolare al

centro di una delle facce e un pannello rettangolare alla sua destra.

Ikaris mise la mano destra sulla porta,spinse in avanti,deformò il metallo e alla fine l'intero oggetto

cadde a terra.

Poco dopo l'eterno arrivò all'interno di un lungo corridoio rettangolare,avente il pavimento

grigio,che era pieno di macerie sparse ovunque,il soffitto era pieno di buchi,da cui pendevano dei

fili,e le pareti erano bianche.

Sulle mura erano presenti,a distanze regolari,delle colonne rettangolari,fuse con esse e intervallate

da delle porte di metallo,e ogni tanto c'erano delle incavature rettangolari,poste a intervalli

regolari,aventi un divano bianco sulla parete in fondo.

"Sono dentro 1 degli edifici,al cinquantesimo piano."disse telepaticamente Ikaris"Le condizioni del

luogo sono pessime."

"Superstiti?"disse telepaticamente Thena.

"Non ancora,ma è presto per dirlo."disse telepaticamente Ikaris"La città è grande.

Vedremo.

Ora passo dalla scala est e controllo i vari piani."

"Va bene,informami quando arrivi in strada."disse telepaticamente Thena.

Ikaris iniziò a camminare verso destra e percorse il corridoio.

Thena era nascosta dietro a un albero,in una foresta,e stava osservando 2 creature dalle lunghe

zampe che si trovavano nei dintorni.

Poco dopo nelle sue mani si formarono 2 pugnali di energia gialla,aventi il manico cilindrico,con

la parte iniziale più larga del resto,circolare e con le estremità laterali di quest'ultima

verticali,mentre la zona superiore si allargava verso l'esterno e formava una lama triangolare.

La superficie di questi oggetti era composta da linee irregolari,intrecciate tra loro e aventi spazio

vuoto in mezzo.

Thena lanciò il pugnale destro verso 1 dei devianti,trapassandogli il cranio,poi fece la

stessa cosa con l'altra arma e uccise la seconda creatura,dopo di che generò e lanciò altri 2

pugnali contro un terzo essere,uccidendolo all'istante.

L'eterna materializzò,dalla mano sinistra,la lunga spada avente la lama triangolare e il manico

identico a quello dei pugnali,poi,dalla mano destra,formò un'altra arma.

La seconda spada aveva il manico cilindrico,con la parte posteriore del lato alto obliqua verso il

basso e formante 1 spuntone con il bordo inferiore,mentre sul lato superiore c'era una piccola

punta,a forma di triangolo rettangolo,posizionata subito prima dell'inizio della lama dell'oggetto,che

era rettangolare e dritta per metà,poi andava in obliquo verso l'alto e diminuiva il suo spessore.

La superficie dell'arma era composta da moltissime linee energetiche gialle,oblique e intrecciate tra

loro.

Lei corse a super velocità,poi tagliò la zampa destra di un altro deviante,con la spada dalla lama lunga,chinandosi verso il basso,dopo di che colpì la

bestia alla gola,con la lama obliqua all'insù,mandando il corpo verso l'alto,successivamente spiccò il volo e atterrò sulla schiena di un

altro deviante,trapassandolo con entrambe le armi,poi la spada dalla lama lunga si scompose e al

suo posto comparve un pugnale luminoso,che venne tirato contro la testa di un altro mostro.

"Ne ho tolto di mezzo un altro branco."disse telepaticamente Thena.

"Bene."disse telepaticamente Ikaris"Io ne ho trovati altri in alcuni piani del palazzo dove mi trovo."

"Presumo tu abbia già provveduto."disse telepaticamente Thena"Trovato qualche nido?"

"Non ancora."disse telepaticamente Ikaris.

"Sono pronta a giurare che senti la mia mancanza."disse telepaticamente Thena.

"Sono in grado di gestirmi da solo."disse telepaticamente Ikaris.

"La senti lo stesso."disse telepaticamente Thena.

"Sei una brava combattente,quindi diciamo che mi sei utile quando sei presente."disse

telepaticamente Ikaris"Anche se non mi abituerò mai a quelle armi che riesci a creare."

"Forse quando torneremo sulla Domo proverò a insegnarti come farle."disse telepaticamente Thena.

"Ammesso che sia possibile."disse telepaticamente Ikaris"Quando eravamo sulla Terra abbiamo

compreso che alcune abilità non sono comuni a tutti noi."

"Ci penso spesso,sai?"disse telepaticamente Thena.

"A cosa?"disse telepaticamente Ikaris.

"Alla Terra."disse telepaticamente Thena"I luoghi desertici erano i miei preferiti.

E ora ho solo dei ricordi di un posto dove non potrò tornare per molto tempo."

"Non pensarci allora."disse telepaticamente Ikaris"Ti ho vista agire con estrema ferocia per

completare gli obbiettivi di questa missione e so che sei piena di rabbia quando combatti,anche se

tendi a non mostrare nulla a nessuno...ma la nostalgia è solo qualcosa che ti può rallentare.

Prima te ne liberi e meglio sarà."

"Ovviamente."disse telepaticamente Thena"Torneremo sulla Terra quando torneremo."

"Esattamente."disse telepaticamente Ikaris"Pensiamo al presente ora."

Kingo stava camminando in una strada della grande città attaccata.

Intorno a lui c'erano molte macchine abbandonate e danneggiate,più frammenti di macerie ovunque.

A decine di metri di distanza la strada era piena di fumo bianco e oltre era presente anche una

colonna di fumo nero.

"Gilgamesh?"disse telepaticamente Kingo.

"Ti sento."disse telepaticamente Gilgamesh.

"Come procede?"disse telepaticamente Kingo.

"Nessun problema."disse telepaticamente Gilgamesh.

"Superstiti?"disse telepaticamente Kingo.

"A parte quelli che sono stati sbranati di recente...no,nessuno."disse telepaticamente Gilgamesh.

"Capisco."disse telepaticamente Kingo che arrivò nella zona piena di fumo,poi si fermò e si guardò

intorno,dopo di che proseguì nuovamente"Rimaniamo concentrati."

L'eterno Kingo passò vicino a un cadavere sventrato,che era alla sua sinistra,dopo di che vide un

altro corpo all'interno di 1 dei mezzi fermi in strada.

"Siamo arrivati decisamente tardi per loro."disse telepaticamente Kingo.

"Può succedere anche a noi di non arrivare in tempo."disse telepaticamente Gilgamesh"Vedi

altri devianti?"

"No."disse telepaticamente Kingo che continuò a camminare,poi sentì dei gorgoglii,guardò verso

l'alto e osservò le mura di alcuni grattacieli,che erano costellati di buchi con dentro delle

fiamme,dopo di che sentì un tonfo e guardò davanti a se,illuminando gli occhi di energia gialla e

facendo comparire le sfere energetiche gialle nelle mani.

"Forse ne ho trovati altri."disse telepaticamente Kingo,ma i rumori si allontanarono.

Improvvisamente una delle creature,che era nel vapore,lanciò gli spuntoni dai tentacoli,ma l'eterno

si mosse a super velocità verso destra,evitandoli,e scagliò le sfere energetiche dalle

mani,provocando delle esplosioni,dopo di che evitò altre punte e lanciò altre masse energetiche.

I devianti lanciarono altri spuntoni dalle code,ma l'eterno si mosse a super velocità,evitandoli,poi

iniziò a colpire le creature con le sfere di energia.

Per qualche momento ci fu silenzio,poi Kingo sentì altri versi provenire dal fumo davanti a se,così

fece uscire i raggi gialli dagli occhi e lanciò altre sfere,bombardando nuovamente la strada e

uccidendo altre bestie.

Una delle creature sfondò una finestra e si gettò di sotto,ma Kingo mandò verso l'alto il braccio

sinistro e fece uscire un'altra massa di energia dalla mano,facendo esplodere il cranio della

mostruosità,dopo di che si spostò e il corpo si schiantò in strada.

L'eterno iniziò a camminare lentamente poco dopo.

"Altro branco eliminato."disse telepaticamente Kingo"Avevano organizzato una trappola.

Una vera e propria trappola."

"Quanti erano?"disse telepaticamente Gilgamesh.

"Con tutto questo fumo è difficile dirlo."disse telepaticamente Kingo"Comunque sono morti."

"Bene."disse telepaticamente Gilgamesh"Anche con me hanno provato un'imboscata."

"Sono così subdoli."disse telepaticamente Kingo.

"E rapidi."disse telepaticamente Gilgamesh.

Una delle creature arrivò alle spalle di Kingo,poi lui si voltò e fece uscire i raggi dagli

occhi,colpendo il deviante,che iniziò a urlare,dopo di che fece uscire diverse sfere dalle

mani,smembrandolo.

"Addio."disse Kingo colpendolo alla testa con una massa energetica uscita dalla mano destra.

Gilgamesh stava camminando in una strada piena di cadaveri smembrati,indossanti la tuta

aderente rossa,con veicoli abbandonati e in fiamme sparsi ovunque,più gruppi di macerie collocate

in alcune zone.

"Qui è pieno di resti."disse telepaticamente Gilgamesh"Nessuna traccia di vita.

Proseguo."

Gilgamesh arrivò in una zona dove un edificio era crollato e si sollevò in aria,superando lentamente

le macerie,poi usò la telepatia"A giudicare da come sono vestiti quelli erano i difensori della città."

"Avevano abiti rossi?"disse telepaticamente Kingo.

"Si."disse telepaticamente Gilgamesh atterrando"Quello deve essere il punto in cui un loro

schieramento ha ceduto,probabilmente era una linea difensiva."

Improvvisamente si udì un ruggito e dei rumori.

Gilgamesh si mise in guardia,sollevò la gamba sinistra,mentre intorno al suo ginocchio si formava

l'energia gialla,colpì il suolo con il piede,provocando delle crepe sull'asfalto,poi l'onda di energia

iniziò a espandersi sul terreno e da esso si sollevarono decine di piccoli blocchi di cemento,coperti

di cerchi e linee di energia gialla,dopo di che gli oggetti si disposero intorno all'eterno.

I versi e i rumori iniziarono ad allontanarsi.

"Curioso."disse telepaticamente Gilgamesh,mentre i pezzi di strada cadevano a terra.

"Cosa?"disse telepaticamente Kingo.

"Se ne sono andati."disse telepaticamente Gilgamesh che riprese a camminare in un'altra

strada,piena di mezzi abbandonati e rovesciati"Probabilmente cominciano a sentire l'odore dei loro

stessi morti e questo non gli piace."

"In effetti noto anche io che attaccano di meno rispetto a prima."disse telepaticamente Kingo.

"Stanno cominciando ad avvertire il cambiamento."disse telepaticamente Gilgamesh"Tuttavia

dobbiamo sbrigarci a trovare eventuali nidi.

Quando il loro numero diminuisce i bozzoli si schiudono."

In quel momento un raggio azzurro giunse dall'alto e toccò il suolo in un punto centrale della città.

"E purtroppo non sono l'unico problema che abbiamo."disse telepaticamente Kingo.

"Ti riferisci a quelli intelligenti?"disse telepaticamente Gilgamesh.

"Si."disse telepaticamente Kingo"Quella è energia cosmica instabile."

"L'ho vista."disse telepaticamente Gilgamesh e in quel momento iniziarono a udirsi centinaia di

versi mostruosi"Sono quasi sicuro che sia lei."

"Gozer?"disse telepaticamente Kingo.

"Probabile."disse telepaticamente Gilgamesh.

"Cosa facciamo?"disse telepaticamente Kingo"La andiamo a prendere?"

"No."disse telepaticamente Gilgamesh"Non c'è bisogno di cercarla.

Sarà lei a venire da noi."

Nella zona dove era giunto il raggio c'era sia Gozer sia una creatura femminile,dall'aspetto

umanoide.

Aveva la pelle nera,liscia e levigata,la testa era calva,il volto era umano,gli occhi erano neri con

l'iride celeste e luminoso,le sopracciglia non erano presenti,ma poco sopra le orbite era posizionata

una linea orizzontale,scolpita sulla carne,che,nella parte interna,si curvava verso il basso e

percorreva i lati dell'inizio del naso,mentre sulla zona esterna si curvava all'ingiù,all'altezza delle

tempie,e si univa alla parte inferiore delle orecchie.

Al centro della fronte era presente una linea verticale,scolpita sulla superficie e composta da

placche triangolari,con la punta verso il basso,disposte una sull'altra,che percorreva sia il dorso del

naso,fino ad arrivare quasi alla cima di quest'ultimo,sia la testa,fino alla nuca.

Il cranio veniva percorso da altre 8 linee identiche,di cui 4 a destr sinistra,che,sul

davanti,erano oblique verso l'interno e terminavano all'inizio della fronte.

Il corpo era atletico,snello,con un seno piccolo,privo di capezzoli,e aveva la muscolatura scolpita.

La creatura con la pelle nera era in piedi,mentre Gozer era a 4 zampe e intorno a loro si stavano

avvicinando decine di esseri con le 2 code.

"Fa presto!"disse la figura con la pelle nera parlando con una voce rimbombante"Exabor ti ha

concesso pochi minuti!"

"Loro hanno bisogno di vedermi,Nacrla."disse Gozer.

"Allora sbrigati!"disse la figura con la pelle nera.

Gozer iniziò a muoversi a 4 zampe,emettendo versi striduli insieme a dei gorgoglii,poi le creature

emisero dei ruggiti.

1 degli esseri dalle 2 code stava trattenendo 1 degli individui dalla pelle blu,indossante la tuta

aderente bianca,mediante il tentacolo posteriore sinistro e poco dopo lo gettò a terra.

Gozer saltò su 1 dei mezzi abbandonati,poi iniziò a fissare l'individuo blu,che era

terrorizzato,emettendo dei versi e soffiando,dopo di che emise un urlo fortissimo e successivamente

anche quella con la pelle nera salì sopra il mezzo.

"Ma cosa..."disse l'essere con la pelle blu e Gozer emise un altro urlo,stridulo e forte,mandando la

testa verso l'alto,dopo di che spiccò un salto e atterrò alla sinistra dell'individuo blu,restando a 4

zampe.

"Un maschio..."disse quella con la pelle scura leccandosi le labbra e restando sopra il mezzo.

Gozer iniziò ad annusare il collo dell'essere,che tenne la testa girata verso destra,poi si alzò e si

mise in piedi,avvicinandosi a una delle creature dalla pelle bianca e camminando con le braccia

leggermente verso dietro.

Nacrla scese dal mezzo e si avvicinò all'individuo blu,accucciandosi lentamente e piegando la testa

verso destra,poi iniziò a toccargli il petto,con entrambe le mani.

"Andiamo!"disse quella con la pelle nera guardando verso Gozer,che emise un altro urlo e tornò

indietro,raggiungendo l'altra,poi intorno a loro si formò nuovamente il raggio azzurro e sia le 2

devianti sia l'essere blu vennero portati verso l'alto.

"Questo è strano."disse telepaticamente Gilgamesh.

"Credo sia andata via."disse telepaticamente Kingo.

"Deduzione esatta."disse telepaticamente Gilgamesh"E non credo sia normale.

Mi aspettavo che ci desse la caccia.

Non lo so...è tutto molto illogico."

Poco dopo.

All'interno dell'astronave di Exabor c'erano Gozer e Nacrla che stavano camminando per i corridoi e

quest'ultima stava trascinando,mediante la mano sinistra,l'individuo maschio con la pelle

blu,tenendogli la gamba destra.

Il corridoio aveva il pavimento grigio,rettangolare,largo e nero,con una linea centrale,dalla forma

ondulata,scolpita su di esso e intersecata da tante altre linee perpendicolari identiche.

Alle estremità della zona erano presenti 2 lunghe placche rettangolari,di cui una a destra e una a

sinistra,aventi i lati irregolari e la superficie solcata da linee orizzontali,dai contorni

ondulati,posizionate a distanze irregolari.

Le mura erano curve e composte da tante placche cilindriche di colore grigio,che ne seguivano i

lineamenti,vicine tra loro e al centro del soffitto curvo era presente una placca rettangolare identica

alla parte centrale del pavimento.

"LASCIATEMI!"urlò l'individuo dalla pelle blu.

Le 2 devianti svoltarono a destra e arrivarono in un altro corridoio,molto lungo,dopo di che si

fermarono per qualche momento e Gozer si chinò leggermente in avanti,emettendo un verso

stridulo,mentre l'altra emetteva dei gorgoglii.

"AIUTO!"urlò l'individuo dalla pelle blu"STATE LONTANE...!"

La deviante con la pelle nera iniziò a trascinarlo ancora,mentre Gozer camminava emettendo

qualche breve verso animalesco.

"LASCIATEMI!"urlò l'essere dalla pelle blu.

Arrivate a metà del corridoio le 2 si fermarono e si accucciarono,mettendosi ai lati

dell'individuo.

Gozer emise un urlo animalesco,mentre l'altra strappava,a mani nude,la tuta aderente dell'essere

blu,scoprendogli petto e pancia,dopo di che la prima avvicinò il suo viso all'individuo.

"Sta fermo."disse quella con la pelle nera.

Le 2 si voltarono improvvisamente verso la fine del corridoio e videro che Exabor si stava

avvicinando.

Indossava un velo di gomma nera,avente i lati forniti di 1 strato di placche triangolari con la punta

verso il basso,che le copriva il retro della testa e arrivava fin sotto le scapole.

Il collo,le spalle e la parte superiore del petto erano scoperte,dopo di che iniziava un vestito lucido

di gomma nera,lungo fino ai piedi.

Il bordo superiore dell'abito,che si trovava poco sopra l'inizio del seno,era orizzontale al centro del

petto,mentre ai lati si curvava verso l'alto,passando sulla parte più bassa delle spalle,dopo di che

girava verso la schiena.

Dalla porzione del vestito passante sulle spalle scendeva un piccolo tessuto nero,di gomma

lucida,che arrivava a metà bicipiti e le braccia erano coperte da delle lunghe maniche,di gomma

nera,lucide,aderenti e terminanti sui polsi.

Al centro del petto era presente un piccolo rettangolo d'oro,la cui superficie interna era suddivisa in

2 file parallele composte da 3 quadrati ciascuna,avente 2 cerchi,di cui 1 a destra e 1 a

sinistra,dello stesso colore e posizionati davanti alla metà dei lati minori.

Al di sotto di questo rettangolo ce n'erano altri 2,di cui il più basso arrivava all'altezza dello

stomaco,aventi anch'essi i cerchi ai lati.

Sulle parti esterne del petto passavano 2 tessuti rettangolari di gomma,disposti in verticale e

leggermente più alti del bordo dell'abito,terminanti a metà pancia.

Poco sotto la zona della vita iniziava una lunga gonna di gomma nera,che arrivava fino ai

piedi,avente 4 tessuti,di forma rettangolare,disposti in verticale,di cui 2 davanti e 2 dietro.

Gozer si alzò poco dopo,emettendo dei gorgoglii seguiti da un verso animalesco,mentre Exabor si

avvicinava.

"Che cos'è?..."disse l'individuo con la pelle blu.

"Che cosa state facendo?"disse Exabor.

"Divertimento."disse Gozer.

"Non è il momento."disse Exabor.

"Ho voglia."disse Gozer.

"Ho detto che non è il momento!"disse Exabor.

"Perché no?"disse Nacrla.

"Non c'è tempo da perdere."disse Exabor"Non sappiamo quando le nostre guide chiederanno

informazioni su come sta procedendo l'operazione di conquista.

Tiralo su."

Nacrla fece alzare l'essere dalla pelle blu,poi Exabor afferrò la gola di quest'ultimo,con la mano

destra.

"Una mente nuova da soggiogare."disse Exabor.

Dall'altra parte del pianeta era mattina.

L'eterno Phastos stava volando tra i grattacieli di una città vuota,i cui edifici erano danneggiati e le

cui strade erano deserte e piene di mezzi abbandonati.

Era identico a un uomo di colore della terra,con corti capelli neri,baffi e barba corta,avente una

muscolatura massiccia e indossante un abito aderente viola scuro,grigio e giallo.

Il collo era scoperto,ma la base di quest'ultimo aveva un colletto rettangolare viola,con i contorni

bianchi,che circondava sia le parti laterali,sia la zona posteriore della gola.

Il bordo dell'inizio dell'abito aderente viola,posto alla base del collo,era bianco e circolare e poco

sotto di esso era posizionata un'altra linea curva bianca,intersecante una porzione grigia del vestito.

Tra il collo e le spalle erano presenti,sia a destra che a sinistra,2 linee bianche,parallele e

verticali,arrivanti fino al bordo superiore della parte grigia dell'abito,le spalle erano grige sulla zona

esterna,frontale e posteriore,con 2 linee,incise sulla superficie,parallele e verticali,che scorrevano su

di esse fino a raggiungere un bordo grigio,curvo verso il basso e iniziante all'inizio delle

spalle,dividente in 2 parti la superficie degli arti.

La porzione interna delle spalle era viola,come il resto delle braccia.

A metà della zona frontale dei bicipiti era posta una placca circolare grigia,circondata da una

circonferenza dello stesso colore,e da quest'ultima partiva una larga linea,orizzontale,color oro e di

forma rettangolare,che circondava gli arti e diminuiva la sua ampiezza man mano che andava

verso dietro.

All'altezza dei gomiti era presente una linea circolare,di colore grigio,dopo di che ce n'erano altre 2

identiche,messe in parallelo,passanti sotto una placca metallica,grigia e allungata,che copriva la

porzione esterna degli avambracci.

Queste placche grige sugli arti avevano la zona iniziale curva,i lati,che erano coperti da una placca

d'oro,dagli stessi lineamenti,posizionata poco dopo l'inizio di questi ultimi,erano diretti verso il

basso e la parte finale era connessa a una placca circolare d'oro,posta poco prima dei polsi.

L'abito aderente viola,sulla porzione finale e superiore,formava anche una mezza

circonferenza arrivante sul dorso delle mani,che erano scoperte,connessa a sua volta a un

semicerchio d'oro.

Al centro del petto era presente un grande cerchio viola,che arrivava fino alla base della gola,con

dentro una circonferenza grigia,avente dei simboli d'oro incisi vicino al bordo della zona superiore

esterna,posta in alto a destra e fornita di un cerchio d'oro al centro,mentre sulla parte inferiore

sinistra era presente una seconda circonferenza grigia identica,ma più piccola,con dentro un cerchio

d'oro e al centro della zona inferiore della circonferenza viola era posto un terzo cerchio grigio,più

piccolo ancora,dotato di una circonferenza d'oro all'interno.

I bordi di tutti questi cerchi erano d'oro e tutti e 3 uscivano in parte dalla circonferenza centrale

viola.

Dal centro del cerchio grigio posto in alto a destra partiva una linea d'oro,incisa sulla

superficie,obliqua verso il basso e a sinistra,che si connetteva al centro della circonferenza grigia

posizionata in basso a sinistra e dalla zona centrale di quest'ultima partiva una seconda linea

identica,diretta in obliquo verso il basso e l'interno,connessa al cerchio più piccolo e centrale.

Dalla parte superiore del bordo della circonferenza viola,sia a destra che a sinistra,partiva una

linea,di colore giallo oro e incisa sulla superficie,obliqua verso l'esterno e verso il basso,che

arrivava fino alle estremità dei pettorali.

Il cerchio viola era inserito all'interno di una"U"grigia,avente il bordo esterno bianco,la cui

porzione centrale inferiore si dirigeva verso il basso,formando una larga linea rettangolare

percorrente la sezione centrale della superficie di un tessuto viola,di forma rettangolare,iniziante

poco sotto i pettorali e largo quanto tutta la zona centrale della pancia,terminante all'altezza delle

ginocchia.

Dall'inizio delle spalle scendeva,sia a destra che a sinistra,una linea verticale bianca,incisa sulla

superficie,che dopo poco si curvava verso l'interno,fino all'altezza dello stomaco,per poi andare in

verticale verso il basso e percorrere i bordi del tessuto rettangolare viola.

Dai fianchi scendeva,sia a destra che a sinistra,una linea bianca,incisa sulla superficie,diretta in

obliquo verso avanti fino a metà pancia,dopo di che si dirigeva verso il basso e poi in obliquo verso

dietro,intersecando 4 linee orizzontali,parallele,bianche,posizionate all'altezza della vita e incise

sull'abito,che circondavano sia i lati,sia la parte posteriore.

Il vestito aderente,all'altezza della vita,si apriva frontalmente,formando un tessuto,dotato di un

bordo bianco e lungo fino a metà cosce,che copriva i lati e la zona dietro.

Dal bordo bianco e interno di questo tessuto partiva una linea,dello stesso colore e verticale,che

raggiungeva quasi l'altezza dei pettorali.

La parte iniziale delle gambe era coperta da un tessuto viola scuro,terminante poco prima di metà

cosce,mentre il resto era coperto dal vestito aderente viola.

Sulla zona frontale degli arti inferiori era presente una linea,verticale e gialla,terminante poco prima

delle ginocchia e da cui partivano altre 4 linee,dello stesso colore,dirette verso l'esterno e

leggermente curve,che poi si connettevano a un'altra linea verticale posizionata sul retro delle

gambe.

Poco dopo l'inizio dei polpacci iniziavano degli stivali viola,di gomma lucida,aventi la superficie

liscia e levigata.

Intorno a lui erano presenti delle circonferenze di metallo,di vario spessore e con dimensioni

diverse,che si muovevano roteando in aria.

Phastos continuò a volare,guardando le strade sottostanti,dopo di che andò verso sinistra.

"Nessuna attività."disse telepaticamente Phastos"Di giorno è tutto così silenzioso."

"In effetti quello che mi descrivi è anomalo."disse telepaticamente Ajak.

Phastos si diresse verso il suolo e poi continuò a volare a un'altezza minore rispetto a

prima,muovendosi più lentamente,dopo di che si fermò e osservò un'intera strada piena di macchine

abbandonate.

Poco dopo l'eterno stava camminando in mezzo a una zona piena di vegetazione,che lo condusse

in un'altra parte della città.

Intorno ai suoi avambracci erano presenti delle circonferenze di energia gialla,che avevano delle

zone aperte,e le linee collocate sulle parti dell'abito sotto di esse si erano illuminate di luce

gialla,mentre sui palmi delle sue mani era visibile un cerchio giallo e luminoso.

Sul dorso delle sue dita si era formata anche una linea,gialla e verticale,che le percorreva per intero

e i contorni di queste ultime si erano illuminate.

Poco dopo l'eterno si accucciò leggermente in mezzo all'erba,che gli arrivava all'altezza della

pancia,poi continuò ad avanzare,camminando tra delle auto abbandonate e distrutte,dopo di che

arrivò a una grande scala esterna,diretta verso l'alto e avente un pavimento rettangolare in cima,si

diresse alla destra di quest'ultima e osservò la strada deserta.

Poco dopo Phastos continuò a camminare.

Exabor,nuovamente senza vestiti,era sdraiata in posizione fetale dentro il muretto circolare dotato di

punte in cima,mentre Maul e Plagrus erano poco distanti.

"Exabor chiede che sia tu a svolgere questo compito."disse Maul.

"Non capisco perché affidarmi un ruolo così insignificante."disse Plagrus"Sono 2 mortali,si trovano

su un pianeta sconosciuto,senza alcuna idea di quello che li attende,e la loro tecnologia è

gravemente danneggiata.

È come se fossero già morti."

"Lei vuole essere sicura."disse Maul.

"Verranno divorati sicuramente."disse Plagrus"E anche se trovassero rifugio presso una delle

comunità protette da scudi energetici sarebbe solo questione di tempo."

"Plagrus."disse Exabor che si mise sedut si avvicinarono"Cosa succede?"

"Trovo assurda questa missione."disse Plagrus"Sono dei mortali.

Probabile siano già morti."

"E tu ci credi davvero?"disse Exabor.

"Certamente."disse Plagrus"Altrimenti sarei già partito."

"E lo avresti fatto perché hai molto a cuore i miei interessi?"disse Exabor.

"Il motivo non è rilevante."disse Plagrus"Io faccio ciò che è necessario quando è necessario.

E sono 1 dei migliori."

"Hai finito con gli elogi fatti a te stesso da te stesso?"disse Maul.

"Non ancora."disse Plagrus"Comunque...data la vostra insistenza per questa missione,a mio parere

del tutto inutile...lo farò.

Ma stabilirò io le condizioni.

Non voglio termini per eliminare gli obiettivi.

Non voglio dover tornare ciclicamente qui per riferirvi a che punto mi trovo.

Niente."

"Per me va bene."disse Exabor"Sicuro di riuscire a trovarli almeno?"

"Userò tutte le attrezzature a nostra disposizione."disse Plagrus"Conoscerò la loro posizione in

pochissimo tempo."

Plagrus si voltò e se ne andò.

Ajak era davanti alla costruzione cubica dove si trovava la famiglia di esseri blu salvati da Sersi e

stava guardando verso la foresta.

"Non preoccuparti in questo modo."disse telepaticamente una voce femminile da bambina"È una

perdita di tempo."

"Che cosa,Sprite?"disse telepaticamente Ajak.

"Non credo che Arishem voglia che tu stia ad adirarti con Sersi a tal punto da guardare la foresta per

ore."disse telepaticamente Sprite.

"No,vorrebbe che gli eterni seguissero con efficienza i sacri incarichi che gli vengono dati."disse

telepaticamente Ajak"Sersi...non capirò mai perché il celestiale l'abbia creata in questo modo.

È una pacifista,non una guerriera."

"Loro come stanno?"disse telepaticamente Sprite.

"Chi?"disse telepaticamente Ajak.

"I mortali che stai sorvegliando al posto di Sersi."disse telepaticamente Sprite.

"Sono spaventati."disse telepaticamente Ajak"Una volta che avranno rintracciato una delle loro

comunità protetta da barriere energetiche li scorterò li."

"Potresti cercarla tu al posto loro."disse telepaticamente Sprite.

"Non è compito mio."disse telepaticamente Ajak.

In un'altra zona era presente un piccolo paese,composto dalle strutture cubiche e da quelle

trapezoidali,avente una barriera circolare di energia azzurra intorno,formante una cupola.

1 degli edifici,rettangolare e molto lungo,era dotato di 4 piani forniti di finestre quadrate.

All'interno di questa costruzione era presente una grande stanza rettangolare,con 18 sedie bianche

volanti,disposte a cerchio,sopra cui erano seduti 18 esseri blu,indossanti la tuta aderente bianca,e al

centro dell'ambiente c'era Ashtar,che era in piedi e indossava la tuta aderente grigia.

"Quindi siete giunti qui solo di recente,senza avere idea della calamità che ci ha colpiti."disse un

individuo blu maschio.

"Assolutamente."disse Ashtar"Sapere che siete stati attaccati da quegli esseri mi ha sconvolto tanto

quanto voi."

"Effettivamente sembra convinto di quello che dice."disse una femmina.

"Si."disse il maschio"La sua mente è chiara."

Ashtar iniziò a ricordare.

FLASHBACK

Lui si trovava all'interno di un corridoio metallico,dalle pareti romboidali alte 8 metri,con tavoli

di metallo disposti a intervalli regolari,sia a destra che a sinistra,e dotati di una sedia metallica dallo

schienale rettangolare.

Ashtar si diresse verso Meier,che era seduta a 1 dei tavoli e dalla superficie dell'oggetto usciva

costantemente un ologramma rettangolare,pieno di scritte bianche.

"Madre."disse Ashtar.

"Ben arrivato."disse Meier.

"Possiamo parlare?"disse Ashtar.

"Assolutamente."disse Meier"A quest'ora non c'è mai nessuno."

"Sempre?"disse Ashtar.

"Si,gli ho detto che mi piace anticipare il lavoro del giorno dopo."disse Meier.

"Comunque questo posto è meglio della città in cui siamo stati precedentemente."disse Ashtar.

"Siamo stati in posti di qualità alta e bassa,se ben ti ricordi."disse Meier.

"Mi manca ancora l'abito delle cerimonie."disse Ashtar"Non posso girare a lungo senza."

"Si,dobbiamo rinnovare il tuo guardaroba."disse Meier.

"Qui lo portano tutti."disse Ashtar.

"C'era da aspettarselo."disse Meier.

"I vestiti lunghi non mi sono mai piaciuti."disse Ashtar.

"Dobbiamo adattarci."disse Meier.

"Comunque devo dire che l'interno delle loro cattedrali è incredibile."disse Ashtar.

"Quali cattedrali?"disse Meier che si alzò"Eravamo d'accordo mi pare."

"Io non ho fatto nulla,ero con un gruppo..."disse Ashtar.

"Ti avverto,Ashtar,non provare a pregare nessuno!"disse Meier.

"Ma chi li prega?!"disse Ashtar"Lo so benissimo,conosco le regole!

Ormai ce le ho stampate sul retro degli occhi!"

I 2 rimasero a guardarsi,poi sospirarono.

"Ashtar..."disse Meier sorridendo"...ti piace qualche femmina presente nel tuo gruppo?"

Lui sorrise e abbassò la testa,poi la guardò"No...sono religiosi,non posso."

"Dimmi."disse Meier sorridendo.

"In effetti...si."disse lui.

FINE FLASHBACK

Su un pianeta deserto,durante la notte,era presente Gor Ed,con altri 2 individui biondi,di cui 1 a

destr sinistra,aventi entrambi il cilindro metallico in mano e indossanti la tuta aderente grigia.

La zona intorno era sassosa e a chilometri di distanza erano presenti delle montagne.

Un altro individuo dai capelli biondi e lunghi,con la tuta aderente grigia e il cilindro in mano,si

diresse verso i 3.

"Comandante Gor Ed."disse il quarto individuo"Sono stato assegnato alla sua divisione per aiutarla

nelle ricerche,anche se non mi hanno specificato di che natura sono."

"Non glie l'ho detto."disse Gor Ed.

Ashtar era ancora all'interno della stanza con il cerchio di sedie aventi sopra gli esseri dalla pelle

blu.

"A seguito di un attento esame il consiglio si è pronunciato a tuo favore."disse l'individuo maschio

con la pelle blu.

Un raggio di energia azzurra,con all'interno Plagrus,iniziò a dirigersi verso il pianeta.

"Potrai rimanere con noi fin quando sarà presente quest'emergenza."disse l'individuo maschio con

la pelle blu.

Il raggio azzurro iniziò ad attraversare l'atmosfera del pianeta.

"Manderemo un gruppo in perlustrazione alla ricerca di tua madre."disse l'individuo maschio con la

pelle blu.

Il raggio trapassò la zona superiore della cupola energetica,poi Plagrus sfondò il tetto dell'edificio

rettangolare,arrivando nella stanza dove era presente Ashtar.

Tutti i presenti scesero dalle sedie e,vedendo la creatura che gli ringhiava contro,iniziarono a

fuggire.

Il deviante fece comparire una sfera di energia azzurra,dalla forma irregolare,nella sua mano

destra,poi Ashtar corse verso una finestra aperta,si gettò fuori e finì sul prato esterno,rotolando e

correndo via,mentre l'essere lanciava la massa di energia contro una parete,facendo esplodere

l'intera stanza.

Ashtar si nascose dietro 1 dei lunghi veicoli rettangolari,che era parcheggiato nelle

vicinanze,mentre dal buco sull'edificio uscivano dei flash di energia azzurra,accompagnati da dei

boati,dopo di che il mostro venne fuori dalla struttura e camminò verso il mezzo rettangolare,così

l'individuo biondo scappò via e si rifugiò dietro 1 dei molti veicoli volanti più piccoli parcheggiati

nelle vicinanze.

Plagrus afferrò,con entrambe le mani,il mezzo rettangolare e lo scagliò a decine di metri di

distanza,mandandolo contro una delle abitazioni cubiche,poi intorno al suo corpo si formò un'aura

energetica,azzurra e irregolare,e l'essere si sollevò da terra,restando sospeso a mezz'aria.

Il deviante mandò la mano destra verso il veicolo dietro cui era nascosto Ashtar,illuminandola di

energia azzurra,mentre l'altro correva via,poi dall'arto destro di Plagrus uscì un raggio azzurro,dai

bordi irregolari e ondulati,che distrusse il mezzo,facendolo esplodere,dopo di che il mostro mandò

il braccio verso destra,seguendo la direzione di fuga dell'individuo,e fece esplodere altre macchine

nello stesso modo.

L'ultima esplosione mandò Ashtar a terra,facendolo cadere a faccia in avanti,dopo di che lui alzò la

testa e vide il deviante atterrare e ringhiargli contro.

In quel momento l'eterna Sersi volò contro il mostro,con entrambe le braccia in avanti e i pugni

chiusi,lo colpì e lo scagliò via,poi atterrò davanti ad Ashtar.

"Vieni con me se vuoi vivere,svelto!"disse Sersi allungando l'arto destro verso Ashtar e lui la

afferrò,con la mano destra,poi lei lo fece alzare,lo prese in braccio e si sollevò a mezz'aria,volando

verso la barriera,mentre Plagrus li inseguiva,dopo di che l'eterna fece uscire un raggio giallo dalla

mano sinistra,bucando lo scudo energetico,e passò attraverso lo squarcio provocato da esso poco

prima che l'apertura si richiudesse.

Il deviante andò contro il muro energetico poco dopo,lo trapassò e si schiantò a terra,provocando

dei crateri e rimbalzando diverse volte sul terreno.

Un'ora dopo.

Meier stava camminando in una foresta e all'improvviso Plagrus le atterrò davanti,le mise la mano

destra intorno alla gola,la sollevò,la scagliò via e la fece volare per diversi metri,dopo di che spiccò

un salto enorme,atterrò vicino a lei e le mise la mano destra nuovamente sul collo.

"Ma cosa..."disse Meier spalancando gli occhi.

"Tu...sei della stessa specie dell'altro."disse Plagrus.

Lei spalancò gli occhi nuovamente.

"Si."disse Plagrus"Ho incontrato un altro come te su questo mondo."

"DOVE...?"disse Meier"DOVE SI TROVA MIO FIGLIO?

CHE COSA GLI HAI FATTO?"

"Non sono tenuto a dirti nulla."disse Plagrus"Ho l'ordine di eliminarvi...tuttavia...uccidere una

femmina è sempre 1 spreco per noi.

Specie quando sono belle."

"Morirò prima di...permetterti..."disse Meier che parlò a fatica.

Plagrus le spinse la testa contro il suolo,stordendola"Il suicidio sarebbe la migliore strategia.

Se resti viva...posso usarti contro di lui e chiunque altro della tua razza sia sopravvissuto."

In quel momento si udì la voce di Ashtar uscire da una delle sacche presenti sulla cintura di

Meier"Madre?

Madre mi senti?"

Il deviante mise la mano sinistra dentro la sacca ed estrasse da essa un oggetto metallico,avente

la base inferiore circolare e larga,mentre quella superiore era triangolare e con la cima piatta.

Plagrus premette un pulsante rettangolare posto sul centro della superficie dell'oggetto,dopo di che parlò imitando la voce di

Meier"Figlio."

In quel momento Ashtar era in mezzo a un prato,con Sersi alle sue spalle.

"Madre!"disse Ashtar"Per fortuna stai bene!"

"Ho provato a contattarti."disse Plagrus parlando con la voce di Meier.

"Anche io!"disse Ashtar"Ci ho provato tante volte!

Stammi a sentire,ascolta...questo pianeta...succedono delle cose veramente assurde e siamo

seriamente in pericolo!"

"Cerca di stare tranquillo."disse Plagrus parlando con la voce di Meier"Dove ti trovi?"

"Sono letteralmente in mezzo al nulla."disse Ashtar.

"Hai un trasmettitore che mi permetta di rintracciarti?"disse Plagrus parlando con la voce di Meier.

"Si...ma non so se funziona."disse Ashtar"Proverò ad attivarlo."

"Bene."disse Plagrus parlando con la voce di Meier"Se funziona aspettami li."

"Madre!..."disse Ashtar.

"Ti voglio bene,figlio."disse Plagrus parlando con la voce di Meier"Se funziona aspettami

li,arrivo."

Il deviante cliccò nuovamente il pulsante dell'oggetto.

"Che strano..."disse Ashtar.

"I devianti intelligenti possono imitare le voci altrui."disse Sersi"Probabile che l'abbia catturata o

che l'abbia uccisa."

Plagrus sollevò leggermente la testa di Meier dal suolo e poi la sbatté contro di esso,facendole

perdere i sensi.

Dall'altra parte del pianeta era ormai notte.

Ikaris stava camminando in un vicolo,pieno di macerie sparse in varie zone,poi arrivò a una

strada,disseminata di mezzi abbandonati e avvolta nell'oscurità,dopo di che passò vicino a un

veicolo incendiato,posto alla sua destra.

L'eterno si guardò intorno,osservando i mezzi abbandonati e capovolti,poi si diresse verso una parte

dell'ambiente dove era presente un intero pezzo di edificio crollato.

In quel momento una delle creature dalle lunghe zampe corse verso di lui,ma Ikaris fece uscire i

raggi gialli dagli occhi e la uccise,dopo di che si sollevò a mezz'aria e ne eliminò altre 2 nello stesso

modo.

L'eterno atterrò nuovamente e riprese a camminare,dirigendosi verso sinistra,poi usò la

telepatia"Sono in strada,Thena.

Per il momento non ci sono tracce di superstiti.

Forse nessuno ce l'ha fatta.

Vado a nord est."

"Ricevuto."disse telepaticamente Thena"Avvisami se trovi un nido."

Poco dopo Ikaris camminava su una strada,poi passò vicino a dei veicoli rovesciati e si diresse

verso un palazzo,con vari buchi sulla superficie e avente intorno diverse macchine abbandonate.

L'edificio aveva 6 porte,metalliche e rettangolari,alla base,poste a intervalli regolari le une dalle

altre.

Ikaris mise la mano destra su una delle entrate,spinse la porta ed essa cedette,cadendo a terra,dopo

di che l'eterno entrò lentamente.

L'ingresso aveva un ampio pavimento grigio e liscio,ai lati della stanza erano presenti 2 colonne

rettangolari,di cui una a destra e una a sinistra,molto larghe e oltre esse si trovavano delle aperture

rettangolari.

Il muro opposto all'entrata,avente 2 corridoi,di cui 1 a destr sinistra,ai lati,aveva una

placca,bianca e circolare,poggiata a terra,con dietro una sedia,dello stesso colore,rovesciata sul

pavimento.

Ikaris prese il corridoio a destra,che era rettangolare e liscio,e trovò una delle creature dalle grandi

zampe in mezzo a esso,poi la colpì alla testa con i raggi gialli usciti dagli occhi,facendole esplodere

il cranio.

Vedendo una porta sfondata alla sua sinistra l'eterno si fermò e si diresse verso l'apertura,accedendo

così a una grande sala rettangolare piena di sedie bianche,rovesciate a terra,e in fondo all'ambiente

era presente un palco rettangolare.

Le pareti laterali avevano,a intervalli regolari,delle entrate rettangolari.

Ikaris si sollevò a mezz'aria e passò sopra le sedie rovesciate,poi atterrò davanti a una delle porte

rettangolari e la buttò giù con una spinta,dopo di che proseguì.

Poco dopo l'eterno accedette a un corto corridoio,avente un'altra porta metallica a destra e delle

scale,dotate di un muretto metallico fornito di un corrimano,poste a sinistra e dirette verso il basso.

Avvicinandosi vide anche che alla fine della prima rampa c'era il cadavere smembrato di 1 degli

esseri blu,indossante una tuta aderente bianca,poi l'eterno si voltò all'improvviso nella direzione

opposta,sentendo un tonfo,e illuminò la pupilla e l'iride dei suoi occhi con della luce gialla.

Dopo qualche secondo la luminosità diminuì e Ikaris iniziò a scendere le scale,poi,dopo aver

percorso 2 rampe,giunse in un corridoio perpendicolare,che andava sia a destra che a sinistra.

L'ambiente era buio e aveva delle porte,poste a intervalli regolari,sulle pareti.

Lui si diresse a destra e dopo poco trovò 2 creature,che stavano divorando il corpo di 1 degli esseri

blu,così illuminò entrambe le mani di luce arancione,mandò gli arti in avanti e da essi uscì un

raggio giallo,che uccise entrambi i devianti.

Proseguendo l'eterno arrivò in una grande stanza buia,poi guardò a destra e vide decine di uova,di

colore nero,poste in un angolo,così si avvicinò a esse.

1 dei devianti gli ruggì alle spalle,così lui si voltò a super velocità e lo colpì con un

destro,scagliandolo via e facendogli sfondare una parete,poi fece uscire i raggi gialli dagli occhi e

ne colpì un secondo,proveniente da sinistra.

Poco dopo Ikaris si avvicinò alle uova,poi illuminò entrambe le mani di luce gialla,puntando gli arti

verso gli oggetti,dopo di che fece uscire i raggi e le distrusse.

"Thena."disse telepaticamente Ikaris.

"Dimmi,Ikaris."disse telepaticamente Thena.

"Ho trovato delle uova."disse telepaticamente Ikaris.

"Sul serio?"disse telepaticamente Thena.

"Si."disse telepaticamente Ikaris.

"Erano già schiuse?"disse telepaticamente Thena.

"No."disse telepaticamente Ikaris"Questo vuol dire che il loro numero è ancora molto elevato."

"Capisco."disse telepaticamente Thena"Hai già provveduto al nido?"

"Assolutamente."disse telepaticamente Ikaris.

Thena stava camminando sul lato destro di una strada in mezzo a una foresta e in quel momento

stava piovendo,ma i suoi capelli erano rimasti asciutti.

"Da quanto tempo erano state deposte secondo te?"disse telepaticamente Thena.

"Abbastanza,ma questo non è importante."disse telepaticamente Ikaris"Nessun membro della loro

prole è sopravvissuto."

"Invece lo è."disse telepaticamente Thena"Normalmente vicino ai nidi portano delle riserve di cibo.

Potrebbero esserci dei sopravvissuti."

"Già controllato."disse telepaticamente Ikaris"E ho trovato quello che ci si poteva aspettare dai

devianti.

Nessuna pietà."

"Secondo te chi c'è dietro a tutto questo?"disse telepaticamente Thena.

"Vi sono varie possibilità."disse telepaticamente Ikaris"Erano molti i devianti intelligenti che

all'improvviso sono scomparsi dalla Terra."

"Escludendo quelli che si sono nascosti nel sottosuolo."disse telepaticamente Thena.

"Fino a quando non minacciano nessuno possiamo lasciarli vivere."disse telepaticamente Ikaris.

"Ovviamente."disse telepaticamente Thena"Comunque...da quello che mi hai descritto potrebbe

trattarsi di Gozer."

"Quella volta si."disse telepaticamente Ikaris"Ma Gozer non era mai stata in grado di fare da guida

e organizzare attacchi in massa.

È già tanto se badava a se stessa."

"Meglio così."disse telepaticamente Thena"La loro disorganizzazione ci aiuterà."

"Vero,ma temo che lei non sia il nostro unico problema."disse telepaticamente Ikaris.

"In ogni caso...se la dovessi incontrare provvederò definitivamente."disse telepaticamente Thena.

"Sarebbe un buon inizio."disse telepaticamente Ikaris"Un passo in più verso la vittoria finale."

"E sarebbe anche ora."disse telepaticamente Thena"Questa guerra doveva terminare sulla Terra e

invece si è trascinata fino a qui."

"Vero,avremmo dovuto concentrarci sui devianti di altri pianeti...e invece abbiamo a che fare con

una vecchia minaccia."disse telepaticamente Ikaris.

"Questa situazione non può protrarsi all'infinito."disse telepaticamente Thena.

"Sono assolutamente d'accordo."disse telepaticamente Ikaris"Niente errori o fallimenti questa

volta."

Thena si sollevò da terra lentamente e iniziò a volare,stando a 7 metri dal suolo.

Poco dopo arrivò in una zona dove la strada era piena di mezzi abbandonati,dopo di che proseguì.

"Anche da me è tutto morto."disse telepaticamente Thena.

"Capisco."disse telepaticamente Ikaris.

"Probabile che si siano tutti rintanati dentro qualche villaggio protetto da barriere di energia."disse telepaticamente Thena"Gli unici

ancora in circolazione saranno piccoli gruppi in esplorazione o qualche individuo rimasto isolato."

"A questo punto è probabile."disse telepaticamente Ikaris"Chi poteva mettersi al sicuro lo avrà già

fatto."

"L'ultimo gruppo che ho trovato si era rifugiato in una specie di centro di cura per feriti,insieme a

dei soldati...ammesso che possano essere chiamati in questo modo."disse telepaticamente

Thena"Questa gente non combatte più da molto tempo.

Dalle registrazioni che ho rinvenuto si erano barricati meglio che potevano e avevano continuato a

inviare rapporti a qualcuno.

O almeno lo avevano fatto fino a quando...all'improvviso...non erano stati sterminati tutti.

Gli avevano detto di chiudersi dentro.

E che l'aiuto sarebbe arrivato.

Ma la cosa più interessante era la condizione dell'edificio."

"Perché?"disse telepaticamente Ikaris"Cos'aveva la struttura?"

"Le pareti erano state fuse da energia cosmica instabile."disse telepaticamente Thena.

"Perché non me lo hai detto?"disse telepaticamente Ikaris.

"Lo sto facendo adesso."disse telepaticamente Thena.

"C'è altro che mi devi dire?"disse telepaticamente Ikaris.

"Si."disse telepaticamente Thena"Ti ho detto che sono stati sterminati tutti...però non c'erano ne

cadaveri ne tracce di sangue."

"Puoi ripetere?"disse telepaticamente Ikaris.

"Nessun corpo."disse telepaticamente Thena"Nessuna traccia di sangue.

Io credo...che siano entrati in contatto con 1 di quelli intelligenti...e che il deviante li abbia catturati

vivi."

"Non mi piace per niente."disse telepaticamente Ikaris.

Thena iniziò a volare sopra un grande villaggio vuoto,composto da case cubiche,costruzioni

trapezoidali e qualche edificio alto 7 piani e rettangolare.

Arrivata al centro della cittadina l'eterna atterrò davanti a un edificio avente la base rettangolare,alta

3 piani,e una zona superiore composta da una torre cilindrica,dalla superficie solcata da delle

linee,incise su di essa,attorcigliate intorno alla struttura.

Davanti all'edificio c'erano degli scheletri umanoidi smembrati.

L'eterna si diresse verso la porta centrale della porzione rettangolare,che era alta 3 metri e divisa in

2 parti,poi mise le dita sulla linea di divisione tra una zona e l'altra dell'entrata,deformò il metallo e

spinse le 2 sezioni verso l'esterno,facendole entrare nelle pareti.

Thena materializzò la spada energetica gialla dalla lama lunga nella mano destra,mentre nella

sinistra comparve l'arma di energia avente la parte superiore obliqua.

Lei iniziò ad avanzare lentamente,tenendo le gambe leggermente piegate,il braccio sinistro messo in

avanti,con l'arma posta in orizzontale,mentre il destro andava verso l'esterno e dirigeva

l'avambraccio verso avanti,puntando l'arma nella stessa direzione.

L'ambiente era ampio,alto 4 metri e rettangolare,con una grande scala metallica posta al centro e

conducente a una parete con 3 entrate,di cui una centrale e 2 laterali,aventi la porzione superiore a

semicerchio.

Una volta superata l'entrata principale Thena si ritrovò in un corridoio,dal soffitto circolare,che

andava sia a destra che a sinistra,poi proseguì dritta,arrivando in un ambiente dotato di una rampa di

scale principale connessa a una parte di pavimento sopraelevata,avente altre 2 rampe,di cui una a

destra e una a sinistra,dirette nella direzione opposta rispetto alla prima e collegate a un piano

superiore,fornito di un muretto rettangolare,metallico e frontale.

I corrimano delle scale erano composti da un muretto laterale metallico.

Poco dopo Thena giunse in un lungo corridoio rettangolare,dalle mura grige,dotate di porte

metalliche rettangolari poste a distanze regolari,e con il pavimento e il soffitto dello stesso colore.

Sentendo un tonfo provenire da una zona alle sue spalle lei si voltò di scatto,ma non vide nulla.

Poco dopo l'eterna stava salendo altre rampe di scale.

"Ikaris."disse telepaticamente Thena"Sono arrivata in una cittadina.

Sto iniziando l'esplorazione dall'edificio principale."

"Bene."disse telepaticamente Ikaris"Se trovi qualche superstite o noti qualcosa di particolare

avvisami."

"Attualmente tutto tranquillo."disse telepaticamente Thena.

Poco dopo l'eterna entrò in una stanza,che era priva di porta,dalla forma rettangolare e avente 2 file

parallele di letti,fatti di metallo,forniti di una protuberanza conica posta al centro della parte

inferiore e connessa al pavimento.

Le pareti dell'ambiente erano schizzate di sangue.

Lei giunse in fondo alla zona e arrivò in un altro corridoio,poi Thena guardò a terra e vide delle scie

rosse.

Pochi istanti dopo un deviante dalle lunghe zampe uscì da una delle porte.

"Finalmente."disse Thena.

La mostruosità emise un fortissimo urlo,ma lei si mosse a super velocità e la decapitò,con la spada

dalla lama lunga,dopo di che un'altra creatura giunse nel corridoio,venendo dall'ambiente alle sue

spalle,così l'eterna corse a super velocità,fece un taglio sul volto del deviante,mediante l'arma dalla

lama obliqua,e lo colpì dall'alto verso il basso,con la spada più lunga,uccidendolo.

Un terzo essere deforme iniziò a correre nel corridoio,ma Thena fece uscire i raggi gialli dagli

occhi,uccidendolo,poi si mosse a super velocità e diede un calcio destro a un quarto

deviante,scagliandolo via e facendogli sfondare un muro,dopo di che lo raggiunse e gli trafisse il

petto con entrambe le armi.

L'eterna tornò nel corridoio e vide 10 esseri che si stavano dirigendo nella sua direzione,poi

sorrise,si mosse a super velocità e li uccise tutti,colpendoli alla testa con le lame.

Kingo uscì da un vicolo e si ritrovò in una strada piena di mezzi abbandonati e macerie.

In quel momento un altro raggio azzurro toccò il suolo e portò con se un altro deviante.

Aveva un aspetto umanoide,con la pelle del corpo pallida.

Gli occhi erano del tutto neri,con l'iride di colore giallo chiaro e dotato di venature irregolari,più

una pupilla nera,ovale e verticale,le palpebre erano rossastre e il viso,simile a quello di un uomo

della Terra,era pieno di venature nere.

La guancia destra era più incavata della sinistra e c'erano delle linee oblique,solcate nella pelle,che da essa andavano verso la bocca.

Poco sopra il sopracciglio destro erano presenti delle piccole punte ossee,di colore marrone

scuro e aventi varia forma e dimensione,orientate verso l'alto e l'esterno e formanti una fila,obliqua

verso l'interno,che si connetteva a un gruppo di protuberanze più grandi,occupanti la porzione

superiore e destra della fronte.

Altri spuntoni ossei,obliqui verso il basso e l'interno,si trovavano sul lato destro del mento,di cui

quello inferiore era il più grande.

Aveva dei capelli bianchi,lunghi fino alla base delle spalle e aventi 2 ciocche frontali,di cui una a

destra e una a sinistra,arrivanti fino ai pettorali e formanti delle trecce.

Il collo aveva la zona frontale e centrale piena di linee orizzontali e con la muscolatura visibile,più

dei filamenti laterali irregolari,il corpo era snello e con i muscoli scolpiti,le spalle erano costellate di

punte ossee scure dirette verso l'esterno e l'alto,di cui quelle centrali erano le più grandi,e sulle

braccia,piene di macchie nere,si trovavano delle venature scure.

Gli avambracci e le mani erano di colore marrone scuro,le nocche avevano delle punte ossee,curve

verso l'esterno,e le dita erano fornite di lunghe unghie ricurve e appuntite.

Sul pettorale destro erano presenti altre protuberanze ossee scure,curve verso l'alto e l'esterno,di

varia dimensione,mentre qualcuna era posizionata sulla zona interna del pettorale sinistro.

La pancia era incavata all'interno,mostrando leggermente i contorni della gabbia toracica,mentre i

fianchi venivano solcati da incavature irregolari,dirette in obliquo verso l'interno e il basso.

Le gambe erano coperte di venature nere e macchie scure,mentre i piedi,che erano molto

lunghi e le cui dita erano artigliate,avevano solo la sezione frontale che toccava il suolo.

Il deviante si guardò intorno lentamente,osservando prima la zona alla sua destra e poi quella alla

sua sinistra,dopo di che iniziò a camminare.

"Gilgamesh?"disse telepaticamente Kingo.

"Dimmi."disse telepaticamente Gilgamesh.

"Ho appena visto un raggio di energia cosmica instabile arrivare in città."disse telepaticamente

Kingo.

"Teniamoci pronti allora."disse telepaticamente Gilgamesh.

In quel momento Kingo sentì dei rumori,si voltò di scatto,mandò il braccio destro in avanti e

all'interno della sua mano si formò una sfera di energia gialla,dal bordo irregolare,ma poi l'eterno

abbassò l'arto,vedendo un gruppo di 6 individui blu,indossanti la tuta aderente bianca.

Una degli esseri blu aveva addosso la tuta aderente rossa.

"Superstiti..."disse telepaticamente Kingo che poi parlò"Non abbiate paura.

Sono qui per aiutarvi.

Ci sono altri?"

"Ce n'erano."disse un maschio dalla pelle blu"Se non li hanno uccisi sono dispersi."

Kingo guardò quella con la tuta aderente rossa"Sei una guerriera?"

"Facevo parte delle forze aeree."disse la femmina con la pelle blu"Io e la mia squadra stavamo

cercando di tracciare gli spostamenti del nemico 2 chilometri a sud,ma ci hanno teso

un'imboscata,come se conoscessero in anticipo le nostre mosse.

Sono rimasta solo io.

Ho trovato questi altri nei sotterranei.

C'è anche un altro gruppo all'interno di un edificio nelle vicinanze."

"Capisco,andremo a prendere anche loro."disse Kingo"Io ho il compito di aiutarvi e proteggervi

fino a quando non avrete raggiunto un luogo sicuro.

Questi sono i miei ordini.

Siete disposti a seguirmi?"

"Onestamente...se c'è una possibilità di sopravvivere noi siamo d'accordo."disse la femmina con la

pelle blu"Ho richiesto l'intervento di alcuni mezzi di trasporto,arriveranno tra mezz'ora."

"Bene."disse Kingo"Ora andiamo a prendere l'altro gruppo,indicami la direzione."

"Per di qua."disse la femmina e sia l'eterno sia il gruppo iniziarono a seguirla.

Poco dopo tutti arrivarono davanti all'entrata di un grattacielo,avente diverse zone danneggiate.

"Voi starete dentro un appartamento vuoto,io cercherò i superstiti."disse Kingo che sfondò

l'ingresso del palazzo,con la mano destra,e arrivò in un corridoio rettangolare avente delle porte

laterali di metallo,poi l'eterno ne aprì una,con la mano destra"Fermi qui."

Kingo entrò all'interno dell'appartamento e poco dopo uscì da esso"Aspettatemi dentro."

Tutti quelli con la tuta aderente bianca ubbidirono,entrando all'interno.

"Io vengo con te."disse quella con la tuta aderente rossa"Se vedono un membro delle forze armate

si fideranno più facilmente."

"Va bene."disse Kingo che sfondò una porta,posta a sinistra,con la mano sinistra"Stai sempre dietro

di me."

Il deviante con i capelli bianchi continuò a camminare per le strade della città.

Kingo uscì da 1 degli appartamenti e portò con se 5 individui dalla pelle blu,indossanti una tuta

aderente bianca,di cui un maschio,una femmina e 3 piccoli,tra cui una bambina.

Poco dopo un mezzo volante,dalla superficie liscia e grigia,si diresse verso la città.

Aveva una forma rettangolare,era dotato di 2 propulsori circolari posteriori,emettenti

luce azzurra,più altri 6 propulsori,divisi in 2 file parallele da 3,posti sotto di esso e spenti.

Tutti gli esseri blu e Kingo uscirono dall'edificio,mentre il veicolo iniziava ad avvicinarsi alla

strada,ma una sfera di luce azzurra,lasciante una scia dietro di se,colpì l'oggetto,trapassandolo e

facendolo esplodere.

Kingo fece uscire diverse sfere dalle mani,colpendo i detriti metallici e distruggendoli,mentre il

mezzo si schiantava in strada ed esplodeva nuovamente.

La sfera di energia azzurra si diresse verso il deviante dai lunghi capelli bianchi e gli entrò nel petto.

"State indietro."disse Kingo che iniziò a camminare verso l'essere.

Il deviante corse verso di lui,ma l'eterno lanciò una sfera di energia,dalla mano destra,e lo colpì sul

pettorale destro,generando un'esplosione e facendolo barcollare,dopo di che l'essere continuò ad

avvicinarsi,così l'altro lanciò altre 2 sfere,dalla stessa mano,colpendogli la spalla sinistra e poi la

destra.

Il mostro raggiunse l'avversario,allungò il braccio destro in avanti e si preparò a scagliare un

sinistro,ma Kingo fece uscire i raggi dagli occhi,colpendogli il volto,e lo fece indietreggiare di molti

metri,dopo di che si mosse a super velocità e lo colpì,dall'alto verso il basso,con l'avambraccio

destro,tra il collo e la spalla sinistra,provocando un'onda d'urto e danneggiando il suolo.

Successivamente il deviante colpì l'eterno,dall'alto verso il basso,con l'avambraccio destro,tra il

collo e la spalla sinistra,provocando un'onda d'urto e danneggiando il terreno,dopo di che Kingo

sferrò un destro,ma l'altro gli afferrò il polso,con la mano sinistra,e gli colpì l'arto con l'avambraccio

destro,facendo piegare leggermente l'avversario,poi il mostro gli andò alle spalle,gli mise la mano

destra sul retro del collo,lo sollevò e lo sbatté 3 volte su un mezzo abbandonato,danneggiandolo

gravemente,e dopo questo lo lanciò contro un lungo veicolo rettangolare,che venne trapassato.

Kingo rotolò in strada,danneggiando l'asfalto,poi l'essere spiccò un grande salto verso di lui,ma

l'eterno,una volta rialzato,gli diede un calcio destro,scagliandolo via,dopo di che spiccò il volo,gli

sferrò un destro alla testa,sbalzandolo all'indietro,lo superò e gli diede un sinistro,dall'alto verso il

basso,mandandolo a terra e facendogli lasciare una scia nel terreno.

L'eterno atterrò poco dopo,il deviante si rialz corsero a super velocità l'1 contro l'altro,si

afferrarono e l'essere diede una testata a Kingo,provocando un'onda d'urto e facendogli andare

indietro il cranio,dopo di che entrambi iniziarono a spingersi a vicenda,danneggiando gravemente

l'asfalto con i piedi.

L'essere mandò le sue braccia sotto quelle dell'eterno,le spinse verso l'alto e si liberò,poi gli mise il

piede destro sulla pancia e lo spinse via,facendolo strusciare sull'asfalto per decine di metri,dopo di

che Kingo chiuse il pugno destro,tenne l'indice e il medio dritti e l'energia gialla iniziò a

raggrupparsi sulla cima delle sue dita,formando una punta gialla,poi l'eterno diresse il braccio verso

l'avversario.

La massa energetica partì dall'indice e trafisse il pettorale destro del deviante,facendolo barcollare

leggermente,poi la colonna di energia azzurra si formò immediatamente intorno alla creatura,che venne portata verso l'alto.

Kingo si guardò intorno e vide gli esseri dalla pelle blu,che si erano riparati dietro dei veicoli

abbandonati.

Poco dopo Gilgamesh stava camminando per le strade della città,passando vicino a dei mezzi

capovolti.

"Quindi è fuggito."disse telepaticamente Gilgamesh.

"Si."disse telepaticamente Kingo"Purtroppo non sono stato in grado di ucciderlo."

"Almeno lo hai ferito."disse telepaticamente Gilgamesh"Pensi che tornerà?"

"Sicuramente,anche se non in tempi brevi."disse telepaticamente Kingo"Almeno presumo.

La mia teoria è che...ci stiano tenendo costantemente sotto osservazione da qualche luogo

distante,poi ciclicamente qualcuno di loro...viene qui sul pianeta per un arco di tempo limitato.

Non ho ancora capito come funziona esattamente...ma ci sono queste colonne di energia cosmica

instabile che li trasportano avanti e indietro."

Gilgamesh osservò il cielo,per qualche secondo,poi usò la telepatia"Ci osservano dall'alto."

L'eterno si diresse verso 1 degli edifici,entrò all'interno di esso,mediante un buco sul muro esterno,e

giunse all'inizio di un grande corridoio metallico rettangolare.

"Comunque ora sarò più occupato di prima."disse telepaticamente Kingo.

"In che senso?"disse telepaticamente Gilgamesh.

"I sopravvissuti."disse telepaticamente Kingo"Non sono riusciti a salire su un mezzo di soccorso

che doveva trasportarli via.

Il deviante intelligente ha attaccato proprio in quel momento."

"Capisco."disse telepaticamente Gilgamesh"Occupatene pure.

Tienili al sicuro."

Poco dopo l'eterno Gilgamesh stava camminando in un corridoio buio,di forma rettangolare e largo

5 metri,dove erano presenti vari cadaveri,ammassati in diverse sezioni dell'ambiente,più delle

porzioni delle mura schizzate di sangue e segnate da artigliate.

"Ho trovato altri mortali sfortunati."disse telepaticamente Gilgamesh che giunse in una zona dove il

suolo era pieno di corpi smembrati"Ce ne sono talmente tanti che non si vede il pavimento."

"Purtroppo succede in queste situazioni."disse telepaticamente Kingo mentre l'altro camminava sui

cadaveri.

Poco dopo Gilgamesh arrivò davanti a 4 devianti addormentati,così ne colpì 1 alla testa,con

l'esoscheletro energetico del braccio destro,facendogli esplodere il cranio,poi si mosse a super

velocità e uccise tutti gli altri,dopo di che continuò a camminare.

Successivamente l'eterno giunse in una grande sala piena di placche circolari bianche,poste a

terra,con intorno delle sedie,dello stesso colore,rovesciate sul pavimento.

Poco dopo Gilgamesh udì dei gorgoglii,poi vide un deviante,posto alla sua destra,gli corse contro a

super velocità e gli spappolò la testa,con un pugno destro,dopo di che una parete,alla sua

sinistra,venne sfondata e decine di esseri bianchi iniziarono a dirigersi verso di lui,emettendo versi

mostruosi.

L'eterno fece uscire i raggi gialli dagli occhi,tagliandone in pezzi diversi,dopo di che si mosse a

super velocità e cominciò a colpirne altri,con la corazza energetica intorno a mani e

avambracci,facendo esplodere le loro teste e scagliandoli via.

Gilgamesh iniziò nuovamente a far uscire i raggi gialli dagli occhi,colpendo alla testa altri devianti

e trapassandogli il cranio,poi diede un calcio destro a un altro essere e gli fece sfondare un

muro,dopo di che corse a super velocità,uscì dalla stanza e arrivò alla fine di un

corridoio,fermandosi e voltandosi.

L'eterno sollevò il piede sinistro,mentre intorno al ginocchio si formava dell'energia gialla,colpì il

suolo,danneggiando il pavimento,e i filamenti energetici andarono verso il basso,entrando nel

terreno e generando la linea curva e gialla,in espansione,seguita da cerchi energetici uniti tra loro da

delle linee.

Tutti i devianti che vennero a contatto con l'onda d'energia esplosero istantaneamente,inondando il

corridoio di sangue giallo e interiora.

In un'altra città c'era un edificio alto 4 piani,di forma rettangolare,che era più basso rispetto a tutti

gli altri palazzi.

Davanti a questo edificio era presente un grande parco circolare,dentro cui si trovava Phastos,con

all'interno degli alberi,dal tronco attorcigliato,e dell'erba alta mezzo metro.

Lui si diresse verso il palazzo alto 4 piani e salì dei gradini,aventi un muretto rettangolare ai lati e

conducenti all'entrata rettangolare metallica.

Le circonferenze che stavano volando intorno all'eterno fecero uscire,dalla loro superficie,dei raggi

gialli ed essi entrarono dentro la scaletta,ricoprendola di cerchi di energia gialla connessi tra loro da

delle linee energetiche,sia dritte sia curve,dopo di che le figure geometriche si diffusero su tutta la

superficie dell'edificio.

Poco dopo Phastos era dentro una grande stanza,dalle pareti bianche,avente una placca circolare

chiara al centro del pavimento,con 4 sedie bianche,prive di gambe,poggiate sul suolo intorno a essa.

La parte dell'ambiente alla sinistra dell'eterno aveva una porta di metallo rettangolare al centro,con

2 mobili rettangolari grigi,di cui 1 a destr sinistra,aventi 8 cassetti sulla metà inferiore,di cui 4

a destr sinistra,mentre sulla zona superiore erano presenti 3 sportelli rettangolari.

La parete alle spalle di Phastos aveva 4 finestre rettangolari,disposte in fila,con sotto un piano

metallico della stessa forma,connesso a un lungo mobile dotato di 6 cassetti rettangolari,il muro alla

sua destra era fornito di 2 oggetti metallici rettangolari,divisi in 2 sezioni da una linea

verticale,disposti a poca distanza l'1 dall'altro,mentre la parete davanti all'eterno aveva solo una porta rettangolare,molto larga e

metallica,al centro.

Phastos si avvicinò alla placca circolare posta a terra e le circonferenze sospese intorno a lui fecero

uscire un raggio giallo dalla loro superficie,inondando gli oggetti di energia.

Una volta colpite sia la placca che le sedie si ricoprirono,per qualche secondo,di circonferenze

energetiche gialle,connesse tra loro da linee dritte e curve,poi si sollevarono da terra e rimasero

sospese a mezz'aria.

L'eterno si avvicinò lentamente e si sedette su una delle sedie volanti,poggiò gli avambracci

sulla placca circolare e mise la mano destra sulla sinistra,dopo di che sollevò l'arto

sinistro,mettendolo in orizzontale,e sul palmo comparve una circonferenza di metallo grigio,con la

sezione interna piena di energia gialla.

Sopra questa placca si formò un ologramma di luce gialla,mostrante varie parti della città.

"In queste ore non compaiono mai."pensò Phastos"Neanche una volta.

Ma non può essere per via del sole,i devianti non temono la luce.

Almeno nessuno dei tipi che abbiamo incontrato aveva tali limiti e questi...sono gli stessi devianti

che erano presenti sulla Terra...quindi la spiegazione dev'essere un'altra.

E io devo capire quale sia,a costo di osservarli ogni notte."

"Phastos?"disse telepaticamente Ajak.

"Ti sento,Ajak."disse telepaticamente Phastos.

"Scoperto nulla?"disse telepaticamente Ajak.

"Non ancora,ma è troppo presto per trarre conclusioni."disse telepaticamente Phastos.

"Non sarebbe meglio se semplicemente iniziassi a mettere le trappole a energia cosmica in ogni

sotterraneo e in ogni edificio?"disse telepaticamente Ajak.

"No,prima di iniziare lo sterminio devo capire come mai questi devianti si manifestano solo in certe

ore."disse telepaticamente Phastos"Sospetto che 1 di quelli intelligenti sia nascosto da qualche

parte...e che la maggior parte delle sue orde gli stiano quasi sempre vicino.

E considerando che non ho percepito energia cosmica instabile...dev'essere un deviante davvero

molto abile a nascondersi e ad agire.

Potrebbe anche essere quello che organizza e coordina l'invasione."

"E cosa vorresti fare?"disse telepaticamente Ajak.

"Localizzarlo e poi catturarlo."disse telepaticamente Phastos"Se riesco a tracciare 1 schema nei loro

spostamenti..."

"Potrebbero portarti dalla loro guida."disse telepaticamente Ajak.

"Ci sono elevate possibilità."disse telepaticamente Phastos"Mi aspetto di rintracciarlo in una

settimana,massimo 2."

"Potresti anche ritentare in un altro momento."disse telepaticamente Ajak"Ikaris mi ha detto di

essere stato attaccato da un deviante intelligente mentre si trovava in una zona deserta."

"Però le città sono i posti più probabili dove trovarli."disse telepaticamente Phastos"Qui è pieno di

devianti base,di conseguenza quelli intelligenti verranno in luoghi come questo per controllare i loro

branchi.

Il posto migliore è qui.

E poi...dato il comportamento anomalo di questo caso specifico...credo davvero valga la pena

approfondire."

Exabor,che era senza vestiti,stava camminando,insieme a Maul,per 1 dei corridoi circolari

dell'enorme mezzo spaziale.

"Come procede il processo di controllo mentale?"disse Maul che si trovava alla destra dell'altra.

"Molto bene."disse Exabor"Dopo aver soggiogato la loro mente li faccio rimandare indietro.

Una volta sul pianeta adottano un comportamento apparentemente normale con i loro simili,ma

sono sempre pronti a eseguire ogni nostro comando in qualsiasi momento."

"Molto più utili di quegli esseri senza mente che avevano bisogno di trasferire la nostra energia

cosmica dal loro corpo a un altro."disse Maul.

"Sicuramente."disse Exabor.

"Ho notato che prima hai indossato l'armatura."disse Maul"Sei stata dalle nostre guide?"

"Sono andata a controllare se qualcuno di loro si era svegliato."disse Exabor"Attualmente sono

ancora dormienti.

Ibernati.

E speriamo che continuino a esserlo ancora per lungo tempo."

In quel momento i 2 videro il deviante con i lunghi capelli bianchi camminare verso di loro,tenendo

la mano sinistra sul petto.

"Sadron..."disse Exabor.

"Ho avuto 1 scontro con 1 degli eterni."disse Sadron con una voce distorta"Stava tentando di

portare in salvo un gruppo di mortali."

"Quanti erano?"disse Exabor.

"Impossibile dirlo con certezza,ma probabilmente una decina o poco meno."disse Sadron"Sono

ancora con l'eterno."

"Vediamo i danni che ti ha inferto."disse Maul e Sadron tolse la mano dalla ferita,poi il primo

poggiò l'arto sinistro sul petto del secondo.

"Secondo te hanno compreso che stiamo raccogliendo i mortali?"disse Exabor.

"No."disse Sadron"Credo li stiano proteggendo perché fa parte del loro compito,ma non possono

sapere nulla dei nostri piani."

"In effetti..."disse Maul che tolse la mano dal petto dell'altro,mostrando che la ferita era

guarita"...sulla Terra non abbiamo mai fatto nulla del genere.

I mortali erano primitivi,in numero limitato e adoravano quegli esseri..."

"Gli elementali."disse Exabor.

"Si,esatto."disse Maul"Quindi non dovrebbero avere idea dei progressi che abbiamo fatto

nel corso del tempo."

"Non dovrebbero o non possono?"disse Exabor.

"Probabilmente la seconda."disse Maul"Dovrebbe essere un fatto praticamente ovvio..."

"Gli eterni sono molto astuti e 1 di loro ha la capacità di controllare un numero imprecisato di menti

tutte insieme...e anche se non dovrebbe riuscire a leggere nelle nostre tanto facilmente...non si sa

mai."disse Exabor"D'altronde...sappiamo tutti quello che ha fatto a Kro.

Quindi la domanda è lecita."

"Come ho detto...non penso che già lo sappiano,ma non ne sono sicuro."disse Sadron.