VERSIONE NON ANCORA CORRETTA DI QUESTA STORIA
DUNE:IL PIANETA DESERTO
Spazio aperto.
Snoke,indossante il lungo abito nero,era seduto sul trono metallico volante e molto distante dal retro
dello schienale dell'oggetto era presente il Suraz.
Era un'astronave enorme,fatta di metallo nero e avente la metà frontale più estesa di quella
posteriore,lunga 596 chilometri e larga 462 chilometri.
La sezione superiore dell'oggetto era ovale e liscia,tranne 2 grandi incavature circolari,di cui una a
destra e una a sinistra,posizionate poco oltre la metà e arrivanti fino al bordo inferiore del mezzo.
La superficie di questi solchi circolari era diretta,in obliquo,verso l'interno,veniva percorsa da delle
incavature,poste a distanze regolari,e dentro di essi si trovava un'enorme cupola,che li riempiva
quasi completamente.
La sezione inferiore dell'enorme astronave era orizzontale e piatta,con 2 protuberanze,dirette verso
il basso e collocate poco oltre la metà,di forma cilindrica e connesse a delle grandi placche piene di
incisioni irregolari.
Queste ultime avevano la porzione superiore piatta,poi il lato frontale andava,in obliquo,verso
avanti e verso il basso,formando una punta,dopo di che si dirigeva verso dietro e all'ingiù,creando
una sezione molto lunga e terminante in orizzontale,mentre il bordo posteriore era verticale.
La sfera di metallo nero,munita della lente centrale,volò verso il trono e si fermò a 2 metri di
distanza dalla testa di Snoke.
"La informo che una parte dei documenti di una delle civiltà scomparse è stata tradotta."disse la
voce meccanica maschile che uscì dalla sfera"Il testo sembra essere un resoconto degli ultimi
momenti della razza in questione."
"Molto bene."disse Snoke"Riproduci il contenuto del brano."
"Tutto ha avuto inizio quando cominciammo a inoltrare le nostre richieste oltre il nostro sistema
solare,nel buio più profondo."disse la voce uscita dalla sfera"Ci sentivamo così piccoli,persi nel
vuoto e aggrappati agli estremi del mondo.
E senza una sola ragione.
Eravamo curiosi,certo,ma alla fine credo che fossimo anche terribilmente spaventati.
Ed eravamo giovani.
Così giovani.
Praticamente degli infanti e come infanti sperduti abbiamo fatto l'unica cosa che ci venne in mente
per smettere di esserlo.
Quello che pensavamo di dover fare per dare un senso all'Universo.
Abbiamo chiesto aiuto."
"Quindi...era una delle civiltà minori."disse Snoke.
"Corretto."disse la voce uscita dalla sfera"Questo pianeta faceva parte di quelli che non erano mai
entrati in contatto con altri mondi civilizzati."
"Procedi con il contenuto dei documenti."disse Snoke.
"Per anni scansionammo e setacciamo il cielo,alla ricerca di qualcosa."disse la voce uscita dalla
sfera"Inviammo segnali alle stelle vicine,nell'oscurità e oltre.
Siamo soli?
Questa era la domanda alla quale cercavamo una risposta.
I cieli però erano tranquilli,sempre così silenziosi,e il loro silenzio pareva invitarci a desistere dai
nostri propositi,ma è ben noto che gli infanti che piangono non smettono mai fino a quando il loro
bisogno non viene soddisfatto.
E nemmeno noi lo facemmo.
Iniziammo a inviare chiamate in ogni angolo dello spazio per diversi anni.
Ci rifiutammo di credere che non ci fosse nessuno la fuori.
Doveva esserci vita oltre il nostro sistema.
Eppure,per qualche sconosciuta ragione,nessuno ci ha mai risposto.
Ma poi qualcosa cambiò.
Il segnale tanto atteso arrivò.
Venne ricevuto quasi 3 mesi fa,in 2 parti separate,e tutti pensarono si trattasse di una risposta ai
nostri messaggi.
La prima parte giunse a un nostro osservatorio,in una maniera molto simile a un'interferenza statica
che andò avanti per oltre un'ora.
Consisteva in suoni incomprensibili,che strillavano e ronzavano ininterrottamente.
Il significato di questo messaggio,se mai ne avesse avuto 1,non sarebbe mai stato scoperto.
Anche l'origine rimase per noi ignota.
Le ultime volte che il messaggio venne udito non fu attraverso le radio,ma giunse come una voce
presente dentro tutte le nostre teste.
Io la sentì.
E così mia moglie.
La sentirono i giovani e gli anziani.
Persino i sordi poterono udirla.
Tutti.
Ovunque.
In qualsiasi angolo del pianeta tutti sentirono la voce femminile sussurrare quei versi nelle loro
teste.
Lo ricordo fin troppo chiaramente.
La sentii attraverso quella voce familiare,ma indescrivibile che alberga nelle nostre menti.
Era come se 1 dei miei pensieri fosse evaso e avesse deciso di parlarmi direttamente.
Quel giorno tutto cambiò.
Il mondo sembrò fermarsi,mentre tutti continuavano ad ascoltare.
Il sussurro sembrò riecheggiare nelle nostre menti per ore,poi per giorni e alla fine per settimane.
Inizialmente gli scettici e i sacerdoti affermarono che una delle dee elementali aveva parlato a tutti
noi,sostenendo che la voce provenisse da una delle dimensioni invisibili presenti su questo pianeta,e
che era giunto il tempo del suo ritorno.
C'era chi invece affermava di non aver sentito nulla e chi sosteneva che una civiltà ignota gli avesse
consegnato dei messaggi segreti.
E naturalmente c'era chi credeva davvero che fossimo stati contattati per la prima volta nella nostra storia da una specie sconosciuta,che,come noi,era pronta a comunicare.
Pronta a guidarci fuori dal buio.
Ma ci sbagliammo.
Non entrammo mai in contatto con abitanti di altri pianeti,ne con una forma di vita per come noi
avremmo potuto immaginare e comprendere.
L'Universo è indefinito e in quella vastità le nostre voci avevano toccato le orecchie di qualcosa di
veramente incomprensibile.
Qualcosa di crudele e malevolo.
Ci rendemmo conto del nostro errore quando il pianeta iniziò a lamentarsi.
Il terreno sotto i nostri piedi,ovunque noi ci trovassimo,cominciò a gemere.
Quei suoni parevano farsi strada attraverso la polvere e lo sporco sotto di noi.
Nessuno sapeva che cosa li stesse causando,almeno fino a quando non iniziarono a chiamarci.
Le tombe gridavano.
All'improvviso i morti avevano iniziato a urlare.
Ogni essere deceduto si stava dimenando nella propria tomba,inclusi gli animali.
Tutto ciò che aveva mai camminato su questo pianeta.
Le grida dei più grandi mammiferi marittimi scuotevano i mari e il brusco stridio dei volatili
echeggiava nelle foreste.
Le bare tremarono e gli obitori anche.
Poi,all'improvviso,quei continui lamenti ebbero fine tutti assieme.
Spariti,in un istante,nello stesso modo in cui erano venuti,lasciando il mondo in un silenzio
amplificato.
In loro assenza un suono conosciuto riempì di nuovo l'aria.
La voce femminile tornò,ma non lo fece immediatamente.
Ci permise di respirare in silenzio per qualche minuto,prima che si manifestasse.
Poi arrivò nuovamente come un sussurro,una presenza inquietante che sembrava così vicina.
Dopo di che la voce sparì e l'aria si riempì di nuovo di urla,ma questa volta erano quelle dei vivi.
Una volta che se ne fu andata fummo lasciati a noi stessi e milioni di individui vennero presi dal
panico,poi il disordine entrò in possesso delle strade.
Molti morirono nelle violenze e nei saccheggi di quella notte,ma il resto di noi era comunque
condannato.
Potevamo soltanto aspettare.
Le grida dei morti ripresero,ma furono solo il primo degli effetti collaterali.
Quella prima notte,assieme alle urla,le stelle iniziarono a sanguinare.
Una parte del cielo occidentale divenne nera e rimase visibile solo grazie ai corpi celesti intorno a
essa.
La luce prossima a quella zona era divenuta rossa e scorreva intorno al bordo di una massa
invisibile.
Sapevo già allora che stavo fissando il volto dell'entità che aveva emesso quella voce.
I nostri scienziati affermarono che non c'era nulla e che i loro radar e le loro scansioni non
rivelavano alcuna presenza.
I loro telescopi non poterono vedere altro che buio in quella parte dello spazio.
Tuttavia la prova di tale situazione era proprio di fronte a noi.
Ogni notte quell'oscurità si avvicinava e un numero maggiore di stelle sanguinava nel cielo.
L'abbiamo vista arrivare senza in realtà vederla.
Notte dopo notte il punto nero si allargò e più stelle si distorsero,sanguinandogli attorno.
Ogni giorno portò con se nuovi effetti collaterali.
Sono certo che gran parte di ciò che è accaduto rimarrà indicibile e sconosciuto.
Gli animali iniziarono a scomparire in massa.
Nessuna traccia su dove potessero essere andati fu mai trovata.
Nessun corpo.
Si ritirarono in qualche posto e nessuno li vide più.
Le foreste bruciarono,gli oceani si svuotarono e l'aria rimase silenziosa.
Ciò che restò del mondo sembrava vuoto e solo.
Gli scienziati provarono di nuovo a parlare con la voce,sperando,forse,di poter ragionare con essa.
Raccontarono quanto stava accadendo nel nostro mondo,ponendogli delle domande.
Implorarono pietà.
La voce non parlò,ma inviò una risposta.
La notte successiva i cieli si illuminarono con strisce di fuoco di colore arancione e rosso.
Rimasero accese per ore,ma non ci rendemmo conto degli effetti fino al giorno successivo,quando
tutta la strumentazione usata per comunicare smise di funzionare.
Ci sedemmo tutti a guardarci intorno,mentre i satelliti cadevano dal cielo,dopo di che le notizie
divennero voci erranti.
La sanità mentale apparteneva ormai al passato.
L'aria divenne fredda e pesante,poi piovve per un'intera settimana dopo la caduta dei satelliti.
La pioggia era rossa,salata e acida.
Cadeva da nuvole nere che avevano oscurato il sole.
Essa creò pozzanghere dense di una sporcizia sconosciuta,simile a cenere liquida,che mutò la
consistenza dell'erba.
L'oscurità cadde su di noi per giorni e quando le nuvole se ne andarono i cieli risultarono mutati.
Il firmamento era rosso e basso,praticamente scomparso.
Anche se il sole fosse stato da qualche parte lassù non si sarebbe mai più fatto vedere.
Ogni giornata diventava lentamente sempre più scura e alla fine la notte e il giorno divennero la
stessa cosa.
Alcuni individui affermarono in seguito di aver visto delle cose nell'oscurità.
Creature femminili,indossanti abiti neri e rossi,dall'aspetto identico a quello delle varie razze
presenti sul pianeta,ma con volti distorti e in agguato a ogni angolo.
Sembravano entità deformate,marce o appassite.
Furono visibili pe secondi ogni singola volta,poi sparivano senza lasciare traccia.
Alcuni credettero che questo fosse il primo passo di un'invasione di esseri provenienti da un altro
pianeta,ma la maggior parte di noi non sapeva cosa pensare.
Sapevamo soltanto che non era nulla di così semplice.
Forse si trattava soltanto di allucinazioni,una follia in più da sopportare,ma alla fine risultarono
innocue come qualsiasi altra cosa e offensive come le grida dei morti,degli animali scomparsi e del
cielo morente.
Le apparizioni aumentarono lentamente in durata e in numero.
Penso che tutti le abbiano viste almeno una volta,ma non credo che qualcuno sarebbe in grado di
dire perché fossero davvero qui.
Alcuni pensarono anche che fossero tutte manifestazioni di una cosa sola.
Queste sagome non toccarono ne parlarono con nessuno e certamente non fecero del male ad anima
viva.
La maggior parte di coloro che riuscirono a vederle in modo chiaro dissero che erano figure insolite
e deformate.
In molti iniziarono a pregare giorno e notte,ma nessuna preghiera poteva esserci d'aiuto e i luoghi di
culto,che per secoli ci avevano diviso,non riuscirono a portare alcuna speranza.
La presenza li lasciò pregare e implorare gli elementali per un po',ma poi decise di averne avuto
abbastanza.
Nessuno si domandò come,d'altronde a quel punto nulla ci avrebbe più stupito,ma tutti i libri di
culto vennero bruciati.
Tutti.
La gente si precipitò nelle cattedrali,ma non trovò conforto.
Le cattedrali subirono lo stesso destino dei libri,se non peggio.
Gli individui vennero abbandonati e le loro speranze tradite.
Si vocifera di templi,dislocati in tutto il mondo,con muri formati dai corpi di coloro che cercavano
la salvezza.
Tutti quelli che toccavano queste pareti venivano inglobati da esse,rimanendo bloccati come insetti
in trappola.
Morirono supplicando,ma ciò che chiedevano era al di la della portata dei nostri dei.
Il resto di noi aveva ormai imparato a smettere di mandare richieste.
Semplicemente aspettammo.
E poi arrivò un ultimo messaggio finale.
Giunse su di noi dal cielo o da cosa ne era rimasto.
C'è qualcosa oltre la nostra comprensione,che dubito sia mai stata vista.
Porta con se le urla di innumerevoli anime e si manifesta velocemente.
Le stelle stanno morendo ora.
E so che non brilleranno mai più.
Ogni forma di luce a noi visibile sta scomparendo.
Anche se a volte mi chiedo se si tratti solo di un effetto visivo provocato da questa presenza o se sia
realmente così.
Non lascio questa cronaca come avvertimento.
No,è troppo tardi per quello.
Voglio considerarlo invece come un ultimo pensiero.
L'ultimo che il mio pianeta conoscerà mai.
Noi ci siamo chiesti se fossimo soli e sperduti,ma mai se fossimo al sicuro e ben nascosti.
La realtà è infinita e la nostra capacità di comprensione era decisamente più limitata.
Non avremmo mai dovuto addentrarci nell'oscurità.
Invece avremmo dovuto aggrapparci alla luce e chiudere gli occhi ogni volta che tale desiderio si
palesava nelle nostre menti.
Dovevamo rimanere quieti e tranquilli,mentre invece,come nella nostra natura,abbiamo fatto
rumore.
Con l'avvicinarsi dei minuti finali mi rimane soltanto un'ultima certezza:ora so perché i cieli erano
sempre così silenziosi."
Snoke restò in silenzio e osservò la sfera volante per qualche secondo.
Caladan.
Poco prima dell'alba.
Oul era seduto a terra,a gambe incrociate,al centro della stanza dove erano presenti le 2 scrivanie e
davanti a lui,sul pavimento,si trovava l'oggetto rettangolare munito di schermo e pulsanti.
"Secondo un famoso astrofisico,chiamato ai tempi come la"Morte Vestita di Bianco",se si
considerava il numero di stelle presenti nelle vicinanze dell'impero dell'epoca,tenendo in
considerazione quante di esse erano fornite di pianeti che gli orbitavano attorno e calcolando quanti
di questi ultimi avevano la possibilità di sostenere la vita...ebbene tutto ciò garantiva un numero di
razze sconosciute estremamente alto."disse la voce uscita dall'oggetto rettangolare nero"Molto
superiore a quelle incontrate nei mondi già inseriti all'interno del dominio imperiale
dell'epoca,specie se si considerava che intorno a esso era presente,in tutte le direzioni,un'insieme
molto grande di corpi celesti a pochi anni luce di distanza l'1 dall'altro,cosa molto rara viste le
immense distanze tra un sistema solare e l'altro rilevate nel resto della galassia.
Fino a 10000 specie aliene.
10000.
E ognuna di loro poteva avere la possibilità di colonizzare più pianeti e ogni globo poteva essere
popolato da miliardi di membri pronti a riprodursi e colonizzarne altri.
La zona di galassia intorno all'impero dell'epoca,in parole povere,poteva essere piena di vita.
È l'imperatore Padishan,considerando i precedenti spiacevoli incontri,si interrogò a lungo sulla
questione,ponendosi una principale domanda"E quanta di questa vita sarà amichevole nei nostri
confronti?"
Sapendo che potevano esistere così tante razze ostili l'impero passò secoli terrorizzato nel guardare le zone esterne ai propri confini,dato che da un momento all'altro potevano arrivare delle navi
spaziali nemiche.
I computer al servizio delle più alte cariche imperiali ipotizzarono e simularono virtualmente infiniti
scenari di invasione,mentre i video,pieni di possibili dati sui luoghi del cielo da cui potevano
arrivare gli invasori,spaventavano i cittadini e diventavano sempre più diffusi.
Molti si resero conto di essere stati fortunati ad aver riunificato tutti i pianeti colonizzati e ad aver
distrutto tutte le razze ostili rimaste,senza che nessuno li avesse schiacciati quando ancora erano
deboli e divisi,ma il problema ora erano gli esseri ancora sconosciuti.
E se fossero arrivati da un momento all'altro?
E se fossero stati dotati di armamenti superiori ai loro?
I primarchi affrettarono quindi i loro piani,preparando sistemi di difesa estremamente potenti,con
basi orbitanti attorno ai confini,e colonizzando i primi pianeti intorno agli estremi dell'impero
dell'epoca,poi si spinsero oltre.
Non trovarono mai tracce di vita esterna,ma sapevano che era partito un conto alla rovescia.
Le minacce interne erano state debellate,ma presto avrebbero trovato quelle esterne,in quanto era noto a tutti che dal momento in cui era stata mandata la primissima trasmissione nel vuoto cosmico
quest'ultima avrebbe continuato a vagare nello spazio ad altissima velocità.
Era come una bolla di rumore che si espandeva sempre di più,pronta a essere captata.
Avevano letteralmente urlato in una foresta buia,che,per quanto ne sapevano all'epoca,era piena di
predatori e in quel periodo era già moltissimo tempo che si inviava ogni tipo di segnale da diversi
pianeti.
Avevano acceso moltissime luci che potevano essere viste da civiltà esterne pronte a invaderli.
I pianeti colonizzati avevano passato troppo tempo a lottare tra di loro,ma gli abitanti non
dimenticarono mai la minaccia di potenziali vite esterne,continuando ad allenarsi,a prepararsi e le
guerre tra i mondi interni all'impero fecero da addestramento.
Fu 1 dei primarchi a cambiare tutto,Aurelian.
Lui aveva riconquistato con estrema rapidità moltissimi sistemi che erano stati colonizzati dalle
razze del pianeta imperiale,utilizzando tattiche innovative e il suo genio militare,riunendoli insieme.
Questo primarca iniziò a parlare sempre di più della necessità di prepararsi.
Per lui la migliore difesa era l'attacco,non bisognava aspettare che qualche specie esterna li
invadesse,dovevano essere loro per primi ad arrivare sui loro pianeti,ad armi spianate,mostrando
quanto erano potenti,anche ingannandoli,se necessario,su quanto erano numerosi.
Dovevano spaventarli,così da essere salvi,e da quel momento iniziò la lunga spedizione dei sistemi
solari di Aurelian,con l'obbiettivo di espandere l'impero ed essere pronti ad affrontare qualsiasi
civilizzazione.
I migliori soldati furono addestrati duramente per anni,sotto temperature estreme,con le lacrime,con
il sangue,con armature pesantissime e armi di ultima generazione costate anni e anni di lavoro da
parte di tutti i pianeti uniti.
Dopo questo periodo finalmente la spedizione partì.
Ogni volta le truppe si avvicinavano ai mondi nuovi con gli incrociatori stellari,osservavano
dall'alto,in cerca di tracce di vita,poi sbarcavano,esploravano rapidamente tutto e
successivamente,una volta piantati degli stemmi e costruite delle basi militari,passavano oltre.
Viaggiarono su pianeti brulli e su pianeti ghiacciati e si spostarono da pianeti vulcanici a pianeti
desertici.
Era normale che alcuni mondi fossero disabitati,solo certi luoghi potevano supportare la
vita,eppure,secondo l'equazione del famoso astrofisico,l'impero aveva già visitato un numero
sufficiente di pianeti che ormai,statisticamente,almeno 1 doveva contenere la vita.
Si pensò che forse era sfortuna o forse l'equazione andava presa dal lato meno ottimista.
La spedizione del primarca Aurelian continuò e si intensificò,tanto che vennero prima esplorati 2
pianeti per volta,poi 4 pianeti per volta,dopo di che 8 pianeti per volta e così via.
L'armata imperiale,che ogni anno otteneva nuove reclute dai mondi abitati,venne divisa in tutte le
direzioni cardinali della galassia,verso i sistemi solari più vicini,e mandata a espandere l'impero,ma
per quanto Aurelian cercasse tutti i pianeti erano disabitati.
Ormai stavano andando nello spettro più pessimistico dell'equazione.
Ci si chiese"Se i sistemi solari circostanti sono così vicini tra loro e la vita è così facile da
generare...dove sono finite tutte le forme di vita?"
Alla fine fu proprio la nave spaziale di Aurelian a trovare un pianeta che,finalmente,aveva una
struttura artificiale.
Le navi attraversarono subito l'atmosfera di quel globo e i soldati,ad armi spianate,iniziarono a
perlustrare la zona intorno all'edificio e a creare un terreno sicuro,dispiegando le forze,ma nessuno
uscì dalla fortezza appena scoperta.
I soldati marciarono cautamente al suo interno,ma mai un colpo venne sparato.
La struttura era del tutto vuota e priva di vita.
Non c'erano neanche cadaveri.
Si pensò che forse si trattava di una civiltà estinta,di una costruzione abbandonata di qualche popolo
antichissimo,ma almeno era ufficiale:le popolazioni dell'impero non erano sole nella galassia.
Esistevano altre forme di vita o perlomeno erano esistite.
A quel punto Aurelian intensificò le leggi militari e la richiesta di nuove truppe e munizioni,in
preparazione per la grande guerra che prima o poi sarebbe arrivata.
L'esercito dell'impero,sempre più grande,marciava di pianeta in pianeta e finalmente venne trovata
un'altra struttura artificiale su un nuovo mondo e poi altre ancora,sempre disabitate.
Vennero trovati pianeti pieni di edifici,con strade,canali multipiano,torri e quelle che sembrarono
città,con obelischi e grandi palazzi.
Eppure,come sempre,neanche una forma di vita venne rinvenuta.
Ovunque i soldati cercavano,aspettandosi che i nemici fossero nascosti da qualche parte o che
stessero per uscire dal terreno,mai nulla venne trovato.
Il sottosuolo non aveva tunnel al suo interno.
Vennero trovati decine di pianeti del genere,ognuno di loro totalmente privo di vita,eppure la vita,a
un certo punto,c'era stata.
La spedizione di Aurelian continuò e sebbene per l'esercito non ci fosse molto da fare,tanto che i
soldati iniziavano a rilassarsi e a convincersi che forse non avrebbero mai combattuto,gli archeologi
furono entusiasti,perché potevano esplorare i reperti di civiltà estinte sconosciute,cercando di capire
come vivevano.
Si scoprì che l'astrofisico era stato decisamente troppo ottimista,anzi tutti gli scienziati erano stati
ottimisti.
La vita,fuori dai confini dell'impero,non si sviluppava quasi mai e le poche volte che si sviluppava
era facilissimo che si estinguesse,tanto che l'imperatore stesso cominciò a pensare che la sua civiltà
fosse una vera e propria eccezione.
C'erano pianeti con fossili molto primitivi e basta o mondi con fossili di animali dotati di alcune
tracce di intelligenza e basta.
Il numero di pianeti che effettivamente sviluppavano forme di vita abbastanza intelligenti da usare
utensili era bassissimo e studiando quanto erano lavorate le pietre ci si rese conto che una roccia
affilata era davvero rara.
Come se per ogni centimetro in meno la percentuale di sopravvivenza della specie fosse dimezzata.
Pochissime razze lasciavano tracce scritte o geroglifici e ancora meno erano le specie che
lavoravano il metallo.
All'epoca si pensava che i sistemi solari esterni fossero pullulanti di esseri senzienti che
colonizzavano altri pianeti,invece era un miracolo se arrivavano alle prime industrie.
L'imperatore,a seguito di quelle scoperte,dedusse che la sua era una delle razze più avanzate in
quella zona della galassia,ma in molti iniziarono a chiedersi cosa aveva causato l'estinzione di tutte
le altre specie.
Gli archeologi non lo hanno mai del tutto compreso.
A volte sembrava il cambiamento climatico,in quanto inquinavano così tanto da distruggersi da
soli,tanto che le stime affermarono che 9 specie su 10 subivano questa fine.
Si considerò un vero miracolo il fatto che anche le razze dell'impero non fossero finite nello stesso
modo.
Altri morivano per via di grandi pandemie,che ne decimavano la popolazione,e poi guerre
nucleari,tecnologie autodistruttive,esperimenti scientifici andati male.
Su certi aspetti ricordavano molto alcuni periodi particolarmente negativi dell'impero stesso,tanto
che alcuni mondi all'interno di quest'ultimo avevano fatto la stessa fine.
Quindi non era strano che da altre parti valesse la stessa legge.
Stando agli archeologi molte specie erano diventate molto avanzate,ma erano pochissime e quelle
che ci riuscivano non volevano andare nello spazio.
Politici corrotti,popolazione pigra che non ne vedeva l'utilità e così rimanevano nel loro unico
pianeta e quando quest'ultimo esplodeva o veniva distrutto da un asteroide o quando la stella moriva
l'intera specie si estingueva.
L'esercito del primarca continuò ad avanzare di pianeta in pianeta e Aurelian stesso scendeva a
esplorare,ma ogni volta che trovavano un mondo civilizzato era sempre deserto.
Ogni volta inseguivano tracce di intelligenza,ma trovavano soltanto un gigantesco cimitero,con
satelliti spenti che vagavano da migliaia di anni.
A volte captavano un segnale,lo inseguivano freneticamente,felici di aver scoperto che c'era una vita
oltre a quella nell'impero,una vita a cui potevano fare domande del tipo"Come state?
Chi siete?
In cosa credete?
Dateci una ragione per litigare,per confrontarci,qualcuno di diverso con cui parlare.
Non lasciateci soli."
Questo pensavano i soldati.
Ma arrivati sul pianeta scoprivano che era come un faro che mandava segnali in automatico.
La civiltà si era estinta da tempo,come al solito.
L'impero aveva ormai esplorato 60 sistemi solari e ancora non c'erano tracce di vita,eppure,secondo
la più pessimistica equazione ci sarebbero dovute essere almeno diverse civilizzazioni da qualche
parte.
O almeno in teoria,ma in pratica potevano essere già estinte.
Supponendo che la galassia abbia tante occasioni di ospitare la vita è ovvio che esse non avvengano
nello stesso momento.
Alcune prima,altre dopo.
Alcuni pianeti sono abitabili e altri no.
E poi smettono di essere abitabili perché mutano le condizioni,quindi sembrò possibile che fossero
esistite tante civiltà,ma forse mai abbastanza vicine da conoscersi,almeno in questo settore della
galassia.
L'imperatore infatti,durante i suoi viaggi in gioventù,aveva spesso trovato reperti di razze o tribù già
estinte,collocate su isole desertiche in cui restavano solo tracce archeologiche.
A quel punto si ipotizzò che forse erano esistite civiltà come la nostra,ma ormai si erano tutte estinte
per vari motivi.
E noi eravamo soli.
Nonostante questi dubbi la spedizione continuò.
I soldati erano ormai stanchi e le navi,sempre più ricche e potenti,ormeggiavano silenziose su
pianeti ormai spenti,pieni di obelischi e lapidi innumerevoli,come se l'impero fosse l'ultimo arrivato
a un raduno dopo che tutti sono già andati via.
Alla fine gli archeologi annunciarono un'importante scoperta:avevano trovato gli stessi reperti su 2
pianeti vicini.
Questo significava che almeno una specie oltre noi era stata capace di espandersi e colonizzare un
altro pianeta.
La notizia venne diffusa in pochissimo tempo in tutto l'impero,essendo considerata estremamente
positiva,ma era anche qualcosa di spaventoso.
Se una specie vive su un solo pianeta può estinguersi,ma ora gli esperti dovevano chiedersi come
faceva a estinguersi una razza che aveva vissuto su 2 pianeti diversi.
Alcuni parlarono di una colossale pioggia di asteroidi che aveva distrutto tutto il sistema solare,altri
tirarono in ballo un buco nero passante,altri ancora dissero che forse la stella aveva emesso una
colossale ondata di materia incandescente,ma erano tutte cose molto poco probabili,anche se non
impossibili.
L'impero aveva esplorato ormai 75 sistemi solari diversi,ma la minuscola zona della galassia dove
le varie stelle si trovavano molto vicine tra loro era ancora in gran parte inesplorata e si pensò che
nelle vicinanze doveva esserci almeno un'altra specie ancora in vita,anche se primitiva.
Poco tempo dopo gli archeologi annunciarono di aver trovato gli stessi reperti in 2 sistemi solari
diversi e ciò significava che una di queste specie estinte aveva trovato il modo di colonizzare vari
mondi oltre il proprio sistema solare,esattamente come stava facendo l'impero.
Questo fatto iniziò a rendere gli eventi inquietanti e tutti cominciarono a chiedersi che cosa li avesse
distrutti.
Esistono molti modi per far estinguere dei primitivi,pochi per far estinguere degli evoluti,pochissimi
per far estinguere una specie che colonizza più pianeti nello stesso sistema solare,ma a quel punto ci
si chiese come poteva essere possibile sterminare del tutto una razza che viveva in 2 stelle separate
o più.
Nessuna pioggia di asteroidi e nessun buco nero vagante aveva questo potere,in quanto le distanze
erano troppo grandi.
L'imperatore stesso iniziò seriamente a chiedersi cosa fosse successo,chiamando a raccolta tutti i
suoi scienziati,e in poco tempo venne elaborata la teoria del"Grande Filtro".
Ognuna delle cose che può estinguere una civiltà è un filtro,come ad esempio un
asteroide,l'inquinamento,la stella che cambia e molto altro.
Esiste un'enorme numero di filtri che rendono infinitamente rara la vita intelligente,in quanto essa
richiede molto tempo per svilupparsi e più tempo passa più aumentano le probabilità che un filtro
compaia.
Alcuni filtri sono inevitabili,come l'inquinamento,perché collegati all'intelligenza e ogni specie li
deve affrontare,ma se una razza colonizza tanti sistemi diventa praticamente impossibile
estinguerla.
La teoria del Grande Filtro dice che forse c'è un filtro più grande,che ancora non conosciamo,capace
di far estinguere anche le specie più avanzate.
A quel punto si cominciò a chiedersi cosa sarebbe accaduto all'impero in quel caso.
I soldati iniziarono a essere terrorizzati mentre si guardavano attorno,parlando di come ogni pianeta
esplorato puntava tutti i telescopi ovunque nello spazio,pronto a trovare tracce di qualcosa.
Nessuno ha mai saputo cosa fosse l'oggetto della loro ricerca o che forma avrebbe assunto questo
pericolo mortale che aveva colpito tutti quei sistemi contemporaneamente.
L'impero continuò a colonizzare,anche se il suo monarca iniziava a perdere interesse nella ricerca e
voleva interromperla per mettere fine alle preoccupazioni dei soldati,che scoprivano sempre più
civiltà.
I sistemi solari esplorati si erano rivelati tutti un vero e proprio cimitero.
Alcune civiltà avevano colonizzato decine di pianeti e un paio erano arrivate a 55.
Alla fine venne scoperto un antico impero che sembrava poco più grande di quello attuale e anche
quest'ultimo però,alla fine,era crollato e ogni singolo pianeta mai colonizzato era rimasto svuotato
di ogni traccia di vita,lasciando solo case vuote e tombe.
A quel punto tra i soldati,che erano in preda al panico,si cominciò a parlare di una qualche morte
errante nel cosmo.
Non si è mai scoperto il perché,ma moltissime specie giunte fino a quel punto e superati tutti gli
ostacoli,dopo aver colonizzato lo spazio senza venire distrutte,erano morte,senza lasciare traccia.
Non c'erano prove di alcun combattimento e non c'era nessuna spiegazione razionale.
I soldati imperiali scoprirono moltissime civiltà,tutte concentrate in sistemi solari prossimi tra
loro,ma nessuno ha mai saputo cosa sia successo.
Non sono mai state trovate tracce di lotta o di disastri,semplicemente non c'era nessuno,ma sembra
che gli abitanti di quei luoghi non fossero andati via spontaneamente,dato che le loro cose erano
state lasciate come erano.
Sono stati rinvenuti dei giocattoli e persino antichi resti di pasti consumati a metà,come se fossero
stati presi improvvisamente da qualcosa,sparendo nel nulla.
Non aveva avuto importanza quanto armato e avanzato fosse il rifugio sotterraneo,nulla era
sopravvissuto neanche li dentro.
L'impero si rese conto di essere la prima specie a diventare così espansa e avanzata in quelle zone
della galassia,eppure avevano trovato soltanto cadaveri di pianeti attorno a loro.
Molti scienziati iniziarono a chiedersi cosa fosse questo Grande Filtro,quando colpiva,da dove
colpiva e chi colpiva.
Dai reperti si sa che alcune di queste specie estinte erano in pace e stavano vivendo vite
tranquille,mentre altre erano in guerra,ma non era stato il loro nemico ad averle distrutte.
Questa conclusione venne tratta dal ritrovamento di 2 civiltà vicine in guerra tra loro,come
dimostrato dai relitti,eppure si estinsero entrambe nello stesso momento anche in quel caso.
I mondi capitale di entrambi erano del tutto sicuri e privi di segni di lotta.
Tuttavia gli scienziati riuscirono a comprendere una cosa:la maggior parte dei pianeti,ma non
tutti,poco prima di estinguersi erano diventati bizzarri,tanto che furono definiti come dei mondi
blindati.
Avevano disattivato tutte le comunicazioni,avevano schermato le loro fonti di energia,avevano a
volte ricoperto la loro atmosfera di pannelli per nascondere le loro emissioni,avevano smesso di
trasmettere onde di qualsiasi tipo e le civiltà più potenti avevano persino costruito intere sfere
metalliche intorno alla propria stella,ma non a scopo energetico.
E non avevano neanche intenzione di aumentare ciclicamente la durata di vita del proprio sole,in
quanto quest'ultimo non era prossimo alla fine del suo ciclo vitale.
Era come se volessero nascondere le proprie stelle e non emettere luce.
Era come se tutte queste civiltà si volessero mimetizzare.
Diventare invisibili.
L'impero continuò per molto tempo a chiedersi da cosa volessero nascondersi,ma questo dettaglio
non fu mai scoperto.
Tuttavia abbiamo le prove certe che più una civiltà si è nascosta meglio e più è
sopravvissuta,mentre quelle più primitive sono morte per prime.
Erano passati ormai secoli e anche i primarchi più testardi stavano iniziando ad abbandonare
l'argomento dell'espansione.
Lo stesso Aurelian era ormai stanco della sua ricerca.
I mondi conquistati erano stati definiti dall'imperatore più che sufficienti e statisticamente nelle
vicinanze poteva esserci una sola altra specie vivente e non vi era la possibilità che fosse avanzata,o
avrebbe già emesso dei segnali.
Si giunse alla conclusione che se nei dintorni esisteva un'altra razza in vita era primitiva e non
avremmo potuto comunicare con loro.
Tuttavia le zone più lontane rispetto al centro dell'impero erano oscure,dai segnali nascosti e
disturbati,le stelle erano distanti molti anni luce le une dalle altre e allo stesso tempo enormemente
lontane dall'impero stesso,come se ci fosse una circonferenza di vuoto intorno ai sistemi solari che
attualmente noi abitiamo.
Questa caratteristica è stata definita come il"Bordo"o il"Confine",che ci separa da tutto il resto
dell'immensa galassia.
Molti iniziarono a pensare,dopo aver visto questo limite,che era li che si nascondevano le civiltà
non toccate dal Grande Filtro.
Quest'ultimo mistero non venne mai scoperto,poiché l'imperatore diede ordine di non superare il
Confine,in quanto le distanze tra un sistema planetario e l'altro erano molto più grandi di quelle che
loro si erano trovati di fronte fino a quel momento.
La civiltà dell'impero,ormai desolata,realizzò che non era solo l'unica specie avanzata del proprio
pianeta,ma era l'unica razza avanzata in tutti quei sistemi presenti all'interno del Confine.
Almeno tra quelle vive.
Nonostante ciò ci furono ancora,per molto tempo,diverse teorie sul Grande Filtro.
Alcuni sostennero che fosse colpa dell'impulso mortale,ossia che se una specie arriva così avanti
nell'evoluzione di solito non è erbivora e non è una razza pacifica o dotata di un istinto amoroso,ma
è combattente perché solo così sopravvive.
Forse le cose erano andate in questo modo,ossia i deboli avevano perso,i forti avevano prevalso e
poi,una volta diventati abbastanza potenti,si erano autodistrutti,ma questo non spiegò mai la totale
assenza di tracce di lotta.
Ci si chiese quale arma poteva uccidere ogni forma di vita,di specie diverse che non avevano in
comune malattie o virus,ma lasciare intatti gli edifici e anche dei delicatissimi macchinari.
Si sviluppò la seguente teoria:non molti pianeti sono adatti alla vita,solo pochi sviluppano una
specie intelligente e nella maggior parte dei casi si tratta di una razza pacifica,poi la specie guerriera
annienta le altre e dopo questo si autodistrugge.
Gli scienziati studiarono la storia dei popoli scomparsi e scoprirono che in alcuni casi ci furono
delle guerre tra civiltà.
Quando tutto ciò venne scoperto furono considerati degli stolti,dato che non avevano capito quanto
erano fortunati ad avere incontrato altri esseri viventi,mentre a noi era rimasto poco da studiare.
Un'altra teoria affermava che forse le specie aggressive avevano scoperto una qualche tecnologia
incredibile,che poteva diffondersi in ogni luogo e distruggere,ovunque si trovi,qualsiasi cosa.
Ma a quel punto ci si chiese di nuovo perché colpire solo le forme di vita,lasciando integro tutto il
resto,se poi il mondo conquistato non veniva occupato da nessuno.
Siamo certi che non se ne sono andati volontariamente,questo risultò chiaro da subito,ma neanche
sembravano aver lottato per resistere,come se fossero stati colti di sorpresa e impreparati.
Ci fu chi pensò che fossero stati invasi da una specie così estremamente avanzata,totalmente
avanzata,da poterli distruggere tutti e in qualche modo fare tutto ciò senza toccare gli edifici e i
reperti,senza colonizzare i pianeti.
Tuttavia,dato che i mondi venivano lasciati vuoti,ci si chiese quale potesse essere il loro scopo e
cosa avevano di speciale le forme di vita intelligenti che venivano bersagliate.
L'imperatore,a quel punto,diede ordine di interrompere le esplorazioni,in quanto si era giunti sul
Bordo,e disse che la vita di tutti,da quel momento in poi,doveva concentrarsi su quello che era stato
conquistato.
La maggior parte dell'esercito ubbidì,ma una piccola fazione chiese il permesso di mantenere la
propria posizione per qualche mese,cosa che venne accordata,e successivamente le poche astronavi
rimanenti si diressero verso un pianeta collocato nella parte più esterna,oltre il quale iniziavano le
enormi distanze tra le stelle.
I resoconti dell'epoca affermano che Aurelian scese su quel mondo polveroso,mentre il suo
mantello si agitava al freddo vento e i suoi stivali di metallo calpestavano campi abbandonati alla
neve e alla cenere,esplorando così città immerse nella nebbia.
Si racconta che neanche un soldato lo seguisse,dato che ormai nessuno temeva imboscate.
Il primarca aveva ipotizzato che in qualche modo le civiltà si fossero nascoste,ma non riuscì a
spiegarsi ne perché avessero lasciato tutto,facendo sparire le proprie tracce,ne dove fossero ora e ne
perché avessero lasciato molte cose in sospeso.
Questi aspetti gli fecero pensare che non sembrava per nulla una cosa ne voluta ne naturale,in
quanto delle specie avanzate dovevano pur essere visibili in qualche modo.
Qualcuno tra i soldati,malgrado il divieto di credere in qualsiasi religione diversa da quella
scientifica stabilita dall'imperatore,menzionò alcuni passi del mito delle entità pre esistenziali,1 dei
più spaventosi mai ritrovati sui mondi deserti,che riportava le seguenti frasi:"Se credete che gli
esseri di terra,aria,fuoco e acqua che avete sempre adorato possano salvarvi o sperate che un
qualche aiuto possa giungere da enti sopra la natura di altro tipo siete dei folli!
Esistono cose la fuori che vedono la realtà come se fosse una pergamena su cui poter scrivere."
Invece sembra che Aurelian,per qualche giorno,abbia preso in considerazione la folle teoria di un
attacco legato a piani esistenziali diversi,conoscendo bene che ogni pianeta aveva le divinità
connesse ai 4 elementi della natura,ma notò nuovamente che non c'erano tracce di devastazione e in
aggiunta ogni gruppo di elementali veniva legato solo a popolazioni locali,mai a più pianeti
contemporaneamente.
Fu un periodo duro per l'impero,traducibile con il termine:depressione collettiva.
L'impero intero era depresso.
Si era passati da una fase di paranoia e terrore per le razze esterne a una fase di militarismo e voglia
di conquista,per poi degenerare in una desolazione.
L'impero era solo,separato dalle altre stelle della galassia per mezzo di un cerchio di vuoto dotato di
caratteristiche elettromagnetiche anomale,al cui interno era l'unica civiltà avanzata rimasta,come se
fosse dentro una barca,enorme e vuota,piena di tombe.
Le cronache dell'epoca affermano che,prima di partire da quel pianeta per tornare dall'imperatore e
mettere fine alle sue ricerche,Aurelian abbia inviato un messaggio,diretto verso i mondi posti sul
Bordo che non erano ancora esplorati,di cui è riportato il contenuto:"C'è nessuno qui?
C'è qualcun altro nel Cosmo?"
Questa fu la trasmissione inviata in ogni direzione da Aurelian.
Nessuna risposta.
Il Grande Filtro,nonostante fossero passati secoli,non sembrava voler arrivare e le teorie su di esso
furono presto accantonate.
Gli ultimi a parlarne ipotizzarono che esso fosse in ritardo o che il pianeta imperiale avesse passato
il Grande Filtro senza saperlo in passato,venendo fortunatamente risparmiato.
Tuttavia gli scienziati iniziarono a chiedersi quando ciò fosse successo e nessuno poté rispondere.
Potevano solo continuare a esistere,con l'ansia da un lato a torturarli e con la tristezza dall'altro ad
avvelenarli.
Non si è mai deciso cosa sia peggio:se essere destinati a estinguerci come tutti gli altri,oppure se
essere i soli che sopravvivono,in silenzio,per tutta l'eternità."
Poco tempo dopo.
Il cielo era nuvoloso la luce splendeva appena sull'acqua di un enorme lago.
Dal liquido emerse lentamente un'enorme astronave,di forma rettangolare,composta da metallo
grigio e avente la superficie divisa in rettangoli fusi tra loro.
L'oggetto aveva la parte frontale superiore obliqua verso il basso e formava triangolo,avente la
punta piatta verso il basso,e la parte dei lati più vicina a questa zona era obliqua in avanti.
Oul,che si trovava su una collina vicino al mare,aveva il ginocchio destro a terra e,con la mano
destra,strappò dell'erba dal suolo,iniziando ad osservarla.
Alla sua sinistra c'era una zona con dell'acqua e oltre era presente un monte.
Oul si alzò lentamente e camminò,osservando un altro mezzo immenso che usciva dalle acque.
L'oggetto era rettangolare,grigio,con la superficie divisa in rettangoli uniti tra loro,e le pareti laterali
erano oblique verso l'interno,restringendo le dimensioni dell'oggetto nella parte inferiore.
La parte frontale dell'astronave era triangolare,con 2 protuberanze,a forma di mezza cupola,poste
sulla zona inferiore dei lati,vicino alla facciata frontale.
La zona inferiore di queste cupole era piatta e all'interno aveva una seconda cupola,da cui usciva
una protuberanza cilindrica.
Il bordo superiore di questi mezzi aveva un'incavatura triangolare,posta al centro e sulla zona
posteriore,ai lati,c'erano 2 enormi placche triangolari,aventi la punta piatta verso il basso e gli
spigoli piatti e contenenti una placca trapezoidale ciascuno,che arrivavano fino ai lati della facciata
posteriore del mezzo.
La zona più bassa e stretta dell'astronave era di colore blu spento.
Jakla,che indossava di nuovo il lungo abito verde con il simbolo giallo al centro,era in un'enorme
ambiente esagonale.
Davanti a lei c'era un'entrata circolare,posta su un muro rettangolare,avente 2 colonne ai lati e 2
travi,rettangolari,orizzontali e parallele,poste sopra l'apertura.
Oltre le colonne era presente una parete,avente un'incavatura,sia a destra che a sinistra,rettangolare
e nera,dopo di che c'erano 2 mura oblique verso l'esterno,dotate di grandi incavature
rettangolari,dentro cui era posta un'apertura circolare,dotata di una grata metallica,ciascuna,e oltre
essere era presente un tessuto rettangolare,dai bordi bianchi e dall'interno nero,avente il simbolo
degli atreides all'interno e dotato di una punta triangolare in basso.
Il pavimento su cui si trovava Jakla era liscio,molto largo e scuro,con 4 colonne,grigie,lisce e
rettangolari poste in parallelo,aventi ciascuna una parte,posizionata poco sotto la metà,più stretta del
resto.
Davanti alle 2 colonne più interne c'erano 2 rettangoli di cemento,con sopra 2 vasi scuri,la cui parte
inferiore era cilindrica,con una base circolare più larga del resto,e connessa a un ovale nero,avente
un cilindro al centro della parte superiore.
Oltre questa fila di colonne ce n'erano altre 2,poste davanti a una grande scalinata,i cui gradini
erano disposti in modo da riprodurre la forma di un mezzo esagono e si connettevano lateralmente
ad altre scale uguali.
Sul pavimento sopra le scale c'erano diverse casse di legno e di plastica scura,con vari soldati che le
trasportavano fuori dall'ambiente.
Eto arrivò alle spalle di Jakla e mise la mano destra sul retro del collo.
Oul camminò su una spiaggia bianca,avente la parte più vicina all'acqua piena di pietre,con degli
scogli posti in mezzo al liquido,più qualche masso sulla sabbia.
Alle sue spalle,sulla destra,c'erano delle scogliere rocciose,ricoperte di erba verde scuro e
marrone,mentre a sinistra erano presenti delle colline,poste in lontananza.
In cielo c'erano 3 astronavi rettangolari,che si stavano dirigendo lentamente verso le nuvole.
Oul arrivò in una zona della spiaggia piena di grosse pietre con dell'acqua in mezzo e immerse la
mano destra nel liquido,toccando la sabbia,poi girò la mano verso di se.
FLASHBACK
VOCE NARRANTE DI OUL
"Molti sono i segreti di questo mondo."
Notte.
Oul,che indossava la tuta aderente gialla e blu,si trovava in un terreno verde e a qualche centinaio di
metri da lui era presente un muro circolare,alto 10 metri,con delle entrate trapezoidali,poste dentro
porzioni di muro,della stessa forma,più alte del resto.
All'interno della parete circolare c'era una struttura nera a cupola,leggermente ovale,con un cilindro
posto in cima.
Intorno alla base della costruzione si vedevano anche delle punte verticali,che si connettevano ad
altri edifici,la cui luce illuminava il terreno.
"Non credere di essere integrato."disse una voce mostruosa nella testa di Oul"Loro avranno sempre
paura di te.
Saranno sempre insignificanti in confronto a te."
In quel momento dei nuvoloni rossastri e scuri si formarono sopra la struttura.
"Cosa?..."disse Oul e il quel momento degli immensi fulmini colpirono la costruzione,provocando
un'esplosione che squarcio persino il muro esterno e incendiò gli edifici interni.
Oul mise la mano destra davanti a se,poi guardò sbalordito l'incendio e le costruzioni distrutte.
"E non sarai tu a fare questa scelta."disse la voce mostruosa nella sua testa"Loro la faranno per te.
Il padre viene temuto.
Il figlio viene temuto."
VOCE NARRANTE DI OUL
"Complotti continui."
Poco dopo.
Un'astronave identica a quella pilotata da Da era nello spazio e si stava dirigendo verso un globo
grande qualche centinaio di metri,circondato da 1 scudo energetico trasparente e composto da
esagoni dai lati celesti.
Al di sotto della barriera c'erano piante di ogni genere e colore,di cui alcune erano alberi e altre
erano dei fiori immensi.
In una zona c'era anche una massa immensa di radici nere,intrecciate tra di loro,che usciva dallo
scudo energetico.
Intorno al piccolo globo era presente un anello di metallo grigio,la cui superficie era divisa in
rettangoli uniti tra loro e una parte di esso era avvolta dalle radici nere,che in una zona formavano
una ramificazione,scura e spoglia,diretta verso l'esterno.
Ai lati della sfera erano presenti altre 4 circonferenze identiche,di cui 2 da una parte e 2 dall'altra,di
cui quelle più vicine alla struttura sferica erano le più grandi e quelle più distanti le più piccole.
Sulla circonferenza maggiore posta a destra c'erano altre grosse radici nere che ne avvinghiavano
una parte.
VOCE NARRANTE DI OUL
"Assassini dietro ogni angolo e in ogni stanza."
L'astronave si avvicinò alla barriera energetica,si atterrò sopra e la zona immediatamente sottostante
si aprì,permettendo al mezzo di entrare.
VOCE NARRANTE DI OUL
"E alleati potenti."
Poco dopo Oul,che era in mezzo all'intricata vegetazione,giunse davanti a una scalinata di pietra
irregolare,obliqua verso l'alto,che conduceva a un trono scolpito malamente nella roccia.
L'oggetto aveva la parte per sedersi rettangolare e connessa ai braccioli,che erano obliqui verso
l'esterno e pieni di crepe e parti mancanti.
La parte più esterna di questi ultimi era del tutto irregolare e obliqua verso il basso e l'esterno.
Lo schienale del trono era pieno di crepe,con i lati,obliqui verso l'interno,del tutto irregolari e divisi
in 2 livelli sottili,posti sia a destra che a sinistra,di cui i più esterni erano i più bass interni i
più alti.
La parte centrale di questa zona della sedia era triangolare e con la punta piatta,spaccata in obliquo
sul lato destro,e sulla superficie piena di crepe era presente un'incisione che raffigurava questa
porzione del trono.
La scalinata rocciosa aveva i lati a zig zag composti da pietre incastonate tra di loro e con la parte
più esterna coperta di erba verde,gialla e arancione.
Sul lato sinistro c'erano 2 grandi fiori,di cui il primo,che era posto più in alto,aveva la base coperta
da foglie verdi e la zona superiore cilindrica,formata da petali viola,ovali,verticali
e appuntiti,con un buco in cima,che dava su un interno giallo,mente il secondo,che era come il
primo,aveva la zona superiore più aperta verso l'esterno.
Poco sotto il primo fiore c'era un tronco secco,avente diverse punte,di varie dimensioni,poste nella
zona inferiore e dirette verso l'esterno,che si dirigeva prima verso l'esterno,poi si curvava verso
l'alto e andava in obliquo verso l'interno.
A metà del tronco c'erano dei funghi parassiti di colore blu e viola,e la parte superiore era del tutto
spoglia.
Poco prima del secondo fiore c'era un altro albero,dal tronco cilindrico,sottile e
ondulato,avente,nella zona inferiore,2 ramificazioni che ruotavano intorno al corpo centrale
dell'oggetto,di cui la prima terminava poco oltre la base,mentre la seconda formava un lungo
filamento,attorcigliato intorno al tronco,che raggiungeva cima piena di foglie.
Dal lato destro della scalinata uscivano altri 2 alberi,simili al secondo posizionato a sinistra,con la
base piena di cespugli verdi e con un fiore identico a quelli cilindrici dalla parte opposta,ma con i
petali verdi.
Sui gradini c'erano anche 2 piccolissimi cespugli ingialliti,di cui il primo era alla destra del
trono,mentre il secondo era posizionato sul penultimo gradino a sinistra.
Alla base della scalinata c'era Snoke,che indossava un copricapo marrone,di forma ovale e con la
parte superiore curva,la cui superficie era solcata da linee che andavano da sinistra a destra,mentre
la parte frontale aveva delle incavature dirette in avanti.
Dalla zona posteriore dell'oggetto scendeva un lungo tessuto marrone,rettangolare e lungo fino
all'altezza della vita.
Il volto,il collo e la parte centrale e superiore del petto dell'essere erano scoperti,ma la zona tra le
spalle e la gola era coperta da 1 spesso tessuto marrone spesso,avente i bordi interni ed esterni giallo
ocra,che arrivava fino a metà bicipiti e formava un colletto circolare alto quanto la metà del
collo,che circondava la parte posteriore e le zone laterali di quest'ultimo,curvandosi verso il basso in
obliquo sul davanti e unendo entrambe le 2 parti al centro dei pettorali.
La superficie di questa corazza marrone aveva 3 linee gialle per lato,oblique verso il basso e
l'interno,che terminavano,unendosi,all'altezza dello stomaco,dove erano posti i bordi inferiori e
obliqui verso il basso e l'interno di questo tessuto.
Dalla parte inferiore,frontale e centrale della corazza marrone partiva un lungo tessuto rettangolare
e sottile,dai lati giallo ocra,lungo fino all'altezza delle ginocchia,che passava sotto una cintura
marrone e rettangolare,avente una placca rettangolare grigia al centro.
Da sotto questa cintura partiva un tessuto rettangolare marrone,dai lati giallo ocra e obliqui verso
l'esterno,passante sotto il tessuto centrale più piccolo,che era leggermente più lungo,e terminante
con una punta a triangolo rettangolo.
Sotto questo secondo tessuto ce n'era un altro tessuto rettangolare marrone,con i lati giallo ocra,più
grande e lungo degli altri 2 e terminante quasi all'altezza delle caviglie.
Al di sotto di questo abito marrone era presente un lungo abito verde,che arrivava fino a terra e le
cui maniche erano tirate indietro fino quasi all'altezza del gomito.
Davanti a Snoke erano presenti degli scheletri,spezzettati e sparsi sul prato,e poco oltre erano
presenti dei rami,filamentosi e neri,intrecciati in orizzontale tra di loro.
Su alcuni di questi rami erano presenti dei filamenti verdi,attorcigliati tra di loro,che si univano in
un unico punto terminante con un'apertura dotata di una serie di tentacoli verdi,disposti in
cerchio,da cui fuoriusciva una seconda pianta,che aveva un bozzo ovale alla base,un corpo
conico,diretto verso l'esterno,con 6 filamenti,diretti verso l'alto,successivamente curvi verso
l'interno e formanti una membrana verde superiore,posizionati sulla cima,che era dotata di
un'apertura circolare.
Snoke mandò gli avambracci verso l'esterno,tenendo le mani aperte e con i palmi verso
l'alto"Ragazzo mio."
Oul si avvicinò a Snoke che lo abbraccio,poi lui gli toccò le braccia con le mani.
"Sono così compiaciuto che tu sia venuto da me."disse Snoke.
"Ho assistito...a qualcosa di strano."disse Oul facendo un passo indietro"E volevo parlartene."
"Ma certo,camminiamo."disse Snok iniziarono a passeggiare su un sentiero in mezzo a un
prato,dove c'erano delle zone con grandi cespugli e fiori rossi immensi.
"Una tempesta sbucata dal nulla,che si è formata in pochi secondi."disse Oul"Ha distrutto la
struttura vicino a dove mi trovavo con dei fulmini immensi...e subito dopo è svanita."
"Hmh..."disse Snoke facendo entrare in contatto il palmo della mano sinistra con quello della mano
destra e mettendo entrambe davanti al petto.
"Ma la cosa più strana è il modo in cui sono caduti quei fulmini."disse Oul"Tutti concentrati
soltanto in quella zona.
Snoke,non hai idea di quello che hanno fatto a quell'edificio."
"Non è di questo che devi preoccuparti,Oul."disse Snoke"Considera invece quello che avrebbero
potuto fare a te se fossi stato nelle vicinanze."
"Non c'è da preoccuparsi,le mie doti fisiche sono elevatissime."disse Oul.
"Ma non sappiamo fino a che punto lo sono."disse Snoke"E fino a quando non lo avremo del tutto
scoperto è bene non correre rischi.
È vero,forse saresti sopravvissuto senza danni e ciò avrebbe forse comportato la scoperta pubblica
delle tue abilità...oppure saresti morto folgorato.
E riguardo quel piano di cui abbiamo discusso?"
"Uccidere mio padre?"disse Oul.
"Esatto."disse Snoke.
"Penso che lo farò quando sarà il momento."disse Oul.
"Non parlarne con tanta spensieratezza."disse Snoke"Il governatore Eto non morirà
facilmente,altrimenti sarebbe già stato eliminato."
"Spensieratezza?"disse Oul"Sto costantemente cercando di recitare al meglio la parte del figlio
fedele.
Non vi è alcuna spensieratezza,è una cosa molto complicata che richiede costante attenzione.
Niente di tutto questo è facile,Snoke."
"Ovviamente,ragazzo mio."disse Snoke"Non volevo offendere.
Mettiamo da parte tuo padre per ora.
Egli ha occupato fin troppo la tua vita.
Dimmi...quando sarai libero...cosa farai?"
"Stavo pensando...ai cavalieri di Ren."disse Oul.
FINE FLASHBACK
Al tramonto Oul era sempre sulla spiaggia e osservava il sole mentre calava verso l'orizzonte.
Snoke era seduto sul suo trono nello spazio e la sfera volante era davanti a lui.
"Procedi con la lettura delle nuove traduzioni."disse Snoke.
"Eseguo."disse la voce uscita dalla sfera"Gli elementali sono morti.
Quando le principali religioni adoranti gli esseri di terra,aria,fuoco e acqua caddero,a seguito delle
guerre tra credenti e atei,fu questa la frase sulla bocca di tutti.
In un certo senso avevano ragione.
Si sbagliavano sulla data,ma avevano ragione.
Alla fine dei nostri tempi gli dei sono morti davvero.
E non nel senso metaforico per come veniva inteso all'epoca.
Non in una nuova visione del mondo.
Non come un simbolismo riguardo la sconfitta dei principali credo.
No.
Gli elementali,alla fine,sono morti per davvero.
Il mio compito di scrittore e storico è quello di raccontare per chi verrà,se mai ci sarà
qualcuno,come siano andate le cose,ponendo gli avvenimenti per come li ho vissuti sulla mia pelle.
Avvenne tutto poco alla volta.
Fummo miopi a non cogliere i segnali per tempo,ma d'altra parte non avremmo in alcun modo
opporci agli avvenimenti che seguirono.
Non so dire quanto tempo sia trascorso e in effetti oggi non ha nemmeno più senso misurare il
tempo.
Potrebbe essere stato ieri come 10000 anni fa.
Non posso saperlo.
L'ordine e le regole che permettevano al nostro Universo di esistere,o almeno alla parte di esso dove
ci troviamo,si stanno disfacendo una dopo l'altra.
Se oggi posso ancora scrivere è perché da qualche parte...non posso nemmeno più dire qui o li...alla
pari del tempo anche lo spazio è in disfacimento entropico e non ha senso sostenere di essere in un
luogo.
Io posso scrivere perché da qualche parte esiste ancora un brandello di ordine e lo userò fino a
quando mi sarà possibile.
All'inizio della decadenza,così venne denominato questo periodo,avvennero le prime avvisaglie.
Come avvenne in tutti i grandi disastri i primi ad avvertirne gli effetti furono gli animali.
In tutto il mondo le bestie assunsero comportamenti innaturali.
Mansueti erbivori da cortile iniziarono ad attaccare e a volte sbranare i loro stessi simili,i pesci
saltavano sulle spiagge in cerca di aria,i vari animali da compagnia divoravano le loro stesse
carni,storni di uccelli,senza guida ne direzione,collidevano tra loro e le creature della notte uscivano
dalle loro tane,in un disordine immorale dove nessuno sapeva in che direzione volgere lo sguardo.
All'inizio si pensò a un'epidemia o a un virus,ma fu presto chiaro a tutti che quello che stava
accadendo non poteva essere spiegato.
Quando anche i membri della mia stessa specie iniziarono a perdere il controllo e ad esplodere in
attacchi di follia la civiltà smise di essere quella che conoscevamo.
Famiglie intere venivano sterminate dai loro congiunti,nelle fontane iniziò a scorrere il sangue di
folli che si mutilavano da soli,i notabili della società si rotolavano nel fango dei loro stessi
escrementi e gli scienziati condividevano le loro abitazioni con delle bestie.
L'intero pianeta venne risucchiata nel proprio peggiore incubo.
Quelli che sopravvissero più a lungo al declino crearono piccole colonie dove difendersi e cercare
di capire che cosa fosse e come uscire da tale situazione,ma fu inutilmente.
Piano piano ogni cosa che consideravamo impossibile,inaccettabile e incredibile divenne realtà
sotto i nostri occhi.
La nostra piccola luna sparì dal cielo.
Qualcuno disse che era precipitata laggiù,nell'oceano.
Poi iniziò a piovere resina incandescente da un cielo senza nuvole,le montagne vennero spazzate via
da un soffio di vento e le imponenti costruzioni di metallo,vanto della nostra civiltà,si sciolsero,in
maniera simile al ghiaccio,causando roboanti crepitii ed esplosioni.
Fu quando i cadaveri,completamente privi di anima,iniziarono muoversi e a strisciare sui muri,o
attraverso i muri,che finalmente ci rendemmo conto di cosa stava accadendo.
Non c'era nessuna speranza,nessuna salvezza.
Fino a quel momento avevamo sperato in una via di scampo,in una possibile soluzione a tutto
questo,ma quando anche gli oggetti inanimati iniziarono a contorcersi,gemere e
gridare,letteralmente gridare,capimmo che eravamo tutti perduti.
Vidi i migliori di noi,i capi del popolo,cedere alla stessa follia che avevano combattuto con
orgoglio.
Vidi i più forti piangere fino a strapparsi gli occhi con le proprie mani ed esseri che credevamo
esistere solo nel regno delle follie prendere vita.
Madri che generavano figli con creature di sangue,senza lacrime ne paura.
Io non so quanto resisterò,ne se il mio resoconto sarà mai letto da qualcuno,però scrivere queste
poche righe mi hanno aiutato a non pensare al mio costante tormento e alle miliardi di vite e alle
schiere di mondi straziati che si intrecciano davanti ed intorno e dentro i miei occhi.
La cosa peggiore è che la nostra sofferenza,il nostro dolore e la nostra follia non finiranno con la
morte.
L'ho già visto.
Ci aspetta un incubo folle che non avrà mai fine.
Fine delle traduzioni."
Snoke rimase in silenzio per qualche secondo"Dobbiamo cercare di approfondire quanto c'è di vero
nei documenti che stiamo traducendo e se si tratta di un qualcosa che potrebbe accadere ancora."
Tempo dopo.
L'immensa astronave cilindrica arrivò davanti ad Arrakis e un'enorme moltitudine di astronavi
rettangolari uscirono da esse,dirigendosi verso il pianeta desertico.
VOCE NARRANTE FEMMINILE
"Ecco.
La profezia dei fremen,che secondo le leggende fu riferita a loro dai chitauri.
Qualcuno verrà presto.
Una voce verrà da un altro mondo.
Il Lin a Gablig...portatore della guerra maledetta che infiammerà l'intero Universo e getterà tutti
nella tenebra eterna."
A terra,in mezzo alla sabbia,c'erano centinaia di individui umanoidi coperti completamente da
lunghi abiti grigi,aventi 2 buchi per gli occhi.
Davanti alla massa di individui,a distanze regolari,erano presenti dei soldati atreides,schierati in fila.
Il mezzo che Oul aveva visto uscire dall'acqua atterrò sulla sabbia e a metà del lato inferiore di
quest'ultimo iniziò a scendere una rampa rettangolare,davanti alla quale si pararono 5 soldati
atreides,di cui 3 avevano la pelle rossa e gli altri la pelle arancione.
La rampa toccò la sabbia davanti a un lunghissimo tappeto rettangolare,di colore verde e con i bordi
d'oro,avente al centro il simbolo della casa Atreides,dipinto di giallo.
Oul,che indossava la tuta aderente,di colore giallo e blu,e aveva l'oggetto metallico che emetteva lo
scudo sulla zona esterna dell'avambraccio sinistro,si trovava in una grande stanza buia all'interno
del mezzo,circondato da soldati atreides,di cui alcuni avevano la pelle rossa e altri la pelle giallo
ocra,indossanti una corazza bianca e grigia.
La testa dei guerrieri esca scoperta con anche buona parte del collo,ma la base di quest'ultimo aveva
un colletto metallico,obliquo sui lati e circolare sia davanti che dietro,che circondava la gola.
Lo spazio tra le spalle e il collo era grigio e le spalle erano coperte da una grande placca
bianca,avente la parte frontale piatta e obliqua verso il basso,mentre i lati si dirigevano verso il
basso e l'interno in obliquo,arrivando alle estremità del petto,dopo di che si dirigevano verso l'alto e
l'interno,terminando in modo curvo sulla zona superiore del petto,vicino al centro,mentre il lato
iniziale di queste placche aveva il centro incurvato verso l'interno.
Al di sotto di questa placca c'era un tessuto grigio,che copriva anche le braccia,sulla parte esterna
dei bicipiti c'era una placca,a forma di mezzo esagono,bianca,era presente una seconda placca,dello
stesso colore,avente la zona superiore a cupola,sulla zona esterna degli avambracci,connessa agli
arti da una cinghia nera,e c'era anche una terza placca,posta sui polsi,avente il bordo superiore,sopra
cui era inserito l'oggetto che emetteva lo scudo energetico,leggermente curvo verso l'alto e quello
inferiore a forma di mezzo esagono,connessa agli arti mediante una cinghia nera,
Le mani erano coperte da dei guanti grigi,fusi con il tessuto sulle braccia,aventi una fascia
orizzontale più chiara sulle nocche.
Il petto e la pancia erano coperti frontalmente da una corazza bianca,avente un'incisione,che dava
sul tessuto grigio sottostante e posta al centro dei pettorali,che aveva la parte inferiore quadrata e
quella superiore a trapezio.
Dai lati della zona dove iniziava il trapezio partivano 2 linee,incise nel metallo,oblique verso il
basso e l'esterno,che poi andavano in obliquo verso l'alto e l'esterno.
Poco sotto i pettorali era presente un'incavatura rettangolare,con una placca grigia,di forma
rettangolare e con un'incisione della stessa forma al centro,posta dentro di essa,mentre sui lati,alla
stessa altezza,c'era un'apertura verticale,sia a sinistra che a destra,da cui fuoriusciva una cinghia
marrone,diretta in obliquo verso il basso e l'esterno all'inizio e poi diventava orizzontale.
Da sotto questa cinghia,sia a destra che a sinistra,fuoriuscivano 2 placche,sia a destra che a
sinistra,di cui la più vicina alla parte frontale del corpo era rettangolare per il primo tratto e poi
diveniva obliqua verso l'esterno,mentre la seconda era rettangolare.
Al di sotto della placca quadrata grigia sotto i pettorali ce n'era una seconda identica e intorno ad
entrambe c'erano 2 linee verticali,bianche e rettangolari,scolpite nel metallo.
Alla stessa altezza della seconda placca rettangolare,dai lati,partiva un'altra cinghia marrone,diretta
in orizzontale verso l'esterno.
All'altezza della vita l'armatura bianca diventava orizzontale frontalmente,mentre sui lati andava in
obliquo verso l'alto e poi verso il basso,fino a tornare orizzontale sul retro.
Dalla parte orizzontale e frontale della corazza usciva una placca trapezoidale,con la base
minore,che era più spessa del resto, diretta verso terra,avente gli spigoli piatti e dotata di
un'incavatura rettangolare al centro.
Da sotto la corazza usciva un corto gonnellino grigio,diviso in 2 parti da una spaccatura,verticale e
laterale,posta,sia a destra che a sinistra,sulla zona esterna,avente la parte frontale centrale dotata di
una protuberanza rettangolare.
Le gambe erano coperte da dei pantaloni grigi e spessi,aventi una placca ovale,con il lato frontale
piatto,posizionata sulla zona esterna delle cosce,più delle ginocchiere dello stesso colore e 2 placche
rettangolari bianche,messe una sull'altra e di cui quella superiore era più larga di quella
inferiore,messe sulla parte frontale delle caviglie.
I piedi erano coperti da delle scarpe nere.
Al centro della prima fila di soldati erano presenti Eto e Gar,che era alla sinistra di
quest'ultimo,mentre alla destra del governatore era presente Jakla,indossante un lungo abito
arancione,lasciante scoperte le braccia,aventi una rete dorata formante delle figure romboidali,e le
mani,e avente la testa coperta da un velo dello stesso colore.
Dietro Jakla c'erano altre femmine dello stesso colore.
"Attivate lo scudo."disse Gar e tutti ubbidirono,toccando la placca sull'arto sinistro.
Jakla strinse la mano destra del governatore poco dopo.
Gar sfogliò un minuscolo libricino,dalla copertina arancione,con le pagine aventi delle scritte dello
stesso colore.
Una parte rettangolare del muro davanti ai soldati iniziò ad aprirsi,abbassandosi verso l'esterno,e
Eto guardò dietro di se,voltandosi a sinistra,e osservò Oul.
"Nei miei polmoni l'aria del tempo che soffia oltre la sabbia che cade."disse Gar e la porzione di
muro toccò la superficie della rampa,abbassandosi del tutto.
Oltre il lunghissimo tappeto erano presenti diverse file di soldati,di cui alcuni di quelli della prima
avevano tra le mani delle aste verticali nere,con in cima un tessuto rettangolare verde,con il simbolo
della casa Atreides,di colore giallo,dipinto al centro.
Eto iniziò a scendere insieme agli altri,poi cominciò a camminare sul tappeto,mentre Gar si fermava
all'inizio di quest'ultimo e osservava i soldati.
Oul guardò alla sua sinistra e vide le altre astronavi atreides,disposte in parallelo con la sua,da cui
stavano scendendo altre truppe.
Tra un mezzo e l'altro c'era una fila di soldati con l'asta avente il tessuto rettangolare in cima.
"Tuf!"disse Oul che corse in avanti e abbracciò Tuf,che li attendeva vicino alla fine del tappeto e
alla cui destra,poco dietro,era presente un soldato dalla pelle rossa.
"Giovane governatore."disse Tuf "Com'è trovarsi su un nuovo mondo?"
"Interessante come minimo."disse Oul e gli altri li raggiunsero.
"Mio signore."disse Tuf chinando la parte superiore del corpo in avanti.
Eto gli diede un piccola pacca sulla spalla destra,mediante la mano sinistra"Come va,vecchio
amico?"
"La mia avanguardia ha reso sicura la città."disse Tuf."Stiamo ancora lavorando su dei punti
critici."
Eto annuì e passò oltre.
Tuf fece un inchinò a Jakla"Mia signora."
VOCE NARRANTE FEMMINILE
"Con Jakla su Arrakis fu fortificato il sistema benegersserit che prevedeva di impiantare leggende
attraverso la missionaria protettrice diede i suoi frutti.
Si era già potuto apprezzare la saggezza che aveva contribuito a disseminare nell'universo
conosciuto un singolo tema profetico a protezione del benegesserit,ma mai si era vista una
combinazione così perfetta tra individui e preparativi.
Le leggende profetiche avevano attecchito su Arrakis al punto di conservare intatto ogni simbolo
originale.
Oggi in generale si ammette che le abilità latenti di Jakla erano state grossolanamente
sottovalutate."
Poco dopo il gruppo passò davanti alla folla di esseri umanoidi con lunghi abiti grigi.
Gli individui iniziarono ad alzare le braccia e ad urlare delle frasi"LIN A GABLIG!
LIN A GABLIG!
LIN A GABLIG!
LIN A GABLIG!
LIN A GABLIG!
LIN A GABLIG!"
Oul iniziò a guardare la folla e lo stesso fece la madre.
VOCE NARRANTE FEMMINILE
"Il primo giorno che Oul mise piede su Arrakis con la madre la folla che era presente sul
posto,ricordando la leggenda e la profezia,si azzardarono a gridare"Voce da un altro mondo".
Ma per alcuni quelle grida erano più una domanda che un'affermazione,poiché essi potevano
soltanto sperare che egli fosse colui che era stato annunciato in tale modo.
La loro attenzione era stata attirata anche dalla madre,perché avevano sentito dire che era una
benegesserit.
Ed era evidente,ai loro occhi,che non poteva essere una coincidenza.
I 2,accompagnati dalle altre figure femminili,che erano alle loro spalle,e scortati da dei soldati,che
erano davanti,si diressero verso una zona dove erano presenti dei mezzi volanti,di colore verde
scuro,poggiati a terra,disposti in una fila parallela.
Queste astronavi avevano la parte frontale allungata,con la punta piatta,obliqua verso l'alto.
Il lato inferiore della cima dei mezzi era obliquo verso il basso e dietro sulla prima parte e poi curvo
verso dietro,per poi diventare orizzontale,formando la parte inferiore dei veicoli,mentre quello
superiore era orizzontale e triangolare,nella parte iniziale,poi c'era una zona,di forma semi
circolare,diretta verso l'alto in obliquo e poi una parte triangolare,con la punta diretta verso dietro.
Il muso dei mezzi era dotato di 2 vetrate laterali,di cui una a destra e una a sinistra,aventi il lato
frontale obliquo verso il basso,quello superiore e quello inferiore erano orizzontali e quello
posteriore era obliquo verso l'alto fino a congiungersi a quello superiore.
La parte superiore del muso dei mezzi aveva un'altra vetrata,di forma triangolare e avente la cima
piatta,che era dotata di una linea metallica circolare,posizionata a metà,da cui partivano 2 linee
oblique,dirette verso l'esterno,che arrivavano fino alla zona obliqua verso l'alto e curva.
Le zone laterali dei veicoli erano rettangolari e lisce,con un'apertura rettangolare,che dava su una
superficie metallica grigia,sopra cui erano posizionate 2 mezze sfere,di colore verde scuro,da cui
usciva una protuberanza cilindrica ciascuna,divisa in 2 parti connesse da un grosso bullone,che si
connettevano ciascuna a una grande elica,avente il lato inferiore orizzontale,mentre quello superiore
era obliquo verso l'alto all'inizio,poi diventava orizzontale e andava in obliquo verso il basso alla
fine,terminando in modo piatto.
Sopra queste braccia meccaniche laterali ce n'erano altre 2,identiche.
Dalla parte posteriore dei mezzi uscivano 4 protuberanze metalliche,di cui 2 erano davanti e 2 erano
dietro,di forma rettangolare,dirette in obliquo verso l'esterno e terminanti con una placca
rettangolare orizzontale,dalla cui superficie partivano 2 travi metalliche,oblique verso
l'alto,connesse alle protuberanze a cui erano attaccate.
La parte posteriore dei veicoli aveva una lunga punta rettangolare,terminante con il lato superiore
più lungo dell'altro.
Oltre questi mezzi,a centinaia di metri di distanza,era presente un enorme struttura
trapezoidale,composta da pietra grigia,e a sinistra c'era un lunghissimo muro obliquo,avente delle
aperture,rettangolari e sottili,vicino alla cima.
Tuf condusse Jakla e Oul davanti alla parte posteriore di 1 dei mezzi aventi le 2 vetrate laterali,che
aveva una rampa,componente una sezione della zona posteriore,obliqua verso il basso e toccante
terra,poi si fermò e Oul si mise alla sua sinistra.
"È un benvenuto ingannevole."disse Tuf "Seguono le regole dei loro vecchi padroni,obbligo di
presenza.
I mala'kak si fanno amare così."
Tuf porse la mano destra,Jakla la afferrò con la sua mano destra e salì sulla rampa.
Eto e Gar camminarono rapidamente davanti a dei soldati schierati in rettangoli di 16 file,ognuna
contenente 12 soldati,di cui quelli nella prima fila tenevano le aste verticali con lo stemma della
casa Atreides.
"ATREIDES!"urlò Gar e i soldati ripeterono la stessa parola,alzando il braccio destro verso il cielo.
Oul,Jakla erano all'interno del mezzo con le vetrate laterali,sui sedili posteriori,mentre Tuf e un altro
soldato,dalla pelle gialla e indossante una tuta aderente grigia,sedevano ai posti frontali.
I sedili erano di metallo verde scuro,con lo schienale verticale e curvo in cima.
Le vetrate laterali,che erano in orizzontale iniziarono ad abbassarsi tornando verticali.
"Vi portiamo al riparo dal sole."disse Tuf,che era seduto a destra"Il calore uccide in questo posto."
Jakla,che era seduta a sinistra,si tolse il velo e Oul iniziò a guardarla.
Le protuberanze laterali del mezzo si diressero verso l'esterno,mettendosi in orizzontale,e
cominciarono a muoversi su e giù velocemente.
Gli altri veicoli iniziarono a fare lo stesso poco dopo.
"Il popolo ci indicava."disse Oul"Cosa urlavano?"
"Lin a gablig."disse Jakla"La voce di un altro mondo.
È il loro nome del messia.
Il kwisatz haderach è ormai entrato a far parte della cultura popolare di questo mondo."
"E lo considerano veramente come lo ritenete voi?"disse Oul.
"La maggior parte di loro si."disse Jakla"Ci furono...delle...diciamo eresie,ma furono represse e
sconfessate.
Comunque...la mano del benegesserit è inconfondibile."
"Semina superstizione."disse Oul"Indottrina la gente con la versione che decidono di dargli."
"Prepara il terreno,Oul."disse Jakla"Questo popolo aspetta da molto tempo che arrivi lin a gablig.
E in te loro...vedono i segni."
Oul guardò davanti a se e verso il pavimento"Vedono ciò che gli è stato detto di vedere.
Percepiscono la realtà nel modo in cui gli è stata fatta percepire."
"Come tutti,ragazzo mio."disse la voce di Snoke nella testa di Oul.
Tuf toccò,con la mano destra,una piccola placca circolare posta dietro il suo orecchio"Siamo
pronti."
Le piccole astronavi decollarono e iniziarono a passare sopra una zona piena di piccole colline
rocciose e irregolari,avente,ai lati,montagne molto più alte.
Poco dopo i mezzi arrivarono in una grande valle,circondata dai monti,dove era presente una città
protetta da un muro,intersecante,sulla destra,una grossa protuberanza rocciosa e avente le estremità
attaccate ai monti.
Davanti alla muraglia era presente una fila di grosse placche trapezoidali,messe in orizzontale.
Il muro era composto da un unico blocco di metallo grigio,con delle protuberanze,rettangolari e
trapezoidali,sia sulla parte esterna che su quella interna e oltre esso era presente una città i cui
edifici,che erano di varia altezza e lunghezza,erano uniti tra di loro,formando un'intricata rete
geometrica,sui cui erano presenti anche delle linee ferroviarie.
Erano presenti anche delle costruzioni trapezoidali,poco più alte delle altre,e sulla sinistra c'erano
delle 4 alture rocciose,del tutto irregolari e unite tra loro.
Nella zona più distante dal muro era presente un grande edificio,di pietra chiara,avente la base
rettangolare e i lati obliqui verso l'interno.
La parte frontale aveva un lato più lungo degli altri,le cui estremità erano oblique verso il basso e le
cui zone laterali,oblique verso l'interno,erano solcate da aperture verticali.
A metà di questi ultimi era presente,sia a destra che a sinistra,una placca rettangolare,messa in
obliquo sulla parte superiore e avente la superficie solcata dalle aperture verticali,che copriva solo
la metà superiore,superandola in altezza,mentre su quella inferiore era presente una piccola placca
quadrata,posta sotto la placca rettangolare,oltre la metà di quest'ultima,e la cui superficie era liscia.
Dietro le placche rettangolari superiori era presente una zona rettangolare,il cui lato esterno era
obliquo verso il basso e solcato dalle incavature verticali,connesso,sulla zona più interna,a delle
zone piramidali,dalla cima piatta,collegate a loro volta a una parte rettangolare e centrale,collocata
al centro della struttura e occupante tutta la parte centrale di quest'ultima.
Questa zona aveva i lati obliqui verso l'interno ed era divisa,da 3 aperture parallele al lato
frontale,in 4 porzioni rettangolari,dai lati obliqui.
La facciata frontale aveva un'apertura,sottile e orizzontale,posizionata in alto e intervallata da
colonne interne,sotto di essa era presente una seconda apertura rettangolare,più grande e
verticale,messa al centro,che arrivata a metà si espandeva verso l'esterno,formando un foro
quadrato,e poco sotto diventava ancora più larga,formando un'apertura rettangolare,sulla zona
finale.
Dalla parte inferiore dell'apertura rettangolare fuoriusciva una lunga protuberanza
rettangolare,molto lunga,che si divideva in 2 parti parallele dopo poco,avente la superficie
composta da molte placche,di varia forma e dimensione,incastonate tra loro.
La metà inferiore di ognuna delle 4 parti in cima alla struttura,sia a destra che a sinistra,era
connessa a una fila di cubi,con sotto un'altra fila di strutture di pietra,di forma rettangolare,messa
intorno alla prima.
Le 4 porzioni rettangolari e le 2 file di placche erano poste al centro di una grande base piatta e
rettangolare,la cui superficie esterna era solcata dalle aperture verticali,dotata di lati minori forniti
di un'incavatura rettangolare e centrale,posta sia a destra che a sinistra,avente l'interno dotato delle
aperture verticali e parallele,
Questa base poggiava su una seconda,identica,che a sua volta era posta su una terza,priva
dell'apertura rettangolare centrale.
Il lato posteriore della struttura era uguale a quelli laterali.
"Il muro scudo."disse Tuf"Protegge la città dal clima.
E dai vermi."
VOCE NARRANTE FEMMINILE
"La casa Atreides prese il controllo di Arrakis in brevissimo tempo.
Si sapeva che i kree,precedenti tiranni di Arrakis,avrebbero lasciato dietro di loro molti guerrieri
suicidi.
Gli Atreides raddoppiarono la sorveglianza."
Poco dopo Eto era dentro l'apertura orizzontale posta sulla parte alta della facciata frontale e davanti
a lui era presente un muretto,che gli arrivava a metà pancia,fatto di pietra,liscio e rettangolare.
Alle sua destra era presente Gar e dietro i 2 erano posti 3 grandi rettangoli di pietra,formati da
4 blocchi rettangolari ciascuno,alti fino al soffitto e aventi le facciate laterali,che erano molto più
piccole di quelle frontali e posteriori,dotate di una placca metallica,avente 4 incavature circolari
incise a distanze regolari.
Davanti e dietro a ognuno dei 4 blocchi di pietra era posto un soldato.
Entrambe le lune erano visibili in cielo,malgrado fosse pieno giorno.
"Quello grande qui lo chiamano la"Mano degli Dei".disse Gar.
"Beh...la Mano degli Dei si sta abbattendo sulle nostre comunicazioni."disse Eto mettendosi davanti
agli occhi un binocolo nero,tenuto con entrambe le mani,avente una sola apertura sottile e
frontale"Che silenzio."
"Già...preoccupa anche me."disse Gar.
I soldati fecero ruotare le placche rettangolari,chiudendo tutti gli ingressi tranne 1.
Eto indicò,con la mano sinistra,una zona della città"Li c'è lo spazio porto..."
Lui indicò davanti a se,con la stessa mano"...quel pennacchio di polvere è la raffineria di spezia...i 2
punti più vulnerabili.
Dobbiamo proteggerli.
Senza raffinare spezia e spedirla su altri mondi...siamo morti."
"Mio signore."disse un soldato e Eto si girò verso destra"Il sole e troppo alto.
Dobbiamo chiudere le porte."
Eto annuì e usò nuovamente il binocolo"Che dicevano di questo luogo nefasto?"
"Qui ci si lava con la sabbia,mio signore."disse Gar"Dicevano questo."
"Dicevano questo."disse Eto annuendo.
Tuf era in corridoio largo 2 metri,avente la parte inferiore delle pareti marrone,mentre la zona
superiore,che era obliqua verso l'interno,era di colore marrone scuro,con
strisce,irregolari,orizzontali e larghe,di colore nero.
In quel momento nell'ambiente venne udita una voce maschile"Ogni singolo soldato sarà
responsabile della conservazione dell'acqua.
La nostra sopravvivenza come esercito operante dipende solo dall'osservanza delle regole per
conservare l'acqua.
Ricordate l'acqua è vita."
Un soldato,dalla pelle gialla,raggiunse Tuf poco dopo"Per quale ragione lo scudo non è ancora
alzato?"
"Abbiamo dovuto neutralizzare un altro ordigno di sabotaggio."disse il soldato"Credo che ora lo
scuso si alzerà."
"Capisco."disse Tuf e l'altro andò via,poi il mentat colpì,con la mano sinistra,la parete e pensò"Li
scoprono con troppa facilità questi ordigni di sabotaggio."
Pochi secondi dopo l'intera città venne avvolta da 1 scudo energetico rettangolare,di colore
azzurro,che divenne trasparente poco dopo.
In un'altra zona c'era una grande stanza rettangolare,dalle pareti di pietra,avente il muro a sinistra
composto da una grata di metallo,dotata di buchi ovali e fornita di protuberanze orizzontali,dotate di
lati curvi verso l'esterno,poste dentro ogni apertura,con davanti delle colonne rettangolari,formate
da blocchi di pietra.
Davanti alla grata erano presenti degli individui completamente coperti da lunghi e larghi abiti
grigi,neri o marroni,dotati di cappuccio.
Alcuni di questi esseri erano in ginocchio,con un libretto tra le mani e la testa china,mentre altri
erano divisi in 2 file parallele.
Alcune di queste figure erano dei fremen e stavano guardando verso l'esterno,dove c'era un enorme
cortile rettangolare,dal suolo sassoso e completamente piatto,dove erano presenti 2 file parallele di
10 alberi,alti 10 metri,dal tronco cilindrico e con enormi foglie sulla cima,di cui una era posizionata
da una parte e una dall'altra.
La parte iniziale di questo cortile era connesso all'enorme struttura avente 4 parti in cima,mentre i
lati erano formanti da lunghe placche di pietra,dai lati obliqui verso l'interno e aventi una linea
orizzontale incavata a metà di essi,da cui porgeva,sulla zona iniziale,una
placca,rettangolare,orizzontale e sospesa a 4 metri dal suolo,avente la parte più esterna obliqua
verso il basso.
Le grate rettangolari erano posizionate in alcune zone della sezione inferiore dei lati.
Oul camminò,con le braccia dietro la schiena,verso una delle 2 file di alberi e davanti ad alcune di
queste piante c'era un fremen,indossante un copricapo,di colore giallo spento e più alto del
capo,che copriva la parte posteriore e laterale della testa,le spalle e la zona iniziale della schiena.
Il bordo superiore del copricapo era curvo e andava in obliquo verso il basso lateralmente,fino alla
base del collo.
I lati del viso erano coperti da un tessuto grigio,aderente alla guance.
Indossava un aderente vestito grigio,avente dei guanti di gomma,avente un'apertura all'inizio della
gamba destra e lungo fino alle caviglie,più dei pantaloni grigi e dei sandali marroni.
Nella mano destra aveva una lunga asta metallica avente la cima a cupola marrone,diretta verso il
basso,con dentro dell'acqua.
Vicino alla pianta era presente un secchio ovale,di legno,con 2 linee metalliche,nere,rettangolare e
parallele,di cui una era messa in alto e una in basso,e l'oggetto poggiava su una placca circolare,di
legno,avente 4 piccole gambe rettangolari,disposte a intervalli regolari.
"Salve."disse Oul facendo un cenno al fremen,con la mano destra.
"Non si dovrebbe uscire a quest'ora del giorno."disse il fremen che finì di versare l'acqua alla base
dell'albero,poi si chinò nuovamente,mettendo la cima dell'asta nel secchio.
"Loro sono usciti."disse Oul indicando,con la mano destra,gli esseri dietro la grata e l'altro guardò
verso la zona dove lui aveva indicato.
"Ah...pellegrini fremen."disse l'individuo tornando al suo lavoro"Loro non temono i colpi di
calore."
"Non credevo di trovare piante di questo genere qui."disse Oul che toccò la pianta,con la mano
destra.
"Oh...non sono indigene."disse il fremen che toccò l'albero davanti a se,con la mano destra"Non
sopravviverebbero senza di me.
Ognuna di queste,ogni giorno,beve quanto berrebbero 5 adulti.
20 alberi."
Il fremen guardò Oul"100 vite."
"Non dovremmo rimuoverle?"disse Oul"Risparmiare acqua?"
"No no no..."disse il fremen mandando il braccio sinistro verso l'esterno"Sono sacre.
Un sogno antico."
FLASHBACK
Snoke e Oul erano ancora nella struttura circolare posta nello spazio,su un tronco,dalla superficie
avvitata,di colore nero,messo in orizzontale,lungo 11 metri e curvo verso il basso alle estremità,che
erano connesse al terreno.
Vicino alla metà di quest'ultimo,a destra,erano presenti 2 rami,corti e spezzati,di cui 1 era posto
sopra e 1 sotto,quasi nello stesso punto..
Il terreno al di sotto della parte orizzontale del tronco era marrone,con moltissime ossa,di varia
forma e dimensione,più un cranio di un rettile gigantesco,posto vicino all'estremità sinistra
dell'oggetto,mentre poco prima della metà,sulla destra,erano presenti i resti di un fiore
gigante,ormai del tutto anneriti.
Intorno a questa porzione di terreno era presente un grande prato rigoglioso.
Sulla destra erano presenti enormi cespugli,alti fino a 8 metri,con un fiore,di colore rosso,avente dei
petali immensi,disposti in cerchio e dotati di una sola fila,e una seconda circonferenza di petali
verdi,messi intorno alla zona centrale gialla della.
Poco dietro a questa pianta ce n'era una seconda,avente un gambo,cilindrico e verde scuro,diretto
verso l'alto e curvo verso destra,che si divideva in 2 parti,aventi in cima 2 fiori diversi,di cui quello
a destra aveva dei petali triangolari,orientati verso l'alto,verdi esternamente e viola internamente,più
una parte interna viola,mentre l'altra punta aveva delle spine molto lunghe,disposte in cerchio e
dirette verso l'alto,con al centro una massa di bozzi verdastri.
Poco dietro l'estremità destra del tronco nero era presente un gigantesco fiore,più alto di
quest'ultimo,avente il gambo composto da una zona centrale con dei filamenti vegetali,di varia
grandezza,posti sia sulla sua superficie sia a poca distanza da esso,che si connettevano alla cima,che
era dotata di 5 file di petali,verdi e triangolari,di cui le prime 3,che erano le più grandi,puntavano
verso l'esterno,mentre le 2 più interne erano orientate verso l'alto.
La zona centrale era gialla e ricoperta di sottili punte,dello stesso colore,dirette verso l'alto.
Dietro questa pianta ce n'erano altre 3,di cui 2 erano composte da un cilindro marrone,molto largo e
solcato da linee orizzontali,messo in obliquo e avente un'apertura circolare in cima,da cui uscivano
5 tentacoli,aventi la parte esterna verde e la zona interna,che era fornita di punte,di colore viola
chiaro,mentre la terza era identica a una delle piante avente la zona superiore divisa in 4 parti
presenti nella zona del trono,ma molto più grande.
Dietro la parte sinistra del tronco era posto un enorme albero secco,con il busto,largo e avvitato su
se stesso,che si dirigeva verso l'alto per una prima zona,poi si curvava verso destra,facendo uscire
dalla parte a sinistra un ramo,largo e rinsecchito,diretto verso l'esterno nella prima zona,che era
circondata da punte di legno di varia dimensione e lunghezza,poi si curvava verso l'alto e
l'interno,dividendosi,sulla cima,in tanti altri rami,molto sottili e intricati.
La parte a destra si dirigeva verso l'esterno,poi verso l'alto e si divideva in vari rami,contorti e
lunghi,di cui un gruppo era a destra e un altro a sinistra.
"Ti piace questo luogo,Oul?"disse Snoke tenendo le mani incrociate all'altezza della pancia.
"È...interessante,Snoke."disse Oul.
"Sono veramente affezionato."disse Snoke"Gli esseri che lo hanno costruito stavano cercando di
incanalare il pre esistenziale Tenebra in esso."
"Cosa?"disse Oul.
"Non ne hai mai sentito parlare?"disse Snoke"Non mi stupisce.
Sono storie,o meglio dire leggende,che risalgono alla preistoria di pianeti da tempo disabitati.
È stato detto che le entità pre esistenziali,chiamate anche come entità cosmiche,sono i più antichi
esseri esistenti,essendo state generate prima dell'inizio della creazione e hanno partecipato alla
formazione dell'Universo,abitandolo prima di ogni cosa.
Si dice che alcuni di loro siano coinvolti nella creazione di oggetti estremamente potenti,chiamati
gemme dell'infinito,durante o prima della creazione.
Vengono detti essere antichi e potenti oltre la comprensione dei mortali,degli dei elementali e delle
varie entità di altri piani esistenziali,venendo considerati come miti anche dalle specie più
antiche,compresi degli esseri definiti come i cosmici celesti o celestiali.
Tuttavia si pensa che la maggior parte di loro sia rimasta non rivelata."
"Non sono particolarmente religioso."disse Oul.
"Neanche io,anzi l'esatto contrario."disse Snoke"Tuttavia la cultura mi interessa,perché essa è
potere,e chi controlla la cultura,specie la religione,ha il potere.
Tu vorresti saperne di più?"
"Va bene...ascoltare dei racconti non nuoce a nessuno."disse Oul.
"Concordo."disse Snoke"Stando ai racconti le entità pre esistenziali sono state generate dal Nulla
Vivente,indicato con le 4 enigmatiche lettere YHWH,responsabile della nascita di tutto ciò che
esiste,anche se qualche versione successiva affermò che si erano auto create o che provenissero
dall'uomo cosmico,che invece,nei racconti più antichi,corrisponde con 1 di loro,anche se collocato
al di fuori degli universi materiali e delle dimensioni non visibili.
Si dice siano del tutto svincolati dallo spazio e dal tempo,trascendendo la vita e la morte ed
esistendo al di la di concetti duali,come bene e male,luce e buio,esistenza e non esistenza.
Vengono descritti come astrazioni di concetti che pevadono tutte le strutture dimensionali e tutti gli
universi materiali della creazione,oltre ad esistere al di fuori di essa.
Alcuni li definirono come dimensioni vive o stati dell'essere coscienti,dato che comprendevano tutta
la realtà e i concetti presenti in essa,tanto da diffondere l'idea che le loro manifestazioni nei regni
inferiori fossero semplici ombre del loro vero io persino dagli elementali.
È come se quello che venisse visto di loro fosse solo una forma vuota del loro vero se,esistente in
un luogo dove i vincoli di spazio e tempo non esistono a nessun livello.
Tutto ciò li ha presentati come potenti oltre ogni comprensione.
Le leggende affermano ripetutamente che non importa quanto si è o si diventa potenti,è impossibile
raggiungere il loro livello,indipendentemente dal tempo e dai tentativi che vengono fatti.
Le personificazione di terra,aria,fuoco e acqua vengono descritti come del tutto insignificanti e
indifesi,come bambini che giocano con il fango.
Stando ai racconti i pre esistenziali possono creare del nulla e distruggere la materia su scale quasi
infinite,manipolare i concetti e le leggi che governano la realtà materiale e le dimensioni
spirituali,nonché riformarsi anche se subiscono una morte concettuale assoluta.
Per di più sono vengono considerate in grado di influenzare interi universi e cancellarli senza
sforzo.
E ora arriviamo a quello di cui stavo parlando poco fa.
Tenebra viene presentata come un pre esistenziale estremamente potente e incarnante l'oscurità
infinita che precede la creazione stessa.
Descritta come 1 degli esseri più potenti mai esistiti,pare che potesse surclassare i suoi altri
fratelli,con l'eccezione di Ayin,l'Ombra,l'Uovo Cosmico e YHWH."
"Ci sono delle rappresentazioni?"disse Oul.
"Si e di vario tipo."disse Snoke"A volte viene descritta come una massa sconfinata di oscurità
vivente e senziente,capace di manifestarsi contemporaneamente su vari piani
dell'esistenza,distinguibile al buio a causa di un colore leggermente più chiaro dal nero assoluto."
Snoke mandò l'avambraccio sinistro verso l'alto,aprendo la mano e mandando il dorso leggermente
verso sinistra,e dalla vegetazione dietro di lui emerse un groviglio di decine di tentacoli neri,solcati
da linee orizzontali,avvitati su se stessi e diretti verso l'alto.
"Questo era lo scopo principale di questo luogo."disse Snoke che mandò la testa leggermente a
sinistra e ruotò la mano sinistra.
I tentacoli si aprirono rivelando che al loro interno era presente 1 scheletro umanoide.
"Ed ecco i risultati che hanno ottenuto."disse Snoke"Vedo cosa ha portato loro la volontà di
sovvertire le leggi naturali?"
Poco dopo Oul stava scendendo i gradini di una scala di pietra e dietro di lui c'era Snoke,che aveva
le mani incrociate all'altezza della pancia.
I lati della scala erano coperti di pietre e oltre c'era la vegetazione.
A destra era presente un grosso fiore,dotato di molti petali rossi,di forma triangolare,disposti in più
file e il cui centro non era visibile,con un piccolo cespuglio poco sotto di esso,mentre a sinistra era
presente un altro fiore,più grande dell'altro,avente i petali,di forma triangolare e obliqui verso il
basso,di colore blu spento e aventi un filamento,dello stesso colore,uscente dalla cima di ognuno di
loro,più una zona centrale,di colore rosso scuro,circondato da dei petali,di colore giallo
spento,diretti verso l'esterno.
Il gambo di quest'ultima pianta era coperto da piccoli frutti,di colore verde,di forma sferita.
"Mi avevi chiesto dei cavalieri di Ren."disse Snoke.
"Pensavo...pensavo che potrei apprendere da loro."disse Oul.
"Si...forse i cavalieri sarebbero un'ottima tappa nel tuo viaggio."disse Snoke"E c'è molto altro che
posso insegnarti.
In fondo...quando sarai libero non ci sarà motivo per te di seguire la via che è stata tracciata dai tuoi
genitori."
Snoke si sedette sugli ultimi scalini poco dopo e allungò il braccio destro,tenendo la mano
aperta,verso un fiore,posto tra delle rocce oblique verso di lui,avente 4 file di petali tentacolari,con
la parte inferiore blu ceruleo e la zona superiore gialla e dotata di 2 file parallele di punte.
Dal centro dell'oggetto uscirono fuori dei sottili tentacoli rossa,insieme a delle piccole bolle gialle.
"Ma devo dirlo...Oul Atreides...il discendente del governatore di Arrakis?"disse Snoke"Forse i
cavalieri potrebbero non essere interessati a lui."
Oul lo guardò per qualche istante"Io odio quel nome."
Snoke si alz ripresero a camminare,passando tra la vegetazione.
Alla sinistra Snoke erano presenti 2 cespugli,aventi delle grandi foglie verdi,mentre alla sua sinistra
c'era un altro cespuglio,dalle foglie piccole,dalla cui parte superiore usciva un groviglio di tentacoli
scuri,aventi la superficie solcata da linee orizzontali.
Alla sinistra di Oul era presente una pianta cilindrica e marrone,dalla cui cima uscivano 6 tentacoli
grigi,curvi verso il basso,cilindrici e aventi la superficie solcata da linee orizzontali,che si
curvavano verso il basso e l'interno.
Poco oltre questa pianta c'era una massa di tentacoli verdi,aggrovigliati su se stessi,da cui usciva
fuori un fiore,i cui petali rosa erano triangolari e diretti verso l'interno,più altri petali,aventi una
punta superiore,messi intorno alla zona centrale e diretti verso l'interno.
Alla base della pianta era presente un enorme fiore,con dei petali viola,triangolari e curvi verso
l'alto,con un centro a cupola,rosso scuro,avente la superficie solcata da linee che si connettevano a
una punta conica al centro della parte superiore.
Sul terreno c'erano delle rocce,di varia forma e dimensione,sparse in varie zone.
"Oh?"disse Snoke incrociando le mani all'altezza della pancia"Perché?
Il tuo nome è molto importante."
"È proprio per questo,Snoke."disse Oul"Atreides...un nome molto conosciuto.
Tutti si aspettano che io sia un rappresentante di quel nome.
Io non l'ho mai voluto.
E mio padre...noi sappiamo che lui non è il mio vero padre.
Lui è una menzogna."
Oul mandò l'avambraccio verso l'alto e chiuse il pugno"OGNI COSA È UNA MENZOGNA."
In quel momento arrivò un macchinario,mobile e grigio,alto un metro.
L'oggetto era triangolare,dagli spigoli uscivano delle protuberanze triangolari,oblique verso
l'esterno e con la cima piatta,che toccavano terra,tenendo la base dell'oggetto leggermente
sollevata,e la cima del macchinario era circolare e piatta.
"Trasmissione in arrivo da Ux,sire."disse una voce uscente dall'oggetto meccanico.
"Capisco."disse Snoke guardando l'oggetto,che era alla sua destra"Digli che qualunque cosa sia
dovrà attendere.
Sono nel mezzo di una conversazione molto importante."
"Aggiorno."disse l'oggetto meccanico.
"Di chi sta parlando?"disse Oul"Chi è Ux?"
"Ah...non sarò l'essere più socievole della galassia,ma non sei il mio unico conoscente,Oul."disse
Snoke mettendo le mani incrociate all'altezza del petto,poi si avvicinò e gli toccò il collo,con la
mano destra"In ogni caso...non parliamo più delle bugie.
Quale è la verità,amico mio?
Quale è il tuo vero nome?
I cavalieri vorranno un nome degno se vorrai essere con loro e un giorno guidarli.
È la via della corretta devianza.
La devianza dalle menzogne.
Quando avrai abbracciato del tutto quella via tu diverrai il tuo vero te."
Snoke spalancò le braccia,mandò gli avambracci verso l'alto e l'esterno,aprendo le mani verso
l'alto"Io non sono nato Snoke.
Io sono diventato Snoke."
Snoke indicò Oul,con la mano sinistra"Tu chi diventerai?"
Oul guardò verso sinistra.
"Oh si."disse Snoke"Lo vedo nella tua mente.
Questo è un bene.
Molto bene."
"No."disse Oul"È sciocco.
Una cosa che pensavo quando ero piccolo.
Visioni.
Niente di più."
"Proprio per questo è importante."disse Snoke che mandò il braccio destro verso l'esterno,aprendo
la mano verso il suolo e dal basso si alzarono dei tentacoli neri,che sollevarono 1 scheletro,tenendo
le ossa le une vicino alle altre"Il pensiero dei bambini è il più puro.
Loro non sono stati soggetti agli inganni.
Loro sono chi sono.
Vicini alla natura.
Primitivi per certi versi e spontanei.
Come i predatori,Oul.
Come i predatori.
Essi deviano dalla loro civiltà,ma poi vengono reindirizzati e ingannati.
E quando tu chiamerai te stesso con il tuo vero nome vedrai la verità.
Esso rappresenterà quello che tu vorrai fare e ciò che sei nel profondo.
La parte di te stesso che vuoi tenere nascosta."
I tentacoli stritolarono le ossa.
"La parte che tutti vogliono sopprimere."disse Snoke che incrociò le mani all'altezza del
petto"Forse un giorno tu lo farai.
L'impero udirà il tuo nome e ti vedrà per ciò che sei.
I cavalieri di Ren potrebbero essere un passo per quella via.
Cercano sempre esseri potenti per farli unire ai loro ranghi.
Ma ti avverto...il prezzo per essere ammesso è alto."
"Non importa."disse Oul"Lo pagherò.
Un giorno mi dirai dove si trovano e io andrò da loro.
Mi fornirai la loro ubicazione?"
Snoke mise l'avambraccio destro in orizzontale,tenendo la mano aperta,e un teschio umanoide,con 3
orbite,si sollevò da terra,restando sospeso a mezz'aria"No,localizzare i cavalieri sarà compito tuo.
Un modo per dimostrare a te stesso di essere degno di te stesso.
Cercherai tutto ciò che è conosciuto su di loro,utilizzando la tua intelligenza.
E li troverai.
E quando li troverai,amico mio,non dovrai mai fallire.
Non esitare.
Non mostrare pietà.
Tu sarai con loro...o non sarai nulla."
FINE FLASHBACK
Oul sospirò e guardò nuovamente le piante.
Snoke era ancora seduto sul trono fluttuante nello spazio e la sfera voltante era davanti a lui.
"Comincia pure."disse Snoke.
"Il testo inizia con una specie di riflessione."disse la voce uscita dalla sfera"E vi sono forse cose
peggiori dell'entropia per il Cosmo stesso?
Non ho mai desiderato vedere la fine,eppure,ora che la vedo,non ho più alcuna paura.
Ciò che si palesa davanti ai miei occhi non dovrebbe essere contemplato.
Come hanno potuto gli antichi elementali permettere che si verificasse una tale blasfemia?
Forse Akatoph,l'Araldo del Mattino,era dormiente?
La colpa è per caso del Signore del Sapere,S'Aghatoth?
Che abbia commesso un fatale errore di calcolo?
Il Re del Sole,Sol'Pharazor,non è riuscito,con il suo immenso potere,a impedire che ciò
accadesse?
Gli ultimi momenti di innocente ignoranza li trascorsi come spettatore del crollo della realtà.
Dal cieco quale ero vidi il tutto diventare il nulla,prima che ogni cosa piombasse nella decadenza.
La quiete regnava nel Cosmo.
Ogni cosa andava per il giusto ordine.
I popoli crescevano e cadevano.
Le nazioni si scambiavano il dominio nel tempo e gli elementali osservavano il trascorrere delle ere.
Nessuno avrebbe potuto predire la caduta,ma,come tutti sappiamo,essa era inevitabile.
Tutto ebbe inizio a seguito di inspiegabili avvenimenti cosmici.
Alcune stelle iniziarono ad avere una gravità anomala.
Varchi rossi nello spazio tra i sistemi solari si aprivano e,dopo aver rigettato enormi quantità di
radiazioni,si richiudevano.
Il tempo,su alcuni pianeti,divenne più veloce nello scorrere.
Si raccontava di intere civiltà scomparse nel nulla e a volte di interi pianeti svaniti.
Non era raro che un viaggiatore spaziale si imbattesse in un pianeta fantasma,presente sulle mappe
cosmiche,ma di fatto inesistente.
E non furono solo le civiltà e i mondi a scomparire,ma addirittura c'era chi parlava di interi sistemi
solari.
Alcuni tra questi pianeti furono ritrovati in tutt'altro luogo rispetto alla propria posizione originaria.
Altri mondi,semplicemente,svanivano nel nulla.
Non solo nei cieli,ma anche sulle terre si verificavano di queste oscure meraviglie.
Vulcani dormienti da millenni si attivavano all'improvviso,trascinando intere città nell'oblio.
Catene montuose si innalzavano fin troppo velocemente lungo l'equatore di alcuni mondi.
Nuvole di polvere e cenere oscuravano la luce solare.
Non passò molto tempo prima che si manifestassero,oltre ai già irrazionali avvenimenti
naturali,fenomeni di inspiegabile pazzia collettiva o di singoli individui.
Masse di centinaia di individui venivano ritrovate a vagare senza meta e senza ragione per
sconfinati deserti di sabbia e detriti.
Viaggiatori spaziali si lasciavano scivolare nel buio cosmico tra i pianeti e tra i sistemi
solari,abbandonando ogni speranza di ritornare dalla tenebra immensa.
Città intere venivano stranamente abbandonate da tutti gli individui dello stesso sesso o della stessa età.
La più grande migrazione della storia avene qualche mese fa.
Miliardi di individui,provenienti da vari mondi,si diressero verso un'oscura coordinata.
Si diceva che su quel freddo mondo,orbitante intorno a una fioca nana bianca,erano stati ritrovati i
resti della più antica civiltà di questa porzione di galassia.
Le loro mitologie,una volta decifrate,furono giudicate alquanti singolari.
Parlavano di entità astratte e persino concettuali che niente avevano a che vedere con le
personificazioni di terra,aria,fuoco e acqua dei vari mondi.
Le migliori menti lavorarono assieme per cercare di trovare delle spiegazioni a questi eventi,ma
nessuno riusci a risolvere gli innumerevoli misteri che si verificavano in tutto il cosmo.
Eppure la caduta verso l'entropia non era finita.
I suicidi aumentarono vertiginosamente.
Gli individui sembravano colpiti da una sorta di apatia,che rendeva tutti più tristi e insofferenti.
Quando il sole tramontava era possibile udire urla agghiaccianti infrangere il silenzio della notte.
Correva voce di incubi orribili,troppo vividi per essere relegati alla sfera dei sogni.
Da quel momento furono in molti a sfuggire dal sonno.
Si sussurrava di strane congerie composte da blasfeme lingue,che,pulsanti e vibranti,sembravano
gemere immonde parole nelle menti dei sognatori.
Fu in quei giorni così bui che iniziarono ad apparire le peggiori empietà che occhio razionale avesse
mai visto.
Da pianeti lontani giunse voce di strane creature che affermavano di essere profeti antichi che si
rivelavano come messaggeri della fine.
Su alcuni mondi si raccontava di eccezionali prodigi,come la resurrezione dei morti,la comparsa di
ombre rosse vaganti nei pressi dei luoghi bui o l'acquisizione di coscienza da parte di intelligenze
artificiali.
Alcuni di noi decisero di interrogare chi i profeti blasfemi,chi i morti,chi le criptiche intelligenze
artificiali riguardo i misteriosi avvenimenti.
L'unica risposta che ottenemmo in seguito alle nostre molteplici domande fu che gli elementali
erano caduti.
Dopo alcune settimane di fatti straordinari e dubbi incominciarono i giorni oscuri.
Furono le stelle le prime ad andarsene.
Quasi una decina di soli si spensero,lasciando nel buio e nel gelo interi ammassi celesti.
Si aprirono giganteschi buchi neri e fratture rosse nello spazio tempo presso i cieli di molti mondi.
Persino le forze fondamentali stesse cominciarono a collassare.
La gravità non agiva più secondo un senso logico e ciò portò molti pianeti e flotte spaziali alla
deriva.
Ed ecco,mentre la realtà si disgregava tutta,la decadenza giunse sul cosmo e lo avvolse.
Noi che prima non sapevamo cosa stesse accadendo venimmo illuminati da un'improvvisa
rivelazione,combaciante con le traduzioni dei miti della civiltà più antica,
Ci apparve ovvio dunque quello che avveniva intorno a noi,quando lei si mostrò a noi.
Molti non ressero la sua vista e si accasciarono a terra urlando di disperazione,altri vennero
direttamente assorbiti verso la sua essenza.
Le menti mortali si piegarono e si spezzarono davanti al Non Dio.
L'entropia maligna e perversa chiamata Ayin.
Quando la sua essenza ci avvolse tutti acquisimmo la conoscenza dei pre esistenziali e del loro
creatore,Yahweh.
Vedemmo le azioni del pre esistenziale Yang,di Yin e di tutte le principali astrazioni concettuali.
A nessuno però venne dato a sapere come Ayin fosse riuscita a fare questo alla realtà,senza che
Yang intervenisse,ne perché alcuni pre esistenziali fossero negativi e altri positivi.
Sapevamo solamente che era qui e questa porzione dello spazio stava collassando sotto di lei.
Ora che ammiro con i miei occhi mortali la bellezza e la perfezione della fine assoluta non posso
non desiderarlo.
Adesso che vedo la nostra Salvatrice non posso non invocare il suo nome e chiedere la
purificazione.
Ayin ascolta le nostre preghiere e ci guida nel disordine entropico del Cosmo.
Non più inattiva essa crea e plasma la sua realtà.
E io,pur sapendo che la mia anima verrà seviziata e torturata per sempre,benedico questo nuovo
iniziò.
L'inizio di una nuova realtà dalla forma di un'empia sostanza rossa ed estremamente calda."
Passarono alcuni momenti di silenzio.
"D'ora in avanti devo controllare che non vi siano anomalie cosmiche come quelle descritte da
questi testi e nel caso dovessero iniziare a manifestarsi..."pensò Snoke"...dovrò spostare il Suraz nel
Flusso delle Stringhe,abbandonando questo piano dimensionale immediatamente."
VOCE NARRANTE FEMMINILE
"Molti hanno ricordato la rapidità con cui Oul familiarizzò con le necessità di Arrakis.
I fremen,naturalmente,sapevano il perché.
Agli altri fu detto che Oul imparò rapidamente perché il suo prima addestramento consisteva
appunto nel saper imparare.
La prima lezione era la certezza di poter imparare.
È sconvolgente scoprire quanti credono di non poter imparare e quanti ancora credono che imparare
sia difficile.
Oul Atreides sapeva che ogni esperienza porta in se una lezione."
Poco dopo Oul era in un'altra stanza,molto lunga,avente un'apertura percorrente tutta la parete che
dava verso l'esterno,mentre il muro interno aveva quasi tutta la superficie occupata da una
scultura,incisa su di esso e racchiusa in un contorno,dalla superficie obliqua verso l'esterno e solcata
da una linea a zig zag,al cui interno erano incise delle dune del deserto,con sopra un lunghissimo
verme,cilindrico e avente il corpo solcato da delle linee,verticali e circolari,disposte a intervalli
irregolari.
La parte frontale dell'animale era diretta verso l'alto e sulla coma era presente un'apertura
circolare,contenente moltissimi denti,sottili,appuntiti,lunghi e curvi leggermente verso l'interno.
Intorno alla bocca era presente un cerchio dorato,emettente moltissimi raggi e la zona sopra
l'animale era piena di circonferenze,a volte intrecciate tra di loro,incise nella pietra,connesse da
delle linee e di varia grandezza.
La zona del dipinto dove erano presenti i cerchi aveva delle linee oblique,scolpite su di
esso,posizionate a distanze regolari.
Poco oltre questa raffigurazione,sia a destra che a sinistra,era presente un'apertura,di forma
rettangolare,e il muro su cui essa si trovava aveva la parte superiore più in avanti del resto.
Oul era davanti al muro e aveva lo schermo nero e rettangolare tra le mani.
"Abbiamo parlato a lungo del primo imperatore e del primo impero,ma non abbiamo ancora parlato
nello specifico dei suoi figli,ossia i 20 primarchi,ognuno dei quali a capo di una regione tutta sua.
Non possiamo non cominciare da Oriug,il figlio prediletto,eviteremo però di ripetere quanto già
spiegato nelle precedenti lezioni.
Oriug nacque nel mondo minerario di Tonia,un luogo oscuro,industriale,inquinato e ormai
depredato,per di più dominato da bande di assassini tecno barbarici che erano sempre disposti
all'esercizio dell'utraviolenza.
Questo primarca apparteneva,come si deduce dal suo dialetto,alla banda occidentale,la più forte,di
cui divenne presto la guida suprema.
Quando l'imperatore lo ritrovò gli diede la sedicesima legione,i Conquistatori delle Lune,in cui
vennero integrati molti dei suoi seguaci,operazione che venne ripetuta per ogni primarca.
Non sappiamo molto altro della sua vita prima dell'eresia perché è stata pesantemente censurata.
Oriug fu il figlio prediletto dell'imperatore,quello a cui era più attaccato,e si distinse nella guerra
definita come"Crociata di Ullanor"contro quello che era il dominio dei mi-go più grande visto fino
a quel momento,governato da una regina.
Concluse con successo queste numerose campagne e l'imperatore lo acclamò vice comandante di
tutte le forze armate,compresi i suoi fratelli.
Alcuni di essi acclamarono Oriug,mentre altri si dichiararono fortemente contrari,ma furono calmati
dalla diplomazia del primarca contestato
I membri di una terza fazione di primarchi si aspettavano il risultato da tempo,mentre altri ancora
accettarono la decisione del padre senza esplicitare le loro opinioni al riguardo.
Ma tutti loro sapevano che Oriug era il migliore e il più legato all'imperatore.
Il primarca segretamente quelli dell'ultima fazione,che erano i più forti e i più dediti all'impero,tanto
che alcune voci ritengono che Oriug volesse la loro approvazione come un fratello giovane che
chiede il consenso ai fratelli più grandi e di successo rispetto a lui.
Abbiamo già parlato della lenta discesa di questo primarca nel tradimento,causata in primo luogo
da Oriugan ,che era stato umiliato per come aveva gestito le sue legioni.
Quest'ultimo,dopo tale evento,iniziò a cercare delle divinità degne di essere venerate,andando c
contro l'ateismo dell'imperatore e scartando immediatamente i dispettosi elementali delle
religioni più comuni.
Le leggende narrano che durante questo pellegrinaggio entrò in quello che viene definito
come"Occhio del Terrore",ossia la regione dove le forze di Kwekwaxawe avevano i loro massimi
poteri.
Si presume che tale evento sia la divinizzazione del passaggio all'interno di un buco nero.
In aggiunta affermano che fu Oriugan a ingannare Oriug facendolo curare dagli adoratori di
Kwekwaxawe.
Sembrerebbe che inizialmente Oriug diede la colpa a se stesso,pensando di aver deluso il padre a tal punto che gli aveva tenuto nascosto questo piano.
In seguito si infuriò,ritenendo che l'imperatore voleva divinizzarsi a discapito del suo noto ateismo e
convinse altri primarchi,come Flugri,Mortarion e Oriugan,a unirsi a lui in una grande rivolta contro
il governante.
Oriug venne chiamato il"Liberatore" e così iniziò l'eresia.
L'impero venne spaccato e si tentò di assassinare il primarca ribelle,ma si riuscì solamente a colpire
un suo prossimo.
Al momento dell'incontro con l'imperatore Oriug,probabilmente ormai del tutto privo di ragione,lo
definì 1 stolto per aver rifiutato i poteri di Kwekwaxawe,proclamando che se suo padre si fosse
inginocchiato di fronte a lui lo avrebbe risparmiato.
Quello che molti non sanno è che mentre Padishan era in difficoltà un guerriero imperiale
sconosciuto,chiamato Onlinus Speacul,si lanciò contro il primarca ribelle,che lo disintegrò mediante
delle armi che vengono definite dai documenti come sconosciute.
Questo semplice soldato è ancora oggi considerato un santo guardiano.
Alcune leggende affermano che,dopo la sua morte,ciò che restava del corpo di Oriug venne
incapsulato in un luogo soprannaturale,definito come"Melum",all'interno dell'Occhio del Terrore.
Il suo vice comandante e primo capitano della sua legione,Aurion,si proclamò successore del
ribelle,finendo per distruggere il pochi brandelli di quest'ultimo e proclamarsi superiore a esso,dopo
di che ottenne le sue armi e divenne il nuovo sacerdote della religione di Kwekwaxawe.
Ed ora passiamo a Hamail.
Egli nacque nel pianeta morto di Febraig e li il giovane primarca,ancora infante,venne trovato da
un membro femminile dei Conquistatori delle Lune.
Questi ultimi erano utilizzati molto spesso come aguzzini e mandati a punire e setacciare.
Essendo solo di passaggio e non avendo ricevuto ordini di regola avrebbe dovuto abbandonare il
neonato,ma quest'ultima,probabilmente a causa di un istinto materno,decise di salvarlo e di
allevarlo.
Egli cresce con i Conquistatori delle Lune e da essi apprende la forza e la sopravvivenza nella
natura selvaggia.
I guerrieri di una tribù vicina,dopo aver ottenuto delle armi potentissime,un giorno sferrarono un
attacco a sorpresa,uccidendo la sua madre adottiva e l'intero gruppo,ma a quel punto gli
assalitori,del tutto increduli,videro venire verso di loro un gigantesco e bestiale Hamail,che lotto da
solo riuscì a uccidere tutti gli avversari a mani nude.
Delle leggende dell'epoca riferirono che aveva già sviluppato i poteri che gli erano stati trasmessi
dall'imperatore.
Alcune voci affermano anche che Hamail ricavò un dente da un gigantesco essere acquatico.
La sua fama si diffuse rapidamente,tanto che altre leggende affermano che da solo riuscisse a
sconfiggere intere armate e che avesse una forza tale che poteva cacciare da solo i più grandi
predatori del luogo.
In pochissimo tempo formò un'armata e la guidò alla conquista di qualsiasi altro popolo del
continente,fino a quando tutti non si arresero a lui.
A quel punto intervenne l'imperatore,che si recò su quel pianeta,durante un'importante
celebrazione,sotto mentite spoglie e sfidò Hamail,dicendo che chi avesse vinto avrebbe ottenuto la
fedeltà dell'altro.
Le prime 2 gare,che riguardavano la resistenza alle bevande più alcoliche del pianeta,furono vinte
dal primarca,ma Padishan vinse l'ultima prova,che consisteva in un combattimento,e rivelò la sua
identità,presentandosi come padre di Hamail e padrone dell'impero.
In più gli mostrò che la sesta legione lo attendeva.
Fu il primarca più fedele di tutti e si rifiutò categoricamente di unirsi alla ribellione di Oriug.
Prima di questa fu mandato a punire Augu il Rosso.
E fu proprio a causa della notizia che 2 legioni guidate da Hamail stavano arrivando sul pianeta
imperiale che spinse Oriug ad affrettare il suo assedio.
I Conquistatori delle Lune vennero divisi una volta sola,creando i"Fratelli delle Lune",ma il
primarca,piuttosto che reprimere concesse questa divisione.
Le informazioni sulla vita di Hamail,a questo punto,si interrompono completamente,in quanto
egli,da un giorno all'altro,scomparve senza lasciare traccia.
Nessuno è mai stato in grado di ritrovarlo,ma secondo alcuni si sarebbe recato,per ragioni
ignote,nell'Occhio del Terrore.
Si ritiene anche che fosse alla ricerca di un primarca rivale,di minore livello,di nome Onson,e che
prima della sua scomparsa promise ai suoi soldati che sarebbe ritornato.
Secondo altri sarebbe entrato nell'Occhio del Terrore per verificare la fondatezza o meno delle
leggende su Kwekwaxawe,credendo che essa potesse essere una fonte in grado di guarire
l'imperatore,tuttavia quest'ultima teoria è molto discussa in quanto il primarca non
era ne superstizioso ne religioso.
Dal momento della sua scomparsa i suoi sottoposti organizzarono delle grandi spedizioni di
ricerca,che rinvennero la sua armatura e aiutarono molto l'impero.
Tuttavia il corpo del primarca non fu mai trovato.
Ultimo particolare:era notoriamente contrario ai telepatici,ai mutanti e ai presunti stregoni.
Ora passiamo a Urgan.
Egli nacque ne mondo vulcanico di Nocrug a causa del fatto che il suo mezzo era rimasto agganciato a una cometa nera e venne per questo identificato dagli abitanti del luogo come il bambino profetizzato che li avrebbe salvati.
Venne quindi adottato e alcune leggende locali affermano che già a 3 anni era come un adulto per
intelletto e forza.
Presto divenne una sorta di eroe,che riusciva a compiere varie imprese e a combattere contro i ù
Nioth-Korghai che regolarmente invadevano il pianeta.
Queste creature erano una razza androgina simile a cefalopodi gialli e provenivano dal pianeta
Karthis,un mondo del tutto coperto d'acqua.
Sembra che milioni di anni prima di quel momento possedessero una civiltà molto evoluta e pare
che avessero creato i primi abitati di Nocrug dopo 700 anni di sperimentazione,con il solo scopo di
usarli come riserva alimentare.
I documenti riportano che viaggiassero all'interno di un mezzo lungo 50 chilometri, e che si
mantenessero dormienti durante l'intero viaggio,poi,una volta raggiunta la destinazione,iniziavano a
controllare le forme senzienti,facendo si che esse si dirigessero spontaneamente verso la loro
astronave o che si facessero divorare sul posto.
Si afferma anche che fossero in grado di cambiare forma,divenendo indistinguibili dagli abitanti
locali,e che adorassero l'ogdru jahad Ubbo-Sathla.
I testi dicono che la loro resistenza fisica era senza pari,ma se venivano colpiti in un particolare punto del corpo,di cui non sono rimaste informazioni,morivano all'istante.
Dopo una delle sue grandi vittorie su questi esseri fu organizzata una festa in onore del primarca e a
quel punto l'imperatore,dotato di un travestimento,decise di infiltrarsi in essa.
Padishan a quel punto sfidò il figlio,dicendogli che chi avesse vinto avrebbe soggiogato l'altro,ma a
ogni duello i 2 rimasero in pareggio,così si decise di optare verso una gara di caccia.
Urgan stava per vincere la contesa,ma proprio in quel momento un vulcano nelle vicinanze
esplose,così l'imperatore gettò via tutte le prede che aveva catturato e intervenne a protezione di suo
figlio,anche se non è rimasta memoria della modalità usata per effettuare il salvataggio.
I 2 sopravvissero senza ferite.
Urgan,essendo riuscito a tenere gli animali uccisi,fu dichiarato vincitore e questo fu l'unico caso in
cui un primarca sconfisse l'imperatore,tuttavia egli si inginocchiò davanti al padre,dicendo che colui che valuta la vita altrui più del suo orgoglio è degno di essere servito.
Questa è la grande lezione che questo primarca ha insegnato,spronandoci ad andare oltre gli
egoismi.
L'imperatore,dopo essersi rivelato a suo figlio,gli affidò la diciottesima legione.
Urgan,a differenza degli altri primarchi,chiese di non abbandonare il suo pianeta subito,in quanto voleva proteggerlo,e il padre lo rassicurò che la sua legione avrebbe protetto anche quello.
Questo primarca era noto per essere il più empatico tra tutti verso la gente comune,per cui provava
compassione.
Numerose furono le imprese della sua legione,in particolare quando quest'ultima venne divisa in
2,rimanendo senza il proprio comandante.
Quando le 2 fazioni,in un'enorme battaglia,si ritrovarono di nuovo unite vennero salvate all'ultimo
momento da un individuo estremamente potente,che si tolse l'elmo e rivelò di essere proprio Urgan.
Quando i soldati videro il loro comandante si inginocchiarono,ma il primarca li fece alzare,dicendo
che tutti erano uguali e lui non era un re che voleva segni di obbedienza,anzi fu lui a inginocchiarsi
a loro per tutte le vite che avevano salvato.
Le armate di Urgan facevano parte di quelle che furono coinvolte nel terribile tradimento e
massacro che i ribelli inflissero sui loro fratelli,sterminandoli.
Il primarca miracolosamente sopravvisse,ma rimase circondato da armate di traditori e,nonostante le sue condizioni,iniziò a combattere contro ogni singola ondata di soldati,dando prova del suo valore,ma alla fine venne pestato a sangue fino alla resa.
Gli eretici iniziarono a torturarlo giorno e notte,staccandogli parti del corpo,dilaniandolo,ma non ottennero alcun risultato.
E a questo punto la realtà venne fusa con il folclore e con le leggende,in quanto venne diffusa la
voce che,come suo padre,Urgan fosse un perpetuo,ossia era capace di rigenerarsi anche in punto di
morte.
Tralasciando i miti una cosa è certa:i suoi torturatori,vista l'assenza di risultati,si infuriavano sempre
di più.
Alla fine gli fu detto che,se voleva essere liberato,doveva cercare il suo vecchio martello all'interno
di un labirinto,ma tutto ciò era una scusa per ucciderlo con un veleno speciale.
Malgrado fosse ridotto in condizioni estreme il primarca non si fermò mai,riuscendo a trovare
l'oggetto e usandolo per teletrasportarsi lontano,facendo infuriare i suoi carcerieri.
Urgan guidò successivamente i suoi soldati in molte altre battaglie,ma alla fine fu colpito da una
lancia speciale e venne per questo incapsulato in una bara protettiva.
Il suo corpo venne successivamente trafugato e ci furono molte peripezie per recuperarlo.
I suoi soldati speravano che il loro primarca tornasse di nuovo,come aveva fatto diverse volte in
passato,ma questa volta non ci fu alcun miracolo e per questo il suo cadavere,alla fine,fu calato nella lava di un vulcano.
Nonostante questi documenti non si ha l'assoluta certezza di cosa gli sia successo realmente,tanto
che viene ritenuto come disperso.
Ora passiamo a Parus.
Egli nacque su un pianeta chiamato Obscuriun,collocato in quelle che venivano chiamate
come"Regioni Oscure",in quanto ritenute vicino all'Occhio del Terrore,ritenuta una zona
pericolosissima.
Sembra che il suo mezzo fosse sepolto tra i ghiacci.
Il pianeta era estremamente ostile e anche lui divenne noto in tutto il pianeta e passava il tempo a
sconfiggere le creature ostili di quel mondo.
Una volta attirò una di queste dentro la lava e la pelle di quest'ultima,fatta da un materiale metallico
particolare,si fuse nelle sue mani.
Dopo questo evento sembra gli sia stato dato il titolo"Mani di Metallo"e anche i documenti ufficiali
confermano che egli poteva forgiare i suoi strumenti senza guanti protettivi o strumenti.
Parus viene descritto anche come intelligentissimo,tanto che fu il responsabile della creazione di
molte armi dei suoi fratelli primarchi.
Iniziò anche a organizzare spedizioni archeologiche nel mondo ghiacciato,scoprendo artefatti
tecnologici sempre più avanzati e quando arrivò l'imperatore,ancora una volta camuffato,il primarca
lo stava già aspettando.
Sapeva che non proveniva da quel pianeta e che c'erano tecnologie e problemi matematici più
avanzati da risolvere.
Che esisteva una civiltà prima della sua.
L'imperatore,a quel punto,gli mostrò la decima legione,nominati successivamente come"Mani di
Ferro".
C'era anche un altro primarca intelligentissimo che amava costruire,Flugri,e i 2 si incontrarono nelle
grandi fabbriche sotterranee del pianeta imperiale.
Successivamente questi ultimi si sfidarono quando Parus disse all'altro che le mani delicate non
avrebbero mai forgiato nulla di paragonabile a ciò che veniva fatto da lui.
Il secondo primarca accettò il confront passarono molti giorni a forgiare i loro migliori
artefatti e alla fine della competizione Flugri dichiarò che le sue creazioni erano paragonabili a
quelle di un eroe leggendario,mentre Parus disse che solo un essere superiore era degno di brandire
gli oggetti da lui forgiati.
Senza dire altro i 2 si scambiarono le armi,in segno di regalo,e da allora furono amici fraterni in
grande confidenza.
Le circostanze tuttavia avrebbero fatto in modo che,mediante quelle stesse armi,1 dei 2 avrebbe
eliminato l'altro.
Flugri si fece lentamente convincere da Oriug e dal culto che egli seguiva,tanto che quando Urgan
tentò di salvarlo lui lo ritenne un gesto di superbia,diventando sempre più geloso di quest'ultimo in
quanto non capiva più perché fosse così generoso nei suoi confronti.
Ogni gesto di fratellanza divenne motivo di odio e quando il primarca rispondeva in modo odioso
l'altro lo perdonava,pensando ingenuamente che fosse semplice nervosismo,senza rendersi conto di
cosa stava realmente accadendo.
Quando ci fu l'eresia Parus fu sconvolto nel sapere che Flugri si era unito ai ribelli,ma quest'ultimo
gli promise che gli avrebbe spiegato tutto,cercando di spingerlo a unirsi a lui.
Il primo ovviamente rifiutò e cercò di salvare il fratello dal fanatismo folle in cui era finito,ma la faccenda divenne presto violenta.
Parus cercò di usare le sue mani per distruggere la spada dell'altro,ma l'esplosione che ne risultò lo
fece svenire.
Flugri a quel punto tentò di assassinare l'altro,ma non ne trovò la forza,tuttavia fece decapitare tutti i
suoi soldati prima di andarsene rubando l'arma dell'altro,un tempo segno di amicizia.
I 2 si incontrarono una seconda volta successivamente e in questo caso ci fu un lungo duello.
Le leggende di quest'epoca affermano che a un certo punto Flugri si rese conto che le sue mani si
muovevano da sole,con una forza superiore alla sua.
I racconti mitologici affermano che le creazioni di Kwekwaxawe stavano prendendo il controllo
della sua identità.
Alla fine dello scontro Parus perse la vita,mediante decapitazione.
Questo primarca era noto anche come"Infaticabile"per via della sua grande fedeltà lavorativa verso
l'imperatore.
E ora parliamo appunto di Flugri.
Nacque nel modo minerario di Kemoz,dove fu trovato da un gruppo di lavoratori e portato dal
governatore.
Quel pianeta era estremamente inquinato e povero,dove la popolazione passava il giorno lavorando
nelle miniere e intossicandosi.
Per tali motivi il cibo era scarso e gli orfani venivano uccisi,per fornire il nutrimento,ma gli abitanti
decisero di tenere il primarca in vita,dato il suo differente aspetto.
Il governatore disse che chi lo aveva doveva allevarlo a sue spese.
Flugri ripagò la sua famiglia adottiva,in quanto lavorò tantissimo e con la sua intelligenza superiore
trovava sempre modi di riparare,migliorare o costruire nuove tecnologie che aumentassero
l'efficienza degli utensili.
In questo modo scalò rapidamente la gerarchia industriale,fino a diventare 1 dei gerarchi planetari.
Sotto di lui il pianeta aumentò così tanto la produttività che riuscì a permettersi non solo di
eliminare il cannibalismo e aumentare la quantità di cibo,ma riuscì anche ad avere beni di lusso.
Il primarca in oltre mandò a riparare industrie antiche molto complesse.
Flugri era nato in questo mondo sporco,dove tutti pensavano solo a lavorare e per questo era diventato ossessionato dall'arte,dal piacere,dal lusso e dalla musica.
Egli riteneva che quel popolo non doveva soltanto sopravvivere,ma vivere appieno la vita.
Questa era la differenza tra lui e Parus,che invece non solo era molto poco attraente
fisicamente,tanto da essere l'opposto di suo fratello,ma era anche molto pragmatico e pensava a
creare oggetti robusti e funzionanti,mentre Flugri dava molta priorità al gusto.
Quest'ultimo soprannominò la terza legione,a cui lui era affidato,i"Figli dell'Imperatore",in quanto
si considerava il più fedele al padre e cercava costantemente di dimostrare la sua abilità.
Il motivo era che Flugri aveva scoperto,con grande orrore,che un difetto genetico aveva distrutto
buona parte della sua legione,che era composta di soli 200 membri.
Insieme ai pochi rimasti egli venne coinvolto in una guerra contro la civiltà di creature chiamate
come"Bestie delle Lune"
Dai documenti scientifici emergono come grandi organismi viscidi,di colore bianco grigiastro,in grado di contrarre ed espandere la propria massa a piacimento.
La loro forma,anche se mutevole,viene spesso descritta come quella di un anfibio quadrupede,senza
occhi e dotato di una massa vibrante di tentacoli rosa sull'estremità di un muso poco definito.
Abitavano le zone oscure dei satelliti,dove creavano,al di sotto della superficie,grandi foreste e mari
oleosi.
Sembra che scambiassero anche dei materiali preziosi,spedendo degli schiavi che avevano questo compito,in quanto questi esseri avevano la tendenza a rimanere nascosti.
Tuttavia capitava che a volte invadessero i mondi vicini e rapissero grandi quantità di abitanti per
scopi non noti.
Sembra che questi esseri venerassero una delle creazioni di Kwekwaxawe,ossia Slaanesh.
Flugri conquistò tutti i loro territori e costrinse i pochi superstiti alla fuga.
Le leggende di questo periodo affermano che il primarca trovò un artefatto magico,conosciuto come
spada di Laer,che era controllata da Slaanesh.
Si dice anche che nonostante i suoi consiglieri gli avessero più volte detto di lasciare
quell'oggetto,in quanto neanche le più potenti tecnologie riuscivano a comprendere quell'arma,lui
decise di seguire la sua propria volontà.
I testi di folclore narrano di come questo oggetto iniziò a corromperlo,facendolo diventare critico
dell'impero e sempre più ossessionato nella sua ricerca dell'arte e del piacere.
Quando Oriug divenne ribelle Flugri si unì a lui e promise di poter convincere il suo più vecchio
alleato,Parus,ad unirsi a lui.
Nel momento del rifiuto di quest'ultimo il primarca fu invaso dalla rabbia e iniziò lo scontro.
Dopo il fallimento promise al suo nuovo superiore che la volta successiva gli avrebbe portato la
testa del fratello,cosa che avvenne.
Quello fu il punto di non ritorno nel rito di passaggio che conduce un individuo verso la
follia,eliminando colui a cui si tiene di più.
Flugri decise di indagare i piaceri fisici oltre ogni possibilità e,seguendo i vaneggiamenti della setta
di Oriug,si avventurò in un buco nero,ritenuto da molti l'Occhio del Terrore,dove intendeva
compiere un orrendo sacrificio,di cui non ci sono stati trasmessi i dettagli,in modo da poter
raggiungere quella che viene definita come"assimilazione".
Sembra che egli non volesse essere un semplice adepto di quel culto,ma il dio di un nuovo mondo di piacere estremo ed infinito.
Da questo momento in poi nessuno sentì più parlare ufficialmente del primarca,che si presume sia
morto durante il viaggio,ma alcune leggende affermano che Perturabo,che era rimasto intrappolato
con il suo mezzo all'interno del buco nero,uccise Flugri,ricordandogli che l'impero si era liberato da
tempo di superstizioni come quelle in cui credeva lui.
Ma i miti non si fermarono qui,raccontando di come dal cadavere del primarca fuoriuscì un essere
indescrivibile,fatto di energia maligna e desiderio sessuale perverso.
La sua legione,che avallò con tutta se stessa questa voce,iniziò a sacrificare miliardi di individui per
il loro desiderio continuo di compiacere Slaanesh.
La presenza dell'essere uscito da Flugri nei racconti superstizioni proseguì,in quanto i seguaci del
primarca defunto affermarono che quest'ultimo aveva sgozzato Rootliu,di cui non si conosce la vera
fine.
Per quanto riguarda il corpo di Flugri esso venne clonato e come tutti i primarchi aveva una
memoria genetica,quindi il suo clone ricordò tutti i suoi errori,dimostrandosi estremamente pentito.
Tuttavia il clone fu tenuto prigioniero da un membro degli aaartna.
Ed infine parliamo delle 2 legioni scomparse,la seconda e la undicesima.
Tutti ancora oggi si chiedono come mai non compaiano da nessuna parte e perché non si parli mai di esse.
Infatti è noto pochissimo di queste 2 legioni,ma si ritiene che il primarca della seconda avrebbe fondato i"Sanguinari Silenziosi",dato che ancora oggi non si sa chi li abbia creati.
Vi sono varie ipotesi su cosa sia successo a questi 2 gruppi di soldati.
Secondo alcuni sarebbero diventate eretiche o disobbedienti,tuttavia ciò non può essere corretto in
quanto Oriug fu il più grande ribelle dell'impero e persino lui non ha ottenuto la cancellazione totale
dalla storia.
Di questi primarchi è del tutto vietato parlarne,tanto che fu scritto che persino i loro fratelli avevano paura a conversare su quegli argomenti,anche quando erano da soli.
Molti storici si stanno ancora attualmente chiedendo come sia possibile,in quanto di Oriug e del suo tradimento si è sempre discusso.
È evidente che con questi 2 primarchi sia successo qualcosa di diverso e di più grave.
Sembra che l'imperatore volesse dare delle spiegazioni ufficiali,ma alla fine non lo fece mai.
Si ritiene che queste 2 legioni o almeno una di esse avessero un qualche difetto genetico e vari
documenti sembrano orientarsi in quella direzione.
Sembra in oltre che quest'ultimo gruppo non sia scomparso,ma sia stata e esiliata e poi punita.
Quindi non si tratta di ribelli o di morti in gestazione,in quanto non ci sarebbe motivo di
cancellarli,e non erano di certo ancora vivi o nascosti ai tempi della ribellione,ma probabilmente
furono eliminati per ordine dell'imperatore stesso ed è proibitissimo parlare di loro.
Unendo tutti questi dati oggi viene proposta una teoria,ossia che queste 2 legioni,o almeno una di
esse,era geneticamente predisposta a produrre sempre psichici.
Questo potrebbe spiegare ogni cosa,in quanto l'essere psichico viene trasmesso geneticamente e quindi se un primarca lo è tutti i soldati dotati dello stesso patrimonio genetico lo saranno.
Alcuni dicono che l'imperatore stesso fosse 1 psichico e ricordiamo che ogni primarca,in quanto
ereditava il suo sangue,primeggiava in qualche sua caratteristica,come l'intelligenza,la forza,la
fedeltà o il valore.
In aggiunta le leggende affermano che solo Augu il Rosso avesse poteri mentali,il che risulta strano dato che ogni primarca aveva almeno un altro membro simile e che l'essere psichico viene trasmesso dai geni.
E va ricordato anche che gli psichici entravano spesso in contatto con i presunti stregoni,ritenendo
che vi potessero essere altri loro simili scambiati per esseri magici,e tra questi ultimi erano presenti
i seguaci di Kwekwaxawe.
È probabile che l'imperatore abbia trovato questi 2 primarchi,o 1 di loro,e che gli abbia affidato le
legioni,tuttavia,con suo sommo orrore,dopo poco tempo,probabilmente a causa dell'adesione a una
setta,questi 2 gruppi erano diventati ribelli,prima ancora di Oriug.
Tuttavia l'eresia in questo caso doveva essere stata molto peggiore e infatti qualcuno ipotizza anche
che 1 dei 2 primarchi,nel periodo di permanenza sul suo pianeta,fosse diventato capo sacerdote del
culto degli Ogdru Jahad,di cui Kwekwaxawe era solo una di essi.
Probabilmente l'imperatore si era reso conto di questo fanatismo nel cuore dei suoi 2 figli e chiese a
Hamail di eliminarli in silenzio.
Proseguiamo con Rogaldron.
Egli nacque in un pianeta ghiacciato popolato da clan di nomadi tecno barbarici,dalla cultura guerriera,che vivevano in gigantesche caverne sotterranee,dove avevano creato il proprio impero.
Venne trovato e adottato dalla casata Orn,il cui detto era"mai piegati,mai spezzati",e grazie alla sua grande intelligenza e forza divenne ben presto imperatore.
Venne trovato dall'imperatore subito dopo Oriug.
Tra tutti i primarchi era tra i più fedeli all'imperatore,caratterizzato da una ferrea disciplina assoluta e per tale motivo non sorrideva mai,non si arrendeva mai,era inflessibile a livelli quasi insondabili e
si afferma che non dicesse mai una menzogna.
La sua legione era nota come"Disciplina Imperiale",un gruppo incaricato di proteggere l'imperatore
e stargli sempre vicino.
Era anche il più popolare tra i primarchi dopo Rootliu e persino Oriug lo ammirava più di tutti gli
altri e ciò rende ancora più ironica la loro opposizione.
Il secondo veniva considerato il più abile stratega e una forza che distruggeva ogni cosa,mentre il
primo era l'oscuro dell'impero,indistruttibile e che non si arrende mai.
Quest'ultimo si occupò della fortificazione del sistema solare dove si trovava il pianeta
imperiale,trasformandolo in un luogo inespugnabile,cosa che sicuramente rallentò l'avanzamento
delle forze di Oriug.
Tuttavia quando egli giunse sul pianeta dove si trovava l'imperatore,con l'intenzione di affrontare il
ribelle,scopri che quest'ultimo era in fin di vita e il suo protetto era morto.
Il primarca e la sua legioni venne colti da un terribile lutto,eseguendo gli ultimi ordini
dell'imperatore e contribuendo alla sistemazione di suo padre sul trono.
Dopo questi eventi Rogaldron continuò a combattere e a difendere l'impero,mediante la sua grande
forza.
Non è chiaro cosa gli sia successo.
C'è chi dice che sia morto durante un'imboscata dei seguaci di Oriug.
Passiamo ora a Rootliu,forse il primarca più importante della storia.
Nacque in un modo suddiviso in tanti regni,di nome Macra e venne adottato da un nobile,che
successivamente tradito.
Quando lui ottenne il potere riformo pesantemente il barbaro sistema,premiando i nobili fedeli a lui
per i loro meriti invece che per legami di sangue,anche dato dal fatto che lui non proveniva da quel
pianeta.
Un'anomalia in questo caso fu il fatto che l'imperatore si presentò subito a lui invece di travestirsi.
Rootliu divenne primarca della sua legione ed era 1 dei più abili nella tattica,oltre ad essere 1 dei più longevi.
Fu 1 di quelli fedeli all'imperatore durante la rivolta di Oriug e contribuì a difendere l'impero.
Venne ferito da Flugri e fu ridotto in 1 stato di coma.
Venne quindi seppellito nel suo mondo natio in un campo di stasi e vi rimase in ibernazione per
1000 anni.
Nel frattempo il suo pianeta divenne un monastero in cui tutti i pellegrini andavano a fare visita.
Inizia qui il rapporto tra Rootliu e la santa imperiale Caliata.
Quando il primarca venne risvegliato iniziò subito a riprendere la sua missione,guidando il contrattacco contro le legioni che stavano invadendo il suo pianeta.
La santa imperiale,vedendo il primarca e figlio dell'imperatore,venne colta da un enorme senso di
gratitudine per aver avuto la possibilità di combattere anche lei in quel momento.
Lei ringraziò Rootliu e lo incoronò con la sua benedizione.
All'epoca avere la benedizione di una santa imperiale era un grandissimo onore,anche per un
primarca.
In oltre quest'ultimo era più di una semplice autorità.
Era la cosa più vicina all'imperatore e alla fondazione dell'impero.
Quando Rootliu tornò sul pianeta imperiale venne accolto da una folla e condotto nella sala del trono,un luogo a cui quasi nessuno aveva accesso.
Non è noto cosa successe all'interno di quell'ambiente o se sia riuscito,mediante i macchinari,a comunicare con il padre,ma si sa che quando uscì aveva una ferma intenzione.
Riformare l'impero e diventare il suo più alto comandante.
Avrebbe anche voluto parlare con qualche suo fratello primarca,ma si rese conto che era l'unico sul
pianeta.
Era circondato da semplici individui,che lo veneravano come una divinità e in cerca di speranza,in
un cosmo pericoloso e superstizioso.
Vedeva idolatria,ignoranza,sofferenza e squallore in nome di un dio che non voleva essere chiamato
tale.
A quel punto i documenti ufficiali riportano una frase che il primarca rivolse a suo padre:"Abbiamo
fallito.
Tu hai fallito noi e noi abbiamo fallito te.
Per cosa dovrei continuare a vivere?
Solo per soffrire?
Cos'altro vuoi da me?
Ti ho dato tutto e l'ho dato anche a loro.
Guarda cosa hanno fatto del nostro sogno!
Qui vedo una carcassa decomposta di un impero guidato non dalla speranza,ma dalla follia."
Sembra che arrivò persino a dire che sarebbe stato meglio che Oriug avesse dato fuoco a tutto
piuttosto che arrivare a questo.
Tuttavia egli era anche 1 dei più idealisti e avviò una serie di riforme,motivo per cui è il primarca di cui oggi rimangono più informazioni.
Creò anche una nuova stirpe di soldati spaziali,più forti e veloci di quelli tradizionali e muniti di
armature più avanzate.
Furono definiti"ultra soldati"ed essi videro sempre in questo primarca una figura simile a quella di un padre spirituale e capo di"Ultramar".
Per via del fatto che controllava l'impero e per la creazione di queste nuove truppe fu
chiamato"Figlio Vendicatore."
Tuttavia anche lui subì lo stesso destino del padre,ossia,pur essendo ateo,venne venerato e
considerato divino.
Viene infatti narrato di quanto osservò inorridito un'enorme statua che lo raffigurava distorto,con
teste di mostri indescrivibili in mano e presentato come gigante in mezzo a folle di elementali
adoranti.
In quel momento si ricordò le parole di Flugri quando era sul suo pianeta natio.
Quest'ultimo aveva infatti predetto questo destino.
Il primarca si ritrovò impregnatissimo dato che doveva viaggiare ovunque per l'impero e andare in soccorso dei mondi in difficoltà.
Era anche 1 dei primarchi più compassionevoli.
È da narrare anche il suo scontro con un altro primarca,Augu il Rosso,che sembra fosse 1 psichico.
Quando quest'ultimo gli disse che le sue capacità erano il vero potere l'altro rispose che non vedeva
potere,ma solo follia e schiavitù verso mostri inventati e venerati.
Augu a quel punto rise e disse di essere d'accordo sul secondo punto,ma sostenne che le entità erano reali.
E a questo punto ci ricolleghiamo a Augu,detto il Rosso a causa del colore della sua pelle.
Era noto per avere un potere psichico così grande che sapeva delle sue origini genetiche e si racconta avesse una connessione mentale con il padre già durante la gestazione.
Finì nel mondo colonia di Prosor,pieno di psichici,mutanti e presunti stregoni.
Aveva scelto questo pianeta per via del suo isolamento e non c'erano delle persecuzioni.
I documenti di quel mondo affermano che egli fu considerato un messia e condusse una campagna
per scacciare le"bestie psichiche"che infestavano il pianeta,trasformando la città Kizka,la capitale del pianeta,in una megalopoli che venne descritta come meravigliosa,piena di monumenti,tra cui torri di cristallo,e parchi immensi con un campo psichico che rendeva tutti felici.
Questo mondo divenne presto prospero e il primarca iniziò a studiare tutte le leggende che parlavano dell'Immateriale e gli ogdru jahad.
Quando giunse l'imperatore i 2 si riconobbero subito,abbracciandosi,e poi parlarono come se si conoscessero da anni.
Padishan lo nominò primarca della quindicesima legione e lo avvertì su un pericolo di un utilizzo
improprio dei suoi poteri,che quindi risulterebbero del tutto reali.
La genetica della sua legione,che conteneva il suo DNA,era molto instabile,causando mutazioni e
instabilità mentale nei suoi soldati,cosa che provocò un vero e proprio eccidio,lasciandone solo
qualche migliaio.
Durante la ribellione il primarca Hamail fu mandato dall'imperatore per correggere Augu,ma Oriug
intercettò i suoi ordini e li modificò e dato che quest'ultimo era il maestro di guerra il primarca
psichico credette a quel messaggio.
Non è ben chiaro cosa accadde successivamente,ma è noto che,per ragioni mai chiarite,decise di
sacrificare la sua legione e se stesso.
Molti hanno ipotizzato che scoprì l'inganno e che,pur di non piegarsi al primarca ribelle,abbia
tentato un attacco suicida.
Ricordiamo che Augu,malgrado le sue ricerche,era innocente dal punto di vista del fanatismo
religioso,in quanto era stato Oriug ad aderire ai culti,tuttavia l'imperatore si convinse di un
coinvolgimento del primarca,per via del suo interesse in materia.
Augu semplicemente aveva tentato di avvertire il padre di quale fosse la situazione mentale dei
credenti di certi culti e di cosa sarebbero stati disposti a fare pur di risollevarsi dalla polvere.
Ora passiamo a Auio il Sanguinario.
È senza dubbio 1 dei primarchi più divinizzato.
Nacque su Baarus,nel luogo noto come"Caduta Assoluta".
Era talmente bello che,malgrado appartenesse a una razza diversa da quella del posto,meravigliò tutta la tribù che lo aveva trovato.
Alcune leggende affermano che,in giovane età,avesse rischiato di morire per via dell'avvicinamento al punto di evocazione di un ogdru jahad e che questo evento lo aveva cambiato.
Comunque l'adozione da parte della tribù diede il suoi frutti,in quanto il primarca li salvò da una
da un'orda di migliaia di selvaggi e secondo i miti del luogo usò una sola mano per farlo.
Fu per questo venerato come re e divinità,dopo di che nacque un culto intorno alla sua persona.
Si dice anche che Auio avesse il potere della preveggenza e quando arrivò l'imperatore lo ascoltò,si
inginocchio e,stando sempre ad alcune leggende,verso lacrime di cristallo.
Divenne capo della nona legione,i cui soldati erano chiamati"Messaggeri del Sangue".
Tra questo primarca e Oriug ci fu un rapporto particolare,in quanto il secondo avvertiva nel primo una purezza che lui non avrebbe mai potuto avere.
Quando Auio scoprì il difetto genetico della sua sua stirpe,definito come la "sete rossa",fu obbligato a eliminare alcuni dei suoi soldati,in quanto avevano il suo DNA.
Oriug si accorse di questo fatto e tra i 2 ci furono delle discussioni di chiarificazione,dopo di che il
primo promise di tenere segreto l'evento all'imperatore e a tutti i primarchi,promettendo anche di
aiutarlo.
Anni dopo il ribelle avrebbe usato questo segreto a suo vantaggio,dicendogli che o si sarebbe unito alle sue schiere,promettendogli una cura per quel difetto,o lo avrebbe distrutto dopo aver rivelato a tutti il suo segreto.
Si dice che,al momento della ribellione,Oriug temesse e odiasse Auio più di tutti gli altri.
Quando i Messaggeri del Sangue giunsero sul pianeta imperiale Rootliu nominò quest'ultimo come
erede dell'imperatore,tuttavia egli rifiuto.
La sua storia terminerà poco dopo,in quanto Auio venne successivamente ucciso da Oriug e ciò
spinse Padishan a dare il colpo di grazia a quest'ultimo.
La sua legione era la più temuta e diffidata.
Ora passiamo a Onsor.
Nacque nel mondo infestato da animali mostruosi chiamato Kaiban e fu adottato da un individuo di
nome Upaer,diventando una figura di estremo potere su quel mondo.
Quando l'imperatore arrivò Onsor divenne primarca della prima legione,chiamata come
"Messaggeri Oscuri".
Tutti i guerrieri che riuscirono a superare una prova di cui non ci sono state tramandate
informazioni essi potevano diventare membri di questo gruppo e tra di essi vi fu anche Upaer.
Onsor era noto per essere il più silenzioso dopo Mortarion.
Quando ci fu la rivolta di Oriug questo primarca tornò nel mondo natio,dove scopri che il suo padre adottivo era diventato geloso.
Odiava suo figlio e pensava che questi gli avesse rubato la gloria e bombardò i membri della prima legione che erano stati lasciati sotto la sua custodia.
A quel punto si verificò una grande battaglia e le leggende dell'epoca affermano che le forze di
Kwekwaxawe supportarono Upaer durante lo scontro.
Alla fine il mondo venne distrutto da una guerra nucleare.
I pochi superstiti della prima legione cercarono i resti del loro primarca,mentre i pochi che si erano
convertiti alla religione di Kwekwaxawe vennero sparsi nello spazio e sono noti oggi come i
"Rinnegati".
Upaer fu catturato e intrappolato in un campo di stasi.
Alcuni miti affermano che anche il primarca sia sopravvissuto e che sia rimasto in coma per molto tempo prima di morire.
È da citare anche la sua carriera politica.
Come è stato detto Auio era stato selezionato per essere erede dell'imperatore,mentre Onsor era diventato alto protettore e sembra che abbia avuto continui scontri politici con 1 dei suoi fratelli,la cui identità non è stata riportata.
Pare che i 2 stessero anche per arrivare a un duello mortale,che fu interrotto dagli altri primarchi.
Da notare che in questo periodo si era in piena ribellione di Oriug.
Tutti vennero tagliati fuori dalle comunicazioni e non si sapeva nemmeno se l'imperatore fosse
ancora vivo.
Passiamo ora a Perturabo.
Nacque nel mondo civilizzato di Opia,dove venne educato.
Tuttavia gli abitanti di quel pianeta non si fidavano di lui e lui non si fidava di loro,oltre a non ricambiare l'affetto paterno.
Fu l'unico in grado di tradurre gli antichi testi di quel pianeta e si occupò di ingigantire i patrimoni
paterni.
Quando l'imperatore giunse sul pianeta il primarca lo accettò immediatamente,diventando la guida dei "Guerrieri di Metallo".
Risulta che fosse estremamente n e poco socievole,oltre che caratterizzato da una personalità
incrollabile.
La sua legione conquistò molti mondi,ma spesso li lasciava quasi privi di vita a causa della brutalità che utilizzava durante gli attacchi.
Perturabo,durante la ribellione di Oriug,si schierò con i traditori,perché dopo la distruzione del suo
pianeta natio,avvenuta per sua stessa mano,si rese conto che suo padre non lo avrebbe mai
perdonato per le sue azioni,mentre il primarca ribelle lo aveva elogiato,dicendogli che non avrebbe
mai più dovuto sentirsi in colpa.
È noto anche il suo scontro con Flugri,in quanto era in preda al rimorso e sperando di trovarne
anche nel fratello,tuttavia si rese presto conto che quest'ultimo non intendeva retrocedere.
Si parla anche di 1 scontro con un altro primarca di cui non è stata tramandata l'identità.
Perturabo viene descritto dai documento ufficiali come un primarca geniale,oltre che creatore di una serie di opere d'arte.
Ora passiamo a Mortarion.
Nacque sul pianeta Aurus,un mondo avvolto da una nebbia velenosa e dove la tecnologia più avanzata funzionava mediante il vapore.
Era un luogo pieno di negromanti seguaci di Kwekwaxawe e abitanti assoggettati ad essi.
Venne adottato da un potentissimo governatore,Ecaron,che lo aveva trovato durante una delle tante
battaglie con cui razziava.
Si accorse infatti di questo bambino,dall'aspetto diverso dalle popolazioni di quel mondo,che
piangeva,quando avrebbe dovuto soffocare e morire
Ecaron lo prese,lo adottò e gli diede il nome Mortarion,il cui significato era"Figlio della Morte".
Lo crebbe nella sua torre,che era collocata talmente in alto che solo un primarca poteva
sopravvivere,tuttavia sembra che suo padre fosse ancora più in alto.
Mortarion,una volta divenuto adulto,decise di fuggire e andò nella valle,dove scoprì che suo padre e
i suoi uomini attaccavano ogni giorno i semplici abitanti,così decise di liberarli.
La popolazione ci mise del tempo ad accettare questo essere venuto dalle montagne,tuttavia lui li addestro alla guerra,creando una sua armata personale.
Sconfisse i guerrieri del padre e decise di salire fino alla casa di Ecaron,scalando il monte più alto
del pianeta,tuttavia la riluttanza nell'adottare colui che lo aveva adottato lo spinse a ritirarsi.
Tuttavia,una volta tornato a valle,si accorse che tutti parlavano di 1 straniero miracoloso venuto da
lontano,che si rivelò essere il padre adottivo di Mortarion.
Ecaron sfidò il figlio,dicendogli che se avesse perso se ne sarebbe andato,altrimenti il figlio avrebbe
dovuto inchinarsi a lui.
Tuttavia durante lo scontro l'imperatore intervenne,uccidendo il dittatore del luogo e salvando il primarca.
Un mito racconta che in quel momento Mortarion sentì i sussurri della creazione di
Kwekwaxawe,chiamato come"Margon".
Il primarca divenne a capo della quattordicesima legione,ma mantenne sempre un po' di
risentimento nascosto nei confronti del padre in quanto gli aveva tolto la vittoria e ucciso l'individuo
che lo aveva allevato.
Mortarion si dimostrò altamente anti religioso e anti psichici,tanto che parlò contro Augu in tutti i
concili in cui il secondo argomento veniva presentato come da tollerare da parte di quest'ultimo.
Per tentare di eliminare gli individui dotati di poteri psichici arrivò a condurre esperimenti di
eugenetica sui pianeti conquistati."
Oriug era 1 dei pochi primarchi con cui Mortarion si sentiva a suo agio e a cui mostrava una fedeltà
superiore a quella dell'imperatore.
Quando ci fu la ribellione Mortarion si alleò con i ribelli e tentò di convincere un suo fratello,di cui
non è stato riportato il nome,a unirsi a loro,facendogli immaginare un impero di cacciatori e
guerrieri,dove i forti sarebbero stati liberi dal volere dell'imperatore.
Sembra che 1 dei motivi che spinse Mortarion a recarsi da questo fratello fosse che egli aveva
provato a valutare cosa sarebbe successo in caso di sconfitta dei ribelli e si era reso conto che si
sarebbe ritrovato contro tutti i primarchi superstiti e quindi aveva estremo bisogno di alleati.
Tuttavia l'altro gli ripose che le forze religiose con cui avevano fatto il patto li avrebbero vincolati e
che lui non si sarebbe inginocchiato davanti a un nuovo imperatore.
Sembra anche che,malgrado la sua alleanza con i religiosi,Mortarion considerasse quei culti e la
presunta stregoneria come un cancro da estirpare e,dopo delle indagini,si rese conto che l'altro
primarca aveva detto il vero.
In aggiunta prese coscienza che Oriug aveva intenzione di diventare ciò che lui odiava di più:1 psichico e un individuo affermate di essere 1 stregone,come il suo padre adottivo.
Successivamente vide i suoi soldati venire infettati da una malattia conosciuta come la"Piaga
Distruttrice"e provò a curarli,ma dopo diversi fallimenti si sentì come quando era in cima alla più
alta montagna del suo pianeta,ma senza l'imperatore a salvarlo.
Le leggende dell'epoca affermano che si arrese alle forze di Kwekwaxawe,diventando il "Portatore
della Decadenza",definito anche come"Immagine della Morte",condannato a diffondere pestilenze
per tutto l'impero senza morire mai.
I successivi documenti storici affermano che avesse iniziato a comandare su un mondo tossico e irrespirabile,diventando come il suo padre adottivo.
Viene riportata anche una sua celebre frase,dove afferma:"Il dolore è un'illusione dei sensi,la paura un'illusione della mente.
Oltre solo la morte attende,come silente giudice di tutti."
Tuttavia Mortarion trovò la sua fine in combattimento contro Rootliu.
Proseguiamo con Aurelian
Nacque nel mondo diviso in regni chiamato Olclis,un luogo governato da una
chiesa,chiamata"Ovenatua"che venerava antichi culti.
Il suo mezzo cadde dal cielo e l'evento fu erroneamente interpretato come un segno divino.
Il suo nome infatti significa"Colui che Richiama la Pioggia".
Dopo soli 70 giorni Aurelian era già un adolescente e venne scoperto Coreon,un sacerdote esiliato per via delle sue credenze estremiste e violente.
Le 4 divinità venerate su quel pianeta non erano elementali,ma alcune delle creazioni di Kwekwaxawe,tuttavia il primarca era convinto che ci fosse un dio più grande di questi esseri.
Inizialmente il sacerdote maltrattò Aurelian,ma cambiò idea quando quest'ultimo gli salvò la vita,proclamandolo il nuovo portatore della parola.
Tuttavia il religioso continuò a credere ai 4 dei.
Le predicazioni del primarca si diffusero ed egli iniziò a liberare gli schiavi.
La sua armata era così grande che riuscì ad assediare la capitale e gli abitanti stessi gli aprirono le
porte.
I capi della chiesa,o meglio i loro cadaveri,gli vennero gettati ai piedi come dono.
Le sue armate si espansero di città in città,a volte convertendole pacificamente o a volte distruggendole con l'accusa di eresia.
Aurelian arrivò a predire che l'unica divinità sarebbe presto arrivata e in poco tempo il pianeta
intero fu sotto il suo controllo.
Il primarca creò la"Cattedrale dell'Illuminazione",e complessivamente un terzo della popolazione
venne purificata dai membri della"Fratellanza",ossia i fedelissimi guerrieri scelti da Aurelian.
Quest'ultimo aveva previsto l'arrivo della nuova divinità entro un anno e successivamente
l'imperatore,sui padre,giunse dal cielo con un'enorme flotta.
Malgrado Aurelian volesse divinizzare il padre quest'ultimo rivelò il suo ideale al figlio,ossia che
nella sua visione dicendogli:"Non esistono dei.
E se ci sono io non sono come loro."
L'impero era ufficialmente ateo e il nuovo primarca avrebbe dovuto combattere per esso.
Questo fatto causò una terribile crisi di coscienza,in quanto Aurelian era profondamente religioso e
continuò ad esserlo.
Gli venne affidata la diciassettesima religione,gli"Araldi Imperiali",e passò molto tempo nei mondi
conquistati,tuttavia a causa dello scarso numero di pianeti soggiogati fu considerato debole da
alcuni dei suoi fratelli,in particolare Rootliu che lo considerava come un bambino con problemi di
bipolarità.
Aurelian cercava ogni volta di convertire gli abitanti dei suoi domini al culto imperiale,bruciando i
testi di altre fedi e costruendo monumenti e cattedrali.
Gli altri primarchi seppero ben presto tale cosa e rimasero disgustati e l'imperatore non poté più
ignorare la diversità di pensiero di questo suo figlio.
Padishan punì Aurelian ordinandogli di interrompere questa venerazione della figura paterna e
affidandogli il compito di esplorare i mondi oltre i confini dell'impero,con lo scopo di allargarne la
grandezza.
E così iniziò il suo lungo viaggio,che si concluse dopo essere arrivato in una zona della galassia
dove le distanze tra i sistemi solari erano più di pochi anni luce e quindi le distanze erano troppo
grandi.
Tutt'oggi tali confini sono rispettati,nonostante alcuni ritengano che,mediante le nuove
tecnologie,sia possibile superare tale ostacolo.
Alcune leggende affermano che,durante il suo viaggio di ritorno egli trovò gli dei che venivano
adorati sul suo pianeta.
Durante la ribellione di Oriug si schierò con quest'ultimo,anche se persino tra le sue file non era ben
visto.
Si afferma anche che quando Augu,che era molto vicino a lui dato che erano entrambi
introspettivi,tentò di penetrare la sua mente con i poteri psichici Aurelian lo respinse,minacciandolo
di non tentare mai più una cosa simile.
È anche noto il fatto che quest'ultimo ritenesse di aver salvato il primarca Angron dagli impianti cibernetici.
I documenti storici affermano che il suo fanatismo religioso continuò ad ingigantirsi con il tempo,in
quanto cominciò a considerare la chiesa che aveva egli stesso fondato,l'imperatore e Oriug come
false divinità e tentò una ribellione interna,ma Actea avvertì il capo dei ribelli in tempo.
Sembra che da quel momento in poi egli sia vissuto in un tempio e le leggende affermano che sia
stato trasformato da una delle creazioni di Kwekwaxawe.
Non abbiamo documenti che parlino della sua morte,tuttavia in alcuni testi viene considerato come
disperso dopo la fine della ribellione.
Passiamo ora a Cluk.
Lui nacque nel mondo di Ogiris,un pianeta fertile e vasto,pieno di steppe,montagne e mari,anche se
tecnologicamente arretrato e governato da un piccolo impero.
La guida di questo mondo,Palatine,aveva delle armate invincibili,tuttavia,nella zona ovest dell'impero,c'era una zona vuota,piena di grandi pianure e infertile,dove vivevano tribù di predoni,che il governatore attaccava spesso.
Il primarca venne trovato dal capo di una piccola tribù e pensò che il piccolo fosse un segno
divino,tuttavia questa guida venne uccisa poco dopo da un rivale di un altro gruppo.
Una volta cresciuto Cluk rese la sua tribù invincibile,costruendo armi geniali e sviluppando tattiche
nuove per quel pianeta,e a quel punto conquistò le altre tribù e trasformò la landa desolata in un
piccolo impero,rendendo il servizio militare obbligatorio,unendo le tribù e incrociandole,per
cancellare le differenze culturali,e dando promozioni in base ai meriti.
Cluk incontrò da solo un gruppo di cacciatori inviati da Palatine e tutto ciò che del gruppo tornò al
loro comandante fu un solo membro,mutilato e con la testa del figlio legata sulla schiena.
Egli aveva l'ordine di riferire che i popoli delle steppe non avrebbero più tollerato un simile
trattamento.
Il primarca invase l'impero,conquistando ogni regione,e promise la capitale che se gli avessero
consegnato l'imperatore lui li avrebbe risparmiati,altrimenti li avrebbe massacrati.
La minaccia riscosse il successo sperato.
Riuscì a riunire,con un migliaio di guerre,tutto il pianeta,incoraggiando i suoi sottoposti a dedicarsi
a fini nobili,come la cultura,la scrittura e il racconto di antichi miti.
La sua vita gli fece capire l'importanza dell'unità dei popoli e questo fu 1 dei motivi per cui rimase
fedele a Padishan.
Quando quest'ultimo arrivò lo rese capo della quinta legione.
I documenti affermano che questo primarca era molto solitario e raramente incontrava i suoi fratelli.
In aggiunta pare che Rootliu non si fidasse di lui e che Hamail non lo sopportasse.
Solo Oriug vide del valore in lui,tanto che tentò di convertirlo.
L'unico che lo capì veramente fu Augu.
Sembra che durante i vari concili Cluk si mostrò contrario all'abolizione delle religioni,anzi affermò
che,secondo lui,si doveva avvertire le popolazioni dei pericoli soprannaturali,mostrando così il suo
grande attaccamento al folclore,e finì con il discutere con l'imperatore della faccenda.
Si rifiutò di unirsi ad Oriug,che definì tanto corrotto quanto l'imperatore era tirannico,e decise di
dichiararsi neutrale,tuttavia Augu gli spiegò che non sempre si può sempre tirarsi indietro dai
conflitti.
Il pianeta natio del primarca fu devastato,motivo per cui Cluk partì per una missione verso una regione piena di buchi neri,dove scomparve senza lasciare traccia.
Passiamo ora a Olagr.
Nacque sul pianeta Abro,perennemente avvolto nella notte e pieno di città sovrappopolate.
Tuttavia l'eccesso di popolazione era tenuta sotto controllo dal suicidio continuo,infatti le condizioni
di vita,la continua oscurità e le disuguaglianze sociali di un regime feroce rendevano molti
estremamente depressi.
Olagr,a differenza di tutti gli altri primarchi,non aveva seguaci.
Crebbe da solo,sopravvivendo nei bassifondi grazie alla sua intelligenza,e mentre uccideva per sopravvivere si accorse di essere più forte degli abitanti comuni,oltre che diverso da essi.
Praticò spesso il cannibalismo,ma decise comunque di eliminare i membri della società che se la
prendevano con gli innocenti,tanto che dalle strade iniziarono a sparire assassini,criminali e anche
intere bande.
I loro corpi,mutilati e appesi,venivano esposti di tanto in tanto.
La gente del luogo chiamò questo protettore con il nome di"Cacciatore della Notte".
Entro un anno il tasso di criminalità della città in cui operava divenne quasi pari allo 0 e il primarca
era diventato quasi una divinità su quel mondo.
Secondo alcuni provava piacere nell'essere violento,tanto che egli affermava spesso che era meglio essere oggetti di paura che di rispetto,in quanto la prima era verità e l'altra illusione.
Iniziò a spostarsi di città in città,operando con estrema rapidità e continuità,arrivando,molto tempo
dopo,a minacciare i politici corrotti e i nobili.
Gli ordinò di sottomettersi,altrimenti sarebbero stati distrutti.
Alcuni rifiutarono e non vennero più visti,ma la maggior parte ubbidì in silenzio e così l'intero
mondo cadde ai suoi piedi.
Fu chiamato il"Re Oscuro"e governò con equilibrio fino alla notizia di una qualche ingiustizia,dopo di che dava sempre la caccia ai responsabili fino a sterminarli.
Rese la società incredibilmente produttiva e ubbidiente.
Quando giunse l'imperatore i comuni abitanti,abituati al buio,non furono capaci di guardare la luce
dei suoi mezzi.
Olagr divenne capo dell'ottava legione,chiamati come"Cavalieri Notturni"e lentamente iniziò a
perdere la lucidità ed iniziò a credere di essere divenuto un veggente,tanto che diversi documenti
riportano frasi come:"Ho visto l'oscurità","Sono sull'orlo dell'abisso","Non c'è via
d'uscita","Conosco il mio destino perché non posso cambiare il futuro,quindi io do il benvenuto
all'oscurità".
Durante la ribellione si unì agli eretici di Oriug,che manipolò la sua instabilità mentale,la sua
depressione e il suo isolamento,facendogli prendere parte alla tortura di 1 dei suoi fratelli.
Sembra che da questi atti lui iniziò a trarne un sadico piacere.
Alla fine,divenuto 1 dei più crudeli traditori in circolazione,egli realizzò di essere diventato ciò che
aveva giurato di distruggere.
Pare che le sue legioni,del tutto furiose,mostravano una disperazione quasi suicida nel gettarsi in
battaglia,tanto che possiamo definirlo come 1 dei casi di pentimento.
Un assassino,En,venne mandato ad uccidere il primarca e si dice che quest'ultimo non oppose
resistenza.
Le sue ultime parole,riportate con cura da diverse fonti,rimangono ancora oggi un mistero:"Molti vorranno guidare la mia legione,dopo la mia morte,e si proclameranno miei successori.
Io odio questa legione.
Ho distrutto il mio mondo per eliminare il veleno alla radice.
Sarà presto vendicato e la più dura lezione dei miei seguaci sarà presto insegnata.
Pensi davvero che mi importi qualcosa di quello che accadrà a chiunque di essi dopo la mia morte?"
Dopo la sua fine,quasi profeticamente,la sua legione si smembrò in tanti piccoli gruppi,che fuggirono verso l'Occhio del Terrore.
Questo primarca ha mostrato 2 lati di se stesso del tutto opposti.
Da un lato era un grande stratega,un fedele all'imperatore ed estremamente efficiente,ma dall'altro era un essere notturno,un maniaco violento che viveva nel terrore e nel buio
Egli fu contemporaneamente sia il mostro sia colui che insegue il mostro con violenza di un
mostro,in un ciclo senza fine.
Ora passiamo ad Agron,detto"Primarca Rosso".
Nacque nel mondo di Nuceria,un luogo molto avanzato e governato da un gruppo si nobili che
vivevano nel decadentismo e nel piacere,mentre la popolazione rimaneva nella povertà assoluta,con
sicuramente qualche predicatore folle affermante che tutta la ricchezza nelle mani di pochissimi,che
la usano egoisticamente,è cosa buona,giusta e che non c'è nulla da fare.
Si dice che un gruppo della razza conosciuta come le cose antiche,durante una missione di
osservazione,tentò di uccidere il primarca,che fu ferito,ma egli sopravvisse.
Venne successivamente preso come schiavo e,data la sua diversità fisica,gli venne impiantato anche
un circuito particolare,definito come"Artiglio dei Macellatori".
Viene definito come appartenente a un'antica tecnologia perduta,che prevedeva degli impianti nella
corteccia cerebrale capaci di aumentare la forza e l'aggressività,tuttavia questo oggetto cancellava
ogni forma di razionalità e istinto del pericolo.
Agron divenne un famosissimo guerriero da arena e fu definito come"Signore delle Sabbie
Rosse",date le centinaia di avversari che uccideva in un solo giorno.
Tuttavia risparmiò sempre quelli che combattevano bene,iniziando addestrarli e rendendoli grandi
campioni imbattibili.
Questi ultimi,alla fine,si rivoltarono tutti insieme ed ottennero la libertà,sopravvivendo in 2000 e ritirandosi tra le montagne.
Agron continuò a liberare gli schiavi mentre l'imperatore lo osservava dall'orbita del pianeta e
quando egli giunse su quel mondo il primarca rifiutò,dicendo che il suo posto era tra gli schiavi e
che sarebbe morto per aiutarli.
Padishan però gli fece notare che nella battaglia imminente che si stava per verificare tutto il suo
esercito sarebbe stato massacrato e per questo lo teletrasportò via,contro la sua volontà,affermando
che era venuto il momento di abbandonare quel luogo.
Agron poté solo guardare inorridito,tramite gli schermi dell'astronave dell'imperatore,la strage dei
suoi seguaci,dopo di che si rivolse al padre chiedendogli perché non li aveva aiutati,ma Padishan gli
disse che doveva pensare ai molti pianeti che componevano l'impero e non a un piccolo gruppo di
ribelli.
Il primarca non lo perdonò mai per questo affronto e la ferita rimase sempre aperta,soprattutto
quando si rese conto che tutti gli altri primarchi avevano mantenuto le loro conoscenze sui loro
rispettivi pianeti.
Agron divenne capo della dodicesima legione,conosciuti come i"Mangiatori di Mondi"e si dimostrò
come il più violento e selvaggio di tutti i primarchi.
Quando Oriug si ribellò Agron si unì subito a lui,ma solo per sete di sangue,e le leggende affermano
che fu trasformato dalla creatura generata da Kwekwaxawe,di nome Khorne,e che alla fine sia stato
bandito nella dimensione di quest'ultima.
La sua vera fine rimane un mistero,in quanto non vi sono documenti ufficiali che ne parlano.
Il penultimo di cui parleremo e Corax.
Nacque sulla luna desolata di Niceris,piena di miniere dove gli schiavi passavano la vita a lavorare
per costruire armi per i nobili.
Tuttavia un giorno il primarca guidò gli schiavi in una rivolta,caratterizzandosi per il mostrare molta pietà verso i prigionieri,dopo di che prese possesso dei mezzi di produzione.
Corax dimostrò che uccidendo pochi poteva salvare molti e quando divenne capo della dodicesima legione il suo pianeta venne controllato dagli Adepti del Meccanismo.
Essi usarono bene le tecnologie di quel luogo e lo resero un monastero fortezza.
Il primarca aveva al suo servizio pochi soldati e aveva imparato ad usarli bene e la sua strategia era
così abile che aveva persino battuto Rootliu nelle simulazioni,usando tattiche non convenzionali
mai viste da nessuno.
Tuttavia Corax vinse solo 3 volte e Rootliu imparò presto da lui,diventando presto invincibile.
La legione di questo primarca è sempre stata vicina agli Adepti del Meccanismo,anche se spesso c'erano conflitti su chi dovesse possedere queste tecnologie.
Rimase fedele all'imperatore durante l'eresia ed è noto il suo scontro con Oriugan,che portò per tutta
la vita le ferite derivate dalla sua sconfitta oltre all'umiliazione del venire risparmiato,con la
minaccia che non avrebbe avuto una seconda possibilità.
Successivamente ci fu massacro su un pianeta il cui nome è andato perduto,in cui Oriugan si
scatenò,e la legione di Corax fu ridotta al minimo.
Il primarca stesso era ferito nel corpo e nella mente,tanto che venne portato via in stasi.
Su quel pianeta sembra che tentò anche di studiare i laboratori dell'imperatore,con lo scopo di produrre 2000000 soldati superiori,tuttavia il risultato fu un disastro e molti dovettero venire
imprigionati.
Le cause non furono mai spiegate,ma alcune leggende dissero che fu l'influsso di Kwekwaxawe ad
averli mutati.
Il primarca decise tuttavia di accettarli come suoi soldati,come gli altri,promettendo di trovare un modo per curarli.
Quando,molto tempo dopo,Rootliu riformò l'impero in modo che le legioni fossero divise in piccole
unità da 1000 soldati,Corax,che era ancora vivo,accettò.
Non abbiamo informazioni su come sia sopravvissuto,tuttavia è probabile che sia stato per molto
tempo in animazione sospesa.
Pieno di sensi di colpa per le esecuzioni e per non essere riuscito a curare i suoi soldati il primarca
si chiuse all'interno di una torre per un anno e si recò verso la zona piena di buchi neri,dove,secondo
alcuni,si trovava l'Occhio del Terrore.
Non fu più visto.
Le sue ultime parole registrate furono:"Mai più".
Ora giungiamo all'ultimo primarca,o meglio gli ultimi 2.
Si tratta di una coppia di gemelli,di cui 1 si chiamava Alfaurug,che appariva pubblicamente,e l'altro
era Oriogon.
I 2 erano identici,spesso si scambiavano di posto e avevano una sorta di coscienza unica,definita
come Alfaurug Oriogon.
Essendo più bassi degli altri e simili ai loro soldati genetici passavano spesso inosservati e non è
noto come siano stati scoperti,tanto che le loro origini sono avvolte le mistero.
Secondo una voce fu Oriug a scoprirli,che vide un pianeta governato da loro,mentre una leggenda
affermò che i 2 giunsero in una città deserta,venendo successivamente trovati da un gruppo di esseri
avanzati e affetti da mutazioni genetiche.
Questo testo racconta che i 2 li uccisero quasi tutti,catturando i sopravvissuti e sottoponendoli a
torture che successivamente strutturarono la mente unica di questo duo.
L'imperatore,scoprendo tale depravazione,tentò di curare i 2 figli e gli mostrò anche i segreti più nascosti dell'impero,cosa che non venne fatta con nessun altro primarca.
Divenuti capi della ventesima legione,il cui nome è andato perduto,i 2 mostrarono subito un talento per la segretezza,la manipolazione e la tortura.
In aggiunta si tenevano a distanza dagli altri primarchi e vennero,per le loro vie
disonorevoli,criticati da Rootliu,cosa che li spinse sempre di più a deviare dalla legge imperiale.
Durante l'assedio di un pianeta,il cui nome è andato perduto,invece di eseguire gli ordini e conquistare la capitale immediatamente lasciarono che i nemici si costruissero le difese,per poi distruggerle in molti modi,sterminando il 90% della popolazione.
Quando gli venne chiesto il motivo di una simile strategia i gemelli risposero che altrimenti sarebbe
stato troppo facile.
Solo Oriug li elogiò per la loro bravura e infatti il duo era molto vicino a quest'ultimo piuttosto che
all'imperatore.
In assenza di motivazioni profonde ci si chiede ancora oggi per quale motivo i gemelli siano passati
dalla parte eretica durante la ribellione,ma l'unica spiegazione viene da un mito,scritto dopo gli
eventi e non ritenuto come valido,in cui si afferma che ebbero una visione secondo cui c'erano 2
futuri possibili.
Se la loro legione si fosse unita a Oriug quest'ultimo avrebbe vinto e,disgustato dall'aver ucciso suo
padre,avrebbe realizzato di essere divenuto un mostro,cercando così di sterminare tutti gli
appartenenti all'impero in modo da estinguere i pensieri e le emozioni di chi lo avrebbe
mentalmente criticato per il suo gesto.
Se invece fossero rimasti fedeli all'impero Oriug avrebbe perso,l'imperatore però sarebbe divenuto
un cadavere connesso a dei tubi e l'impero stesso sarebbe sprofondato in un clima di guerre
continue.
Secondo questa leggenda il destino di tutto dipendeva da loro 2.
Eppure Oriug perse anche con il loro aiuto,quindi ciò fece pensare fin da subito che questa leggenda
della profezia o fosse sbagliata oppure era una qualche forma di propaganda religiosa mal
formulata.
In aggiunta pare che non servissero fedelmente i ribelli,tanto che quando Oriug gli ordinò di
convertire i membri di una popolazione,di cui non è stato riportato il nome,la loro legione provocò
questi ultimi,con violenza,utilizzando la loro reazione come pretesto per sterminarli.
Mortarion notò questo comportamento e lo riferì a Oriug,ma quest'ultimo non se ne interessò.
Successivamente viene riportato che Olagr comprese le intenzioni dei gemelli riguardanti un sabotaggio e anche questo fu impedito.
Sembra anche che quando Oriug decise di interrogare Alfaurug il suo gemello prese il suo
posto,come aveva fatto tante volte.
La loro legione alla fine si divise per rimanere nascosta dall'impero e non è noto cosa accadde ai 2
primarchi.
Anche la loro fine,come la loro infanzia,è avvolta nel mistero."
Un'ora dopo.
In un altro luogo della struttura era presente una grande stanza rettangolare,dalle pareti lisce e
grige,con delle linee nere,di varia grandezza,orizzontali.
L'entrata era alta e rettangolare,con davanti un basso gradino,ai lati di quest'ultima erano presenti
delle placche di pietra,rettangolari e basse,che andavano verso l'esterno e poi divenivano
perpendicolari all'inizio delle pareti laterali.
Il muro alla destra dell'entrata andava leggermente in avanti,poco dopo quest'ultima,e si dirigeva
verso l'esterno fino alla parete perpendicolare,mentre alla sinistra della zona di accesso all'ambiente
erano poste delle casse,di varia forma e dimensione.
La parete perpendicolare alla destra dell'entrata aveva 4 aperture rettangolari,molto grandi,che
davano su un muro obliquo verso l'alto,dalla cui parte superiore filtrava la luce dell'esterno,mentre il
muro perpendicolare a sinistra aveva solo un'entrata,ai cui lati erano posti 2 soldati.
Il soffitto aveva 4 zone rettangolari,più basse del resto,posizionate sopra le aperture,la parte iniziale
del pavimento,grigio e liscio,era piatta,poi si alzava di un livello,che era poco largo,e poi c'era un
secondo livello,che arrivava quasi alla fine della stanza enorme.
Davanti alla prima apertura a destra erano presenti 7 native del pianeta,indossanti degli
abiti,bianchi,larghi e lunghi,che arrivavano a terra,più una mantella grigia e lunga,e avevano un
tessuto chiaro sulla testa e sul volto,con dei buchi circolari per gli occhi,più una fremen,indossante
gli stessi vestiti,ma senza il tessuto sul viso.
Jakla,Tuf e Yu entrarono nella stanza poco dopo,dirigendosi verso le 8 femmine ferme davanti
all'apertura.
Jakla indossava un lungo e largo abito nero,avente un colletto che copriva i lati e il retro del
collo,mentre si curvava verso il basso,in obliquo,sulla zona frontale.
Yu aveva,nella mano destra,un cilindro nero,non molto lungo,con una piccola vetrata circolare in
cima.
"Sapete dov'è Oul?"disse Jakla.
"Tuo figlio era probabilmente stanco,Jakla."disse Yu guardando verso destra"L'ho mandato a
riposarsi nell'altra stanza."
Yu la guardò improvvisamente"Perdonatemi,mia signora...i miei pensieri erano lontano da qui!
Io...non intendevo parlarvi così familiarmente."
Jakla sorrise e alzò leggermente l'avambraccio destro"Yu,per favore."
"Usare il vostro nome in questo modo..."disse Yu.
"Ci conosciamo da molti anni."disse Jakla"Già da molto avremmo dovuto bandire qualche
formalità tra noi.
In privato."
Yu fece un piccolo sorriso e pensò"Credo che abbia funzionato.
Adesso penserà che l'avversità nel mio modo di comportarmi sia dovuta all'imbarazzo.
Non cercherà ragioni più profonde,sarà convinta di sapere già la risposta."
"Mi spiace,avevo la testa da un'altra parte."disse Yu"Quando...quando mi sento particolarmente
dispiaciuto per voi mi accade di pensare a voi...come...come Jakla,semplicemente."
"Dispiacersi per me?"disse Jakla"Come mai?"
"Avete visto questo pianeta,mia signora?"disse Yu"È così spoglio in confronto a Caladan.
E la gente...tutte quelle donne,sul cammino per venire qui,che gemevano sotto il velo,il modo con
cui ci guardavano..."
"Noi siamo degli stranieri,nient'altro."disse Jakla"Siamo una razza diversa e così anche i nostri
modi.
Fin'ora hanno conosciuto soltanto quelli dei mala'kak.
Prima ho visto che guardavate da una finestra.
Che cosa stavate osservando la fuori?"
"La gente."disse Yu"Erano fermi davanti a delle piante.
Sapete a che cosa stavano pensando?"
"Pretendereste di leggere nella loro mente quando neanche io riesco..."disse Jakla.
"La loro mente...guarda le piante e pensa...qui ci sono almeno più di 100 di noi.
Ecco cosa pensa la gente."
Lei lo fissò"Perché?"
"Quelle piante richiedono molti litri di acqua al giorno."disse Yu"A un individuo comune invece ne
bastano 8.
Una sola di quelle pianete equivale a circa 5 individui e ce ne sono diverse la fuori.
Alcuni guardano quei vegetali con una sorta di speranza,pensando che forse cadrà qualche frutto,ma
siamo fuori stagione."
"Osserviamo questo luogo con occhio troppo critico."disse Jakla"Eppure...qui c'è pericolo,è
vero,ma anche speranza.
La spezia potrebbe davvero farci ricchi e accumulando una grande ricchezza potremmo trasformare
completamente questo mondo."
"Chi cerco di convincere?"pensò lei.
"Ma la sicurezza non è cosa che si può comprare con quelle ricchezze."disse Yu che pensò"Se mi
fosse solo possibile odiare questa gente invece di amarla...sarebbe tutto più facile."
"Non preoccupatevi per noi."disse Jakla"Il problema è nostro,non vostro."
"È convinta che sia preoccupato per lei?"pensò Yu"Ed è vero.
Ma finirò anche per trovarmi davanti al sacerdote oscuro una volta compiuta la sua volontà e
coglierò l'occasione per colpirlo,proprio nel momento in cui sarà più debole.
L'istante del trionfo."
"Disturberei Oul se andassi a dargli un'occhiata?"disse Jakla.
"Per niente."disse Yu"Gli ho dato un calmante."
"Sopporta bene il cambiamento?"disse Jakla.
"Si,è solamente un po' agitato e incuriosito."disse Yu.
"Naturalmente."disse Jakla"Ogni giovane lo sarebbe date le circostanze."
"Perché mia moglie non mi ha dato figli?"pensò Yu"Sono un medico,so che non c'erano
impedimenti fisici...a meno che non fosse qualche motivo benegesserit.
Forse era destinata a qualcosa di diverso.
Ma a che cosa?
Mi amava,ne sono certo..."
"Che delizioso abbandono la spensieratezza di un giovane."disse Jakla.
"Se anche gli adulti potessero essere calmi così nel loro tempo libero."disse Yu.
"Davvero."disse Jakla.
"Perché dover perdere certe cose?"disse Yu.
"Si,perdiamo veramente qualcosa."disse Jakla"Comunque...il cielo a volte è così strano qui."
"In parte è dovuto alla mancanza di umidità."disse Yu.
"Acqua."disse Jakla"Da qualunque parte ci si volti sempre questa mancanza dell'acqua."
"È il grande mistero di Arrakis."disse Yu.
"Perché mai ce n'è così poca?"disse Jakla"Ci sono rocce vulcaniche su questo pianeta e potrei citare
un'altra dozzina di fonti di umidità.
C'è il ghiaccio ai poli.
Ma sembra sia impossibile praticare trivellazioni nel deserto perché le tempeste o le maree di sabbia
distruggono gli apparecchi prima che si finisca di installarli,sempre che non siano divorate dai
vermi prima ancora."
"Comunque non hanno mai trovato acqua."disse Yu.
"Ma il mistero,il vero mistero,sono i pozzi scavati nei bacini."disse Jakla"Ne avete mai sentito
parlare?"
"Si...prima un rivolo d'acqua,poi più niente."disse Yu.
"È proprio questo il mistero."disse lei"C'è dell'acqua laggiù.
Il pozzo si prosciuga e l'acqua non ricompare più,ma una successiva trivellazione nelle vicinanze da
l'identico risultato.
Un rivolo d'acqua e subito scompare.
Possibile che nessuno abbia mai provato curiosità per questo fenomeno?"
"Si,strano."disse Yu"Sospettate la presenza di qualche essere vivente?
I campioni estratti dal terreno l'avrebbero rivelato."
"Che cosa avrebbero rivelato?"disse Jakla"Una pianta locale?
Un animale?
E come identificarlo?
Ma una cosa è certa...l'acqua si ferma,qualcosa ne blocca l'uscita,ne sono convinta."
"Forse...il mistero è stato chiarito."disse Yu"I mala'kak hanno censurato molte fonti di informazione
su Arrakis.
Forse avevano qualche ragione per sopprimere anche questa."
"E quale ragione?"disse Jakla"In oltre...c'è il fattore dell'umidità atmosferica.
Non molta,certo,ma c'è.
È la fonte più importante d'acqua su Arrakis.
Quella che viene catturata dalle trappole a vento e dai precipitatori.
Da dove viene?"
"Dalle...calotte polari?"disse Yu.
"L'aria fredda porta con se troppa poca umidità."disse Jakla"Dietro il fitto velo steso dai mala'kak vi
sono molte cose che meritano di essere esplorate più a fondo e non tutte legate alla spezia."
"Certo,siamo avvolti dal velo dei mala'kak."disse Yu"Forse noi..."
"Qualcosa non va?"disse Jakla.
"Bene."disse Jakla.
"Candidate governanti,mia signora."disse Tuf indicando,con la mano destra,le 8 femmine"La gente
del luogo,le ancelle e i servi aspettano la vostra ispezione.
Li ho selezionati io stesso."
Tuf andò via poco dopo e Jakla fece qualche passo.
"Scusatemi..."disse Yu mettendosi alla destra di Jakla che si fermò"I...i mala'kak potrebbero averli
contaminati."
Yu toccò,con la mano sinistra,la punta del cilindro,che iniziò ad emetter luce gialla,e lo puntò verso
i volti di ciascuna femmina.
"Parlate dei mala'kak...come se nutriste un grande odio per loro."disse Jakla"Neppure la voce del
governatore è tanto carica di veleno quando pronuncia quel nome odiato.
Non sapevo che voi aveste qualche ragione speciale per detestarli."
"Grandi xel'nanga!"pensò Yu"Ho risvegliato i suoi sospetti.
Ora dovrò usare tutti i trucchi che mia moglie mi ha insegnato.
C'è una sola soluzione.
Dirle in più possibile la verità."
"Mia moglie è stata...ma ovviamente voi non conoscevate mia moglie."disse Yu"L'hanno..."
Yu chiuse gli occhi.
"Perdonatemi...non volevo riaprire una vecchia ferita."disse Jakla che pensò"Devono avergli ucciso
la moglie."
"Quei mostri!"pensò Yu.
"Vi prego di scusarmi,signora,ma non vorrei parlarne."disse Yu"Mi spiace...ma non riesco a
parlarne."
"Non c'è problema."disse Jakla che pensò"Sta nascondendo qualcosa.
Eppure..."
Lei guardo il simbolo sulla fronte di Yu"Eppure...è il segno del condizionamento imperiale...che
significa fiducia."
"La madre benegesserit."pensò la fremen"Come nella leggenda.
Dov'è tuo figlio?
Devo metterti in guardia,sei in grave pericolo."
"Questa almeno era vera."pensò Yu.
"Yu...mi dispiace che vi abbiamo portato su questo mondo pericoloso."disse Jakla.
"Ci sono venuto di mia spontanea volontà."disse Yu.
"Ma questo pianeta è un'unica immensa trappola dei mala'kak,anche voi lo sapete."disse Jakla.
"Ci vorrà molto più di una trappola per catturare il governatore Eto."disse Yu.
"Forse dovrei avere più fiducia in lui."disse Jakla"È un brillante stratega.
Ci hanno sradicato dal nostro mondo,è per questo che siamo così inquieti,ed è così facile uccidere
una pianta sradicata,specialmente quando è trapiantata in un terreno ostile."
"Siamo certi che il terreno sia ancora ostile?"disse Yu.
"Vi sono state ribellioni per l'acqua quando hanno saputo quante persone il governatore avrebbe
aggiunto alla loro gente."disse Jakla"Si sono calmati soltanto quando hanno saputo che avremmo
aggiunto trappole a vento e precipitatori per i nuovi bisogni."
"C'è solo una data quantità di acqua su Arrakis per sostenere la vita."disse Yu"La gente sa fin troppo
bene che se altri vengono a berla il prezzo salirà e i più poveri moriranno.
Ma il governatore ha risolto questo problema.
Le ribellioni non significano affatto un'ostilità permanente nei suoi confronti."
"E le guardie?"disse Jakla"Guardie dappertutto.
Si coglie la loro presenza ovunque si guardi.
Non vivevamo certo così su Caladan."
"Lasciate una possibilità a questo pianeta."disse Yu.
"Questo luogo puzza di morte."disse Jakla"Tuf ha inviato qui un battaglione di agenti in
avanscoperta.
Le guardie qui fuori sono i suoi uomini e anche gli scaricatori.
Vi sono stati importanti prelievi di denaro dal tesoro.
Significano soltanto una cosa...corruzione di potenti."
Lei scosse la testa"Dovunque vada Tuf subito lo accompagnano morte e inganno."
"Lo state...insultando?"disse Yu.
"No,sto tessendo le sue lodi."disse Jakla"La morte e l'inganno sono la nostra unica speranza qui.
Soltanto non mi illudo sui metodi di Tuf."
"Dovreste...trovare qualcosa da fare."disse Yu"Non passereste tutto il tempo con questi morbosi..."
"Qualcosa da fare?"disse Jakla"Che cosa mi tiene occupata la maggior parte del tempo?
Io sono anche la segretaria del governatore,ho tanto da fare che ogni giorno imparo cose nuove di
cui aver paura.
Cose che lui non sospetta che io sappia."
Lei parlò a bassa voce"A volte mi chiedo quanto abbia influito."
"Che cosa volete dire?"disse Yu.
"Yu,non pensate che una segretaria legata dal sentimento sia infinitamente più sicura?"disse lei.
"È un pensiero indegno di voi."disse Yu.
"Avete ragione,non è degno di me."disse Jakla che incrociò le braccia"Presto ci sarà spargimento di
sangue,temo.
I mala'kak non avranno pace finché non avranno distrutto il governatore o non li avremo
completamente sterminati.
Il sacerdote non può dimenticare che il governatore è sotto protezione imperiale,mentre la sua razza
si è asservita ai voleri dell'impero da quando è comparsa misteriosamente prima della grande
espansione.
E l'autentico veleno,instillato nella profondità della sua mente,è la consapevolezza che fu un
atraides a bandire un mala'kak per codardia,dopo la battaglia di Corrin."
"L'antica faida."disse Yu
Ci furono alcuni istanti di silenzio.
"A che cosa state pensando."disse Jakla.
"Penso che la spezia vale 620000 solari al decagrammo sul mercato libero oggi."disse Yu"Una
ricchezza che può comperare tante cose."
"Anche voi siete stato afferrato dall'avidità?"disse Jakla.
"Non dall'avidità."disse Yu.
"Da cosa allora?"disse Jakla.
"La futilità."disse Yu"Vi ricordate di quando avete provato la spezia la prima volta."
"Si...ha un gusto di pianta."disse Jakla.
"Non ha mai 2 volte lo stesso gusto."disse Yu"È come la vita.
Ogni volta ha lo stesso sapore.
Alcuni penano che la spezia induca una reazione di sapore favorevole.
Il corpo,una volta imparato che una cosa è buona per esso,la accetta e cene trasmette il sapore come
gradevole,leggermente euforico.
Come la vita questa sostanza non può essere prodotta per sintesi."
"Penso che sarebbe stato molto più saggio rinnegare la casa e fuggire il più lontano possibile
dall'impero."disse Jakla.
"Si...e perché non la convinco a farlo?"pensò Yu"Sei ho successo con lei,anche il governatore...si,lei
potrebbe convincerlo a fare qualsiasi cosa."
"Mi giudicherebbe sfrontato se le rivolgessi una domanda personale?"disse Yu.
"Naturalmente no."disse Jakla"Tu sei un fidato amico."
"Perché non avete convinto il governatore a sposarvi?"disse Yu.
"Convincerlo a sposarmi?"disse lei guardandolo con gli occhi spalancati"Ma..."
"Non avrei dovuto chiedervelo."disse Yu.
"No,no...ci sono delle ottime ragioni politiche."disse Jakla"Fino a che il mio amato è solo alcune
grandi case possono sperare in un'alleanza e...e in oltre costringere qualcuno a fare
qualcosa,piegarlo al proprio volere non è un atteggiamento che apprezzo.
Degrada qualsiasi cosa tocchi.
Se lo avessi convinto...in realtà non sarebbe stato lui a farlo."
"Questo...anche mia moglie avrebbe potuto dirlo."disse Yu a bassa voce,toccandosi la bocca con la
mano sinistra.
"In oltre,Yu,il governatore è 2 individui."disse Jakla"1...quello che io amo moltissimo...è
affascinante,intelligente,premuroso,tenero...tutto quello che una femmina può desiderare...ma l'altro
è...freddo,insensibile,esigente,egoista,duro e crudele come il vento dell'inverno.
È quello che è stato formato da suo padre.
Se quel maledetto fosse morto quando Eto è nato..."
"Capisco."disse l'altro che pensò"Se solo esistesse un modo per sfuggire la mio compito."
"Per tutto il tempo che abbiamo parlato mi stava nascondendo qualcosa."pensò Jakla"Si è tenuto
qualcosa per se.
Per risparmiare i miei sentimenti,ma è un bravo amico."
Yu se ne andò poco dopo e Jakla si avvicinò alle 8 femmine,iniziando camminare lentamente
davanti a loro,dirigendosi verso quella più vicina all'entrata.
"Quale è il tuo nome?"disse Jakla alla fremen.
"Shadut Mapes,mia signora."disse la fremen.
"Le altre possono andare."disse Jakla"Grazie."
Le altre andarono via e le 2 rimasero da sole.
"Shadut...un'antica parola."disse Jakla"Scavatrice di pozzi."
"Sapete le antiche lingue?"disse Shadut.
"Le lingue sono la prima cosa che impara una benegesserit."disse Jakla"So parlare fluentemente
tutte le lingue dei cacciatori."
Shadut annuì e pensò"Proprio come dice la leggenda."
"Perché accetto questa farsa?"pensò Jakla che parlò"Conosco le cose oscure e le vie degli xel'naga.
So molte cose.
So che hai generato figli e che hai perduto quelli che amavi.
Che ti sei nascosta per la paura e che hai commesso atti violenti e che altri ne compirai.
Io so tante cose.
Una di queste è che porti un'arma nascosta sotto l'abito."
Una soldatessa dalla pelle gialla,che era dietro di lei,fece un passo avanti,ma Jakla mosse le dita
della mano destra e l'altra si fermò.
"Se vuoi farmi del male...ti avverto che qualunque sia l'arma...non servirà a nulla."disse Jakla.
"Non vengo con l'anima ostile,mia signora."disse Shadaut.
"Tu parli della leggenda."disse Jakla"E cerchi le risposte.
Guardati dalle risposte che potrai trovare.
So che sei venuta qui pronta alla violenza e ben armata."
"Mia signora,io..."disse Shadut.
"C'è una minuscola possibilità che tu riesca ad uccidermi."disse Jakla"Ma così facendo causeresti
più rovine di quante tu possa immaginare nella tua più folle paura.
Vi sono cose peggiori della morte,persino per un popolo."
"Mia signora!..."disse Shadut"Non mi prenda per una squallida assassina a pagamento!
Non cerco di farle del male con l'arma che ho con me.
La porto con me per farvene dono.
Se siete davvero l'unica.
Se potete provare di essere l'unica."
"E lo strumento della mia morte se io non lo potrò."disse Jakla che pensò"Ora vedremo cosa
succederà."
Lasciate che vi faccia vedere."
"Va bene."disse Jakla.
La fremen alzò lentamente le mani,aprì leggermente la mantella ed estrasse,con la mano destra,un
lungo coltello,incastrato sotto la fascia grigia presente sulla vita,e glie lo porse,con entrambe le
mani.
Il manico era bianco,con la parte inferiore obliqua su un lato e quella superiore cilindrica,mentre il
fodero era marrone,lungo e appuntito.
La femmina estrasse l'oggetto dal fodero,tenendolo in orizzontale con la mano destra e mostrando
una lunga punta cilindrica,con l'inizio nero e il resto bianco.
"Lo conoscete?"disse Shadut.
"Si."disse Jakla"È un coltello,un crys.
La lama che non è mai uscita da questo pianeta e che negli altri mondi è un mistero."
"Non pronunciate mai il nome crys con leggerezza."disse Shadut"Sapete il suo significato?"
Jakla mosse nuovamente le dita della mano.
"La tensione cresce."pensò Jakla"Ecco la ragione per cui questa fremen ha preso servizio da me.
Doveva pormi proprio questa domanda.
La mia risposta può scatenare la sua violenza o...che cosa?
Esige una risposta.
Per i fremen il coltello è...il creatore di morte.
È sempre più impaziente,devo rispondere.
Ritardare può essere pericoloso quanto sbagliare."
"È un creatore."disse Jakal mentre la guardia faceva qualche passo avanti.
La femmina emise un urlo e alzò leggermente l'arma,tenendola in orizzontale,poi bisbigliò"Un
creatore dell'alto deserto.
Quando hai vissuto con un profezia così a lungo il momento della rivelazione ti fulmina!
È una scossa terribile.
La madre e il figlio."
"La parola era creatore...creatore...creatore!..."pensò Jakla che parlò"Come hai potuto pensare che
io che conosco i misteri degli xel'naga ignorassi il creatore?"
La fremen rimise l'oggetto nel fodero,poi afferrò la mano destra di Jakla,con la sinistra,e le diede
l'arma"È tuo."
La femmina toccò la mano sinistra di Jakla con la destra"Il dente...di shi hudud.
Io credo...che presto questo oggetto potrebbe servirti.
Quella è una lama instabile,mia signora.
Tenetela sempre su di voi.
Se rimane più di una settimana lontana dalla carne comincia a disintegrarsi.
Quel dente resterà su di voi per tutta la vita."
"Mapes...hai infilato la lama nel fodero senza segnarla con il sangue?"disse Jakla.
"Mi dispiace!"disse Shadut,poi mandò la testa verso l'alto"Tagliatemi la gola!
Prendete l'acqua della mia vita!"
Jakla sfilò la lama dal fodero e la puntò verso l'altra,che spalancò gli occhi.
"La punta è avvelenata?"pensò Jakla che fece un leggero tagliò,tenendo lontana la punta dalla
carne,sul collo dell'altra,a destra.
Dalla ferita della donna uscì qualche goccia di sangue e poi essa iniziò a richiudersi.
"Coagulazione ultra rapida..."pensò Jakla"Una mutazione per conservare l'umidità del corpo."
Jakla mise nuovamente la lama nel fodero"Ricomponiti Mapes."
La fremen ubbidì tremando e mormorò"Voi siete dei nostri.
Voi siete l'unica.
Non mostri il coltello ad altri da questo momento in poi.
Chiunque veda il coltello dev'essere purificato ucciso.
Ma voi certamente lo sapete mia signora."
"Lo vengo a sapere solo ora."pensò Jakla.
"Ma chi è impuro e ha visto un crys non può lasciare vivo Arrakis."disse Shadut"Non lo
dimenticate mai mia signora,vi è stato affidato un crys."
Ora le cose devono seguire il loro corso.
Impossibile affrettarle."
Shadut guardò le casse presenti nella stanza"E qui c'è molto lavoro per passere il tempo."
"Le cose devono seguire il loro corso..."pensò Jakla"Una tipica frase che proveniva direttamente
dalla missionaria?
La reverenda madre verrà a liberarvi?
Ma io non sono una reverenda madre...e poi...per tutti gli xel'nanga!...questo mondo dev'essere
orribile perché vi abbiano istillato tutto questo."
Poco dopo Jakla era poggiata su una delle casse vicino all'entrata e della stanza guardava l'ambiente
circostante.
"Una delle missionarie benegesserit è stata su Arrakis molto tempo fa...sicuramente è morta da
lungo tempo a causa dei mala'kak,ma la sua missione è compiuta."pensò Jakla"Leggende protettrici
solidamente impiantate in questa gente,nel caso che un giorno un altra benegesserit.
E ora quel giorno è venuto."
Lei si guardò intorno.
"L'architetto..."pensò Jakla"...deve essersi ispirato a qualche remoto periodo storico nel ricreare
questi ambienti.
È la prima volta,da quanto conosco Eto,che mi sento così spaventata e insicura.
E Caladan è così lontano."
"Eccoci qui."disse Eto che entrò in quel momento"Temevo che ti fossi perduta in questo posto
terribile."
"È una dimora cupa."disse Jakla alzandosi.
"Tutta la città da questa sensazione."disse Eto"È una piccola e polverosa città di guarnigione...ma
noi la cambieremo.
Questa è una sala per ricevimenti ufficiali e cerimonie di stato.
Ho appena dato un'occhiata agli appartamenti dell'ala sud.
Sono molto più accoglienti."
Eto le si avvicinò e le toccò il braccio sinistro con la mano destra"Mi chiedo chi siano i suoi ignoti
genitori.
Una casa rinnegata forse?
Membri della famiglia reale caduti in disgrazia?"
"Dov'è Oul?"disse Eto.
"In qualche parte di questa casa."disse Jakla"A lezione da Yu."
"Allora è certamente nell'ala sud."disse Eto"Mi è parso infatti di sentire la voce di Yu,ma non ho
avuto il tempo di guardare.
Sono venuto qui solo per appendere la chiave della nostra dimora su Caladan in questa sala,ma
ancora non so dove."
Lei allungò leggermente la mano destra,ma poi si fermò e non lo toccò e pensò"Appendere la
chiave...un gesto definitivo di rinuncia..."
"Dove avresti intenzione di appendere il ritratto di mio padre?"disse Eto.
"Una di queste pareti..."disse Jakla.
"No."disse Eto.
"Mio signore...se solo..."disse Jakla.
"La risposta è sempre no."disse Eto"Ti concedo vergognosamente quasi tutto,ma non questo.
Stavo pensando alla sala da pranzo..."
"Mio signore,ti prego..."disse Jakla.
"La scelta è fra la tua digestione e la mia dignità ancestrale mia cara."disse Eto.
"Si...mio signore."disse Jakla sospirando.
"Appena possibile tu pranzerai solo nelle tue stanze,come è tua abitudine."disse Eto"Mi aspetto
però di vederti al tuo giusto posto nelle occasioni ufficiali."
"Grazie mio signore."disse Jakla.
"E non essere così fredda e ufficiale."disse Eto"Ringraziami di non averti mai sposata,mia
cara,altrimenti sarebbe tuo preciso dovere essere presente al mio tavolo ad ogni pasto."
Jakla annuì.
"Tuf ha già pronto il rilevatore di veleni."disse Eto"Ce n'è uno portatile anche nella tua stanza."
"Avevi previsto anche questo...fastidio?"disse Jakla.
"Mia cara mi preoccupo anche di te."disse Eto"Per questo ho ingaggiato le domestiche.
Andranno bene fino a quando i nostri servi non avranno completato i loro attuali compiti."
"Sono d'accordo."disse Jakla"Tuttavia è mio dovere chiedere...siamo certi che la gente di questo
pianeta sia sicura."
"Odiano i mala'kak."disse Eto"In particolare la governante che hai scelto,la Shadut Mapes."
"Già...la femmina con il nome fremen."disse Jakla.
"Se non erro significa scavatore di pozzi o una cosa simile."disse Eto e Jakla annuì"Un nome pieno
di implicazioni importanti qui.
Può darsi che non sia la tua domestica ideale,ma Tuf ne parla assai ben,basandosi su un rapporto di
Da.
Sono entrambi convinti che essa desideri servire e servire te soprattutto."
"L'ho verificato io stessa."disse Jakla"I fremen sanno che sono una benegesserit e conoscono le
leggende."
"Non c'è pianeta che sfugga alla vostra propaganda."disse Eto con un tono leggermente ironico.
"Questo significa anche la missione di Da ha avuto buon esito?"disse Jakla"E che i fremen saranno
nostri alleati?"
"Non c'è niente di definitivo."disse Eto"Da crede che desiderino osservarci per un po'.
Tuttavia hanno promesso di non saccheggiare i villaggi confinanti durante il periodo di tregua.
È un successo molto più importante di quanto non sembri.
Tuf mi ha detto che i fremen erano un grosso problema per i mala'kak,i quali si sono sempre ben
guardarti dal far sapere l'estensione delle loro scorrerie.
Meglio che l'imperatore non sapesse l'inefficienza delle forze dei mala'kak."
"Governatori fremen..."mormorò Jakla"Saranno come...predoni del deserto."
"Non lasciarti ingannare dall'aspetto di questa gente."disse Eto"Sono forti e perfettamente sani.
Saranno all'altezza delle nostre necessità.
In tutto."
"È un gioco pericoloso."disse Jakla.
"Non ricominciamo a discutere su queste cose."disse Eto.
Jakla tentò di sorridere"Ci siamo dentro fino al collo,non c'è dubbio.
Quando assegnerò gli appartamenti...hai qualche desiderio particolare?"
"Un giorno devi insegnarmi come fai."disse Eto"Quel tuo modo di respingere le preoccupazioni più
gravi pensando alle cose pratiche.
Dev'essere una cosa benegessertit."
"No,è una cosa da femmine."disse Jakla.
Eto sorrise"Bene...allora...voglio che accanto alla mia camera ci sia un ampio ufficio.
Qui ci saranno montagne di documenti,probabilmente più che a Caladan.
E un vestibolo per le guardie naturalmente.
Questo è tutto.
Non preoccuparti per la sicurezza della casa,le guardie di Tuf l'hanno già rastrellata a fondo."
"Ne sono convinta."disse Jakla.
"E assicurati che ogni orologio sia sintonizzati sull'ora di Arrakin."disse Eto.
"Ho incaricato un tecnico di occuparsene,sarà qui tra poco."disse Jakla.
"Ora devo ritornare all'area di sbarco."disse Eto.
"Non potrebbe occuparsene Tuf mio signore?"disse Jakla"Hai un aspetto così stanco."
"Il buon Tuf è più occupato di me."disse Eto"Lo sai che è infestato dagli intrighi dei mala'kak
questo pianeta.
Inoltre devo convincere i migliori cacciatori di spezia a restare.
Il passaggio del controllo lascia loro libera scelta e non posso corrompere i planetologi che
il rappresentante dell'imperatore ha designato come controllori del cambio.
È stato lui a consentire la libera scelta.
800 individui perfettamente addestrati vogliono partire con i prossimi voli e un mezzo della gilda li
aspetta in orbita."
"Mio signore..."disse Jakla.
"Si?"disse Eto.
"Nessuno gli impedirà di tentare l'impossibile perché questo pianeta diventi abitabile per noi...e i
miei trucchi con lui non servono."pensò Jakla che parlò"A che ora devo prepararti la cena?"
"Non era questo che stavi per dire."pensò Eto che si toccò il mento con la mano
destra"Ah...Jakla...come vorrei che fossimo lontani da qui,noi 2 soli,non importa dove.
Il più possibile lontano da questo terribile pianeta,senza alcuna preoccupazione."
"Mangerò al campo."disse Eto"Alla mensa militare.
Tornerò molto tardi e...si,manderò un mezzo blindato per Oul.
Voglio che sia presente anche lui alla conferenza militare."
Eto si voltò e uscì e Jakla,poco dopo,sentì altri passi nel corridoio.
"Il ritratto."pensò Jakla "Era stato dipinto da un artista famoso,Ap,quando il padre di Eto era
giovane.
Lo stesso sguardo grigio e stessa espressione."
Jakla chiuse i pungi e bisbigliò"Maledetto maledetto maledetto!..."
"Quali sono i vostri ordini,nobile nata?"disse Shadut che era dietro di lei.
Jakla si voltò e la vide"Continua pure a chiamarmi mia signora.
Non sono una nobile nata,sono la concubina ufficiale del governatore Eto."
Shadut annuì e pensò"Proprio come nei racconti.
Una moglie che non è una moglie."
"C'è una moglie dunque?"disse Shadut.
"Non c'è e non c'è mai stata."disse Jakla"Io sono l'unica...compagna del governatore,la madre
dell'erede designato."
"Che cosa disse quel saggio?"pensò Jakla"I pensieri comandano il movimento e il movimento ne
segue gli ordini...ma quando la mente comanda se stessa...si ultimamente incontro sempre più
resistenza.
Ah se avessi un posto dentro me,dove ritirarmi tutta sola."
Jakla udì parlare in una lingua sconosciuta e si voltò verso una delle aperture sul muro.
"Che cos'è?"disse Jakla"L'ho udito molte volte questa mattina."
"Solo un venditore d'acqua,mia signora."disse Shadut"Ma voi non dovete preoccuparvene.
Le cisterne di questa dimora contengono 50000 litri e sono sempre piene."
Shadut guardò verso terra "Pensate,mia signora.
Qui non devo nemmeno indossare la tuta distillante."
Shadut rise"E non sono morta."
"Comunque tra le cose da mettere a posto c'è la testa imbalsamata di una bestia,ma ti dico fin da
subito che le corna sono incrostate del sangue del vecchio governatore.
Quelle corna sono state spruzzate con un fissativo trasparente poche ore dopo che la bestia lo aveva
ucciso."
Shadut spalancò gli occhi.
"È soltanto sangue."disse Jakla"Sangue antico.
Cerca qualcuno che ti aiuti,questi oggetti sono molti pesanti."
"Credete che un po' di sangue mi faccia impressione?"disse Shadut"Io vengo dal deserto e ho visto
sangue in abbondanza."
"Ne sono convinta."disse Jakla.
"E a volte era il mio sangue."disse Shadut"Molto più sangue di quanto ne abbia sparso il vostro
piccolo graffio."
"Avresti voluto che incidessi più a fondo?"disse Jakla.
"Oh no."disse Shadut"L'acqua del corpo è già poca e non c'è bisogno di sprecarla spargendola
all'aria.
Voi avete agito correttamente."
"L'acqua del corpo."pensò Jakla che parlò"Sempre pratica e diretta questa Mapes."
"Mi fido del tuo giudizio,Mapes."disse Jakla.
"Grazie,mia signora."disse Mapes avvicinandosi alle casse"E così dentro una di queste casse c'è una
bestia che ha ucciso un vecchio governatore..."
"Devo chiamare qualcuno per aiutarti?"disse Jakla.
"Posso farcela da sola,mia signora."disse Shadut.
"Si,ce la farai."pensò Jakla"Voi fremen avete la volontà di farcela.
Impossibile affrettarle...impossibile affrettarle..."
"Quando avrai finito con quelle cose...comincia a disfare i bauli."disse Jakla"1 degli scaricatori è
all'ingresso principale,con tutte le chiavi,e ti dirà dove mettere ogni cosa.
Fatti dare da lui le chiavi e la lista.
Se hai qualcosa da chiedermi sono nell'ala sud."
"Come voi desiderate,mia signora."disse Shadut.
Jakla si avvicinò all'entrata della stanza e pensò"Tuf avrà giudicato sicura la residenza,ma c'è
qualcosa di distorto in questo posto.
Lo sento."
Shadut la guardò mentre si allontanava e pensò"Lei è l'unica,non c'è dubbio."
VOCE NARRANTE FEMMINILE
"Che cosa sostenne Jakla durante la sua disgrazia?
Riflettete su questo proverbio benegesserit e forse capirete anche voi.
Qualsiasi strada,se seguita fino alla fine,non conduce da nessuna parte.
Arrampicati solo un poco sulla montagna per vedere se è una montagna.
Dalla cima non potresti vedere se è davvero una montagna."
Poco tempo dopo Jakla stava camminando in un corridoio rettangolare,alto 3 metri,avente delle
zona dotate di un muretto,posizionato in basso,e fornito di aperture rettangolari,messe a gruppi di 4
sulla parete a sinistra,da cui entrava luce.
Poco dopo trovò una scala a chiocciola,fatta di pietra,che conduceva a una porta ovale,con
un'incavatura appena visibile al posto della maniglia,così si fermò
e guardò dietro di se,per qualche secondo,e poi osservò nuovamente l'entrata.
"Una porta ovale?..."pensò Jakla"Che forme strana in questa casa."
Lentamente Jakla iniziò a salire i gradini e arrivò davanti alla porta,fermandosi e vide l'incavatura
pensando"Non sarà per caso una serratura a palmo?
Una simile serratura dovrebbe essere sincronizzata sulla forma di una mano e sulle linee del
palmo...questa invece...
Eppure è così simile."
Jakla si guardò alle spalle nuovamente,appoggiò il palmo sinistro sull'incavatura della porta e poi si
voltò,vedendo Mapes che si avvicinava alla scala.
"Ci sono degli uomini nella grande sala."disse Mapes"Dicono che li ha mandati il governatore per
scortare il giovane governatore.
Hanno il sigillo del governatore e le altre guardie li hanno identificati."
Mapes guardò la porta ovale e poi fissò di nuovo Jakla.
"Prudente questa Mapes."pensò Jakla"Buon segno."
"È la quinta stanza su questo lato del corridoio,una camera da letto."disse Jakla"Se non riesci a
svegliarlo chiama Yu nella stanza accanto.
È possibile che gli abbia dato un sonnifero."
Mapes guardò nuovamente la porta ovale e poi andò via.
"Tuf ha frugato da cima a fondo questa dimora..."pensò Jakla"...non ci può essere niente di terribile
qui dentro."
Lei spinse la porta,con entrambe le mani,ed essa si aprì,rivelando una camera cubica,dalle pareti
chiare e composte di mattoni,con una seconda entrata,identica alla prima,sulla parete opposta,con
una placca circolare,connessa,mediante delle protuberanze,a un cerchio interno,a sua volta collegato
con la superficie dell'oggetto.
"Una...porta a chiusura stagna?"pensò Jakla che poi guardò verso terra e vide una piccola
asta,conficcata nel pavimento,reggente un tessuto verde su cui era dipinto il simbolo della casa
Atreides.
Lei cominciò a camminare e pensò"Perché una porta a tenuta stagna in questa casa?"
Jakla si fermò all'improvviso e pensò"Condizioni climatiche particolari...in effetti su questo mondo
anche la pianta più resistente avrebbe dovuto essere irrigata."
La porta alle sue spalle cominciò a chiudersi,ma lei si girò,corse verso di essa e la bloccò,con la
mano sinistra,spalancandola,dopo di che prese l'asta conficcata nel pavimento,con entrambe le
mani,la estrasse dal buco in cui era inserita e la poggiò a terra nel punto in cui la porta chiudeva
l'entrata con la parete,dopo di che si diresse nuovamente verso l'altra entrata,accorgendosi di una
scritta,appena visibile,incisa sul metallo poco sopra la manopola.
"Oh mortale,ecco un'adorabile parte della creazione degli xel'naga."disse Jakla leggendo la
scritta"Allora guarda e impara ad ammirare la perfezione degli esseri supremi."
Poco dopo Jakla afferrò la manopola,con entrambe le mani,e iniziò a girarla e poco dopo la
apri,vedendo una grande stanza quadrata,avente ogni lato lungo 10 metri,piena di vegetazione
rigogliosa e illuminata da una luce dorata circolare,posizionata al centro del soffitto.
"Una lampada solare?..."pensò Jakla guardando la luce"...no,un filtro..."
Lei entrò e la porta le si chiuse alle spalle.
"Una serra."pensò Jakla che si mosse a fatica tra le piante,poi spostò diversi rami sottili,con
l'avambraccio destro,e vide una placca circolare di pietra,con l'interno pieno d'acqua.
Lei iniziò a osservare le pareti,che si vedevano a malapena a causa delle foglie"Sono quasi sicura
che questo luogo sia stato aggiunto molto tempo dopo la costruzione di tutto il resto."
Jakla si accorse che sulle pareti erano presenti anche dei piccoli buchi circolari e pensò"Irroratori
d'acqua...usati per queste piante da clima tropicale.
C'è acqua ovunque in questa stanza...in un mondo dove essa è il succo prezioso della vita.
Tanta acqua sperperata."
Lei guardò verso il filtro circolare e pensò"Un filtro...per trasformare un sole bianco in qualcosa di
più familiare.
Chi ha potuto concepire un simile luogo?
Eto?
Sarebbe degno di lui farmi una sorpresa con un simile dono...ma non ne ha avuto il tempo...e ha
problemi più importanti a cui pensare...
Ora che ci penso...in un rapporto era scritto che molte case di Arrakin erano sigillate per conservare
e condensare l'umidità interna.
Eto aveva affermato che,come deliberata dichiarazione di ricchezza e di potere,questo edificio
ignorava tali precauzioni.
Porte e finestre erano chiuse solo alla polvere onnipresente.
Tuttavia questa serra esiste...e la quantità di acqua presente qui dentro sarebbe sufficiente per
sostenere 1000 individui su Arrakis,forse di più."
Jakla guardò verso la fontana circolare e si accorse che vicino ad essa,sul pavimento,era presente un
foglio,con sopra una foglia,così lo raccolse,con la mano destra,leggendolo mentalmente"Alla
compagna del governatore...possa questo luogo darle tanto piacere quanto ne ha procurato a me.
Permettete che questa stanza vi ricordi una lezione che abbiamo imparato dagli stessi maestri.
La vicinanza di un oggetto desiderato è una tentazione ad abusarne.
La ci aspetta il pericolo.
Con i miei migliori auguri,Erig."
"Eto una volta mi aveva detto che 1 dei governatori che collaborava con i mala'kak si chiamava
Erig..."pensò Jakla"...tuttavia...il modo in cui queste parole sono state scritte...implica che la l'autore
è una benegesserit.
L'altro governatore ha sposato la sua concubina.
Comunque...sicuramente ci sarà anche un secondo messaggio..."
Jakla si piegò verso la fontana"Quella frase...la ci aspetta il pericolo..."
Lei si chinò e toccò la superficie della fontana,con entrambe le mani e pensò"Niente."
Jakla osservò attentamente il foglio,voltandolo e mettendolo in controluce,poi pensò"Niente
ancora.
Qualcosa nella posizione in cui l'ho trovato?
No,Tuf ha perquisito la stanza e senza dubbio ha spostato quest'oggetto."
Oul era seduto a terra,con la schiena poggiata contro un muro,all'interno di una grande stanza,con la
coscia destra a terra,mentre quella sinistra aveva il ginocchio verso l'alto e il piede poggiato sul
suolo.
Il muro alle sue spalle era nero e con sopra scolpito un ambiente marittimo,comprendente
pesci,dotati di contorni dorati,piante e bolle gialle.
Alla destra di Oul era presente un cuscino,davanti a lui c'era l'oggetto rettangolare marrone
emettente la voce maschile,poggiato su una placca metallica rettangolare d'oro,mentre alla sua
sinistra era presente un contenitore rettangolare,con la parte superiore aperta,al cui interno erano
presenti degli oggetti,cilindrici e arancioni,avvolti da una carta plastificata bianca,che copriva i lati
e la zona inferiore.
Accanto a questo oggetto era presente un cilindro metallico e oltre c'erano dei libri,una bottiglia di
vetro scura,ovale e con un cilindro posto in cima,e lo schermo rettangolare munito di pulsanti.
La zona di pavimento su cui si trovava Oul era sopraelevata rispetto al resto e aveva la zona
centrale,sopra cui erano presenti 2 lenzuola,di cui una era verde scuro e una gialla,di seta,più
sporgente del resto.
Il resto del pavimento era liscio e dotato di un tappeto quadrato,di colore marrone,con delle
linee,rettangolari e gialle,componenti degli esagoni concentrici,al cui centro era posto un basso
tavolino di pietra,avente una base esagonale,obliqua verso l'esterno e dotato di un piano
superiore,più largo del resto e piatto,di forma esagonale e con il lati più alti del resto.
Al centro di questo oggetto era presente una ciotola circolare,con una base piatta,contenente della
frutta di vario tipo,e intorno al contenitore era presente una bassa scultura esagonale,separata da
esso di poco.
Le pareti perpendicolari a quella su cui Oul era appoggiato erano chiare e composte da mattoni
rettangolari,mentre quella dalla opposta era obliqua verso l'interno e l'alto,con 3 aperture
rettangolari,posizionate,a distanze regolari,sulla parte superiore,e dotata di un muretto sulla zona
inferiore.
Il muro alla destra di Oul aveva una grande incavatura quadrata poco prima della metà,al cui interno
era presente una porta marrone,divisa in 2 parti,che dividevano in 2 una circonferenza
d'oro,circondata da altre 5 cerchi concentrici,aventi un'apertura a metà,e oltre essi c'erano delle
incisioni orizzontali.
Il soffitto aveva la zona sopra Oul molto più bassa del resto,la parte centrale era liscia,con
un'apertura rettangolare vicino alla metà delle pareti laterali,e quella opposta era leggermente
obliqua verso il basso.
Dall'oggetto rettangolare marrone usciva una luce che proiettava l'ologramma grigio di una figura
umanoide,coperta completamente da un lungo e largo abito di plastica,dotato di cappuccio e a
mezze maniche.
Gli avambracci e le mani erano coperti dalla tuta corazzata fremen.
"Il più grande e pericoloso organismo è il verme della sabbia."disse la voce uscita dall'oggetto
meccanico"In grado di raggiungere 300 metri di lunghezza.
Per evitare di produrre rumori ritmici che attirerebbero i vermi delle sabbie,i fremen attraversano gli
spazi desertici..."
La figura nell'ologramma fece un passo in avanti e poi 1 laterale,andando a destra.
"...i fremen utilizzano il passo della sabbia."disse la voce mentre la figura si spostava a sinistra,poi
fece un altro passo e mandò il piede sinistro da sinistra a destra,facendo una semicirconferenza"Una
specie di danza,con un ritmo irregolare,che emula il suono naturale del deserto."
Oul toccò l'oggetto,con la mano destra,e la luce si spense,poi prese,con la mano sinistra,lo schermo munito di pulsanti e,con l'arto destro ne pigiò 1.
"Alla fine della grande ribellione Oriug cadde e i superstiti dei traditori furono gettati nel
panico."disse la voce uscita dall'oggetto"Le leggende dell'epoca parlarono anche di un'innaturale
onda d'urto che si diffuse in tutto il sistema solare dove si trovava la capitale dell'impero.
Da quel momento in poi vi furono 7 anni,chiamati"Grande Epurazione",dove l'impero avviò una
controffensiva delle legioni rimaste fedeli all'impero.
Sembra che solo in quel periodo tra molti traditori si diffuse la consapevolezza di ciò che era stato
commesso,tuttavia a quel punto non vi era possibilità di perdono,in quanto le ultime parole
dell'imperatore furono una sentenza di morte su di loro.
Il primarca Rootliu assunse su di se il titolo di alto comandante dell'impero e guidò l'epurazione,sebbene il percorso fosse molto lungo e pieno di ostacoli.
La speranza in un futuro ricordo divenne lentamente un ricordo e il fanatismo religioso estremo
iniziò a pervadere sempre più individui su vari pianeti.
Contro i membri delle sette che veneravano Kwekwaxawe fu emesso un ordine di sterminio totale e
si pensò anche di cancellare la loro memoria dalla storia.
I mondi che avevano preferito dichiararsi neutrali vennero puniti per la loro apatia e i pianeti
corrotti dalle sette vennero epurati e devastati.
Porzioni importanti dei nuovi domini furono posti sotto il controllo vigile della neonata
inquisizione dei primarchi.
L'imperatore,infatti,durante l'assedio del pianeta capitale,presa coscienza della gravità della
situazione,aveva chiesto ad Alcador,colui che controllava i sigilli,di trovare individui con
carattere,abilità e determinazione,tuttavia vennero reputati degni solo 4 civili e 8 soldati spaziali,che,secondo la teoria più accreditata,avrebbero poi rappresentato il primo passo,rispettivamente,verso l'inquisizione.
Mentre i traditori venivano costretti a ritirarsi nelle zone dove si riteneva fosse presente l'Occhio del
Terrore,l'Impero dovette anche muoversi a difesa dei confini insidiati dai predatori
spaziali,che,come alcuni animali,tornarono improvvisamente e tentarono di banchettare con le carni
di un nemico quasi sconfitto,ma,sfortunatamente per loro,non riuscirono ad avere successo.
Rootliu si rese conto della difficoltà in cui si era ritrovato l'impero e decide quindi di operare delle
grandi riforme,dando iniziò al periodo chiamato come"Grande Rinascita".
Per prima cosa venne redatto un codice di condotta,il cui nome è andato perso nel corso della storia,che regolava ogni aspetto della vita dei soldati spaziali,riorganizzava attentamente l'esercito,dividendo le legioni in gruppi autonomi di circa un migliaio di membri ciascuno,e sovrintendeva alla creazione di un nuovo organo politico e amministrativo,chiamato anche
come"Consiglio dei Nobili",composto dai capi delle grandi organizzazioni imperiali.
Il compito di questi ultimi era di interpretare i sussurri che l'imperatore mandava attraverso il trono
e dare atto alla sua volontà.
Successivamente ci fu 1 scontro con il primarca traditore Flugri e Rootliu fu ferito e posto in stasi.
Probabilmente a causa dell'assenza di un individuo così in linea con la volontà di Padishan prese gradualmente piede nell'impero un fenomeno che pochi anni prima sarebbe stato impensabile.
Iniziarono a diffondersi dei veri e propri culti dell'imperatore e ognuno di essi era basato sulla sua
divinizzazione.
Con il passare degli anni prevalse il"Tempio Imperiale",successivamente la sua supremazia venne
completamente formalizzata e venne creato un organismo chiave,definito come"Adepti del
Ministero",altrimenti noto come"Ecclesiarchia".
Divenne successivamente la chiesa di stato ed impose la propria religione su tutto il dominio.
La legge imperiale precedente venne abolita e sostituita da un credo,vanificando gli sforzi dell'imperatore di espellere dalle comuni menti la necessità di un'entità divina,ritenuta da lui stesso come l'ostacolo primo per il dispiegamento del reale potenziale della scienza.
Molti anni dopo la nascita dell'Ecclesiarchia la sua guida,l'ecclesiarca,ottenne un seggio permanente
all'interno del Consiglio dei Nobili.
Ciò fece realizzare anche come l'impero fosse ormai governato dalle casate nobiliari in maniera del
tutto autonoma,senza alcun reale interesse per la volontà dell'imperatore.
Tuttavia la stabilità crescente di questo periodo è garantita da questo fatto e fu adottato un sistema dove le classi più ricche dei vari pianeti al governo dei medesimi ed esse corrispondono alla macchina burocratica imperiale dei tributi,sotto forma di individui,denaro o materiali.
Dal punto di vista del progresso tecnologico si assistente però a un rallentamento,se non a un vero e proprio declino.
Successivamente 2 eventi sconvolsero definitivamente la storia imperiale.
Il primo è noto come"Guerra della Bestia",che iniziò con il ritorno improvviso dei
mi-go,che,mediante un'apertura spazio temporale,poterono scagliare il più grande attacco mai visto.
Ancora una volta l'impero ne uscì vincente,ma l'inquisizione venne divisa in"Udu Mallu",dedito
alla lotta contro le sette adoratrici di Kwekwaxawe,e in"Udu Gou",che si occupava invece
all'annichilimento di razze esterne a quella imperiale,tramite un'associazione chiamata
come"Controllo Mortale".
Il secondo evento fu invece ciò che viene chiamato come"Eliminazione",in cui la guida degli assassini imperiali eliminò i membri del Consiglio dei Nobili e i soldati spaziali risposero
reprimendo la ribellione.
Inevitabilmente,per decenni,l'impero piombò nel disordine totale a causa dell'assenza di guide
politiche e la situazione si normalizzò solo quando fu riformato un nuovo consiglio.
Da quel momento in poi cominciò un nuovo periodo,chiamato come"Forgiatura",in cui ci fu la scoperta di antiche reliquie dalla conoscenza scientifica del periodo precedente all'impero ed essi fornirono a quest'ultimo un potenziamento tecnologico ed economico.
Questo impulso permise una riunificazione e un allontanamento delle minacce esterne e per queste
ragioni viene considerata a tutti gli effetti il periodo migliore che l'impero originale ebbe modo di
vivere.
Successivamente la sezione più a ovest di questo dominio dichiarò la sua indipendenza e si poté fare
ben poco rispetto a questa ribellione,in quanto gran parte degli eserciti erano impegnati ai confini
dell'impero e per questo motivo il periodo viene ricordato come"Doppio Impero".
Contemporaneamente si era creata una di potere tra il Consiglio dei Nobili e l'Ecclesiarchia.
Il controllo delle popolazioni,posto in essere da quest'ultima è sempre più opprimente e alcune polite sfrontate attirarono sull'Ecclesiarchia anche il rancore di molti governatori,che decisero di interrompere il flusso di denaro e di impiegarlo diversamente.
L'ecclesiarca decise di rispondere con usando i"Fratelli della Guerra",il suo esercito privato,dopo di
che trasferì momentaneamente la propria sede dal pianeta di origine dell'impero al globo
chiamato"Oliea".
Questo mondo era 1 dei più ricchi dell'intero impero e li l'Ecclesiarchia costruì un palazzo di
dimensioni così grandi da poter rivaleggiare persino con quello imperiale,in aggiunta vide nella
ribellione del Concilio dei Nobili l'occasione di realizzare un netto consolidamento del proprio
potere,mirando alla creazione di un solido dominio che andasse oltre le barriere politiche.
A questo punto esplose una vera e propria guerra di religione,che verrà ricordata come"Cataclisma
delle Anime".
Ogni sovversivo venne considerato eretico,a causa del mancato riconoscimento dell'autorità
dell'ecclesiarca,e l'effetto causato fu sufficiente per suscitare,in moltissimi sistemi,dei sentimenti
anti scismatici tali da far rovesciare i governi del Concilio dei Nobili da parte delle popolazioni
stesse.
Dopo questi venti iniziò 1 dei periodi più bui che l'impero iniziale abbia mai conosciuto,in quanto
fu furono tremende tempeste cosmiche,la cui origine non venne mai compresa,e queste ultime
interruppero le comunicazioni tra i vari pianeti.
Essendo le 2 forze principali dell'impero erano del tutto focalizzate sulla loro disputa molti mondi
caddero nell'anarchia,per poi soccombere sotto la repressione degli Adepti del Ministero,che
instaurarono successivamente dei governi violenti e spietati.
Da questo momento in poi ci fu un disordine totale,in quanto ci furono invasioni di predatori spaziali e ribellioni provocate da sette fanatiche.
Il culto dell'imperatore si frammentò in assenza di guide forti e in aggiunta l'Ecclesiarchia stessa
venne accusata di non star più rispettando la volontà del proprio dio,tanto che si diffusero
notevolmente delle leggente affermanti che le tempeste cosmiche fossero una prova divina,1
strumento dell'imperatore con cui verificava la solidità della fede dei suoi sottoposti.
In risposta a ciò divennero comuni pratiche di autoflagellazione e mutilazione,per dimostrare il
proprio credo,e nei luoghi dove l'Ecclesiarchia aveva più potere popolazioni intere vennero punite e
depurate per le eresie diffuse anche da un solo uomo.
Durante questo periodo si diffuse una nuova forma di religione,basata sul dolore,che adorava delle
entità chiamate come"cenobiti".
Quasi nulla si sa su questi ultimi,in quanto tale religione veniva praticata solo dagli autolesionisti
più estremi e rimase poco diffusa.
La situazione mutò quando,sfruttando congiure,corruzione e uccisioni un individuo di nome
Golug,facente parte dell'Ecclesiarchia,divenne parte degli Adepti del Ministero e successivamente
riuscì a diventare l'ecclesiarca Olis III,a lui compiacente e del tutto incapace.
Per Golug fu quindi facile farlo giustiziare con l'accusa di eresia e così,per la prima volta,il potere
dei 2 organi,a lungo contrapposti,si ritrovò nelle mani di un singolo individuo.
Da questo momento ebbe avvio il"Regno Golug"e non servì molto tempo affinché egli rendesse
palese la propria follia.
La tortura venne utilizzata per diletto personale o per rispondere alle congiure che la sua paranoia
lo porta a vedere.
Genocidi immotivati sono frequenti ed attentamente registrati negli annali,
Le sue spie gli riportarono continuamente la formazione di nuovi culti locali,che vennero schiacciati
e perseguitati,tuttavia Golug non tentò mai di estirpare o di perseguitare la religione dei
cenobiti,facendo finta che essa non esistesse,tanto che alcune voci iniziarono ad affermare che egli
ne facesse parte.
Tempo dopo venne a conoscenza di un gruppo chiamato come"Figlie dell'Imperatore"e vide del
potenziale nella cieca devozione e nella purezza interiore che esse dimostravano,tanto che partì
verso il pianeta dove esse si trovavano e,una volta ottenuta la loro fedeltà tramite un misterioso
espediente ingannevole,le fece diventare le sue guardie del corpo,rinominandole come"Mogli
dell'Imperatore."
Sotto il regno di tale megalomane il palazzo imperiale cominciò a divenire fatiscente e in aggiunta
Golug prese l'abitudine di isolarsi sempre più di frequente,cadendo preda di visioni folli e incubi
osceni che gli indussero grida isteriche e strazianti.
In aggiunta gli giunse notizia che sul pianeta Dinnamar è stato dichiarato eretico e disconosciuto,in
quanto autorità.
Nel giro di pochi mesi la"Confederazione della Luce",un altro ordine politico religioso avverso
all'Ecclesiarchia e guidato da un individuo chiamato Tournor,conquistò decine di pianeti e i Fratelli
della Guerra faticarono a mantenere l'ordine sugli altri mondi.
La svolta definitiva si verificò quando la flotta di Golug venne distrutta da una tempesta
cosmica,infatti a quel punto si diffuse il convincimento che dietro a quell'evento vi fosse la volontà
di Padishan,che era adirato dalla condotta del suo servo.
Il governante folle venne alla fine giustiziato per i suoi orrori,ma gli strascichi e le conseguenze di
questo regno furono inevitabilmente numerosi.
All'Ecclesiarchia fu proibito il controllo di individui armati maschi,motivo per cui le Mogli
dell'Imperatore,essendo femmine,furono riorganizzate dagli Adepti del Ministero e poste sotto il
loro controllo.
Tournor fu nominato ecclesiarca poco dopo e fondò un organo,il cui nome è andato perduto nel
corso delle ere,composto da più religiosi che stabilì la gestione politica dell'Ecclesiarchia.
Questo periodo si concluse con un aumento del numero degli psichici,che,secondo alcuni
documenti,dovevano essere sacrificati all'imperatore.
Successivamente venne un periodo chiamato come"Era della Redenzione",dove moltissimi pianeti
perduti durante il regno precedente furono riconquistati,nel nome del dio imperatore,grazie a
numerose guerre,ma fu anche un'era oscura nella quale la follia religiosa raggiunsero picchi mai
visti prima.
Malgrado questo il culto dei cenobiti trovò la sua fine proprio durante questi giorni e sembra che
furono i seguaci di Kwekwaxawe ad organizzarsi per spazzare via questo credo,in quanto
ritenevano che i suoi seguaci adorassero entità non facenti parte dei loro dei.
Tuttavia a questi picchi di fanatismo corrisposero delle repressioni e dei controlli altrettanto
elevati,portando spesso con se una paranoia diffusa.
Dato che gli eserciti erano impegnati nella nuova espansione molti pianeti rimasero indifesi e divennero facile preda di invasioni da parte di predatori spaziali.
Questo periodo fu perciò protagonista di un momento particolarmente cupo,chiamato"La Discesa".
Gli Adepti del Ministero,per mantenere la stabilità dei possedimenti,fu costretta a porre numerosi
pianeti direttamente sotto dominio dei soldati spaziali,in quanto solo nelle loro mani era possibile
mantenere l'ordine.
In questo periodo venne lanciato da Ubron,un successore di Oriug,la dodicesima guerra santa,il cui
nome è andato perduto,con l'obiettivo di distruggere definitivamente l'impero.
Secondo le leggende dell'epoca ci fu il movimento di massa delle forze di Kwekwaxawe,tuttavia
oggi questi miti vengono interpretati come riferiti ai seguaci di tale religione,che tutti insieme
mossero guerra contro i loro nemici.
La guerra fu persa,ma costrinse le forze imperiali a metter in campo porzioni enormi delle proprie armate e a subire perdite ingenti.
Giungiamo così a un periodo chiamato"Ultimi Tempi",dove l'impero,ormai stremato,e i suoi
abitanti vengono spinti sempre più pericolosamente verso il cammino dell'estinzione,a causa
dell'esplosione di conflitti interni progressivamente più gravoso per quanto riguarda le risorse
economiche e militari.
Un periodo in cui tutti fecero guerra contro tutti,vecchie rivalità si riaccesero
improvvisamente,antichi nemici spaziali si fecero più aggressivi,osando penetrare sempre più a
fondo nel territorio imperiale,e ci fu una nascita esponenziale di mutanti.
I seguaci di Kwekwaxawe,che si presentarono come stregoni e streghe,diffusero leggende secondo
le quali le orde della loro dea stavano invadendo i pianeti più distanti,scatenando panico tra le
popolazioni superstiziose.
Le disperate richieste di aiuto da parte dei governanti si sommarono e gli addetti alle comunicazioni tra i mondi fecero del loro meglio per far si che i pianeti non venissero isolati,tuttavia gli eserciti non erano infiniti e non potevano essere ovunque.
Contemporaneamente la giovane razza dei taogrui iniziò a intrattenere relazioni pacifiche con
l'impero,che fino a quel momento aveva tenuto isolato quel pianeta in attesa che si sviluppasse a
sufficienza,ma con il passare del tempo le differenze culturali tra questa razza e i mondi che li circondavano divennero intollerabili.
A quel punto fu mossa guerra verso quella giovane specie,tuttavia la via diplomatica risultò
inevitabile quando l'orrenda razza di parassiti,conosciuta come"covata"fece il suo
ingresso,mediante un'apertura tra 2 punti dell'Universo,all'interno dell'impero.
Gli scontri divennero infiniti e i soldati spaziali ne uscirono fortemente danneggiati,ma le brutte notizie non terminarono qui.
Durante 1 scontro con i taogrui le fazioni risvegliarono accidentalmente i aaartna,scoprendo che il
pianeta sul quale si trovavano era in realtà una gigantesca tomba.
Fu immediatamente ordinato lo sterminio,ma altri pianeti simili iniziarono a rivelare ulteriori
membri di questa razza.
Durante questo periodo la luce dell'impero si fece più fioca e si iniziò a dire che la forza
dell'imperatore stesse venendo meno.
Furono subite pesantissime perdite sia nelle armate sia tra gli addetti alle comunicazioni e successivamente Ubron iniziò un'ulteriore crociata.
Nei mondi intorno ai buchi neri si diffusero incontrastati culti innominabili e si verificarono vere e proprie invasioni di soldati traditori.
Secondo le leggende dell'epoca con essi giungevano anche le mostruosità di Kwekwaxawe e in tali
testi si disse anche che i misteriosi pilastri del pianeta Accadia,eretti a baluardo contro tali
creature,erano crollati sotto la pressione delle armate mostruose,permettendo così a questi abomini
di manifestarsi nella realtà materiale.
I credenti,per alimentare i loro miti con prove tangibili,associarono a Kwekwaxawe anche la gigantesca anomalia cosmica che in quel periodo flagellò l'impero,portando milioni di individui su moltissimi pianeti alla pazzia e al suicidio.
Tuttavia accadde qualcosa di inatteso.
Il primarca Rootliu venne risvegliato dalla stasi in cui era stato posto ormai da 1000 anni e sfuggì
immediatamente da un assalto di Ubron che voleva evitarne il ritorno,in quanto consapevole del suo
potenziale.
Con non poche difficoltà il primarca riesce a raggiungere il palazzo imperiale,dove si ricongiunge
con ciò che resta del padre.
Si racconta che quanto entrò nella stanza del trono si riempì di amarezza vedendo lo stato in cui
verte l'impero,in quanto esso era ormai pieno di superstizione,odio e ignoranza.
Una volta uscito dalla stanza in cui si trovava Padishan egli riprese il suo antico titolo e il suo
ruolo,divenendo poi il nuovo governante con il titolo di"reggente imperiale".
Molti oggi reputano curioso questo atto,in quanto contrario alla legge che tentava di evitare
accentramenti di potere nelle mani di un solo individuo.
Successivamente iniziò il periodo conosciuto come"Era dell'Impero Oscuro",in cui moltissimi
abitati di tutti i mondi conosciuti divennero improvvisamente fanatici folli e adoratori di una nuova
religione a causa del fatto che nello spazio cosmico si formò una gigantesca fenditura,chiamata
come"Grande Spaccatura"si aprì nello spazio,dividendo in 2 parti l'impero e isolando moltissimi
pianeti sia delle comunicazioni sia dai viaggi spaziali.
Ciò fece si che nuove leggende oscure,che avevano in riferimento un'entità astratta nota come
Ayin,iniziassero a diffondersi,ma questa religione venne repressa sul nascere in quanto ritenuta più
pericolosa delle precedenti e dalla quale si dissociarono anche i seguaci di Kwekwaxawe,che
tuttavia mostrarono una cerca riverenza e ammirazione per quest'ultima.
Le leggende in questione affermavano che quest'entità stesse avrebbe un giorno distorto la
realtà,portandola a un'entropia totale,e che tutte le anime sarebbero state torturate per sempre nel
suo regno.
Si affermò che sui pianeti più vicini alla fenditura il tempi iniziasse a scorrere in maniera anomala,rallentando,velocizzando o alterando le sue normali condizioni.
Ante,una grande sostenitore dell'imperatore e dei primarchi,venne nominato reggente della parte
dell'impero rimasta isolata dalla capitale.
Nel frattempo altri miti affermarono che Khorne,una delle creazioni di Kwekwaxawe,aveva intenzione di annientare definitivamente Padishan e di distruggere il trono che lo teneva in vita e ancora una volta l'attacco degli adoratori folli di questi culti venne presentato,tramite le leggende e i
miti,come una gigantesca invasione di creature mostruose.
Tuttavia grazie alla guida di Rootliu i fanatici furono respinti e da questo momento nella mente del primarca regnò un solo obbiettivo:riconquistare tutti i pianeti perduti,riunificando l'impero al momento spaccato a metà.
Inevitabilmente,non appena si diffuse la notizia della volontà del primarca,la speranza divampò improvvisamente.
Nacque perciò quella che venne definita come"Guerra Santa Indomita"."
Oul posò lo schermo,poi prese,con la mano sinistra,il cilindro metallico e lo passò sopra l'oggetto
rettangolare con la parte superiore aperta.
"Commestibile."disse una voce maschile uscita dall'oggetto,poi Oul lo posò e prese,con la mano
destra,1 dei cilindri arancioni,contenuti all'interno della scatola metallica e lo guardò
attentamente,poi lo mangiò.
"Spezia."pensò Oul e poco dopo la sua vista iniziò leggermente a ondeggiare"Che effetto mi sta
facendo?"
In quel momento l'ambiente davanti a lui si squarciò,aprendosi in 4 parti che si diressero verso
l'esterno,e lui vide un cielo nero,pieno di stello,con davanti il volto trasparente di Muain.
Il volto iniziò a ridere malignamente,mentre una fiamma obliqua verso l'alto,che andava da destra a
sinistra,iniziava a passare sopra il volto.
Poco dopo anche questa visione venne aperta in 4 parti e Oul vide 1 specchio d'acqua scuro,con una
goccia che ci cadeva dentro,provocando delle circonferenze sul liquido,dopo di che vide la luna più
piccola di Arrakis,circondata da vapore verde.
"La seconda luna."pensò Oul.
Poco dopo comparve l'immagina della sua mano destra,aperta e con il palmo verso l'alto,che era
sopra una superficie liquida,trasparente e leggermente mossa,con sotto un cielo nero e stellato.
"Il dormiente deve svegliasi."disse la voce di Eto nella mente di Oul.
"Sono io il prescelto?"disse Oul che restò in silenzio per qualche secondo,poi la visione finì.
Poco dopo lui toccò nuovamente l'oggetto rettangolare,che emise nuovamente la luce,creando un
ologramma mostrante delle piante,di colore bianco,secche ed estremamente ramificate.
"Quel poco di vita vegetale che esiste su Arrakis è grazie ai fremen..."disse la voce maschile che
usciva dall'oggetto"...che hanno coltivato piante terranee dalla radice profonda."
Oul si alzò,camminò lentamente verso l'ologramma e ci si fermò davanti,osservando che tra le
piante c'era l'ologramma di un essere simile a un topo,dal pelo bianco,con le orecchie enormemente
larghe.
"Quella con le radici più profonde scende nel sottosuolo per quasi 150 metri."disse la voce uscita
dall'oggetto,poi Oul mandò la testa verso sinistra"Queste piante si aggrappano alla vita,in un
paesaggio arido e poco
Sulla parete nera che era alle sue spalle iniziò a formarsi minuscolo cerchio nero incandescente,che
formò un foro da cui uscì un piccolo macchinario volante.
L'oggetto aveva la zona frontale superiore ovale e obliqua verso dietro e verso l'alto,con una linea
incavata prossima al bordo,la zona frontale era verticale e quella inferiore era obliqua verso
dietro e il basso.
Ai lati del muso del mezzo,in basso,era presente una placca circolare,dalla cui parte zona posteriore
uscivano 3 sottili punte,molto lunghe,dirette in orizzontale verso dietro.
Il corpo del mezzo era ovale e allungato,con il lato inferiore obliquo verso l'alto,e dalla parte finale
usciva una lunga punta orizzontale.
Dalla zona inferiore del muso dell'oggetto usciva una lunga e sottile punta metallica,con la cima
arroventata.
Poco dopo essere uscito dal buco il macchinario mandò le punte poste sul retro delle placche
circolari verso il basso e volò in avanti,fino a metà della stanza,dopo di che si fermò e andò verso
l'alto di poco.
Oul,molto lentamente,camminò verso gli ologrammi e ci si mise in mezzo.
"Un cercatore assassino."pensò Oul"Non mi può colpire se non mi muovo.
È troppo buio qui perché mi veda chiaramente.
L'ago incandescente mi fa pensare che sia stato dosato per penetrare cose molto spesse,mediante i
laser.
Non sono mai stato sottoposto a tale marchingegno,meglio non rischiare."
L'oggetto si mosse lentamente verso avanti.
"Devo cercare di afferrarlo."pensò Oul"Devo afferrarlo.
Ma so che c'è una componente che lo rende scivoloso.
Il campo gravitazionale potrebbe farmelo sgusciare via dalla mano al primo contatto.
Devo afferrarlo saldamente.
Strettamente."
L'oggetto mandò la punta verso di lui,poi volò nella sua direzione e rimase immobile a pochi
centimetri dal suo occhio sinistro.
"Chi lo manovra?"disse Oul"Qualcuno nel palazzo?
Si,il mandante deve essere qui vicino.
Potrei chiamare aiuto,ma lui ucciderebbe chiunque aprisse la porta.
Devo rimanere immobile."
La porta venne aperta da Mapes e l'oggetto volò verso di lei,ma Oul si mosse a super
velocità,afferrando l'oggetto,con la mano sinistra,e stritolandolo vicino alla porta.
"Cosa?..."disse Mapes.
"È un cercatore assassino."disse Oul"Chi lo manovra dev'essere nei paraggi."
"Qualcuno voleva uccidermi?"disse Mapes.
"Una fremen."pensò Oul che parlò"No...ero io il suo bersaglio.
È sensibile al movimento."
"Ma si stava precipitando su di me."disse lei.
"Perché ti muovevi."disse Oul"Tu chi sei?"
"Io sono Shadut Mapes,la governante del palazzo."disse Mapes"Devo purificare lo spazio tra noi.
Tuo padre mi ha inviato a cercarti.
Un gruppo di soldati di attende nel corridoio per scortarti."
"Ho salvato la vita a tutti e 2."disse Oul.
"Avresti potuto lasciare che mi colpisse e fuggire."disse Mapes.
"Non sacrifico altri al mio posto."disse Oul"Come sapevi dov'ero?"
"Me l'ha detto tua madre."disse Mapes"L'ho incontrata nel corridoio,accanto alla scala che conduce
alla camera strana.
I soldati ti stanno aspettando."
"Soldati di Tuf."pensò Oul che osservò il macchinario che aveva distrutto e parlò"Dobbiamo
scoprire chi azionava questo congegno."
La fremen osservò l'oggetto.
"E se fosse questa femmina?...no...non può essere lei."disse Oul che parlò"Corri dai
soldati,informali che ho preso un cercatore assassino qui nella casa.
Devono perquisire l'edificio e scoprire chi lo manovrava.
Di che sigillino immediatamente la struttura e il terreno circostante.
Loro sanno come fare."
"Prima che io esegua i tuoi ordini devo dirti una cosa."disse Mapes"Tu hai posto su di me un
fardello d'acqua che non sono certa di poter reggere,ma tu mi hai salvato la vita e noi fremen
paghiamo i debiti.
Non badiamo all'aspetto o alla provenienza di qualcuno in questi casi.
A noi è noto che c'è un traditore in mezzo a voi.
Chi sia non sappiamo dirlo,ma abbiamo la certezza che c'è.
Forse è la stessa mano che ha guidato quell'arma."
"Grazie."disse Oul e Mapes andò via"Un traditore...
Non importa.
Non sanno.
La camera strana...
Noi fremen...
Ha detto che ha incontrato mia madre...
Le scale...
La camera strana..."
Jakla stava ancora osservando il foglio e poi pensò"Un momento...la foglia!"
Lei prese la foglia che era posta sopra l'oggetto,con la mano sinistra,e cominciò a
toccarla,pensando"Eccoli...i punti in codice.
Il governatore e tuo figlio corrono un pericolo immediato.
Una delle camere è stata disegnata in modo da attrarre tuo figlio.
I mala'kak l'hanno caricata di trappole mortali,in modo che siano tutte scoperte eccetto una
sola,nascosta bene."
Jakla spalancò gli occhi e guardò verso l'entrata,pensando"Devo comprendere fino in fondo prima
di precipitarmi fuori.
Allora,il resto dice...non conosco la natura esatta del pericolo,ma la minaccia per il governatore è il
tradimento di un amico fedele o di un luogotenente.
Il piano dei mala'kak prevede anche tutti gli altri atreides presenti sul pianeta.
Posso assicurarti che questo orto botanico è sicuro al limite delle mie conoscenze.
Scusami se non posso dirti di più,le mie fonti d'informazione sono scarse,poiché esse non sono al
servizio dei mala'kak."
Jakla lasciò la foglia e si voltò improvvisamente e la porta venne spalancata da Oul,che poco dopo
la richiuse,poi la raggiunse,allungò la mano sinistra verso di lei e le mostrò il cercatore assassino.
"Oul!..."disse lei afferrandogli la mano,con entrambi gli arti"Cos'è quello?"
"Un cercatore assassino."disse Oul"L'ho preso nella mia stanza e l'ho fracassato,ma voglio essere
ben sicuro.
L'acqua dovrebbe finire di cortocircuitarlo."
"Immergilo completamente."disse Jakla e Oul lo fece"Lascialo nell'acqua e ritira la mano."
Oul lasciò l'oggetto nella fontanella e tolse la mano dal liquido,poi Jakla spezzò,con la mano
destra,un rametto e toccò con esso il cercatore assassino,poi guardò Oul,che stava osservando
l'ambiente.
"Questo posto potrebbe nascondere le peggiori insidie."disse Oul.
"No,ho ragione di credere che sia assolutamente sicuro."disse Jakla.
"Tuf aveva detto che la mia camera era sicura."disse Oul.
"Era un cercatore assassino."disse Jakla"Questo significa che c'è un operatore dentro la casa."
L'onda di comando di un cercatore ha un raggio limitato.
È possibile che l'abbiano nascosto dentro la camera dopo la perquisizione di Tuf."
"Vero..."disse Oul.
"Il tradimento di un amico fedele o di un luogotenente..."pensò Jakla"Oh,non
Tuf,impossibile,assolutamente no."
"I soldati di Tuf stanno frugando ovunque nella residenza ora."disse Oul"Quell'assassino ha quasi
ucciso la fremen che è venuta a chiamarmi."
"Shadut Mapes?"disse Jakla"Tuo padre ti chiamava per..."
"Può aspettare."disse Oul"Perché sei convinta che questa stanza sia sicura?"
Poco dopo una sirena venne udita in tutta la struttura e dei soldati corsero,in fila da 1,in un corridoio
obliquo verso l'alto e dalle pareti oblique verso l'interno e l'alto.
Il pavimento era di mattoni grigi,la zona inferiore dei muri era grigia e composta da piccoli
mattoni,con il confine inferiore e superiore coperto da una lunga placca grigia,di forma
rettangolare,più alta del resto,mentre le parti superiori e oblique erano composte da strisce,marroni e
grige,oblique verso il basso.
A intervalli regolari erano poste delle aperture rettangolari,sia a destra che a sinistra,che seguivano i
lineamenti delle pareti.
Da una di queste entrate si affacciò Yu,che osservò i soldati correre da una parte all'altra.
Altri soldati scesero una scala grigia,conducente a un'arcata di pietra che portava a un tunnel,avente
le pareti di pietra grige,con aperture rettangolari a distanze regolari,e il soffitto circolare,intersecato
all'inizio da un corridoio perpendicolare.
Il pavimento,avente la zona centrale più bassa dei lati,era composto da mattoni bianchi obliqui.
In 1 dei corridoi con le pareti oblique verso l'alto c'era Tuf,posto sulla sinistra,e alle sue spalle erano
presenti dei soldati che spingevano un macchinario rettangolare grigio,con la zona frontale obliqua
verso l'alto e l'interno.
"Preparate una sonda sonora immediatamente."disse Tuf
Altri soldati,aventi dei rettangoli,dotati di vetro contenente luce gialla al centro,metallici e neri,nelle
mani scesero dei gradini che conducevano a una grotta e si divisero,andando sia a destra che a
sinistra.
"Cercate dappertutto!"disse un militare che rimase alla base dei gradini"Non fateveli sfuggire!
Poco dopo Tuf camminò,insieme ad altri soldati,in un corridoio largo,alto e rettangolare.
Le pareti,aventi un muretto a metà di esse,erano composte da grandi mattoni rettangolari e all'inizio
di esso era presente una parete con 2 aperture,a forma di mezzo esagono,lateralmente,sui muri
laterali.
A sinistra erano presenti 3 livelli sopraelevati di pavimento,messi 1 sopra l'altro.
A metà del corridoio rettangolare era presente un'arcata,della stessa forma,con oltre un soffitto più
basso del resto e con una parete chiara,composta da lunghi mattoni di pietra,di cui quelli inferiori
vicini al centro erano stati abbattuti e oltre c'era una cavità con all'interno il cadavere di un mala'kak
con addosso la corazza scura,ma senza il casco allungato.
Intorno all'essere nel muro c'erano altri soldati,di cui alcuni avevano i rettangoli neri,dotati di
schermo,nelle mani.
Oul aveva nella mano destra il foglio che Jakla aveva trovato nella stanza.
"Un cercatore assassino..."pensò Jakla"...per tutti gli xel'naga!"
"Sono i mala'kak ovviamente."disse Oul"Dovremmo distruggerli."
Qualcuno bussò alla porta.
"Avanti."disse Jakla e un soldato,indossante la corazza grigia entro nella stanza.
"Ah,eccovi signore."disse il soldato facendo un leggero inchino"La fremen ha detto che
probabilmente vi avrei trovato qui.
Abbiamo trovato una zona di muro dall'interno vuoto nelle cantine e rompendo il muro abbiamo
scoperto un individuo nascosto all'interno.
Aveva con se il quadro di controllo di un cercatore."
"Voglio assistere al suo interrogatorio."disse Jakla.
"Mi dispiace,mia signora,ma era già morto quando l'abbiamo trovato."disse il soldato.
"Era un nativo di Arrakis?"disse Oul.
"Una domanda intelligente."pensò Jakla.
"No,è un mala'kak."disse il soldato"Si era infilato nel muro da molto tempo.
È rimasto la dentro ad aspettare il nostro arrivo.
Abbiamo ispezionato quella zona ieri e la parete sembrava intatta,lo posso affermare sulla mia
reputazione."
"Nessuno può fare un rimprovero alla vostra meticolosità."disse Jakla.
"Comunque avevo consigliato di usare le sonde soniche."disse il soldato.
"Immagino che lo stiate facendo adesso."disse Oul.
"Si,signore."disse il soldato.
"Fate sapere a mio padre che arriverò in ritardo."disse Oul.
"Subito signore."disse il soldato che guardò Jakla"Tuf ha ordinato che in simili circostanze il
giovane governatore sia custodito in un luogo sicuro.
E non consiglio di rimanere in questo luogo."
"Ho buone ragioni per credere che sia sicuro."disse Jakla"Lo ha ispezionato Tuf e io stessa."
"Allora mi metterò di guardia qui fuori,mia signora,fino a quando il giovane governatore non uscirà
di qui."disse il soldato facendo un inchino,per poi chiudere la porta.
"Non sarà meglio ispezionare noi stessi la casa più tardi?"disse Oul"I tuoi occhi potrebbero
accorgersi di cose che altri hanno ignorato."
"Quest'ala era l'unica che non avevo esaminato."disse Jakla"L'avevo lasciata per ultima
poiché..."
"Poiché Tuf l'ha ispezionata personalmente."disse Oul.
"Non hai fiducia in Tuf?"disse Jakla.
"Non è questo,ma è da tanto che svolge quel mestiere."disse Oul"Forse comincia a perdere
interesse.
E poi credo abbia troppo lavoro sulle sue spalle.
Potremmo accollarci una parte dei suoi compiti."
"Questo servirà soltanto a farlo vergognare e a ridurre la sua efficienza."disse Jakla"Neppure un
insetto potrà insinuarsi in quest'ala del castello dopo oggi.
Ora che lo avrà saputo Tuf avrà sicuramente vergogna di..."
"Dobbiamo prendere le nostre precauzioni."disse Oul.
"Tuf ha servito con onore 3 generazioni di atreides."disse Jakla"Merita molto rispetto e fiducia da
parte nostra."
"Molto rispetto e molta fiducia..."disse Oul"Quando mio padre è irritato con te
esclama...benegesserit!...come se fosse una bestemmia."
"E quando è che tuo padre è irritato con me?"disse Oul.
"Quando ti metti a discutere."disse Oul.
"Tu non sei tuo padre,Oul."disse Jakla.
"Tutto questo le causerà dolore...ma devo dirle ciò che mi ha detto quella donna."pensò Oul"Questo
distoglierà eventuali sospetti da me."
"Che cosa mi nascondi?"disse Jakla"Questo non è da te,Oul."
Oul sospirò"La fremen mi ha detto...che secondo loro c'è un traditore in mezzo a noi...ma non sanno
chi sia."
Jakla raccolse,con la mano destra,la foglia che aveva tenuto in mano poco tempo prima e gli lesse il
messaggio inciso su di essa.
"Mio padre deve saperlo subito."disse Oul.
"No!..."disse Jakla"Aspetta finché non lo incontrerai da solo.
È bene che solo pochi di noi sappiano."
"Vuoi dire che non dobbiamo fidarci di nessuno?"disse Oul.
"C'è un'altra possibilità."disse Jakla"Il messaggio potrebbe essere stato concepito perché noi lo
scoprissimo.
La gente che l'ha inviato forse è convinta che è vero,ma può darsi che il suo unico scopo sia quello
di raggiungerci."
"Per seminare sfiducia e sospetti nelle nostre file...e indebolirci."disse Oul.
"Devi parlarne privatamente a tuo padre e metterlo in guardia anche su questa possibilità."disse
Jakla.
"Capisco."disse Oul.
"Non credo possa trattarsi di Tuf."disse Jakla.
"È possibile che sia Yu?"disse Oul
"Non è ne un amico ne un luogotenente."disse Jakla"E ti posso assicurare che odia i mala'kak con la
nostra stessa intensità."
"E non è possibile che si tratti di Gar?"disse Oul"O di Da?"
"Impossibile."disse Jakla"Appartengono tutti a famiglie che ci sono fedeli da generazioni e per
ottime ragioni."
Jakla si mise la mano destra sulla fronte"È così pericoloso qui."
Poco dopo Tuf camminò in un grande e alto corridoio rettangolare,avente le pareti composte da
lunghi e grandi mattoni.
La zona inferiore delle pareti laterali avevano un muretto,alto fino alle ginocchia,abbastanza
largo,che veniva intervallato da aperture rettangolari poste davanti ad altre aperture,dalla stessa
forma,poste sulle mura.
Davanti al muretto a sinistra era presente un piano di pietra,di forma rettangolare e con gli spigoli
piatti,avente delle gambe cilindriche e sottili.
Alla fine del corridoio erano presenti 2 colonne rettangolari,di cui una da una parte e una
dall'altra,fuse con le pareti e connesse a una lunga placca rettangolare,collegata al soffitto,parallela
al muretto inferiore.
Sulla superficie delle pareti era presente,a intervalli regolari,un solco,poco profondo e
rettangolare,connesso a un secondo solco,orizzontale e rettangolare,messo poco sopra il muretto e
dalla cui zona inferiore partivano,a intervalli regolari,altri piccoli solchi verticali.
Tuf uscì dal corridoi e si ritrovò in una stanza immensa e rettangolare.
La zona a sinistra di questo ambiente,fino a metà di quest'ultimo,era occupato da una zona
sopraelevata rettangolare,fusa a sinistra con la parete e avente 6 scalini su ogni lato,e su di essa
c'erano dei soldati,divisi a gruppi di 2.
Il muro a destra era verticale,mentre quello a sinistra era obliquo verso l'esterno e l'alto,con delle
lunghe aperture,orizzontali e parallele,che davano sull'esterno,intervallate da delle grandi colonne di
pietra,aventi la parte frontale piatta e quella laterale a forma di triangolo rettangolo.
Tuf si avvicinò a Eto e Jakla.
"Un agente mala'kak si è murato vivo 6 settimane fa."disse Tuf"Azionava il cercatore tramite un
tubo dell'acqua nella parete.
Sire,oggi ho fallito,non ci sono scuse.
Sono venuto meno alla fiducia che avete riposto in me.
Presento le mie dimissioni."
"Vuoi privarci dei tuoi talenti proprio ora?"disse Eto"Ritorna alla ragione,non fare il pazzo.
Se hai commesso un errore lo hai fatto sopravvalutando i mala'kak.
Le loro semplici menti hanno messo all'opera un semplice trucco.
Noi non pensavamo a tranelli così semplici.
Non parliamo più di cose simili."
"Io..."disse Tuf.
"Sire,il mio onore pretende..."disse Tuf.
"HANNO TENTATO DI TOGLIERE LA VITA A MIO FIGLIO!"urlò Eto"ATTUALMENTE
NON MI INTERESSA NIENTE DEL TUO ONORE!
VUOI L'ASSOLUZIONE?
ALLORA PORTAMI LE SPIE!"
Tuf mandò la testa verso terra,chinandosi leggermente in avanti,e andò via poco dopo"Vostra
grazia."
Jedi I.
Davanti al pianeta scuro dei mala'kak erano presenti le grandi astronavi con la zona superiore a
cupola e anche quelle con le protuberanze frontali.
Il mezzo volante nero dentro cui si trovava Muain si diresse verso la superficie del globo e poco
dopo lei,che indossava l'abito verde,si trovava nella stanza con i 3 troni.
Alla destra dell'entrata era presente una creatura mostruosa,simile a un ragno,che stava mangiando
il contenuto di una ciotola nera.
L'essere,che aveva la pelle nera e lucida,aveva il cranio curvo,liscio e privo di occhi e naso,con una
bocca divisa in 4 parti,contenente un dente,appuntito e curvo verso l'interno,su ognuna di esse.
Il cranio era connesso a un corpo cilindrico orizzontale,avente la parte superiore,che era divisa in 2
da un'incavatura,e anche le zone superiori dei lati più sporgenti della parte inferiore,che era piena di
incavature verticali.
Da questa parte del corpo,sia a destra che a sinistra,uscivano 4 zampe,estremamente secche,aventi
la zona iniziale obliqua verso l'alto e l'esterno,poi c'era il gomito e una seconda parte,obliqua verso
l'esterno e il basso,avente delle zampe,simili a delle mani,dotate di 4 dita,tra cui un pollice.
La zona posteriore del corpo era circolare e divisa in 2 dalla linea incavata centrale.
Sul trono principale era presente il sacerdote,mentre alla sinistra di Muain c'era Airk,che aveva gli
avambracci in orizzontale all'altezza dello stomaco e si teneva la mano destra con la sinistra.
"Mandate via quell'essere."disse Muain.
"Parlate senza timore!"disse Airk"Il nostro piccolo...non comprende la nostra lingua!"
"Che esca!"disse Muain con una voce distorta,poi l'essere smise di mangiare e si incamminò verso
l'entrata"Invece comprende."
Airk annuì osservando l'essere,poi guardò davanti a se.
"Attivare silenzio."disse Muain e poco dopo,dal soffitto,scese un fascio di luce bianca,che si
allargava,in obliquo verso l'esterno,man mano che si avvicinava al suolo,bloccando ogni suono.
"Quale è il messaggio dell'imperatore?"disse il sacerdote.
"Ho la conferma definitiva che egli rafforzerà la vostra mano."disse Muain"Con la sua armata di
sardaukar.
Non deve saperlo nessuno."
"Non ci sono satelliti su Arrakis!"disse il sacerdote"Gli atreides moriranno all'oscuro!"
"A questo riguardo...il governatore Eto Atreides non conta per il nostro ordine,ma sua moglie ha la
nostra protezione e per estensione...suo figlio."disse Muain"Concedete loro la dignità dell'esilio."
Il sacerdote sospirò,guardando verso l'alto e aprendo leggermente la bocca,poi la osservò"Casa
Harkonnen non si permette di violare la santità del vostro ordine!
Avete la mia parola!
Li risparmieremo!"
Muain annuì leggermente con il capo,poi si voltò uscì dalla zona illuminata e si diresse all'uscita.
"Aspettate a togliere il silenzio!"disse il sacerdote.
Muain uscì dalla stanza,poi lui poggiò la schiena sullo schienale e piegò la testa a sinistra.
"Se il figlio del governatore vivrà..."disse Airk.
"Nessuno vivrà!"disse il sacerdote.
"Mio signore hai dato la tua parola alla strega!"disse Airk"Ella lo saprà..."
"Ho detto che li risparmio..."disse il sacerdote muovendo leggermente le mani verso l'esterno e
appoggiandole di nuovo sulle cosce poco dopo"...e lo farò!"
Il sacerdote si chinò leggermente in avanti"Ma Arrakis è Arrakis..."
L'essere guardò verso il basso"...e il deserto prende il debole!
Il mio deserto!"
Il sacerdote si tirò su e iniziò a sollevarsi da terra lentamente,poi parlò una voce distorta"Il mio
Arrakis!"
La voce del mala'kak divenne del tutto distorta e profonda"Il mio Dune!"
VOCE NARRANTE FEMMINILE
"Si dice che il governatore Eto abbia chiuso gli occhi davanti ai pericoli di Arrakis e che si sia
precipitato sconsideratamente verso l'abisso.
Non sarebbe giusto affermare che era vissuto così a lungo a contatto con i più gravi pericoli da non
poter più valutare un cambiamento nella loro intensità.
Ma non è forse possibile che abbia sacrificato deliberatamente se stesso per consentire a Jakla la
possibilità di una vita migliore.
Tutto sta a indicare del resto che Eto non si lasciasse ingannare facilmente."
Jakla,Eto e Tuf erano ancora nell'enorme stanza,vicino alla zona sopraelevata.
Lei aveva gli occhi chiusi e le mani unite all'altezza della pancia,il governatore teneva le braccia
incrociate e il mentat parlava con un soldato.
Eto si mise la mano sinistra sulla fronte e pensò"Hanno tentato di uccidere mio figlio.
Hanno tentato di uccidere mio figlio.
Meglio un ritardo dovuto alla prudenza che far rischiare la vita a Oul... "
Eto guardò verso il soffitto e pensò"Sopra di noi le stelle...e attorno a una di quelle piccole luci gira
Caladan.
Non vedrò mai più la mia casa.
Devo nascondere i miei sentimenti.
Per il bene di mio figlio.
Se avrà mai una casa...questa sarà la sua.
Per quanto mi riguarda posso pensare che Arrakis sia un luogo orribile nel quale sono precipitato
prima di morire violentemente,ma lui deve ispirarsi a questo mondo.
Dev'esserci qualcosa per lui.
Gar diceva spesso...i miei polmoni respirano l'aria del tempo che soffia oltre le sabbie che
ricadono.
Spero che ora abbia sabbia a sazietà in questo mondo."
Eto guardò Jakla,che era ancora con gli occhi chiusi,e poi osservò il pavimento pensando"Hanno
tentato di uccidere mio figlio.
Hanno tentato di uccidere mio figlio."
Tuf si mise la mano destra sull'orecchio e osservò Eto"Sono pronti i rapporti del settore 6,80,sire."
"Procedi Tuf."disse Eto.
Tuf continuò a tenere la mano destra sull'orecchio"Settore 6,80,quadrante compreso tra 9,84
cicli,via all'80,richiamate il 4,chiudo.
Tuf Auat.
Mentat.
Maestro degli uccisori."
Tuf rimise l'oggetto nella cintura"Il palazzo ora è sicuro.
La città di Arrakin è sotto legge militare.
Abbiamo un distaccamento di truppe qui,nel sottosuolo,ai livelli da 6 a 10.
Il resto delle truppe è dislocato ad Arrakin e abbiamo dei soldati sulle piste di decollo.
Il nostro nuovo esercito è ancora in addestramento,ma tutto è sotto scudo e con questo scudo noi
siamo impenetrabili."
"Grazie,Tuf."disse Eto e l'altro,dopo aver fatto il cenno con il capo,andò via.
Poco dopo Gar e Eto erano in un corridoio rettangolare,con un muretto sulla parte bassa di ogni
parete.
"Quanti uomini puoi fornire a Tuf?"disse Eto.
"Tuf è nei guai,signore?"disse Gar.
"Ha perduto soltanto 2 soldati,ma le truppe da lui inviate in avanscoperta ci hanno fornito
un'eccellente idea dello schieramento dei mala'kak su questo pianeta."disse Eto"Se ci muoviamo in
fretta potremo garantirci una sicurezza maggiore,quel respiro di cui abbiamo bisogno.
E Tuf ha bisogno di quanti più supporti possibili."
"Glie ne darò 300 dei migliori."disse Gar"Dove devo mandarli?"
"All'ingresso principale,c'è un soldato di Tuf ad aspettarli."disse Eto.
"Devo farlo subito signore?"disse Gar.
"No,aspetta."disse Eto"C'è un altro problema.
Il comandante del campo bloccherà i mezzi traghetto,fino all'alba di domani,con un pretesto.
Il mezzo della gilda che ci ha portati qui se n'è già andato e la nave traghetto dovrebbe entrare in
contatto con un cargo che aspetta un carico di spezia."
"La nostra spezia signore?"disse Gar.
"Si,la nostra spezia."disse Eto"Ma il traghetto porterà con se anche molto cacciatori di spezia che
lavoravano con il passato regime.
Hanno scelto di partire dopo il cambiamento di comando e i controllori del cambio lo hanno
consentito.
Sono lavoratori preziosi,Gar.
In tutto 800.
Prima che la nave traghetto parta devi convincerne il maggior numero possibile a lavorare per noi."
"Fino a quale punto devo spingere la convinzione,signore?"disse Gar.
"Voglio una cooperazione volontaria,Gar."disse Eto"Hanno l'esperienza e l'abilità di cui abbiamo
bisogno e il fatto che vogliano andarsene indica che non fanno parte degli intrighi dei mala'kak.
Tuf pensa che qualcuno possa essercene nel gruppo,ma lui vede assassini in ogni angolo."
"Tuf ha visto cotali ombre molto concretamente ai suoi tempi,mi signore."disse Gar.
"E altre non le ha viste."disse Eto"Ma comunque sono sicuro che impiantare degli agenti invisibili
in quella folla in partenza sarebbe una prova di immaginazione del tutto insolita per i mala'kak."
"Forse,mio signore."disse Gar"Dove sono quegli individui."disse Eto.
"Giù,nella sala d'aspetto più bassa."disse Eto"Se posso darti un suggerimento suona una canzone o
2 prima di provare ad ammorbidire la loro mente...e poi applica un po' di pressione.
Offri posti di comando ai più qualificati e aumenta la paga di un 20% rispetto a quello che
prendevano sotto i mala'kak."
"Non di più,signore?"disse Gar"So quanto pagavano i mala'kak e con degli individui che hanno la
liquidazione in tasca,con una gran voglia di andarsene via...beh insomma,il 20% in più non mi
sembra molto allettante."
"Allora...usa la tua discrezione nei casi particolari."disse Eto"Solo ricordati che purtroppo il tesoro
non è un posso senza fondo.
Cerca di mantenerti sul 20% il più possibile.
Abbiamo bisogno soprattutto di timonieri,meteorologi,individui da deserto,insomma di chiunque
abbia un briciolo di esperienza con le sabbie."
"Capisco,mio signore."disse Gar"Verranno all'appello della violenza.
I loro volti soffriranno al vento dell'est mentre mieteranno la sabbia."
"Citazione molto adatta."disse Eto"Passa il comando del tuo gruppo a un luogotenente e digli di
fornire a tutti una breve lezione sulla disciplina dell'acqua,poi sistemali nelle baracche accanto al
campo.
Il personale mostrerà loro la strada e non dimenticarti gli uomini per Tuf."
"300 dei migliori signore."disse Gar"Dove devo depositare il rapporto una volta completato il
lavoro?"
"Ho occupato una sala del consiglio,terremo una riunione lassù."disse Eto"Voglio studiare un
nuovo piano per distribuire i soldati sul pianeta,prima di tutte le squadre blindate naturalmente."
Gar si stava per voltare,ma dopo si fermò vedendo accorgendosi dello sguardo
dell'altro"Voi...prevedete quel tipo di guai,mio signore?
Pensavo che ci fosse un arbitro del cambio."
"Battaglie aperte e clandestine."disse Eto"Ci sarà da spargere molto sangue prima di aver finito."
"E le acque che hai bevuto dal fiume verranno sporcate dal sangue,che bagnerà anche il terreno
asciutto."disse Gar.
"Fai presto."disse Eto sospirando.
"Subito,mio signore."disse Gar che andò via"Come il servo del deserto che si precipita verso il
lavoro."
Eto scosse la testa,pensando"Gar non finisce mai di stupirmi.
Ma non devo mostrarlo all'esterno.
Chi comanda deve sempre apparire saldo e degno di fiducia...un peso assai grave sulle mie spalle
visti anche i pericoli da fronteggiare,ma nessuno deve mai accorgersene."
Poco dopo Eto era in cima a una grande e ampia scala di pietra,formata da 4 gradini.
Le pareti laterali,formate da pietra chiara e molto alte,erano solcate da linee orizzontali e poco
prima dei gradini andavano verso l'esterno,da entrambe le parti,fino a raggiungere un muro avente
la metà inferiore,dotata di un'apertura orizzontale e rettangolare in alto,diretto verso avanti,mentre
la zona superiore,solcata da incavature parallele,era obliqua verso l'alto e l'esterno,fino a
raggiungere un'apertura orizzontale e rettangolare,da cui entrava luce,a forma di rettangolo,che
percorreva le mura per tutta la loro lunghezza.
Al di sopra di questa parte c'era una parete verticale e connessa al soffitto.
Poco oltre la base della scala c'era un tappeto giallo,con linee arancioni disposte a triangolo.
Eto si fermò in cima alla scala,incrociò le braccia e guardò verso il basso,pensando"Hanno tentato
di uccidere mio figlio."
VOCE NARRANTE FEMMINILE
"All'ingresso della stanza del consiglio c'era una scritta rozzamente scolpita,come se fosse stato
usato 1 strumento rudimentale.
Oul certamente l'avrà ripetuta molte volte,a cominciare da quella volta,quando fu portato al posto di
comando del governatore per assistere alla prima riunione di strategia.
L'iscrizione era una supplica a coloro che lasciavano Arrakis,ma agli occhi di Oul sicuramente ebbe
un altro significato.
Oh tu che sai quanto soffriamo qui non dimenticarci nelle tue preghiere."
In un'altra stanza della struttura c'era un'incavatura rettangolare al centro di una parete,composta di
pietra chiara,levigata,liscia e solcata da linee orizzontali,dentro cui era presente una grande porta
aperta,divisa in 2 parti,di colore marrone.
Sulla superficie di entrambe le sezioni della porta erano incise 4 semicirconferenze,di cui 2 erano
curve verso l'esterno e iniziavano dal bordo interno,mentre le altre 2 andavano verso l'interno e
cominciavano dal lato più esterno.
Le semicirconferenze erano concentriche tra di lor gruppi si intersecavano tra loro.
La superficie delle 2 parti della porta più vicina al bordo interno era piena di squame
scolpite,mentre l'interno delle circonferenze che iniziavano dal lato più esterno era liscia e
conteneva sia un ovale,che seguiva il bordo dei cerchi e poco oltre esso c'era una semi
circonferenza,curva verso l'interno.
Ai lati dell'entrata c'erano 2 guardie,disposte in parallelo,dalla pelle gialla,di cui una a destra e una a
sinistra,aventi le mani dietro la schiena e il busto orientato l'1 verso l'altro.
Poco oltre l'entrata c'erano 2 grandi blocchi di pietra chiara rettangolari,di cui 1 era a destra e 1 a
sinistra,aventi la parte diretta verso l'esterno rispetto all'entrata obliqua verso il basso.
Poco oltre la facciata interna di ciascun blocco era presente una larga incavatura rettangolare,che
solcava sia la zona superiore sia le facciate laterali,sulla parte inferiore dei blocchi di pietra,avente
la zona esterna,sia lateralmente che frontalmente,più incavata del resto,era incisa una linea
orizzontale,che percorreva quasi tutta la lunghezza degli oggetti e poco oltre la metà delle facce
maggiori erano presenti 2 incavature,parallele e oblique verso la facciata minore esterna,di cui
quella più interna intersecava la linea orizzontale inferiore,mentre l'altra terminava nel punto in cui
la sezione inferiore degli oggetti era più incavata del resto.
Poco oltre questi 2 blocchi di pietra,che erano vicini alle pareti,erano presenti 2 solchi,sia a destra
che a sinistra,incavati sul muro,che poco dopo si connetteva a 2 pareti perpendicolari,che erano
lisce,chiare,scolate da molte linee orizzontali e da alcune verticali,e avevano la parte superiore
obliqua verso l'esterno.
La zona superiore di queste mura si connetteva a 2 grandi pavimenti rettangolari,paralleli e molto
larghi.
La parete opposta all'entrata,avente la superficie liscia e chiara,era obliqua verso il basso e
l'esterno,con una larga incavatura orizzontale,che era divisa in 2 da una porzione di muro e da cui
entrava la luce del giorno,con 3 incavature verticali che intersecavano quest'ultima,più altre 2 linee
verticali incise,di cui una era a destra e una a sinistra,poste oltre l'apertura orizzontale.
Sulla parte bassa e laterale di questo muro era presente,sia a destra che a sinistra,una placca
triangolare,di roccia chiara,connessa al muro,più una terza placca,posta al centro della parete.
Poco oltre l'entrata c'era una sezione di pavimento,di forma rettangolare,sopraelevata rispetto al
resto e rettangolare,avente una scalinata scolpita al centro.
Il pavimento dell'ambiente era del tutto liscio e al centro di erro era posto un lungo tavolo
rettangolare,di pietra,con 2 linee,parallele e lunghe quanto l'oggetto stesso,scolpite al centro di esso.
La zona laterale dell'oggetto era sottile ai lati e andava in obliquo verso terra,allargandosi,man mano
che ci si avvicinava al centro,fino a toccare terra,formando una larga base.
Davanti a ciascuno dei lati maggiori del tavolo erano presenti 6 sedie,fluttuanti in aria e di
pietra,aventi un basso e largo schienale verticale,dalla cima piatta,e una parte per sedersi,obliqua
verso il basso,molto larga,mentre davanti ai lati minori erano poste 3 sedie.
Le sedie,aventi la parte esterna scura e quella interna chiara,erano occupate da dei soldati,più
Tuf,che era al secondo posto sulla sinistra,e da Gar,che era al terzo posto sulla destra.
Oul entrò nella stanza poco dopo,scese i gradini e si diresse verso il lato maggiore a cui era seduto
Gar.
"La tua prima riunione strategica."disse Gar"Oul Atreides che cattura un cercatore assassino a mani
nude come un antico eroe."
I soldati risero e applaudirono,mentre Gar sorrideva e batteva la mano destra sulla superficie del
tavolo.
"Tuttavia temo che non abbiamo sedie abbastanza grandi per te."disse Gar e i soldati risero di
nuovo.
"Non importa,non sono stanco."disse Oul che arrivò alla destra di Gar.
"Bene."disse Gar.
Oul si chinò verso Gar"Grazie dell'umiliazione,vecchio."
"Ti tengo sempre d'occhio."disse Gar.
"Ehi Gar..."disse 1 dei soldati"...te la senti la gravità sotto le suole?
Quante gygli ha questo posto?"
"9 decimi dice il manuale."disse Gar.
"Hai dato una buona occhiata a questo buco durante queste ore?"disse il soldato"Dov'è tutta quella
roba da saccheggiare che ci hanno detto?"
"I mala'kak hanno ripulito tutto."disse Gar.
"Ah,capisco...mi accontenterò di una buona doccia calda e di un letto."disse il soldato.
"Ma non hai sentito che le docce non ci sono quaggiù?"disse Gar"Ti gratti le chiappe con la
sabbia."
"Il governatore!"disse 1 dei soldati e tutti si alzarono,poi Eto entrò nella stanza,scese le scale,si
diresse verso destra e raggiunse il lato dove erano Gar e Oul,poi si mise alla sinistra del
figlio,mettendogli la mano destra sul braccio sinistro,per qualche secondo.
"Iniziamo."disse Eto che si sedette,poi tutti gli altri si rimisero seduti"Ebbene signori...la nostra
civiltà sembra essersi così assuefatta alle invasioni che noi non possiamo ubbidire a un semplice
ordine del rappresentante dell'imperatore senza che spuntino di nuovo le solite vecchie usanze."
Tutti si fecero delle piccole risate.
Penso che prima di tutto sia meglio ascoltare Tuf,il quale ci dirà se non ha nulla da aggiungere al
suo rapporto sui fremen."
"Vi sarebbero alcune questioni economiche da esaminare dopo il mio rapporto generale,mio
signore,ma posso fin da ora confermare che i fremen saranno preziosi alleati."disse Tuf "Stanno
ancora aspettando,per vedere se possono fidarsi di noi,ma sembrano agire con franchezza.
Ci hanno inviato dei doni:nuove tute distillanti che hanno confezionato essi stessi e mappe di certe
zone del deserto che circondano le fortezze abbandonate dai mala'kak.
Le loro informazioni si sono rivelate esatte e ci hanno considerevolmente aiutati nelle nostre
trattative con i controllori del cambio.
Hanno inviato anche altri regali:gioielli per Jakla,bevanda di spezia,dolci e medicinali.
I miei uomini stanno esaminando il tutto in questo momento,ma non sembra che ci sia nessun
trucco."
"Ti piace questa gente,Tuf."disse Gar.
"In una comunicazione Da affermava che erano da ammirare."disse Tuf.
Oul guardò Eto e poi Tuf"Hai nessuna informazione sul loro numero?"
"Per esserne certi dobbiamo attendere il ritorno di Da."disse Tuf"Ha accennato a importanti
scoperte e sono certo che presto ne sapremo di più."
"Non è entrato nello specifico su nulla?"disse Oul.
"Si,su alcuni argomenti abbiamo ricevuto dei dati...pare che tutte le tribù obbediscano a qualcuno
chiamato Iet."disse Tuf.
"Questa è una novità."disse Eto.
"Potrebbe essere un errore da parte mia signore,ma certi indizi sembrano indicare che questo
Iet...sia una divinità elementale locale."disse Tuf "Mi ha anche detto che i fremen non usano scudi
energetici o campi di forza."
"Ne siamo certi?"disse Oul"Proprio nessuno?"
"Non abbiamo motivo di dubitare della sua parola."disse Tuf"E Da è sicuro di non aver visto
nessuna traccia di scudi nella tribù.
D'altronde sarebbe assai difficile nascondere questo tipo di materiale.
Gli hanno lasciato accesso a tutte le zone della tribù,non ha mai visto nessuno scudo e
nessun indizio che vengano usati."
"Un vero enigma."disse Eto.
"È certo invece che i mala'kak hanno fatto un uso abbondante di corazze esterne."disse
Tuf"Avevano depositi con i pezzi di ricambio in ogni villaggio di guarnigione e la loro contabilità
indica forti spese per i rafforzamenti delle armature."
"È possibile che i fremen abbiano qualche mezzo per penetrare le loro corazze?"disse Oul"Tipo le
nostre spade?"
"Non sembra probabile."disse Tuf"Certo,in teoria è possibile,un'arma abbastanza potente potrebbe
perforare le loro protezioni,ma nelle condizioni in cui vivono non credo.
Ne avremmo già sentito parlare.
I contrabbandieri hanno frequenti contatti con i fremen e avrebbero già acquistato un simile
strumento,se fosse disponibile,e non avrebbero avuto scrupoli a commerciarlo fuori dal pianeta."
"Non mi piace che una domanda importante come questa rimanga senza una risposta certa."disse
Eto"Tuf,voglio che tu accordi la priorità assoluta a questo argomento."
"Ci stiamo già lavorando,mio signore."disse Tuf"Ah,Da ha detto una cosa interessante.
Non ci si poteva sbagliare sull'atteggiamento dei fremen verso gli scudi energetici.
Ha detto che soprattutto sembravano divertiti all'idea."
Gar si schiarì la gola"È almeno accertato che i fremen trattano con i contrabbandieri?"
"Si,sembra che una carovana di contrabbandieri abbia lasciato la tribù dove si trova da per un
viaggio di 18 giorni."disse Tuf"Sembra che portassero un ingente carico di spezia."
"A quanto pare i contrabbandieri hanno raddoppiato la loro attività in questo periodo di
disordini."disse Eto"Questo merita un'attenta riflessione.
Non conviene occuparci troppo dei trasporti senza autorizzazione che vanno e vengono sul pianeta.
L'hanno sempre fatto,ma alcune di esse sfuggono completamente al nostro controllo.
E non è bene."
"Avete un progetto,signore?"disse Tuf.
Eto guardò Gar"Gar,voglio che tu guidi una delegazione,un'ambasciata se vuoi chiamarla così,che
prenda contatto con questi affaristi.
Informali che io ignorerò la loro attività finché mi verseranno la tassa imposta per legge.
Tuf ha calcolato che per condurre i loro affari in questi momenti hanno dovuto assoldare parecchi
mercenari,spendendo 4 volte tanto."
"E se il rappresentante dell'imperatore lo venisse a sapere?"disse Tuf"E molto geloso dei suoi
profitti nella Choam,mio signore."
Eto sorrise"Verseremo ufficialmente l'intero ammontare della tassa sul condo di Shaddam IV e la
dedurremo legalmente dalle tasse per la coscrizione che paghiamo all'imperatore.
Lasciate pure che i mala'kak cerchino di interferire,in questo modo manderemo in rovina qualcuno
di quelli che si sono arricchiti su Arrakis con i loro sistemi di raccolta dei tributi.
Basta con le illegalità!"
Gar sorrise"Ah,mio signore...un meraviglioso colpo basso.
Mi piacerebbe vedere la faccia del sacerdote quando lo saprà."
Eto guardò di nuovo il mentat"Tuf,operazioni."
"Ho ottenuto una copia dei loro libri contabili."disse Tuf che aveva gli avambracci sul tavolo e le
mani incrociate"Non ci sono dubbi.
I mala'kak realizzavano 10 miliardi di solari di guadagno ogni anno."
Eto batté leggermente il pugno destro sul tavolo,sospirando leggermente.
"Hanno saccheggiato veramente i tesori nascosti nella sabbia."disse Gar.
"Allora signori...c'è ancora qualcuno tra di voi così ingenuo da pensare che i mala'kak se ne siano
andati soltanto perché l'imperatore ha così ordinato?"
Nella sala piombò il silenzio.
"Nessuno?"disse Eto"Molto bene.
Perché presto,e ne sono sicuro,dovremo vedercela sulla punta della spada.
Tornando ai guadagni..."
Eto guardò Tuf"...come siamo messi?"
"Non vedremo profitti così per parecchio tempo."disse Tuf"Non con un simile equipaggiamento."
"È mal ridotto?"disse Eto.
"Temo proprio di si."disse Tuf.
"Quanti trattori da sabbia,fabbriche di spezia e mietitrici ci hanno lasciato?"disse Eto"E quanto
materiale di ricambio?"
"Un'attrezzatura completa,come detto nel documento imperiale presentato ai controllori del
cambio,mio signore,tuttavia..."disse Tuf"...hanno trascurato di precisare che meno della metà dei
trattori sono in condizioni tali da funzionare e che un terzo soltanto dispone di ali trasporto in grado
di fargli giungere in volo fino alle sabbie della spezia.
Tutto quello che ci hanno lasciato i mala'kak è sul punto di guastarsi e andare in pezzi.
Potremmo dirci fortunati se riusciremo a far funzionare metà dell'equipaggiamento e ancora più
fortunati se un quarto di essi funzionerà ancora tra 6 mesi."
"Peggio di come mi aspettassi."disse Eto"Quale è la valutazione definitiva per l'equipaggiamento
essenziale?"
"Circa 930,tra mietitrici e fabbriche,potranno essere mandare fuori tra qualche giorno."disse
Tuf"Circa 6250 mezzi volanti per esplorare,sorvegliare e osservare le condizioni atmosferiche."
"Non sarebbe più economico riaprire i negoziati con la gilda e chiedere di mettere in orbita una
flotta con la funzione di satelliti per controllare il meteo?"disse Gar.
"Tu che ne pensi Tuf?"disse Eto.
"Per ora consiglio trovare altre soluzioni."disse Tuf"La gilda non ha intenzione di negoziare con
noi.
Ha semplicemente messo in chiaro che il prezzo sarebbe stato sempre al di fuori della nostra
portata,qualunque cifra fossimo disposti a offrire.
Il nostro compito ora è scoprire il perché,prima di avvicinarli di nuovo."
"Credo sia ingiusto."disse Oul.
"Ingiusto?"disse Eto"E chi ha mai parlato di giustizia con la gilda?
Noi ci dobbiamo fare giustizia da soli,qui su Arrakis,vivi o morti.
Anche se a molti forse non piacerà molto essersi trovati dalla nostra parte viste le condizioni in cui
siamo messi."
"Non credo che ci saranno grossi problemi,però."disse Gar"Come si potrebbe rifiutare la più ricca
fonte di guadagno del nostro impero?
Non possono fare altro che seguirci."
"Scusate,era solo una mia opinione."disse Oul.
"Non fa niente,tutti proviamo un po' di amarezza a volte e la comprendo molto bene."disse
Eto"Tuttavia non lamentiamoci della mancanza di giustizia fino a che abbiamo armi e siamo liberi
di usarle.
C'è nessun altro tra voi che si sente amareggiato per le nostre condizioni?
Se è così lo dica adesso,questa è una riunione alla quale ognuno può dire ciò che pensa."
"Penso che sia stata la mancanza di volontari delle altre grandi case ad amareggiarci tutti."disse
Gar"Parlano di voi come Eto il Giusto e vi promettono eterna amicizia,finché non scosta nulla,ma
se invece ci sono rischi..."
"Non sanno ancora chi vincerà questa volta."disse Eto"La maggior parte delle case si sono
ingrassate rischiando il meno che potevano.
Non si può biasimarle per questo,si può soltanto disprezzarle."
Eto guardò Tuf"Stavamo parlando dell'equipaggiamento,ti dispiace entrare più nel dettaglio in
modo da familiarizzare i soldati con queste macchine?"
"Si,sire."disse Tuf "Le mietitrici raggiungono i 120 metri in lunghezza e 50 in larghezza.
Si muovono su varie sezioni cingolate indipendenti.
Quelle che sono state lasciate appartenevano alla prima squadra di ecologi imperiali.
E funzionano ancora,anche se non so come e perché.
Sono praticamente dei pezzi da museo.
I mala'kak l'hanno conservata per i lavori forzati,una minaccia appesa sulla testa dei loro servi.
O obbedivano o venivano mandati su questi mezzi."
"Tuf,esistono vermi delle sabbie grandi abbastanza da inghiottire quell'arnese?"disse Oul.
Tutti lo guardarono e per alcuni secondi ci fu un silenzio totale.
"Accidenti..."disse Eto sotto voce e poi pensò"No,ha ragione...dobbiamo guardare in faccia la
realtà."
"Beh...ci sono vermi nell'alto deserto che potrebbero ingoiare con molta facilità quella
mietitrice."disse Tuf"Anche vicino al muro scudo,dove si estrae la maggior parte della spezia,ci
sono vermi che potrebbero stritolare la macchina e divorarla."
"Molto interessante...ma l'oggetto di questa riunione è l'equipaggiamento per la spezia."disse Eto.
"Tornando a noi...oltre alle mietitrici ci sono le ali trasporto."disse Tuf"Essenzialmente è un mezzo
volante la cui unica funzione è quella di trasportare il raccoglitore sulle sabbie ricche di spezia e di
metterlo in salvo quando fa la sua comparsa un verme.
E puntualmente ne arriva sempre 1.
La raccolta della spazia è un correre continuo da ogni parte,cercando di arraffare il più possibile."
"Mirabilmente adeguata alla morale dei mala'kak."disse Eto.
"Concordo,sire."disse Tuf "I mezzi volanti più piccoli sono abbastanza convenzionali,sono però
assai migliorati e con un raggio d'azione molto più vasto.
Accorgimenti speciali permettono di sigillare ermeticamente le parti essenziali contro la sabbia e la
polvere.
Solo 1 su 30 è schermato.
Probabilmente il peso del generatore dello scudo è stato eliminato per ampliare il raggio d'azione."
"Non mi piace questo togliere importanza agli scudi."disse Eto pensando"Forse...è questo il segreto
dei mala'kak?
Vuole forse dire che non potremo neppure trovare scampo sui nostri mezzi,schermandoli,se le cose
precipitassero?"
Passarono alcuni momenti di silenzio.
"Passiamo ora al preventivo."disse Eto"A quanto ammonterà il nostro profitto?"
"Dunque,considerando lo stato del materiale e le spese per le riparazioni abbiamo fatto un primo
preventivo sulle spese di gestione."disse Tuf"Naturalmente le abbiamo aumentate,per garantirci un
più ampio margine di sicurezza."
Tuf mandò gli occhi verso l'alto,rigirandoli e mostrando la parte bianca per qualche secondo"Sotto i
mala'kak le spese per i salari alla manutenzione erano contenute in un 14%.
Noi saremo fortunati se riusciremo a limitarle,nei primi tempi,a un 30%.
Tenendo conto degli investimenti e dei fattori di sviluppo,oltre alla percentuale della Choam e alle
spese militari...il nostro margine di profitto si ridurrà a un esiguo 6% o 7%,finché non avremo
sostituito l'equipaggiamento fuori uso.
A quel punto dovremo riuscire ad alzarlo fino al 12% o al 15%.
A meno che,mio signore,non decidiamo di adottare i metodi dei mala'kak."
"No,assolutamente no."disse Eto"Stiamo per avere una base planetaria solida e
permanente,dobbiamo fare in modo che la maggior parte della popolazione sia felice,specialmente i
fremen."
"Concordo."disse Tuf.
"La nostra supremazia su Caladan dipendeva dalla nostra supremazia in mare e in cielo...qui
dobbiamo sviluppare quello che io chiamo il potere del deserto."disse Eto"Questo potrebbe anche
includere la supremazia aerea,ma probabilmente non è così.
Ora voglio richiamare la vostra attenzione sulla mancanza di scudi sui mezzi volanti.
I mala'kak contavano su una continua rotazione di personale,proveniente da altri pianeti,per i loro
posti chiave.
Noi non possiamo rischiare,ogni nuovo gruppo in arrivo avrebbe la sua percentuale di agenti
provocatori."
"Quindi dovremo accontentarci di minori profitti e di un raccolto ridotto."disse Tuf"La nostra
produzione,per le prime 2 stagioni,dovrebbe essere inferiore di un terzo rispetto a quella
dei mala'kak."
"Esattamente."disse Eto"Dobbiamo far presto con i fremen.
Vorrei disporre,in tempi brevi,di un buon numero di questi ultimi quando avremo il primo controllo
della Choam."
"C'è pochissimo tempo allora."disse Tuf.
"Non ce n'è affatto,come tutti sappiamo."disse Eto"Alla prima occasione i mala'kak si
presenteranno qui in massa.
Quanti credi che ce ne scaraventeranno addosso,Tuf?"
"4 o 5 battaglioni,mio signore."disse Tuf"Non di più.
I trasporti della gilda costano cari."
"Allora dovremo cercare di organizzare 5 battaglioni con all'interno quanti più fremen possibili,più
le nostre truppe."disse Eto"Dovrebbero bastare a bloccarli."
"E se mandassero i sardaukar?"disse Oul.
"Che ci provino."disse Eto"Aspetta che abbia qualche prigioniero sardaukar da trascinare davanti al
consiglio,davanti a tutte le casate,e vedrete se tutte le cose non cambieranno,profitti o no."
"Faremo del nostro meglio,signore."disse Gar.
Oul osservò Tuf pensando"Vecchio.
Malgrado tutta la spezia che usi per rimanere giovane...la tua mente mostra la tua età.
Troppe cose dipendono da un solo mentat.
È vecchio."
"Ci troviamo ora a combattere una guerra di assassini e di trappole continue,la quale non ha ancora
raggiunto tutta la sua ampiezza."disse Eto"Tuf,a che punto siamo con l'organizzazione dei mala'kak
su questo pianeta?"
"Abbiamo eliminato 259 dei loro collaboratori,mio signore."disse Tuf"Non rimangono più di 3
nuclei,forse 100 individui in tutto.
Siamo riusciti anche a sgominare un loro gruppo travestito da fremen.
Pare che i fremen stessi abbiano inviato l'avvertimento.
Durante l'attacco tuttavia abbiamo scoperto che i mala'kak avevano teso un agguato all'inviato dei
fremen,ferendolo gravemente.
Lo stavano trasportando fin qui per farlo curare dai nostri medici,ma è morto.
Era in condizioni disperate,mi sono fermato per tentare di salvarlo e l'ho sorpreso mentre provava a
gettare via qualcosa."
Gar e Eto si guardarono.
"Un coltello,mio signore."disse Tuf"Un coltello di foggia mai vista."
"Un crys?"disse 1 dei soldati.
"Senza dubbio."disse Tuf"La punta era chiara e l'inizio scuro.
"Questi collaborazionisti dei mala'kak che avete eliminato appartenevano alla classe dei
possidenti?"disse Eto.
"La maggior parte avevano buone posizioni,mio signore."disse Tuf"La classe degli imprenditori
planetari."
"Voglio che tu falsifichi degli attestati di lealtà,con le firme di ciascuno di loro."disse Eto"Li
consegnerai in copia ai controllori del cambio.
Ci costituiremo legalmente contro di loro,affermando che questi individui erano rimasti con attestati
falsi.
Confischeremo le loro proprietà,prenderemo tutto,scacceremo le loro famiglie,li spoglieremo
completamente.
E assicurati che la corona riceva la sua parte.
Tutto dev'essere legale."
Tuf sorrise"Una mossa degna di un grande stratega,signore.
Mi vergnogno di non averla pensata per primo."
"È un errore."pensò Oul"Farà solo combattere gli altri più accanitamente.
Non avranno nulla da guadagnare ad arrendersi."
"Ero 1 straniero in terra straniera."disse Gar.
Oul lo guardò e pensò"Forse anche Gar vorrebbe porre fine agli intrighi?"
Eto guardò il soldato"Gar...quanti lavoratori della sabbia sei riuscito a convincere a restare con
noi?"
"286 in tutto,signore."disse Gar"Penso che dovremo accettarli e considerarci fortunati.
Appartengono tutti alle categorie più utili."
"Così pochi..."pensò Eto che poi parlò"Bene,allora fai dire a tutti..."
"E per quanto riguarda i nostri soldati?"disse Eto guardando Gar"Sono arrivati tutti?"
"Si,quella di poco fa era l'ultima ondata."disse Gar"E,a titolo personale,devo dire che mi sarebbe
piaciuto venire con la prima."
"Ci saranno ancora dei mala'kak per te,sta tranquillo."disse Eto"Bene sappiamo tutti che cosa ci
aspetta...molto lavoro,ma siamo abituati a questo.
Sappiamo quale sarà il premio in caso di successo e conosciamo perfettamente i rischi.
Ciascuno di voi ha i suoi compiti.
Gar,prima di tutto risolvi la questione dei contrabbandieri."
"Andrò dai ribelli che abitano la terra arida."disse Gar.
"Un giorno ti coglierò senza una citazione."disse Eto"Sembrerai nudo."
Ci furono delle risate.
"Tuf,organizza un altro posto di comando per le comunicazioni ne le informazioni su questo piano
dell'edificio."disse Eto"Non appena avrai finito vieni da me."
"Si,mio signore."disse Tuf,poi Eto si alzò e gli altri fecero lo stesso.
"Mio padre è disperato."pensò Oul"Le cose non vanno affatto bene."
Una volta terminata la riunione nella stanza erano presenti solo Oul,che era ancora in piedi e con le
mani dietro la schiena,e Eto,che era seduto.
"Ti ho visto un po' teso in alcuni momenti."disse Oul.
"Tutta l'arte militare si basa sul rischio calcolato e sull'efficienza,ma quando si arriva al punto da
dover rischiare la propria famiglia il calcolo matematico viene sommerso da...altre cose."disse Eto
alzandosi e iniziando a camminare intorno al tavolo,poi si fermò e batté entrambi i pugni
sull'oggetto"Lui ci serve,ma...Tuf mi aveva garantito che la casa era sicura."
"Anche io all'inizio ero infuriato e ho biasimato Tuf,ma la minaccia veniva dall'esterno,una cosa
semplice,rapida,diretta e sarebbe riuscita,senza l'addestramento che tu e molti altri,compreso
lui,mi avete dato."disse Oul.
"Perché lo difendi?"disse Eto"Dovrebbe..."
"È saggio e ha molta esperienza."disse Oul"Quanti errori di Tuf puoi ricordare?"
"Dovrei essere io,data la sua necessità,a difenderlo,non tu."disse Eto e Oul sorrise.
Il governatore si mise seduto dalla parte opposta del tavolo"Sei maturato in questi ultimi
tempi,figlio mio.
Questo mi rende lieto."
Oul sorrise.
"E comunque Tuf si punirà da solo,infuriandosi con se stesso più di quanto potremmo arrabbiarci
noi 2 messi insieme."disse Eto "Se vuoi puoi andarti a riposare."
"Non sono stanco,padre."disse Oul.
"Come preferisci."disse Eto che iniziò a camminare nuovamente.
"Come una belva in gabbia."disse Oul"Discuterai con Tuf la possibilità che ci sia un traditore?"
"Eh...abbiamo discusso questa possibilità molte volte."disse Eto.
"La fremen sembrava così sicura di se...e il messaggio che mia madre..."disse Oul.
"Ci penseremo dopo a questo."disse Eto.
Poco dopo Tuf,che teneva un ombrello bianco nella mano sinistra,Oul,Gar e i soldati presenti nella
stanza erano in mezzo a una pianura desertica e piatta,con dietro una grande struttura,posta a decine
di metri di distanza,composta da metallo grigio e avente la superficie divisa in rettangoli da delle
linee incise.
La costruzione,di forma trapezoidale,era composta da 3 livelli,di cui quello più in basso era il più
largo e quello più alto il più stretto.
Dalla facciata della struttura che dava verso di loro partivano 2 lunghissime protuberanze,di cui
una andava verso destra e l'esterno e l'altra verso sinistra e in avanti.
La protuberanza destra era rettangolare,composta da 3 file parallele di placche rettangolari fuse tra
loro e dotata di fori rettangolari,posti sullo spigolo superiore,e da aperture,a mezzo
ovale,posizionate sulla parte inferiore,a distanze regolari le une dalle altre,mentre quella a sinistra
era trapezoidale,con la base maggiore rivolta verso l'alto,e aveva delle aperture,allungate,sulla zona
inferiore,intervallate da incavature rettangolari,una lunga placca rettangolare posta sopra di esse e
sulla parte più alta erano incisi dei rettangoli paralleli,messi in verticale e in parallelo,divisi a loro
volta,mediante delle linee incise nel metallo,in altri 6 rettangoli interni.
Il bordo superiore della protuberanza a sinistra era anche più incavato del resto.
Davanti a Tuf c'erano 20 grandi placche rettangolari contenenti i cilindri grigi utilizzati dai
mala'kak,di cui una era piena,un'altra,posta dietro quest'ultima,aveva 3 recipienti soltanto e le altr
erano vuote.
Oltre questi oggetti era presente un lungo muro di pietra,connesso a un altro,messo a
destra e perpendicolare,identico,avente dei rettangoli,dai lati neri,incisi sulla parte inferiore,mentre
la zona superiore era completamente formata da incavature rettangolari,divise a loro volta,da delle
linee incise,in 6 rettangoli interni,intervallate da delle colonne rettangolari e chiare.
Questo muro intersecava,oltre la sua metà,una torretta di pietra,divisa in 2 parti,fuse tra loro,di cui
quella interna era rettangolare,con una cima a cupola e dotata di un'incavatura rettangolare al
centro,mentre l'altra era cilindrica,con una linea circolare incisa sulla parte superiore,più altre 3
linee,che erano parallele,poste poco prima della metà e passanti anche sui lati della sezione
rettangolare.
Nel punto di intersezione tra i muri c'era un'altra torretta identica,ma questa aveva la
sezione cilindrica interna quella rettangolare esterna.
"Sono recipienti per la spezia."disse Tuf"Dobbiamo riempire tutte le casse."
"Tutte?"disse Oul e Tuf si fermo,voltandosi verso di lui.
"Ogni 25 giorni."disse Tuf"I mala'kak ci hanno sabotati per rallentarci."
"Ma chi deve vigilare?"disse Oul"Non c'è un controllore del cambio per queste transizioni?"
"Chi ha nominato il sovrintendente dell'imperatore?"disse Eto.
"Ains e Aglia,i 2 ecologi imperiali."disse Tuf"Sono qui da 20 anni.
Stravaganti a quanto ho saputo."
"Voglio vedere dove raccolgono la spezia."disse Eto.
"Io eviterei mio signore."disse Tuf.
"E questi controllori del cambio ci accompagneranno."disse Eto"Mi sembra ora di conoscerli..."
Eto guardò Gar,che era alla sua destra oltre Oul"...e poi avremo un po' di protezione imperiale."
"Degli ostaggi."disse Gar sorridendo"Mi piace."
Tuf mise la mano destra sul suo orecchio,poi guardò Eto e sorrise"È qui,mio signore."
Il mentat guardò verso l'alto e gli altri fecero lo stesso,osservando 2 mezzi allungati e dotati delle
protuberanze laterali volare sulle loro teste e atterrare decine di metri di distanza.
Alla sinistra del mezzo era presente una lunga e alta struttura rettangolare la prima metà più alta del
resto e dotata di un'apertura,avente la parte superiore orizzontale e i lati obliqui verso il basso,alta
15 metri e molto larga.
La superficie della costruzione rettangolare aveva la zona superiore solcata da incavature
rettangolari e verticali,disposte in gruppi da 5.
Intorno ai mezzi c'erano diversi militari,poco oltre c'erano altri veicoli identici,oltre ancora c'era
un muro,perpendicolare alla lunga struttura rettangolare,e dietro di esso,sulla sinistra c'era
un'enorme placca triangolare,di pietra,messa in obliquo verso l'alto e verso destra,dalla cima piatta.
Poco dopo Oul,Tuf,Gar,Eto e gli altri soldati raggiunsero i mezzi e videro Da,indossante la tuta
aderente dei fremen,con una maschera per respirare sul bocca e naso,più un lungo mantello
chiaro,dotato di cappuccio,mentre scendeva da 1 dei 2 veicoli.
"Trattateli bene."disse Da a dei soldati,indicando,con la mano destra,l'altro mezzo"Ricordate,sono
amici."
"Da!"disse Oul camminando rapidamente verso di lui.
"Ragazzo!"disse D si abbracciarono.
"Stai diventando alto."disse Da.
"Spiritoso."disse Oul sorridendo e camminando insieme all'altro verso i soldati"Emani fetore più di
prima."
"Oh si!"disse Da che abbracciò Gar.
Poco dopo Da,che si era tolto il cappuccio,era dentro una larga stanza di pietra,dalle pareti
levigate,chiare e solcate da delle linee orizzontali.
L'entrata,che era alle sue spalle,era rettangolare e aveva la zona inferiore più larga del resto e il
muro era composto di mattoni.
Tutte e 4 le pareti avevano la zona inferiore composta da lunghe placche rettangolari di pietra,poste
in orizzontale e molto vicine tra loro,poi c'era una parte di mattoni,che veniva divisa da 2 incisioni
verticali al centro del muro opposto all'entrata.
La zona superiore delle pareti era posta più indietro del resto ed era fatta di pietra chiara e levigata.
Il pavimento era grigio,liscio e molto ampio,con un enorme tappeto,di colore marrone e dotato di
linee,gialle,rettangolari e labirintiche,disegnate su di esso,posto davanti all'entrata.
Al centro della stanza c'erano 2 grandi placche rettangolari piatte,messe una sull'altra,di cui quella
più esterna era la più larga,mentre quella posta sopra le altre 2 era la più stretta.
Al centro di queste placche era posto un tavolo di pietra,dalla superficie rettangolare,avente i lati
che erano sottili alle estremità e andavano in obliquo verso il basso,allargandosi man mano che si
avvicinavano al centro,fino a toccare terra,formando una larga base.
Il soffitto era solcato da 3 grandi incavature,poste a distanze regolari,di cui quella centrale era
proprio sopra il tavolo e dentro ciascuna di esse,poco oltre la metà,era presente una parete
rettangolare,mentre dalla parte più lontana dall'entrata di queste ultime filtrava della luce.
Davanti al tavolo,nella zona centrale,era presente Eto,che si teneva la mano destra con la sinistra
all'altezza della pancia,alla sua sinistra era presente Tuf,mentre a destra era posto Oul,avente le
mani nella stessa posizione di Eto,più 2 soldati,messi alla destra di quest'ultimo,di cui il primo era
sul livello rettangolare più basso e l'altro aveva i piedi sul pavimento.
"Da."disse Eto"Che cos'hai scoperto?
Raccontami.
Perché non hai più dato tue notizie?"
"Mio sire,le mie conclusioni sono queste:io sono convinto che siano loro gli alleati che
cerchiamo."disse Da"È gente forte,fiera.
Hanno un atteggiamento tribale e non concedono la loro amicizia tanto facilmente.
Come sapete,l'impero non è mai riuscito a fare un censimento dei fremen e tutti ritengono che siano
pochissimi nomadi che vivono vagando nel deserto.
Ma io ho informazioni ben diverse."
"Prosegui,Da."disse Eto.
"Settimane di vita da fremen."disse Da"Nascosti nel deserto in una comunità detta Sak.
Ilgar,il capo religioso di quel gruppo,è venuto per conoscerti,sire.
È stato lui ad avvertirci del gruppo di inviati dei mala'kak travestiti da fremen."
"Quella tribù...com'è nascosta?"disse Eto.
"Sotto terra."disse Da"Arrakis è piena di caverne."
"Era molto abitato?"disse Oul.
"Direi 10000 individui."disse Da"E le tribù Sak sono centinaia,se non migliaia."
Gar guardò Eto.
"Milioni di fremen..."disse Eto che guardò Tuf"Avevi ragione."
"I mala'kak ne stimavano 50000 sull'intero pianeta."disse Tu sorridendo,poi anche Eto fece un
mezzo sorriso.
"Cercavo i fremen e loro mi osservavano."disse Da"Non li ho mai visti.
Infine hanno inviato un guerriero a uccidermi..."
Eto mandò le mani verso terra.
"...e credetemi...stavolta ho visto la morte in faccia."disse Da.
"La certezza alla fine dell'incertezza."pensò Oul.
"Non ci sono guerrieri migliori nell'impero."disse Da sorridendo"Combattono come fantasmi,in
nome dell'elementale della morte che venerano."
"Il potere del deserto."disse Eto che si avvicinò e poi gli mise le mani sulle spalle
sorridendo"Da...ben fatto."
"Grazie mio signore."disse Da piegando leggermente la testa verso il basso.
"Sire."disse un soldato che era arrivato all'entrata e tutti lo guardarono"Il loro capo ha un coltello
che non vuole consegnare."
"È un crys,sacro per il loro popolo."disse Da.
"Che passi."disse Eto facendo un gesto con la mano sinistra,poi si recò dietro al tavolo
rettangolare,insieme agli altri.
Poco dopo un fremen,indossante la tuta aderente scura e un lungo e largo mantello,dotato di
cappuccio,di colore marrone,giunse nella stanza.
Davanti al tavolo,sulla sinistra,era presente una delle guardie mentre un'altra era a metà della
stanza,sempre sulla sinistra.
"Fermo."disse Eto e l'altro continuò ad avvicinarsi"Ehi?"
La guardia a metà stanza si diresse rapidamente verso il fremen.
"EHI!..."disse Eto allungando l'avambraccio sinistro verso il soldato,che si fermò,e tenendo la mano
aperta,poi abbassò l'arto.
Il fremen salì il primo gradino e poi si tolse il cappuccio,con la mano destra,fermandosi.
"Ilgar."disse Eto"Ben venuto.
Rispetto la dignità personale di chiunque rispetti la mia."
Ilgar inspirò profondamente,guardando verso l'alto,e poi sputò per terra,dopo di che la guardia che
si era mossa precedentemente gli si avvicinò.
"Fermo."disse Da"Grazie Ilgar..."
Il fremen annuì con la testa.
"...per il dono dell'umidità del tuo corpo."disse Da,mentre Eto lo guardava,poi il primo fece un
mezzo inchino"Lo accettiamo nello spirito con cui ce lo doni."
Da guardò il governatore"L'acqua è preziosa su questo pianeta,signore.
Questo è un segno di rispetto."
Da sputò a terra poco dopo,poi Eto mise le mani sul tavolo e sputò anche lui.
"Ti sei adattato davvero bene nella mia tribù,Da."disse Ilgar"C'è forse un legame di lealtà tra te e il
governatore?"
"Mi sta chiedendo di mettermi al suo servizio,mio signore."disse Da.
"Accetterebbe una duplice lealtà?"disse Eto.
"Desiderate che io vada con lui,signore?"disse Da.
"Desidero che sia tu a decidere."disse Eto.
Da osservò Ilgar"Mi accetteresti a queste condizioni Ilgar?
Ci saranno momenti in cui dovrò rimanere a servire il mio governatore."
"Hai combattuto bene e hai fatto del tuo meglio per noi."disse Ilgar che poi guardò Eto"Facciamo
così...quando tornerà da noi Da riceverà un crys come segno della sua lealtà verso di noi.
Dovrà essere purificato naturalmente e i riti dovranno essere osservati,ma questo può essere
fatto.
Sarà allo stesso tempo fremen e soldato degli atreides.
C'è un precedente a questo.
Una reverenda madre una volta si unì a noi e anche lei serviva 2 padroni."
"Da?"disse Eto.
"Capisco,signore."disse Da guardando Ilgar"Allora siamo d'accordo."
"La tua acqua è nostra,Da."disse Ilgar"È un legame fra noi.
Aspetterò il ritorno di Da per compiere i rituali di purificazione."
Eto guardò Tuf e il mentat annuì,poi il governatore osservò nuovamente il fremen"Felice che si sia
trovata una soluzione pacifica.
Sono lieto di accoglierti...e confido che il tuo popolo e il mio abbiano molto da offrirsi
reciprocamente."
"No no,siete di un altro mondo,venite qui per la spezia..."disse Ilgar che allungò il braccio destro in
avanti,chiuse il pugno e lo riavvicinò al corpo"...la prendete e non date niente in cambio."
Il fremen scosse la testa.
"È vero."disse Oul.
"So che avete sofferto per mano dei mala'kak."disse Eto"Dimmi che vuoi.
Se è in mio potere l'avrai senza niente in cambio."
"Davvero?"disse Ilgar.
"Se mi è possibile fare una promessa la mantengo."disse Eto"Noi rispettiamo sempre i patti che
stringiamo."
"Hmh..."disse il fremene che lo indicò,per qualche secondo,con la mano destra"Ti chiedo
questo:non cercate le nostre tribù,non...invadete le nostre terre.
Il deserto era nostro da molto prima di voi,quindi prendete la vostra spezia,ma subito dopo tornate
su questo lato del muro scudo e lasciate il deserto ai fremen."
"Ti rivolgerai la governatore come mio signore o sire..."disse Gar.
"Gar?"disse Eto"Scusa...scusa un momento."
Ilgar iniziò a fissare Eto.
"Il rappresentante dell'imperatore ha dato a me Arrakis come mio dominio."disse Eto toccandosi il
petto,con la mano sinistra"Da governare e proteggere.
E non ti prometto di non inoltrarmi nel deserto se il dovesse impormelo."
Ilgar scosse la testa,guardando il suolo.
"Ma le tribù saranno vostre per sempre."disse Eto"E non verrete braccati fino a che governo io."
"Questo è molto onorevole."disse Ilgar che poi lo indicò con la mano destra."
"Mi hanno detto che quel coltello che non volevi consegnare è sacro per voi."disse Eto.
Ilgar indicò,con la mano destra,Da"Sto dicendo il vero e lui mi è testimone.
Lui ha scrupolosamente osservato tra noi i costumi dell'onestà e delle purezza.
Quella lama non può essere vista da tutti,altrimenti significherebbe infangare un'arma onorevole."
"Io sono un governatore."disse Eto"Mi è consentito osservare la lama?"
"Io consento che voi vi guadagnate il diritto di estrarla dal fodero."disse Ilgar.
"Un condottiero."pensò Oul"Un condottiero fremen."
"E tu vieni a dirci quali diritti abbiamo su Arrakis?"disse Gar.
"Si dice che il governatore Eto governa sono con il consenso dei suoi sudditi."disse Ilgar"Così devo
spiegarvi qual'é per noi il punto.
Una certa responsabilità incombe su coloro che hanno visto un crys.
Essi ci appartengono.
Non possono lasciare Arrakis senza il nostro consenso.
Se qualcuno di voi vede quell'oggetto...apparterrà a noi da quel momento in poi."
"MA CHE..."urlò Gar"Spetta al governatore decidere..."
"Gar!...per favore."disse Eto che pensò"La situazione non deve sfuggirci di mano."
"Mi scuso,mio signore."disse Gar.
"Se è vostro costume che quel coltello resti qui,nel fodero,ebbene sono io allora a ordinare che vi
rimanga."disse Eto.
"Bene."disse Ilgar"Ora vado.
Vi ho detto ciò che dovevo."
Il fremen iniziò ad allontanarsi.
"Rimanete."disse Oul.
"C'è una ragione perché io resti?"disse Ilgar fermandosi.
"Vi renderemo onore."disse Oul.
"L'onore esige che io sia altrove."disse Ilgar che lo guardò senza voltare il corpo"Igli ariu."
Ilgar andò via poco dopo,rimettendosi il cappuccio.
"Non mi piace."disse Gar guardando verso l'uscita.
"Il nostro piano produce frutti."disse Tuf.
"Ma ci vorrà tempo?"disse Eto guardandolo.
"Si...ci vorrà tempo."disse Tuf.
"Se gli altri fremen sono come lui faremo grandi cose insieme."disse Eto.
"Concordo."disse Tuf.
"Immagino che ti abbia capito perché ho accettato quell'offerta,Da."disse Eto guardando Da.
"Si,sarò il vostro ambasciatore presso i fremen."disse Da.
"Molto dipende da te,Da."disse Eto"Ci occorreranno almeno 5 battaglioni di questa gente prima
dell'arrivo dei mala'kak."
"Allora sarà meglio che cominci a darmi da fare,signore."disse Da"I fremen sono molto
indipendenti.
E c'è un'altra cosa...un mercenario che abbiamo abbattuto cercava di strappare una di quelle lame a
un fremen morto.
Ha detto che c'era un premio di un milione di solari al primo individuo che procuri ai mala'kak un
solo crys."
Eto lo guardò sorpreso"Perché mai desiderano a tal punto una di queste lame?"
"Probabilmente perché il coltello è un dente affilato del verme delle sabbie."disse Da"È l'emblema
dei fremen mio signore.
Con esso un infiltrato potrebbe entrare in qualunque tribù.
Io verrei imprigionato e sottoposto a un duro interrogatorio se non fossi conosciuto,dato che non ho
l'aspetto di un fremen."
"Sai da chi è partita l'offerta del milione di solari?"disse Eto.
"Airk."disse Da.
"Un essere davvero spregevole anche tra i mala'kak."disse Tuf.
Da parlò all'orecchio di Eto.
"Vogliate scusarmi,ma chiedo che tutti i presenti nella stanza escano."disse Eto"Ad eccezione di
Da."
"E le guardie,mio signore?"disse Tuf.
"Fatele attendere all'entrata."disse Eto e tutti ubbidirono,uscendo dalla stanza.
"Parla pure liberamente."disse Da.
"Durante queste settimane...ho avuto accesso ad alcuni dei loro segreti."disse Da"E quello che ho
scoperto...è incredibile.
Mio sire,io credo che su questo pianeta sia celato un incredibile segreto.
Credo che i chitauri esistano...e in numero elevato.
Assai elevato.
E che siano loro...a controllare Arrakis."
"Nei sei sicuro?"disse Eto spalancando gli occhi.
"Mi hanno portato in un lungo tunnel una volta e ai lati c'erano delle strane astronavi...le chiamano i
distruttori chitauriani.
Vi invierò un rapporto al riguardo il più presto possibile.
Ho anche delle informazioni sulle basi avanzate.
Volete ascoltarli,mio signore?"
"Se si tratta di una cosa breve procedi pure."disse Eto.
"In poche parole,mio signore,si dice tra i fremen che nei pressi della loro tribù ci siano 200 basi
avanzate,costruite su Arrakis durante il periodo in cui l'intero pianeta era una stazione
sperimentale botanica del deserto.
Sembra che tutte siano state abbandonate con il tempo,ma alcuni rapporti dicono che sono state
sigillate prima."
"L'equipaggiamento è ancora all'interno?"disse Eto.
"Si,secondo quello che dicono i fremen."disse Da.
"Dove si trovano?"disse Eto.
"Ho chiesto la stessa cosa e la risposta che mi hanno dato è stata...Iet lo sa."disse Da.
"Quindi un mito lo sa."disse Eto.
"Forse non proprio,mio signore."disse Da"Da come ne hanno parlato loro non la considerano un
mito,ma un reale elementale dell'oltretomba di questo pianeta."
"E tu credi che sia vero?"disse Eto.
"Io non credo a queste cose,ma è possibile che si riferiscano a qualcuno o qualcosa di reale."disse
Da.
"Mi è tornato in mente anche il fatto che ha usato l'espressione servire 2 padroni in modo
particolare...mi sembra quasi un'espressione religiosa."disse Eto"Dovresti saperne più di me su
questo."
"Hanno le labbra cucite su certe cose."disse Da.
"Capisco...però...quegli ecologi imperiali...loro potrebbero sapere dove si trovano le basi?"disse
Eto.
"Può darsi,ma...da quanto ne so sono servi stretti dell'impero."disse Da.
"Ma sono così lontani dal rappresentante dell'imperatore adesso."disse Eto"Io voglio quelle basi.
Sono senza dubbio piene di materiale che possiamo recuperare e utilizzare per riparare le nostre
macchine."
"Però sono ancora legalmente un dominio diretto del rappresentante dell'imperatore."disse Da.
"Il clima qui è abbastanza selvaggio da distruggere tutto."disse Eto"Possiamo sempre incolpare il
clima.
Proverò almeno a farmi dire se questi luoghi esistono veramente."
"Potrebbe essere pericoloso impadronirsene."disse Da"Tra l'altro questi luoghi e l'idea che essi
rappresentano hanno un significato profondo per i fremen.
Toccandole avremo dei problemi.
È vero,quei luoghi potrebbero fornirci il materiale indispensabile per riparare ogni macchina che c'è
stata lasciata e tuttavia,per ragioni strategiche,potrebbero risultare al di fuori della nostra portata.
Sarebbe azzardato precipitarci li senza saperne molto di più.
E poi i controllori del cambio hanno un'autorità pari a quella di un giudice dell'impero,non
dobbiamo dimenticarcene.
E i fremen gli obbediscono."
"In questo caso useremo la massima delicatezza."disse Eto"Voglio solo sapere se queste basi
esistono."
"Bene."disse Da"Ora scusate,ma vorrei congedarmi."
"Certo,va pure."disse il governatore e Da uscì dalla stanza.
"Incredibile..."pensò Eto rimanendo a fissare il vuoto in silenzio"Se fosse vero..."
Poco dopo Eto e Tu si trovavano nella stanza in cui era avvenuta la riunione ed erano seduti 1 da
una parte e 1 dall'altra del tavolo.
Tuf aveva poggiato sulla superficie del mobile un libretto dalla copertina nera.
"Non per essere troppo prudente,ma...avete rifatto tutti i controlli in questa stanza?"disse Eto.
"Si,governatore."disse Tuf"Questo ambiente è assolutamente sicuro.
Dov'è Oul,sire?"
"L'ho lasciato libero."disse Eto"Voglio che si riposi un po',senza che ci sia io a distrarlo."
Tuf annuì con la testa.
"Tuf,le scorte imperiali di spezia e quelle dei mala'kak hanno attirato la mia attenzione."disse Eto.
"Mio signore?"disse Tuf.
"Un magazzino può sempre venire distrutto..."disse Eto che alzò la mano destra vedendo che l'altro
stava per parlare"No,lasciamo stare le scorte del rappresentante dell'imperatore.
Anche lui sarebbe felice se i mala'kak si trovassero in imbarazzo...e il sacerdote come potrebbe
lamentarsi pubblicamente della distruzione di qualcosa che ufficialmente non può possedere?"
Tuf scosse il capo"I nostri soldati sono troppo pochi,governatore."
"Prendi alcuni soldati di Da e forse qualcuno dei fremen potrebbe gradire un viaggio lontano da
questo pianeta."disse Eto"Un'incursione su Jedi I...una simile diversione comporterebbe sicuri
vantaggi tattici,Tuf."
"Come desiderate mio signore."disse Tuf.
"Forse sospetta che io non abbia fiducia in lui."pensò Eto"Sicuramente sarà per via di
quell'informazione che parlava della presenza di traditori.
Bene,è meglio calmare subito le sue paure."
"Tuf..."disse Eto"...dal momento che tu sei 1 dei rari soldati nei quali io possa avere completamente
fiducia...c'è un'altra questione da discutere.
Sappiamo entrambi quanto si debba vigilare per impedire che i traditori si infiltrino nelle nostre
fila,ma ho ricevuto 2 nuovi rapporti."
In un'altra zona della struttura c'era un lungo corridoio,largo 4 metri,avente il pavimento grigio e
liscio.
In mezzo a questo ambiente c'erano 2 lunghissime placche di pietra rettangolari,disposte in
parallelo e vicinissime tra loro,sopra cui c'erano,in alcune zone,dei piatti,dei bicchieri e delle valige
rettangolari,di metallo nero.
Ai lati della stanza c'erano delle pareti di pietra chiara,aventi delle grandi incavature
rettangolari,alte fino al soffitto e dentro cui era presente una lunga placca rettangolare di
pietra ciascuna,posizionata in basso,con sopra un materassino chiaro.
A metà delle mura interne all'apertura,sia da una parte che dall'altra,era presente una luce
rettangolare gialla,attaccata al muro,con le estremità metalliche,e sopra di essa c'era un'altra placca
rettangolare,identica a quella inferiore,ma più sottile.
Le porzioni di muro tra un'incavatura e un'altra erano rettangolari e larghe,con un'incavatura,della
stessa forma,messa in verticale al centro,più una seconda incavatura rettangolare,più larga,posta in
orizzontale a metà.
Il soffitto aveva una zona principale rettangolare,posta in parallelo sopra le lunghe placche
posizionate sul pavimento e larga quanto queste ultime,mentre ai lati c'erano 2 incavature,di cui una
a destra e una a sinistra,poste in parallelo,al cui interno erano presenti delle placche
rettangolari,messe in verticale e parallele,aventi una protuberanze iniziante dallo spigolo superiore
più interno e connessa al rettangolo al centro del soffitto.
Alcuni soldati erano seduti sui letti,mentre altri erano raggruppati in una zona,intorno a un
tavolinetto esagonale nero,posto in mezzo al pavimento sulla destra.
1 di questi era seduto sulla placca di pietra,l'altro sul lettino e tutti i restanti erano in piedi.
Da,indossante una delle divise dei soldati,era seduto su 1 dei letti e accanto a lui c'era Oul,che aveva
messo il ginocchio sinistro a terra.
"Questo è per te."disse Da dandogli,con la mano sinistra,un oggetto contenuto all'interno di un
tessuto grigio,mentre teneva una tazza di metallo,con la mano destra,a forma di cilindro.
Oul prese,con la mano sinistra,il tessuto e aprendolo,con le dita della destra,vide che al suo interno
era presente un oggetto metallico,di colore nero,schiacciato e circolare,avente 2 incavature
rettangolari,di cui una a destra e una a sinistra,a metà delle zona laterali,al cui interno era presente
una placca a forma di porzione di cerchio.
L'oggetto veniva diviso in 2 da una linea verticale incisa nel metallo e al centro di quest'ultima era
presente un'incavatura ovale e orizzontale.
"È una parabussola."disse Da"Le lune hanno un campo magnetico enorme qui.
La bussola non indicherebbe il nord."
Oul cliccò delicatamente sulla zona centrale,con l'indice destro,e il congegno si aprì in 2 dal
centro,mostrando una zona interna rettangolare,nera e con un'incavatura ovale al centro.
La parte superiore e quella inferiore avevano una placca cilindrica incastonata nel metallo.
"È un capolavoro di meccanica."disse Da.
"Le fabbricano i fremen?"disse Oul.
"Come anche le tute distillanti,i compattatori e tante altre cose geniali."disse Da.
"Cos'è un compattatore?"disse Oul.
Da prese,con la mano sinistra,un oggetto di metallo,formato da una placca grigia,cilindrica e
grande,posizionata sulla zona superiore e connessa a una placca circolare,posta più
internamente,che a sua volta si collegava a un'altra placca circolare,più spessa delle altre 2,avente la
superficie piena di sfere metalliche poste a distanze regolari le une dalle altre.
"Ormai sei un nativo."disse Oul e Da sorrise"Li ammiri?"
"Si."disse Da mentre Oul gli ridava indietro l'oggetto"Sono feroci...ma leali.
In sintonia con il deserto.
Parte di esso...è parte di loro.
Vedrai tu stesso.
È bellissimo la fuori."
Da gli toccò il braccio destro,con la mano sinistra,e Oul sorrise.
"Tu mi stai nascondendo qualcosa."disse Eto"Avrei dovuto sospettarlo dato il tuo nervosismo alla
riunione.
Che cos'è dunque?
Cosa c'è di così grave da aver paura di dirlo davanti a tutti?"
"Mio signore...in verità non so come riferirvelo..."disse Tuf.
"Ci siamo passati un bel po' di informazioni sgradevoli io e te,Tuf."disse Eto"Sai che puoi
affrontare qualsiasi argomento con me."
Tuf rimase in silenzio per qualche secondo e pensò"È così che lo preferisco.
Questo è il governante che invita a servirlo con la più grande lealtà.
Perché mai debbo ferirlo?"
"Ebbene?"disse Eto.
"Ah...è il frammento di un messaggio che abbiamo estratto da un collaboratore dei mala'kak."disse
Tuf"Era destinato a un agente di nome Ary.
Abbiamo ragione di credere che Ary fosse il capo più importante dell'organizzazione clandestina dei
mala'kak quaggiù.
Il frammento...è una cosa che potrebbe avere gravi conseguenze o nessuna...a seconda
dell'interpretazione."
"Cosa c'è di tanto delicato in quel messaggio?"disse Eto.
"Frammento di messaggio,mio signore."disse Tuf"È incompleto.
Era in mini microvideo al quale era fissata,come al solito,una capsula distruttrice.
Siamo riusciti a bloccare l'acido qualche istante prima che lo corrodesse del tutto ed è rimasto un
frammento,ma molto indicativo."
"E quindi?"disse Eto.
"Dice...dice...Eto non lo sospetterà mai."disse Tuf"E quando il colpo gli sarà inferto da una mano
amata la sua stessa origine basterà a distruggerlo.
Il messaggio aveva il sigillo personale del sacerdote e io l'ho autenticato."
"Il tuo sospetto è ovvio."disse Eto.
"Avrei preferito tagliarmi un braccio piuttosto che ferirvi così,mio signore,ma se io..."disse Tuf.
"Jakla..."disse Eto con tono di rabbia"Non potevi strappare la verità a quel lurido..."
"Sfortunatamente non era più tra i vivi quando abbiamo intercettato colui che portava il messaggio
e questi,ne sono certo,non sapeva quello che portava."
"Capisco."disse Eto che scosse la testa e pensò"Che lurido affare.
Non può esserci nulla di vero.
Conosco la mia compagna."
"Mio signore,se..."disse Tuf.
"No!"disse Eto"C'è un errore in tutto questo.
Un..."
"Però non possiamo ignorarlo,mio signore."disse Tuf.
"È con me da più di 16 anni."disse Eto"Ha avuto innumerevoli possibilità per...tu,tu stesso hai
svolto un'inchiesta su di lei."
"Certe cose possono esservi sfuggite."disse Tuf.
"È impossibile ti dico."disse Eto"I mala'kak vogliono distruggere l'intera stirpe degli Atreides e
questo significa anche Oul.
Hanno già tentato una volta.
Potrebbe una madre cospirare contro il proprio figlio?"
"Forse non cospira contro suo figlio."disse Tuff"E il tentativo di ieri potrebbe essere stato un astuto
diversivo."
"Non può essere stato un diversivo."disse Eto.
"Signore...essa dovrebbe ignorare tutto dei suoi genitori,o almeno di una certa parte di essi,ma se
invece..."disse Tuf"Mettiamola così...se avesse scoperto di essere rimasta orfana a causa degli
nostra?"
"Avrebbe già agitò molto tempo fa."disse Eto"Veleno nel bicchiere.
Un pugnale nella notte.
Chi avrebbe avuto migliori occasioni?"
"I mala'kak vogliono distruggervi,mio signore."disse Tuf"Le loro intenzioni non sono soltanto
quelle di uccidere.
C'è tutta una gamma di sottili sfumature nei documenti che ne parlano e questo potrebbe essere il
capolavoro delle vendette."
Eto si curvò leggermente in avanti,poi chiuse gli occhi e pensò"Non può essere.
Lei mi ha aperto il cuore."
"Quale miglior modo di distruggermi se non seminare sospetti sulla donna che amo?"disse Eto.
"Ho considerato anche questo."disse Tuf"E tuttavia..."
Eto guardò Tuf,che si interruppe,e pensò"Lasciamo che sia lui a sospettare.
Il sospetto è il suo mestiere,non il mio.
Forse,se io do l'impressione di credere a tutto questo,qualcuno commetterà un'imprudenza."
"Che cosa...suggerisci."disse Eto a bassa voce.
"Per ora...una sorveglianza continua,mio signore."disse Tuf"Dovrebbe essere controllata di
nascosto in ogni momento.
Mi occuperò personalmente affinché sia fatto senza dare nell'occhio.
Da sarebbe l'individuo ideale per questo lavoro.
Forse tra una settimana o 2 potrà cominciare.
C'è anche un giovane tra i soldati di Da che abbiamo addestrato.
Che potrebbe essere il suo sostituto ideale tra i fremen.
Ha un dono naturale per la diplomazia."
"Non mettere in pericolo in nostro collegamento con i fremen."disse Eto.
"Naturalmente no,signore."disse Tuf"E Oul?
Forse potremmo avvertire Yu."
"Lascio la cosa nelle tue mani."disse Eto.
"Userò discrezione,mio signore."disse Tuf.
"Almeno posso contare su questo."pensò Eto che parlò"Esco fuori.
Se hai bisogno di me sarò all'interno di quest'ala del palazzo.
La guardia può..."
"Mio signore,prima che voi ve ne andiate ho qui una cosa che vorrei voi leggeste."disse Tuf"È una
prima analisi approssimativa della religione dei fremen.
Ricordate?
Mi avevate chiesto di preparare un rapporto."
"Non può aspettare?"disse Eto.
"Certamente mio signore,voi però mi avete chiesto che cosa stessero urlando."disse Tuf"Voce...è il
significato della parola che ripetevano ed era indirizzata al giovane governatore."
"A Oul?"disse Eto.
"Si,signore."disse Tuff "Una loro leggenda,una profezia,afferma che giungerà un condottiero,figlio
di una benegesserit,il quale li guiderà alla vera libertà.
È il tema abituale del messia.
O quanto meno,questa è la versione ufficiale."
"In che senso versione ufficiale?"disse Eto.
"Si mormora che le attuali versioni diffuse tra le tribù derivino a loro volta da un racconto più
vecchio."disse Tuf"Non è chiaro cosa si narrasse all'inizio,o almeno non abbiamo trovato nessuno
disposto a dircelo,ma pare che la versione della storia sia stata rimaneggiata notevolmente...anche
se la parte principale rimane la stessa."
"Perché mai modificare una profezia?"disse Eto.
"I motivi possono essere i più disparati,sire."disse Tuf"Per avere una risposta certa doveri conoscere
la versione originale,ammesso che essa sia ancora nota."
"Pensano che Oul sia questo...questo..."disse Eto.
"Lo sperano soltanto,mio signore."disse Tuf che prese,con la mano destra,il libretto e glie lo porse.
Eto prese l'oggetto,con la mano destra"Lo leggerò più tardi."
"Certo,signore."disse Eto.
"In questo momento ho bisogno di un po' di tempo per...per pensare."disse Eto.
"Si,mio signore."disse Tuf.
Eto respirò profondamente e uscì dalla stanza e si recò in una grande sala da pranzo.
Il pavimento era liscio e al centro c'era una zona rettangolare,molto ampia e lunga,avente un
gradino intorno ai lati,con sopra un tavolo grigio lungo 15 metri.
L'oggetto aveva la parte superiore liscia e rettangolare e dalla zona inferiore dei lati minori partiva
una protuberanza,obliqua verso il basso e l'interno,connessa a una placca rettangolare,lunga quasi
quanto l'intero tavolo,che si trovava sotto il piano superiore.
Davanti a ogni lato dell'oggetto c'erano le stesse sedie fluttuanti presenti nella stanza in cui Eto
aveva fatto la riunione con Tuf,Gar e Oul.
Le pareti parallele ai lati maggiori del tavolo erano bianche sulla parte inferiore,mentre il resto era
segnato da linee nere orizzontali,dipinte sulle mura,a destra erano presenti 2 linee verticali,incavate
e parallele,mentre a sinistra c'era un'entrata rettangolare e una colonna rettangolare,posta poco dopo.
Il muro dietro il lato minore sinistro del tavolo aveva la superficie chiara dotata di linee nere
orizzontali,dipinte su di esso,più un'apertura rettangolare,larga 4 metri,posizionata a sinistra,mentre
la parete dietro il lato minore destro,che era identica all'altra,era fornita di un'entrata
semicircolare,con 1 scalino davanti.
Sopra questo gradino era posto un mobile rettangolare,di legno marrone,avente la parte centrale più
sottile delle estremità,che erano quadrate e avevano un'incavatura della stessa forma dentro cui era
scolpito un quadrato.
Il soffitto aveva 2 enormi colonne orizzontali,di forma rettangolare e parallele,che andavano da una
zona all'altra dell'ambiente.
Oul si trovava davanti al lato minore sinistro,su una sedia più grande,e dormiva stando appoggiato
alla superficie del tavolo.
Eto tornò indietro,passando dall'apertura circolare.
"Padre."pensò Oul che aprì gli occhi.
La notte seguente Jakla era distesa nel suo letto da sola.
Indossava una maglietta bianca,a maniche lunghe,e dei pantaloni chiari.
Il letto,che era composto da un materassino sottile,aveva 2 cuscini,rettangolari e chiari,più delle
lenzuola simili a seta grigia.
Il materasso poggiava su una grande placca di pietra rettangolare,alta mezzo metro e di colore
marrone,avente le facciate più lunghe,che erano laterali,dotate di incavature rettangolari
orizzontali,posizionate a distanze regolari,e dietro il rettangolo era presente una seconda placca
rettangolare,alta come la prima,ma più corta e più alta,avente un'incavatura rettangolare in alto,che
iniziava dallo spigolo sinistro e raggiungeva quasi il destro.
Sopra quest'ultimo rettangolo,vicino all'incavatura,era presente un bicchiere cilindrico e poco dietro
c'era un contenitore di vetro marrone,avente la zona inferiore ovale e quella superiore cilindrica,più
una ciotola nera alla destra di quest'ultimo oggetto.
Il rettangolo più piccolo era connesso direttamente alla parete,che era obliqua verso l'alto e l'interno
della stanza e aveva 4 incavature,rettangolari e orizzontali,disposte a intervalli regolari e connesse
con l'esterno.
Le pareti parallele al letto avevano la prima metà nera,con delle figure geometriche,dai contorni
dorati,incise su di esse,più un muretto chiaro,dotato di 2 linee orizzontali incavate,posto davanti ad
esse,mentre la seconda metà era di roccia e dotata di linee,orizzontali e parallele,scolpite su di essa.
Il soffitto aveva una grande incavatura rettangolare,che arrivava quasi fino ai lati,poco oltre il letto e
i lati interni di essa erano solcati da linee verticali.
Il muro alla destra del letto,sulla metà più distante da esso,aveva un'incavatura rettangolare,con
dentro una porta marrone avente la superficie piena di linee orizzontali,scolpite su di essa,e il muro
opposto al letto,che era verticale,aveva un'altra incavatura rettangolare,con dentro una porta
identica.
Sospeso in aria,alla sinistra del letto,c'era una placca di metallo volante,di forma rettangolare e
grigia,avente un dosso appena accennato oltre la metà superiore e la parte inferiore,che
comprendeva anche metà delle facciate laterali,di colore bianco e fornita di un bordo leggermente
obliquo verso il basso e dietro.
Jakla stava dormendo sul lato sinistro del letto,poi dal suo ventre iniziarono a uscire delle piccole
scintille azzurre.
Il mezzo nero aveva una parte centrale piatta,con luci rosse,le parti superiori ed inferiori
erano leggermente a cupola e da esse partivano 2 enormi punte,una sopra e una sotto,sia da una
parte che dall'altra,dirette verso l'esterno,che lentamente si avvicinavano le une alle altre ed erano
molto più lunghe del mezzo stesso.
La parte centrale del mezzo aveva una placca verticale appuntita.
Il retro dell'astronave era simile ad una meteora.
All'interno dell'astronave c'era Thanos,che era seduto su un trono di pietra.
Era alto 3 metri,aveva la pelle viola,muscolatura massiccia,testa calva,occhi chiari,con
l'iride grigio,aveva il mento largo e lungo,con la parte bassa curva,pieno di linee verticali incise che
arrivavano fino al labbro inferiore,poi passavano su quello superiore e andavano verso l'esterno in
obliquo,passando sugli zigomi e andando in alto.
Non aveva le sopracciglia.
Il cranio era coperto da un copricapo nero e liscio,con delle placche d'oro,rettangolari e
orizzontali,poste sopra gli occhi.
La zona sopra il naso di queste placche era orientata in avanti,con una linea verticale incavata nel
mezzo,poi si curvava verso l'interno e si allargava lateralmente,mandando il lato inferiore in obliquo
verso il basso,formando una punta all'inizio della parte inferiore delle tempie,poi andava verso l'alto
e l'esterno,dopo di che si curvava verso l'alto formando la zona esterna di una punta,mentre il lato
superiore era orizzontale per tutta la sua lunghezza e si curvava verso l'alto alle estremità formando
il lato interno delle punte laterali.
La parte superiore del cranio era coperta da una tuta aderente nera e lucida,che copriva la zona
posteriore del collo e i lati.
Dalla nuca partiva un tessuto d'oro che copriva tutta la parte posteriore e laterale della gola,mentre
quella frontale era scoperta.
Alla base del collo era presente una placca circolare,composta da tante piccole placche
rettangolari,connessa a sua volta a una seconda placca d'oro più grande,che copriva la zona tra
spalle e collo,più i pettorali.
La zona della placca che era attaccata a quella circolare aveva il bordo,che era composto da parti
rettangolari,ondulato sui lati e orizzontale al centro,sia davanti che dietro,e sulle spalle aveva 2
punte triangolare,dirette in obliquo verso l'esterno,composte da 3 livelli e messi 1 sopra l'altro.
La placca sui pettorali,che era aderente a essi e piatta sulla zona inferiore di questi ultimi,aveva 4
placche d'oro,di forma rettangolare e ondulate,alte fino alle spalle,oblique verso l'esterno,aderenti al
petto e unite tra loro.
Al centro della zona inferiore della placca sui pettorali era presente una seconda
placca,rettangolare,sottile e corta,avente sopra 2 linee verticali parallele che si connettevano al
centro del bordo superiore.
Le spalle,le braccia e le mani erano coperte da una tuta aderente di colore grigio scuro,con delle
linee fasce di gomma,nere e orizzontali,poste a distanze regolari.
Il dorso delle mani era coperto da delle placche,nere e rettangolari,aventi il bordo sopra le nocche
curvo.
Dalle zone laterali della placca sul petto scendeva,sia a destra che a sinistra,un lungo tessuto nero,di
forma rettangolare,che arrivava fino ai piedi,avente 2 linee parallele,di colore verde chiaro e aventi
molti punti neri all'interno,messa in verticale.
Dalla parte più interna di questo tessuto,sia a destra che a sinistra,partiva un secondo
tessuto,rettangolare,di colore verde chiaro e dotato di una linea,verticale e centrale,che ne seguiva i
lineamenti,diretto in obliquo verso l'interno per un primo tratto e poi si dirigeva verso il basso fino
all'altezza dei piedi.
La parte superiore della pancia era coperta da una tuta aderente nera,dopo di che iniziava un lungo
tessuto,di colore nero e lungo fino ai piedi,che copriva sia la parte frontale,sia le zone laterali e
posteriori del corpo.
Il trono di pietra su cui era seduto l'Eterno Thanos aveva lo schienale rettangolare che aveva
un'incavatura rettangolare al centro con delle linee verticali.
La parte laterale superiore del trono aveva 2 protuberanze dai bordi inferiori obliqui all'inizio,poi
diventavano verticali fino a raggiungere una parte superiore piatta,che aveva i bordi interni obliqui
verso il basso dato che la parte centrale del trono era più bassa.
La parte per sedersi era rettangolare,con dei braccioli rettangolari spessi e fusi con i lati del trono.
La stanza aveva immense pareti circolari di pietra,con delle spaccature da cui usciva energia gialla e
diversi pavimenti di pietra collegati alla zona del trono che era esagonale con dei gradini di pietra
sulla parte frontale.
Tra un corridoio e l'altro c'era un sottile strato d'acqua.
Jakla iniziò lentamente a muovere la testa e sognò Thanos che le sorrideva,guardandola dall'alto
verso il basso.
Lei continuò a muovere la testa da una parte all'altra,mentre le visioni mostravano l'eterno che
parlava,ma senza fargli sentire la sua voce,dopo di che vide se stessa mentre spalancava
leggermente la bocca,poi vide la mano destra di Thanos aprirsi verso di lei e dalla cima delle sue
dita uscirono dei filamenti di energia azzurra,che poco dopo entrarono dentro il suo ventre.
Gli occhi di Thanos,che era ancora seduto sul trono,si illuminarono leggermente di luce azzurra e
lui si alzò,dopo di che le scintille azzurre che uscivano da Jakla iniziarono a dirigersi in massa verso
sinistra,formando una figura identica a quella dell'eterno viola.
La figura si chinò verso di lei poco dopo"Non pensare mai di essere al sicuro."
In quel momento la figura scomparve,insieme alle scintille,poi Jakla si svegliò e si guardò intorno
spaventata.
Oul era ancora seduto al tavolo e su di esso era presente lo schermo rettangolare munito di pulsanti.
"Ora esamineremo la religione degli adoratori di Kwekwaxawe,che è ancora oggi considerata come
una delle più violente,insensate e brutali che siano mai state inventate."disse la voce uscita
dall'oggetto"Il culto era incentrato più sulle 4 principali creazioni della divinità che su
Kwekwaxawe stessa e anche la maggior parte delle leggende riportano la stessa caratteristica,tanto
che alcuni hanno parlato di 4 fazioni di una stessa religione.
Questi esseri,chiamati come"Esterni Minori"o"Detentori del Potere" vengono descritti come entità amorfe autoconsapevoli,la cui volontà risulta incomprensibile per i comuni mortali,e risiedenti inizialmente in un luogo chiamato"Creazione Marcia"o"Creazione Rotta"e successivamente in un altro luogo denominato"Oltreverso".
Come detto sono stati creati dal membro degli ogdru jahad noto come Kwekwaxawe e secondo
alcuni andrebbero considerati come membri dei"grandi antichi",ossia un gruppo di esseri unici e
maligni di grande potere,tuttavia tale definizione non venne usata dalle sette che li adoravano,in
quanto si riteneva che queste 4 divinità fossero al di sopra di questi ultimi.
Sono anche le divinità che sono state più criticate dall'Impero e i loro culti venivano evitati anche da
altre civiltà esterne ad esso.
In aggiunta ognuna delle 4 divinità vene detta essere in grado di usare il suo potere per generare
orde di entità mostruose il cui aspetto rispecchia le caratteristiche del loro creatore,anche se in
modalità molto ridotta,e i testi affermavano che tali deformità potessero essere riassorbite a
piacimento dalla divinità che li aveva generati.
Si dice che molte ere fa questi enti erano liberi di vagare per il cosmo e consumare tutti i mondi che desideravano,tanto da rappresentare una minaccia per la creazione,tuttavia furono rinchiusi successivamente nell'Oltreverso da una forza non specificata,tuttavia viene affermato,in maniera non molto chiara,che i loro influssi continuarono a raggiungere l'Universo e che,una volta raggiunte le menti di alcune creature organiche,abbiano così creato schiere di adoratori impazziti.
Per quanto riguarda il loro luogo di origine,ossia la Creazione Marcia,viene affermato che essa sia
un reame immensamente esteso e generato accidentalmente da un ente la cui identità è stata
nascosta da ogni testo che ne parla,tuttavia questa dimensione viene detta essere simile al cadavere
di una realtà morta e ricolma di forme di vita rivoltanti.
L'Oltreverso invece viene descritto come una prigione per queste entità,anche se si riteneva che esse
potessero lasciare momentaneamente questo luogo in vari modi.
Ad esempio i membri degli ogdru jahad noti come"Nyarlathotep"e"Kronika"vengono descritti
come in grado di evadere dall'Oltreverso in qualsiasi momento,mentre"Shupnikkurat"può essere
evocato tramite dei rituali.
In aggiunta veniva creduto che questi esseri fossero abbastanza potenti da di rimodellare la loro
prigione
L'Oltreverso,nei pochi miti che ne parlano,viene descritto come"un luogo senza stelle"dove i vari
ogdru jahad sono rinchiusi all'interno di bozzoli dorati.
Le leggende ritenevano che le 4 creazioni di Kwekwaxawe e anche quest'ultima fossero
responsabili anche della creazione delle anomalie cosmiche realmente verificatesi all'epoca.
Il primo di queste 4 divinità veniva chiamato Corn o Khorne ed era definito come"Entità del
Sangue","Assassino di Mondi"e"Furia Cieca".
Viene descritto come un ente del tutto informe,animato da una furia omicida e insensata
violenza,che si faceva strada tra le dimensioni.
I suoi altari venivano costruiti con dei teschi e alla base di essi veniva versato,dentro delle buche,il
sangue estratto dai resti dei suoi stessi seguaci uccisi in battaglia o da coloro che erano stati uccisi
da questi ultimi.
In oltre veniva creduto che,durante le sue manifestazioni nell'Universo,distruggesse tutti e tutto ciò
che si trovava nelle sue vicinanze,inclusi i suoi alleati,che erano tutti feroci guerrieri.
I suoi adoratori speravano di ottenere sempre nuove conquiste,sconfiggendo brutalmente i nemici
in battaglia,e i suoi sacerdoti più fanatici affermavano che l'entità desiderasse solamente un
massacro costante e selvaggio.
Infatti veniva spesso affermato che non era importante da dove scaturisse il sangue versato,ma
semplicemente che le uccisioni non si fermassero.
Nonostante l'enorme brutalità e fanatismo i suoi adoratori vietavano la magia e le morte
lenti,preferendo uccidere i propri nemici rapidamente.
Il secondo di queste 4 divinità era chiamato Xenct o Tzeentch e veniva definito come"Mutazione
Costante".
Il suo culto era conosciuto tra vari gruppi di individui che sostenevano di praticare la magia e
l'entità viene ancora oggi definita dagli esperti di leggende come la più inquietante e la meno
conosciuta tra tutte le creazioni di Kwekwaxawe.
Viene descritto come una mostruosità brulicante di volti in continuo mutamento e veniva invocato
ogni volta che si doveva praticare un tradimento o un complotto,in quanto il dio era ritenuto capace
di alterare la realtà e mutarla di continuo,facendo si che la verità dei fatti risultasse non più
ricostruibile.
A quanto sembra persino dei politici siano stati affascinati dalla prospettiva di poter fare cospirare e ingannare senza mai essere scoperti.
Tuttavia veniva anche ritenuto che gli adoratori stessi facessero parte degli insondabili atti mutevoli
dell'entità e che i suoi piani non fossero comprensibili da nessuna mente e si affermava che tentare
di farlo avrebbe condotto alla follia.
In aggiunta,essendo un ogdru jahad minore esso non viene associato mai ad alcun piano divino e
non è mai stato ritenuto che avesse un obiettivo finale da raggiungere.
Il terzo di queste 4 divinità era chiamato Nargol o Nurgle e veniva definito come"Entità della
Malattia","Portatore della Disperazione"e"Diffusore di Decadimento".
Si riteneva che questo ente generasse malattie gravissime e incurabili,nonché putrefazione nei vivi.
Viene descritto come gonfio di decomposizione,emanante un fetore mortale per chiunque lo
respiri,ricoperto di piaghe e dotato di una pelle necrotica.
In aggiunta si ritenesse che dalle sue viscere,in alcuni punti esposti,fuoriuscissero delle creature
cariche di malattie.
La quarta di queste 4 divinità,nonché la più pericolosa,era chiamata Slaanesh e veniva definita
come"Abominio dell'Eccesso".
Oltre alla sua forma incomprensibile,capace di far perdere il senno a chiunque lo guardasse,si
afferma che fosse in grado di assumere un aspetto sia maschile che femminile o entrambe le cose
insieme.
I miti riferiscono che questo ente spingesse a qualsiasi tipo di eccesso,incluse le torture estreme,e
che tra i suoi seguaci si praticasse una forma di schiavitù totale,che li spingeva alla ricerca di
esperienze sempre più estreme.
Le fazioni che seguivano questa divinità erano considerate dall'impero come le più pericolose,in
quanto dedite a ogni forma di perversione possibile.
Viene menzionata anche una quinta creazione di Kwekwaxawe,che compare solo nei testi più
arcani,di nome"Malice"o"Malal",i cui poteri erano legati al parassitismo,al disordine e alla
distruzione totale.
Tuttavia di quest'ultimo non è noto quasi nulla."
VOCE NARRANTE FEMMINILE
"Probabilmente non c'è momento più terribile nella nostra vita di quello in cui si scopre che nostro
padre è un semplice mortale di carne e ossa."
Eto era tornato nella stanza dove aveva incontrato Tuf,si mise seduto nuovamente al tavolo e
pensò"Questa sarà l'ultima volta in cui i mala'kak mi hanno dato la caccia,perseguitandomi e
ostacolandomi.
Sono mucchi di sterco con il cervello di un contadino primitivo...ma io qui combatterò la mia
battaglia.
Dovrò governare con l'occhio vigile e con gli artigli sempre pronti.
Come il predatore maggiore sui predatori minori.
L'unica cosa che mi piace di questo posto...è l'alba.
Quale artista...può eguagliare un simile splendore?
Forse...forse si può anche amare questo pianeta in fondo.
Forse può diventare anche una buona patria per mio figlio.
Ma può anche essere un mondo ripugnante."
Il giorno dopo.
In una zona desertica e piatta,poco fuori dalla città,erano presenti delle enormi macchine,disposte in
2 file parallele.
La zona superiore era rettangolare,con un'incavatura,della stessa forma e avente le estremità oblique
verso l'alto e l'esterno,al centro dei lati maggiori.
Le estremità destre dei lati maggiori erano solcate da un'incavatura quadrata,mentre le estremità
sinistre avevano un'incavatura rettangolare,contenente un buco circolare vicino allo spigolo
superiore esterno e 3 incavature verticali,di forma rettangolare,messe in parallelo vicino allo spigolo
destro.
Il lato minore destro dei macchinari era triangolare,con la cima piatta e dotata di una placca
cilindrica verticale,fusa con la superficie e solcata da linee verticali,mentre le zone oblique erano
incavate all'interno e avevano una placca,rettangolare e verticale,vicina alla cima,mentre il resto era
solcato da delle incavature orizzontali che dividevano la superficie in porzioni rettangolari.
Il lato minore sinistro aveva gli spigoli piatti e la parte frontale orizzontale,dotata di un'apertura
rettangolare,da cui usciva fumo,poco sotto.
Al centro della facciata superiore era posta una placca quadrata,messa nel mezzo di un'incavatura
rettangolare posizionata su una linea rettangolare,scolpita sulla superficie,che arrivava fino ai lati
minori,dividendoli a metà.
Alla destra dell'incavatura rettangolare centrale c'erano 3 solchi,paralleli e rettangolari,mentre a
sinistra era presente un'incavatura della stessa forma,e dal centro partivano anche altre 4 linee
rettangolari,disposte ad"x"che raggiungevano gli spigoli.
La zona inferiore degli oggetti era dotata di 2 grandi placche rettangolari,disposte in
parallelo e lunghe quanto l'intero macchinario,aventi la parte frontale,che era obliqua verso il basso
e l'esterno,solcata da delle linee verticali,mentre le zone laterali e la parte posteriore erano lisce,con
i lati obliqui verso l'esterno e il basso.
A meta di queste placche c'era un'incavatura,dai lati obliqui verso l'interno e il basso,dove erano
presenti 5 placche,rettangolari e parallele,orizzontali nel tratto iniziale e oblique verso il basso e
l'esterno successivamente.
Nel punto in cui iniziava la sezione obliqua era presente una placca rettangolare.
Sulla zona passò anche un mezzo volante,avente la parte inferiore a cupola,che aveva un buco
circolare al centro e delle lunghe placche,di forma rettangolare e aventi la zona inferiore obliqua
verso l'interno,che si dirigevano verso l'alto,aderendo ai bordi della cupola e si connettevano alla
zona superiore,che era rettangolare.
Vicino agli spigoli,che erano coperti da una placca quadrata,erano presenti 3cilindri,verticali e
paralleli.
Sulla zona superiore,presso gli spigoli,erano presenti delle placche rettangolari,aventi la parte
esterna obliqua verso il basso,
L'oggetto si mise sopra 1 dei macchinari rettangolari,fermandosi a mezz'aria poco dopo.
Dalla zona a cupola uscirono 6 placche,divise in gruppi di 2,di forma rettangolare e aventi 3
protuberanze rettangolari,dalla cima piatta e fornite di una punta curva verso l'esterno sulla parte
superiore della punta,collegate a 5 cavi metallici ciascuna.
Le placche si agganciarono ai lati superiori dell'enorme macchinario e dai rettangoli superiori
uscirono degli enormi tessuti grigi,che si gonfiarono diventando ovali e molto grandi,dopo di che
l'oggetto si sollevò nuovamente in aria,trascinando la macchina con se e portandola verso il deserto.
Oul era seduto al tavolo lunghissimo,nello stesso punto del giorno prima,e pensava"Il messia.
Così è questo che sperano.
Ma non sono gli unici ad attendere qualcuno.
Kwisatz haderach..."
"Oul?"disse Eto che arrivò alla sua destra"Devo fare una cosa odiosa,ma è necessario."
Eto guardò verso l'altra parte del tavolo"Che cosa odiosa."
"Che intendi dire?"disse Oul.
"I mala'kak pensano di ingannarmi,distruggendo la mia fiducia in tua madre."disse Eto"Essi
ignorano che sarebbe più facile farmi perdere ogni fiducia in me stesso."
"Non capisco."disse Oul.
"È stato trovato un messaggio dove si parlava di un traditore la cui sola esistenza mi avrebbe
distrutto."disse Eto"Tuf ha subito pensato a tua madre."
"Capisco...questo è molto spiacevole."disse Oul"Immagino che,per la stessa ragione,dovresti
diffidare di me."
"Se avessi dato seguito a quel tentativo di divisione...si."disse Eto"Devono pensare di esserci
riusciti.
Devono credermi tanto pazzo da pensarlo possibile.
Deve sembrare vero.
Neppure tua madre deve essere informata di questo intrigo."
"Ma...ma padre perché?"disse Oul.
"La reazione di tua madre non deve essere una finzione."disse Eto"Essa potrebbe recitare
magnificamente,ma troppe cose sono in gioco.
Devo smascherare il traditore.
È necessario che siano convinti di avermi preso in trappola.
È meglio ferirla così,piuttosto che farla soffrire 100 volte di più dopo."
"Ma perché dirlo a me?"disse Oul"Io potrei parlare."
"Tu sei fuori da questa faccenda e manterrai il segreto."disse Eto"È indispensabile.
Però...se mi accadesse qualcosa potrai dire la verità.
Di che non ho mai dubitato di lei,neppure per un attimo.
Voglio che lei lo sappia."
"Pensieri di morte."pensò Oul che parlò"Non ti accadrà nulla,padre,io..."
"Silenzio."disse Eto.
"Ti vedo un po' stanco...forse dovresti riposarti oggi."disse Oul che pensò"Dovresti dormire a
lungo.
Molto a lungo."
"Si,sono stanco,moralmente stanco,ma non posso fermarmi."disse Eto"La malinconica
degenerazione delle grandi case ormai ha raggiunto anche me...ed eravamo così potenti in passato."
"La nostra casa non è degenerata."disse Oul.
"Davvero?"disse Eto"Dovrei sposare tua madre,fare di lei le governatrice...e tuttavia la mia
condizione di non sposato fa si che alcune case sperino ancora di potersi alleare con me,sposandomi
a qualche loro figlia.
Così io..."
"Madre me l'ha spiegato."disse Oul"La lealtà ha un capo..."
"...e la sua aria spavalda la conquista."disse Eto"Io,dunque,ho cercato di essere il più possibile
spavaldo."
"Tu comandi bene."disse Oul"Tu governi ancora meglio.
I soldati ti seguono pieni di ardore e ti adorano."
"Il mio servizio di propaganda è 1 dei migliori."disse Eto"Vi sono immense possibilità per noi
qui,su Arrakis...più di quante l'impero abbia mai sospettato.
Tuttavia ci sono momenti in cui penso che avremmo fatto meglio a fuggire.
A diventare dei rinnegati.
A volte vorrei che fosse possibile confonderci con il popolo e ritornare nell'anonimato.
Essere meno esposti a..."
"Padre!"disse Oul.
"Si...sono stanco."disse Eto"Sai che...che stiamo già utilizzando i residui della spezia come materia
prima per fabbricare pagine per libri?"
"Padre..."disse Oul.
"Non possiamo assolutamente farne a meno."disse Eto"Altrimenti...come potremmo inondare le
città e i villaggi primitivi con le nostre informazioni?
La gente deve sapere quanto io la governi bene e come potrebbe saperlo se non glie lo diciamo
noi?"
"Dovresti veramente prenderti un po' di riposo."disse Oul.
"Dimenticavo un ultimo grande vantaggio di Arrakis."disse Eto"La spezia è dovunque qui.
La mangi e la bevi in ogni cosa.
E ho scoperto che questo da una certa immunità naturale nei confronti di alcuni fra i più comuni
veleni del manuale degli assassini.
E,in oltre,la necessità di controllare ogni singola goccia d'acqua fa si che tutto il cibo,le colture del
lievito,gli idroponici e gli impianti chimici siano sotto la più stretta sorveglianza.
Ci è impossibile sterminare buona parte della popolazione avvelenandola,ma neppure possiamo
essere uccisi.
Arrakis ci obbliga a essere onesti e morali.
Devo avere qualcuno con cui confidarmi,figlio.
Su Caladan avevamo con noi la potenza del mare e del cielo...qui invece...dobbiamo assolutamente
ottenere la potenza del deserto.
Questa è la tua eredità,Oul.
Che cosa farai se dovesse accadermi qualcosa?
La tua casa non sarà rinnegata,ma sarà una casa di guerriglieri...cacciata,perseguitata..."
"Debole."pensò Oul.
"Per conservare Arrakis...si è costretti a decisioni che distruggono il rispetto di se stessi."disse
Eto"L'onorato stendardo della nostra casata un giorno potrebbe diventare il simbolo di un'infinità di
brutte cose.
Forza e paura.
Gli strumenti del governo.
Darò ordine che sia intensificato il tuo addestramento alla guerriglia."
Eto si allontanò di qualche passo,poi si fermò e si voltò verso il figlio"Quasi dimenticavo...ti
definiscono come...un messia o qualcosa di simile.
In casi estremi potrai far conto anche su questo.
E ora andiamo da questi controllori del cambio o quello che sono."
VOCE NARRANTE FEMMINILE
"Mio padre,il rappresentante dell'imperatore,mi prese un giorno per mano e io capì,grazie agli
insegnamenti di mia madre,che era turbato.
Mi condusse nella galleria dei ritratti e si fermò davanti a quello del governatore Eto Atreides.
Notai subito alcune caratteristiche in comune tra i 2.
Mio padre e il governatore avevano lo stesso aspetto elegante,dominato dagli stessi occhi gelidi.
Mi disse,chiamandomi principessa e figlia,che avrebbe voluto davvero tanto che io fossi più
grande,in questo modo sarei stata pronta per quanto fosse venuto il momento per Eto di scegliersi
una moglie.
Mio padre aveva 71 anni a quel tempo e non sembrava più vecchio dell'individuo nel ritratto,mentre
io avevo soltanto 14 anni e tuttavia ricordo di aver capito in quell'istante quanto mio padre
desiderato in segreto che il governatore fosse suo figlio e quanto odiasse in realtà le necessità
politiche che li rendevano nemici."
In un'altra zona c'era un lungo e ampio pavimento grigio,del tutto levigato,che dava su 1 strapiombo
e aveva la parte a sinistra che terminava prima di quella a destra.
L'ambiente,che era alto 18 metri,aveva un soffitto parallelo al suolo,che si dirigeva in obliquo verso
l'alto e l'esterno sulla sinistra,per poi proseguire in orizzontale.
Vicino al bordo era presente un altro mezzo allungato e dotato delle protuberanze laterali e intorno a
esso c'erano diversi soldati dalla pelle gialla.
In quel momento giunse un altro gruppo di soldati,capeggiato da Eto,che era al centro,da Gar,che
era a sinistra,e da Oul,che era a destra.
I 3 individui centrali indossavano tutti la tuta distillante fremen.
Il gruppo si diresse verso 2 individui identici ai fremen,di cui 1 era un maschio e una era una
femmina,indossanti la tuta distillante e aventi un mantello grigio,con cappuccio,che copriva anche
le spalle e arrivava fino a terra.
"Eh..."pensò Ains"...le tempeste di Arrakis riserveranno loro delle grosse sorprese per quanto
concerne gli scudi."
Ains osservò Eto e poi Oul,dopo di che pensò"Che aria particolare...una naturale predisposizione
per l'intuito e il controllo secondo me...
La profezia dice...egli conoscerà cose che gli altri non sapranno vedere.
Ma sono soltanto comuni mortali."
Ains guardò Gar"Ah...ancora lui.
Mi voleva a tutti i costi istruire su come...comportarsi con il governatore e il suo erede.
Chiamerai il governatore mio signore,meglio ancora nobile nato,anche se questo titolo è riservato
normalmente alle occasioni ufficiali.
Il figlio può essere chiamato giovane governatore o mio signore.
Aveva detto anche che il governatore è assai clemente,anche se non concede facilmente
familiarità...che arroganza.
Impareranno presto chi è il padrone su Arrakis.
E lo faranno...a loro spese.
Hanno ordinato a quel mentat di interrogarmi per una buona metà della notte.
Vogliono solo che io li guidi a ispezionare qualche miniera della spezia?
Sul serio?
No...volevano le basi imperiali.
È evidente che ne sono stati informati da Da.
Ordinerò a Ilgar di tagliare la testa a Da e inviarla al suo governatore."
Poco dopo i 2 individui si tolsero il cappuccio.
"I controllori del cambio,governatore."disse Gar"Ains e Aglia."
"Molto lieto,mio signore e governatore."disse il maschio che chinò la testa verso il basso.
"Mio signore governatore."disse Aglia piegando la testa verso il basso"Ben venuto su Arrakis."
"Grazie."disse Eto che si rivolse al maschio"I nostri servizi segreti ci informano di una forte
presenza di mala'kak."
"L'operazione per rimuoverli continua."disse il maschio"Comunque,qui possiamo usare anche i
nostri vecchi titoli,ossia...planetologi."
"Come preferite."disse Eto.
"Questo è mio figlio,Oul."disse Eto facendo un cenno,con la testa,verso Oul,poi lo
guardò"Oul,questi sono i giudici delle dispute,gli individui che hanno il compito di vegliare ogni
formalità sia soddisfatta per il nostro insediamento."
"Signore."disse Ains.
"Voi siete dei fremen?"disse Oul.
"Siamo nativi di Arrakis,ma la nostra tribù è separata dalla loro."disse Ains"Quando eravamo
piccoli siamo stati portati altrove,ma,una volta ritornati...siamo stati su Arrakis,al servizio del
rappresentante dell'imperatore,talmente tanto a lungo che anche i nostri occhi sono cambiati a causa
della spezia."
"Al servizio del rappresentante dell'imperatore."pensò Oul che parlò"Quindi siete ecologi
imperiali?"
"Si."disse il maschio.
"Siamo accettati sia nelle loro tribù...sia nel villaggio."disse Aglia.
"Grazie per la tuta distillante."disse Oul.
"Sono i fremen a farle."disse Aglia che poi guardò gli altri"Le migliori.
Hanno cercato di farle rispettando il più possibile le vostre misure."
"Spero vadano bene anche per voi."disse Ains guardando Eto e Gar.
"Sono state un dono molto apprezzato."disse Eto.
"Si,non sono male."disse Gar.
"Avevate detto che non potevate portarci nel deserto se non avessimo indossato questi abiti,ma noi
possiamo portare molta acqua e non intendiamo restare fuori a lungo."disse Eto"E noi avremo una
copertura aerea,la scorta che vedete con noi in questo momento.
È poco probabile che qualcuno ci costringa ad atterrare."
"Non si parla mai di probabilità su Arrakis,ma soltanto di possibilità."disse Ains.
"Vi rivolgerete al governatore dicendo mio signore."disse Gar.
"Calma."disse Eto"Noi siamo nuovi qui,Gar,dobbiamo fare delle concessioni."
"Come volete,signore."disse Gar.
"Vi siamo molto obbligati,Ains."disse Eto"Non dimenticheremo questi abiti e il vostro vivo
interesse per la nostra sicurezza."
"Il dono è la benedizione del donatore."disse Oul.
Ains li osservò tutti e 2"È meglio non usare certe espressioni in giro.
Molti nativi del deserto sono superstiziosi e comunque...non badate a quello che dicono,non sono
pericolosi."
"Molto interessante."disse Eto che pensò"Questo individuo è un freemen...e anche se dice il
contrario ne sono sicuro."
Ains iniziò a pensare"Ti daranno il benvenuto con le sacre parole e i tuoi doni saranno una
benedizione."
"Non dobbiamo partire signore?"disse Gar.
Eto annuì"Piloterò il mio mezzo,Ains.
Puoi star seduto accanto a me per guidarmi.
Aglia e Gar si sistemeranno sui sedili posteriori,mentre Oul dovrà stare in piedi."
"Un momento,per favore."disse Ains che guardò la femmina.
"Con il vostro permesso,governatore,controllerei l'integrità delle tute..."disse Aglia che avanzò
verso Eto,ma Gar estrasse,con la mano destra,la spada e glie la puntò alla gola,poi anche altri soldati
estrassero le lame.
"Calma."disse Eto che mise la mano sinistra sulla spalla destra di Gar"Va bene.
Abbassante le armi."
"Si,sire."disse Gar che ubbidì insieme agli altri.
"Ci preoccupiamo per la nostra pelle come per la vostra,sire."disse Aglia"So perfettamente quali
gole verrebbero tagliate se dovesse accadervi qualcosa mentre siete affidato a noi."
"Questo è un momento delicato."pensò Eto"Se rifiuto potrei offenderli e i planetologi potrebbero
avere un'incommensurabile valore per me,ma tuttavia...permettergli di avvicinarsi..di toccare la mia
persona quando io so ancora così poco di loro..."
"Scusate molto per questo episodio,Ains."disse Eto che poi si rivolse alla femmina"Siamo nelle
vostre mani.
Volete spiegarci il funzionamento delle tute?
Gradirei una spiegazione completa da individui che le conoscono così intimamente."
"Certamente."disse Ains che guardò Aglia"Procedi."
Gar si mise in guardia subito dopo.
"Beh...come dicevamo...si tratta di tute di fabbricazione fremen..."disse Ains mentre la femmina
metteva le mani sulle placche presenti sulle spalle di Eto.
"Una tuta distillante ha un sistema di filtraggio..."disse la femmina che toccò,con la mano
destra,una parte della schiena di Eto"...ad alta efficienza."
"Per l'esattezza è il tipo più efficiente ad Arrakis."disse Ains"In pratica si tratta di un sistema
sofisticato che filtra il sudore.
Essenzialmente è un tessuto a vari microstrati,che insieme fanno da filtro ad alta efficienza e da
scambiatori di calore."
La femmina toccò,con entrambe le mani,diverse parti della pancia di Eto"Anche ora,di mattina
presto..."
La femmina andò alle spalle di Eto e gli toccò la schiena in vari punti"...non sopravvivereste 2 ore
senza una di queste."
"Lo strato a contatto con la pelle è poroso e li avviene la traspirazione."disse Ains"Un normale
processo di evaporazione o quasi.
Gli altri 2 strati contengono filamenti per lo scambio del calore.
Il sudore passa attraverso il primo strato e viene raccolto nel secondo."
La femmina si accucciò e iniziò a controllare il retro delle gambe"L'indumento raffredda il corpo."
"Il sale viene eliminato."disse Ains.
"Ricicla l'acqua che viene persa dal sudore."disse la femmina che andò a controllare la tuta di
Gar"E si alimenta...con il movimento."
"E anche con la respirazione."disse Ains"I vari movimenti hanno un certo effetto osmotico.
Sono più che sufficienti a fornire l'energia di pompaggio."
La femmina tornò davanti ai 2"Dentro la maschera troverete un tubo che vi permette di bere l'acqua
riciclata."
"Nello specifico i liquidi riciclati circolano in piccole tasche di raccolta..."disse Ains mettendo le
mani davanti al petto"...dalle quali passa all'interno del tubicino."
"Semplice ed efficiente."disse Eto"Un ottimo lavoro di ingegneria."
"Gli scarti organici vengono riciclati in altre tasche sulle gambe."disse Ains"Se doveste trovarvi in
pieno deserto ricordate di inspirare attraverso la bocca ed espirare attraverso
il tubo che va inserito nel naso."
"In buone condizioni la tuta non vi farà perdere più di un ditale di acqua al giorno anche se vi
smarriste nel grande Erg."disse la femmina.
"Un ditale al giorno?..."disse Eto.
"Esattamente."la femmina"Lo sfregamento con la pelle,nei primi periodi,potrebbe produrre
irritazioni.
In questo caso ditemelo e provvederò."
"Vi ringrazio."disse Eto.
"Con una tuta distillante fremen in buone condizioni...si può restare in vita anche per
settimane...quando ci si trova in mezzo al deserto,sire."disse Ains.
"Molte grazie."disse Eto"Direi notevole."
"Sono degni di fiducia,ma dovranno imparare a rivolgersi a noi come si deve."pensò Eto.
La femmina sorrise e poi guardò Oul"Con il vostro permesso...vediamo questo giovane.
Ah...dovresti abbassarti."
Oul mise in ginocchio destro a terra,poi lei iniziò a toccare le varie parti della tuta.
"Ne avete...già indossata una?"disse la femmina.
"No,è la prima volta."disse Oul.
"Sicuro di non aver già usato una tuta così?"disse Ains.
"Assolutamente."disse Oul.
"Allora qualcuno l'ha aggiustata per voi?"disse la femmina.
"No,assolutamente."disse Oul.
"Ma l'avete indossata come la indossano i fremen."disse Ains.
"Infatti."disse la femmina guardando verso le gambe di Oul"Gli stivali scorrono liberamente verso
le caviglie."
"Dite,chi ve lo ha insegnato?"disse Ains.
"Nessuno."disse Oul"Mi è sembrato il modo migliore."
"Capisco...si,certamente lo è..."disse Ains che pensò"La profezia dice...conoscerà i nostri usi come
se fosse nato tra noi."
La femmina fece qualche passo indietro,guardando verso terra,mentre Eto e Gar si guardavano.
"Ora...andiamo a vedere la spezia dalla quale la vostra...sopravvivenza dipende."disse la femmina.
"Infatti,non perdiamo tempo."disse Gar"I nostri mezzi sono stati revisionati nuovamente.
Tutto in ordine."
"Bene."disse Eto.
Poco dopo 3 mezzi volanti allungati stavano viaggiando tra le montagne rocciose e dentro 1 di essi
erano presenti Ains,che era seduto al posto frontale destro,Eto,che sedeva al posto frontale
sinistro,Gar,che era seduto al secondo posto destro,e Aglia,che si trovava al secondo posto
sinistro.
Tutti e 4 avevano delle cuffie grige sulle orecchie,connesse a una placca circolare passante sul
cranio,e Oul era in piedi dietro queste 2 file di sedili.
"Così elegante e comodo."pensò Ains.
"Condizionamento 75% di efficienza."disse una voce maschile che uscì dalla strumentazione.
"Ho chiesto al vostro maestro delle sabbie di concentrare poco fuori dalla barriera il raccolto di
oggi."disse Ains"A sud est,oltre il muro scudo."
"Benissimo."disse Eto.
"Temperatura:350 gradi."disse la voce maschile uscita dalla strumentazione
Il mezzo superò le montagne e arrivò sopra il deserto sabbioso.
"Attenzione."disse la voce maschile uscita dalla strumentazione"State oltrepassando il muro
scudo ed entrando in pieno deserto."
"Comunque...il disegno e la tecnica costruttiva di queste tute distillanti indicano un'alta
tecnologia."disse Eto.
"1 di questi giorni vi farò visitare una fabbrica fremen."disse Ains.
"Sarà molto interessante."disse Eto"Ho visto che alcuni vestiti sono convenzionati anche in alcune
città di guarnigione."
"Sono copie scadenti."disse Ains"Ogni individuo su Dune che tenga alla propria pelle indossa una
tuta fremen originale."
"E manterrà la sua perdita d'acqua a un ditale al giorno."disse Eto.
"Assolutamente si."disse Ains"Una tuta indossata secondo le regole,con tutte le chiusure enormi,la
maggior perdita d'acqua avverrà attraverso il palmo delle mani.
E si possono anche infilare dei guanti se non si devono e seguire con le mani dei lavori delicati,ma
la maggior parte dei fremen,nel deserto,usa strofinare le proprie mani con il succo delle foglie di
una particolare pianta.
Rallenta la traspirazione."
Eto guardò il deserto per qualche istante"Quando presenterete il vostro rapporto sul cambio al
rappresentante dell'imperatore gli direte che abbiamo osservato tutte le regole."
"I mala'kak se ne sono andati,voi siete venuti."disse Ains"E tutto è stato fatto come doveva essere
fatto.
Come planetologo e controllore del cambio io dipendo direttamente dall'impero,mio signore."
Eto fece un mezzo sorriso"Ma noi sappiamo entrambi come stanno le cose."
"Dobbiamo ricordavi che il rappresentante dell'imperatore appoggia il nostro lavoro?"disse Ains.
"Davvero?"disse Ains"E in che cosa consiste?"
Ci fu qualche secondo di silenzio.
"Mio padre esagera con Ains."pensò Oul che poi guardò Gar.
"Naturalmente,voi vi riferite al nostro lavoro da planetologi."disse Ains.
"Naturalmente."disse Eto.
"Consistono specialmente in biologia e botanica delle terre aride."disse Ains"Un po' di
geologia,perforazioni della crosta e qualche esperimento.
Non si esauriscono mai le possibilità di un pianeta."
"Voi fate ricerche anche sulla spezia?"disse Oul.
Ains si girò verso Oul"Che curiosa domanda,signore."
"Ricordate,Ains,che questo è il mio dominio."disse Eto"I miei metodi differiscono da quelli dei
mala'kak.
Non mi importa se voi studiate la spezia,sempre se dividiate con me i risultati.
I mala'kak non incoraggiavano affatto le ricerche sulla spezia,non è vero?"
Ains fissò Eto.
"Potete parlare apertamente."disse Eto"Senza alcun timore per la vostra vita."
"La corte imperiale è veramente molto lontana."disse Ains pensando"Che cosa si aspetta dunque
questo invasore impregnato d'acqua?
Crede che io sia così pazzo da unirmi a lui?"
"Mi sembra di aver sentito una nota amara nella vostra voce,signore."disse Eto"Ci siamo precipitati
su questo mondo con una banda di assassini addomesticati,non è vero?
E ci aspettiamo che voi capiate subito che siamo diversi dai mala'kak."
"Ho letto la propaganda con cui avete inondato tribù e villaggi."disse Ains"Amate il buon
governatore.
Le nuove guarnigioni..."
"QUESTO POI!..."urlò Gar.
"Gar!"disse Eto che si voltò e lo guardò"Quest'individuo ha servito per lungo tempo i mala'kak."
"Già..."disse Gar.
"Quel vostro mentat...Tuf...è molto astuto,ma le sue intenzioni sono fin troppo chiare."disse Ains.
"Ci aprirà quelle basi?"disse Eto.
"Appartengono all'impero."disse Ains.
"Ma nessuno le usa e potrebbero servire."disse Eto"Il rappresentante dell'imperatore è d'accordo su
questo spreco?"
Ains fissò Eto.
"Arrakis potrebbe essere un paradiso se i suoi governanti non si occupassero soltanto di arraffare la
spezia."disse Ains.
"Non ha risposto alla mia domanda."pensò Eto che parlò"Com'è possibile che un pianeta diventi un
paradiso senza denaro?"
"Che cos'è il denaro se non procura i servizi di cui si ha bisogno?"disse Ains.
"Basta così."pensò Eto che parlò"Discuteremo di questo un'altra volta.
Mantengo la stessa rotta?"
"Si,la stessa rotta."disse Ains.
"Ci sono piante in queste zone?"disse Oul.
"Qualcuna."disse Ains"A questa latitudine la vita è rappresentata soprattutto da quelle che noi
chiamiamo Ladri d'Acqua.
Sono piante che si depredano a vicenda dell'umidità,inghiottendo fin la più piccola traccia di acqua.
Alcune zone del deserto brulicano di vita,ma tutte queste creature hanno imparato a sopravvivere ai
rigori del deserto.
Se voi foste intrappolati laggiù dovreste imitare queste forme di vita o morire."
"Volete dire...derubarci l'acqua l'1 con l'altro?"disse Oul.
"Lo si fa,ma questo non è esattamente il significato delle mie parole."disse Ains"Vedete...il mio
clima esige un particolare atteggiamento l'acqua.
Si pensa all'acqua sempre,non si spreca nulla che contenga dell'umidità."
"Il mio clima..."pensò Eto.
"2 gradi più a sud,mio signore."disse Ains"C'è una burrasca in arrivo da ovest."
Eto annuì e utilizzò i comandi per mandare il mezzo in una direzione diversa,allontanandolo da un
turbinio di sabbia arancione che si intravedeva in lontananza.
"Questo dovrebbe consentirci di evitare la tempesta."disse Ains.
"Volare in mezzo a questa sabbia dev'essere pericoloso."disse Oul"Può veramente intaccare i
metallo più duri?"
"A quest'altezza non è sabbia,ma polvere."disse Ains"Il pericolo più grave è la mancanza di
visibilità,oltre alla turbolenza e alle valvole di ispirazione che si incrostano."
"Assisteremo all'estrazione della spezia oggi?"disse Oul.
"Molto probabilmente."disse Ains.
"Se avessi il mio strumento cosa ti piacerebbe sentire,giovane governatore?"disse Gar.
"Scegli tu stesso,Gar."disse Oul"Non perdi un'occasione,vero?"
"Eh no,con o senza strumento non mi ferma nessuno."disse Gar che iniziò a canticchiare"I nostri
padri hanno mangiato la polvere ne desertoooo...nelle distese ardenti flagellate dal ventoooo.
Xel'naga salvateci voi da questa terra orribileee...salvateci voiiii...oooh,salvateci voiii...da questa
terra arida e assetataaaa..."
Ains guardò Eto"Voi viaggiate con pochissime guardie,mio signore.
Tutti i vostri soldati sono forniti di tanto talento in campi così diversi?"
"Gar?"disse Eto sorridendo"Gar è unico.
Mi piace averlo accanto per i suoi occhi,poche cose gli sfuggono."
"Poiché io sono come un predatore notturno del desertoooo...oh siii...come un predatore notturno
del desertoooo."disse Gar.
"Governatore a scorta."disse Eto"Oggetto volante a 9 ore,settore b.
L'avete identificato?"
"Soltanto un volatile."disse Ains.
"Scorta."disse una voce maschile"Oggetto esaminato al massimo ingrandimento.
È un grosso volatile."
"Ignoravo che esistessero volatili così grandi in pieno deserto."disse Eto.
"Numerose creature si sono adattate a questi luoghi."disse Ains.
"Qualcuno è mai uscito vivo dal deserto?"disse Eto.
"Non dall'alto deserto."disse Ains"Vi sono individui che sono usciti vivi dalla zona secondaria
molte volte.
Sono sopravvissuti attraversando le aree rocciose dove i vermi non arrivano."
"Ah...i vermi..."disse Eto"Voglio vederne 1,il più presto possibile."
"Forse ne vedrete 1 oggi."disse Ains.
"Che fareste se il mezzo cadesse qui?"disse Oul.
"È il posto peggiore dove cadere."disse Aglia"È territorio del verme."
"Quindi vedremo qualche verme?"disse Oul.
"Dove c'è spezia e miniere di spezia ci sono sempre i vermi."disse Ains.
"Sempre?"disse Oul.
"Si,sempre."disse Ains.
"Perché vengono qui?"disse Oul.
"Per difendere le miniere ricche di spezia."disse Ains"Ogni verme ha un suo...territorio.
Le vibrazioni li attraggono."
"O è davvero un fremen,malgrado lo neghi,o sta dalla loro parte."pensò Oul"Ci sta studiando...e
nasconde qualcosa sulla spezia."
"Quale è il rapporto tra i vermi e la spezia?"disse Oul.
Ains guardò verso Oul,girandosi"Come ho detto...difendono le miniere ricche di spezia e...in quanto
al loro rapporto con la spezia...chi può saperlo.
Gli esemplari che abbiamo esaminato ci fanno sospettare che avvengano complicate reazioni
chimiche nel corpo dei vermi.
Abbiamo trovato tracce di acido cloridrico nel sistema circolatorio e acidi più complessi altrove.
Vi procurerò una mia monografia su questo argomento."
Ains guardò verso avanti nuovamente.
"Tu."pensò Oul"Tu puoi saperlo.
Questo individuo...così particolare...
Quando parla le sue parole sono chiare...precise...distaccate...senza alcuna nebulosità,come tagliate
da una lama.
All'apparenza è il tipico scienziato...ma non credo che lo sia."
"Allora...come si catturano i vermi?"disse Oul.
"L'unico modo possibile per uccidere e preservare un verme completo consiste nel sottoporre ogni
singolo segmento del suo corpo a una carica elettrica ad altissima tensione...ma è quasi
impossibile."disse Ains"Sarebbe possibile stordirli o farli a pezzi con dosi di esplosivo
estremamente massicce,ma ogni segmento conserva una vita propria.
Eccettuate le atomiche...non conosco esplosivi abbastanza potenti da distruggere completamente un
verme.
È incredibile quanto siano resistenti."
"Perché non si è fatto nessuno sforzo per sterminarli?"disse Oul.
"Costerebbe davvero troppo."disse Ains"L'area da bombardare sarebbe troppo vasta."
"Mezze verità o menzogne."pensò Oul"Se c'è una relazione tra la spezia e i vermi...uccidere vermi
vorrebbe dire distruggere la spezia."
"Molto presto...nessuno sarebbe più costretto a salvarsi da solo nel deserto."disse Eto "Basterà
azionare delle piccole trasmittenti appese al collo e i soccorsi si precipiteranno.
Fra qualche giorno tutti i nostri lavoratori le porteranno.
Organizzeremo 1 speciale servizio di salvataggio."
"Assai lodevole."disse Ains.
"Dal vostro tono direi che non siete d'accordo."disse Eto.
"D'accordo?"disse Ains"Naturalmente sono d'accordo,ma non sarà un grande aiuto.
L'elettricità statica delle tempeste di sabbia cancella la maggior parte dei segnali e mette fuori uso i
trasmettitori.
È già stato sperimentato,capite?
Arrakis non da tregua a nessuno strumento e se un verme vi sta dando la caccia non c'è molto
tempo.
Non più di 15 o 20 minuti."
"Che cosa consigliereste?"disse Eto.
"Voi chiedete un consiglio a me?"disse Ains.
"Si,nella vostra veste di planetologo."disse Eto.
"E sareste disposto a seguirlo?"disse Ains.
"Se lo troverò sensato."disse Eto.
"Molto bene,mio signore."disse Ains"Non viaggiate mai da solo."
"Tutto qui?"disse Eto guardandolo.
"Tutto qui."disse Ains"Non viaggiate mai da solo."
"E che cosa succede se una tempesta di divide dagli altri e ci costringe a fermarci?"disse Gar.
"Non c'è proprio niente da fare."disse Ains.
"Niente è un termine troppo vago."disse Gar.
"Voi cosa fareste?"disse Oul.
"Prima di tutto proteggerei l'integrità della mia tuta distillante."disse Ains"Se mi trovassi tra le
rocce,in una zona priva di vermi,resterei accanto al veicolo,ma se invece mi trovassi tra le sabbie,in
una zona aperta,mi allontanerei dalla macchina il più rapidamente possibile.
Una distanza di 1000 metri sarebbe sufficiente.
Poi mi nasconderei sotto un largo vestito.
Il verme avrebbe il mio apparecchio,ma non si accorgerebbe di me."
"E poi?"disse Gar.
"Aspetterei che il verme vada via."disse Ains.
"Tutto qui?"disse Gar.
"Quando il verme si allontana si può tentare di salvarsi camminando."disse Ains"Bisogna muoversi
in modo particolare,evitando i tamburi delle sabbie e le maree di polvere...e dirigersi verso la prima
zona rocciosa.
Ci sono molte di queste zone,si può riuscire a trovarle."
"Tamburi delle sabbie?"disse Gar.
"Si,è...un effetto della sabbia super compressa."disse Ains"Anche il passo più leggero la fa
rimbombare e i vermi accorrono da ogni parte."
"E le maree di polvere?"disse Eto.
"Certe depressioni del deserto si sono completamente riempite di sabbia con il passare dei
secoli."disse Ains"Alcune sono così ampie che si verificano al loro interno correnti e maree.
Tutte inghiottono l'ignaro che vi si addentra."
"Bestie selvagge del deserto cacciano laggiùùù..."disse Gar cantando"...aspettando l'ignaro che gli
passi accantoooo.
Oh...non tentare gli dei del desertoooo...vuoi forse l'asciare i tuoi parenti solitariii?
I pericoli del..."
Yu si trovava in una stanza che fungeva da obitorio.
All'interno dell'ambiente c'erano dei tavoli rettangolari,di colore marrone,sopra cui erano distesi dei
cadaveri,senza biti e con la zona inferiore coperta un lenzuolo di plastica,di alcuni mala'kak,aventi
la parte superiore più stretta del resto,poggiante su una seconda placca rettangolare,più corta.
Poco prima della fine e dell'inizio di questo piano metallico erano presenti 4 gambe rettangolari,di
cui 2 a un'estremità e 2 all'altra,molto larghe e dalla cui metà partiva,sul lato esterno di ciascuna,una
seconda placca,curva verso l'alto e connessa al piano superiore.
Sopra il tavolo principale era presente una placca metallica,lunga e larga quanto quest'ultimo,avente
la parte centrale dotata di 5 lampade bianche,a forma di mezza cupola,connesse a delle placche di
metallo circolare a loro volta collegare con la superficie dell'oggetto,che aveva i lati più alti del
resto.
Le facce laterali dell'oggetto,che erano oblique verso l'esterno e l'alto,avevano un'incavatura
rettangolare,lunga quanto queste ultime,dall'interno verde chiaro ed erano fornite di 1 schermo
quadrato,dall'interno blu,avente una placca di metallo circolare su 1 dei lati.
Le pareti della stanza,che era lunga e rettangolare,erano marroni,con linee nere orizzontali,e la zona
superiore aveva 2 linee,rettangolari,piene di rombi azzurri,di cui la più alta era la più larga.
Ogni muro aveva 2 entrate,di forma rettangolare.
Yu mosse,con la mano destra,1 degli schermi presenti sulla placca posta sul soffitto e vide l'interno
del cadavere posto sul tavolo.
"Ecco."pensò Yu"Il mio messaggio è qui."
Tuf entrò nella stanza e Yu spostò lo schermo leggermente.
"Stanno portando altri cadaveri di nemici per la sua ispezione,Yu."disse Tuf che si fermò dalla parte
opposta del tavolo"Si sente bene?"
"Si,sto benissimo."disse Yu"Grazie Tuf."
I mezzi volanti allungati continuarono a volare sopra la sabbia e in lontananza si iniziò a intravedere
una colonna di fumo.
"Nuvola di polvere."disse Gar che mise la mano sinistra sul sedile frontale,poi indicò,con lo stesso
arto,una zona del vetro"Una nuvola di polvere davanti a noi,sire."
"Ecco... è quello che stiamo cercando,è la mietitrice."disse Ains.
"La vedo."disse Eto.
"Sicuro che sia una delle loro mietitrici?"disse la femmina.
"Si."disse Ains"Quello è un tipo di nuvola inconfondibile.
Si è appoggiato sulla superficie e questo vuol dire che è sopra la spezia.
La nuvola è sabbia,che viene espulsa dopo essere stata centrifugata per estrarre la spezia."
I mezzi volanti iniziarono a girare intorno all'oggetto.
"Si vede bene la spezia sparsa in superficie."disse Aglia mentre Ains annuiva"1 strato ricco di
spezia...dal colore.
La vedreste ancora meglio salendo un po' di quota."
Eto usò i comandi per mandare il mezzo verso l'alto "Mi sembra di distinguere dei veicoli nelle
vicinanze...ne vedo 2...3...4..."
In quel momento davanti a loro passarono delle sfere volanti,di colore bianco,aventi 4
placche,cilindriche e verticali,poste alla base,dotate di una placca circolare in fondo.
"I ricognitori avvistano un eventuale segno del verme."disse Aglia indicando,con la mano
destra,le sfere volanti.
"Il segno del verme?"disse Eto.
"Un'onda di sabbia che va verso il macchinario."disse Aglia"Viaggiano in profondità,ma...si
spostano in superficie quando attaccano.
I ricognitori sono dotati anche di onde sismiche,in caso il verme non sia visibile.
Se siete pazienti...ne arriverà 1."
"È sicuro che succeda?"disse Gar.
"Assolutamente."disse Aglia"Sono attratti dai rumori ritmici."
"E non possiamo neanche dotare di scudi i macchinari."disse Oul.
"Assolutamente."disse Aglia"1 scudo è morte certa nel deserto.
Attira i vermi e produce in loro una furia omicida."
"Verissimo...azionate un qualsiasi scudo in una zona dove ci siano i vermi e il vostre destino sarà
segnato."disse Ains"I vermi sono portati anche a ignorare i loro confini territoriali e si precipitano
da ogni parte per attaccare.
Nessuno munito di scudo è sopravvissuto a un simile attacco."
"Ci dovrebbe essere un'ala trasporto qui intorno,ma non la vedo."disse Eto.
"Quanto territorio occupa un verme di solito?"disse Oul.
"Questo giovane continua a fare domande da adulto..."pensò Ains che parlò"Dipende dalla
dimensione del verme."
"In quale rapporto?"disse Eto.
"Quelli più grossi possono controllare fino a 300 o 400 chilometri quadrati,i più piccoli..."disse
Ains.
Eto osservò attentamente l'orizzonte"Quello è un verme?
È un segno del verme?"
Aglia prese un binocolo rettangolare e lo mise davanti ai suoi occhi,vedendo una massa di sabbia e
polvere in avvicinamento"Si,un verme...e molto grosso.
1 dei più grandi."
Delle scariche elettriche arancioni colpirono la polvere in movimento.
"Lei ha degli occhi acuti."disse Ains.
"Si,veramente buoni."disse Aglia.
"Posso contattare la mietitrice?"disse Ains.
"Certo."disse Eto.
"Chiamo mietitrice 9,segno di verme."disse Ains"Mi sentite?
Mietitrice 9?
Mi ricevete?
Dannazione..."
"Provo io."disse la femmina"Chiamo Aix 9.
Segno di verme.
Rispondere."
"Chi chiama mietitrice 9?"disse una voce maschile che venne udita all'interno delle cuffie di tutti.
"La prende con calma mi pare."disse Gar"Non nominate il governatore.
Questo canale non è in codice."
"Volo non classificato a nord est."disse Ains"Segno di verme sulla nostra rotta.
Contatto stimato...18 minuti."
Il mezzo di Eto rimase fermo a mezz'aria.
"Distanza 3,7 chilometri."disse Aglia.
"Chiedo conferma del segno."disse la voce maschile"Restate in ascolto."
Una delle sfere volanti passò davanti al mezzo di Eto.
"Aix 9,qui ricognitore 1."disse una seconda voce maschile che fu udita all'interno delle cuffie di
tutti"Segno confermato.
Attendete dettaglio contatto."
"E ora che fanno?"disse Gar.
"Verificheranno le informazioni."disse Aglia.
La sfera si diresse verso la zona di deserto dove era presente la massa di sabbia in movimento.
"Il verme è in rotta di intercettazione verso di voi."disse la seconda voce maschile"Contatto a meno
di 16 minuti."
"I vostri calcoli erano precisi."disse la prima voce maschile"Chi c'è sul volo non classificato?"
"Siamo qui per affari imperiali."disse Aglia
"Che succede adesso?"disse Eto.
"Arriverà l'ala trasporto e solleverà la macchina mietitrice."disse Ains"Cerchi di avvicinarsi il più
possibile.
Troverà la cosa interessante.
Lavoreranno fino all'ultimo minuto."
"Sul serio?"disse Gar.
"Si."disse Aglia"Loro continueranno a mietere fino all'ultimo."
"Che cosa accadesse se l'ala si guastasse?"disse Gar.
"Una certa quantità di materiale va sempre perduta."disse Ains "Comunque...a giudicare dal colore
del fumo...questo è un terreno ricco di spezia."
"Ala trasporto,pronti a sequenza d'attracco."disse una terza voce maschile che venne udita nelle
cuffie di tutti"Contatto tra 5 minuti."
Eto iniziò a far girare il mezzo verso sinistra.
"Non dovremo sentirli chiamare l'ala trasporto?"disse Gar.
"Normalmente l'ala è su un'altra frequenza."disse Aisn.
"Non dovrebbero esserci 2 macchinari a disposizione per ogni mietitrice?"disse Eto"Ci saranno più
di 20 individui in quell'oggetto,senza contare tutto il materiale."
"Non avete sufficiente esperien..."disse Ains.
"Qualcuno vede l'ala trasporto?"disse la prima voce maschile.
Poco dopo Aglia vide la macchina voltante avente la cupola sulla zona inferiore che si dirigeva
verso la mietitrice"Eccola li."
"Ala trasporto 023 a Aix 9,ci avviciniamo da est."disse la terza voce maschile"Correggiamo quota
e prepariamo procedura d'attracco."
"Ricevuto ala trasporto."disse la prima voce maschile "Iniziate pure procedura d'attracco."
Aglia continuò a usare il binocolo.
La placca volante si posizionò sopra la mietitrice,fermandosi poco dopo.
"Pronti al recupero fra 30 secondi."disse la terza voce maschile"Sequenza d'attracco iniziata.
Tenetevi."
L'oggetto volante fece uscire le placche connesse ad essa mediante le corde metalliche,ma una di
esse non si agganciò all'oggetto.
"Ala trasporto manca un punto di contatto."disse la prima voce maschile"Che succede?"
"È una delle ancore!"disse la terza voce maschile"È andata!"
"Contatto punto 3."disse la prima voce maschile.
"Dannazione..."disse Aglia smettendo di guardare nel binocolo rettangolare.
"L'ala trasporto non può procedere!"disse la terza voce maschile"Non posso sollevarlo senza
quell'ancora!"
"A tutti!"disse la prima voce maschile"A tutti!
Se c'è un ala nel settore che risponda!
Controllo ricognizione.
Ricognitore 1 aggiornateci passo."
"Non c'è traccia di altri mezzi."disse la terza voce maschile"Non risponde nessuno."
"Sire,il verme è a soli 8 minuti."disse Gar.
"Controllo,chiedo rapporto generale."disse la prima voce maschile"Ricognitore 1."
"Negativo."disse la seconda voce maschile.
"Ricognitore 2."disse la prima voce maschile.
"Negativo."disse la seconda voce maschile.
"Ricognitore 3."disse la prima voce maschile.
"Negativo."disse la seconda voce maschile.
"Ricognitore 4."disse la prima voce maschile.
"Nessun contatto con altri mezzi di trasporto."disse la seconda voce maschile"Ripeto,nessun
contatto."
"Ancora andata."disse la terza voce maschile"Non ce la facciamo,dovete evacuare."
"Contatto tra 4 minuti!"disse la seconda voce maschile"Ripiegate."
"Devono aver interrotto le comunicazioni o aver preso l'ala trasporto."disse la prima voce
maschile"Non risponde nessuno!"
"Perché non ci solo 2 ali per ciascun mezzo?!"disse Eto.
"Non ci sono abbastanza macchine di riserva."disse Ains.
"Una ragione di più per proteggere quelle che abbiamo!"disse Eto.
"Dove sono finite queste ali trasporto?"disse Gar "Che siano state tutte costrette ad atterrare fuori
dal nostro campo visivo?"
"Ma come è possibile che i ricognitori abbiano perso di vista dei mezzi così grandi?"disse Eto.
"Tutta la loro attenzione è concentrata sul terreno,per i segni del verme."disse Ains.
"L'ultima volta che abbiamo visto i mezzi di trasporto erano piuttosto alti e volavano verso nord
ovest."disse la seconda voce maschile"Ora non se ne vede nemmeno 1."
"Maledizione!"disse Eto"I mala'kak!
Scendiamo per portarvi via dalla mietitrice,ordino a tutti gli altri mezzi di scendere con noi."
"Da chi parte quest'ordine?"disse la prima voce maschile.
"Dal governatore Eto Atreides!"disse Eto.
"Si,sire."disse la prima voce maschile.
"Quanti lavoratori sulla mietitrice?"disse Eto.
"In tutto 21."disse Aglia.
"Negativo,c'è stato un incremento di personale."disse la prima voce maschile"26 lavoratori."
"Possiamo farcela."disse Eto.
"Ne restano 3 fuori."disse Oul.
"Troveremo in modo."disse Eto che toccò i comandi del mezzo "Questo mezzo è più potente degli
altri.
Possiamo far entrare almeno un lavoratore in più."
"La sabbia è troppo cedevole."disse Ains"Con passeggeri in più rischiamo di rompere le ali
decollando,mio signore."
"Non questo mezzo!"disse Eto.
Le punte laterali dell'oggetto volante andarono verso dietro e il mezzo andò verso il basso
rapidamente,seguito dagli altri,dopo di che le protuberanze laterali andarono nuovamente verso
l'esterno,iniziando a muoversi,e il veicolo andò in avanti,seguito dagli altri.
"Qui è il governatore Eto Atreides,stiamo scendendo personale della mietitrice."disse Eto
atterreremo a ovest."
La mietitrice smise di muoversi,poi i 3 oggetti volanti atterrarono.
"Perché non escono da quella macchina?"disse Eto.
"Sperano ancora che un'ala arrivi."disse Ains"Hanno ancora un po' di minuti."
"I generatori di scudo pesano 100 chili."disse Oul.
"Si...Gar chiedi alla scorta di sbarcare i generatori di scudo!"disse Eto"Non lasceremo nessuno in
pasto a quell'animale."
"Si,sire."disse Gar che si alzò e si diresse,insieme a Oul,verso il retro del mezzo,poi la rampa
dell'oggetto si abbassò.
"E Oul...tu sta sul retro del mezzo!"disse Eto"Aiutali a entrare."
Gar scese dal mezzo e Oul si mise alla base della rampa,poi fece qualche passo sulla sabbia.
"Aix 9...dividi i tuoi uomini in 3 gruppi e mane 1 su ogni mia nave."disse Eto.
Oul mise il ginocchio destro a terra,immerse la mano destra sulla sabbia,ne prese un po' e la
osservò,vedendo che in essa c'erano dei punti arancioni luminosi,dopo di che guardò un altro mezzo
volante,posto alla sua destra.
"Spezia."pensò Oul annusando la mano destra"Spezia allo stato puro."
In quel momento lui ebbe un flash bianco.
Sentendo dei rumori Oul guardò verso la mietitrice,vedendo che le placche metalliche connesse
all'oggetto volante si stavano staccando da esso,dopo di che l'oggetto con la cupola si allontanò.
"Contatto tra 2 minuti."disse Aglia.
Una delle sfere bianche si mise a 100 metri d'altezza,mentre la massa di sabbia in movimento si
avvicinava sempre di più.
"Si avvicina."disse la terza voce maschile.
"È meglio abbandonare."disse la seconda voce maschile.
"Dove sono?"disse Eto.
"Signore,il protocollo parla chiaro."disse la prima voce maschile"Se mettiamo un piede la fuori
siamo morti."
Aglia si alzò e guardò dalla vetrata posta a destra.
"E poi abbiamo un carico di spezia,non possiamo lasciarlo."disse la prima voce maschile.
"Negativo."disse Eto"Uscite immediatamente!"
"Ma non possiamo lasciare un carico di spezia a quel maledetto verme."disse la prima voce
maschile"Siamo quasi al completo."
"LASCIATE PERDERE QUELLA MALEDETTA SPEZIA!"urlò Eto"ABBANDONATE IL
MEZZO!
TROVERETE SEMPRE DELL'ALTRA SPEZIA!
VOGLIO TUTTI FUORI DA QUELLA MIETITRICE ORA!
È UN ORDINE!
FUORI TUTTI E SUBITO!
Questo è un ordine del vostro governatore,muovetevi...altrimenti taglierò in 2 quel mezzo con un
laser!"
In quel momento una delle sfere volanti passò sopra a una delle dune sabbiose e quest'ultima
esplose.
Oul,che stava camminando verso la mietitrice,guardò verso destra e si accorse di una fila di
individui,appena visibili a causa della sabbia,che correvano verso 1 dei mezzi.
"MUOVETEVI!"disse Eto e la sua voce venne udita fuori da mezzo"TUTTI A BORDO DEI
MEZZI!
SU SVELTI!
CORRETE!
CORRETE!"
Poco dopo il gigantesco verme mise la parte superiore del suo corpo fuori dalla sabbia.
L'essere aveva la pelle marrone e un massiccio corpo cilindrico allungato,la cui pelle era coperta da
grosse placche più scure,simili a squame ossee irregolari,disposte in file parallele.
La zona frontale del muso si aprì verso l'esterno,mostrando una bocca circolare,dai bordi irregolari
e composti da parti triangolari,al cui interno c'erano 4 file concentriche di enormi denti
bianchi,simili ad aghi di varia dimensione,lunghissimi e curvi verso l'interno.
La creatura emise un enorme ruggito,poi l'apertura frontale si restrinse e l'animale si tuffò nella
sabbia nuovamente.
"Che maniera balorda di lavorare!"disse Eto"SU!
PRESTO!"
"Non riesco a vedere il verme,ma ormai è molto vicino!"disse Ains.
"Maledetti controllori della sabbia!"disse Eto"Incapaci!"
"Anche ora che è in preda all'ira...questo governatore non perde mai del tutto il controllo."pensò
Ains.
"EHI!"urlò Oul,mettendosi le mani intorno alla bocca dopo aver visto alcuni individui scendere da
una scaletta verticale"EHI!"
Gli individui erano del tutto coperti da una larga tuta di plastica bianca,con un vetro,rettangolare e
nero,sul capo,più una cintura nera e degli stivali neri.
"DA QUELLA PARTE!"disse Oul indicando verso destra,con l'arto destro"PRESTO!
PRESTO!
PRESTO!"
In quel momento una piccola massa di sabbia avvolse l'intera zona e Oul ci si trovò in mezzo.
Lui rimase fisso,mentre i granelli di spezia arancione e di sabbia gli passavano vicino,poi iniziò a
barcollare,sentendo,nella sua mente,dei versi mostruosi e incomprensibili.
Oul guardò verso l'alto,osservando la mietitrice,e continuò a udire i versi incomprensibili
provenienti da una voce vagamente femminile,che emise anche dei gorgoglii,poi lui cadde in
ginocchio e mise prima la mano destra a terra,dopo di che toccò il suolo anche con la destra.
"Kwisatz...haderach...si svegliaaaaa."disse una voce femminile mostruosa nella mente di Oul.
La sfera volante continuò a seguire la scia lasciata dal verme mentre si muoveva sotto la sabbia.
Aglia,che era alla base della rampa del il mezzo di Eto,gettò a terra una valigia di forma
rettangolare,composta da metallo grigio,avente i bordi neri e una protuberanza aderente,diretta
verso l'interno e di forma trapezoidale,a metà di ogni lato.
"PRESTO!"disse Eto"ENTRATE!"
Aglia guardò verso destra e vide la massa di sabbia in movimento"ARRIVA!"
Gar salì a bordo poco dopo"Oul?
OUL?"
Eto si voltò verso dietro.
Oul era in ginocchio a pochi centimetri dalla mietitrice e guardava davanti a se con uno sguardo
fisso.
Nelle visioni Oul vide l'elementale femmina vestito di nero e rosso che si trovava in una zona del
deserto dove erano presenti delle rocce,poste alle sue spalle,vagamente visibili a causa del sole,che
era dietro la figura femminile.
La figura,che era di spalle,camminò lentamente su un terreno sassoso.
La visione successiva mostrò l'elementale senza il copricapo pieno di punte e indossante un lungo
vestito rosso,dotato di cappuccio nero,tirato giù,e fornito di linee,dello stesso colore,verticali e
dipinte su di esso.
Aveva lunghi capelli neri,con la riga a sinistra,che arrivavano al di sotto delle scapole.
La divinità camminò in una gola rocciosa,larga 5 metri e avente le pareti,che erano irregolari e
piene di protuberanze e incavature,molto alte.
La luce che filtrava dall'alto e dalla zona da cui lei era venuta era gialla.
Lei guardò alle sue spalle e vide Oul,che indossava la tuta aderente gialla e blu e la stava seguendo
lentamente,poi l'elementale proseguì.
I 2 arrivarono in un vicolo cieco,avente la parete in fondo curva e con una protuberanza
irregolare,diretta verso l'esterno,ampia e dalla cima più larga del resto,che si trovava a metà del
muro.
"Kwisatz...haderach...tuuu vediiiii."disse una voce femminile mostruosa e distorta.
La visione successiva mostrò l'elementale femmina avvicinarsi a lui,poi lei si sollevò da terra,gli
mise la mano sinistra sulla guancia e avvicinò il suo volto al suo,dopo di che materializzò,dalla
mano destra,una lama nera.
L'arma aveva il manico rettangolare,con il lato inferiore curvo verso l'interno al centro,l'inizio della
lama era verticale,dopo di che il lato inferiore si curvava verso l'interno per quasi tutta la lunghezza
dell'oggetto,formava una curva verso l'esterno vicino alla fine e si univa alla punta,mentre il lato
superiore andava dritto verso il basso.
La dea lo pugnalò al petto,poi si allontanò e Oul cadde in ginocchio.
Lui si toccò la ferita,con la mano sinistra,guardò l'arto e si accorse che era pieno di sangue
viola,dopo di che guardò davanti a se e osservò l'elementale,che era in piedi davanti a lui e stringeva
l'arma insanguinata.
La visione successiva mostrò Jakla,che era seduta a terra a game incrociate.
Lei aveva gli occhi chiusi,il volto pieno di scritte nere,disposte in file orizzontali,e indossava un
lungo abito grigio,fornito di un cappuccio tirato su,e aveva le mani unite e poggiate a terra.
Jakla si trovava all'interno di un'incavatura a forma di semicirconferenza,scolpita in muro
roccioso,avente le pareti interne solcate da simboli disposti in file orizzontali,mentre il bordo di
quest'ultima era pieno di ovali,incisi nella pietra,poste in verticale e aventi una linea verticale incisa
all'interno.
La parete era solcata da linee verticali,poste a distanze regolari,che la dividevano in sezioni
rettangolari,di cui quelle oltre l'incavatura erano segnate da delle linee orizzontali,mentre quelle
sopra la semicirconferenza erano piene di simboli incisi nel muro.
Poco sopra l'incavatura era presente una linea orizzontale,incisa nel muro,avente delle incavature
triangolari,con la punta verso il basso e poste a distanze regolari le une dalle altre,e poco sopra c'era
un'incavatura,rettangolare e orizzontale,con dei triangoli,aventi la punta verso l'alto,scolpiti
all'interno.
La parte superiore delle pareti era piena di simboli incisi.
Davanti a lei,a terra,c'era il coltello di Mapes,che era all'interno del fodero.
Jakla aprì gli occhi poco dopo.
La visione successiva mostrò Jakla,all'interno della stessa circonferenza,mentre teneva tra le braccia
una neonata,avvolta da un panno marrone,avente la pelle pallida e grigiastra,più gli occhi pieni di
energia gialla.
Oul continuò a guardare davanti a se.
"Ti riconosco da passo,oh vecchio..."disse Oul abbassando la testa e chiudendo gli occhi.
Gar gli mie le mani sulla spalla sinistra"OUL!...
ALZATI!"
Oul si alzò barcollando,poi Gar vide la massa di sabbia in avvicinamento e gli afferrò il braccio
destro con entrambe le mani.
"Eccolo!"disse Ains"I verme ci è quasi addosso,dobbiamo andar via di qui!"
"ANDIAMO!..."disse Gar che iniziò a correre insieme all'altro,che barcollò"Che ti ha preso?
CORAGGIO,ANDIAMO!
CORRI!"
Un'intera duna di sabbia alla loro destra si sollevò verso l'alto ingrandendosi,e poi
esplose,provocando un'onda d'urto e facendo cadere i 2,dopo di che il suolo iniziò a tremare e la
sabbia cominciò a sprofondare verso il suolo,formando un gorgo.
"Si trova sotto la mietitrice!"disse Ains"Ora...assisteremo a qualcosa che solo pochi hanno visto..."
"Non è la mia priorità adesso!"disse Eto.
Le mani di Oul e Gar iniziarono a sprofondare nel suolo,poi il mezzo di Eto atterrò davanti a
loro,girandosi e abbassando la rampa.
I 2 si alzarono e salirono sull'oggetto,mentre le mietitrice iniziava a sprofondare nel suolo,poi Ains e
Aglia iniziarono a fissare l'oggetto che veniva risucchiato nella sabbia.
"Non saremo troppo pesanti?"disse Gar.
"Abbastanza,ma ampiamente nei limiti di questo apparecchio."disse Eto"Non avrai creduto per caso
che volessi rischiare la vita dei miei passeggeri,Gar?"
"Neppure per un istante,signore."disse Gar.
"Benedetto il creatore e la sua acqua."disse Ains.
"Benedetto il creatore e la sua acqua."disse Aglia.
La voragine circolare era ormai più grande della mietitrice.
"Benedetta la sua venuta e la sua partenza."disse Ains.
"Benedetta la sua venuta e la sua partenza."disse Aglia.
"Possa il suo passaggio purificare il mondo."disse Ains.
"Possa il suo passaggio...purificare il mondo."disse Aglia.
"E conservare il mondo per il suo popolo."disse Ains.
"E conservare il mondo per il suo popolo."disse Aglia.
"Che cosa state dicendo?"disse Eto.
"Niente."disse Ains.
I denti sottili del verme gigante iniziarono a circondare la mietitrice,che venne divorata ed esplose
poco dopo.
"Per tutti gli xel'naga,che mostro enorme!"disse Gar"E tutta la spezia..."
"Qualcuno pagherà per tutto questo."disse Eto"Ve lo prometto."
Ains guardò Eto per qualche secondo e pensò"Si preoccupa più dei suoi uomini che della spezia...ha
rischiato la vita e quella di suo figlio per salvarli...e ha mostrato una sola reazione di tristezza per la
perdita della mietitrice della spezia.
La minaccia che incombeva sui suoi sottoposti lo ha mandato in bestia...un simile capo potrebbe
assicurarsi una realtà fanatica,sarebbe difficile sconfiggerlo.
Devo dire che,malgrado tutto...mi piace questo governatore."
"Chi sono quei 2 laggiù?"disse Eto guardando dai vetri.
"2 apprendisti."disse 1 degli individui che erano sulla mietitrice"Erano venuti con noi per
vedere,signore."
"Perché nessuno mi ha detto niente?"disse Eto.
"Sono loro che hanno voluto correre il rischio,signore."disse l'individuo.
"Mio signore,essi sanno che c'è ben poco da fare per colore che sono intrappolati nel territorio del
verme."disse Ains.
"Manderemo un apparecchio dalla base a prenderli."disse Eto.
"Come volete,mio signore."disse Ains"Però probabilmente quando i soccorsi arriveranno non ci
sarà più nessuno da salvare."
"Manderò gli aiuti lo stesso."disse Eto.
"Erano fermi proprio accanto al punto da cui è uscito il verme."disse Oul"Come hanno fatto a
fuggire?"
"Le dimensioni di quella voragine ingannano."disse Ains.
"Signore...state sprecando troppo carburante."disse Gar.
"Ho visto,Gar."disse Eto.
"Quei 2...erano fuggiti sulla sabbia con tanta sicurezza..."pensò Oul"Era chiaramente calcolato per
non attirare il verme.
Fremen."
"Che cosa facevano quei fremen sulla mietitrice?"disse Oul.
Ains lo guardò di scatto.
"Chi è costui?"disse 1 dei lavoratori.
"Oul Atreides."disse Gar"Erede del governatore."
"Perché mai afferma che c'erano dei fremen sul nostro mezzo?"disse il lavoratore.
"Il loro movimento nel deserto corrisponde alla descrizione."disse Oul.
"Non si può identificare un fremen con una sola occhiata."disse Ains.
Oul fissò il lavoratore"Tu!
Chi erano quelli?"
"Ah...amici di 1 dei nostri..."disse il lavoratore"Amici venuti da un villaggio dove in molti vogliono
vedere le sabbie della spezia."
"Egli vedrà attraverso ogni inganno."pensò Ains che parlò"Con tutta probabilità a questo punto
sono morti,giovane governatore."
"Un luogo terribile per morire."disse Oul.
"Quando il primordiale Fato ha stabilito che una creatura muoia in un certo luogo...agisce sulle
probabilità affinché la volontà stessa dell'individuo lo conduca in quel luogo."disse Ains.
Eto guardò Ains.
Il vento continuò a soffiare sulle dune del deserto.
Una volta tornati nella zona da cui erano partiti Eto scese dal mezzo,utilizzando le aperture
frontali,e si diresse verso la zona posteriore di quest'ultimo,poi indico Oul,con l'indice sinistro.
"Ehi!..."disse Eto"Tu non puoi correre questi rischi!"
"Si,signore."disse Oul.
"Hai delle responsabilità!"disse Eto.
"Chiedo scusa signore,non accadrà più."disse Oul.
"Va."disse Eto e l'altro andò via.
Gar,che era dietro a Oul,andò dalla parte opposta,passando vicino a Ains e Aglia.
"Ains!"disse Eto avvicinandosi all'individuo,che aveva la femmina alla sua destra"Avete visto con i
vostri occhi.
È evidente."
Eto mandò il braccio destro verso destra"Ci hanno lasciato tutto in 1 stato pietoso!
Vogliono farci fallire!"
"Quell'ala trasporto era solo vecchia."disse Aglia"Il deserto non è tenero con gli
equipaggiamenti."
"Cosa accadrà lo sapete...se non rimetto la produzione di spezia in sesto?"disse Eto.
"Noi non siamo qui per darvi appoggio."disse Aglia"Arrakis ha visto governatori come voi venire
e andare."
"È vero."disse Ains.
"Dovete vegliare sulla vostra famiglia."disse Aglia"Il deserto non è tenero nemmeno con i
governatori."
Poco dopo Oul era nella sua stanza,seduto sul bordo della zona sopraelevata,e Yu,che era davanti a
lui,aveva entrambe le mani sulla zona tra le spalle e il collo dell'individuo immenso e gli occhi
chiusi.
Jakla si trovava alla sinistra di Oul e indossava un lungo abito bianco con sopra una vestaglia di
tessuto lucido e verde.
"La spezia è una sostanza psicoattiva...a cui sembrate sensibile."disse Yu che tolse le mani da Oul e
aprì gli occhi,dopo aver fatto un passo indietro"Vi riprenderete."
"Grazie,Yu."disse Jakla e l'altro mandò la testa e la parte alta del corpo leggermente verso il
basso,poi si recò verso la porta,usci e chiuse l'entrata.
Jakla si mise in ginocchio davanti a Oul e gli toccò le gambe con le mani.
"Non è stata una reazione allergica."disse Oul"Era una visione.
Avevo gli occhi aperti."
"Che cos'hai visto?"disse Jakla.
Oul la guardò per alcuni istanti"È confuso.
Ho visto la mia morte,almeno pensavo.
So che un coltello è importante...in qualche modo.
Qualcuno mi porge una lama,ma non so chi.
O quando.
O dove.
Qualcosa però...è molto chiaro...lo sento.
So che sarai incinta."
Lei spalancò gli occhi e lo guardò,poi lui fece un mezzo sorriso.
"Non lo puoi sapere..."disse Jakla bisbigliando"Non lo sono attualmente,ne sono certa."
"Lo sarai."disse Oul.
