OVERLORD

TERRA 33

1945

Nell'oceano c'erano centinaia di navi militari e in aria c'erano decine di grossi aerei verdi con una

striscia bianca sulla parte inferiore vicino alla coda.

Dentro uno degli aerei c'erano dei militari seduti su 2 file,con i fucili messi in verticale davanti a

loro e con la punta verso l'alto.

Indossavano un'uniforme militare marrone,con zaino sulla schiena e varie sacche sui fianchi e una

sulla pancia.

Tra di loro c'era un soldato nero con i capelli corti che teneva la mano sinistra sul ginocchio e la

gamba non smetteva di tremare.

"NON È NIENTE,MARTIN!"disse un altro "NON È NIENTE!

HITLER È UN UOMO MORTO!

UN VIAGGIO IN TRENO DA PARIGI A BERLINO E QUANDO ARRIVO...CON QUESTA

BELLEZZA..."

Il soldato imitò il fucile con le mani "Bum!"

Il soldato era bianco,con capelli neri corti e nella mano destra aveva un coltellino.

L'altro chiuse gli occhi.

"Poi si torna a casa."disse il soldato.

Quello nero guardò gli altri e ne vide 2 che guardavano su un'agenda e uno dei 2 scriveva.

Un altro bianco e molto giovane sorrise.

Un altro incise delle parole sull'aereo con un coltello nella mano destra.

Aveva i capelli neri corti.

Quello che aveva sorriso si avvicinò al portellone tenendo lo zaino sulle spalle e una sacca sulla

pancia.

Aveva l'elmetto verde,con una retina sopra.

Il ragazzo rimase a bocca aperta.

"Guardate quante barche!"disse il giovane.

"Ci metteranno 2 secondi,Murphy!"disse quello con il coltellino e un altro si sporse.

"A ME STA BENE RIMANERE QUASSÙ!"disse Murphy "SE UN BOMBARDIERE CRUCCO

LE VEDE TUTTE AMMASSATE IN QUEL MODO...NE FA FUORI 20 ALLA VOLTA!"

Il nero guardò dal finestrino rettangolare alla sua sinistra.

"È più difficile per un aereo!"disse uno bianco accanto al nero.

Murphy andò a sedersi accanto al nero "Che cosa ne dici,Boyce?"

"Muoiono più soldati sugli aerei che sulle barche!"disse quello con il coltellino "Ed è un fatto."

L'altro gli sputò addosso una gomma.

"Non ascoltare,Tibbet."disse un altro "Rosenfeld non sa un cazzo."

Un altro si sporse "Dottor Wafner...come si dice non sa un cazzo in tedesco?"

L'altro tradusse e tutti risero.

Un soldato andò da un altro,che aveva capelli biondi corti,con la riga a sinistra,barba e baffi appena

accennati.

Accanto all'occhio destro aveva una cicatrice verticale.

L'uomo aveva una matita in bocca e leggeva un libro.

Il soldato che gli era andato vicino gli puntò addosso la macchina fotografica,poi porse la mano

destra "Ehi!…

Morton.

Ecco sono un fotografo.

Ho sentito il sergente dire che eri in Italia prima di venire qui."

L'altro lo fissò restando serio,poi tornò a leggere.

"È una bella immagine,mi piacerebbe farti qualche scatto mentre guardi fuori."

"Sai cosa mi piacerebbe,Morton?"disse il biondo "Che riportassi il culo al tuo posto."

L'altro andò via.

"WOO!"disse Tibbet "Già fai amicizia,bel visetto?"

"Lo conosci?"disse Murphy.

"No."disse Boyce.

"È il caporale della fanteria Beker,trasferito all'ultimo minuto."disse un altro.

"So che l'hanno mandato qui per un cazzotto ad un capitano."disse Rosenfeld.

"Da un cazzotto al comandante e vince un viaggio con noi?"disse Morton che era ancora in

piedi"Dove abbiamo sbagliato?"

"Ah...Boyce...gomma?"disse Tibbet.

"Ah..."disse Boyce che frugò nella tasca della sacca rettangolare sulla pancia.

Delle piastrine gli caddero a terra e Rosenfeld le raccolse per primo vedendo che c'era un dente

sulla collanina "Ma che cazzo è?

Un porta fortuna?"

Boyce provò a riprendere l'oggetto,ma l'altro allontanò il braccio "Ridammela..."

"Cazzo,ti servirà ben altro quando saremo a terra..."disse Rosenfeld.

"Mi ridai la catena?"disse Boyce.

"Non sarà come il campo di addestramento,quei crucchi sparano veri proiettili,lo sai?"disse

Rosenfeld,mentre l'altro dava la gomma"E tu,boy,quasi non

sopravvivevi all'addestramento.

Nessun porta fortuna al mondo può farti diventare un soldato."

"Hai finito,mi ridai la cazzo di catena?"disse Boyce.

Rosenfeld gli tirò la catena "Ti prendo per il culo."

"Grazie."disse lui mettendola nella sacca.

Un soldato calvo e di colore aprì una porta alla fine del corridoio "20 miglia alla zona d'arrivo."

Tutti si misero l'elmetto.

"Dov'è la zona di lancio,Tibbet?"disse il calvo.

"Francia,sergente!"disse Tibbet.

"E qual'è l'obbiettivo dottor Wafner?"disse il sergente.

"La torre inibitrice di frequenza vicino al centro,signore!"disse il dottore.

"Perché i nazisti hanno messo una torre inibitrice di frequenza,soldato Boyce?"disse il sergente.

"Perché loro..."disse Boyce.

"Buon Dio onnipotente,Boyce."disse il sergente "L'hanno messa su una chiesa perché i nazisti sono

sporchi figli di puttana e gli sporchi figli di puttana farebbero di tutto per distruggere quello che c'è

di buono al mondo!

E PER QUESTO NOI...DOBBIAMO ESSERE SPORCHI QUANTO LORO!

SONO STATO CHIARO?"

"SI SERGENTE!"urlarono tutti.

Il sergente camminò "Ci saranno più di 120000 soldati alleati che lotteranno per sbarcare su una

spiaggia francese IN NOME DI CIÒ CHE È BUONO...E PURO IN QUESTO MONDO."

Il sergente arrivò alla porta aperta,poi si voltò "A quegli uomini servirà supporto aereo.

Ma quel supporto non riuscirà a superare le difese crucche se noi non abbattiamo quella torre...entro

le 6.00.

Allora cosa dovete fare?"

"IL NOSTRO LAVORO SERGENTE!"dissero tutti.

"Esatto."disse il sergente "Il vostro dannato lavoro.

Il caporale Ford si è unito a noi e siamo fortunati ad averlo...E OBBEDIRETE AI SUOI ORDINI

COME SE FOSSE LA MIA VOCE MELODIOSA AD USCIRE DALLA SUA

BOCCA!

IL LANCIO È TRA 90 MINUTI!"

Il sergente chiuse la porta.

Gli aerei andarono dentro le nuvole.

Boyce chiuse gli occhi e l'aereo venne scosso leggermente.

Fuori era buio.

Ci fu una luce,un rombo e l'aereo venne scosso di più.

"Oh!..."disse Tibbet e Boyce si svegliò.

Fuori si udirono altri boati.

L'aereo venne scosso ancora.

"Cristo,non può fare piano?"disse Morton e l'aereo venne scosso ancora.

Frost si mise l'elmetto.

L'aereo venne scosso.

Fuori c'erano diverse esplosioni derivate da missili sparati in alto.

I soldati all'interno vennero scossi.

"Ci stiamo avvicinando!..."disse Murphy e l'altro guardò fuori vedendo le esplosioni"Ci svegliamo e

atterriamo in mezzo ad un plotone tedesco."

"Andrà tutto bene."disse Boyce.

"Si,sai cosa..."disse Murphy.

"Murphy...Murphy andrà tutto bene!"disse Boyce.

L'aereo venne scosso violentemente.

"CRISTO SANTO!"disse Rosenfeld.

Il sergente arrivò e si mise l'elmetto "ARMI DEI CRUCCHI SIGNORI!

TENETEVI FORTE!

STATE CALME!

CI LANCEREMO QUANDO LO DIRÀ LA LUCE!"

Boyce guardò un pannello con 2 cupole una rossa e una verde.

Il sergente andò verso il portellone "VI DIVERTITE!"

Uno dei missili esplose vicino al portellone.

L'aereo tremò violentemente.

"FLOTTA CONTRAEREA!"urlò un militare nella cabina comando "QUALCHE CHILOMETRO

PIÙ A SUD!"

"RICEVUTO!"urlò il sergente.

Intorno all'aereo c'erano decine di esplosioni.

Un aereo accanto al loro venne colpito ed esplose,mentre loro urlavano.

"VE L'AVEVO DETTO CHE CI SAREMMO DIVERTITI!"disse il sergente.

Un soldato vomitò.

La pancia dell'aereo fu trapassata da dei proiettili di mitragliatrice che uccisero diversi soldati.

"NOOO!urlò Murphy "MORIREMO TUTTI,CAZZO!

MORIREMO TUTTI!"

Morton si alzò "Sergente..."

Morton venne trapassato dagli enormi proiettili.

"No!"disse Boyce.

Alcuni soccorsero Morton.

"FATELA FINITA!"urlò il sergente "È PER QUESTO CHE SIAMO QUI!

IN NESSUNA BATTAGLIA SI SALVANO TUTTI!

È QUESTO IL LAVORO!"

Ford si afferrò a e afferrò Murphy "Siediti!"

"POSSO SALVARLO!"urlò Murphy "POSSO SALVARLO!"

"CON QUEL TIPO DI PROIETTILE NON C'È NIENTE DA SALVARE!"urlò Ford"PENETRANO UN CARRO ARMATO!

È MORTO!

SIEDITI!"

"LASCIAMI!"urlò Murphy che venne trascinato via.

"TENETEVI TUTTI!"urlò il sergente e una delle eliche prese fuoco per poi esplodere.

Una parte dell'interno venne spaccata e un soldato venne spezzato in 2 mentre altri volavano via.

"OH MERDA!"urlò Boyce.

La luce rossa si accese.

"ORA!"disse il sergente "ALZARSI!"

Tutti si alzarono.

"AGGANCIARE!"urlò il sergente e tutti attaccarono dei ganci di metallo ad un filo che andava verso il portellone.

"FORMATE UNA LINEA!"disse Ford.

"ASPETTATE IL VERDE!"urlò il sergente.

"MERDA !"disse Murphy che si mise in fila terrorizzato e guardò Boyce spaventato "Ci vediamo a

terra!"

"Certamente!"disse Boyce "Ci rivedremo!"

La luce divenne verde.

Altri proiettili trapassarono l'aereo che aveva un'ala che andava a fuoco,poi la parte frontale esplose

e tutti si chinarono mentre il fuoco divampava nel corridoio.

"APERTURA MANUALE!"urlò il sergente.

I soldati strisciarono uno sull'altro e il sergente li afferrò man mano che si avvicinavano al

portellone gettandoli fuori.

Murphy venne gettato,fuori,poi l'aereo iniziò a precipitare.

Boyce dovette tenersi ad una cinghia mentre gli altri cadevano fuori.

Il sergente lo afferrò e lo portò verso la porta e lo spinse fuori facendolo cadere.

Lui urlò,mentre gli aerei gli volavano intorno e le esplosioni a mezz'aria riempivano il cielo.

Un aereo esplose e lui riuscì ad azionare il paracadute poco prima della cima degli alberi e finì in

acqua,arrivò sul fondo,prese il coltello dal fodero sulla coscia e tagliò i fili del paracadute,poi si

tolse l'elmetto e lo zaino,andando in superficie,emergendo nel paracadute e aprendolo con il

coltello,poi strisciò a riva tossendo.

Nel lago c'erano rottami in fiamme e anche oltre c'erano alberi che bruciavano.

"Cazzo..."disse Boyce andando a 4 zampe sull'erba accanto ad un rottame in fiamme,poi si

appoggiò ad un tronco.

Dalla parte opposta del laghetto si udirono delle esplosioni e lui si voltò di scatto.

Boyce caricò la pistola,poi vide un aereo in fiamme cadere nel bosco ed esplodere.

Udì delle voci e si voltò alla sua sinistra,ma dall'altra parte del laghetto qualcuno iniziò a sparare

con le mitragliatrici così lui iniziò a strisciare a 4 zampe,poi corse via.

Nella foresta c'erano vari frammenti di aereo incendiati.

Boyce camminò in una zona con delle piante che gli arrivavano al petto e del fumo.

Su un albero c'era un corpo conficcato.

"Murphy?"disse Boyce che trovò un altro paracadute tra la vegetazione e poi un altro con un soldato

a terra.

Boyce raccolse il fucile dell'uomo "Murphy?"

Il ragazzo nero camminò e vide il sergente alzarsi.

Aveva un taglio sulla tempia sinistra.

Si udirono delle voci in tedesco.

"Sergente..."disse Boyce.

I nazisti che lo avevano accerchiato risero,mentre l'altro indietreggiava.

Boyce si accucciò a terra.

"Ehi,crucchi...avete una sigaretta?"disse il sergente e i tedeschi risero "Mi prendete per il culo?

Neanche una?"

Il sergente rise.

Boyce stava per muoversi,ma Ford lo afferrò alle spalle e gli tappò la bocca con la mano sinistra.

"Shh..."disse Ford "Sono troppi.

Non lo possiamo salvare e lui lo sa bene."

I tedeschi puntarono le armi.

"Che sfortuna,maledetta..."disse il sergente ridendo e i tedeschi lo fucilarono,poi andarono via.

Boyce provò a muoversi.

"Shhh...zitto."disse Ford afferrandolo "È finita."

"Lo hai lasciato morire..."disse Boyce.

"Era già morto prima di atterrare e lo sapeva."disse Ford.

"Che stai dicendo,potevamo..."disse Boyce.

"Fare un cazzo."disse Ford "Erano in 10 e ho visto come tieni quel fucile.

Il sergente non era la missione.

Dobbiamo abbattere la torre entro le 6.00.

Andiamo."

Ford corse via seguito dall'altro.

Sui rami degli alberi c'erano conficcati e appesi vari corpi e oltre c'era un fumo con dietro una luce

rossa,segno che c'era un incendio.

I 2 si guardarono intorno e si fermarono.

"Un altro chilometro a nord e siamo al punto di raduno."disse Ford guardando la bussola.

"Solo se gli altri ce l'hanno fatta."disse Boyce "Tu hai visto qualcuno?"

"No,solo te."disse Ford.

"E il sergente Rensin."disse Boyce,mentre l'altro andava avanti.

"Continua a preoccuparti dei morti e sarai il prossimo."disse Ford.

"Caporale,avevo degli amici su quell'aereo."disse Boyce.

Ford si fermò e lo guardò "Si...gli amici muoiono."

"Caporale..."disse Boyce.

Ford si mise su un ginocchio e puntò il fucile,così anche l'altro si abbassò e puntò l'arma.

Un ramo di un cespuglio si mosse.

"Lampo..."disse una voce.

"Tuono."disse Ford.

Alcuni soldati uscirono da dietro la vegetazione.

"Benvenuti in Francia."disse Tibbet.

"Ciao,gente."disse il secondo.

"Shhhh..."disse Ford.

"Scusate..."disse il secondo "Credevo fossimo solo noi 3."

"Hmh...lui lo temeva."disse Tibbet "Mi sarei ucciso se avessi dovuto sorbirti un altro minuto."

"Tibbet,come va con gli esplosivi?"disse Ford.

"Tutto bene."disse Tibbet mostrando una sacca.

"Ottimo."disse Ford.

"Ti prego dimmi che non c'è solo Boyce con te."disse Tibbet.

Il terzo prese una grossa macchina fotografica "Oh,scusate."

"Ce l'hai ancora?"disse Ford avvicinandosi.

"Scusate...cavolo."disse quello con la macchina fotografica.

"Ehi..."disse Ford che gli toccò la mano.

"Si?"disse l'altro.

"Hai la tua macchina?"disse Ford.

"Si."disse l'altro.

"È sopravvissuta?"disse Ford.

"Già."disse l'altro.

"È di ottima qualità."disse Ford.

"Grazie."disse l'altro.

"Fai le foto ai panorami?"disse Ford.

"Ah,beh...io...credo che vogliano che fotografi l'azione vera,magari qualcosa..."disse il soldato

chiudendo il pugno destro.

"Si..."disse Ford.

"Dalla prima linea."disse l'altro.

"Posso...posso vederla?"disse Ford e l'altro si tolse la cinghia dal collo.

"Oh si..."disse l'altro.

"Può essermi utile."disse Ford.

"Si,caporale."disse l'altro "Devi fare attenzione…

No,è fragile..."

Ford tirò l'oggetto contro un albero fracassandolo.

"È come avere un riflettore intorno al collo."disse Ford andando avanti "Ci farai ammazzare tutti."

"Mi dispiace."disse Boyce camminando.

Il fotografo estrasse una seconda macchina dalla borsa.

"Tracce di Rosenfeld?"disse Boyce.

"Ho visto un altro 2 chilometri ad est."disse il secondo "I crucchi l'hanno spedito all'inferno."

Il gruppo camminò nella vegetazione che gli arrivava alle ginocchia e non c'erano alberi per decine

di metri intorno a loro.

"Merda."disse Tibbet "Al punto di raduno non si radunerà nessuno."

"E dovremmo riderci su,Tibbet?"disse Boyce.

"Ah,fanculo la Francia."disse Tibbet "Scommetto che vorresti tornare in Italia,eh caporale?

Come hai fatto a finire da noi?"

"Non lo so,Tibbet."disse Ford "Tu perché parli tanto?

Alcune domande non hanno risposte."

"Questa la metto nel mio libro,caporale Ford."disse il secondo soldato.

"Il tuo libro?"disse il fotografo.

"Si,lo scrivo da quando siamo partiti."disse l'altro mostrando l'agenda e tirandola all'altro.

"Per questo scarabocchi sempre?"disse Tibbet a braccia incrociate "Cristo,Doson,pensavo che un

bifolco come te non conoscesse abbastanza le lettere per una frase,figuriamoci un libro."

Il fotografo ridiede il libro a Doson.

"Mia madre scrive libri di ricette per la nostra parrocchia."disse Doson "Ho pensato di provare

anche io.

Le cose che la gente normale non conosce.

Dall'addestramento base fino a qui."

"Elettrizzante."disse Tibbet "Venderai milioni di copie."

"Io lo comprerei."disse Boyce e Doson si voltò.

"Grazie amico."disse Doson "Ehi,Chase,stavo pensando che magari potevamo fare squadra.

Ci mettiamo le tue foto,così prendi una parte dei profitti…"

Una mina esplose,provocando una grossa deflagrazione e scagliando a terra tutti.

Boyce si ritrovò a terra e si mise le mani sulle orecchie,poi prese il fucile e vide un altro che si

rialzava.

"BOYCE!"urlò Ford e l'udito dell'altro tornò "VIENI VERSO DI ME!"

"Oh...Doson...dov'è Doson?"disse Boyce.

"Non c'è più nessun Doson!"disse Ford "VIENI DA ME,DRITTO COME SE FOSSI UN

FUNAMBOLO!

INNESTA LA BAIONETTA!

E SONDA IL TERRENO!"

Boyce mise un coltello sulla punta del fucile ed iniziò a conficcare la lama nel suolo avanzando.

"FORZA,DOBBIAMO ANDARE!"urlò Ford.

"Chase,segui i suoi passi."disse Ford e l'altro ubbidì "Forza continuate."

Ford puntò il fucile in ogni direzione,poi vide che Boyce si era piegato in avanti e gli mise la mano

destra sulla spalla "Shhh...ehi,ehi,ehi...in piedi.

Punta l'arma da quella parte."

Tibbet abbassò il fucile "Qualcuno vuole venire qui a prendermi?"

"Usa il tuo fucile."disse Ford accucciato a terra "Colpetti delicati.

Non forti da innescare una mina."

"E chi me lo dice se sono troppo forti?"disse Tibbet.

"Te ne accorgi!"disse Ford "Alla linea degli alberi."

Il gruppo proseguì camminando nella nebbia e nei prati.

Poco dopo Boyce bevve l'acqua di un fiumiciattolo,mentre Ford riempiva una brocca.

Ford aveva un taglio verticale sulla parte sinistra del volto dallo zigomo alla tempia.

"Lui era li."disse Boyce "Poi non c'era più."

"Ma tu ci sei."disse Ford "Devi riprenderti,abbiamo un lavoro da fare."

Ford si allontanò.

Gli altri 2 erano vicino a delle ossa di qualcosa,misti a brandelli di carne spappolati.

"E questo che diavolo è?"disse Tibbet.

"Forse un cane."disse Chase.

"Oh...puzza da morire..."disse Tibbet mettendosi la mano sinistra sul volto.

Chase accese una torcia.

Le ossa dell'animale avevano ancora brandelli di carne rossa attaccati ed erano coperti da una strana

sostanza nera e viscida.

"Cosa c'è li sopra?"disse Chase.

"Sembra un occhio."disse Tibbet e Ford li raggiunse.

"No,non è normale."disse Chase.

"Ehi!"disse Ford afferrando la torcia "Spegni quella luce,cazzo!"

"Cristo,scusa."disse Chase che la spense.

"Maledizione,non importa."disse Ford che osservò la carcassa "Cosa…

Cos'è?"

Ford si chinò.

"Questo non è un cane."disse Tibbet.

"È più simile ad uno sciacallo."disse Chase.

"Uno sciacallo?"disse Tibbet.

"Si,sai...i cani di Satana."disse Chase "Pattugliano l'inferno."

Chase mosse il cranio con la punta del fucile "Ti strappano l'anima dal corpo e la consegnano al

diavolo."

"Come inventi queste stronzate?"disse Tibbet.

"Che vuoi dire?"disse Chase.

"Come ti vengono in mente queste cose?"disse Tibbet.

"La Bibbia."disse Chase.

"La Bibbia?"disse Tibbet "Quanti sciacalli hai visto con gli zoccoli?"

"È quello che sto dicendo...questo non è uno sciacallo qualunque."disse Chase.

Boyce sentì dei rumori e si accucciò puntando l'arma "Ehi!

Ehi!

Shhh..."

Gli altri puntarono le armi e i rumori si intensificarono.

Arrivò una donna con capelli castani,legati in una lunga treccia che indossava un lungo cappotto

nero e aveva una borsa scura di pelle marrone.

Aveva un sacco grigio nella mano sinistra.

Lei lo vide e si prese uno spavento.

"Caporale,che facciamo?"disse l'altro.

"Non deve dire di noi,prendetela."disse Ford.

La donna corse via.

"Presto."disse Ford "Presto!"

Boyce e gli altri corsero.

Il gruppo passò tra costruzioni piramidali di metallo,con la punta piatta e fatte da diversi livelli.

Lei lasciò cadere il sacco ed estrasse un coltello.

Tibbet raccolse il sacco.

Boyce la afferrò,ma lei gli fece un taglio sul braccio sinistro con il coltello,Ford le afferrò il polso

destro e la piegò verso terra,facendole perdere l'arma,poi le puntò addosso il fucile.

"Ehi...tranquilla,tranquilla."disse Ford.

Boyce parlò nella lingua del posto,tenendosi la mano destra sulla ferita.

"Wow...Boyce è l'interprete ufficiale."disse Ford.

Tibbet controllò nella sacca e vide che c'erano dei gioielli e altre cose "La ragazza è un avvoltoio."

"Il tuo villaggio è da quella parte?"disse Ford indicando con l'indice destro e l'altro tradusse.

Lei annuì.

"Ci sono molti tedeschi?"disse lui.

Lei sputò a terra e Tibbet rise.

Ford le porse un coltello con la mano sinistra "Tieni."

Lei lo prese di scatto.

"Boyce,dille di guidarci."disse Ford e l'altro tradusse.

Lei rispose.

"Questa?"disse Tibbet "Tieni."

Lei prese la sacca.

Il gruppo uscì da un bosco vedendo una baracca,una cassa nera,cassetti,libri e pentole a terra.

Poi passarono su una strada di sassi,divisa in 2 da una striscia d'erba e si accucciarono dietro una

roccia.

In lontananza si vedeva un grande edificio di cui era visibile una torre rettangolare,con 2 colonne

sugli spigoli e un tetto a triangolo con la punta piatta,separato dal resto della torre da uno spazio

dove c'erano 2 luci circolari che illuminavano la zona intorno.

Dalla torre partiva un muro connesso ad un'altra torre e in mezzo c'era una torre di metallo che

aveva delle luci rosse.

Il gruppo si mosse passando vicino ad una fattoria.

Nel campo c'era una collinetta di materiale nero,con delle fiamme dentro.

La fattoria aveva una grossa casa a 2 piani con tetto triangolare,una casetta di legno vicina,senza

pareti e con tetto triangolare e un'altra poco distante.

Dietro quella casa ce n'erano altre e alcune erano in parte distrutte dai bombardamenti.

Passando davanti alla pila di oggetti bruciati i soldati videro anche diversi crocifissi.

"Maledetti nazisti."disse Tibbet.

I 2 imboccarono una stradina stretta e la donna indicò davanti a se,parlando.

"Caporale...è qui."disse Boyce.

"Che troveremo dentro?"disse Ford e l'altro tradusse,poi lei rispose.

"Sua zia e un fratello piccolo."disse Boyce.

"Ok..."disse Ford "Scopriremo se dice la verità.

Boyce,resta qui.

Se prova a scappare sparale."

I soldati si mosser restarono sul posto.

Lei si mosse.

"No!"disse Boyce andandole dietro "No!"

Una donna,sentendo dei rumori,aprì una finestra.

Lei parlò con Boyce e gli mise una mano sulla spalla,facendolo scendere in una trincea che era

scavata nel terreno.

La donna che aveva aperto la finestra aveva i capelli legati e una vestaglia bianca.

La ragazza alzò le mani e parlò con essa.

Dopo una breve conversazione la donna iniziò a fischiare dentro un oggetto,malgrado l'altra le

dicesse di non farlo.

3 soldati tedeschi arrivarono sul posto e lei andò a parlarci.

La donna chiuse le finestre.

Uno di loro le tolse il sacco e lo diede ad un altro che controllò all'interno ed estrasse della

selvaggina.

In quel momento arrivò un altro nazista che aveva il berretto da comandante e un lungo cappotto di

pelle nera sull'uniforme.

L'uomo urlò e gli altri si misero in riga,poi si fece dare il sacco e lo diede alla donna,poi le fece

cenno di andare via e lei lo fece.

I soldati se ne andarono.

Boyce aveva osservato la scena e si mosse nella trincea che aveva le pareti laterali fatte da tegole

rettangolari di legno,con colonne rettangolari di legno.

Il pavimento era fatto da tegole di legno.

Arrivò alla fine della trincea e trovò una scaletta ed uscì camminando vicino al muro di pietra di un

edificio,poi lo voltò e Ford gli puntò addosso il fucile,poi lo abbassò e lui si avvicinò.

"Boyce..."disse Ford che era accucciato tra una panchina e una pianta con gli altri 2.

"La ragazza ha spifferato?"disse Tibbet.

"No...credo che detesti i tedeschi quanto noi."disse Boyce.

"Perché sono maiali."disse lei che era dietro di loro "Dovevo assicurarmi che voi non lo foste.

Di qua."

Tibbet rise mentre gli altri la seguirono"Oh,beh...ma è magnifico.

Andiamo alla torre Eiffelle e tutte quelle stronzate.

Il gruppo entrò in una casa e arrivò in una stanza dove a sinistra c'era un camino di pietra,con una

tovaglietta sulla parte superiore,con sopra dei vasi e a destra c'era una scaffalatura di legno con

ceste,piatti e brocche.

Ford chiuse la porta.

Il gruppo salì le scale di legno.

La parete aveva la parte bassa di legno e la parte alta bianca,ma piena di macchie nere.

Salendo le scale sentirono tossire e si fermarono sentendo dei rantoli.

"Mio Dio,ma che diavolo è?"disse Tibbet.

"Mia zia...è malata."disse lei e gli altri proseguirono.

Tibbet guardò la porta socchiusa in fondo al corridoio con sospetto sentendo i rantoli,poi si voltò e

vide un bambino che gli puntava addosso un fucile giocattolo.

"DIO!..."urlò Tibbet che andò contro la parete e ruppe un quadro con l'elmetto.

Il bambino aveva i capelli corti,maglietta grigia,camicia bianca,pantaloni neri.

"Fa silenzio."disse lei.

"Io?"disse lui "Allora di al ragazzino di essere meno inquietante."

La ragazza allontanò il ragazzino andando nell'ultima parte del corridoio che aveva una scala che

andava in soffitta.

"Lei sarà un problema?"disse il soldato.

"No,è molto malata."disse la ragazza.

Ford indicò la soffitta con la testa e gli altri lo seguirono,poi tirò una catenella di una lampada

attaccata al soffitto e la accese.

La lampada aveva un involucro a cono.

Nella soffitta c'erano 2 colonne di legno rettangolari verticali e una orizzontale su di esse.

La soffitta aveva la parte centrale libera,mentre ai lati c'erano mobili di ogni tipo accatastati,sedie e

poltrone.

Ford si avvicinò a delle tende azzurre,con dei disegni d'oro e vide una jeep nazista in strada.

"È pieno zeppo di crucchi la fuori."disse Tibbet "Ho contato 2 mitragliatrici.

E anche le mura sono ben fortificati."

"Posate le armi,tutti gli esplosivi e i timer sul tavolo."disse Ford toccando un tavolo di legno con il

taglio della mano sinistra e tutti ubbidirono e si tolsero gli elmetti "Serve una conta."

"Signora,è mai entrata in quell'area?"disse Ford.

"No,i veicoli vanno e vengono...ma ci sparano se ci avviciniamo."disse lei.

"Dobbiamo infiltrarci tra una pattuglia e l'altra."disse Ford togliendosi lo zaino di dosso.

Il fotografo si sedette.

"E sperare che non ci aspetti un plotone di esecuzione dietro quelle mura."disse Tibbet.

Il fotografo prese una bambola.

"Ci serve il tempo per piazzare gli esplosivi sulla torre."disse Ford "Tibbet,da una buona posizione

puoi coprire me e Chase se ci vedono arrampicarci?"

Il fotografo li guardò.

"Aspetta...cosa?"disse Chase.

"Potrei farvi guadagnare tempo,ma quando inizierò a sparare spunteranno da tutte le porte,non è

possibile."disse Tibbet.

"E se io..."disse Boyce.

"Non credo di essere la scelta migliore..."disse Chase e Tibbet lo indicò con la mano sinistra.

"Potrei andare io."disse Chase.

Tutti udirono il rumore di una porta che veniva sfondata e delle urla,poi Boyce scostò le finestre

vedendo che i soldati tedeschi stavano portando via un uomo e una donna che urlavano e si

dimenavano.

I soldati lasciarono la donna,mentre l'uomo venne trattenuto.

Ford prese il fucile e si avvicinò alla finestra.

"Cosa gli vogliono fare?"disse Boyce.

"Quello che hanno già fatto a molti."disse lei "Ai miei genitori."

L'uomo con il cappotto di pelle lungo puntò la pistola contro l'uomo e la moglie urlò,così lui le

sparò in testa.

"Oh merda..."disse Boyce.

"Cristo Santo..."disse Chase.

"Non potete restare."disse la ragazza "Di notte pattugliano,ispezionano le case,fanno quello che

vogliono."

L'uomo venne trascinato sulla jeep.

"Dobbiamo restare fino al crollo della torre."disse Ford "Fra meno di 4 ore."

"Sta tranquilla tesoro."disse Tibbet che si voltò e si trovò il bambino dietro e si spaventò "Oh!...

Cristo..."

Il bambino aveva una palla da baseball e un guantone.

"Dobbiamo mettere una campanella su questo mostro..."disse Tibbet indietreggiando.

La donna provò a mandarlo via,ma senza riuscirci.

"Ci sono tanti soldati li fuori e alla fine siamo 4...quindi...magari aspettiamo un po'."disse

Chase"Vediamo se arrivano i nostri."

"Finalmente ti sei svegliato bel visetto!"disse Tibbet.

"Grazie."disse lui.

"Caporale,non ha senso!"disse Tibbet.

Ford era seduto e aveva una matita in bocca.

"Voler andare a suicidarsi per una torre!?"disse Tibbet.

"L'ha detto il sergente."disse Boyce "Gli aviatori non potranno dare supporto alle spiagge finché

non abbattiamo la torre."

"Oh mio Dio,ma ti sei sentito?"disse Tibbet e Chase si mise la mano destra sul volto.

"Giusto?"disse Boyce.

"All'improvviso parli come un vero soldato,Boyce."disse Tibbet "Tu cosa sei disposto a dare per

annientare quei crucchi?"

"Tutto ciò che devo."disse Boyce.

"Tutto ciò che devi?"disse Tibbet "E cosa sarebbe esattamente?

Dimmi un po'?!"

"Arriva al punto,Tibbet."disse Boyce.

"Il punto è che non riesci ad uccidere un topo."disse Tibbet "Mi sbaglio?

Caporale,senti che storia:dentro la caserma del campo troviamo un topo,che caga dappertutto e il

sergente ordina a qualcuno di ucciderlo,allora il nostro Boyce si mette quel coso nello stivale e lo

lascia libero in un campo.

Ma il topo torna la notte seguente.

E caga sul cuscino del sergente!...che ci ordina di correre su e giù tutta la mattina."

Tibbet si avvicinò a Boyce "Non sei portato,Boyce.

E anche se lo fossi ci sono 10 crucchi per ognuno di noi."

Tibbet si voltò.

"TIBBET!"urlò Ford "ORA BASTA!"

Tibbet si fermò.

"Va a vedere se c'è qualcuno al punto di raduno e porta Chase con te."disse Ford.

"MALEDIZIONE!"urlò Tibbet.

"Chase,vai."disse Ford "Tornate qui alle 3.00."

Il bambino andò a parlare a Tibbet.

"Cosa?"disse Tibbet e il bambino continuò a parlare "Cosa?"

Il bambino mostrò la palla e il guanto.

"Sento solo interferenze,non capisco quello che dici!"disse Tibbet.

"Ehi,ehi..."disse la donna mettendo le mani sulle spalle del bambino "Ha chiesto se giochi con lui.

Per lui tutti gli americani giocano a baseball."

"Si,beh non questo qua."disse Tibbet che prese lo zaino il fucile e l'elmetto "Digli di trovare un

biliardo,5 dollari e possiamo parlarne.

CHASE MUOVITI!"

Tibbet scese le scale.

Chase gli corse dietro.

"Signora...grazie."disse Ford che guardava delle carte,poi si alzò,dopo che lei era scesa al piano di

sotto "Tu va di sotto e controlla che fili tutto liscio."

"D'accordo,ma Tibbet e Chase probabilmente..."disse Boyce.

"Boyce...vai!"disse Ford e l'altro ubbidì.

Boyce scese le scale e sentì tossire dalla stanza in fondo al corridoio,poi sentì dei versi

mostruosi,così si avvicinò lentamente e guardò dallo spiraglio lasciato dalla porta,vedendo un

grosso comodino con sopra lampade,foto e uno specchio,poi aprì lentamente la porta.

Sentendo un tonfo si voltò verso il corridoio e non vide nessuno,poi guardò di nuovo verso la stanza

vedendo il volto della donna nella stanza.

La parte superiore della testa era piena di bozzi scuri,simili a tumori,era senza capelli,tranne dei

ciuffi sulla parte posteriore.

Le guance avevano bozzi più piccoli.

Boyce si allontanò di scatto.

La donna si allontanò.

Indossava una lunga vestaglia bianca.

La ragazza gli era arrivata alle spalle.

Indossava una giacca rossa,senza maniche,un lungo vestito marrone con punti rossi e stivali neri.

"Te l'avevo detto che mia zia è molto malata."disse la donna.

Lui si allontanò e lei chiuse la porta.

"Cosa le è successo?"disse lui.

Lei si avvicinò "Non lo so.

Chiedilo ai tedeschi.

Non ha più parlato da quando sono andata a prenderla alla chiesa."

Lei gli guardò il taglio sul bicipite sinistro "Ti pulisco la ferita.

Vieni."

I 2 andarono via.

Tibbet e l'altro corsero in strada e si nascosero dietro un edificio,mentre dei soldati tedeschi

passavano in un'altra strada con delle torce.

"Andiamo."disse Tibbe corsero via.

Boyce era seduto al tavolo in cucina,si era tolto la giacca marrone e aveva il braccio sinistro

scoperto.

Sul tavolo c'era un piatto con dentro dell'acqua insanguinata e la ragazza strizzò un panno,poi

continuò a pulirgli il braccio,poi lo fasciò.

Lui indossava una maglietta verde.

"Mi è piaciuta la storia di quel topo."disse lei.

"Parli bene la mia lingua."disse Boyce.

"Ho frequentato un'università a Londra...per fare la veterinaria."disse la donna,mentre il bambino

andava a sedersi dalla parte opposta del tavolo di legno su cui erano messi alcuni bicchieri e un

barattolo.

Lei prese la bottiglia di disinfettante e il piatto,mentre Boyce si metteva la giacca "Poi,con la

guerra...è cambiato tutto.

Lui è Paul."

La donna portò via il piatto e la bottiglia.

"E io Chloe."disse lei.

Boyce sorrise.

"Io sono Eddie."disse lui.

Il bambino mostro la palla,Boyce aprì la mano sinistra,il bambino spostò il guanto e fece rotolare la

palla sulla tavola verso di lui che la prese in mano e la annusò,poi parlò in francese e ridiede la palla

indietro.

"Mia nonna era di Haiti."disse Boyce "Me l'ha insegnato lei.

Viveva negli Stati Uniti,abitava il Louisiana."

"Io non conosco la Louisiana."disse lei sedendosi.

"È...è calda."disse lui "È calda."

"E...li non avete la guerra?"disse lei.

"Non così."disse lui.

"Prima hai detto che i tedeschi hanno preso i vostri genitori."disse Boyce.

"Prima nostro padre."disse lei piangendo "Settimane dopo sono tornati per mia madre.

Il dottore tedesco è convinto che il catrame nel terreno abbia qualche potere...lo chiama "la sua

scienza".

Ma...è solo una scusa per ucciderci."

I 2 sentirono il suono di un'auto dei tedeschi e si alzarono.

Ford spostò le tende e vide l'uomo con il cappotto di pelle nero scendere dalla jeep con 4 soldati e

andare verso la loro casa.

L'uomo bussò alla porta.

Il bambino si nascose in soffitta,mentre Ford e Boyce si accucciarono sul pavimento e guardarono

attraverso gli spazi tra le tegole.

Lei andò ad aprire.

L'uomo le chiese di entrare e lei si spostò.

Lui entrò e lei chiuse la porta.

L'uomo si tolse il berretto.

Aveva i capelli neri,con la riga sulla parte destra della testa.

Lei andò in salotto.

L'uomo si tolse il cappotto ed iniziò a parlare in francese,poi si avvicinò,si voltò e lei gli slacciò una

fascia che era connessa ad una medaglia.

Chloe guardò in alto e lui si voltò vedendola,guardò in alto e parlò.

"Niente."disse lei e lui guardò in alto,poi si guardò intorno e parlò.

I 2 soldati continuarono ad osservare.

Il nazista le accarezzò i capelli,poi le andò alle spalle e le tolse la giacca,ma lei si allontanò.

L'uomo fece entrare gli altri soldati e parlò ancora,poi sorrise.

La palla da baseball del bambino cadde a terra e tutti la sentirono.

L'uomo diede ordine di controllare,lei tentò di correre di sopra,ma un soldato la afferrò per i capelli

e la spostò dalle scale.

Il capo del gruppo si alzò.

I soldati salirono al piano di sopra e videro il bambino in cima alle scale della soffitta,poi si

avvicinarono.

Il bambino fece rotolare la palla dalle scale e il soldato la raccolse.

Boyce e l'altro erano pronti con i mitra.

Il soldato sputò sulla palla e la tirò al bambino,rise e andò via,poi parlò con l'altro.

Il capo del gruppo parlò alla donna,poi si alzò e le andò vicino e parlò ancora,poi le mise l'orecchio

sinistro vicino alla bocca e lo indicò con l'indice sinistro.

Lei gli disse di restare nella sua lingua.

Lui sorrise e gli altri andarono via.

L'uomo si tolse l'uniforme.

Boyce stava per alzarsi,ma l'altro lo fermò.

Il soldato le si avvicinò e le accarezzò il collo e provò a baciarla,ma lei voltò la testa,così lui le

afferrò la testa con le mani e poi la mise seduta sul tavolo.

Boyce si alzò e l'altro provò ad afferrarlo,ma senza successo,così lui prese il fucile.

Il tedesco iniziò a baciarle il collo,poi si mise in ginocchio,le alzò la gonna,le sfilò le mutande e le

allargò le gambe,poi iniziò a baciarle,ma Boyce gli puntò il fucile alla nuca e Ford lo raggiunse.

"Alzati pezzo di merda."disse Boyce e l'altro ubbidì "Stai bene?"

Lei andò via.

"Ora sta bene."disse il tedesco voltandosi "Ma nessuno starà bene ancora a lungo."

Ford gli sferrò un destro al volto,poi lo spinse contro una parete,poi andò a perquisirlo.

"Non preoccuparti per noi...mi sento più sicuro nei miei panni che nei tuoi."disse Ford.

Il tedesco mandò un bacio alla donna.

Ford estrasse un accendino d'oro dalla sua tasca e vide se funzionava "Ma che carino.

È un premio per aver raggiunto l'obbiettivo delle esecuzioni."

"Ho fatto il mio dovere."disse l'uomo.

Ford si girò verso Boyce che puntava il fucile,sorrise,si voltò e diede una testata all'uomo facendolo

svenire "Ho bisogno di un sacco."

La donna andò in un'altra stanza.

"Boice..."disse Ford prendendo una lampada "Hai messo a rischiò la missione."

"Ma non potevamo lasciarlo..."disse Boyce.

"Sta zitto!"disse Ford "Qualcosa mi dice che non è la prima volta che succede.

Va a prendere Tibbet e Chase."

Lui strappò il filo "Dobbiamo andare alla torre ora."

Boyce uscì e si nascose sotto un'arcata,dietro una colonna di pietra,in attesa che la jeep militare

passasse,poi arrivò ad una piazza con un barile con dentro del fuoco,poi corse e andò nel

bosco,camminando lentamente e arrivando ad un muro di pietra,con colonne rettangolari di pietra

fuse con esso.

Dietro c'era una torretta con in cima una costruzione rettangolare,con il tetto appuntito.

Sulla costruzione c'era una luce circolare che illuminava la zona.

Boyce si nascose dietro un albero,poi si avvicinò al muro,passò su un dosso con molte piante sul

lato sinistro,dove c'era la discesa e oltre c'erano dei lampioni e una strada.

Poco oltre c'era il muro che aveva una porta rettangolare con la parte superiore circolare e c'erano 2

luci circolari sopra.

Si udì una voce all'alto parlante e la porta rettangolare si aprì in 2.

Dalla porta uscì un trattore che trasportava un piano rettangolare su ruote pieno di

cadaveri,accompagnato da dei soldati.

Sulla porta c'era un uomo in camice bianco e oltre la porta c'era un tunnel con luci gialle e altri

soldati.

I militari si avvicinarono al piano rettangolare e Boyce vide che i corpi erano tutti rinsecchiti e in

posizione fetale.

Indossavano un camice bianco e uno di loro iniziò ad ansimare.

L'essere venne tirato giù dal mezzo e condotto ai lati della recinzione dove fu lasciato a terra.

Un secondo corpo,coperto di pustole e ansimante,venne portato ai lati della strada e posto sotto

un'entrata rettangolare scavata nella terra.

L'uomo in camice si avvicinò.

Aveva i capelli biondi,con la riga in mezzo,camice bianco,giacca nera,cravatta scura,camicia

bianca,pantaloni neri e scarpe nere.

Uno dei soldati che erano entrati nella casa gettò una sigaretta sui corpi,guardò il dottore e poi fece

un gesto con la mano.

2 soldati si avvicinarono con i lanciafiamme e arrostirono le creature.

Boyce andò via mentre i 2 continuavano a dare fuoco ai corpi.

Il nero passò nel bosco e vide un camion che stava venendo verso di lui così corse via e si gettò a

terra.

Il mezzo aveva una tenda nera sulla parte posteriore.

Il camion passò sulla stradina.

Voltandosi Boyce vide che c'era un cane.

"OH CAZZO!..."disse Boyce che scappò e si attaccò al camion,saltandoci dentro e finendo su una

pila di corpi,poi guardò dalle tende e vide che il mezzo aveva oltrepassato una recinzione.

Il mezzo frenò e Boyce cadde sui corpi "Cazzo..."

Boice guardò dalle tende e vide che il mezzo aveva oltrepassato un cancello e stava entrando nelle

porte corazzate.

Le porte si chiusero e il mezzo si fermò.

Boyce si distese tra i corpi e se ne mise uno sopra.

Il mezzo era dentro un tunnel con il soffitto curvo,con le pareti di mattoni.

Ai lati c'erano vari cassonetti di metallo,casse e porte di metallo.

Un soldato scese dal mezzo e un altro andò ad abbassare la sbarra sul retro.

I 2 estrassero un corpo e lo portarono via.

Boyce si mosse,prese il fucile e si accucciò ai lati del mezzo,poi ci si mise sotto e alla fine si spostò

sentendo che il motore si era acceso,salì su una pedana di cemento e aprì una porta di

metallo,chiudendola dietro di se.

Il militare iniziò a camminare nei corridoi fatti di cemento,con diversi pannelli e tubi verticali su di

essi,poi arrivò all'entrata di un tunnel di mattoni,con la parte superiore curva con delle luci bianche

e si nascose dietro un angolo sentendo delle voci.

Un soldato passò nel tunnel e prese una curva.

Entrando nella galleria Boyce vide che c'erano dei tunnel perpendicolari a distanze regolari.

Sentendo un rumore si poggiò al muro e si affacciò vedendo un corridoio pieno di porte scure,con

davanti un cancello con delle sbarre orizzontali e un crocifisso

davanti.

Sul soffitto del corridoio c'erano delle lampade e in fondo un altro cancello.

In quel momento udì urla terribili.

Una delle porte nere venne aperta.

Le porte avevano 3 rettangoli incisi sulla superficie.

Dei soldati portarono fuori dalla stanza un letto d'ospedale rettangolare,su ruote,con sopra un corpo

coperto da un telo bianco.

Boyce proseguì e sentì altre voci.

La parte finale del tunnel era scavata nella roccia,con arcate di metallo che arrivavano fino a terra e

dei fili connessi alle luci.

Il militare girò una curva e sentì una voce agli altoparlanti poi proseguì e si spaventò per una radice

che pendeva dal soffitto.

"Ma che ca..."disse lui spostando la radice e proseguendo.

Arrivò in una zona che aveva le pareti di mattoni,2 aperture rettangolari nella parete,una

scrivania,una sedia e una porta di sbarre a sinistra.

Oltre la porta c'era una grande stanza con delle colonne rettangolari e delle casse,ma per buona

parte era vuota.

In fondo c'era un altare,con oltre delle candele e un crocifisso all'interno di un'arcata scavata nel

muro e accanto c'erano delle scale con una luce che proveniva da esse.

Boyce sentì un verso bestiale alle sue spalle e si voltò vedendo che alla fine del corridoio c'era una

parete bianca,divisa in 2 parti con una placca rettangolare di metallo per ogni parte,con al centro un

vetro circolare.

Alla destra della parete c'era una porta di legno con 2 vetrate rettangolari,una sopra e una sotto.

Il pavimento era fatto da mattonelle bianche di pietra,sul soffitto c'erano 2 luci e una sopra la porta.

I versi proseguirono,come anche le voci bisbiglianti.

Boyce si avvicinò,ma poi si bloccò sentendo dei botti e dei lamenti.

Il militare si avvicinò al vetro circolare e vide che dentro c'era un uomo che si dimenava e sbatteva

sulle pareti.

L'uomo indossava una maglietta grigia,senza maniche,macchiata di sangue e aveva la parte sinistra

della testa piena di sangue.

Boyce sentì un rumore e vide una spaccatura nel muro che conduceva ad un altro corridoio così

entrò nel buco e vide che all'interno c'era una spaccatura in cui nascondersi.

Il dottore e un soldato uscirono dalla porta di legno.

Il dottore non aveva il camice addosso e aveva un blocco di carta con una penna.

Il soldato batté il manganello sulla parte centrale della parete e il dottore guardò dal buco,poi parlò

con il soldato che colpì la parete ancora urlando.

Le urla si udirono ancora,poi si sentì qualcosa che dilaniava delle carni,insieme ad urla di agonia.

I 2 se ne andarono via.

Boyce estrasse la pistola e si avvicinò al buco sentendo strani versi all'interno.

Guardando vide che l'uomo non c'era più,poi davanti al buco circolare apparve un occhio sinistro

che era bianco dentro,pieno di bozzi,con i bordi delle palpebre insanguinate e il volto era

lucido,coperto da una sostanza.

C'erano anche dei buchi sul naso e sulla tempia.

L'essere grugnì facendolo allontanare e batté sulle pareti.

In un'altra stanza c'erano dei soldati di cui alcuni seduti ad un lungo tavolo e con delle cuffie sulle

orecchie.

Sopra il tavolo c'era un lungo scaffale verde scuro con sopra delle radio.

Ai lati del tavolo c'erano 2 colonne rettangolari fatte di mattonelle chiare e sbiadite.

Uno dei soldati venne chiamato.

Boyce camminò in un corridoio con la pistola nella mano destra e il fucile sulla schiena.

Arrivò ad una porta dove c'era una vetrata rettangolare verticale e vide la stanza delle radio.

I soldati non avevano l'elmetto tedesco,ma un berretto.

Lui si spostò rapidamente vedendo un soldato che passava davanti al vetro.

Il soldato salì una scala di metallo con delle placche circolari intorno che conduceva alla torretta.

Alcuni soldati tedeschi erano arrivati nel paese e c'erano anche altre macchine.

Tra una casa e l'altra c'era uno spazio con un muro semi distrutto e una porta di legno.

I soldati passarono e la porta di legno venne aperta da Tibbet e Chase la chiuse nascondendosi

dietro una colonna.

La jeep dei soldati arrivò davanti ad una casa.

Boyce aveva una torcia nella mano sinistra ed aprì una porta entrando in un laboratorio.

La stanza aveva un buco circolare al centro con intorno una ringhiera di ferro circondata da luci.

C'erano anche diverse aste cilindriche intorno da cui pendevano dei sacchi di gomma marrone,con

una zona nera intorno alla chiusura lampo.

C'erano dei tubi che partivano dai sacchi.

Nella stanza c'erano dei tavolinetti con strumenti chirurgici,delle aste oblique con boccette d'acqua

attaccate sopra con un filo che partiva dalla parte inferiore.

Boyce illuminò una serie di camici attaccati ad una parete,poi vide un grosso contenitore cilindrico

di vetro con dentro del liquido rosso e un lungo ago di metallo che arrivava fino al liquido.

Il contenitore era dentro una placca di metallo circolare alla base posta su una placca rettangolare da

cui usciva anche un secondo cilindro.

Boyce guardò dentro il buco circolare e vide una seconda placca circolare a metà e sotto c'era una

sostanza nera che ogni tanto emetteva delle bolle e gorgogliava.

Il militare sentì il rumore di un liquido che veniva mosso dentro una delle sacche marroni.

I tubi neri scendevano verso dei contenitori di metallo rettangolari,con la parte superiore verso

l'esterno,mentre ce n'erano 2 di plastica con dentro del sangue che andavano verso il basso e si

connettevano ai contenitori cilindrici.

Boyce illuminò l'interno dei contenitori e vide che c'era del liquido nero,così allungò la mano per

prenderlo,ma l'essere nel sacco si mosse bruscamente così lui indietreggiò.

Boyce vide una mano che spingeva verso l'esterno da dentro il sacco e udì dei lamenti,poi afferrò

l'etichetta a fine sacco con la mano destra e con la sinistra afferrò la chiusura lampo,aprendola.

Il liquido nero iniziò a colare giù dal sacco e lui si allontanò.

La figura iniziò a muoversi e mise fuori la testa che aveva lunghi capelli neri,una fascia nera sulle

guance e un respiratore bianco,connesso a dei tubi sottili.

La pelle era molto pallida.

L'essere si tolse la mascherina per respirare.

Sentendo dei rumori lui corse via ed entrò in un corridoio in discesa con le pareti fatte da mattonelle

quadrate e lucide sulle pareti,poi andò a destra e si mise dietro delle vetrate collocate a metà del

muro,divise da delle parti di metallo.

Vide un uomo vestito da dottore che trasportava un carrello di metallo con dentro uno dei cilindri

con la sostanza rossa dentro.

Nella stanza c'erano anche diversi tavoli di metallo e dei tubi intricati in lontananza.

Sentendo un rumore si voltò e guardò una zona dove c'era un tavolino con dei vassoio di metallo

con dentro delle siringhe con un liquido arancione.

Oltre c'erano delle bottiglie di vetro con dentro lo stesso liquido,una cassa di metallo

rettangolare,una bottiglia di vetro con dentro dell'acqua e una lampada,con accanto dei contenitori

circolari con dentro delle pellicole.

Dietro il tavolo e alla sua destra c'erano le vetrate,ma i vetri non erano trasparenti e le pareti

avevano le mattonelle quadrate lucide verdi.

Accanto alla scrivania c'erano 2 placche di metallo verticali con una orizzontale in cima con delle

sacche di plastica appese,con dentro lo stesso liquido.

Boyce prese una delle siringhe di metallo e la guardò,poi sentì una voce femminile che parlava

francese e si accucciò,poi mise la siringa in tasca.

Seguendo la voce entrò in un'altra stanza con le pareti composte dalle mattonelle chiare quadrate.

Boyce vide che su un tavolo di metallo c'era una tendina bianca attaccata,mediante ganci di metallo

ad un'asta di metallo orizzontale connessa a 2 verticali.

Spostando la tenda vide che c'era una bottiglia di vetro,messa a testa in giù,con un filo collegato

sulla cima e delle fasce nere connesse ad un'altra asta di metallo.

Accanto c'era la testa di una donna che era stata troncata alla base del collo,con una spina dorsale

che fuoriusciva da esso e a cui erano attaccati pezzi di carne.

La pelle della testa e del collo erano bianchi,i capelli neri e lunghi,le palpebre e le orbite scure,le

labbra erano nere.

La testa era poggiata su 2 placche di metallo a forma di "U"connesse ad un'asta verticale e dopo

essa c'erano altre 2 aste che arrivavano all'altezza dello zigomo.

Sotto la testa passavano 2 fili connessi a dei ganci che erano attaccati all'asta di metallo orizzontale

a cui era connessa anche la tenda.

"Merda..."disse Boyce indietreggiando.

La testa parlò guardandolo.

Boyce si allontanò terrorizzato,mentre la testa parlava da sola,poi Boyce udì dei lamenti ed illuminò

un soldato che era legato su un letto di gomma nera.

Il soldato aveva una ferita sulla fronte,le braccia e le spalle erano coperte,il corpo era dentro un

sacco marrone,con un tubo nero attaccato al petto,la bocca dell'uomo coperta da una mascherina

per respirare connessa alla testa dalle cinghie e ad un tubo nero sulla parte frontale.

Il corpo era legato al letto da diverse cinghie nere.

Il punto in cui il tubo era connesso al petto aveva una placca gialla circolare,cucita con la pelle.

Oltre il lettino c'era un mobile con la parte bassa bianca,rettangolare,con ruote,3 cassetti sopra la

base da cui partivano 4 aste connesse ad un piano rettangolare.

Accanto c'era un macchinario composto da molti tubi.

Dietro il lettino c'era una bacinella che era poggiata su 4 aste bianche connesse tra loro da una

placca circolare bianca.

"Murphy..."disse Boyce che andò a slegarlo subito.

Le luci vennero accese e Boyce vide un altro corpo che era su un letto di metallo messo quasi in

verticale e semi nudo.

Il corpo era pallido,con un buco sulla parte destra del collo.

L'uomo aveva i capelli rasati e le labbra nere.

"Shh..."disse Boyce "Silenzio."

Il soldato si nascose dietro al suo lettino e il dottore arrivò nella stanza,con un grembiule di pelle

marrone sulla pancia,prese una siringa e la iniettò all'uomo al centro del petto,poi la posò e il corpo

iniziò a muoversi.

Accanto all'uomo c'erano 2 bottiglie di liquido arancione,legate ad un'asta verticale.

Il cadavere legato al tavolo iniziò ad avere le convulsioni.

I soldati presero il lettino,aprirono una porticina rettangolare nera che dava su un buco circolare con

luce verde ed inserirono il lettino all'interno,poi chiusero la porticina che era una delle 6 disposte su

2 file sulla parete e separate da una colonna verticale.

Il dottore andò via e Boyce tolse la maschera dalla bocca di Murphy.

"Dobbiamo andarcene subito da qui."disse Murphy,mentre l'altro gli slegava le gambe,poi si accorse

del tubo.

"No,non farlo..."disse Murphy.

Boyce afferrò il tubo con la mano destra e tappò la bocca dell'altro con la sinistra "Shh...zitto!

Ascoltami...devi staccarlo...ti farà male...scusa.

Ecco ci siamo..."

Boyce staccò il tubo che aveva la placca cucita e un lungo ago inserito nelle carni dell'uomo.

Poco dopo Boyce uscì dalla stanza con l'altro che gli aveva messo il braccio destro intorno alle

spalle.

Murphy indossava una maglietta grigia senza maniche e pantaloni scuri.

I 2 passarono in un corridoio con le porte ai lati,poi arrivarono alla scrivania che era vicina ai buchi

sulle pareti,ma si voltarono sentendo delle voci.

"E adesso che facciamo?"disse Murphy.

Boice guardò a terra e vide un fossato nelle mattonelle con dentro dell'acqua che finiva in un buco

sulla parte inferiore delle pareti e che era chiuso da delle spranghe di ferro.

"Si,di qua..."disse Boyce che lo fece sedere e gli diede la pistola"Tu coprimi."

Boyce si mise a terra, cominciò a tirare calci contro la grata e la sfondò,poi ci fece entrare Murphy.

"Veloce!"disse Boyce che si infilò nel buco e chiuse la grata.

I 2 si trovarono all'interno di gallerie buie e Boyce accese la torcia.

Le gallerie erano di mattoni con il soffitto circolare,con acqua che arrivava alle ginocchia.

"Andiamo."disse Boyce che lo aiutò a camminare nelle gallerie,poi arrivarono ad un cancello di

ferro,con un lucchetto.

Boyce ruppe il lucchetto con il calcio del fucil uscirono trovandosi tra la vegetazione.

"Andiamo."disse Boyce che aiutò l'altro.

Tibbet guardava da una finestra con il bambino vicino "È fuori da troppo."

Chase era seduto su una sedia e controllava il nazista svenuto che aveva un sacco in testa "10 dollari

che Boyce si è fatto prendere."

Tibbet si spostò,seguito dal bambino e si sedettero insieme su una cassa.

Il bambino indossò l'elmetto.

"Non ce l'hai un cane con cui giocare ogni tanto?"disse Tibbet.

Chase si mise in ginocchio e scattò una foto ai 2.

"Cristo,Chase basta con queste foto."disse Tibbet.

Chase scattò una foto al nazista,che mosse la testa di scatto e lo spaventò facendolo cadere a terra.

Tibbet rise e Ford arrivò nella soffitta.

Il nazista era legato alla colonna di legno,con le mani dietro la schiena.

"Niente."disse Tibbet alzandosi.

La donna arrivò in soffitta.

"L'avevo mandato da voi."disse Ford.

"È colpa mia se Boyce non è mai arrivato?"disse Tibbet "Hai detto di aspettare al ponte,ho

aspettato.

Già è un miracolo che non sia riuscito a far uccidere lui."

Boyce e l'altro arrivarono nella casa.

"FORD!"urlò Boyce "AIUTO!"

Boyce posò Murphy sul tavolo.

"Che gli è successo?"disse Tibbet.

"L'ho trovato dentro la chiesa."disse Boyce.

"I crucchi mi hanno preso appena atterrato."disse Murphy "Mi sono svegliato con cose infilate nel

corpo."

"Ehi..."disse Ford "Boyce,guardami…

Dentro la chiesa?

Come sei entrato nella chiesa?"

Boyce si tolse le mani dell'altro di dosso "Su dei cadaveri..."

"Cosa?"disse Ford "Ascolta..."

"Stanno facendo degli esperimenti!"disse Boyce "Fanno esperimenti sulla gente del villaggio!"

"Cosa?"disse Ford.

"Come con sua zia."disse Boyce "Danno fuoco alle persone con i lanciafiamme..."

"Cosa?"disse Ford.

"...i corpi continuano a muoversi...E POMPANO IL CATRAME DAL TERRENO DENTRO

DEI..."disse Boyce.

"Ehi!..."disse Ford.

"...BOZZOLI!"disse Boyce.

"Respira..."disse Ford "Hai visto dentro l'area della torre?"

"Lei non ha più corpo,ma ancora...ancora parla...e poi..."disse Boyce.

"Ehi..."disse l'altro afferrandolo.

"...ho visto cose..."disse Boyce.

"BOYCE!"urlò Ford "Sei riuscito a vedere all'interno del complesso?"

Boyce ansimò "La base della torre..."

"Si."disse Ford.

"Si trova sotto terra,ma ce dell'altro la sotto!"disse Boyce.

"Va bene..."disse Ford.

"Loro..."disse Boyce prendendo la siringa "Guarda!"

"Va bene..."disse Ford.

"Che diavolo sarebbe?"disse Tibbet.

Ford tolse il sacco dalla testa del nazista che aveva il naso ferito e mostrò la siringa "Questa cos'è?"

L'uomo scosse la testa e parlò.

"Che lingua è?"disse Ford "Tedesco?

Io non capisco il tedesco e tu?

Io non parlo tedesco."

"Io sono soltanto un ufficiale del fuhrer."disse l'uomo "Non so niente di quello che fa il dottore."

"Non sai niente?"disse Ford.

"No."disse lui.

"Io non penso che...questo soldato creda alle tue parole."disse Ford indicando Boyce con la siringa.

"I tuoi uomini e il dottore hanno bruciato quelle persone."disse Boyce.

"Siamo in guerra,yah?"disse il tedesco e l'altro si alzò "La gente muore in tanti spiacevoli modi.

Sicuramente il caporale avrà ucciso..."

Ford gli diede un calcio al volto e lui sputò sangue,poi Ford lo prese per i capelli "Ehi!

Ehi!

Concentrati.

Ho poco tempo,quindi se non mi dai delle risposte...lui ti userà per ridipingere la stanza."

Il nazista rise.

"Cosa fate con le persone che portate in quella chiesa?"disse Ford.

"Gli abbiamo dato uno scopo."disse l'uomo dopo diversi istanti e guardò la donna,poi parlò in

francese e lei si avvicinò.

Lei estrasse un coltello e gli pugnalò la gamba sinistra.

"FERMA!"disse Boyce e tutti la afferrarono.

"Allontanatela."disse Ford "ALLONTANATELA!"

La donna venne mandata via.

Ford osservò la ferita "Mi dispiace tanto.

Ora...questa non ci serve,perché non ha niente a che fare con noi."

Ford gettò la siringa.

"Fottiti."disse l'uomo e Ford spinse il coltello nella gamba,lo estrasse e lo conficcò su una colonna

di legno.

"Alzatelo."disse Ford.

Ford si alzò e Boyce sollevò il nazista.

"Che dobbiamo fare?"disse Boyce.

"Appendetelo."disse Ford.

"Come?"disse Boyce.

"Appendetelo."disse lui e Tibbet afferrò il nazista.

"Caporale che senso ha ora appenderlo?"disse Boyce "Sappiamo che non parlerà,hai detto che

abbiamo fretta...abbiamo una missione,no?

No?"

Il caporale si tirò su le maniche e Tibbet fece passare la corda su una trave,poi la legò ad una

colonna.

Il nazista era ora in piedi con le braccia in alto.

"Sai cosa voglio sapere."disse Ford avvicinandosi "Che c'è dentro quelle mura?

Uomini?

Armi?

Voglio sapere tutto quanto.

Hmh?"

"Fottiti?"disse lui.

"Ehi..."disse Ford avvicinandosi "Questa volta vinco io."

Ford si allontanò e gli sferrò un destro,poi un sinistro "Parlerai,tanto parlerai."

L'uomo rise e Ford gli diede un destro.

"Ford!"disse Boyce.

"Che c'è?"disse Ford.

"Che stiamo facendo?"disse Boyce e Ford prese un coltellino con delle circonferenze sul manico

dentro cui infilò le dita.

"Pensi che questo stronzo meriti di meglio?"disse Ford.

"Non siamo come lui."disse Boyce.

"Se vuoi batterli...devi giocare sporco quanto fanno loro."disse Ford che si avvicinò e gli prese la

testa con la mano sinistra "Quanti uomini ci sono li dentro?"

Lui gli colpì il volto con la mano con il coltello,poi gli prese la testa "Quante truppe ci sono

nell'area?"

Ford gli diede un destro al viso e poi un colpo al mento.

Boyce lo afferrò alle spalle "Adesso basta!

Fermo!"

Ford gli diede un destro al viso e lo mandò a terra,l'altro si rialzò,ma fu trattenuto da Tibbet,mentre

l'altro continuava a colpire al viso e al corpo.

Boyce scese le scale e si mise a pensare,poi scese e trovò Chloe ad una finestra,di spalle.

Lei parlò in francese.

"3 mesi fa stavo...tagliando il prato nel mio cortile,poi arriva il postino con una lettera

dell'esercito."disse Boyce "E ora sono qui.

E non ho idea di quale sarà la mia fine."

Chase si mise a sedere in fondo alle scale e Ford scese dalla soffitta.

Il bambino era accucciato nel corridoio.

I militari scesero le scale.

Ford si lavò le mani e raggiunse Boyce che era appoggiato al tavolo.

"Se vogliamo credergli hanno almeno 40 uomini dentro le mura."disse Ford.

"40?"disse Chase "Sono decisamente troppi.

Giusto?

Troppi."

"Sarà difficile non farsi vedere."disse Ford "Tibbet dovrà tenerli impegnati,mentre noi miniamo la

torre."

"Quindi il piano è sempre quello,eh?"disse Tibbet seduto su un divano che fu raggiunto da Chase.

"Quello è il piano."disse Ford.

"Potrebbe esserci un accesso alla torre dall'interno."disse Boyce "Ho visto una specie di sala

operativa quando sono arrivato li."

"Dovremo combattere per entrare e uscire dalla chiesa...no."disse Ford "È meglio restare fuori.

60 minuti allo sbarco."

Murphy uscì da una porta.

Indossava una giaca nera,maglietta marrone,pantaloni neri,scarpe nere.

"Hai un veicolo da prestarci?"disse Ford "Non lo riavrai."

"Mio padre ne aveva uno in garage."disse lei.

"Chase?"disse Ford "Prendi il crucco,viene con noi.

Lo useremo per attirarli.

Andremo al garage."

Quando Chase salì in soffitta era ormai l'alba e l'uomo era ancora appeso con un sacco in testa.

Chase estrasse la pistola "Ehi,dobbiamo andare. "

L'uomo non rispose e Chase gli diede un colpo alla gamba,poi rimise la pistola a posto e slegò la

corda.

L'uomo cadde a terra.

"Ehi...forza..."disse Chase muovendolo con la gamba "Svegliati."

Chase si allontanò "Venite ad aiutar..."

L'uomo gli diede un calcio alla gamba,facendolo cadere a terra.

"FERMO!"urlò Chase "NO!

AIUTO!"

Il nazista prese la pistola,lui gli diede un calcio,si mise in ginocchio e l'altro gli sparò 3 volte,poi si

alzò.

"CHASE!"urlò Boyce e il nazista iniziò a sparare per la stanza,ma lo mancò e Boyce gli saltò

addosso.

I 2 caddero a terra.

Tibett diede un calcio alla faccia dell'uomo.

"Ehi..."disse la donna soccorrendo Chase.

Arrivarono anche Ford e Murphy.

"Stava dormendo..."disse Chase mentre gli altri gli sollevavano la maglietta.

"Oh Dio..."disse Boyce.

"Lui stava dormendo."disse Chase.

"Maledizione."disse Ford.

"Piantala non è colpa tua."disse Tibbet tenendo l'altro.

"Che facciamo?"disse Boyce.

"Fate pressione qui..."disse Ford "Fai pressione..."

Ford pulì il sangue.

"È molto grave?"disse Chase "È molto grave?"

"Shh...guardami stai bene."disse Boyce "Stai bene..."

"Come sta?"disse Tibbet che aveva la pistola puntata sul nazista "Apri la bocca!"

Tibbet gli mise la pistola nella bocca "Apri la bocca!

Così,bravo..."

"Ehi Ed..."disse Chase.

"Si?"disse l'altro.

"Non farmi morire,ok?"disse Chase.

"Non morirai,ok?"disse Boyce.

"Non mi sento bene..."disse l'altro che provò a sedersi.

"No,no,no,no..."disse Boyce.

"Sdraiati."disse Chloe e lui si rimise giù "Va tutto bene..."

Ford versò dell'acqua sulla ferita e pulì.

"Chase guardami..."disse Ford "Maledizione..."

"Dov'è...la mia macchina?"disse Chase.

"Eccola."disse Boyce che gli diede la macchina.

Chase morì.

"Chase..."disse Boyce.

"ORA GLI SPARO IN QUESTA LARDOSA FACCIA DA CRUCCO!"urlò Tibbet.

"No,no,no,no."disse Ford che prese il fucile e andò a fermare l'altro "Lui ci serve."

"TE NE TROVO UN ALTRO!"urlò Tibbet.

"Fermo..."disse Ford.

Boyce si mise seduto e vide la siringa.

"Che vuoi fare?"disse Murphi.

Boyce iniettò la sostanza nel petto.

"Boyce è morto."disse Ford"Murphy,prendi gli esplosivi dal tavolo."

Murphy si mosse.

"Se non ci avevano sentiti,ora l'hanno fatto."disse Ford.

"Muoviti!"disse Tibbet che spinse il nazista "FORZA MUOVITI!

MUOVITI!"

"Boyce,gli esplosivi,ora."disse Ford e l'altro si alzò "Coraggio,il supporto aereo non coprirà la

spiaggia finché ci sarà la torre."

Ford diede a tutti una sacca.

"Che cos'hai da sorridere,eh?"disse Tibbet che spinse il nazista al muro.

Chase si rialzò ansimando e tutti fecero cadere le borse.

"Santo cielo."disse Ford.

Chase ansimò.

"Volevi sapere che cos'era quel siero,caporale."disse il nazista.

"Ho sete."disse Chase allungando la mano destra.

Boyce gli diede una brocca di metallo.

"Come...come ti senti?"disse Ford.

Chase scolò l'intera brocca "Mi sento molto bene."

Il soldato si toccò il buco con il dito medio sinistro "Non mi fa neanche male…

È meno grave di come sembra."

Chase rise e stritolò la brocca di metallo con la mano destra "Che cosa strana..."

"E non è l'unica."disse Tibbet.

"Chase?"disse Ford.

"Eh?"disse lui.

"Riesci ad alzarti?"disse Ford.

"Si..."disse Chase che si alzò barcollando "Voi non avete caldo?"

Chase si tolse la giacca e la camicia sotto restando in canottiera verde e senza maniche.

"No..."disse Boyce facendo un passo indietro.

"Io sento caldo."disse Chase "Molto…

Maledizione."

Chase strappò i vestiti e li gettò a terra,poi si mise la mano destra sulla nuca.

"Chase?"disse Tibbet.

"Chase...è meglio se ti siedi."disse Ford allungando la mano destra.

"Mi fa male la testa."disse Chase che guardò la sua mano sinistra.

Sul dorso si stavano formando delle grosse vene gonfie,che gorgogliavano.

Le vene andarono verso la spalla,dove si formarono dei bozzi rossastri,poi le vene si sparsero sui

pettorali e arrivarono all'altro braccio.

"Ma che cazzo..."disse Ford.

Le vene divennero rosso scuro e si formarono altri bozzi e bubboni.

"Ed..."disse Chase sconvolto.

"Chase..."disse Boyce.

"Oh mio Dio..."disse Murphy.

Chase iniziò ad emettere dei versi,la sua carne gorgogliò e fece dei suoni come se venisse tirata.

"Che cazzo...Cristo..."disse Tibbet.

"Chase..."disse Boyce.

"Mi fa male la testa..."disse Chase che andò verso la colonna di legno alla sua destra e gli diede una

testata,spaccandola in 2,poi barcollò.

"CRISTO SANTO!"urlò Tibbet "CRISTO SANTO!"

Chase si chinò in avanti,mettendosi le mani sulle tempie,mentre le vene diventavano nere e

raggiungevano anche la testa.

"Che...che succede?"disse Boyce.

"Non lo so..."disse Ford.

Chase mandò la testa all'indietro così tanto e velocemente che l'intero osso del collo si staccò dalla

spina dorsale e fu visto sotto la pelle,mentre le costole più alte sporsero in avanti e la loro punta uscì

dalla pelle.

"Chase..."disse Ford "Chase?"

Chase rimandò in basso il suo collo,ma lo fece rientrare troppo,poi girò su se stesso.

"Chase..."disse Ford caricando la mitraglietta "Ora gli sparo,cazzo...

Gli sparo..."

"No,caporale,sta calmo..."disse Boyce "Lascia…"

Boyce allungò la mano destra in avanti "Chase...amico..."

La pelle del soldato era rosso scuro su tutto il corpo.

Chase si voltò e lo afferrò alla gola con la mano destra sollevandolo.

"CAZZO!"urlò Tibbet. "CHASE!"

"CHE MI HAI FATTO,ED?!"urlò Chase.

Ford provò ad afferrarlo,ma l'altro lo spinse a terra con l'altra mano e avvicinò Boyce alla sua

faccia.

"CHE MI HAI FATTO?!"urlò Chase.

Murphy afferrò il braccio destro di Chase e Tibbet lo afferrò alle spalle.

"Chase!"disse Tibbet "FERMO!"

Chase lanciò Boyce contro Murph caddero a terra su un tavolo,rompendolo.

Chase afferrò l'altro con la mano sinistra,lo sollevò e lo gettò a terra in avanti,poi Ford corse verso

di lui,ma Chase lo afferrò,girò su se stesso e lo lanciò contro una colonna di legno che si ruppe,poi

guardò verso la donna ed emise un potentissimo urlo molto prolungato,mentre gli occhi gli si

riempivano di sangue.

Ford si rialzò e gli sparò alla schiena con la mitraglietta.

Chase cadde a faccia in avanti.

Ford andò verso il nazista "Che cosa ho appena visto?"

"Il reich millenario...richiede soldati millenari."disse il nazista.

I 2 si voltarono sentendo ansimare e videro Chase in piedi.

"Mi stai prendendo per il culo?"disse Tibbet.

Chase corse contro di loro,ma Boyce lo colpì alla tempia sinistra con il manico del

fucile,mandandolo a terra,poi continuò a colpirlo decine di volte fino a spappolargli il cranio.

"Boyce..."disse Ford che lo afferrò "BOYCE!

Ehi...ehi...è finita.

È finita!

Non era lui."

Il nazista iniziò a scendere le scale lentamente.

"Non era Chase..."disse Ford che guardò il corpo "Oh porca puttana..."

"QUALCUNO MI VUOLE SPIEGARE CHE CAZZO STA SUCCEDENDO QUI?"disse Tibbet.

Una jeep tedesca decappottata arrivò davanti alla casa e diversi soldati scesero.

Il nazista scese le scale e vide il bambino,lo afferrò,mentre urlava e scalciava,poi scese le scale.

"NO!"urlò Chloe.

"MALEDIZIONE!"disse Ford che scese le scale,seguito dagli altri,poi puntò la mitraglietta contro il

nazista che era in cucina,ma lui mise davanti a se il bambino ridendo,poi uscì parlando ai soldati.

Ford uscì e ne uccise 1,mentre gli altri iniziavano a sparare.

Il nazista,con il volto sanguinante e pieno di ferite parlò ad un altro,poi caricò il bambino sul mezzo

Boyce afferrò Chloe per il braccio destro mentre era sulle scale.

Un soldato liberò il nazista dalle corde,ma venne colpito alla testa da Tibbet.

Il nazista strisciò a terra,prese la pistola dell'altro ed iniziò a sparare,così Tibbet si abbassò e i colpi

presero la casa.

Uno dei nazisti iniziò a sparare sulle pareti rompendo le finestre.

Chloe e Boyce si accucciarono accanto ad una parete.

Il nazista salì sull'auto,e urlò,Ford uscì dalla porta laterale,l'altro sparò con la pistola mancandolo e

Ford lo colpì alla guancia destra,poi si mise dietro una colonna mentre altri soldati sparavano.

Il mezzo andò via.

Tibbet ne colpì un altro e Ford crivellò l'ultimo.

Chloe uscì correndo e andò dietro l'auto che girò una curva.

"Cazzo!"disse Ford "MALEDIZIONE!"

La donna voltò un soldato e gli prese la mitraglietta.

"Dobbiamo muoverci!"disse Ford "Andiamo ad abbattere la torre subito!

Noi ci arrampichiamo,Tibbet e Murphy ci coprono."

"Ma caporale,il bambino..."disse Boyce.

"FORZA!"urlò Ford che si avvicinò "DOBBIAMO MUOVERCI!"

"L'HANNO PRESO PER COLPA NOSTRA!"urlò Boyce che fermò Chloe"Piano…

Piano…

E I LABORATORI?

E LE PORCHERIE CHE FANNO?"

"A NOI NON IMPORTA,NON È LA NOSTRA MISSIONE!"disse Ford "NOI ABBATTIAMO LA

TORRE,LE TRUPPE ARRIVANO E SI OCCUPERANNO ANCHE DI QUESTO."

"Suo fratello sarà già morto!"disse Boyce.

"Hai dimenticato qual'è il tuo lavoro soldato?!"disse Ford.

"SI TRATTA DI MOLTO DI PIÙ,CAPORALE!"disse Boyce.

"DEVO TRASCINARE CON LA FORZA IL TUO CULO SULLA TORRE?"disse Ford.

"SI CHE DEVI!"disse Boyce "SI DOVRAI FARLO,PERCHÉ NON LO LASCIO DA SOLO..."

"IO TI HO DATO UN ORDINE!"disse Ford.

"No."disse Boyce "No.

No.

NO…

NO!

NOI DOBBIAMO FARLO!

IO SO COME ENTRARE!

POSSIAMO FAR ESPLODERE LA TORRE E DISTRUGGERE I LABORATORI!"

"Il bambino lo prendiamo come omaggio."disse Tibbet "Già che ci siamo."

Ford rise "Se questo è il piano,le probabilità di sopravvivenza scendono quasi a 0."

"Se ce la facciamo la nostra uscita sarà enormemente trionfale."disse Tibbet.

"Io so come entrare."disse Tibbet.

"Ok."disse Ford "Dimmelo mentre andiamo."

Il dottore biondo con gli occhiali era dentro la stanza dove era legato Monthy e usando un bisturi

incideva le carni di un corpo a petto nudo posto su un lettino di metallo in obliquo.

Il nazista entrò nella stanza,tenendosi la mano sinistra sulla guancia sinistra che era piena di sangue

e barcollava.

2 soldati erano con lui e lo aiutavano.

Il bambino era tenuto da un altro soldato e urlava.

L'uomo si poggiò ad uno dei 2 tavoli coperti dal telo bianco.

Il dottore parlò in tedesco e si avvicinò al nazista che era poggiato su uno dei tavolinetti di

metallo,ma l'altro lo spinse via urlando e mandandolo contro 1 dei 2 tavoli coperti,poi andò verso

dei vassoi di metallo iniziando a frugare,mentre il dottore iniziava a parlare in tedesco.

L'uomo vide che le siringhe erano vuote,poi andò ad un altro tavolo,trovando il vassoio con la

siringa piena e se la iniettò nella gamba destra,mentre il dottore urlava.

L'uomo urlò e si chinò in avanti facendo colare il sangue,poi gettò la siringa a terra urlando,poi ne

prese un'altra e se la iniettò,mentre il dottore urlava,poi si appoggiò ad uno dei contenitori con sopra

le bottiglie messe a testa in giù,mentre il dottore si allontanava.

L'uomo rovesciò a terra il contenitore urlando,si tolse la mano dal viso e si voltò.

L'intera guancia era spappolata e aperta,mostrando la parte sinistra della mandibola e della

mascella,metà del naso era sparita e c'era un taglio che dal naso andava in verticale verso il centro

della fronte.

L'essere lo guardò e sorrise.

I militari e Chloe camminarono nel bosco.

Poco dopo si appostarono sotto l'arcata di un ponte di mattoni e guardarono dei disegni incisi sul

suolo dal coltello di Ford.

"C'è una vecchia rete fognaria ad est della chiesa,l'entrata del sotterraneo è li in fondo."disse Boyce.

"È di qua c'è la chiesa..."disse Ford indicando Tibbet "Tu devi coprire quell'entrata.

E qui hai una buona visuale della nostra esca e delle 2 mitragliatrici,devi fare in modo che non

rispondano al fuoco."

"Non sarebbe male se qualcuno mi coprisse dai crucchi."disse Tibbet.

"Lo copro io mentre Boyce ti fa entrare."disse Murphy.

"D'accordo."disse Ford "Dovete dare la sensazione che l'intera centunesima stia

attaccando,dobbiamo attirarne fuori il più possibile."

"Più ce ne abbiamo addosso meglio è."disse Tibbet.

"Ci penso io."disse Chloe.

"Sta attenta."disse Boyce e l'altra andò via.

"Devi solo darci il tempo per piazzare le cariche,poi salveremo il bambino."disse Ford.

"Direi che si può fare."disse Ford andando via.

"State attenti."disse Boyce.

"Anche tu,Ed."disse Murphy.

Tibbet gli strinse la mano "Sarebbe stato un bel capitolo per il libro di Doson."

Boyce andò via.

Chloe uscì dalla porta con il cappotto nero e vide dei nazisti che fumavano,poi loro la videro,uno

salì su una moto,con 2 posti e la inseguì,mentre gli altri spararono alla zia malata dopo essere saliti

in casa e i proiettili ruppero la finestra.

Lei corse in una strada con ai lati mezzi abbandonati,carri lasciati li con cavalli morti,arrivò al

ponte,il nazista la superò e scese dall'auto,lei gli parlò e gli diede un destro al volto,lui la gettò a

terra e le saltò addosso,poi lei rise e Boyce gli puntò un fucile alla testa.

Poco dopo l'uomo era legato alla motocicletta che andava verso il cancello e la sua bocca era

coperta da del nastro verde.

I nazisti aprirono il cancello e lo fecero entrare,uno di loro provò a togliere il nastro,ma l'uomo si

dimenò e indicò il posto accanto con la testa,gli altri soldati lo tennero fermo e l'altro gli tolse il

nastro adesivo e rivelò una granata appena attivata.

Tutti fuggirono,la testa dell'uomo esplose e poi la dinamite nella moto fece lo stesso,mutilando

molti soldati.

Murphy iniziò a sparare con una mitragliatrice,piazzata su un tronco in orizzontale,e Tibbet iniziò a

sparare con la mitraglietta.

I soldati esterni vennero uccisi tutti,inclusi quelli sul muretto e quelli nel carro armato,le porte si

aprirono e ne uscirono altri che spararono e presero i tronchi.

"LA PORTA!"urlò Tibbet.

Murphy uccise tutti i soldati appena usciti.

Ford,Boyce e Chloe erano nei sotterranei allagati.

"Sembra che il pacco abbia funzionato."disse Ford con una torcia in mano come l'altro "Speriamo

che quei 2 facciano il resto."

Boyce sorrise,arrivò alla grata,la afferrò,ma poi tolse le mani vedendo dei soldati che correvano,poi

tolse la grata.

I 3 uscirono e si trovarono accanto al muro con le placche di metallo e il vetro.

Altri soldati uscirono.

Tibbet si mise dietro un albero "NON SMETTERE DI SPARARE!"

"QUESTA È UN'ARMA CHE SI USA IN 2,STRONZO!"urlò Murphy che sparò e li uccise.

"Andiamocene!"disse Tibbe andarono via sparando.

"Allora dove andiamo?"disse Ford.

"La sala della torre è di qua."disse Boyce andando verso la porta di legno aperta.

"Quando prendiamo mio fratello?"disse Chloe.

"Miniamo la torre e poi lo troviamo."disse Ford.

"Lo troveremo,tranquilla."disse Boyce.

Lei scosse la testa e andò "Non ho tempo da perdere."

"CHLOE!"disse Boyce "CHLOE!"

"Non avrebbe aspettato."disse Ford che andò.

Lei si mise dietro una parete,vicino al tunnel di mattoni,poi puntò la pistola contro 2 nazisti.

Uno rise vedendola e lei gli sparò in testa,poi disse all'altro di portarla dal fratello parlando in

tedesco.

L'uomo iniziò a guidarla per la base.

Nella zona dove c'erano le radio c'era un tedesco alla scrivania che chiedeva rinforzi.

Ford gli conficcò il coltello nel collo,mettendogli la mano sinistra sulla bocca,poi lo gettò a terra,poi

mise le borse sul tavolo.

"Boyce,comincia dai laboratori che hai visto."disse Ford "Mancano 20 minuti allo sbarco.

Metto il timer a 18.

Chiunque rimanga qui dopo quel limite non ne uscirà vivo.

Vai!"

Boyce corse via.

Chloe era dietro il nazista,con la pistola su di lui e l'uomo aveva le mani alzate.

Lui la condusse alle porte nere e ne indicò una parlando in tedesco.

Lei gli rispose indicando la porta con la pistola.

Lui aprì la porta,spostando le spranghe di ferrò e lei si avvicinò e si spaventò vedendo un corpo

fatto a pezzi.

Il nazista estrasse la pistola,ma Boyce lo colpì alla testa con il manico del fucile.

"Ed..."disse lei "Ha detto che era qui..."

Lui la afferrò "Paul non è li,andiamo!"

I 2 corsero via,poi si voltarono sentendo un tonfo e videro il nazista che veniva trascinato nella

stanza urlando,poi udirono dei suoni di carne che veniva lacerata e ossa che si rompevano,poi un

urlo bestiale.

I 2 corsero dentro il tunnel di roccia con le arcate di metallo.

Una figura calva e con il petto scoperto si alzò e dalla sua bocca uscì molto sangue.

La pelle dell'essere era coperta di una sostanza viscida.

L'essere voltò la testa verso la porta,poi spostò la parte sinistra del pettorale a sinistra di scatto ed

iniziò a muoversi in modo dinoccolato e a scatti.

Tibbet e Murphy correvano nei boschi,mentre i tedeschi sparavano colpendo gli alberi.

Murphy si voltò e sparò,ma fu preso di striscio e cadde.

"TIBBET!"urlò Murphy.

"Oh,merda!"disse Tibbet tornando indietro e sparando "CORRI!

MUOVI IL CULO!

FORZA!"

I 2 scapparono.

Boyce e Chloe arrivarono alla zona dove c'era il pozzo di catrame nero.

"Qui ci tenevano Murphy."disse Boyce che scese nella zona dove c'erano le mattonelle e puntò il

fucile "Indietro.

Stai indietro."

I 2 si mossero lentamente,poi sentirono delle parole in tedesco e si misero dietro 2 colonne mentre 2

soldati tedeschi imboccavano un corridoio,poi si mossero ancora.

"Chloe!"urlò il bambino e lei andò a scoprire i 2 tavoli che avevano il velo bianco e trovò il

bambino legato sul secondo.

"Presto!"disse Boyce "Tiralo su.

Presto!

Forza prendilo."

Lei lo prese in braccio.

"Vai,vai."disse lui "Corri, portalo fuori."

""No,io..."disse lei.

"Ascolta."disse Boyce "Io non ho finito.

Vi raggiungo.

Vi raggiungo."

"Stai attento."disse Chloe.

"Va!"disse Boyce e lei andò.

Lui iniziò a tornare verso la zona della sostanza nera,quando una figura gli passò velocemente alle

spalle facendolo voltare,poi il soldato proseguì.

Chloe arrivò nella zona dove c'era la grata e mise la pistola nel fodero,fece entrare il bambino nel

buco e poi ci entrò anche lei,ma il braccio sinistro della creatura calva la afferrò facendola urlare.

Il bambino urlò tentando di tenerla,ma lei venne trascinata fuori e scagliata contro la parete opposta.

Il bambino iniziò ad urlare e l'essere si voltò verso di lui.

L'essere era un uomo calvo,con dei lunghi ciuffi sulla parte destra della testa,con l'occhio destro

nero e quello sinistro bianco,con le venature nere sul corpo.

L'avambraccio sinistro era tagliato e l'osso usciva formando una punta.

Aveva una cicatrice verticale al centro del petto.

Indossava dei pantaloni neri e stivali neri.

Il bambino urlò di più,mentre l'essere grugniva.

"VA PAUL!"urlò lei "VA!"

L'essere corse in modo dinoccolato verso il bambino,ma Chloe gli sparò 3 colpi alla schiena.

L'essere si voltò di scatto verso di lei e grugnì,le corse contro e la spinse contro il muro con la mano

destra,tentò di trafiggerla con l'osso del braccio sinistro,ma lei si spostò e l'essere sfondò il muro di

pietra dietro di lei.

Chloe gli mise le mani sul volto,ma la creatura iniziò ad avvicinarsi alla sua faccia urlando.

Lei gli mise la pistola sotto il mento e gli sparò 2 volte.

L'essere cadde a terra contorcendosi e lei si allontanò,facendo cadere la pistola.

La creatura si rialzò urlando e lei iniziò a correre passando nel tunnel di pietra e poi arrivò in fondo

ad un corridoio,fermandosi e vedendo l'essere che la inseguiva.

Uscì da una delle porte di metallo trovandosi nel sotterraneo circolare,vide una grata con dietro un

lanciafiamme,lo indossò,l'essere uscì guardando prima da una parte e poi dall'altra,andò verso di lei

e Chloe gli diede fuoco.

L'essere cadde in ginocchio e lei lo bruciò ancora,facendolo cadere a terra.

Ford aveva piazzato gli esplosivi sulle colonne di metallo della stanza dove c'erano le radio e li

stava collegando con un filo,poi inserì un orologio con un ago dentro uno dei rettangoli di

esplosivo,si voltò e vide il nazista con la faccia distrutta dietro di lui.

Ford si voltò,ma l'altro lo afferrò alle spalle e gli sbatté la faccia sul tavolo,poi lo scagliò contro la

rete che circondava la scaletta della torre.

Il nazista aveva la parte interna del collo tirata,con grosse vene.

La creatura andò verso l'orologio,lo estrasse con la mano destra e lo schiacciò.

Boyce piazzò gli esplosivi sulle cisterne accanto al buco dove era la sostanza nera,poi si accucciò

sulla borsa.

Il dottore biondo gli puntò una pistola alla testa e gli parlò in tedesco.

Boyce si alzò,l'uomo urlò,il militare si voltò e lo spinse verso una colonna,poi i 2 si afferrarono e

caddero su un tavolinetto di metallo che si rovesci finirono a terra,si rialzarono,il dottore prese un

bisturi e provò a colpirlo,Boyce evitò,il dottore provò a trafiggerlo,ma l'altro gli andò alle spalle,e

con entrambe le mani

spinse il bisturi nel petto dell'uomo uccidendolo.

Ford strisciò a terra e la creatura passò dall'altra parte della ringhiera quadrata.

Ford estrasse la pistola,ma l'essere gli prese la mano destra e la spinse verso l'esterno,mentre il buco

sul viso si rigenerò leggermente,poi la creatura lo afferrò,lo sollevò e lo sbatté contro una colonna di

metallo,tenendolo con la mano destra alla gola.

Murphy e Tibbet erano dietro un pezzo di muro in paese e sparavano contro dei tedeschi dietro una

scalinata.

In mezzo alla piazza c'era anche la jeep.

Tibbet ne prese 1 alla testa.

Il bambino arrivò correndo.

"Merda..."disse Tibbet "Coprimi!"

Tibbet si mosse,mentre l'altro sparava,prese il bambino e si riparò dietro la jeep,mentre altri soldati

arrivarono sul posto dalla strada perpendicolare alla piazza e lui li uccise con la pistola.

"STA GIÙ!"urlò Tibbet "STA GIÙ!

CHE PENSI DI FARE,RAGAZZINO!"

Tibbet lo afferrò "Ehi!

Va tutto bene!

Va tutto bene!

Chi ti credi di essere?"

Tibbet sparò ancora uccidendone un altro "ALLORA,GUARDAMI!

TIENITI A ME!"

Il bambino lo abbracciò e lui lo prese in braccio correndo.

"MURPHY ORA!"urlò Tibbet e l'altro sparò.

Tibbet arrivò al pezzo di muro.

Murphy ne uccise 1,mentre Chloe correva verso la zona.

"Merda!"disse Tibbet che diede il bambino all'altro "BISOGNA METTERGLI IL

GUINZAGLIO,CAZZO!"

Tibbet venne colpito alla spalla destra e cadde dall'altra parte del muro,poi Chloe uccise i soldati

rimasti.

"TIBBET!"urlò Murphy che lo soccorse "TIBBET!"

Il bambino abbracciò Chloe.

"Tibbet,coraggio fammi vedere."disse Murphy.

"Coraggio amico."disse Murphy.

"Lui sta bene."disse Tibbet "Basta correre in giro,ragazzino."

"Chloe...Ed e Ford?"disse Murphy.

Lei scosse la testa con sguardo triste.

La creatura trascinò Ford per il braccio destro.

Ford aveva sangue che scendeva da naso e bocca.

L'essere lo portò vicino al buco,lo sollevò con la mano sinistra,poi prese un gancio,connesso ad una

catena nera e lo conficcò nella pancia di Ford che urlò e rimase appeso,poi l'essere tirò una catena

verso il basso e Ford venne alzato.

L'essere gli prese il coltello e mise le dita nelle placche circolari "Cosa c'è li dentro?"

L'essere gli diede un pugno al viso "IO!"

"Fottiti."disse Ford.

La creatura prese una siringa e la mostrò con la mano destra "Potere nel... catrame...che molti secoli

scorre sotto piedi...francesi...aveva bisogno di essere raffinato da corpi,ma ha loro è mancata la

visione per farlo.

Io dio ora."

Boyce gli sparò alla schiena e l'essere rise con una voce disumana e si voltò verso di lui.

Boyce gli sparò molte volte,poi l'essere corse contro di lui,il soldato mise in mezzo un tavolinetto di

metallo che venne gettato via,poi la creatura lo afferrò,lo gettò verso la ringhiera,lo riprese ed emise

un potentissimo urlo,poi lo lanciò contro una vetrata che andò in frantumi e Boyce cadde su dei

tavoli con sopra delle bottiglie con dentro il liquido arancione,poi finì a terra.

Accanto c'era una vasca quadrata,fatta di mattonelle bianche con dentro acqua e arti umani mozzati.

Ford provò a togliere il gancio e al secondo tentativo ci riuscì cadendo a terra.

La creatura andò ad aprire le celle rettangolari ed estrasse le lastre di metallo con sopra i corpi.

Ford strisciò a terra e prese la siringa.

Il nazista prese Boyce e gli infilò la testa nella vasca,ma Ford gli trafisse il petto con un tubo di

metallo con la punta acuminata.

Il nazista gli diede una gomitata sinistra al volto,poi afferrò il palo e lo spinse nel petto estraendolo

dalla schiena con la mano sinistra.

Ford si rialzò e l'altro gli corse contro, lo afferrò e lo spinse contro una parete di mattonelle

facendone cadere diverse,Ford lo spinse dall'altra parte ed iniziò a sbatterlo contro diverse

colonne,poi lo lanciò contro una bottiglia di liquido arancione,dopo di che lo sollevò,Ford gli colpì

gli avambracci con i suoi,dall'alto in basso,gli diede un sinistro al volto,un destro allo zigomo e un

sinistro alla pancia,poi un sinistro al volto,l'altro gli diede un destro al volto e lo tirò su una

parete,con accanto un carrello di bombole.

Ford cadde su delle bombole alla base del carrello,ne prese una e glie la diede in faccia,poi provò a

colpirlo,ma l'altro la colpì con gli avambracci,facendogliela perdere di mano,gli diede un colpo con

il dorso della mano destra al volto dall'interno verso l'esterno e poi dall'esterno verso

l'interno,mandandolo a terra,gli afferrò la schiena con la mano destra e lo scagliò verso un

tavolinetto rovesciato.

Ford aveva diversi tagli sugli zigomi e sangue che scendeva dalla testa.

Il soldato afferrò la bombola e la fece rotolare ai piedi del mostro che iniziò a ridere,insieme

all'altro.

"Boyce..."disse Ford e Boyce sparò alla bombola facendola esplodere.

L'esplosione gli fece sfondare la ringhiera gialla e fece cadere l'uomo nel catrame di sotto,mentre

Ford andò contro una parete,poi strisciò verso una colonna e si sedette.

Boyce si rialzò e andò da Ford "Ford..."

Boyce vide lo squarcio sul ventre che si stava chiudendo,poi lo aiutò ad alzarsi "Mettiti in piedi.

Andiamo,forza."

"Sto bene..."disse Ford che spinse l'altro oltre un cancello di ferro e lo chiuse con un lucchetto.

Il volto di Ford si stava coprendo di vene e le palpebre stavano diventando rosse,poi si sedette.

"Che stai facendo?!"disse Boyce "Che fai?"

Boyce si accucciò "No,Ford,apri il cancello.

Ehi,Ford,ascoltami…

Ford guardami,guardami…

Ford.

Ford…

Apri il cancello.

Aprilo,possiamo farcela."

"Non ho impostato il Timer...per la torre..."disse Ford "Devi andare ad abbatterla."

"Si,ci penso io,devi solo aprire il cancello."disse Boyce mentre Ford ansimava "Ford?

Ford,guardami.

Apri il cancello."

Le palpebre di Ford sanguinarono.

"APRI IL CANCELLO!"urlò Boyce.

"Non ne sarei mai uscito vivo."disse Ford "Non dobbiamo averlo neanche noi questo schifo.

I governi cercano sempre di creare super soldati.

Nessuno deve mai farlo...

Dovrà restare sepolto qui sotto,con me...

Tu devi concludere il lavoro,Boyce.

Fa esplodere questo maledetto posto!"

Dal pozzo si udì un urlo e una mano bruciata,fumante e coperta di catrame afferrò la ringhiera.

"VAI!"urlò Ford.

"Ford apri il cancello!"disse Boyce e Ford andò a prendere uno dei rettangoli di esplosivo,poi prese

l'accendino "TI PREGO!

C'È ANCORA TEMPO FORD!"

I corpi contenuti nelle celle circolari si alzarono ed iniziarono a camminare.

Avevano gli occhi del tutto neri.

"APRI IL CANCELLO!"urlò Boyce.

Ford accese la miccia e si voltò verso Boyce "La Torre,soldato Boyce."

Boyce fuggì.

Ford guardò il nazista aggrapparsi alla ringhiera.

Aveva un buco sulla parte destra del cranio da cui si vedeva il cervello,un buco sulla guancia

destra,la testa calva e vari buchi sulla testa.

Gli altri arrivarono.

Ford gettò l'accendino e sorrise"Questo non mi serve più.

Grazie."

L'esplosivo detonò facendo esplodere tutta la stanza.

L'esplosione raggiunse Boyce che volò giù da dei gradini e finì nella sala delle radio,poi si alzò e

andò a controllare gli esplosivi mentre si udivano dei boati e la polvere iniziava a cadere dal

soffitto,mise un secondo orologio nell'esplosivo,la struttura iniziò a tremare e Boyce uscì dalla

stanza,andando verso sinistra dove c'era una porta,ma oltre essa ci fu un'esplosione che lo fece

correre dalla parte opposta,poi si spostò a sinistra per evitare un pezzo di soffitto che cadeva,un'altra

esplosione fece saltare un pezzo di muro a sinistra e poi ce ne furono altre,lui arrivò nel tunnel di

mattoni,corse a sinistra,ma un'esplosione in fondo per poco non lo fece finire a terra,poi fuggì dalla

parte opposta,mentre pezzi di soffitto crollavano,poi un'ultima esplosione lo fece finire a terra nella

zona fatta di cemento,Boyce riprese la corsa mentre dai cavi sulle pareti partivano scintille,arrivò

alla porta di metallo,le diede 3 spallate e si trovò nel tunnel principale,vide la parte in fondo che

crollava,corse verso l'uscita,mentre delle esplosioni uscivano dalle porte e il soffitto veniva giù,poi

anche le bombole e i barili esplosero.

Boyce uscì mentre le torri e la struttura andavano giù sollevando un polverone che uscì dalla porta

d'ingresso,lo raggiunse e lo fece finire a terra.

In paese Tibbet era su una sedia,con una canottiera verde addosso e Chloe gli curava la ferita.

Il bambino era seduto su una radio e giocava con la palla,mentre Murphy era seduto a terra.

Boyce arrivò e il bambino urlò,mentre la gente del paese usciva in strada.

Boyce si sedette su una panchina vicino a loro.

"Ford?"disse Tibbet.

Boyce scosse la testa.

Poco tempo dopo degli aerei volarono sul paese e una tenda verde era stata allestita.

Boyce era pulito dalla polvere ed era a parlare ad un militare seduto ad una scrivania.

L'uomo aveva i capelli neri e corti.

"Gli esplosivi erano stati dati per distruggere la torre in superficie...ma avete piazzato le cariche al

disotto."disse l'uomo.

"Si,signore."disse Boyce.

"Per quale motivo l'avete fatto,soldato?"disse l'uomo.

"Lo ha deciso il caporale Ford."disse Boyce "Dato il numero di truppe nemiche...ha pensato che non

potessimo tenerli fuori a lungo signore."

"Il suo caporale ha fatto una scelta eccellente."disse l'uomo "Vorrei che fosse qui per dirglielo di

persona."

"Anche io signore."disse Boyce.

"Vada a rilassarsi."disse l'uomo dandogli una cartellina "Poi si unirà alla nostra compagnia."

Boyce fece il saluto militare.

"Riposo,soldato."disse l'uomo e Boyce si voltò.

"Soldato?"disse l'uomo alzandosi e l'altro si girò "Ha visto altro mentre era la sotto?

Si dice in giro che i crucchi avessero un laboratorio.

Se li ci fosse qualcosa per cui dovessimo scavare tra le macerie...ce lo direbbe giusto?"

"C'era la sala di controllo,ma non rimane più niente,signore."disse Boyce.

"Come pensavo,complimenti a lei soldato."disse l'uomo.

"Grazie signore."disse Boyce.

Tibbet era seduto su delle casse,con il bambino,sotto la casetta senza mura che ora era piena di

brande e casse,mentre Murphy era su un lettino.

Tibbet faceva vedere come giocare a carte al bambino,mettendole su un tavolinetto.

Boyce li raggiunse.

"Finalmente ti sei fatto un amico."disse Boyce.

"Non mi si stacca più di dosso."disse Tibbet "Non mi si stacca più di dosso.

Allora...2 a te...vediamo che carte hai."

"Ti vedo bene."disse Tibbet all'altro.

"Grazie."disse Murphy che era sdraiato con le mani dietro la testa "Devo convincere tutti che ho

aiutato a salvare la guerra."

"Salvare la guerra?"disse Tibbet mentre Chloe curava un ferito su un tavolino "Io ti ho visto

soltanto mancare tutti quei tedeschi con una mitragliatrice."

"Scherzi?"disse Murphy "Ti ho salvato la vita."

"Io non me lo ricordo."disse Tibbet guardando il bambino e scuotendo la testa "Tu te lo ricordi?"

Il bambino scosse la testa.

"No?"disse Tibbet "Come pensavo."

"Hai ricevuto gli ordini?"disse Murphy.

"Andiamo nella compagnia C."disse Boyce.

"Cazzo,dopo tutto questo?"disse Tibbet "Pensavo che ci mandassero a casa,cazzo."

"Abbiamo un lavoro da finire."disse Boyce "Portiamo Tibbet da Hitler..."

"E poi bang."disse Tibbet.

"E si va a casa."disse Boyce sorridendo.