ANNABELLE:CREATION

FLASHBACK

1943

Un uomo era in un capanno.

Aveva capelli neri corti,barba e baffi,maglietta bianca,pantaloni neri e scarpe nere.

Prese un occhio di plastica e lo mise sotto una lente,spolverandolo con il pennello.

Appesi a dei fili c'erano braccia,busti e gambe di plastica.

C'erano anche modellini di corpi umani piccoli.

Lui mise uno degli occhi dentro uno dei modellini ed iniziò a verniciare il volto.

Prese un attizzatoio,con la punta rettangolare,che era stato messo nel camino e marchiò la schiena di

legno del modellino lasciando un timbro.

Prese una penna,la intinse nell'inchiostro e mise il numero 1 dentro il timbro.

Il modellino era diventato la bambola con i capelli castani,divisi in 2 trecce con un fiocco rosso

ciascuna,un lungo vestito bianco,una fascia sulla pancia con una rosa a sinistra.

Mise la bambola dentro una cassa e la chiuse con il coperchio.

Si mise seduto alla scrivania,poi vide che qualcuno gli aveva messo un pezzo di carta sotto la porta

e così uscì.

Aprì il pezzo di carta e trovò la scritta : "Trovami".

Andò verso una villa a 2 piani,in una zona desertica,ma con diversi alberi.

Trovò un altro biglietto dentro la casa,poi si diresse dentro una stanza alla sua destra, che era un

salotto,poi prese un pezzo di carta,ci scrisse sopra e lo mise su un mobile.

Si allontanò e la figlia prese il foglio.

La bambina era praticamente identica alla bambola per vestito e aspetto.

Lui la prese alle spalle,le fece il solletico e lei si sdraiò a terra.

"Presa."disse il padre che le faceva il solletico "Pensavi di poterti nascondere,non è vero?

Hai letto la scritta,ti ho trovata!

Ti faccio il solletico."

"Samuel."disse la madre "Bee.

Ora basta."

La donna aveva i capelli castani,legati dietro la testa e un lungo vestito bianco con i fiori sopra.

La madre si mise in ginocchio e accarezzò la figlia "Non è il caso di sollecitarti."

"Mamma..."disse la bambina.

"Sei sicura?"disse la madre.

La piccola annuì.

"Bene,perché ora tocca a me!"disse la madre che le fece il solletico.

"Papà aiuto!"disse la bambina.

"Serve aiuto?"disse il padre che le fece il solletico "Aiuto a farti il solletico."

Il padre le prese una gamba e le tolse la scarpa "Vediamo se questi piedi soffrono il solletico."

La sera seguente la madre spazzolava i capelli alla bambina a letto,mentre lei scriveva su un diario.

"È ora di dormire,Bee."disse la madre vedendola sbadigliare.

La bambina le diede il diario di pelle che venne messo sul comodino.

"Grazie."disse la madre che si alzò e le diede un bacio.

"Ti voglio bene,mamma."disse la bambina.

"Io di più."disse la madre.

Lei spense le luci e si avviò.

"Mamma."disse la bambina e la madre si fermò,mentre la bambina si sedeva.

La madre accese un disco di musica "Solo per un momento."

"Grazie."disse Bee che venne accarezzata dalla donna che andò via.

La mattina seguente i 3 uscirono dalla chiesa dopo la messa.

La madre aveva un vestito verde chiaro e il padre era in giacca e cravatta marroni.

"Mamma."disse Bee.

"Si?"disse la madre.

"Quando torniamo giochiamo alle bambole?"disse la figlia.

"Facciamo che ,se mi aiuti a fare le pulizie di casa,poi giochiamo alle bambole insieme a te per tutto

il pomeriggio."disse la madre.

"Si!"disse Bee.

"Samuel."disse un uomo "Samuel!"

La famiglia si fermò vicino ad un pick up verde chiaro e venne raggiunta da un uomo con capelli

bianchi con giacca e cravatta grigi.

"Buon giorno Samuel."disse l'uomo "Buon giorno Estar.

Buon giorno piccola Bee."

I 3 risposero.

"Samuel,volevo sapere se il mio ordine finalmente è pronto."disse l'uomo "I clienti vengono tutti i

giorni al negozio per chiedere delle sue bambole."

"Può mandare suo figlio domani,Nik."disse Estar "Sono pronte."

"Ah..."disse Nik "Sia lodato Yahweh.

Le preghiere vengono ascoltate,dico bene?"

"Senz'altro."disse la donna.

"Perfetto,grazie mille e una buona domenica."disse l'uomo avvicinandosi alla sua famiglia.

"Buona giornata anche a lei."dissero sia il padre che la madre.

"Su sali."disse il padre alla bambina.

A metà strada Samuel dovette cambiare una ruota in mezzo alla strada "DIAMINE!"

"Moderati"disse Estar.

Un'altra macchina stava arrivando.

"Sta arrivando una macchina."disse la moglie "Vuoi che faccia segno di fermare ad aiutarci?"

"No,no,no."disse lui "Ce la faccio."

Samuel si mise a tirare la ruota e un bullone finì in mezzo alla strada.

"Lo prendo io."disse la bambina che attraversò la strada e fu investita.

FINE FLASHBACK

1955

Su quella stessa strada passava un autobus verde con dentro 2 bambine sui sedili posteriori.

Una era bionda con capelli a mezzo collo,con una maglietta rossa e gonna grigia con i fiori,mentre

l'altra era bionda,con capelli più lunghi e un abito verde terminante con una gonna.

Entrambe avevano in mano delle bambole.

"Arancione."disse la bambina con i capelli biondi e lunghi con un foglio in mano piegato in modo

da formare 4 triangoli "Ok,scegli un numero."

L'altra guardava fuori dal finestrino.

"Linda?"disse la prima.

"Ehm...4"disse la seconda che riprese a guardare fuori.

La prima aprì un foglio di carta e lesse delle scritte"Ok.

Presto farai nuove amicizie.

Fallo a me."

L'altra continuava a guardare fuori dai finestrini.

"Che c'è?"disse la prima.

"Vorrei andare con te in una famiglia,non in un altro orfanotrofio."disse Linda che accarezzò la

bambola "Anche lei."

L'altra le prese la mano "Sarebbe molto bello."

"Si,ma ... se ci sei anche tu."disse la più piccola "Io non voglio andare dove non ci sei."

"Allora giuriamo."disse la più grande "Se qualcuno vuole una di noi,prende tutte e 2."

"D'accordo,lo giuro."disse la più piccola.

"Bene...anch'io."disse la prima "Sai cosa mi piace della tua bambola?"

"Cosa?"disse Linda.

L'altra toccò il volto della bambola e poi toccò il mento dell'amica "È identica a te."

Linda sorrise.

C'era una suora di colore seduta su un altro sedile davanti"Allora quanto manca,padre?"

Dietro di lei c'era una ragazza con i capelli neri e un lungo abito scuro con un'altra con i capelli

legati,camicia bianca e gonna rossa.

Sul sedile accanto alla suora c'era una bambina di colore,con una maglietta a righe orizzontali

bianche,blu e rossa e una gonna blu,l'altra aveva capelli castani a mezzo collo e un lungo abito

giallo.

"Gesù,Giuseppe e Maria,lei è peggio delle bambine,sorella."disse il prete

alla guida.

"È stato un dono di Dio che i Mallins abbiano accettato di accoglierci."disse la suora.

"Già."disse il prete.

"Come si fa a non essere eccitati quando si riceve un dono?"disse la suora.

"Mi raccomando,non vi preoccupate se non vedrete molto la signora Mallins all'inizio."disse il

prete"Ha ...una malattia.

Insomma,ha avuto un incidente tempo fa.

Se necessario voi bambine dovete aiutarla."

Il mezzo arrivò davanti alla casa.

Linda si alzò e si mise al finestrino con le altre.

"Wow."disse quella con i capelli neri sciolti "È questo?"

"È grande."disse Linda.

Samuel uscì e le bambine scesero.

Indossava un giaccone di pelle scura,con maglietta bianca, con linee blu sia orizzontali sia

verticali,pantaloni neri e scarpe nere.

L'amica di Linda aveva una stampella e una gamba ingessata.

"Jennifer?"disse la suora "Ti serve aiuto?"

"No,grazie."disse lei "Ce la faccio."

"Sorella."disse Samuel.

"È una delle sfortunate colpite dall'ondata di Apolio,ma diventa più forte di giorno in giorno."disse

la donna "Non vi sarà di peso.

Glie l'assicuro."

"Va bene."disse lui.

"Signor Mallins,può far vedere la casa alle bambine?"disse il prete "Io intanto scarico i bagagli."

"Comincio da dentro."disse Samuel.

"Grazie."disse la suora.

Samuel aprì la porta e le bambine entrarono con le altre 2.

"Wow."disse la ragazza con i capelli neri lunghi"È grande come un castello."

"Di conseguenza noi siamo le principesse."disse l'altra.

"Se questo è il nuovo orfanotrofio mi va bene anche non essere stata adottata."disse la bambina di

colore andando in salotto con le altre.

"C'è la tv!"disse quella con i capelli neri mettendosi in ginocchio davanti al televisore con Linda.

"Il televisore non funziona più."disse Samuel "La radio invece funziona."

L'altra ragazza aprì 2 porte trovando un altro salotto.

"Questa casa è infinita."disse Linda entrando.

"Hai ragione,ci servirà una mappa per orientarci."disse l'altra.

"Ragazze."disse la suora "Di qua."

Il gruppo raggiunse Samuel nel corridoio.

"Come vedete,la sala da pranzo è abbastanza grande per ospitare tutti."disse Samuel.

Quella di colore e Linda entrarono aprendo degli sportelli.

"Restiamo insieme."disse la suora chiudendo gli sportelli.

Samuel le portò davanti ad una porta chiusa "Io e la signora Mallins stiamo qui.

Usate pure il resto del piano di sotto come meglio credete.

Le vostre camere sono di sopra."

Samuel iniziò a salire le scale.

"Signor Mallins,sarebbe possibile per me e Jennifer restare al piano di sotto?"disse la suora.

"Anch'io."disse la bambina.

"Non importa."disse Jennifer.

Lui scese,cliccò su un tasto sulla parete e fece scendere una sedia con l'interno rosso che era

attaccata al corrimano delle scale "L'ho installata anni fa per mia moglie.

Non viene usata da tempo,ma funziona bene."

"Provala Jen."disse Linda.

"Se tu non vuoi vado io."disse la suora vedendola indecisa.

Lei salì sulla sedia.

Samuel le mostrò una leva su un braccio "In su va su e in giù va giù.

Ma non funziona…"

Samuel le allacciò la cintura "...se non allacci bene la cintura.

Così.

Semplice."

Lei premette la leva e la sedia salì,mentre le altre applaudirono.

"Grazie."disse la suora.

Jennifer arrivò al piano di sopra e vide che c'era no delle porte e un corridoio con una stanza buia e

la porta aperta dietro di lei.

Nella stanza c'era la sagoma di una donna vestita di verde.

La porta si chiuse da sola.

Quando Jennifer guardò il corridoio dove era quella porta non vide nessuno.

"ORA TOCCA A ME!"disse quella con i capelli neri lunghi e tutte corsero di sopra con la suora

dietro.

Jennifer entrò nella stanza dove c'erano 4 letti.

Arrivarono le 2 ragazze.

"Wow,bello."disse quella con i capelli sciolti.

"Allora questa è nostra."disse la ragazza con i capelli legati.

"Prendiamo...quel lato."disse quella con i capelli lunghi sedendosi sul letto "Le altre possono stare

qui."

"E il posto per Linda e me?"disse Jennifer.

"Calmati Jennifer,la casa è enorme ,ci sono altre camere."disse quella seduta sul letto.

"Perché io e Linda non possiamo stare li?"disse Jennifer.

"Ok."disse quella con i capelli legati "Ma poi Kate e Tina dove vanno a dormire?"

Linda si allontanò e le altre 2 arrivarono.

"Wow!"dissero le 2.

"Che carina."disse quella di colore.

Jennifer andò verso la porta chiusa e vide che c'erano dei segni sulla parte di legno accanto alla

porta.

Jennifer stava per aprire la porta,ma Samuel mise la mano sulla maniglia.

"È chiusa e deve restare così."disse Samuel andando via.

"Ehi,Jenny."disse Linda che si affacciò da un'altra stanza "Vieni qua."

Lei entrò nella stanza e la vide piena di bambole appese al soffitto con dei manichini.

C'era un letto a castello sul lato destro.

"Ehi."disse Linda "Compagne di letto a castello."

Jennifer sorrise.

La suora aprì una valigia nella sua stanza dopo averla messa sul letto,tirando fuori un amuleto e lo

mise sulla spalliera di legno del letto,poi tirò fuori dei panni.

Dietro di lei c'era una placca di legno rettangolare,con un quadrato di vetro in alto.

La parte interna si alzò rilevando una specie di botola con dentro un ascensore e una corda.

La donna vide le pagine della Bibbia che venivano mosse dal vento e vide la botola in parte

aperta,si avvicinò e la sollevò vedendo il condotto vuoto ed iniziò a tirare la corda sollevando una

specie di placca di legno,poi chiuse lo sportello e si allontanò.

Lo sportello si riaprì e la spaventò.

"Suor Charlotte,possiamo..."disse quella con i capelli neri entrando improvvisamente.

"Oh Signore..."disse la suora "Ti prego,benedici Nancy con la saggezza di non far venire un infarto

al suo prossimo."

"Scusa."disse lei

"Qual'è l'emergenza?"disse la donna.

"Possiamo dare un'occhiata in giro?"disse Nancy.

"Prima aiutate padre Massimo a scaricare,poi..."disse la suora.

"Lo sta aiutando il signor Mallins."disse Nancy.

"Non vuol dire che non possiate..."disse Charlotte.

"Sa com'è padre Massy,non vogliamo stargli tra i piedi."disse Nancy.

"Va bene."disse la suora.

"Ha detto di si!"disse lei uscendo e portando con se le altre.

"Tenetevi d'occhio a vicenda,però."disse la suora.

Linda vide le altre 4 scendere le scale ridendo.

"Andiamo Jen?"disse Linda.

"Magari tra un po'."disse Jennifer seduta su una cassa a toccarsi la gamba.

"Allora...forse resto anch'io."disse Linda avvicinandosi.

"Resti perché ti faccio pena?"disse Jennifer.

"Beh..."disse Linda.

"Hai promesso di non trattarmi in modo diverso."disse Jennifer.

"D'accordo...a dopo."disse lei che andò via ridendo.

L'altra si guardò intorno e provò a camminare senza le stampelle.

Lentamente arrivò alla finestra e vide le altre correre fuori,mentre il prete portava le valige.

La porta si mosse lentamente e rivelò che dietro di essa c'era la stessa donna che era in fondo al

corridoio.

Era una donna alta che aveva lunghi capelli neri.

I capelli erano legati all'indietro solo sulla parte davanti della testa e aveva la riga nel

mezzo.

A tenere fermi i capelli c'era una corona di cristallo che era formata da 2 linee intrecciate che

terminavano sulla fronte,formando una punta diretta verso il basso.

C'erano 2 ciocche sul davanti e i capelli arrivavano all'altezza della vita.

Indossava un vestito verde che arrivava fino a terra.

Le braccia erano scoperte,come il collo e l'inizio del petto.

Dalle spalle partiva un mantello semitrasparente verde che arrivava a terra.

La donna si avvicinò lentamente e in silenzio.

La bambina si voltò e vide solo la porta poi,facendo qualche passo, si accorse che la stampella era a

terra.

La sera seguente Samuel stava pregando prima di cena con tutti seduti al tavolo"Oh Signore...grazie

di averci riuniti tutti a questa tavola.

Benedici questo cibo che ci sostenta.

E anche noi tuoi servitori.

Colma i nostri cuori di gioia e gratitudine.

E aiutaci a renderti gloria ogni giorno.

Per Gesù Cristo il nostro Signore.

Amen."

Le altre dissero l'ultima parola.

Poco dopo si sentì un campanello che suonava.

"Vogliate scusarmi."disse Samuel che si alzò e andò via.

Quella con i capelli legati lo guardò,si alzò e fece alcuni passi vedendolo entrare nella stanza chiusa.

Dentro c'era un letto con la moglie,ma davanti al letto c'era una tenda semi-trasparente.

La donna spostò lentamente la tenda con la mano e la ragazza restò scossa.

Samuel chiuse la porta.

"Carol."disse la suora.

Lei si mise seduta.

"Ti prego di non impicciarti."disse la suora e l'altra annuì.

Le luci andarono e vennero.

Poco dopo Jennifer e l'altra pregavano in camera prima di dormire,stando in ginocchio sullo stesso

letto ad occhi chiusi.

"Se prima di svegliarmi dovessi morire prego Dio l'anima mia di custodire."dissero le 2.

"Ti prego Dio,dai a Linda e a me una famiglia che ci tenga insieme."disse Jennifer.

"Per essere finalmente vere sorelle."disse Linda.

"Con dei genitori buoni."disse Jennifer.

"Amen."dissero le 2.

La suora sorrise sulla porta e andò via.

A notte fonda Linda dormiva,mentre Jennifer era sveglia.

Lei si mise seduta sentendo dei passi e vide un foglietto che veniva messo sotto la porta,così si alzò

e lo prese.

Sul foglietto c'era scritto:"Trovami."

Jennifer uscì dalla stanza.

Un altro foglio apparve sotto la porta chiusa.

Lei lo prese e lesse "Qui dentro."

La serratura della porta venne aperta.

"Nancy?"disse Jennifer fuori dalla porta "Carol?

Siete qui dentro?"

Non ci fu risposta.

"Perdonami Padre,perché sto per peccare."disse lei che aprì la porta.

Trovò una normalissima stanza arredata per una bambina,con un letto,dei tavolinetti e dei giochi.

Lei si guardò intorno vedendo che era pieno di bambole e giocattoli di ogni tipo,poi vide un telo su

qualcosa.

Tolse il telo e vide una casa giocattolo identica a quella dove si trovava.

Premendo un pulsante accese delle piccole luci all'interno,trovando anche delle copie in miniatura

dei proprietari.

Tra i personaggi c'era la bambina defunta.

Lei mise la mano nella stanza in miniatura identica a quella dove era ora,poi aprì un armadietto e

trovò una chiave all'interno,prendendola,poi guardò l'armadio alla sua sinistra e si avvicinò.

La bambina toccò l'armadio e trovò la serratura,poi usò la chiave aprendolo.

Le pareti interne erano tappezzate di fogli della Bibbia e al centro c'era una sedia con sopra la

bambola che Samuel aveva fatto anni prima.

Lei chiuse l'armadio e fece alcuni passi,ma poi l'armadio si riaprì.

Lei richiuse l'armadio,poi si voltò e si allontanò.

L'armadio si riaprì.

Lei lo richiuse e usò la chiave questa volta,poi si allontanò.

L'armadio si riaprì.

Lei fissò la bambola, prese un lenzuolo e la coprì,poi si voltò e lentamente andò verso la porta.

Il lenzuolo iniziò a muoversi e ad alzarsi.

Jennifer andò alla finestra e vide Samuel fuori con una lanterna.

Lui si fermò e poi iniziò ad avvicinarsi rapidamente.

Lei si voltò e vide il lenzuolo con sotto la bambola al centro della stanza.

La figura sotto il lenzuolo si avvicinò,calpestandolo,ma quando lo ebbe terminato e il lenzuolo

cadde a terra,Jennifer vide che sotto non c'era nessuno.

Andando alla porta di corsa sentì Samuel che rientrava e saliva le scale,così si voltò e vide la porta

chiusa,poi andò in camera e si mise a letto.

Samuel accese la luce nel corridoio.

La stampella che la aiutava a camminare cadde a terra.

Samuel rimase sulla porta,poi andò via.

La sedia nell'armadio era vuota.

Il giorno dopo le ragazze guardavano dentro un pozzo.

"Ho sentito che il signor Mallins tiene sua moglie li sotto."disse Nancy.

"È vero che porta una maschera?"disse quella di colore.

"Si,sembrava una bambola."disse Carol "Signora Mallins?"

"È la in fondo?"disse l'altra bambina.

"Basta!"disse Linda "A me lui sembra gentile."

"Perché non vai a cercare Jennifer e controlli che cosa fa?"disse Nancy.

Vicino a loro c'era un albero,con una casetta sopra e una scaletta.

"Perché?"disse Linda "Così parlate di ragazzi?"

"Cos'è anche tu vorresti parlare di ragazzi?"disse quella di colore.

"Che schifo."disse la bambina "No.

Io voglio fare un gioco."

"Ok,giochiamo a nascondino."disse Nancy "Tu vai a nasconderti e noi ti cerchiamo."

"D'accordo."disse Linda che corse via.

"Allora,la cerchiamo per davvero?"disse quella di colore guardando nel pozzo.

"Può darsi."disse Nancy.

La suora aprì la tenda di una stanza e starnutì.

"Salute."disse Jennifer.

"Grazie."disse la suora.

"Che stai facendo?"disse Jennifer.

"Ho chiesto al signor Mallins se potevamo usare questa stanza come nostra aula e gentilmente ha

accettato."disse la suora "Hai voglia di aiutarmi?"

Lei scosse la testa.

"Che cos'hai?"disse la suora.

"Ho un peccato da confessare."disse lei.

Le 2 si sedettero una di schiena all'altra.

"Perdonami suor Scharlotte perché ho peccato."disse Jennifer "Sono passate..."

"Almeno 2 settimane."disse la suora.

"2 settimane dall'ultima confessione."disse Jennifer "C'è una camera di sopra dove non dobbiamo

entrare."

"E invece ci sei entrata?"disse la suora.

"Come lo sai?"disse Linda.

"Altrimenti perché saresti venuta qui a parlarmene?"disse la suora.

"Beh,la porta era già aperta."disse Jennifer "Non so perché,ma il signor Mallins la tiene chiusa a

chiave.

Allora sono entrata.

Ho trovato una bambola all'interno.

Era molto strana..."

"Jennifer."disse la suora.

"Sono anche successe cose strane."disse Jennifer.

"Jennis,senti come parli."disse la suora "Cosa vi ripeto sempre?

Un peccato è un peccato,a prescindere dal contesto.

Ma soprattutto non devi assolutamente disubbidire ai Mallins.

Siamo appena arrivati,loro sono stati molto generosi a consentirci di stare qui tutte insieme.

Se decidono che non ci vogliono più tenere finirà che ci separiamo.

La prossima volta che decidi di infrangere una regola pensa bene a quali conseguenze può avere

anche per le altre prima.

Ci siamo capite?"

"Si,scusa sorella."disse Jennifer "Non ci ho pensato."

"Non fa niente,tesoro."disse la suora "Per penitenza di un Ave Maria e..spacchetta 3 di queste

scatole."

Linda aprì la porta "Che state facendo?"

"Apriamo le scatole."disse Jennifer.

"Ah..."disse l'altra che andò via e corse verso le scale e le 2 risero.

Linda vide che c'erano delle grate tra un gradino e l'altro,così si accorse di una porta accanto alle

scale.

Le 4 ragazze entrarono dentro il capanno dove venivano costruite le bambole.

"Questo posto mette paura."disse quella di colore.

Carol vide uno spaventapasseri e si spaventò.

Nancy si avvicinò "Come hai detto?"

Nancy mise l'orecchio sulla testa dello spaventapasseri "Come hai detto?"

Improvvisamente Nancy gli diede una spinta e le altre sobbalzarono "Come osi tu."

Le 4 risero.

"Oh signor spaventapasseri!"disse Nancy toccandogli la testa,poi vide un libro massiccio su un

tavolo "Cos'è?"

"Sarà un...libro."disse Carol.

"Miti nordici."disse Nancy guardando il titolo,poi lo prese e lo aprì alla pagina segnata dal

segnalibro.

Videro un immagine identica a quella della donna apparsa dentro la camera con Jennifer.

"Hela."disse Nancy "Dea della morte,figlia di Loki dio dell'inganno,sorella del lupo gigante Fenrir e

del serpente di Midgard.

I vichinghi che muoiono nel proprio letto o per malattia o incidente andranno da lei e costituiranno

il suo orrendo esercito di morti."

"Dacci un taglio."disse un'altra.

Linda entrò nel sottoscala e guardò attraverso le grate,poi guardò alle sue spalle.

Camminando trovò la bambola bianca su una sedia,poi la sedia venne tirata nel buio

improvvisamente,lei urlò e andò contro la porta cadendo a terra davanti

alle altre.

"Ah."disse Nancy che arrivò con le altre "Trovata."

"Non sei brava a nasconderti."disse quella di colore e loro salirono le scale.

La sera seguente Samuel aveva aggiustato la botola nella stanza della suora "Anni di incuria hanno

compromesso il contrappeso.

Ecco,ora non farà più corrente."

"Grazie."disse la suora.

Samuel si avvicinò e prese una foto dove c'erano 4 suore con dietro un edificio di mattoni.

"Sono sue colleghe?"disse l'uomo.

"È stata fatta in Romania."disse la suora "In un convento di suore di Clausura.

Hanno pochi contatti con il mondo esterno,ma sono diventata molto amica di queste 3.

Questa è suor Maria,questa è suor Anna e questa è suor Lucia."

Samuel vide che accanto alle 4 suore c'era una quinta suora nell'ombra con un volto allungato

pallido e gli occhi avvolti nel buio "Questa chi è?"

"Non lo so,non credo di averla conosciuta."disse la suora.

Samuel posò la foto "Ha bisogno di qualcos'altro?"

"No, grazie."disse lei.

."Buona notte."disse la suora.

"Buona notte."disse Samuel.

Nancy,Carol e le altre 2 erano in pigiama su un letto e guardavano le foto dell'album di ragazzi.

"Mi piace lui."disse quella di colore.

"Tu quale ti sposeresti?"disse Nancy.

"Ah,non lo so."disse Carol "Forse devo uscire con tutti per farmi un'idea."

"Questo qua ha un sorriso..."disse quella di colore.

"Che bel tipo."disse Carol.

Samuel si fermò all'entrata della camera,poi andò via.

Le 4 si guardarono e risero.

A notte fonda Carol e Nancy si erano messe sotto un lenzuolo a terra e avevano una torcia.

"La notte la signora Mallins usa i suoi poteri."disse Nancy "Di giorno rimane a letto,ma di notte se

ne va in giro dove vuole e deve farlo per trovare da mangiare."

"Ehi,se guardi verso di lei muori."disse Carol ridendo.

"Per costringerti a farlo ripete il tuo nome moltissime volte fino a che non cedi."disse Nancy.

"Aspe..."disse Carol "Nancy...Nancy...Nancy..."

"No,signora Mallins,no."disse Nancy.

Carol mise la testa fuori dal lenzuolo,poi tornò sotto e risero.

"Shhh…"disse Nancy "Così svegli..."

Carol guardò alla sua sinistra sotto il lenzuolo come anche l'altra sentendo il suono di una

campanella.

"È pronta a mangiare."disse Carol ridendo.

"Carol..."disse Nancy "Carol.

Carol."

"Smettila."disse Carol "A quest'ora dovremmo dormire."

Sentirono di nuovo il suono della campanella.

"Ehi,ma perché lui non le risponde?"disse Carol.

Le 2 rimasero in silenzio sentendo ancora il suono.

La torcia si spense.

Sentirono il suono della campanella alla loro destra e videro una sagoma passare.

"Oh Dio…"disse Carol.

"Non guardarla."disse Nancy.

Le 2 si coprirono gli occhi spaventate.

La figura si voltò verso di loro suonando la campanella.

"La prego,la prego,la prego..."disse Carol.

Le 2 guardarono verso la finestra.

La donna mise la mano sotto il lenzuolo afferrando il volto di Carol che urlò togliendo il lenzuolo.

La ragazza di colore accese la luce "Che cosa succede?"

Poco dopo arrivò la suora "In nome di Dio..."

"Suor Charlotte!"disse Nancy "È venuta qui!

In questa camera...era in piedi...era li…"

"Chi?"disse Samuel.

"Sua moglie a quanto pare."disse Charlotte"Hanno detto che è appena stata qui."

"No,non è possibile."disse Samuel "Mia moglie non può più camminare da anni."

Samuel andò via sentendo la campana e giunse Jennifer.

Il giorno dopo Nancy,Carol e Jennifer erano sedute sotto un albero,su un grosso

asciugamano,mentre Linda,quella che aveva il vestito giallo e quella di colore giravano intorno alla

suora che cercava di prenderle.

"Ora torniamo ai nostri studi ok?"disse la suora che si mise seduta sul prato di erba gialla con le

altre.

"Va bene?"disse Linda e la suora prese dei quaderni.

"Stai bene Nancy?"disse Jennifer.

Tutte si voltarono sentendo il furgone di Samuel che andava via.

"È vero che la signora Mallins era in camera vostra?"disse Jennifer.

"Si,lo giuro."disse lei "Eravamo sotto il lenzuolo..."

"Nancy,smettila."disse Carol"Ci siamo solo suggestionate a vicenda stanotte."

La suora bussò alla porta di Estar e la aprì "Signora Mallins?"

"Suor Charlotte."disse Estar da dietro la tenda indicando il comodino"Posso chiederle il favore di

darmi un bicchiere d'acqua?"

"Ma certo."disse la suora che chiuse la porta e andò al comodino.

Jennifer era in un corridoio e si avvicinò ad una porta che la condusse ad un corridoio lungo,con dei

quadri,poi raggiunse un'altra porta chiusa.

Iniziò a origliare aprendola leggermente e sentì la voce della suora.

"È bello sentire la casa viva."disse Estar "Siamo stati rinchiusi così a lungo che ne avevo

dimenticato il suono."

Charlotte vide la foto della loro figlia "Che bella foto."

"Ci è stata portata via che era ancora bambina purtroppo."disse Estar "Può voltarsi un momento per

favore sorella?"

"Si,certo."disse lei che si girò e vide il riflesso del volto della donna su uno specchio piccolo"Mi

dispiace davvero molto per sua figlia.

Ma troviamo conforto nel sapere che lei l'aspetta in cielo."

"Vorrei che fosse vero."disse la donna mettendo la maschera che riproduceva la parte sinistra del

volto sul comodino.

Jennifer chiuse la porta e vide la foto della loro figlia, che era seduta sul divano vicino alla

bambola,così la prese e la portò in camera sua.

La stessa notte era seduta sul letto con la camicia da notte verde e guardava la foto.

Stava per metterla sotto le lenzuola,ma si accorse che ogni volta che lo faceva la foto della bambina

illuminava leggermente gli occhi di luce bianca.

Poco dopo Jennifer uscì,andò davanti alla porta chiusa e la aprì sentendo il disco sul comodino che

emetteva musica,così lo spense.

Sul letto c'era la bambola seduta.

Poco dopo entrò anche Linda che aprì la porta "Oh mio Dio."

"Non dovresti stare qui."disse Jennifer.

"Neanche tu."disse lei che prese un cannocchiale da un comodino "Di chi è questa stanza?"

"I Mallins avevano una figlia."disse Jennifer "Era sua."

"Avevano?"disse Linda.

"Credo che sia morta."disse la ragazza.

Linda prese una pistola che era in grado di sparare una pallina.

"E credo che abbia messo lei la musica."disse Jennifer.

Linda sparò la pallina contro la bambola e la riportò indietro con un filo collegato

all'oggetto che venne riavvolto girando un ingranaggio"Smettila di spaventarmi."

"Ma no,è la verità."disse Jennifer.

"Allora perché siamo qui?"disse Linda"Andiamo via."

"No."disse Jennifer "No."

Linda vide che la testa della bambola era girata verso di loro e si spaventò.

"Linda?"disse Jennifer "Che c'è?"

"Non dovremmo stare qui."disse Linda.

"Ok."disse Jennifer "Vengo tra un minuto."

"Beh,io vado."disse Linda che andò via.

Jennifer prese il diario della bambina scritto solo per metà.

Improvvisamente,tra le pagine bianche,trovò una scritta : "Caro diario,oggi sono arrivata a casa".

La porta si chiuse lentamente.

Jennifer vide delle marionette che si muovevano da sole dentro un piccolo teatrino"Chi c'è li

dentro?"

Lei prese una delle marionette,facendo cadere l'altra,ma non vide nessuno.

La casa giocatolo accese da sola le luci.

Lei si avvicinò,prese il modellino della bambina e poi vide la donna con il vestito verde che

guardava dalla finestra.

"Ciao."disse Jennifer spaventata.

La donna si girò verso la finestra e lei si avvicinò.

"Tu sei la figlia dei padroni,vero?"disse lei.

"No."disse Hela"Vuoi aiutarmi?"

"Cosa ti serve?"disse Jennifer.

La donna si voltò di scatto e si illuminò di energia verde.

La sua voce appariva inumana anche se femminile all'udito.

"La tua anima."disse Hela.

La bambina urlò e cadde a terra a causa della bambola che era sul pavimento.

Hela la afferrò per le gambe,trascinandola via.

Lei afferrò il pavimento e strusciò con le unghie a terra,poi venne lasciata andare e strisciò fino alla

porta,uscì e la chiuse.

Jennifer camminò verso camera sua,ma la porta della stanza si chiuse.

Lei iniziò a camminare barcollando nel corridoio "SCHARLOTTE!

SUOR SCHARLOTTE!"

Le porte ai lati del corridoio si chiusero da sole e l'intero corridoio si allungò,diventando nero.

Le luci si spensero immediatamente.

Jennifer si mise sulla sedia e premette la leva,ma non successe niente.

La porta della stanza chiusa si aprì e Jennifer,terrorizzata,vide dei filamenti di energia verde uscire

fuori.

La ragazza allacciò la cintura e azionò la sedia.

A metà della seconda rampa di scale la sedia si fermò.

"No,no,no,no,no..."disse Jennifer che premette la leva.

La sedia si azionò da sola e la riportò verso l'alto.

"No,no,no..."disse Jennifer piangendo "Oh Dio..."

Lei cercò di aggrapparsi al corrimano della scala,ma fu trascinata via dalla sedia.

Guardando la parte alta della scala vide la donna in piedi ad aspettarla ed urlò,pigiando la leva

molte volte.

Arrivata in cima non vide più la donna e si guardò intorno.

Improvvisamente fu tirata dentro il soffitto e urlò.

Linda non si accorse di nulla,come tutti gli altri.

Dal soffitto piombò una scarpa e poi il corpo della bambina.

Lei guardò verso l'alto e aveva il naso che perdeva sangue e anche la parte sinistra della testa ferita.

Il giorno dopo Samuel la riportò a casa sul pick up e la mise su una sedia a rotelle,mentre la suora

chiudeva lo sportello del mezzo.

"Come ti senti?"disse Linda che era con le altre.

Jennifer non rispose.

"Lasciate lo spazio."disse Scharlotte e Samuel la riportò dentro casa.

"Ragazze...Jennifer è un pochino giù adesso."disse la suora "Cerchiamo di fare il possibile per darle

forza.

Ha solo bisogno di tempo credo."

"Camminerà ancora però?"disse Linda "Vero?"

"Questo lo vedremo."disse la suora.

La suora mise un lenzuolo su un divano "Devi dormire.

Ti aiuterà a guarire prima."

"Non posso restare suor Charlotte."disse Jennifer sulla sedia a rotelle "Non possiamo restare.

Dobbiamo andare via."

"Via?"disse la suora avvicinandosi "E dove andiamo?

Non c'è nessun altro posto per noi."

"Io non sono caduta dalle scale."disse lei "Qualcosa mi ha spinto."

"Che significa?"disse la suora che si mise in ginocchio.

"Tu dici sempre che...possiamo vedere Dio."disse Jennifer "Possiamo sentire la sua presenza."

Scharlotte annuì.

"Beh...in questa casa sento un tipo diverso di presenza."disse Jennifer.

"Di che genere?"disse la suora.

Jennifer si guardò intorno "Questa è malvagia.

Vuole prendermi.

Prendere la mia anima."

"La tua anima?"disse suor Charlotte.

"Perché sono la più debole."disse Jennifer.

"No tesoro."disse Charlotte "Il diavolo prende di mira i deboli di fede,non quelli che sono deboli nel

corpo.

Tu sei forte tanto quanto noi Jennifer.

Più forte."

"Quella...io non credo che sia il diavolo."disse Jennifer "Non gli assomiglia per niente."

"Vieni qui."disse la suora che la abbracciò.

La notte seguente Samuel era seduto su una poltrona nella stanza della moglie e con un coltello

scolpì un pezzo di legno per farlo sembrare una croce.

"Sei silenzioso Samuel."disse Estar.

"Credo sia stato uno sbaglio."disse Samuel "Portare qui le ragazze."

"Perché?"disse lei.

"La bambina."disse Samuel "Quella che è caduta.

Forse non è caduta.

Forse..."

"È stato un incidente."disse Estar "Niente di più.

Gli incidenti capitano.

È rimasta in silenzio per 12 anni.

Dovresti approfittare della presenza delle ragazze invece di allontanarle e spaventarle."

"Presto starai meglio."disse Linda che era seduta sul divano accanto a Jennifer che era sdraiata.

"Non credo proprio."disse Jennifer "Non stavolta."

"Ma devi."disse Linda "Adesso dobbiamo trovare una famiglia."

"Adesso non mi vorrà più nessuno."disse Jennifer "Sarei solo un peso."

"Ma hai giurato di restare con me."disse Linda.

"Me lo rimangio."disse Jennifer.

"Forse non verrò adottata."disse Linda.

"Tu si."disse Jennnifer che le prese la mano"Sai perché?

Perché sei speciale.

Tu verrai adottata da una bellissima famiglia.

E ti vizieranno moltissimo.

Avrai così tante bambole che non troverai il nome per tutte."

"Invece si."disse Linda "Jennifer 1.

Jennifer 2.

Jennifer 3..."

Le 2 risero.

La suora la chiamò.

"Se solo potessi venire di sopra."disse Linda "Non voglio dormire da sola."

"Tieni."disse lei dandogli la sua bambola "Prendi Rebecca.

Così...sarò sempre con te."

"Allora ti lascio la mia."disse Linda che le diede la bambola.

"Grazie."disse Jennifer "Ti ricordi prima di venire qui quando giravamo di nascosto

nell'orfanotrofio di notte?"

"E finivamo il cioccolato della dispensa?"disse Linda ridendo con lei.

"Padre Massy era convinto che ci fossero i topi."disse Jennifer e le 2 risero "Oh Signore ti

prego,purifica la mia anima dal peccato e purifica la nostra casa da questi topi.

Qualsiasi cosa capiti,niente potrà cancellare i momenti che abbiamo vissuto insieme.

Notte Linda."

"Notte Jennis."disse Linda che andò di sopra e si avvicinò alla porta chiusa,poi sentì che la serratura

si apriva.

Linda andò davanti alla porta della stanza della bambola e mise l'orecchio su di essa,poi guardò dal

buco della serratura vedendo la bambola che si dondolava su una sedia a dondolo.

Aprendo la porta non la vide più e così la richiuse.

Linda prese la pistola con il tappo e si mise in camera sua ,in ginocchio, verso il corridoio buio.

Sparò la pallina 2 volte e riavvolse il filo.

Alla terza volta qualcosa afferrò l'oggetto,il filo si alzò in alto,la pistola fu tirata via e lei sentì dei

passi che correvano verso la stanza.

Linda urlò e salì sul letto,coprendosi con le coperte,poi sentì i passi e la luce si spense.

Il letto si mosse leggermente e lei vide delle orme a terra.

Le orme erano di piedi nudi ed erano illuminati di luce verde.

Guardando il letto di sotto vide la bambola e poi la mano di Hela che le afferrava il volto.

La ragazzina si spaventò e si coprì.

La mattina dopo la bambina si svegliò di soprassalto, guardò il letto sotto e non vide nessuno.

Jennifer fu portata dalla suora fuori casa.

"Vedrai che un po' di Sole ti farà bene."disse Charlotte.

"Non credo che il Sole possa guarire il mio male."disse la ragazza.

La suora si mise in ginocchio davanti a lei "Non devi perdere la speranza.

La speranza è un vero e proprio rifugio.

Se ti affidi ad essa avrai protezione.

Il Dio vuoto vivente Yahweh sarà sempre con te."

"Da quale libro della Bibbia è preso?"disse la ragazza.

"Dalla Bibbia Kolbrin."disse lei "Ma non per questo vale di meno.

Anzi,il contrario.

Stai bene qui?"

"Il Sole è gradevole in effetti."disse lei.

"Te l'ho detto."disse la suora che andò via.

Lei rimase da sola e vide le altre ragazze giocare lontano.

La carrozzina fu strattonata,lei si guardò intorno e vide la porta del capanno che si apriva.

Hela apparve,afferrò la carrozzina e la portò verso l'edificio.

"Suor Charlotte?"disse lei che si voltò e vide la donna,così urlò "NO!

NO!

NO!

FERMA!"

La donna la portò nel capanno ,la gettò dalla carrozzella e la porta si chiuse da sola.

Lei strisciò verso la carrozzina che fu strattonata violentemente e fu scagliata contro un muro

mentre lei urlava.

Gli sportelli di un armadio iniziarono a sbattere da soli e lei si nascose sotto un palco,mentre delle

casse cadevano da sopra di esso.

Si udirono dei passi sopra il palco e Hela apparve di sotto,strisciando verso di lei.

Jennifer urlò e si mosse,ma l'altra la raggiunse,le mise una mano sulla fronte ed estrasse parte

dell'anima della ragazza"Venera me!"

Sentendo le urla le altre si fermarono e la suora corse verso la baracca "JENNIFER!"

La suora iniziò a fare pressione sulla porta con Linda e le 2 entrarono.

Trovarono Jennifer sulla carrozzella.

"Che cosa succede?"disse la suora.

"Non riuscivo ad uscire."disse Jennifer.

"È tutto a posto?"disse lei.

"Sto bene."disse Jennifer sorridendo.

Linda fece alcuni passi indietro spaventata.

La sera seguente Linda era dentro la stanza di Nancy con quella di colore e quella che aveva l'abito

giallo.

Le 3 erano sullo stesso letto mentre Linda era seduta sull'altro "Sono preoccupata per Jennifer.

Qualche sera fa voleva andarsene via."

"Perché voleva andare via?"disse quella di colore.

"Forse perché questo posto è molto inquietante."disse Nancy.

"Mi ha detto che la figlia dei Mallis era venuta a prenderla."disse Linda "Almeno la prima sera."

"I Mallins avevano una figlia?"disse quella che aveva il vestito giallo.

Linda annuì "È morta tanto tempo fa."

"Quindi vede i fantasmi?"disse quella di colore.

Tutte guardarono fuori.

"Abbassa la voce."disse Nancy.

"Quindi vede i fantasmi?"disse quella di colore.

"Credo di si,ma mi ha detto che non pensa più che sia lei."disse Linda "Parla di una donna con un

abito verde.

Voi avete visto qualcosa?"

"Non era un fantasma."disse Nancy "I fantasmi vanno solo dai morti."

"Allora come si spiega quello che hai visto?"disse quella di colore "A meno che non fosse davvero

la signora Mallins."

"Oppure era qualcosa che voleva spaventarmi."disse Linda.

"Voi ci riuscite benissimo per conto vostro."disse Carol che era appena entrata "Si vede che Jennis

vuole giustificare il fatto che la trattiamo diversamente."

"Io non credo."disse Linda alzandosi.

"No,è ovvio."disse Carol "Lo capirai da grande.

Va a dormire adesso."

Il giorno dopo Linda era seduta su una sedia fuori dalla casa con la camicia da notte bianca e arrivò

Samuel con il crocifisso.

"Che stai aspettando?"disse Samuel.

"Niente."disse lei.

"Ti piace?"disse lui mostrando il crocifisso.

"È bello."disse lei.

"Non è tra le mie opere migliori."disse Samuel sedendosi su un'altra sedia sotto il portico "Sembri

turbata.

Posso aiutarti?"

"Non credo."disse lei.

"Parlare di ciò che ci disturba certe volte è già sufficiente."disse Samuel.

"Beh...Jennifer... è molto strana."disse Linda.

"Molto strana?"disse Samuel.

"Dice... che ha trovato una signora dentro questa casa."disse Linda.

"Non può esserci nessuno qui dentro."disse Samuel "Io faccio sempre i controlli."

"Dice anche che pensava fosse sua figlia."disse lei.

"Mia figlia?"disse Samuel "È morta da moltissimo tempo ormai."

"Lo so,ma vede...Jennifer è entrata nella sua camera."disse Linda.

"Che cosa?"disse Samuel preoccupato.

"Sa che non aveva il permesso,ma...ha trovato la bambola e..."disse Linda.

"Quale bambola?!"disse Samuel.

"Quella con il vestito bianco."disse lei.

"E impossibile!"disse Samuel che si alzò "Quella bambola è stata nascosta!

Non deve più andarle vicino!

Ci siamo capiti?"

Linda annuì.

Samuel entrò nella casa con la croce e camminò verso la sala da pranzo,sentendo un canto

femminile, trovando la bambola seduta su una sedia al tavolo.

Si avvicinò trovando un foglietto,lo aprì e vide la scritta "Trovato".

In quel momento arrivò Jennifer con la carrozzina e si alzò.

"Jennifer ti ho detto di non usare quella camera."disse lui.

Hela le apparve vicino,mentre lei cantava in una lingua sconosciuta.

Lui puntò il crocifisso verso di lei,ma le sue dita furono spezzate da una forza invisibile e spinte

verso l'esterno.

Il crocifisso cadde e lui urlò.

"Benvenuto tra le mie schiere."disse Hela.

Le ragazze e la suora stavano portando la spesa fuori dal pick up e sentirono le grida.

"Restate qui."disse Charlotte che entrò "Signor Mallins?

Signor Mallins va tutto bene?"

La suora lo trovò mummificato a terra nella sala.

La sera seguente era fuori dalla casa con le ragazze ,mentre un auto si allontanava"Voi andate a

dormire ragazze.

Devo parlare con la signora Mallins."

Linda guardò Jennifer seduta sulla sedia sotto il portico con la bambola in braccio,poi tornò dentro.

Più tardi Jennifer dormì sul divano con la bambola accanto.

Linda arrivò sulla porta e si avvicinò,prese la bambola e si allontanò.

Andò all'ingresso,prese la lanterna ed uscì.

La suora si lavò i denti e la vide dalla finestra.

Linda si avvicinò al pozzo,poi si voltò e vide la casa e poi si voltò verso il pozzo.

Sentendo dei passi dietro di se si voltò,ma non vide nessuno.

Spostò il coperchio di legno del pozzo,prese la bambola e ce la buttò dentro.

"Linda?"disse Charlotte "Che cosa fai?"

"Questa bambola... fa del male a Jennifer e ha ucciso il signor Mallins."disse Linda "La voglio

buttare!"

Lei la lasciò cadere.

"Linda,adesso andiamo."disse la suora e Linda si avvicinò.

La suora si voltò,Linda si fermò e si affacciò,poi le mani di Hela la afferrarono.

Charlotte si voltò "Linda?"

Hela stava per trascinarla nel pozzo.

La suora la afferrò,la tirò via e chiuse il pozzo,poi tornò da Linda e vide che il coperchio veniva

colpito da dentro.

"Che cos'è?"disse la suora.

"CHE IMPORTA?!"disse Linda "CORRI!"

Le 2 corsero via ed entrarono nella casa.

"Jennifer!"disse Linda avvicinandosi al divano "Jennifer!

L'ho buttata via!

Ho buttato via la bambola!"

Linda tolse le coperte,vide la bambola al posto di Jennifer ed urlò.

"Jennifer?"disse la donna andando in giro per casa "Jennifer?"

Le altre scesero le scale.

"Che succede?"disse Carol.

"Dov'è Jennifer?"disse la suora.

"Non lo so."disse Carol.

"Cercatela."disse Charlotte "Presto."

Le altre salirono.

Charlotte prese la bambola e la portò da Estar "Che sta succedendo?"

"NO!"disse la donna allontanandosi"Allontani quella bambola!"

Lei la posò su una sedia.

"È tornata."disse Estar "Lo sapevo che era tornata."

"Che cos'è?"disse lei.

"Una elementale."disse Estar "La dea dei morti."

"Che cosa vuol dire?"disse Charlotte.

"Dopo che perdemmo nostra figlia,pregammo e promettemmo devozione a ...qualsiasi potere ci

avesse permesso di parlare e vedere la nostra adorata bambina."disse lei"All'inizio era vago il

contatto.

Ma era lei.

La nostra piccola Bee.

Sapevamo che era lei.

Volle il permesso di entrare dentro la bambola per restare sempre con noi.

Accettammo e a quel punto divenne più forte.

Ben presto iniziammo a vederla.

Poco e di sfuggita,ma ci bastava.

La nostra amata Annabelle.

Il nostro tesoro.

Anche se non potevo toccarla era già un conforto sentire la sua presenza.

Ma poi ci rendemmo conto che non era affatto la nostra Annabelle."

FLASHBACK

I 2 genitori erano a cena e sentirono dei colpi provenire dal soffitto,poi trovarono un biglietto sotto

la porta.

Tempo dopo la bambola si stava dondolando da sola, davanti alla madre,su una sedia a dondolo.

Lei aprì il biglietto e trovò scritto: "Per favore".

Una notte i 2 videro la bambina alla finestra e videro Hela vicino a lei.

Samuel e Estar camminavano di notte in una stanza buia e sorrisero alla dea che li salutò.

Tempo dopo Estar portava dei panni e sentì la bambina correre per casa.

La donna guardò allo specchio e vide il riflesso di Hela.

Il riflesso mostrava lo scheletro sotto la pelle della dea,così Estar si voltò e vide la bambina

scappare.

Lei si avvicinò al tavolo dove era seduta e accanto c'era la bambola.

Estar aveva la Bibbia e il crocifisso in mano.

La bambina contorse il collo facendo scricchiolare le ossa e divenne Hela.

"Incantesimo potente il tuo."disse Hela che si alzò "Ma un incantesimo fatto per i demoni non ha

molto effetto su un elementale."

Samuel entrò e sentì la moglie urlare.

"ESTER!"urlò il marito vedendola a terra con la mano sinistra sulla parte sinistra del volto che era

pieno di sangue e la soccorse.

FINE FLASHBACK.

Estar si tolse la maschera e mostrò metà del viso mummificato "Era una presenza sconosciuta.

E stava usando la nostra Annabelle per manipolarci e portarci nel suo regno.

Tentò di prendere la mia anima,ma Samuel si rivolse alla chiesa.

Salvarono la mia anima.

Ma lei era ancora legata a quella bambola.

Venne fuori che l'entità non era presente sui libri vaticani e sugli scritti di demonologia.

La chiesa fece ricerca sul nome elementale e trovarono molte associazioni con i culti pagani. "

FLASHBACK

Due preti schizzarono dell'acqua santa su Hela e lessero la Bibbia.

"State sprecando tempo."disse Hela.

La bambola fu messa nell'armadio che venne riempito con le pagine della Bibbia e il prete schizzò

l'acqua santa all'interno.

FINE FLASHBACK

"Non ci fu modo di fermarla,ma riuscimmo a rinchiuderla dentro quell'armadio,circondandola con

la parola di Dio."disse Estar "È rimasta in silenzio per tutti questi anni.

Credevo fosse contenuta.

Aiutarvi doveva essere la nostra penitenza,ma ora ha ciò che voleva.

Continuare il suo scopo."

Carol,Nancy e quella che aveva il vestito giallo trovarono Jennifer ad un tavolo ,al piano di

sopra ,nella stanza di Annabelle.

"Jennis?"disse Carol.

Lei si alzò canticchiando.

"Cammina..."disse Nancy.

"Siamo noi Jennifer."disse Carol.

Jennifer aveva un coltello "Ho trovato la mia dea in questa casa.

Devi smettere di peccare Carol."

La suora sentì le urla provenire da sopra e corse verso le scale vedendo le ragazze che scendevano.

"SUOR CHARLOTTE!"urlò Nancy che mostrò il braccio su cui c'era un taglio.

"Guarda!"disse Carol "Guarda che le ha fatto!"

"Carol,chiama aiuto."disse la suora.

"Ok."disse lei,mentre le altre andavano via.

Charlotte salì al piano di sopra "E restate insieme."

Carol attaccò il telefono "Stanno arrivando.

Andiamo in un posto sicuro."

Le 3 guardarono la stanza di Estar.

"Che cosa facciamo?"disse Nancy.

"Non la possiamo lasciare qui."disse la bambina.

Le 3 andarono nella stanza di Estar.

"Signora Mallins?"disse Carol "Signora Mallins?"

Carols postò la tenda e trovò solo la maschera insanguinata.

Nancy vide che c'era del sangue che pioveva a terra e videro la donna appesa al muro con delle

forbici,conficcate nelle mani, e spezzata in 2.

Le ragazze urlarono e andarono via.

Charlotte entrò nella stanza di Nancy e trovò quella di colore e Linda.

"Ragazze...andiamo."disse Charlotte "Subito."

Linda guardò l'entrata della stanza terrorizzata.

Voltandosi videro Hela con accanto Jennifer.

"Perdonami sorella perché ho peccato."disse Jennifer.

La suora prese il rosario e iniziò a pregare,ma fu sollevata da terra da una forza invisibile e scagliata

contro uno specchio.

"ANDIAMO!"disse quella di colore e le 2 fuggirono.

Linda cadde a terra.

"Linda!"disse quella di colore.

Linda venne trascinata via da una forza invisibile nel buio "CORRI!

CHIEDI AIUTO!"

Jennifer uscì dalla stanza con la dea.

"Oppure... puoi aiutare me."disse Hela e l'altra fuggì.

Linda si chiuse dentro una stanza.

Nancy,Carol e l'altra corsero fuori casa.

"IL FURGONE!"disse Nancy e le 3 salirono.

"SALI!"urlò Nancy "CHIUDI LO SPORTELLO!

CHIUDI LO SPORTELLO!"

Lo sportello venne chiuso subito.

Carol iniziò a tentare di accendere il motore che si accendeva e si spegneva in continuazione.

"NO!"urlò Nancy quando il furgone si spense del tutto.

Mentre i fari si accendevano e si spegnevano Nancy vide uno spaventapasseri accanto ad un

capanno che muoveva la testa lentamente.

"Ragazze!"disse lei.

I fari si accesero e lo spaventapasseri era sparito.

"RAGAZZE!"disse Nancy.

"Cosa?"disse Carol.

"Dov'è finito lo spaventapasseri?"disse Nancy.

"Quale spaventapasseri?"disse la bambina.

In quel momento la ragazza di colore aprì lo sportello "Andiamo!"

Tutte scesero dal mezzo.

Linda tentò di aprire una porta,ma senza successo,poi tentò con una finestra,ma sentì la porta

d'ingresso che veniva colpita dall'esterno,vide la botola sul muro e vi entrò.

"LA STALLA!"urlò Carol mentre le altre correvano verso la stalla e aprendo la porta trovarono le

luci accese.

Carol entrò e le altre rimasero a guardare.

"Carol."disse Nancy indicando lo spaventapasseri,mentre le altre erano bloccate dalla paura.

La porta si chiuse da sola.

Carol tentò di aprire la porta,ma senza successo "NO!

NO!

Non riesco ad aprire la porta!

È bloccata!

Potete aprirla da quel lato?

Ragazze?

Nancy?"

Le altre non c'erano più.

Carol guardò lo spaventapasseri e vide che prima di esso c'era un accetta conficcata su un pezzo di

legno,così avanzò e tentò di prenderla,ma il manico si staccò dalla punta.

Carol guardò la lampadina che iniziò a svitarsi da sola mentre lo spaventapasseri iniziò ad avere le

convulsioni.

Le mani dello spaventapasseri si staccarono e uscirono fuori delle mani mummificate che

strapparono il sacco rivelando un cadavere avvizzito.

La prima lampadina cadde e Carol indietreggiò.

"NO!"urlò lei quando cadde anche la seconda.

Vedendo la terza che si svitava,andò a prendere la scala e la bloccò.

Il cadavere avvizzito del signor Mallins afferrò la lampadina e la spappolò.

La ragazza urlò,vedendolo appeso al soffitto, e cadde dalla scala.

Il cadavere si abbassò lentamente ruggendo e volteggiando a testa in giù.

Carol urlò e poi si chiuse dentro un'altra stanza,strisciando in un angolo,poi iniziò a guardarsi

intorno e si accorse di essere nello studio di Samuel.

La porta iniziò ad essere colpita dall'esterno.

"Signore aiutami."disse la ragazza piangendo "Signore aiutami."

Nancy aprì una finestra e prese Carol facendola urlare.

"Carol sono io."disse Nancy "Andiamo."

Linda si calò giù nella botola,mentre continuavano i colpi sulla porta.

"Linda?"disse Jennifer.

Linda si calò di sotto arrivando ad un altro piano e alzò lo sportello vedendo uno strano simbolo di

luce verde sul muro,poi uscì dalla botola.

Prese una torcia illuminando la stanza di Estar,poi si accorse di un'enorme macchia di sangue sul

muro,spaventandosi,poi seguì la scia di sangue a terra con la luce.

Il cadavere diviso di Estar si mosse verso di lei urlando e cercò di afferrarla.

Linda urlò,poi entrò nella botola e tirò la corda verso l'alto.

Improvvisamente la corda fu bloccata.

"Accidenti."disse Linda.

Guardando in basso Linda vide Jennifer che si arrampicava nel condotto e afferrò il piano cercando

di portarlo in basso.

Lei afferrò la corda e iniziò a tirare facendo forza nella direzione opposta e poi colpì le dita dell'altra

con la torcia.

Linda afferrò la corda e le mani dell'altra trascinarono di sotto il piano su cui si trovava,portandola

verso l'alto.

Lei arrivò all'apertura del piano di sopra e chiuse lo sportello,mentre l'altra si arrampicava.

La bambina iniziò a camminare per la casa "Suor Charlotte?"

Arrivò alle scale e guardò di sotto.

Vide Jennifer che bucava gli occhi di una bambola con il coltello "Sai cosa mi piace di questa

bambola?

Che è identica a te."

Lei si allontanò ed entrò nella stanza di Annabelle "Oh no."

Linda entrò nell'armadio e si chiuse dentro,lasciando uno spiraglio aperto.

Jennifer arrivò "Linda?

Dove sei Linda?

Linda?"

Linda vide la bambola seduta sulla sedia dentro l'armadio e le voltò il viso.

Jennifer aprì lo sportello "TI HO TROVATA!"

Linda urlò e Jennifer la gettò a terra,poi le saltò addosso "Hai giurato di restare sempre con me!

Sai cosa succede se non mantieni il giuramento?"

"Jennifer!"disse la suora che aveva la bambola in mano.

La ragazza le corse contro e pugnalò la bambola per errore.

Charlotte le mise il rosario intorno al collo.

"Perdonami."disse la suora che la prese e la gettò dentro l'armadio,chiudendo la porta e gettando un

mobile davanti agli sportelli.

"FAMMI USCIRE!"urlò Jennifer colpendo gli sportelli "FAMMI USCIRE!"

Tutta la casa tremò,i vetri si mossero a terra,le luci si accesero e si spensero,il disco della musica

iniziò a funzionare, le sedie furono scagliate verso il muro,seguite dalla casa di legno.

"VAI!"disse la suora e le 2 uscirono e si riunirono con le altre,mentre pezzi di intonaco cadevano a

terra.

"SUOR CHARLOTTE!"urlò Carol che corse da lei con le altre e tutte le lampadine della casa

esplosero,inclusa quella del fienile.

Poco dopo la polizia entrò dentro la casa ed aprendo l'armadio trovarono un buco sul retro e la

bambola seduta sulla sedia.

Videro anche il crocifisso a terra.

Il giorno dopo la suora era fuori dalla casa e parlava con un poliziotto.

"Novità?"disse Charlotte.

"Purtroppo no."disse l'agente "Della piccola non c'è traccia.

Ma non si preoccupi.

Alla sua età... quanto potrà allontanarsi?

Stia tranquilla,la troveremo."

Dalla casa uscì una donna alta e magra.

Aveva il volto pallido,capelli bianchi,lisci,lunghi,di cui una parte cadeva sul davanti,arrivando sotto

il seno e una parte andava dietro.

La parte frontale dei capelli era tirata all'indietro.

Indossava un lungo abito di seta viola che la copriva dalla base del collo in poi.

L'abito arrivava fino alle caviglie,lasciando scoperti i piedi nudi,le maniche del vestito,dagli

avambracci fino ai polsi,erano lunghe fino alle caviglie e avevano il bordo arancione.

La donna teneva per il collo la bambola con la mano destra,mentre la mano sinistra era all'altezza

della pancia"La casa è pura ora.

L'entità che dimorava qui ora non c'è più."

"Grazie Antico."disse la suora.

"È il mio dovere."disse l'Antico.

"Ma...la bambola."disse Linda.

"Faceva da canale per l'entità."disse l'Antico "Quell'entità è passata ad altro.

Ora la bambola è solo una bambola.

Allora...chi di voi la vuole avere?"

Loro la misero nel bagagliaio della macchina della polizia e tutte insieme lo chiusero.

L'Antico mosse la mano in aria,facendo movimenti circolari, e formò un cerchio di energia

arancione che dava su una specie di tempio indiano,poi entrò nel cerchio che si chiuse.

Tutte salirono sul pulmino e andarono via.

Charlotte si mise seduta vicino a Linda che era sola, all'ultimo posto, e guardava fuori"Allora come

ti senti?"

"Io sto bene."disse Linda.

"Lo sai che quella non era più Jennifer."disse Charlotte "Lei era...qualcos'altro."

"Lo so."disse la ragazza.

La suora la abbracciò e il pulmino andò via.

Una coppia arrivò ad un orfanotrofio.

L'uomo aveva i capelli marroni ed era in giacca e cravatta,la donna aveva i capelli rossi e indossava

un abito rosa.

Una donna scese le scale dell'edificio "Buon giorno."

La donna aveva una giacca verde,gonna verde e scarpe nere.

"Salve."dissero i 2.

"Vi accompagno dentro."disse la donna.

I 2 la seguirono.

"Sta spesso per conto suo e a volte è silenziosa,ma è adorabile."disse la donna"È che ne ha passate

tante.

Credo che vi piacerà."

La donna li portò in una stanza che aveva all'interno Jennifer "Ciao.

Ci sono visite per te tesoro.

Voglio presentarti questi signori."

"E tu devi essere..."disse l'uomo.

"Annabelle."disse lei.

"Annabelle."disse lei "È proprio un bel nome."

"Abbiamo un regalo."disse l'uomo estraendo una bambola e dandogliela.

"Ti piacciono le bambole?"disse la donna.

"Si."disse Jennifer abbracciandola.