GLI UCCELLI

TERRA 33

I963

A San Francisco c'era una donna che attraversava la strada in una giornata nuvolosa.

Aveva i capelli biondi,legati,indossava una giacca nera,una maglietta bianca,una gonna nera e

scarpe nere con i tacchi.

Un ragazzo le fischiò mentre camminava e lei sorrise,poi guardò il cielo e vide una gran quantità di

uccelli che giravano in cerchio.

Entrò in un negozio di uccelli e salì al primo piano.

Il negozio aveva le pareti di mattoni ed era molto grande sia al piano terra che al primo.

C'era una gran quantità di uccelli in molte gabbie di forma e materiale diverso.

Lei andò verso una cassa dove c'era un'anziana signora con i capelli ricci e un vestito nero.

"Salve,signora Kruger."disse la ragazza.

"Oh,salve Ms Daniel."disse la signora Kruger.

"Ma ha visto quanti gabbiani?"disse la donna "Come mai sulla città?"

"Ah,ci sarà una tempesta a largo,è questo che li spinge verso terra credo."disse l'anziana "Speravo

che venisse più tardi.

Non è ancora arrivato."

"Ma lei aveva detto alle 3 in punto."disse la donna.

"Oh,lo so,lo so."disse l'anziana "Sto telefonando da stamattina.

Oh,miss Daniel,lei non ha idea,è così difficile trovarli,davvero.

Sa dobbiamo farli venire dall'India quando sono appena nati e poi dobbiamo..."

"Beh,non sarà così piccolo."disse la donna.

"Certo che no."disse l'anziana "Oh no,no davvero.

Il suo è un pappagallo adulto,già cresciuto."

"E sa parlare?"disse lei.

"Si,certo che sa..."disse l'anziana "Solo che bisogna insegnargli a parlare.

Oh,ma ora sarà meglio che telefoni.

Avevano detto alle tre…ma forse sarà per via del traffico.

Io telefono.

Le dispiace aspettare un momento?"

"Ah,senta,sarà meglio che me lo mandi a casa."disse Melania "Se vuole prendersi il mio

indirizzo..."

"Oh beh,d'accordo."disse l'anziana che prese un pezzo di carta "Ma sono sicura che sta arrivando e

lei permette che telefoni?"

"Beh,faccia presto."disse la donna che iniziò a scrivere.

Entrò nel negozio un uomo,con capelli castani corti,con la riga sulla parte sinistra della testa,in

giacca e cravatta grigi e con un cappello in mano.

Lui salì le scale "Ah,forse lei può aiutarmi."

"Prego?"disse lei.

"Ho detto,forse può aiutarmi."disse lui.

"Si,che cosa desidera signore?"disse lei.

"Degli inseparabili."disse lui.

"Inseparabili?"disse lei.

"Si,quei pappagallini che muoiono quando perdono il compagno."disse lui.

"Ah,si certo."disse lei.

"Ecco,voglio fare un regalo a mia sorella per il suo compleanno e dato che compie solo 11 anni non

vorrei una coppia che fosse troppo espansiva."disse lui.

"Si,ho capito signore."disse lei.

"Ma non vorrei nemmeno che fossero troppo freddi,ecco."disse lui.

"No no certo."disse lei.

"Non avrebbe una coppia che fosse diciamo una via di mezzo?"disse lui.

"Oh,credo di si."disse lei che iniziò a camminare tra le gabbie "Allora mi faccia guardare."

"Senta,quelli li non sono inseparabili?"disse lui indicando una grossa gabbia.

"No quelli sono pettirossi."disse lei.

"Ah,io credevo che fossero fringuelli."disse lui.

"Oh si chiamano anche così."disse lei che riprese a camminare"Eccoli qui,inseparabili."

"Questi sono canarini."disse lui "Ma non le fa venire la nausea?"

"Che cosa dovrebbe farmi venire la nausea?"disse lei.

"Tenere queste povere innocenti creature in gabbia."disse lui.

"Ma non possiamo mica lasciarli volare per in negozio no?"disse lei.

"No,penso di no."disse lui "C'è qualche ragione scientifica per tenerli in gabbie separate?"

"Oh certo."disse lei "È per proteggere la specie."

"Già è importante,specialmente nella stagione degli amori."disse lui.

"È un periodo critico quello."disse lei.

"Sono in amore adesso?"disse lui.

"Si,qualcuno."disse lei.

"Da che si vede?"disse lui.

"Beh,dalla loro aria un po' depressa."disse lei che fece altri passi tra le gabbie.

"Capisco,allora per questi inseparabili?"disse lui.

"È sicuro che non preferirebbe dei canarini?"disse lei "Abbiamo dei bellissimi canarini

attualmente."

"Va bene."disse lui che porse la mano "Potrei vederne qualcuno?"

Lei aprì una gabbia e ne prese uno,ma gli sfuggì di mano.

Arrivò anche l'anziana "Oh,ma che è successo?"

Le due provarono a prendere l'animale che si posò su un portacenere.

L'uomo mise il cappello sul portacenere e poi prese l'animale "Ecco fatto."

"Oh che bravo."disse l'anziana.

Lui lo rimise nella gabbia "Torna nella tua gabbia dorata Melania Daniel."

"Che cosa ha detto?"disse lei incrociando le braccia.

"La stavo paragonando ad un canarino Ms Daniel."disse lui.

"Come mai conosce il mio nome?"disse Melania.

"Me lo ha detto un uccellino."disse lui "Buon giorno Ms Daniel.

Signora."

"Ehi un momento."disse Melania "Io non la conosco."

"Ma io conosco lei."disse lui.

"Come mai?"disse Melania.

"L'ho conosciuta in tribunale."disse lui.

"Ne al tribunale,ne al..."disse Melania.

"Mi correggo,in realtà l'ho veduta in tribunale."disse lui.

"Quando?"disse lei.

"Ah,a lei piace molto scherzare."disse lui "Ricorda quella volta che spaccò i cristalli di una

vetrina?"

"Non la ruppi io quella vetrina."disse Melania.

"Ma la sua automobile si."disse lui "Dovevano metterla dietro le sbarre."

"Ma chi è lei?"disse Melania "Un poliziotto?"

"Soltanto un uomo che ama la legge e non ama chi fa un certo tipo di scherzi."disse lui.

"Allora la storia dei suoi inseparabili era uno scherzo?"disse Melania.

"No,quelli li volevo sul serio."disse lui.

"Però sapeva che non lavoro qui e ha deliberatamente..."disse Melania.

"È vero,l'ho riconosciuta appena entrato."disse lui "Ed ho voluto farle provare come ci si sente ad

essere presi in giro.

Che cosa ne dice?"

"Che lei è un mascalzone."disse Melania.

"Infatti."disse lui "Buon giorno,Ms Daniel.

Signora."

L'uomo andò via.

"Sono contenta che non abbia trovato i pappagallini."disse Melania.

"Oh,troverò qualcos'altro."disse lui "Ci vediamo in tribunale."

Melania tornò al bancone "Chi era quell'uomo?"

"Oh,non ne ho davvero idea."disse l'altra.

Melania scese di corsa le scale e andò a vedere la targa "WYH-003"

Melania scrisse la targa su un foglio.

"Hanno detto che il pappagallo arriverà nel pomeriggio."disse l'anziana dal piano di sopra "Se vuole

ripassare..."

"No,è meglio che me lo mandi,posso telefonare?"disse Melania.

"Si accomodi."disse l'anziana.

Melania prese un telefono.

"Il Daily News?"disse Melania "Sono Melania Daniel,mi da il capocronista per piacere?

Pronto,Charlie?

È Melania.

Senti,me lo faresti un altro piacere?

No,questo è piccolo.

Non ti do pace?

Charlie questo è l'ultimo piacere che ti chiedo.

Dovresti chiamare la motorizzazione e farti dire a chi corrisponde la targa WYH-003.

E non ti secco più.

No,tra un po' farò un salto io.

Il direttore è in ufficio?

No,non voglio disturbarlo se è occupato.

Digli che lo vedrò più tardi.

Grazie,Charlie."

Lei mise giù il telefono e parlò all'anziana "Lei ha degli inseparabili?"

"No,qui in negozio no,ma posso ordinarli se crede."disse l'anziana.

"Quanto ci vorrà?"disse Melania.

"Lei quando li vorrebbe?"disse l'anziana.

"Immediatamente."disse Melania.

"Beh,forse li potrei avere domani mattina."disse l'anziana "Le va bene?"

"Benissimo,li ordini."disse Melania.

Il giorno dopo Melania andò in un palazzo con una gabbia con dentro due uccellini.

Indossava una pelliccia,un vestito verde chiaro e una gonna verde.

Arrivata all'appartamento li lasciò davanti ad una porta,con una lettera indirizzata a Mr Brenner.

Un uomo le parlò "Mi scusi?

Sono per Mr Brenner?"

"Si?"disse lei.

"Non è in casa."disse l'uomo.

"Oh non importa."disse lei.

"Ma non torna fino a lunedì e se quegli uccelli sono per lui..."disse l'uomo.

"Lunedì?"disse lei.

"Si e non credo che le convenga lasciarli nel corridoio."disse lui.

"E dov'è andato?"disse lei.

"A Bodega Bay,ci va tutte le settimane."disse lui.

"Bodega Bay."disse Melania "E dov'è?"

"Sulla costa,circa 60 miglia a nord di qui."disse lui.

"60 miglia?"disse Melania.

"Un'ora e mezza di autostrada o due ore se si prende la litoranea."disse lui"Io glie li terrei

volentieri,ma la domenica vado fuori anch'io.

Mi spiace."

Il giorno dopo lei era in macchina e stava sfrecciando tra le campagne.

Accanto a lei c'erano gli uccellini.

La strada che stava percorrendo era vicino una scogliera che dava sulla costa.

Sulla riva c'era un piccolo paesino.

Arrivò davanti all'ufficio postale ed entrò avvicinandosi ad un uomo anziano,con gli occhiali,dietro

una grata di ferro e un bancone.

"Buon giorno."disse lei.

"Buon giorno."disse lui.

"Forse lei può aiutarmi."disse Melania.

"Con molto piacere."disse l'uomo.

"Sto cercando un uomo che si chiama Mich Brenner."disse Melania.

"Si."disse l'uomo.

"Lo conosce?"disse lei.

"Si."disse lui.

"E dove abita?"disse lei.

"Qui,a Bodega Bay."disse lui.

"Si,lo so,ma dove abita?"disse lei.

"Proprio al di la della baia."disse lui.

"Dove?"disse lei.

L'uomo si mosse da dietro il bancone,uscì dal negozio ed indicò un punto "Ecco guardi dritto al mio

dito.

Vede quei due grandi alberi laggiù?"

"Dall'altra parte della baia?"disse lei.

"Esattamente."disse lui "E quella casa bianca?"

"Si."disse Melania.

"Ecco,è li che abitano i Brenner."disse lui.

"I Brenner?"disse Melania "Il signore e la signora Brenner?"

"Ah no,soltanto Lydia e i due ragazzi."disse lui.

"I due ragazzi?"disse Melania.

"Si,Mich e la sorellina."disse lui.

"Ah,capisco."disse lei "E come faccio ad arrivarci?"

"Beh,lei segue la strada lungo la baia e arriva proprio davanti alla porta."disse lui.

"Davanti alla porta."disse lei "Ma non ci sarebbe un'altra strada?"

"No,quella è l'unica strada."disse lui.

"Vede,vorrei fargli una sorpresa."disse lei.

"Ah..."disse l'uomo.

"Non voglio che mi vedano arrivare."disse Melania "È una sorpresa,capisce?"

"Beh allora può prendere una barca ed attraversare la baia,fino al molo."disse l'uomo.

"Dove trovo una barca?"disse lei.

"La può trovare giù al ristorante Tiddes,ma lei lo sa guidare un fuoribordo?"disse l'uomo.

"Oh si certo."disse lei.

"Vuole che glie lo ordini io?"disse l'uomo.

"Si,grazie."disse lei "Va bene."

"Come si chiama?"disse l'uomo.

"Daniels."disse lei.

"Ok."disse l'uomo che entrò nel negozio e andò a telefonare.

"Forse lei potrebbe anche dirmi..."disse Melania.

"Ah aspetta un attimo,per piacere."disse l'uomo che iniziò a parlare con lei"Si?"

"Il nome della bambina."disse Melania.

"Vuol dire la sorellina?"disse l'uomo "Alice credo.

Henry come si chiama la piccola Brenner?"

"Luisa."disse una voce maschile proveniente da un'altra parte del negozio.

"Ma non si chiama Alice?"disse il vecchio.

"No,si chiama Luisa."disse la voce.

"Si chiama Alice."disse il vecchio.

"Ne è sicuro?"disse Melania.

"Ecco...non posso giurarci,ma mi sembra di si."disse l'uomo.

"Beh,io ho bisogno del nome esatto."disse lei.

"Aspetta ancora un momento."disse il vecchio al telefono "Allora sa cosa deve fare?

Appena esce dal villaggio troverà un piccolo albergo a sinistra.

Lei gira a destra.

Mi sta seguendo?"

"Si."disse lei.

"In cima alla collina vedrà una scuola e più in la una casa con una cassetta della posta rossa."disse il

vecchio "Li ci vive Annie Edward,la maestra di scuola.

Lo chieda a lei come si chiama la piccola Brenner."

"Grazie."disse lei.

"Così può essere sicura."disse lui "Ma per me si chiama Alice."

"Ah avrò la barca tra una ventina di minuti?"disse lei.

"Si."disse lui.

"Quanto le devo per le telefonate?"disse Melania.

"Ah non è niente."disse lui.

"Grazie."disse Melania che uscì dal negozio.

La donna prese la macchina e andò sulla collina dove c'erano diverse villette,poi c'era una scuola a

due piani,abbastanza grande e con un campanile.

L'edificio era fatto da tegole di legno bianche.

Oltre c'era una villetta circondata da una staccionata bianca e con una cassetta delle lettere rossa.

Lei scese dall'auto e andò a suonare il campanello.

"Chi è?"disse una voce da dietro la casa.

"Io."disse Melania.

"Chi io?"disse la voce all'interno.

Melania andò a vedere dietro la casa e vide una donna con i capelli neri che usciva da

una staccionata bianca.

Indossava una giacca rossa e il resto era grigio.

"Ms Edward?"disse Melania.

"Si?"disse la donna.

"Mi chiamo Melania Daniels,mi scusi se l'ho disturbata,ma mi manda l'impiegato dell'ufficio

postale,ha detto che forse lei potrebbe dirmi il nome della piccola Brenner."disse Melania.

"Catie?"disse Annie che posò una piccola paletta su una ringhiera bianca poco fuori dalla porta.

"Quella che abita al di la della baia."disse Melania.

"Si è lei."disse Annie "Catie Brenner."

"Loro erano sicuri che si chiamasse Alice o Luisa."disse Melania.

"Ah ecco perché la posta non arriva mai all'indirizzo giusto da noi."disse Annie che aveva un

pacchetto di sigarette "Oh mi scusi.

Fuma?"

"Grazie."disse Melania.

"Lei deve vedere Catie per qualche ragione?"disse Annie che le accese la sigaretta.

"Beh non esattamente."disse Melania.

"Ah lei è un amica di Mich."disse Annie che scese uno scalino,guardando la strada.

"No,non direi."disse Melania.

"Sa avevo voglia di una sigaretta da 20 minuti e non riuscivo ad interrompere il lavoro."disse

Annie"Il giardinaggio può diventare quasi un'ossessione,lo sa?"

"Lei ha un bel giardino."disse Melania.

"Ah,grazie."disse Annie "È per fare qualcosa nel tempo libero.

C'è un sacco di tempo libero a Bodega Bay.

E lei...lei pensa di restare a lungo?"

"No,solo qualche ora."disse Melania.

"Allora riparte appena vista Catie?"disse Annie.

"Beh,si...credo di si."disse lei "Ah mi scusi se faccio la misteriosa."

"Ah,non sono affari miei."disse Annie.

"Beh,ora è meglio che vada."disse Melania che andò via "La ringrazio molto."

"Prego."disse Annie che la seguì "È venuta da San Francisco sulla litoranea?"

"Si."disse Melania.

"Una bella strada."disse Annie.

"Incantevole."disse Melania.

"È la che ha conosciuto Mich?"disse Annie.

"Si."disse Melania.

"È la che tutti conoscono Mich."disse Annie.

Melania salì in macchina "Ora è lei che fa la misteriosa Ms Edward."

"Davvero?"disse Annie che si avvicinò alla macchina "Non volevo.

Anzi io sono un libro aperto o meglio un libro chiuso."

Annie vide i pappagallini "Ah...carini.

Che cosa sono?"

"Inseparabili."disse Melania.

"Capisco."disse Annie "Auguri Ms Daniel."

"Grazie."disse lei che mise in moto "Posso tornare per di qui?"

"Si,faccia il giro e si troverà sulla strada maestra."disse Annie.

"Grazie."disse lei che andò e Annie la osservò.

Più tardi Melania era in paese e scrisse su un pezzo di carta,appoggiato sul cofano, il nome della

bambina,poi salì in macchina,andò verso il molo e parcheggiò.

Scese e portò con se gli uccelli.

Camminando passò vicino ad un palo della luce che aveva un simbolo inciso sopra.

Il simbolo era composto da 2 rombi che si univano quando la punta inferiore di quello superiore

toccava la punta superiore di quello inferiore.

I 2 rombi erano anche divisi in 2 da una linea verticale.

Il molo era fatto da tegole di legno e c'erano molte barche.

Lei incrociò un uomo "È qui la barca per Ms Daniels?"

"Ehm,si signora."disse lui "È quella li sotto."

Lei diede la gabbia all'uomo e scese una scaletta,poi l'altro la seguì,le diede la gabbia,le accese il

motore e tornò sul molo.

La barca la portò presso la casa dei Brenner,una villa con un fienile rosso accanto e vide delle

persone che camminavano,così spense il motore.

Due salirono a bordo di un furgone verde,mentre un terzo andò nel fienile.

Melania remò e salì sul molo,dopo aver legato la barca con una corda.

Camminò in silenzio,aprì una porta e mise i pappagallini su un tavolinetto in salotto,poi guardò

dalla finestra ed uscì in silenzio.

Tornò sul molo e salì sulla barca,iniziando a remare lentamente.

Mich uscì dal fienile ed entrò nella casa.

Lei si voltò a guardarlo.

Lo vide uscire dalla casa guardandosi intorno,poi lui la vide e lei si accucciò.

Mich corse in casa e lei accese il motore della barca.

Lui prese un binocolo e sorrise vedendola,poi prese la macchina.

Arrivando vicino al molo lo vide fermo ad aspettarla.

Un gabbiano le andò addosso e le beccò la testa,poi volò via.

Lei si toccò la testa e vide che sul guanto c'era del sangue.

Mich scese sul molo e poi passò sulla barca "Tutto a posto?"

"Si,credo di si."disse lei"Perché mai mi sarà venuto addosso?"

"Mai vista cosa più strana,sembrava ce l'avesse proprio con lei."disse Mich che le diede la

mano,facendola rialzare "Ah,ma lei perde sangue,bisogna medicarla.

Venga."

Lei salì la scaletta e Mich la aiutò a camminare.

"Che è successo,Mich?"disse un uomo.

"Un gabbiano l'ha aggredita."disse Mich.

"Un gabbiano?"disse l'uomo.

Lui la condusse verso una casetta bianca,ma vide che c'era un cartello sul vetro interno "Ah…

Proviamo al ristorante."

"Si."disse lei "Ci vorrebbe l'antitetanica."

"L'ho fatta quando sono andata in Europa,l'altro mese."disse Melania.

Accanto al molo c'era un ristorante che aveva le pareti fatte di tegole bianche e con gli spigoli,i

bordi delle finestre e della porta rossi.

Il tetto era fatto da tegole rosse e bianche.

Entrando molta gente li guardò.

Il bancone era sulla sinistra,mentre a destra c'erano dei tavoli come anche sul fondo del locale.

Lui la portò a sedersi e arrivò l'uomo dietro il bancone "Che è successo?"

"Ciao Bodic,la signorina si è ferita."disse Mich.

Arrivò anche una donna con i capelli rossi,corti e tirati indietro.

"Chiamo il dottore?"disse l'uomo.

"Oh non credo sia grave."disse Mich.

"Vediamo."disse Bodic "Elen,porta il cotone e il disinfettante."

La donna annuì e andò via.

"Si è ferita qui fuori signorina?"disse Bodic.

"Sta tranquillo,si è ferita in barca."disse Mich.

"Sai un cliente,una volta,è caduto nel parcheggio e poi mi ha fatto causa per danni."disse Bodic.

"Ms Daniel non vuole fare reclami a nessuno."disse Mich,mentre lei si puliva il sangue guardandosi

ad uno specchietto.

"Ecco."disse Elen che tornò.

"Beh,l'avvocato sei tu."disse Bodic.

"Grazie."disse Mich che prese da Elen una boccetta e del cotone.

"Che cos'è quello?"disse Melania.

"Un po' d'acqua ossigenata per pulire la ferita."disse lui che le mise il cotone sulla ferita.

"Così lei è avvocato."disse Melania.

"Esatto."disse Mich "Di solito io difendo la gente Ms Daniels,ma se dovesse far causa..."

"E lavora qui?"disse Melania.

"No,a San Francisco."disse lui.

"Come mai è venuta fin qui?"disse Mich.

"Civile o penale?"disse Melania.

"Penale."disse Mich.

"Ecco perché vorrebbe veder tutti dietro le sbarre."disse Melania.

"Ma mica tutti."disse Mich.

"Oh già."disse Melania "Soltanto quelli che fanno certi scherzi."

"Precisamente."disse Mich.

"Ohi."disse lei.

"Oh scusi."disse Mich "Cos'è venuta a fare qui?"

"Non ha visto la gabbia?"disse lei.

"Ah..."disse Mich sorridendo "Vuol dire che è venuta fin qui per portarmi quei pappagalli?"

"Per portarli a suo sorella."disse Melania "Ha detto che era il suo compleanno e poi dovevo venire

comunque."

"A far che?"disse Mich.

"A trovare un'amica."disse Melania "Attento."

"Oh mi scusi."disse Mich "E chi è quest'amica?"

"Annie Edward."disse Melania "La maestra di scuola."

"Annie Edward."disse Mich "Però…

È piccolo il mondo."

"Eh si."disse Melania "Come mai la conosce?"

"Siamo state a scuola insieme."disse Melania "In collegio."

"Ah davvero?"disse lui "Pensa un po'.

E quanto si trattiene qui?"

"Il week end."disse Melania.

"Bene,mi sembra che il sangue si sia fermato."disse Mich "Ce lo tenga sopra."

Lei premette il cotone sulla ferita e Mich si sedette.

"E così è venuta a trovare Annie."disse Mich.

"Si."disse Melania.

"Non è venuta trovare me?"disse Mich.

"E perché dovrei venire a trovare proprio lei?"disse Melania.

"Non lo so,ma si è presa la briga di scoprire chi ero e dove abitavo."disse Mich.

"Oh è stato facilissimo."disse Melania "Una telefonata al giornale di mio padre.

E poi dovevo venire comunque,glie l'ho già detto no?"

"Sicché,io le piaccio."disse Mich.

"Io la detesto."disse Melania "È un maleducato,un arrogante,un egocentrico e...le avevo anche

scritto una lettera,ma l'ho strappata."

"Che c'era scritto?"disse Mich.

"Non sono affari suoi."disse Melania "E le dirò che non mi piacciono nemmeno i suoi gabbiani,se

vuol saperlo."

"Ma lei doveva venirci comunque."disse Mich "Ricorda?"

In quel momento entrò la madre di Mich,una donna anziana,con i capelli tirati indietro,un cappotto

grigio e una maglietta rossa sotto.

Aveva anche una borsetta nera sul braccio sinistro.

"Mich."disse la madre che si avvicinò e lui si mise in piedi"Ho visto fuori la tua macchina.

Che ci fai in paese?"

"Dovevo ringraziare questa persona per un regalo."disse Mich.

"Che cosa?"disse la madre.

"Mamma,voglio presentarti Melania Daniel."disse Mich "Ms Daniel,mia madre."

"Molto piacere."disse Melania.

La madre la guardò con uno sguardo poco felice "Piacere mio Ms Daniels.

Di che regalo si tratta?"

"Ms Daniels ci ha portato degli uccelli da San Francisco."disse Mich.

"Oh."disse la madre.

"Per Catie,per il suo compleanno."disse Mich "Dov'è?"

"Qui di fronte,da Brickmaier."disse la madre.

"A proposito,Ms Daniel si ferma qui per il week end e io...l'ho invitata a cena da noi stasera."disse

Mich "Beh in fondo si è disturbata a portarci quei pappagallini."

"Ma non posso accettare."disse Melania.

"Hai detto pappagalli?"disse la donna.

"Si."disse Mich "Inseparabili."

"Ah capisco."disse la madre.

"Non possiamo lasciarla partire senza nemmeno ringraziarla."disse Mich "Deve conoscere Catie e

poi si ferma per il week end."

"Si,ma..."disse Melania.

"Lo ha detto lei,no?"disse Mich.

"Certo,ma..."disse Melania.

"Allora è tutto a posto."disse Mich "A che ora si cena,mamma?"

"Alle 7,come al solito."disse la madre.

"La passerò a prendere."disse Mich "Dov'è andata ad abitare?"

"Da Annie naturalmente."disse Melania.

"Ah,certo è ovvio,che stupido."disse lui "Un quarto alle 7?"

"Annie potrebbe avere altri progetti,dovrò chiedere."disse Melania "E poi posso venirci anche da

sola."

"La conosce la strada?"disse Mich "Non verrà in barca vero?"

"Stia tranquillo."disse Melania.

"Allora alle 7."disse lui.

"Può darsi."disse Melania.

"Noi la aspettiamo."disse Mich "Come va la testa?"

"Molto meglio,grazie."disse lei "Sono stata ferita da un gabbiano,niente di grave."

Melania citofonò alla casa di Annie che aprì la porta.

Ora indossava un abito grigio.

"Oh salve."disse Annie "È riuscita a trovarla?"

"Si grazie."disse Melania "Sono tornata perché ho letto quel cartello."

Su una finestra della casa c'era un cartello che parlava di affittare una camera.

"Può affittarmi la camera solo per una notte?"disse Melania.

"Veramente speravo di affittarla per un po' di giorni."disse lei.

"Oh mi farebbe un gran favore."disse Melania "Ho chiesto tanto in giro e non c'è una stanza."

"Beh va bene."disse Annie "I bagagli sono i macchina."

Melania le mostrò una busta di cartone.

Annie rise "Beh è molto più pratica.

È un'idea."

"Ho comprato qualche cosa per stanotte in un negozio."disse Melania "Non pensavo di fermarmi

per la notte."

"Si,lo so."disse Annie "È accaduto qualcosa di improvviso?"

"Si."disse lei "Posso telefonare per avvertire casa?"

"Ho messo adesso il caffè sul fuoco."disse Annie.

Melania entrò.

"Non finiscono mai queste migrazioni."disse Annie che vide una moltitudine di gabbiani e anche

Melania li osservò.

Alle sette arrivò alla casa con la macchina e andò alla porta.

Citofonò,ma poi vide Mich,la madre e Catie che stavano arrivando.

Catie era una bambina vestita di bianco,con i capelli neri,legati,una gonna che arrivava al ginocchio

e un fiocco rosso alla gola.

"Salve."disse Melania.

Catie corse "Salve.

Ms Daniel?"

"Si."disse lei e Catie salì gli scalini abbracciandola.

"Oh sono meravigliosi."disse Catie "È proprio quello che volevo.

Sono un maschio e una femmina?

Io non li so distinguere."

La madre di Mich si avvicinò lentamente.

"Credo di si."disse Melania.

"Salve."disse Mich "Annie non aveva altri progetti eh?"

"No."disse Melania.

"Bene."disse Mich "Siamo lieti che sia venuta.

Ha fame."

"Abbastanza."disse Melania.

"È quasi pronto."disse Mich "Eravamo a vedere le galline.

C'è qualcosa che non va."

"Non è colpa delle galline Mich."disse la madre che aprì la porta "Voglio telefonare a Fred

Bruckmaier immediatamente."

"E a che serve?"disse Miche "I polli non vogliono mangiare."

Arrivarono in salotto.

C'era un divano e diverse poltrone,con in mezzo un tavolino,sulla sinistra c'era un pianoforte e in un

angolo c'era un comodino con una lampada accesa.

La cucina era alle loro spalle e c'era un tavolo già apparecchiato.

Oltre le poltrone del salotto c'era un tavolo con una lampada e un telefono nero.

Catie andò in cucina e Melania si sedette su un divano dopo che Mich le aveva dato da bere.

"Me l'ha venduto lui il mangime no?"disse lei.

"Uscita la merce dal negozio non si accettano reclami."disse Mich.

"Ma da che parte stai tu?"disse la madre che prese il telefono.

"Io citavo un regolamento."disse Mich.

"Lascia stare i regolamenti."disse la madre telefonando "Faccio in un momento Ms Daniel.

Pronto Fred?

Sono Lydia Brenner.

Non era mica a tavola vero?

Fred quel mangime che mi ha dato non è buono.

Quello per i polli.

Beh non lo so,le galline non lo mangiano.

Certo che hanno fame.

Ne ho aperta una scatola appena tornata e non l'hanno toccato.

Beh lo sa anche lei che quando i polli non vogliono mangiare c'è qualcosa che non va con il

mangime,no?

No non sono galline schizzinose.

Chi?

Beh lui che centra?

Fred non mi interessa sapere quante scatole ne ha vendute,le mie galline…

Oh capisco.

Dan Fossel.

Ecco questo dimostra che ho ragione io,il mangime che ci ha dato...

Oh...

Beh allora è meglio che parli con lui.

Non ci sarà mica qualche epidemia eh?

No mai.

No Fred,non mi sembrano malate,non vogliono mangiare.

Si.

Oh beh domattina vado da lui,forse Dan…

Oh va bene,grazie."

Lei riattaccò "Gli aveva telefonato anche Dan Fosset poco fa.

Anche le sue galline non mangiano."

"Avevi ragione mamma,il mangime del signor Bruckmaier non è buono."disse Catie che era in sala

da pranzo.

"Ma no Catie,il signor Fossel ne aveva comprata un'altra qualità…"disse Lydia"Non saranno mica

ammalate eh Mick?"

Dopo cena Melania suonava al pianoforte,con Catie in piedi accanto,mentre Mich e la madre

portavano via i piatti.

"Non capisco come ha fatto a sapere che desideravo due inseparabili."disse Catie.

"Me lo ha detto tuo fratello."disse Melania.

La madre la guardò "Allora ha conosciuto Mich a San Francisco è così?"

"No non direi."disse Melania.

"Mich conosce un sacco di gente a San Francisco."disse Catie "E per lo più sono dei delinquenti."

"Catie."disse la madre.

"Beh mamma è lui che lo dice per primo."disse Catie "Lui passa le giornate nella prigione del

palazzo di giustizia."

"In democrazia Catie tutti hanno diritto ad un giusto processo."disse la madre che portò un vassoio

in cucina "Tuo fratello fa l'avvocato."

"Oh mamma ti prego."disse Catie "Saranno delinquenti democratici,ma sempre delinquenti sono.

Mich ha un cliente che ha sparato sei revolverate in testa alla moglie.

Sei colpi.

Ma lei ci pensa?

Insomma voglio dire che anche due sarebbero stati troppi,non crede?"

"Perché le ha sparato?"disse Melania a Mich che stava togliendo la tovaglia.

"Lui guardava la partita alla televisione..."disse Mich.

"E allora?"disse Melania.

"E la moglie gli ha cambiato canale."disse Mich che andò in cucina.

Melania rise.

"Anche lei viene alla mia festa domani?"disse Catie.

"Credo di no."disse Melania "Devo tornare a San Francisco."

"Non le siamo simpatici?"disse Catie.

"Certo che mi siete simpatici."disse Melania.

"Allora non le piace Bodega Bay?"disse Catie.

"Ancora non lo so."disse Melania.

"Invece a Mich piace molto."disse Catie "Viene qui tutte le settimane sa?

Anche se ha un appartamento in città.

Lui dice che San Francisco gli fa l'effetto di un formicaio."

"I paradossi sono il forte di tuo fratello."disse Melania.

"Beh se decide di venire non dica che glie ne ho parlato."disse Catie "Ho capito che vogliono farmi

una sorpresa.

Hanno fatto un sacco di manovre segrete per questa festa.

Mi manderanno a casa di Michele con una scusa e la madre di Michele si farà venire il mal di testa

e mi dirà che ha bisogno di un po' d'aria e che mi riaccompagnerà a casa e quando arriverò

qui salteranno tutti fuori.

Non vuol venire?

Non vuol proprio farmi questo favore?"

"Temo proprio di no."disse lei.

Lydia era a lavare i piatti in cucina "È molto simpatica vero Mich?"

"Si."disse Mich.

"È anche bellina."disse la madre "Da quanto la conosci?"

Lui era vicino ad un tavolo di legno rotondo,con dietro le credenze e i fornelli.

"Ma te l'ho detto,l'ho conosciuta solo ieri."disse Mich "In un negozio."

"Si in un negozio."disse la madre "E vendeva uccelli?"

"No no,ma io le ho fatto credere che lo credevo e poi quando..."disse Mich "Beh è troppo

complicato."

"Però lei è venuta fino a qui a portarti quegli uccellini."disse la madre.

"Mamma."disse Mich.

"Si?"disse lei voltandosi.

"Che cos'è questo terzo grado?"disse Mich.

"Scusami."disse lei "È naturale che una ragazza come quella mi incuriosisca.

È molto ricca vero?"

"Si,penso di si."disse Mich "Suo padre ha uno dei più grandi giornali di San Francisco."

"Eppure la figlia non gode di buona stampa."disse la madre "Gli altri giornali ne parlano spesso."

"Si lo so."disse Mich.

"È lei che ha fatto il bagno in una fontana a Roma l'altra estate,non è vero?"disse la madre.

"Si."disse Mich.

"Io forse sono un po' all'antica,so che a Roma faceva piuttosto caldo,ma..."disse Lydia "Beh i

giornali hanno detto che era nuda."

"Si lo so."disse Mich.

"Non sono affari miei,ma quando qualcuno porta a casa una ragazza..."disse la madre.

"Mamma."disse Mich.

"Si?"disse lei.

"Credo di sapermela cavare da solo con Melania Daniels."disse Mich.

"Bene."disse la madre "Se sai quello che vuoi Mich."

"So perfettamente quel che voglio."disse Mich.

Mich accompagnò Melania alla Macchina.

"Sarà capace di ritrovare la strada?"disse Mich che le aprì la portiera.

"Oh si."disse Melania.

"Ci rivedremo qualche volta?"disse Mich.

"San Francisco è molto lontana da qui."disse Melania.

"Io sto a San Francisco 5 giorni alla settimana e ho molto tempo libero."disse Mich "Potremo

andare a fare il bagno insieme.

Mamma dice che le piace nuotare."

"Come fa a sapere quello che mi piace?"disse lei.

"Deve aver letto qualcosa sui giornali."disse Mich.

"Ah ecco."disse Melania "Roma."

"Sa anche a me piace nuotare,credo che si andrebbe d'accordo."disse Mich.

"In caso le interessi, sono stata spinta in quella fontana."disse Melania.

"Senza i vestiti?"disse Mich.

"Con tutti i vestiti addosso."disse Melania "Il giornale che ha pubblicato quella notizia è in

concorrenza con quello di mio padre."

"E lei è solo una povera innocente vittima delle circostanze."disse Mich.

"Beh io non sono ne povera ne innocente,ma la verità è che..."disse Melania.

"Che ti davi alla pazza gioia con un branco di playboys."disse Mich.

"Si questo è vero,ma sono stata spinta in quella fontana,anche questo è vero."disse Melania.

"Ah."disse Mich "È davvero amica di Annie Edward?"

"No,non la conoscevo prima di venire qui."disse Melania.

"Non siete state a scuola insieme?"disse Mich.

"No."disse Melania.

"Non è venuta qui a trovarmi?"disse lui.

"NO!"disse Melania.

"Ha mentito."disse Mich.

"Si ho mentito."disse Melania.

"E la lettera che mi ha scritto era una bugia anche quella?"disse Mich.

"No,quella l'ho scritta."disse Melania.

"E che cosa diceva?"disse lui.

"Diceva :Caro signor Brenner,credo che le servano questi pappagalletti."disse Melania "Credo che

gioveranno alla sua personalità.

Diceva questo."

"E l'ha strappata?"disse lui.

"Si."disse Melania.

"Perché?"disse Mich.

"Perché era una stupidaggine,una pazzia."disse Melania.

"Come fare il bagno in una fontana?"disse Mich.

"Le ho detto che sono stata spinta."disse Melania.

"Non si aspetta che io ci creda?"disse Mich.

"Oh non mi importa se non ci crede."disse Melania che mise in moto.

"Però vorrei rivederla."disse Mich.

"Perché?"disse Melania.

"Può essere divertente."disse Mich.

"Potrebbe andare bene a Roma,ma qui non mi sembra proprio il caso."disse Melania.

"Per me si."disse Mich.

"Per lei,ma non per me."disse Melania.

"Ma che cosa vuole?"disse Mich.

"Credevo che l'avesse capito."disse Melania"Voglio vivere la mia vita e voglio fare il bagno nuda

nelle fontane!

Buona notte."

Lei mise in moto e se ne andò.

Mich sorrise,ma poi notò che tutti i fili dei pali elettrici erano pieni di uccelli.

Melania tornò a casa di Annie e la trovò su un divano,con una vestaglia bianca.

"Ms Daniels è lei?"disse Annie mentre leggeva un giornale.

"Si."disse Melania che si tolse la pelliccia di dosso.

"Salve."disse Annie "Qualcosa che non va?

La ferita le ha dato fastidio?"

"Non è la ferita che mi da fastidio."disse Melania.

"Lo vuole un po' di liquore?"disse Annie.

"Se ci fosse volentieri."disse Melania.

"D'accordo,perché non si siede Ms Daniel?"disse Annie che andò a prendere la bottiglia e i

bicchieri"Ah vuole una giacca?

Ha freddo?"

"No."disse Melania che si tolse la sciarpa di seta e si mise sul divano opposto a quello dove era

Annie "No no.

Grazie.

Ma perché non mi chiama Melania?"

"D'accordo."disse Annie che tornò con la bottiglia e i bicchieri,ne mise uno sul tavolo e versò il

liquido nell'altro,per poi darlo a Melania e infine si versò la bevanda nel suo di bicchiere.

"E dammi del tu."disse Melania "Grazie."

"La sera qui fa sempre un po' di freddo."disse Annie "Specialmente vicino alla baia.

Beh,come è andata la serata?"

"Così così."disse lei.

"Hai conosciuto Lydia?"disse Annie "O preferisci cambiare argomento?"

"Credo di si."disse Melania.

"Bene,come lo trovi il nostro paesino?"disse Annie.

"Semplicemente orrendo."disse Melania.

"Oh immagino che non offra molto ad un turista di passaggio,a meno che non sia un amatore di

catapecchie."disse Annie che andò a sedersi ad una scrivania e si prese un pacchetto di sigarette.

"Dove abitavi prima di venire qui?"disse Melania.

"A San Francisco."disse Annie che si accese la sigaretta.

"E come mai sei capitata qui?"disse Melania.

"Oh un amico mi invitò a passare il week end."disse Annie "Tanto tempo fa.

Non c'è motivo di nasconderlo.

Era Mich Brenner.

Lo avrai capito immagino."

"Lo sospettavo infatti."disse Melania.

"Ah sta tranquilla."disse Annie "È tutto passato e finito da un pezzo."

"Annie non c'è nulla tra il signor Brenner e me."disse Melania.

"Davvero?"disse Annie "Si forse è vero.

Forse non c'è mai nulla tra Mich e nessuna ragazza."

"Come sarebbe?"disse Melania.

"Ora cercherò di spiegartelo."disse Annie che si alzò e si sedette di nuovo sul divano "Ci vedevamo

spesso a San Francisco e una volta mi invitò qui per farmi conoscere Lydia."

"Quando è stato?"disse Melania.

"Oh...4 anni fa."disse Annie "Poco dopo la morte di suo padre.

Ora le cose forse sono diverse."

"Diverse?"disse Melania.

"Con Lydia."disse Annie "Non ti è sembrata un po' scostante?"

"Si un po'."disse Melania.

"Oh beh...allora le cose non sono cambiate."disse Annie "Quella donna aveva il dono di farmi

impazzire.

Quando tornai a San Francisco passai giornate a pensare in cosa l'avessi dispiaciuta."

"E che cosa le avevi fatto?"disse Melania.

"Niente."disse Annie "Esistevo e basta.

E quindi qual'è il segreto?

Una donna gelosa forse?

Una madre gelosa ed egoista?

No signore.

Con tutto il rispetto per Edipo,non credo che sia questo."

"Allora che cos'è?"disse Melania.

"A Lydia piacevo."disse Annie "Questa è la cosa strana.

Ora che non sono più una minaccia siamo buone amiche."

"Allora perché ce l'aveva con te?"disse Melania.

"Perché aveva paura."disse Annie.

"Che le prendessi Mich?"disse Melania.

"Che dessi qualcosa a Mich."disse Annie alzandosi.

"Ah non ti capisco."disse Melania.

"Ha paura che una donna possa dare a Mich quello che lei non gli sa dare."disse Annie "L'amore."

"E quindi,in fondo,è una madre gelosa no?"disse Melania.

"No."disse Annie che andò a prendere un posacenere"No,non credo.

Vedi lei non ha paura di perdere Mich.

Ha solo paura di essere abbandonata."

"E invece così ci guadagnerebbe una figlia."disse Melania.

"No."disse Annie che si sedette di nuovo "Lei ha già una figlia."

"E Mich cosa fa?"disse Melania "Non dice niente sull'argomento?"

"Beh io la capisco la sua posizione."disse Annie "Ne ha passate tante dopo la morte del padre e non

vuole correre il rischio di ricominciare."

"Ah capisco."disse Melania.

"E così finì tutto."disse Annie "Ah non subito eh?

Tornammo a San Francisco,ci vedemmo ancora,ma sapevamo che era finita."

"E allora che fai qui a Bodega Bay?"disse Melania.

"Voglio restare vicino a Mich."disse Annie "Ah era tutto finito e lo sapevo,ma volevo restargli

vicino.

Vedi io gli voglio ancora molto bene e non voglio perdere quest'amicizia.

Capisci?"

Squillò il telefono e Annie andò a rispondere "Pronto.

No no,non stavo dormendo.

Si è tornata poco fa.

Certo,aspetta.

È Mich,vuole te."

Melania si alzò e andò al telefono,mentre Annie si sedette al suo posto.

"Pronto?"disse Melania "Si sono Melania.

Bene,grazie.

Ma no,tutto bene,ho solo seguito la strada.

Ma non c'è niente da scusarsi,capisco benissimo.

È molto gentile,ma non sono inquieta.

No non posso.

Devo tornare a San Francisco.

No non voglio dispiacere a Catie,ma…

Capisco.

D'accordo.

Si.

Ci verrò.

Buona notte Mich."

Melania abbassò la cornetta del telefono "Vuole che vada alla festa di Catie domani pomeriggio.

Ho detto di si."

"Ti divertirai."disse Annie "Ci sarò anch'io a dare una mano."

"Mi sembra così inutile."disse Melania che si alzò "Beh me ne andrò a dormire.

Sono un po' stanca."

Melania andò a prendere il sacco che aveva e tirò fuori una camicia da notte "Il mio bagaglio."

"Bellina."disse Annie "Dove l'hai presa?

Da Brickmaier?"

"Credi che dovrei andarci?"disse Melania.

"Mah,dipende da te."disse Annie.

"No dipende da Lydia."disse Melania "Non trovi?"

"Non pensare a Lydia."disse Annie "Tu desideri andarci?"

"Si."disse Melania.

"Allora vai."disse Annie.

"Grazie Annie."disse Melania.

Si sentì un tonfo alla porta.

"Oh!"disse Annie che si alzò "E ora chi può essere?

C'è qualcuno?

Chi è?"

Annie aprì la porta e le due videro un gabbiano morto.

"Oh guarda."disse Melania.

"Oh poverino."disse Annie "Forse si è sperduto nel buio."

"Ma non è buio Annie."disse Melania "C'è la Luna piena."

Le due si guardarono.

Il giorno dopo Melania stava salendo una collinetta con Mich,mentre dietro di loro c'erano dei

bambini che giocavano in un grosso giardino delimitato da una staccionata bianca dietro la casa.

Mich aveva una bottiglia e un bicchiere,mentre Melania aveva un bicchiere.

Arrivarono in cima e Mich fece ammirare il paesaggio.

"Bellissimo."disse Melania "Non ci vive nessuno dopo questo punto?"

"No,da quella parte no."disse Mich "Chilometri e chilometri di colline."

Mich le versò da bere.

"No non dovrei bere più."disse Melania "Devo guidare."

"Beh è una mossa per farla restare a cena."disse Mich "Ce n'è rimasto parecchio."

"No non posso proprio."disse Melania "Devo proprio andar via."

"D'accordo."disse lui "Salute."

"Salute."disse Melania.

I due bevvero.

"Sul serio,perché deve scappare via?"disse Mich "Che c'è di così importante a San Francisco?"

"Beh devo lavorare domattina per cominciare."disse Melania.

"Lei ha un lavoro?"disse Mich.

"Veramente ne ho più di uno."disse Melania.

"E che lavoro fa?"disse Mich.

"Faccio lavori diversi secondo i giorni."disse Melania.

"Per esempio?"disse Mich.

"Ecco il lunedì e il mercoledì lavoro all'ufficio turistico dell'aeroporto."disse Melania.

"Per aiutare i turisti?"disse Mich.

"No per fargli perdere la strada."disse Melania "Credevo che fosse ovvio.

Il martedì frequento un corso di teoria semantica alla Berkeley per scovare nuove parolacce.

Non è un vero lavoro,ma..."

"È già capisco."disse Mich.

"E il giovedì è il mio giorno di visite."disse Melania.

"Nei bassi fondi?"disse Mich.

"No devo deluderla."disse Melania "Vogliamo far studiare un bambino coreano.

E stiamo raccogliendo fondi per questo."

Lei si voltò e fece alcuni passi "Vede a Roma,quell'estate,non combinai altro che guai."

Melania si voltò "Sa è facile lasciarsi trascinare,ma quando sono tornata ho pensato che era ora di

smetterla e di cominciare a fare qualcosa.

Così dal lunedì al giovedì mi tengo occupata."

"E il venerdì?"disse Mich.

"Il venerdì sono libera."disse Melania "Alle volte vado in quella uccelleria il venerdì."

"È molto consolante."disse Mich "È un giorno innocente."

"Oh si."disse Melania che bevve "E c'è zia Teresa.

Lei ha una zia Teresa?"

"No."disse Mich.

"La mia è tutta d'un pezzo,è molto arcigna."disse Melania "Le regalerò un pappagallo quando

tornerà dall'Europa.

Un pappagallo che sappia parlare.

Se l'immagina la faccia che farà quando il pappagallo le dirà un paio di quelle parole che io sto

imparando alla Berkeley?"

"Lei ha bisogno dell'affetto di una madre."disse Mich.

"È proprio quello che mi manca."disse Melania che fece alcuni passi voltandosi.

"Oh mi spiace."disse Mich.

Melania si voltò "Oh non si faccia scrupolo.

Mia madre non ne ha avuti di scrupoli.

Ci ha lasciato quando avevo 11 anni,per scappare con un biscazziere in Cina.

Lei lo sa che cos'è l'affetto di una madre?"

"Si lo so."disse Mich.

"E mi ritiene fortunata?"disse Melania.

"No anzi la compiango."disse Mich "Ma non va mai a trovarla?"

"Non so nemmeno dove sia."disse Melania "Beh è meglio che torni giù dai bambini."

I due scesero.

Annie parlò ai bambini,ma guardò i due "Pronti?

1.

2.

3.

Via."

Catie era bendata e cercava di prendere gli altri.

Lydia uscì con la torta e Annie si accorse che fissava Melania.

Un gabbiano andò a sbattere sulla testa di Catie.

"Ehi!"disse Catie "Non mi dovete toccare."

Il gabbiano volò contro un bambino che lo evitò chinandosi.

"Oh!"disse Annie che andò a soccorrerlo.

Mich e Melania si accorsero di altri gabbiani e corsero.

I bambini iniziarono a gettarsi a terra e i genitori corsero a prenderli.

Lydia vide un gabbiano andare contro un palloncino.

Annie Fece rialzare Catie e arrivò Mich ad aiutarla insieme a Melania.

Un altro gabbiano ruppe un palloncino,mentre un secondo inseguiva un bambino.

Un secondo bambino si rifugiò sotto un tavolo.

Lydia afferrò Catie e la portò dentro casa,mentre un gabbiano andò sulle spalle di un bambino e lo

fece cadere.

"Facciamo entrare i bambini in casa!"disse Annie che corse ad aiutare quello caduto,mentre Mich

corse a soccorrere una bambina inseguita da tre gabbiani.

Lui afferrò gli uccelli e li lanciò via,poi prese la bambina in braccio.

Melania vide che c'era una bambina a terra e un gabbiano la stava beccando,così corse e mandò via

l'uccello con la giacca,poi portò la bambina nella casa.

Annie corse dietro a 2 ragazzini che stavano scappando verso la spiaggia e li riportò indietro.

Mich restò sulla porta d'ingresso e vide che gli uccelli si allontanavano.

"Se ne sono andati Mich?"disse Lydia.

"Credo di si."disse Mich.

"Si è fatto male nessuno?"disse Lydia.

"Jennifer ha un graffio sulla guancia."disse una donna.

"È già la terza volta."disse Annie.

Melania andò da Mich "Mich è strano.

Non crede?

Il gabbiano quando ero in barca ieri sera,poi quello da Annie stanotte e ora..."disse Melania.

"Stanotte?"disse Mich "Che è successo?"

"Un gabbiano ha sbattuto contro la porta."disse Melania "Mich che sta succedendo?"

"Io...io non lo so."disse Mich "Deve tornare a casa di Annie?"

"No ho la mia roba in auto."disse Melania.

"Resti a mangiare qualcosa prima di ripartire,sarei più tranquillo."disse Mich.

Arrivarono due bimbe che guardarono il cielo spaventate.

La sera seguente Lydia guardava fuori da una finestra,poi chiuse le tende.

Mich stava preparando i piatti.

Melania era in salotto.

"Vuole ancora un po' di mostarda?"disse Mich.

"No grazie."disse Melania.

"Perché Annie non è rimasta a cena?"disse Catie che aveva in mano la macchina del caffè.

"Perché aspettava un'interurbana da sua sorella."disse Mich.

Catie vide i due pappagallini che si agitavano nella gabbia "Ma che cosa hanno quei due?"

"Ma che cosa hanno tutti quanti."disse Lydia che coprì la gabbia con un panno.

"Dove vuoi prenderlo il caffè?"disse Catie.

"Li sul tavolo."disse Mich.

"Cerca di sbrigarti Mich."disse Lydia "Immagino che Ms Daniel abbia fretta di partire."

"Io credo che farebbe meglio a restare da noi."disse Catie che si sedette"Abbiamo una stanza per gli

ospiti già preparata."

Anche gli altri li raggiunsero con i piatti.

"Quella strada può essere pericolosa di notte sa?"disse Mich.

"Se passassi da Santa Rosa raggiungerei San Francisco molto prima no?"disse Melania.

"Si l'autostrada è molto più rapida."disse Lydia.

"Ma la troverà piena di gente che torna dal week end."disse Mich.

"Ma sentite un po' quei pappagallini."disse Catie sentendo che i pappagalli urlavano come pazzi.

Melania vide un passero vicino al caminetto "Mich..."

Un gran numero di passeri volò giù dal caminetto e iniziò a volare per la casa.

Lydia si mise in un angoletto mentre Melania e Catie si stesero su un divano.

Mich prese un tovagliolo e iniziò a colpire gli uccelli "Copritevi la faccia!

Copritevi gli occhi!"

Mich scansò delle tende ed aprì una porta,poi iniziò a colpire gli uccelli con un asciugamano,ma

altri ne venero giù,così lui prese un tavolino e lo mise davanti al camino e poi continuò a colpire gli

uccelli da una parte all'altra della casa.

Melania vide una porta,prese Catie,andò da Lydia e le portò fuori,poi anche Mich uscì dalla porta

che aveva aperto.

Mich e le altre tornarono con lo sceriffo.

La stanza era vuota e tutto era distrutto o rovesciato.

Catie era seduta su un divano,mentre gli altri erano tutti in piedi.

Lo sceriffo prese in mano uno degli uccelli morti "Si si.

È proprio un passero."

"Questo lo sappiamo Al."disse Mich.

"Avevate le lampade accese?"disse lo sceriffo.

Lydia iniziò a raccogliere i cocci delle tazze.

"Si,ma la luce non poteva filtrare dalla cappa del caminetto."disse Mich.

"Perché alle volte vengono attirati dalla luce."disse Al "Però è un fatto strano."

"Certo!"disse Mich "Ma dobbiamo farci qualcosa."

"Questo non lo capisco Mich."disse Al "Cosa dobbiamo farci?"

"Ma..."disse Mich "Questi uccelli invadono le case!"

"Beh sono capitati in una stanza e sono stati presi dal panico."disse Al.

"D'accordo,io posso anche ammettere che un uccello sia preso dal panico in una stanza chiusa,ma

questi non ci sono capitati,ci sono venuti,giù dalla cappa del caminetto."disse Mich.

"Una volta mia moglie trovò un uccello sul sedile della macchina..."disse Al.

"Raccontagli della festa."disse Lydia.

"Già,abbiamo dato una festa oggi pomeriggio per il compleanno di Catie."disse Mich "Sul più

bello...

"Quanti anni compie?"disse Al.

"11."disse Mich "Sul più bello della festa uno stormo di gabbiani ha assalito i bambini.

Ms Daniels è stata assalita da un gabbiano proprio ieri."

"Già,ma i ragazzi hanno dato fastidio agli uccelli?"disse Al "Perché se uno da fastidio ad un uccello

quello si ribella a volte."

"I bambini giocavano tra di loro."disse Lydia "I gabbiani li hanno assaliti!"

"Ma signora...assalire è una parola un po' grossa,non crede?"disse Al "Gli uccelli non hanno mica

l'abitudine di assalire la gente senza motivo no?

I bambini li avranno spaventati."

"Quegli uccelli li hanno assaliti."disse Lydia che andò vicino al pianoforte,raddrizzò un quadro e il

corpo di un uccello cadde.

"C'è una bella confusione qui vero?"disse Al "Forse è meglio che mettiate una grata alla cappa del

caminetto.

Posso darvi una mano?"

"No,lascia stare."disse Mich "Ci pensiamo noi."

"Accompagno Catie in camera sua."disse Melania "Sarà meglio che io resti non crede?"

"Sarebbe molto gentile."disse Mich e Melania portò via Catie.

"La mia roba è nella macchina."disse Melania.

"Posso fare altro Mich?"disse Al.

"No grazie Al."disse Mich "Ce la caveremo."

"Strana faccenda."disse lo sceriffo uscendo.

La mattina seguente Melania era nella sua stanza,aveva i capelli sciolti e si metteva un rossetto.

Indossava una vestaglia bianca.

"Mich!"disse Lydia e Melania si mise le scarpe.

"Si?"disse Mich.

"Io porto Catie a scuola."disse Lydia "E poi passo un momento alla fattoria di Foster."

"Va bene."disse Mich.

Lydia mise in moto il furgone e partì.

Poco dopo il furgone stava passando su una strada in campagna e arrivò ad una decina di

fattorie con dietro degli alberi.

La zona intorno era tutta prateria.

C'era anche un capannone ad una delle estremità delle case.

Lei scese dal furgone e vide un uomo che stava riparando un trattore verde.

"Giorno."disse l'uomo.

"Buon Giorno George."disse Lydia "Il signor Fosset è in casa?"

"Credo di si signora."disse l'uomo "Non si è ancora visto,ma deve essere in casa."

"Grazie."disse lei che andò alla porta e la trovò aperta dopo aver bussato.

"Dan sei in casa?"disse Lydia che entrò e vide che delle tazzine erano spaccate,nonostante fossero

appese alla credenza.

Percorse un corridoio e vide una porta aperta.

L'interno della stanza era pieno di vetri a terra e i quadri erano storti.

Vide che c'era un gabbiano spiaccicato su una finestra in parte rotta,un vaso rotto su un tavolinetto e

i mobili erano tutti bucherellati.

Il pavimento era pieno di cotone.

Vide un'altra finestra spaccata,con le tende strappate,un letto guasto,con un corvo morto sopra,poi

vide un gabbiano su un mobile.

Guardò in un angolo a terra e vide dei piedi pieni di tagli e un pigiama bianco con degli strappi e

pieno di sangue.

Vide che c'era un uomo calvo appoggiato alla parete,che aveva gli occhi cavati e il corpo e il viso

pieno di graffi e buchi.

Lei si spaventò,facendo cadere la borsa,corse fuori e salì sul furgone andando via.

Arrivò alla casa e si fermò bruscamente,poi scese piangendo.

Melania e Mich stavano parlando,poi si avvicinarono.

"Mamma!"disse Mich avvicinandosi "Che c'è mamma?

Che è successo?"

Lei fuggì in casa.

Più tardi Melania era in cucina e Mich la raggiunse,mettendosi la giacca "Il vice sceriffo mi ha

telefonato,vuole che vada dai Fosset.

Deve arrivare la polizia da Santa Rosa.

Va tutto bene?"

"Si."disse Melania che versò del tè dentro delle tazzine "Preparo un po' di te per la mamma."

Mich le diede un bacio sulla testa.

Lei lo abbracciò "Sta attento ti prego."

Lui la baciò "A tra poco."

Mich uscì e Melania prese un vassoio andando al piano di sopra e bussò.

"Mich?"disse Lydia nel letto.

"No sono io signora Brenner."disse lei "Le ho portato un po' di te."

"Oh grazie."disse Lydia "Dov'è Mich?"

"Il vice sceriffo lo ha voluto dai Fosset."disse Melania che versò il tè in una tazza.

"E perché?"disse Lydia "Non ha creduto alla mia storia?"

"Chiamava dalla fattoria."disse Melania che le diede una tazza.

"Allora ha visto."disse Lydia.

"Dev'essere così."disse Melania "Ha chiamato anche la polizia di Santa Rosa."

"Che possono farci loro?"disse Lydia "Crede che Catie sia al sicuro alla scuola?"

"Ma certo stia tranquilla."disse Melania.

"Le sembro molto sciocca vero?"disse Lydia.

"Oh no."disse Melania.

"Ho ancora la scena davanti agli occhi."disse Lydia "Ci sono quei finestroni alla scuola.

I vetri erano tutti rotti in camera di Dan.

Tutti rotti!"

"Cerchi di non pensarci signora."disse Melania.

"Vorrei avere un carattere più forte."disse Lydia bevendo "Ho perduto mio marito 4 anni fa.

È tremendo come si abbia bisogno di qualcun altro per sentirsi forte.

E ad un tratto tutta la forza se ne va e si rimane soli.

Ho così voglia di ritrovare un po' di calma.

Di poter dormire come prima.

Crede che Catie sia al sicuro?"

"C'è Annie con lei."disse Melania "Andrà tutto bene."

"Non sono sempre così sa?"disse Lydia,mentre Melania guardava delle foto "Non sempre.

Non mi danno mai troppo pensiero i miei figli.

Quando Frank morì…

Lui capiva i bambini,li capiva sul serio.

Riusciva ad entrare nel loro mondo,a diventare parte di loro.

È un dono così raro."

"Si."disse lei.

"Quanto vorrei essere anch'io così."disse Lydia "E quanto mi manca.

Alle volte mi sveglio al mattino e penso che devo preparare la colazione a Frank.

Allora mi alzo,perché so di avere qualcosa da fare,poi ad un tratto...mi ricordo.

Sento molto la sua mancanza.

Catie è ancora una bambina e Mich…

Beh...Mich ha la sua vita.

Sono contenta che sia rimasto con noi.

Sono più sicura con lui qui."

"Vuole riposare ora?"disse Melania.

"No."disse Lydia"No,non se ne vada.

Ho l'impressione di non riuscire a capirla,invece vorrei tanto riuscirci sa?"

"Perché signora?"disse Melania.

"Perché mio figlio sembra molto affezionato a lei."disse Lydia "E io non so se ne sono felice.

Non so nemmeno se lei mi piace o no."

"È tanto importante che io debba piacerle?"disse Melania.

"Ma si."disse Lydia "Credo di si.

Mich è importante per me.

E voglio che piaccia anche a me la ragazza che si sceglie."

"E se invece non le piacesse?"disse Melania.

"Beh sarebbe un problema che riguarderebbe solamente me."disse Lydia.

"Oh no."disse Melania "Importerebbe anche a Mich.

Quando lei non voleva Annie,loro due..."

"Annie e Mich avevano avuto dei problemi."disse Lydia "Mich ha fatto sempre tutto quello che ha

voluto.

Ma...ecco io...io non voglio essere lasciata sola.

Non sopporterei di essere lasciata sola."

Lydia si mise seduta e pianse.

Melania si mise accanto a lei dopo aver tolto il vassoio.

"Oh mi perdoni."disse Lydia "Questa storia degli uccelli mi ha sconvolto.

Non so che farei se Mich non fosse con me!"

"Perché non cerca di dormire signora Brenner?"disse Melania e Lydia si mise giù.

"Vorrei essere più forte."disse Lydia,mentre Melania la copriva "Crede che sia al sicuro?

Crede che sia al sicuro a scuola?"

"Vuole che vada io a prenderla a scuola?"disse Melania.

"Oh io...non deve disturbarsi."disse Lydia.

"Oh no."disse Melania "Lo faccio volentieri."

"Davvero?"disse Lydia "Allora starei tanto meglio."

"Ci vado subito."disse Melania che prese il vassoio.

"Melania."disse Lydia "Grazie per il tè."

Melania andò alla scuola e sentì i bambini che cantavano da fuori.

Entrò nella scuola e guardò la classe dall'esterno,mediante il vetro sulla porta,vedendo Annie dentro

che cantava con i bambini,poi uscì e si sedette su una panchina dietro la quale c'era una staccionata

con dietro il giardino della scuola,dove c'erano scivoli e varie impalcature di metallo.

Un corvo si mise su una delle impalcature,poi ne arrivarono altri mentre Melania fumava.

Poco dopo l'intero giardino era pieno di corvi.

Melania ne vide uno che volava e voltandosi vide lo stormo intero.

Anche alcune parti della scuola avevano dei corvi e persino il tetto di una casa circostante.

Melania corse nella scuola ed entrò in classe andando da Annie che aveva aperto una porta "Chiudi

quella porta presto."

"Cosa?"disse Annie.

"Presto."disse Melania e lei ubbidì"Guarda .

Dobbiamo portare i bambini via di qui."

"Su bambini,ora zitti."disse Annie "Zitti.

Ms Daniel vuole vedere come siete bravi a fare l'esercitazione anti-incendio."

"Anti-incendio?"disse la classe.

"Voglio farle vedere che siete dei bambini obbedienti."disse Annie "Ora usciremo dalla scuola."

"Uscire dalla scuola?"disse la classe.

"Quelli che abitano qui vicino andranno direttamente a casa."disse Annie"Voglio che tutti gli altri

vadano giù verso l'albergo.

È tutto chiaro?"

"Si."disse la classe.

"Melania."disse Annie e le due si avviarono verso l'uscita "Voglio che non facciate il più piccolo

rumore,restate in silenzio finché non vi dirò di correre.

Allora correte più che potete,avete capito tutti?"

"Si Ms Edward."disse la classe.

"John tu comanda il gruppo."disse Annie.

La classe,una volta uscita, iniziò a correre.

I corvi spiccarono il volo iniziando a beccare i bambini

per un lungo pezzo di strada.

Melania riuscì a rifugiarsi in macchina e attese che i corvi se ne andassero via,dopo aver portato

nella macchina sia Catie,sia una sua amica che aveva un graffio sulla fronte.

Poco dopo Melania andò al ristorante sul molo,si mise al bancone ed iniziò a telefonare.

Tutti i presenti iniziarono a sentire la conversazione.

"Papà,c'erano centinaia di uccelli."disse Melania "Non ho una crisi isterica,ti sto raccontando le

cose esattamente come le ho viste.

Va bene papà.

Si papà.

Adesso.

15 minuti non so."

Accanto a lei c'era un tavolo con una madre e due bambini,una femmina e un maschio.

"Alla scuola."disse Melania "No io…

Un momento.

Come si chiama la scuola?

"Scuola di Bodega Bay."disse l'uomo dietro il bancone.

"È la scuola di Bodega Bay."disse Melania "Non so quanti erano i ragazzi."

Entrò una signora anziana che andò al bancone.

Indossava un cappellino grigio e un cappotto marrone.

"No no,gli uccelli hanno aspettato che i bambini uscissero dalla scuola."disse Melania.

"Dica signora Bon."disse l'uomo dietro al bancone.

"Potrebbe cambiarmi dei soldi signor Carter?"disse la donna.

"Certo."disse lui.

"Erano corvi credo."disse Melania "Oh non lo so papà.

Che differenza c'è tra i corvi e i merli?"

"C'è una grandissima differenza signorina."disse l'anziana.

"Grazie."disse Melania "Sono diversi papà.

Beh io credo fossero corvi.

Si ce ne erano a centinaia.

Hanno assalito i ragazzi.

Li hanno assaliti!

Beh non lo so quando,ma non posso partire adesso papà.

D'accordo.

Ciao."

Melania riattaccò.

L'anziana signora prese una sigaretta "Vede sono simili,questo si,ma sono di due specie diverse.

Il corvo e corvus brachirinctus mentre il merlo è ufanus cianocefalus."

"Grazie."disse Melania che parlò con l'uomo dietro il bancone "Non ha il nome della fattoria

Fosset?"

L'uomo le diede un foglio "È sull'elenco signorina.

Io non capisco che differenza ci sia signora Bondy,ma ,corvi o merli,se hanno assalito la scuola la

cosa è piuttosto seria."

"Oh credo che nessuna delle due specie abbia abbastanza intelligenza per condurre un assalto in

massa."disse l'anziana "Non hanno emisferi cerebrali sviluppati."

"Io vengo adesso dalla scuola signora."disse Melania "Non so niente di emisferi cerebrali,ma le

assicuro che..."

"Beh io si."disse l'anziana "Io so tutto.

L'ornitologia,modestamente,è la mia specialità.

Gli uccelli non sono aggressivi signorina,sono il simbolo della gentilezza.

È la razza umana piuttosto che..."

"Sam 3 porzioni di tacchino arrosto con patate."disse una donna.

"Vorrei parlare con Mich Brenner,prego."disse Melania "Si aspetto."

"È la razza umana piuttosto che cerca di distruggere o di rendere difficile la vita sul pianeta e se non

fosse per gli uccelli..."disse l'anziana.

"Signora Bondy,ma lei non vuol capire."disse l'uomo dietro il bancone "Questa signorina dice che

hanno assalito i ragazzi della scuola."

"Impossibile."disse lei.

"Oh Mich meno male che ti ho trovato."disse Melania "È successa una cosa..."

"È LA FINE DEL MONDO!"disse un uomo al bancone.

"Due bicchieri di vino."disse la cameriera "Ma che è successo alla scuola?"

"Uno stormo di uccelli ha assalito i bambini."disse quello al bancone.

"È la fine del mondo."disse l'uomo "E Yahweh disse allora,alle montagne,e alle colline,e ai

fiumi,e alle valli,tremate perché io rivolgerò la spada contro di voi e devasterò i vostri altri luoghi!

Ezechiele,capitolo 6."

"Guai a coloro che si alzano presto la mattina per cominciare a bere di buon'ora."disse la cameriera.

"Isaia,capitolo 5."disse l'uomo "È la fine del mondo."

"Non credo che pochi uccelli possano provocare la fine del mondo."disse l'anziana.

"Ma non erano pochi uccelli."disse Melania.

"Non sapevo che ci fossero tanti corvi a Bodega Bay di questa stagione."disse l'uomo.

"Il corvo si trova da queste parti in tutte le stagioni."disse l'anziana"Infatti io ricordo che il giorno di

natale ne abbiamo contati 5..."

"Quanti gabbiani ha contato signora Bondy?"disse un uomo seduto ad un tavolo,con un berretto da

marinaio blu,una giacca grigia e dei jeans.

Era seduto su una poltrona rossa per 2 davanti ad un tavolino.

"Quali gabbiani signor Sholes?"disse l'anziana "Ce ne sono parecchie varietà."

"Quelli che sono venuti addosso al mio peschereccio."disse l'uomo.

"L'hanno assalito i gabbiani?"disse Melania.

"Un mio peschereccio l'altra settimana."disse Sholes.

"Ma questa signorina è stata ferita da un gabbiano l'altro ieri."disse l'uomo dietro il bancone.

La donna con i bambini chiamò la cameriera "Non potrebbero abbassare la voce per piacere?

Mi spaventano i bambini."

"Uno stormo di gabbiani mi ha quasi affondato il peschereccio e stavano per cacciare gli occhi ad

un marinaio."disse Sholes che si avvicinò al bancone.

"Spaventate i bambini,parlate piano."disse la cameriera.

"Va bene."disse Sholes.

"E spaventate anche me."disse l'uomo dietro il bancone "Insomma tu vorresti dire che tutte queste…

No no,non è possibile."

"Io ti dico quello che è successo al mio peschereccio."disse Sholes.

"Ma i gabbiani volevano soltanto il pesce."disse l'anziana "Andiamo,cerchiamo di essere un po'

logici."

"E cosa volevano i corvi alla scuola?"disse Melania.

"Lei che cosa crede che volessero Ms..."disse l'anziana.

"Daniels."disse Melania "Che volessero assalire i ragazzi."

"E a che scopo?"disse l'anziana.

"Per ucciderli."disse Melania.

"Perché?"disse l'anziana.

"Io non lo so il perché."disse Melania.

"Io non credo."disse l'anziana "Gli uccelli abitano questo pianeta sin dal periodo archeopterico,da

oltre 140 milioni di anni.

Non le sembra strano che abbiano aspettato tanto per cominciare una...una guerra contro l'umanità?"

Arrivò al bancone un uomo in giacca e cravatta blu,con un cappello blu.

"Nessuno ha parlato di guerra."disse Melania.

"Lei e il signor Sholes avete sottinteso qualcosa del genere."disse l'anziana.

"Chi ha mai parlato di guerra?"disse Sholes "Io ho detto solo che dei gabbiani..."

"Vuole ancora caffè?"disse la cameriera.

"No."disse Sholes "Hanno assalito il mio peschereccio,forse lo hanno fatto per il pesce come dice

lei."

"Avrebbe dovuto sparare."disse l'uomo in giacca e cravatta "I gabbiani sono brutte bestie,come tutti

gli uccelli.

Bisognerebbe prendere il fucile e farli sparire dalla faccia della Terra."

L'anziana rise "Non credo che ciò sia possibile."

"E perché signora Bondy?"disse quello dietro al bancone che diede da bere a quello in giacca e

cravatta.

"Perché esistono 8650 specie di uccelli in tutto il mondo signor Carter."disse l'anziana "Si calcola

che ci siano 5 750 000 000 di uccelli soltanto negli Stati Uniti.

In tutti i continenti..."

"Ammazziamoli tutti,leviamoli di mezzo quelle bestiacce."disse l'uomo in giacca e cravatta che

bevette.

"Ci saranno probabilmente più di 100 000 000 000 di uccelli."disse l'anziana.

"È la fine del mondo."disse l'uomo che beveva.

"Si forse volevano il pesce."disse Sholes.

"Ma è naturale."disse l'anziana.

"Svelti bambini,finite di mangiare."disse la donna.

"Gli uccelli ci vogliono ammazzare mamma?"disse uno dei 2.

"Forse ci siamo un po' fatti prendere la mano."disse Sholes "Ammettiamo che alcuni uccelli abbiano

fatto cose strane,ma questo non vuol dire..."

"Ma insomma,le ripeto che non erano alcuni uccelli."disse Melania "C'erano dei passeri che sono

venuti giù dal camino della casa di Mich.

Erano…gabbiani,corvi,rondini..."

"Non ho mai sentito di stormi di uccelli di specie diverse."disse l'anziana "La sola idea è

inammissibile,perché ,se ciò accadesse, non ci sarebbe più scampo.

Non riusciremmo mai a difenderci da loro."

"Non potremmo ha ragione."disse Sholes "Ha ragione signora Bondy."

Il cuoco uscì dalla cucina "Che c'è?

Che state dicendo?"

"È scoppiata la guerra."disse l'anziana.

"La guerra?"disse il cuoco "E contro chi?"

"Contro gli uccelli."disse il marinaio.

"Voi forse vi divertite un mondo,ma fate morire di paura i bambini."disse la madre dei due

bambini"La signorina dice che ha visto l'assalto alla scuola,perché non le credete?"

"Chi ha assalito la scuola?"disse il cuoco.

"Gli uccelli,i corvi!"disse la madre "Voi ve ne state tutti qui a parlare,cosa aspettate?

Che entrino da quella finestra?

Perché non andate a casa e chiudete le porte e le finestre?"

La donna si alzò "Qual'è la strada più breve per San Francisco?"

"L'autostrada."disse quello in giacca e cravatta "Io vado in quella direzione.

Venga con me."

"Andiamo via subito."disse la donna.

"Mi lasci finire di bere."disse l'uomo.

Mich entrò con lo sceriffo "Sono venuto più in fretta che ho potuto.

Dov'è Catie?"

"A casa di Annie."disse Melania "Sta bene."

"Al perché non sei alla scuola dove c'è stato l'assalto?"disse il cuoco.

"Vengo adesso da casa di Dan Fosset,ecco perché."disse Al.

"Dan è stato ucciso ieri notte dagli uccelli."disse Mich.

"Cosa?"disse il cuoco.

"Un momento Mich,questo non è ancora dimostrato."disse lo sceriffo.

"Come stanno le cose signor Malone?"disse l'anziana.

"La polizia crede che si tratti di una rapina."disse Al "Den ha opposto resistenza e l'hanno ucciso."

"E tutti quegli uccelli morti sul pavimento?"disse Mich.

"Beh la polizia di Santa Rosa dice che sono entrati dopo che il vecchio era morto."disse Al.

"C'era la polizia di Santa Rosa alla scuola oggi?"disse la madre dei 2 bambini"Allora andiamo?"

"Ma si calmi signora,non c'è neanche un uccellino in vista."disse l'uomo.

"Guardate gli uccelli dell'aria,loro non seminano ne raccolgono,ma il vostro padre celeste li

nutrica."disse l'altro.

"È successo lo stesso a Santa Cruz l'anno scorso."disse l'uomo in giacca e cravatta "La città venne

completamente ricoperta dai gabbiani."

"Per piacere vuol finire di bere?"disse la donna con i due bambini vicini.

"Si si è vero."disse l'anziana "Ora mi ricordo.

Un grosso stormo di gabbiani si perse nella nebbia e si diresse sopra la città,attratto dalle luci."

"E combinarono un sacco di guai."disse quello in giacca e cravatta "Si ficcarono dappertutto,fu un

disastro.

Sono bestie maledette."

"Il fatto è che in fondo nessuno ci fece molto caso."disse l'anziana "Il mattino dopo

sparirono proprio come se non fosse successo niente.

Povere bestie."

"Io me ne vado,lei viene?"disse la donna con i bambini.

"Va bene va bene."disse l'uomo in giacca e cravatta che bevve e si alzò "Allora in bocca ai gabbiani

signori belli."

"È la fine del mondo."disse l'altro alzando il bicchiere.

"Beh è meglio che torni in cantiere."disse Sholes che si alzò "Quanto pago?"

"Sholes aspetti un minuto."disse Mich "Senta io non voglio fare l'allarmista,ma..."

"Nessuno lo ha questo."disse Sholes.

"Io credo che la faccenda sia seria."disse Mich "Non so com'è cominciata ne perché,ma è seria e

saremmo pazzi ad ignorarla."

"Ignorare che cosa?"disse l'anziana "La guerra degli uccelli?"

"Si la guerra degli uccelli!"disse Mich "L'assalto degli uccelli,l'invasione,chiamatela come volete!

Si stanno radunando e torneranno potete contarci."

"Ma è ridicolo."disse l'anziana.

Mich fece qualche passo con Sholes.

"Su venga qui."disse Mich "Se non facciamo qualcosa subito,se non pensiamo a difendere Bodega

Bay..."

"Senti Mich...anche se fosse vero,se tutti..."disse Sholes.

"Non crede che sia vero?"disse Mich.

"No Mich,francamente no."disse l'altro "Non c'è motivo."

"Ma sta accadendo."disse Mich "Questo è un motivo."

"Io amo Bodega Bey come te,ma..."disse Sholes.

"Bene allora mi aiuti."disse Mich "Lei è un uomo importante,se mi aiuta lei mi aiuteranno tutti."

Melania guardò dalla finestra.

"A fare che cosa?"disse Sholes.

"La signora Bondy diceva che a Santa Cruz si erano persi nella nebbia e si erano diretti verso le

luci."disse Mich.

"Ma non c'è nebbia in questa stagione."disse Sholes.

"Beh la faremo."disse Mich mentre Melania si avvicinava alla finestra sentendo un verso di

uccelli "La faremo noi la nebbia."

"E come?"disse Sholes.

"Useremo il fumo."disse Mich "Come fa anche l'esercito."

Un uomo stava mettendo la benzina e due gabbiani gli passarono sopra la testa.

"Guardate!"disse Melania.

Un altro gabbiano gli colpì il viso,facendolo sbattere contro il distributore.

L'uomo svenne e la benzina iniziò a finire a terra.

"STANNO TORNANDO!"disse Mich e tutti si alzarono "Melania tu resta qui!

Andiamo!"

Mich,Sholes e Al uscirono,insieme al barista.

La donna e i due bambini rientrarono.

"Aiuto!"disse la donna.

Tutti andarono alla finestra.

Melania notò la benzina che arrivò fin sotto una macchina nel parcheggio.

Dalla macchina scese l'uomo in giacca e cravatta con il sigaro in bocca e prese dei fiammiferi.

"Guardate!"disse Melania "Quell'uomo sta accendendo il sigaro!"

Tutti aprirono le finestre e iniziarono a urlare di non accendere il sigaro.

L'uomo li guardò e si scottò il dito,facendo cadere il fiammifero.

L'esplosione lo uccise all'istante e diede fuoco a molte macchine intorno,poi le fiamme raggiunsero

il distributore facendo saltare tutto in aria.

Un enorme stormo di gabbiani iniziò a volare verso la città.

Melania uscì e si chiuse dentro una cabina telefonica,mentre la gente veniva inseguita.

Degli uomini cercavano di spegnere il fuoco con dei tubi,ma gli uccelli li colpirono e l'acqua bagnò

la cabina telefonica.

Un'auto andò a sbattere contro un cartello e il guidatore gettò un uccello fuori dal veicolo.

Melania vide che era pieno di tagli e c'erano gli uccelli che lo beccavano,poi la sua macchina andò

nelle fiamme ed esplose.

Melania cercò di uscire,ma richiuse subito la cabina.

Arrivò un camion dei pompieri che cercarono di spegnere le fiamme,ma furono colpiti dagli uccelli

e gli idranti a terra iniziarono a bagnare tutto.

Un carro trainato da cavalli terrorizzati fece cadere diverse casse a terra,poi un gabbiano andò

contro la cabina,un altro incrinò il vetro della cabina,poi Melania vide un uomo con diversi uccelli

addosso.

Altri due uccelli presero la cabina e poi Mich andò a prenderla e la riportò dentro il ristorante.

I 2 lo trovarono vuoto,poi videro che tutti erano radunati in un corridoio stretto e lungo.

La madre dei bambini si alzò da una sedia "Perché fanno questo?

PERCHÉ FANNO QUESTO?!

Dicono che è cominciato tutto quando tu sei arrivata qui.

Chi sei?

Cosa sei?

DA DOVE SEI VENUTA?

TU SEI LA CAUSA DI TUTTO QUESTO?

TU SEI CATTIVA!

SEI UNA STREGA!"

Melania le diede uno schiaffo.

"Se ne stanno andando."disse l'uomo che era dietro il bancone che entrò correndo e tutti andarono a

vedere alle finestre.

Gli uccelli si allontanarono.

"Andiamo a prendere Catie."disse Mich che prese per mano Melania e i due uscirono.

Arrivarono a piedi alla scuola e videro i corvi sul tetto.

"Di nuovo i corvi."disse Melania che li vide nel giardino.

"Vieni."disse Mic camminarono,poi trovarono il corpo di Annie a terra poco fuori di casa.

"Oh no."disse Mich "Resta qui."

Melania si avvicinò,restando fuori dalla staccionata, e cacciò un urlo mentre Mich copriva il

cadavere con la giacca.

"Catie?"disse Melania "Dov'è Catie?"

Catie era alla finestra e piangeva.

Mich corse in casa e la abbracciò,la portò in macchina,poi prese un sasso e fece gesto di

scagliarlo contro un corvo.

"Mich no!"disse Melania.

Mich portò il cadavere dentro la casa e poi chiuse la porta.

I 3 entrarono i macchina e Mich mise in moto.

Catie piangeva "Dopo...dopo che abbiamo portato a casa Rebecca,abbiamo sentito uno scoppio e

siamo uscite fuori per vedere che cos'era e ad un tratto ci sono venuti addosso.

Allora Annie mi ha spinto dentro casa e lei è caduta!

Annie!

Lei mi ha spinto in casa!"

Poco dopo Mich stava mettendo delle tegole su tutte le finestre della casa.

Era su una scala e copriva l'ultima finestra inchiodando le tegole.

"Dammene un'altra."disse Mich e Melania gli passò una tegola.

Mich vide che c'era una grossa moltitudine di uccelli sia in acqua sia sulla terra.

"Da quanto hanno cominciato a radunarsi?"disse Melania.

"Da 15 minuti."disse Mich "Sembra che abbiano un piano vero?

Colpiscono,scompaiono e poi si radunano di nuovo.

Ogni volta è lo stesso.

Ci vorrebbe del fumo sopra la città.

Vuoi richiamare tuo padre?"

"No ho provato mezz'ora fa,non funziona."disse Melania.

"La luce funziona?"disse Mich.

"Si."disse Melania.

"Mich la radio trasmette qualcosa."disse Lydia.

"Andiamo."disse Mich e i due entrarono.

In salotto trovarono sia Catie che Lydia.

"Non riesco a prendere la stazione locale,dovrebbe essere San Francisco."disse Lydia."

"A Bodega Bay stamattina un folto stormo di corvi ha assalito un gruppo di scolari che stavano

uscendo di scuola."disse una voce alla radio "Una bambina è stata ricoverata nell'ospedale di Santa

Rosa,ma la maggior parte dei bambini è riuscita a mettersi al sicuro.

Corrono voci di un altro attacco sulla città,ma le voci non sono state ancora confermate.

Per il momento non abbiamo ricevuto comunicazioni ufficiali in merito."

"Beh tutto qui?"disse Mich che mise altri pezzi di legno nel fuoco del camino"Devo prendere

dell'altra legna.

Non voglio che il fuoco si spenga."

"Hai chiuso le finestre di sopra Mich?"disse Lydia.

"Si le ho chiuse tutte."disse Mich.

"Quando credi che torneranno?"disse Lydia.

"Non lo so mamma."disse Mich.

"Se ce ne sono di più grossi riusciranno ad entrare in casa."disse Lydia.

"È un rischio che dobbiamo correre."disse Mich.

"Forse dovremmo andar via."disse Lydia.

"Non certo ora che sono radunati tutti fuori."disse Mich.

"E quando?"disse Lydia con tono irato.

"Beh stiamo a vedere che succede."disse Mich.

"E dopo dove ce ne andremo?"disse Lydia.

"Non lo so,per ora siamo al sicuro."disse Mich "Andiamo a prendere la legna."

"Che accadrà quando finirà la legna?"disse Lydia.

"Non lo so."disse Mich "Cominceremo a bruciare i mobili."

"NON LO SAI?"disse Lydia "QUANDO SAPRAI QUALCHE COSA?

QUANDO SAREMO TUTTI MORTI COME ANNIE?!

SE TUO PADRE FOSSE QUI...!"

"MAMMA!"disse Catie che si mise davanti a Mich.

"Oh scusami."disse Lydia "Mi dispiace Mich."

"Prepara il caffè."disse Mich.

Poco dopo la madre era seduta accanto al pianoforte,Melania e Catie erano sui divani e Mich

controllava le finestre.

"Mich posso portare i pappagalli qui dentro?"disse Catie.

"NO!"disse Lydia.

"Ma mamma sono nella gabbia."disse Catie.

"Sono uccelli anche loro!"disse Lydia.

"È meglio che li lasci in cucina Catie."disse Mich che andò in cucina e guardò le finestre,poi

controllò le porte.

Vide che i pappagallini erano tranquilli.

Tornò in salotto e si sedette al pianoforte.

"Mich perché si comportano così?"disse Catie "Gli uccelli."

"Non lo sappiamo,cara."disse Mich.

"Perché vogliono uccidere la gente?"disse Catie.

"Vorrei saperlo anche io."disse Mich.

Passarono lunghi secondi di silenzio,poi i pappagallini iniziarono ad urlare e gli uccelli si

schiantarono contro la casa in massa.

Mich andò a gettare legna nel fuoco.

Catie e Lydia si rifugiarono in un angolo,mentre si sentivano botti da tutte le parti.

Una tegola si staccò,una tapparella si aprì e un uccello sfondò una finestra.

Mich lo gettò via e chiuse la tapparella,dopo essere stato beccato alla mano più volte,poi la legò con

un filo per bloccarla e andò in cucina per medicarsi la mano.

Gli uccelli stavano sfondando la porta d'ingresso con il becco,ma Mich ci mise un mobile

davanti,poi la luce si spense.

Anche su alcune pareti cominciavano ad apparire segni di beccate.

"Se ne vanno."disse Mich e i rumori cessarono.

Rimasero tutti in silenzio per diversi secondi.

Più tardi tutti si misero a dormire seduti sui divani,ma Melania rimase sveglia.

"Mich."disse Melania,sentendo dei rumori,ma Mich non si svegliò,così lei prese la torcia e andò a

vedere i pappagallini in cucina,poi sentì dei rumori provenire da sopra e aprì la porta di una stanza.

Vide che c'era un buco sul tetto e la stanza era piena di corvi che la beccarono molte volte,poi Mich

andò a prenderla insieme a Lydia.

Mich la portò giù in braccio.

"Oh poverina."disse Lydia "Poverina."

"Prendi dell'acqua, fasce e disinfettante."disse Mich che la mise sul divano "E un po' di liquore."

Catie andò a prendere il liquido e glie lo diede,poi si mise a piangere.

Lydia tornò con le bende.

"Catie la lampada."disse Mich e la bambina ubbidì.

"Dobbiamo portarla all'ospedale."disse Mich.

"No Mich non possiamo muoverci di qui."disse Lydia.

"Andremo a San Francisco."disse Mich.

"Non ce la faremo."disse Lydia.

"Dobbiamo tentare."disse Mich "Se prendiamo la strada della collina eviteremo il paese.

Non può restare qui,ha bisogno di cure."

"Ho troppa paura."disse Lydia "Che cosa ci aspetta la fuori?"

"Su prepariamoci prima che ritornino."disse Mich "Prenderemo la macchina di Melania,è più veloce

del furgone.

Puoi finire di fasciarla?"

"Ci proverò."disse Lydia "Mich guarda se senti qualcosa alla radio della macchina."

Mich aprì la porta e vide una distesa di uccelli a perdita d'occhio.

Il cielo era poco illuminato e nuvoloso.

Camminò lentamente ed arrivò alla macchina di Melania.

Accese la radio entrando.

"Per ora pare che gli uccelli si siano momentaneamente calmati."disse la radio"Bodega Bay si trova

al centro della zona interessata ed è circondata da posti di blocco stradali,tuttavia poco fa le

autorità hanno ricevuto ordine di allontanarsi.

La maggior parte degli abitanti sono stati evacuati,ma rimangono comunque piccoli gruppi

completamente isolati.

Sembra che gli assalti degli uccelli avvengano ad ondate con lunghi intervalli.

La ragione di ciò non è stata ancora chiarita."

Mich sollevò la grata lentamente e mise in moto la macchina,poi entrò e Lydia aiutò

Melania a salire in macchina.

"Hai sentito niente alla radio?"disse Lydia.

"Va tutto bene."disse Mich "Andiamo."

"Mich?"disse Catie sulla porta "Posso portare i pappagallini?

Non hanno fatto del male a nessuno."

"Va bene,vado a prenderli io."disse Mich che andò a prendere la gabbia e salì in auto.

La macchina si mise in moto e si allontanò dalla casa.

Un'ora dopo stavano guidando in aperta campagna e Mich si fermò.

"Forse siamo salvi."disse Mich.

In quel momento ci fu una forte luce e voltandosi videro l'esplosione di un'arma nucleare.

"Mio Dio."disse Mich.

"Andiamo via."disse Melania.

"Si."disse Mich che ripartì.