CAPITAN AMERICA:IL PRIMO VENDICATORE
1970
Degli spazzaneve erano in Antartide e si muovevano in una tempesta.
Un uomo con un impermeabile rosso e cappuccio gli fece segno di fermarsi.
Aveva un'asta con una luce rossa in cima.
Degli uomini con abiti simili scesero dal mezzo.
"Siete voi quelli di Washington?"disse il primo.
"Viene altra gente da queste parti?"disse uno dei 2.
"Da quanto sei sul posto?"disse il secondo.
"Da stamattina."disse l'uomo "Una squadra petrolifera ha fatto una segnalazione 18 ore fa."
"Com'è possibile che nessuno l'abbia visto prima?"disse il primo dei 2.
"Non è affatto sorprendente."disse quello vestito di rosso "Qui il paesaggio cambia in
continuazione.
Avete idea di che cosa potrebbe trattarsi?"
Un altro uomo vestito di rosso passò poco distante dagli altri.
"Magari un pallone sonda."disse il primo dei 2.
"Beh,non credo proprio."disse quello vestito di rosso "Non abbiamo l'attrezzatura per un lavoro
come questo."
"Quando si può cominciare con la gru per tirarlo fuori?"disse il primo.
"Allora non avete capito niente."disse quello con l'abito rosso "Ragazzi avrete bisogno di una gru
gigantesca."
Altri uomini vestiti di rosso erano intorno ad un'ala nera che usciva dal terreno ed uno era sopra.
L'ala nera aveva la parte finale curva ed era enorme.
Tutti rimasero fissi a guardarla.
Intorno era stato stabilito un perimetro di luci rosse.
Un braccio meccanico,collegato ad uno dei mezzi,aveva la parte finale orizzontale,con un laser
allungato che emanava un fascio di luce verde e girava vorticosamente fondendo il ghiaccio e
creando un'apertura circolare.
Il laser trapassò anche il mezzo.
La stanza interna era immensa,c'erano delle colonne di metallo oblique ed irregolari,con delle scale
ai lati.
La parte fusa cadde a terra e uno degli uomini si calò all'interno,poi fu raggiunto da un secondo.
"Base,siamo dentro."disse uno dei 2.
"Ricevuto."disse una voce alla radio.
I 2 uomini indossavano delle maschere per respirare.
"Ma che cos'è?"disse l'altro mentre il secondo illuminava la zona con la torcia avvicinandosi alla
zona dove erano i comandi.
La sedia del pilota era appena visibile e il resto era sepolto dal ghiaccio.
Vi era una vetrata divisa in quadretti con la parte superiore che lentamente andava in basso al centro
ed era divisa in quadretti.
Sopra di essa vi era una seconda vetrata più piccola.
Uno degli uomini si avvicinò alla zona ghiacciata e per poco non scivolò.
"Attento."disse il secondo.
Avvicinandosi ancora,mise una mano sul ghiaccio,vedendo del colore rosso.
Spostando la parte superficiale di neve,vide uno scudo rotondo,con una stella bianca al
centro,dentro un cerchio azzurro,dentro un cerchio rosso,dentro uno bianco.
"Tenente."disse il primo e l'altro lo raggiunse "Che cos'è?"
"Incredibile."disse il secondo illuminando lo scudo "Base,collegatemi con il colonnello."
"Sono le 3 del mattino,signore."rispose la voce alla radio.
"Non importa che ora sia."disse l'uomo "Non possiamo aspettare domani."
FLASHBACK
Tonsberg,Norvegia
1942
In una piazza notturna c'era un uomo che correva tra la leggera nebbia verso una torre cilindrica.
Le case avevano tetti a punta e avevano diversi piani.
Il cielo era nuvoloso,ma la Luna si vedeva leggermente.
L'uomo aprì una porta di legno e poi la richiuse,mentre un anziano scendeva delle scale di pietra.
Aveva capelli lunghi,lisci,barba e baffi accennati e un lungo abito.
Era snello e agile.
In lontananza si sentivano dei boati,mentre il primo sbarrava la porta.
Le uniche luci derivavano dalle candele.
La struttura tremò e poi ci fu silenzio.
La porta e l'arcata furono gettate giù e una delle rocce colpì il primo uomo uccidendolo.
Una gigantesca pala di un mezzo meccanico era entrata nell'edificio e oltre la coltre di polvere
c'erano delle luci chiare.
L'anziano tolse il pezzo di pietra dalla testa dell'altro e lo trovò cadavere.
Fuori arrivò un carro armato più grande delle case stesse,con un piccolo cannone.
Accanto arrivò una macchina nera,allungata e con un teschio come simbolo davanti al cofano.
Il teschio aveva 6 tentacoli,di cui 3 per lato ed era dentro un cerchio.
L'uomo a bordo indossava un uniforme tedesca da comandante,con tanto di berretto,ma
completamente nera,un berretto nero e una spilla con lo stesso simbolo che era sul cofano dell'auto.
I soldati tedeschi si misero a spingere via un coperchio di pietra dentro l'edificio.
Il coperchio era posto sulla tomba di un cavaliere ed aveva scolpito l'aspetto dell'uomo.
Il vecchio era a terra,circondato.
"APRITELO!"disse il comandante "PRESTO,PRIMA CHE LUI POSS..."
L'uomo si voltò e si mise sull'attenti come tutti gli altri,poiché l'uomo vestito di nero era apparso
sulla soglia.
L'uomo passò sulle macerie avvicinandosi al sarcofago "Ho impiegato molto tempo."
L'uomo era bianco,con i capelli neri,tirati all'indietro.
"Dovresti essere encomiato."disse l'uomo al vecchio "Tiratelo su."
I soldati lo fecero alzare.
"Ritengo che tu sia un uomo di grande lungimiranza e in questo direi che ci rassomigliamo."disse
l'uomo.
"Io non sono affatto come te."disse il vecchio.
"No,certo,ma...quello che per gli altri è superstizione,tu e io sappiamo che è realtà."disse l'uomo.
"Quello che tu cerchi è solo una leggenda."disse l'altro.
"Allora perché fare tanti sforzi per nasconderlo?"disse l'uomo che si tolse il berretto,avvicinandosi
al sarcofago,e lo diede ad un altro "Tieni."
L'uomo mise le mani sul coperchio e con un semplice movimento lo tolse dalla tomba facendolo
finire a terra e vedendo lo scheletro del cavaliere che aveva le mani chiuse su un cubo di cristallo
bianco.
L'uomo prese il cubo e lo guardò "Il Tesseract...era il gioiello della collezione di Odino,il suo
preferito."
L'uomo si voltò verso il vecchio e lasciò cadere il cubo a terra.
L'oggetto si frantumò.
"Non è una cosa che viene sepolta..."disse l'uomo avvicinandosi al vecchio "...ma credo che sia
vicino.
Si."
"Non posso aiutarti."disse il vecchio.
"No,ma forse puoi aiutare il tuo villaggio."disse l'altro "Devi pur avere degli amici li fuori o…
nipotini magari.
Non ho necessità che muoiano."
Il cannone del gigantesco mezzo si voltò verso il paese.
L'uomo indicò una scultura muraria che raffigurava un albero con un serpente attorcigliato alle
radici.
L'uomo si avvicinò "Yggdrasil.
Albero del Mondo.
Guardiano della Saggezza.
E del Fato anche."
L'uomo cliccò sull'occhio del serpente ed uscì un cassetto che aveva un coperchio.
L'uomo alzò il coperchio e da esso uscì una forte luce azzurra.
"Il fuhrer cerca cianfrusaglie nel deserto."disse l'uomo guardando il vecchio "Questo tu non lo hai
mai visto,non è vero?"
"Non è per gli occhi degli uomini comuni."disse il vecchio.
"Esatto."disse l'altro che chiuse il coperchio e si avvicinò ad un altro "Ordina di aprire il fuoco."
L'altro uomo uscì dalla chiesa.
"Folle!"disse il vecchio mentre l'altro usciva e si fermò "Non puoi controllare il potere che
possiedi.
Distrugge ogni cosa di carne che tocca!
Brucerai!"
"È già avvenuto."disse l'uomo che estrasse la pistola e gli sparò.
Il teschio sulla giacca si macchiò di sangue.
L'uomo fece una mossa con la mascella e si toccò la parte destra del volto con il guanto nero,mentre
il cannone sparava.
A New York era giorno.
In una stanza c'erano degli uomini in mutande bianche,seduti su delle sedie e tutti leggevano i
giornali.
Un medico li chiamava uno ad uno ed essi si alzavano.
"O'Connell Michael."disse il medico in camice bianco dietro una scrivania "Kaminsy Henry."
"Accidenti ne muoiono parecchi laggiù."disse un uomo.
"Rogers Steven."disse il medico.
Ad abbassare il giornale fu un ragazzo gracile e magro.
Aveva i capelli biondi lisci,la riga sulla parte destra della testa e gli occhi azzurri.
"Ti viene da pensarci 2 volte se arruolarti."disse l'uomo accanto a lui,mentre Rogers piegava il
giornale.
"No."disse il ragazzo.
Rogers si presentò davanti al medico ed era il più basso della fila,oltre che il più magro.
"Rogers."disse il medico "Di cosa è morto tuo padre?"
"Gas mostarda."disse lui "Era nel centosettesimo fanteria.
Io speravo di essere assegnato li."
"Tua madre?"disse il medico.
"Infermiera al reparto tubercolosi."disse lui "La prese anche lei.
Non ce l'ha fatta."
"Spiacente figliolo."disse il medico.
"Senta,mi dia un'occasione."disse Steve.
"Sei già non idoneo per la tua asma."disse l'uomo.
"Non può fare niente?"disse l'altro.
"Lo sto facendo."disse il medico che timbrò il foglio nella cartellina "Ti salvo la vita.
Il prossimo."
Steve,successivamente,era dentro un cinema e venivano mostrate le immagini della devastazione
della guerra.
Steve indossava una giacca bianca e pantaloni grigi.
"La guerra sta mettendo in ginocchio l'Europa."disse la voce nel cinema e furono mostrate le
immagini di uomini che andavano ad arruolarsi "Ma gli aiuti sono in arrivo.
Molti giovani,in buona forma fisica, si mettono in fila per servire il paese."
Fu mostrato un bambino che spostava macerie e la voce parlò "Anche il piccolo Timmy sta facendo
la sua parte.
Raccoglie pezzi di metallo.
Ottimo lavoro,Timmy."
"Non ce ne frega niente!"disse un ragazzo massiccio facendo girare tutti "Vogliamo vedere il film!"
"Ehi,puoi avere un po' di rispetto?"disse Steve.
Le immagini mostrarono delle persone sulle barelle e la voce parlò "I nostri giovani valorosi
mostrano alle potenze dell'asse che il prezzo della libertà non è mai troppo alto."
"ALLORA?"disse il ragazzo "E FATELA FINITA!
VOGLIO VEDERE IL CARTONE ANIMATO!"
"Vuoi chiudere la bocca?!"disse Steve.
L'uomo si alzò in piedi e Steve vide che era molto più alto e massiccio di lui.
Poco dopo,in un vicolo,l'uomo gli diede un pugno mandandolo contro un bidone della spazzatura.
Steve si rialzò subito e fu mandato a terra da un altro destro,si rialzò e prese il coperchio di un
secchio della spazzatura e lo mise davanti a se come scudo.
L'altro prese il coperchio con le mani e gli diede un altro colpo.
Steve,con le labbra insanguinate,si rialzò e chiuse i pugni.
"Tu non ti arrendi mai,non è vero?"disse l'altro.
"Ho tutto il giorno libero."disse Steve che sferrò un sinistro,l'altro mise davanti l'avambraccio
sinistro e lo colpì al viso con un destro,mandandolo a terra.
"Ehi!"disse un uomo vestito da militare con il berretto.
L'uomo aveva capelli neri ed era più alto del ragazzo e prese il secondo per la spalla spingendolo
via "Prenditela con uno della tua taglia."
Il primo sferrò un sinistro,ma lo mancò,poi il militare sferrò un destro al volto e gli diede un calcio
nel sedere,mandandolo via.
Steve si rialzò e il militare gli si avvicinò.
"A volte penso che ti piaccia essere preso a pugni."disse l'uomo.
"L'avevo messo alle corde."disse Steve che si toccò l'occhio.
L'uomo gli raccolse il biglietto dove era il timbro del medico"A quante volte siamo arrivati?
Ah,ora vieni da Paramos.
Lo sai che è illegale mentire sulla richiesta di arruolamento?
E poi ,dai,New Jersey..."
"Sei stato assegnato?"disse Steve.
"Centosettesimo,sergente James Barnes."disse lui "Parto per l'Inghilterra domani,all'alba."
Steve annuì e abbassò la testa "Anch'io dovrei esserci."
Barnes gli mise il braccio destro intorno alle spalle e,sorridendo,lo portò via.
"Vieni."disse Barnes "È la mia ultima serata.
Devo darti una ripulita."
"Perché?"disse Steve "Dove stiamo andando?"
"Nel futuro."disse Barnes che gli diede un giornale che mostrava la foto di un mappamondo di
metallo con scritto accanto che c'era una grande esposizione.
La notte seguente erano davanti al mappamondo che aveva intorno un trenino elettrico collegato ad
un'asta.
Intorno vi erano molti edifici di cui 1 con 2 lunghe aste grige e appuntite ai lati e la parte centrale
piena di luci.
Il cielo era pieno di fuochi d'artificio.
"Non capisco che problema hai?"disse Barnes mentre i due scendevano le scale"Stai per diventare
l'ultimo maschio disponibile di New York.
Ci sono 3 milioni e mezzo di donne qui."
"A me ne basterebbe una."disse Steve.
"Per fortuna ci ho pensato io."disse Barnes che salutò una donna.
"Ehi,Bucky."disse la donna.
"Solo le cose decenti."disse lui.
Dentro un grande negozio vi erano dei palchi con delle attrazioni.
Su un palco c'era una macchina rossa e sopra c'era la scritta "Stark Industries"in rosso.
C'era un'altra attrazione che mostrava uno schermo olografico diviso in tanti quadretti esagonali.
Una voce parlò da un alto parlante "Benvenuti al padiglione delle meraviglie moderne e nel mondo
di domani.
Un mondo migliore."
Un'altra attrazione era un uomo dentro una teca di vetro.
L'uomo aveva i capelli neri,tirati all'indietro ed indossava una tuta aderente rossa,con una placca
dorata alla base del collo e una cintura dorata.
La teca aveva la parte superiore a cupola e il resto cilindrico.
La cupola aveva dei tubi sulla parte superiore attaccate ad una placca circolare.
Sotto l'oggetto c'era una placca circolare sotto di essa.
Bucky era con due ragazze,una bruna e una bionda.
"Ah,eccolo!"disse la mora sorridendo e correndo,trascinando l'altra e Bucky per mano.
Steve stava camminando dietro di loro,senza essere visto.
Il gruppo arrivò davanti al palco con la macchina rossa.
Davanti alla macchina c'erano delle donne con cappello nero,allungato,con una fascia rossa alla
base,giacca nera,con una rosa a sinistra,maglietta bianca,minigonna nera,calze nere.
"Signore e signori,il signor Howard Stark."disse una voce femminile e le donne si voltarono verso
l'uomo che era appena entrato.
Aveva lo stesso cappello,tranne la fascia,giacca nera,una rosa a sinistra,pantaloni neri e camicia
bianca.
Una di loro gli si avvicinò,lui le diede il berretto è la baciò,poi lui le passò il microfono e si pulì la
bocca con un fazzoletto.
Steve offrì delle caramelle alla bionda,che si voltò,lo guardò schifata e poi si voltò di nuovo verso
Stark.
"Signore e signori,che ne pensate se nel giro di pochissimi anni,la vostra automobile possa essere in
grado di non toccare il suolo?"disse Howard e tutti rimasero stupiti per tale affermazione.
Le donne tolsero le ruote.
"Si."disse Howard che spostò un'asta di ferro con sopra un ripiano quadrato "Grazie,Mandy.
Con la tecnologia di reversione gravitazionale Stark,voi sarete in grado di farlo.
L'uomo girò una manopola sul piano di metallo,mandò una leva verso l'alto e l'auto si sollevò dal
suolo tramite motori messi dietro le ruote che emisero luce gialla.
"Porca vacca."disse Bucky.
Howard allungò la mano verso l'auto,ma i motori esplosero e l'auto cadde a terra.
"Ho detto tra qualche anno,giusto?"disse Stark che rise.
Steve si voltò e vide un insegna che aveva la scritta "Io voglio te".
"Ehi,Steve,che ne dici se offriamo alle ragazze..."disse Bucky che si voltò e vide che l'altro non
c'era più.
Steve si recò verso un edificio per reclutamento volontari.
L'edificio aveva l'entrata circolare,anche se il resto dell'edificio era rettangolare e separato da
colonne sottili e con la punta piatta,inclusa l'entrata.
L'entrata aveva l'insegna bianca al livello superiore,con scritte blu,e blu al livello inferiore con
scritte chiare.
Il soffitto dell'entrata aveva un buco circolare blu con una luce gialla.
Un uomo,accompagnato con una bionda,salì su una bilancia e uno specchio mostrò il suo riflesso
proprio al posto della faccia di un soldato che era stata tolta da un poster davanti e fu scattata una
foto.
"Andiamo soldato."disse lei che lo portò via ridendo.
Steve salì sulla bilancia,davanti al poster,ma il suo volto non arrivava all'altezza giusta per riempire
la parte vuota del poster.
Bucky gli arrivò alle spalle e gli diede una leggerissima spinta con la mano destra "Non hai capito il
senso di un'uscita a 4,dai portiamo le ragazze a ballare."
Steve fece qualche passo per i corridoi che avevano fioche luci gialle ed erano piene di quadri "Voi
andate avanti,io vi raggiungo."
"Vuoi veramente provarci di nuovo?"disse Bucky.
"Beh,è una fiera,tento la fortuna."disse Steve.
"Nei panni di chi?"disse Bucky "Steve dell'Ohio?
Ti scopriranno o peggio,ti arruoleranno."
"Senti,so che pensi che io non sia..."disse Steve.
"Questo non è un vicolo,è una guerra."disse Bucky.
Un uomo in giacca e cravatta marroni stava camminando nella loro direzione,facendosi strada tra i
turisti e i militari.
Aveva pochi capelli e in parte bianchi,occhiali,barba e baffi.
"Lo so che è una guerra..."disse Steve.
"Perché devi andare a combattere?"disse Bucky "Puoi fare tanti lavori..."
"Che vuoi che faccia?"disse Steve "Che raccatti pezzi di metallo con il carrettino rosso?"
"Si."disse Bucky e l'uomo con gli occhiali lo guardò "Perché no?"
"Non me ne starò seduto in una fabbrica."disse Steve.
"Io..."disse Bucky.
"Bucky,andiamo,ci sono uomini che sacrificano la loro vita."disse Steve "Io non ho nessun diritto di
fare meno di quegli uomini.
È questo che non vuoi capire.
Non si tratta di me."
"Appunto."disse Bucky "Tu non devi dimostrare niente."
L'uomo con gli occhiali li osservava a distanza ed era compiaciuto.
"Ehi,sergente,andiamo a ballare o no?"disse una delle ragazze.
"Si,che andiamo."disse Bucky voltandosi e spalancando le braccia,poi guardò Steve e si
allontanò"Non fare nulla di stupido finché non torno."
"Come potrei?"disse Steve "La stupidità te la porti tutta con te."
Bucky si avvicinò e lo abbracciò "Sei un imbecille."
"Idiota."disse Steve "Sii prudente."
L'altro andò via.
"Non vincere la guerra finché non arrivo io."disse Steve.
Bucky si voltò e gli fece il saluto militare,poi andò dalle 2 "Andiamo,signorina,stanno suonando la
nostra musica."
Steve andò oltre un corridoio e l'uomo con gli occhiali lo guardò e lo seguì.
Poco dopo Steve era su un lettino da ospedale e si rivestiva.
Un infermiera parlò all'orecchio al dottore.
"Aspetta qui."disse il dottore che uscì con la donna e chiuse le tende che separavano la stanza.
"Ci sono problemi?"disse Steve.
"Aspetta qui."disse il medico che era a metà fuori dalla tenda e poi andò via del tutto.
Steve guardò la scritta dietro di se e vide che diceva che era illegale falsificare l'arruolamento,così si
mise su una sedia e si rimise le scarpe.
Un militare in divisa entrò nella stanza e lo fissò in silenzio.
"Grazie."disse l'uomo con gli occhiali che entrò con una cartellina e il militare uscì chiudendo le
tende.
"Allora..."disse l'uomo aprendo la cartellina "...vuole andare oltre oceano a uccidere i nazisti."
"Come scusi?"disse Steve.
"Sono il dottor Abraham Herkin."disse l'uomo stringendogli la mano "Faccio parte della riserva
scientifica strategica."
"Steve Rogers."disse Steve.
Herkin mise la cartellina sul lettino.
"Mi scusi,lei di dov'è?"disse Steve.
"Queens."disse Herkin "73esima strada,Utopya Party.
Prima di li,Germania.
La turba?"
"No."disse Steve.
"E lei da dove viene,signor Rogers?"disse Herkin leggendo i fogli nella cartellina "Dal New
Gersey?
O Paramus ?
5 visite in 5 città diverse."
"Deve aver sbagliato fascicolo."disse Steve.
"Non sono le 5 visite che mi interessano,sono i 5 tentativi."disse Herkin "Ma non ha risposto alla
mia domanda."
L'uomo si avvicinò "Lei vuole uccidere i nazisti?"
"È un test?"disse Steve.
"Si."disse Herkin.
"Io non voglio uccidere nessuno,odio gli spacconi."disse Steve "Da ovunque provengono."
"Beh,abbiamo tanti uomini grossi e forti che combattono questa guerra,forse ora ci occorre un uomo
piccolo."disse Herkin "Posso offrirle un'occasione."
Herkin spostò le tende "Solo una."
"Accetto."disse Steve.
"Bene."disse Herkin che andò ad una scrivania e prese un timbro "E da dove viene il piccolo uomo?
Veramente."
"Brooklyn."disse Steve e Herkin usò il timbro e gli diede la cartellina.
"Congratulazioni,soldato."disse Herkin che andò via.
Steve controllò il timbro.
Tra le montagne innevate,illuminate dal Sole,c'era un bunker scavato nella roccia.
Una parte del bunker era visibile dall'esterno del monte,infatti c'era una parete a
semicirconferenza,con delle vetrate rettangolari separate da colonne di cemento regolari.
Dentro vi era l'uomo che aveva preso il Tesseract ed era in un laboratorio.
L'uomo non indossava più il cappotto di pelle nero,ma un'uniforme nera con delle linee rosse sui
contorni.
Sulle spalle della divisa vi era il simbolo rosso di un teschio con 6 tentacoli che gli uscivano dalla
bocca.
C'era un tavolo vicino alle finestre,poi c'erano due gradini e poi c'erano i macchinari,tubi,fili e,su un
tavolino,un pannello di comandi rettangolare,massiccio di metallo con luci azzurre.
Il soffitto aveva colonne curve e tra una e l'altra c'erano molte placche orizzontali e c'erano lampade
cilindriche.
"È pronto,dottor Zola?"disse l'uomo.
Nel laboratorio vi era un uomo basso,con gli occhiali,con capelli chiari tirati all'indietro,indossante
un giaccone grigio lungo,una giacca nera,pantaloni neri,camicia bianca,fiocco rosso alla base del
collo.
L'uomo guardava dentro una lente di ingrandimento verdastra.
"La mia macchina richiede una delicatissima calibrazione."disse Zola "Mi perdoni se sono troppo
cauto."
L'uomo prese dei fogli "È sicuro che i conduttori sopportino l'ondata d'energia sufficientemente a
lungo per il trasferimento?"
L'uomo osservava una foto di una pittura antica che mostrava il cubo.
"Con questo macchinario,non sono certo di nulla."disse Zola che andò al pannello
comandi"Potrebbe non funzionare affatto."
L'uomo portò il cassetto e lo mise sul tavolino.
Accanto c'era un contenitore cilindrico,il cui bordo era scavato all'interno,tranne che per 4 spigoli e
aveva una maniglia sulla parte superiore.
Zola guardò il cassetto.
L'uomo aprì la scatola,afferrò la manopola superiore del contenitore,sollevando il coperchio che era
collegato a 4 braccia di metallo,mentre Zola si metteva degli occhiali neri,collegati alla testa
mediante un elastico.
L'uomo prese il cubo luminoso con i 4 bracci meccanici collegati al coperchio ed estrasse il
cubo,poi si avvicinò ad un reattore,su un altro tavolo.
Il reattore aveva una parte centrale con un buco quadrato circondato da placche circolari,poi c'erano
4 braccia di metallo che andavano in varie direzioni,pieni di fili e di placche.
L'uomo inserì il cubo e le braccia furono illuminate di luce azzurra.
Zola iniziò a premere i pulsanti e la luce aumentò "20%.
40%.
60%
Stabilizzazione 70%."
L'uomo si mise al posto di Zola ai comandi "Non sono venuto fin qui per essere cauto,dottore."
L'uomo mandò la leva al massimo,la luce divenne fortissima,l'energia fu vista dall'esterno mentre
passava nei tubi di metallo,poi iniziò a muoversi per la stanza facendo strani rumori e muovendosi a
mezz'aria,contorcendosi.
I due iniziarono a guardarsi in giro,sconcertati,poi una parte dell'energia andò dentro un contenitore
rettangolare e l'uomo spense la macchina.
"Che cosa è stato?"disse Zola ansimante.
L'uomo indicò il contenitore cilindrico azzurro "Devo congratularmi con lei, Arnim"
L'uomo voltò Zola "Non deludono mai i suoi progetti,anche se potrebbero richiedere qualche lieve
rafforzamento."
Zola si avvicinò al rettangolo di metallo,che era collegato ad un cannone ed ora era luminoso.
"Lo scambio è stabile."disse Zola "Straordinario!
L'energia appena raccolta potrebbe alimentare i miei progetti.
Tutti i miei progetti.
Questo cambierà la guerra."
"Dottor Zola…"disse l'altro che aveva gli occhi spalancati "...questo cambierà il mondo."
Steve indossava l'elmetto dei militari e la divisa chiara ed era in riga con altri,in mezzo ad un campo
militare,pieno di tende e camion dell'esercito.
"Reclute attenti!"disse una donna,con i capelli castani lunghi e legati dietro la testa,che indossava
un'uniforme marrone scuro,con bottoni dorati e una gonna corta.
Sotto aveva una camicia bianca e una cravatta marrone.
Dietro di lei c'era un militare con una cassa in mano.
"Signori,io sono l'agente Carter."disse lei "Supervisiono le azioni di questa divisione."
"Che ci fa qui una principessina?"disse un militare "Pensavo che fossimo nell'esercito degli Stati
Uniti."
"Come ti chiami soldato?"disse lei.
"Thomas,vostra maestà."disse lui.
"Un passo avanti,Thomas."disse Carter.
L'uomo si avvicinò in modo spavaldo.
"Metti il piede destro avanti."disse lei.
"Facciamo la lotta?"disse l'uomo che ubbidì.
Un soldato diede un blocco ad un militare accanto a Rogers,che era il più piccolo della fila.
"Conosco un paio di mosse che le piacerebbero tanto."disse lui e lei gli sferrò un pugno destro al
volto,mandandolo a terra.
Rogers sorrise.
"Agente Carter."disse un colonnello che era appena sceso da una jeep militare insieme ad Herkin.
"Colonnello Philip."disse lei.
Il colonnello indossava un giaccone di pelle sull'uniforme.
"Vedo che sta addestrando i candidati."disse il colonnello "Molto bene.
Alza il culo da terra e rimettiti in fila sull'attenti,finché qualcuno non ti dirà che cosa fare."
L'uomo si rialzò "Sissignore."
Philip iniziò a camminare avanti e indietro "Il generale Pattinson ha detto che le guerre si
combattono con le armi,ma sono vinte dagli uomini.
Noi vinceremo questa guerra perché abbiamo gli uomini migliori."
Philip osservò Rogers e poi guardò Herkin "E perché miglioreranno ancora.
Miglioreranno molto.
La riserva scientifica strategica è un iniziativa degli alleati prodotta dalle migliori menti del mondo
libero.
Il nostro scopo è creare il più grande esercito della storia,ma ogni esercito inizia da un solo uomo.
Alla fine della settimana sceglieremo quell'uomo.
Lui sarà il primo di una nuova specie di super soldati.
E loro scorteranno personalmente Adolf Hitler ai cancelli dell'inferno."
Poco dopo Steve era nella tenda e tirava fuori i libri dalla valigia.
Era seduto su una brandina,in una stanza comune di letti a castello.
Un giorno Steve si stava arrampicando su una rete,montata su dei tronchi e aveva grande difficoltà e
poi cadde all'indietro.
"ROGERS!"urlò il sergente "TOGLITI DA LI!"
Gli altri risero.
Tempo dopo Rogers strisciava nel fango con il fucile,sotto dei tronchi messi in verticale ed ornati da
filo spinato che formava una rete sopra di loro.
"FORZA!"urlò il sergente.
Uno dei soldati si voltò,diede un calcio ad uno dei tronchi che sostenevano quelli orizzontali e il filo
spinato cadde su Rogers.
"ROGERS,LEVA QUEL FUCILE DAL FANGO!"urlò il sergente.
Carter si voltò e mise una "x" su un foglio.
Poco dopo il gruppo correva con il sergente verso una bandiera su un'asta bianca.
"SU AFFRETTATE IL PASSO,VERGINELLE!"urlò il sergente "MUOVERSI!
MUOVERSI!
PASSO DOPPIO!
AVANTI!"
Rogers era a diversi metri dietro.
Carter era dentro un'auto e si voltò a guardarli.
"Squadra alt!"urlò il sergente e tutti si fermarono,poi indicò la bandiera "QUELLA BANDIERA
INDICA CHE SIAMO A METÀ PERCORSO!
CHI ME LA PORTERÀ TORNERÀ IN MACCHINA CON L'AGENTE CARTER!
MUOVERSI!
MUOVERSI!"
Tutti corsero ad arrampicarsi,ma tutti caddero.
"SE QUESTO È IL VOSTRO MASSIMO,L'ESERCITO È NEI GUAI!"urlò il
sergente "NESSUNO HA PRESO QUELLA BANDIERA IN 17 ANNI!
ORA TORNATE IN FILA,FORZA!"
Tutti tornarono in formazione.
Rogers svitò la base e l'asta cadde a terra,lasciando tutti senza parole,prese la bandiera,la diede al
sergente e andò sulla jeep,mentre Carter se la rideva.
Successivamente il gruppo era in camicia bianca e facevano delle flessioni.
Carter era davanti a loro "Più veloci,signorine.
Mia nonna ha più vitalità di voi,riposi in pace."
Steve faceva una fatica tremenda.
"MUOVERSI!"disse Carter.
Philip e Herkin camminavano per il campo.
Herkin indossava anche un cappello oltre alla giacca marrone.
"Non starà davvero pensando di scegliere Rogers?"disse Philip.
"Non lo stavo affatto pensando,è una chiara scelta."disse Herkin.
"Quando ha portato un asmatico di 40 chili nella mia base,ho lasciato correre,ho pensato che forse
le sarebbe stato utile come cavia,non pensavo l'avrebbe
scelto."disse Philip.
"Alzatevi."disse Carter e tutti si alzarono "Saltellare."
"Se gli infila un ago nel braccio lo passerà da parte a parte."disse Philip "Lo guardi.
Mi viene da piangere!"
"Sono in cerca di qualità che vadano oltre il fisico."disse Herkin.
"Sa quanto tempo c'è voluto per organizzare questo progetto?"disse Philip.
"Si,lo so."disse Herkin.
"Ho dovuto strisciare davanti alla commissione del senatore ,come si chiama?"disse Philip.
"Bentley."disse Herkin "Lo so,sono consapevole dei suoi sforzi."
"Allora mi lanci un osso."disse Philip indicando quello che aveva gettato il filo spinato addosso a
Rogers "Ha già superato tutti i test effettivi.
È grosso,è veloce,obbedisce agli ordini,è un soldato."
"È uno spaccone."disse Herkin.
"Non si vincono le guerre con la gentilezza,dottore."disse Philip che prese una granata "Le guerre si
vincono con il coraggio."
Philip gettò la granata tra gli uomini "Granata!"
Steve si gettò sulla granata,mentre gli altri scappavano "VIA!
INDIETRO!"
Steve si preparò a morire,ma poi non successe niente e si guardò intorno.
"Via libera."disse un altro "È una granata finta.
Tornate in esercitazione."
"Oh,una granata d'esercitazione."disse uno dei soldati.
Carter guardò Steve commossa.
"Era un test?"disse Steve.
"Sempre troppo magro."disse Philip.
Herkin sorrise,mentre l'altro se ne andava.
La notte seguente,Steve era da solo nell'abitazione di legno,con le brande,seduto sul suo letto,con
un libro in mano.
Herkin bussò ed aprì la porta.
"Permesso."disse Herkin.
"Si."disse Steve.
Herkin si mise sul letto parallelo al suo e aveva una bottiglia e dei bicchieri "Non dormi?"
"Sono agitato,credo."disse Steve.
L'uomo ridacchiò "Anch'io."
"Posso farle una domanda?"disse Steve.
"Solo una."disse Herkin.
"Perché io?"disse Steve.
"Immagino che questa sia l'unica domanda che conta."disse Herkin che voltò la bottiglia "Questo
proviene da mio paese.
La mia città.
Molti hanno dimenticato che il primo paese che i nazisti hanno invaso era il proprio.
Dopo l'ultima guerra,il...il mio popolo ha faticato,si sentiva indebolito.
Correvano voci.
Voci di una donna divina,con una frusta soprannaturale che combatteva contro di noi.
Non ho mai dato credito a cose simili,ma molti ci hanno creduto.
Erano terrorizzati.
Cercavano una via d'uscita.
E poi è arrivato Hitler con le marce,il grande spettacolo e le bandiere e...e lui...lui viene a sapere di
me,del mio lavoro e mi trova.
E dice: "Noi ora siamo deboli,ma tu..."dice "Tu ci renderai forti".
Beh,io non sono interessato.
Allora manda il capo dell'Hydra.
Un brillante scienziato di nome Johann Schmidt.
Ora Schmidt è un membro del circolo ristretto.
Ed è ambizioso.
Lui e Hitler condividono la passione per l'occulto e il mito teutonico.
Hitler usa queste fantasie per ispirare i suoi seguaci,ma per Schmidt non si tratta di fantasia.
Per lui è realtà.
Si è convinto che esista un grande potere,nascosto nella Terra,lasciato qui dagli dei in attesa di
essere catturato da un uomo superiore.
Quando viene a sapere della mia formula e di cosa è in grado di fare,non può resistere.
Schmidt deve diventare quell'uomo superiore."
"L'ha reso più forte?"disse Steve.
"Si."disse Schmidt "Ma c'erano altri effetti.
Siero non era pronto.
Ma cosa più importante,l'uomo.
Il siero amplifica tutto quello che c'è all'interno,perciò,buono diventa migliore,cattivo diventa
peggiore.
Per questo sei stato scelto.
Perché un uomo forte,che ha conosciuto il potere per tutta la vita,può perdere il rispetto per quel
potere,ma un uomo debole conosce il valore della forza e conosce la compassione."
"Grazie."disse Steve "Credo."
"Prendi i bicchieri."disse Herkin.
Steve prese i bicchieri dal tavolino in fondo al letto,mentre l'altro raccolse la bottiglia da terra.
Herkin versò da bere "Qualunque cosa succeda domani,promettimi una cosa.
Devi rimanere chi sei."
Herkin prese un bicchiere "Non un soldato perfetto.
Ma un uomo giusto."
"Agli uomini piccoli."disse Steve che brindò e stava per bere.
"No no no."disse Herkin che prese il bicchiere "Che sto facendo,devi sottoporti al procedimento
domani,niente liquidi."
Herkin versò il liquido del bicchiere di Steve dentro il suo.
"Va bene,brinderemo dopo."disse Steve.
"No,io non ho procedimenti domani."disse Herkin "Bere dopo?
Bevo ora."
L'uomo bevve e Steve rise.
Zola entrò dentro la stanza del laboratorio.
Un disco musicale era stato messo e c'era un pittore che stava dipingendo Schmidt.
Il pittore aveva un'espressione di disgusto sul volto.
Schmidt spense le luci,pigiando un tasto sulla scrivania.
"C'è qualcosa che le serve,in particolare?"disse Schmidt.
"Ho saputo che lo avete trovato."disse Zola.
"Guardi lei stesso."disse Schmidt.
Zola avanzò verso delle foto che mostravano Herkin a New York e ne prese una.
"Lei disapprova."disse Schmidt.
"Non capisco perché sia così preoccupato."disse Zola sorridendo "Non,non credo che lui possa
riuscirci."
"Hmh..."disse Schmidt.
"Di nuovo."disse Zola.
"Il suo siero è l'unica difesa degli alleati contro il potere che ora possediamo,se glie lo portiamo
via,la nostra vittoria è assicurata."disse Schmidt.
"Devo dare l'ordine?"disse Zola.
"È già stato dato."disse Schmidt.
"Bene."disse Zola che si voltò.
"Dr. Zola?"disse Schmidt e l'altro si voltò.
Schmidt accese la luce "Che ne pensa?"
Zola si avvicinò al quadro "Un capolavoro."
Il pittore chiuse gli occhi schifato.
In strada,a Brooklyn,c'erano dei bambini che giocavano a palla,quando delle auto nere suonarono il
clacson.
Steve era nell'auto con Carter.
"Conosco questo quartiere."disse Steve indicando una via "In quel vicolo mi hanno pestato.
Anche in quel parcheggio.
E dietro alla tavola calda."
"Non hai mai pensato di scappare via?"disse Carter.
"Se cominci a scappare non ti fermi più."disse Steve "Li affronti,ti ribelli.
Devi andare avanti lo stesso,no?"
"Io so bene come ci si sente,quando ti chiudono tutte le porte in faccia."disse Carter.
"Non capisco perché ci si voglia arruolare nell'esercito quando si è una bella pupa."disse Steve che
si corresse subito "Una bella donna.
Un agente.
Non una pupa.
Lei è bellissima,ma..."
"Non sai proprio come si parla a una donna,vero?"disse Carter.
"È la mia conversazione più lunga con una donna."disse Steve "Non c'è la fila per ballare con un
uomo a cui pesterebbero i piedi."
"Avrai pur ballato."disse Carter.
"Chiedere a qualcuna di ballare era sempre tremendo."disse Steve "E negli ultimi anni mi sembrava
poco importante.
Era meglio aspettare."
"Aspettare cosa?"disse Carter.
"La compagna giusta."disse Steve e lei rise.
La macchina parcheggiò davanti ad un negozio e i due scesero.
"Di qua."disse Carter che lo condusse nel negozio.
"Che facciamo qui?"disse Steve.
"Seguimi."disse Carter che aprì la porta del negozio.
Da dietro delle tende uscì una vecchietta "C'è un tempo splendido stamattina,non è vero?"
"Si,ma io porto sempre l'ombrello."disse Carter.
L'anziana andò dietro al bancone e premette un pulsante.
Sotto il bancone c'era anche una mitraglietta.
I due oltrepassarono le tende e la libreria ,davanti a loro, si aprì un'apertura in 2 porte,mostrando un
corridoio grigio,con lampade circolari,pieno di dottori.
I 2 avanzarono e le porte blindate si richiusero alle loro spalle.
Nel corridoio c'erano anche dei militari.
Altre 2 porte furono aperte e loro entrarono in una grossa stanza che aveva delle scale nere sulla
parte superiore.
Dalla parte superiore i 2 videro che al centro della stanza vi era una specie di sarcofago di
metallo,aperto in tre parti,una superiore e 2 laterali.
La placca superiore aveva un vetro.
Intorno al sarcofago c'erano dei computer neri,messi a semicirconferenza,con delle leve,bottoni e
luci di vario colore,mentre sulle pareti c'erano altri macchinari rettangolari neri.
C'era anche un'altra stanza sul lato destro che aveva 2 porte di metallo.
Dal soffitto scendevano 2 braccia meccaniche con lampade circolari e altre 2 lampade normali
erano sul soffitto.
Tutti gli scienziati con il camice si fermarono a guardarlo.
Poco dopo i 2 scesero le scale.
"Buon giorno."disse Herkin che gli strinse la mano e un uomo scattò una foto.
"La prego,non ora."disse Herkin.
Steve guardò il sarcofago.
"Sei pronto?"disse Herkin.
Steve annuì.
"Bene."disse Herkin "Togli camicia,cravatta e cappello."
Steve iniziò a spogliarsi e a dare i vestiti ad uno scienziato.
Philip,in divisa da colonnello,andò al piano superiore,dentro una stanza con pareti nere e diverse
sedie.
C'erano delle vetrate sulla stanza di sotto.
"Senatore Brendon."disse Philip che gli strinse la mano "Edward."
"Sa dirmi perché mi trovo a Brooklyn?"disse il senatore.
"Ci occorreva l'accesso alla rete elettrica della città."disse Philip "Se lei mi avesse concesso i
generatori che avevo chiesto..."
"C'è una forte richiesta di fondi,colonnello."disse il senatore che indicò un uomo con gli
occhiali,giacca e cravatta grigi e capelli neri "Oh,lui è Clemon..."
"Fred Clenson,dipartimento di stato."disse Clemon che gli strinse la mano"Se il vostro progetto si
dimostrasse valido,vorremmo che venisse utilizzato non solo per le prime pagine."
"Accidenti."disse il senatore vedendo Steve "Date a quel ragazzo qualcosa da mangiare."
Steve si sdraiò nel sarcofago.
Herkin gli si avvicinò "Stai comodo?"
"È un po' grande."disse Steve "Mi ha lasciato un goccio di quel liquore?"
"In realtà non quanto avrei dovuto."disse Herkin "Scusa.
La prossima volta.
Signor Stark,come sono i livelli?"
"I livelli sono al 100%."disse Stark che arrivò con una camicia bianca,giacca e cravatta marroni,ma
la giacca era senza maniche.
"Bene."disse Herkin.
"Forse abbasseremo metà delle luci a Brooklyn,ma più pronti di così non lo saremo mai."disse
Stark.
Una cinghia fu legata in orizzontale sul petto di Steve, all'altezza dello stomaco.
"Agente Carter,non trova che starebbe più comoda in cabina?"disse Herkin.
"Oh,si certo,mi scusi."disse Carter che andò via e Steve la guardò.
Lei si voltò per un istante.
Herkin prese il microfono,gli diede due colpi,per controllare l'audio e tutti al piano di sopra si
misero a sedere "Mi sentite?
È acceso?
Signore e signori,oggi non faremo un ulteriore passo verso l'annichilimento,ma il primo passo sulla
via della pace."
Due braccia meccaniche curve ai lati dell'interno del sarcofago furono abbassate.
Avevano la parte frontale finale piatta e toccarono i pettorali di Steve.
Sulle braccia c'erano anche dei tubi.
Due uomini portarono un carrello con sopra un cilindro di metallo con una maniglia al centro.
La maniglia fu abbassata e rivelò tre placche di metallo orizzontali,con dentro dei flaconi cilindrici
con le estremità di metallo e la parte in mezzo di vetro,con dentro del liquido azzurro.
"Cominceremo con delle micro iniezioni nei principali gruppi muscolari del soggetto."disse
Herkin,mentre Carter si sedeva "La somministrazione del siero causerà un immediato mutamento
cellulare."
Un'infermiera prese i flaconi e li mise dentro delle aperture circolari collegate a dei cilindri,dentro il
sarcofago.
"E poi,per stimolare la crescita,il soggetto verrà saturato con i Vitareis."disse Herkin che si avvicinò
a Steve,mentre l'infermiera faceva l'iniezione.
"Non è stato doloroso."disse Steve.
"Quella era Pennicillina."disse Herkin "Somministrazione siero,pronti ad iniziare.
5..."
Due piccole braccia meccaniche,con la parte finale piatta e con delle punte,si poggiarono sui bicipiti
di Steve.
"4."disse Herkin che toccò Steve sulla spalla destra "3.
2.
1."
Gli scienziati azionarono delle leve e il liquido fu immesso nel corpo.
Steve iniziò a sentire dolore.
"Ora,signor Stark."disse Herkin.
Stark abbassò una leva e il sarcofago fu chiuso e messo in verticale.
Un tubo di metallo fu collegato alla parte posteriore ed esso emetteva vapore.
Herkin si avvicinò al sarcofago e ci bussò sopra "Steven?
Riesci a sentirmi?"
"È troppo tardi per andare in bagno?"disse Steve.
Herkin si voltò e annuì "Si proceda."
Stark iniziò a girare una manopola,poi tutti si misero degli occhiali neri e Stark iniziò a ruotare
un'altra manopola,facendo uscire una forte luce bianca dal vetro del sarcofago.
"10%"disse Stark "20%
30%
40%
50%"
"Funzioni vitali normali."disse un altro.
"60%"disse Stark "70%"
Steve iniziò ad urlare.
Carter si alzò.
"Steven!"urlò Herkin che andò davanti alla luce.
"SPEGNETE!"urlò Carter che era arrivata alla ringhiera "LO STA UCCIDENDO!"
"INTERROMPERE SIGNOR STARK!"disse Herkin "LO FERMI!"
Stark stava per cliccare un pulsante.
"ARRESTI IL REATTORE!"urlò Herkin.
"NO!"urlò Steve e tutti si fermarono "NON LO FATE!
POSSO FARCELA!"
Stark riprese a girare la manopola "80%"
La luce divenne accecante.
"90%"disse Stark "Siamo al 100%"
I computer e le macchine mandarono scintille ovunque,poi la luce si spense.
Tutti rimasero in silenzio e lentamente si tolsero gli occhiali.
"Signor Stark?"disse Erkin e Stark premette un pulsante aprendo il sarcofago che fece uscire fumo.
Steve era diventato molto alto,con muscolatura scolpita.
"Steven?"disse Herkin toccandolo "Steven?"
"Quel figlio di puttana."disse Philip e tutti uscirono.
Fred sorrise leggermente e alzandosi lasciò una scatoletta di metallo sula sedia.
Herkin e Stark lo aiutarono a scendere dal sarcofago.
"È andata?"disse Steve.
"Si,si."disse Herkin "Penso di si."
"C'è veramente riuscito."disse Stark.
Carter lo raggiunse di corsa "Come ti senti?"
"Più alto."disse Steve.
Lei stava per toccargli un pettorale,poi prese un asciugamano da un'infermiera e lo coprì "Sei più
alto."
"Che mi dice di Brooklyn,senatore?"disse Philip.
"Dico che alcune persone a Berlino si innervosiranno parecchio."disse il senatore.
Fred si guardò intorno con aria seria.
"Congratulazioni dottore."disse il senatore che gli strinse la mano.
"Grazie,signore."disse Herkin che vide Fred e spalancò gli occhi impaurito.
Fred estrasse un accendino,lo accese e tutta la stanza con le vetrate esplose.
L'uomo prese l'ultimo flacone rimasto.
"FERMATELO!"urlò Herkin che si avvicinò,ma l'uomo gli sparò al petto 2 volte e fuggì.
Steve,che indossava una maglietta bianca a maniche corte,lo soccorse.
Fred sparò ad una guardia in cima alle scale e proseguì.
Carter gli sparò e lo prese ad una spalla,ma senza fermarlo.
Fred sparò ad altri 2,premette un pulsante ed aprì una porta.
Carter corse su per le scale.
Herkin indicò il petto di Steve con il dito indice della mano destra "Ricordati chi sei."
L'uomo chiuse gli occhi e morì.
Steve guardò la cima delle scale con rabbia.
Fred sparò alla donna con la mitraglietta,che sparò al soffitto cadendo.
L'uomo le prese la mitraglietta ed uscì di corsa,spintonò un altro ed urlò ad un compagno,che si
mise a sparare al posto suo contro i 2 uomini dell'esercito camuffati da cittadini.
L'uomo fu ucciso,ma Fred entrò in auto e uccise i 2 con la mitraglietta.
Carter si mise in mezzo alla strada e puntò la pistola,ma l'uomo accese l'accendino e la macchina
dietro di lei esplose,poi lei sparò e colpì la testa del guidatore.
L'auto andò contro un'altra.
Un autista di taxi fermò il mezzo e scese,Fred gli sparò e prese l'altra auto andando contro Carter
che puntò la pistola.
Steve,vedendo che rischiava di essere investita,le corse contro,la afferrò e la spostò.
"ERA MIO!"disse Peggy.
"Scusi."disse Steve che corse dietro all'auto.
Fred fece una curva e Steve prese una strada parallela,poi fece una curva,mettendosi dietro
all'auto,ma correva talmente veloce che non riuscì a fermarsi e andò contro una vetrina,sfondandola
e cadendo all'interno.
Lui uscì dal negozio e si rimise a correre "SCUSATE!"
Steve corse in un vicolo e,con un salto,sorpassò una recinzione,poi uscì dal vicolo e raggiunse l'altra
strada e corse dietro all'auto senza stancarsi.
Fred fece un'altra curva e Steve iniziò a passare sui tetti delle auto,saltando da una all'altra,saltò sul
retro di un camion che portava delle casse e poi spiccò un altro enorme salto ed arrivò sul tetto
dell'auto su cui rimase attaccato.
Fred iniziò a mandare il mezzo da una parte all'altra,ma senza riuscire a farlo cadere,poi passò in un
vicolo e arrivò su una strada accanto ad un muro che li separava dal molo,poi sparò 3 colpi verso il
tetto,ma lo mancò.
Steve si spostò sul fianco destro dell'auto e l'altro sparò un altro colpo,mancandolo.
Fred non riuscì a frenare,urtò un camion e la sua auto si cappottò più volte,mentre Steve rotolò in
strada.
L'auto perse uno sportello che atterrò vicino a Rogers.
L'auto smise di cappottarsi e si ritrovò nella sua posizione originaria,l'uomo scese e sparò un colpo a
Steve che si abbassò,poi prese lo sportello e lo usò come scudo.
L'uomo prese un bambino come ostaggio.
Uno dei proiettili aveva trapassato lo sportello e aveva preso il fianco sinistro di Steve che si
avvicinò all'entrata del molo correndo ed evitò un altro colpo che prese un'asta di ferro.
L'uomo corse verso il molo e Steve lo seguì lentamente,riparandosi dietro degli oggetti,mentre la
madre del bambino urlava e veniva tenuta da un uomo.
Steve si riparò dietro una palla di metallo,mentre l'uomo sparava.
Fred passò sotto delle arcate di mattoni,che davano sull'acqua,si fermò e puntò la pistola alla testa
del bambino.
"Aspetta."disse Steve che allungò le mani in avanti "No!"
L'uomo allungò la pistola verso di lui e gli sparò,ma l'arma era scarica,così gettò il bambino in
acqua "VATTENE!"
"NO!"urlò Steve che soccorse il bambino che però era tranquillamente a galla.
"Va a prenderlo!"disse il bambino "So nuotare."
Fred usò l'accendino e dall'acqua emerse un mezzo nero che aveva la parte centrale allungata,simile
ad un missile,con le vetrate della cabina sulla parte finale,un buco circolare dietro per il propulsore
e 2 braccia laterali con altre 2 punte ai lati,più una placca orizzontale,sottile,dietro le vetrate della
cabina comandi.
Il portello superiore si aprì e Fred entrò.
Il mezzo si richiuse e andò sotto l'acqua.
Steve saltò nel fiume e diede un pugno al vetro,sfondandolo.
L'uomo fu lanciato sul molo dall'acqua e Steve lo raggiunse,salendo una scaletta.
L'uomo sferrò un destro,dall'interno all'esterno,ma lo mancò e Steve gli diede una ginocchiata
destra sul mento.
La fiala cadde a terra e si ruppe.
Steve lo afferrò per la giacca "Chi diavolo sei?"
"Il primo di tanti."disse l'uomo masticando una pillola "Taglia una testa e altre 2 spunteranno al suo
posto.
Hail Hydra."
L'uomo morì avvelenato immediatamente e Steve lo lasciò,poi si guardò le braccia.
Nel corridoio del bunker di Schmidt c'erano dei soldati che camminavano.
Indossavano una maschera di cuoio marrone che copriva la testa,i lati del viso e il collo,mentre la
bocca e il naso erano coperti da una placca nera.
Avevano anche degli occhiali rettangolari,argentati,con il vetro rosso.
Le spalle erano coperte dal tessuto marrone,come anche le braccia.
Le mani e gli avambracci erano coperti dai guanti marroni,la divisa tedesca era verde sul petto e
anche sulle gambe,poi gli stivali erano marroni.
Avevano 2 cinghie verticali ai lati del petto,una delle quali aveva una placca rettangolare di metallo.
In mano avevano tutti un cannone argentato con il caricatore che emanava luce azzurra.
I corridoi del bunker erano circolari,fatti di placche rettangolari e separate da colonne curve.
Schmidt era in compagnia di 3 generali nazisti.
"Il Fuhrer non è abituato ad essere ignorato,Schmidt."disse il primo "Lei finanzia la sua ricerca
perché lei gli ha promesso delle armi."
"Dovrebbe essergli riconoscente."disse il secondo "Le ha dato come ricompensa questa struttura."
"Ricompensa?"disse Schmidt "La chiami con il suo nome:esilio."
Il terzo generale si fermò e osservò un drappo nero,con al centro un teschio rosso,con 6 tentacoli
che uscivano dalla bocca dentro un cerchio.
La parte superiore aveva un'aquila argentata con le ali nere di metallo,la parte inferiore aveva una
punta bianca.
"Non rispecchio più la sua immagine di perfezione ariana."disse Schmidt.
Il terzo generale guardò uno dei soldati sull'attenti vicino ad una porta.
L'uomo indossava un casco nero,che copriva il volto.
"Crede che si tratti di apparenza?"disse il secondo generale,mentre il terzo li raggiungeva "La sua
divisione Hydra non è stata in grado di consegnare un fucile in oltre un anno e avevamo
saputo,dallo spionaggio locale,che lei aveva lanciato un'incursione su vasta scala in Norvegia."
"Il Fuhrer ritiene,com'è che ha detto?"disse il secondo generale "Che il Teschio Rosso sia stato
assecondato a sufficienza."
Schmidt si fermò e li guardò "Signori.
Siete venuti per vedere i risultati del nostro lavoro?
Ve li mostro."
Schmidt portò i 3 dentro la stanza dove c'era Zola e il prototipo del cannone e si mise ai comandi.
"Hitler parla di un Reich di 1000 anni,ma non riesce a sfamare i suoi eserciti per un mese,le sue
truppe versano sangue su tutti i campi d'Europa ,ma lui è ancora lontano dal raggiungimento del suo
scopo."disse Schmidt che tolse la coperta dal cannone.
"Immagino che lei voglia ancora vincere questa guerra con la magia."disse il primo generale.
"Esatto,ma capisco la vostra confusione."disse Schmidt che regolò i comandi "Il grande potere ha
sempre sbigottito gli uomini primitivi.
L'Hydra sta assemblando un arsenale per eliminare i miei nemici in un colpo solo,ovunque siano,a
dispetto di quante forze possiedano,tutto in pochissime ore."
Schmidt schioccò le dita.
"I suoi nemici?"disse il primo generale.
"Le mie armi contengono sufficiente forza distruttiva da decimare qualsiasi capitale ostile sulla
Terra."disse Schmidt che premette dei pulsanti sul cannone che aveva il caricatore pieno di
energia,poi contò i generali "Signori,in poche parole,ho imbrigliato il potere degli dei."
"Grazie Schmidt."disse il secondo generale.
"Per cosa?"disse Schmidt ai comandi di nuovo.
"Per aver chiarito che lei è senza dubbio un pazzo."disse il secondo generale.
Il terzo generale vide che c'era una mappa con gli obbiettivi da eliminare e si voltò allarmato "C'è
Berlino su questa mappa!"
"Si,è così."disse Schmidt e il cannone ruotò verso di loro.
"SARÀ PUNITO PER LA SUA INSOLENZA!"urlò il terzo "SARÀ PORTATO DAVANTI AL
FUHRER!
IN PERSONA!"
Il cannone sparò una massa d'energia azzurra e dell'uomo non rimase nulla.
Il secondo generale schivò diversi colpi,ma alla fine venne ucciso.
Il terzo si mise sulla porta,urlò e venne distrutto.
"Le mie scuse,dottore."disse Schmidt "Ma sapevamo entrambi che l'Hydra non poteva più crescere
all'ombra di Hitler.
Hail Hydra."
I soldati fecero il saluto romano con entrambe le mani e ripeterono la frase.
Schmidt guardò Zola.
"Hail Hydra."disse Zola impaurito.
Schmidt uscì sorridendo.
Steve era in infermeria,con l'uniforme militare,e una donna gli aveva fatto un prelievo.
Aveva lo sguardo perso nel vuoto.
"Preso a sufficienza?"disse Steve.
"Qualunque speranza di riprodurre il programma è racchiusa nel tuo codice genetico."disse Carter
che aveva un blocco "Ma senza Herkin ci vorranno anni."
"Meritava più di questo."disse Steve.
"Se c'era solo questa possibilità,tu saresti il suo orgoglio."disse Carter.
Il senatore era a parlare con Philip.
"Colonnello Philip,la mia commissione esige delle risposte."disse il senatore.
"Bene."disse il colonnello che camminava accanto al mezzo marino che veniva riparato da Haward
Stark "Cominciamo con il sapere come ha fatto una spia tedesca ad arrivare al mio impianto segreto
nella sua macchina?
Di che si tratta?"
"Parlando modestamente sono il miglior ingegnere meccanico del paese,ma non ho idea di come sia
fatto o di come funzioni."disse Stark "Siamo anni luce da questa tecnologia."
"E di chi è?"disse il senatore.
"Dell'Hydra."disse Philip "Sono certo che ha letto i rapporti."
"Sono membro di diverse commissioni,colonnello."disse il senatore.
"L'Hydra è la divisione di scienze occulte avanzate dei nazisti."disse Carter che arrivò con Steve e
il senatore si tolse il cappello "È capeggiata da Johann Schmidt,ma lui ha ambizioni più grandi."
"L'Hydra è un culto,tutti adorano Schmidt."disse Philip "Credono che sia invincibile."
"E come intendete agire?"disse il senatore.
"Ho parlato con il presidente."disse Philip "Da oggi la riserva scientifica strategica avrà un nuovo
incarico."
"Colonnello?"disse Carter.
"Ci prepariamo ad attaccare l'Hydra."disse Philip "Si prepari a fare i bagagli,agente Carter.
Anche lei,Stark.
Andremo a Londra,stasera."
"Signore,se permette vorrei partecipare."disse Steve.
"Tu sei un esperimento."disse Philip.
"Il siero ha funzionato."disse Steve.
"Avevo chiesto un esercito e mi hanno dato te."disse Philip "Te... non sei abbastanza."
Philip se ne andò
Il senatore si avvicinò a Steve "Con il dovuto rispetto per il colonnello,qui tralasciamo un concetto
importante.
Io ti ho visto in azione,Steve.
E ciò che più conta,è che il paese ti ha visto.
Il giornale."
Un uomo gli mostrò la sua foto sul giornale con sopra scritto "Eroe".
"La fila per arruolarsi gira intorno all'isolato,la tua foto è in tutte le edicole."disse il senatore "Non
si prende un soldato,un simbolo come quello e lo si nasconde in laboratorio.
Figliolo...vorresti servire il tuo paese sul campo di battaglia più importante di questa guerra?"
Il senatore gli mise una mano sulla spall fecero alcuni passi.
"Signore,non desidero altro."disse Steve.
"Allora congratulazioni."disse il colonnello che gli strinse la mano "Sei appena stato promosso."
Tempo dopo Steve era dietro le quinte di un teatro e indossava un costume aderente.
La parte che copriva il petto e la base del collo fino ai pettorali era blu,con una stella bianca al
centro del petto,la pancia aveva delle righe bianche e rosse verticali,i bicipiti fino al gomito erano
bianchi,poi l'avambraccio e le mani erano coperti da un guanto bianco aderente.
Gli stivali erano rossi.
Sulla schiena aveva un'altra stella.
Su una sedia vi era uno scudo a rombo,con 3 stelle bianche,sullo sfondo blu in alto e le strisce
bianche e rosse in basso.
"Non so se sarò in grado."disse Steve.
Un uomo passò alle sue spalle "È facile,vendi i titoli,compriamo i proiettili,uccidiamo i nazisti e
via.
Sei un eroe americano."
"Non immaginavo di diventarlo così."disse Steve e l'altro annuì,mentre una delle ballerine si
affacciò dalla tenda.
"Il senatore ha parecchia influenza al senato."disse l'uomo "Se stai dalla nostra parte avrai un
plotone tutto tuo."
Steve si mise una maschera blu che copriva la testa,il collo e i lati del viso,lasciando scoperti
occhi,metà naso guance e bocca.
Al centro della fronte aveva una "A"bianca al centro della fronte e due ali bianche sulle tempie
molto piccole.
"Prendi lo scudo."disse l'uomo e Steve lo prese "Vai!
Vai!"
Steve uscì sul palco e guardò l'interno dello scudo dove c'erano delle scritte di ciò che doveva
dire"Non tutti possiamo attaccare una spiaggia e guidare un carro armato,ma c'è un modo in cui tutti
possiamo contribuire."
Le ragazze cantarono per un po'.
"Titoli per la difesa,serie È"disse Steve "Ogni titolo acquistato sarà un proiettile in più nel fucile dei
vostri uomini."
Le ragazze continuarono a cantare.
Poco dopo Steve,con il costume,faceva una foto con un bambino,poi il senatore gli strinse la mano e
fu scattata un'altra foto.
Poco dopo era sul set cinematografico,con attori camuffati da soldati e una foresta finta dietro.
Aveva una cintura di proiettili che andava dalla spalla sinistra al fianco destro e indossava il
costume e lo scudo.
Il gruppo faceva finta di camminare,mentre lo sfondo si allontanava.
"Stop."disse il regista "Ragazzi non guardate in macchina."
Poco dopo era di nuovo sul palco con altre ragazze "Ogni titolo acquistato sarà un proiettile in più
nel fucile dei vostri uomini."
Successivamente passava sul palco,davanti alle donna che ballavano,mentre il pubblico applaudiva.
Mentre parlava,dietro le donne passò lentamente un uomo camuffato da Hytler con divisa tedesca e
pistola in mano.
"E sappiamo che la posta in gioco è vincere la guerra,per farlo servono proiettili,bendaggi,carri
armati e tende."disse Steve "Qui intervenite voi.
Ogni titolo che comprerete proteggerà un vostro caro..."
Vedendo Hylter due bambini si alzarono spaventati ed urlarono "SI GIRI ,SIGNORE!
C'È HITLER!
SI GIRI!
È PROPRIO DIETRO DI LEI!"
"...così i tedeschi,prima di aggredirci ci penseranno 2 volte."disse Steve.
L'uomo camuffato si fece avanti e Steve sferrò un pugno all'aria,ci fu un rumore simulato e l'uomo
cadde a terra.
Il pubblico applaudì.
I fumetti di Capitan America furono venduti in tutte le edicole e venivano letti persino dai soldati.
In un film in bianco e nero,Steve,con il costume addosso,mise lo scudo davanti a se,parando il
proiettile,poi fece segno di avanzare tra i carri armati finti e le esplosioni simulate.
Dietro di lui c'erano anche altri.
Arrivato al centro della scena usò una mitragliatrice per sparare.
Steve era al cinema,in divisa militare, e sorrise nel momento in cui il pubblico applaudiva.
Tempo dopo era sulle scale del teatro,con il costume,senza maschera e firmava un autografo ad un
bambino.
Una donna bionda gli si avvicinò.
"Ciao."disse la donna sorridendogli.
Steve rimase bloccato e sorrise leggermente.
Poco dopo,Steve era sul palco con un costume completo e teneva sollevata una moto bianca con
entrambe le braccia,con sopra 3 donne.
Dietro di lui c'era uno sfondo blu,con degli aerei,una stella rossa,con dentro la stella bianca,con
dentro una stella blu.
Un giorno indossava il costume davanti ad una folla di militari,in un accampamento,su un palco
improvvisato e parlava al microfono "Quanti di voi vogliono venire con me dal vecchio Adolf a
spaccargli la mascella?"
Nessuno rispose.
"Va bene."disse Steve "Ehm...mi serve un volontario."
"SONO GIÀ VOLONTARIO,SENNO PENSI CHE STAVO QUI?"disse un uomo.
"RIVOGLIAMO LE RAGAZZE!"disse un altro e tutti applaudirono.
"Credo che conoscano solo quella canzone."disse Steve guardando la zona dietro le quinte "Ma
vedo che posso fare."
"ECCO,BRAVO TESORO!"urlò un altro "EHI TRILLI,DOVE LI HAI PRESI GLI STIVALI?"
"Dai ragazzi,siamo tutti nella stessa barca."disse Steve.
"EHI CAPITANO,FA QUI UN AUTOGRAFO!"urlò uno di loro mostrando le natiche.
Un altro tirò un pomodoro e Steve si riparò con lo scudo,poi ne parò un altro.
Steve se ne andò via irato.
"VOGLIAMO LE RAGAZZE!"urlò uno di loro.
Le ragazze arrivarono sul palco e tutti urlarono.
"Non preoccuparti,li conquisterai,abbi fiducia."disse l'uomo mentre lui andava nella tenda.
"Steve?"disse Carter che lo raggiunse nella tenda.
Fuori aveva iniziato a piovere.
Steve aveva messo un cappotto grigio lungo,sopra il costume,era senza maschera e disegnava sul
suo diario una scimmia con il costume,su una ruota e con l'ombrello.
Lui si voltò verso Carter.
"Salve."disse Steve.
"Ciao."disse Carter che si mise seduta.
"Che ci fa qui?"disse Steve.
"Non sono qui in via ufficiale."disse Carter.
"Ho dovuto improvvisare un po'."disse Steve "Sono abituato a un pubblico più...adolescente."
"Ho saputo che sei la nuova speranza dell'America."disse Carter.
"La vendita dei titoli ha un incremento del 10% negli stati che visito."disse Steve.
"È il senatore a dirlo?"disse Carter.
"Almeno mi fa fare qualcosa."disse Steve "Philip mi avrebbe rinchiuso in un laboratorio."
"Hai solamente queste uniche 2 opzioni?"disse Carter "Cavia da laboratorio o scimmia danzante.
Eri destinato a molto di più di questo."
Steve si guardò intorno.
"Che c'è?"disse Carter.
"Ho sognato per tanto tempo di andare oltre oceano,essere in prima linea."disse Steve "Servire il
mio paese.
Finalmente sono riuscito a realizzarlo.
Con una calzamaglia."
In quel momento arrivò un furgone dell'infermeria con dei feriti.
"Devono essere passati per l'inferno."disse Steve.
"Loro molto più di altri."disse Carter "Schmidt ha inviato un corpo militare ad Azzano.
200 uomini hanno combattuto,meno di 50 sono tornati.
Il tuo pubblico è ciò che rimane del 107esimo."
Steve si voltò di scatto.
"Gli altri sono stati uccisi o catturati."disse lei.
"Il 107esimo?"disse Steve.
"Cosa c'è?"disse Carter.
Steve e la donna corsero sotto la pioggia andando nella tenda del colonnello.
"Colonnello Philip…."disse Steve.
"Guarda chi si vede,l'uomo a stelle e strisce con un piano."disse Philip "Qual'è il tuo piano oggi?"
"Mi serve l'elenco delle vittime di Azzano."disse Steve.
"Non sei tu a dare ordini."disse l'altro.
"Mi serve solo un nome,il sergente James Barnes del 107esimo."disse Steve.
Philip indicò Carter "Più tardi lei e io faremo una chiacchieratina che non gradirà."
"La prego mi dica se è vivo,signore."disse Steve "B-A-R..."
"So scrivere."disse Philip che prese un blocco "Oggi ho firmato talmente tante lettere di
condoglianze che ho dovuto smettere di contarle,ma quel nome mi sembra familiare.
Mi dispiace."
"E che farete con gli altri?"disse Steve "Ci sarà una missione di salvataggio?"
"Si,si chiama vincere la guerra."disse Philip.
"Ma se sapete dove si trovano,perché…?"disse Steve.
"Sono a 30 miglia dietro le linee."disse Philip indicando una cartina "In uno dei territori più blindati
d'Europa.
Perderemmo più uomini di quanti ne salveremmo,ma non mi aspetto che questo lo capisca una
ballerina di fila."
"Credo di capirlo perfettamente."disse Steve.
"Allora capiscilo da un altra parte."disse Philip andando verso un'altra parte della tenda "Secondo i
manifesti,devi stare in qualche posto tra mezz'ora."
Steve guardò la mappa "Si,signore.
Devo andare."
Steve uscì dalla tenda.
Philip indicò Carter che guardò la lavagna spaventata "E se lei avesse qualcosa da dire,farà meglio a
tenerselo per se."
Carter gli andò dietro e lo trovò nella tenda,senza più il giaccone lungo,mentre metteva i vestiti in
una valigia.
"Cosa vuoi fare?"disse Carter "Camminare fino in Austria?"
"Se è quello che serve."disse Steve.
"Hai sentito il colonnello,probabilmente il tuo amico è morto."disse Carter.
"Questo non può saperlo."disse Steve mettendosi un giaccone di pelle marrone sul costume.
"Credo stiano escogitando una strategia."disse Carter "Se..."
"Quando l'avrà fatto,sarà troppo tardi."disse Steve che prese lo scudo e uscì.
"Steve?"disse lei che lo seguì.
Fuori non pioveva più.
Steve mise lo scudo su una jeep e anche la valigia.
"Ha detto che ero destinato a molto più di questo."disse Steve "Era sincera?"
"Fino in fondo."disse Carter.
"Allora,deve lasciarmi andare."disse Steve che salì sul mezzo,ma lei lo raggiunse.
"Posso fare molto di più."disse lei.
Le ragazze che dovevano andare sul palco andarono a prendere i loro elmetti blu,con la "A"bianca
al centro e una non lo trovò.
"Dov'è il mio elmetto?"disse la donna.
"Avete visto Rogers?"disse un uomo.
Un aereo stava volando sul bosco di notte.
Alla guida vi era Stark,mentre Peggy era seduta dietro con Steve.
Aveva l'elmetto blu in testa,degli occhiali rettangolari legati con una cinghia marrone al casco.
Indossava il giubbotto di pelle marrone,guanti marroni,pantaloni dell'esercito e scarpini neri.
"La base si trova tra queste due catene montuose."disse Carter con una mappa "Si tratta di una
specie di fabbrica."
"Ti caleremo davanti alla soglia,per suonare il campanello."disse Stark.
"Portatemi il più vicino possibile."disse Steve "Sarete in un mucchio di guai quando atterrerete."
"E tu no?"disse Carter.
"Dove vado io,se qualcuno mi rimprovera posso sparargli."disse Steve.
"E senza dubbio anche lui ti sparerà."disse Carter.
"Speriamo che questo coso sia utile."disse Steve che toccò lo scudo accanto a lui.
"Agente Carter,se non abbiamo fretta,pensavo che potremmo andare a Lucerna per una bella
adunata di mezza notte."disse Stark.
I 2 si guardarono.
"Stark è di certo il miglior pilota civile che io conosca e pazzo abbastanza da entrare in questo
spazio aereo."disse Carter "È una fortuna averlo."
"Allora tra voi...voi 2...insomma..."disse Steve.
Carter gli diede un rettangolo di metallo "Questo è il tuo transponder,attivalo quando sei pronto,il
segnale,ci guiderà dritti da te."
Steve lo prese "È sicuro che funzioni?"
"È stato testato più di te,amico."disse Stark.
Dei colpi di cannone iniziarono ad esplodere a mezz'aria.
Steve si alzò e andò al portellone.
"Dove vai?"disse Carter "Fermo!
Dobbiamo portarti a destinazione."
"Almeno sarò al sicuro,girate quest'affare e sparite da qui!"disse Steve.
"Tu non puoi darmi ordini!"disse Carter.
"Altro che se posso!"disse Steve "Sono un capitano!"
Steve si mise gli occhiali aderenti al viso e si lanciò.
Nella base,degli scienziati stavano mettendo dei rettangoli,con parti azzurre luminose, in un cerchio
di metallo.
Intorno vi erano centinaia di tavoli e anche dei grossi missili costruiti.
Schmidt e Zola camminarono tra i tavoli.
"Come può vedere la produzione procede perfettamente."disse Zola.
"Incrementi la produzione del 60% e si accerti che gli altri impianti facciano altrettanto."disse
Schmidt.
Degli uomini stavano montando dei cilindri che avevano delle luci azzurre alle spalle di Zola.
"Ma...questi prigionieri non credo abbiano molte forze."disse Zola.
"Allora dottore,esaurisca le forze che le sono rimaste."disse Schmidt "Non è un problema trovare
altri operai."
Zola vide un uomo con un blocco "Non ora."
C'erano anche dei ponti sospesi sulla fabbrica.
Uno degli uomini dell'Hydra accompagnò dei militari in cella e ne spinse dentro uno con i baffi.
La zona delle celle era buia e c'erano delle grate di metallo al posto del soffitto.
Quando entrarono in cella la guardia diede una manganellata al cappello dell'uomo con i baffi che lo
raccolse e si voltò "Lo sai?
Prima o poi avrò un manganello tutto mio."
La guardia chiuse la cella.
Steve corse nel bosco tra la nebbia e si fermò vedendo la torretta della base,che era poco lontano
dalla recinzione.
Steve si voltò,vedendo delle moto e dei camion,con la parte posteriore coperta da un tendone nero.
Attese che l'ultimo passò e si gettò nella parte posteriore.
All'interno tutti i soldati lo videro.
"Ragazzi..."disse Steve e tutti gli saltarono addosso.
Il tendone fu scosso dai corpi che ci volavano contro e poi tutti i soldati furono gettati dal mezzo.
I camion entrarono nella base e misero la parte posteriore verso una struttura.
Un soldato con un cannone alzò il tendone del camion,vide lo scudo e fu colpito,volando dentro la
struttura,poi Steve scese e corse via,facendosi strada tra i carri armati.
Nel campo c'erano degli edifici di mattoni con un solo piano e poi un edificio allungato,alto decine
di piani,dall'aspetto triangolare,con delle colonne ad intervalli regolari e tante finestre.
Steve saltò sul tetto di un carro armato e arrivò all'edificio più alto.
Bussò ad una porta di metallo e la guardia andò ad aprirgli,lui gli sbatté la porta in testa e gli diede
un pugno al volto,poi trascinò il cadavere all'interno.
Entrò nella fabbrica,nascondendosi dietro una colonna.
Aveva lo scudo sulla schiena e la pistola in mano,poi si mosse tra i macchinari,dopo aver visto che
la guardia era di spalle.
Si riparò tra dei cilindri fatti da fili,placche e cisterne piccole,poi passò tra dei missili e vide la
placca circolare con le placche luminescenti ai lati.
Si avvicinò e prese un caricatore da un tavolo e se lo mise in tasca.
La guardia sopra le celle cadde a terra e i prigionieri videro Rogers che gli prendeva le chiavi.
"Tu chi diavolo saresti?"disse un uomo di colore.
"Sono Capitan America."disse Steve.
"Ah,come prego?"disse l'altro.
Steve aprì le celle e fece uscire i prigionieri.
"Ce ne sono altri?"disse Steve mentre camminava con loro "Cerco il sergente James Barnes."
"C'è una zona di isolamento nella fabbrica."disse uno di loro "Ma non torna nessuno da li."
"Ok."disse Steve "Il bosco si trova a nord ovest,oltre il cancello.
Svelti e dategli filo da torcere.
Io vi raggiungerò nella radura con gli altri che troverò."
"Aspetta."disse uno di loro"Te la senti?"
"Certo."disse Steve"Avrò steso Hitler almeno 200 volte."
Steve corse via.
I prigionieri corsero fuori.
Uno di loro tolse il fucile ad una guardia e glie lo diede sul volto,mentre quello con i baffi ne colpì
un altro.
I soldati iniziarono a sparare con le mitragliatrici,ma furono presto raggiunti e uccisi.
Uno dei prigionieri afferrò il cannone di una guardia,che aveva cercato di colpirlo con esso e un
altro gli diede un calcio alla gamba.
Quello con i baffi salì su un carro armato che aveva il cannone che emanava luce azzurra in alcuni
punti.
La guardia,messa in ginocchio dai 2,fu afferrata dal militare alle spalle,che gli mise il braccio
sinistro intorno alla gola e gli spezzò il collo.
L'altro raccolse il cannone luminoso.
"Sai come si usa?"disse il secondo.
"No."disse il primo che premette il grilletto.
Dal cannone uscì un raggio azzurro che distrusse una parete.
I 2 rimasero sconvolti.
"Ok."disse il secondo.
Schmidt guardò irato i monitor dentro una stanza che era dentro la fabbrica.
Era pieno di video e monitor dentro la stanza dove era.
Vide i prigionieri che stavano incendiando la base.
"Che succede?"disse Schmidt che premette dei pulsanti,mentre Zola si accorgeva della situazione e
si avvicinava ai video.
L'allarme suonò nella base.
Un soldato raggiunse quello con i baffi nel carro armato.
"Non è proprio facile da guidare?"disse quello con i baffi.
"Quello!"disse il secondo indicando i comandi.
Il primo cliccò un pulsante e mise in moto il mezzo,mentre un terzo si mise a controllare il cannone
manuale.
"Fallo partire!"disse il terzo.
"Parli tedesco?"disse quello con i baffi.
"Abbastanza."disse quello di colore "3 semestri alla Howard.
Sono passato al francese,ragazze più carine."
"Non ti ho chiesto il curriculum."disse quello con i baffi.
Quello che controllava il cannone sparò ad un furgone che esplose,poi spararono ancora.
I soldati entrarono nella fabbrica e uccisero le guardie.
Schmidt cliccò dei pulsanti e mosse le videocamere.
Una di esse inquadrò Steve che colpiva una guardia e Schmidt lo guardò attentamente,mentre
colpiva uno con lo scudo e dava un calcio ad un altro.
Schmidt iniziò a premere delle leve e a pigiare dei pulsanti rossi,dando il via a dei conti alla
rovescia.
"No!"disse Zola che intervenne "No!
Che sta facendo?"
Schmidt indicò gli schermi "Le nostre forze sono insufficienti."
Zola guardò gli schermi,mentre l'altro continuava,poi corse fuori e passò su un ponte di metallo che
si trovava vicino al tetto della struttura.
Steve diede un calcio ad un uomo e lo fece volare verso una ringhiera,facendolo cadere di sotto.
Dei soldati utilizzarono i cannoni contro i tedeschi,disintegrandoli fuori dalla base.
"MUOVIAMOCI!"urlò uno "PRENDI LE GRANATE!"
Un uomo prese le granate le tirò contro dei soldati tedeschi,provocando un'esplosione.
Schmidt estrasse la placca superiore del cilindro che conteneva il cubo ed estrasse anche l'oggetto
che era trattenuto dalle aste meccaniche collegate al coperchio.
Zola era nel suo studio e mise frettolosamente le sue carte nella borsa,poi uscì e vide Steve nel
corridoio.
L'uomo fuggì,Steve lo inseguì per un po',poi entrò dentro l'ufficio e trovò un tavolo con sopra
Barnes che delirava ed era legato.
"Bucky?"disse Steve che lo slegò "Oh no."
"Tu sei..."disse Bucky.
"Sono io."disse Steve "Sono Steve."
"Steve..."disse Bucky "Steve..."
"Andiamo."disse Steve che lo fece alzare "Credevo fossi morto."
"Credevo fossi più piccolo"disse Bucky.
Steve guardò una mappa e vide delle basi segnate "Andiamo."
Steve lo aiutò a camminare.
"Che ti è successo?"disse Bucky.
"Mi sono arruolato."disse Steve.
Il carro armato sparò un raggio contro la torre,poi sfondò la recinzione.
"Ti ha fatto male?"disse Bucky che camminava da solo.
"Un pochino."disse Steve.
"Ed è permanente?"disse Bucky.
"Pare di si."disse Steve "Sembra."
Il conto alla rovescia arrivò tutte le bombe della base esplosero,inondando tutta la parte bassa di
fuoco.
Steve e Bucky si affacciarono da uno dei corridoi laterali ,vicini al soffitto,poi salirono al piano di
sopra e corsero verso il ponte di metallo.
Schmidt si mise dalla parte opposta del ponte,con Zola,poi mise la mano sul collo e si strappò via
l'intera faccia che si rivelò essere fatta di gomma.
Il suo vero viso aveva la pelle rossa,era scheletrico e rinsecchito,pieno di crepe e ferite che non si
richiudevano mai.
Le orbite erano incavate e gli occhi biancastri.
"A bene,un americano."disse Schmidt "Mi serviva per fare un po di pratica nella tua lingua."
Steve prese lo scudo dalla schiena.
"Io sono un grande fan dei tuoi film."disse Schmidt "Che emozione!"
Zola era vicino ad un ascensore.
"Tu non hai una di quelle maschere vero?"disse Bucky a Steve che era sconvolto,Capitan America
poi iniziò ad avvicinarsi.
"Allora il dottor Herkin è riuscito a farcela alla fine."disse Schmidt "Non è un grande
miglioramento,tuttavia sbalorditivo..."
"Non ne hai idea!"disse Steve che sferrò un pugno,ma l'altro evitò,poi evitò il secondo colpo e gli
diede una ginocchiata alla pancia,facendolo cadere in ginocchio.
"Non ne ho idea?"disse il Teschio Rosso che si voltò verso Zola sorridendo "È una burla!
È debole come un bambino!
Il dottor Herkin deve aver commesso un errore."
Steve si rialzò e gli diede un pugno,poi Schmidt gli afferrò la gola sollevandolo "Where is the pen
of my mother?
The pen of my mother is on the table.
Ho detto giusto,americano?
Voglio parlare bene la tua lingua...PER QUANDO ARRIVERÒ A NEW YORK!"
Schmidt lo gettò a terra e Steve gli diede un colpo al petto con entrambe le gambe,facendolo volare
dalla parte opposta del ponte.
Zola abbassò una leva e divise il ponte.
"QUALUNQUE COSA TI ABBIA RACCONTATO HERKIN,SONO STATO IO IL SUO PIÙ
GRANDE SUCCESSO!"disse il Teschio Rosso "Tu sei un illuso capitano!
Fai finta di essere un semplice soldato,ma nella realtà hai solo timore di ammettere che abbiamo
lasciato l'umanità alle nostre spalle!
E,a differenza di te,io lo accetto con orgoglio!"
I due entrarono nell'ascensore "SENZA PAURA!"
"Allora come mai scappi?"disse Steve e l'ascensore si chiuse.
La struttura tremò per le esplosioni,poi Steve vide una porta al piano di sopra e una trave che la
connetteva "Forza,andiamo di sopra!"
Teschio Rosso era nell'ascensore con Zola.
"Signore,andiamo sul tetto?"disse Zola e Schmidt annuì.
Le porte si aprirono e Zola vide un ponte che dava verso un missile con delle eliche sulla parte
superiore e una cabina.
"Ma non c'è posto per me."disse Zola "Io dove mi siedo?"
Il Teschio Rosso gli diede le chiavi dell'auto "Non la graffi dottore.
Neanche un graffio."
Schmidt andò verso il mezzo,con la valigia con dentro il cubo,mentre Zola andava in garage e
prendeva l'auto di Teschio Rosso.
Steve fece camminare Bucky sulla trave "Uno per volta."
La trave cedette e Bucky saltò,afferrando la ringhiera.
La trave portò con se parte della ringhiera dove era Steve.
"CI SARÀ UNA CORDA,QUALCOSA..."disse Bucky.
"FORZA VAI!"disse Steve.
"NO,NON TI LASCIO SOLO!"disse Bucky.
"Dannazione."disse Steve che piegò verso l'esterno una delle aste della ringhiera per avere più
spazio,poi prese la rincorsa, corse in avanti e spiccò un salto enorme,tra le fiamme che ormai erano
arrivate al tetto.
Philip dettava una lettera ad un uomo che scriveva a macchina "Senatore,mi dispiace comunicare
che il capitano Steve Rogers è stato dato per disperso dietro le linee nemiche il giorno 3.
La ricognizione aerea è stata infruttuosa.
Di conseguenza devo dichiarare il capitano Steve Rogers...deceduto in azione."
Carter entrò con delle foto e le mise sul tavolo "L'ultimo volo di perlustrazione è tornato.
Nessun segno di attività,solo le macerie della base."
"Vada a prendere un caffè,caporale."disse Philip e l'altro si alzò.
Philip fece 4 passi "Non posso toccare Stark,è ricco.
Ed è il nostro fornitore d'armi numero 1,lei non è nessuna delle 2 cose."
"Con tutto il rispetto,signore,non mi pento delle mie azioni."disse Peggy "E penso che anche per il
capitano Rogers sia lo stesso."
"Lei crede che a me importi qualcosa delle sue opinioni?"disse Philip "Ho rischiato con lei agente
Carter e ora il ragazzo d'oro americano e altri uomini valorosi sono morti...perché lei aveva una
cotta."
"Non avevo una cotta."disse Peggy "Avevo fiducia."
"Spero le sarà di grande conforto quando chiuderanno questa divisione."disse Philip che vide gli
uomini fuori che correvano "Che diavolo succede la fuori?"
Il colonnello si presentò alla sbarra dove erano ammassati tutti e vide Steve a capo di tutti i
prigionieri liberi.
Entrando nell'accampamento i militari formarono 2 file parallele e applaudirono.
"Necessitano cure mediche per alcuni uomini."disse Steve "Vorrei consegnarmi per un
provvedimento disciplinare."
"Non sarà necessario."disse Philip.
"Si,signore."disse Steve.
"Fiducia,eh?"disse Philip che andò via.
"Sei in ritardo."disse Carter.
Steve gli mostrò la scatoletta rotta "Non ho potuto avvisare."
"EHI!"urlò Barnes "UN APPLAUSO PER CAPITAN AMERICA!"
Tutti applaudirono.
Tempo dopo il senatore era ad un raduno con le forze militari ed era sul palco "Ed è con grande
felicità che consegno questa medaglia ad un mio carissimo amico:Capitan America."
Nessuno si presentò sul palco.
"Capitan America?"disse il senatore "Capitano,tocca a te."
Un uomo parlò all'orecchio del sanatore.
"Me lo immaginavo più alto."disse un uomo anziano.
Sotto le strade di Londra c'era una base militare con uno stanzone con un tavolo immenso,una
cartina dell'Europa e c'erano molti militari in varie zone.
C'erano tavolini,uffici e cartine a muro,telefoni e macchine da scrivere.
"Ah,la quinta base era qui in Polonia,vicino al Mar Baltico..."disse Steve,in divisa militare da
capitano,mentre segnava le basi su una mappa.
Peggy era seduta sul tavolo.
"...e la sesta si trovava circa...qui,circa 30,40 miglia ad ovest della Linea Maginot."disse Steve "Ho
dato un'occhiata veloce."
"Beh,nessuno è perfetto."disse Carter andando via e Steve andò con lei al grande tavolo su cui erano
segnate le basi.
"Queste sono le fabbriche che conosciamo."disse Steve "Il sergente Barnes ha riferito che l'Hydra
ha spedito tutti i componenti in una base che non appare sulla mappa."
Philip era al tavolo insieme a loro.
"Carter,coordini il controspionaggio inglese."disse Philip camminando con loro dietro "Voglio tutti
gli occhi degli alleati in cerca di quella base Hydra."
"E noi che faremo?"disse Carter.
"Costringeremo Johann Schmidt a camminare sui carboni ardenti."disse Philip "Che ne dici Rogers?
È la tua mappa,pensi di riuscire a sterminare l'Hydra?"
"Si,signore."disse Steve "Mi serve una squadra."
"Stiamo già radunando gli uomini migliori."disse Philip.
"Con il dovuto rispetto,signore...io già li avrei."disse Steve.
Poco dopo Steve era ad un tavolo con alcuni prigionieri fuggiti,tra cui quello con i baffi.
"Allora,fammi capire bene."disse quello con i baffi"L'abbiamo scampata per un pelo e ora vorresti
che tornassimo li?"disse quello di colore.
"Praticamente."disse Steve.
"Sarebbe divertente ,onestamente."disse un altro.
"Io ci sto."disse un cinese.
Un francese parlò nella sua lingua.
"Ci stiamo."disse quello di colore.
"Ah,io combatterò sempre."disse quello con i baffi e la birra in mano "Ma tu vedi di fare una cosa a
breve."
"Che cosa?"disse Steve,mentre l'uomo beveva.
"Un conto aperto al bar."disse l'uomo e tutti risero.
Steve prese i boccali di birra vuoti e li portò al bancone "Un altro giro."
"Come fanno a ingurgitare tutta questa roba?"disse il barista.
Steve andò da Bucky e si sedette "Visto?
Te l'ho detto.
Sono degli idioti."
"E tu invece?"disse Steve "Sei pronto a seguire Capitan America nelle sue avventure?"
"Ah,no."disse Bucky "Ah,no.
Il piccoletto di Brooklyn,che era tanto scemo,sempre a caccia di risse…
Lui è l'uomo che voglio seguire.
Ma porterai il costume,giusto?"
"Sai una cosa?"disse Steve che guardò una foto del suo costume su un muro "Mi ci sto
affezionando."
I militari cantarono,poi ci fu silenzio assoluto.
Steve e Bucky si alzarono e videro Carter con un abito da sera rosso.
"Capitano."disse lei.
"Agente Carter."disse Steve.
"Signora."disse Bucky.
"Howard ha delle nuove attrezzature da provare."disse Carter.
"Bene."disse lui.
"Bene,vedo che la tua super squadra si prepara per la missione."disse Peggy.
"Non le piace la musica?"disse Carter.
"A dire il vero si."disse lei "E probabile che quando tutto sarà finito andrò a ballare."
"E che stiamo aspettando?"disse Bucky.
"Il compagno giusto."disse Carter "8.00 capitano."
Carter andò via.
"Si,signora."disse Steve "Ci sarò."
"Sono invisibile."disse Bucky "Mi sono trasformato in te.
È un incubo."
"Non la prendere così male."disse Steve "Magari ha un'amica."
Il giorno dopo Howard e uno scienziato in camice estraevano,tramite un braccio di metallo, una
piccola parte di energia azzurra dal caricatore.
I due erano in un altra stanza.
"È alquanto insolito."disse Stark "Raggi alfa e beta neutri."
Stark muoveva il braccio meccanico mediante due protuberanze di metallo collegate alla
stanza"Però dubito che Rogers se ne sia accorto."
I 2 risero.
"Sembra piuttosto innocuo."disse Stark che mosse un secondo braccio meccanico con due punte che
si incrociavano tra loro "Difficile capire perché tanto trambusto."
Le punte toccarono l'energia ed essa esplose,facendo scoppiare il vetro e scagliando Stark oltre il
gradino dove era e mandandolo in fondo alla stanza.
"Prendi nota."disse Stark.
Steve andò a parlare con una militare in uniforme,che stava leggendo il giornale,seduta alla
scrivania dietro degli scaffali nel bunker.
"Mi scusi,sto cercando un certo signor Stark."disse Steve.
"È dentro con il colonnello Philip."disse la donna senza voltarsi,poi lo vide e
sorrise"Oh,naturalmente,se vuole,può attenderlo qui."
Steve indicò un tavolino e ci si mise sopra.
"Io..."disse la donna mostrando il giornale "Stavo leggendo di lei."
"Ah,quello,si."disse Steve "Io ho solo fatto quello che andava fatto."
"Sembrava molto più di questo."disse la donna "Ha salvato 400 uomini."
"Davvero,non è stato nulla di che."disse Steve.
La donna si alzò e si avvicinò "Lo dica alle loro mogli."
Steve incrociò le braccia,imbarazzato "Ehm...non credo fossero tutti sposati."
"Lei è un eroe."disse la donna standogli molto vicina.
"Beh...questo insomma..."disse Steve "Dipende dal significato che gli si da."
"Le donne americane...le sono molto riconoscenti."disse la donna che gli prese la cravatta e lo
trascinò dietro la libreria "E visto che non possono essere qui..."
La donna lo baciò.
Carter arrivò in quel momento e rimase sconvolta.
"Capitano!"disse Carter "Siamo pronti a riceverla se non è troppo occupato."
"Si."disse Steve che le andò dietro "Agente Carter,aspetti."
Lei camminò con le mani sui fianchi "Trovare una compagna non era poi così difficile."
"Peggy,non è quello che stai pensando."disse Steve.
"Io non penso niente,capitano."disse Peggy "Proprio niente.
Hai sempre voluto essere un soldato e ora lo sei.
Proprio come tutti gli altri."
"E che dire di te e Stark?"disse Steve che si fermò "Come faccio a sapere che voi non vi siete
fondiuti?"
Lei si fermò e lo guardò "Ancora non hai capito nulla delle donne."
Poco dopo Steve parlava con Stark "Quello a cui mi riferivo io è pane e formaggio,amico mio."
"Io pensavo..."disse Steve.
"Non farlo mai."disse Stark mentre entravano nel laboratorio"Quando capisci cosa passa nella testa
di una donna è il momento che sei bello fritto e cucinato.
Io mi concentro sul lavoro che per ora è assicurarmi che tu e i tuoi uomini non verrete uccisi."
Stark si avvicinò ad un tavolo dove c'era una specie di tessuto simile a metallo.
"Fibra di carbonio."disse Stark "Dovrebbe tenere testa alla baionetta tedesca.
Anche se non credo che l'Hydra vi attaccherà con un temperino."
Stark passò davanti allo scudo di Cap che era sul tavolo "Ho saputo che hai un debole per questo."
"È più maneggevole di quanto si pensi."disse Steve.
"Mi sono preso la libertà di creare alcune alternative."disse Stark che aveva diversi scudi
rettangolari e medioevali su un tavolo"Questa è divertente.
Sono stati inseriti dei relè elettrici che ti permetteranno di capire..."
Steve vide uno scudo di metallo rotondo nello scaffale inferiore,con 2 cinghie sulla parte interna.
Cap si chinò e lo prese "E questo qui?"
"No,no,quello è solo..."disse Stark.
"Di cos'è?"disse Steve.
"Vibranio."disse Stark,mentre Steve metteva lo scudo sul braccio "È più forte dell'acciaio e pesa un
terzo.
Assorbe completamente le vibrazioni."
"Perché non c'è nell'equipaggiamento?"disse Steve.
"È il metallo più raro al mondo."disse Stark "E quello che hai in mano è l'unico che abbiamo."
"Lei hai finito signor Stark?"disse Peggy arrivando "Il capitano ha un impegno da portare a
termine."
"Che ne pensi?"disse Steve.
Peggy prese una pistola e gli sparò 3 colpi.
Steve si riparò dietro lo scudo e Stark dietro una scrivania.
"Si...penso che funziona."disse Peggy che andò via.
I 2 la guardarono allibiti.
Steve diede un foglietto a Stark,mentre i 2 continuavano a guardarla.
"Queste sono alcune idee per l'uniforme."disse Steve.
"Qualunque cosa amico."disse Stark.
Poco dopo Steve aveva un costume nuovo ed era nell'accampamento militare.
Aveva una maschera,simile ad un caschetto,che gli copriva la testa,lasciando scoperti gli occhi,il
naso,la bocca e le guance.
Aveva anche una cinghia sul mento collegata alla maschera aderente.
La maschera era blu,con la "A"bianca sulla fronte.
Il collo era scoperto.
Il petto aveva un costume blu,con una stella bianca,la pancia aveva delle strisce verticali rosse e
bianche,le spalle erano blu,con un cerchio rosso con dentro una stella bianca,con i contorni grigi,i
bicipiti bianchi,gli avambracci coperti da una placca marrone,legata con delle cinghie e aveva dei
guanti di pelle marrone.
Aveva 2 cinghie verticali al lati del collo che passavano lungo il petto,fino alla vita,in più aveva una
cinghia a tracolla che andava dalla spalla sinistra al fianco sinistro e aveva delle sacche.
Sulla vita aveva una cintura marrone con delle sacche,le gambe avevano il costume blu,con un
fodero e una pistola sull'esterno della gamba destra,legata con 2 cinghie e poi gli stivali erano
marroni.
Mise il fucile nel fodero della motocicletta,controllò che la pistola fosse carica,la mise nel fodero e
poi mise lo scudo sulla schiena,dove c'era una stella bianca al centro.
Lo scudo era stato dipinto:al centro c'era una stella bianca,dentro un cerchio azzurro,dentro un
cerchio rosso,dentro un cerchio bianco, dentro un cerchio rosso che combaciava con i bordi.
Steve andò in guerra e,insieme a Bucky,a quello con i baffi e altri,sfondò la porta di legno di una
fabbrica con lo scudo,poi estrasse la pistola e sparò entrando.
Gli altri aprirono il fuoco allo stesso modo.
Poco dopo Steve da solo,colpì il cannone dell'uomo con lo scudo e poi colpì il nemico con il bordo
dell'arma.
Un secondo soldato si avviò verso di lui e Steve lo colpì con la parte esterna dello scudo da destra a
sinistra.
Gli altri uscirono dalla fabbrica,Steve sfondò la finestra con una moto e la struttura esplose
crollando.
Il Teschio Rosso giunse con la macchina e ,vedendo le macerie che bruciavano, si infuriò.
Degli uomini nel bunker iniziarono a togliere una base dell'Hydra dalla mappa mediante delle aste e
Peggy posò i modellini in una scatola.
Il Teschio Rosso parlò ad un uomo nel buio e gli mostrò una fiala "Questa è l'unica fiala che sono
riuscito a rubare al mio "creatore".
Vai in incognito in America e se necessario usala su qualcuno.
Non credo serva,ma se fosse necessario usalo su una donna incinta affinché possa nascere qualcuno
per sostituirmi."
Steve era nel bosco,avvolto dalla nebbia,con i soldati dietro.
A terra vi era anche la neve.
Steve fece cenno di proseguire.
Steve si voltò,si guardò intorno e scagliò lo scudo verso una radura su un albero.
Lo scudo colpì un uomo facendolo cadere a terra e poi tornò verso di lui che lo prese con la mano
destra e lo rimise sul braccio sinistro.
Un camion esplose.
Steve e gli altri correvano nel bosco,mentre gli uomini dell'Hydra usavano i cannoni.
Steve si riparò con lo scudo e sparò diversi colpi con la pistola,accompagnato da diversi uomini con
le mitragliatrici e i fucili.
Poco dopo si erano appostati tutti vicino ad una strada.
Un uomo fischiò e un altro corse verso un carro armato che stava passando.
L'uomo si mise a terra,tra un cingolato e l'altro,mise una bomba cilindrica sulla pancia del carro
armato ed esso esplose poco dopo.
Peggy era nel cinema con Philip e fu mostrato un filmato con gli uomini di Steve.
Fu inquadrato anche lui,che era senza mappa,accanto a Bucky che indicava una mappa e aveva in
mano un orologio tondo,con dentro la foto di Peggy.
Philip la guardò e lei abbassò la testa.
Poco dopo Steve era tra le macerie e Bucky lo teneva sotto controllo con il mirino.
Aveva anche la maschera ora.
Un cecchino gli apparve alle spalle e Bucky gli sparò.
Steve se ne accorse e lo salutò.
Peggy tolse una bandierina dalla carta.
Steve era in un paesino,spiccò un salto,evitando un'esplosione,colpì uno dei soldati alla pancia con
il bordo dello scudo facendolo volare via,poi ne colpì un altro con la parte esterna,da destra a
sinistra e lo scagliò via.
Poco dopo era in mezzo ad un bosco,ci fu un 'esplosione e lui scagliò lo scudo.
Con un salto arrivò sul tetto del carro armato immenso che era più grande delle case e spaccò la
serratura del portellone con lo scudo,lo aprì,afferrò un tedesco e lo scagliò via,un uomo gli lanciò
una sacca e lui la gettò dentro il mezzo,chiudendo il coperchio.
Il cannone sparò ancora.
Steve spiccò un salto e il carro armato esplose.
Zola e il Teschio Rosso erano tra le macerie.
Zola aveva un cappotto nero lungo e un cappello nero.
"STA VANIFICANDO TUTTO!"urlò Teschio Rosso che iniziò a camminare tra le macerie degli
edifici con l'altro"Siamo prossimi ad un'offensiva che scuoterà il
pianeta!...e siamo in continuo ritardo perché lei è meno scaltro di UN IDIOTA CON UNO
SCUDO!"
"Questo non è un campo di mia competenza."disse Zola "Io sono esperto nel creare armi,io...io non
so utilizzarle."
"Finisca la sua missione dottore,PRIMA CHE L'AMERICANO FINISCA LA SUA!"disse Teschio
Rosso.
"Signore."disse uno dei soldati con un cannone che portava un superstite.
"Mi spiace,abbiamo combattuto fino all'ultimo uomo."disse l'uomo.
Il Teschio Rosso prese una pistola "Evidentemente no."
Il Teschio sparò e lo disintegrò.
Il gruppo di Steve era tra le montagne e uno di loro osservava con un binocolo una ferrovia.
Steve aveva il costume,tranne la maschera.
Altri stavano usando la radio per intercettare le frequenze tedesche.
"Ricordi quando ti ho portato sulle montagne russe?"disse Bucky.
"Si,ho dato di stomaco."disse Steve.
"Ti stai vendicando,vero?"disse Bucky.
"Perché mai dovrei farlo?"disse Steve.
Lo scudo sulla schiena di Steve aveva delle parti dove la vernice era stata scolorita e intorno la zona
era annerita.
"È confermato,il dottor Zola è sul treno."disse un nero alla radio "Radio Hydra ha appena chiesto il
permesso di accelerare al massimo.
Sembra che abbiano un disperato bisogno di lui."
Steve indossò il casco.
"Dobbiamo sbrigarci perché corrono come il diavolo."disse uno dei soldati che vide il treno con il
binocolo.
Furono attaccati dei ganci ad un filo robusto che andava dalla parete rocciosa alla ferrovia e a
questo gancio era attaccata una catena,con una sbarra di metallo orizzontale in cima.
"Abbiamo una finestra di 10 secondi."disse Steve "Se falliamo quest'occasione...siamo insetti sul
parabrezza."
"Attenti al vuoto."disse un soldato.
"Diamoci una mossa insetti."disse quello con i baffi.
Steve si lanciò e la catena lo trasportò verso il treno,seguito dagli altri.
Il gruppo atterrò sul tetto dei vagoni del treno e lentamente iniziarono a passare da un vagone
all'altro,poi Steve e Bucky scesero tramite una scaletta ed entrarono.
L'interno del treno era di metallo,con scaffali con sopra cilindri e valige perfettamente ordinati e
levigati.
Attraversarono il primo vagone senza incontrare resistenza.
Steve passò al secondo vagone e le porte si chiusero separandoli.
Bucky si voltò e sparò diversi colpi di mitraglietta.
Steve si voltò e vide uno dei soldati con 2 cannoni,dotato anche di lanciafiamme,montati su una
corazza attaccata al petto.
Steve sparò,ma poi dovette ripararsi dietro delle casse per non essere colpito.
"Fermalo!"disse Zola che era nella sala comandi del treno e osservava tutto tramite dei video"Spara
ancora!"
Bucky si mosse da un lato all'altro del vagone e uccise un soldato,poi si riparò dietro le casse e
sparò ancora.
Steve sparò all'uomo corazzato che usò di nuovo i cannoni.
Uno dei colpi fece un buco nel muro di metallo.
Steve corse verso l'uomo,afferrò una specie di carrello scorrevole sul soffitto,mise davanti a se lo
scudo,parando il colpo e diede un calcio all'uomo mandandolo a terra,poi lo colpì al petto con lo
scudo.
Bucky usò la pistola per sparare.
Steve puntò il cannone dell'uomo verso la porta blindata e la distrusse,prese lo scudo e corse verso
la seconda porta blindata vedendo Bucky sparare,poi aprì la porta e gli lanciò la sua pistola,corse
verso uno degli scaffali,colpendo una delle casse rettangolari con lo scudo e mandandola contro
l'uomo che si spostò e Bucky lo colpì sparandogli.
"L'avevo messo alle corde."disse Bucky.
"L'ho visto."disse Steve che si accorse che quello con i cannoni si era rialzato, così mise lo scudo
davanti all'altro "A TERRA!"
I proiettili colpirono lo scudo,scagliando via Steve e facendo esplodere parte del vagone.
Una parte della parete del vagone rimase attaccata in orizzontale e puntata verso l'esterno.
"SPARA ANCORA!"urlò Zola "UCCIDILO!
ADESSO!"
Bucky prese lo scudo e si alzò sparando.
L'uomo sparò ancora e colpì lo scudo,mandando Bucky contro la parete penzolante del vagone.
Bucky si aggrappò ad una trave.
Steve raccolse lo scudo e lo tirò contro l'uomo sbalzandolo all'indietro di diversi metri,poi si tolse la
maschera e si avvicinò alla parete "BUCKY!"
Steve iniziò ad arrampicarsi sulla parete,mediante un altra spranga e allungò la mano sinistra verso
il compagno "RESISTI!"
La trave iniziò a staccarsi "DAMMI LA MANO!"
Bucky allungò la mano destra,ma la trave si staccò.
"NO!"urlò Steve vedendo l'amico cadere nel fiume ghiacciato in fondo al burrone e rimase per un
po' di tempo fermò sulla trave a disperarsi.
La stanza del capotreno era piena di monitor,luci e video e c'era un'apertura circolare azzurra.
Il soldato di colore sfondò la placca di vetro sul tetto e puntò la mitragliatrice contro Zola che
indietreggiò.
Zola fu portato a Londra e fatto entrare in una stanza del bunker.
La stanza aveva pareti di mattoni,un vetro rettangolare e una porta blindata.
Indossava una camicia chiara e i pantaloni neri.
Camminò nella stanza e vide una brandina,con del sangue a terra,poi si voltò vedendo Philip entrare
con un vassoio per la cena e sedersi al tavolino.
"Si sieda."disse Philip e Zola lo fece.
"Cosa sarebbe?"disse Zola.
"Una bistecca."disse Philip.
"Cosa c'è dentro?"disse Zola.
"Manzo."disse Philip "Dottore lei si rende conto quanto sia difficile rimediare un taglio di prima
scelta come quello che lei ha davanti?"
"Io non mangio carne."disse Zola.
"Perché?"disse Philip.
"Mi da disturbi di stomaco."disse Zola.
"E il cianuro?"disse Philip "Anche quello fa brontolare il suo stomaco?"
Zola sorrise e Philip prese il vassoio.
"Ogni agente dell'Hydra che abbiamo tentato di catturare ha masticato una pillolina,prima che
riuscissimo a fermarlo."disse Philip mangiando "Ma non lei.
Perciò ecco la mia brillante teoria:lei vuole vivere."
"Sta cercando di intimorirmi colonnello?"disse Zola.
"Le ho offerto la cena."disse il colonnello mettendogli una busta davanti.
"Date le preziose informazioni che ha fornito...e in cambio della sua totale collaborazione...il dottor
Zola verrà mandato in custodia in Svizzera?"disse Zola.
Philip mise il sale sulla bistecca "Ho mandato un messaggio a Washington.
Naturalmente era cifrato.
Non avete decifrato i codici?
Sarebbe antipatico."
"Schmidt capirà che è una bugia."disse Zola.
"La ucciderà comunque."disse Philip "Lei è un pericolo.
Conosce Schmidt meglio di chiunque altro e...l'ultimo uomo che abbiamo perso era un carissimo
amico del capitano Rogers perciò non conterei sulla migliore delle protezioni.
O lei o Schmidt.
Sono queste le carte che può giocare."
"Schmidt è convinto di camminare sulle orme degli dei."disse Zola.
"Hmh..."disse Philip.
"Solo quando sarà despota del mondo sarà soddisfatto."disse Zola.
"Si rende conto che è da pazzi,vero?"disse Philip.
"Ma l'assennatezza del piano non ha rilevanza."disse Zola.
"Come mai?"disse Philip.
"Perché lui è in grado di farlo."disse Zola.
"Il suo bersaglio?"disse Philip.
"Il suo bersaglio...è ovunque."disse Zola e Philip smise di masticare.
In un hangar di cemento sotterraneo e immenso c'era un aereo nero,con la punta curva e le ali
enormi.
Accanto ad una delle ruote c'erano i soldati e Schmidt arrivò in quel momento,andando ad un
tavolino dove c'era dello spumante.
"Domani l'Hydra si innalzerà padrona del mondo...PORTATA ALLA VITTORIA SULLE ALI
DELLE VALCHIRIE!"disse Teschio Rosso "Le armi dei nostri nemici saranno impotenti contro di
noi!
SE UN NOSTRO AEREO VERRÀ ABBATTUTO IL FUOCO DI ALTRE CENTINAIA PIOVERÀ
SU DI LORO!
Se taglieranno una testa...altre 2 spunteranno al suo posto.
Hail Hydra."
I soldati misero le braccia in avanti e urlarono la frase, Schmidt si voltò e le centinaia alle sue spalle
fecero lo stesso.
Schmidt prese lo spumante.
Peggy camminò per le strade bombardate e piene di macerie di Londra,entrando nel bar dove aveva
visto Steve.
Il bar aveva l'entrata distrutta e Peggy entrò,trovò Steve ad un tavolo con una bottiglia e un
bicchiere.
Lui indossava l'uniforme militare.
"Il dottor Herkin ha detto che il siero non avrebbe avuto effetto solo su i miei muscoli,ma anche
sulle mie cellule."disse Steve bevendo "Avrebbe creato un sistema protettivo di rigenerazione e
guarigione.
Vuol dire... che non riesco a ubriacarmi.
Lo sapevi?"
Peggy prese una sedia da terra "Il tuo metabolismo brucia 4 volte più velocemente rispetto ad una
persona media.
Poteva essere un effetto collaterale.
Non è stata colpa tua."
"Hai letto il rapporto?"disse Steve.
"Si."disse Peggy.
"Allora sai che non è vero."disse Steve.
"Hai fatto tutto il possibile."disse Peggy "Credevi nel tuo amico?
Lo rispettavi?
Allora smetti di incolparti.
Lascia a Barnes la dignità della sua scelta.
Lui era convinto che per te ne valesse la pena."
"Io darò la caccia a Schmidt."disse Steve "Non smetterò finché tutta l'Hydra non sarà distrutta o
fermata."
"Non sarai solo."disse Peggy.
Philip era nel bunker,davanti ad una mappa a muro,con alle spalle il tavolo enorme e tutti erano
seduti ad esso.
"Johann Schmidt dovrebbe essere rinchiuso in un manicomio,si crede un dio ed è disposto a far
saltare in aria mezzo mondo,a cominciare dagli Stati Uniti."disse Philip voltandosi.
Stark,vestito in giacca e cravatta grigi,arrivò e si sedette " Schmidt sta lavorando con mezzi che
vanno ben oltre le sue capacità.
Se attraverserà l'Atlantico,distruggerà tutta la costa orientale del nostro paese in 1 ora."
Peggy,seduta anche lei al tavolo,guardò Steve che aveva delle foto in mano.
"Quanto tempo abbiamo?"disse quello di colore.
"Secondo il mio nuovo migliore amico,meno di 24 ore."disse il colonnello.
"Dov'è lui adesso?"disse il soldato.
"L'ultima base Hydra è qui,nelle Alpi."disse Philip mostrando una foto e mettendola sul tavolo "160
metri sotto la superficie."
L'orientale prese la foto "E noi che dovremmo fare?
Insomma,non possiamo bussare alla porta d'ingresso."
"Perché no?"disse Steve "È esattamente quello che faremo."
Tempo dopo Steve aveva il costume al completo,lo scudo sulle spalle e sfrecciava nel bosco con la
moto.
Dietro di lui apparvero degli uomini con le corazze nere dell'Hydra e con motociclette con dei
piccoli cannoni sul davanti.
Gli uomini aprirono il fuoco e presero lo scudo.
Steve premette i pulsanti di una placca rettangolare,montata sul manubrio della moto e dalla parte
posteriore partirono 2 fili di metallo,legati ad una placca
circolare che andarono a conficcarsi negli alberi.
I primi 4 si abbassarono ,ma gli ultimi 2 furono presi in pieno.
Steve accese il propulsore dietro la moto e fece uscire un'enorme fiammata che prese le moto più
vicine.
Altre 2 moto si misero di fianco e gli andarono davanti,lui accelerò e innescò 2 bombe a mano sul
retro delle moto,le superò e loro esplosero.
Arrivò alla base di un monte e vide un enorme muro di cemento,con un carro armato davanti e
c'erano anche 2 aperture laterali sulle torrette davanti,collegate al muro.
Steve mise lo scudo davanti a se e ,dai buchi, i tedeschi usarono i cannoni laser,ma senza effetto.
Il carro armato avanzò,Steve premette i pulsanti della placca sul manubrio sparando 2 missili da 2
piccoli cannoni davanti alla moto e distruggendo il mezzo.
Steve passò sulla parete diagonale ed entrò all'interno,mentre i soldati tentavano di
sparargli,premette dei pulsanti sulla moto,prese lo scudo e spiccò un salto,colpendo con lo scudo un
uomo su un carro armato,facendo una capriola,atterrò e tirò lo scudo contro un altro.
La moto andò verso l'entrata blindata ed esplose.
Steve mise lo scudo davanti a se e parò un colpo,poi colpì il cannone dell'uomo e gli diede una
ginocchiata sul volto e lo scagliò contro delle casse,poi si voltò e colpì un altro con lo scudo,poi
parò il pugno di un altro con l'arma,gli diede un pugno alla pancia,lo colpì al mento con lo scudo
facendolo volare via,colpì il fucile di un altro con lo scudo,dall'alto verso il basso e gli diede un
calcio scagliandolo via.
Steve corse,lanciò lo scudo verso un carro armato,senza fermarsi,l'arma rimbalzò, colpì alla testa
uno degli uomini,Steve diede un calcio al cannone dell'altro e lo scagliò oltre un carro armato a
mani nude,riprese lo scudo,poi 2 soldati con i lanciafiamme lo accerchiarono,lanciando i flussi di
fuoco in più direzioni,per formare un quadrato e quando chiusero i flussi di fiamme Steve era
accerchiato dalle truppe.
Capitan America venne ammanettato e condotto nella stanza dove c'era la scrivania del Teschio
Rosso.
Schmidt andò verso di lui,senza il cappotto,ma con l'uniforme "L'arroganza non si può definire una
caratteristica tipica americana,ma devo dire che tu l'incarni meglio di chiunque altro.
Ma... esistono limiti...addirittura per te,capitano.
Oppure Herkin ti ha detto diversamente."
"Mi ha detto che tu sei pazzo."disse Steve.
"Ah…."disse Teschio Rosso "Provava risentimento per il mio genio e ha tentato di negare ciò che
era legittimamente mio,ma a te ha dato tutto.
Allora...tu cosa avevi di così speciale."
"Niente."disse Steve sorridendo "Sono un ragazzo di Brooklyn."
Schmidt gli diede un destro al volto,poi lo colpì nella direzione opposta con la stessa mano e gli
diede un colpo al ventre,mettendolo in ginocchio.
"Ho tutto il giorno libero."disse Steve.
"Oh,ne sono convinto,si."disse Schmidt prendendo la pistola e puntandogliela addosso "Ma
sfortunatamente la mia agenda è piena di impegni."
Delle punte,attaccate a dei fili si attaccarono alle pareti della struttura e Schmidt si voltò
perplesso,quando i soldati americani utilizzarono i fili per sfondare le vetrate della stanza.
"Anche la mia."disse Steve che mise uno dei 2 che lo tenevano fermò davanti a se,facendo da scudo
contro il laser uscito dalla pistola di Schmidt che fuggì,mentre gli altri sparavano con fucili e
mitragliatrici.
Steve gettò lontano il secondo uomo.
"Capitano!"disse uno di loro che prese lo scudo dalla schiena di uno dei soldati e glie lo tirò "Ti
potrebbe servire!"
"Grazie!"disse Steve che corse via,mentre le truppe dell'Hydra iniziavano a riempire i corridoi.
Le porte blindate esplosero e i soldati iniziarono a sparare ai nazisti.
"SIAMO DENTRO!"disse uno alla radio "SQUADRA D'ASSALTO VIA!"
Philip,nel bosco, era alla radio "AVANTI!"
Gli uomini avanzarono con il colonnello e invasero la base uccidendo tutti quelli che incontravano.
Diversi soldati nazisti usarono i cannoni nei corridoi,ma poi furono costretti alla ritirata.
Il militare con i baffi e gli altri 2 avevano preso i cannoni e avanzavano nei corridoi uccidendo tutti
quelli che incontravano.
Peggy aveva una mitragliatrice ed era con i soldati esterni.
Schmidt si fermò in un corridoio vedendo un esplosione e vedendo i suoi uomini che morivano,poi
iniziò a sparare con un cannone raccolto da terra ed
indietreggiò,uccidendo numerosi soldati.
"TAGLI UNA TESTA E ALTRE DUE SPUNTANO…!"urlò un soldato che venne ucciso dal fucile
del colonnello.
"Troviamo le altre 2."disse Philip.
Schmidt corse nei corridoi e usò la pistola per sparare a Capitan America che si riparò con lo
scudo,poi voltò una curva,Steve lanciò lo scudo contro una parete,l'arma rimbalzò,ma non riuscì a
prendere il nemico perché rimase incastrato in una porta.
Steve dovette ripararsi dietro una colonna dai lanciafiamme di un soldato.
Peggy arrivò sul posto e uccise l'uomo a colpi di mitragliatrice,facendo esplodere la bombola sulla
schiena.
"Sei in ritardo."disse Steve.
"Tu non dovresti..."disse Peggy.
"Giusto."disse Steve che corse via,riprendendo lo scudo.
Schmidt salì a bordo dell'aereo tramite una scaletta,seguito da alcuni soldati,ma alcuni furono uccisi
dalle mitragliatrici degli americani e degli inglesi.
Teschio Rosso entrò nell'aereo e mise il cubo azzurro dentro una struttura che aveva una parte
superiore ovale con dei tubi sulla parte inferiore,poi posò il cannone e si mise seduto ai posti di
comando.
I monitor circolari si accesero e mostrarono la mappa degli Stati Uniti mostrando New York.
I motori dell'aereo si accesero.
Steve arrivò correndo e vide gli uomini dell'Hydra indietreggiare sparando,corse verso uno di loro e
lo colpì con lo scudo facendolo volare via,diede un pugno ad un altro,spinse via ,con lo scudo, un
terzo,saltò su una cassa e afferrò una catena,poi si mise a correre dietro l'aereo che però era troppo
veloce anche per lui,così si fermò.
Peggy arrivò con l'auto del Teschio Rosso insieme a Philip che guidava.
"Monta!"disse Philip e Rogers salì.
Il Teschio Rosso,vedendo la macchina,accelerò al massimo e fu infastidito quando le eliche
tagliarono una piccola parte dell'auto.
I portelloni esterni si aprirono e poco fuori vi era una pista e poi uno strapiombo.
Philip premette un pulsante e i propulsori della macchina divennero supersonici.
Steve si mise in piedi "La tenga ferma!"
"Aspetta."disse Carter che lo baciò "Fallo fuori."
"Io non ti bacio."disse Philip.
Steve si mise lo scudo sulla schiena per parare l'elica e poi spiccò un salto afferrando la ruota.
Philip fece una frenata ed evitò il precipizio.
Le ruote entrarono nell'aereo e Steve vide una stiva piena di missili con eliche e posto per piloti con
su scritti i nomi delle città americane.
Alcuni soldati corsero nei corridoi e si diressero verso i missili.
Steve diede un calcio ad uno di loro,tenendosi ad un tubo,poi atterrò su uno dei ponti di metallo.
Gli altri si fermarono ed estrassero dei coltellini.
Lui evitò il colpo del primo,gli parò il braccio con l'avambraccio destro e gli diede un pugno al
fianco e poi diede un calcio al secondo,scagliandolo via,il terzo si diresse verso il mezzo,Steve
prese il coltellino del secondo e glie lo tirò addosso uccidendolo,Steve parò il pugno del primo con
l'avambraccio destro e gli diede un pugno al volto.
Il secondo salì a bordo del missile e aprì i portelloni.
Steve andò ai comandi, sganciò il mezzo che cadde e trascinò via l'uomo non nel tutto entrato del
mezzo.
Steve evitò il pugno di un altro appena giunto e gli diede un destro,poi si voltò,evitò il pugno
dell'altro e gli diede una gomitata sul collo e gli diede un pugno,poi lo sollevò e lo gettò fuori.
L'ultimo era salito nel missile.
Steve prese lo scudo,corse contro il mezzo e sollevò l'arma con tutte e 2 le mani,ma un altro lo
afferrò lo fece cadere sulla superficie del mezzo,che andò fuori dall'aereo.
Prima di uscire Steve aveva perso lo scudo che era rimasto nell'aereo.
I 2 uomini rimasero a combattere sul missile,che aveva l'elica alla fine,mentre il pilota compiva
manovre per togliersi di mezzo Rogers.
Il nazista che lottava con lui finì tritato nell'elica,Steve aprì la cabina di pilotaggio,tirò la leva del
paracadute e catapulto l'uomo fuori dal mezzo,poi vi entrò,volò davanti all'aereo,evitando i cannoni
azionati da Schmidt, e mandò il missile di nuovo dentro l'aereo.
Steve scese e raccolse lo scudo,poi entrò nel grande spazio della sala comandi e la trovò
vuota,vedendo il cubo dentro la macchina.
Schmidt gli sparò alle spalle con il cannone e Steve si riparò con lo scudo.
"Tu non ti arrendi mai,non è vero?"disse Teschio Rosso sorridendo.
"No!"disse Steve che corse verso di lui parando altri raggi con lo scudo,poi colpì l'arma con lo
scudo e la mandò a terra,diede un pugno alla pancia di Schmidt che si abbassò all'indietro evitando
il colpo dello scudo,gli diede un pugno allo stomaco e uno al volto,poi lo gettò a terra e gli diede un
calcio al ventre.
Steve gli afferrò la gamba al secondo tentativo e lo spinse contro una ringhiera, Schmidt rispose con
un pugno mandandolo a terra e finendo a terra anche lui.
Steve prese una cassa e glie la diede in testa,lo afferrò alle spalle e gli mise il braccio intorno al
collo e i due rotolarono di schiena sul macchinario dove c'era il cubo.
Capitan America raccolse lo scudo e sferrò un colpo,ma Schmidt lo parò con l'avambraccio destro e
sferrò un sinistro al ventre,gli prese lo scudo e glie lo diede sul volto,poi lo mise davanti a se e lo
spinse sul petto di Steve che gli diede una testata,prese lo scudo,lo mise davanti a se,colpendo il
nemico,correndo in avanti e mandandolo contro i comandi.
L'aereo volò verso il bass andarono contro il soffitto afferrandosi e colpendosi.
Schmidt gli diede un calcio e lo scagliò via,poi si arrampicò su una colonna e rimise l'aereo in
quota.
Steve cadde a terra,su uno dei corridoi laterali,dietro le colonne e Schmidt estrasse la pistola.
"AVRESTI POTUTO AVERE IL POTERE DEGLI DEI!"disse Schmidt che sparò mancandolo.
Steve si spostò dietro un'altra colonna.
"PORTI UNA BANDIERA SUL PETTO E PENSI DI COMBATTERE UNA BATTAGLIA DI
NAZIONI!"urlò Schmidt che sparò ancora "IO HO VISTO IL FUTURO CAPITANO!
NON ESISTONO BANDIERE!"
"NON IL MIO FUTURO!"urlò Steve che spiccò un salto,evitando un altro colpo,raccolse lo
scudo ,si riparò da un altro colpo e lo scagliò verso Schmidt che andò a schiantarsi sul macchinario
che si ruppe,facendo uscire molta energia.
Teschio Rosso si rialzò e guardò il cubo esposto sul lato del macchinario "Che cos'hai fatto?"
Schmidt afferrò il cubo con la mano destra.
L'oggetto si illuminò di luce azzurra e da esso uscì molta energia.
Il tetto del mezzo scomparve ed apparve lo spazio dove si videro le nebulose arancioni e rossastre.
Steve rimase sconvolto,mentre Schmidt sorrise.
Il cubo iniziò ad emettere un raggio verso l'alto che iniziò a inglobare la mano del Teschio Rosso
fondendogli il guanto e mandando i pezzi verso l'alto.
Schmidt iniziò a preoccuparsi e infine ad urlare a squarcia gola,mentre il raggio lo avvolgeva del
tutto,facendogli scomparire il naso e scavandogli ancora di più gli zigomi.
Un potentissimo raggio venne scagliato verso l'alto e dall'aereo partì un'onda d'urto.
Il soffitto del mezzo riapparve e il cubo cadde a terra.
Steve lo vide fondere il pavimento e cadere in mare.
Capitan America raccolse lo scudo,lo posò vicino al sedile dei comandi,si tolse il casco e si sedette
ai comandi dell'aereo vedendo che era puntato su New York e che ora lui era sopra il polo.
Peggy e Philip erano nella torretta di controllo della base e la voce di Rogers venne
udita"Rispondete,sono il capitano Rogers.
Mi sentite?"
"Capitano Rogers,quali sono le tue..."disse l'asiatico che venne spostato da Peggy.
"Steve, sei tu?"disse Peggy "Stai bene?"
"Peggy."disse Steve " Schmidt è morto."
"E l'aereo?"disse Peggy.
"Questo è un po' più difficile da spiegare."disse Steve.
"Dammi le tue coordinate,ti troverò un luogo dove atterrare."disse Peggy.
"Non posso atterrare in sicurezza."disse Steve "Ma posso provare un atterraggio forzato."
"Ah,ok."disse Peggy che iniziava a singhiozzare "Metto Howard in linea, ti dirà cosa fare."
"Non c'è tempo."disse Steve "Va troppo veloce,ed è diretto verso New York.
Devo farlo esplodere in acqua."
"Ti prego non lo fare,troveremo un'altra soluzione."disse Peggy.
"Al momento sono in mezzo al nulla,se aspetto molte persone rischiano di morire."disse
Steve"Peggy…questa è la mia scelta."
Steve mise l'orologio con la foto di Peggy davanti a se e poi abbassò i comandi,mandando l'aereo
verso terra "Peggy?"
"Sono qui."disse Peggy.
"Ti devo chiedere di rimandare quel ballo."disse Steve.
"Va bene."disse Peggy "Fra una settimana.
Sabato prossimo,allo Storm Club."
"Va bene."disse Steve.
"L'inizio è tutto."disse Peggy "Non osare fare tardi.
Chiaro."
"Ancora non ho imparato a ballare."disse Steve.
"Ti insegnerò io."disse Peggy "Però devi venire."
"Chiederemo all'orchestra di suonare un lento."disse Steve "Mi dispiacerebbe se sta…"
Le comunicazioni cessarono.
"Steve?"disse Peggy piangendo "Steve..."
Philip era sulla porta e abbassò la testa,poi andò via.
L'aereo si era schiantato sul ghiaccio e poco dopo iniziò a sprofondare.
La guerra finì e in Inghilterra la gente festeggiò.
I soldati brindarono nel bar.
"Al capitano."disse uno di loro.
Un mezzo sottomarino con braccia meccaniche era sul fondo dell'oceano e raccolse il Tesseract.
"Signore."disse un uomo al comando di una nave a Stark che vide il video dove appariva il cubo.
"Andiamo al punto successivo."disse Stark.
"Ma non c'è traccia del relitto."disse l'uomo "E vede,la scia energetica si ferma qui."
"Continua a cercare."disse Stark.
Philip portò una cartella a Carter,nel bunker che veniva smantellato,lei la aprì e vide la foto di Steve
che era magro e basso.
Sulla cartella c'era scritto "Classificato" e poi "Stato:Inattivo".
In strada,in America,un bambino aveva dipinto un coperchio circolare dei bidoni come lo scudo di
Cap e insieme agli amici corse via.
FINE FLASHBACK
Steve si svegliò nella camera di quella che sembrava una stanza dei suoi tempi e sentì una partita
alla radio.
Indossava una maglietta bianca,aderente e al centro della maglietta c'era un'aquila in un cerchio.
Una donna con i capelli rossi ricci e lunghi entrò nella stanza.
Indossava una maglietta bianca,con cravatta scura e gonna marrone.
"Buon giorno."disse la donna che guardò l'orologio "O devo dire buon pomeriggio."
"Dove mi trovo?"disse Steve.
"È in una stanza d'ospedale di New York."disse la donna.
Steve guardò la radio "Dove sono davvero?"
"Temo di non afferrare."disse la donna.
"La partita è del maggio del 41,lo so perché io ero la."disse Steve che si alzò mentre la donna era
sconvolta "Ora glie lo chiederò di nuovo.
Dove mi trovo?"
La donna pigiò un pulsante di un telecomando "Capitano Rogers..."
"Chi è lei?"disse Rogers irato e la porta fu aperta da due uomini vestiti di nero armati.
I due furono scagliati contro la porta che cedette rivelando che la stanza era una specie di studio
cinematografico con le pareti chiare,fatte di mattonelle rettangolari.
Steve si guardò intorno e fuggì.
"Capitano Rogers,aspetti!"disse la donna che parlò alla radio,mentre lui usciva "A tutti gli
agenti,codice 13."
Steve arrivò in un corridoio pieno di gente in giacca e cravatta.
Tutti gli uomini gli andarono addosso e lui fuggì,mandandone a terra diversi,poi corse in strada e si
accorse di essere nel centro di New York,ma non nel suo tempo.
Delle macchine nere gli andarono davanti,si fermarono e molti uomini in nero scesero.
"Riposo,soldato."disse una voce maschile.
Steve si girò e vide un uomo con i capelli neri corti,una benda nera sull'occhio sinistro,un sigaro in
bocca,giaccone di pelle nero aderente,una cinghia che passava dalla spalla destra al fianco
sinistro,pantaloni di pelle nera,con dei foderi con delle pistole,stivali neri,guanti neri che lasciavano
scoperte le dita.
L'uomo si avvicinò "Mi chiamo Nick Fury Senior.
Senti mi dispiace per quella messa in scena di poco fa,ma...pensavamo che fosse meglio arrivarci
con cautela."
"Arrivare dove?"disse Steve.
"Hai dormito capitano."disse Fury "Per decenni."
Steve,sconvolto,si guardò intorno.
"Sei sicuro di stare bene?"disse Fury.
"Si...e solo che...avevo un appuntamento."disse Steve.
