THE CONJURING 2:IL CASO ENFIELD

FLASHBACK

La luce del Sole entrava dalle finestre di una soffitta,addobbata come stanza, in una villa.

La stanza era per bambini e ben ordinata.

VOCE NARRANTE DI XANADU

"Dopo tutto quello che abbiamo visto,quasi nulla ormai ci può sconvolgere.

Ma questa storia…

Questa ancora mi perseguita."

Amityville,New York 1976.

Il ragazzo cinese metteva delle videocamere nella stanza.

VOCE NARRANTE DI XANADU

"2 mesi prima del nostro coinvolgimento,la famiglia Lutz aveva abbandonato la casa nel cuore della

notte,sostenendo che fosse infestata dagli spiriti."

Il ragazzo asiatico scese le scale.

VOCE NARRANTE DI XANADU

"La chiesa aveva richiesto il nostro aiuto.

Volevano vedere se potevamo confermare l'attività di cui parlavano i Lutz."

Xanadu e Constantine erano seduti ad un tavolo circolare con altre persone.

Le tende coprivano le finestre e c'erano le candele accese.

"Ok,siamo pronti?"disse John"Allora cominciamo."

Xanadu aveva i capelli legati e il solito abito viola "Rimanete seduti in silenzio e con gli occhi

chiusi."

Tutti ubbidirono.

"Immaginatevi in un'aura di luce bianca e luminosa."disse Xanadu "Vi proteggerà."

Lei chiuse gli occhi.

VOCE NARRANTE DI XANADU

"Un anno prima che i Lutz si trasferissero,un uomo di nome Ronnie De Feo aveva brutalmente

assassinato tutta la sua famiglia in questa casa.

Noi speravamo di scoprire se gli omicidi fossero stati motivati solo dalla rabbia...o se,come Ronnie

De Feo dichiarò in tribunale,fosse stato sotto l'influenza di qualcosa di demoniaco."

Lei aprì gli occhi sentendo uno sparo.

La stanza era molto buia e i presenti erano ancora nella stessa posizione.

Lei si alzò e,guardando indietro, vide se stessa al tavolo,poi salì le scale sentendo delle voci.

Aprì una porta e,come ipnotizzata,mise le mani in una posizione simile a quando si ha un fucile in

mano.

Una donna era seduta sul letto e un uomo era sdraiato.

L'uomo aveva una ferita sulla schiena.

La donna si voltò di scatto "Che cosa hai fatto?"

Xanadu puntò il fucile e la colpì,poi sparò ancora.

Lei usci e nello specchio,in fondo al corridoio,non si vedeva il riflesso di Xanadu,ma quello di

Ronnie De Feo.

C'era una voce mostruosa nella sua testa che parlava "Uccidili.

Spara.

Uccidili."

Lei entrò in un'altra stanza e uccise 2 bambini,poi entrò in una terza camera e uccise una bambina.

Xanadu si riprese ed era terrorizzata.

John si voltò verso di lei e vide che tremava "Tesoro stai bene?

Che cosa vedi?"

Xanadu,nella visione, si mise a terra al piano di sopra.

Vide un bambino con gli occhi bianchi che scendeva le scale.

Lei lo seguì e si avvicinò alla stanza dove si vide seduta con gli altri.

"Xanadu?"disse John "Che succede?"

"Devo vedere."disse lei.

La porta della cantina si aprì nella visione e lei seguì il bambino.

La cantina era piena di roba e ben ordinata,in più era molto grande.

Vide che c'erano diversi bambini con gli occhi bianchi non appena era arrivata in uno spazio più

grande.

Tutti si voltarono verso uno specchio coperto da un panno.

Lei tolse il panno e dopo poco le apparve una suora che camminava alle sue spalle.

Lei si voltò e non la vide,poi guardò lo specchio e la suora era proprio dietro di lei.

Aveva il volto bianco ,cadaverico,gli occhi gialli e le palpebre erano nere come le labbra.

Lei si girò e non la vide,poi guardò lo specchio e se la trovò davanti.

Le mani di Xanadu si strinsero sulla sua stessa gola e lei indietreggiò.

Una pila di sedie fu scagliata a terra e dietro c'era la sagoma di un uomo.

Ci fu un rumore che sembrava quello di carne che viene lacerata e Xanadu urlò a squarcia gola.

"XANADU!"urlò John che la afferrò "Xanadu!"

"OH DIO!"urlò lei.

"Tesoro."disse lui che la abbracciò.

"Non voglio più arrivare così vicina all'inferno."disse Xanadu.

FINE FLASHBACK

VOCE NARRANTE

"John Constantine e Madame Xanadu investigarono sul caso di Amityville e furono catapultati agli

occhi del pubblico.

Molti anni dopo un caso con le stesse caratteristiche si presentò a migliaia di chilometri di distanza

a Enfield,in Inghilterra.

Quel caso è tra i più diabolici che i 2 abbiano mai affrontato."

1977

In una scuola media in Inghilterra era ricreazione e c'erano 2 bambine sedute su degli scalini,vicino

al cortile.

"Io e Pitt stasera ce ne andiamo con il suo amico."disse quella con i capelli ricci "Vuole conoscerti."

"Impossibile."disse quella con i capelli lisci a mezzo collo "Se mia madre mi becca sono morta."

"Non farti scoprire precisina."disse quella con i capelli ricci porgendole la sigaretta "Tieni."

Lei la afferrò.

Quella con i capelli ricci aprì la borsa di pelle e tirò fuori una tavola "Prendi la tavola degli spiriti

che abbiamo fatto."

Lei la prese.

"Penso che mi farò baciare con la lingua da Pitt."disse quella con i capelli ricci.

"Cosa?"disse lei "Dai no..."

L'insegnante arrivò e vide la sigaretta "Che cosa state facendo?

Getta via subito quella sigaretta Janet.

Dammela."

L'insegnante la prese "Andate dentro."

L'insegnante si guardò intorno e fumò la sigaretta.

La scuola finì e i ragazzi uscirono.

Janet accompagnava il fratellino più piccolo e un'altra sorella più grande con un altro fratellino

erano appena usciti.

"Margaret..."disse Janet "Jonny..."

Il gruppo si riunì.

"Janet."disse Margaret "Billy."

Margaret mise il braccio intorno al collo di Janet "Ciao.

Com'è andata?"

"Non bene."disse Janet.

"Che è successo?"disse Margaret.

"È una storia lunga."disse Janet.

Dei ragazzini presero in giro Billy perché balbuziente.

"Chiudi la bocca Piter."disse Janet.

"Lesbica."disse Peter.

"Che fai?"disse la ragazza con i capelli biondi che lo spinse "Stai parlando di tua madre."

"Grazie Camilla."disse Janet.

"Nessun problema."disse Camilla.

"È solo un deficiente."disse Margaret "Ignoralo."

Passarono per una via lunga con delle ville a 2 piani in un quartiere povero.

Il cielo era nuvoloso come sempre in quelle zone.

Hodgson Residence.

Enfield,Inghilterra-1977.

In cucina c'era la loro madre che parlava al telefono "Non riesco a pagare l'affitto questo mese.

Ci ho parlato.

No lui non da un penny per i ragazzi da 3 mesi."

I figli rientrarono.

Lei riattaccò.

Il gruppo la raggiunse in cucina "Janet le cose non vanno già abbastanza male?

Ci mancava la telefonata dalla preside che dice che t'hanno beccata a fumare?"

"Non è vero,non stavo fumando,te lo giuro."disse Janet,mentre gli altri stavano apparecchiando.

"Ho parlato con l'insegnante al telefono."disse lei "Non ti stanchi mai di dirmi bugie?"

"Non sto mentendo!"disse lei.

"Invece si,lo sanno tutti che fumi."disse Jonny.

"Camilla fuma,io no."disse lei tirandogli un libro.

Billy chiamò la madre "Mamma i biscotti?"

"Non ti ho comprato i biscotti perché non abbiamo un penny!"urlò lei.

Margaret salì al piano di sopra.

Scese la notte.

Billy era sotto una tenda,in corridoio,poi la madre gli portò dei biscotti.

"Margaret hai la divisa per domani?"disse la madre.

"Si mamma."disse Margaret che era nella sua stanza.

"Tommy hai lavato i denti?"disse lei.

"Si."disse Tommy.

Margaret andò nella sua camera e trovò Janet su uno dei 2 letti che stava usando la tavola.

"Da dove esce quello?"disse la sorella.

"Io e Camilla lo abbiamo fatto a scuola."disse Janet.

Margaret lo prese "Non è fatto bene."

"Funziona veramente,lo giuro."disse Janet "Gli abbiamo già chiesto un sacco di roba.

Ti faccio vedere."

Entrambe misero le mani sulla lente che doveva spostarsi per indicare le lettere.

"Che gli chiedo?"disse Margaret.

"Quello che vuoi."disse Janet.

"Io e mia sorella vogliamo sapere se ci sono spiriti qui che vogliono comunicare con noi."disse

Margaret,ma non successe nulla.

"Papà tornerà mai a casa?"disse Janet "Ci sono spiriti che possono rispondere alla mia domanda?"

"Non ti preoccupare."disse Margaret "È tutto finto."

Le 2 andarono a dormire.

A notte fonda Janet si ritrovò in salotto dove c'era un divano,un camino,una tv davanti al divano e

una poltrona di pelle scura in un angolo accanto alla lampadina.

Qualcuno bussò alla porta e Margaret vide che la sorella non c'era più,così andò ad aprire la porta e

non trovò nessuno.

Janet arrivò ed entrò in camera.

"Perché battevi contro la porta?"disse Margaret.

"Non ero io."disse lei.

"Certo."disse Margaret "Sei proprio matta."

Il giorno dopo era nuvoloso.

C'era un piccolo giardino sul lato della casa e c'era un'altalena.

La madre delle ragazze era in una cantina con una donna.

"Sta superando i limiti."disse la madre.

"Lei ha detto che non ha fumato."disse la donna "Non penso che dovresti preoccuparti tanto.

Non sai quante ne ho fumate io a scuola.

Tu?"

"Un bel po'."disse la madre "Non sono preoccupata per quello che ha fatto.

È che non mi sta più a sentire."

"È solo una fase."disse la donna.

"Insomma,la metto in punizione,ma poi mi pento perché so che in fondo non è colpa sua.."disse la

madre "Lei adora il padre e l'ha presa malissimo quando è scappato."

La madre mise i panni nella lavatrice "Ma non posso fargliela passare liscia."

"Non vorrei chiedertelo,ma ne hai parlato con il padre?"disse l'altra.

"Vorrei,ma lui non ne vuole sapere."disse la madre.

"Stronzo."disse l'altra.

"Ora sono padre e madre contemporaneamente."disse lei "Faccio schifo."

"Non è vero,sei troppo severa con te stessa."disse l'altra.

Il tubo della lavatrice esplose e le 2 si inzupparono.

Constantine e Xanadu erano in tv.

Una donna con il microfono parlava "Eccoci in compagnia di veri cacciatori di fantasmi.

John Constantine e Madame Xanadu."

Accanto a loro c'era un terzo uomo.

Aveva capelli marroni,baffi,occhiali,era panciuto,aveva una giacca marrone,camicia bianca,cravatta

marrone,pantaloni marroni e scarpe marroni.

"E abbiamo anche il dottor Steven Capla."disse la donna "Egli afferma che le ricerche compiute dai

2 sulla casa infestata di Emityville sono un mucchio di sciocchezze.

Anzi dice che i 2 ricercatori sarebbero dei truffatori.

Come mai lo pensa?"

"Beh, è cosa ormai risaputa che la moglie di John mette del fosforo rosa sulle mani per fare gli

effetti protonici di energia e poi si sa che quella di Emityville è stata una truffa senza ritegno,ma

tutto ciò..."disse l'uomo.

"Non è stato provato e qui nessuno usa il fosforo."disse John.

"Si invece."disse lui "La famiglia Lutz ha inventato tutto in modo da poter trarre profitto dalla

pubblicità..."

"Non è affatto vero."disse John protestando "È molto facile criticare dall'esterno,senza prendere

parte alla vicenda,ma è completamente diverso viverla di persona."

"Non ho bisogno di andare sulla Luna per sapere che non è fatta di formaggio."disse l'uomo "John

Constantine non ha mai visto una casa che non fosse infestata dai fantasmi e quando sua moglie

conclude il suo spettacolo di luce,fumo e campanellini anche tutti gli altri finiscono per credere ai

fantasmi."

"Lei in cosa è laureato esattamente?"disse John.

"Cerchi di mostrare un po' di classe,la prego."disse lui.

"Non mostrerò classe con qualcuno che è qui a raccontare che siamo dei truffatori."disse John.

"Stia attento a chi da del bugiardo."disse Steven.

"Altrimenti che fa?"disse John.

Dopo la conversazione,dietro le quinte,John era furibondo "Noi partecipiamo a queste trasmissioni

per informare la gente,ma ogni volta che apro bocca un'altra di queste grandi teste di..."

"John."disse lei.

"Teste d'uovo..."disse lui "Cerca di distruggere ciò che abbiamo fatto."

"Puoi calmarti per favore?"disse Xanadu.

"Lo so,lo so."disse John "Conto fino a 10."

La notte seguente Janet era nella camera con Billy.

I 2 erano a terra e c'era un carillon con dentro delle figure.

Le figure facevano vedere un uomo molto secco e alto,che camminava gobbo.

L'altro fratello era su un letto.

"Ok Billy,sei pronto per il discorso?"disse Janet.

I 2 misero in funzione l'oggetto e cominciarono a cantare "C'era un uomo storto,che storto

camminava…"

La madre arrivò "Ma che bravi."

"Stai diventando molto bravo."disse Janet che prese un biscotto da un piatto "Ecco il premio."

Lei lo diede al fratello.

"Ok ora tutti a letto."disse lei.

Janet uscì dalla stanza "Notte notte."

"Notte."disse lei.

Billy si mise sul letto e mise il piatto sul comodino.

"Non mangiarne troppi o ti sveglierai con la sete nel cuore della notte."disse lei.

"Bene mamma."disse lui.

"Notte."disse lei.

"Notte."disse Billy.

A notte fonda Billy si svegliò e andò a bere in cucina.

Da una finestra vide che l'altalena nel giardino si muoveva da sola.

Janet stava avendo un incubo e Margaret si svegliò.

"Janet?"disse Margaret.

"Ti prego."disse Janet che non si era svegliata.

"Svegliati,stai sognando."disse Margaret.

La sorella smise di agitarsi.

Janet si mise seduta sul letto e iniziò a parlare con una voce tremenda e la sorella si alzò.

"Questa è casa mia!"disse Janet che riprese a parlare con la voce normale "No.

Vattene via.

Chi sei?

Che ci fai qui?"

La voce cambiò ancora "Faccio un gioco con Billy!"

"Lascia in pace Billy."disse lei.

La voce cambiò ancora "Sei stata tu a intrometterti!"

La sorella si avvicinò "Janet svegliati."

"Lo dirò a mia madre se non la smetti."disse Janet.

La voce cambiò ancora "Le spezzerò il collo!"

L'altra restò bloccata per alcuni secondi,poi la toccò e la mise a letto.

Margaret si mise a letto,poi si girò di scatto sentendo la voce della sorella.

"Stai lontano da Billy!"disse Janet che era davanti al letto della sorella.

"Janet che fai?"disse Margaret "Non c'è nessuno."

Margaret si voltò verso un angolo buio,la sorella si rimise a letto e l'altra tenne la luce accesa tutta la

notte.

Billy stava tornando a letto e non si accorse di un vecchio seduto su una poltrona in salotto.

Salendo le scale urtò un camion dei pompieri giocattolo e accese la sirena,poi la spense e lo mandò

nella tenda buia.

Il giocattolo uscì funzionante dalla tenda,dopo che Billy si fu messo a letto.

Il bambino si alzò e lo spense,poi lo rimandò nella tenda.

Il giocattolo fu rimandato indietro e si sentì un potente urlo.

Billy fuggì nella camera della madre "MAMMA!

MAMMA!

C'è qualcuno nella mia tenda!"

La madre accese le luci e andò a vedere,ma non trovò nessuno "Vedi?

Hai fatto solo un brutto sogno,tutto qui."

I 2 sentirono un tonfo dal piano di sotto.

"Vai in camera tua."disse la madre.

Il bambino corse e chiuse la porta.

La madre vide la poltrona che dondolava e ci trovò sopra Janet.

"Oh mio Dio."disse la madre che la prese e la portò in camera "Che ci fai qui?"

"Ho fatto la sonnambula."disse lei.

La poltrona continuò a dondolare.

Il giorno dopo pioveva e Janet guardava la tv sul divano.

Improvvisamente il canale cambiò.

Lei prese il telecomando e rimise il programma precedente.

Il canale cambiò ancora e lei si spaventò,provò a prendere il telecomando,ma non c'era più sul

divano,così guardò sotto il tavolo ,ma non lo trovò.

Squillò il telefono e lei rispose "Pronto?

Ciao mamma.

Si un po'.

Ho appena mangiato."

Lei vide il telecomando sulla poltrona.

"Si ci sono."disse lei "Quando tornerai a casa?

Ciao."

Lei riattaccò e prese il telecomando,poi si sedette e cambiò canale.

Il televisore si spense.

Lei provò a riaccenderlo,ma non ci fu modo.

Avvicinandosi vide il riflesso del vecchio sulla poltrona.

Si voltò ed il telecomando,che era sospeso in aria,cadde.

Il vecchio le apparve dietro "È CASA MIA!"

Lei urlò e cadde a terra.

La tv si riaccese e lei urlò ancora.

Xanadu si era appena svegliata e vide che John non c'era più.

Andò in un'altra stanza e vide che Constantine era su uno sgabello e stava dipingendo.

"Ti sei svegliato presto."disse lei.

"Non riuscivo a dormire."disse lui.

"Hai avuto un'ispirazione?"disse lei.

"Non so se chiamarla così."disse John "Ho fatto un sogno assurdo.

Ho visto questa cosa,poi mi sono svegliato e non mi usciva dalla testa,quindi l'ho dipinta."

Xanadu vide che stava dipingendo il volto della suora mostruosa,poi andò in cucina e si sedette.

"So di non essere Picasso,ma non è così male."disse lui che la seguì e si sedette.

"Dobbiamo smetterla."disse Xanadu "Potremmo ancora tenere lezioni,ma nessun altro caso.

Almeno per un po'."

"Va bene."disse John "Posso chiedere perché?

Se si tratta delle puntate in tv..."

Zatanna arrivò "Buon giorno."

Zatanna diede un bacio alla madre e poi al padre.

"Ti fidi?"disse Xanadu.

"Certo."disse Constantine.

"Allora credimi."disse lei.

"Ok."disse John.

Janet si legò una corda al piede e poi la legò al letto,mentre l'altra sorella si era già distesa.

"Quello a che serve?"disse Margaret.

"In caso camminassi nel sonno."disse Janet che si mise a dormire.

A notte fonda lei cadde sul pavimento della stanza,poi sentì dei botti sulla porta e andò a

vedere"Mamma?

Jonny?"

Lei camminò nel corridoio buio e cercò di accendere la luce che non funzionò,così prese una torcia

e si diresse verso la tenda a fine corridoio,poi scese le scale e illuminò la poltrona che iniziò a

dondolare.

Lei corse in camera e chiuse la porta,mettendoci una sedia davanti,poi si mise sotto le coperte con la

torcia.

Si voltò e vide la sedia accanto al suo letto e la porta che si apriva da sola.

Sentì dei passi e si coprì completamente con il lenzuolo.

Le coperte volarono via dal letto e lei urlò.

Margaret si svegliò "Janet, che succede?"

"Qualcuno in camera!"disse lei.

"Non c'è nessuno."disse la sorella.

I letti di entrambe iniziarono a muoversi da soli.

La madre si svegliò e accorse subito.

Aprì la porta della camera e le figlie gli andarono addosso.

"C'È QUALCUNO IN CAMERA!"disse la figlia.

"I NOSTRI LETTI SI MUOVEVANO DA SOLI!"disse l'altra.

Janet mostrò un morso che aveva sulla spalla "MI HA MORSA!"

La madre andò a vedere e trovò la tavola di Janet "Voi 2 avete giocato con questa?

Facevate a turno a mettervi paura?!"

La madre strappò la tavola "È ovvio che non riesco a dormire una notte intera!"

Il comodino sulla parete si mosse da solo e chiuse la porta.

Le 2 figlie abbracciarono la madre.

La famiglia intera corse a bussare alla casa del vicino.

La madre parlò con la vicina "L'ho visto con i miei occhi.

Quel maledetto affare ha attraversato la stanza."

Il marito tornò "Ho ispezionato la casa da cima a fondo.

Non c'è nessuno."

"E la camera di Margaret e Janet?"disse lei.

"Ho guardato ovunque."disse lui.

In quel momento arrivò una macchina della polizia.

I poliziotti guardarono sotto il letto e non trovarono nulla,poi scesero in cucina.

"Allora,signora,lei non ha visto l'uomo?"disse il poliziotto femmina.

"No."disse lei "Ma non credo sia uno scherzo."

"Beh,ci deve essere una spiegazione."disse il vicino che arrivò.

"Infatti e per questo che siamo qui."disse il poliziotto maschio.

Tutti sentirono un tonfo e andarono nel corridoio,sentendo passi e botti.

"Portami una sedia."disse il poliziotto femmina e l'altro le portò la sedia.

Lei ci salì sopra,diede un colpo alla parete e ne sentì uno in risposta.

Lei scese "Viene da dentro il muro."

La sedia si mosse da sola e tornò in cucina.

I poliziotti uscirono dalla casa.

"Beh non c'è niente che possiamo fare."disse l'uomo.

"Faremo un rapporto per incidente."disse la donna.

"Un rapporto?"disse la madre "Fantastico!

Qualsiasi problema ho c'è sempre un modulo."

"Ascolti,credo che questo vada oltre le nostre competenze."disse la donna "Il prete della nostra

chiesa è un amico di famiglia,gli chiederò di farle visita."

Zatanna giocava in una stanza della casa e Xanadu leggeva la Bibbia.

Un ombra si mosse sul muro.

Xanadu si addormentò e al suo risveglio non vide più Zatanna così si alzò "Zatanna?"

Lei trovò la figlia che era fissa in un corridoio "Tesoro?"

"Chi è quella mamma?"disse Zatanna.

Le 2 videro la suora in fondo al corridoio.

L'essere andò via.

"Torna di la."disse Xanadu e Zatanna ubbidì.

La donna arrivò nello studio di John e non trovò nessuno,ma vide il quadro appeso.

La musica di un disco partì ed era un canto di suore.

Lei bloccò il disco,poi tornò verso il quadro con le mani che emanavano energia fucsia e vide che

gli occhi dell'immagine sembravano vivi.

Lei provò ad uscire,ma la porta si chiuse e anche le tapparelle fecero lo stesso.

Lei accese le luci.

Un'ombra passò sul muro e andò dietro al quadro.

Delle mani uscirono da dietro l'oggetto che divenne vivo.

La suora si materializzò dal muro e corse con il quadro mentre l'immagine apriva la bocca.

Lei indietreggiò,cadde e finì nella cantina della visione precedente,poi si rialzò e illuminò le mani.

La suora comparve da dietro una colonna.

"CHI SEI?"urlò lei.

L'essere ruggì.

Aveva la bocca con dei denti appuntiti e del sangue dentro.

Lei si tappò le orecchie e ci fu un forte vento.

Xanadu stava ancora dormendo sulla poltrona,prese una penna e iniziò ad incidere dei simboli sulla

Bibbia.

"Mamma sveglia!"disse Zatanna.

Nel sogno lei era davanti al demone.

"CHE COSA VUOI?"urlò Xanadu.

La suora allungò la mano verso sinistra.

Una pila di sedie fu gettata a terra e dietro c'era la figura di un uomo che si rivelò essere

Constantine.

"Mi spiace Xanadu."disse John e il petto gli fu trafitto da dietro,da una gigantesca punta di legno.

Lei si svegliò di colpo.

La madre di Janet stava tornando a casa,quando un uomo con la barba scese dalla macchina.

"Signora Hodgson?"disse lui "Mi chiamo John Allen,lavoro per un programma televisivo.

Speravo di poter parlare delle anomalie in casa vostra."

"Come avete fatto a saperlo?"disse la donna.

"Gli agenti di polizia ci hanno informati."disse lui "La cosa ha fatto scalpore.

Parlarne pubblicamente sarebbe la sua migliore possibilità di trovare aiuto."

Un gruppo di persone erano nel salotto della casa tempo dopo.

"Come ci si sente a vivere in una casa infestata?"disse Allen.

"Io non lo so."disse Margaret "Non ci sia abitua.

Noi eravamo una famiglia normale prima."

"Le cose sono peggiorate."disse Janet "Facevamo delle domande.

Chiedendo 2 botti per no e 1 per si."

"E se provassimo a parlarci?"disse Allen "C'è qualcuno qui?

Qualcuno vuole comunicare?"

Janet iniziò a sentirsi male.

"Janet?"disse Margaret.

Da Janet uscì un grugnito e la casa tremò.

"Janet ti senti bene?"disse Allen.

"Smettila di chiamarmi Janet."disse lei e la sua voce divenne maschile e orribile "Janet sta

dormendo.

E sto parlando io."

"Chi sei tu?"disse Allen.

Ci fu un altro ruggito molto forte,poi una risata.

"Qual'è il tuo nome?"disse un uomo con i baffi.

"Tu non centri."disse lei.

"Il mio nome è Morris Gross."disse l'uomo con i baffi "Chi sei tu?"

"Questa è casa mia."disse lui "Uscite ora."

"No,questa non è casa tua."disse Morris"Come ti chiami?"

"Bill."disse la voce.

"Bill chi?"disse Morris.

"Bill Wilkins e ho 72 anni."disse lei.

Morris scrisse su un pezzo di carta "Da dove vieni?"

"Vengo dalla tomba."disse lei.

"Come sei morto?"disse Morris.

"Sono diventato cieco e ho avuto un'emorragia."disse la ragazza "Mi sono addormentato e sono

morto nella poltrona nell'angolo."

"Perché sei venuto qui?"disse lui.

"Mi piace sentirli urlare."disse la voce che poi rise.

"PERCHÉ NON CI LASCI IN PACE?!"urlò la madre.

"TU STA ZITTA BRUTTA VACCA!"urlò la voce.

La bambina si riprese.

"Janet stai bene?"disse la madre e la famiglia finì sul giornale.

La sera seguente erano a casa dei vicini.

"Tu e i ragazzi potete restare tutto il tempo che volete."disse la vicina che preparava dei materassi in

salotto.

Di notte la famiglia dormì,Billy si alzò e andò alla porta sul retro trovando il cane di famiglia e gli

aprì la porta.

Il cane si trasformò in un essere simile all'uomo storto e iniziò a camminare parlando con la voce

mostruosa del vecchio.

Il bambino indietreggiò.

"C'era una volta un uomo storto...che camminava per un miglio storto."disse l'essere.

Il bambino fuggi e andò nel salotto svegliando tutti.

"Che c'è?"disse la madre.

"L'uomo storto!"disse Billy.

I vicini arrivarono.

"Chi?"disse la madre.

"L'UOMO STORTO VENNE DENTRO!"urlò la voce mentre l'ombra si stava avvicinando "E

SUONÒ LO STORTO CAMPANELLO!

E LA SUA ANIMA STORTA FINÌ NELLO STORTO INFERNO!"

Arrivò Janet che parlò con la voce mostruosa "UCCISE LA SUA FAMIGLIA STORTA!

E SI FECE UNA RISATA STORTA!"

La grata di metallo del camino si mosse da sola appena Janet urlò.

La grata fracassò una cristalliera,poi tutte le lampadine della casa esplosero in mille pezzi.

Janet cadde a terra e della bava gli usci dalla bocca.

La madre la soccorse "MIO DIO!

CHIAMATE UN'AMBULANZA!"

Tempo dopo padre Gordon era seduto ad un tavolo e faceva sentire la registrazione della

conversazione con Janet a Constantine e Xanadu.

"Che ne pensate?"disse Gordon.

"Sembra disorientato."disse Constantine "È un vecchio?"

"Quella è la voce di una bambina di 11 anni."disse Gordon.

"La famiglia ha contattato la chiesa per un aiuto?"disse Xanadu.

"Si,ma non volevamo essere coinvolti."disse Gordon "Il caso si è trasformato in un circo mediatico.

Lo chiamano l'Emityville inglese."

"Grandioso."disse Constantine.

"Teme che sia una truffa?"disse lei.

"La capacità della chiesa di aiutare la gente dipende dalla sua credibilità."disse Gordon.

"Allora cosa dovremmo fare?"disse lui.

"Voi dovreste andare a Londra per 3 giorni."disse Gordon "Essere i nostri occhi e orecchie non

ufficiali.

Se si tratta di una truffa fate un passo indietro e andate via.

Ma se non lo è allora c'è una famiglia che ha bisogno di voi."

"Ci penseremo."disse Constantine mentre accompagnava il prete "La ringrazio."

Xanadu era in cucina.

"Gli ho detto che ne avremo parlato."disse John.

"Parlare di cosa?"disse lei.

"Tesoro lo hai sentito?"disse Constantine "Loro non vogliono che ce ne occupiamo.

Dobbiamo solo fare un sopralluogo.

Ci sono stati casi che abbiamo rifiutato,ma non abbiamo mai rifiutato di aiutare una famiglia."

"Ho avuto una visione ad Emityville."disse lei "Era la stessa avuta durante quell'esorcismo.

Ho avuto una premonizione sulla tua morte."

"Aspetta per questo ti sei chiusa in te stessa per 8 anni?"disse John "Hai visto la mia morte?"

"L'hai vista anche tu."disse Xanadu "Il demone del tuo quadro è reale.

Abbiamo entrambi visto lo stesso spirito disumano.

È un avvertimento.

Se continueremo ad occuparcene tu morirai."

"Le tue visioni sono un dono di Dio."disse lui "Se sta mostrando la mia morte,lo fa per una ragione.

Forse dobbiamo evitare che accada.

Andiamo.

Noi non fuggiamo dalle battaglie."

Lui la baciò.

"Se andiamo,devi promettermi che sarà solo per osservare."disse lei "Se la situazione diventa

pericolosa,lo diremo alla chiesa e la gestiranno loro."

"Lo prometto."disse John.

I 2 uscirono dalla stazione e vennero accolti da Morris.

"Benvenuti."disse Morris che li portò alla macchina "Io credo che starete nella casa degli Hodgson

vero?"

"Si,preferiamo stare in prima linea."disse John.

La macchina si fermò davanti alla casa.

"Ci siamo."disse John.

"Eccoci qui."disse Morris che fermò la macchina.

I 3 scesero.

Xanadu guardò la casa.

"John siamo riusciti a riprendere cose incredibili."disse Morris.

John strinse la mano al vicino della madre che era sulla casa e salutò i 2.

La donna li portò davanti alla camera dove dormivano le figlie che aveva una catena che legava la

maniglia al termosifone.

"Questa era la stanza delle ragazze."disse lei "Non la usiamo più."

"Perché no?"disse John.

"La maggior parte delle attività si è concentrata in quella stanza."disse Morris"Abbiamo temuto che

qualcuno si facesse male,perciò ora la teniamo chiusa."

"Ho saputo che Janet ha levitato."disse John "Anche questo è successo qui?"

"Si più di una volta."disse Morris"Abbiamo anche delle foto."

John entrò e rimase sconvolto vedendo che la stanza era totalmente distrutta e c'erano croci su tutte

le pareti.

"Ce li hanno regalati i vicini."disse lui "Li ho appesi sperando che le cose si aggiustino."

"Ha funzionato?"disse lui.

"No."disse la madre "Sentiamo rumori tutta la notte."

John uscì e la donna rimise la catena.

Janet era sull'altalena e accanto c'era Xanadu.

La donna indossava un cappotto blu sul suo solito abito viola,ma i capelli erano sciolti.

"Ciao."disse Xanadu "Sono Madame Xanadu.

Ti spiace se mi siedo?"

"No fa pure."disse Janet.

Xanadu si sedette.

"Sai perché sono qui?"disse la donna "Tua madre mi ha detto quello che sta succedendo.

Per questo sono qui.

Voglio aiutarvi se posso.

Ti andrebbe di parlarmi?

Sai quando avevo la tua età,sono andata a trovare mia madre in ospedale e ho visto un angelo.

Lui stava in piedi accanto al letto di un bambino, gli accarezzava la guancia, poi si è fermato e mi

ha guardata.

So come ci si sente,ma so che una persona può cambiare tutto.

Basta solo aprirsi."

"Come sapevi che potevi fidarti delle persone che aiutavi?"disse Janet.

"Non lo sapevo."disse lei "A volte mi hanno ferita.

C'è voluto del tempo,ma alla fine ho trovato qualcuno che mi credeva."

"E cos'hai fatto?"disse lei.

"L'ho sposato."disse Xanadu.

"Sono così stanca."disse Janet "Non riesco a dormire qui.

In genere andavo nell'infermeria a scuola,ma ora non posso fare nemmeno quello.

Hanno tutti paura di me.

Non ho amici o un posto dove andare.

Mi fa sentire anormale."

"Lo so."disse Xanadu "Qualsiasi cosa ti sta facendo questo, vuole che tu ti senta così."

"Ma perché?"disse lei.

"Perché lo rende più forte."disse Xanadu.

"Nel periodo dove tutto è iniziato Janet ha cominciato a svegliarsi qui."disse la madre mostrando la

poltrona.

"Perché questo è il posto dove Bill Wilkins è morto."disse Morris.

"Dove l'avete comprata?"disse John.

"Il mio ex marito ha preso la casa con tutti i mobili."disse lei.

"Se posso chiedere,il suo ex è ancora in giro?"disse Constantine.

"No."disse lei.

"Mi spiace molto."disse John"Ci sono possibilità di riconciliazione?"

"Ha avuto 2 gemelle da una donna qui vicino."disse lei.

"Bene,lo prendo per un no."disse lui.

"Ne abbiamo già sopportate tante."disse lei "Si è portato via tutta la musica ed intendo

letteralmente.

Tutti i dischi.

I miei figli hanno sofferto molto e ora questo."

"La tempistica non è casuale."disse John "Le entità negative si nutrono della sofferenza altrui.

E ti colpiscono quando sei a terra."

"Non sembra una cosa giusta."disse lei.

"Infatti."disse John.

"Sai quando la voce ti parlerà?"disse Xanadu.

"Certe volte."disse Janet.

"E quando lo fa ti sembra che venga da dentro di te?"disse Xanadu.

"No."disse lei "Sembra che venga da dietro,come se mi usasse."

"Dice mai delle cose solo a te?"disse Xanadu e la bambina annuì"Che cosa dice?"

"Dice che vuole ucciderti."disse Janet.

"Quando l'ha detto?"disse Xanadu.

"Adesso."disse Janet.

La pioggia cadeva abbondante.

Janet era sulla poltrona del vecchio e Xanadu metteva l'acqua in un bicchiere.

"È proprio necessaria?"disse la madre.

"Beh vorremo essere in grado di provare alla chiesa che non fa la voce da sola quindi ,se tiene

l'acqua in bocca,potremmo provare che non si tratta di una forma di ventriloquio."disse Constantine.

La bambina mise l'acqua nella bocca,mentre Morris preparava il registratore.

"Deve stare sulla poltrona?"disse la madre.

"Si,lo spirito ha manifestato un attaccamento a questo luogo."disse Xanadu "So che è doloroso,ma

sarà più facile contattarlo."

"Andrà tutto bene."disse la madre toccandole la mano.

Tutti si misero seduti.

"Pronta?"disse John.

Lei annuì.

Constantine accese il registratore "È il 21 dicembre del 1977.

Siamo John Constantine e Madame Xanadu e siamo seduti con Peggy e Jane Hockins.

È in più presente Morris Gros.

Possiamo iniziare.

C'è qualcosa che vuole comunicare con noi?

Cosa vuoi da Janet e dalla sua famiglia?"

Lei si tolse l'acqua dalla bocca "Dice che non parlerà con voi che mi guardate così.

Dice che dovete girarvi."

Janet rimise l'acqua nella bocca e tutti si voltarono.

"Che ne pensi Bill?"disse John "Ti abbiamo lasciato la privacy.

Ora vieni fuori e parla con noi."

Le lampade della casa si accesero e si spensero,in più ci furono molti rumori.

"Eccomi qui."disse Bill.

"Sto parlando con lo spirito che perseguita questa famiglia?"disse John.

"È questo quello che sono?"disse lui "È questo quello che faccio?"

"Si e io sono qui per farti smettere."disse John "Sai chi sono io?"

"John."disse Bill "Tuo padre ti chiamava Jonathan."

"Non è vero."disse lui "Mio padre mi chiamava John,come gli altri."

Lui rise e ci furono dei tonfi.

"Andiamo Bill,non sei uno psichiatra e non siamo qui per parlare di mio padre."disse John "Ora

veniamo a noi.

Perché non lasci in pace queste persone?"

"Perché questa è la mia casa"disse lui.

"Non è la tua casa."disse John.

"Vengo qui per vedere la mia famiglia."disse lui "È casa mia.

Ma loro non ci sono."

"Non ci sono perché sei morto."disse John "Se la tua famiglia viveva qui,ora è andata da un pezzo."

Lui grugnì.

"Dove sono?"disse Bill.

"Non ne ho idea."disse John "Se lo sapessi l'avrei già detto."

"Non mi serve il tuo aiuto."disse Bill.

"Allora passa oltre."disse John.

"Io non ci credo."disse Bill.

"Perché no?"disse John "Che ci sarebbe di male ad andare in paradiso?"

"Io...non sono un tipo da paradiso."disse Bill.

"Devo dirti una cosa Bill..."disse John "Sai non mi importa in cosa credi..."

John gli mostrò una croce di metallo attaccata ad una catenella "Vedi questo?"

Bill iniziò ad emettere urla e gemiti bestiali "Aiutate…lui.

Aiutate...lui.

Lascia...andare.

Aiutate...lui.

Lascia...andare."

Lui scomparve e apparve la bambina.

Janet sputò l'acqua nel bicchiere.

La notte seguente Xanadu e Constantine andarono in camera da letto,ma c'erano solo letti singoli al

secondo piano della casa.

"Avverti una presenza?"disse John.

"No,l'opposto."disse lei "Non sento nulla."

"Potrebbe essere un caso di nevrosi isterica."disse John che indossava la catena con la croce"Questo

spiegherebbe le personalità multiple e le allucinazioni."

"Nemmeno questo mi sembra giusto."disse lei "Non credo.

Non riesco a spiegarlo.

Il cuore mi dice di credergli,ma non sento nulla.

Ho sentito quella voce,ma percepisco solo la loro paura."

Janet stava per andare nel letto della madre e si legò la corda al piede.

"Janet,vorrei che non facessi questo."disse la madre.

"Mi aiuta a dormire."disse lei.

Le 2 si misero a letto.

Janet si svegliò sul soffitto della sala "Aiuto."

Lei vide il vecchio che si dondolava sulla sedia,poi si alzò e andò via fischiettando,salì le scale

andando al piano di sopra,proprio sopra la bambina.

Le sue mani la portarono dentro il soffitto e lei si ritrovò nella stanza piena di croci.

Una croce si mise a testa in giù e poi tutte le altre fecero lo stesso.

Il vecchio usci dall'ombra e le corse contro.

Lei urlò a squarcia gola.

La madre si alzò e corse verso la stanza,ma non poté aprirla a causa della catena.

Riuscì ad aprirne un pezzo e vide Janet "MAMMA!

AIUTAMI!"

Una mano la afferrò e la trascinò nel buio e la madre vide il vecchio.

John e Xanadu accorsero.

La donna fece uscire la luce viola dalle mani e toccando la catena la fuse,poi i 2 entrarono e

trovarono Janet con la tenda intorno al collo.

"MIO DIO!"disse la madre abbracciandola dopo che John ebbe tolto la tenda.

"C'era qualcuno qui dentro!"disse la madre "L'ho visto con i miei occhi!"

Il giorno dopo nevicav erano andati ad un bar ristorante a parlare con Morris e altri.

"Questo è il segno del morso che hanno fatto a Janet la prima notte."disse un ragazzo con i capelli

ricci "È sbiadito,ma si può vedere."

"Wow."disse John "È particolare.

Mancano 2 denti."

"Infatti è troppo grande per essere di uno dei figli."disse Morris.

"Pensi che sia stato questo Bill?"disse Constantine.

"Ho rintracciato il vecchio proprietario."disse Morris"Il padre viveva li.

Si chiamava Wiliam Wilkins ed è morto di emorragia cerebrale proprio su quella poltrona.

Tutto quello che lei ha detto è vero."

"Tutte informazioni pubbliche."disse una donna "Potrebbe aver sentito l'intera storia da un vicino."

"Janet afferma di essere stata teletrasportata in giro per la casa."disse Xanadu.

"Affermazioni che valgono come quelle della levitazione sul letto."disse la donna.

"Qualcuno era presente?"disse Xanadu.

"No,ma ho delle foto."disse quello con i capelli ricci "Ho messo l'attrezzatura nella loro stanza."

"Però sembra che stia saltando."disse John.

"Ma lei era li ieri notte."disse Morris.

"Si,ma è stata Peggy ad aver visto Bill,non noi."disse John.

"Ma è apparsa in una stanza chiusa dall'interno per l'amor di Dio."disse Morris"E che mi dice della

voce?

Come ce la spieghiamo?"

"Io credo che la prima volta che ha fatto quella voce era davanti alle telecamere della tv."disse lei"E

non poteva farlo con l'acqua in bocca.

Una volta sono stata truffata da una famiglia che fingeva una possessione.

Non so se siano peggio i demoni o questa gente."

"I demoni sono peggio."disse Xanadu.

"Ma dovete ammettere che è sospetto."disse la donna.

"Tu pensi davvero che stia fingendo ogni cosa?"disse lui"E che mi dici di Peggy?"

"Lei sta solo usando tutta la storia per avere una casa migliore dal comune."disse la donna.

"Ascoltate,non sto dicendo che è una truffa."disse John "A volte quello che facciamo richiede un

atto di fede per credere quando nessuno lo fa."

"Quindi voi ci credete?"disse la donna.

"Si."disse John "Ma la chiesa non può muoversi senza prove."

"Bene,farò qualche telefonata."disse Morris"Chiederò delle attrezzature."

"Noi staremo con Peggy e i ragazzi."disse Xanadu.

I 2 tornarono con i ragazzi che dissero alla madre che gli avevano comprato dei dischi.

"Qualcuno di voi è mai stato vittima di qualche bullo?"disse Xanadu.

"Billy,a scuola viene sempre preso di mira da Pitt."disse Janet.

"E cosa fai quando succede?"disse Xanadu.

"Loro mi difendono."disse Billy.

"Bene."disse John "Lo spirito è come quel bullo.

E se la prende con Janet.

Dovete darle conforto.

Invece la macchina per i dischi e una causa persa,ma sentiremo della musica comunque.

Posso prendere la chitarra?"

"Certo."disse la madre.

Lui prese l'oggetto,la famiglia si sedette e lui suonò e cantò facendo ridere tutti.

Gli altri arrivarono piazzando videocamere e altri attrezzi.

John li aiutò e prese una videocamera pesante,poi iniziò a riparare i tubi sotto la cucina con Janet

vicino.

"Come mai hai cominciato ad interessarti di queste cose?"disse lei.

"Da piccola avevi mai paura che qualcosa si nascondesse sotto il letto?"disse John.

"Si."disse lei.

"Beh sotto il mio letto c'era davvero qualcosa."disse lui "Qualcosa mi prese per i piedi e mi tirò giù

a terra.

Era troppo buio,ma me la diedi a gambe.

Mio padre mi riportò in camera e mi disse che dovevo affrontare le mie paure.

E io stavo morendo di paura,ma poi mi sono ricordato di ciò che una suora mi disse al

catechismo,ossia che Dio sarà accanto a chiunque ne abbia bisogno.

Allora ho preso questo crocifisso dal comodino e ho detto a chiunque ci fosse li sotto che doveva

andarsene o che Dio lo avrebbe preso a calci.

È stata la cosa migliore che mio padre aveva fatto per me.

Ovviamente l'aveva fatto perché non mi credeva.

Poi ho trovato chi mi credeva e sai cos'ho fatto?"

"L'hai sposata?"disse lei.

"Allora la conosci già questa."disse Constantine che aprì il lavandino e vide che funzionava.

"Come va?"disse la madre.

"Bene ho finito."disse John "Posso aggiustare la lavatrice."

"Oh questo non posso chiederglielo."disse lei "È un disastro li sotto."

"Non si preoccupi."disse lui "Quanto sarà terribile?"

Nella cantina l'acqua arrivava alle ginocchia.

"Per la miseria."disse lui.

"È tutto tranquillo li dentro?"disse Morris che era fuori dalla casa.

"Si grazie a Dio."disse Xanadu.

"Sarebbe grandioso se provassimo che esiste la vita dopo la morte."disse lui "Sarebbe memorabile."

"Lo so,ma questo non è un laboratorio."disse Xanadu "È la casa di qualcuno e la loro incolumità è

fondamentale."

"Lo so mi spiace,non intendevo questo."disse Morris"Ho perso mia figlia e vorrei sapere se sta

bene."

"Mi spiace."disse Xanadu.

"Grandioso."disse John che entrò nell'acqua con un attrezzo da lavoro e iniziò a riparare un tubo.

Dietro John emerse il vecchio.

La madre fece il giro vedendo qualcosa con la torcia "John vedo qualcosa dietro di lei."

Lui si voltò subito,ma non vide nessuno.

La madre vide il viso del vecchio sotto l'acqua e urlò.

Lui la afferrò e la fece cadere.

Constantine la afferrò "Che succede?"

Lei gli mostrò un morso sul braccio "Mi ha morso!"

Qualcosa cadde in acqua.

John mise la mano sott'acqua e raccolse una dentiera.

I figli erano in salotto e preparavano un albero di natale,poi Janet guardò verso la cucina buia e sentì

il rumore di un coltello.

Margaret la vide terrorizzata "Che succede?"

"Lo vedi?"disse Janet "In cucina.

Sta giocando con i coltelli.

Si nasconde nel buio."

Jonny si avvicinò.

"Ma che stai facendo?"disse Janet "Non andare."

"Ricordi che ha detto il signor Constantine?"disse Jonny "Non possiamo farci maltrattare."

Jonny avanzò e trovò i coltelli conficcati nel tavolo,poi sentì un urlo.

"Qual'è il problema?"disse Jonny.

"Janet è sparita!"disse Margaret.

Jonny si voltò e la vide con un coltello.

Le urla furono avvertite da tutti.

John corse e vide una sedia che veniva scagliata contro una parete,più dei piatti che volavano.

La porta della cucina si chiuse.

Xanadu e Morris entrarono "Che succede?"

Un tavolo fu scagliato contro il muro della cucina.

"MAMMA!"urlò Margaret "SONO LI DENTRO!"

John corse,ma la porta si chiuse "NO!"

Xanadu afferrò la maniglia,illuminò le mani di energia e strappò via la porta trovando la cucina

vuota e devastata.

Jonny era nascosto nell'armadio e la madre lo abbracciava.

Morris raccolse un mestolo piegato.

"Dov'è Janet."disse la madre.

Constantine uscì,seguito dagli altri,sentendo dei versi provenire da dentro degli sportelli.

John aprì gli sportelli e trovò Janet avvinghiata tra i fili elettrici e lei gli ruggì addosso.

Lui prese la croce e glie la puntò addosso.

"Mi...non."disse Janet con la voce del vecchio "Mi...non.

Mi...non."

La ragazza tornò normale, poi fu tirata fuori e data alla madre.

"Come ha fatto ad entrare li?"disse Morris.

Constantine chiuse gli sportelli.

La donna che aveva dubitato dell'autenticità della possessione entrò,mentre la madre aveva portato

Janet sul divano.

"Cosa c'è?"disse John nel corridoio.

"Sta fingendo."disse lei "E ho le prove."

"Cosa?"disse Xanadu.

La donna li condusse ad un furgone con dentro una tv e mostrò un filmato dove Janet tirava le cose

contro le pareti.

"Questo mette fine al suo atto di fede."disse la donna.

"Ma come sarebbe?"disse Peggy "Non si è inventata nulla."

"È stata filmata mentre simulava un evento."disse la donna.

"Ma come fa una ragazzina di 11 anni a lanciare un tavolo attraverso una stanza in quel

modo?"disse lei.

"È finita capisce?"disse la donna "Per il bene di sua figlia,non la faccia più difficile di quanto non lo

sia.

Non può averlo fatto da sola."

"Come si permette?"disse Peggy "Crede che io l'ho convinta a fare questo?

E la polizia?

Centrano anche loro?"

"Calma."disse John.

"Voi credete a noi?"disse la madre.

"Noi vogliamo aiutarvi,ma la chiesa vedrà quel video e la storia sarà chiusa."disse lui "Prenderanno

le distanze da qualsiasi cosa che possa sembrare una finzione."

"Per favore andate tutti."disse la madre.

"Che si fa?"disse Morris fuori dalla casa "Gli diamo un'ancora di salvezza e poi la riprendiamo?"

"Racconteremo ciò che abbiamo visto."disse John "Ma quel video mostra la ragazza che finge una

manifestazione."

"Ma ci sono state dozzine di eventi reali."disse Morris"Anche se ha finto questa volta,non

cambia…"

"Cambia tutto invece."disse John "Noi qui siamo agenti della chiesa,ci avrebbero richiamati subito

dopo aver visto quel video.

Lei ha fatto un ottimo lavoro.

Li ha aiutati quando non c'era nessun altro."

"La ringrazio,ma a volte bisogna fare un atto di fede."disse Morris che gli strinse la mano.

I 2 salirono in macchina e andarono via.

"Non mi sembra giusto."disse lei.

"Lo so."disse lui.

In quel momento iniziò a piovere.

La famiglia raggiunse Janet sul divano.

"L'hai fatto davvero?"disse Margaret.

"Perché vi avrebbe uccisi."disse Janet "Dovevano andare via."

"Non credi che sia piuttosto sospetto che abbia simulato nell'unica stanza della casa che aveva le

telecamere?"disse Xanadu mentre metteva i bagagli sul treno.

"Direi."disse John e dalla sua valigia caddero dei nastri che si incrociarono a "X".

Constantine li guardò "Non è possibile.

Xanadu aiutami a trovare i registratori."

Lei prese la borsa,mentre lui raccolse i nastri che furono messi nei registratori.

"Avvolgiamoli e rimettiamoli da capo."disse John "Ricordi quegli strani e confusi messaggi che ci

ha dato Janet?

Sai Bill..."

"Si."disse Xanadu.

"Ce n'erano 2."disse John "Questo è il primo."

John accese il registratore e fece sentire la voce "Aiutate…lui...lascia andare.

Aiutate...lui...lascia andare."

"Pensavamo si riferisse a se stesso."disse John.

"Si."disse Xanadu.

"Ascolta il secondo."disse John che lo accese e fece sentire le voci "Mi...non...mi...non...mi..."

"E se non mi sto sbagliando..."disse lui che li riavvolse e li fece partire da capo.

La voce si sentì di nuovo "Aiutatemi lui non mi lascia andare.

Aiutatemi lui non mi lascia andare."

Xanadu era sconvolta e poi fu spinta verso il sedile con violenza ed ebbe una visione.

Vide il vecchio sulla poltrona davanti alla tv "Sono venuto qui per vedere la mia famiglia.

Ma non ci sono adesso.

Penso che vorrei andare via.

Ma non posso."

"Perché no?"disse lei.

"Lui la vuole."disse il vecchio "Moltissimo.

È molto vicino."

"Dimmi come fermarlo."disse Xanadu.

"Sono dato e sono preso."disse Bill "C'ero al tuo primo respiro,tu non l'hai chiesto,ma io ti seguirò

fino alla morte."

"Aspetta io..."disse Xanadu.

Una mano nera afferrò le spalle del vecchio.

L'arto aveva 4 dita,quelle in mezzo erano grosse e lunghe,con unghie appuntite, mentre le altre 2

erano più piccole.

Il braccio apparteneva al demone suora,che ruggì e rivelò una bocca piena di denti appuntiti e con

del sangue intorno.

Lei si svegliò e aveva del sangue che usciva dal naso.

"Tesoro."disse John che le pulì il sangue "Oh mio Dio.

Oh no.

Che succede?"

"Lo spirito del vecchio è solo una pedina."disse Xanadu "È stato costretto a restare li."

"Costretto?"disse Constantine "Costretto da chi?"

"Qualcosa di inumano,che ha preso una forma blasfema per attaccare la mia fede."disse lei "C'è un

demone in quella casa.

Dobbiamo tornare indietro."

La madre di Janet puliva i pezzi di vetro da terra e sentì un baccano tremendo,corse a vedere e trovò

Margaret sospesa a mezz'aria.

La madre vide che anche Janet era sospesa a mezz'aria mentre rideva con una voce inumana e aveva

gli occhi gialli.

"PER L'AMOR DI DIO LASCIACI STARE!"urlò lei.

Margaret fu scagliata contro una parete e la madre la soccorse.

"USCIAMO DA QUI!"urlò la madre.

Tutti uscirono sotto la pioggia.

"Andate dai vicini!"disse la madre e la porta si chiuse.

"JANET!"urlò lei.

Il vicino aveva Constantine e la moglie nella macchina "Io non capisco.

Prima dite che non è vero,poi dite che è vero."

"Le sue capacità erano bloccate da uno spirito maligno."disse John "Lo spirito del vecchio è riuscito

a sbloccarle solo quando abbiamo lasciato la casa.

Le cose che abbiamo vissuto sono state manifestazioni demoniache.

Il vecchio e l'uomo storto erano una facciata,per non farci vedere il vero demone in quella casa."

"Nella visione che ho avuto voleva aiutarmi,ma aveva troppa paura e mi parlava tramite un

enigma."disse Xanadu "Ha detto:sono preso e sono dato,c'ero quando hai emesso il tuo primo

respiro.

Tu non l'hai chiesto,ma io ti seguirò fino alla morte."

"Il nome!"disse John.

"Si,il nome del demone ci darà potere su di lui."disse Xanadu.

"Ma non lo conosciamo."disse lui.

"Evidentemente si."disse lei "Altrimenti non lo avrebbe detto."

"Quindi che si fa?"disse l'uomo al volante.

"Un demone così potente da offuscare Xanadu è troppo per me."disse John "Dobbiamo portare

Janet in una chiesa prima che lui la uccida."

Arrivarono davanti alla casa e provarono ad aprire la porta,poi John sfondò la vetrata con un

mattone,ma il divano si mosse da solo e gli andò addosso facendolo cadere.

Xanadu lo soccorse "John!

Stai bene?"

"Si,io passo dal retro."disse lui correndo.

"NO!"urlò lei "JOHN!"

John scese nella cantina e Xanadu lo stava per raggiungere,ma la porta si chiuse.

"JOHN!"urlò lei.

Xanadu illuminò le mani,ma non riuscì ad aprire la porta.

John dall'interno tentò di aprirla "Maledizione!"

"JOHN!"urlò lei "NON RIESCO AD APRIRLA!"

"Prova con l'energia."disse lui.

"GIÀ FATTO,MA NON SI APRE!"urlò lei.

"Cazzo."disse lui.

"DOBBIAMO BUTTARLA GIÙ!"urlò lei "John tesoro aspetta li!"

"Non posso aspettare."disse John "Io vado avanti."

"No John...NON ANDARE!"urlò lei "Non puoi farcela da solo."

"Ha bisogno del nostro aiuto."disse lui.

"John ti prego."disse Xanadu "Ti prego ti prego.

Aspettami.

Non posso perderti."

"Lo so."disse John "Anch'io.

Ma devo andare."

"E la mia premonizione?"disse lei.

"Se devo morire lo farò aiutando un'altra persona."disse John "So che ti ho fatto una promessa,ma

devo farlo.

Ho fatto tanti sbagli,ma questo non sarà uno di quelli.

Mi dispiace Xanadu.

Ti amo."

Lui si allontanò.

"JOHN!"urlò lei "NOOO!

FERMATI!

NO!

FERMATI!"

Lui sentì le urla provenire da sopra e fece a pezzi il soffitto di legno con una trave,fece un buco e

iniziò a salire.

Accanto a lui c'era un tubo del gas e la manopola iniziò a girare.

Appena salito il gas uscì e gli ustionò il viso.

Xanadu illuminò le mani di energia e cominciò a tirare pugni contro la porta facendo saltare pezzi

di legno,ma non abbastanza.

John si alzò e vide che vedeva male a causa del gas "Oh Dio…

JANET DOVE SEI?"

Una tv si accese e lui barcollò fino al salotto, prese il crocifisso che aveva al collo e iniziò a

pregare"Vade retro Satana.

Santo Michele arcangelo,difendici dal male."

Xanadu stava pensando"Qual'è il tuo nome?"

Lei ricordò l'incontro con il demone "Io conosco il tuo nome.

Te l'ho chiesto... tu me l'hai detto...e io l'ho scritto."

Xanadu corse a prendere la Bibbia in macchina e guardò i segni che c'erano sopra "V-a-l-a-k.

Valak."

Un fulmine colpì l'albero davanti alla casa e i rami caddero lasciando una punta identica a quella

della visione.

Lei tornò alla porta della cantina.

John stava salendo le scale "Recede Satana."

Lui era arrivato al piano di sopra "JANET!"

Il carillon si accese.

Lui si avvicinò alla tenda e vide l'uomo storto,si allontanò,cadde a terra e continuò a

strisciare,mentre la tenda si alzava da sola.

La tenda andò verso un muro che esplose,poi ci fu una grossa crepa che percorse il soffitto e andò in

una delle camere.

Un armadio esplose e l'uomo storto uscì.

Constantine chiuse la porta e la mano dell'essere la trapassò.

Xanadu diede un colpo alla porta e la buttò giù "JOHN!"

Constantine entrò nella stanza dei crocifissi e trovò la ragazzina davanti a delle finestre.

Lei mosse le braccia e i vetri andarono in frantumi.

Janet salì sul davanzale e sotto c'era l'albero.

Constantine la afferrò e per non cadere si aggrappò alla tenda che iniziò a cedere.

Xanadù salì le scale e lo vide aggrappato alla tenda "JOHN!"

Il demone suora uscì dalla parete.

Lei corse verso John,ma l'essere urlò e Xanadu fu scagliata su una parete e tenuta li.

Il demone era sorridente.

"Io so il tuo nome!"disse lei.

L'essere ruggì e fece cadere tutti i crocifissi.

"VALAK TORNA ALL'INFERNO!"urlò lei.

Il volto del demone iniziò a fondere e a rivelare il vero aspetto,delle enormi corna uscirono

dall'abito che si dissolse,poi il demone svanì in un fumo nero.

Xanadu afferrò John e lo aiutò a tornare dentro l'appartamento.

"Ok ci siamo."disse lui.

"Stai bene?"disse Xanadu.

"Si."disse lui.

La madre arrivò e abbracciò la figlia,mentre Xanadu abbracciò il marito.

La mattina seguente John era seduto in ambulanza e c'erano molte persone davanti alla casa.

"L'hai salvata."disse lei.

"No,tu hai salvato noi."disse lui.

La ragazzina si avvicinò ai 2 e abbracciò Xanadu "Grazie per essere tornati."

Janet abbracciò John.

"Sai,questo mi ha protetto da quando ero bambino."disse John prendendo la croce e dandola a

Janet"Voglio darlo a te.

E poi,quando sarai cresciuta,lo darai a qualcun altro che ne avrà bisogno."

"Grazie."disse Janet "Sono tanto fortunata.

Xanadu aveva detto che una persona poteva cambiare tutto.

Ma io ne ho 2."

VOCE NARRANTE DI XANADU

"La casa di Enfield è uno dei casi paranormali più documentati di sempre.

Peggy Hodgson continuò la sua vita in una casa in Green Street.

Nel 2003 è passata a miglior vita mentre era seduta su una poltrona nel salotto…

Gli esami mostrarono che era esattamente lo stesso modo in cui era morto Bill Wilkins 40 anni

prima."

John entrò nell'archivio dove teneva le cose indemoniate e mise su uno scaffale il carillon dell'uomo

storto.

Sentendo della musica uscì e trovò Xanadu che aveva messo un disco.

I 2 iniziarono a ballare.