IL CANTO DEL DINGIR:ATTO I
TERRA 33
1977
VOCE NARRANTE
"Le principali religioni affermano che YHWH abbia creato 2 tipi di entità:angeli e demoni.
Alcuni testi segreti parlano di come oltre ad essi abbia creato entità astratte chiamate protogenoi.
Uno di questi protogenoi è Aion,creatore di alcuni esseri responsabili della generazione di 2 tipi di
entità:esseri chiamati Claymore e altri detti divoratori."
Notte.
Una medium era seduta su una poltrona scura.
La donna aveva i capelli lunghi,marroni e indossava un lungo abito nero.
La poltrona su cui era seduta aveva la parte esterna nera,mentre la parte interna era viola,lo
schienale era alto e curvo in cima.
I braccioli della sedia erano molto alti.
La sedia era posta tra 2 tende grige.
Alla sua destra c'era un ragazzo di 12 anni,con capelli castani,maglietta blu,pantaloni neri e scarpe
nere.
La donna aveva gli occhi chiusi.
"Mamma?"disse il ragazzo "Tutto bene?"
"No."disse lei "Ho percepito che un divoratore è passato sul piano materiale.
Devo contattare una Claymore."
Una zona piena di alberi era immersa nel buio.
In mezzo a questa zona c'era un laghetto non molto grande.
Sulle rive del lago c'era il cadavere di un uomo che era stato dilaniato e accanto c'era una creatura
che ne stava mangiando le interiora.
L'essere aveva la pelle nera violacea,la testa era calva,il naso era curvo e fuso con il volto,le orbite
non avevano le sopracciglia,gli occhi avevano l'iride interno dorato con la pupilla simile a quella di
un serpente,dalle orbite partivano delle grosse venature dirette all'indietro,la bocca era piena di denti
appuntiti,le orecchie erano appuntite verso l'alto,il collo era massiccio,il corpo era magro,asciutto
con lunghe braccia le cui mani erano dotate di unghie ricurve come anche i piedi.
La schiena aveva le scapole e la spina dorsale visibili.
L'essere divorò le interiora mentre il sangue gli colava dalla bocca,poi udì un suono provocato da
una goccia d'acqua e si voltò.
Dalla parte opposta dello stagno,tra gli alberi,c'era una figura umana.
Aveva l'aspetto di una ragazza,con pelle pallida,occhi con l'iride color argento,capelli biondi a
mezzo collo,con la riga sulla parte destra della testa.
Il collo era scoperto fino a metà,poi c'era una placca circolare di metallo a cui era connessa una
fascia nera che copriva la parte bassa del collo e formava un rettangolo nero sulla parte davanti del
collo e dell'inizio del petto.
Il tessuto rettangolare aveva i contorni d'argento e un simbolo al centro dello stesso colore.
Il simbolo era fatto da una linea verticale rettangolare bianca che era intersecata da una linea
orizzontale poco sopra la metà.
La linea orizzontale,arrivata a metà da entrambe le parti,andava verso l'alto in obliquo.
Il tessuto nero arrivava a toccare una placca metallica circolare che girava tutt'intorno al corpo poco
prima dell'inizio del seno.
Da quella placca in giù il corpo era coperto da un aderentissimo tessuto bianco.
Le spalle avevano 2 grosse placche metalliche a cupola con la parte esterna leggermente tirata verso
l'esterno e curva.
Sotto queste placche ce n'erano altre 2 molto più piccole.
I bicipiti,gli avambracci e le mani erano coperti dalla tuta aderente bianca,mentre il dorso delle
mani era coperto da una placca ovale di metallo con 3 placche ovali sopra.
Il seno,la pancia e le gambe erano coperte dal tessuto aderente bianco.
All'altezza della vita aveva 2 placche di metallo che,dalla parte bassa dei fianchi,andavano verso il
centro della vita in obliquo fino ad unirsi.
Da queste placche oblique pendevano 4 placche di metallo per lato,che avevano la parte iniziale
rettangolare,poi si curvavano in avanti,avevano la parte esterna che formava una punta diretta verso
davanti,poi andavano verso il basso per formare una punta diretta verso terra.
Le placche più al centro erano le più piccole mentre quelle più ai lati erano le più grandi.
Poco sotto le ginocchia c'erano delle placche di metallo circolari connesse ad un tessuto metallico
aderentissimo che copriva i polpacci e i piedi.
I piedi erano dentro delle scarpette di metallo.
Dalle placche sulle spalle pendeva un mantello argenteo che arrivava fino alla vita e sopra di esso
c'era una placca circolare posta in alto,che aveva 2 buchi sulla parte superiore,uno a destra e uno a
sinistra,e da tale placca,sui lati,uscivano 2 punte curve verso l'alto.
Nel buco a destra nella placca circolare era infilata una spada enorme.
Il manico della spada aveva la parte finale con un piccolo cono di metallo,connesso ad un piccolo
cilindro di metallo collegato al manico vero e proprio che era cilindrico,marrone,lungo e sottile.
Alla fine del manico c'era una placca cilindrica corta che aveva,ai lati,2 punte di metallo.
Le 2 punte laterali avevano la parte iniziale dritta verso l'esterno,poi formavano un rombo e poi una
punta con la parte superiore leggermente diretta in basso.
Da questo cilindro partiva una placca allungata,appuntita,che diminuiva la sua grandezza man mano
che si allontanava dal manico,che era divisa in 2 e dentro cui era incastonata la lama della spada.
La lama aveva la parte iniziale diretta in alto e verso l'esterno,poi andava verso l'alto restringendosi
lentamente.
La lama,sulla parte iniziale,poco oltre la placca dentro cui era incastonata,aveva dipinto in rosso il
simbolo che la donna aveva sul tessuto intorno al collo.
L'essere si alzò voltandosi ed emise un ruggito disumano.
La donna afferrò il manico della spada con la mano destra e la estrasse lentamente,mentre il simbolo
sull'arma si illuminava di energia rossa.
L'essere ringhiò,poi corse nell'acqua ad una grande velocità.
La donna chiuse gli occhi,li riaprì e l'iride divenne dello stesso colore di quella del mostro,con la
pupilla simile a quella di un serpente.
Lei si mosse ad una velocità superiore a quella del mostro e gli tagliò la testa.
La medium aprì gli occhi.
"Ce l'ha fatta."disse lei.
"È stata molto rapida."disse il ragazzo.
"Beh Raki,loro sono abituate."disse la donna alzandosi,poi però si mise la mano destra sulla fronte
chiudendo gli occhi.
Poco dopo la donna aprì gli occhi "Oh mio Dio…
E questo?"
"Cos'è?"disse Raki "Un altro divoratore?"
"No...questo...è qualcosa...qualcos'altro..."disse la donna "C'è un...un mostro li fuori."
"Oh...beh contatta la Claymore di nuovo e mandala ad affrontarlo."disse Raki.
"Non è così che funziona figliolo."disse la donna "Le Claymore combattono solo contro i
divoratori,non possono essere chiamate per nient'altro."
Poco tempo dopo una macchina stava passando su una strada in mezzo ad una campagna con alberi
in lontananza.
Poco oltre la strada,nel prato,c'era una palizzata.
A bordo c'era un ragazzo con i capelli neri,a mezzo collo.
Lui indossava una maglietta a mezze maniche con le spalle nere e il resto giallo,aveva dei jeans blu
e scarpe nere.
Accanto a lui c'era una ragazza con lunghi capelli marroni con la riga in mezzo.
Lei indossava un abito rosso scollato che arrivava fino a metà gambe,poi aveva gli stivali marroni.
"Metti un po' di musica."disse lei.
"Oh no."disse il ragazzo "È un bel viaggio,specialmente ora che ti hanno concesso un po' di respiro.
Avevo 15 anni e tu 17.
Avevamo preso la vecchia macchina dei genitori.
Ti ricordi?
Quel pezzo di ferraglia.
E c'era quell'unico albero in mezzo al nulla."
"E gli avete sfasciato la macchina."disse lei "Ho dovuto inventare una scusa."
"Esatto Raven."disse lui "Hai mentito per me."
"L'ho fatto per me fratellino."disse lei.
"No andiamo,hai mentito per tutti e 2."disse lui "Hai fatto un gesto carino.
Non puoi cambiare i fatti ora."
Lei si guardò alle spalle "Ma quello era uno stop."
"Stai scherzando?"disse il fratello.
"Se fosse la tua macchina scherzerei."disse lei.
"Su questa strada?"disse lui "Sono 50 chilometri che non vedo nessuno."
Lui vide un camper più avanti ed accelerò.
"Avanti Darry."disse Raven.
"Guarda la targa."disse lui "Gay Forever.
Questa è mia.
Fanno 3 per il fratellino."
"Quella è una "S" non una "G" scemo."disse Raven "È Sexy Forever.
Questa è mia e fanno 5 a 2."
"Cazzo."disse Darry che sorpassò il camper e guardò una coppia di anziani dentro "Oh certo,sexy
forever."
"Tra 40 anni sarai tale e quale a lui."disse Raven.
"Già."disse lui "Di solito c'è un motivo se torni per la strada più lunga."
"Beh che centra?"disse Raven "Magari è perché mi piace la campagna."
"Va bene."disse lui.
"Tu pensa a guidare."disse lei.
"Io penso la stessa cosa che penserà nostro padre."disse Darry "Raven,come mai sei tornata in
macchina con quel mocciosetto di tuo fratello?"
"Dirò la stessa cosa che dico a te."disse Raven "Non sono affari tuoi."
"Che c'è?"disse lui "Non credi che possa capire la natura complessa delle tue relazioni?"
"No,ti considero un esperto."disse lei che accese la radio,ma poi la spense "Che noia."
"Hai voluto fare la strada lunga."disse Darry "Fanno 10 ore di predicatori."
"Zitto e guida."disse Raven.
Dietro di loro arrivò un furgone vecchio,arrugginito e scolorito,con i finestrini completamente neri.
Il clacson del furgone suonò e ci fu un rumore orribile che fece voltare i 2.
"Gesù!"disse lui "Ma che gli ha preso a quello?"
Il furgone continuava a suonare e andava da una parte e dall'altra della strada.
"Avanti levati di mezzo Darry."disse lei mentre il furgone continuava a suonare "Sta cercando di
superarti,fallo passare!"
"Dai!"disse Darry "Passa!"
"Accosta e fallo passare!"disse Raven "Fermati!
Rallenta e fallo passare!"
"Ci sto provando!"disse il ragazzo e il furgone passò.
"Cazzo."disse lei.
"Oh merda."disse Darry.
"Ma cos'hai nel cervello imbecille!?"disse Raven.
"Quello è uno stronzo!"disse Darry che mise la testa fuori dal finestrino "DEFICIENTE!"
Il furgone scomparve dalla vista.
"Hai visto quella specie di catorcio?"disse Darry "Che cavolo è?
Il veicolo degli stronzi o quello...fanculo,dei serial killer?"
"Dio."disse Raven "Lo sai a cosa ho pensato vero?"
"Kenny e Dag?"disse Darry "Sono morti a quasi 100 miglia da qui."
"Si,ma è la stessa strada."disse Raven.
"Una strada che attraversa tutto lo stato."disse Darry.
"Tu ci credi?"disse Raven.
"Che non hanno trovato la testa di lei?"disse Darry.
"Che non li hanno mai trovati."disse lei "Hanno trovato solo l'auto."
"No no,non hanno mai trovato la testa di lei."disse Darry "E nemmeno il corpo di lui."
"Mi fa paura solo il pensiero."disse Raven.
"Secondo me comunque è una storia per mettere in guardia i ragazzi dal non guidare dopo il ballo
della scuola."disse Darry.
"Non so."disse Raven "A me hanno detto che è vero.
Vuoi sapere una cosa?
Quando me l'hanno raccontato,ho pensato che sarei morta anch'io su questa strada."
"Come siamo di buon umore oggi sorellina."disse Darry "Ti ha fatto diventare così la famiglia?
Picchiandoti.
Questo diceva la targa del furgone.
Siamo 3 a 5."
"Non vale adesso."disse Raven.
"Ma col cavolo."disse lui "Certo che vale."
"Devi dirlo quando la vedi."disse Raven.
"Prima ero sotto shock."disse Darry.
"E chi se ne frega."disse lei.
"Ti inventi le regole adesso?"disse Darry.
"Non me lo sono inventata."disse lei "È sempre stata così."
"Da quando?"disse Darry.
"Da sempre."disse Raven "Hai una memoria che fa schifo."
"Non credo."disse lui.
"Si."disse lei.
"No."disse lui.
"Si disse lei.
"No all'infinito."disse Darry.
"Si all'infinito al quadrato."disse Raven.
"Allora dimmi quando?"disse lui.
"Cosa?"disse Raven.
"Quando abbiamo stabilito la regola che bisogna dirlo non appena si vede?"disse lui.
"Ora non insistere."disse Raven "Hai parlato con papà di recente?"
"Gli ho detto che sarei venuto a trovarti per pasqua."disse lui.
"Ti sembrava strano?"disse lei.
"Cosa?"disse Darry.
"La sua voce."disse Raven.
"Non mi pare."disse Darry.
"Ho visto i tuoi vestiti."disse lei "Sono un casino."
"Prova a fare il bucato al college."disse Darry "Quello che non fregano diventa rosa.
Ho almeno un paio di mutande rosa."
"Forse sanno qualcosa di te che non sai."disse Raven "Ora che torni a casa porti la biancheria sporca
a mamma?"
"Certo."disse Darry "Lo faccio per lei non per me.
Ma si,devo portare a casa la biancheria sporca sennò si deprime.
Pensa che io non abbia più bisogno di lei."
Raven rise.
"Dico sul serio."disse Darry.
"Stronzo."disse lei.
"Mignotta."disse lui.
"Mammone del cazzo."disse lei.
"Puttanella di papà."disse lui.
"Strizza tette."disse lei.
"Baciapalle."disse lui.
"Lecca culo."disse lei.
"Scaccola culi."disse lui.
"Ah ripetizione!"disse lei "Hai perso."
Poco distante c'erano una serie di case in una zona di campagna.
Alla destra della zona c'era anche un'altura rocciosa a vari livelli con una chiesa in cima.
La gente era a fissare un buco insanguinato sul muro di una casa mentre la polizia recintava la zona.
A terra vi erano i resti di un uomo sbudellato.
"Non posso guardare!"disse una donna.
"Quando finirà?"disse un uomo con i baffi "Questa è già la sesta vittima."
La medium era seduta ad un tavolo di legno rettangolare e aveva le mani incrociate davanti al
mento mentre i gomiti poggiavano sull'oggetto.
Davanti a lei c'era un uomo anziano,con capelli e baffi bianchi,giacca nera,cravatta nera,camicia
bianca,pantaloni neri e scarpe nere.
"Fino a poco tempo fa non avrei mai creduto a cose simili,ma dopo quello che mi hai
mostrato...credo che ci sia un altro divoratore."disse l'uomo.
"Corretto."disse la donna.
"Ammesso che sia vero quello che dite,noi cosa possiamo fare?"disse un secondo uomo che era
vicino all'anziano.
L'uomo aveva i capelli chiari,baffi,indossava una maglietta grigia,jeans blu e scarpe nere.
Accanto al secondo ce n'era un terzo che era un ragazzo di 19 anni con capelli neri,maglietta
marrone,pantaloni grigi e scarpe nere.
"Da quanto mi avete detto, una volta che un divoratore assume le sembianze di un essere umano è
impossibile riconoscerlo."disse l'uomo.
"E se cominciassimo a rinchiudere tutti quelli che ci sembrano sospetti?"disse il ragazzo.
"Per esempio chi?"disse quello adulto.
"Beh...ecco io...non saprei."disse il ragazzo.
L'adulto lo afferrò per la maglietta "Mia moglie è stata divorata mentre io mi sono salvato,basta
questo a rendermi sospetto?"
"No,non intendevo dire questo..."disse il ragazzo.
"Si,certo che sei sospetto."disse l'anziano "In fondo anche quello che è morto oggi abitava non
lontano da casa tua!
Anche se sei un parente non sei escluso dai sospetti."
L'uomo spostò il ragazzo e si avvicinò al vecchio che lo indicò "Come sarebbe a dire?!"
"Fare così non serve a niente!"disse un altro ragazzo che aveva i capelli neri,maglietta blu,pantaloni
neri e scarpe nere.
Quest'ultimo era alla sinistra della stanza.
Il ragazzo di 19 anni si mise a piangere "Io non posso sopportare l'idea di farmi spolpare
letteralmente da chissà che!"
"Calmati."disse la medium "Stamattina ho ricevuto la risposta dai piani astrali.
A quanto pare questa volta verrà qui."
"Di cosa state parlando?"disse l'anziano.
"Di una Claymore."disse la donna.
Tutti restarono in silenzio.
"Una di quelle?"disse l'anziano "Credevo fossero fantasie prese da qualche..."
"Fantasie come i divoratori?"disse la donna "Voi moderni accusate la mia famiglia di mantenere
vive vecchie superstizioni e poi venite a chiedermi aiuto quando serve.
No,sono reali e questa volta sono sicura che chiederanno un compenso."
"Vuoi veramente chiedere aiuto a quelle...persone?"disse l'uomo.
"Lo faccio da molto tempo."disse la donna "Non vedo altra soluzione.
Se non interveniamo subito,questa piccola comunità rischia di essere sterminata."
"È vero."disse il ragazzo "Però allora..."
"Lo so lo so."disse la donna chiudendo gli occhi "Ma sono le uniche in grado di riconoscere un
divoratore dopo che si è trasformato in uomo.
Mi aspetto da voi che mettiate il coprifuoco e che non facciate uscire nessuno per tutta la giornata di
oggi e di domani.
Dite alle persone di stare lontani dalle finestre.
Gli unici che potranno circolare saranno la mia famiglia e voi presenti."
"Va bene."disse l'uomo.
"Dopo di che fate allontanare le forze dell'ordine,l'ultima cosa che voglio è che quei piantagrane le
diano fastidio."disse la donna.
Qualche ora dopo le strade del paesino erano deserte tranne che per i pochi membri che erano
presenti nella casa della medium e Raki che era seduto a terra,con le braccia incrociate,poggiato ad
un muro con la schiena.
Vedendo quello con i capelli neri che si avvicinava si alzò e gli corse incontro.
"Fratello."disse Raki "Cosa ha detto la madre?
Com'è andata?"
"Non bene."disse l'altro "Pare che madre abbia convocato una Claymore."
I 2 cominciarono a camminare.
"Una Claymore?"disse Raki "Di nuovo?"
"Già."disse l'altro "Sono le uniche creature esistenti in grado di riconoscere i divoratori quando si
trasformano in uomini e combattere."
"Io ne ho solo sentito parlare dai racconti di nostra madre,ma queste persone devono essere davvero
forti."disse Raki.
"Non sono persone."disse il fratello "Vedi sono entità astrali connesse in qualche modo ai
divoratori."
"Già."disse Raki che si voltò sentendo uno strano rumore e vide l'anziano e gli altri 2 in fondo alla
strada nella zona dove il paese terminava ed iniziava la campagna.
Poco oltre videro un cerchio di energia argentea che si apriva e poi si chiudeva.
"Deve essere lei."disse il fratello.
Raki si mise a correre.
"Ehi aspetta..."disse l'altro allungando la mano destra verso il fratello "Raki!
Torna qui!"
"Ma che cosa…?"disse l'anziano.
Raki arrivò vicino agli altri 3 e vide la ragazza bionda con l'abito bianco e la spada che si
avvicinava camminando.
"Ma...ma è una ragazza?"disse Raki.
"E allora?"disse la madre arrivando in quel momento "Hai dimenticato i miei racconti?
Di cosa ti stupisci?
Le Claymore sono tutte donne."
Raki le guardò bene gli occhi.
"Quegli occhi..."disse Raki.
"Già,adesso capisci perché hanno il soprannome di cacciatrici dagli occhi d'argento,ma sembra che
quando combattono i divoratori diventino d'oro."disse la madre.
Lei arrivò vicino al gruppo che si spostò per farla passare.
"Mi mette...i brividi..."disse l'anziano.
"Non è possibile...una cosa del genere..."disse quello con i baffi che stava sudando.
"Voglio sperare che non se la prenda anche con noi."disse quello anziano "Dopotutto è un mostro
anche lei."
"Ma perché cavolo abbiamo dato retta a questa tipa?"disse quello biondo indicando la
medium"Adesso abbiamo pure..."
"Non c'era altra scelta."disse quello anziano "I mostri possono essere sconfitti soltanto dai loro
simili a quanto pare."
La donna bionda si fermò e lo guardò.
Quello con i capelli biondi tappò la bocca del vecchio con la mano sinistra.
La donna si voltò e proseguì.
"Accidenti a te!"disse quello biondo "Ti sei lasciato scappare un commento pesante!
Ci manca anche che ci aggredisca perché l'abbiamo offesa."
"E adesso?"disse l'anziano.
"Sta zitto!"disse quello biondo.
"Capisco la vostra preoccupazione."disse la medium "Anche se le ho contattate sul piano astrale
varie volte ,questa è la prima volta anche per me che ne vedo una direttamente dal vivo.
E anche io ho paura."
Poco dopo la donna bionda era davanti al tavolo della medium.
"Dato che sono molte volte che veniamo contattate,questa volta il servizio non sarà gratuito."disse
la ragazza.
"Certamente."disse la madre di Raki che si alzò,aprì una cassapanca,prese un sacco e lo mise sul
tavolo"Ecco queste sono le offerte che vi abbiamo promesso,controllate pure."
"Non lo voglio."disse la ragazza "Quando avrò finito il mio lavoro verrà qualcun altro a ritirare
l'offerta.
Consegnatela a quella persona."
"Non capisco."disse la donna "Spiegatevi meglio."
"Significa che non ci sarà bisogno di pagarmi nel caso dovessi fallire e perdere."disse la ragazza.
"Si capisco."disse la donna.
"Ditemi...vi è possibile riconoscere l'identità segreta di un divoratore?"disse il vecchio che si
asciugava la fronte con un fazzoletto.
"Beh dipende dal soggetto."disse la ragazza "Se riesce a controllare la sua aura..."
La ragazza si girò di spalle "...potrebbe essere difficile."
Lei guardò a destra verso dietro in direzione dell'uomo "Comunque stiano le cose...in qualche
angolo di questo villaggio presto ci sarà il suo cadavere oppure il mio."
Lei iniziò a camminare ed uscì.
L'anziano cadde su un divano e fu soccorso dagli altri 2.
"Quella cosa...sarebbe la nostra salvatrice?"disse l'uomo.
"Già sindaco."disse la medium.
"Ero convinto che fosse più simile ad un essere umano,invece...invece lei...mi sembra un mostro
vero e proprio."disse il vecchio.
La ragazza camminò per il paesino vuoto con sguardo fisso e privo di emozioni.
Raki le corse dietro.
Gli occhi le divennero dorati,lei estrasse la spada in un istante,si voltò di scatto e per poco non gli
tagliò la testa producendo anche un forte vento.
Raki restò a bocca aperta per diversi momenti,poi lei rimise l'arma nella placca sulle spalle.
"Perché lo hai fatto?"disse Raki "Ti stavo semplicemente seguendo,tutto qui."
Lei iniziò a camminare e lui le andò dietro.
"Aspetta."disse lui "Tu sei una Claymore,non è così?"
"Ti sbagli."disse lei continuando a camminare davanti a lui "In realtà il nostro regno non ha alcun
nome,sono stati gli uomini a chiamarci così."
"Ah questo non lo sapevo."disse Raki mettendosi le mani dietro la testa "He he che sorpresa.
Non credevo che fossi come una ragazza normale,ero convinto che sarebbe arrivato un tipo molto
più spaventoso."
Lei si fermò e girò la testa verso sinistra guardandolo "Vorresti farmi credere che tu non hai paura di
me?"
"Perché dovrei?"disse Raki "Non mi sembri così diversa da noi."
Lei riprese a camminare.
"Ehi senti...aspetta un attimo..."disse Raki.
Ormai era sera.
"Secondo me,mamma ha qualcosa che non va."disse Raven.
"Ha come figlia te."disse Darry "Cerca di capirla.
E poi per te c'è sempre qualcosa che non va."
"E tu non noti mai niente oltre la tua piccola egoistica esistenza."disse Raven "Non è felice.
Non come prima."
"E chi lo è in questa situazione?"disse Darry "Mamma…
Ehi."
Darry vide un capannone con le pareti bianche e il tetto rosso,con accanto una chiesa e con accanto
il furgone arrugginito.
"È il furgone di prima."disse lui.
I 2 videro che gli sportelli dietro erano aperti e che c'era un uomo con un cappello fedora nero,che
indossava un cappotto nero lungo fino a terra.
L'uomo stava trascinando un grosso sacco bianco e poi lo gettò in un tubo enorme conficcato nel
terreno.
L'uomo aveva un panno nero sul volto ed era molto alto.
"Che sta facendo?"disse Raven.
"Ma che cos'è quello?"disse Darry.
L'uomo gettò un secondo sacco e poi li guardò.
"Che diavolo stava facendo?"disse Raven.
"Ha buttato qualcosa in quel tubo."disse Darry.
"Avvolto in un lenzuolo."disse Raven.
"E impacchettato con una corda."disse Darry.
"Avvolto e impacchettato in un lenzuolo macchiato di rosso."disse Raven "Andiamocene via di
qui."
"Si."disse lui "Prendi il telefono."
Lei iniziò a guardare nelle valige dietro di se "Dov'è?"
"Nella sacca."disse lui.
Lei lo prese,poi vide il furgone che si era messo in moto "Oh Cristo."
Darry si voltò "No,dimmi che non è vero."
Il clacson iniziò a fare il rumore orrendo.
"Che senso ha avere un telefonino se non c'è campo?"disse lei.
"Ah porca puttana, che ti avevo detto?"disse Darry "La mia macchina!
Dovevamo prendere la mia!"
"Ci raggiunge quel pazzo furioso!"disse lei.
"Ma a che velocità va quel furgone?"disse Darry spaventato "È modificato."
Il furgone viaggiava velocissimo.
"Darry..."disse lei e il furgone colpì il porta bagagli.
"SEI UN PEZZO DI MERDA!"disse lei e il furgone li colpì ancora.
"CHE CAZZO DI PROBLEMA HAI?!"urlò Darry e la macchina fu colpita ancora,poi il furgone si
mise sul lato destro.
"CHE CAZZO VUOI DA NOI?"urlò Raven e il clacson suonò di nuovo.
Darry lo sorpassò.
"Che stai facendo?"disse lei.
"Reggiti!"disse Darry.
"Cerchiamo di non ammazzarci."disse Raven e furono colpiti ancora.
Darry andò fuori strada,sfondò la staccionata e guidò nei campi,mentre il furgone scomparve dalla
loro vista.
I 2 restarono nella macchina terrorizzati.
Darry scese e legò la parte superiore del porta bagagli.
"Sembra a posto."disse Darry che vide Raven fuori dalla macchina "Che c'è?"
"Come se noi ne capissimo qualcosa."disse lei.
"Io un po' ne capisco."disse lui.
"Se la tua macchina fa un rumore strano pensi che sia la radio."disse Raven "Me l'hai detto tu."
"Te l'ho detto io?"disse Darry "Me l'hai insegnato tu."
"Ah Cristo Santo."disse lei.
"Ehi aspetta aspetta."disse Darry "Adesso mi sforzo di andare al di la della mia piccola egoistica
esistenza.
Siamo piuttosto sicuri di quello che abbiamo visto entrambi,no?
E se quello fosse ancora vivo?"
"Se fosse cosa?"disse Raven"Possiamo aiutarlo anche cercando di raggiungere il primo telefono."
"Hai idea di quanto sia lontano il prossimo telefono pubblico?"disse lui.
"Siamo appena stati aggrediti!"disse Raven.
"E non vuoi nemmeno sapere il perché?"disse Darry "Guardiamo in quel tubo e ce ne andiamo."
"Sei così ansioso di nuove avventure?"disse lei "Di ficcarti nei guai?
Noi ragazze no,per questo siamo più in gamba.
Capito?"
"Guardiamo in quel tubo e se li non c'è niente,ce ne andiamo a casa e chiamiamo la polizia."disse
Darry "È quello che dovremmo fare."
"Balle,non lo è."disse Raven.
"Invece lo è eccome."disse Darry "Guardami negli occhi e dimmi che puoi andare via così.
Andare via è basta,lasciarlo laggiù,chiunque sia e scoprire dopo che si sarebbe salvato se fossi
tornata indietro?"
"Non dirmi che sarebbe la cosa giusta da fare."disse lei"Tu vuoi tornare la per vedere se c'è
qualcosa di orribile in quel condotto."
"Va bene."disse lui "E si ci fossi tu li?"
"Però io non scendo dalla macchina."disse lei che iniziò a guidare dopo che fu risalita in
macchina"Non scendo."
I 2 tornarono alla chiesa e si parcheggiarono.
La chiesa era abbandonata e tutte le finestre erano sprangate da tavole di legno.
Il crocifisso era mancante di un pezzo e c'erano diversi buchi sulle pareti.
"È una chiesa."disse lui.
Sulla chiesa c'erano dei corvi.
"Tutti questi corvi..."disse Raven e poi videro l'enorme tubo conficcato a terra.
"Vado a dare un'occhiata."disse Darry che scese e si avvicinò lentamente.
Raven scese "Facciamo in fretta."
Si avvicinarono e videro che il fondo non era visibile.
"Oh mio Dio."disse le si tapparono il naso.
"Non sembra un condotto di fogna."disse lui.
"Già nemmeno dall'odore."disse Raven "Andiamo via,non si vede nulla."
"No,si vede una luce giù in fondo."disse Darry "Prendi una torcia.
Avanti.
Ehi!
C'È QUALCUNO?"
Il ragazzo si allontanò e si sentì un lamento,così Darry tornò indietro di corsa.
"EHI!"urlò lui "Sbrigati!"
Lei gli diede la torcia e lui la accese "EHI!
C'è qualcuno laggiù.
Ho sentito qualcosa."
"Te lo sei inventato."disse Raven.
Lui iniziò a mettere i piedi sul bordo del tubo,ma lei lo afferrò.
"Ma che fai?!"disse lei.
"Ho sentito una voce."disse lui.
"Allora sai quando nei film dell'orrore qualcuno fa qualcosa di molto stupido e tutti cominciano a
morire?"disse Raven "Ecco ora è così."
I 2 sentirono di nuovo il lamento.
"Ehi!"disse lui.
"No Darry!"disse Raven.
"Lasciami entrare."disse Darry.
"Tu non ci vai li sotto."disse lei.
"Ma non li sotto,solo un pezzetto."disse lui "Ecco tienimi i piedi."
Raven lo afferrò per i piedi e lui si mise a 4 zampe nel tubo.
"C'è qualcuno laggiù?"disse Darry.
"Da quanto tempo non li lavi i calzini?"disse lei.
"Vedo qualcosa."disse Darry "Ehi!"
"Va bene,conto fino a 10..."disse Raven.
"Si muove qualcosa."disse lui.
"...e poi ti mollo e torno alla macchina."disse Raven.
"Zitta."disse Darry "L'ho visto ancora.
Decisamente c'è qualcosa che si muove."
La sua torcia illuminò un topo e lui iniziò ad urlare e a dimenarsi.
"Darry!"disse Raven.
"TOPI!"urlò lui "TOPI!"
Lei non riuscì a tenerlo e lui cadde di sotto,facendosi uno strappo sulla maglietta,arrivò a fine
tubo,dove c'era una zona vuota,cadde per un po' e atterrò sul terreno svenendo.
"Darry!"urlò lei "OH MIO DIO!
DARRY RISPONDIMI!
Stai bene?"
Lui si svegliò.
"Come diavolo fai ad uscire di li ora?"disse Raven.
Lui si mise seduto e vide che gli mancava una scarpa e che aveva un taglio su una mano "Che
scema."
"Oddio,mi spiace tanto."disse Raven.
"Almeno quello."disse Darry che si alzò.
"Non so come sia successo,tu scalciavi e io non sono riuscita a tenerti."disse lei.
"Non sai quanto dispiace a me."disse lui.
"Ehi!"disse Raven "C'erano dei topi che mi saltavano in faccia."
"Venivano addosso anche a me Raven."disse Darry che si strappò la manica sinistra della camicia e
si fasciò la mano.
"Mi dispiace un sacco."disse Raven "Stai bene?"
"Grazie infinite."disse lui "Grazie anche per questo.
Raven risolve una situazione critica."
Darry si rimise la scarpa.
"Sei tu che sei voluto tornare per il gusto dell'avventura."disse Raven "Come esci ora?"
Lui vide uno dei sacchi.
"Darry?"disse Raven "Cosa c'è?"
Lui si avvicinò al sacco che era sul bordo di un alto gradino,dietro cui c'erano casse accatastate.
"Non può essere vero."disse Darry "Non può.
Eri tu che ti lamentavi?"
Lui lo toccò con il piede.
"Darry con chi stai parlando?"disse Raven.
"Ho trovato il corpo."disse lui.
"Che cosa?"disse Raven.
"Ho trovato..."disse Darry e la mano della persona nel sacco lo afferrò.
Il ragazzo iniziò ad urlare "OH CRISTO!
MOLLAMI!
FERMATI!"
"Darry!"disse Raven.
Lui si allontanò,poi tolse il sacco dalla testa del corpo che scoprì essere un ragazzo.
Il ragazzo nel sacco era molto pallido e lo fissò,poi si guardò il ventre e mise la mano sulla macchia
rossa.
Darry aprì il sacco e vide che la pancia era stata aperta e poi chiusa con il filo.
"Io..."disse il ragazzo.
"Cosa?"disse Darry che si avvicinò,ma il ragazzo morì.
"Darry?"disse Raven "Parlami.
Me la sto facendo sotto dalla paura.
Dimmi che succede."
Lui si avvicinò all'apertura "Dobbiamo andarcene."
"No,restiamo a dar da mangiare agli uccelli."disse Raven.
"Chiama aiuto."disse lui "Chiama aiuto Raven."
"Cosa stai guardando?"disse lei.
"Va sulla strada e trova qualcuno che ci aiuti."disse Darry con tono severo.
"Come fai ad uscire di li?"disse Raven.
"Questo è una specie di scantinato della chiesa."disse lui.
"Io non ci vado."disse lei "Non puoi pretendere che io vada li dentro."
"Va sulla strada,ferma il primo che passa e digli di chiamare la polizia immediatamente."disse
Darry"Ci deve essere una via d'uscita.
Raven…
Se vedi arrivare quel furgone,torna qui e mettiti ad urlare con tutto il fiato che hai. "
"C'era proprio bisogno di dirmelo?"disse lei che si allontanò guardando i corvi.
Darry prese la torcia e guardò il corpo del ragazzo,poi illuminò un altro sacco e vide che sulle
gambe di questo ce n'era un altro,poi illuminò una parete con delle arcate e vide un tavolo in
lontananza.
Iniziò ad avvicinarsi e vide che il tavolo era pieno di attrezzi,tra cui boccette di vetro piene di
sangue e candele.
Lui illuminò le boccette,poi vide che c'era un incisione sul legno che rappresentava una specie di
demonio alato,poi si allacciò una scarpa poggiando la sua torcia a terra ed essa illuminò una miriade
di corpi nudi attaccati alle pareti.
Una goccia di liquido gli cadde sulla scarpa,così lui guardò il soffitto,si alzò e puntò la torcia.
Vide che le pareti e il soffitto erano pieni di corpi morti,conservati perfettamente, e rimase
sconvolto.
Raven era seduta sul cofano di un'auto e guardava la strada,poi fu spaventata da un corvo.
Darry trovò un'uscita da cui arrivava la luce che aveva delle sbarre e delle ragnatele che la
coprivano.
Illuminò i corpi più vicini alla porta e vide una ragazza,con la testa cucita al corpo e un ragazzo
cucito a lei.
Raven vide il furgone arrugginito avvicinarsi e corse verso la macchina,ma poi si accorse che si
trattava di un altro mezzo.
Darry arrivò alla macchina e lei urlò per lo spavento "MA COSA FAI DARRY?!
SEI UNO STRONZO!"
Lui rimase bloccato.
"Darry?"disse lei "Darry?"
Raki e la ragazza bionda stavano camminando per le strade del paese.
"Dove pensi di andare?"disse Raki "Questa strada ci porta fuori."
"Il tuo villaggio finisce qui?"disse lei fermandosi e voltando la testa sinistra per guardarlo.
"Esatto."disse lui "Da questa parte troverai solo miniere e nient'altro."
Lei andò a destra,conficcò la spada nel suolo,poi si sedette e ci mise la schiena contro.
"Che cosa stai facendo?"disse Raki.
"Dormo."disse lei chiudendo gli occhi "Non ne avrei bisogno,ma è il modo migliore per far scorrere
il tempo."
Raki si mise seduto a gambe incrociate con la schiena poggiata ad un palo della luce alla sinistra
della ragazza che aprì gli occhi e lo guardò.
"Mi spieghi il motivo di tanto interesse nei miei confronti?"disse Claire.
"È perché sei una Claymore."disse Raki.
"Te l'ho già detto,quello è un nome che ci avete dato voi."disse lei chiudendo gli occhi.
"Ah si,hai ragione."disse lui "Comunque riuscirai a sconfiggere quel divoratore ,dico bene?"
Lui la guardò e lei non rispose "I primi...i primi ad essere uccisi in questo posto sono stati proprio
dei miei amici,lo sai?
Io e mio fratello ci eravamo nascosti dietro un tavolo rovesciato e siamo svenuti.
Quando ci siamo ripresi abbiamo capito di essere gli unici sopravvissuti.
Anche se ero ad un passo dal divoratore non sono stato in grado di fare niente.
È per questo motivo che spero tu possa eliminarlo al posto mio!"
"Chiariamo subito una cosa ragazzo..."disse la ragazza aprendo gli occhi e guardandolo "Io sono
venuta qui perché mi hanno chiamata.
Non ho alcuna intenzione di vendicarti."
"Si,questo lo so."disse lui "Ma alla fine è lo stesso.
Mia madre...ha percepito una presenza diversa dai divoratori."
"Tua madre è un'ottima medium."disse la ragazza "Sento quella presenza da quando sono qui."
"Di che cosa si tratta?"disse Raki.
"Non lo so,è strano."disse la ragazza "Comunque non mi riguarda.
Uccidiamo solo divoratori,il resto è affare di qualcun altro.
Lui si accorse dell'ora guardando l'orologio,così si alzò "Oh accidenti.
Io devo andare a preparare la cena.
Io e mio fratello non vogliamo pesare troppo su nostra madre,così questo è il mio compito.
Ma mi piace,perché la cucina è la mia specialità sai?"
Lui iniziò a correre "La prossima volta ti preparerò qualcosa.
Ciao."
Raki si fermò "Ah...io sono Raki.
Tu come ti chiami?"
"Il mio vero nome ti suonerebbe strano."disse lei "Potrei darti il nome umano che uso,ma non c'è
bisogno che te lo dica.
Tanto è un nome che verrà dimenticato subito."
La macchina dei 2 fratelli continuò a viaggiare mentre ormai il Sole stava tramontando.
Raven guidava e Darry era in stato catatonico.
"Per favore vuoi dire qualcosa?"disse lei,ma non ci fu risposta "Darry la vuoi smettere di
spaventarmi?"
Lei vide un cartello "Dobbiamo fermarci.
Mi hai sentito?
Darry?"
"L'aveva persa la testa."disse Darry "Darla ha perso la testa.
Come dicevano.
E sai lui cos'ha fatto?
Sai cosa ha fatto per lei?
Lui glie l'ha ricucita sul collo."
Ormai era il tramonto quando arrivarono ad un distributore con una taverna.
Raven guardò il fratello "Fai tu la telefonata?"
"Si."disse lui che era quasi catatonico.
"E datti una ripulita."disse lei "Sembri appena uscito da una fogna."
I 2 scesero e videro il furgone passare.
"Sta tornando indietro."disse lei che lo afferrò "Sta tornando indietro!
Sbrigati!"
I 2 corsero dentro il locale dove c'era gente che mangiava.
"Scusatemi."disse lei "Ci serve aiuto.
Ho bisogno di chiamare la polizia."
"La polizia?"disse la cameriera.
"Si per favore."disse Raven che andò da Darry "Basta che gli dici quello che hai visto e poi
andiamo via ok?
Avanti ragazzino."
Lei lo spinse contro una parete "Dammi ascolto.
Devi tenere i nervi saldi.
Guardami."
"Ho paura Raven."disse Darry "Una paura tremenda."
"Si."disse Raven "Anche io."
"Quello tornerà alla chiesa e si accorgerà che siamo stati li."disse Darry e si spaventò sentendo
squillare il telefono a muro.
Lei si guardò intorno,poi decise di rispondere"Pronto?"
"Li avete già visti i gatti?"disse una voce femminile "Tu e tuo fratello."
"Come io e mio fratello?"disse Raven.
"Tu e Darry."disse la voce "Ho avuto una visione dove eravate con un mucchio di gatti."
"Chi diavolo sei e come fai a conoscere Darry?"disse Raven.
Darry prese il telefono "Chi parla?"
"Darry?"disse la voce "Hai capito quali gatti?"
"Chi parla?"disse Darry.
"Hai la maglietta strappata,giusto?"disse la voce "E una mano ferita.
Lo strappo è proprio sopra il piccolo tatuaggio a forma di rosa che hai sulla pancia."
"Chi parla?"disse Darry "Come fai a conoscerci?"
"Avete trovato la sua casa del dolore."disse la voce.
"Che cosa?"disse Darry e Raven mise l'orecchio vicino alla cornetta.
"Quei corpi laggiù."disse la voce "È così che gli piace chiamarla.
La sua casa del dolore."
"Scusa,ma non capisco di che stai parlando."disse Darry.
"Io non so se sia un demone,o il diavolo oppure...solo un essere affamato venuto da qualche oscura
parte del tempo."disse la voce.
"Senti io non ti capisco."disse Darry.
"So solo che quello non smetterà di inseguire voi."disse la voce "O chiunque altro abbia preso di
mira.
Una volta che ha fiutato qualcuno che gli piace,non può,non può fermarsi.
Ho visto anche quell'orrendo furgone,con la targa strana."
"Colpendoti?"disse Darry.
"La targa strana di quel furgone."disse la donna.
"Colpendoti?"disse Darry.
"Pensaci bene."disse la voce.
"Cosa?"disse Darry.
"Pensaci bene per l'amor di Dio."disse la voce "Aspetta devi ascoltare una cosa."
Al telefono si udì una vecchia canzone.
"Se senti questa musica scappa."disse la voce "E scappa in fretta.
Perché questa canzone significa qualcosa di terribile per te.
Qualcosa che non puoi immaginare.
Neanche nel peggiore,nel più tremendo dei tuoi incubi."
"Vaffanculo signora!"disse Darry che attaccò.
"Darry?"disse lei e lui si avvicinò al vetro della porta.
"Parliamo con la polizia e andiamocene via."disse Darry.
Il Sole tramontò e il cielo divenne blu scuro.
Raki entrò dentro casa "Adesso prepariamo da mangiare."
Il ragazzo arrivò in sala e rimase sconvolto vedendo che a terra c'era il cadavere dilaniato della
madre.
Nella stanza c'erano vari mobili rovesciati.
Raki indietreggiò e alla sua sinistra arrivò il fratello in corridoio.
"Sei tornato Raki."disse il fratello.
"FRATELLO!"urlò Raki "SIAMO NEI GUAI!"
Raki spalancò gli occhi vedendo che gli occhi del fratello erano color oro con la pupilla di serpente.
Il corpo del fratello iniziò ad aumentare di dimensioni ,fino a rompere i vestiti,mentre la sua pelle
diventava scura.
"Già,davvero buone le interiora della madre sai?"disse la creatura con voce disumana mentre dalla
bocca gli colava sangue.
"Fratello no..."disse Raki sconvolto.
"Cosa dici?"disse l'essere "Non te n'eri accorto.
Sono stato io a mangiare sia il corpo sia il cervello di tuo fratello Zack ed è per questo che possiedo
i suoi ricordi e sono in grado di simulare i suoi pensieri.
Ecco il motivo per cui voi umani non riuscite a riconoscerci.
Era mia intenzione restare in questo villaggio ancora un po',ma dal momento che vi siete rivolti a
quella la...vorrà dire che me ne andrò,ma non prima di aver mangiato te.
Per tutto questo tempo mi sono trattenuto,ma hai un aspetto talmente delizioso."
Delle lacrime iniziarono ad uscire dagli occhi dell'essere che le toccò con le mani.
"Sto piangendo,visto?"disse la creatura "A quanto pare sono i ricordi di tuo fratello che fanno
sgorgare queste calde lacrime.
Oh che bello l'amore fraterno!"
L'essere iniziò a ridere.
Raki urlò e gli corse contro cercando di dargli un destro,ma l'essere gli diede una manata
scagliandolo contro un mobiletto che venne distrutto.
"Razza di stupido."disse l'essere "Divoriamo esseri umani fin dalla notte dei tempi ed è per questo
che siamo chiamati predatori supremi."
L'essere gli prese la testa con la mano destra e lo sollevò da terra "Tu sei solo una preda,come osi
ribellarti?"
Raki aveva del sangue che gli usciva dalla bocca.
Il soffitto venne sfondato dalla ragazza bionda,che aveva gli occhi con l'iride d'oro.
Atterrando lei tranciò il braccio del mostro che urlò a squarcia gola,mentre del sangue viola usciva
dalla ferita.
La spada fu estratta dal pavimento danneggiato.
"TU MALEDETTA!"disse la creatura tenendosi la ferita con l'altra mano.
"Il ragazzo aveva addosso l'odore di un divoratore."disse la ragazza "E così l'ho seguito sospettando
che tu gli fossi vicino."
Raki le vide gli occhi e si alzò.
"Razza di..."disse l'essere che corse in avanti e cercò di colpirla con il braccio sinistro dall'alto in
basso,ma lei si mosse a super velocità,gli arrivò alle spalle e gli tagliò l'altro braccio facendolo
urlare.
"NO!"disse l'essere "TI PREGO ASPETTA!
NON MI UCCIDERE!"
Il braccio destro della ragazza,quello con cui impugnava l'arma,si coprì di grosse vene come anche i
lati del volto,mentre la bocca assumeva una smorfia malefica.
"Non ucci..."disse l'essere che venne tagliato in 2 dall'alto in basso.
Raki si accasciò a terra,mentre la ragazza puliva la spada dal sangue agitandola in aria,poi mise
l'arma nella placca sulla schiena e guardò il ragazzo dandogli le spalle.
Dopo poco lei andò via,mentre Raki piangeva accovacciato.
La stessa notte 2 poliziotti arrivarono nel locale dove erano i 2 fratelli e parlarono con l'uomo dietro
il bancone.
"Sono entrati qui."disse l'uomo dietro il bancone.
"Avresti dovuto evitare la parte della telefonata."disse lei,mentre il fratello si rivestiva.
I 2 si sedettero ad un tavolo.
"Fa sembrare tutto un brutto sogno."disse Raven.
"Beh quello che ho detto di aver visto l'ho visto."disse Darry e lei lo guardò "Che c'è?
Credi che abbia picchiato la testa li sotto?"
"Io non ho mai detto questo."disse lei.
"Tu mi credi vero?"disse Darry "Vero?"
"Stiamo controllando la targa e abbiamo mandato degli uomini a controllare la chiesa."disse un
poliziotto con dietro una poliziotta di colore.
"E allora?"disse Darry.
"Quei ragazzi contro la parete,chi hai detto che erano?"disse l'agente.
"Darla Crewey e Kenny..."disse Darry.
"Brandon."disse Raven.
"Brandon."disse Darry.
"La loro auto fu trovata a pezzi circa 20 anni fa."disse l'agente "Se la memoria non mi inganna."
"Si."disse Darry.
"Dei corpi ormai non resterebbero che ossa."disse l'agente "Tu hai detto che avevano ancora la pelle
addosso e avevano ancora l'anello al dito."
"Cosa sta cercando di dire?"disse Darry che gli afferrò il braccio "Ne ho afferrato uno ed era duro
come legno pietrificato.
Come sei li avesse mummificati.
E li ha cuciti insieme."
"Cerco solo di chiarire i fatti."disse l'agente.
"E io glie li ho detti i fatti."disse Darry "Quello strano tipo guida un vecchio furgone marrone e ci
ha quasi ammazzati.
E l'abbiamo visto gettare un corpo giù per un condotto che conduce nello scantinato di quella
vecchia chiesa.
Quel tipo deve avere 5 o forse 600 corpi li sotto e io li ho visti!"
"Ehi."disse l'uomo dietro al bancone "Ehi.
Calma."
"Spiaccicati alle pareti come in una versione allucinata della cappella sistina."disse Darry "Se non
mi credete andate a vedere nel tubo."
Tutte le persone iniziarono a guardare fuori dalle finestre.
"Nessuno dice che lei mente."disse lui "Considera anche il mio punto di vista.
È una storia incredibile quella che racconti,ne convieni?"
"Ehi."disse la cameriera "È vostra la macchina li davanti?"
I 2 uscirono e videro che gli sportelli erano aperti e tutti gli indumenti erano a terra.
"Qualcuno l'ha visto dalla finestra."disse la donna "Era vicino alla macchina.
Stava li e annusava la vostra biancheria.
Se la portava al naso a manciate.
E sembrava anche che gli piacesse.
Da che parte è andato Binky?"
Un uomo dentro il locale indicò il bosco.
"Credi ancora che abbia battuto la testa."disse Darry che raccolse le loro cose "È andato alla vecchia
chiesa ed è tornato qui.
Quel tipo ce l'ha con noi.
Ce l'ha con noi perché sa cosa abbiamo visto!"
Darry raccolse delle mutande con sopra scritto il nome "E adesso sa anche come mi chiamo."
La poliziotta prese la radio "Centrale rispondete."
La gente del locale uscì.
"Ehi."disse Darry "Vi interessa l'impronta di una mano?"
I 2 si avvicinarono con la sorella e videro che sullo sportello c'era un'impronta di polvere.
La mano aveva i palmi allungati con dita secche e molto lunghe.
"Potete rilevarla questa impronta?"disse Darry.
"È come se qualcuno l'avesse già fatto."disse l'agente.
Raven sentì un suono simile ad un battito d'ali e guardò in alto.
"Qualcuno ci da la caccia."disse Darry "Che diavolo sta succedendo?
Montiamo in macchina e andiamo via subito."
Raven guardò il cielo,poi i 2 salirono in macchina e andarono in strada,mentre dietro c'erano i
poliziotti.
"Io non lo so."disse lui "Come ha fatto a tornare così in fretta?"
"Che diavolo voleva fare con i tuoi vestiti?"disse Raven.
"Guida veloce,ma non così veloce."disse lui.
"Forse riesce a passare sopra le case con un balzo."disse Raven scherzando "Forse è un essere
soprannaturale,altrimenti la puzza l'avrebbe steso."
"Siete sempre li,037 della 9?"disse la voce alla radio della polizia.
"Affermativo."disse la poliziotta "Passo."
"Siete sicuri che non state scortando un paio di giovani piromani?"disse la voce alla radio.
"Continua."disse lei.
"La vecchia chiesa è in fiamme."disse la voce alla radio "Si tratta di un incendio incontrollabile.
Ci sono i pompieri e la protezione civile,ma nessuno potrà mettere piede li per un bel po' di tempo."
"Che ridente località di villeggiatura."disse Darry.
"Ah non essere così perfido."disse Raven che guardò lo specchietto.
"Non dirmi che lui ti piace."disse Darry.
"Chi?"disse Raven "Ah per favore.
Quando è entrato ho pensato che la cameriera avesse sbagliato numero.
Mi sembrava uno spogliarellista vestito da poliziotto."
"L'anello mancante."disse Darry "Voglio portarlo al mio corso di antropologia come ricerca."
"Secondo i ragazzi quel furgone li stava inseguendo a 100 miglia allora."disse la poliziotta.
"La scientifica ha analizzato la polvere che avete preso dalla maniglia."disse la voce alla radio"Pelle
morta.
Morta da parecchio.
Ecco perché era polarizzata."
Il poliziotto prese la radio "Cos'hai detto?"
I 2 sentirono un tonfo sul tetto della macchina.
Sopra il mezzo c'era la creatura che ora non aveva più ne il cappello ne il cappotto ne altri
indumenti.
L'essere era umanoide,con pelle nera e rugosa,era senza labbra e i denti gialli luminescenti erano
visibili per tutta la lunghezza della mandibola e della mascella.
I denti erano tutti appuntiti,sottili e lunghi.
Quelli laterali erano piegati verso il centro sia sopra che sotto,mentre quelli centrali erano dritti ed
erano più lunghi degli altri.
La mascella era secca e aveva 3 punte sul mento di cui quella centrale era la più lunga.
Gli zigomi erano sporgenti,collocati proprio sopra la dentatura laterale e poi curvavano verso l'alto
passando dietro agli occhi.
Al centro del muso,sopra la bocca,aveva una spaccatura triangolare nera al posto del naso.
Gli occhi erano perfettamente tondi,di colore giallo luminoso,posti dentro delle orbite scavate.
L'essere era calvo sulla parte frontale della testa,ma la parte posteriore e laterale aveva delle punte
cilindriche dirette all'indietro,divise in 2 file,una dietro l'altra.
Alcune di queste punte erano dritte completamente,altre avevano la punta piegata in alto o in basso.
La testa aveva anche delle squame occasionali ai lati della mascella o sulla fronte.
Il collo era piegato in avanti,cilindrico,pieno di grosse linee e rughe e si allargava man mano che si
avvicinava al corpo.
Il dorso del collo aveva 2 file di punte nere,alcune curve verso dietro,altre curve verso i lati,che poi
arrivavano sulla schiena fino all'altezza della vita per proseguire poi sul dorso della coda.
Le spalle dell'essere erano talmente secche da essere attaccate alle ossa,come anche i bicipiti che
erano lunghi fino a metà gambe,poi c'era un gomito del tutto scheletrico e un lungo e secco
avambraccio che arrivava fino ai polpacci.
Le mani erano secche,con i palmi allungati e delle dita incredibilmente sottili e appuntite.
Le braccia,nella parte iniziale, avevano una membrana nera che le legava alla parte alta della gabbia
toracica.
La gabbia toracica era perfettamente visibile sotto la pelle nera e rinsecchita.
Le gambe del mostro erano secche prima del ginocchio e abnormemente lunghe dopo di esso.
I piedi erano allungati,rinsecchiti,con un artiglio ricurvo,sulla parte posteriore e 4 dita secche e
artigliate frontalmente.
La coda era cilindrica,non molto spessa,ma lunga e si rimpiccioliva man mano che si allontanava
dal corpo fino a sembrare una frusta nera.
Nella mano sinistra aveva un'ascia di metallo.
"Aspetta,c'è caduto qualcosa sopra il tettuccio."disse il poliziotto.
La poliziotta aprì il finestrino e si sporse vedendolo.
Il collega la sentì urlare e vide che veniva trascinata fuori,poi una mano trapassò il tetto dell'auto e
lui urlò.
La mano portò la testa dell'uomo fuori dalla macchina e l'essere lo decapitò,poi tirò la testa sul
cofano della macchina dei 2.
Raven fermò la macchin si guardarono,poi scesero e si avvicinarono all'altra macchina.
"Ehi tutto bene?"disse Raven "Dite qualcosa!"
"Torna in macchina!"disse Darry.
Raven vide la testa decapitata,poi la portiera dell'altra auto si aprì e lei corse alla macchina.
I 2 salirono dentro l'auto e la creatura scese dall'altro mezzo.
Dei piedi solo la parte frontale poggiava a terra.
L'essere si avvicinò alla testa fischiando,la raccolse,la annusò e gli strappò la lingua con un morso.
"Che cos'è?"disse Darry.
"Non posso crederci."disse Raven.
"Parti."disse lui e Raven mise in moto a tutta velocità.
L'essere aprì il retro del furgone che era pieno di corpi impacchettati e mise dentro i cadaveri dei 2
poliziotti,poi si mise il cappello,piegando all'indietro le punte sul cranio,si mise il cappotto e chiuse
gli sportelli.
Poco dopo li riaprì e mise dentro la testa.
"Rallenta,così ci ammazziamo!"disse Darry "Mi senti?
Rallenta!"
Lei si fermò e vide una casa in lontananza.
"C'è un telefono."disse Raven.
"E allora?"disse Darry.
"E allora mi hai detto di fermarmi."disse Raven.
"Non ho detto fermati,ho detto rallenta."disse Darry "Quanto manca alla prossima città?"
"Al prossimo telefono?"disse Raven "Perché è lontanissimo.
Vuoi aspettare di scoprirlo?"
Lei andò verso la casa e poi i 2 scesero dalla macchina.
"E dai Raven."disse Darry "Guarda che posto.
Andiamo più avanti."
"Non vuoi più chiedere aiuto?"disse lei.
"Aiuto a chi?"disse lui.
"Useremo il telefono e basta."disse Raven.
"E chi chiamiamo?"disse Darry.
"Non lo so."disse Raven.
"I poliziotti forse?"disse Darry "Gli diciamo che siamo inseguiti da uno a cui piace strappare la
lingua con i denti alle teste mozzate?
Hanno un ufficio particolare per questi casi?"
"Secondo te ce l'hanno il telefono qui?"disse Raven vedendo uno spaventapasseri.
"Secondo me niente telefono e un mucchio di armi."disse Darry.
"Chi siete?"disse una donna.
"Sono Raven e questo è mio fratello."disse Raven.
"Cosa volete?"disse la donna.
"Ci serve un telefono per favore."disse Raven.
"No mi spiace."disse la donna.
"Io dico di proseguire finché non troviamo delle persone."disse Darry.
"Perché lei che cos'è?"disse Raven.
"A che vi servirebbe?"disse la donna.
"Devo chiamare la polizia."disse la ragazza.
"Che non ti venga in mente di far venire qui la polizia."disse la donna "E quelle leggi di merda.
Volevano dirmi quanti gatti posso tenere.
Io tengo tutti i gatti che mi pare e piace.
Potete dirglielo da parte mia."
"La prego c'è stato un omicidio."disse Raven.
"Un assassinio dici?"disse la vecchia.
"Hanno ammazzato un poliziotto."disse lei.
"Oh Gesù santo."disse la donna "Credevo dicessi uno dei miei piccolini."
I gatti arrivarono miagolando.
"Andiamo via."disse Darry.
"Se dovete chiamare la polizia non fateli venire qui e mandateli sulla strada statale dove dovrebbero
stare."disse la vecchia "AI miei piccolini non piacciono gli sconosciuti."
"Quanti ne ha con lei?"disse Darry.
"Parecchi."disse lei e si udì un verso mostruoso più volte.
"Dimmi che quello che sta succedendo è normale."disse Raven.
"Oh cazzo..."disse Darry e i gatti iniziarono ad agitarsi.
Il vento si fermò, i gatti iniziarono a soffiare e a guardare in alto.
"C'è qualcun altro con voi ragazzi?"disse la vecchia.
I ragazzi videro l'essere al posto dello spaventapasseri.
"Quello non è il mio spaventapasseri."disse la vecchia che prese il fucile.
"Attenta!"disse Raven "È stato lui ad uccidere il poliziotto!"
"Ah si?"disse la vecchia che puntò il fucile "Ti do solo 10 secondi per levare il culo dal mio terreno
e non sperare che te lo dica 2 volte!
VATTENE!"
La vecchia sparò,ma l'essere si mosse ad una velocità impercettibile e sfondò il tetto della casa.
Si sentì un enorme baccano e i gatti che urlavano.
"Ecco sei morto."disse la vecchia,ma i 2 la tennero.
"No!"disse Darry "No!
Dobbiamo andare via subito di qui!"
"Che diavolo avete portato nella mia casa?"disse la vecchia che gli colpì i genitali con il manico del
fucile e poi aprì la porta della casa "STA LONTANO DAI MIEI PICCOLINI FIGLIO DI
PUTTANA!"
La ragazza soccorse il fratello.
"TE LA FACCIO SALTARE QUELLA TESTA DEL CAZZO!"urlò la donna e ci furono altri 2
spari,poi ci fu silenzio.
La vecchia apparve nell'ombra e rimase fissa sulla porta di casa.
I 2 si avvicinarono.
"Signora?"disse Darry.
La creatura era dietro di lei e la utilizzava come scudo,tenendola sospesa da terra mentre
camminava.
L'essere aprì la porta e scansò la vecchia, poi la gettò a terra.
I 2 fuggirono in macchina e lui camminò verso di loro.
La macchina si allontanò dalla casa,ma restò ferma in strada.
"Qualcosa non va."disse Raven.
"Non dire così."disse Darry.
"Che cosa devo dire?"disse Raven.
La creatura saltò sul cofano.
"VAI IN RETROMARCIA!"urlò Darry.
L'essere spiccò un salto e fece una capriola appena la macchina si mosse.
Raven fermò la macchina e l'essere iniziò a camminare avanti e indietro.
"Che cosa facciamo?"disse lei.
"Investilo."disse Darry "Vagli addosso."
Lei mise in moto la macchina e lui spiccò un salto,camminando sul cofano,sul tettuccio e sul porta
bagagli.
Raven fece marcia indietro e l'essere fece la stessa mossa precedente.
"Che diavolo è quella cosa?"disse Raven che iniziò a muovere il cambio facendo finta che si fosse
bloccato.
"Che fai?"disse lui.
"Avanti gran figlio di puttana."disse lei e la creatura iniziò a camminare "Da bravo porta qui quella
faccia di merda."
Lei mise in moto la macchina e lui si gettò sul parabrezza sfondandolo e fu scagliato in alto,poi 2
coltelli caddero sul cofano,mentre lui rotolò sul porta bagagli e cadde a terra.
"Credi che sia morto?"disse Darry.
"Non muoiono mai."disse lei che fece marcia indietro schiacciandolo,poi ci passò sopra di
nuovo,fece marcia indietro e lo investì ancora.
Lui le prese il volante "Adesso basta."
I 2 videro che dalla creatura usciva della polvere e che alcuni arti erano sbriciolati in alcuni punti.
L'essere si tolse il cappotto e si alzò a fatica.
Dalla zona poco prima delle spalle iniziarono ad uscire delle punte ossee che portarono con loro una
membrana che andò verso il basso formando delle ali che coprivano la parte laterale del corpo.
L'essere iniziò a sbattere le ali,ma non riuscì a volare,poi cadde a terra.
"Andiamocene."disse Darry.
"Non so quanta strada devo fare ancora."disse lei.
"Mai abbastanza."disse Darry.
Raven mise in moto la macchina e ci passò sopra.
Poco dopo un delinquente fu portato alla stazione di polizia da 2 agenti.
Lo sceriffo lo guardò "Scarafaggio.
Cosa abbiamo fregato questa notte?"
"Perché non vieni qui e lo scopri da te grand'uomo?"disse il delinquente che fu portato via.
"Lo sai che come ladro di macchine hai dei gusti di merda?"disse lo sceriffo.
Raven stava parlando al telefono "Di a papà di non preoccuparsi.
Si sto cercando di dirti dove siamo.
È qui vicino a me.
Te l'ho detto,stiamo bene.
Siamo nella stazione dello sceriffo della contea di Poho."
Darry vide dei fogli di persone scomparse e Raven attaccò il telefono.
"Dio."disse lei.
"Credeva avessi distrutto l'auto?"disse Darry.
"Si."disse Raven.
Una donna di colore entrò nella centrale "Raven?
Raven e Darry vero?"
"Jessica?"disse lo sceriffo "Che cosa ci fai qui?"
La donna si avvicinò ai 2.
"Ehi!"disse lo sceriffo "Ehi scusa un po!"
Lei strinse la mano a Darry.
"Jessica vieni via."disse lo sceriffo "Sono ancora scossi."
"Raven devo assolutamente parlare conte te, se mi concedi anche solo un minuto mi basta."disse
Jessica.
"Lei si vanta di essere la sensitiva della zona."disse lo sceriffo "Ci ha aiutati una volta con un caso
di persona scomparsa."
"Devo dire qualcosa a questi ragazzi,potresti lasciarmi sola?!"disse lei irata.
"Vattene a casa,spegni la radio amatoriale e mettiti a letto."disse lo sceriffo che andò a rispondere al
telefono.
"Non avete delle persone scomparse e un incendio nella contea vicina?!"disse la donna irata "Va a
fare qualcosa di più utile!"
"Jessica lascia stare e tornatene a casa."disse lo sceriffo che rispose.
"Potete anche non credere che io sia una sensitiva."disse Jessica "Potete anche non credere a quello
che dico,ma ho fatto molta strada per vedervi."
"Ci scusi,ma credo che non dovremmo parlare con nessuno."disse Raven.
"Lui ha trovato tutti quei corpi."disse Jessica "Giù in quella cantina.
Li ho visti anch'io."
"Come?"disse Darry.
"Li ho visti in sogno."disse lei "Sogno spesso un sacco di cose.
Avete già visto i gatti?
Vi ho visti anche con un mucchio di gatti."
"La tavola calda."disse Darry "Ci ha chiamati lei."
"Può scusarci un secondo?"disse Raven.
"No dovete ascoltarmi ,non parlare."disse lei che afferrò Darr si sedettero "Anche se mentirei
dicendovi che raccontarvi tutto sistemerà le cose."
"Sistemare?"disse Raven "Cosa significa?"
"Ogni ventitreesima primavera,per 23 giorni, quell'essere...mangia."disse Jessica.
"Cosa?"disse Darry.
"Hai capito cosa mangia."disse lei "Credi che mi piaccia avere nella mente queste cose?
Beh non è così!
Non mi piace affatto saperle e non sapere perché le so!"
"Ma che cos'è?"disse Darry.
"Non lo so."disse Jessica "Nei sogni sento spesso sussurrare una parola.
Dingir o digir se non erro."
"Mangia ha detto?"disse Darry.
"Solo certe cose."disse lei "Da certe persone."
"Lasciala perdere Darry."disse Raven.
"Mangia polmoni per poter respirare!"disse Jessica "E occhi per poter vedere.
Diventa tutto parte di lui.
Qualsiasi cosa mangi diventa parte di lui."
Il furgone dell'essere arrivò davanti alla stazione di polizia e la creatura iniziò a camminare
barcollando verso il retro.
Non aveva il piede destro,ne il braccio destro.
"Si veste come un uomo."disse Jessica "Ma solo per nascondere il fatto che non lo è.
L'avete ferito prima sulla strada.
Ma solo quel tanto che può essere ferito.
Perché lui può continuare a mangiare fino a guarire dalle ferite.
Voi 2 avete qualcosa che gli piace.
1 di voi.
E non smetterà di darvi la caccia fino a che non scoprirà chi di voi 2."
"Come?"disse Darry.
"Che importa come?"disse Raven.
"Per scoprirlo che fa?"disse Darry "Manda la gente fuori strada?"
"Ti deve terrorizzare."disse Jessica "C'è qualcosa nella paura che lui può fiutare.
E così capisce se c'è qualcosa dentro una persona che potrebbe...piacergli."
"Ci sta dicendo che quella cosa va su e giù per la strada per spaventare le persone per poterle
fiutare?"disse Darry.
"Darry,perché stiamo ancora qui a parlare con lei?"disse Raven e la luce andò via.
"Pronto?"disse lo sceriffo "Si può sapere chi ha staccato luce e telefoni quaggiù?
Qualcuno mi risponde?"
"È finita."disse Darry "Gli siamo passati sopra fino a che non c'è rimasto niente."
"Ma che diavolo!"disse lo sceriffo "Abbiamo delle luci di emergenza o no?"
Le luci di emergenza si accesero.
"Allora siamo in emergenza,il che significa che tutti restano dove sono."disse lo sceriffo "Nessuno
si muova a meno che non glie lo dica uno con il distintivo."
"L'abbiamo ridotto in polvere."disse Darry "L'abbiamo visto schiattare cazzo."
"Credo che abbia mangiato troppi cuori perché il suo si possa mai fermare."disse Jessica.
Una guardia iniziò a controllare le celle con la torcia "Su la testa signori,su la testa.
Fatemi vedere qualcosa.
Ehi tu sei in coma?"
"Ma che cazzo succede?"disse quello che era stato portato dentro e che era sulla branda.
"C'è un black out,devo controllare che ci siate tutti."disse la guardia "Ehi cuccetta li sotto,fatti
vedere."
Il detenuto mostrò il dito medio.
"Gesto raffinato,anche io ti voglio bene."disse lui che passò ad altre celle"Su la testa,muoversi
laggiù.
Grazie per la partecipazione.
Fatevi vedere.
Bravi.
Signori..."
Lui vide che 2 detenuti erano terrorizzati e gli indicarono la cella accanto.
L'agente trovò i vestiti e il cappello della creatura a terra,poi vide che le sbarre della cella erano
distrutte e vide la creatura,completamente nuda,chinata a terra.
L'essere aveva mangiato la gamba e il braccio del detenuto,poi iniziò a fare un rumore simile ad un
singhiozzo,l'agente sparò, ma la creatura lo prese.
"Allora voi 2 volete seguirmi?"disse lo sceriffo "Vi mettiamo in una stanza in fondo al corridoio,da
questa parte."
"Non potete farlo!"disse la donna "Vi troverà li dentro!
Vi troverà nascosti in una stanza!"
"Tu vieni qui."disse lo sceriffo.
"Jeepers Creepers,hai degli occhi belli amor."disse lei.
"L'abbiamo sentita qualche ora fa in macchina."disse Darry.
"No,viene suonata da un vecchio fonografo."disse lei.
"Accompagna Jessica a quella sua enorme macchina che starà sicuramente bloccando
l'ingresso."disse lo sceriffo ad un agente.
"La sento suonare mentre uno di voi 2 sta urlando!"disse Jessica "Sta urlando nel buio da qualche
parte e sarà l'ultimo urlo che farà in vita sua!"
"INSOMMA JESSICA!"disse lo sceriffo "PER FAVORE PIANTALA!"
"Ci dica esattamente perché è venuta qui."disse Raven.
"C'è nessuno al piano terra?"disse una voce alla radio "Abbiamo un problema.
Ripeto abbiamo un problema."
Lo sceriffo prese la radio "Sono Ted,passo."
"Abbiamo un problema qua sotto sceriffo."disse la voce alla radio e diversi poliziotti scesero da una
scala "Viene dalla vostra parte.
Mi ricevete?"
"Non vi muovete."disse lo sceriffo che andò via.
"Vi tirerò fuori di qui."disse la donna "Andiamo!"
I 3 si misero a correre nella direzione opposta a quella degli agenti.
I poliziotti scesero di un piano e si misero davanti alla scala.
"Qualcuno laggiù faccia rapporto."disse lo sceriffo.
"Abbiamo perduto un prigioniero e un agente."disse la stessa voce "Ramires è ferito in modo grave.
Quel figlio di puttana ha cercato di mangiarselo."
"Che cosa?"disse lo sceriffo e tutti si accucciarono sentendo sparare.
"Forse indossa qualcosa sceriffo,perché anch'io sono un figlio di puttana,ma non riesco ad
ammazzarlo."disse la voce alla radio.
"Che significa che indossa qualcosa?"disse lo sceriffo.
"Se le dicessi che aspetto ha mi prenderebbe per matto."disse la voce alla radio "Ha come una
corazza,la più strana che abbia mai visto.
Ma dove…?
Dov'è?"
"Parla."disse lo sceriffo mentre tutti avevano le pistole puntate "Parla!"
"Se n'è andato."disse la voce "Se n'è andato sceriffo.
Si è arrampicato su un muro cazzo!"
"Non ha senso quello che dici maledizione."disse lo sceriffo.
Uno degli agenti si avvicinò alle scale.
"Mi può anche mettere la camicia di forza,ma quello stronzo è sparito!"disse la voce alla radio.
"Sparito?"disse lo sceriffo "Ma che cazzo dici?"
"È più veloce di un fulmine sceriffo."disse la voce alla radio "L'abbiamo perso sulle scale.
Sta venendo dalla vostra parte!"
L'agente sulle scale puntò la torcia,ma non vide nulla.
Gli altri si avvicinarono e lui si voltò verso di loro.
La creatura scese dal soffitto,lo afferrò da dietro, gli morse la schiena e gli mangiò il cuore.
L'agente cadde a terra e morì.
Gli altri andarono verso la tromba delle scale e puntarono le pistole in alto.
"L'ho visto!"disse uno degli agenti e tutti spararono sentendo il singhiozzo.
Darry e le altre 2 sentirono gli spari mentre erano vicino ad una porta di emergenza,poi provarono
ad aprire la porta,ma senza successo.
"Voleva uscire di qui?"disse Darry "Queste si chiudono da sole quando salta la corrente!"
"Non lo sapeva questo?"disse Raven.
"Ma che volete?"disse lei "Non posso sognare tutto!"
"Che cosa mi importa!?"disse Raven "E la nostra via d'uscita?"
"Non è come guardare un film tesoro."disse lei "A volte ci sono delle parti mancanti e succede il più
delle volte."
I 3 sentirono altri spari.
"Dobbiamo andarcene da qui e subito."disse Raven.
"Non resta che l'ingresso principale."disse la donna.
"L'ingresso principale è fuori questione,perché non sogna qualcosa di utile?!"disse Raven.
"Vi ho detto quello che avevo visto sperando che poteste cambiarlo!"disse Jessica "PERCHÉ
DIAVOLO SAREI QUI?!"
Darry era terrorizzato "Lei lo sa.
Vero?
Lo sapeva quando è arrivata.
Lo sa chi vuole.
Lo sa che cosa vuole."
"Io l'ho sognato."disse Jessica,mentre Darry si avvicinava con il dito puntato su di lei.
"Lei sa cosa succederà."disse il ragazzo.
"Ho sognato che correrete di sopra e vi nasconderete,ma non so cosa succederà a me."disse Jessica.
Darry le afferrò le spalle "Chi?
Chi sentirà la canzone urlando nel buio?
Eh?"
La veggente guardò Raven e Darry le mise le mani sulle guance.
"Si è mai sbagliata?"disse Darry.
"Non posso crederci."disse Raven.
"Si è mai sbagliata?"disse Darry.
"Non lo sa."disse Raven e la creatura apparve sul muro.
"Andate di sopra!"disse Jessica "SUBITO!"
I 2 corsero e la donna si inginocchiò mettendosi a pregare.
Quando alzò la testa la creatura era sparita.
Lui le afferrò la testa alle spalle e la annusò,poi andò via.
I 2 aprirono una porta al piano di sopra e Darry andò alle sbarre della finestra,mentre la sorella
guardò uno specchio rettangolare sul muro.
La creatura era nella stanza dall'altra parte e annusava lo specchio.
L'essere sfondò la port si misero in un angolo,poi la creatura li afferrò al collo ed iniziò ad
annusarli.
Dopo poco scagliò Raven oltre la porta e continuò ad annusare Darry.
Raven corse nella stanza,ma uno sgabello spaccò la vetrata e arrivarono i poliziotti.
La creatura mise un braccio intorno alla gola di Darry e si avvicinò alle sbarre della finestra.
I poliziotti restarono sconvolti.
L'essere chinò la testa in avanti e le punte sulla parte dietro della testa si curvarono in avanti,mentre
sugli zigomi si formarono delle punte.
La creatura ruggì a squarcia gola.
"Che diavolo è quella cosa?"disse lo sceriffo.
"Prendi me."disse Raven "Non è lui che vuoi.
Qualsiasi cosa tu voglia puoi prenderla da me."
"Mio Dio."disse lo sceriffo.
"Tu...tu non vuoi Darry."disse Raven "Non è lui che vuoi."
"È tutto inutile."disse Darry "Vattene Raven."
"Io ho le stesse cose dentro,se vuoi prendi me!"disse Raven "Mi hai sentito?
PRENDI ME E LASCIALO ANDARE MOSTRO!"
La creatura urlò ancora e aprì le ali.
"Ti prego."disse Raven "Per favore lascialo andare."
"Raven per favore vattene."disse Darry.
"Pensaci un momento."disse Raven "Io non farò resistenza.
Prendi me.
Io sono più forte.
Tu vuoi me!
Lascialo andare.
Lascialo andare e prendi me."
La creatura volò fuori dalla finestra.
"NO!"urlò Raven"LASCIALO!"
Lei corse fuori e seguì la creatura,ma poco dopo il mostro scomparve.
La polizia scese ed aprì il furgone della creatura,trovandolo pieno di corpi impacchettati.
"Va a chiamare lo sceriffo."disse uno di loro.
Uno degli agenti andò dallo sceriffo "Sceriffo.
Sceriffo!
Abbiamo appena aperto il furgone."
Lo sceriffo andò a vedere "Dio."
"Una dannata macelleria su ruote."disse quello che aveva aperto il furgone.
Lo sceriffo illuminò uno scanner della polizia sulla parte davanti del mezzo "Scanner della polizia.
Ci stava ascoltando."
Nel mezzo c'era una spina dorsale appesa a testa in giù che aveva una mascella spezzata,aperta e
denti appuntiti conficcati in essa.
C'erano anche 2 lunghi canini.
"Qualunque cosa sia questa roba...non voglio sapere di cosa è fatta."disse un agente che illuminò il
teschio.
"Dove diavolo è il carro attrezzi?"disse lo sceriffo.
"Sta arrivando."disse una poliziotta "Il coroner è ancora alla prigione.
Devo portarlo qui?"
Un poliziotto si sporse dentro il mezzo non accorgendosi che c'erano dei buchi sulla parte superiore
e inferiore dell'entrata "Quegli attrezzi sono per segare."
L'agente si ritrasse e indicò il mezzo con il pollice "Non voglio sapere cosa..."
Delle enormi punte uscirono dai buchi sia sopra che sotto e gli infilzarono la parte posteriore del
braccio destro.
L'agente urlò a squarcia gola,mentre i colleghi staccavano il braccio dalle sbarre.
Le punte tornarono verso l'alto e verso il basso.
L'uomo venne portato via.
"Vedete di mettere in sicurezza quella dannata cosa!"disse lo sceriffo e le porte del retro si chiusero
da sole.
In quel momento arrivarono delle jeep nere con delle sirene sopra.
Dentro una delle jeep c'era un uomo di colore con baffi e barba corta,che aveva un cappello da
cowboy bianco,un lungo cappotto marrone,camicia scura,cravatta rossa,pantaloni marroni e scarpe
nere.
Accanto a lui c'erano molti fucili messi in verticale.
L'uomo scese dall'auto e guardò il furgone "Oh mio Dio."
Dalle jeep scesero degli uomini con fucili automatici e vestiti di nero.
Degli agenti con fucili automatici arrivarono sul posto e si misero in posizione.
"Non ci credo."disse l'uomo e lo sceriffo si voltò.
"Gesù Cristo,dove diavolo sei stato Dan?"disse lo sceriffo.
"Quanti ne hai persi stanotte?"disse l'uomo di colore,ma l'altro non rispose "Datti una calmata e
dimmi quanti."
"3 agenti e un detenuto in carcere."disse lo sceriffo "E anche un ragazzo."
"Quello volato via."disse Dan "Si chiamava Darry."
Dan andò verso una macchina della polizia e lo sceriffo lo seguì.
"Sua sorella è li dentro a pezzi."disse lo sceriffo.
"Dove l'ha visto l'ultima volta?"disse Dan.
Gli agenti toccarono il furgone e da un tubo di scappamento fu sparata una fune con attaccato in
cima un coltello dal manico bianco, pieno di incisioni, che si conficcò nella macchina della polizia e
fece esplodere i finestrini.
Gli agenti si avvicinarono all'oggetto.
"Non toccatelo e state indietro!"disse Dan e l'oggetto tornò nel tubo"Mostramelo."
Lo sceriffo lo portò a vedere la finestra da cui la creatura era uscita.
"Abbiamo provato di tutto contro di lui Dan."disse lo sceriffo "Tutta la potenza di fuoco che
avevamo a disposizione.
Abbiamo fatto solo rumore e lui è volato via come voleva."
"Sceriffo,vuole che seguiamo quel furgone?"dissero degli agenti che arrivarono "L'hanno appena
rimorchiato."
"Oh no no no!"disse lo sceriffo che corse con gli altri.
"Non sono localizzabili."disse uno degli agenti "Non rispondono a nessuna frequenza."
"Dove lo stanno portando?"disse lo sceriffo.
"Penso alla base."disse Dan.
"Gesù Cristo,non potevate lasciarlo dov'era?"disse lo sceriffo.
"Ha visto cosa ha fatto?"disse Dan "Bisogna scortarlo,ha visto che ha combinato?
Adesso!
Tutti,tutti quanti via da qui.
Veloci!"
Dan si fece dare una radio da uno degli agenti.
"Mi dica che cosa sa di tutto questo."disse lo sceriffo.
"Ciò che è successo qui questa notte,è già accaduto."disse Dan "Pensi che quella cosa abbia
bruciatola chiesa perché voleva fare un falò?
Stava distruggendo delle informazioni perché non vuole che sappiamo."
"E quel furgone?"disse lo sceriffo.
"Quel furgone fa parte della storia di quella cosa."disse Dan.
"Potevamo sequestrarlo e tenerlo al sicuro noi."disse lo sceriffo.
"Non andava portato al deposito."disse Dan.
Un carro attrezzi nero,con dentro 2 agenti era sulla strada.
"Sembra una vecchia Chevy Cabo."disse l'uomo al volante "Motore Cabo.
Io dico del 1940.
Quel coso l'ha trasformata.
Perché usarlo?"
"Se sapessi cosa c'era dentro questa cosa,non sarebbe la tua unica domanda."disse la donna al suo
fianco.
"Ascoltatemi e fatelo bene."disse la voce di Dan alla radio "Sto mandando delle unità di scorta."
"Può ripetere?"disse la donna.
"Di all'autista di schiacciare il piede sull'acceleratore."disse Dan.
La creatura atterrò sul camion accanto al mezzo e ora aveva l'ascia.
Le punte sulla testa erano tornate all'indietro.
Il mostro colpì la caten si accorsero che il furgone era staccato dal camion.
"Cos'è stato?"disse la ragazza mentre il camion si fermava.
"Gesù Cristo!"disse l'altro "Porca puttana!"
I 2 scesero e videro la creatura sul camion che si muoveva da solo.
L'essere li guardò e annusò l'aria.
"La paura ha un profumo."disse Dan allo sceriffo nella macchina "Ho visto quella cosa inalarlo.
È come se potesse annusare la paura nell'aria."
L'agente tentava di parlare alla radio,ma senza successo.
"È così che sceglie quali parti di noi mangiare."disse Dan "E mangia...per rigenerare se stesso."
"Lo senti?"disse l'agente "Sta tornando."
Il camion riapparse,ma l'essere non c'era.
I 2 iniziarono a guardarsi intorno.
"Ma che cazzo...?"disse lui.
La creatura saltò addosso all'uomo e lo fece cadere a terra.
La donna puntò la pistola e l'essere la guardò ringhiando e facendo di "no"con il dito indice
destro,poi volò in alto portando l'altro con se.
Il furgone andò via da solo e la ragazza lo inseguì.
"Non caccia mai nello stesso posto per più di un giorno."disse Dan "Ha finito con la contea di Poho.
Tutto ciò che dobbiamo fare ora è andare a nord e seguire gli uccelli.
Non è molto,ma è ciò che sappiamo.
Uccelli e corvi vanno dove va lui.
Ho guardato quella cosa negli occhi 23 anni fa.
Lo conosco.
E lui conosceva me."
Raven aveva sulle spalle un giaccone ed era seduta su una sedia poco distante dalla porta d'ingresso
che venne aperta da una poliziotta che aveva ammanettato un uomo.
Poco dopo Jessica entrò nella centrale e le andò vicina.
"I tuoi sono arrivati adesso."disse Jessica.
"Non gli ha più risposto."disse Raven "I suoi sogni non sbagliano mai?
Darry che urla nel buio,mentre quella canzone suona...che cosa vuol dire?
Che cosa ha visto realmente?"
"Sono solo una vecchia pazza."disse Jessica "Chiedi a chi vuoi da queste parti,te lo diranno."
Lei si alzò e si diresse verso la porta.
"Non sono che questo."disse la donna "Una vecchia pazza...che fa sogni pazzeschi."
Raven uscì fuori dalla centrale e vide che il cielo si stava illuminando,poi osservò un corvo che
volava.
Il corvo arrivò ad una fabbrica abbandonata e arrugginita che aveva uno stormo intero di uccelli sul
tetto.
L'interno della fabbrica era pieno di ragnatele con macchinari abbandonati da anni.
La sala caldaia era buia e c'erano delle stanze dove pioveva l'acqua.
Su un mobiletto rettangolare c'era un fonografo da cui si sentiva la canzone a cui faceva riferimento
Jessica.
Accanto al mobile c'era un'entrata e oltre c'era uno sgabello con la creatura seduta sopra,di spalle
rispetto alla porta.
Davanti a lui c'era un tavolinetto con sopra dei ripiani pieni di candele accese.
Sulle pareti della stanza c'erano già diversi corpi nudi.
Uno di questi era il cadavere di Darry che aveva un'artigliata sul pettorale destro.
Gli occhi del ragazzo erano assenti e i buchi perforavano l'intero cranio uscendo da dietro.
La creatura si mise dietro di lui e guardò dentro uno dei buchi.
