IL CANTO DEL DINGIR:ATTO II

TERRA 33

FLASHBACK

Notte.

Una gran quantità di corvi era appollaiata sui rami di un albero spoglio,poi altri passarono davanti

alla pianta.

Un oggetto stava volando per i campi di erba.

L'oggetto era marrone,con la superficie irregolare,aveva una parte centrale a forma di rombo e 4

protuberanze che andavano verso l'esterno.

La parte iniziale delle protuberanze era dritta,poi si allargava,si restringeva,formando una punta

curva e da questa punta uscivano 4 lunghi artigli ricurvi.

La parte finale delle punte,prima degli artigli,aveva delle ossa di dita umane incastonate su di essa.

L'oggetto si muoveva nell'aria ruotando su se stesso.

Poco oltre c'era un ragazzo con un machete in mano che correva terrorizzato.

Aveva i capelli neri,giaccone marrone,camicia blu,con linee verticali e orizzontali bianche,pantaloni

neri e scarpe nere.

Lui corse verso una staccionata che aveva dei pali cilindrici verticali e tegole orizzontali.

Una zona del recinto aveva la tegola orizzontale più alta assente,così lui spiccò un salto e superò la

staccionata appena in tempo,poiché l'oggetto circolare colpì il palo di legno cilindrico alla sua

sinistra.

Poco dopo la mano della creatura nera con gli occhi gialli prese l'oggetto.

L'essere aveva il cappotto lungo addosso.

"AIUTO!"urlò lui arrivando su una strada che aveva degli alberi sulla destra.

Vedendo un pick up blu gli corse contro.

"AIUTO!"urlò l'uomo,ma la creatura,che ora non aveva più gli abiti,gli volò addosso e lo portò in

aria.

Il guidatore del mezzo fermò l'auto immediatamente e cominciò a guardare in alto,poi aprì la

portiera.

Aveva i capelli neri,giaccone scuro,pantaloni neri e scarpe nere.

Il machete cadde dall'alto e si conficcò nel cofano spaventando il guidatore che si accucciò dietro lo

sportello,poi si alzò e guardò in aria.

La mano e metà avambraccio destro del mostro caddero dal cielo.

FINE FLASHBACK

VOCE NARRANTE

"Ogni 23 anni,per 23 giorni,lui viene a nutrirsi.

E tutto ciò che si lascia alle spalle,come ciò che lasciò nella contea di Poho quella notte,fu un

incubo su 4 ruote.

Era un orrore tutto suo."

1977

All'alba un corvo volò verso una casa da cui uscì una signora anziana che vide l'uomo che aveva

assistito all'aggressione su una collinetta sotto un albero.

L'uomo le fece segno di avvicinarsi.

Il Sole stava appena sorgendo in un cielo nuvoloso.

Lei andò sotto l'albero.

"Perché lo stai facendo?"disse la donna "Fa molto male vederti così."

"Mamma,ascoltami e basta."disse l'uomo "Ok?

Il tempo sta finendo.

Come avevo detto,sta tornando."

"Ma..."disse lei.

"Basta domande."disse lui "Non ha importanza."

"Tu dimmi perché sta venendo qui."disse la donna.

"Qualcosa di suo lasciato indietro."disse l'uomo "Un qualcosa ricco di segreti che lo riguardano."

"È qui che è sepolto?"disse la donna "Una parte di lui?"

"Non c'è più tempo."disse l'uomo "Sta tornando e non dovrai esserci quando verrà."

"Come sai che sta tornando?"disse la donna.

"Sono parte di lui ora."disse l'uomo "Quante volte devo dirtelo?

Sa cosa c'è sepolto qui e verrà a prenderselo."

"Oh ucciderti non gli è bastato?"disse lei "Perché non se l'è preso 23 anni fa?"

"È finito il tempo!"disse lui "Il tempo si esaurisce sempre e non te lo voglio ripetere.

Se non vuoi farlo per te stessa,allora fallo per Addison."

"Addison?"disse lei.

Una ragazza si svegliò nella sua camera e andò alla finestra sentendo la donna che urlava.

"ADDISON?"urlò la donna "Ma di cosa stai parlando?

Non abbiamo soldi.

Kenny,ma ti stai ascoltando?

Te ne sei andato!

Hai fatto le valige e te ne sei andato!"

"Sa che sono qui mamma."disse lui "Sono una parte di lui e lui e parte di me.

Oggi,domani o presto.

Sarà pronto a salire su questa collina e dissotterrare quella cosa che si trova qui.

E quando verrà,ucciderà chiunque si trovi ancora qui.

Vattene mamma.

Subito."

Lui si voltò e camminò.

Lei vide lo squarcio che aveva sulla schiena e si mise la mano sulla bocca,cadde in ginocchio e

pianse,poi lui svanì.

Addison era uscita di casa e la guardava da lontano.

Raki stava camminando per i campi e barcollava.

Ricordò gli eventi della notte passata e cadde in ginocchio.

La creatura volò sopra di lui e lo osservò cadere a faccia in avanti.

L'essere stava per scendere quando guardò poco oltre e vide la donna bionda con la spada che

camminava verso il ragazzo e guardava in alto mentre lo faceva.

"Non so cosa tu sia,ne sono qui per darti la caccia,ma questo ragazzo non puoi prenderlo."disse la

donna "Se non mi ascolterai sarò costretta ad attaccarti."

L'essere la guardò furente,poi andò via.

Lei si diresse verso il ragazzo svenuto.

Verso le 8 Addison aprì le porte del fienile e il cavallo iniziò a nitrire.

"Buongiorno caro."disse la ragazza accarezzando il cavallo bianco "Ehi.

Hai fame amico?

Andiamo.

Devo parlare con la nonna e non devo parlarci da sola."

Lai salì a cavallo e andò sulla collina,trovando la nonna sul trattore "Tutto bene?

Porto io il furgone in città.

Ci serve il fieno."

La nonna girò il viso "E chi lo paga?"

"Pensavo che forse Hooks potesse farci credito."disse Addison.

"Ha chiamato ancora."disse lei "Gli dobbiamo più di quanto possiamo pagare.

Cal ha detto che..."

"Nonna no."disse la ragazza.

"Addie..."disse la nonna.

"Te l'ho già detto."disse lei "Rocket non è in vendita nonna.

Venderlo sarebbe come privarmi di un figlio."

"Quello che una buona madre farebbe purché il figlio non abbia fame."disse la nonna "Voglio che tu

vada via per qualche giorno.

Potresti stare da Darcy."

"Perché?"disse lei.

"Puoi?"disse la nonna.

"C'è un motivo per il quale non mi vuoi qui?"disse Addison.

"Si."disse la nonna "Sto aspettando.

Qualcuno."

In paese arrivò una jeep con sopra una mitragliatrice e da essa scese un uomo in tuta nera.

La zona era piena degli uomini di Dan che si avvicinò e salì sulla jeep.

"Boss."disse un altro che era nel mezzo.

"Michael."disse Dan che fece cenno ad un uomo con una cassa di munizioni di fermarsi e l'uomo

posò la cassa a terra e la aprì.

"Può sparare proiettili da 20 mm,6000 colpi al minuto."disse l'uomo.

"L'hai testato?"disse Dan "Michael.

È stata testata?"

"Certamente."disse Michael "Questo sputa un muro di fuoco.

Un muro di fuoco che niente di questo mondo o dell'altro può fermare.

Non senza essere disintegrato in mille pezzi."

Dan scese dal mezzo.

"Forse non potrà volare,ma è la nostra macchina di morte."disse l'altro.

"Davis!"disse Dan andando dallo sceriffo e indicandogli l'uomo con le munizioni "Ha visto quella

cosa planare su suo padre e fargli un buco nel petto.

Era li e lo guardava mentre strappava il cuore dal petto di suo padre,ingoiandolo proprio davanti ai

suoi occhi.

Aveva solo 10 anni."

Lo sceriffo stava per girarsi,ma lui gli afferrò il braccio "Tu non stavi perdendo la ragione Davis.

Stavi a malapena sanguinando l'altra sera.

Vuoi provare ad indovinare quanto sangue ho nelle mani?

Ora hai visto quella cosa.

Quindi adesso hai anche tu del sangue sulle tue mani.

E non importa cosa farai,resterà li.

Non importa che tu te ne vada o no."

Dan si voltò "Rendevous alla stazione 1!

A nord!"

Addison aveva preso il furgone e una sua amica stava camminando a fianco del mezzo.

"Posso implorarti per un po' di fieno?"disse Addison.

"Certo straniera."disse l'altra "I nostri cavalli sono via."

"Non posso permettermi nemmeno la benzina per arrivare dove li hai mandati."disse lei.

"Qual'è il problema."disse l'altra "Tua nonna?"

"Si,stamattina era ancora sulla collina."disse Addison.

"Urlando al vento."disse l'altra.

"Chiamando Kenny."disse Addison.

"Non è morto 20 anni fa?"disse lei.

Il furgone si fermò davanti alla casa e la ragazza andò a chiamare la madre.

Lei vide un coniglio chiuso dentro una gabbia e un ragazzo con i capelli neri e una giacca di pelle

che si avvicinava.

"Lo sai che il coniglio è in gabbia?"disse lei.

"Certo."disse il ragazzo.

"Quindi soffre e tu lo lasci la dentro?"disse la ragazza con accanto Addison "Mamma!"

Il ragazzo andò verso un furgoncino rosso con sopra una moto rossa.

La madre arrivò e la ragazza le parlò "Mamma ha messo il coniglio in gabbia."

"Ehi Addison."disse la donna "Da quanto tempo."

"Mamma ha detto che divorava il suo giardino."disse il ragazzo.

"Non ho detto di metterlo in gabbia."disse la madre.

"Non hai detto che non dovevo."disse lui.

"Come sta tua nonna?"disse la madre.

"Non gli frega del giardino,l'ha intrappolato perché vuoi ucciderlo."disse lei "È malato."

Il ragazzo si avvicinò arrabbiato.

"Chi mette in trappola e uccide?"disse la ragazza "Forse uno psicopatico?

No,è troppo stupido."

Lui le diede una spinta.

"Ok basta."disse la madre "E tu occupatene prima di partire.

Ovvero lascialo andare."

Lui si mise a guardare il coniglio"Non sta soffrendo."

"Non lasciarlo in gabbia."disse lei "È crudele tesoro."

"È un coniglio."disse il ragazzo che colpì la gabbia "Sai quanto è piccolo il suo cervello?"

"10 volte più grande del tuo?"disse la ragazza.

"Beh liberalo."disse il ragazzo "E spero che ti morda.

È un animale selvatico idiota.

Uccidi o sarai uccisa."

Lui andò alla macchina seguito dalla madre.

"Liberalo è basta."disse la madre "E smettila di metterlo in gabbia ok?"

"Siete un branco di donne."disse il ragazzo che le diede un bacio e salì in macchina.

"Kirk."disse lei,ma lui la ignorò e partì.

"Parlagli della legge della giungla."disse Kirk.

"Che abbiamo nel fienile?"disse la ragazza.

"Papà ha portato via tutto."disse la donna.

"Va bene,ad ogni modo stavo andando a Hooks."disse Addison.

"Sul serio?"disse l'altra.

"Si e zitta."disse Addison.

"A Buddy Hooks piace parecchio Addison mamma."disse l'altra seguendola mentre entrava in

macchina "Ma nessuno di loro è abbastanza coraggioso da fare qualcosa."

"Non vorresti venire con me da Hooks vero?"disse Addison.

"E mettermi in mezzo."disse lei"Lui ti piace o no?"

"Ha un culetto niente male."disse lei che mise in moto il furgone.

"Ed è li che nasce l'amore."disse la ragazza.

Kirk era in moto con degli amici e sfrecciava su un prato.

I 4 si fermarono vedendo il furgone.

"Che diavolo è quello?"disse uno di loro con i capelli ricci e rossi.

Tutti si tolsero il casco.

"Qualcuno l'ha abbandonato qui?"disse un altro con i capelli castani.

"Non saprei."disse quello di colore.

"Cosa c'è dentro secondo voi?"disse quello riccio.

"Se non una vacca di merda,cos'altro può esserci?"disse Kirk.

I ragazzi scesero dalle moto e si avvicinarono.

"Non può essere."disse quello con i capelli castani "Oh no."

"Cosa non può essere?"disse quello riccio.

"Guardate la targa."disse quello castano.

"Colpendoti?"disse Kirk.

"No guarda bene."disse quello castano "Essere mangiandoti.

E non può essere."

"Giusto."disse Kirk "Non può essere,questa è una stronzata."

"No no."disse quello riccio.

"Ho sentito che è davvero successo."disse quello nero.

"Anche io."disse quello castano avvicinandosi con gli altri "Sono scomparse delle persone.

20 anni fa."

"23 ed è solo una storia."disse Kirk.

"Che storia?"disse quello riccio.

"Il tizio che girava e mangiava la gente."disse quello nero.

"Con uno spaventoso furgone senza targa."disse quello castano.

"Jeepers Creepers."disse quello nero e gli altri lo guardarono"Cosa c'è?

Non faceva così la canzone che cantava quel ragazzo?"

"Guarda che è fatto in casa."disse Kirk "Ad ogni Halloween c'è un idiota che fa una targa come

quella."

"Credi che se ne sia appena andato?"disse quello riccio.

"Le tracce sembrano fresche."disse quello castano.

"Non credi che ci possa essere qualcuno dentro?"disse quello nero,mentre quello riccio cercava di

aprire il furgone.

"È caldo."disse quello riccio.

"Certo che è caldo coglione."disse Kirk che si avvicinò allo sportello destro "È rimasto sotto il

Sole."

"Chi l'avrà abbandonato qui?"disse quello riccio.

"Chi non lo farebbe?"disse Kirk che si avvicinò al finestrino nero e ci guardò dentro "Ehi!

Non vedo un cazzo."

"E se ce ne andassimo da qui prima che tornino?"disse quello castano.

"C'è qualcuno li dentro?"disse Kirk che si spaventò sentendo dei tonfi,poi lui e l'altro andarono a

vedere la parte opposta del muso del furgone e trovarono quello di colore.

"Ehi c'è qualcuno dentro?"disse lui.

"Che hai che non va amico?"disse Kirk.

"Che c'è?"disse quello di colore "Stavo solo bussando."

"Beh non farlo."disse Kirk che colpì il furgone.

Si udirono dei corvi.

"Io dico che è meglio andarcene da qui."disse quello castano.

"Ehi."disse quello di colore "Rompiamo il finestrino prima?"

"Diavolo si."disse quello riccio "Facciamolo.

Dobbiamo distruggere il furgone di Frankenstein vero?"

"Il parabrezza è mio."disse quello castano che prese un sasso e lo scagliò,ma la pietra tornò indietro

e quello di colore rise.

"Avete visto?"disse quello castano"Questa cosa ha tentato di uccidermi!

Mi ha preso l'orecchio!"

Kirk provò ad aprire il retro,ma non ci riuscì,poi gli sportelli si aprirono da soli e mostrarono i corpi

coperti da un lenzuolo e legati.

Tutti andarono a vedere.

"Ma che diavolo?"disse quello riccio.

"Non possono essere veri."disse quello nero.

"Quelle mosche sono vere."disse quello castano "La puzza è reale."

Le punte uscirono da sopra e da sotto e si unirono.

I 4 caddero a terra dallo spavento e poi corsero via,mentre gli sportelli si chiudevano.

Presero le moto e andarono via,ma dal tubo di scappamento uscì il pugnale con la corda che infilzò

la gamba di Kirk e lo fece cadere.

Gli altri si fermarono ed andarono ad aiutarlo.

Nel frattempo Addie arrivò a destinazione.

Un ragazzo sorrise vedendola e lei scese.

"Ciao."disse lui.

"Ciao."disse lei.

"Hai guidato fin qui per venirci a trovare?"disse il ragazzo.

"Vai a Wheaton Valley?"disse lei.

"Si."disse lui "10 palle di fieno vero?"

Lei annuì.

"Bene."disse lui che andò a prendere un foglio.

"Non c'è tua nonna oggi eh?"disse un altro "Come sta?"

"Benino."disse Addison.

"Ah...non sei nella lista dei carichi."disse lui "Vuoi parlare con mio padre?"

Lei si avviò verso un piccolo edificio dove si trovava il padre.

"Vuoi che lo faccia io?"disse il ragazzo"Dovrei metterla nella mia lista di carico?"

"Sai perché vive con sua nonna vero?"disse l'uomo "Addison non andava d'accordo con il

patrigno,così invece di cacciare lui,la madre ha cacciato lei mandandola qui a vivere con quella

pazza della nonna."

La ragazza tornò.

"Quindi?"disse lui.

"Vado da Carlan a vedere se li mi fanno credito."disse Addison che salì sul furgone.

"Ehi aspetta."disse il ragazzo,ma lei partì.

Il ragazzo andò dal padre dopo essere stato chiamato "Che c'è?"

"Bernardy,carica subito la merce e fallo andare via."disse il padre "Sta aspettando."

Lui tirò fuori il portafoglio e gli diede dei soldi.

"Che stai facendo?"disse il padre.

"Lei ama quel cavallo più di ogni altra cosa al mondo e ora non ha niente da mangiare..."disse il

figlio.

"Perché sono al verde."disse il padre"Pensi che vedremo mai i soldi che ci devono?

Lo stato non gli sta più mandando gli assegni."

"E come fai a saperlo?"disse l'altro.

"Me l'ha detto Biggs giù alle poste,che pensi?"disse il padre.

"Arriva al punto papà."disse lui.

"Puoi fare di meglio."disse il padre "Ecco il punto."

Il ragazzo prese il furgone con il fieno e la raggiunse "Prenditi un po' di fieno.

Facciamo fare colazione al cavallo."

Lei accostò.

I ragazzi erano intorno a Kirk che urlava.

"Dobbiamo chiamare qualcuno!"disse quello di colore

"Tiratelo via e basta."disse Kirk.

"Cosa vuoi che facciamo?"disse quello riccio.

"Se è abbastanza lungo posso farcela."disse quello castano che afferrò la gamba "Vuoi che lo

estragga?"

"Chiama qualcuno!"disse quello riccio.

"Non c'è segnale qui."disse quello di colore che era accanto a Kirk "Quindi smettila di rompere va

bene?"

"Kirk guardami."disse quello castano.

"Fa qualcosa!"disse Kirk.

"Tipo cosa?"disse quello castano "Che ca…

Che vuoi che faccia?"

"Vuoi aiutarci a tirarlo via?"disse quello di colore che aveva messo la gamba di Kirk sulla spalla

sinistra per tenerla sollevata.

Kirk annuì.

"Ok sollevatelo."disse quello castano e gli altri 2 lo afferrarono sollevandolo e lo tennero,mentre

l'altro andò a tirare il pugnale "Al 3.

Siete pronti?

Tenetelo fermo su.

Al 3 tirerò come un figlio di puttana.

Siete pronti?

1!

2!"

Tutti i presenti sentirono uno strano suono e si fermarono guardando il mezzo che iniziò a tirare la

corda,costringendo i 3 ad avvicinarsi.

"NO!"urlò Kirk mentre l'altro forzava per estrarre la punta.

"Ma che cazzo?"disse quello di colore.

"Aiuto!"urlò quello riccio che corse via e prese la moto.

"RED!"urlò Kirk "NO!"

Quello castano corse verso il mezzo.

Alla fine Kirk fu messo contro la parte posteriore del mezzo.

"Non lasciatemi."disse Kirk.

"Non lo faremo."disse quello castano "Non so cosa fare."

"Potremmo tagliare il cavo."disse l'altro.

"Con cosa?"disse quello castano.

"Prova di nuovo con il telefono!"disse Kirk e in quel momento si udì un battito d'ali,poi un uomo

cadde a terra dall'alto.

La creatura atterrò sul tetto del furgone ad ali spiegate e li osservò,poi chiuse le ali e ruggì.

I 3 fuggirono,la creatura saltò giù dal furgone,diede un colpo agli sportelli che si aprirono,

mandando a terra Kirk, e una lancia si mosse da sola andando nella sua mano.

L'essere chiuse un occhio e mise la lancia accanto all'altro,mirando attentamente,poi scagliò la

lancia,colpendo 2 ragazzi e conficcandoli su un albero.

Addison era alla fattoria e dava da mangiare al cavallo,mentre il ragazzo portava le palle di fieno.

"Quindi questo è il famoso Rocket eh?"disse lui che lo accarezzò "È bello.

Capisci quello che dico?"

"Ogni parola che dici."disse lei.

"Si?"disse lui "Beh in questo caso pensi che Addison potrebbe mai interessarsi a un tipo come me?"

"Non saprei."disse lei che si allontanò "In città io e mia madre avevamo un gatto.

Mi piaceva quel gatto.

Faceva i bisogni nelle scarpe del compagno di mia madre."

"Cosa ne è stato del suo compagno."disse lui.

"Lo ha sposato."disse Addison.

"E poi si è sbarazzato del gatto?"disse lui "Non sono molto bravo in questo.

Quando sono nervoso inizio a parlare parecchio."

Lui le prese la mano "Io..."

I 2 sentirono delle grida e videro la nonna che scavava in lontananza vicino all'albero.

"Quella è tua nonna?"disse lui.

"Grazie per il fieno,ma ti prego va via."disse Addison.

"Ok."disse lui "Devo portare tutta questa roba da Bernardy.

Ci sei mai stata?

È un bel posto.

Cioè solo se ti va."

"Mi piacerebbe molto."disse lei.

"Ok."disse lu salirono in macchina.

La nonna scavò e vide il fantasma del ragazzo.

"Cosa stai facendo?"disse lui.

"Devo sapere cosa hai trovato."disse lei.

"Mamma cosa stai facendo?"disse lui.

"E PERCHÉ TI HA UCCISO PER QUESTO."urlò la nonna.

"NON FARLO,NON VUOI VEDERE CIÒ CHE TI MOSTRERÀ!"urlò lui.

"VATTENE!"urlò lei "LONTANO!"

Il fantasma svanì e lei riprese a scavare estraendo con la pala un sacco.

La creatura camminò verso il furgone con un corpo sulla spalla destra e fischiettava,poi chiuse gli

sportelli sul retro e stava per entrare quando si fermò.

Il ragazzo riccio era sulla moto,ma prima di arrivare in strada fu afferrato dall'essere che lo trascinò

in aria.

Raki si svegliò in un letto singolo in una stanzetta dal pavimento di legno.

Lo schienale del letto era rettangolare,alla sua sinistra c'era un comodino con una lampada e poco

oltre c'era un mobile con vari cassetti.

Alla sua sinistra c'era un tavolino con una sedia.

Dalla parte opposta del letto c'era una finestra e a sinistra una porta,con un quadro poco prima.

Le pareti della stanza erano bianche con la parte bassa verde scuro.

Raki ebbe dei flash di quanto successo la notte prima e si tirò su.

"Ma dove sono?"disse Raki.

In quel momento un uomo, con un vassoio in mano,aprì la porta.

L'uomo aveva i capelli castani,baffi,giaccone di pelle marrone,maglietta bianca,pantaloni neri e

scarpe nere.

"Oh...finalmente ti sei svegliato."disse l'uomo che si avvicinò e mise il vassoio sul comodino"Certo

che dovevi essere proprio al limite,meno male che te la sei cavata."

"Chiedo scusa,come sono arrivato qui?"disse Raki.

"Una donna con un lungo cappotto nero ti ha portato qui."disse l'uomo "O meglio...una ragazza.

Sarai affamato,allora forza mangia e rimettiti in forze."

"Si,ma non ho denaro con me,nemmeno una moneta."disse Raki.

"Oh sta tranquillo ragazzo,sono stato pagato in anticipo."disse lui.

"Davvero?"disse Raki.

"Si,dalla ragazza bionda che ti ha portato qui."disse l'uomo "Era molto silenziosa a dirla tutta."

"E adesso lei dove si trova?"disse Raki.

Dan era in macchina con lo sceriffo e parlava alla radio "Ho un sacco di unità alla stazione 1."

"Sai dirmi cos'è questo affare?"disse lo sceriffo.

"La prima volta che l'ho incontrato è stato 23 anni fa."disse Dan "Nella peggiore notte della mia

vita.

Il figlio di un'anziana signora e la sua fidanzata erano scomparsi mentre andavano al ballo.

Tutto ciò che era stato trovato era il loro furgone,ma niente corpi.

Quando finalmente ho capito cosa era successo ho messo su un gruppo.

È stato l'inizio per me.

Come ieri notte è stato l'inizio per te."

Raki stava correndo per i campi e ricordava quando la ragazza gli aveva chiesto se lui aveva

paura,poi ricordò il fatto che lei gli aveva detto che il suo nome sarebbe stato dimenticato subito e

poi ricordò quando aveva diviso in 2 parti il mostro.

Poco dopo Raki si fermò "E adesso?"

"Ehi ragazzo?"disse un contadino "Credo che ci sia una ragazza che ti cerca."

"Davvero?"disse Raki "E dov'è?"

"Mi pare che sia da quella parte."disse l'uomo indicando una zona dove c'erano degli alberi.

"Grazie!"disse Raki che corse,poi si appoggiò ad uno degli alberi con la mano destra,guardò davanti

a se e vide una donna con lunghi capelli biondi,quasi bianchi,che indossava lo stesso abito bianco

dell'altra,incluse le placche sulle spalle e il mantello.

"Eccola."disse Raki e la donna si voltò.

Lei aveva una frangetta sulla fronte e 2 ciocche lunghe ai lati della testa.

Gli occhi della donna avevano l'iride color argento.

Lei non aveva il tessuto nero a metà collo.

"Ah..."disse la donna.

"Sei solo?"disse la donna.

"Si certo."disse Raki che pensò "Non è lei."

La donna si avvicinò.

"Ah senti mi hanno detto che sei stata tu a salvarmi,è vero?"disse Raki.

"Si."disse lei "Non ci pensare."

"Ma io per te sono uno sconosciuto e mi hai pagato la locanda."disse Raki.

"L'ho fatto per cortesia."disse lei "Sai per natura avremmo anche un cuore gentile noi Claymore."

Raki spalancò gli occhi.

"E poi..."disse lei toccandogli il volto con la mano destra e avvicinandosi "Tu mi sei piaciuto

subito."

Lui si tolse la mano dal volto "Non è vero!

Si capisce benissimo che tu non sei una di loro!

Le vere Claymore non si riconoscono in quel nome!"

"Davvero?"disse lei che cambiò aspetto.

La pelle divenne viola e nera,gli occhi divennero gialli con la pupilla da serpente,i denti divennero

appuntiti e la muscolatura aumentò.

"Da questo momento in poi lo terrò presente!"disse il mostro con una voce disumana e femminile.

La creatura arrivò alle sue spalle e gli afferrò la testa con la mano destra sollevandolo "Che intuito

ha questo ragazzino."

L'essere mise le unghie ricurve della mano sinistra vicino al suo volto.

Le unghie divennero lunghe il doppio.

"Poco importa,ora sei nelle mie mani."disse l'essere "Ora mostrati!

So che mi hai seguito per tutto il tempo.

Confessa,sei stata ingaggiata per uccidermi,non è forse così?"

La ragazza bionda arrivò sul posto.

"Ferma!"disse l'essere "Resta ferma dove sei.

Conosco bene le tue capacità!

Sei fai un altro passo o qualche movimento inconsulto taglierò la gola a questo moccioso.

Per cominciare getta subito via la tua spada!"

La ragazza afferrò l'arma con la mano destra "Pensi che la presenza di un ostaggio possa avere

qualche influenza su di noi?"

"Sai...credevo che non l'avesse,perlomeno fino a ieri...ma quando sei comparsa portandoti dietro

questo moccioso...ho cambiato idea."disse l'essere "Così ho pensato che avrei potuto servirmi di lui.

Anche se siete legate ad Aion,voi Claymore avete una mente simile a quella umana e i sentimenti

non si cancellano.

Chi lo sa,magari nelle ere passate avevi avuto un'amica o un compagno mortale che somigliava a

questo ragazzo o roba del genere,che ne dici?

Anche se non ho indovinato,di sicuro ci sono andata molto vicino.

Su prova a muoverti.

Prova a farmi fuori insieme al moccioso se ci riesci."

La ragazza estrasse la spada e la gettò da una discesa rocciosa alla sua destra in un istante "Ecco

fatto.

Così va bene?"

L'essere rise "Hai davvero gettato la tua spada?

Quanto sei stupida!"

L'essere corse a super velocità e le trafisse la pancia da parte a parte con la mano destra,facendole

uscire del sangue dalla bocca.

"No!"disse Raki.

L'essere rise ancora "Che ne dici?

Fa male eh?

Anche se sei una Claymore,con lesioni interne come queste..."

Lei afferrò il bicipite destro del mostro con entrambe le mani,poi si gettò all'indietro rotolando per

la discesa e trascinando con se l'altra.

Arrivate in fondo il mostro finì sotto di lei,lasciando una scia nella roccia.

La ragazza prese la spada che aveva la punta conficcata nel suolo e tagliò il braccio che l'aveva

trafitta all'altezza del bicipite.

L'essere urlò,mentre gli occhi della ragazza diventavano dorati con la pupilla da serpente.

Lei alzò la spada e tagliò in 2 la testa dell'essere dall'alto in basso in obliquo e osservò il cadavere

per alcuni secondi,poi afferrò il mezzo braccio conficcato nel suo addome con la mano sinistra e lo

estrasse gettandolo a terra e tossendo sangue,poi mise il ginocchio destro a terra e toccò il suolo con

la mano destra che era la stessa con cui teneva la spada.

La ragazza mise la mano sinistra sulla ferita,mentre continuava a colare sangue.

Gli occhi le tornarono dorati e la zona intorno alla ferita le si coprì di vene così grosse che si

potevano vedere da sotto il vestito aderentissimo.

Lei tolse la mano e la ferita aveva smesso di sanguinare.

Raki utilizzò un sentiero in discesa come scivolo e la raggiunse "Ehi!

Tutto a posto?"

Lei si alzò e gli diede le spalle.

"Stai bene?"disse Raki "Scusami tanto,è solo colpa mia."

"Hai frainteso."disse la donna voltando la testa a destra e rimettendo la spada nella placca sulla

schiena,poi si voltò verso di lui "Non ho gettato la spada per salvare te.

D'altronde se avessi provato a colpirlo avrebbe avuto tutto il tempo di scappare dopo averti tagliato

la gola."

Lei gli diede le spalle di nuovo "Io non ho fatto altro che impedirgli la fuga e creare una buona

occasione per essere sicura di ucciderlo."

"Questo non cambia il fatto che tu mi abbia salvato."disse Raki "E che abbia ucciso il divoratore

che aveva eliminato tutta la mia famiglia.

Non avevo più nessuno."

Lui iniziò a piangere e si asciugò le lacrime "Io ti ringrazio!

Ti sono molto grato!

Dico davvero.

Io non ti dimenticherò mai.

Volevo solo dirti questo."

Lui si voltò e fece alcuni passi.

"Non hai nessuno hai detto."disse lei e lui si fermò,la guardò e pianse.

La ragazza ricordò una bambina accovacciata in un angolo.

La bambina aveva i capelli castani lunghi e un lungo abito rosa scuro che arrivava alle ginocchia.

Ricordò che quella bambina era a terra in mezzo a dei cadaveri e piangeva stando distesa su un

pavimento di mattoni,poi ricordò la bambina su un altro pavimento di mattoni con un divoratore

sopra di lei che le aveva afferrato la gola con la mano destra mentre versava lacrime.

In fine ricordò una Claymore dai lunghi capelli biondi che divise in 2 l'essere.

La ragazza si voltò verso Raki che piangeva "Mi hai detto di essere bravo a cucinare.

Bene.

Anche se non ho bisogno di alcun nutrimento,potrai venire con me come cuoco.

Se ti va puoi seguirmi sia qui che nel piano astrale finché non troverai un altro posto dove stare."

"Certo."disse Raki e lei iniziò a camminare.

"Ah giusto,il nome..."pensò Raki che parlò "Scusami signorina,posso sapere come ti chiami?"

"Il nome che uso con gli umani è Claire."disse lei che aprì un portale davanti a se.

La nonna portò il sacco su un tavolo che era all'aria aperta,dietro la casa e teneva il sacco sulla pala.

Aprì il sacco e vide che dentro c'era una mano della creatura.

Provò a toccarla e le dita si mossero,così ritrasse la mano,poi il cavallo si agitò e il vento si fermò.

Lei toccò la mano e le dita si chiusero,stringendole la mano tanto da farla urlare,poi l'arto tagliato si

sollevò a mezz'aria trascinando con se la donna.

I suoi occhi divennero rossi con dei filamenti di luce dello stesso colore che iniziarono ad uscire e a

curvarsi in aria.

Lei iniziò ad avere le convulsioni restando a mezz'aria.

Il furgone del ragazzo arrivò ad una grossa casa bianca in mezzo al bosco,ma non c'era nessuno ad

aspettarli.

"Dove sono tutti?"disse il ragazzo che scese dal mezzo,poi si avvicinò alla casa e sentì una voce.

"Buddy?"disse la voce.

Lui si voltò e vide il padrone di casa sotto la sua macchina verde.

"Sbrigati."disse l'uomo e il ragazzo si chinò.

"Vai a dire allo sceriffo di venire qui di corsa e di portare tutto quello che ha."disse lui "Vai.

Tieni gli occhi al cielo."

Addison vide 2 uomini di colore sotto una cisterna a ruote.

Buddy entrò dentro la macchina "Blocca la portiera."

"Che succede?"disse lei.

"Non lo so."disse lui.

"C'è un uomo sotto il rimorchio."disse Addison e lui li vide.

"Chiudi il finestrino."disse lui.

"Che succede?"disse lei.

Lui provò a mettere in moto il mezzo,ma esso non partì,così chiamò l'uomo sotto la macchina.

"Smettila di fare rumore."disse l'uomo "Chi è quella con te?"

"Addison Brandon."disse Buddy "Che sta succedendo?"

"Ho delle armi nel fienile."disse l'uomo.

"Armi?"disse lui "Per cosa?"

"Pensi di riuscire ad andare a prenderle?"disse l'uomo"L'avrei fatto io,ma questa dannata gamba e

questo dannato bastone me lo impediscono."

"E quei tizi sotto il furgone?"disse Buddy.

"Non vogliono andare."disse l'uomo "Pensano di sapere cosa sia quella cosa,conoscono il suo

nome."

"Signor Bernady da cosa vi state nascondendo?"disse lui.

"Non lo so."disse lui "L'ho visto,ma ancora non lo so.

Quel coso è venuto giù."

"Venuto giù?"disse Buddy.

"Ha spaventato così tanto i cavalli che hanno saltato entrambi i recinti."disse l'uomo "Ha cercato di

scendere e acchiappare Matteo."

"Che cosa?"disse Buddy.

"Matteo ha lottato."disse l'uomo.

"Di cosa stiamo parlando?"disse Buddy.

"Lo ha fatto cadere da qualche parte."disse l'uomo.

Un altro uomo ,pieno di sangue, sbatté contro il finestrino di Addison e poi cadde a terra.

La creatura atterrò vicino alla cisterna e la scagliò via,poi prese alla gola quelli che vi erano sotto.

Li lasciò cader corsero via,poi guardò il mezzo.

Addison e Buddy si chinarono e quando si rialzarono non li videro più.

L'essere atterrò vicino al finestrino di Addison e annusò l'aria,poi li guardò attentamente,spiccò il

volo e atterrò dalla parte opposta.

Mise un dito sul finestrino e poi avvicinò il buco al posto del naso che aprì la membrana interna

formando una spaccatura verticale con cui iniziò ad annusare l'aria,poi emise un tremendo e

fortissimo urlo che fece crepare il finestrino,poi spiegò le ali e diede un pugno al vetro,rovesciò la

macchina sul lato e prese la ragazza.

Dan arrivò alla casa della vecchia e scese con lo sceriffo.

"Gaylen!"disse Dan "Gaylen Brandon!"

La donna si alzò dalla sdraio e camminò lentamente.

Aveva una mano fasciata e livida.

"Ti ho chiamata."disse Dan che la vide canticchiare "Che diavolo succede?"

"È qui."disse lei "È questo che sei venuto a dire vero?

Se non è così,lo sarà presto."

"Che è successo?"disse Dan vedendo la mano.

"Dimmi solo una cosa."disse la vecchia "Hai con te qualcosa che può ucciderlo?"

Lei li accompagnò verso il tavolino "Lui lo trovò 23 anni fa.

Kenny.

La notte prima di morire."

FLASHBACK

Il ragazzo scese dall'auto e il braccio cadde a terra.

VOCE NARRANTE DELLA NONNA

"È caduto dal cielo.

Non mi disse di averlo portato a casa o di averlo nascosto nel fienile."

Una notte i cavalli si agitarono.

La nonna si presentò nella stalla con il fucile mentre gli animali fuggivano.

VOCE NARRANTE DELLA NONNA

"I cavalli non volevano stare li dentro con lui."

Il ragazzo accorse e prese il fucile "Mamma prendi i cavalli."

VOCE NARRANTE DELLA NONNA

"Non mi avrebbe detto cosa stava succedendo."

Il ragazzo prese il sacco con dentro la mano,lo portò sulla collina,lo gettò a terra e sparò diversi

colpi.

VOCE NARRANTE DELLA NONNA

"Doveva aver toccato quella cosa.

Per questo era così arrabbiato e spaventato.

Cercò di ucciderla.

Qualunque cosa fosse.

Forse pensò di esserci riuscito."

FINE FLASHBACK

La nonna mostrò loro un vaso rovesciato dopo il tavolo "L'ho intrappolato.

È la sotto."

Lo sceriffo e Dan si guardarono,poi lo sceriffo diede 2 colpi al vaso.

"Fai attenzione."disse la nonna "Se tocchi quella cosa,se metti la tua mano su di essa...vedrai.

Vedrai come diventerà.

E che cos'è."

Lo sceriffo toccò il vaso e 2 dita uscirono da un buco,così lui urlò e si fece indietro.

Buddy tornò con il furgone e si schiantò contro il fieno.

L'amico accorse subito "Buddy!"

Il ragazzo era paralizzato.

Il padre accorse immediatamente.

La creatura guidava il furgone e toccava la radio,ascoltando le frequenze della polizia,poi si fermò e

scese.

Addison si svegliò e si accorse di essere nel sacco.

"Sta giù."disse Kirk che era in un altro sacco.

Lei si mise giù e la creatura aprì gli sportelli sul retro,poi aprì un cassetto da cui prese l'oggetto che

era simile ad una stella,con un enorme dente appuntito su ogni punta,richiuse gli sportelli e volò via.

"Puoi vedere qualcosa?"disse Kirk.

Lei si mise seduta "Tipo?"

"Ci sono coltelli e altra roba sui lati."disse Kirk "Puoi prenderne uno e tagliare la corda?

Ci ho provato,ma non riesco a muovermi."

Lei si appoggiò ad un lato e fece cadere un coltello.

"Pensi che il suo figlio morto l'abbia raggiunta sulla collina stamattina per dirle di andarsene?"urlò

lo sceriffo davanti alla casa.

"E se avesse ragione?"disse Dan "Se imparassimo i segreti di quella cosa semplicemente toccando

quel pezzo di carne?"

Lo sceriffo lo indicò e si avvicinò "Vuoi andare laggiù con quella mano vero?

Proprio come ha fatto lei."

"Cosa pensi che sia questa se non una guerra?"disse Dan "Una guerra che dobbiamo assolutamente

fermare fino a far si che quel coso non esista più.

Se quella cosa sparisce ancora,sarò morto o troppo vecchio la prossima volta.

E se il segreto racchiuso in quella cosa è un segreto su come ucciderlo?"

Le macchine nere arrivarono davanti alla casa.

Addison si tolse il panno dalla testa.

"Sbrigati."disse Kirk e lei si slegò.

"A volte torna presto con un altro corpo e non vorrei essere qui quando accadrà."disse Kirk e lei gli

tolse il panno di dosso.

"Non posso camminare,mi ha trafitto la gamba."disse lui "Ma potrei trascinarmi per uscire di qua.

Gli altri sono morti.

Probabilmente pensa che siamo morti anche noi 2."

"Perché non lo siamo?"disse Addison.

"Ero svenuto quando mi ha avvolto e gettato qui."disse lui "Per come la vedo io,ha troppa fretta per

notare se lo siamo o meno."

"Dobbiamo uscire da qui."disse Addison che si mosse verso gli sportelli.

"NO!"disse Kirk "Può aprire solo lui,se provi tu ti taglia in 2.

Questo furgone è una trappola mortale.

Forse sul davanti."

Kirk strisciò verso gli sportelli davanti "Prova lo sportello del guidatore.

Cosa vedi?"

"Sembra la maniglia della portiera."disse Addison "C'è una catena,potrei provare con quella."

"Provare cosa?"disse Kirk.

"Non lo so,forse succede qualcosa."disse lei che tirò la catenella e la sirena del mezzo suonò.

"Forse il corno."disse lei.

"Prova con la maniglia."disse Kirk "Prega sperando nell'apertura di una delle portiere."

Da un buco sul sedile uscì una punta che trafisse la testa di Kirk e lo uccise.

Addison cacciò un breve urlo e rimase seduta a piangere.

Gli uomini in nero erano intorno al tavolo e Dan guardava la mano.

"Mettetevi dietro di lui."disse lei e gli altri lo fecero"Mettete le mani su di lui."

Tutti ubbidirono.

Dan mise la sua mano su quella del mostro e le dita si chiusero.

"Dan."disse lei "So dove stai andando."

Dan sollevò il braccio verso l'alto e urlò,poi cadde a terra ed ebbe le convulsioni.

Dopo il tramonto Addison colpì gli sportelli del furgone con una lancia,ma poi sentì le ali della

creatura che sbattevano,così si mise a terra e si coprì di nuovo.

L'essere aprì gli sportelli e nella mano destra stringeva i capelli di un cadavere che lasciò cadere a

terra.

Andò a vedere il corpo di Kirk e la punta tornò indietro da sola,poi l'essere lo prese per la gamba e

lo trascinò,si stese su di lui,lo annusò e poi prese un coltello colpendolo.

Claire era in mezzo ad un paesino in Africa,in una piccola oasi, e colpito da una tempesta di sabbia.

Le case erano fatte di paglia e gli abitanti erano aborigeni.

2 creature gli corsero contro e lei le tagliò in 2 con un colpo di spada.

"Costei è molto potente."disse un'altra creatura.

Raki era dietro un edificio.

"Non vi preoccupate,tra non molto non ci saranno più mostri."disse Raki ad una delle

indigene"Restate al sicuro finché non sarà finita."

Sulla schiena della terza creatura si formarono delle ali da pipistrello e l'essere volò via.

"Un divoratore alato."pensò Claire che fece diventare color oro l'iride dei suoi occhi e la pupilla

divenne come quella di un serpente.

I muscoli del suo corpo iniziarono a fare uno strano rumore,specialmente quelli del suo braccio.

Lei mise in avanti il piede sinistro,mandò verso il basso la punta della spada,mandò il braccio destro

all'indietro e scagliò l'arma trapassando la schiena dell'essere che cadde a terra,poi lei si avvicinò ed

estrasse la spada rimettendola nella placca sulla schiena.

"Il lavoro è stato eseguito."disse Claire dopo essere andata dentro una delle case e parlando nella

lingua degli abitanti del posto "Consegnerete le offerte all'uomo vestito di nero che verrà,come

segno di rispetto e gratitudine verso di noi."

Claire iniziò a camminare e Raki le andò dietro.

I 2 si avviarono verso una zona dove c'erano delle dune.

Lei fece uscire un'energia azzurra dalla mano sinistra e la mandò nel petto di Raki.

"Ma..."disse lui.

"Quello non ti farà invecchiare."disse lei.

"Ah...d'accordo..."disse lei "Claire?

Non era meglio farti dare una parte delle offerte o magari del denaro?"

"No,sarà un mio superiore a ritirare quanto dovuto."disse Claire "Ti serve forse qualcosa?"

"No,ma ad esempio i tuoi abiti sono a brandelli."disse Raki.

"A questo ci penseranno i miei superiori."disse lei.

"Quindi significa che voi lavorate per qualcuno?"disse Raki.

"Si può dire che nella mia dimensione ci sia una gerarchia,le guerriere vengono create dall'ordine

nel piano spirituale."disse Claire "E penso anche loro."

"Che vuoi dire?"disse Raki.

"Non sappiamo bene perché,ma l'energia che sprigionano i divoratori è simile alla nostra."disse

Claire "È come se fossimo in parte come loro."

La pancia di Raki iniziò ad emettere dei rumori.

Lei si fermò "Che cosa succede?

Ti è venuta fame per caso?"

"Si,è da un po' che non mangio."disse Raki.

Lei prese la spada e la tirò dietro di lui trafiggendo il collo di un grosso rettile grande come un gatto

e simile ad una lucertola.

Raki rimase bloccato.

"Può andare bene quello?"disse Claire.

Lo sceriffo andò al tavolo dove era seduto Dan.

Tutti gli altri avevano le mani fasciate.

"Dan?"disse lo sceriffo e Dan non rispose tenendo le mani sulla fronte.

Sul tavolo c'era una bottiglia di alcol e dei bicchieri.

"Dan!"disse lo sceriffo "Dan.

Guardami."

Dan lo guardò.

La vecchia prese la mano con una pala e la mise sul tavolo.

"Sono io il prossimo."disse il ragazzo che aveva la jeep con la mitragliatrice "Capo?"

Lo sceriffo si avvicinò al giovane "Sei uscito fuori di testa?"

"Con tutto il rispetto sceriffo,si faccia indietro."disse il giovane.

"Non potete dirmi di farmi indietro."disse lo sceriffo.

"LEI NON SA!"urlò l'altro "Non quanto noi.

Lei non ha perso nulla."

Lo sceriffo guardò gli altri "Va bene."

L'uomo si allontanò,poi prese la pala e colpì la mano più volte,danneggiando il tavolo.

Gli altri lo afferrarono e lo fermarono.

Le radio delle macchine nere iniziarono a trasmettere e tutti corsero a rispondere.

"A tutti i membri del team la fuori,rispondete."disse la voce alla radio.

"Eccomi!"disse il giovane.

"C'è un veicolo ribaltato sui campi di Turvy Road."disse la voce alla radio " Intendo sotto sopra e

ancora fumante."

"È diretto sulla 9."disse la nonna.

"Abbiamo ricevuto,stiamo partendo."disse il giovane che salì sulla parte posteriore della jeep,dove

era la mitragliatrice.

"Sarà a circa 15 minuti."disse lei.

"Niente luci ne sirene."disse Dan che arrivò con lo sceriffo "Questa cosa punta sulla 9,cogliamola di

sorpresa.

Tu e Brady,voi verrete da est.

Miller,tu e Jenkins cercate una strada che gli spunti davanti.

La questione è rimanere vivi.

È quello che il tuo vecchio avrebbe voluto."

La jeep partì.

Dan si rivolse allo sceriffo e alla nonna"Voi 2 andatevene,cercate Addison e non tornate finché non

sarò io a dirvelo."

Dan andò verso il mezzo.

"Ora stai bene quindi?"disse lo sceriffo "Ti ho appena visto dimenarti a terra come se avessi il

cervello in pezzi.

Posso guidare Dan."

Lo sceriffo si avvicinò alla macchina e provò inutilmente ad aprire la portiera"Dan!

DAN DANNAZIONE FAMMI ENTRARE!"

Il padre di Buddy stava telefonando e alle sue spalle c'era il ragazzo.

"Non lo so,lo sceriffo ha detto di non poter inviare nessuno."disse il padre di Buddy "Mio figlio mi

sta davvero spaventando.

Sembra sotto shock o roba simile.

Non reagisce.

Sto per portarlo..."

"L'ho lasciata andare."disse Buddy "L'ho lasciata andare.

Non l'ho tenuta.

L'ho lasciata andare e ora lei è li fuori con quella cosa."

Lui provò ad alzarsi e il padre lo tenne.

"L'ho abbandonata."disse Buddy.

"Siediti."disse il padre.

"L'ho abbandonata papà."disse Buddy.

"Siedi e stai fermo."disse il padre "Basta parlare."

Il padre tornò al telefono "Quello che so è che il furgone sembra essersi ribaltato.

Manca..."

Voltandosi vide che il figlio era sparito "Gesù Cristo."

Buddy partì con un altro furgone.

La macchina di Dan era dietro al furgone del mostro.

Lo sceriffo era al suo interno "Santa Maria madre di Dio."

"Figlio di puttana."disse Dan.

"Dimmi la verità,possiamo uccidere quella cosa?"disse lo sceriffo.

Dan prese il fucile "Sei ancora un buon tiratore?"

"Puoi scommetterci che lo sono."disse lo sceriffo che prese il fucile e si sporse dal

finestrino"Avvicinati a quel figlio di puttana!"

"Sparagli alla gomma."disse Dan e lo sceriffo lo fece,ma la pallottola rimbalzò e colpì il vetro.

"Sparagli ancora."disse Dan e lo sceriffo lo fece,ma senza risultato.

"Di che diavolo sono fatte?"disse lo sceriffo.

"Ancora!"disse Dan e lo sceriffo sparò contro una delle vetrate degli sportelli posteriori,ma il

proiettile rimbalzò.

Da sotto il furgone si staccò una palla di filo spinato con 2 punte all'estremità,ma Dan la evitò.

La palla iniziò ad inseguirli.

"CHE DIAVOLO?"disse lo sceriffo che sparò alla palla provocando un'esplosione.

I 2 rimasero scossi.

Dan vide la macchina nera con la mitragliatrice "Mike?"

"Vieni qui maledetto bastardo."disse il ragazzo.

"Oh mio..."disse lo sceriffo.

"Cristo."disse Dan "Rimbalzerà tutto su quel furgone."

Dan prese la radio "Mikey rientra.

Mickey ascoltami.

Quel furgone…"

"Accelera!"disse il ragazzo pronto a fare fuoco con la mitragliatrice.

"Mike rientra!"disse Dan "Non sparare a quel dannato furgone.

MIKE!

NON MI RICEVI?

MIKE STA INDIETRO!

MIKEY MI RICEVI?

NON SPARARE A QUEL DANNATO FURGONE!"

"Per il mio vecchio e per gli altri 1000 bastardo."disse il ragazzo che aprì il fuoco,ma i proiettili

rimbalzarono e uccisero sia lui che il guidatore,poi una palla di metallo si staccò dal mezzo e fece

saltare la jeep,poi se ne staccò un'altra e Dan dovette spostare la macchina su un lato della strada,ma

la palla esplose, il mezzo fu scagliato in aria e rotolò più volte nel prato.

Lo sceriffo era ferito alla testa e Dan era svenuto.

"Dan?"disse lo sceriffo che provò a smuovere l'altro,poi vide l'auto con la mitragliatrice a qualche

decina di metri da loro.

Il furgone del mostro arrivò e si fermò.

"Dan!"disse lo sceriffo che provò ad aprire lo sportello e cadde a terra,dato che lo sportello si

staccò.

Dan riaprì gli occhi mentre la creatura suonava il clacson.

"Prendi questo."disse Dan che gli passò il fucile.

La creatura scese dal mezzo.

"Sta giù!"disse Dan e lo sceriffo si stese nell'erba alta insieme all'altro.

"Non dargli quello che vuole."disse Dan "Trattieni la tua paura.

Non darla a lui

Coprimi al meglio che puoi, poi vattene.

Non può averci entrambi se ci dividiamo."

"Dividerci?"disse lo sceriffo che teneva puntato il fucile "Dobbiamo occuparcene noi 2 Dan.

Ci serve potenza di fuoco."

Lo sceriffo si voltò e vide che Dan era svanito.

La creatura prese un'ascia ed iniziò ad avvicinarsi,lo sceriffo sparò un colpo,ma l'essere lo parò con

l'arma,poi lo sceriffo si alzò e sparò un colpo,facendogli cadere il cappello.

La creatura lo guardò con rabbia,si tolse il giaccone nero,restando senza vestiti, e fece comparire

nella sua mano destra l'oggetto circolare con le punte.

Lo sceriffo puntò il fucile,ma la creatura lanciò l'oggetto, colpì la punta dell'arma e mandò lo

sceriffo a terra.

La creatura si avvicinò passando l'ascia da una mano all'altra,lo sceriffo si alzò ed estrasse la pistola.

"EHI!"urlò Dan "EHI TU!"

La creatura si fermò e vide Dan vicino alla macchina.

"DAVID VATTENE DA QUI!"urlò Dan che salì sulla macchina e cercò di voltare la mitragliatrice

che era bloccata,la creatura corse verso di lui,Dan urlò e l'essere spiccò un salto aprendo le ali.

Dan sbloccò la mitragliatrice e crivellò la creatura di colpi,ma l'essere gli arrivò addosso e i 2

caddero a terra.

Passarono diversi istanti di silenzio e lo sceriffo osservò la zona,poi la creatura si rialzò e si

allontanò zoppicando.

L'essere allungò la mano verso il suolo e il corpo di Dan si alzò da terra a causa del fatto che aveva

l'ascia conficcata nel viso.

L'arma si staccò e andò nella sua mano.

La creatura se ne andò sotto lo sguardo atterrito dello sceriffo che andò via.

Nel frattempo la nonna stava inchiodando la mano su un pezzo di cartone con su scritto:"Sappiamo

cosa sei,Maalik."

La vecchia si mise nel fienile e attese con il fucile in mano.

Apparve il fantasma del figlio morto e il cavallo se ne accorse nitrendo.

"Qualunque cosa pensi di fare,non puoi farla."disse il ragazzo.

"Non puoi fermarmi."disse lei "Quindi vattene."

"L'ha presa mamma."disse il fantasma "Ha preso Addison."

La nonna si alzò di scatto e il fantasma non c'era più "Cosa?"

La macchina di Buddy arrivò alla fattoria e la donna sfondò le porte con un calcio.

Buddy scese.

"Dov'è Addison?"disse la nonna.

Addison era nel furgone e sentendo il battito d'ali si mise il tessuto addosso.

La creatura entrò,le tolse il tessuto di dosso e ringhiò,poi la afferrò e la avvicinò al viso iniziando ad

annusarla e ringhiando,poi prese un coltello.

Addison strisciò verso il sedile e la creatura le saltò addosso,ma il paletto uscì dal sedile e gli

trafisse la testa,facendogli uscire un occhio dall'orbita.

Addison si scansò e si gettò fuori dal furgone evitando le lame.

La creatura si liberò e urlò,poi si alzò e le corse dietro,ma cadde uscendo dal furgone,così la ragazza

fuggì.

L'essere corse,spiccò un salto e aprì le ali,ma ricadde a terra.

La creatura si alzò e scagliò l'oggetto tondo,ma Addison cadde a terra evitando l'arma,poi il mostro

prese la lancia e iniziò a mirare prima da una parte del viso,poi dall'altra,poi corse e scagliò la lancia

che le prese il vestito di striscio,strappandole la giacca,e si conficcò su un palo.

Un camion stava passando sulla strada in quel momento.

Addison corse inseguita dalla creatura che aveva l'ascia e il camion investì il mostro,scagliandolo

via e facendogli perdere il piede destro.

Addison fuggì nel campo e il camionista scese osservando il mostro a terra,poi si voltò prendendo il

cellulare.

Voltandosi si accorse che il mostro non c'era più e poco dopo la creatura gli saltò addosso.

Il furgone arrivò alla casa della vecchia,l'essere salì sulla collinetta e spalancò gli occhi vedendo la

mano inchiodata e la scritta.

Il mostro cadde in ginocchio e poi si avventò sulla mano,la prese,la guardò con rabbia e poi la

stritolò facendola diventare cenere,poi cadde in ginocchio ancora e urlò facendo cadere a terra tutti i

corvi.

Addison stava camminando per i campi quando fu raggiunta dalla macchina di Buddy che la

abbracciò insieme alla nonna.

All'alba del giorno dopo la ragazza liberò il coniglio dalla gabbia.

Lo sceriffo li osservò da dentro un'auto li vicino.