IL CANTO DEL DINGIR:ATTO III

TERRA 33

1977

Africa.

Notte.

Claire e Raki erano accampati in una zona in mezzo al deserto.

Intorno a loro,oltre alle dune di sabbia,c'erano dei pilastri di roccia naturali di varia forma e

dimensione.

La zona che avevano scelto per accamparsi era vicino ad un laghetto con pochi alberi intorno.

Raki aveva acceso il fuoco e aveva messo il rettile ucciso da Claire su un bastoncino

orizzontale,poggiato su 2 verticali,e sotto c'era un fuoco acceso.

Raki era accucciato vicino al fuoco,con uno zaino vicino,mentre Claire era seduta con la schiena

poggiata alla spada conficcata nel suolo.

Non aveva la corazza sulle spalle,ne sugli avambracci,ne sulle gambe e nemmeno il mantello con la

placca sulla schiena.

La tuta aderente bianca aveva 2 placche grige che passavano sulle spalle e coprivano la parte

superiore della schiena.

Le parti dell'armatura rimossa erano alla sua sinistra.

"Ecco,ci siamo quasi."disse Raki "Dovrebbe quasi essere cotta."

Raki prese una coscia dell'essere la diede a Claire "Tieni Claire."

"Grazie."disse lei prendendo l'oggetto.

Raki tornò al suo posto ed iniziò a mangiare avidamente "Non aveva un bell'aspetto,ma è deliziosa.

È squisita."

Claire diede qualche piccolo morso alla coscia,poi la posò a terra,mentre Raki beveva.

"Ah...non ti piace Claire?"disse Raki "È cattiva?"

"No,non è cattiva,ma sai che noi non abbiamo bisogno di cibo e acqua."disse Claire "Mangio

qualche volta per passatempo."

"Capisco..."disse lui.

"In un certo senso mi affascina vederti mangiare in quel modo,con tanto appetito,e sono quasi

invidiosa di te Raki."disse lei.

"Oh ma dai."disse lui toccandosi la nuca con la mano sinistra "È che avevo tanta fame."

"Immagino sia la natura genuina degli esseri umani."disse lei.

"Senti Claire come mai fai questo mestiere?"disse Raki.

"L'ho deciso quando ero nata da poco."disse lei "Alcune preferiscono fare la guardia nel piano

astrale,mentre altre cacciano."

"È difficile diventare cacciatrici?"disse Raki.

"Si,specialmente se non si ha il coraggio."disse lei.

"Allora perché l'hai fatto…?"disse lui e lei mise la spada in orizzontale sulle sue gambe iniziando a

toccare la lama,poi Raki iniziò a pensare "Forse non avrei dovuto chiederglielo.

Sembra non avere amici ne famiglia...però…"

Lui vide il simbolo rosso sulla spada "E quel segno che cosa significa?"

"Appena siamo ritenute in grado di svolgere la nostra missione,a ciascuna di noi viene assegnato un

simbolo."disse lei "Sono tutti diversi e rappresentano i nostri nomi."

"Questo significa che quello è il tuo simbolo personale?"disse Raki.

"Si."disse lei alzandosi e posando la spada,poi iniziò ad allontanarsi.

Raki si alzò "Dove stai andando?"

"Non seguirmi Raki."disse lei e lui rimase li.

Claire si allontanò dalla zona e arrivò dove c'era la sabbia e i pilastri di roccia.

"Sono qui."disse una voce maschile e lei si fermò guardando alle sue spalle.

Dietro di lei c'era un uomo con un lungo e largo abito nero e con cappuccio.

"Che storia è questa?"disse l'uomo "Perché porti con te quel ragazzino?

Finirà per ostacolare il tuo lavoro."

"È soltanto un semplice orfano."disse lei "Non mi intralcia affatto."

"Hai detto orfano?"disse lui "Parli proprio come gli esseri umani.

Forse hai addirittura messo in relazione il tuo passato con quel ragazzino.

Che sentimentale."

"Sei venuto a portarmi nuovi indumenti?"disse lei e lui gettò a terra una nuova tuta aderente bianca.

Lei si slacciò dei ganci situati sulla parte alta delle placche grigie sulle spalle,la tuta si aprì in 2 e

cadde a terra.

"Girati."disse quello con il cappuccio e lei lo fece,poi lui si avvicinò e si mise in ginocchio "Hai

corso un bel rischio Claire.

La ferita si è richiusa a dovere e la tua essenza temporale danneggiata è tornata normale,ma non

devi mai dimenticare che anche voi potete morire se colpite nei vostri punti vitali da esseri capaci di

ferirvi.

Anche l'altra ferita è ormai a posto.

Non devi più preoccupartene."

Lei si mise la nuova tuta aderente bianca addosso,mentre l'uomo le dava le spalle.

"Cosa penserebbe quel ragazzino se vedesse il tuo corpo in questo stato?"disse l'uomo "Cerca di

non esagerare Claire.

Se ti affezionerai a lui prima o poi finirai per soffrirne."

L'uomo fece alcuni passi e poi si fermò "Ah quasi dimenticavo...c'è una cosa che devo darti."

L'uomo mise la sua mano destra verso l'alto e materializzò una busta delle lettere nera.

Vedendola Claire si voltò completamente e spalancò gli occhi.

"Una lettera nera...forse c'è un errore,sicuro che sia per me?"disse Claire e lui lanciò la lettera verso

di lei che la prese al volo.

"Verifica tu stessa il suo contenuto."disse l'uomo che se ne andò e scomparve in un portale grigio

che si aprì davanti a lui.

Lei aprì la lettera ed estrasse lentamente il foglio pensando "Perché mai…?"

Claire spalancò gli occhi vedendo il simbolo sul foglio nero.

Il simbolo era rosso,composto da una linea verticale con 2 linee orizzontali nel mezzo,dirette verso

l'alto lentamente,poi le 2 linee si curvavano bruscamente in alto.

Prima che si curvassero le 2 linee avevano altre 2 linee che andavano verso l'alto.

Raki era seduto davanti al fuoco e sbadigliò,poi la vide tornare.

"Sei tornata?"disse lui,ma lei andò verso la zona dove era la spada "Che succede?

Qualcosa non va Claire?"

Lei si sedette a terra.

Raki mostrò un sacco legato con 2 corde "Ah senti,ho tenuto gli avanzi per farne carne essiccata.

Se dovessi volerne un po' dimmelo."

Lei non rispose e continuò a guardare a terra.

"Ah..."disse lui che si alzò e le andò vicino "Claire…?"

"Domani andremo in Italia,partiremo presto perciò vedi di essere pronto."disse Claire.

"Ah...si."disse lui.

Poco dopo Raki dormiva,mentre lei era seduta,guardando il fuoco e cominciò a ricordare.

FLASHBACK

In una zona dove c'era un muro di mattoni rocciosi,illuminato da una luce verde,c'era un'apertura a

semi circonferenza con delle sbarre davanti.

Dentro c'erano 2 ragazze con la tuta aderente bianca.

Una era Claire che aveva i capelli lunghi e c'era anche un'altra con i capelli a mezzo collo.

I capelli erano estremamente chiari.

Claire era seduta a terra e piangeva nella stanza di roccia,mentre l'altra era in piedi.

L'altra allungò la mano destra verso di lei e Claire la afferrò.

Dietro di loro c'erano 2 letti a castello di legno.

L'altra si mise in ginocchio e la abbracciò mentre lei piangeva"Va tutto bene.

Restiamo così e vedrai che andrà tutto bene."

FINE FLASHBACK

Claire guardò la sua mano destra.

Italia.

In cima ad un dosso roccioso c'erano i resti di una chiesa abbandonata e nella zona soffiava un

fortissimo vento.

Tra le rovine si udivano dei lamenti femminili e nell'oscurità si aprirono 2 occhi che emettevano

luce dorata,poi ci fu un urlo disumano e femminile.

America.

Giorno 23.

Il Sole della mattina illuminava un campo di granturco giallo,in lontananza c'erano degli alberi e

oltre delle colline.

Dei corvi si alzarono in volo,mentre gli uccelli cinguettavano.

Nel campo c'erano 3 croci di cui 2 erano occupati da degli spaventapasseri.

Un ragazzo giovane ne mise un terzo sull'ultima croce.

Il ragazzo aveva i capelli biondi,camicia bianca,con quadratini blu,pantaloni marroni e scarpe nere.

"BILLY!"disse una voce maschile "DEVI MONTARE IL TERZO ADESSO!"

La voce proveniva da un uomo che aveva i capelli neri,berretto verde scuro,giaccone

chiaro,maglietta nera,pantaloni marroni e scarpe marroni.

"Non venire a mangiare prima di aver finito!"disse l'uomo che scese dal trattore.

Billy iniziò a legare le mani dello spaventapasseri.

"CONTROLLA GLI ALTRI 2!"disse l'uomo che camminò in una zona dove c'era un pick up

blu,con cofano aperto mentre un ragazzo stava guardando il motore e dietro c'era una casa

rettangolare di legno,con tetto triangolare "Assicurati che siano legati bene!"

Tra l'uomo e il mezzo con il cofano aperto c'era anche una staccionata di legno che terminava poco

dopo.

L'uomo prese una lunga tegola di legno da terra "Non voglio vederli volare via al primo...colpo di

vento!"

Billy guardò a sinistra e vide che 2 corvi si erano messi sulla croce del primo spaventapasseri che

era stato sostituito dalla creatura nera con gli occhi gialli,che ora aveva il cappello e il lungo

cappotto.

"Per quello che servono."disse il ragazzo sorridendo.

L'uomo portò una trave e la mise in un buco nel suolo,poi salì su una perforatrice rossa,ma con la

vernice del tutto sbiadita,la mise in moto e la macchina non funzionò,così l'uomo si tolse il cappello

e si alzò "BILLY!

HAI USATO TU LA PERFORATRICE?"

"No!"disse il ragazzetto.

"T'HO DETTO 1000 VOLTE DI NON GIOCARCI!"disse l'uomo.

"Ti ho detto che non l'ho toccata!"disse Billy che scese dalla scaletta e camminò per il

granturco "Vederli volare via…

Colpo di vento un cazzo.

Qui l'unica aria che si muove è il tuo fiato."

L'uomo si mise il berretto e si diresse verso l'altro ragazzo che era più grande.

Aveva i capelli neri,indossava una canottiera senza maniche bianca,pantaloni chiari e scarpe nere.

"Jack?"disse l'uomo e l'altro lo guardò "Hai usato un'altra volta quella maledetta perforatrice?"

"No!"disse Jack che guardò verso i campi "BILLY!

PICCOLO COGLIONCELLO!

PERCHÉ NON FAI UN ESPOSTO PER MALTRATTAMENTI?"

"MA CHE HO FATTO?"disse il ragazzino che stava controllando il secondo spaventapasseri.

"SEI UN PEZZO DI MERDA!"disse Jack "TI PRENDEREI A CALCI IN CULO!"

"TI PIACEREBBE."disse Billy.

Jack si mise sdraiato a terra e si mise sotto il mezzo.

Il cane vicino a lui iniziò a ringhiare e ad abbaiare,poi si alzò e si avvicinò al campo abbaiando.

"Dai forza,va a mordergli le chiappe al posto mio."disse Jack.

La creatura guardò il ragazzo che se ne accorse e l'essere girò di nuovo la testa,mentre i corvi

volavano via.

Billy si spaventò e si avvicinò lentamente alla croce dove era l'essere osservandolo.

Il ragazzo vide i piedi artigliati mentre il cane continuava ad abbaiare.

"Ma vuoi stare zitto?"disse Jack.

Il cane iniziò anche ad ululare.

Billy vide i piedi artigliati del mostro che mossero le dita,poi iniziò a correre a tutta velocità nei

campi,mentre l'essere si toglieva il cappello e il cappotto per poi spiccare un balzo immenso.

"JACK!"urlò il ragazzino correndo mentre la creatura aveva formato le ali nere "JACK!"

Il mostro gli saltò addosso.

Jack uscì da sotto al mezzo e si alzò,mentre il padre arrivò con il fucile.

"Che succede?"disse il padre "Che c'è?"

I 2 iniziarono a correre,poi si fermarono vicino al cane.

"Che c'è?"disse l'uomo con il fucile.

I 2 si guardarono intorno e non videro niente,poi videro delle piante che venivano mosse.

"AIUTO!"urlò il ragazzo.

"BILLY!"urlò il padr corsero nei campi.

"PAPÀ!"urlò il ragazzino "AIUTO!"

"DOVE SEI BILLY?"disse l'uomo "BILLY!"

"PAPÀ!"urlò il figlio.

L'uomo vide l'essere che trascinava il ragazzino per i capelli e mentre correva trovò una scarpa a

terra.

"BILLY!"urlò il padre.

"AIUTO!"urlò Billy.

"BILLY!"urlò il padre.

"MIO DIO AIUTATEMI!"urlò il figlio.

"BILLY!"urlò il padre.

La creatura spiccò il volo e portò con se il ragazzo che urlava.

L'uomo puntò il fucile,ma non riuscì a sparare.

Il cane iniziò ad ululare guardando in alto,mentre i 2 rimasero sconvolti.

Lo stesso giorno c'era un autobus giallo della scuola che era su una delle strade in mezzo ai prati

di erba gialla.

I ragazzi all'interno stavano cantando.

All'ultimo posto,a sinistra,c'era un ragazzo biondo,con maglietta celeste a mezze maniche,pantaloni

neri e scarpe nere.

Lui era l'unico tra i maschi che non cantava.

Poco dopo guardava dei finestrini posteriori dato che lo facevano anche gli altri e vide una lunga

macchina con un'enorme insetto di metallo sul tetto.

Dato che il mezzo stava per passare alla sinistra dell'autobus misero un lungo striscione sui

finestrini.

L'uomo nel mezzo aveva i capelli bianchi,baffi,camicia celeste,pantaloni neri e scarpe nere.

Passando salutò i ragazzi con la mano sinistra,poi passò davanti al mezzo.

Ai posti davanti c'erano 2 ragazze.

Una era castana,con capelli lunghi,con riga a sinistra,maglietta viola scuro,scollata,pantaloni neri e

scarpe nere,mentre l'altra era di colore,con capelli che arrivavano alla base del collo,con riga a

sinistra,maglietta a mezze maniche azzurra,jeans blu e scarpe nere.

Quella di colore aveva gli occhi chiusi.

"Tu che dici per quanto tempo andranno avanti?"disse la castana.

"Per sempre."disse la nera "Nel loro coro da battaglia c'è la parola uccello."

Una ragazza bionda le raggiunse e si mise seduta sui sedili accanto ai loro.

La ragazza aveva i capelli biondi lunghi e un lungo abito bianco che arrivava fino alle caviglie.

"Perché non ti siedi con il tuo lui?"disse la bionda a quella castana.

Le 3 guardarono quello biondo in fondo.

"Qualcuno dovrebbe dirgli che ha appena vinto il campionato."disse la nera.

"Mi sa che non lo hanno fatto giocare molto."disse la castana.

"Non dovresti sederti vicino a lui?"disse la bionda.

"Dice che dopo una partita vuole stare vicino ai ragazzi."disse la castana.

La nera rise "Gli distruggi l'eccitazione del dopo partita eh?"

"A quanto pare."disse la castana.

"Quando perdono è tutta un'altra cosa."disse la nera.

"Non mi va di forzarlo."disse la castana.

In quel momento una ruota venne perforata e il mezzo venne scosso,poi frenò bruscamente.

Ai primi 2 posti c'erano 2 insegnanti,uno da una parte e uno dall'altra.

1 era un uomo di colore,calvo,con baffi,maglietta grigia a mezze maniche,pantaloni neri e scarpe

nere,l'altro,che era a sinistra,aveva i capelli castani corti,baffi,maglietta rosso scuro,pantaloni chiari

e scarpe nere.

I 2 insegnanti si guardarono.

"Merda."disse l'autista che era una donna con capelli biondi,legati in una lunga

treccia,maglione nero,camicia bianca,pantaloni neri e scarpe nere.

La donna mosse una leva ed aprì le porte del mezzo,mentre tutti i ragazzi andavano a vedere dai

finestrini.

"Restate tutti seduti."disse l'insegnante nero che scese con l'autista e con l'altro.

La donna andò a vedere la ruota posteriore che aveva una parte squarciata "Figlio di puttana."

I 3 si chinarono e videro lo squarcio,la donna portò verso l'esterno la parte rotta della gomma e vide

l'oggetto a forma di stella con le punte.

Aveva la parte centrale quadrata,fatta da una sostanza grigia,informe e solida,con le punte laterali

che andavano verso l'esterno e delle grosse unghie ricurve gialle in cima ad ogni spigolo.

"Ma tu guarda...che accidenti è quest'affare?"disse l'uomo di colore.

La donna provò ad estrarlo,ma si fece un taglio sulla mano destra,così si succhiò la mano "Non lo

so,ma di certo è un figlio di puttana molto affilato."

Quello di colore afferrò l'oggetto per la parte centrale e lo estrasse dalla gomma.

I 3 si alzarono e lo guardarono.

"Ma che diavolo stiamo guardando?"disse la donna.

"Qualunque cosa sia...è abbastanza affilato da squarciare una ruota."disse quello con i baffi.

"Ma lo sai quanto è spessa questa gomma?"disse la donna "Avrebbero dovuto spararlo come un

proiettile."

Quello di colore voltò l'oggetto e lo gettò vedendo che sull'altra parte c'era un dente

incollato"Gesù!

C'è un dente su questo maledetto affare!"

Un ragazzo con capelli neri,corti,maglietta grigia e pantaloni neri guardò dai finestrini "Che

aspettano a prendere il cric e a tirar su questo cazzo di bus?"

Uno di colore,con capelli rasati lo guardò poggiando l'avambraccio destro sul sedile.

Indossava una maglietta a mezze maniche verde scuro,pantaloni neri e scarpe nere.

"Un autista non può cambiare la ruota di un bus,ci vuole un meccanico."disse quello nero.

"Allora?"disse quello biondo che era poggiato con la testa al vetro posteriore.

"Allora...tu per caso vedi un meccanico da queste parti?"disse quello di colore.

"Tu oggi hai giocato così male Deaundre che mi sa che faranno cambiare a te la ruota."disse quello

biondo "E lo faranno anche perché sei nero."

Sulla fila di sedili opposta c'era un altro nero con capelli rasati che lo guardò e gli fece il gesto del

dito medio.

Un ragazzo con capelli castani,occhiali,camicia nera,pantaloni bianchi e scarpe bianche si alzò e

andò al posto del guidatore sentendo la radio e alzando il volume.

"Ma passiamo alle vicende locali,nella contea di Poho."disse la voce alla radio.

"Izzy?"disse quello con gli occhiali catturando l'attenzione di un ragazzo con capelli

neri,maglietta bianca a mezze maniche,con righe orizzontali nere,pantaloni neri e scarpe nere.

"Ci sono ulteriori sviluppi nella storia che abbiamo chiamato orrore nella contea di Poho."disse la

voce alla radio.

Izzy si voltò verso il retro del bus alzandosi "Ehi!

Novità su Poho."

Tutti si zittirono e si misero a sentire.

"La storia dell'incendio che ha distrutto una vecchia chiesa a sud si arricchisce di altre

raccapriccianti scoperte."disse una voce femminile "Gli agenti di polizia ,che continuano a scavare

tra le rovine carbonizzate,hanno detto che al momento le vittime accertate sono più di 300.

Gli inquirenti affermano di aver trovato i corpi attaccati l'uno all'altro che ricoprivano le pareti del

seminterrato e il soffitto.

Un testimone ha definito la scena come una tappezzeria umana fatta di tortura e sadismo.

Uno spettacolo che non potrà mai dimenticare."

La voce cambiò e iniziò a parlare un uomo "I particolari diventano sempre più inquietanti giorno

dopo giorno.

Ci sono altre novità?"

"Nella bocca di qualche vittima erano presenti dei denti falsi,fatti di legno,il che significa che alcuni

dei corpi ritrovati avevano più di 200 anni."disse la voce femminile "Ma ad ogni modo,la

condizione dei cadaveri è l'elemento più strano.

Gli inquirenti ieri,hanno riferito di non aver trovato un solo corpo intero.

Non è ancora chiaro quale sia la connessione tra le vittime,ne il significato di..."

Un ragazzo castano,con petto nudo,pantaloni neri e scarpe nere si mise seduto accanto a quello

biondo.

"Tu ci credi?"disse quello castano a petto nudo.

"Si stanno inventando tutto."disse il biondo.

L'autista salì,spostò il ragazzo e spense la radio,accucciandosi,poi prese una trasmittente

rettangolare,connessa alla radio tramite un filo "Qui è il bus 226 sulla statale 9 est.

Abbiamo forato e non possiamo muoverci."

L'insegnante nero stava per salire.

"Ma le hai guardate bene le punte di questo affare?"disse quello con i baffi "Sembrerebbero

d'avorio o di qualche specie di osso."

"Fossi in te lo butterei via prima di beccarmi il tetano."disse quello nero salendo.

Quello con i baffi guardò l'oggetto per alcuni secondi,poi lo voltò e guardò il dente.

Nel campo dove era stato rapito il giovane c'era una zona con tutte le piante a terra e dentro c'era il

cane che abbaiava e con lui c'era Jack che indossava un giubetto blu,pantaloni grigi e scarpe

marroni.

Il ragazzo girovagava con il fucile,mentre il cane gironzolava,poi iniziò ad abbaiare fissando

qualcosa a terra.

Jack si avvicinò e spalancò gli occhi chinandosi.

Poco dopo aprì la porta esterna della casa.

La porta esterna aveva 2 aperture,una sopra e una sotto,con una retina,mentre quella interna era

aperta e con un'apertura superiore con delle tende.

Entrambe le porte erano bianche.

Alla destra dell'entrata c'era un lungo mobile rettangolare,con sopra delle foto e un quadro

attaccato poco dopo,mentre a sinistra c'era un comodino con una lampada sulla parete poco dopo

una finestra.

"PAPÀ!"urlò il ragazzo entrando con un panno "Papà?

Gli è caduto qualcosa."

L'uomo fissava il vuoto stando seduto e non aveva il berretto.

"Papà?"disse l'altro che si avvicinò "Era in mezzo al grano papà.

Da un'occhiata."

Il padre lo guardò lentamente,poi vide l'oggetto e lo prese.

L'oggetto era un pugnale che aveva una lama ovale connessa ad un manico bianco che aveva,sui lati

superiori,una bocca simile a quella di un drago aperta,con una lingua bianca serpentina che

percorreva la parte iniziale della lama al centro.

Il manico si restringeva dopo la bocca per poi allargarsi nella parte finale.

Sul manico erano raffigurati delle persone urlanti e nude.

L'uomo guardò attentamente il pugnale,poi guardò il figlio e poi guardò ancora l'arma.

Improvvisamente il coltello gli volò di mano conficcandosi in una lampada e bucando il muro

lasciandolo sconvolto.

Jack si avvicinò e si mise in ginocchio vicino all'oggetto mentre il padre lo raggiungeva.

La parte dietro del manico mostrava una scultura della creatura alata che correva nei campi,andando

dietro ad una donna nuda che era a terra e urlava,mentre in cielo c'era un cerchio con un occhio

verticale e con dei raggi diretti verso l'esterno intorno.

Sul tetto del bus c'erano 5 ragazzi,sdraiati di schiena su degli asciugamani e con il petto scoperto.

L'autista era seduta sui gradini del bus e parlava alla trasmittente "Qui è il 226 passo.

Nessuno mi sente?

Ci troviamo sulla statale 9 est,rispondete passo.

Niente."

L'insegnante di colore stava provando con il cellulare,stando in mezzo al campo e alla sua destra

c'era quello con la maglietta rossa.

"Nemmeno il telefono."disse quello di colore.

"Dobbiamo essere in una zona dove non c'è campo,io non riesco a prendere la linea."disse quello

con i baffi che aveva anche lui un cellulare in mano.

"Tra poco più di un'ora sarà buio."disse l'insegnante con i baffi.

"Abbiamo ancora 5 ruote a posto,il che vuol dire che possiamo provare a rientrare se andiamo

piano."disse la donna alla guida.

Dei ragazzi scesero dal bus.

Uno era il secondo ragazzo di colore,che indossava una canottiera bianca,jeans blu e scarpe

marroni,poi scese quello che aveva proposto di cambiare la ruota,seguito da uno secco,con

maglietta blu a mezze maniche,pantaloni chiari e scarpe nere seguito da uno di colore a petto

nudo,con jeans blu e scarpe nere.

"Qui è il 236,qualcuno mi sente?"disse la donna.

"Vi scappa a tutti nello stesso momento?"disse l'insegnante di colore.

Quella bionda,quella castana e quella nera erano sedute di spalle su un tronco vicino ad un albero e

fumavano.

"Signorine?"disse l'insegnante e le 3 si voltarono nascondendo le mani dietro la schiena"È odore di

fumo quello che sento?"

Le 3 scossero la testa.

"Minxie?"disse l'insegnante alla bionda "Io credo che non ci sia una sola ragazza al giorno d'oggi tanto

stupida da uccidersi succhiando bastoncini di cancro.

Giusto?"

La bionda annuì e poi scosse la testa.

L'uomo si voltò e le 3 tossirono mandando fuori il fumo "Tornate sul bus signore."

Accanto a loro arrivò l'autista che iniziò a fumare.

Izzy era vicino ad uno con i capelli neri e petto nudo con accanto quello con gli occhiali.

"Ehi?"disse quello a petto nudo "Hai visto che passaggio veloce che ho fatto?"

"Si ho visto."disse Izzy.

"Pensi di scriverci 2 righe?"disse quello moro "Perché scrivi così tanto su Dante?

Dico sul serio.

La gente comincerà a pensare che hai un debole per lui."

"Davvero?"disse Izzy "Pensavo piacesse a te?"

"Ehi,è tutto ok se per te va bene."disse quello moro "Vivi e lascia vivere."

"Perché non pisci sulle scarpe di qualcun altro Jackie?"disse quello con gli occhiali e l'altro si voltò

verso di lui facendolo allontanare.

"E tu perché non vai a piegare gli asciugamani o ad annusare i sospensori?"disse quello moro.

"Tu invece pensi di poter dirigere la squadra super genio?"disse quello con gli occhiali.

"Stavo parlando con te bella lavanderina?"disse quello moro.

"VAFFANCULO JACKIE!"disse quello con gli occhiali andando via.

"Te la sei presa perché non scrivo molto su di te?"disse Izzy.

"Lo sai cosa si dice di te in giro?"disse Jackie.

"No,dimmelo tu."disse Izzy.

"Che hai scatenato una rissa in un bar."disse Jackie.

"E allora?"disse Izzy.

"Un bar gay amico."disse Jackie "Lo sai come ti chiamano?

Izzy."

"È il mio nome."disse lui.

"O Isa?"disse Jackie andando via.

I 3 di colore e altri 2 erano vicini.

"NON LO FACCIAMO DIVENTARE UN SIMPOSIO!"disse l'insegnante di

colore"SBRIGATEVI!

TORNATE SUL PULMAN SIGNORI!"

Tutti tornarono indietro tranne uno di colore che indossava una maglietta bianca,con le spalle

verdi,jeans blu e scarpe da ginnastica.

"Che ci posso fare se ho bisogno di tempo per queste cose..."disse Deaundre.

"Cos'è?"disse quello secco "Te lo devi srotolare fuori dai pantaloni?"

"Fa lo spiritoso..."disse lui che sentì un battito d'ali e guardò in alto mettendo la mano

destra davanti al Sole,poi si abbottonò i pantaloni e sentì di nuovo il battito d'ali guardando in

alto,poi indietreggiò e si voltò,ma si spaventò a causa di un gruppo di corvi che iniziarono a volare e

cadde a terra urlando.

Quelli sul tetto del furgone si misero seduti e quelli che stavano salendo si voltarono vedendolo

alzarsi e tirare un sasso.

Tutti iniziarono a ridere.

"BEL COLPO!"urlò quello castano che era sul tetto del furgone e che nel mezzo si era messo vicino

al biondo"ALLA GRANDE!

MA CHI SEI?

UN CAMPIONE?"

Quello nero con la maglietta bianca si mise la mano destra sugli occhi e abbassò la testa.

"KIMBALL!"urlò l'insegnante di colore "SMETTILA DI FARE IL BUFFONE E SALI

IMMEDIATAMENTE SUL BUS!"

Kimball iniziò a correre.

"Scendete tutti dal tetto signori."disse l'insegnante con i baffi "Entrate nel bus,sbrigatevi."

Nella fattoria dove era stato rapito il bambino il cane si muoveva intorno alla perforatrice e poi

intorno alla parte del mezzo che era stata smontata,ossia il cilindro che serviva per perforare il

suolo.

Il cilindro era a terra,su un panno marrone,con dei tubi e altri oggetti accanto.

Jack era sul retro del pick up,con una saldatrice in mano e una maschera che copriva il viso dalle

scintille.

Indossava un giaccone marrone.

Stava saldando una placca rettangolare con la base fatta da una grata marrone sul tettuccio della

zona del guidatore del mezzo.

Tale placca aveva 2 travi di metallo che andavano verso il basso sulla parte posteriore.

Il padre era nel capannone e usava una sega circolare.

Davanti a lui c'era un tavolino con un incudine posta su un piano orizzontale poggiato su una placca

triangolare con delle ruote alla base.

L'uomo aveva degli occhiali neri,aderenti al viso,che lo riparavano dalle scintille.

L'uomo spense l'oggetto e si tolse gli occhiali,poi guardò un arpione fatto da lui.

L'oggetto aveva una punta cilindrica,con un cavo di metallo aggrovigliato sulla punta e con la

parte finale protratta in avanti.

Alla base della punta c'erano 2 punte ricurve all'indietro.

L'uomo si avvicinò ad un contenitore rettangolare con un'apertura con dentro l'acqua e mise la

punta metallica nel liquido mediante l'asta,poi estrasse dal liquido un pezzo di metallo

sottile,rettangolare,con la parte finale spezzata in obliquo in modo da formare una punta.

Lui mise l'oggetto su un'incudine ed iniziò a martellare diverse volte,aumentando la velocità ed

emettendo versi,poi andò a mettere l'oggetto in un secchio con dell'acqua,lo estrasse e lo

guardò,poi andò a martellare ancora.

Poco dopo afferrò il pugnale e lo estrasse dalla colonna sulla quale era conficcato.

Ormai era sceso il buio e l'autobus era in viaggio sulla strada in mezzo alle campagne passando

accanto ad un cartellone stradale piegato.

Italia.

Mattina presto.

Sul bordo di un monte roccioso c'era un paesino composto da poche case.

Sulla montagna c'erano ogni tanto delle zone erbose e a valle c'era una zona verde con altre

montagne in lontananza.

Claire e Raki camminarono per le strade del paese.

Lei indossava un lungo cappotto nero,giacca nera,camicia nera,pantaloni neri e scarpe nere.

"La gente della mia cittadina ha pensato che fossi un diavolo quando hanno saputo la

faccenda."disse Raki "Pensare che se vengono attaccati da un divoratore si precipitano ad accettare

il tuo aiuto."

I 2 arrivarono davanti ad un edificio grigio con sopra l'insegna rettangolare di una locanda e lei aprì

la porta entrando.

Alla reception c'era un uomo seduto su una sedia.

L'uomo aveva i capelli neri,maglietta rosso scuro,senza maniche,camicia bianca,pantaloni neri e

scarpe nere.

L'uomo era seduto con le mani dietro la testa e aveva poggiato i piedi sulla reception rettangolare di

fronte a lui che poi girava verso il muro alla sua destra.

Sul piano rettangolare bianco c'erano dei fogli e una lampada.

Il muro dietro l'uomo era nero in basso e bianco in alto,mentre alla sua sinistra c'era una porta di

legno.

"Oh..."disse l'uomo che si alzò di scatto "Buon giorno,ben arrivati."

"C'è una stanza libera?"disse lei.

"Beh io...una doppia temo che..."disse lui guardando delle carte e toccandosi la testa con la mano

destra.

"Non si preoccupi,è solo per questo ragazzo."disse lei.

"Come sarebbe?"disse Raki "E perché?"

"Mi aspetterai qui finché non avrò finito."disse lei andando verso la porta.

"No,vengo anche io."disse Raki.

"È meglio che tu resti qui."disse lei "Questa volta la cosa è diversa."

"Allora non è il solito incarico?"disse Raki.

"No."disse lei.

"Allora mi vuoi lasciare qui?"disse Raki.

"Nemmeno."disse lei.

"Scusate se mi intrometto,ma pochi giorni fa un'altra ragazza con abiti molto simili ai suoi è venuta

qui."disse l'uomo alla reception "State cercando lei?"

"È andata verso la cima delle montagne?"disse Claire guardando l'uomo.

"Esatto..."disse l'uomo.

"Torno subito."disse lei uscendo.

"Sta attenta."pensò Raki che prese la chiave della stanza dall'uomo e salì le scale.

Arrivato al piano di sopra trovò l'uomo vestito di nero e con cappuccio ad attenderlo.

"Ragazzino,viaggi con una Claymore,ma non sembri molto informato su di loro."disse quello con

l'abito nero e il cappuccio.

"Voi conoscete..."disse Raki.

"Fin troppo bene."disse l'uomo con espressione sorridente "Non dirmi che ignori persino il fatto

che siano connesse ai divoratori."

"Lo so bene."disse Raki "Comunque Claire non è certo un mostro."

"Sai anche che il corpo delle Claymore è fatto di tempo concentrato e che dentro ci sono parti di

divoratore?"disse lui "In particolar modo carne e sangue?"

"La carne e il sangue?"disse Raki "Ma..."

"Loro sono per metà divoratori."disse l'uomo "Create da un gruppo nella dimensione del tempo per

combattere i divoratori stessi.

Se stai assieme a lei è bene che tu lo sappia."

"Come vengono create?"disse Raki.

"Non saprei."disse l'uomo "Non conosco i dettagli."

"Come assimilano la carne e il sangue dei divoratori?"disse Raki.

"Non so neanche questo."disse l'uomo "Ma so che le Claymore trattengono il potere dei divoratori

grazie alla forza di volontà che è simile a quella umana.

Così restano dalla parte giusta.

Sono gli strumenti migliori che gli esseri umani abbiano a disposizione per contrastare i divoratori."

"Gli strumenti migliori..."disse Raki.

"Tuttavia c'è anche una cosa da non sottovalutare...e cioè che una Claymore prima o poi diventa un

divoratore."disse l'uomo "Più fa uso dei poteri da divoratore,più sfrutta le sue abilità da divoratore

più il suo corpo si evolve in quello di un divoratore."

Raki spalancò gli occhi.

"Quando una Claymore diventa un divoratore è destinata ad essere abbattuta."disse l'uomo.

Raki fece cadere lo zaino "Non è vero...Claire diventerà un divoratore...non è vero...non può

essere."

Claire era su una strada rettangolare i cui lati andavano verso il basso per connettersi a delle colline

di roccia.

In lontananza c'era un monte roccioso.

La ragazza ora aveva di nuovo la tuta bianca,la spada,il mantello e le placche di metallo.

Camminando iniziò a ricordare.

FLASHBACK.

Il luogo dove si trovava la sua cella era un muro rettangolare molto lungo con aperture a semi

circonferenza e con delle sbarre sopra cui c'era un corridoio con un'altra parete identica, con altre

celle e con qualche corridoio occasionale e poi c'erano altri livelli.

Dall'altissimo soffitto pendevano delle catene,a gruppi di 3,che sostenevano delle braci con dentro

del fuoco verde.

Da ogni livello in oltre partivano delle catene dritte verso il soffitto.

Claire,che aveva ancora i capelli lunghi,dormiva su un letto di legno,accovacciata in posizione

fetale,con addosso la tuta bianca e una coperta nera.

La ragazza iniziò a piangere e vide l'altra che si era accucciata vicino al suo letto.

Le 2 si presero per mano.

FINE FLASHBACK

Claire continuò a camminare e la zona cominciò ad essere nebbiosa.

A destra del sentiero roccioso,su un livello più basso,c'erano delle lapidi.

"CLAIRE!"urlò Raki e lei si voltò fermandosi.

Lui arrivò di corsa.

"Che ci fai qui?"disse lei "Ti avevo detto di aspettarmi."

"È una bugia,tu non diventerai un divoratore vero?"disse Raki.

"Non so cosa tu abbia sentito,ma è tutto falso."disse lei "Qui nessuno rischia di diventare un

divoratore."

Claire guardò verso la montagna la cui cima era tra le nubi "Tuttavia...la c'è qualcuno che si sta

avvicinando al limite."

"Che cosa?"disse Raki che ricordò le parole dell'uomo alla reception quando parlava di un altra

ragazza "Allora è un altra Claymore?"

"Infatti."disse Claire "E sarò io ad abbatterla."

"Ma come Claire?"disse Raki "È una tua compagna!"

Claire materializzò nella mano destra la lettera "Ho la lettera nera?"

"Che significa?"disse Raki prendendo l'oggetto.

Claire mise la punta della spada nel terreno con la mano destra "Ognuna di noi è tenuta a custodire

una lettera nera all'interno della propria spada."

Claire guardò verso il monte "Durante ogni battaglia dentro di noi si scatena una lotta intestina tra

la coscienza e la parte di divoratore.

Prima o poi riconosciamo di essere arrivate al limite e ci rendiamo conto che stiamo diventando

divoratori."

Lei estrasse la spada "In quel momento il nostro unico pensiero è...desidero morire con una

coscienza.

E facciamo avere la lettera nera a colei che vogliamo ponga fine alla nostra esistenza."

"Se è così,a farti avere la lettera nera è stata…"disse Raki.

Lei lo guardò "Una persona che è nata più o meno nello stesso periodo mio."

Il bus giallo era sulla strada di notte.

Il biondo era seduto vicino a quella castana.

"Puoi anche parlarne se vuoi."disse lei "Forse ti farebbe bene."

"Quanto ho giocato oggi?"disse quello biondo "12 minuti?"

"Ma sono stati 12 minuti grandiosi."disse la ragazza.

"Anna si è vendicata di me."disse quello biondo "Lui e il suo scagnozzo bianco.

Forse...ho la pelle del colore sbagliato per essere trattato come gli altri."

"Sai che non è così."disse lei "Forse vogliono dare a tutti la possibilità di giocare in campionato..."

"Il fatto è che non è per questo che si fa un campionato."disse quello biondo e quello nero con la

maglietta bianca aprì un occhio e lo guardò"Quasi tutte queste mezze seghe non erano in grado di

giocare in finale,io si."

Il biondo vide quello di colore "E tu che cazzo stai guardando?"

L'altro chiuse gli occhi.

Minxie stava dormendo come la maggior parte dei ragazzi e aveva la testa poggiata sul vetro a

destra.

Nel sogno lei dormiva sul bus,poi venne svegliata da una luce.

Minxie guardò dai finestrini e vide il Sole illuminare i campi di granturco.

Gli altri sul bus erano spariti.

Poco dopo lei vide Darry che era vicino alla strada.

Lui indossava una maglietta giallo ocra,senza maniche,con uno strappo all'altezza della

pancia,jeans blu e scarpe nere.

Darry indicò i campi con l'indice sinistro e la seguì con lo sguardo mentre il mezzo proseguiva,poi

indicò con l'altro braccio.

Lei guardò verso dietro per un po',poi guardò davanti e lo rivide che indicava i campi con la mano

sinistra.

Questa volta il ragazzo iniziò ad urlare indicando i campi ed iniziò a fare gesti.

Improvvisamente il ragazzo divenne Billy,che aveva una ferita sulla parte sinistra della testa e le

mani insanguinate,più altri tagli addosso,poi tornò ad essere Darry che corse dietro al mezzo

indicando i campi.

Minxie vide la creatura correre per i campi.

Indossava il cappello nero e il giaccone nero.

Nella mano destra aveva un altro oggetto con 4 unghie.

Questo oggetto era marrone e con la superficie più liscia dell'altro.

L'essere scagliò l'oggetto.

Nella realtà un'altra ruota venne forata.

"Cristo!"disse la bionda.

Il mezzo frenò all'improvviso svegliando tutti e si fermò.

"Ah non me lo dire!"disse l'insegnante di colore che si alzò.

Ora indossava un giacchetto giallo ocra,con le maniche bianche,i polsi gialli e una linea bianca sulla

vita.

"Ne abbiamo forata un'altra."disse la bionda.

"Come?"disse l'uomo.

Alcuni ragazzi iniziarono ad alzarsi.

"Per favore restate seduti tutti."disse l'insegnante con i baffi che aveva anche lui il giaccone giallo e

bianco.

"Merda."disse l'autista"Dobbiamo sparare un razzo e far scendere i ragazzi dal bus."

I ragazzi iniziarono a lamentarsi.

"EHI EHI EHI!"disse la donna "Volete restare seduti qui e sperare che arrivi qualcuno che ci

travolga a 100 all'ora?"

La donna prese una valigetta di metallo marrone,la aprì ed estrasse una lanciarazzi e dei segnalatori

rossi cilindrici,con un tappo bianco in cima.

"Molto bene."disse l'insegnante di colore rivolgendosi all'altro "Dwayne tu svuota il

bus,io preparo i razzi.

Ma che sono questi?

Razzi da barca?

Avevi paura di perderti in mare aperto?"

"Sfotti la mia cassetta di sicurezza?"disse lei dandogli i razzi "Guarda che questa roba mi ha salvato

la vita più di una volta."

"Ah non posso crederci."disse lui scendendo.

"Bene,prendete le giacche e scendete."disse Dwayne.

Lamentandosi tutti si alzarono e molti si misero le giacche gialle e bianche.

Minxie rimase a guardare l'esterno.

Quello di colore aveva fermato un mezzo poco distante da loro.

L'autista iniziò a parlare alla trasmittente "Sono Betty Borman,del 226.

Siamo fermi sulla statale 9 est..."

L'uomo che guidava il mezzo fermato era bianco,con capelli neri,maglietta bianca,pantaloni e neri

scarpe nere,mentre la donna accanto a lui aveva i capelli biondi a mezzo collo e un lungo abito nero.

"Volete che vi dia una mano a toglierlo dalla strada?"disse l'uomo alla guida.

"È bloccato,la ruota posteriore ha il cerchio che tocca."disse quello di colore "Ma se avvertiste una

pattuglia della stradale ve ne saremmo grati."

"Certo."disse l'uomo che mise in moto.

La targa dell'auto diceva "Non sono un completo idiota,alcune parti le ho perse!"

L'uomo di colore accese uno dei segnalatori rossi che emise una luce forte dalla punta insieme ad

una fiamma.

L'autista si avvicinò alle ruote con una torcia,mentre quello con i baffi faceva scendere tutti che si

lamentavano e si mettevano al bordo della strada.

La donna si chinò ed estrasse l'altro oggetto,poi guardò quello con i baffi che si avvicinò.

Quello con gli occhiali fece qualche passo nella loro direzione.

"State tutti indietro e lontani dalla strada!"disse Betty mentre l'insegnante prendeva

l'oggetto"Forza!"

L'oggetto aveva un buco sulla parte centrale,qualche linea nera e i bordi,prima delle unghie,erano

neri.

Intorno al buco c'era il tatuaggio di una rosa nera.

"Nella ruota ce n'era un altro."disse lei illuminandolo con la torcia "Oh Dio...non dirmi che su

questo c'è un ombelico."

Minxie si avvicinò con le braccia incrociate.

"Minxie allontanati dalla strada!"disse quello con i baffi "Via dalla strada!"

Quello di colore stava mettendo un altro segnalatore a terra.

"Fai risalire tutti sul bus."disse lei.

"Ma mi hai appena detto..."disse quello con i baffi.

"Lo so,ma qua intorno sta succedendo qualcosa che non mi piace."disse Betty.

La creatura alata,completamente senza vestiti,calò dall'alto,prese l'insegnante di colore,lo afferrò

con i piedi e lo portò in alto.

"Io penso..."disse Betty e tutti si voltarono sentendo un urlo.

Il segnalatore cadde dall'alto sulla strada.

I ragazzi iniziarono ad avvicinarsi.

"Coach?"disse quello di colore che indossava la maglietta bianca e che ora aveva la giacca gialla e

bianca.

Izzy avanzò di più e guardò in alto "Ma che diavolo..."

Quello biondo avanzò ancora "Dov'è finito il coach?"

"Charlie?"disse la bionda avvicinandosi "CHARLIE?"

Betty abbassò la torcia e tornò indietro "Falli salire tutti sul bus e chiudi le porte."

"Ok campioni,salite tutti sul Betty Bus."disse quello con i baffi "Buck vai alla radio e vedi se riesci

a trovare qualcuno..."

Quello biondo avanzò ancora e l'insegnante lo fermò.

"Vale anche per te Scott."disse quello con i baffi.

"Che diavolo è successo al coach?"disse Scott.

"Fai salire subito tutti sul bus e chiudi quelle porte."disse quello con i baffi "Muoviti Scott."

Scott lo guardò con rabbia e poi si mosse "D'accordo.

Avete sentito?

Forza salite tutti quanti sul bus."

Tutti ubbidirono mentre si ponevano delle domande.

"Charlie?"disse l'insegnante con i baffi che si avvicinò con la torcia "Mi senti?

CHARLIE?"

L'uomo con i baffi si avvicinò alla zona dove era l'ultimo segnalatore.

"Sbrigatevi!"disse l'autista "SALITE SUL BUS!

FORZA!

MI AVETE SENTITA?"

Quello con gli occhiali si mise alla trasmittente.

"CHARLIE?"disse quello con i baffi.

"Abbiamo un'emergenza!"disse quello con gli occhiali che si mise un maglione grigio "C'è

nessuno in ascolto?"

Betty andò verso la parte frontale del mezzo e lo superò.

"A me non piace questa storia."disse Izzy e quello con gli occhiali chiuse le porte del bus tirando

una leva "Qui bus 226,siamo fermi sulla 9 est!"

Betty accese dei segnalatori e li posò a terra guardandosi intorno,poi la creatura la afferrò con le

zampe e la trascinò in aria.

Il gruppo sentì le urla e anche quello con i baffi guardò in alto.

Izzy si alzò e anche gli altri lo fecero.

"Dov'è finita?"disse uno dei ragazzi.

"Oh mio Dio."disse quello con gli occhiali.

Jackie,che indossava una giacca gialla con maniche bianche,si avvicinò e si mise in ginocchio

guardando l'alto,poi andò verso la porta e guardò in alto.

"Jackie?"disse Scott.

Quello con i baffi bussò sulle porte e gli venne aperto,così lui salì solo il primo gradino.

"Che è successo?"disse l'insegnante "Che hai visto?"

"Tu cos'hai visto?"disse Jackie.

"ANDIAMO!"urlò l'insegnante "HAI VISTO QUALCOSA OPPURE NO?"

Jackie annuì "È volata via."

L'insegnante guardò verso le vetrate.

"Che diavolo stai dicendo?"disse Scott.

"Quello che ho visto."disse Jackie.

"La gente non prende e vola via!"disse Scott.

"SIEDITI SCOTT!"urlò l'insegnante.

"CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO LA FUORI?"disse Scott.

L'insegnante salì gli altri 2 gradini "TI HO DETTO DI STARE ZITTO E DI SEDERTI

MALEDIZIONE!

ANDIAMO!

Anche tu Jackie.

Tutti quanti."

Tutti i ragazzi si sedettero.

L'uomo scese i gradini del mezzo e si accorse che Scott guardava fuori e si era alzato "Vatti a sedere

Scott.

Ce l'hai con me per caso?"

"No e invece tu ce l'hai con me?"disse Scott.

"Che vuoi dire?"disse quello con i baffi.

"Tu che pensi?"disse quello biondo.

"Non ho tempo di discutere con te di queste stronzate,vatti a sede..."disse quello con i baffi.

I piedi del mostro afferrarono le spalle dell'uomo che urlò.

Scott andò all'indietro e tutti si alzarono urlando spaventati.

L'insegnante iniziò a urlare e afferrò le ringhiere ai lati del bus con le mani mentre l'essere tentava

di trascinarlo via,poi mise la mano sinistra sul tetto del mezzo.

"AIUTO!"urlò l'uomo.

Scott si mosse insieme a quello nero con la camicia bianca e insieme ad Izzy.

Tutti afferrarono l'uomo che però venne trascinato in alto.

Scott fu l'ultimo a lasciarlo andare cadendo a terra.

Tutti andarono a guardare dalle finestre.

"CHIUDETE QUELLE PORTE!"urlò quello con gli occhiali e tutti corsero dentro "CHIUDETE

QUELLE PORTE!

CHIUDI QUELLE MALEDETTE PORTE!"

Izzy chiuse le porte mandando la leva verso l'interno.

Scott si voltò verso gli altri e aveva del sangue intorno al naso.

"Oh Dio..."disse Jackie.

Quella nera si mise le mani sulla bocca.

"Cazzo."disse Jackie che indicò Scott.

Lui si toccò il volto e si pulì dal sangue,mentre gli altri chiudevano i finestrini.

"Che cos'era?"disse quello nero che aveva la camicia bianca "SCOTT CHE CAZZO ERA?"

Lui camminò verso il fondo.

"SCOTT ALLORA?"disse quello di colore.

"Scott vogliamo sapere..."disse quella castana.

"NON LO SO CHE COS'ERA!"disse Scott che andò verso il fondo del mezzo e si mise a

guardare verso l'alto in ginocchio,mentre tutti gli altri si mettevano a guardare fuori.

"Aveva le ali."disse Scott "Delle ali enormi del cazzo."

Claire e Raki camminarono sulla strada rocciosa.

"Ci consolavamo a vicenda nei momenti più duri."disse lei "Quando eravamo giovani ed eravamo

in preda ad atroci dolori,ci addormentavamo abbracciate l'una all'altra."

Claire si fermò e vide che su un dosso c'era una Claymore con una corazza identica alla sua,ma le

placche di metallo sulle gambe erano situate più in basso rispetto alle sue.

La ragazza aveva lunghi capelli chiari,quasi bianchi,con 2 ciocche ai lati del volto e la riga in

mezzo.

Aveva la spada nella mano destra.

Gli occhi della donna erano come quelli di Claire.

"È da molto che non ci vediamo Claire."disse la donna.

"Elena."disse Claire "Non sei cambiata.

Sei rimasta esattamente come allora."

"Mi sto sforzando per mostrarmi a te."disse Elena "Ci sono stati momenti molto duri.

Eppure adesso non riesco a ricordare altro che le cose belle che abbiamo passato insieme.

Mi rendo conto di essere quanto meno patetica ad essere arrivata alla mia fine prima di te."

Elena chiuse gli occhi "Ero convinta che sarei diventata forte combattendo contro i divoratori.

E invece guarda."

I muscoli del suo corpo iniziarono ad ingrandirsi e a mostrare grosse vene.

Raki spalancò gli occhi mentre le si formavano grosse vene sugli zigomi e sulla fronte.

"Avrei dovuto avere una volontà molto più resistente per potermi permettere di usare la forza del

divoratore come ho fatto."disse Elena.

"No...no..."disse Raki.

Elena iniziò a lacrimare "Quindi ti prego...ti prego...fallo in fretta.

Fallo finché sono ancora me stessa."

Claire prese la spada con la mano destra,ma Raki la abbracciò.

"No!"disse Raki "Non devi farlo Claire!

Voi 2 siete compagne!

Questa cosa è assurda!"

Claire guardò l'altra che si avvicinò.

"Claire..."disse Elena.

Claire si avvicinò all'altra che fece lo stesso mentre i suoi denti diventavano appuntiti e la sua bocca

si allargava.

"NO CLAIRE!"disse Raki.

Claire la colpì dall'interno verso l'esterno dividendola in 2.

"Grazie...Claire..."disse Elena "Così...posso andarmene da amica..."

Il suo corpo si spezzò e cadde a terra.

Poco dopo sotto i resti si formò una spaccatura grigia che ne inghiottì il corpo e la spada.

Poco dopo Raki stava piangendo.

"Non credere che sia stato facile per me."disse Claire "Vedi gli esseri umani hanno 2 corpi,uno dentro l'altro.

Un corpo di carne e uno di spirito.

Quando quello fisico muore il corpo di spirito esce fuori.

È facile evocare le loro anime o riportarli in vita se si hanno certe capacità.

Le Claymore sono composte da un unico corpo fatto da pezzi di flusso temporale uniti

insieme,perciò la loro immortalità è strettamente legata al loro corpo.

E niente di più.

Dopo il trapasso,rimangono dentro la loro testa,vivendo nei loro ricordi,in un corpo martoriato,per

millenni prima di potersi rigenerare.

Si dice che le cadute possano far entrare in contatto le loro menti tra di loro,ma niente contatti con

quelle vive.

E poi,una volta morte,i loro cadaveri vengono portati via dai nostri superiori e nessuno le vede più.

Di tutte quelle morte fino ad ora nel corso delle ere non ne è mai tornata nessuna.

Molte si sono chieste se questo blocco nella mente dopo il trapasso sia in realtà permanente e ci

viene invece detto che è solo molto lungo per tenerci buone.

Ma molte hanno maturato un altra ipotesi,rispetto a quella della vita all'interno della mente.

Sono giunte ad una conclusione molto più semplice,che,seppur sempre negata,credo sia molto più

probabile.

Quando gli umani muoiono la loro anima va in un altro posto.

Quando una Claymore muore...non arriva la morte….ma soltanto l'assenza.

Il nulla.

E l'oblio.

L'oblio…

Dopo la vita c'è la morte.

Dopo la morte c'è il nulla.

I morti non tornano in vita.

Almeno non i nostri."

"Perché Claire?"disse Raki piangendo "Perché?"

"Elena e io...abbiamo iniziato nello stesso periodo.

Spesso ci consolavamo a vicenda.

Quando eravamo in preda ad atroci dolori...ci addormentavamo abbracciate l'una all'altra.

Ma non solo...Elena è stata l'unica amica che abbia mai avuto."

"Ma...ma...ma perché lo fai?"disse Raki "Perché combatti contro i divoratori anche se ti costa così

tanto?

Per quale motivo?"

"Perché si tratta...della nostra ragion d'essere."disse lei.

Il padre del ragazzo rapito era seduto al buio ad un tavolo circolare e ascoltava la radio che era

davanti a lui.

Alla sinistra del tavolo c'erano le credenze di legno e i fornelli verdi della cucina,che avevano dei

cassetti gialli.

Accanto ai fornelli c'era un frigo,poi una porta e dopo altri fornelli.

La casa aveva un pavimento di mattonelle bianche e quadrate.

"Centrale abbiamo fatto un rapido sopralluogo nella zona."disse la voce alla radio"Non abbiamo

trovato tracce di scasso,chiudo."

Un'altra voce parlò "Stiamo facendo un 10.7.

Centrale?

Ricevuto?"

"Qui centrale ricevuto 036."disse un'altra voce e l'uomo alzò il volume.

"A tutte le unità,qualcuno ha notato qualcosa di strano dalle parti della contea di Crowly?"disse

un'altra voce "Ho ricevuto 2 chiamate a 10 miglia di distanza,entrambe segnalavano dei

rapimenti."

"Comunicate a tutte le unità che questa è un'informazione strettamente 10.36."disse la voce

precedente.

"Qualcuno ha incendiato un campo di marijuana stanotte?"disse un'altra voce "Perché le storie sono

veramente assurde."

L'uomo si alzò e corse fuori "JACK!

LA CONTEA DI CROWLEY!"

Nel bus quello con gli occhiali parlava al trasmettitore "Qui parla Andy Buck,c'è nessuno in

ascolto?"

"Non funziona nessun maledetto telefono!"disse quella castana.

"Siamo fermi in uno scuolabus in panne sulla statale 9 est!"disse Andy "Abbiamo bisogno d'aiuto!

Siamo in guai seri!

C'È QUALCUNO IN ASCOLTO?"

Andy si mise a piangere "Fanculo..."

Izzy,che si era messo un giacchetto di jeans blu,si chinò e prese un lungo tessuto bianco che era

legato al pavimento.

"ANDIAMO!"urlò Andy "C'È QUALCUNO IN ASCOLTO?

SONO ANDY BUCK!

SIAMO FERMI IN UNO SCUOLABUS IN PANNE SULLA STATALE 9 EST!"

Izzy guardò il contenuto del sacco "Giavellotti?"

Andy si alzò.

"Potremmo usarli come lance."disse Izzy.

"Bastoncini."disse Scott che si alzò "Hai intenzione di aspettare e affrontare quella cosa con dei

bastoncini?"

"Quella creatura tornerà,preferisco avere un bastone appuntito in mano piuttosto che niente."disse

Izzy.

"Ehi!"disse quello castano che si era seduto vicino al biondo durante la giornata.

Il ragazzo aveva in mano una pistola lancia razzi "Ragazzi...la lanciarazzi di Betty.

Ci sono anche un po' di razzi."

"Chi dice che dobbiamo aspettare?"disse Scott "Pensateci bene."

La ragazza castana si avvicinò "Scott,non vorrai mica uscire dal bus?"

Lui la afferrò e la portò verso i finestrini indicando delle staccionate "Vedi questo campo?

Significa che c'è una fattoria alla fine di questa strada e che è abbastanza vicina."

"Con quella cosa la fuori?"disse la castana "Scott?

Con quella cosa la fuori?

SCOTT?"

"Quella cosa non si vede da quasi un'ora."disse Scott.

"Ma non vuol dire che non sia qui sopra ad aspettarci."disse Izzy.

"Ma non è detto che ci sia."disse Scott.

"Senti qui non si tratta di fare a chi corre più svelto."disse Izzy.

"O a chi è più signorina."disse Scott.

"Che problemi hai Scott?"disse Izzy.

"Dimmi Izzy o Isa..."disse Scott.

"Ehi!"disse quello nero che aveva la maglietta bianca e che era in piedi "Volete smetterla tutti e

2?"

"Ti faccio innervosire?"disse Izzy.

"La tua mosceria mi fa innervosire,come mi fanno innervosire tutti i cazzi mosci che sono

qui!"disse Scott.

"Già ti fanno diventare scemo!"disse Izzy.

Scott afferrò Izzy per la gola e lo spinse contro un'asta.

"RAGAZZI BASTA!"urlò quella castana.

"Smettetela!"disse Andy che afferrò Izzy.

Quello nero afferrò Scott "Scotty andiamo."

"Levami le mani di dosso o sparirà presto qualcun altro."disse Scott.

"Cerca di farla finita Scott,ora la cosa più importante è restare uniti."disse quello di colore.

Scott si voltò di scatto.

"È l'unico modo per sopravvivere."disse quello di colore.

"Vuoi giocare a chi è più forte Double-D?"disse Scott.

"Non è il momento per queste stronzate Scotty."disse quello nero,mentre Deaundre si alzava.

Davis si rivolse all'altro nero "Siediti."

"Dico sul serio."disse Scott "Vuoi giocare a chi è più forte,amico?"

"Pensavo stessi per chiamarmi in un altro modo."disse quello nero "Vuoi chiamarmi in un altro

modo Scotty?

Perché forse non lo sai,ma si vede che lo stai pensando.

Anche se non lo dici."

La castana si mise in mezzo "Davis per favore,non dargli corda.

Per favore basta!"

Minxie si guardò intorno stando alzata.

"Per vincere la squadra deve restare unita."disse la castana "Vista la situazione non potreste essere

più civili tra di voi."

Minxie guardò verso i finestrini e si spaventò.

"Dillo a lui non a me."disse Scott.

"Qualunque sia il tuo problema non è il momento per queste stronzate,finché non arriva qualcuno a

difenderci..."disse Davis.

Minxie indietreggiò e andò addosso a Scott.

Il gruppo si avvicinò alla porta ,mentre la bionda fuggiva in fondo,poi videro il viso del mostro dai

vetri delle portiere.

I ragazzi corsero a rifugiarsi tra i sedili,mettendosi a terra.

Jackie guardò dal finestrino e l'essere si mise in orizzontale sulle vetrate,così lui si abbassò e gli

altri si spaventarono.

L'essere mise il buco al posto del naso vicino all'unico finestrino che aveva la parte alta piegata

verso l'interno e annusò l'aria, guardò verso il basso,poi l'essere andò sul tetto del furgone.

"Ma dov'è andato?"disse uno dei ragazzi.

Scott raggiunse Andy che era accucciato accanto ad un sedile e lo afferrò "Dobbiamo spostare

questo bidone del cazzo."

"E come?"disse Andy "Sui cerchioni?"

"Lo sai guidare o no questo coso?"disse Scott.

La testa dell'essere apparve sotto sopra davanti al vetro del portellone dietro l'autobus.

"Come cavolo dovrei fare?"disse Andy.

Tutti videro l'essere e fuggirono verso la parte frontale.

"Mio Dio..."disse quella nera.

Jackie accese una torcia ed illuminò il volto dell'essere.

"Ma che diavolo vuole?"disse Izzy.

L'essere li guardò.

"Oh cazzo..."disse quello che si era seduto vicino a Scott "Sta guardando me."

Jackie illuminò l'essere e la creatura gli strizzò l'occhio destro.

Il mostro iniziò ad annusare l'aria.

"Qualunque cosa sia...evidentemente è fissato con gli odori."disse Jackie tremando.

L'essere aprì di nuovo gli occhi e guardò dentro il bus.

Scott indicò se stesso e la creatura gli sorrise.

"Spegni quella luce!"disse Scott e l'altro lo fece.

Scott si spostò facendo vedere Minxie.

L'essere chiuse gli occhi e piegò la testa verso sinistra.

Minxie si spostò e si mise a sedere.

La creatura indicò quello con gli occhiali che si spaventò e si sedette.

L'essere mandò la testa a destra di scatto vedendo Deaundre che si spostò,lasciando Davis in piena

vista.

L'essere quando lo vide spalancò gli occhi,mandando la testa verso dietro,poi guardò verso terra ed

emise un verso dalla bocca,poi tirò fuori una lunga lingua cilindrica gialla,che aveva la parte finale

più piccola di quella iniziale, e leccò il vetro lentamente.

Il mostro afferrò i lati della porta ed iniziò a tirare facendo traballare tutto il mezzo,mentre quello

castano prendeva la lanciarazzi.

"Non sparare qui dentro!"disse Jackie.

"Ha ragione!"disse Izzy che afferrò la pistola con la mano destra "Si riempirà tutto di fumo."

L'essere continuò a smuovere il mezzo facendo cadere una vite dalla porta che venne illuminata

dalla torcia.

"Guardate!"disse la castana "È caduto dalla porta!"

"Buck va davanti e sta pronto ad aprire le porte."disse Scott.

"Vuoi dire che dobbiamo correre fuori?"disse Andy.

"Si,se il figlio di puttana entra."disse Scott.

L'essere andò sul tetto del mezzo.

"Cercherà di entrare!"disse quella nera.

"Si,ci sta provando di nuovo."disse Izzy mentre tutti si abbassarono,poi si alzarono.

Minxie iniziò a barcollare e ad ansimare.

"Minxie?"disse la castana e l'altra cadde venendo sostenuta da Scott che la mise a terra.

"Si sente male?"disse la nera.

"Minxie?"disse la castana "Minxie?

Mi senti?"

Minxie emise dei versi,poi aprì gli occhi che erano del tutto rossi, senza ne pupilla ne iride.

Dagli occhi uscirono filamenti di energia rossa che iniziarono a contorcersi lentamente nell'aria.

"Gli occhi..."disse Andy.

"Mio Dio..."disse la castana"Minxie?"

"Che sta succedendo?"disse Jackie.

"Che cos'hai Minxie?"disse Davis.

Minxie ebbe una visione.

Sognò di trovarsi in un campo di granturco giallo,davanti alla croce su cui era poggiato l'essere,che

aveva altri 2 spaventapasseri accanto.

Dietro di lei c'era la fattoria di Jack.

In quel momento passò Billy che correva con il cane,ma le figure si muovevano all'indietro invece

che in avanti.

Voltandosi vide Danny che parlava velocemente bisbigliando in modo incomprensibile e sempre più

velocemente,mentre fissava la creatura.

"Ogni ventitreesima primavera,per 23 giorni deve mangiare."disse Danny guardandola.

"Mangiare cosa?"disse lei guardando l'essere e poi guardò di nuovo il ragazzo "Mangiare cosa?"

Danny ora non aveva più gli occhi,l'interno del cranio era vuoto e si potevano vedere le piante

dietro di lui dai buchi.

"Mangiare noi."disse Danny.

L'essere alzò la testa e spalancò le ali.

Minxie si rialzò all'improvviso coperta di sudore.

Quella di colore le si accucciò vicino,poi Andy e Izzy si avvicinarono.

"Minxie?"disse la nera e anche la castana le si accucciò vicino "Ti senti bene?

Guardami.

Pensavo te ne fossi andata,sei svenuta.

Guardami."

Lei gli voltò la testa verso di se con le mani "Ti senti bene?"

Jackie e altri guardavano dai finestrini.

"Gli occhi erano completamente rossi con della roba rossa che usciva fuori."disse la nera.

"Credo che se ne sia andato,sarei pronto a scommetterci."disse Jackie che fu raggiunto da Izzy.

"La vera scommessa è provare ad uscire da questo cazzo di bus."disse Izzy.

"Quanto tempo è passato?"disse Jackie alzandosi "Se n'è andato.

Ha fatto quello che doveva fare e se n'è andato."

"Si,ma cosa diavolo stava facendo?"disse Izzy.

"Te lo dico io cosa stava facendo."disse Minxie "Stava scegliendo le persone."

Scott si avvicinò "Cosa?"

"Sente l'odore delle persone,della loro paura."disse lei "È una cosa che lo aiuta a scegliere le

persone."

"Scegliere le persone per che cosa?"disse la nera.

"Come lo sai,come fai a dirlo?"disse la castana.

"Me lo ha detto...un ragazzo che è morto."disse Minxie "Credo che volesse mettermi in guardia.

Credo che volesse avvertire tutti noi che...quell'orrore è in giro da centinaia di anni e nessuno è mai

riuscito ad ucciderlo."

"Lo hai sognato?"disse Scott.

"Il ragazzo era morto,quindi immagino proprio che fosse un sogno Scott!"disse Minxie.

"Fammi capire,stamattina agitavi dei pon pon e adesso sei in linea diretta con l'aldilà?"disse Scott.

"NON LO SO!"disse lei "SPIEGAMI TU CHE SUCCEDE PERCHÉ IO NON LO SO!

Quel ragazzo stava tentando di dirci che al mattino deve tornare sotto terra."

"Ah andiamo."disse Scott.

"Sotto terra per...per altri 23 anni."disse Minxie.

Scott rise "E poi che succede?

Vissero tutti felici e contenti?

Eh?

Ma dai,perché non cambi spacciatore?"

"Scotty devi starla a sentire!"disse la castana.

"Lui ritornerà presto."disse Minxie.

"Ma è stato solo un sogno Ronda,non vorrai crederci."disse Scott.

"E non importa se ci nascondiamo in questo bus o se andiamo a nasconderci sotto il nostro

letto."disse Minxie "Lui ci troverà.

Troverà quelli che ha scelto."

Scott si guardò intorno.

"Minxie,ora calmati d'accordo?"disse la castana.

"Il ragazzo mi ha detto che...riconosce quelli che vuole dall'odore ...della loro paura."disse Minxie "E

quali parti...ne vuole mangiare."

Andy si mosse di scatto e andò a prendere la trasmittente "EHI C'È QUALCUNO IN ASCOLTO?

PRONTO?

SIAMO VERAMENTE NEI GUAI!

GUAI MOLTO SERI!

ABBIAMO IMMEDIATAMENTE BISOGNO DI AIUTO!

QUALCUNO MI SENTE?!

C'È QUALCUNO IN ASCOLTO PER FAVORE?!

INSOMMA C'È QUALCUNO CHE MI SENTE?"

Jack era alla guida del pick up blu che aveva il cilindro della perforatrice montato come se fosse un

cannone sul retro e coperto da un telo marrone.

L'auto si fermò vedendo una macchina che era andata contro un albero ed emetteva fumo.

Il tetto dell'auto era aperto e piegato verso l'esterno.

Il cane nel mezzo iniziò ad abbaiare.

Sul tetto del mezzo era stata messa anche una grossa torcia circolare.

Il padre scese e si avvicinò al mezzo con una torcia,mentre il cane sul retro del mezzo guaiva.

Improvvisamente alla radio si udì la voce di Andy.

"PAPÀ!"urlò Jack e l'uomo tornò indietro "Pronto?

Mi senti?

226 sei ancora li?"

"SI PORCA MISERIA SE SONO ANCORA QUI!"urlò Andy.

"Molto bene,adesso ripeti quello che mi hai appena detto."disse Jack.

"NON STO SCHERZANDO!"disse Andy.

"Ripetilo andiamo!"disse Jack.

"SIAMO INTRAPPOLATI IN UN BUS IN PANNE SULLA STATALE 9 EST E CI

UCCIDERANNO TUTTI SE NON ARRIVERETE QUI CON I RINFORZI A DARCI UNA

MANO!"disse Andy.

"A che puntò della statale 9?"disse il padre prendendo la trasmittente connessa alla radio.

"Nella contea di Crowly,siete della polizia?"disse Andy.

"Chi è che vuole uccidervi?"disse l'uomo "Di cosa stai parlando?"

"MI VUOI RISPONDERE?"disse Andy "SIETE DEI POLIZIOTTI CAZZO?"

"Stammi a sentire,sono già sulla statale 9,ma è una strada lunga e la contea di Crowley è

grande."disse l'uomo "Ci sono dei cartelli la intorno?

Siete vicini a qualcosa?"

"SI,SONO MOLTO VICINO A FARMELA NEI PANTALONI,QUINDI DITEMI CHE STATE

PER ARRIVARE PER FAVORE?"disse Andy.

"Non posso valutare la potenza del segnale,ma non sembrate vicini."disse l'uomo.

"Che vuol dire?"disse Andy.

"Vuol dire che ci metterò un po' di tempo a raggiungervi."disse l'uomo.

"Che vuol dire un po' di tempo?!"disse Andy "SIAMO IN UNA SITUAZIONE DISPERATA!"

"Si,ho capito."disse l'uomo.

"E ti prego,dimmi che c'è qualcun altro con te,perché se non sei della polizia,promettimi che li

chiamerai immediatamente per dirgli di venire a tirarci fuori di qui!"disse Andy.

"Li chiamo subito."disse l'uomo "Li chiamo subito,sta tranquillo.

Però dovete aspettare,aspettate!

Ce la fate?"

L'uomo posò la radio e chiuse lo sportello.

"Continua verso est."disse l'uomo.

"Papà..."disse Jack.

"Coraggio Jack,andiamo."disse l'uomo guardando davanti a se "Muoviti."

Jack mise in moto il mezzo.

Tutti nel mezzo erano alzati e nella parte frontale.

"SI!"urlò Jackie.

Andy si alzò mentre tutti stavano urlando di gioia.

L'essere apparve dietro il vetro posteriore,poi salì sul mezzo.

"CE L'ABBIAMO FATTA CAZZO!"urlò Andy "VENGONO A PRENDERCI!"

La mano destra del mostro sfondò il soffitto del mezzo e afferrò la testa di Andy che iniziò ad urlare

e mise le mani contro il soffitto.

"AIUTATEMI!"urlò Andy "LEVATEMELO DI DOSSO!"

Davis e Izzy lo afferrarono tentando di riportarlo giù,ma senza successo.

"STATE INDIETRO!"urlò la castana che prese uno dei giavellotti,andò vicino ai 2 e trafisse il

soffitto bucando il petto del mostro che urlò,poi lei tirò giù l'oggetto facendo emettere all'essere un

altro urlo,mandò di nuovo l'oggetto in alto e gli trafisse l'occhio sinistro e la testa.

La creatura urlò e lasciò andare Andy.

I ragazzi videro il giavellotto conficcato nel soffitto muoversi freneticamente,mentre il mezzo

veniva scosso alcune volte,poi l'oggetto venne tirato su.

La creatura afferrò la parte dell'oggetto che sporgeva dal volto con la mano destra,mentre quella

che sporgeva dal cranio con la sinistra.

Sulla punta dell'oggetto c'era il suo occhio.

La creatura si mise in ginocchio e cominciò a tirare il giavellotto da una parte e dall'altra senza

riuscire ad estrarlo,mentre ringhiava.

Davis si avvicinò al buco lentamente.

La creatura mandò il giavellotto verso l'esterno strappandosi la parte sinistra della testa e gettando

l'oggetto a terra.

Davis si mise sotto il buco e vide il cielo stellato,poi l'essere cadde a 4 zampe davanti al buco e

guardò di sotto.

L'interno della sua testa era fatto da dei filamenti ramificati rossi e gialli.

"Gli è partita mezza testa cazzo..."disse Davis.

L'essere si alzò barcollando,poi volò via dopo aver formato le ali dalle spalle.

"Cristo."disse Davis e altri accorsero sotto il buco.

Tutti guardarono in alto e sentirono solo silenzio,poi iniziarono a sentire uno strano rombo ed

iniziarono ad accucciarsi mettendosi ai lati del mezzo.

La parte centrale del tetto del mezzo si curvò verso il basso,con un enorme boato, e tutti i vetri

esplosero violentemente.

I ragazzi si alzarono lentamente e alcuni tossirono a causa della polvere.

Jackie accese la torcia avvicinandosi al bozzo sul soffitto.

Da uno dei finestrini si poteva vedere la parte finale di una delle ali con una punta ricurva nera.

Jackie si avvicinò all'ala "Non ci credo..."

"Non può essere vero..."disse Andy.

Izzy si arrampicò e mise la testa fuori dal buco vedendo l'essere sdraiato sul tetto del mezzo ed

immobile,poi scese ed annuì.

"Dai apri quelle porte,è il momento giusto."disse Scott.

Deaundre andò a tirare la leva,ma non ci riuscì.

"È morto vero?"disse la castana.

"Non lo so."disse Scott "Non mi interessa."

"Non si aprono!"disse Deaundre e Davis lo raggiunse iniziando a tirare,poi fu raggiunto da Scott e

Andy.

Scott e Davis andarono a spingere le porte.

"Non spingete!"disse Andy "Si aprono verso l'interno!"

Izzy li raggiunse e aiutò a tirare la leva.

"Dev'essere successo qualcosa al meccanismo!"disse Andy.

Quello con la pistola e Jackie andarono verso il fondo del mezzo e provarono ad

aprire la porta posteriore,ma senza successo.

"Forse si apre solo da fuori!"disse quello castano che iniziò a dare spallate alla porta.

"È un'uscita d'emergenza idiota!"disse Jackie.

"ALLORA APRILA CAZZO!"urlò quello castano.

"Aprite quella porta di merda!"disse Scott andando verso il fondo con Izzy,poi li fece

spostare,provò ad aprire e poi iniziò a dare spallate,per poi proseguire con i calci "A CHE CAZZO

SERVE SE NON FUNZIONA?!

CAZZO!

CAZZO!

CAZZOOO!"

Izzy raccolse una vite "L'ha bloccata.

Pensavamo che volesse entrare,invece voleva essere sicuro che non potessimo uscire."

Davis si avvicinò.

"SFONDIAMO QUELLE MALEDETTE PORTE!"disse Scott andando verso la parte frontale del

mezzo.

Improvvisamente tutti si fermarono sentendo dei rumori,poi il mezzo venne scosso e una delle ali

cadde dallo squarcio nel soffitto rimanendo aperta e dividendo coloro che erano nella parte davanti

da coloro che erano dietro.

Jackie si avvicinò all'ala e la illuminò con la torcia "Oh...porca puttana..."

Scott andò alle porte "Forse riusciamo a forzarla.

Datemi una sbarra,un paletto di metallo,qualcosa di grande!"

Jackie toccò l'ala,piegandosi e spostandone una parte.

"Forza Davis."disse Deaundre "Vieni da questa parte.

E anche voi tutti,andiamo."

"Accidenti,sembra una tenda da doccia,è assurdo."disse Jackie passando.

Davis iniziò a scavalcare i sedili.

"Ragazzi fatemi vedere quanto siete coraggiosi."disse Deaundre.

"Ah...vaffanculo!"disse Davis.

"Forza."disse Jackie tenendo sollevata l'ala e facendo passare Minxie e poi altri.

Il ragazzo castano sollevò l'ala con tutte e 2 le mani "Tenda da doccia?

Più che altro sembra un pezzo di carta igienica..."

L'ala si mosse da sola e lo avvinghiò,aderendo perfettamente al suo corpo.

Il ragazzo cominciò ad urlare,mentre l'ala lo sollevava.

Davis e Izzy lo afferrarono.

"Tienilo!"disse Izzy.

"NON CI RIESCO CAZZO!"disse Davis mentre l'ala aderiva perfettamente al suo volto che

venne tirato fuori dal mezzo.

"NON CE LA FACCIO!"urlò Izzy.

Improvvisamente l'ala lasciò la pres caddero in ginocchio e ci restarono per diversi istanti

vedendo il corpo del ragazzo a petto nudo,decapitato,che tirava pugni.

""OH CAZZO!"urlò Davis.

Il corpo si dimenò e cadde all'indietro.

Quelli rimasti nella parte dietro del mezzo corsero verso la porta posteriore.

"Oh Dio!"disse Jackie "Oh Dio oh Dio oh Dio oh Dio oh Dio!"

Tutti fecero silenzio sentendo dei suoni strani,poi alcuni si avvicinarono al buco sul soffitto.

Davis si abbassò e prese la pistola dalle tasche del morto,poi si alzò sentendo dei ringhi.

"Che cosa sta facendo Minxie?"disse la castana scuotendo le spalle dell'altra "CHE COSA STA

FACENDO MINXIE?

CHE COSA STA FACENDO LA FUORI?"

La castana andò a mettere la testa fuori dal buco più piccolo,sulla parte frontale del mezzo, e vide

l'essere in ginocchio mentre strani rumori di ossa e di carne che si muovevano provenivano dalla

creatura insieme a dei rantoli e a dei muggiti disumani.

L'essere si afferrò la testa urlando e lentamente se la staccò dal corpo,la gettò verso la ragazza che si

abbassò e il pezzo di corpo rotolò sul cofano.

"Si è staccato la testa!"disse lei che sentì altri rumori.

Una testa premette contro la pancia dell'essere dall'interno e andò verso l'alto.

Poco dopo,dal buco sul collo,uscì la testa del ragazzo decapitato,che aveva la pelle bianca e gli

occhi grigi,era calva,oltre che era coperta da una sostanza giallastra.

Sulla parte posteriore della testa iniziarono a formarsi le punte nere e gli occhi divennero del tutto

gialli,poi la pelle divenne nera e i denti divennero gialli e appuntiti.

La nera si mise sotto al buco e vide l'essere che spiccava un salto e volava via.

Tutti corsero a guardare dai finestrini.

Scott riuscì da aprire le porte con il piede di porco e guardò fuori,poi salì i gradini "Dobbiamo

andarcene."

"Ma che stai dicendo?"disse Andy "Stanno venendo a prenderci."

"La 9 è molto lunga,ricordi?"disse Scott "E se fossero ad un'ora da qui o di più?

E se avessero sbagliato direzione?"

"Ci sono dei poliziotti del cazzo che stanno arrivando."disse Andy.

"Vuoi che gli altri si siedano sotto il buco del tetto sperando che quel coso di merda non si butti

dentro?"disse Scott e tutti guardarono verso il buco.

Davis passò sotto il buco lentamente.

"Che significa gli altri?"disse Andy.

"Significa...diciamo le cose come stanno...ora ci sono 2 categorie di persone su questo bus."disse

Scott "E lui può scegliere tra 20 persone qui dentro.

E ne ha prese 2.

Dante era una di quelle.

E tu sei un altro Jackie."

Jackie,che era seduto dietro di lui,si alzò di scatto "E CHE CRISTO!"

"E lo abbiamo visto tutti Buck."disse Scott "Ha guardato anche te."

"Che cavolo significa questa stronzata?"disse Andy "Eh?

2 categorie di persone?

QUELLI CHE SARANNO MANGIATI E QUELLI CHE NON SARANNO MANGIATI?

VAFFANCULO SCOTT!"

Scott si voltò verso di loro "Minxie ha detto che quel coso si prende quelli che ha scelto in ogni

caso."

"Non mettermi in mezzo adesso."disse Minxie.

"Mi sembra che abbia detto anche che dopo questa notte se ne andrà via per molto tempo

Scott."disse Jackie.

"Lo hai detto tu Minxie."disse Scott "Siamo al sicuro se ci nascondiamo fino all'alba?

O tornerà a prendere i prescelti con tutte le sue forze perché ha tempo fino a domattina?

Eh?

Siamo fottuti vero?"

"Si."disse lei.

"Scott,non penserai mica di buttarli fuori dal bus?"disse Davis avvicinandosi.

"È strano che proprio tu dica questo perché sappiamo bene che l'altro che vuole sei tu."disse Scott.

"Ehi ehi ehi ehi!"disse Deaundre avvicinandosi.

"Lo abbiamo visto tutti come ti ha annusato."disse Scott "Ti ha guardato e si è leccato i baffi,lo

abbiamo visto tutti."

"Scott!"disse la castana "Non capisco cosa stai cercando di fare."

"Sto cercando di restare vivo."disse Scott.

"No tu stai cercando di separarci!"disse la castana.

"Non capisci."disse Scott avvicinandosi "Siamo scesi di un livello in una fottuta catena alimentare."

Lui le fece una carezza "A questo punto è una questione di vita o di morte, è chiaro?

D'accordo?

E se questo bus è l'unica cosa che può tenere fuori quel bastardo di merda,quanto siamo al

sicuro...se le vittime che ha scelto di prendersi restano qua dentro?

Facciamo per alzata di mano."

Nessuno si mosse.

"Forza tirate su la mano."disse Scott alzando la mano sinistra"Per quanto possa essere una...una

decisione dolorosa...voglio che tu,Buck e Jackie scendiate dal bus."

Davis lo afferrò e lo spinse contro una parete,facendolo cadere e tenendolo per la

maglietta"Stammi a sentire,pezzo di merda...ha guardato anche te,amico.

L'ho visto io e l'hai visto anche tu.

Ti ha guardato negli occhi e ti ha fatto un sorriso.

E quando hai detto a Jackie di non illuminarlo,potrebbe averti guardato 2 volte ed essersi leccato i

baffi,ma questo non lo sappiamo.

Quindi tienila per te la tua lista nera.

Perché quando ti prenderà,e spero che lo faccia,ti assicuro che sarò il primo a permettergli di fare

con te quello che vuole."

Davis si alzò "È ora di andare adesso.

Voglio trovare quella fattoria del cazzo."

"Io vengo con te."disse Izzy.

"Vengo anche io."disse Deaundre.

"Ci tieni tanto a questo bus."disse Davis mentre l'altro si alzava "Allora resta pure seduto.

Proprio sotto al buco.

Voglio vedere quanto resisterai."

Davis andò via.

"Aspetta Davis,mi dispiace."disse Scott.

"E fai bene ad essere dispiaciuto."disse Deaundre andando via.

Molti iniziarono a scendere.

"Andiamo ragazzi...i soccorsi stanno per arrivare,perché ci dividiamo?"disse Andy "Ha detto che

stava arrivando!

Ora ce ne andiamo e lui arriverà."

"Ma non lo capisci che non possiamo restare?"disse Jackie "È troppo pericoloso."

"Vuoi lasciarli andare da soli?"disse la castana.

"Vuoi andare con loro?"disse Scott.

"Non sai chi ha scelto veramente."disse la castana "Gesù Cristo,quello ha guardato tutti!"

Lei provò a scendere e lui la afferrò.

"Aspetta."disse lui.

"Scott lasciami."disse lei togliendosi la mano di dosso.

"Vuoi andare?"disse Scott.

"Si."disse lei scendendo dal mezzo.

Scott guardò il buco e poi scese,mentre un ragazzo moro chiudeva le porte.

"Aspetta!"disse Scott andandole dietro "Non andare!"

"Ti sei servito di tutti noi!"disse la ragazza mentre la creatura volava in aria "Pensi solo a te stesso!

Lo vuoi sapere che cosa ho scoperto oggi?

Che quando le persone sono davvero spaventate fanno come gli ubriachi,rivelano chi sono

veramente.

NOI AVREMMO POTUTO PROTEGGERE TUTTI SE FOSSIMO RIMASTI UNITI!"

Izzy allungò il braccio destro e indicò il cielo "Ehi!

Ehi!"

Tutti videro l'essere in aria grazie alla luce di una porzione della Luna e corsero verso il bus

iniziando a battere sulle porte.

"APRI!"urlò Scott e l'altro non si mosse.

"APRI LA PORTA!"urlò la castana.

"APRI QUELLE CAZZO DI PORTE!"urlò Andy.

"TI HO DETTO DI APRIRE BRUTTO PEZZO DI MERDA!"urlò Scott "SE NON APRI

IMMEDIATAMENTE LA PORTA QUANDO RIESCO AD ENTRARE TI FACCIO LA PELLE!"

Andy saltò sul cofano del mezzo "APRI QUESTA PORTA LURIDA MERDA!

APRILA!

TI PREGO APRI QUELLA MALEDETTA PORTA!"

Izzy guardò in alto "Ehi!"

L'essere iniziò a volare in basso.

"ARRIVA!"urlò Izzy e tutti corsero nei campi.

La creatura tirò uno degli oggetti con le 4 punte e prese alla testa Jackie.

"CORRETE!"urlò Andy "CORRETE PIÙ FORTE CHE POTETE!

ATTENTO!

CE L'HAI ALLE SPALLE DAVIS!"

Davis tentò di prendere la pistola,ma inciampò ed evitò l'essere che gli stava per volare addosso.

"DISPERDETEVI!"urlò Scott "DISPERDETEVI!"

Il gruppo si divise poco prima di incontrare un albero.

La creatura materializzò un pugnale nella mano destra,la alzò verso l'alto e tirò il coltello

trapassando il braccio destro di Scott e inchiodandolo al tronco dell'albero.

"Stai calmo!"disse Izzy che provò a togliere il pugnale mentre l'altro urlava e si dimenava"CRISTO

NON TI MUOVERE!"

Davis vide quello che stava succedendo stando a terra.

"SCOTT STA FERMO!"urlò la castana "NON TI AGITARE!

TIENILO!"

Davis corse verso di loro e cominciò a tirare.

"NON POSSIAMO LASCIARLO LI!"disse la castana.

"SCOTT STA FERMO!"disse Davis.

"SEMBRA SALDATO CON IL TRONCO!"disse Izzy "STA FERMO!

RESISTI!"

Scott vide l'essere che volava verso di loro "ARRIVA!

STA TORNANDO!

LEVAMELO!

MI DISPIACE!

TI PREGO!"

Il pugnale venne tolto,ma l'essere prese Scott e volò in alto.

La ragazza iniziò a correre con dietro gli altri " SCOTT!

SCOTT!"

Izzy la afferrò e la tenne ferma.

Il pick up di Jack era in strada mentre il cane abbaiava guardando in alto e stando sul retro del

mezzo.

Jack fermò il pick up,il padre guardò il cane,scese e andò dietro "Cosa c'è piccolo?

Cosa c'è?"

Jack guardò in alto,poi vide una ragazza che correva e accese un faro "Papà."

Il padre montò sul mezzo "Vai!

Vai Jack!"

Il figlio mise in moto il mezzo che si avvicinò a Minxie che si stava mettendo la mano destra

davanti al viso.

L'uomo scese dal mezzo "Da dove vieni dimmi?

Eh?

Da quel bus?"

"Si..."disse lei.

"Quant'è lontano da qui?"disse lui andando sul retro del mezzo.

"Non importa ora."disse Minxie "Non c'è nessuno su quel bus e non puoi ucciderlo."

L'uomo si mise un'imbracatura di cinghie marroni"Jack?

Fai salire il cane."

"Hai sentito?"disse lei avvicinandosi "Non puoi fermarlo!"

"Sali sul mezzo con Jack finché non è finita."disse l'uomo.

"MA NON FINIRÀ MAI!"disse Minxie "Tu non puoi fare proprio niente.

Lui tornerà.

E 23 anni da adesso...e 23 anni da allora."

L'uomo tolse il telo dal cannone montato sul mezzo e collegò l'imbracatura.

L'oggetto aveva un buco frontale con un palo di metallo legato al coltello dell'essere.

L'arpione era connesso ad una corda legata ad un cilindro posto in orizzontale sulla parte

posteriore del cannone,che aveva 2 placche circolari da una parte e dall'altra,connesse a 2 travi

oblique collegate al cannone.

"Portaci a quel bus."disse lui.

Nel bus,nascosti tra i sedili, c'erano il ragazzo moro e quella nera.

"Jonny?"disse la nera "Jonny?"

Lei tirò su la testa sentendo dei rumori "Chi c'è?

Jonny?"

Andy si calò dal buco sul tetto ed era completamente sudato ed ansimante.

"Buck?"disse Jonn si alzarono "Che ci fai qui?"

"Che ci fai qui?..."disse Andy indicando la nera con la mano sinistra "Figlio di puttana...l'hai fatta

entrare eh Jonny?

Avete visto qualcun altro?"

Andy si avvicinò e loro si allontanarono "Che state facendo?"

"Quella cosa ti sta cercando Buck."disse la nera.

"Non c'è nessuna fattoria la fuori."disse Andy indicando verso sinistra e

piagnucolando"Devo...aver corso per almeno 10 miglia in questa cazzo di valle..."

"Buck...andiamo...vattene."disse Jonny.

"Per favore...non fatemi tornare di nuovo la fuori."disse Andy "Io muoio dalla paura,vi prego..."

I 2 sentirono uno strano rumore sul tetto e guardarono in alto.

Andy guardò in alto e la mano destra dell'essere gli afferrò la testa,mentre i 2 correvano verso il

retro e l'altro urlava.

Improvvisamente la creatura lo lasciò andare e guardò davanti a se alzandosi.

Poco dopo venne illuminata dai fari dell'auto di Jack,poi spalancò le ali.

Dentro il mezzo Jack era sconvolto come Minxie,mentre il cane abbaiava.

L'uomo sul retro del mezzo rimase bloccato per qualche secondo,mentre l'essere mostrava i

denti,poi sparò con il cannone prendendolo in pieno petto.

La creatura fu scagliata in aria e girò su se stessa,mentre l'uomo rideva a squarcia gola.

Andy,con la fronte sanguinante,andò ai vetri posteriori del mezzo insieme agli altri 2.

La manopola a cui era connessa la corda iniziò a girare velocemente e,una volta finita la fune,la

corda divenne tesa bloccando l'essere che cominciò a tirare il mezzo tentando di volare via,ma lo

mosse di poco.

La creatura si guardò il petto sconvolta,poi afferrò l'arpione grugnendo e cercando di estrarlo,poi

batté le ali cercando di allontanarsi.

Il mezzo iniziò ad essere trascinato via verso il bus venendo strattonato.

Jack usò i freni,ma la parte dietro del pick up veniva alzata ogni volta che le ali battevano.

"GIRA INTORNO AL BUS!"urlò l'uomo con il cannone e Jack ubbidì andando sul lato

dell'autobus,ma la parte sinistra del pick up si schiantò contro il retro del bus.

L'essere continuò ad agitare le ali e a smuovere il mezzo.

"JACK!"urlò l'uomo "GIRA INTORNO AL BUS!

FORZA!

GIRA INTORNO AL BUS!"

Il mezzo andò sul lato del bus a fatica,mentre la porta posteriore dell'autobus si staccava.

L'auto venne trascinata lungo il lato per un po',mentre l'uomo tentava di girare la manopola a cui

era connessa la corda.

La creatura volò verso sinistra piegando il cannone verso l'autobus,poi urlò, andò a destra,poi di

nuovo a sinistra.

L'essere si liberò della corda che venne riavvolta dall'uomo.

"JACK ESCI ADESSO!"urlò l'uomo che stava per slacciarsi l'imbracatura "USCITE SUBITO DI

LI!"

La ragazza riuscì ad uscire,ma l'altro aveva lo sportello bloccato dal bus,così si chinò poco prima

che l'arpione sfondasse il parabrezza.

Minxie corse dietro un albero.

"JACK!"disse il padre "TUTTO BENE?

JACK!

RISPONDIMI!

VA TUTTO BENE?"

Jack era disteso nel mezzo,con un taglio sulla fronte "Credo di si."

Jack vide che il coltello sulla punta dell'arpione era conficcato sul sedile,così provò ad estrarlo.

Il cane,vicino all'albero dove era Minxie,iniziò ad abbaiare.

L'uomo con il cannone vide che la creatura stava volando "JACK!

ALLONTANACI DAL BUS!

SBRIGATI!

MUOVITI,STA ARRIVANDO!"

Il ragazzo passò sotto l'asta di metallo conficcata sul sedile e mise in moto il pick up

allontanandolo,poi l'uomo tolse il cilindro a cui era connesso il filo,lo sostituì con un altro e mise

un altro arpione nel cannone.

"Papà?"disse Jack "Papà?"

"LO VEDO!"disse l'uomo che si ricollegò al cannone con l'imbracatura.

"PAPÀ!"urlò Jack.

L'essere volò verso il basso venendo coperto dall'autobus e l'uomo girò il cannone verso i finestrini

rotti del mezzo.

"STATE GIÙ RAGAZZI!"urlò l'uom si abbassarono.

L'uomo sparò l'arpione che passò attraverso i finestrini rotti e prese la creatura in pieno petto

scagliandola all'indietro,mentre urlava.

L'essere andò a schiantarsi contro una staccionata,distruggendola,rimbalzò per molti metri e rotolò

dietro un dosso.

Ci furono diversi istanti di silenzio.

Andy si alzò e osservò la corda,poi guardò la zona dove era caduto l'essere.

Il cilindro a cui era legata la corda iniziò a muoversi,mentre il cane iniziava ad abbaiare.

Il cilindro iniziò a srotolare la corda a grande velocità,mentre l'essere iniziava a volare di nuovo.

Una volta terminata la fune la corda si irrigidì verso l'alto fuori dal mezzo e in orizzontale nel bus.

L'autobus iniziò a tremare e a piegarsi verso l'auto.

"JACK!"disse l'uomo con il cannone "JACK!

DEVI ALLONTANARTI DAL BUS ADESSO!"

Jack provò a mettere in moto.

Il lato sinistro del tetto del bus iniziò ad abbozzarsi.

"FORZA!"disse l'uomo e il figlio mise in moto mentre il bus cadeva sul fianco destro.

La corda tagliò il soffitto dell'autobus e cominciò ad andare verso l'alto.

Jack scese dal mezzo"PAPÀ!

VAI VIA DI LI!"

"LA RUOTA È INCASTRATA AL TELAIO!"disse l'uomo.

"VAI SUBITO VIA!"disse Jack.

"HO IL TELAIO SALDATO AL FINESTRINO DEL CAMION!"urlò il padre.

"VAI VIA PAPÀ!"disse Jack.

"COSÌ STRAPPERÀ L'ARPIONE DAL CAMION!"urlò l'uomo.

"SCENDI SUBITO!"disse Jack "PAPÀ MALEDIZIONE VAI VIA IMMEDIATAMENTE!"

L'uomo scese dal mezzo e il Pick Up venne strattonato all'improvviso e scagliato in aria.

Il mezzo ruotò su se stesso diverse volte e poi ricadde rotolando più volte.

Minxie fece qualche passo da dietro l'albero.

"Papà?"disse Jack che soccorse il padre che era a terra "Tutto bene?"

Andy andò ai vetri frontali del bus seguito dagli altri 2.

"Papà?"disse Jack "PAPÀ?"

Davis e la castana erano seduti nei campi,schiena contro schiena,e alzarono la testa

improvvisamente guardandosi intorno.

Davis aveva la pistola lancia razzi in mano.

Izzy arrivò correndo "Non ci crederete,ma ho trovato il modo di andarcene.

Che c'è?"

"Minxie ha detto che non importa."disse la castana.

"Non importa cosa dice Minxie!"disse Izzy "Giusto?

Forse gli altri se ne sono andati,non possiamo saperlo.

Anche Deaundre."

Davis lo guardò "O forse sono tutti morti.

Forse siamo rimasti solo noi."

"Ehi!"disse Izzy "Nessuno ha deciso che dobbiamo morire!

Nemmeno un sogno!

Nessuno!

Proprio nessuno può deciderlo!

È un'enorme cazzata!"

I 2 lo guardarono di nuovo.

"Lo spero."disse Davis.

"Andiamo."disse Deaundre "Voglio farvi vedere un insetto enorme."

I 2 lo seguirono verso il mezzo con l'enorme locusta sul tetto.

Accanto all'insetto finto c'era uno squarcio nel tettuccio.

"Questo è il camioncino che ci ha sorpassati oggi."disse Izzy "Quello con un grande insetto sopra."

"Pensi che potremmo andare via con quello?"disse la castana.

"Potrei metterlo in moto facendo fare contatto ai fili."disse Izzy "È così che ho scatenato quella

rissa nel bar,cercavo di rubare un furgone."

"Un bar gay?"disse Davis.

"No."disse Izzy.

I 3 si fermarono guardando il mezzo che era andato contro un albero.

"Gesù Cristo."disse la castana.

"Da qualunque parte andasse...non credo che sia arrivato."disse Davis.

I 3 si avvicinarono al pick up marrone.

"Oh mio Dio,ci sono le chiavi..."disse Izzy che corse al posto del guidatore "Andiamo,ci sono le

chiavi."

In quel momento la luce della Luna fu oscurata per qualche istant guardarono in alto.

"Non sono uccelli."disse Davis.

"Andiamo."disse Izzy che fece salire la castana e poi si mise al posto del guidatore,mentre Davis

saliva sul retro del mezzo dopo aver provato ad aprire la maniglia dello sportello opposto che gli si

era spezzata in mano.

"Cazzo!"disse Davis "VAI!

VAI!

VAI!

CAZZO VAI!"

Il mezzo si mise in strada.

"IO ME NE STO ACCOVACCIATO QUI DIETRO!"disse Davis "CORRI!"

"STO ANDANDO A TAVOLETTA!"disse Izzy.

"ACCELERA!"disse la castana "PIÙ VELOCE!"

"NON POSSO!"disse Izzy.

Davis guardò verso dietro e vide l'essere volare verso di loro "VAI!

VAI!

IZZY VAI!

MUOVI QUESTO CATORCIO!

ANDIAMO!

ANDIAMO!

IZZY!"

Davis puntò la pistola mentre l'essere si avvicinava "VAI!

VAI!"

Davis si alzò puntando la pistola e sparò alla creatura,colpendola al volto e rallentandola per

poco,poi l'essere riprese a volare.

Davis si affacciò dal buco sul tettuccio "IZZY!

FA QUALCOSA!"

Voltandosi vide l'essere che volava verso di loro,così si affacciò nel buco "IZZY!"

"STAI GIÙ!"disse Izzy e l'altro si mise giù,poi il mezzo andò verso il campo e l'essere continuò a

seguirli.

"BUTTATI FUORI!"disse Izzy alla castana.

"Cosa?"disse lei.

"PIÙ VELOCE!"urlò Davis distendendosi.

Izzy aprì lo sportello della castana "Salta giù!"

"MA SEI COMPLETAMENTE IMPAZZITO?"disse lei che venne spinta fuori e rotolò per i campi.

L'essere si avvicinò al volto di Davis,ma Izzy frenò il mezzo,mandando l'essere contro il vetro

posteriore che fu sfondato,poi la creatura sfondò il parabrezza e andò verso avanti.

La parte dietro del mezzo andò in alto e il pick up marrone si capovolse,scagliando via Davis.

Izzy iniziò a strisciare fuori dal mezzo lentamente,mentre del fumo cominciava ad uscire dal

motore.

Davis era disteso a faccia in avanti nei campi,poi si svegliò e si toccò la bocca sanguinante

sputando sangue,poi si accorse che aveva una gamba ferita,così iniziò a strisciare verso il mezzo,ma

toccò l'ala destra del mostro che si mosse da sola.

Davis si accorse che l'ala non era attaccata al corpo,così iniziò a guardarsi intorno.

Il mezzo esplose e la testa della creatura fu vista nell'erba alta.

L'essere guardò verso il mezzo in fiamme,poi annusò l'aria e guardò verso Davis grugnendo e

mettendosi seduto.

Davis si mise a terra.

L'essere annusò l'aria,chiudendo gli occhi e aprendo una terza narice verticale sul dorso del

naso,mentre Davis strisciava via.

La creatura andò in avanti,ma cadde.

Davis si fermò e guardò dietro di se,poi prese la pistola e la caricò.

L'essere si toccò il braccio destro vedendo che era tagliato all'altezza del bicipite e poi vide che la

gamba sinistra era tagliata sopra il ginocchio.

La creatura si gettò a faccia in avanti.

Davis guardò dietro di se e non vide l'essere.

La creatura spiccò un balzo nell'erba,cadendo a terra e urlando.

Davis si spaventò,poi lo vide saltare ancora e cominciò a strisciare velocemente,mentre l'essere

saltava ancora per altre 3 volte,poi si voltò e puntò la pistola.

L'essere spiccò un salto e Davis sparò,ma il razzo non uscì dalla pistola.

La creatura piombò su di lui bloccandogli il braccio con la pistola a terra,ma Davis gli mise la mano

sinistra sulla gola tenendolo lontano.

L'essere provò ad avvicinare il suo volto a quello di Davis e per poco ci riuscì,ma poi venne

allontanato.

Le punte sul retro della testa si piegarono in avanti e l'essere iniziò ad urlare a squarcia gola

emettendo un verso stridulo.

La creatura guardò verso l'esterno sentendo un cane abbaiare e la sua testa venne trafitta

dall'arpione sparato dal cannone dell'uomo che era riuscito a riparare il pick up su cui ora c'erano

anche i ragazzi rimasti nel bus e Minxie.

L'essere cadde di schiena e Davis si tirò su guardando il mezzo.

L'uomo scese dal mezzo e corse lentamente verso l'essere con l'arpione con in cima il

coltello,trovando la creatura che tentava di togliersi l'altro arpione dal cranio.

L'essere lo guardò e tolse la mano dall'arpione.

Tutti scesero dal pick up compreso Jack e lo sportello destro del mezzo cadde a terra.

L'uomo trafisse il petto del mostro con l'arpione e l'essere mise un forte verso,poi lo estrasse.

L'essere afferrò l'arpione conficcato nel cranio ancora.

L'uomo iniziò a trafiggere il corpo dell'essere emettendo versi per ben 33 volte,facendo si che

l'essere sputasse sangue giallo dalla bocca,sotto lo sguardo perplesso di tutti.

Dopo l'ultimo colpo l'essere emise un urlo stridulo e chiuse gli occhi.

Poco dopo li riaprì,con uno sguardo furioso,le punte sulla sua testa andarono in avanti allungandosi

e formando una membrana tra di loro che alla fine coprì il viso.

"Non è morto."disse Minxie che era a terra,con Davis tra le braccia, e l'uomo la guardò "Il suo

tempo è scaduto."

L'uomo mise il piede sinistro sul volto del mostro,estrasse l'arpione conficcato nel cranio,urlò e lo

conficcò nel petto accanto all'altro.

"A me sembra morto."disse l'uomo spalancando le braccia,poi tornò indietro e andò

verso il retro del pick up prendendo una fune e iniziando a misurarla.

I ragazzi si avvicinarono al corpo del mostro terrorizzati mentre Izzy li raggiungeva con la ragazza

castana.