HALLOWEEN:ATTO I

TERRA 33

1978

Un uomo era seduto ad una scrivania e scriveva su un foglio.

L'uomo era calvo,con capelli ai lati della testa,barba corta,baffi neri,indossava una giacca

marrone,camicia bianca,cravatta marrone,pantaloni marroni e scarpe nere.

L'unica luce della stanza era quella della lampada sulla scrivania.

Sul tavolo c'era un cartellino rettangolare con su scritto "Samuel Loomis".

CONTENUTO DEL TESTO

"Le anime più oscure non sono quelle che scelgono di dimorare nell'inferno dell'abisso,ma

quelle che scelgono di emergere dall'abisso e si aggirano silenziosamente tra di noi.

Samuel Loomis."

FINE CONTENUTO TESTO

L'uomo guardò davanti a se.

FLASHBACK

1963

Haddonfield,Illinois.

Nel paese c'era una villa a 2 piani e trascurata.

Dentro c'era un bambino con i capelli neri,lunghi,che aveva una maschera da pagliaccio sul viso e

davanti a lui c'era una gabbia con dentro dei topi.

Lui aprì la gabbia e ne prese uno "Vieni qui piccolino."

Il bambino lo accarezzò "Sai che sei proprio carino?

Si."

La madre bionda preparava da mangiare in cucina "Ronnie,sai che questa sera devo lavorare.

Qualcuno la deve mandare avanti la baracca,no?"

Il padre era seduto ad un tavolo e aveva i capelli lunghi,barba e baffi "Ma guarda,lo vedi come sto?

Come lo trovo un lavoro?"

"Già e la colpa di chi è?"disse la donna.

"Vaffanculo."disse Ronnie.

"Smettila,sei patetico."disse lei.

In una culla vicino c'era una neonata.

"Sai che la nuova cameriera non fa altro che spogliarmi con gli occhi?"disse Ronnie.

"Ah quella troia con le tette che gli arrivano alle ginocchia?"disse lei.

"Guarda che posso farmi fare una sega e spararle 4 schizzi su quelle tette!"disse Ronnie.

"Allora vatti a divertire,spero che sia una a cui piacciono gli storpi."disse lei.

"Brutta troia!"disse lui irato "Sai che fa lo storpio?

Adesso viene li e ti trapana fino all'osso del collo!"

"Aspetta che ti prendo le stampelle!"disse la donna arrabbiata,mentre la neonata piangeva.

La madre prese in braccio la bambina "Contento?"

Ronnie la prese in giro "Questa scassa cazzi sa soltanto piangere!

Piange e caga,piange e caga!"

"Perché tu che fai?"disse la madre che la teneva in braccio.

"Stronza."disse lui "Vieni a sederti sul mio manganello puttana!"

"Vaffanculo."disse lei.

Arrivò una figlia adolescente che cercò di prendere la scatola dei cereali,ma il padre la tenne con la

mano.

Alla fine lei riuscì a prenderla.

"Potresti chiamare tuo fratello?"disse la madre.

"Perché sempre io?"disse la ragazza.

"Va su a chiamarlo!"urlò lei.

La ragazza andò di sopra.

"Che culo che ha messo su."disse il padre.

"Come hai detto?"disse la madre.

"Mi hai sentito."disse Ronnie.

"NO,DIMMELO IN FACCIA!"urlò lei.

"Che c'è?"disse Ronnie "Sei invidiosa del culo di tua figlia?"

La sorella bussò alla porta del fratello "Michael,piantala di farti le seghe li dentro."

"Lasciami in pace."disse lui che aveva la maschera sul viso ed era davanti al lavandino.

"Ehi!"disse la sorella "Scendi subito in cucina e lavati le mani,piccolo schifoso."

Lui aveva le mani piene di sangue, aveva un coltello e stava lavando il tutto nel lavandino.

"Non ti sto ascoltando."disse lui.

"Te lo dico io,quel pazzoide di tuo figlio ha bisogno di una lezione."disse Ronnie "Si comporta in

modo strano.

Sembra una puttanella."

"Senti,lascia in pace Michael!"disse la madre "Guai a te se lo tocchi."

"Ma falla finita."disse il padre "Quello probabilmente è una checca.

Un giorno si farà tagliare tutto e si farà chiamare Mischelle."

La sorella arrivò con il fratello che aveva la maschera.

"Eccolo."disse il padre "Salve Mischelle Babelle."

"Perché c'è voluto così tanto?"disse la madre.

"Elvis è morto e l'ho buttato nel cesso."disse il bambino.

"Oh tesoro,mi spiace."disse lei "Dopo la scuola te ne compro un altro."

"Va bene."disse lui.

La sorella rise "Che cosa gli hai fatto?

L'hai ammazzato di seghe?"

Lui la guardò.

"Andiamo,era un topo di merda."disse Ronnie "Sprecare il soldi per un topo di merda è una

scemenza."

"Buon giorno Bu."disse lui baciando la neonata.

"Buon giorno Bu!"disse il padre deridendolo.

Il ragazzino si mise a tavola.

"Ti vuoi levare quella maschera?"disse il padre.

Lui lo guardò e il padre gli gettò via la maschera.

"Stai iniziando a seccarmi capito?"disse Ronnie.

"Lo sai che ti odio!?"disse Michael.

"Anche io ti odio!"disse Ronnie mostrando un pugno "Lo vedi questo braccio ingessato?

Quando guarirà lo spaccherò di nuovo sulla tua faccia di merda!"

"Possiamo mangiare in pace per una volta?"disse la ragazza.

A scuola suonò la campanella e Michael era in bagno quando 2 ragazzi entrarono.

"Quello è un finocchio,una mezza checca."disse un ragazzo riccio "Te l'avevo detto che sarebbe

scappato."

Un ragazzo grasso rise.

"Io glie l'ho detto di combattere e lui dice che non gli va di fare a botte."disse quello riccio.

"So dove abita,gli bombardiamo casa di uova?"disse l'altro.

"Bell'idea."disse quello riccio mentre vide Michael "Oh…

Ehi cacasotto…"

Il ragazzo lo fermò "Ho sentito che hanno beccato tua sorella che faceva i pompini nel bagno.

E che hanno dovuto pomparle lo sperma fuori dallo stomaco.

Oh dimenticavo,come sta tua madre?

Ieri mio padre mi ha detto che per un dollaro gli ha strofinato le tette addosso."

"Sta zitto!"disse Michael irato "Smettila!"

"Che cazzo hai detto?"disse quello grasso.

"Maichy è arrabbiato."disse quello riccio "Guarda...mungicazzi..."

Il ragazzo tirò fuori un biglietto "Da un'occhiata.

Un po' di copie e farò girare mammina per tutta la scuola."

"Vaffanculo."disse Michael che si prese uno scapaccione.

"Ehi!"disse l'altro "Non ti azzardare!

Chiedile quanto vuole per farmi un lavoretto."

"STA ZITTO!"urlò Michael che lo spinse "STA ZITTO!"

Loro lo aggredirono e un professore sentì le urla.

"Brutto bastardo!"disse Michael che era stato afferrato dai 2 "SEI UNO STRONZO!"

"Si può sapere che sta succedendo?"urlò il professore e loro si divisero "Fermi li!"

"Ha iniziato lui!"disse il ragazzo riccio.

"NO,HANNO INSULTATO MIA MADRE E MI HANNO COLPITO!"disse Michael che si rivolse

all'altro "Vaffanculo."

"Che gli hai detto figliolo?"disse l'insegnante.

"Gli ho detto vaffanculo."disse Michael.

La madre arrivò in presidenza e trovò anche Loomis che indossava un lungo cappotto bianco,giacca

nera,pantaloni neri e scarpe nere.

"Questo è Loomis Samuel."disse l'insegnante mentre la madre gli stringeva la mano "Sicuramente

sa chi è."

"Certamente."disse lei sedendosi "Ma come mai è stato chiamato qui?"

"Beh sono uno psichiatra,mi chiamano in casi simili."disse Loomis "Lavoro ad una clinica qui

vicino.

Posso chiederle se in questi anni suo figlio è stato mai sottoposto ad una valutazione psichiatrica

approfondita?"

"No,ma non ne vedo il motivo."disse lei.

"Non mi fraintenda,anch'io voglio il bene di suo figlio."disse Loomis "Vede...nello zainetto di

Michael abbiamo trovato questo."

Il preside mostrò un gatto morto.

"E va bene..."disse lei "Un gatto morto non è una tragedia."

"Si,ma c'erano anche queste..."disse Loomis che le mostrò delle foto.

"Che roba è?"disse la madre.

"Spero che lei non sia troppo impressionabile..."disse Loomis che le diede le foto.

"Oh Dio..."disse la madre "Ma che cosa orrenda.

Ed è stato lui secondo voi?

Michael ama gli animali..."

"Non ne dubito..."disse Loomis "Ma dipende in che senso li ama e in quale stato li ama."

"Ma perché l'avrebbe fatto?"disse la madre.

"Signora Myers,l'eccitazione provocata dal cacciare o dal praticare sevizie a piccole creature,in

genere,è un precoce segnale d'allarme."disse Loomis.

"Allarme di cosa?"disse la madre.

"Di problemi più grandi è molto più profondi."disse Loomis.

"Problemi?"disse la madre "Che intende?"

"Michael è un ragazzo molto disturbato."disse Loomis "Gradirei fare un colloquio con lui perché

vorrei valutarlo.

Ho bisogno di sottoporlo ad una serie di domande."

"Si,ma che vuol dire valutarlo?"disse lei.

"Mi sembra ovvio che solo una mente distorta potrebbe praticare certe sevizie e provare

piacere."disse Loomis.

"Si,ma non siete sicuri che sia stato lui."disse la madre.

Michael fuggì e prese la maschera.

Il ragazzo riccio uscì e camminò per strada.

Michael lo seguì,mentre il ragazzo andava nel bosco,poi improvvisamente sbucò da dietro un albero

e lo colpì alle gambe con un bastone e poi alla schiena.

"Ma che cazzo fai stronzo?!"disse il riccio e fu colpito ancora per decine di volte.

Il ragazzo pianse e supplicò,ma i colpi non si fermavano.

Una volta che aveva il sangue in bocca e lo pregava di smettere lui si fermò e alzò la maschera.

Michael gli prese il biglietto dove c'era una foto della madre,poi si riabbassò la maschera e lo colpì

in testa uccidendolo,dopo di che andò via, tornò a casa e si tenne la maschera sul viso sedendosi

sulla poltrona alla sinistra di Ronnie che lo guardava ridacchiando.

Il padre era su una poltrona,con il braccio e la gamba ingessati e guardava la tv bevendo.

"Pagliaccio..."disse Ronnie "Psicopatico.

Assassino di gatti.

È vero che hai torturato ed ammazzato tutti quegli animali schifosi?

Scommetto che ti fa sentire un bastardo con le palle,un killer spietato…e poi ho saputo che è un

tipico comportamento da frocetto isterico.

He he he he."

"Judit,mi fai fare tardi!"disse Michael.

"Oh Judit,mi fai fare tardi!"disse il padre deridendolo "Piagnucoli un po' troppo stronzetto."

La madre arrivò "Ronnie la fai finita?"

Michael si alzò "Mamma,Judit mi fa perdere tempo."

"Dopo il casino di oggi non dovrei farti uscire."disse lei.

"Per favore."disse lui.

"Si,va bene Michael."disse lei "Michael,da domani cambieranno molte cose,perciò sta sera cerca di

godertela."

"Certo."disse lui che ricevette il costume da pagliaccio.

La sorella scese "Perché non lo accompagna quel bradipo sulla sedia?"

"Figurati se quell'ubriacone schioda le chiappe."disse lei.

"STO FACENDO UNA LISTA DELLE TUE CAZZATE!"disse lui.

Il ragazzo di Judit arrivò e così Michael uscì da solo e si mise seduto sui gradini di casa,poi si mise

la maschera ed entrò.

Il padre dormiva sulla poltrona e Michael iniziò a legarlo con il nastro adesivo,dopo aver poggiato il

coltello su una sedia.

Il figlio lo legò completamente e gli tappò la bocca,poi gli tagliò la gola.

Il ragazzo di Judit andò in cucina e Michael lo uccise con la mazza da baseball,poi salì nella camera

della sorella e trovò sul letto una maschera.

La maschera era bianca,calva,una volta messa copriva tutta la testa,era senza naso,con uno spazio

per gli occhi dentro delle orbite scavate,zigomi sporgenti,bocca senza labbra e varie linee nere sul

cranio.

L'oggetto gli copriva anche il collo,ma era troppo grande per stargli bene.

Lui iniziò a toccare le gambe della sorella che era sul letto e lei si svegliò.

"Michael?"disse lei "Ma che cazzo?...

Che stavi facendo?"

Lui le diede una coltellata alla pancia,poi diverse alla schiena,mentre lei strisciava in corridoio,dopo

di che uscì e si sedette sugli scalini esterni.

Poco dopo la casa era circondata dalla polizia e le ambulanze erano sul posto mentre la madre

piangeva e veniva trattenuta dagli agenti.

Un giornalista parlava alla tv "Il bambino e fortemente sospettato degli omicidi.

Il massacro di questa famiglia è stato definito dalla polizia più agghiacciante di qualsiasi film

dell'orrore.

Il corpo di Judit Myers è stato trovato riverso in una pozza di sangue lungo il corridoio del piano

superiore.

Sul suo corpo ci sono i segni di ben 17 coltellate.

Il corpo del fidanzato era in cucina al piano di sotto.

Il ragazzo e stato massacrato selvaggiamente con una mazza in alluminio.

C'è una terza vittima,Ronnie White,sgozzato con un coltello da cucina e legato con del nastro

adesivo ad una poltrona.

È stato pugnalato numerose volte al viso e al petto.

Per ora ci sono 3 persone brutalmente assassinate e un bambino di 10 anni fermato dalla polizia."

Michael fu portato allo Smiths Grove.

Alla tv c'era un uomo che parlava al telegiornale "Michael Myers è stato trasferito in carcere dopo

essere stato dichiarato colpevole di omicidio di primo grado.

Più tardi è stato portato allo Smiths Grove.

Al processo era presente lo psichiatra e psicologo Samuel Loomis, che è stato incaricato dal giudice

di seguire il caso."

Loomis si sedette ad un tavolo con Myers e accese un registratore "Pronto pronto pronto.

Parla un secondo."

La stanza era una sala vuota,con pavimento verde scuro e finestre con delle grate di

metallo.

"Ciao,sono Michael Myers."disse lui.

"Ok."disse Loomis "Adesso funziona,cominciamo.

Oggi come stai?"

"Bene."disse lui "Posso fare una domanda?"

"Certo,puoi chiedermi tutto ciò che vuoi."disse Loomis "È per questo che sono qui.

Tira fuori tutto ciò che ti passa per la testa.

Tutto quanto."

"Grazie."disse Michael "Perché quando parla è così buffo?"

"Ah si?"disse lui ridendo "Mi trovi buffo?"

"Si."disse lui.

Loomis iniziò a fare le domande "Dimmi Michael...che cosa ricordi esattamente di quella notte di

Halloween?"

"Beh di cosa dovrei parlare?"disse lui "Dei costumi?

Dei dolci?"

"Vuoi dire che hai dimenticato il massacro di quella sera?"disse Loomis "La mazza o il coltello?"

"Non sono stato io."disse lui "Io ero dietro mentre succedeva."

"Ah..."disse Loomis "Ma eri coperto di sangue."

"Non mi ricordo bene quella sera."disse lui.

La madre andò a trovarlo sedendosi al tavolo "Posso

tornare a casa?"

"No,oggi no."disse la madre.

"Domani?"disse lui.

"Non lo so."disse la madre "Devo prima parlarne con il dottore."

"Mamma,a casa stanno tutti bene?"disse lui.

"È tutto a posto."disse lei.

"Ok."disse lui.

La notte seguente pioveva e un uomo stava lavando il pavimento in un corridoio con le mura fatte di

mattonelle chiare e delle porte bianche blindate.

L'uomo era abbronzato,con capelli neri,baffi,camicia scura,pantaloni scuri e scarpe nere.

Lui si affacciò alla grata della porta "Ehi Maiky,come stai?

Non essere triste.

Queste mura non ti annienteranno.

Ormai posso dirlo.

Ho passato del tempo li dentro e so che si rischia di impazzire.

Guarda oltre le mura.

Devi vivere nella tua testa.

Perché li non c'è muro che ti possa imprigionare.

Ora devo andare,notte."

Il giorno dopo Loomis accese il registratore.

Michael si mise una maschera nera di cartone sul viso "Guarda che maschera."

"Oh...wow."disse Loomis "Perché è tutta nera?"

"Perché è uno dei miei colori preferiti."disse lui.

"In realtà il nero non è un colore."disse lui "È assenza di colore.

Cioè nello spettro dei colori si parte dal nero che è un non colore fino ad arrivare al bianco che sono

tutti i colori insieme.

Quindi il nero non è un colore.

Perché te la sei fatta?"

"Così nessuno mi vede."disse Michael.

"Invece io ti vedo tutti i giorni,tua madre tutte le settimane." disse Loomis.

"E qualcun altro?"disse lui.

"No."disse Loomis.

La madre tornò e lui gli mostrò le maschere "Ho un altra maschera.

L'ho fatta ieri sera.

Queste mi nascondono la faccia."

I 2 stavano camminando nel prato e sterno vicino ad un muro di mattoni.

"Non è bene che ti nascondi la faccia."disse lei "Levatela."

Michael lo fece "Nasconde la mia bruttezza."

"Non dire idiozie,sei tanto carino."disse lei fermandosi"Non dire così.

Mi sei mancato da morire."

Natale.

Loomis camminò verso l'istituto di mattoni marroni canticchiando.

Il giardino era pieno di neve,tranne la strada che conduceva all'entrata e il cielo era nuvoloso.

Loomis indossava un lungo cappotto nero e aveva dei regali impacchettati sotto braccio.

Poco dopo era al tavolo con Michael che aveva la maschera sul volto.

Indossava un maglione marrone,jeans blu e scarpe nere.

"VAFFANCULO!"urlò Michael mettendosi la mano sinistra sul volto "VAFFANCULO

MONDO!

TI ODIO!"

"SI ANCORA!"disse Loomis.

"MI FAI SCHIFO MONDO!"urlò Michael mettendosi le mani sulla maschera e

contorcendosi"VOGLIO USCIRE DA QUI!

FATEMI USCIRE!

ODIO QUESTO MONDO!"

Poco dopo Michael era con la testa sul tavolo e con le braccia davanti al viso "Non ce la faccio più.

Non ci voglio più stare qui."

"Lo so,ora calmati figliolo."disse Loomis toccandogli la schiena con la mano destra.

"Voglio andare a casa."disse Michael.

"Tranquillo,tranquillo non ti agitare."disse Loomis.

Michael si tolse la maschera "Mi mandi a casa,la prego."

"Coraggio."disse Loomis toccandogli il bicipite destro "Coraggio rilassati.

Non puoi uscire figliolo."

"Perché?"disse Michael.

"Perché hai fatto delle cose molto brutte."disse Loomis mentre Michael piangeva.

L'uomo lo abbracciò "Vieni qui.

Andiamo,non piangere."

Poco dopo lui e la madre camminavano vicino al muro di mattoni.

Lei indossava un lungo cappotto nero e Michael un giaccone nero.

Lei si fermò e gli mise le mani sulla maschera "Per favore,levati la maschera."

Lei gli sollevò la maschera"Michael sei così sciupato,devi mangiare."

"Rimettimi la maschera."disse Michael.

"Michael..."disse lei.

"Ti prego rimettimi la maschera."disse Michael e lei lo fece "Andiamo godiamoci la giornata."

Poco dopo madre e figlio erano ad un tavolo di legno nella mensa.

Lei indossava una maglietta nera con linee orizzontali blu,gialle e rosse,mentre Michael indossava

una camicia a mezze maniche chiara,con linee verticali e orizzontali marroni e sotto aveva una

maglietta celeste.

La stanza aveva il pavimento chiaro,fatto da piccole mattonelle quadrate,pareti di mattonelle

bianche,con la parte alta blu,diverse finestre con vetro e grata,una porta celeste alla loro sinistra e

vari tavoli bianchi.

Il soffitto era bianco con lampade quadrate.

Davanti a loro c'erano dei vassoi con dentro del cibo.

La madre guardò Michael che era chinato in avanti con braccia incrociate.

Loomis si sedette al tavolo dalla parte opposta.

Il dottore indossava una maglietta nera,pantaloni neri e scarpe nere.

Michael aveva una maschera arancione.

Tutti erano in silenzio.

"Beh..."disse la madre guardando nella borsa e prendendo una foto che mostrava lui e la

neonata insieme"...prima di andar via ti lascio questa."

Michael guardò la foto.

"Forse ti farebbe piacere appenderla nella tua stanza."disse la madre "È carina vero?"

La madre posò la foto accanto a lui "Beh ci vediamo la prossima settimana."

"L'accompagno alla macchina."disse Loomis alzandosi insieme a lei e facendo cenno ad

un'infermiera che osservava il tutto da un vetro sulla porta.

La donna aveva i capelli castani legati,cappellino bianco,giacca blu,camicia bianca,gonna

bianca,calze bianche e scarpe bianche.

"Ciao tesoro."disse lei che baciò la testa del figlio.

L'infermiera aprì la porta.

"Resti con Michael mentre io la accompagno."disse Loomis.

"Va bene."disse la donna.

"Grazie."disse Loomis andando via con la madre.

L'infermiera si mise seduta al tavolo e guardò la foto "Com'eri bello."

La donna iniziò a leggere un giornale e Michael prese una forchetta.

"Non comunica da almeno...2 settimane,è grave."disse Loomis che era vicino alla porta

dell'ascensore.

"Certo..."disse la madre a braccia incrociate.

"Dovremo prendere in considerazione...l'idea dell'elettroshock."disse Loomis.

Michael pugnalò la donna alla gola con la forchetta mentre lei era di spalle,mentre le videocamere

riprendevano.

Le porte dell'ascensore si aprirono.

"Non è facile,ma..."disse Loomis entrando con lei.

In quel momento 2 guardie corsero nel corridoio con i manganelli.

Indossavano un berretto blu,camicia blu a mezze maniche,maglietta bianca,pantaloni blu e scarpe

nere.

Loomis bloccò le porte dell'ascensore vedendoli "Che è successo?

CHE È SUCCESSO?

DOVE CORRETE?"

Loomis e la madre corsero dietro agli uomini,mentre suonò un allarme.

"EHI?"disse Loomis.

La donna era a terra in una pozza di sangue e Michael era in piedi a guardarla.

Una delle guardie bloccò Michael mentre l'altro soccorreva la donna.

Loomis e la madre entrarono sconvolti.

"MICHAEL!"disse la madre disperata che gli tolse la maschera dal volto.

Il bambino iniziò ad urlare a squarcia gola spaventando la madre che cadde a terra e pianse urlando.

La notte seguente la donna era sul divano e piangeva mentre beveva alcolici e guardava dei video

della figlia morta,poi prese una pistola e si suicidò.

Mesi dopo Loomis era seduto in una grande stanza dove c'erano dei lunghissimi tavoli

rettangolari,con la parte superiore arancione che si curvavano in avanti alle estremità e avevano le

sedie arancioni.

Samuel indossava una giacca verde scuro,camicia arancione,cravatta marrone,pantaloni

marroni,scarpe marroni e sul tavolo,alla sua destra,c'era un cappello fedora grigio.

Davanti alle 5 file di tavoli curvi c'era una scrivania verde,con 2 uomini seduti e con camice da

dottori.

Quello a destra aveva i capelli neri,lisci,con riga a mezzo collo,mentre l'altro aveva i capelli grigi ai

lati della testa ed era calvo al centro.

Dietro di loro c'era una grande lavagna marrone con contorni grigi,la parte bassa delle pareti era

marrone,con la parte superiore bianca e c'erano 2 finestre ai lati della parete,con delle tende davanti.

Sul soffitto c'erano delle lunghe lampade rettangolari.

Il dottore con i capelli grigi iniziò a leggere un foglio "Dopo un'attenta riflessione,siamo giunti alla

consapevolezza di non avere altra scelta che far restare Michael al sanatorio Smiths Grove della

contea di Warren dove sarà dato alle cure del residente psichiatrico che riporterà gli sviluppi a

questa corte non meno di 2 volte l'anno.

In aggiunta,Michael Audrey Myers dovrà prima essere ricondotto alla corte nel giorno del suo

ventunesimo compleanno dove verrà processato da adulto per l'assassinio di sua sorella Judit

Margot Myers,del suo compagno e di suo padre, Ronnie White.

Dottor Loomis?"

Loomis aveva i gomiti poggiati sul tavolo e le mani intorno alla bocca,poi si alzò "Michael Myers

deve...deve essere rimosso dal sanatorio immediatamente.

Io suggerirei il reparto di massima sicurezza a Litchfield."

Quello con i capelli bianchi guardò l'altro.

"Dottor Loomis la decisione è stata presa."disse quello con i capelli neri.

"Ma questo è un istituto di sicurezza minima."disse Loomis "Lo staff non è adeguatamente

preparato."

"Preparato per cosa?"disse il giudice "Il ragazzo è catatonico.

Assume anche comportamenti comatosi e non reagisce a stimoli esterni."

"Avete letto le mie note?"disse Loomis.

"Si,le abbiamo lette dottore."disse quello con i capelli bianchi.

"Beh allora perché non sono state lette all'udienza?"disse Loomis.

"Il giudice ha richiesto le analisi del dottor Foster."disse quello moro.

"HO SPESO 4 ORE AL GIORNO!...4 ore al giorno con questo ragazzo."disse Loomis "Ogni

giorno!

Per 6 mesi!

Molto più a lungo di qualsiasi corte psichiatrica."

"Dottor Loomis..."disse quello con i capelli grigi.

"Michael Myers è il paziente più pericoloso che io abbia mai osservato."disse Loomis.

"Dottore non c'è nessuna evidenza diagnostica per supportare questa teoria."disse quello moro.

"Lui...lui sta coprendo le sue tracce."disse Loomis "Questo stato catatonico è un atto cosciente.

C'è un'istintiva forza con lui.

Sta aspettando."

"Per cosa?"disse quello moro.

"Non lo so."disse Loomis.

"Possiamo presentare una raccomandazione speciale alla corte solo se abbiamo ragioni giustificabili

per cambiare il trattamento del paziente."disse l'anziano "Non abbiamo ragione per non farlo

restare qui.

Abbiamo trattamenti adeguati per questi casi."

"La sicurezza è insufficiente."disse Loomis "Per favore.

Vi prego di riconsiderare la vostra decisione."

"Dottor Loomis,lei dovrebbe riconsiderare l'idea di tenerlo come suo paziente."disse quello

moro"Possiamo trovare qualcun altro."

"Io rimarrò con lui."disse Loomis.

"Ora,c'è altro che vorrebbe dire dottor Loomis?"disse quello anziano.

L'uomo prese il cappello e se ne andò verso l'uscita,poi camminò per dei corridoi con il pavimento

bianco con rombi verdi.

Le pareti avevano la parte bassa verde e quella alta bianca.

L'uomo camminò per i corridoi con le mani in tasca,poi si avvicinò ad una porta con un vetro

quadrato in alto,si tolse il cappello e la aprì.

Nella stanza bianca c'era un letto con cuscino e lenzuola celesti,poi c'era una sedia con Michael

seduto sopra,davanti alla finestra con le sbarre,con una maschera nera sul viso.

Lui indossava una maglietta bianca,pantaloni marroni e scarpe marroni.

Loomis chiuse la porta e lo osservò mentre fissava fuori dalla finestra.

"Lo hai imbrogliato non è vero Michael?"disse Loomis dopo alcuni momenti di silenzio "Ma non

hai imbrogliato me."

FINE FLASHBACK

Nell'istituto arrivò un nuovo ragazzo per pulire i pavimenti e camminò verso l'altro.

"Tu non parli molto,vero messicano?"disse il ragazzo "Dobbiamo mettere in chiaro una cosa,io non

lavoro per te."

"Ricorda che vado in pensione tra 3 mesi..."disse lui "E tu rimarrai qui per un sacco di tempo.

Apri quella porta."

I 2 aprirono la porta della cella di Michael che era ormai diventato grande.

Aveva i capelli neri e lunghi che arrivavano fino alle spalle,era alto e muscoloso,indossava una

vestaglia grigia,maglietta grigia,pantaloni grigi,ciabatte e aveva

una maschera arancione sul volto con buchi per occhi e bocca.

La stanza era adornata di maschere e ce ne era una anche sul soffitto.

"Forza pazzoide,è ora di andare."disse il ragazzo.

L'altro entrò e gli mise le manette alle mani e ai piedi.

"Scusa per le catene."disse l'uomo.

"Come sarebbe a dire scusa per le catene?"disse lui "Provi pietà per questo mostro?"

"Sono quasi 20 anni che mi prendo cura di lui."disse l'uomo "Ormai siamo…

Lascia perdere."

Michael fu portato nella stanza con Loomis e fatto sedere al tavolino,poi le mani furono

ammanettate al retro della sedia.

"A questo punto non so davvero che altro aggiungere."disse Loomis che indossava una maglietta

nera,pantaloni neri e scarpe nere "Non dici una parola da una quindicina d'anni.

Dio...è quasi una vita.

È strano Michael.

In un modo bizzarro sei diventato...sei il mio migliore amico.

Ti da l'idea di come sia incasinata la mia vita.

Ho fatto tutto il possibile per te…

Per cui mi duole dirti che questa sarà la mia ultima visita.

Michael,io...io devo voltare pagina.

Mi dispiace."

Loomis andò ad una conferenza che si svolgeva su un palco davanti a molte persone.

La stanza era grande,nera,con varie file di sedie e ai lati del palco c'erano delle tende nere.

Lui indossava una giacca nera,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni neri e scarpe nere.

"Questi occhi vi inganneranno."disse Loomis "Vi ruberanno l'innocenza...il vostro orgoglio...e alla

fine vi ruberanno l'anima.

Questi sono occhi che non vedono quello che vediamo noi.

Dietro questi occhi di ghiaccio troverete solo l'oscurità.

L'assenza della luce.

Questi sono gli occhi...di uno psicopatico.

Michael è stato creato da una perfetta congiunzione di una serie di fattori interni ed esterni che

hanno scatenato la violenza.

La tempesta perfetta se volete."

30 ottobre,1978.

Quella notte sull'istituto pioveva.

In una stanza c'erano 2 poliziotti seduti a dei tavoli.

"Non capisco perché siete così eccitati all'idea di un trasferimento."disse uno di loro.

Un terzo era sul divano e una donna camminava avanti e indietro.

"Io obbedisco agli ordini."disse quello sul divano "Mi dicono di fare una cosa,io la faccio."

"Queste sono le cose che mi danno ai nervi,si può sapere che stiamo aspettando?"disse il primo.

"C'è ancora una ciambella,tranquillo."disse la donna.

"Una ciambella?"disse l'uomo "Vogliamo scherzare?

Sai quanti addominali ci vogliono per smaltire una ciambella?"

"Io si, e tu?"disse lei.

"Lo so anch'io e la battuta non fa ridere."disse il primo.

In quel momento squillò il telefono e la donna rispose "Ok.

Si...si signore."

Lei mise giù il telefono "Ci siamo.

Muoviamoci."

"Chi è che dobbiamo trasferire?"disse l'uomo sul divano.

"Michael Myers."disse la donna.

Tutti si guardarono.

"Dolcetto o scherzetto."disse quello sul divano "Cazzo."

Poco dopo Michael era scortato per il corridoio e incatenato.

Aveva diverse catene alle mani e ai piedi e anche alcune sulla schiena,aveva diverse cinghie legate

intorno alla pancia e incrociate ad "X"sul petto e aveva una catena alla gola che arrivava alla

cinghia sul petto.

Le catene delle mani erano legate alle cinghie.

Michael camminava in silenzio e accanto a lui c'erano 3 guardie,poi chiuse i pugni delle mani.

Tutti arrivarono davanti ad una porta corazzata con delle vetrate.

"Aspetta qui."disse una delle guardie.

L'uomo inserì le chiavi ed aprì la porta "Su,coraggio."

Le guardie chiusero la prima porta e davanti a loro ce n'era un altra che aveva la donna dall'altra

parte.

Michael strappò le catene dalle cinghie con un semplice movimento e colpì uno di loro con il pugno

destro mandandolo contro la parete e ferendolo gravemente.

"VENITE AD AIUTARCI!"disse la donna che tentava di aprire la porta.

Un altro lo colpì con un manganello,ma lui lo gettò contro il muro,poi saltò addosso all'altro e gli

sbatté la testa contro la porta diverse volte facendo uscire molto sangue.

La donna apri la porta,lui prese uno dei corpi e si riparò dal colpo di fucile,le corse contro e le

strappò la pelle del collo a mani nude,poi la afferrò per la gamba trascinandola via e lasciando una

scia di sangue.

Il vecchio che doveva andare in pensione salì delle scale,aprì una porta blindata ed entrò in un

corridoio,poi sentì squillare un telefono.

Non vedendo nessuno provò ad entrare nell'ufficio,ma non ci riuscì.

Dietro l'ufficio c'era il cadavere di una donna e una manata di sangue sul muro.

L'uomo aprì un altra porta e trovò una guardia a terra "Ma che è successo?"

Poco oltre c'era uno schizzo di sangue e un altro cadavere.

Michael arrivò dietro di lui e l'altro si girò "Michael...

Perché sei nel corridoio?

Ascolta ti metto queste manette e ti riporto a letto,ok?"

Lui allungò le mani, l'altro prese le manette dal corpo del defunto e stava per mettergliele,ma

Michael lo afferrò alla testa con entrambe le mani e lo sbatté al muro,lo portò in una stanza e

scagliò fuori un tavolino con una mano.

"Io sono stato buono con te!"disse l'uomo.

Michael gli sussurrò all'orecchio "E stavi per riportarmi dentro?"

Michael riempì un lavandino e ci infilò la testa del vecchio,lo estrasse poco dopo,lo immerse

ancora,lo estrasse una seconda volta,lo immerse di nuovo e lo lasciò cadere a terra quando lo

aveva quasi affogato,dopo di che afferrò un televisore e lo finì colpendolo alla testa.

Una macchina stava andando verso la struttura e dentro c'era Loomis e una donna che guidava.

Loomis indossava un giaccone bianco lungo,giacca marrone,camicia bianca,cravatta nera,pantaloni

marroni e scarpe nere.

"Ha mai avuto incarichi come questo?"disse Loomis.

"Solo per casi minori."disse lei.

"Ah si."disse Loomis.

I 2 videro la recinzione.

"Ricordi,il suo compito sarà di tenerlo d'occhio costantemente nella nuova struttura "disse

Loomis"L'entrata è ancora più avanti,sulla destra."

"Generalmente non mi danno fastidio,salvo quando farneticano senza sosta."disse lei.

"Non si preoccupi perché questo qui...le assicuro che non ha mai detto una parola in quindici

anni."disse Loomis.

"Ha istruzioni particolari da darmi?"disse la donna.

"No,ma tenga presente che questo è un essere pericolosissimo."disse Loomis "E non lo dimentichi

mai."

"Non crede che potremmo riferirci a quello chiamandolo paziente?"disse la donna.

"Come vuole."disse Loomis.

"La sua umanità è commovente."disse la donna "Che sedativo consiglia quando si presenterà al

gruppo?"

"Torazine."disse Loomis.

"Non riuscirà a tenere gli occhi aperti."disse la donna.

"È quello che voglio."disse Loomis.

"Da quanto ho capito lei vuole che non esca mai più?"disse la donna.

"Mai più."disse Loomis "Mai.

Mai."

"Quand'è così perché accetta che..."disse la donna.

"Perché questa è la legge."disse lui.

Entrando videro tutti i pazienti in giro nel giardino sotto la pioggia.

"Ma perché li lasciate vagare in giro sotto la pioggia e di notte?"disse la ragazza.

"Al cancello principale presto."disse lui e lei ubbidì.

"Non sarebbe meglio allertare..."disse la donna.

"No,non si muova da qui."disse lui che scese.

La donna si addormentò e Michael salì sulla sua macchina.

Lei abbassò il finestrino e lui le mise la mano destra in testa,la donna si abbassò e lui danneggiò

l'altro vetro della macchina con la mano.

Lei uscì,lui salì in macchina e andò via.

Loomis arrivò correndo,ma poi soccorse la donna "S'è fatta male?

È ferita?"

"No,nulla di grave."disse lei.

"È fuggito."disse Loomis "Quel maledetto è fuggito.

Quel demonio.

Ma ho capito dov'è andato."

Loomis corse all'entrata e trovò un collega "Loomis!

Michael è fuggito e ha fatto una strage!"

"Lo so."disse Loomis.

In un'altra zona c'era un grosso capannone dove entrò un camion e poi scese un autista di colore

che andò in bagno salutando tutti.

L'uomo indossava un giacchetto di pelle nera,con della pelliccia sulla parte alta e posteriore del

colletto,pantaloni neri e scarpe nere.

Michael entrò nel bagno e bussò alla sua porta.

"Ehi amico,non sei fortunato."disse il camionista "Ho ancora un bel po' di roba da fare e mi ci vorrà

un po'.

Ti spiace aspettare da un altra parte e farmi sganciare questa bomba in pace?"

Michael bussò ancora.

"Ok fratello..."disse lui "Secondo avviso,se stai cercando rogna è meglio che vai a nasconderti

prima ancora che molli il mio carico…

O lo stronzo che finirà nel cesso sarai tu."

Michael non si mosse.

Il camionista tirò fuori un coltello "Va bene.

Te la sei cercata finocchio.

Ho una cosa per te."

Lui si tirò su i pantaloni e aprì la porta di 1 dei 2 gabinetti "Adesso facciamo le presentazioni.

Io sono Joe Grizzly,pezzo di merda.

Dai,dimmi qualcosina."

Michael gli saltò addosso e lo mandò contro la parete,poi afferrò con entrambe le mani il braccio

con il coltello iniziando a sbatterlo contro il muro del bagno che separava i gabinetti.

La parete sottile iniziò a piegarsi e deformarsi.

Michael sbatté l'uomo per 14 volte,poi gli tolse il coltello,l'uomo gli sferrò un pugno al mento,ma

fu accoltellato molte volte.

Michael prese il suo sangue con le dita e iniziò a tingersi le palpebre,poi gli prese i vestiti.

A Haddonfield una ragazza bionda uscì di casa la mattina e il padre uscì poco

dopo.

Indossava un giaccone nero,maglietta gialla,pantaloni grigi e scarpe nere.

"Lory,non scordarti di portare la chiave alla casa dei Myers."disse il padre.

"Si,tranquillo."disse lei.

"Quei signori andranno a vederla verso mezzo giorno."disse il padre "La chiave va lasciata sotto lo

zerbino."

"Va bene."disse lei che si incamminò.

Incontrò un ragazzino sulla strada che iniziò a camminare con lei.

"Ciao Lory."disse lui.

"Ciao Tommy."disse lei.

"Ci vediamo stasera?"disse lui.

"Stessa ora,stesso posto."disse Lory.

"Mi fai una lanterna caccia streghe?"disse lui.

"Certo."disse lei.

"E vedremo il film dell'orrore?"disse lui.

"Certo."disse lei "Sarà una bella serata."

Michael aprì le porte della cantina della casa abbandonata dove viveva e vi entrò,strappò a mani

nude delle tegole del pavimento e prese la maschera bianca che aveva indossato durante l'omicidio

della sorella.

La maschera era un po' scolorita e con alcuni strappi.

Estrasse anche il lungo coltello e lo conficcò sul legno,poi indossò l'oggetto di gomma e si guardò

intorno.

"Come mai vai a scuola passando di qui?"disse il bambino.

"Devo lasciare la chiave alla casa dei Myers."disse Lory.

"La casa dei Myers?!"disse il bambin si trovarono davanti alla casa abbandonata.

Michael li sentì e prese il coltello.

"Non puoi entrare li dentro."disse il bambino "La non ci può andare nessuno."

"E io ci vado."disse lei che mise la chiave.

"Ma...è una casa stregata."disse il bambino.

"Ora vediamo."disse lei.

"Non sto scherzando."disse il bambino "È la casa del diavolo.

Ci vive l'Uomo Nero."

Lei tornò indietro "Non è un posto bello."

I 2 continuarono a camminare,poi Michael uscì dalla casa e la osservò.

Loomis camminò nel corridoio che conduceva alla stanza di Michael con un'infermiera alla sua

destra e con il cappotto bianco in mano.

"C'è voluta tutta la notte per riportare dentro tutti i pazienti e portare via i cadaveri.

Uno dei pazienti è riuscito a fuggire."

"L'ho notato."disse Loomis.

"Non saprei."disse la donna.

"Che significa che non lo sa?"disse Loomis.

"Credevamo fosse Bernard."disse la donna.

"Credevate?"disse Loomis.

"Beh non era qui alle 10."disse la donna "Io comunque non so cosa sia successo."

"E dove diavolo è pure quest'altro?"disse Loomis che aprì la porta trovando la camera di Michael

con tutti i mobili distrutti e un'infermiera mora all'interno.

C'erano persino dei pezzi di pareti mancanti.

"Deve aver bucato la finestra con le mani."disse l'infermiera che aveva dei cassetti in mano "Forse

ha avuto una crisi o qualcosa del genere."

"È arrivato qui buttando giù tutte le porte,spingendo tutti i pazienti fuori."disse l'altra infermiera.

"Cos'è che volevate farmi vedere?"disse Loomis.

La donna chiuse la porta che aveva il vetro rotto e mostrò una scritta che diceva"Sorella".

"Dottor Loomis,non lo hanno ancora trovato vero?"disse quella mora.

"No,ma io so dove sta andando."disse lui prendendo il cappotto dalla sedia e uscendo.

"Il dottor Wynn sta aspettando di vederla..."disse l'infermiera vicina alla porta.

Loomis uscì dall'istituto con un uomo in giacca e cravatta.

"Non è colpa mia."disse l'uomo.

"Ah no eh?"disse Loomis.

"L'ho detto a tutti che era pericoloso."disse l'altro.

"Bel risultato."disse Loomis "2 blocchi stradali e un allarme regionale.

E quando lo prendono.

Un paio di posti di blocco non fermerebbero nemmeno un ragazzino di 5 anni."

"Il paziente era suo,poteva dirlo se le precauzioni non erano sufficienti."disse l'uomo.

"DETTO E RIDETTO!"urlò Loomis "Nessuno mi ha creduto."

"Io ho fatto il possibile."disse lui.

"No,lei deve ancora spiegare a tutti che razza di demonio è scappato ieri sera dall'ospedale e dire

dove sta andando."disse Loomis.

"Ma è una supposizione."disse lui.

"No,è una certezza."disse Loomis.

"Haddonfield è a 200 chilometri da qui."disse l'uomo "Il paziente non sa nemmeno guidare

un'auto."

"Ieri sera guidava benissimo!"disse Loomis salendo in macchina "Forse qualcuno gli ha dato

lezione."

Lory era a lezione e scriveva,poi guardò fuori dalla finestra e vide Michael vicino ad una macchina

per un momento.

Poco dopo suonò la campanella in una scuola elementare e i bambini uscirono.

Uno fece lo sgambetto ad un altro e lo fece cadere sulla sua zucca di Halloween che restò

danneggiata,poi corse via,ma Michael lo afferrò per le spalle e lo guardò,poi lo lasciò andare.

Il bambino lo fissò per qualche secondo e poi fuggì.

Michael camminò lentamente intorno alla scuola e poi tornò in macchina.

Loomis era su una strada e chiamava da una cabina telefonica"Sta arrivando.

Dovete credermi.

Sta arrivando a Haddonfield.

Perché io lo conosco.

Sono il suo dottore,dovete affrontarlo…

Altrimenti è la fine."

Lui riattaccò e vide che c'era un auto abbandonata,si avvicinò e trovò i vestiti che Michael aveva

nell'ospedale sparsi ovunque.

Lory era a scuola con delle amiche,poi guardò fuori dalla finestra e vide Michael ancora.

La scuola finì e lei andò in strada con una delle 2.

"Devo vendere i biglietti la mattina,la partita il pomeriggio,alle 5 il parrucchiere e alle 8 tutta

pronta al ballo."disse l'amica "Alla fine sarò morta."

"Certo,una giornata piena."disse Lory.

"Totalmente." disse l'amica.

"Tu e Holly siete sempre impegnate mentre io,come al solito, non ho nulla da fare."disse Lory.

"È solo tutta colpa tua,perciò arrangiati."disse la ragazza.

In quel momento arrivò l'altra amica.

"Ehi Lory!"disse la terza "Linda.

Perché non mi avete aspettata?"

"Tu sei totalmente scomparsa Holly."disse Linda.

"Non è vero,vi ho cercate."disse Holly.

"Tutto bene?"disse Lory.

Loro attraversarono la strada.

"Sono ancora tutta sconvolta."disse lei "Paul mi ha portata negli spogliatoi maschili e ..."

"E ha esplorato i territori inesplorati."disse Lory.

"Voleva parlarmi."disse Holly.

"Certo,certo."disse lei.

Lory si voltò e vide un'auto con dentro Michael.

"Ehi ma quello è David Green."disse Linda.

"No,non è lui."disse lei.

"Carino però."disse Linda.

"EHI FANATICO."disse Holly "LA VELOCITÀ UCCIDE."

La macchina si fermò.

"Ehi,ma che permaloso."disse lei.

"Ragazze, io credo che quello ci segua."disse Lory.

"Ah si?"disse Linda.

"Sarà un pervertito a caccia di carne minorenne."disse la terza ragazza.

"Eh appunto,non mi sembra..."disse lei.

"Guardate che faccio."disse Linda "EHI MANIACO!

DICO A TE!

VUOI UN PO' DI CARNE FRESCA?

SEI A STECCHETTO?

VIENI A PRENDERMI!"

Lory la fermò "Ma che fai?"

"EHI STRONZONE,GUARDA CHE MIO PADRE È LO SCERIFFO!"urlò Holly "GIRA I

TACCHI E TORNA A STRISCIARE NELLA TUA TANA!"

La macchina ripartì.

"Tu con i tuoi scherzi ci metterai nei guai."disse Lory "Può essere un pervertito."

"Un vero pervertito."disse Linda.

"Voi ve l'andate a cercare."disse Lory.

"Ho capito!"disse Linda "Hai trovato il fidanzatino!"

"No,smettila."disse lei.

Loomis era ne cimitero a parlare con un uomo.

"Me lo ricordo come se fosse successo ieri."disse l'uomo "Che tragedia.

Povera donna,non riusciva a sopportare il peso di essere etichettata come la madre di satana.

Pare si sia uccisa.

Sono ancora scosso.

Un bambino che ha massacrato tante persone.

E il medico che l'ha seguito ci ha scritto un libro sopra.

Soldi maledetti."

"Veramente lui ha dato in beneficenza quasi tutti i soldi."disse Loomis "L'ho letto.

Un capolavoro.

Allora siamo vicini?"

"Si,è qui."disse l'uomo "Ah,quei maledetti figli di puttana!

Ma tu guarda!"

"Che c'è?"disse Loomis.

"BRUTTI BASTARDI!"disse l'uomo "NON PENSANO CHE ABBIA DI MEGLIO DA FARE

CHE RIPULIRE IL LORO SCHIFO?!

CHE STRONZI!

MA CHI FAREBBE UNA COSA DEL GENERE?"

"Io credo di sapere a chi è dedicata quella lapide."disse Loomis.

A terra c'era un cane che era stato sventrato e crocifisso su 2 rami che erano conficcati a terra.

"Oh cielo,guardi laggiù."disse l'uomo indicando una lapide mancante "Adesso prendono anche le

lapidi!"

"Di chi era?"disse Loomis.

"Judit Myers."disse l'uomo.

"È già arrivato."disse Loomis

Lory camminava con Holly e vide davanti a se Michael che sparì dietro una siepe.

"Guarda."disse Lory "Dietro la siepe."

"Io non vedo nulla."disse lei.

"Quello che guidava veloce e che si è fermato."disse Lory.

"Ah il sottile stratega."disse la ragazza che corse a vedere "Ehi guardone...!

Lory cara...vuol parlare con te.

Gli piacerebbe invitarti a cena."

Lei si avvicinò e vide che non c'era nessuno.

"Eppure l'ho visto proprio li."disse lei.

"Povera Lory,ne hai fatto scappare un altro."disse lei e le 2 cominciarono a camminare "Sei

destinata a non uscire mai con un uomo.

Devi aver messo da parte una fortuna con tutte quelle sere a badare i bambini."

"I ragazzi mi trovano seria."disse Lory.

"Tu sei una repressa."disse Holly "Ecco perché vedi maschi guardoni dappertutto.

A più tardi."

"Ciao."disse Lory.

Lory tornò a casa e guardando da una finestra vide Michael tra i panni stesi fuori.

Poco dopo non lo vide più e chiuse la finestra, poi squillò il telefono .

Lei rispose,ma non sentì nessuna voce così riattaccò.

Il telefono squillò di nuovo.

"Pronto?"disse Lory.

"Sono Holly."disse la voce.

"Ma perché non hai risposto?"disse Lory.

"Avevo la bocca piena."disse Holly "Tu a chi hai pensato?"

"Ad una telefonata oscena."disse lei.

"Prima le visioni,ora le voci."disse Holly "Nervi scossi?"

Lory uscì dalla casa con una zucca di Halloween, si sedette su un muretto e guardò i ragazzi che

uscivano mascherati,poi arrivò la macchina di Holly.

"Ciao."disse Lory salendo.

"Ciao."disse Holly "Giusto il tempo per una tirata."

Holly le diede una sigaretta e le 2 iniziarono a fumare.

"Ancora impaurita?"disse Holly.

"Ma che impaurita."disse Lory "Ho visto qualcuno nel giardino accanto al mio."

"Sarà stato il vicino."disse Holly.

"È mi spiava"disse Lory.

"Il vicino ti spiava?!"disse Holly "Lory,ha più di 80 anni."

La macchina di Michael le seguì.

"Ma per vedere ci vede."disse lei.

"È che altro potrebbe fare?"disse lei "Per chi è la zucca?"

"È un regalo per Tommy."disse Lory.

"Tu rischi di diventare una brava assistente sociale."disse Holly.

"Grazie."disse Lory.

"Mi sacrificherò anch'io."disse Holly "Mio padre!

Butta la sigaretta!"

La macchina di Michael si fermò.

"E smettila di tossire."disse Holly che fermò l'auto accanto alla macchina dello sceriffo.

"Salve,ragazze."disse lo sceriffo.

"Salve."disse Lory.

"Ciao papà."disse Holly "Che è successo?"

"Un furto in questo negozio."disse lui "Roba da ragazzi."

"Dai sempre la colpa ai ragazzi."disse Holly.

"Se rubano un paio di maschere,una corda e 2 coltelli,chi devo incolpare?"disse lui "Ciao

ragazze."

Loro lo salutarono.

Loomis scese dalla macchina e arrivò dallo sceriffo camminando rapidamente "Sceriffo…

Salve,sono Samuel Loomis."

I 2 si strinsero la mano.

"Piacere,Leo Brandis."disse lo sceriffo.

"Vorrei parlarle un momento."disse Loomis.

"Allora aspetti un attimo."disse lui.

"Sceriffo, è molto urgente."disse Loomis.

"2 minuti."disse lui.

"L'aspetto."disse Loomis.

Le 2 ragazze erano in macchina.

"Se n'è accorto."disse Lory.

"No."disse Holly.

"Ci ha guardate male."disse Lory.

"Guarda tutti così."disse Holly.

Il Sole era tramontato e Lory fu accompagnata a casa.

Michael vide Holly andare alla casa accanto e proseguì per qualche metro,poi scese e si avvicinò

alla casa, osservando la ragazza che entrava e i genitori di una bambina che uscivano.

Holly entrò nella casa con la bambina.

"Cammina in mezzo a noi."disse Loomis allo sceriffo.

"Ma di chi stiamo parlando?"disse lo sceriffo "Dell'Anticristo?"

"Forse si."disse Loomis.

I 2 andarono alla casa dei Myers.

"Non ci ha più abitato nessuno?"disse Loomis.

"No,è rimasta disabitata dal 63,l'anno del massacro."disse lo sceriffo "Tutti i ragazzi della cittadina

credono che la casa sia stregata."

"E forse hanno ragione."disse Loomis.

I 2 entrarono e Loomis stava per salire le scale,ma lo sceriffo gli afferrò il braccio "Guardi la..."

Loomis scese"Che cos'è?"

"È un cane."disse lo sceriff si avvicinarono "Sbranato.

È ancora caldo.

Povera bestia."

"È stato lui."disse Loomis.

"Non penso."disse lo sceriffo "Sarà stato un altro cane."

"Lei crede eh?"disse lui.

"Un uomo non sbrana."disse lo sceriffo.

"Lui non è un uomo."disse Loomi salirono al piano di sopra entrando nella stanza della

sorella "È successo qui.

La ragazza stava seduta proprio qui.

Se lui fosse sul prato la fuori...vedrebbe noi 2 dietro la finestra."

Un vetro si ruppe e Loomis tirò fuori una pistola dalla tasca del giaccone "Io le sembrerò un

nevrotico,ma ho il porto d'armi..."

"A me sembra che lei abbia solo paura."disse lo sceriffo.

"Si si."disse Loomis "Di lui.

L'ho incontrato 15 anni fa,era come svuotato.

Non capiva,non aveva coscienza,non sentiva,anche nel senso più rudimentale,ne gioia,ne dolore,ne

male,ne bene,ne caldo,ne freddo.

Spaventoso.

Un ragazzo di 10 anni con una faccia bianca,completamente spenta,...e gli occhi neri.

Gli occhi del diavolo.

Per 8 anni ho tentato di riportarlo a noi,ma poi per altri 7 l'ho tenuto chiuso,nascosto,perché mi

sono reso conto, con orrore ,che dietro quegli occhi viveva e cresceva... il male."

"Cosa vuole fare?"disse lo sceriffo.

"È già stato qui."disse Loomis "E tornerà,lo sento.

Io devo aspettarlo."

"È meglio dare l'allarme."disse lo sceriffo.

"No."disse Loomis "La gente lo vedrebbe ad ogni angolo di strada e in ogni stanza buia.

Dica solo ai suoi uomini di tenere la bocca chiusa e gli occhi aperti."

"Come vuole."disse lo sceriffo "Ripasserò tra un ora."

Lory era a casa del bambino e leggeva un testo.

"Ma c'è davvero l'ombra della strega?"disse il bambino.

In quel momento squillò il telefono e Lory rispose "Holly.

Che combini?"

"Popcorn naturalmente."disse Holly che era in una cucina "E per una bambina.

È stomachevole,preferirei un maschietto.

Ti do una bella notizia."

Il pastore tedesco della casa arrivò in cucina e iniziò ad abbaiare alle finestre e a ringhiare.

"Che vuoi mostro?"disse lei "Sto per essere sbranata nuda dal mostro di famiglia."

Michael era fuori dalla finestra e il cane uscì.

"Odio quella bestia,mi tratta come la strega di Biancaneve."disse Holly.

"E la buona notizia quale sarebbe?"disse Lory.

"Tu vai al ballo dell'anno domani."disse Holly"Ti troverò qualcuno."

Il bambino si affacciò e vide Michael che lo fissava,poi andò da Lory "Guarda,l'ombra della strega è

li!"

Lory guardò dalla finestra,ma non c'era nessuno.

Linda era a letto con il suo ragazzo.

Lui uscì a prendere le birre nel furgone.

Il ragazzo fece 2 buchi sul lenzuolo,se lo mise addosso e iniziò a camminare per casa,ma Michael

gli saltò addosso,togliendogli le lenzuola,e lo portò in cantina,poi gli mise la mano sinistra intorno

al collo e lo sollevò da terra,poi gli conficcò il coltello nel cuore,facendolo restare appeso al

muro,dopo di che prese le lenzuola e se le mise addosso.

La ragazza lo vide stando seduta sul letto e rise "Sei carino."

Lei mostrò il seno "Vedi qualcosa che ti fa gola?

Ok allora?

Lo scherzo è finito.

Dammi la birra Casper o come ti sei vestito."

Lui allungò la mano con la birra.

"Certo che sei proprio forte tu eh?"disse lei che prese la birra e si voltò di spalle.

Lui si tolse il lenzuolo, la afferrò alla gola con la mano destra e la strangolò,poi uscì dall'abitazione

e andò alla casa di Lory.

Dentro c'era la madre,mentre il padre era fuori.

Michael tagliò la testa del padre con il coltello e poi andò davanti alla donna che cercò di

allontanarsi,ma lui le diede una coltellata.

Lei strisciò per la casa e tentò di afferrare un telefono sul tavolo di vetro,ma lui la afferrò da

dietro,poi prese una foto con dentro Lory.

"NO!"urlò lei "NON TOCCARE LA MIA BAMBINA!"

Lui la scagliò sul tavolo che andò in frantumi,le spezzò il collo,poi tornò davanti alla casa dove

era Holly e fece cadere un vaso.

Holly era in cucina e sentì il rumore.

Il cane fece il giro della casa e gli abbaiò addosso così lui si voltò lentamente.

"Lucy,il mostro abbaia di nuovo e mi da sui nervi."disse Holly,mentre cucinava.

Il cane guaì.

"Ah,ci siamo."disse lei "Il mostro avrà incontrato una mostra in calore."

Michael aveva sbranato il cane.

Poco dopo nella casa saltò la luce.

"Ti pareva."disse Holly "Al buio fa più intimo."

Una porta sbatté e lei andò a vedere,ma non trovò nessuno così la richiuse.

Un ragazzo si stava dirigendo verso la casa,ma Michael lo pugnalò e lo gettò tra i cespugli.

Una ragazzina bussò alla porta della casa dove c'era Lory e lei la fece entrare.

Mentre usciva da una stanza,Michael afferrò Holly e la trascinò via.

Lei gli diede un calcio alla pancia e fuggì in cucina prendendo un coltello,ma lui la raggiunse e le

diede un colpo al viso.

Lei volò contro un muro e poi tentò di strisciare a terra,ma lui la afferrò per la gamba e la portò via.

Il bambino guardava la tv con l'altra,si alzò e guardò dalla finestra vedendo Michael che portava il

corpo di Holly.

"LORY CORRY!"disse il ragazzino "C'È L'OMBRA DELLA STREGA!"

Lory accorse "Smettila,spaventi anche lei.

Non c'è nessuno li fuori!

Se non la smetti,spengo la tv e vi mando subito a dormire."

Loomis era accanto alla casa di Michael,dietro un cespuglio e aveva la pistola in mano.

Diversi bambini si avvicinarono alla casa e uno si avvicinò alla porta spinto dagli altri.

"Ehi bambino?"disse Loomis da dietro il cespuglio "Se entri in casa te la fai addosso."

I bambini fuggirono.

Lo sceriffo gli mise la mano sulla spalla e lo spaventò.

"Sceriffo."disse Loomis.

"Tutto bene?"disse lo sceriffo.

"Si."disse Loomis.

"Non ho nulla da segnalare."disse lo sceriffo "Le solite cose di Halloween,ma niente di insolito.

Il suo deve essere un falso allarme."

"Non è un falso allarme."disse Loomis.

"Non è che lei faccia molto per convincermi."disse lo sceriffo.

"Che cosa dovrei fare?"disse Loomis.

"I suoi racconti non potranno costringermi a passare la notte fuori."disse lo sceriffo.

"Per 15 anni l'ho visto seduto in una stanza a fissare il muro."disse Loomis "A fissarlo senza

vederlo.

Aspettando con pazienza,attendendo questa notte con disumana pazienza.

La notte in cui una forza segreta,malefica,lo avrebbe scatenato.

La morte è qui ora,nella sua città sceriffo,e lei non può rifiutarsi di aiutarmi a fermarlo una volta per

tutte."

"Ha visto che gente c'è a Haddonfield?"disse lo sceriffo "Donne,bambini,famiglie come la mia che

vivono in pace nelle loro case e lei vuol dirmi che stanno per diventare vittime di un massacro?"

"Si,può essere."disse Loomis.

"Va bene,resto con lei."disse lo sceriffo "Ma sappia che se ha ragione,è colpa sua se è riuscito a

fuggire."

Lory aveva inciso un volto nella zucca e poi andò in salotto con i bambini.

Lei guardò fuori dalla finestra "Pare che tutti si divertano questa notte.

Qui fuori è tutto spento.

Che vi va di fare?"

"Io vorrei un po' di cocco."disse la bambina.

"Anche io."disse il bambino.

"Troppo vi fa male."disse Lory "Vediamo come finisce il film."

I bambini acconsentirono e lei si mise sul divano.

Dopo poco Lory prese il telefono e chiamò Holly,ma nessuno rispose.

Un'ora dopo lei salì al piano superiore, vide i 2 bambini che dormivano nello stesso letto e

svegliò la ragazzina"Ti devo portare a casa."

Loomis era fuori dalla casa abbandonata e vide la macchina di Michael.

Riconoscendola si mise a correre verso di essa e la guardò,poi si guardò intorno e riprese a correre

per le strade.

Lory e la ragazzina uscirono e andarono alla casa.

"Ti sei divertita?"disse lei.

"Si."disse la bambina.

Le 2 arrivarono davanti alla casa "Holly sto entrando.

Renditi presentabile."

Aprendo la porta trovarono il ragazzo pugnalato appeso al lampadario,con una zucca in testa, e il

corpo di Holly a terra pieno di tagli.

La ragazzina urlò.

Lory la soccorse "Holly!

Presto chiama aiuto!"

La ragazzina corse fuori a chiedere aiuto.

"Holly oh mio Dio!"disse Lory abbracciandola "Che cos'è successo?

Chiamo la polizia e faccio venire un'ambulanza."

Michael era dietro la porta e la chiuse,mentre Lory era andata in salotto,poi andò via.

"Lory!"disse Holly e l'amica arrivò.

"Il telefono non funziona,vedo se sopra ce n'è un altro."disse lei che andò sopra.

"No..."disse l'amica.

"Resisti."disse lei che salì le scale.

Michael tentò di colpirla con il coltello ferendole la spalla e facendola cadere dalle scale,poi scese

anche lui.

Lory provò ad aprire la porta,ma senza successo,poi scappò in cucina,ma lui fece il giro della

stanza e gli apparve davanti,lei provò ad aprire un altra porta,ma era chiusa anche quella.

Lory chiuse la porta della cucina a chiave,ma Michael la sfondò con il braccio sinistro,così lei prese

una sedia,ruppe la vetrata e fuggì.

"AIUTO!"urlò lei,ma le strade erano deserte e poi arrivò alla casa del bambino "TOMMY!"

Il ragazzino si affacciò alla finestra e scese.

"CHE È SUCCESSO?"disse il ragazzino "Lei..."

"Tommy vai di sopra e chiuditi a chiave!"disse Lory e il ragazzino andò.

Poco dopo lei provò a telefonare,ma non c'era linea.

I bambini scesero di sotto dopo poco.

Lei prese un ago molto lungo che usava per cucire,poi Michael diede un forte colpo alla porta e i 2

bambini urlarono.

"TUTTI DI SOPRA!"urlò Lory e i bambini corsero urlando.

Michael sfondò la porta e lei gli conficcò l'ago nel collo.

Lui indietreggiò,si tolse l'ago e cadde.

Lory prese un coltello e poi si avvicinò vedendolo a terra.

Loomis stava camminando per il paese e lo sceriffo si fermò con la macchina "L'ho cercata

dappertutto.

Alla casa non c'era più."

"Ho trovato la sua macchina."disse Loomis "Lui è qui."

"Dove?"disse lo sceriffo.

"Da qualche parte."disse Loomis "Lei passi dietro le case e io qui in strada."

Lo sceriffo andò e Loomis proseguì.

Lory salì al piano di sopr bambini uscirono abbracciandola "Dobbiamo andare via."

"Ho paura."disse Tommy.

"Non dovete più averne."disse Lory "L'ho ucciso."

"Ma nessuno uccide l'ombra della strega."disse il bambino che lo vide ed urlò.

"TUTTI NEL BAGNO!"urlò le si chiusero dentro.

"STA ARRIVANDO!"urlò il ragazzino.

"TOMMY STA ZITTO!"disse le si misero nella vasca.

Dei poliziotti entrarono nella casa e bussarono alla loro porta.

"Va tutto bene?"disse un agente.

"È li fuori!"disse Lory "Vi prego aiutateci!"

"La porta è chiusa."disse l'agente "Dovreste aprirla."

"Si."disse lei.

Michael afferrò l'uomo e gli trafisse la testa con il coltello.

Loro urlarono e lui trapassò la porta con un pugno e poi entrò.

L'altro agente arrivò puntando la pistola "FERMO!"

Michael gli corse contro e l'agente gli sparò,ma venne accoltellato più volte,poi tornò indietro,prese

Lory che urlava a squarcia gola e la portò via.

Lui le diede un colpo in testa facendola svenire e camminò lentamente in strada.

Michael la portò nella cantina della sua casa dove c'erano i cadaveri delle persone uccise,la lapide e

una zucca con dentro una fiamma.

"Linda?"disse Lory che si avvicinò.

Lui si avvicinò in silenzio e restò a guardarla.

"Ma chi sei?"disse Lory in ginocchio "Che cosa vuoi?"

Michael si avvicinò,mentre lei piangeva e ripeteva di non farle del male, gettò a terra il coltello e si

mise in ginocchio mostrandole una foto che ritraeva la madre e la neonata.

"Non riesco a capire,ti prego lasciami in pace!"disse lei "Non so chi sono quelli!

Ti prego!"

Lory vide il coltello a terra e poi prese la foto,mentre lui si toglieva la maschera.

Lei si avvicinò lentamente "Io vorrei aiutarti.

Ma non capisco.

Non so chi sei."

Lory afferrò il coltello e lo conficcò nella sua spalla sinistra "BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA!"

Michael cadde a terra e lei iniziò a battere contro la porta,poi fece a pezzi le tegole di legno.

Michael estrasse il coltello e si mise la maschera.

Lei iniziò a fare a pezzi una rete con cui era stata sigillata l'uscita,ma lui sfondò una parte del muro

di legno con il braccio sinistro.

Lory riuscì a passare nell'apertura,aprì una botola sul pavimento e uscendo cadde in una

piscina vuota,dove trovò una pistola e il corpo di un poliziotto.

Lui uscì,camminò lentamente verso la piscina e iniziò a scendere,mentre lei urlava.

Lory puntò la pistola e lo colpì,poi sparò ancora e ancora facendolo cadere.

Lei se ne andò lentamente,ma Michael la afferrò e la trascinò verso la casa,così Lory gli diede una

testata e corse dentro l'edificio.

Lei riuscì ad entrare dentro una stanza passando per uno spazio ristretto tra la porta e il muro,poi

entrò in un buco nel muro e si mise a piangere.

Michael strappò la porta della stanza e vi entrò,andò nella stanza accanto,poi si voltò verso il muro

e cominciò a farlo a pezzi con i calci e i pugni,ma lei era già uscita.

Lory vide la pistola che le era caduta e la raccolse.

Michael le apparve davanti e lei fuggì e andò in soffitta.

Michael non riusciva a passare nell'apertura,ma iniziò a sfondare il soffitto usando una trave,mentre

lei strisciava velocemente.

Lui fece a pezzi l'intero soffitto di tutto il corridoio,poi si fermò.

Lory era sopra un'altra stanza,ma il soffitto si sfondò e lei cadde ferendosi il viso e le braccia,poi si

rialzò,lui le corse contro,lei si spostò e lui cadde dalla finestra.

Lory uscì dall'edificio e andò nella casa di Tommy,salendo al piano di sopra,dove si nascose

nell'armadio.

Michael entrò di corsa e salì le scale andando nella stanza e iniziando a sfondare l'armadio a pugni.

Lei prese una stampella,la piegò verso l'esterno e gli colpì il collo,raccolse il coltello che gli era

caduto nell'armadio e lo colpì al petto.

I 2 ragazzini erano in strada e urlavano.

Loomis li vide uscire dalla casa e si avvicinò.

Michael si rialzò e afferrò Lory nel corridoio del piano di sopra,ma lei gli fece cadere la maschera

mettendogli le mani sul volto.

Lui la gettò a terra,raccolse la maschera e se la mise.

Loomis salì le scale,prese la pistola e lo colpì.

Michael si rintanò nella camera da letto,ma Loomis lo raggiunse e gli sparò 6 volte al petto

facendolo cadere dal balcone.

"Era l'ombra della strega?"disse Lory che era accucciata in un angolo e piangeva.

"Credo proprio di si."disse Loomis "Era lui."

Loomis andò a vedere dal balcone e spalancò gli occhi vedendo che il cadavere non c'era.