IL MASSACRO DEL TEXAS:ATTO II
TERRA 33
1980
VOCE NARRANTE
"Resoconto della tragedia che è capitata a 5 giovani.
La loro età rende l'accaduto ancora più sconvolgente,ma per quanto a lungo avessero potuto
vivere,mai avrebbero immaginato di assistere a tutta la follia e all'orrore a cui avrebbero assistito
quel giorno.
Le loro giovani vite furono spezzate da eventi così assurdi e macabri che forse neanche gli agenti di
polizia avrebbero mai pensato di sentire.
Per i 5 ragazzi uno spensierato pomeriggio d'estate si trasformò in un incubo.
Per anni la polvere si accumulò sui fascicoli chiusi nell'archivio dei casi irrisolti del dipartimento
di polizia di Trevis.
Più di 300 reperti furono raccolti sulla scena del delitto,in casa Yuit.
Ma nessuna delle prove fu più convincente del riservatissimo filmato del sopralluogo della polizia
sul luogo del delitto."
Un poliziotto stava scendendo le scale della cantina,che aveva dei segni di unghiate sulle mura
mentre un altro poliziotto lo filmava.
"Oggi è il 20 agosto del 75,sono le 3 del pomeriggio."disse lui "Il luogo dove ci troviamo è
l'abitazione degli Yuit,sulla statale 17,dove abbiamo trovato la vittima numero 1.
Stiamo facendo un sopralluogo.
In questo momento scendiamo verso il locale caldaia.
Ci sono dei graffi sulle pareti.
Altri sono qui,sul lato opposto e qui c'è una ciocca di capelli e c'è anche un'unghia conficcata.
Bene ora ci spostiamo dentro il locale caldaia."
Loro scesero e trovarono il pavimento allagato e delle gocce d'acqua che scendevano da tutte le
parti.
VOCE NARRANTE
"Quel giorno si consumò uno dei crimini più folli e atroci che l'America ricordi.
The Texas Chainsaw Massacre."
FLASHBACK
1975
In un cimitero c'era un cadavere putrefatto poggiato su una lapide.
Aveva tra le mani la testa di un altro cadavere.
La voce di un uomo si udì alla radio "Nello stato del Texas ce stata una denuncia per reati contrari
alla morale.
Si presume che questa denuncia sia soltanto la prima di una serie di provvedimenti penali,successivi
ad un'inchiesta condotta da una speciale commissione.
La notizia più importante di questo notiziario è la scoperta di gravi profanazioni nel cimitero del
Texas.
Un informatore ha diretto la polizia in un cimitero che si trova nei dintorni della piccola cittadina
rurale di Newt,dove essi hanno scoperto quelli che sembravano i resti di una macabra cerimonia
rituale.
I resti di cadaveri in avanzato stato di putrefazione,legati ad un monumento funerario,con un altro
cadavere abbandonato in una fossa li vicino.
Le indagini hanno rivelato che almeno un'altra decina di tombe erano state profanate e si teme che
ne verranno trovate altre man mano che le indagini proseguono.
La polizia ha reso noto che in certe tombe erano state asportate solo alcune parti dei cadaveri,la
testa e le estremità,mentre il resto del corpo sembrava intatto.
Appare evidente che le profanazioni sono avvenute in diversi periodi di tempo.
Si assiste al pellegrinaggio degli abitanti del luogo per assicurarsi che i loro parenti non siano stati
profanati."
In un furgoncino verde c'erano 5 ragazzi,di cui 2 ragazze.
Nel mezzo c'erano 2 sedili frontali,poi c'erano 2 sedili diretti verso il bagagliaio e infine quelli in
fondo al mezzo.
"Sapete cos'è ancora più incredibile?"disse un ragazzo con i baffi neri e corti a 2 che si stavano
baciando "Ce la fate a staccarvi un attimo?
Pausa.
Il fatto che 3000 americani al giorno si beccano una bella malattia venerea.
I 2 terzi di loro,pensate,hanno l'età vostra."
La ragazza sul sedile davanti rise.
Aveva lunghi capelli biondi,una maglietta con dei fiorellini e dei pantaloni bianchi a zampa di
elefante,con degli stivali.
"Hey Morgan,da quando ti sei specializzato in cazzate supersoniche?"disse il ragazzo che guidava.
"Ehi Catter,puoi accendere l'aria condizionata?"disse il ragazzo biondo dietro "Mi sto sciogliendo."
"Temo che non funzioni."disse Catter che guidava "Se tu e Pepper avete caldo,potete sempre
togliervi i vestiti."
"Tu sei proprio un pervertito."disse la ragazza davanti "Non ci fare caso Pepper."
"Lo trovo divertente."disse lei.
"Visto?"disse Catter.
"Si,ma lei ti conosce da solo 19 ore."disse la ragazza bionda.
Morgan iniziò a fumare.
"Eh no,non siamo qui per questo."disse la bionda che gettò l'erba fuori dal finestrino.
"Non c'è problema."disse Morgan "Ne abbiamo un chilo di quella roba."
"Ehi!"disse il ragazzo biondo.
"Che avete detto?"disse lei
"Ecco."disse Catter.
"Non me lo ricordo più,mi spiace."disse lui "Mi si è bruciato il cervello."
"Ehm...hai detto che avete un chilo di roba."disse lei.
"Lascialo fare,non lo vedi che è fatto?"disse Catter "Ed è pure stupido."
"Dimmi che non siamo qui per comprare roba."disse lei.
"Non siamo venuti per comprare roba."disse Catter "Non sono un trafficante giuro."
Il gruppo si fermò ai lati della strada e uno di loro andò in bagno,poi ripresero il viaggio.
"Questo caldo mi fa impazzire."disse lui "Non so se ce la faccio."
"Dai sta buono Morgan."disse la ragazza con i capelli corti che leggeva un libro "La situazione
retrograda è contraria o inarmonica con la regolare direzione del flusso astrale dello zodiaco.
Quindi risulta malefica.
Allora quando i pianeti sono in posizione retrograda Saturno è malefico capito?
Il loro influsso malefico aumenta."
"Hai letto tutto il dizionario per cercare quei paroloni?"disse Catter.
"Catter,Saturno ha una cattiva influenza e ora è particolarmente cattiva perché si trova in una
posizione retrograda."disse lei.
"Ma tu ci credi a tutte le balle che ti racconta la tua ragazza?"disse Catter.
"Mica tanto."rispose il biondo.
Loro passarono davanti ad un cimitero pieno di gente e si fermarono.
La ragazza bionda scese e parlò ad un uomo "Mio nonno è sepolto qui.
Potrei sapere se hanno toccato anche la sua tomba."
"Quel tipo laggiù è il nostro sceriffo,vai a chiedere a lui."disse l'uomo.
"Grazie."disse lei.
"Pare che Claid abbia visto qualcuno che trascinava un cadavere."disse un altro.
Lei andò da Claid che era seduto sul prato"Qui intorno succedono cose strane,ma nessuno ne parla.
Ma io le vedo quelle cose."
La ragazza bionda andò dallo sceriffo che era di colore.
Poco dopo ripresero il viaggio e dai finestrini si sentì un forte odore.
"Ma che succede?"disse la ragazza con i capelli biondi.
"Ma che è questa puzza?"disse l'altra "Chiudete i finestrini."
I finestrini vennero chiusi.
"Ehi."disse Morgan che era seduto su uno dei sedili diretti verso la parte finale del mezzo"È quel
vecchio mattatoio la.
È dove tuo nonno vendeva il bestiame.
Io ho uno zio che lavora in un mattatoio.
Vedete quell'edificio li?
È dove le ammazzano.
Gli danno una botta sul cranio con una mazza."
"Che orrore."disse la ragazza bionda.
"Ma di solito non muoiono al primo colpo."disse lui "Allora cominciano a muggire e a dibattersi e
loro devono tenerle e dargli altri colpi.
Ma certe volte non basta ancora.
Capita pure che li scuoiano mentre sono ancora vivi."
"Non si dovrebbero ammazzare gli animali così."disse la ragazza con i capelli corti.
"Ma adesso non fanno più così."disse Morgan "Adesso hanno una pistola ad aria compressa che
spara un puntale nel cervello e poi torna indietro.
Che caldo."
Morgan prese il suo coltellino retrattile.
"Autostoppista."disse la ragazza con i capelli biondi "Lo prendiamo?"
"La fuori starà morendo di caldo."disse Morgan.
"Si,ma che tipo è?"disse la ragazza con i capelli corti.
"Quel tipo puzzerà come il mattatoio."disse Morgan.
"Diamogli un passaggio."disse la ragazza con i capelli biondi.
"Allora che devo fare?"disse Catter.
"Prendilo dai."disse Morgan.
"Secondo me ha un aspetto strano."disse la ragazza.
Il furgoncino verde si fermò e fecero salire un uomo che proveniva dall'india,alto quasi 2
metri,calvo,con corporatura secca e asciutta, che aveva dei jeans e una maglietta verde.
L'uomo aveva una macchia rossa verticale sulla parte destra del viso,vicino alla bocca, che
prendeva anche lo zigomo e parte della guancia.
Con se aveva un sacco giallo.
Era seduto sui sedili in fondo del furgone.
"Dove sei diretto?"disse Morgan.
"A sud."disse l'uomo.
"Perché?"disse lui "Tu lavori laggiù?"
"Ah no no."disse l'uomo.
"E come mai eri da queste parti?"disse la ragazza con i capelli biondi.
"Ah beh ero andato al mattatoio."disse lui.
"Ah io ho uno zio che lavora in un mattatoio."disse Morgan.
"Mio fratello lavorava la."disse lui "E anche mio nonno.
La mia famiglia ha sempre avuto a che fare con la carne."
"È una famiglia carnivora."disse Morgan "Di un po' sei mai stato nella camera della morte,o come
cacchio si chiama,dove ammazzano il bestiame con la pistola ad aria compressa?"
"No no no no,la pistola non va mica bene."disse lui.
"Una volta l'ho visto con mio zio."disse Morgan.
"Ma dai!"disse lui "Il vecchio modo,quello con la mazza,quello era molto meglio.
Muoiono meglio in quel modo."
"Ma dici davvero?"disse lui "Io credevo fosse meglio la pistola."
"Ma no..."disse lui "Le pistole hanno fatto perdere il lavoro a tanta gente."
"E tu ci hai lavorato?"disse Morgan.
"Guarda."disse lui che mostrò una foto e la diede a Morgan "Io facevo l'abbattitore."
"Fa vedere."disse la ragazza con i capelli biondi.
"Accidenti."disse Morgan.
"Le teste...non le buttano mica via."disse lui.
"Le hai fatte tu?"disse Morgan.
"Si."disse lui "Sapete è tutta buona la carne.
Si prende la testa e si fa bollire,meno la lingua,si gratta via tutta la carne fino all'osso.
Si usa tutto quanto.
Non si butta niente.
Usano...usano i muscoli,le ghiandole,gli occhi,i tendini,tutto quanto."
"Guarda un po' qua."disse Morgan che diede le foto alla ragazza bionda.
"Il naso,le gengive e tutto il resto e poi si fa bollire."disse lui.
"Non lo sapevo che c'era tutta questa roba."disse Morgan.
"È proprio...proprio buono."disse l'uomo con la macchia rossa "Ti piace?"
"Oh si,eccome."disse Morgan.
"A me sembra una cosa schifosa."disse la ragazza con i capelli corti "Ma perché non cambiamo
argomento?"
"Ma va va."disse Morgan "Piacerebbe anche a te se non sapessi com'è fatta."
"Non credo e vorrei che la smetteste."disse la ragazza.
"Piantala Morgan."disse il ragazzo biondo "Farai vomitare tutti."
L'uomo vide il coltello di Morgan e ridendo lo prese e si fece un taglio sulla mano destra.
"Sei stato bravissimo."disse l'altro ragazzo,mentre lui ridiede il coltello a Morgan che era sconvolto.
"Ah..."disse lui che prese dalla scarpa un rasoio "Guardate che cos'ho."
"Mettilo via."disse il ragazzo biondo.
"Non è un bel rasoio?"disse lui.
"Certo,è proprio bello."disse il ragazzo biondo.
Lui rimise il rasoio nelle tasche e rise vedendo la faccia di Morgan "Mi potete portare a casa?
Abito vicino alla strada."
"Quanto è distante?"disse il ragazzo biondo.
"È qui vicino."disse lui "Ehi potreste cenare con noi.
Il bollito a te piace,mio fratello lo fa proprio bene.
Ti piacerà."
"Penso che non abbiamo tempo amico."disse Morgan "Vero?"
"Si ci dispiace,ma..."disse il ragazzo biondo.
Lui prese i rasoio e fece un taglio al braccio di Morgan.
"FERMATI CATTER!"urlò la ragazza con i capelli corti.
Lui lo fece e l'uomo uscì di corsa.
Il pulmino ripartì e lui gli corse dietro,prendendolo a calci e poi toccò la fiancata con la mano ferita
diverse volte,lasciando un grosso segno.
"Guarda qui Sally!"disse Morgan mentre la ragazza bionda guardava il braccio.
"Ragazzi io dico di avvisare la polizia."disse il ragazzo biondo.
Il gruppo proseguì il viaggio.
La ragazza con i capelli corti lesse il libro sullo zodiaco.
"Sally è del capricorno."disse Catter "Leggi il suo."
"Oh no,il capricorno è sotto Saturno."disse lei "Ti succederanno cose che non immagini e penserai
che sia un sogno.
Datti un pizzicotto e capirai che è tutto vero."
Il viaggio proseguì.
"Attento!"urlo Sally che vide una ragazza con i capelli biondi e corti per la strada.
Lui la evitò e poi si fermò.
"Per poco la prendevi."disse Sally.
"Perché cammina in mezzo alla strada?"disse il ragazzo biondo.
"Meglio farla salire."disse Sally.
"Ricominciamo?"disse Morgan.
"Ehi."disse Sally dal finestrino "Salve,tutto bene?"
"Ragazzi quella s'è fatta un acido e c'è rimasta."disse Morgan.
La ragazza continuò a camminare.
"Ehi ma ci senti?"disse lei "Catter fermati."
"Siete sicuri?"disse Morgan.
Sally e l'altra scesero e corsero verso la ragazza "Ehi."
"Io devo scappare."disse la ragazza.
"Che cosa?"disse Sally.
"Devo scappare."disse lei.
"Scappare da cosa?"disse Sally.
"Voglio tornare a casa."disse lei.
"Ok,non possiamo lasciarla qui così."disse Sally "Noi ti vogliamo aiutare.
Andiamo.
Vieni con noi."
"Ti aiutiamo noi."disse l'altra mentre la portavano al furgone che riprese il viaggio.
Lei fu fatta sedere sul sedile posteriore e pianse.
"Come ti chiami?"disse Sally.
"Sono tutti morti."disse la ragazza.
"Oh mio Dio,ve l'avevo detto di stare attenti."disse Morgan.
"Sta troppo male,dobbiamo portarla in ospedale."disse Sally.
"E dove sarebbe l'ospedale?"disse Catter.
"Chi è morto?"disse l'altra.
"No!"disse lei "Vai dalla parte sbagliata.
FERMATI!
VAI DALLA PARTE SBAGLIATA!"
Gli altri la trattennero e il furgone si fermò.
"Ma porca..."disse Catter.
"Non posso tornare la."disse lei "Non potete farmi tornare la."
"Ma la dove?"disse il ragazzo biondo.
Lei pianse "È un mostro.
Tanto,tanto cattivo."
Lei prese una pistola che aveva in mezzo alle gambe "È UN UOMO CATTIVO!"
"Ma cosa?"disse Morgan e tutti erano impauriti.
"Morirete tutti."disse lei che si sparò in bocca.
"NOOOO!"urlò Sally.
"MA CHE HA FATTO!"disse il ragazzo biondo "NON È POSSIBILE!"
"FATEMI SCENDERE!"urlò la ragazza con i capelli corti che scese e vomitò.
Scesero anche gli altri.
"Potevo morire."disse Morgan.
"Potevamo morire tutti."disse Catter.
"Non ci posso credere."disse il biondo "Che giornata."
"Non avevo mai visto morire nessuno."disse Catter.
"A molte persone non è mai successo."disse Morgan.
"Non credo che questo atteggiamento serva."disse Catter.
"Ma perché le abbiamo dovuto dare il passaggio?"disse Morgan "Perché cazzo ci siamo fermati?!"
"LE SERVIVA AIUTO!"urlò Sally.
"Si ed ecco il risultato!"disse Morgan.
"Io non capisco."disse la ragazza con i capelli corti che piangeva e fu abbracciata dall'altra "Perché
l'ha fatto?"
I tre ragazzi aprirono gli sportelli
"Che facciamo adesso?"disse Morgan.
"Non lo so."disse Catter "Dovremmo chiamare la polizia no?"
"Si tra le idee peggiori che potevi avere,questa le supera tutte."disse Morgan"Mi prendi in giro?
E che gli diciamo della roba?"
Lui prese il pupazzo con dentro l'erba e lo gettò via.
"Questa è a posto."disse Catter.
Il pulmino riprese il viaggio.
"Allora è così che è fatto il cervello."disse il ragazzo biondo "Si sto zitto."
"Questo è l'ultimo autostoppista che faccio salire."disse Catter "Non c'è dubbio.
Nessuno mette più piede qui dentro,lo giuro."
"Guarda."disse i ragazzo biondo,indicando un cartello "Stazione di servizio."
Arrivarono davanti ad un edificio che era fatto di tegole di legno ed era trascurato.
La parte centrale aveva un tetto a triangolo."
La moglie di Alexander era dentro il locale e il gruppo scese.
"Andiamo,cerchiamo un bagno."disse Sally alle altre.
"Mi venga un colpo."disse la moglie di Alexande entrarono in un bar vuoto.
"Signora,dovremmo denunciare un suicidio."disse Catter.
"Quando succede una cosa del genere,ci aiuta a capire quanta follia si annida nel mondo che ci
circonda."disse lei.
"Già."disse Catter "Le spiace se chiamo lo sceriffo?"
"Ci penso io."disse lei che prese il telefono e raccontò il fatto "Si,è terribile.
Dove l'avete trovata?"
"Più o meno 10 minuti ad ovest da qui."disse Catter.
Lei lo ripetette e poi riattaccò.
"Tra quanto lo sceriffo sarà qui?"disse Catter.
"Lo sceriffo sta andando al vecchio mulino dei Croford."disse lei "Preferirebbe che andaste li.
Se non vi spiace."
"Certo che ci dispiace."disse Catter.
"Scusi,ma quanto spesso le ragazze si fanno esplodere il cervello in questo paese?"disse Morgan
che andò via.
"Lo scusi è nervoso,ma io non capisco."disse Catter "Perché lo sceriffo non viene qui?"
"Questo non lo ha detto,ma ha detto che ci vorranno 2 ore prima che arrivi."disse lei.
I 3 tornarono nel furgone.
In quel momento,poco distante da un albero,si aprì un portale di colore rosso da cui uscì un uomo
massiccio e alto.
Aveva i capelli neri,lunghi fino alle spalle,baffi e barba che arrivava al petto.
Gli occhi brillavano di una luce celeste,mentre sopra la testa aveva una corona di energia rossa
sospesa a mezz'aria sopra il cranio.
Indossava una corazza medievale nera,con 2 placche enormi a cupola che coprivano le spalle,poi
c'erano 4 placche rettangolari sulla parte esterna dei bicipiti,poggiati sulla maglia di metallo, aveva
una placca circolare sul gomito,con una punta diretta all'indietro,una placca di metallo che copriva
l'avambraccio,un'altra placa circolare che copriva i polsi e dei guanti di metallo.
Il petto era coperto da un' enorme placca di metallo con scolpite delle immagini,come anche le
placche sulle spalle e quelle sugli avambracci,all'altezza della vita c'era un gonnellino fatto da 8
sottili placche di metallo rettangolari e circolari che coprivano i lati delle gambe e la parte posteriore.
Le gambe e i piedi erano del tutto coperte dalla corazza.
Dalla parte posteriore delle spalle partiva un lungo mantello rosso che arrivava fino a terra.
Il mantello era più grande di lui e con una pelliccia rossa sulla parte superiore.
Nella mano destra aveva un'enorme spada nera,con la lama lunga quanto una persona e larga quanto
un tronco umano.
La lama aveva il manico nero,cilindrico,formato da placche circolari,poi c'era una placca a semi
circonferenza su cui era incastonata la lama che aveva la parte centrale nera.
"Ci fa il pieno?"disse Catter ad un uomo indiano,con capelli lunghi,baffi e barba.
L'uomo indossava una maglietta bianca,pantaloni neri e scarpe nere.
"Non abbiamo benzina."disse lui "Fino a martedì,mi spiace."
"Grazie comunque."disse Catter "Sa dove si trova la vecchia casa dei Franklin?"
"La casa dei Franklin?"disse l'uomo.
"Si,è una casa di pietra a 2 piani,in cima alla collina."disse Morgan "Dal momento che dobbiamo
aspettare,mi piacerebbe vederla."
"Si,mi pare di aver visto qualcosa di simile."disse lui "Ma dico ragazzi,non vorrete davvero andare a
cercare quella vecchia casa.
Potrebbe essere pericoloso,potreste farvi del male."
"Staremo attenti."disse Catter.
"Bene."disse lui che andò via.
"Questo deve essere il sangue di quel tipo."disse Morgan guardando il coltello "Pensate di potervi
fare la stessa cosa alla mano?"
"Sei impazzito?"disse il ragazzo biondo "No."
"Già,intendo dire che aveva proprio qualcosa che non andava."disse Morgan"Io appena mi faccio
un taglio mi sento male,ma per farsi quello che si è fatto lui..."
Sally arrivò ed entrò e lo stesso fece l'altra.
"Voglio che torniamo a casa."disse lei "Vediamo la casa e torniamo indietro."
"Prima però bisogna andare dallo sceriffo."disse Morgan.
"Ehi,quel matto ha macchiato di sangue dappertutto,come se volesse scrivere qualcosa."disse Sally.
"Eh?"disse Morgan "Ha scritto qualcosa sul furgone?"
Il furgone fu messo in moto.
"Senti Morgan,se finiamo la benzina ci traini tu con le catene."disse il ragazzo biondo.
"Ehi...credete che quello volesse spaventarci anche con le foto che mi ha dato?"disse Morgan.
"Qui comincia a puzzare."disse la ragazza con i capelli corti.
"Non più della topaia dove siamo stati."disse Morgan "Sentito che fetore la carne?"
I 4 arrivarono al mulino e scesero dopo aver parcheggiato.
Accanto al mulino c'erano degli edifici abbandonati.
"Ehi!"urlò Catter "C'è nessuno?
Qui non c'è nessuno sceriffo."
"Io dico di lasciare il cadavere."disse Morgan.
"No questo no."disse Sally.
"Sally senti..."disse Catter.
"Lei avrà pure dei genitori che vorranno il corpo,senza vederlo buttato in strada come fosse
spazzatura."disse Sally.
Il gruppo iniziò a camminare.
"Qualcuno vede l'eroico sceriffo?"disse Morgan.
"Forse non è il mulino dei Croford."disse Sally.
Loro si misero a sedere su dei pezzi di metallo vicino ad una delle costruzioni.
"Non ci posso credere."disse Catter "Non c'è nessuno qui."
"Figuriamoci lo sceriffo."disse Morgan.
La seconda ragazza vide un ombra muoversi dentro l'edificio abbandonato.
"Si è mosso qualcosa."disse Morgan.
"Si è vero."disse la ragazza.
"Si come no."disse Catter.
"Che stronzi."disse Sally.
"Ve lo giuro."disse lui.
"Mi vuoi spaventare così andiamo via?"disse lui.
"Ma stai zitto."disse la ragazza che entrò nel capannone abbandonato,poi urlò e gli altri accorsero.
"Che è successo?"disse il biondo e sentirono un suono provenire da un armadietto di metallo.
Il gruppo andò ad aprire un armadietto e vedendo un topo urlarono per la paura e richiusero
l'oggetto.
Ci fu un altro suono.
"Non sono stato io."disse Catter "Ok se ci sei fatti vedere!
HAI CAPITO?!
FATTI VEDERE!"
Girarono la curva e videro un bambino vestito di stracci.
"Chi sei tu?"disse Catter.
"Che gli avete fatto alla ragazza li fuori nel pulmino?"disse il bambino.
"Niente."disse Catter.
"È lei che ha fatto tutto da sola."disse Morgan.
Il bambino si alzò.
"Oh mio Dio."disse Sally.
"Promettete di non farmi male?"disse lui.
"Si."disse Morgan.
Il ragazzo e gli altri parlarono fuori dalla casa.
"Ehi ragazzo,questo è il mulino dei Croford?"disse Catter.
"Mi chiamo Sally."disse lei.
"Jed."disse il bambino.
"Piccolo,qui noi aspettiamo lo sceriffo."disse il biondo "Tu sai dove si trova?"
"Si."disse Jed.
"E dov'è?"disse lui.
"A casa."disse Jed "Che si ubriaca."
"Perfetto."disse Morgan alzandosi "Andiamo via.
Se non glie ne frega niente nemmeno allo sceriffo non ci sono problemi."
"Abita da queste parti?"disse lei.
"Si."disse lui.
"Possiamo arrivarci con il pulmino?"disse Catter.
"La strada non ci va."disse lui "Posso indicarvela,ma prima fatemi riposare."
"Va bene."disse Sally.
Il gruppo tornò verso il pulmino che era li vicino.
"Voglio vedere cos'ha scritto quel tizio."disse Morgan che guardò il segno con il sangue e lo fecero
anche gli altri.
Il simbolo era un cerchio con una punta ricurva verso il basso.
"Che schifo."disse il biondo.
"Che significa?"disse Morgan.
"È i segno di Zorro,tornerà a farci fuori."disse Catter.
Il biondo prese un panno.
"Ehi non toccarlo."disse Morgan "Un momento..."
"Pensaci tu."disse lui andando via e dandogli il panno.
"Ehi non credi che potrebbe averci seguiti?"disse Morgan.
"E perché?"disse lui.
Morgan fissò il simbolo.
Il gruppo tornò dal bambino.
"Allora dove?"disse Catter.
Poco dopo lui e Sally andarono in un bosco,mentre gli altri restarono al furgone.
Il bambino toccò il braccio del cadavere.
"Ehi no,non si tocca."disse il biondo.
I 2 arrivarono alla casa di Alexander e bussarono alla porta.
"C'è nessuno?"disse Sally.
"Che volete?"rispose Monty,che era in carrozzella.
"È lei lo sceriffo?"disse Sally.
"Sembro uno sceriffo?"disse lui che arrivò in carrozzella e senza le gambe "Lo sceriffo non abita
qui.
Se vuoi puoi entrare e chiamarlo."
"Grazie,davvero gentile."disse lei e Monty la seguì.
"Tu ragazzo aspetta fuori."disse Monty che le fece il numero e le diede il telefono.
Poco dopo lo sceriffo arrivò al mulino e scese dalla macchina.
"Grazie a Dio."disse lei.
Alexander si avvicinò e guardò il buco sul finestrino che era pieno di sangue "Certo è solo
un'ipotesi,ma scommetto che il vostro cadavere è dietro il finestrino."
Sally attaccò il telefono "Grazie,ho finito."
Lei sentì delle voci e trovò l'uomo a terra "Tutto bene?"
"Per favore,potresti..."disse Monty che fu messo sulla carrozzella.
"Ehi scusi?"disse Catter che entrò "Permesso?"
"Ti dispiace toglierti dalle palle e farmi passare?"disse Alexander al biondo.
Lo sceriffo guardò il corpo dallo sportello.
"Non abbiamo potuto fermarla."disse il ragazzo.
"Oh guarda che spettacolo."disse Alexander che prese la pistola della ragazza "Questa di chi è?"
"Ce l'aveva la ragazza."disse il biondo.
"Ma non mi dire."disse Alexander "Lei?"
Catter camminò per la casa di Monty,aprì la porta scorrevole della cantina,trovò Tommy dietro ad
essa,si prese una palata in testa,poi l'altro lo portò dietro la porta della cantina e la chiuse.
Il volto di Tommy era coperto da una maschera di pelle ,che raffigurava un volto umano, ormai
avvizzita e verdastra.
Indossava il turbante rosso da cui uscivano i lunghi capelli sulla parte posteriore.
Era a petto nudo,tranne per un abito nero che passava sulla spalla destra e copriva la parte destra dei
pettorali e della pancia che aveva i muscoli scolpiti.
Aveva una fascia nera sulla vita e pantaloni rossi,larghi,fatti di stoffa e con la base strappata.
I piedi erano nudi.
Sally sentì il rumore della porta "Che succede?
Catter?"
Lo sceriffo prese un nastro di plastica "Beh e adesso la impacchettiamo."
Alexander si avvicinò "Oh ma che bel visino."
Lo sceriffo guardò il biondo "Vieni a darmi una mano stronzetto,coraggio.
Pensi che possa fare tutto da solo?
Prendila e sollevala."
Il biondo fece come era stato detto.
"Poverina,scommetto che ora è triste perché ti sporca tutto il braccio."disse Alexander che la
fasciò"Sa quando ero giovane mi piaceva impacchettarle.
Una bella palpatina non me la levava nessuno.
Oh senti...sembra bagnata qui sotto.
Ragazzi che avete fatto con questo cadavere?
Fatemi capire."
"Aveva li la pistola."disse lui.
"Catter?"disse Sally che arrivò davanti alla porta corazzata,ma non poté spostarla,così andò via.
"Problemi?"disse Monty.
"Dov'è il mio amico?"disse lei.
"Non lo so,ma in casa mia no di certo."disse Monty.
Lei uscì e si allontanò dalla casa chiamandolo.
"Ok a posto."disse Alexander "Tu prendila dalle gambe e tu dalla testa."
Morgan e l'altro la presero e la misero sul sedile posteriore della macchina dello sceriffo.
"Tutto sembra così sbagliato."disse la ragazza.
"Qui non c'è proprio nulla di sbagliato."disse Alexander "Io ho il massimo rispetto per quel povero
cadavere,esattamente come tutti voi.
Ehi!
Non provate a piazzare quella cosa disgustosa sul mio sedile di dietro.
Mettetela nel porta bagagli."
Loro la misero nel porta bagagli.
"Ma come vi era venuto in testa?"disse Alexander "Credete di poter ritrovare la strada del ritorno?"
"Si,non c'è problema."disse il biondo.
"D'accordo."disse lui che salì in macchina "Proteggere e servire è il nostro dovere."
"Certo signore."disse Morgan.
"Catter!"urlò Sally nel bosco.
Nella cantina della casa di Alexander c'era l'acqua che pioveva dal soffitto,c'erano delle orecchie
che erano appese a dei fili di metallo e c'erano dei ganci e ami ovunque che pendevano dal soffitto.
C'erano anche delle articolazioni,dei barattoli,con dentro occhi umani e attrezzi da macellaio,oltre
che forbici di ogni tipo.
Thomas prese le forbici e tagliò la camicia di Catter da dietro.
"Povero Catter,non leverà mai quella puzza dal pulmino."disse il biondo.
"Non pensate che significhi qualcosa?"disse Morgan che guardava il segno.
"Ti proteggeremo se tornerà per te."disse la ragazza.
"Credete che sia per me?"disse lui.
"Si ti ucciderà Morgan."disse lui.
"Quello sembra un simbolo antico,deve significare qualcosa."disse Morgan.
"Ti preoccupi troppo."disse la ragazza.
"Beh non potrebbe trovarci comunque."disse Morgan "Insomma,non ha nemmeno il mio nome."
"Io gli ho dato il tuo nome."disse il biondo "Gli ho detto dove vivi.
Ti ucciderà."
"Per favore."disse lei.
Morgan frugò nel furgone.
"Che fai?"disse lei.
"Non trovò più il mio coltello."disse Morgan.
"Il coltello non ti servirà a niente e poi gli piace,ricordi?"disse l'altro.
"Non sai dove l'hai messo?"disse lei.
"Non l'ho messo in nessun posto."disse lui.
Sally tornò in quel momento"Ok buone notizie,lo sceriffo sta arrivando."
"Lo sceriffo è già venuto."disse il biondo.
"Ha preso il corpo."disse la ragazza.
"Dov'è Catter?"disse Sally.
"Non era con te?"disse il biondo.
Lei andò a fare un giro chiamandolo e il gruppo la seguì.
I ragazzi sentirono un suono provenire dal clacson di un furgone distrutto e abbandonato in un
prato.
Avvicinandosi i ragazzi trovarono una serie di macchine abbandonate e delle mascelle umane.
"SONO DI UNA PERSONA!"urlò l'altra ragazza "SONO DENTI QUELLI!"
"Pepper cerca di calmarti."disse il biondo.
"Sally trova il tuo ragazzo al più presto,dobbiamo andare."disse Pepper.
Il gruppo vagò tra le macchine e vide che una aveva un buco nel porta bagagli.
"CATTTER!"urlò Sally.
Gli altri osservarono le macchine poco distanti da loro.
"Sally..."disse Morgan "Dimmi un po',tu ci credevi a quella roba che diceva Pepper su Saturno e la
posizione retrograda?"
"Non lo so."disse Sally "Forse tutto ha un significato."
"Già."disse Morgan "Tu credi che quel tizio venga a cercarci?"
"Non so."disse lei.
"Tanto secondo me,non può ritrovarci."disse lui "E poi avrà paura che Catter lo ammazzi."
Morgan vide il buco sulla macchine e provò ad aprire il porta bagagli,poi avvicinò il viso al buco.
"Che stai facendo?"disse il biondo.
Morgan mise la mano dentro e finse di essere stato preso da qualcosa.
Gli altri cercarono di liberarlo.
"OH MIO DIO!"urlò Sally.
"MA CHE C'È LA DENTRO?!"urlò Pepper.
Morgan rise e tirò fuori il braccio e un barattolo con dentro del liquido e una foto.
"Che stronzo che sei!"disse Sally.
"Non è divertente."disse Pepper.
Morgan si sedette sul cofano e tutti guardarono la foto nel barattolo.
"Ma chi c'è in quella foto?"disse Sally.
"Sembra la ragazza che si è uccisa."disse Pepper.
"Si è lei."disse Sally.
C'era anche un'altra foto che la ritraeva con i genitori e i fratelli.
"Quella è la sua famiglia."disse Sally.
"Ma che cosa facevano qui?"disse Pepper.
"È probabile che cercassero lo sceriffo."disse Morgan.
"Mi vengono i brividi."disse Pepper.
"Sentite,sbrighiamoci a trovare Catter e andiamo via da qui."disse il biondo.
"Dove andate?"disse Morgan.
"A cercare Catter."disse Sally.
"Dove sono le chiavi del pulmino?"disse Morgan.
Sally mostrò le chiavi, ma non le diede a Morgan.
"Beh scusa perché sei tu a decidere?"disse Pepper.
"Se voi volete andare via lo stesso fate pure,ma è sicuro che io da qui non parto senza Catter."disse
la ragazza.
"Dammi le chiavi."disse Morgan.
"Non ci pensare nemmeno."disse lei.
"Andy?"disse Morgan.
"Io non so voi,ma a me i miei denti piacciono dove sono."disse Pepper.
"Non lo lascio qui."disse Andy che prese un pezzo di metallo.
"Ci vediamo al pulmino."disse Pepper.
Catter era stato messo in una vasca,nella cantina,fu legato per i piedi e la catena fu collegata ad un
gancio.
Thomas mise la catena in una carrucola in alto e tirò sollevandolo.
Sally ed Andy arrivarono davanti alla casa di Monty e lo videro fuori con il cane tra le braccia.
"Catter è li,ne sono sicura."disse lei.
"Va bene."disse lui "Tu distrai il vecchio."
Lei andò a parlare con Monty.
Andy entrò nella casa, iniziò a guardare nelle stanze e a chiamare l'amico,poi entrò in una cucina
piena di panni appesi al soffitto che stavano scolando.
Nella stanza c'erano anche delle galline in giro e dei maiali.
Una grossa scatola cadde dal frigorifero.
"Andy?"disse lei che corse dentro.
"Ehi!"disse Monty "È casa mia,non puoi entrare!"
"Andy!"urlò lei che lo trovò "Stai bene?"
"Si."disse lui.
Monty li raggiunse "Che cosa fate dentro casa mia?"
"Stiamo solo cercando il nostro amico,poi andremo via subito."disse Andy.
Monty lo indicò con il bastone che aveva in mano "Tu non comandi niente a parte la tua bocca!"
"Sembra matto."disse Andy.
"Brutto stronzetto,tu forse non lo sai,ma sei già morto."disse Monty che iniziò a picchiare sul
pavimento con il bastone "Coraggio ragazzo!
Fatti avanti!
Fatti avanti!"
"Ma che gli ha preso?"disse Andy.
"Fatti avanti!"disse Monty che continuò a colpire il pavimento.
Thomas aprì la porta alle loro spalle e aveva la sega elettrica accesa in mano.
Sally urlò.
"ODDIO!"urlò Andy "Spostati!"
Andy cadde a terra dopo una breve fuga,mentre lei chiuse una porta.
Thomas iniziò a segare la porta,mentre Monty mise la ruota della carrozzella sull'arma del ragazzo.
"SCAPPA!"urlò lui.
"NO ANDY!"urlò lei.
Thomas aprì le porte,lei fuggì e il ragazzo prese un tubo,riuscendo a parare la sega elettrica.
Lui gli diede un calcio alla gamba e la sega elettrica colpì il pavimento.
Il ragazzo fuggì,prendendosi una bastonata da Monty.
Tommy sfondò la porta con la sega elettrica e lo inseguì tra le lenzuola stese su dei fili,poco fuori
dalla casa,poi lo raggiunse,gli segò una gamba,lo prese e lo portò via.
Sally corse nel bosco.
Thomas lo portò in cantina.
"Per favore lasciami!"disse Andy "No!
Ti prego!"
"Beh Catter è molto in debito con noi."disse Pepper nel furgone con Morgan.
Sally entrò nel furgone e si mise al posto di guida.
"Che succede?"disse Morgan.
"Che hai Sally?"disse Pepper.
"Dov'è la pistola?"disse lei che cercò di mettere in moto il furgone.
"Che cos'è successo?"disse Morgan.
"DOV'È LA PISTOLA?!"urlò lei.
"L'ha presa lo sceriffo."disse Pepper.
"MERDA!"urlò Sally.
"Sally?"disse Pepper.
"Ma che cavolo è successo?"disse Morgan.
In quel momento apparve Alexander.
"Oh grazie a Dio."disse Sally.
"Sta calma."disse lui.
"Oh Dio grazie."disse lei.
"Sta calma."disse Alexander.
"Il mio amico...il mio povero amico è nella casa!"disse Sally "Il mio amico sta morendo!"
"Sta calma."disse Alexander "Non capisco."
"C'è un uomo nella casa."disse Sally "Lo uccide."
"Tranquilla."disse lo sceriffo.
"Per favore."disse lei.
"Che problema c'è con il pulmino?"disse Alexander.
"Non lo so."disse Sally "Ma il mio amico..."
Lo sceriffo prese uno spinello dal posa cenere "Chi di voi può spiegarmi che significa questo?"
"Non è roba mia."disse Morgan.
"Voi vi drogate ragazzi vero?"disse Alexander.
"No."disse Morgan.
"No."disse Pepper "Non è nostro il pulmino."
Lo sceriffo inspirò con il naso "Sento puzza di stronzata.
SCENDETE DAL PULMINO!
GIÙ!"
Loro ubbidirono.
"FACCIA A TERRA!"disse lui "TUTTI E 3!
GIÙ!"
Loro ubbidirono.
Andy era a terra nella cantina,poi Thomas lo afferrò,lo sollevò e lo conficcò su un gancio da
macellaio che era attaccato ad una catena del soffitto,poi andò verso una ciotola,prese del sale
grosso e lo mise nella ferita sulla gamba tagliata facendolo urlare,poi prese della carta da
macelleria,la mise sulla ferita e la legò con del filo di metallo.
"Arizona."disse Alexander mentre controllava le cartine e i ragazzi erano a terra "Colorado.
New York."
"Per favore deve aiutare il mio amico!"urlò Sally "Non capisce?
Lo stanno ammazzando!"
"Finalmente si comincia a ragionare."disse Alexander "Chi sta ammazzando chi?"
"Un pazzo bastardo con una motosega!"disse lei che si voltò verso di lui,ma Alexander la fece stare
a terra.
"Non provare neanche ad alzare il tuo bel culetto da terra,fino a quando io non ti do il
permesso."disse lui "Lo sai cosa penso?
Che il tuo ragazzo ha sparato in bocca a quella disgraziata e se l'è squagliata chissà dove."
"Non è vero!"disse lei che si voltò "C'è un bastardo con..."
Lui prese la pistola e sparò diversi colpi a terra "Sarà meglio per tutti che vi diate una calmata o ci
dovrò pensare io a voi."
Alexander prese Morgan "Alzati in piedi!
Va vicino al pulmino.
Voglio sapere esattamente cosa è successo."
"Ma guardi che noi glie l'abbiamo detto."disse Morgan.
"E adesso voglio che me lo fai vedere."disse lui che lo portò nel pulmino e lo fece sedere agli ultimi
posti.
Thomas aveva tagliato il viso di Catter ed era ad una macchina per cucire.
Si tolse la maschera rivelando il suo volto mostruoso,pieno di buchi sulla parte bassa e privo di
naso.
"La ragazza era seduta li?"disse Alexander che chiuse lo sportello del pulmino "Perché così l'angolo
non corrisponde con la macchia sul finestrino."
"Beh era seduta un po' più al centro."disse Morgan.
"E allora fatti più al centro."disse Alexander..
"Ma..."disse lui indicando il sangue.
"Beh mica ti spaventi per un po' di sangue?"disse Alexander "SPOSTA IL CULO E METTITI AL
CENTRO!"
Lui ubbidì.
"Io non ho molta fantasia,quindi mi serve di avere con chiarezza l'immagine di quello che è
successo."disse Alexander "Allora dimmi che cosa ha fatto?"
"Si è sparata un colpo."disse lui.
"Oh si è sparata?"disse Alexander "Ma non me lo dire.
Come?"
"Che significa come?"disse Morgan.
Alexander gli mise la pistola sulla fronte "Prendi la pistola.
Prendi la pistola e fammi vedere come ha fatto.
Su prendi.
PRENDI QUESTA CAZZO DI PISTOLA!"
Lui prese la pistola e se la mise sul mento.
"Eh no."disse lui "È così che ha fatto?"
"Si."disse Morgan.
"Che bugiardo."disse Alexander "Non c'era foro d'entrata sul collo.
La pistola se l'è messa dentro la bocca.
Avanti."
Morgan si mise la pistola in bocca.
"E poi ché ha fatto?"disse lui.
"E poi si è sparata."disse Morgan.
"Non sarà un'altra bugia vero?"disse Alexander.
"No."disse lui.
"Perché io non ho mai visto una persona sparare senza qualcuno che si preoccupa di premere il
grilletto."disse Alexander.
"MORGAN CHE SUCCEDE?"disse Sally che si alzò "STAI BENE?"
"SDRAIATI A TERRA FINO A CHE NON TE LO DICO!"disse Alexander.
Lei si stese e Morgan gli puntò la pistola alla testa.
"BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA,BUTTATI A TERRA!"disse Morgan "HO DETTO BUTTATI A
TERRA!"
"Ma che stai facendo?"disse Sally.
"Che vuoi fare?"disse Alexander "Spararmi?"
"Morgan per favore."disse Sally.
Anche l'altra ragazza si alzò "Oh mio Dio.
Morgan."
"SEI UNO STRONZO BUGIARDO!"disse lui.
"Credi che potresti ammazzarmi e andartene via indisturbato vero?"disse Alexander.
"Morgan per favore metti via la pistola."disse Sally.
"Se lui mi spara sappiate che sarete complici di un omicidio."disse Alexander.
"Morgan smettila!"disse Sally.
"Voi 2 siete colpevoli come lui."disse Alexander.
"MORGAN!"urlò Pepper "SPARAGLI!
NON CI PENSARE,SPARAGLI!"
"No!"disse Sally.
"Ti mancano le palle vero?"disse Alexander "PREMI QUEL GRILLETTO!
SPARAMI!"
"VAFFANCULO!"urlò Morgan che premette il grilletto,ma la pistola era scarica.
"Bene bene bene."disse Alexander "Ma guarda un po'.
Abbiamo con noi un feroce assassino.
Solo che questa volta,hai fatto fuori uno sceriffo."
Alexander prese l'arma e prese la seconda pistola "Adesso dovrei farti esplodere il cervello.
Scendi dal pulmino."
Morgan lo fece,Alexander prese le chiavi e lo portò alla macchina.
"Dove lo sta portando?"disse Sally.
"Che vuole fare?"disse Pepper.
"Indietro!"disse lui.
I 2 salirono in macchina e andarono via.
"Questo non lo può fare."disse Morgan "Io ho i miei diritti."
Lo sceriffo bevve da una bottiglia di vetro e rise "Si certo,hai i tuoi diritti.
Dove andavate?"
"A Dallas."disse lui "Dopo aver visto una casa da queste parti.
Dovevamo vedere un concerto."
"Adoro i concerti."disse Alexander "Ma pensa un po'.
Abbiamo una cosa in comune.
Beh i biglietti che fine faranno?"
"Li vuole lei?"disse Morgan.
"Cerchi di corrompermi?"disse lui che gli spaccò la bottiglia in faccia e Morgan sputò sangue e
denti.
"Oh scusami,sono sgarbato oggi."disse Alexander che si tolse la dentiera sorridendo "Ecco,guarda
qua.
Anche questo abbiamo in comune adesso.
Visto?
Sai sto pensando di dedicarmi alla storia di questa zona.
Ho scoperto che tutto questo posto è pieno di gallerie sotterranee.
Chissà che facevano li sotto."
Alexander prese la radio "Ora puoi andare al mulino.
Ti aspettano delle belle ragazze."
Le ragazze erano nel pulmino e cercavano di accenderlo tramite i fili.
"Cosa credi che starà facendo a Morgan?"disse Pepper.
"Preferisco non pensarci."disse Sally.
"Dove hai imparato questa cosa?"disse Pepper.
"Al riformatorio."disse Sally.
La macchina arrivò davanti alla casa e Alexander scese "SCENDI DALLA MACCHINA!"
"Dove siamo?"disse Morgan.
"NON SONO AFFARI TUOI BRUTTO FROCETTO!"urlò Alexander "SCENDI SUBITO!"
Alexander lo prese,lo gettò in una pozza d'acqua e gli diede dei calci "Non dovevate combinare
casini con quella ragazza.
Vela siete proprio cercata!"
Alexander lo prese e lo portò dentro.
Sally mise in moto,ma una gomma si staccò,Thomas mise la sega elettrica dentro il vetro posteriore
del pulmino e le 2 urlarono,poi bucò quello del guidatore.
Le 2 si spostarono,ma lui salì sul tetto e infilò la sega dentro il mezzo.
Le ragazze provarono ad uscire,ma lui afferrò la testa di Sally,mentre l'altra scese.
Thomas la seguì,le fece un taglio sulla schiena,con l'arma,facendola cadere e poi la fece a pezzi,si
voltò verso l'altra che uscì dalla parte posteriore del mezzo e corse nella foresta raggiungendo il
negozio dove si erano fermati.
Entrando dalla porta trovò l'uomo indiano davanti a lei,mentre ad un tavolo c'era la donna grassa
insieme a quella magra ed incappucciata.
Quella magra era una donna indiana,con i capelli neri legati dietro la testa.
Aveva un corpo atletico e indossava un vestito nero dotato di cappuccio che le copriva la testa.
Il vestito,dal centro del collo,si curvava verso l'esterno andando in basso,lasciando scoperta la parte
esterna dell'inizio del seno,copriva invece la parte frontale del seno,la pancia e le gambe fino a metà
cosce.
La base del vestito nero era strappata.
I polpacci erano coperti da delle placche fatte da tanti bracciali di metallo sottili attaccati l'uno
all'altro,mentre i piedi erano nudi.
Sally andò contro l'uomo indiano e poi cadde a terra.
"AIUTO!"urlò Sally.
"Ma che c'è?"disse lui.
"Chiuda la porta!"urlò la ragazza e lui lo fece,poi la prese e la mise a sedere su una panca.
"LA PREGO LUI POTREBBE ENTRARE!"urlò lei.
"Calmati."disse lui "Aspetta."
L'uomo controllò fuori "Non c'è nessuno piccola."
L'uomo si sedette vicino a lei "Se vuoi ti posso portare in paese.
Ho il furgone qui fuori."
L'uomo si diresse verso l'esterno.
"Che è successo?"disse la ragazza magra.
"Da quella porta non entrerà nessuno."disse la donna grassa.
"Posso usare il telefono?"disse lei.
"Non ce l'abbiamo."disse la ragazza magra "La linea non prende."
"Lui ci ucciderà tutti."disse lei "C'è uno con la motosega."
"Oh no,non lo farà."disse la ragazza magra che si tolse il cappuccio "Lui sa che è meglio non creare
problemi qui da noi.
Tutti nella zona conosciamo quel povero ragazzo.
Non è pericoloso.
Sta sempre per conto suo.
Ha una malattia alla pelle e ha la faccia distrutta.
Hai visto la sua faccia?"
"Io non potevo vedere la sua faccia."disse lei "Aveva il volto di uno dei miei amici."
"Tieni."disse la ragazza che le diede da bere il tè.
"Sei troppo tesa."disse la donna grassa.
Lei iniziò ad avere le vertigini dopo aver bevuto.
"Ora rilassati."disse la ragazza magra.
In quel momento tornò l'uomo con il furgone,entrò,le diede un colpo alla testa con il manico della
scopa e lei cadde a terra.
"Bel lavoro."disse lui alle 2,dopo di che prese un sacco e la mise dentro,poi uscì e la caricò sul
furgone e mise in moto "Spero che si ricordino di spegnere la luce.
Con quello che costa oggi l'elettricità,non c'è mica tanto da scherzare."
"Non sarà necessario."disse quella magra che uscì insieme all'altra,la salutò,poi si mise il cappuccio
e salì sul mezzo.
"Spero che non stai troppo scomoda,tanto arriviamo presto."disse l'uomo "Fra poco è finito tutto
tranquilla."
"Si esatto."disse quella con il cappuccio che iniziò a baciarla e a toccarla.
"Non lamentarti,è l'ultima occasione che hai per divertirti."disse l'uomo sentendo che Sally
emetteva dei lamenti mentre la donna la baciava sulla bocca.
Lui vide il ragazzo con la macchia rossa che portava un sacco.
Il ragazzo altissimo ora indossava un turbante indiano rosso scuro,il collo,il petto,la pancia e le
braccia smisuratamente lunghe erano scoperti,indossava un tessuto nero sulla vita e il resto era
scoperto.
Aveva un fisico magrissimo,ma con muscoli scolpiti e le braccia scheletriche arrivavano a metà
polpacci.
Il dorso delle mani era coperto da delle placche di metallo che avevano 3 lunghe lame in
cima,collocate tra una nocca e l'altra.
La prima placca copriva la parte finale dell'avambraccio prima dei polsi,la seconda copriva il dorso
delle mani e aveva la parte centrale rialzata dato che le lame erano incastonate in quel punto,mentre
la terza era poco prima delle nocche e aveva 3 parti rialzate nel punto in cui passava sopra le lame.
Le lame terminavano con una punta leggermente ricurva in basso.
"No."disse l'uomo al volante "Coglione.
PEZZO DI MERDA!"
Lui scese dal furgone "VIENI QUI TU MALEDETTO!"
L'altro cercò di scappare,ma venne afferrato e picchiato,mentre la donna scendeva dal mezzo,dopo
aver messo di nuovo la testa di Sally nel sacco.
"Visto che siete in amore vi lascio soli."disse lei camminando.
"BRUTTO IDIOTA!"urlò l'uomo picchiandolo con un bastone "DOVE SEI STATO?!"
"Sono stato in giro!"urlò lui.
"Per poco non ti beccavano brutto scemo!"urlò l'uomo picchiandolo con un bastone.
"Non mi hanno visto!"urlò il ragazzo "Non sanno niente."
"Te l'avevo detto di stare lontano da quel cimitero!"urlò l'uomo che poi tornò sul mezzo e arrivò a casa.
L'altro lo raggiunse e gli colpì più volte lo sportello.
"TI HO DETTO E RIPETUTO DI NON LASCIARE DA SOLO TUO FRATELLO
BRUTTO..."urlò lui che scese.
"Non è mio fratello!"disse l'altro "È il mio fratellastro.
L'ha concepito la tua grassona con quel tipo nel mattatoio,lo sanno tutti che sei un cornuto!"
"Prendi la ragazza!"disse l'uomo "Spero che non si siano fatti scappare nessuno!
Portala dentro!
Ci danno la caccia in tutta la regione!
MA NON TI VERGOGNI?!"
I 2 portarono la ragazza sulla porta di casa.
"GUARDA CHE COS'HA FATTO ALLA PORTA TUO FRATELLO!"urlò lui "NON HA NESSUN
RISPETTO PER LA SUA CASA!
PORTALA DENTRO!"
Il ragazzo ubbidì.
Thomas uscì dalla porta scorrevole.
"BRUTTO IMBECILLE!"disse lui che gli corse dietro e lo colpì "SARÀ MEGLIO CHE TU LI
ABBIA UCCISI TUTTI!"
Il ragazzo tolse Sally dal sacco e la riconobbe,così iniziò a ridere "AVEVI DETTO CHE AVEVI
FRETTA EH?"
"È scappato nessuno?"disse l'uomo.
Thomas fece di "no" con la testa.
"No li abbiamo presi tutti."disse Monty che arrivò.
Monty indossava un turbante rosso scuro e un tessuto nero che copriva la zona della vita,mentre il
resto era scoperto.
"Bene."disse lui che continuò a colpirlo "MA SEI IMPAZZITO?!
HAI ROVINATO LA PORTA!"
"Siete stati bravi."disse il ragazzo "Io la conosco.
È proprio carina!"
"STA ZITTO E VA DI SOPRA A CHIAMARE IL NONNO IN SOFFITTA!"urlò lui e il ragazzo
corse sopra.
"Prepariamo la cena quindi stai calma."disse l'uomo,mentre il ragazzo portò giù una sedia con sopra
un uomo decrepito ed estremamente secco.
L'uomo indossava un turbante rosso scuro,aveva i capelli lunghi,bianchi,occhi scavati nelle
orbite,zigomi sporgenti,naso aquilino,baffi e barba lunga,volto coperto completamente di
rughe,pallido e avvizzito.
L'uomo indossava un lungo e largo abito rosso scuro,con maniche che arrivavano quasi fino a terra
per quanto erano larghe.
L'abito aveva tutti i bordi neri.
In quel momento arrivarono altri 2 individui.
Uno era un omuncolo indiano,basso,con la testa calva e tonda,bocca grande,muscoli scolpiti,pancia
leggermente debordante e tra le mani stringeva un tridente di metallo.
Indossava solamente un tessuto nero per coprire le parti intime.
Il secondo era uno strano omino nero e calvo della grandezza di un neonato.
Era molto magro,con la muscolatura scolpita e asciutta.
Indossava solamente un tessuto nero all'altezza della vita che gli copriva le parti intime.
L'omino saltò sulle gambe di Sally che spalancò gli occhi quando lo vide.
Il ragazzo prese una delle mani di lei,Tommy le fece un taglio sul dito e loro lo misero nella bocca
del vecchio che iniziò a succhiare.
Sally svenne.
Si risvegliò seduta a terra,con la schiena appoggiata su un divano,mentre Alexander era seduto sulla
parte alta dell'oggetto.
Alexander indossava il turbante nero,2 placche di pelle nera che coprivano gli avambracci,con 2
punte d'osso in cima,un tessuto nero sulle parti intime e il resto era scoperto.
La moglie di Alexander stava stirando.
Sally vide che alla sua destra,vicino ad una finestra,c'era una donna molto alta,dal corpo atletico,con
lunghi capelli neri e la parte alta della testa coperta da un copricapo che era completamente coperto
da un largo e lungo tessuto nero.
Il copricapo formava 3 punte curve verso l'alto sotto il mantello nero,una sul davanti e 2 sui lati.
Le punte erano molto lunghe,con la parte superiore che si curvava verso il basso e poi verso l'alto
alla fine.
Il tessuto nero,che copriva anche la fronte, passava ai lati del volto e copriva le spalle e le parti
laterali e posteriori del corpo arrivando fino a terra.
La donna indossava un lungo abito rosso semi trasparente.
Sally era terrorizzata.
"Stai buona."disse la moglie di Alexander. "Magari puoi anche invitarla per cena."disse Monty.
"Hai già complicato abbastanza le cose,lasciala in pace."disse la moglie.
"NO!"urlò i ragazzino che aveva condotto i ragazzi alla casa e che era fuori dalla finestra.
"No mio caro,tu rimani fuori insieme ai cani fino a che non hai imparato ad obbedire."disse la
moglie di Alexander.
"Tu non andrai da nessuna parte tesoro."disse Alexander.
"Per favore."disse lei "Per favore.
Lasciatemi andare."
"Vi conosco, tutte uguali."disse la moglie "Nient'altro che crudeltà e prese in giro per i miei figli.
Thomas cresceva e soffriva!
CHI SI È OCCUPATO DI ME E DI MIO FIGLIO?"
"Beh in realtà l'hai adottato..."disse Alexander.
"E con questo?"disse lei "Sua madre è morta di parto e il marito non ne voleva sapere!"
"Non farle male."disse il bambino.
"STA ZITTO!"urlò lei.
"AIUTO!"urlò Sally.
"Però,mi sa che le piaccio."disse Alexander.
"Ma che razza di persone siete?"disse lei.
"Noi siamo brava gente."disse Alexander.
"Ci sono cose che gente come voi non può capire."disse la donna con il tessuto nero in testa.
Sally fu legata ad una sedia per i polsi e portata al tavolo dove c'era la cena.
L'uomo che l'aveva portata nella casa si mise una lente circolare sull'occhio sinistro.
La famiglia si riunì al completo ed essi mangiarono.
Sul tavolo c'erano diversi teschi e le sedie erano fatte di pelle umana,con lo schienale di costole.
Nella stanza,oltre al lungo tavolo,c'era anche un divano di pelle con i braccioli composti da 2
scheletri di avambracci umani,c'erano delle ossa sullo schienale,più un teschio al centro.
Dal soffitto pendevano delle corde con appese delle ossa che erano messe nei modi più impensabili.
Anche sulle pareti c'erano delle ossa e sulle lampade c'era pelle umana.
Lei urlò e loro si divertirono.
"LA SMETTI DI FARE TUTTO QUESTO CASINO?!"urlò Monty.
Quello alto e Tommy iniziarono ad ululare.
"Ehi!"disse Alexander.
"SILENZIO!"urlò l'uomo con la lente "ZITTI!"
"Ci stavamo divertendo."disse quello alto.
"Ma che divertimento!?"disse la moglie di Alexander "Finitela."
"DIVERTIRSI?!"disse l'uomo con la lente "Credi che sia una festa?"
"La prego,li faccia smettere."disse lei.
Alexander rise "Questa è bella!"
"Ma come ti permetti?"disse l'uomo con la lente "Non ti azzardare John."
"Non può."disse quello alto.
"SMETTILA!"disse l'uomo con la lente "Non si può evitare signorina."
Thomas le si avvicinò.
"Non badare a lui."disse l'uomo con la lente.
Anche John si avvicinò e le mise una mano sul viso.
"SONO PAZZI!"urlò lei "LEI LI DEVE FERMARE!"
"Non può far niente."disse John "Lui è solo un cuoco."
L'altro si alzò "Sta zitto brutto maiale."
"Calmatevi tutti."disse la moglie di Alexander.
John si avvicinò all'uomo "Tutto il lavoro lo facciamo noi 2 e Alexander.
A lui non piace vero?
Tu sei solo il cuoco!"
"MA CHIUDI QUELLA FOGNA!"urlò l'altro che si rimise seduto "Non capisci niente."
"Io capisco tutto."disse John "Il lavoro lo facciamo noi 3.
Gli altri si aggregano raramente."
"Beh io non ci provo gusto ad ammazzare la gente."disse quello con la lente "Però è una cosa che va
fatta.
Non c'è bisogno che ti piaccia."
"La prego!"disse lei "La prego!"
John prese in giro il fatto che lei stesse piangendo imitandola "Sai questa corazza sulle mani me l'ha
data il mio altro fratello.
Lui non è qui ora."
La ragazza pianse e gli altri risero.
Thomas si avvicinò a lei.
Quello con la lente si alzò dalla sedia "Non c'è bisogno di torturarla così!"
"TU NON TI IMPICCIARE!"disse John "Ricordati che sei solo il cuoco,a lei pensiamo noi 2!"
"JOHN!"disse la moglie di Alexander.
"Si cazzo, un po' di rispetto."disse Alexander.
"Beh fate presto."disse quello con la lente "Io non voglio vedere."
"Noi non abbiamo fretta."disse John "E tu non vai in nessun posto."
Quello con la lente si alzò e minacciò di colpirlo "MI HAI SENTITO?!"
"Ti ho sentito,ma me ne frego!"disse John che si alzò "Io ho un idea.
Facciamo divertire un po' il nonno.
Tu hai sempre detto che era il più bravo."
"Eccome se era bravo."disse quello con la lente.
"Non si regge in piedi."disse Alexander "Ha fatto quel rito che sapete quando ormai era decrepito."
John e Thomas si avvicinarono al nonno "Ehi nonno.
Questa qui la lasciamo a te!"
Lei urlò.
"FACCIAMOGLI DARE LA MAZZATA!"urlò John che corse via e tornò con la bacinella di
metallo.
"Tu è inutile che urli."disse quello con la lente che si avvicinò "Non sentirai nessun dolore.
Il nonno è il miglior abbattitore che sia mai esistito.
Non ha mai avuto bisogno di più di una mazzata per farli secchi.
Stendeva 60 capi in 5 minuti e dicono che poteva farne anche di più se quelli con i ganci portavano
via le bestie più in fretta.
Quindi non gridare.
Sarà rapido,facile e indolore.
Ti farà un lavoretto con i fiocchi."
"Si si,voglio proprio vedere."disse Alexander.
John la prese e la portò davanti alla bacinella,mentre Thomas metteva il martello nelle mani del
vecchio.
"Non ce la farà mai."disse Alexander.
Il martello cadde più volte nella bacinella senza che la testa della ragazza fosse toccata.
Quello con la lente rideva "Si,così impara!
Così impara!
Così impara!"
"Dammi quel martello!"disse John "Dallo a me!"
Lei gli sfuggì di mano e corse verso una finestra sfondandola e corse via.
Dalla cantina uscì Morgan in quel momento.
Alexander,quella incappucciata,quello basso,John e Tommy le corsero dietro.
Thomas aveva l'omino minuscolo sulla spalla.
John ,essendo il più alto e snello, distanziò gli altri e iniziò a sferrare colpì all'aria con gli artigli.
Arrivati ad una strada lui le fece dei tagli sulla schiena,ma dovette gettarsi al lato della strada per
evitare un camion.
Sally corse via e fu raggiunta da Morgan poco dopo.
I 2 raggiunsero una casa e si chiusero dentro,ma Thomas iniziò a segare la porta.
Lei si nascose in un buco nel muro.
Thomas iniziò a girare nella casa,sfondò un muro con entrambe le mani e la afferrò trascinandola
fuori.
"EHI!"urlò Morgan.
Lui gettò a terra la ragazza e accese la sega,ma Morgan gli diede una spinta e iniziò a colpirlo.
Lei gli saltò addosso alle spalle e iniziò a colpirlo,ma lui la spinse contro un muro,poi prese
Morgan,lo appese ad un lampadario e lo trafisse con la sega.
Lei corse fuori dalla casa e lui la inseguì.
Sally vide una staccionata con dei fili e passò tra essi.
Thomas tagliò i fili superiori,poi tentò di scavalcare quelli in basso,ma il piede gli restò impigliato
perciò cadde a terra e la sega gli fece un taglio sulla gamba destra.
Sally corse,ma la mano metallica dell'uomo uscito dal portale la afferrò e la trascinò sotto terra
mentre urlava.
Lui le mise la mano destra sulla bocca "Non emettere un suono.
Non sono tuo nemico.
Ti aiuterò ad uscire da qui."
Lei guardò terrorizzata la corona di energia rossa sopra la testa dell'uomo e i suoi occhi celesti
luminosi.
Lui le tolse lentamente la mano dalla bocca.
"Che...che cosa diavolo..."disse Sally.
"Non lo capiresti nemmeno se te lo spiegassi e non ho tempo."disse lui "Vieni."
Lui iniziò a camminare e poco dopo anche lei lo seguì.
I cunicoli in cui stavano camminando erano fatti di mattoni,erano alti 4 metri e con la parte
superiore circolare.
A terra c'era dell'acqua e ogni tanto c'erano delle aperture sulle pareti da cui usciva altro liquido.
L'unica luce che era presente nel tunnel era quella della corona luminosa e degli occhi luminescenti
dell'uomo.
L'uomo estrasse una piccola spada da un secondo fodero e la diede alla donna "Prendi.
Sai usarla?"
"No...io..."disse Sally.
"Beh imparerai alla svelta."disse lui "Ma fa attenzione,quelle non sono spade comuni,tagliano
qualunque cosa."
"Va bene..."disse lei "Come ti chiami?"
"Il mio nome ti suonerebbe singolare,ma puoi chiamarmi Guts."disse lui che si fermò
improvvisamente "Hai sentito?"
Delle gocce d'acqua caddero dal soffitto.
Guts alzò lo sguardo e vide che nella parte alta del sotterraneo c'era John,di spalle rispetto a loro,
che usava le lunghe gambe in orizzontale per stare attaccato alla parete,mentre gli avambracci erano
puntati verso l'alto con le lame pronte a colpire.
"A TERRA!"urlò Guts e l'altro mandò il busto verso il basso tentando di colpirlo con le lame,ma lui
usò l'enorme spada per parare il colpo.
L'altro ritirò su il suo corpo,si poggiò alle pareti anche con le mani e se ne andò verso il buio
utilizzando tutti e 4 gli arti.
"Chi cazzo sono questi pazzi?"disse la ragazza.
I 2 sentirono il rumore di un oggetto che cadeva in acqua.
"Ce ne sono altri qui intorno!"disse Guts "Sta attenta!"
Sally guardò il liquido che arrivava a metà polpacci e vide il volto di quello basso con la bocca
larga e gli occhi tondi.
L'essere emerse per metà dal liquido e gli puntò contro il forcone.
"ATTENTA!"disse Guts.
Lei gli colpì il tridente con la spada facendo saltare facilmente la punta a sinistra,poi l'essere strisciò
sotto l'acqua e andò via evitando di essere trafitto.
"Questi sono dei veri mostri."disse Sally.
"Sono i Barkilaka."disse Guts "Un'antica setta indiana che non segue la religione comune del posto.
Erano specializzati...nell'assassinio.
Avevo sentito che tutti quelli presenti qui in zona erano dei sicari mostruosi e ora ne ho la conferma.
Qui c'è un allevamento."
"Dovevamo scappare invece che scendere qui sotto."disse Sally che stava per piangere.
"No."disse lui "Li fuori hanno un territorio molto ampio,mentre qui possono muoversi in uno spazio
limitato.
Li combatteremo qui."
Da una delle aperture nella parete uscì la mano destra dell'omino grande poco più di un neonato,poi
uscì anche l'altra mano e la testa.
L'essere aveva nella mano sinistra un oggetto cilindrico di metallo.
La creatura mise l'oggetto nella bocca,soffiò e fece uscire un dardo appuntito.
Guts protesse la ragazza mettendo davanti a lei l'avambraccio sinistro bloccando il colpo,poi sollevò
la spada e il piccolo essere spiccò un salto per non essere preso.
"EH EH EH!"disse l'essere che saltò da una parete all'altra,ma Guts si voltò e lo tagliò in 2.
John si accucciò a terra,mandando le gambe verso l'esterno fino a che la vita non aveva toccato
l'acqua,poi spiccò un salto e fece una capriola afferrandosi alle pareti con tutti gli arti,poi mandò le
braccia verso il basso.
"Quell'idiota ha fallito."disse John.
Guts avanzò.
"Aspetta!"disse John e l'altro si fermò "Trattiamo."
"Trattare?"disse Guts.
John mise l'avambraccio sinistro verso l'alto.
"Lasciaci la ragazza."disse John "Potrai unirti a noi."
Poco distante apparve la donna incappucciata che si toccò il seno con la mano destra che aveva le
unghie appuntite "Non male come idea.
Non è niente male come maschio."
"Spiacente."disse Guts "Non faccio patti con la feccia."
"Allora...è tempo di morire."disse John alzando entrambi gli avambracci e incrociando gli artigli.
L'essere con il tridente uscì da sotto l'acqua ridendo e provò a colpirlo,ma lui mise davanti a se
l'avambraccio destro,poi sferrò un pugno verso il basso,ma prese l'acqua.
John mise la parte superiore del busto verso il basso, mentre la parte inferiore continuava a tenersi
al muro con le gambe,e sferrò un artigliata che fu evitata da Sally che si gettò a terra,poi lei provò a
colpirlo con la spada,ma lui tirò su il busto ed indietreggiò.
"Adesso!"disse John.
Thomas era nella grotta poco più in la e aveva una lancia nella mano sinistra che era tesa
all'indietro,mentre quella destra era in avanti.
La lancia aveva la parte posteriore poggiata dentro una placca di legno cava, allungata,dotata solo
della parte inferiore, che poggiava sul palmo della mano.
La lancia aveva l'asta cilindrica e la punta molto lunga con 3 punte per lato dirette all'indietro.
Alla sua sinistra,sulla parete c'erano altre 6 lance poggiate al muro.
"E adesso?"disse Sally.
Thomas scagliò la lancia a grandissima velocità,Guts fece appena in tempo a vederla,mise lo
spadone davanti al suo volto e la punta colpì la lama della spada facendolo volare all'indietro per 2
metri,poi l'arma proseguì nella grotta sbattendo la punta sulle pareti varie volte.
"Stai bene?"disse Sally.
Guts si rialzò "Si."
"Che cos'era?"disse Sally.
"Un giavellotto."disse Guts "Ma potente come un cannone."
"Forse se spegnessi quella...cosa che hai in testa..."disse Sally.
"No!"disse Guts "Il ranocchio è ancora qui intorno!"
Lui sentì il suono della lancia che sbatteva sulle pareti "ARRIVA IL PROSSIMO!
A TERRA!"
Sally si abbassò e lui parò la lancia con la spada cadendo,mentre l'arma continuò a sbattere lungo le
pareti.
"Che mira eccellente."disse Guts "E io sono ancora debole.
Se mi avvicinassi mi colpirebbe prima di raggiungerlo."
"Che si fa?"disse Sally terrorizzata.
"Ho un'idea."disse lui estraendo 2 piccole punte di lancia da sotto una placca sulla vita "Tu voltati
dalla parte opposta."
Thomas si preparò a lanciare l'arma,ma improvvisamente la luce rossa della corona sulla testa
dell'uomo si spense,così lui abbassò l'arma.
Guts tirò una punta sulle pareti facendola rimbalzare.
Ogni volta che la punta rimbalzava produceva delle scintille e così illuminò la figura.
"Eccolo."disse Guts che tirò altre 2 punte colpendolo ai lati della gola.
"Ora colpisco il muro,le scintille te li mostreranno!"disse lui dando un pugno al muro ed emettendo
scintille dall'impatto.
Guts vide che John era davanti a se,mentre Sally vide quello con il tridente che era per metà fuori
dall'acqua.
Guts divise in 2 il corpo di John,mentre lei trafisse la gola di quello piccolo.
I corpi di entrambi caddero in acqua.
"Bene."disse Guts che spiccò un salto, colpì il soffitto con un pugno e fece un buco
sull'esterno"Adesso possiamo uscire."
Guts la sollevò e la spinse verso l'esterno "Arrivo…
Un momento.
Questo odore..."
Lui guardò verso la fine del tunnel.
In fondo al tunnel c'era la donna che era del tutto nuda adesso.
Alla base del collo aveva 2 file di sacchetti bianchi,uniti tra loro,che si incrociavano tra i seni e poi
andavano verso i fianchi e poi verso la schiena.
All'altezza della pancia aveva una circonferenza orizzontale di sacchetti e la vita era coperta da 2
circonferenze di sacchetti per lato che andavano in obliquo a destra e a sinistra arrivando all'inizio
delle cosce.
Una volta arrivati alle cosce 2 file di sacchetti andavano verso l'esterno fino a finire in mano alla
donna.
Lei aveva anche un tessuto nero che passava dietro la schiena,poi andava sulla parte interna degli
avambracci che erano piegati verso l'esterno,passava sulla parte esterna e andava verso l'esterno
muovendosi da solo.
Lei sorrise e mandò i bracciali di metallo degli avambracci l'uno contro l'altro producendo una
scintilla che provocò un'esplosione.
Guts mise gli avambracci ad "x" e resistette alle fiamme senza subire ustioni,mentre Sally scappava
vedendo il getto di fiamme uscire dal suolo.
Poco dopo sentì Thomas accendere la sega così corse via,arrivò davanti al mattatoio ed entrò.
Le mucche iniziarono a muggire e lei entrò nella cella frigorifera che era piena di carcasse di
animali,poi uscì,arrivò in un corridoio con degli armadietti di metallo e si nascose all'interno.
Thomas camminò tra essi e iniziò a da aprirli.
Sentendo dei rumori provenire da uno di essi lo aprì,ma trovò solo un maialino.
Lei uscì dall'armadietto dietro di lui e lo colpi alla spalla con la spada staccandogli il braccio con la
sega e facendolo urlare.
Lui cercò di afferrarla,ma lei corse via.
La sega a terra continuava a far girare il braccio,così lui la prese,facendo sbattere il braccio tagliato
sugli armadietti per separarlo dall'arma.
Thomas si appoggiò agli armadietti urlando e poi cadde a terra.
Lei sollevò una serranda e corse sotto la pioggia.
Incontrò un camion che si fermò e il camionista la fece salire.
"Hai avuto un incidente?"disse lui.
"Dove andiamo?"disse lei.
"A cercare aiuto."disse il camionista "Allora come ti chiami?"
"Sally."disse lei "Voglio solo tornare a casa."
Il camionista arrivò al negozio dove loro si erano fermati prima.
"No."disse lei piangendo.
"Aspetta qui."disse lui che scese e chiuse lo sportello.
"NOOO!"urlò lei.
Il camionista entrò e trovò Alexander seduto ad un tavolo.
Aveva un giaccone blu scuro,pantaloni chiari,scarpe nere e sul tavolo aveva il cappello da sceriffo.
Lei scese dal camion e li osservò dalla finestra.
Alexander si mise il cappello, uscì con la pistola in mano e si avvicinò al camion mentre gli altri
rientrarono.
Aprendo lo sportello del camion non trovò nessuno così si guardò intorno,ma non vide niente a
causa del buio e della pioggia forte,poi all'improvviso la sua stessa macchina lo investì.
"VAFFANCULO!"urlò Sally.
Lui cadde a terra dietro il mezzo con la bocca piena di sangue.
Lei fermò la macchina e fece marcia indietro.
Alexander prese la pistola e sparò diversi colpi "NOOOOOOOOOO!"
La macchina ci passò sopra.
Sally vide che Alexander era a terra e non si muoveva,poi fece marcia avanti e ci passò sopra di
nuovo.
"STRONZO!"urlò lei che andò via.
Mentre guidava Thomas colpì la fiancata della macchina con la motosega,ma senza fermarla.
Lei continuò a guidare.
FINE FLASHBACK
I 2 poliziotti nel filmato entrarono nella cantina,ma Thomas sbucò dal buio e li aggredì.
VOCE NARRANTE
"La scena del delitto non era stata messa in sicurezza dalla locale polizia di Trevis.
Quel giorno morirono 2 agenti.
Nel video vi è l'unica immagine di Thomas Yuit,l'uomo chiamato Faccia di Cuoio.
Ancora oggi il caso rimane aperto."
