SMALLVILLE:GELO
Sul fondo di un lago ghiacciato c'erano pezzi di meteora con cristalli verdi.
Al di sopra dell'acqua ghiacciata c'era un gruppo di ragazzi che si dirigeva ad una festa notturna nel
bosco.
Chloe e Clark arrivarono.
Clark indossava un giubbotto nero,felpa blu,pantaloni neri e scarpe nere,mentre Chloe aveva il
lungo cappotto nero,maglietta a righe bianche e rosse,jeans e stivali neri.
"I nostri amici si radunerebbero ovunque,basta che ci siano alcolici reperiti illegalmente e la
vaghissima possibilità di rimorchiare!"disse Chloe ridendo.
"Se non ricordo male,sei tu che hai insistito per venire qui."disse Clark.
"Questo è vero,ma non credevo avrebbe fatto così freddo,ci saranno 2000 gradi sotto zero."disse
Chloe.
"A me non sembra così freddo."disse Clark.
"Da dove vieni?"disse Chloe "Dal polo nord?
Fa un freddo cane.
Io mi vado a scongelare davanti al fuoco.
Divertiti."
Chloe si allontanò.
Clark vide Lana seduta sotto una coperta con Whitney.
"Ho fatto bene a portare il sacco a pelo?"disse Lana.
"Già."disse Whitney.
"Ehi,Kent."disse un ragazzo biondo con la tuta da football "Tu che sei amico di Chloe,sai se sta con
qualcuno?"
"Ti avverto,Shon,non sei il suo tipo."disse Clark.
Shon la vide seduta vicino al fuoco.
"Vogliamo scommettere?"disse Shon che si avvicinò e si sedette vicino a lei che sfregava le mani.
"Se vuoi posso scaldartele io."disse Shon "Per scaldare il corpo ci vuole un bel massaggio."
Chloe guardò davanti a se e rise "Non ci posso credere!
Hai detto tutta la frase senza scoppiare a ridere."
"Mi sono solo offerto di scaldarti le mani,Chloe."disse Shon.
"E conosci anche il mio nome."disse Chloe.
"Ho letto il tuo articolo sul Torch."disse Shon "Interessante."
"Ti ringrazio,Shon."disse Chloe che guardò una ragazza bionda "Sono la compagna di banco di
Jenna.
Mi ha detto che qualche giorno fa l'hai mollata."
"È stato reciproco."disse Shon.
"Perciò stasera sei a caccia di carne fresca."disse Chloe.
"Tranquilla,Chloe,non ho intenzione di provarci con te,anche se ti trovo molto carina."disse Shon.
"Shon,vieni a fare qualche tiro giù al lago?"disse Whitney che aveva un pallone in mano ed era con
un amico.
"Arrivo."disse Shon "Mi dai il tuo numero?"
"Per farci cosa?"disse Chloe ridendo "Non chiamerai mai."
"Chiamerò domani,te lo prometto."disse lui.
"Aspetterò con grande impazienza."disse Chloe che scrisse il numero sulla sua mano,poi l'altro
andò via.
"Shon datti una mossa!"disse Whitney e i 2andarono al laghetto.
Clark si sedette accanto a Chloe "Hai per caso scritto il tuo numero sulla mano di Shon Kelly?"
"E sei sorpreso,Clark?"disse Chloe "Piaccio ai ragazzi anche se non ho i capelli neri e le iniziali L.L."
"Non volevo dire questo."disse Clark "Quello è un idiota."
"Rilassati Clark."disse Chloe "Gli ho dato il mio numero per scaricarlo.
Chiama Pitt.
È ora di andare via."
Chloe si allontanò.
Whitney afferrò la palla "Che stavi facendo seduto accanto a Chloe Sullivan?"
"Perché?"disse Shon che prese la palla "È vietato?"
"Non dirmi che ci hai fatto un pensierino?"disse Whitney.
"Solo per aggiungere un'altra tacca."disse Shon.
"Sei tremendo."disse Whitney "Ah,è arrivata la pizza."
Whitney tirò la palla che finì sul ghiaccio "Scusa,Shon."
"Comincia ad andare."disse Shon che andò sul ghiaccio "Io prendo la palla."
Gli altri andarono.
Shon strusciò sul ghiaccio "Oh..."
Il ragazzo camminò lentamente e si diresse verso il pallone,lo prese,ma camminando sentì il
ghiaccio scricchiolare,fece dei passi lentamente e il ghiaccio si ruppe facendolo cadere in
acqua,provò a risalire,ma non trovò l'uscita,così andò a fondo.
"Ehi,ma dove è finito Shon?"disse uno degli amici che mangiava la pizza.
"Forse avrà trovato di meglio da fare!"disse Whitney e tutti risero.
La mattina dopo la palla era ghiacciata a terra.
Shon diede un pugno al ghiaccio e lo sfondò.
La mano emersa era quasi blu,come anche il resto della pelle.
Shon camminò infreddolito verso il fuoco e mise le mani in avanti ed esse tornarono normali,poi si
mise in ginocchio e aprì la bocca.
Il calore del fuoco venne risucchiato e le fiamme divennero di ghiaccio,mentre il suo viso tornò
normale.
Clark,con addosso una felpa rossa,arrivò in sala e trovò i suoi genitori seduti al tavolo a fare calcoli.
"Al distributore va a 2,5."disse Marta.
"Foraggio per 6 mesi,5%."disse Jonathan "Più il mutuo,più la riparazione della mietitrice,fanno un
totale di..."
"54500 dollari e 32 centesimi."disse Clark.
"Ah,sei qui,Clark."disse Jonathan "Mi dispiace,avremmo preferito che non sentissi."
"Non dovete proteggermi,va tanto male?"disse Clark mettendo lo zaino su una sedia.
"Eh già."disse Marta "Dovremmo chiedere un prestito alla banca..."
"Un altro prestito?"disse Clark "Ma così gli interessi arriveranno..."
"Clark!"disse Marta "Per favore."
"Potrei aiutarvi."disse Clark.
"Già lo fai quando ci fai risparmiare sulla manodopera."disse Jonathan.
"Io parlavo di un'altra cosa."disse Clark "Potrei mandare all'aria i progetti di studio e guadagnare un
sacco di soldi facendo il giocatore professionista?"
I genitori lo guardarono.
"Volevo tirarvi su il morale."disse Clark.
"Anche se ci piacerebbe tanto vedere la tua foto sui giornali,faresti meglio ad arrivare a scuola in
orario."disse Marta.
Lui prese lo zaino e si mosse a super velocità,poi la fetta di pane uscì dal tostapane,lui tornò e la
prese "Fa 6520…"
"Fuori!"disse Marta.
"...1."disse Clark che andò via a super velocità.
Clark,Chloe e Pitt camminavano su una stradina vicino ad una villa.
Chloe indossava un giaccone grigio lungo,maglietta azzurra,pantaloni neri e scarpe nere,Clark
aveva un giubetto chiaro e Pitt una tuta da ginnastica azzurra.
"Shon ti ha chiamata?"disse Clark.
"Negativo."disse Chloe "Certo,non aspettavo davanti al telefono."
"Forse ha avuto dei problemi."disse Pitt "Mia sorella ha aspettato per giorni che un tipo le
telefonasse,l'ha chiamato per dirgliene 4 e gli era morta la nonna."
"Ti ringrazio per il pensiero,ma io sto bene."disse Chloe.
"Meglio così."disse Clark "Shon è un idiota secondo me."
"Per me ti sbagli,Clark."disse Pitt "A me è sempre piaciuto.
Solo perché hai una cotta per Lana non devi criticare chi cerca di avere delle storie."
"Non stavamo parlando di me?"disse Chloe.
"Io non ho una cotta per Lana."disse Clark.
"Allora esci con qualcun'altra."disse Pitt.
"Ad esempio?"disse Clark.
"Chloe."disse Pitt.
Lei fece alcuni passi avanti e si voltò "Aspettate!
Mi rifiuto di fare la cavia per testare le vostre tecniche di seduzione.
E tu...se Lana ti piace tanto chiedile di uscire e finiscila con questa storia.
Tu,invece...smettila di cambiare ragazza ogni 3 secondi.
E tutti e 2 trattatemi meglio."
Chloe salì sul pulman.
Shon era nella scuola con termometro in bocca e l'infermiera gli arrivò vicino.
"Ti sei preso un'influenza con i fiocchi,che ci sei venuto a fare qui?"disse la donna.
"Stamattina mi sentivo bene."disse Shon "Non riesco a scaldarmi."
"Fa vedere."disse lei che estrasse il termometro "Non può essere giusto,non sei mica un ghiacciolo.
Proviamo ancora."
Lei gli mise la mano sulla fronte e lui la tenne,tornando normale.
"Così mi fai venire i brividi."disse la donna "Meglio se vai a casa."
"Non è necessario."disse lui alzandosi e dandole la coperta e il termometro "Mi sento davvero molto
meglio adesso.
Grazie."
Shon andò via.
Marta segò un tronco con la sega elettrica,poi si voltò e per poco non prese Luthor.
Lex aveva la maglietta viola,il giaccone di pelle,pantaloni neri e scarpe nere "OH!
Sono venuto in pace."
"Scusa,non ti avevo visto."disse Marta.
"Non mi ci vedo nel camino."disse Lex che prese i pezzi di tronco.
"Come mai da queste parti a quest'ora?"disse Marta.
"Mi servirebbero dei carciofi."disse Lex "Almeno una trentina,se li avete."
"30?"disse Marta "Sono davvero molti."
"Domani darò una cena per gli agricoltori locali."disse Lex "Un colloquio informale su alcune
opzioni finanziarie.
Parecchie fattorie hanno problemi economici."
"Nessuno vuol sentir parlare di prestiti."disse Marta.
"Mi voglio proporre come investitore."disse Lex "E aiutare la gente a modernizzarsi e ingrandirsi.
Qui una volta si produceva il 20% del grano del Kansas,eravamo competitivi,ma ora...la città non ha
più spirito di iniziativa."
"Abbiamo perso i contatti."disse Marta.
"Se aveste avuto contatti seri,non vi sareste ridotti così."disse Lex "Suo marito non ha mai tenuto
segreta l'opinione che ha su di me,ma vorrei sentire la vostra opinione sulla mia proposta,anche se
non vi interessa."
"Jonathan non ce l'ha con te,è solo che la tua famiglia non gode di una grande stima in questa
città."disse Marta.
"Gli dica che io cambierò tutto."disse Lex che andò via.
"Ah..."disse Marta.
In un bar in paese c'era Lana che stava leggendo dei fogli.
"È una mostra stupenda."disse Lex "L'ho vista a San Pietroburgo."
"Io e Whitney andiamo a Metropolis,quindi volevo farci un salto."disse Lana.
"Ah,un bagno di cultura per lui."disse Lex.
"L'idea è stata sua."disse Lana.
"Un pomeriggio al museo e spera di stare a posto per 6 mesi."disse Lex.
"Per uno che si afferma di larghe vedute,dai giudizi piuttosto affrettati."disse Lana.
"Che vuoi farci?"disse Lex che andò via "Per me stai con la persona sbagliata."
Whitney era appena entrato e prese una sedia "Ciao.
Tutto bene?"
"Si,stavo dando un'occhiata al programma della mostra."disse Lana "Quella a Metropolis,l'hai
dimenticata?"
"Ah..."disse Whitney "Vedi i ragazzi hanno organizzato una partita ed è per domani."
"E scommetto che hai già dato il consenso."disse lei.
"Troveremo tempo per noi,te lo prometto."disse Whitney "Mi dispiace davvero tanto."
"La cultura può aspettare."disse Lana.
"Ci rifaremo."disse Whitney baciandola e andando via "Vedrai."
Lana guardò Lex.
Clark passò davanti al bar e la vide seduta.
"Domani sera non ha impegni."disse Lex uscendo "Ecco Clark.
È il momento di chiederle di uscire."
"Ma sta con Whitney."disse Clark.
"Si,ma non è un marito è soltanto un ostacolo."disse Lex "Scommetto che se la inviti al concerto
che danno domani a Metropolis sono sicuro che accetterà."
"E se dovesse accettare?"disse Clark.
"I biglietti te li do io."disse Lex mostrando i biglietti.
"Perché dovresti farlo?"disse Clark.
"Tu per me sei come un fratello minore,qualcuno dovrà pur beneficiare della mia esperienza."disse
Lex "È l'impresa più ardua del mondo dichiararsi alla ragazza che ami.
Rilancio la mia offerta:se glie lo chiedi entro 1 minuto,avrai i biglietti e una macchina a
disposizione a partire da ora."
Clark prese i biglietti e Lex guardò l'orologio.
Clark si avvicinò "Ciao,hai da fare?"
"Giornata piena."disse lei mostrando un libro "Testo lungo e molto stancante.
Era una battuta,Clark."
"Senti,Lana...domani sera ci sarebbe questa cosa..."disse Clark.
"Definisci questa cosa."disse Lana.
"È un concerto a Metropolis,ho già i biglietti."disse Clark mostrandoli.
"Wow!"disse Lana prendendoli "Come fai ad averli trovati?"
"Un mio amico ha avuto un problema e non ci può più andare e ti volevo chiedere di venirci con
me."disse Clark.
"Io..."disse Lana.
"Solo come amici."disse Clark.
"D'accordo Clark,ci vengo volentieri."disse le risero.
Poco dopo Chloe camminava nel prato della scuola con Clark e Pitt.
"Fammi capire bene,entri nel bar per bere un cappuccino e rimedi un appuntamento con Lana
Lang?"disse Chloe.
"È una cosa tra amici."disse Clark.
"Nonostante questa precisazione sono molto colpita."disse Chloe.
"Dove hai trovato i biglietti?"disse Pitt.
"Scommetto che c'è lo zampino di un megalomane egocentrico di nostra conoscenza."disse Chloe
toccandogli il braccio destro.
"Me li ha dati Lex."disse Clark "Ma devo ringraziare anche te,Chloe."
"Avevi ragione,dovevo soltanto buttarmi."disse Clark.
"Sono contenta che tu l'abbia fatto."disse Chloe.
Shon la vide e corse da lei.
"La tua occasione."disse Pitt.
"Chloe...non ti dovevo telefonare?"disse Shon.
"Si,forse."disse lei.
"Hai da fare adesso?"disse Shon.
"Si,sono un po' indietro con i compiti."disse lei "Ma se ti va,possiamo fare qualcosa più tardi."
Shon si guardò intorno e vide la sua ex "Jenna!
Jenna aspettami!"
"Come volevasi dimostrare."disse Clark.
"Ok,ho finto di fare la graziosa,qual'è il problema?"disse Chloe"Clark Kent ha un appuntamento
con Lana Lang,per oggi i colpi di fortuna sono finiti."
Chloe e Pitt entrarono nella scuola,ma Clark restò a guardare Shon che parlava all'orecchio dell'ex.
La stessa sera la ragazza era sotto la doccia e cantava.
Shon aprì la porta.
"Shon,sei tu?"disse lei "Ti stavo aspettando.
Hai voglia di fare una bella doccia?
Shon?"
Lui si appoggiò alla tenda.
"Che cosa stai aspettando?"disse lei "L'acqua è bella calda."
Shon spostò la tenda e lei lo vide con il volto blu e pezzi di ghiaccio sulla faccia ed urlò.
"Shon che cosa ti è successo?"disse la ragazza spaventata.
Shon mise la mano sinistra sulla doccia e la congelò,lei si aggrappò alla tenda e cadde a
terra,coprendosi con essa.
"Mi dispiace."disse Shon "Non riesco a capire che mi è successo."
"Shon,mi fai paura."disse lei che si alzò "Che cosa vuoi?"
"Mi serve solo un po' di calore."disse Shon che le afferrò le spalle e la ghiacciò,baciandola.
Lei cadde a terra e si ruppe.
Shon passò davanti alle candele e ghiacciò le fiamme.
Marta si era messa un abito elegante e vide Jonathan seduto al tavolo che puliva degli ingranaggi.
"Non basta che tu vada in giro con quella moto,la devi aggiustare in cucina?"disse Marta.
"Beh,se non lo facessi non ti potresti arrabbiare con me."disse Jonathan.
"Facciamo un patto."disse Marta posando le cartelline sul tavolo "Tu aggiusti il motore in
cucina,ma vieni con me da Lex."
"Di questo abbiamo già parlato."disse Jonathan.
"Io ho parlato,tu hai borbottato."disse Marta.
"Pensavo di essere stato chiaro."disse Jonathan "Tesoro,i Luthor hanno tradito tutti quelli che si
sono fidati di loro.
E Lionel Luthor cerca da sempre di prendersi tutta la zona.
Questa fattoria è una delle poche cose che gli manca.
Non sanno che vuol dire mantenere la parola."
"Tu parli del padre di Lex Luthor,non di lui."disse Marta,mentre l'altro andava a prendere un
bicchiere d'acqua "Non puoi non riconoscere che quel ragazzo è sempre stato generoso.
È arrogante,un po' strano,ma è sempre stato amichevole con Clark.
Bisogna ascoltare ciò che propone."
"Perché?"disse Jonathan.
"Dobbiamo trovare una soluzione,Jonathan."disse Marta "C'è in gioco la nostra casa,la nostra
fattoria.
Non c'è bisogno che ti piaccia per ascoltarlo.
E poi...gli ho detto che ci saremmo andati."
Clark mise la mano destra sulla spalla del padre "Allora,come va?"
"Questo giovanotto non lo conosco."disse lei "Dov'è quello che vive qui e corre come un fulmine?"
"Stasera ha un appuntamento non galante,va ad un concerto."disse Clark.
"E ci puoi dire con chi hai questo appuntamento non galante?"disse Jonathan.
"Con Lana Lang."disse Clark "Lex mi ha regalato 2 biglietti e mi presta la sua macchina."
"Ma non mi dire."disse il padre.
"E ci posso andare,vero?"disse Clark.
"A quanto pare Lex Luthor ha organizzato la serata a tutti e 3."disse Jonathan andando via.
Clark salì le scale.
"Clark!"disse Marta e lui si fermò "Lana Lang sta ancora con Whitney?"
"Non è sposata,mamma."disse Clark salendo di sopra.
Shon era in camera sua,con il volto ghiacciato,con un asciugamano rosso addosso e parlava al
telefono.
"Pronto?"disse una voce femminile.
"Bell?"disse Shon "Bell,sono io,Shon."
"Che cosa vuoi?"disse lei.
Shon accese un fiammifero che si congelò subito "Ti va di fare qualcosa di bello stasera?"
"Si,non vedo l'ora."disse la donna "E che non lo sai."
"Su,andiamo."disse Shon "Ci siamo divertiti un sacco.
Certo,ho commesso degli errori,ma...in fondo..."
"Vallo a raccontare ad un'altra."disse Bell.
"Aspetta..."disse lui che rimase a terra,poi guardò in numero di Chloe sulla mano "Chloe..."
Chloe era sul divano di Clark,con il computer portatile aperto e scriveva.
Clark,con un una maglietta nera,arrivò nella stanza e aveva una stampella con una camicia.
"Il tuo oroscopo dice che devi cercare di controllare le tue emozioni,il che non sarà facile visto che
aspetti questo momento da quando eri un bambino in fasce."disse Chloe.
"Te lo ripeto un'ultima volta,si tratta di un'uscita tra amici."disse Clark.
"Ah,certo,ma controlla com'è vestita."disse Clark "Se si è messa certi tipi di abiti è molto probabile
che per lei non si tratti di questo."
"Non eri qui per fare la consulente di moda?"disse Clark mostrando la camicia a righe.
"Buttala quella."disse Chloe "Hai qualcos'altro?"
"Guardo nella roba da stirare."disse Clark andando via.
Il cellulare squillò e lei rispose.
"Ehi Chloe."disse Shon.
"Shon!"disse lei sorpresa "Ciao."
"Ti dovevo una telefonata..."disse lui.
Poco dopo Clark prese la cesta dei panni e lei lo raggiunse con il cellulare in mano.
"Indovina chi mi ha chiamata?"disse Chloe "Shon."
"Si è scusato per averti scaricata senza pietà?"disse Clark.
"Non si sentiva bene."disse lei.
"Ho visto che se ne andava con Jenna."disse Clark "L'avrà fatto guarire."
"Beh,lui mi ha assicurato che tra loro è finita."disse Chloe.
"Ti piace allora."disse Clark ridendo.
"Non è il massimo dell'intelligenza,ma non si può avere tutto."disse Chloe "Mi ha supplicato di
vederci stasera per parlare e gli ho detto di portarmi un caffè mentre sono al giornale."
"È un appuntamento."disse Clark.
"Non è un appuntamento."disse Chloe "È un indagine per vedere se merita un appuntamento."
"Non voglio che tu stia male."disse Clark.
"Non ti preoccupare,Clark."disse Chloe "Se tu puoi fare un'uscita con Lana allora posso fare un
tentativo anche io."
Chloe prese una camicia azzurra "Questo qui è il tuo colore."
"Davvero?"disse Clark.
La notte seguente Jonathan e Marta entrarono nello studio di Lex vestiti eleganti.
"Ben venuti."disse Lex "Sono felice che abbiate deciso di venire."
"La tua casa è decisamente..."disse Marta.
"Grande?"disse Lex.
"Tanto per non esagerare."disse Jonathan.
"Mio padre non conosce il significato del verbo contenersi."disse Lex.
"Siamo per caso arrivati in anticipo?"disse Marta.
Lex bevve dal bicchiere.
"Sarà meglio andar via."disse Jonathan che si avviò alla porta.
"No,aspetta,Jonathan."disse lei che lo afferrò "Solo per il fatto che oltre a noi non sia venuto
nessuno..."
"Non credo che ci siano altri invitati."disse Jonathan.
"Ah,non credo che Lex…"disse Marta.
"Suo marito ha ragione."disse Lex "È così.
Era l'unico modo per farvi venire qua.
So che avete problemi con la fattoria.
La città è piccola."
"E tu hai pensato di trarre profitto dai problemi della nostra famiglia."disse Jonathan.
"No."disse Lex "Pensavo di aiutarvi."
"Non ci resta che ascoltarti."disse Jonathan.
"Bene."disse Lex.
La limousine partì dalla casa di Lana con dentro lei e Clark.
"È la prima volta che salgo a bordo di una limousine."disse Clark.
"Io c'ero già salita."disse Lana "Nell ne ha presa una per andare al balletto.
Ma non era bella come questa."
"Beh,stasera pensiamo a divertirci."disse Clark e lei lo guardò "Niente cattivi pensieri.
Ho notato che quando c'è qualcosa che non va ti rifuggi nella lettura.
Perché lo fai?"
"Si,è vero."disse Lana "Il fatto è che...a volte mi è difficile affrontare la realtà."
"Io faccio lo stesso con l'astronomia."disse Clark "Guardo gli altri pianeti e mi chiedo come starei
lassù."
"Sembra sempre che tu capisca quello che voglio dire."disse Lana "Come fai?"
"Sono un mago."disse Clark "Non credi nella magia?"
Lana rise.
"Ti faccio vedere."disse Clark che prese un mazzo di carte ed iniziò a mischiarle velocissimo"Scegli
una carta."
Lana prese una carta.
"3 di cuori."disse Clark.
"Incredibile."disse lei dandogli la carta "Sei pieno di sorprese.
Sai una cosa strana?
Ho dovuto giustificarmi con Nell per uscire."
"Io ho passato il pomeriggio a spiegare a tutti che era un'uscita tra amici."disse Clark "Che ha detto
Whitney?"
"Io non glie l'ho detto."disse Lana.
"Ti senti in colpa?"disse Clark.
"Se lui può stare insieme ai suoi amici,io posso stare insieme ai miei."disse Lana.
"Esatto."disse Clark.
Lei prese il telecomando ed accese la tv.
Al notiziario c'era un uomo che parlava "Ultime notizie:la polizia sta cercando un ragazzo di 17
anni,Shon Kell,dopo la morte della sua compagna di 17 anni.
Il corpo senza vita della ragazza è stato trovato nel pomeriggio..."
"Oh mio Dio."disse Lana.
"Chloe..."disse Clark "FERMI LA MACCHINA!"
Chloe era a scrivere al giornale e controllò l'ora,poi si alzò ed andò in corridoio "Shon?
Ehi?
Sei tu?"
Chloe trovò una scia di petali di rose a terra e la seguì sorridendo "La cosa si sta facendo
interessante."
Lana e Clark scesero in paese.
"Che sta succedendo?"disse Lana.
"È complicato."disse Clark "Aspetta qui,sarai al sicuro."
"Al sicuro da cosa?"disse Lana.
"Poi ti spiego tutto,promesso."disse Clark "Mi aspetti qui?"
"Certo."disse Lana.
"Voglio solo dirti che sono stato benissimo con te."disse Clark che scappò.
Chloe camminò sui petali e arrivò alla piscina,aprendo la porta "Shon?
Che hai in mente di fare?
Io oltre il caffè non vado.
Se pensavi ad un bagnetto in costume adamitico te lo puoi scordare."
Shon chiuse a chiave la porta e lei si spaventò nel vederlo blu "Mi dispiace,Chloe.
Non avevo altra scelta."
"Che cosa ti è successo?"disse Chloe che indietreggiò.
"Non riesco a scaldarmi."disse Shon che si avvicinò infreddolito.
"Perché non ti metti davanti ad un camino?"disse lei.
"Perché l'effetto passa troppo in fretta."disse Shon "Il calore preso da un corpo è più duraturo."
Lui la spinse nella piscina,poi lei iniziò a nuotare dalla parte opposta.
Lui si chinò,mise un dito nell'acqua e iniziò a ghiacciare la piscina.
Chloe riuscì ad uscire,ma una gamba rimase nel ghiaccio "NO!"
Shon camminò sul ghiaccio "Prometto che non ti farò del male."
Clark provò ad aprire la porta.
"CLARK!"urlò Chloe e lui sfondò la porta correndo verso di lei "CLARK,AIUTO!"
"Stai bene?"disse Clark che diede un pugno al ghiaccio e liberò il piede di Chloe.
Shon afferrò Clark che si liberò e gli diede una manata al petto,facendolo volare via,poi soccorse
Chloe.
"Tutto bene?"disse Clark che la accompagnò alla porta e la fece uscire "Corri!
Svelta!"
Clark guardò indietro e non vide nessuno nella stanza.
Poco dopo Clark offrì del caffè a Chloe che era seduta ad una scrivania e coperta da un
asciugamano.
"Ti ho ringraziato per avermi salvata?"disse Chloe.
Clark si sedette sul tavolo "Ho saputo di Jenna e ho temuto per la tua vita."
"Già,trovo un ragazzo che mi piace e vengo a sapere che è un omicida."disse Chloe.
"Shon non faceva per te neanche prima che provasse ad ucciderti."disse Clark.
"Sei gentile,almeno credo."disse Chloe.
"Hai trovato qualcosa?"disse Clark.
"Non lo so."disse Chloe "Potrebbe essere un disturbo che provoca l'alterazione del sistema di termo
regolazione.
La persona non riesce a trattenere il calore corporeo."
"Perciò Shon prende calore dove può."disse Clark.
"Già,preferibilmente dalle compagne di scuola."disse Chloe "Però hai visto la piscina?
Se togli calore dall'acqua ottieni ghiaccio.
È come una batteria che non trattiene l'energia.
Dobbiamo chiedere aiuto a qualcuno."
"Me ne occupo io."disse Clark "Ti accompagno a casa.
Andiamo."
Chloe si alzò "Ascolta,spero che tu mi voglia credere.
Non pensare che io abbia organizzato tutto questo per rovinarti la serata."
"Lana."disse Clark.
Pitt entrò nel bar con un'altra e vide Lana.
"Scusami un momento."disse Pitt che andò da Lana "Non dovresti essere ad un concerto,adesso?"
"Ciao,Pitt."disse lei.
"Ma dov'è Clark?"disse Pitt.
"Non lo so,appena saputo quello che è successo a Jenna è scappato via all'improvviso."disse Lana.
"L'ho saputo anch'io."disse Pitt "Pensavo che Shon fosse in gamba,la gente non si conosce mai
abbastanza."
"Tu e Clark siete amici da un bel pezzo."disse Lana "È sempre stato così?"
"Lui?"disse Pitt "Alcune volte giureresti di sapere tutto di lui,ma c'è una parte..."
"Misteriosa."disse Lana.
"Già,proprio così."disse Pitt "Clark Kent,l'uomo più misterioso della Terra."
"Gli sarà venuto in mente qualcosa di importante."disse Lana.
"Per lui non esistono cose più importanti di te."disse Pitt.
"Lana!"disse Whitney che arrivò "Che ci fai qui?"
"Stavo leggendo."disse Lana.
"Piuttosto in tiro per una serata davanti ad un libro."disse Whitney.
"Ci vediamo,ragazzi."disse Pitt che si allontanò.
"Pitt,porta la tua ragazza a fare un giro con la limousine."disse Lana.
"Non è la mia ragazza,è un amica."disse Pitt.
"A me non serve più per stasera."disse Lana e Pitt rise andando via.
"Che ci facevi in una limousine?"disse Whitney.
"Ho fatto un giro con un amico."disse lei "Mi porti a casa?"
"Si."disse Whitney.
Shon camminò tra la neve verso una recinzione di metallo,ghiacciò il lucchetto e lo ruppe,poi aprì
un contatore elettrico.
Clark arrivò nel locale,ma non trovò Lana "È davvero una serataccia."
Le luci andarono e vennero.
Shon si era collegato ai fili elettrici della centrale e assorbiva scariche elettriche.
Le luci nella villa di Lex si spensero e poi si riaccesero.
"È partito il generatore."disse Lex "Sarà andata via la corrente.
Dicevo?"
"Ci stavi spiegando come magicamente avresti salvato la nostra fattoria."disse Jonathan che
camminò con un bicchiere in mano.
"Jonathan..."disse Marta.
"Non si preoccupi signora,capisco la diffidenza di suo marito."disse Lex "Sappiamo entrambi che
lei sta affogando nei debiti.
Io le sto soltanto offrendo una mano,ma lei continua a respingerla."
"Molto tempo fa ho imparato,da un uomo più saggio di me,che ognuno deve risolvere i suoi
problemi."disse Jonathan.
"Suo padre è vissuto in un'altra epoca."disse Lex "Forse a quei tempi era più facile e anche lui è
stato aiutato."
Lex andò a prendere una cartellina "Le sovvenzioni statali lo hanno aiutato negli anni più difficili."
Marta prese la cartellina "Questi dove li hai trovati?"
"È materiale di dominio pubblico."disse Lex "Vi sto proponendo un affare,mi sono dovuto
documentare."
"Perché tutto questo interesse per la mia famiglia?"disse Jonathan.
"Suo figlio mi ha restituito la vita,signor Kent."disse Lex passeggiando "Quando mi ha tirato fuori
dalla mia auto sono nato un'altra volta.
Suo padre ha messo da parte il suo orgoglio per salvare la sua famiglia.
È disposto a farlo anche lei?"
Un pick up era su una strada notturna e dentro c'era Whitney con Lana.
"So che forse è una di quelle volte in cui dovrei lasciar correre,ma...vorrei sapere che sta
succedendo?"disse Whitney.
"Tu sei uscita con i tuoi amici e io sono uscita con Clark."disse Lana "Mi ha invitata a vedere un
concerto."
"Ah...una cosa fra amici."disse Whitney.
"Esatto."disse Lana.
"Era un test per vedere come avrei reagito?"disse Whitney"Perché non mi hai detto niente?"
"Perché avresti reagito male."disse Lana.
"Te ne vai in giro con un altro ragazzo e dovrei reagire bene?"disse Whitney.
"Non c'è niente di male,Clark è solo un amico."disse Lana.
Shon apparve davanti al mezzo.
"WHITNEY ATTENTO!"urlò Lana.
"SHON!"urlò Whitney che frenò,Shon si gettò ai lati della strada e la macchina finì nel bosco.
Shon si alzò.
"Lana,tutto bene?"disse Whitney.
"Mi fa male una caviglia,credo di avere una distorsione."disse Lana "Dov'è andato Shon?"
"Non lo so,ma ti devo portare al sicuro."disse Whitney che scese dal mezzo e la aiutò a
camminare"Tutto bene?"
"Si."disse lei.
"Andiamo di la."disse Whitney "Quella dovrebbe essere la casa dei Luthor.
Non è lontana."
"Insomma ci daresti apparecchiature agricole modernissime?"disse Marta.
"E noi manterremo la nostra indipendenza?"disse Jonathan seduto sulla poltrona.
"Il mio intervento sarà minimo,ma presente."disse Lex "Formeremo una società."
"Potremmo chiedere un prestito."disse Jonathan.
"Io posso aiutarvi ad arrivare al punto di non aver più bisogno di gente come me."disse Lex
versando da bere.
"Ammetto che è un offerta generosa."disse Marta.
"Senza dubbio."disse Lex che gli diede i bicchieri.
"Quello che non capisco in tutto questo è...Lex Luthor che ci guadagna?"disse Jonathan.
"Troverò il modo di ricavare il mio profitto."disse Lex "Non sono un istituto di beneficenza."
"Tale padre,tale figlio."disse Jonathan.
"Rifletteteci con calma."disse Lex che prese il bicchiere "Sono certo che la riterrete la soluzione più
economica possibile.
Al futuro."
Le guardie fecero entrare Lana e Whitney.
I 2 genitori si alzarono.
"Lana..."disse Marta.
"Va tutto bene."disse Whitney.
"Dov'è Clark?"disse Marta.
Clark corse a super velocità nel bosco,poi si fermò,guardandosi intorno,poi corse verso la macchina
di Whitney,la aprì e non trovò nessuno.
Shon gli afferrò il braccio e da esso uscì una luce gialla.
Clark svenne e aveva il volto congelato.
"Grazie per il calore,Clark."disse Shon.
Lana e Whitney erano di fronte al fuoco.
"Questo ragazzo sembra pericoloso."disse Lex portando un vassoio "Ho chiuso il cancello e attivato
l'allarme.
Rimarremo qui finché non lo troviamo.
Peccato per il concerto."
Jonathan provò a chiamare "Niente.
C'è solo la segreteria telefonica."
"Ricordami di non preoccuparmi."disse Marta.
"Si tratta di Clark,Marta."disse Jonathan.
Shon mise le mani sul generatore e lo ghiacciò.
Clark chiuse le dita coperte di ghiaccio e si svegliò.
Le luci nella villa erano spente.
Lex aveva acceso le candele e distribuiva le torce.
"Ecco qua."disse Lex.
"Grazie."disse Jonathan "Vado a controllare il cancello."
"Dovrebbe essere chiuso."disse Lex.
"Io vado a vedere il generatore."disse Marta.
"È sul lato della casa,ma ci vado io."disse Lex.
"No,no."disse Marta che uscì,lo trovò congelato e diede qualche colpo con la torcia.
"Salve."disse Shon.
La madre lo illuminò "Tu sei Shon?"
"Ha indovinato,brava."disse lui avvicinandosi.
"Che cosa vuoi?"disse lei.
"Chi io?"disse Shon "Solo riscaldarmi un po'."
"Sta lontano da lei!"disse Clark che arrivò a super velocità.
"Clark."disse Marta.
"Entra in casa,mamma."disse Clark "Sbrigati."
"Quella è tua madre?"disse Shon "È una donna focosa."
"Shon,tu devi andare in ospedale."disse Clark.
"E cosa pensi che mi farebbero?"disse Shon "Mi metterebbero sotto una coperta elettrica?
A me serve calore.
Contatto.
È l'unica cosa che va bene per me.
Ogni persona per me è una dose."
"Non entrerai in quella casa."disse Clark.
"E chi me lo impedirà?"disse Shon "Tu?"
Shon sferrò un pugno,Clark si abbassò,prese una spranga,lo colpì alla pancia e lo fece volare per
diversi metri.
Lui andò contro un vaso di pietra che si rovesciò.
Quando Clark arrivò non lo vide più.
Shon lo afferrò alle spalle,lui si voltò e l'altro iniziò ad aspirare calore.
Clark lo gettò a terr rotolarono.
"Non so cos'hai di diverso Clark,ma sei quello che mi ha fatto star meglio più a lungo."disse
Shon"E quando avrò finito con te,c'è tua madre,tuo padre e Lana."
"Tu non farai loro del male!"disse Clark che lo scagliò nel lago che venne congelato
all'istante,bloccandolo.
Il giorno dopo il padre stava pulendo la moto nel fienile e Lex lo raggiunse.
"Buon giorno."disse Lex "Ho saputo che ha chiesto un prestito in banca."
"Davvero?"disse Jonathan.
"Dopo la conversazione dell'altra sera sono rimasto sorpreso."disse Lex.
"Già."disse Jonathan.
"Mi disprezza così tanto?"disse Lex.
"Che tu ci creda o no..."disse Jonathan alzandosi "...alcune cose non centrano affatto con te.
Ho deciso di scommettere sulla mia famiglia."
"Lei ha scommesso con il futuro di Clark."disse Lex "Io lo voglio salvaguardare."
"Anche io lo voglio fare."disse Jonathan.
"La strozzeranno con gli interessi in attesa che fallisca."disse Lex.
"Almeno dalla banca so cosa aspettarmi."disse Jonathan.
"So che non mi crede,ma vorrei davvero darle una mano."disse Lex "Se cambierà idea la mia offerta
sarà sempre valida."
Lex andò via.
Chloe portò una candela alla ragazza morta che aveva una fotto attaccata al muro della scuola.
"Tutto bene?"disse Clark che arrivò con Pitt.
"Si."disse Chloe "I funerali ci sono domani.
Sarebbe potuto toccare a me,solamente perché mi ero illusa di piacere ad un ragazzo.
Ah,sono proprio una debole."
I 3 camminarono.
"Cercare l'anima gemella non è segno di debolezza,Chloe."disse Clark.
"A quanto pare l'unica serata che è andata a finire bene è stata la mia."disse Pitt.
"La rivedrai?"disse Clark.
"Pare di si."disse Pitt "L'ho invitata ad uscire insieme il prossimo week end."
"Io con i ragazzi ho chiuso."disse Chloe.
"Qualcuno che si salva c'è?"disse Pitt.
"Basta evitare quelli che vogliono succhiarti via tutto il calore corporeo."disse Chloe"Al prossimo
che mi chiede di uscire gli faccio prima una radiografia e poi l'analisi del sangue."
I 3 videro Lana.
"Vieni Pitt,Clark ci raggiunge in classe."disse Chlo andarono.
"Lana."disse Clark "Come va la caviglia?"
"Bene."disse lei "Non sei tornato l'altra sera."
"Beh,io sono tornato,ma te n'eri andata."disse Clark "Mi dispiace non è andata proprio come
speravo."
"Ah..."disse lei.
"Non c'è problema,se vuoi possiamo riprovare."disse Clark "Che fai sabato?"
" Whitney mi vuole portare a Metropolis,ha già programmato tutto."disse Lana "Credo che la mia
uscita l'abbia un po' disorientato."
Clark sorrise "Che gli hai detto?"
"La verità."disse Lana "Che siamo amici."
La campanella suonò.
"Io devo andare."disse lei.
"Lana?"disse Clark e lei si fermò "Perché stai insieme a lui?
A Whitney?"
"Perché quando ho bisogno di lui c'è."disse Lana "Mi fa sentire protetta."
Lana andò via.
Clark rimase nel corridoio.
