SMALLVILLE:L'ESPERIMENTO
Jonathan era sotto il suo furgone "AHI!
Maledetta marmitta!"
Jonathan si mise seduto e si mise il dorso della mano in bocca.
Marta girava per casa con un blocco e una penna "Che altro?
Non usare il bagno di sopra.
Tuo padre non ha ancora riparato la doccia."
Clark aveva una felpa rossa con una linea biancha orizzontale "Dov'è la pizza avanzata?"
"Nel frigo,secondo piano."disse Marta e lui aprì il frigo "Se vuoi c'è…"
Clark si accucciò.
Marta gli tolse le cuffie con cui sentiva musica "Su ripeti ciò che ho detto."
"Il bagno di sopra è fuori servizio dopo la cena di ieri."disse Clark mangiando la pizza.
"A volte anche il tuo udito ti tradisce."disse lei.
"Clark!"disse Jonathan "VIENI A DARMI UNA MANO PER FAVORE?"
Marta prese il piatto con la pizza "Va."
Clark lo raggiunse.
"Ah,eccoti."disse Jonathan "Scusa,non è che..."
"Certo."disse Clark che si mise dietro il mezzo.
"Grazie."disse Jonathan.
Clark mise il pezzo di pizza in bocca e sollevò il mezzo con la mano destra.
"Non ho scelto il giorno adatto per spaccare la marmitta."disse Jonathan accucciandosi.
"Allora ho lasciato il numero dell'albergo davanti al tuo letto."disse Marta e lui annuì "Non c'è
altro,credo."
"Ecco,ho finito."disse Jonathan e Clark rimise giù il mezzo"Penso che dovrò aumentarti la
paghetta."
"E se ti serve qualcosa..."disse la madre.
"Chiamerò."disse Clark "Mamma,staro senza di te solo per un paio di notti,sopravviverò."
"Starà alla grande."disse Jonathan "E presto,signora,anche noi staremo come lui."
"Oh...quasi dimenticavo."disse Clark mostrando un biglietto "Per voi."
Marta prese il biglietto.
"Felice anniversario."disse Clark.
"Tesoro."disse Marta che lo abbracciò "Amore mio."
Il padre diede a Clark la chiave inglese "Clark,grazie del pensiero.
Ehi,fa attenzione."
I 2 andarono via.
Metropolis.
Notte.
Una donna nera,con capelli neri e ricci si avvicinò ad un neonato in una culla e lo
coprì"Buona notte amore mio.
Shhh..."
La madre andò via e fuori iniziò a tuonare.
Nella stanza arrivò un uomo di colore con un lungo cappotto addosso.
Lui prese il bambino e gli diede un bacio "Non preoccuparti.
Sai,presto starò meglio."
L'uomo iniziò ad avere le convulsioni alle mani a super velocità e si allontanò,poi corse fuori.
La madre si avvicinò sentendo la bambina piangere.
L'uomo corse sotto la pioggia verso un palazzo della Luthor Corporation,si fermò vicino ad una
lastra di pietra rettangolare con sopra il simbolo dell'azienda e prese una confezione di pillole dalla
tasca,ma le mani tremarono e la confezione gli cadde.
Lui si gettò a terra per riprendere le pillole e le mangiò,poi si diresse verso le porte di vetro.
Dentro il palazzo c'era un addetto alle pulizie.
"WILL!"urlò l'uomo bussando al vetro.
Will si avvicinò "Jonny!
Che ci fai qui?"
"Ho bisogno di vedere Lionel Luthor."disse Jonny "So che è ancora qui."
"Scusa,ma io non posso farti entrare."disse lui.
"Devono avermi fatto qualcosa nella sua fabbrica a Smallville."disse Jonny.
"Jonny,senti,gira voce che tu ti sia dato all'alcol."disse Will "Se stai male devi farti aiutare,va da un
medico."
"Ci sono andato."disse Will "Non possono fare niente per me e la cosa sta peggiorando.
Ti prego,lasciami entrare Will."
"Non farmi chiamare la sicurezza,d'accordo?"disse Will "E adesso torna a casa e datti
un'asciugata,ok?"
Will si allontanò.
L'uomo iniziò ad avere le convulsioni velocissime su tutto il corpo e afferrò la porta,facendo girare
l'altro.
"Che ti prende?"disse Will avvicinandosi "Jonny?"
Il vetro andò in frantumi facendo cadere l'altro e Jonny volò a terra.
"Ma che ti sta succedendo?"disse Will soccorrendolo e facendolo alzare "Jonny?"
"Will...se non mi dicono cosa mi hanno fatto morirò,capisci?"disse Jonny.
"No,no,no."disse Will "Ti chiamo subito un dottore,ok?"
"No,non può fare niente."disse Jonny "Nessuno mi può aiutare."
Jonny ebbe le convulsioni fortissime e strinse il collo dell'amico uccidendolo.
I 2 caddero a terra.
Jonny scappò via.
La mattina seguente Chloe,Clark e Pitt camminarono verso casa.
Clark aveva un giaccone chiaro, maglietta rossa,jeans blu e scarpe nere,Pitt aveva la maglietta
azzurra, i jeans e le scarpe da ginnastica,mentre Chloe aveva il cappotto nero lungo,maglietta
gialla,jeans neri e scarpe nere.
"Fai qualcosa visto che sei a casa da solo?"disse Pitt.
"Ecco,forse inviterò un po' di persone."disse Clark.
"Le mie orecchie sentono bene?"disse Chloe "Clark Kent intende organizzare una festa?"
"Una piccola riunione."disse Clark "Voi 2,qualche altra persona...forse Lana."
"Con o senza quello schianto del suo fidanzato?"disse Chloe.
"Alle 8 ragazzi."disse Clark salendo sul pulman "E mi raccomando,è una cosa per pochi."
"Per pochi..."disse Chloe.
La sera seguente la casa dei Kent era letteralmente invasa da gente che ballava.
Clark,con addosso una maglietta blu,su una rossa,faceva fatica a passare.
"E così...questa tu la chiami una piccola riunione,eh Clark?"disse Chloe.
"Non so neanche chi siano tutte queste persone."disse Clark "ATTENTO AL BICCHIERE!"
Un ragazzo ruppe un bicchiere.
Clark si sedette su un divano in un angolo,mentre Chloe lo fissava da dietro una colonna
mordendosi le labbra.
Un ragazzo sudato si gettò sul divano davanti a lui "Credo...credo che sto per vomitare..."
Clark si mosse a super velocità,prese un secchio,glie lo mise in mano e lui ci vomitò dentro.
"Grazie."disse il ragazzo.
"Prego."disse Clark toccandogli la schiena,poi vagò tra la folla raccogliendo i piatti.
"Davvero una bella festa."disse Lana.
"Lana...grazie."disse Clark che posò i piatti tranne una scodella "Ho deciso all'improvviso.
Bisogna saper trasgredire un po' nella vita,ti pare?"
"Non so come reagirei se una folla di vandali mi devastasse la casa."disse Lana sentendo un piatto
che cadeva.
"Dopo i primi piatti rotti non ci fai più neanche caso."disse Clark.
"Non credo che avrò mai il coraggio di rischiare."disse Lana.
"Lana,il coraggio a te non manca di certo."disse Clark e lei sorrise "Sei da sola questa sera?"
"Vuoi sapere perché sono qui senza Whitney?"disse Lana "Bisogna sapere anche trasgredire un po'
nella vita."
Clark e Lana si voltarono vedendo le esplosioni dei fuochi d'artificio dalla finestra.
"I fuochi d'artificio?"disse Lana "Sei pieno di sorprese stasera Clark."
"Non me ne parlare."disse Clark che uscì con Chloe e Pitt.
"Clark,amico,non lo trovi fantastico?"disse Pitt.
"Perché non hai chiamato anche la polizia?"disse Clark "Tanto lo farà qualcuno."
"Ehi,io non ne sapevo niente."disse Pitt "Non è stata una mia idea."
"Sono stato io."disse Le si voltarono.
"È il mio regalo per la festa."disse Lex "Spero che ti piaccia."
"È eccezionale,solo che..."disse Clark.
"Non temere per la polizia,tutto a posto."disse Lex "Le feste fanno acquistare punti.
Scommetto che stasera hai sbancato."
Lex guardò Lana "So che verrete alla fabbrica domani."
"Si,in visita con la scuola."disse Chloe.
"Che avete fatto di male?"disse Lex.
"Sarà noioso,eh?"disse Clark.
Una donna toccò la schiena di Lex "Ci ho messo tanto,lo so.
Ma su qualcuno ha allagato il bagno."
Clark abbassò la testa "Sono ufficialmente morto."
Il telefono squillò,ma nessuno se ne accorse,così Marta,al ristorante,mise giù il telefono e tornò da
Jonathan.
"Non risponde nessuno."disse Marta.
"Ah,sta tranquilla tesoro."disse Jonathan "Devi aver fiducia in lui."
"Ce l'ho,ma sono preoccupata."disse Marta.
"Lo so."disse Jonathan guardando i grattaceli dalla finestra "Metropolis.
Non ti manca neanche un po'?"
"Qualche volta si."disse Marta.
"Già."disse Jonathan.
"Ma trasferendomi a Smallville non cercavo grandi emozioni."disse Marta"Andai a vivere li,perché
una certa persona mi disse che...non saremmo diventati ricchi ne avremmo girato il mondo,ma che
mi avrebbe amata.
Mi promise che mi avrebbe amato per sempre."
I 2 si baciarono.
Lana era su un divano,vicino ad un'amica e Clark la guardava.
Whitney arrivò "Ciao."
"Whitney,che ci fai qui?"disse Lana.
"Ti stavo cercando."disse lui che si sedette "Perché non mi hai detto che venivi qui?"
"L'ho deciso all'ultimo minuto."disse Lana "Avrei dovuto chiederti il permesso?"
"Lana,vieni fuori dai."disse Whitne andarono in un fienile.
"Quando ci siamo rimessi insieme ti ho detto che volevo più autonomia."disse lei.
"Perciò te la svigni alle feste senza di me?"disse Whitney.
"Te lo avrei detto."disse Lana "E perché sei arrabbiato con me?
È perché è di Clark la festa?
Non ti fidi più di me?"
Il fienile tremò leggermente.
Chloe era in cucina con Clark.
"E la cosa poi ha avuto un seguito e..."disse Chloe.
"Clark!"disse Lana "Vieni a vedere,presto!"
I 3 corsero.
Whitney era in cima alle scale con un forcone quando i 3 entrarono.
"Kent,vieni svelto."disse Whitney "Vieni!"
Clark accese una torcia e illuminò un sacco con qualcuno sotto,poi Whitney tolse il sacco e rivelò
Jonny.
"NON MUOVERTI!"urlò Whitney.
"Jonny..."disse Clark che abbassò il forcone dell'amico "...lo conosco,fermo!"
Clark si avvicinò e si piegò su di lui "Ma che ci fai qui?"
"Io devo vedere tuo padre."disse Jonny"È l'unica persona di cui mi fido."
"È fuori città."disse Clark "Che ...che ti succede?"
Clark provò a toccarlo,mentre iniziava ad avere le convulsioni,ma ritrasse la mano che si era
riempita di vene verdi.
L'uomo iniziò ad avere le convulsioni e Clark si alzò.
"Chiamate un'ambulanza!"disse Clark.
Jonny venne portato in ospedale su un lettino.
"È stato necessario sedarlo."disse un paramedico "Ora tutti i valori sono normali."
"Portatelo nella sala 3."disse l'altro.
Chloe si prese una lattina da una macchinetta e raggiunse Clark che era seduto "Dovrebbero farlo
disintossicare."
"Non fa uso di droghe."disse Clark.
"E perché si agitava come un drogato?"disse Chloe.
"Lui ha lavorato spesso alla fattoria,ho passato giorni interi con lui nei campi."disse Clark "Tentava
di insegnarmi a suonare la chitarra.
Diceva che fa colpo sulle donne."
"Già,noi ci sciogliamo di fronte alla musica."disse Chloe "Però non suoni.
Come mai?"
"Ho spezzato troppe corde di chitarra,Jonny si stancò di cambiarle."disse Clark.
"Non basta passare del tempo con una persona per conoscerla."disse Chloe.
"Era come uno di famiglia."disse Clark.
"Allora come mai andò via?"disse Chloe.
"Andò a lavorare nella Luthor Corporation."disse Clark "Era a tempo pieno e lo pagavano meglio."
2 poliziotti arrivarono.
"Dov'è ricoverato Jonny Jenkins?"disse lo sceriffo.
"Lo hanno portato nella sala 3,in fondo al corridoio."disse la donn si alzarono.
"Scusatemi,sono un amico di Jonny."disse Clark "È successo qualcosa?"
"Altro che."disse lo sceriffo.
"AIUTATEMI PRESTO!"urlò un medico e tutti corsero.
Un carrello e il medico furono scagliati fuori dalla stanza.
Lo sceriffo entrò dentro la stanza e lo vide dimenarsi "MA CHE…?!"
Uno dei 2 cercò di fermarlo,ma venne scagliato via.
"JONNY!"urlò Clark che lo afferrò,ma venne scagliato via e sfondò una vetrata.
Jonny si fermò e cadde a terra.
Clark si mise seduto e Chloe lo raggiunse ripulendogli la schiena dai pezzi di vetro.
La mattina dopo Clark entrò a casa e la trovò letteralmente devastata,con il pavimento pieno di
briciole,sostanze oleose che per poco non lo fecero cadere, e altro.
Lui si mise le mani sulla testa e si sedette sul tavolo,pieno di avanzi di cibo,poi si mosse a super
velocità e in poco tempo rimise a posto tutta la casa,spazzò e lavò il pavimento,poi si sedette al
tavolo.
Jonathana e Marta erano dietro di lui e Jonathan applaudì.
"Ciao."disse Clark alzandosi "Siete tornati prima."
"Ti ho chiamato 6 volte."disse Marta.
Clark si sedette "Doveva essere una festa per pochi intimi."
"Clark,dove sei stato?"disse Jonathan.
"In ospedale."disse Clark.
"Ah,lo sapevo."disse Marta "Non posso lasciarti da solo…"
"Chi si è fatto male?"disse Jonathan.
"Nessuno,ma ho trovato Jonny Jenkins nascosto nel fienile."disse Clark che prese un'arancia al
volo"Cercava te,papà.
È nei guai."
"Che ha combinato?"disse Jonathan.
"Non so,ma è accusato di omicidio."disse Clark.
"Chi?"disse Jonathan "Jonny?"
Clark annuì.
"E che cosa dice in sua difesa?"disse Jonathan.
"Non mi sono potuto avvicinare."disse Clark.
"Per via della polizia?"disse Jonathan.
"No,perché quando ci ho provato...mi sono sentito male."disse Clark "Era strano.
Ogni volta che mi avvicinavo a lui mi sentivo peggio,era quasi come..."
"Come cosa?"disse Marta.
"Quasi come l'effetto che mi fanno i frammenti di meteorite."disse Clark.
Jonathan e Clark si recarono all'ospedale e videro Jonny attraverso un vetro,legato al letto con una
guardia vicina.
L'infermiera uscì dalla stanza.
"Allora che cos'ha?"disse Jonathan.
"Beh...veramente non ne ho la minima idea."disse la donna "È sorprendente che abbia superato crisi
così gravi."
La donna andò ad una parete mostrando delle lastre "Ecco.
Guardate le radiografie.
Sembra avvelenamento da minerale,ma non riusciamo a capire quale."
"Per questo ha le convulsioni?"disse Clark.
"Potrebbe essere un meccanismo di difesa,una reazione del corpo all'avvelenamento."disse la
donna.
"Ma da che cosa è stato causato?"disse Jonathan.
"Lui parla di un'esplosione ad una fabbrica della Luthor Corporation 6 mesi fa."disse la donna.
"Non mi sembra di averne sentito parlare."disse Jonathan.
"Questo perché non è mai avvenuta."disse la donna "Ho controllato tutta la documentazione relativa
ad incidenti sul lavoro."
"Dottoressa potrei parlare da solo con lui?"disse Jonathan.
"È meglio che si sbrighi."disse la donna "La polizia di Metropolis sarà qui a momenti per trasferirlo
in città."
"Grazie."disse lui che si avvicinò alla porta.
"Voglio venire con te."disse Clark che lo seguì.
"No,non puoi."disse Jonathan fermandolo "Ascolta,se ti avvicini a Jonny ti senti male,giusto?
È chiaro che è stato esposto a qualcosa che ha a che fare con i meteoriti e non voglio che tu ti senta
male qui.
Dovremmo dare troppe spiegazioni,Clark."
Jonathan entrò e gli strinse la mano.
"Jonathan..."disse Jonny "Finalmente ti rivedo."
"Ehi,guarda chi c'è?"disse Jonathan che indicò il vetro con dietro Clark.
Jonny prese un filo con un pulsante in cima "Clark.
Mi senti?"
Clark annuì.
"Mi dispiace,non volevo."disse Jonny.
"Sto bene,non preoccuparti."disse Clark.
"Allora Jonny,che sta succedendo?"disse Jonathan "Non posso credere che tu volessi uccidere
qualcuno."
"È stato un incidente."disse Jonathan "Avevo tentato di vedere Lionel Luthor."
"Perché?"disse Jonathan.
"Per scoprire cosa hanno usato al livello 3."disse Jonny.
"Jonny,quello che dici non ha senso."disse Jonathan.
"Quando cominciai a lavorare in quella fabbrica,fui assegnato alle pulizie del livello 3."disse
Jonny"E li stavano sperimentando un nuovo tipo di fertilizzante che avrebbe dovuto far crescere il
grano più alla svelta.
Ma...la composizione di quel fertilizzante era instabile.
Ci fu una grossa esplosione,io ero li in quel momento e quella roba mi...mi entro attraverso la pelle.
Subito dopo la direzione fece chiudere il reparto e io venni trasferito a Metropolis.
E 2 mesi fa...iniziarono le convulsioni."
"Ti sei fatto vedere da un dottore?"disse Jonathan.
"Ne ho girati un'infinità."disse Jonny "Ma nessuno è stato in grado di fare una diagnosi.
Avevano bisogno di sapere a cosa ero stato esposto,ma quando tornai in fabbrica...mi dissero che il
livello 3 non esisteva!
Che non era mai esistito.
Devo scoprire quale sostanza usavano.
Ecco perché ho bisogno del tuo aiuto.
Devi farmi uscire."
"Jonny,sei accusato di omicidio."disse lui.
"No,tu non puoi capire."disse Jonny afferrandolo "Ho...ho paura che non mi resti più molto tempo.
Queste crisi peggiorano sempre di più,ci ho già rimesso il mio lavoro,il mio matrimonio,il mio
bambino.
Devo scoprire che cosa c'era in quella fabbrica altrimenti morirò.
Aiutami."
"Cerca di riposare adesso."disse Jonathan.
"Il mio bambino..."disse Jonny.
Jonathan uscì.
"Credi che dica la verità?"disse Clark.
"Non ne ho idea."disse Jonathan.
"Andiamo alla Luthor Corporation con la scuola oggi pomeriggio,darò un'occhiata in giro."disse
Clark.
"So che sei preoccupato per Jonny,ma io comincio a credere che non ci stia più con la testa."disse
Jonathan "Non fare niente."
Jonny li aveva uditi.
Poco dopo era dentro un ascensore,su una sedia a rotelle,con un poliziotto vicino, ed iniziò ad avere
le convulsioni.
Una bambina,davanti all'ascensore,parlò con la madre "Mammina,io non voglio andare dal
dottore,perché lui mi fa le iniezioni."
"No,non ti farà nessuna iniezione."disse la madre.
"L'avevi detto anche l'altra volta."disse lei.
L'ascensore si aprì.
"Mamma!"disse la bambina che vide la sedia a rotelle rovesciata e il poliziotto svenuto.
L'autobus della scuola arrivò davanti all'entrata della fabbrica e fu fatto passare.
La classe fu condotta davanti ad un uomo in camicia bianca,cravatta marrone,pantaloni scuri e
scarpe nere.
L'uomo aveva i capelli neri,corti,lisci,con la riga a sinistra.
"Salve a tutti."disse l'uomo che aveva un blocco di carta in mano "Mi chiamo Greg Sullivan,sono
una specie di capo e sono pure suo padre."
Greg salutò Chloe "Ciao,tesoro."
"Ciao,papà."disse Chloe che si nascose dietro Clark.
"Ben venuti alla Luthor Corporation,dove si produce sterco."disse il padre.
"Ecco,potrei sprofondare adesso."disse Chloe mentre tutti ridevano.
"Anche l'umorismo da noi è fertile."disse Greg prendendo una scatola bianca rettangolare e
sollevando il coperchio "Bene,per prima cosa dovete depositare tutti i vostri cellulari,cerca
persone,qualsiasi cosa che suoni o penzoli dev'essere riposta in questi contenitori.
Volete chiedere qualcosa?"
Clark alzò la mano destra.
"Prego."disse l'uomo.
"Ho sentito che c'era un terzo livello nella fabbrica,è vero?"disse Clark.
"Ehm...si."disse l'uomo "È la che gli alieni vengono fatti a pezzi."
Tutta la classe rise.
"Forse è meglio cominciare il giro."disse lui.
"Non incoraggiarlo,ti prego."disse Chloe.
"Da questa parte,ragazzi."disse l'uomo e la classe lo seguì "Mi raccomando,restate uniti."
La saracinesca dell'entrata fu chiusa.
Le pareti della fabbrica erano bianche e avevano grossi tubi.
Jonny ,vestito con una giacca nera,camicia bianca e pantaloni neri camminava per un corridoio
vuoto con tubi anche sul soffitto.
Tenendosi il polso sinistro con la mano destra aprì la maniglia di una porta,poi accese la luce e
trovò solo un muro bianco e uno sgabuzzino,poi ci mise le mani sopra "No…
NO!
NO!
Non può essere vero.
NON PUÒ ESSERE VERO!"
Jonny iniziò a gettare a terra tutto "Dov'è finito?
DOVE DIAVOLO È FINITO?
DOV'È QUEL MALEDETTO ASCENSORE?"
"Attenzione a quelle cisterne."disse Greg "Tenete gli occhi aperti.
260 gradi.
Fa piuttosto caldino."
Clark,che era per ultimo,guardò una porta aperta e si mosse a super velocità prima che si chiudesse.
Greg li condusse nella stanza dei computer "E questo è il sistema di controllo.
Oltre 100000 tonnellate di sterco animale vengono trattate qui,in questa fabbrica ogni anno
e credetemi il risultato può essere piuttosto esplosivo,quindi se qualcuno di voi ha mangiato dei
fagioli...dovrò chiedervi di andare via."
"Penserà di essere spiritoso."disse Chloe.
"Dov'è Clark?"disse Pitt.
Greg guardò la maniglia della porta di metallo che si muoveva in modo irregolare,poiché afferrata
da Jonny che aveva le convulsioni.
"Che accidenti è?"disse Greg avvicinandosi "Scusatemi."
Jonny aprì la porta e lo prese in ostaggio con una pistola "Sta fermo.
Non muovetevi!
Portami al livello 3."
"Papà."disse Chloe.
"Adesso!"urlò Jonny.
Ore dopo una folla di genitori si accalcò alle recinzioni della fabbrica e la polizia li tenne fermi.
"Ma non è possibile."disse Marta.
"Aveva detto che..."disse Jonathan,ma i 2 dovettero spostarsi per far passare un'auto con dentro Lex.
Luthor scese dall'auto e aprì il cancello facendo entrare i 2 genitori "Loro 2.
Soltanto loro 2."
Lex era in giacca e cravatta neri e camicia viola.
"Che sta succedendo,Lex?"disse Jonathan.
"È entrato un pazzo che vorrebbe andare in un fantomatico livello 3."disse Lex che raggiunse la
zona dove la polizia aveva messo delle scrivanie e computer e dovette firmare un foglio "Stiamo
facendo evacuare la fabbrica,ma ha preso gli studenti in ostaggio."
"C'è qualche ferito?"disse Marta.
"No,non ancora."disse Lex.
"Come si chiama?"disse Jonathan.
"Jonny Jenkins."disse Lex.
"Lo conosco bene,ha lavorato per noi."disse Jonathan.
"Beh,e cosa ci fa nella mia fabbrica?"disse Lex.
"Sostiene che qui si stiano effettuando pericolosi esperimenti segreti che lo hanno fatto
ammalare."disse Jonathan "È convinto che se c'è un rimedio per lui è laggiù."
"Allora forse abbiamo un bel problema,perché non esiste un livello 3."disse Lex.
Le videocamere mostrarono Jonny che camminava senza la giacca e i ragazzi seduti a terra.
"Dov'è Clark?"disse Marta.
Clark corse a super velocità tra i corridoi,poi si fermò vedendo una sala con i video collegati alle
telecamere di sorveglianza,poi corse dentro un ufficio.
Greg era sulla poltrona con Jonny vicino "Lo giuro!
Non so niente di questo livello 3."
"Stai mentendo."disse Jonny.
"Non sta mentendo."disse Clark entrando con dei rotoli di carta "Ho trovato questi progetti.
Non esiste un livello 3."
Jonny prese i progetti e li guardò aprendoli sul tavolo,poi indietreggiò "Ogni notte scendevo al
livello 2,seguivo queste condutture in rosso,procedevo lungo questo corridoio...e arrivavo alla
porta...LA APRIVO E PRENDEVO L'ASCENSORE!
GIÙ FINO AL LIVELLO 3!
DOVE DIAVOLO È FINITO?!"
Jonny gli diede le carte "Sei esattamente come gli altri.
DAI VAI INSIEME A LORO E METTITI SEDUTO!"
Clark si sedette vicino a Lana toccandosi la mano destra.
In quel momento arrivò un elicottero.
"Che succede?"disse Marta.
"Arriva mio padre."disse Lex.
Dall'elicottero scese Lionel Luthor che indossava il lungo cappotto nero,giacca nera,cravatta
scura,pantaloni neri e scarpe marroni.
Aveva anche gli occhiali.
"Signor Luthor,ha preso degli ostaggi."disse una guardia.
"Mi hanno informato strada facendo."disse Lionel "E perché non gli avete sparato subito?
Lex!
Come hai permesso una cosa simile?"
"Non ho permesso niente."disse Lex.
"E come ha fatto quel plebeo ad entrare?"disse Lionel.
"Io credo che sia..."disse Lex.
"TU CREDI!?"disse il padre.
"Volete occuparvi delle questioni importanti?"disse Jonathan "Ci sono dei ragazzi li dentro."
"Lui è Jonathan Kent."disse Lex.
"È passato tanto tempo."disse Lionel stringendogli la mano "Ma io non dimentico mai un volto."
"Hanno il figlio dentro e conoscono di persona l'aggressore."disse Lex.
"E qual'è la sua opinione su quel folle?"disse Lionel.
"È malato e disperato."disse Jonathan mentre i 2 andarono a vedere i video "E da la colpa alla
vostra fabbrica."
"La sua storia del livello 3 non ha senso."disse Lionel.
"Infatti ho spiegato che non esiste nessun livello 3."disse Lex "Non è così?"
"Certo che è così."disse Lionel.
"Per quelle persone in ostaggio,compreso mio figlio,che pensa di fare?"disse Jonathan.
"Se ne occuperanno le squadre speciali,non appena commetterà un errore entreranno in
azione."disse Lionel.
"Ma non pensa ai ragazzi?"disse Marta "Lei deve andare al telefono e parlare con quell'uomo."
"Signora Kent,capisco che cosa prova,anche io vorrei tirarli fuori da li tutti,ma non intendo certo
negoziare con un terrorista."disse Lionel.
"Non è un terrorista!"disse lei "Jonny Jenkins è soltanto disperato.
E se lei non vuole parlargli,lo farà Jonathan."
"Non è a lui che da la colpa,vero papà?"disse Lex.
Greg rispose al telefono.
"Greg,sono Luthor."disse Lionel.
"Lionel Lutor."disse Greg.
"Il viva voce."disse Jonny e l'altro ubbidì "Signor Luthor!
Finalmente riesco ad avere la sua attenzione."
"Jonny,perché non vieni fuori?"disse Lionel "Abbiamo tante cose di cui parlare."
"Mi dica solo che cosa usavate al livello 3."disse Jonny.
"Tu stai male,Jonny."disse Lionel "Lascia liberi gli ostaggi e ti aiuteremo."
Jonny ebbe le convulsioni e si aggrappò a una manopola di ferro di un tubo.
Clark si alzò e lui strappò la manopola e lo colpì,poi proseguì con gli attacchi.
Una volta finita la crisi,Jonny vide che il gas stava uscendo dalla conduttura.
"Oh no..."disse Jonny "Cosa mi avete fatto fare?
Cosa mi avete fatto fare?"
"E ora che intenzioni hai?"disse Lex "Vedo che non hai perso il tuo stile."
"Si è spezzata la valvola del metano."disse Jonny "Tra un po' salterà tutto in aria."
"Bisogna fare qualcosa."disse Whitney.
"Non credo sia una buona idea."disse Clark.
"Quell'uomo è pazzo."disse Whitney "Non gli importa della polizia e presto il gas provocherà
un'esplosione."
"È malato,ma è ancora forte."disse Clark.
"Whitney,non voglio che tu faccia l'eroe."disse Lana.
"Non lascio la mia vita nelle mani di quel pazzo."disse lui "Possiamo bloccarlo.
Che ne pensi Clark?"
"Io...io..."disse Clark.
"Tranquillo."disse Lana.
Whitney si alzò.
"No."disse Lana.
Jonny parlò alla videocamera nella stanza"Io ho creduto in lei,diceva di voler aiutare la gente."
Jonny vide il ragazzo "COSA CREDI DI FARE?"
Whitney gli colpì il braccio,facendogli perdere l'arma,ma l'altro lo colpì al viso.
"TORNA AL TUO POSTO!"urlò Jonny che raccolse la pistola "Forza!"
"È solo colpa sua Luthor."disse Jonny che sparò alla telecamera.
"Ha aperto il fuoco,c'è un ostaggio a terra,massima allerta."disse il capo della polizia.
"Che pensava di fare il ragazzo?"disse Lionel.
"È soltanto un adolescente che aspettava che qualcuno qui intervenisse."disse Jonathan "Ci sono
degli ostaggi,la situazione potrebbe degenerare,bisogna fare qualcosa."
"Ha ragione."disse Lex "Vado da loro."
"Lex."disse il padre che lo seguì "Non muoverti.
Questo non è il momento di fare l'eroe."
"Hai detto che la fabbrica è mia."disse Lex "Allora tocca a me."
"Non te lo permetto,Lex."disse Lionel che gli toccò il braccio destro.
"Non ci provare un'altra volta."disse Lex "Digli che Lex Luthor va a parlargli."
Lex andò nella fabbrica,dopo aver preso il giubbotto antiproiettile, e si presentò con le mani alzate.
"Che razza di uomo è uno che manda suo figlio al suo posto?"disse Jonny.
"Non sono qui al posto di nessuno,Jonny."disse Lex "Questa è la mia fabbrica.
Come sta?"
"Gli serve un dottore."disse Lana che badava a Whitney.
"Che ne vuoi fare di questi ragazzi,Jonny?"disse Lex.
"Non ho mai voluto fargli del male,ho cercato di parlare con tuo padre,ma non vuole
ascoltarmi."disse Jonny.
"So cosa vuol dire."disse Lex che si tolse il giubbotto "Jonny...sei convinto che tutti ti stiano
mentendo...beh,ti dirò io la verità.
A mio padre non importa niente di te.
Non gli importa se saltiamo in aria tutti quanti,perché se noi moriamo...per lui non cambierà niente.
L'assicurazione lo pagherà e tu passerai per un povero pazzo."
"Ma io non sono affatto pazzo."disse Jonny "Voglio solo sentirmi meglio."
"E ti sentirai meglio uccidendo dei ragazzi?"disse Lex avvicinandosi "Se tu li lascerai liberi io ti
condurrò al livello 3."
Jonny puntò la pistola "Basta con le bugie."
"Lasciali andare e ti mostrerò dov'è."disse Lex "Jonny,credimi sono un uomo di parola."
"Andate via."disse Jonny "ANDATE!
USCITE!"
"Ci lascia andare..."disse uno dei ragazzi e tutti fuggirono.
Clark parlò a Lex "Sai davvero dov'è?"
"Si."disse Lex "Nella sua immaginazione.
Non esiste nessun livello 3 e ora vattene."
Clark andò via.
I ragazzi corsero e incontrarono gli uomini della polizia dentro la fabbrica.
"I ragazzi sono liberi."disse il capo della polizia.
"Jonathan!"disse Marta.
"Vieni,tesoro."disse lui e loro andarono.
"Dobbiamo bloccare le porte antincendio,il gas ha saturato il locale."disse l'uomo a Lionel che era
seduto "Suo figlio rimarrà chiuso dentro,mi dispiace signore."
"Proceda."disse Lionel e le porte iniziarono ad abbassarsi.
Clark lasciò Pitt e corse indietro.
"CLARK!"urlò Pitt.
"NON TI PREOCCUPARE."disse Clark che passò sotto la porta che si chiuse subito dopo,poi corse
a super velocità.
"Pitt!"urlò Marta che lo abbracciò "Dov'è Clark?"
"È tornato li signora Kent,io ho tentato di fermarlo,mi dispiace io..."disse Pitt.
"Faccia aprire quelle porte."disse Marta.
"Potrò farlo solamente quando si sarà abbassato il livello del gas."disse Lionel.
"Mio figlio è ancora li dentro."disse Marta.
"Anche il mio."disse Lionel "E se non faccio aprire le porte per il figlio di un uomo vero come
me,pensa che lo farò per il figlio della plebe come voi?"
Marta rimase sconvolta.
Clark apri la porta dello stanzino,poi si avvicinò al muro e usò la vista a raggi x vedendo l'ascensore
dietro.
Il gas stava fuoriuscendo.
"Non ci resta più molto tempo."disse Jonny "D'accordo,io ho fatto la mia parte,ora spetta a te fare la
tua..."
"Jonny,non esiste un livello 3,è solo nella tua testa."disse Lex.
Jonny lo colpì alla nuca con il calcio dell'arma,poi lo fece rialzare "Non dovevo fidarmi di te.
Voi Luthor siete tutti dei bastardi,dei luridi bastardi."
"Jonny, ho trovato il livello 3."disse Clark agli alto parlanti "Hanno tirato su un muro davanti
all'ascensore,ma è ancora qua."
Jonny andò ,con Lex, al pannello sulla parete.
"Smettila di prendermi in giro."disse Jonny.
"ABBANDONA L'EDIFICIO CLARK!"urlò Lex che venne gettato a terra.
"Jonny,è qui davanti a me!"disse Clark "Lo giuro."
Jonny prese Lex "Andiamo.
Voglio che tu sappia la verità."
I 2 andarono nei corridoi.
"Muoviti!"disse Jonny.
Clark entrò nella stanza da cui i 2 erano usciti,mise la mano destra su ciò che restava della
manopola e riuscì a girarla.
"Signore."disse uno degli agenti.
"Un attimo."disse Lionel al telefono,seduto vicino a Marta e a Jonathan.
"La pressione del gas sta diminuendo."disse lui.
"Ma come è possibile?"disse Lionel.
"Non ne ho idea."disse l'uomo.
Jonny aprì la porta dello stanzino e vide il buco nel muro indicando l'ascensore "ALLORA,UOMO
DI PAROLA…PUOI SPIEGARMI QUESTO,EH?"
"No..."disse Lex sconvolt andarono all'ascensore,entrando,poi videro un pannello.
"2 pulsanti,2 livelli."disse Lex "Mi dispiace davvero."
Jonny premette la zona sotto il secondo bottone illuminandone un altro e l'ascensore scese.
Quando la porta si aprì,l'esterno era buio e Jonny gettò Lex fuori dall'ascensore,poi accese le luci e
illuminò un'immensa stanza.
Loro erano sulla parte superiore e c'era un ponte che collegava una parte all'altra.
"Te l'avevo detto che c'era."disse Jonny camminando sul ponte "Eh?
Dov'è finito tutto?
DOV'È FINITO?
Ricordo che laggiù c'erano delle serre con il grano con sopra degli irroratori!
E OGNI NOTTE SPARGEVANO SUL GRANO UNA NEBBIOLINA VERDE.
Dov'è finito tutto quanto?
CHE FINE GLI AVETE FATTO FARE?"
"Non lo so!"disse Lex "Hanno mentito anche a me.
Ero completamente all'oscuro di questa faccenda."
Jonny iniziò a disperarsi.
"Jonny."disse Clark "Torniamo di sopra,ne discuteremo con calma."
"Non è rimasto nulla,Clark."disse Jonny "Se non sanno cosa mi ha avvelenato,non potranno
curarmi."
"Non sapevo di questo posto,Clark."disse Lex "Mi devi credere."
"Ti credo,Lex."disse Clark.
"MENTE!"urlò Jonny "MENTE COME SUO PADRE!"
Jonny iniziò ad avere le convulsioni fortissime e si aggrappò alla ringhiera facendo tremare tutto il
ponte.
Il ponte si piegò da un lat si tennero alla ringhiera.
Lex fece una capriola sulla parte esterna e si tenne con le braccia "CLARK!"
Clark corse verso di lui.
La ringhiera di Jonny cedette e lui si tenne al pavimento,poi un'intera parte del ponte si spezzò e
Lex si aggrappò alle gambe di Jonny.
"OH DIO!"urlò Lex.
"Aiutami Clark!"disse Jonny e Clark si avvicinò e lo toccò.
"Coraggio."disse Clark e la mano gli si coprì di venature,ma riuscì comunque a sollevare Jonny
"Raggiungi l'ascensore."
Clark afferrò Lex e lo tirò su,poi i 2 tornarono sulla parte del ponte stabile.
Jonny ebbe di nuovo le convulsioni,questa volta vicino all'inizio del ponte.
I 2 si misero a correre e gli saltarono addosso finendo nell'ascensore,mentre il ponte crollava.
"Clark...dove hai trovato la forza?"disse Lex.
"Non lo so."disse Clark "Credimi non lo so."
Jonny venne portato via su una barella.
Clark abbracciò Marta.
"Non sono mai stata più felice di vederti in vita mia."disse Marta.
Lex andò dal padre "Mi hai mentito."
"No,affatto,ho detto che il livello 3 non c'è su nessuna pianta e così è."disse Lionel "Non ho
mentito,ho solo omesso un fatto."
"Che cosa facevate laggiù?"disse Lex.
"Non ha importanza,è stato un fallimento,non parliamone più."disse Lionel.
"Per poco non mi hai ucciso."disse Lex.
"No,per poco tu non ti sei fatto uccidere."disse Lionel "È stata una tua scelta,non dimenticarlo."
I giornalisti arrivarono sul posto.
"Lascia parlare me."disse Lionel che si recò dai giornalisti.
"È vero che il livello 3 esiste?"disse una donna.
"Si,esiste."disse Lionel.
"Che cosa facevate al livello 3?"disse uno dei giornalisti.
"Io credo che sia un'area ormai dismessa,abbandonata da lungo tempo."disse Lionel "Il signor
Jonny è una persona evidentemente malata,che ha bisogno di cure mediche adeguate,quindi…"
"Quindi mio padre ed io ci impegneremo affinché abbia le migliori cure possibili."disse Lex "Un
tempo lavorava per noi.
E la Luthor Corporation,è una grande famiglia affiatata,vero papà?"
"No,no,niente più domande."disse Lionel "Mio figlio oggi ha avuto una giornata difficile."
Lionel abbracciò Lex che vide Clark abbracciare i familiari.
